ANNO XLVI - N.4 - 2014 NUOVA EDITORIALE DI FOTO SHOE srl Poste Italiane SpA Sped. in abb. post. -70% · DCB Milano
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Made in Italy
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FS30_4_Sommario Micam:FOTO SHOE 30 Layout 11_2010 17/04/14 12:41 Pagina 7
Sommario
NUOVA EDITORIALE DI FOTO SHOE SRL Via Leonardo da Vinci, 43 20090 Trezzano sul Naviglio (MI) Italy Tel. 0039/02.445.90.91 r.a. Fax 0039/02.48402959 http://www.fotoshoe.com e.mail: info@fotoshoe.com
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Editor: Carlo Alberto Molteni Year XLVI n. 4 April 2014
Publishing director: Lorenzo Raggi Consultant editor: Rino Panseri Editorial staff: Erika Alberti, Paola Palmieri, Barbara Solini Art director: Eros Badin Graphics and production: Rosanna Villa Paging-up: Martina Donà, Pier Luigi Fasolin, Studio Elleci Photo: Matteo Galuzzi Styling: Anna Truden Make-up: Laura Pugnalin Promotion coordinator: Elisa Trasi Promotion: Filippo Crepaldi Luciano Di Marzo, Giuseppe Picco International Promotion Gabