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In Natura

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Ignoranti

Ignoranti

Autorevole premio per la fotografia di Natura, con i propri premi e le proprie segnalazioni, il Wildlife Photographer of the Year stabilisce un punto fermo sullo stato dell’arte: teniamone conto, magari anche alla luce del fatto che -altrove- la stessa fotografia di Natura è raramente (ben) considerata. Ancora: sottolineiamo l’attenzione riservata ai giovani, altrettanto ignorati in altri contesti internazionali. Ancora, ancora: la Cinquantaseiesima edizione è in mostra, a Milano, fino a fine dicembre

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(doppia pagina precedente) Andrés Luis Domínguez Blanco (Spagna): Giovane fotografo naturalista (dieci anni... e meno). Nonostante la tenera età, Andrés Luis Domínguez è già un ornitologo abbastanza esperto da riconoscere alcuni saltimpalo (Saxicola torquatus) che cacciano insetti in un prato vicino a casa. Utilizzando l’automobile del padre come capanno-nascondiglio, e scattando attraverso un finestrino aperto, ha fotografato uno dei saltimpalo appollaiato su una pianta. Il saltimpalo è un piccolo uccello con un canto che suona come due pietre che battono insieme. È diffuso nelle brughiere e nelle paludi dell’Europa meridionale, e si nutre di insetti, semi e bacche.

Fujifilm X-H1 con Fujinon XF 100-400mm f/4,55,6 R LM OIS WR; 1/50 di secondo a f/5,6; 800 Iso.

di Lello Piazza

Causa Covid, nel 2020, non è stato possibile avere a Milano la tradizionale mostra delle immagini premiate ogni anno al Wildlife Photographer of the Year, il prestigioso concorso di fotografia naturalistica organizzato dal Natural History Museum di Londra (e non più dalla BBC, come è stato per anni e anni). Ma la situazione pandemica in Italia, grazie anche alla intensa campagna di vaccinazione, è migliorata. Ha così potuto arrivare a Milano l’esposizione delle cento immagini premiate alla Cinquantaseiesima edizione del concorso.

Come d’abitudine, l’allestimento italiano è sfasato di un anno rispetto l’edizione in corso. Per chiarezza, ricordo, soprattutto a me stesso, che per ineludibili motivi di regolamento, dal punto di vista aritmetico, la vicenda funziona così: mentre in Italia possiamo goderci le immagini della Cinquantaseiesima edizione (56esima), presso il Natural History Museum di Londra sono esposte le cento immagini premiate nella Cinquantasettesima edizione (57esima); e l’imminente 9 dicembre 2021 si chiudono le iscrizioni per la Cinquantottesima edizione (58esima).

La selezione in mostra a Milano, ribadiamo la Cinquantaseiesima, è stata giudicata da una quantità (e qualità) di quarantacinquemila fotografie

Andrea Zampatti (Italia): menzione d’onore nella categoria Animali nel proprio ambiente. Evocare l’atmosfera e il senso del luogo è rilevante per trasmettere come un animale sia parte integrante del proprio ambiente. Andrea ha prima avvistato uno stambecco. Quindi, ha distinto un branco di circa cinquanta animali che si aggirava nell’ombra. Sebbene un tempo lo stambecco alpino sia stato cacciato fino a quasi la propria estinzione, paradossalmente, le reintroduzioni di successo hanno creato il problema opposto. Adesso, si registra un eccesso di popolazione.

Nikon D750 con AF-S Nikkor 300mm f/4E PF ED VR; 1/320 di secondo a f/10; 640 Iso. (45.000), provenienti da novantacinque paesi (95), realizzate da fotografi professionisti e non professionisti.

Tra le cento immagini, primeggia l’eccezionale fotografia del russo Sergey Gorshkov (1966), eletto Fotografo naturalista dell’anno 2020: un magnifico esemplare di tigre dall’Amur (Panthera tigris subsp. altaica, nota anche come tigre siberiana), che lascia la sua impronta odorosa su un albero. Non è certo una fotografia che si scatta andando a zonzo nella foresta o nascondendosi appostati in un capanno, e neppure casualmente o perché dio esiste. In un capanno, si correrebbe addirittura il rischio di finire sbranati.

La fotografia è stata scattata con una delle numerose trappole fotografiche collocate strategicamente lungo i percorsi abituali delle tigri, individuati e ricostruiti con undici mesi di osservazioni. Segnalata come specie “in pericolo” dall’Iucn (International Union for Conservation of Nature), tra i trecentocinquanta e i cinquecento esemplari vivono nella Siberia sudorientale, soprattutto nelle foreste del massiccio del Sichotė-Alin’, catena montuosa che si affaccia sul Mar del Giappone. Una piccola popolazione (trentacinque individui) vive in Manciuria. Incerta la presenza di qualche esemplare nella Corea del Nord. E basta. (continua a pagina 28)

Sergey Gorshkov (Russia): Fotografo naturalista dell’anno e vincitore nella categoria Animali nel proprio ambiente. Le tigri dell’Amur sono felini solitari, ma segnalano la propria presenza nella foresta con odori, peli, urina. La fotografia intitolata L’abbraccio mostra un grande esemplare di tigre mentre lascia il suo “aroma” su un albero, nel Leopard National Park, in Siberia.

Nikon Z7 con AF-S Nikkor 50mm f/1,8G; 1/200 di secondo a f/6,3; 250 Iso; fototrappola Cognisys.

Luciano Gaudenzio (Italia): Vincitore nella categoria Ambienti della Terra. La lava scorre da una grande apertura sul lato di uno dei crateri dell’Etna, in Sicilia, formando un fiume di fuoco. Per assistere allo spettacolo, Luciano è risalito per diverse ore lungo la parete nord del vulcano. Ha inquadrato il flusso caldo in contrasto alla nebbia gassosa blu, per registrare quello che lui descrive come il momento perfetto. L’Etna è il vulcano più attivo d’Europa, ed erutta continuamente da quasi trent’anni, minacciando gli abitati prossimi, dove vivono circa novecentomila persone. Fenomeni come colate e fontane di lava sono comuni, mentre i pennacchi di cenere sono meno frequenti.

Canon Eos 5D Mark III con Canon TS-E 24mm f/3,5L II; un secondo a f/16; 320 Iso.

Andrea Pozzi (Italia): menzione d’onore nella categoria Piante e funghi. A fine autunno, Andrea cammina per ore fino a una cresta da dove si può osservare una foresta di araucarie (Araucaria araucana), in Araucanía, in Cile. Aspetta la luce perfetta per i colori della scena e, subito dopo il tramonto, scatta. Tipiche di alcune zone del Cile e dell’Argentina, le araucarie vivono anche più di mille anni. La specie è in pericolo per eccesso di disboscamento e incendi. Ovvero, per intervento dell’Uomo.

Canon Eos 6D con Canon EF 100-400mm f/4,5-5,6L IS II USM; venti secondi a f/8; 640 Iso.

Domenico Tripodi (Italia): menzione d’onore nella categoria Il mondo subacqueo. Dopo essere sceso sotto la superficie del mare increspata da onde create dal vento, Domenico è stato ricompensato. Si è trovato immerso «in un incredibile mondo di tunicati». I tunicati sono invertebrati marini che formano lunghe colonie simili a nastri tempestati di stelle. Domenico ha inquadrato una medusa luminosa (Pelagia noctiluca) contro un fantastico sipario celeste. La medusa luminosa è di dimensioni relativamente piccole (da tra a dodici centimetri di diametro), ma -per il suo potere urticante- può rappresentare un pericolo per i nuotatori. Nikon D7200 con Tokina AT-X 10-17mm f/3,5-4,5 DX Fish-eye; 1/125 di secondo a f/14; 250 Iso; custodia subacquea Isotta; flash Inon Z-330.

Alessandro Gruzza (Italia): menzione d’onore nella categoria Ambienti della Terra. Alessandro ha visitato il luogo più di cinquanta volte, ma non ha mai notato una bellissima piscina di acqua semi congelata dal colore blu. Il bianco della prima nevicata dell’anno ha incoronato quella piscina con una aureola di bellezza delicata. L’inquadratura è stata composta in modo che il cielo e il primo piano si specchiassero. Sullo sfondo, la catena montuosa del Lagorai, in Trentino.

Canon Eos 5D Mark III con Canon EF 16-35mm f/4L IS USM; ottanta secondi a f/14; filtro ND; 100 Iso.

Sam Sloss (Italia / Usa): Giovane fotografo naturalista (tra undici e quattordici anni). Durante un’immersione in acque tropicali, Sam ha incontrato un pesce pagliaccio (Amphiprion species) intorno a un magnifico anemone di mare (Actniaria), che appartiene al regno animale, anche se sembra un vegetale. È rimasto incuriosito dal pesce che teneva la bocca aperta. Solo quando ha scaricato le sue fotografie si è accorto dei piccoli occhi che fanno capolino dall’interno della bocca: si tratta di una pulce di mare mangia lingua (Cymothoa exigua), un parassita che si attacca alla base della lingua dell’ospite per succhiargli il sangue. Nikon D300 con AF-S VR Micro-Nikkor 105mm f/2,8G IF-ED; 1/250 di secondo a f/18; 200 Iso; custodia Nauticam con due flash Inon Z-240.

Alberto Fantoni (Italia): premio Rising Star. Alberto è cresciuto ai piedi delle Alpi, circondato dalla natura. A tredici anni, ha vinto il suo primo premio al Wildlife Photographer of the Year. Si è diplomato in scienze naturali e in arte, e fa parte di un’organizzazione italiana di fotografia naturalistica. Nella fotografia, un falco di Eleonora (Falco eleonorae) che porta un dono alla femmina nel nido. È fine estate, la stagione della riproduzione, e il falco vola avanti e indietro dal nido sotto gli occhi e l’obiettivo di Alberto, nascosto in un capanno.

Canon Eos 7D Mark II con Canon EF 500mm f/4,5 L USM; 1/2000 di secondo a f/7,1; 800 Iso.

Ogni volta che FOTOgraphia pubblica immagini di natura, riceviamo note divertite e canzonatorie: si prospetta una sorta di “conversione”. Infatti, chi mi conosce sa che il peggiore oltraggio che mi si possa fare è quello di invitarmi a un’escursione in Natura.

Però!

Però, so apprezzare la Fotografia e riconoscere la sua missione di «spiegare l’Uomo all’Uomo» (da e con Edward Steichen). Quindi, a diretta conseguenza, so individuare il Bello (qualsiasi cosa ciò possa significare e identificare). Ignorata dalla Storia della Fotografia, indirizzata verso altre visioni, soprattutto giornalistiche (e va bene, ma!), la fotografia naturalistica è più che eccezionale: per quanto mi riguarda, indipendentemente dal mio rapporto personale con il soggetto, che significa nulla. mR (continua da pagina 24)

Oltre al Fotografo dell’anno e ai premiati in ogni categoria, la giuria ha nominato tre Giovani fotografi naturalisti dell’anno: Liina Heikkinen (Finlandia, tra quindici e diciassette anni), Sam Sloss (Italia / Usa, tra undici e quattordici anni) e Andrés Luis Domínguez Blanco (Spagna, dieci anni... e meno). Quindi, tra i vincitori di categoria, troviamo due italiani: Luciano Gaudenzio, con Etna’s River of Fire (Fiume di fuoco dall’Etna), nella categoria Ambienti della Terra, e il giovane Alberto Fantoni, vincitore del Rising Star Portfolio Award, riservato alle stelle nascenti della fotografia naturalistica (Rising Star, appunto). Figlio d’arte (il padre Luca è stato premiato in edizioni precedenti di questo concorso), Alberto Fantoni ha presentato un portfolio di immagini che documentano la vita degli uccelli nell’area del Mediterraneo.

Mi preme sottolineare che ben quattro prestigiosi premi del concorso sono riservati ai giovani. Chapeau (togliamoci il cappello!) davanti a questa indicazione degli organizzatori, noi -soprattutto, noi- che viviamo in un paese dove i giovani sono gli ultimi a essere considerati.

Nelle aree dei premi scalati, quella degli Highly commended, troviamo cinque fotografi italiani: Domenico Tripodi (Il mondo subacqueo), Alessandro Gruzza (Ambienti della Terra), Andrea

Liina Heikkinen (Finlandia): Giovane fotografa naturalista (tra quindici e diciassette anni). Liina e suo padre hanno trascorso la giornata in un hotspot di volpi, su una delle isole di fronte a Helsinki, capitale della Finlandia (Lehtisaari, Uusimaa). Hanno osservato due adulti che andavano e venivano, portando cibo ai propri cuccioli sempre affamati. Quando uno di loro ha portato

Pozzi (Piante e funghi), Andrea Zampatti e Lorenzo Shoubridge (Animali nel proprio ambiente).

In queste pagine, pubblichiamo solo le immagini dei fotografi che ho menzionato. Mi si concedano note a margine.

Primo: un bravi bravi all’Associazione culturale Radicediunopercento e al suo presidente Roberto Di Leo, che -attraverso mille difficoltà, ma con il lodevole patrocinio del Comune di Milano- riescono sempre a portare in città la mostra del Wildlife Photographer of the Year.

Secondo: è meritorio il lungo elenco di categorie alle quali i partecipanti (adulti, da diciotto anni; per i giovani, non ci sono confini predefiniti) possono indirizzare le proprie opere: Animali nel proprio ambiente e Ritratti di animali. Ai comportamenti, sono dedicate quattro categorie: anfibi e rettili; uccelli; invertebrati; mammiferi. Le restanti categorie sono: Piante e funghi; Il mondo subacqueo; Fauna urbana; Arte natura-

nella tana un’oca facciabianca (Branta leucopsis; uccello della famiglia degli Anatidi), preda più che prelibata, i cuccioli hanno cominciato a lottare per contendersela. Liina ha fotografato il “vincitore” mentre si ritirava per divorare il suo ambìto e sostanzioso premio.

Nikon D4 con AF-S Nikkor 28-300mm f/3,5-5,6G ED VR; 1/125 di secondo a f/5,6; 1600 Iso.

le (riprese creative del mondo naturale); Oceani; Aree umide; Fotogiornalismo (fotografie singole a forte contenuto di notizia di cronaca); Riconoscimento fotogiornalista (una fotostoria in stile cronaca giornalistica); Portfolio (dai ventisette anni, una presentazione sintetica dei propri lavori) e -infine- la già citata Stella nascente - Rising Star (riservata a partecipanti di età compresa tra diciotto e ventisei anni).

Terzo: in questa Cinquantaseiesima edizione, la qualità dei lavori mi è sembrata discontinua, con alcune immagini di grande valore estetico e naturalistico, mentre altre le vedrei confinate nella prevedibilità. Per farvi un’opinione, vedendole tutte, non avete che da visitare la mostra o, meno efficacemente, andare al sito www.nhm.ac.uk/wpy/ gallery?tags=ed.12.

Quarto: ci tengo a riportare alcune regole relative al concorso, legate al tipo di fotografia che viene praticata, dove e

Lorenzo Shoubridge (Italia): menzione d’onore nella categoria Animali nel proprio ambiente. Lorenzo ha dedicato mesi alla ricerca del punto perfetto da cui fotografare i lupi. Dopo aver fissato la sua trappola fotografica a un albero, ha regolato le impostazioni del flash per includere -come sfondo- la parete rocciosa della montagna. Negli ultimi anni, nelle Alpi italiane, la popolazione di lupi è andata lentamente aumentando, anche se la preoccupazione per il bestiame fanno del lupo un ospite sgradito.

Canon Eos 5D Mark III con Canon EF 16-35mm f/4L IS USM; 1/250 di secondo a f/16; 1600 Iso; otturatore azionato da fotocellula.

quando i soggetti -animali o ambiente naturale- possono rappresentare soggetti fragili. Queste regole riguardano le didascalie, che devono essere complete, vere e accurate e devono includere le informazioni pertinenti: descrizione del comportamento osservato; contesto entro il quale è stata scattata la fotografia; luogo esatto dello scatto; se la specie ritratta è di interesse scientifico; se sia stato utilizzato un mezzo di richiamo, tra cui odori, suoni o cibo; se -come richiamo- sia stata impiegata un’esca e, in caso affermativo, di che tipo, tenendo conto del fatto che è vietato l’utilizzo di esche vive o qualsiasi altro mezzo di adescamento che possa mettere a repentaglio un animale o pregiudicarne il comportamento.

Ultima raccomandazione per i distratti: i partecipanti non devono includere il proprio nome nella didascalia o nell’immagine stessa. Difficile da credere ma, per mia esperienza di giurato, circa il cinque percento delle immagini che partecipano a un concorso vengono squalificate per questo motivo.

Vanità superflua e fuori luogo. ■ ■

Wildlife Photographer of the Year. Palazzo Francesco Turati, via Meravigli 5/7, 20123 Milano (www. radicediunopercento.it). Fino al 31 dicembre; martedì, mercoledì, sabato e domenica 10,00-20,00; giovedì e venerdì 10,00-23,00. Wildlife Photographer of the Year, a cura di Rosamund Kidman Cox; The Natural History Museum. ▶ 30 / 2020; 160 pagine 26x26cm; 39,00 euro. ▶ 31 / 2021; 160 pagine 26x26cm; 31,00 euro. ▶ 50 Years; 256 pagine 29x29cm; 60,00 euro.

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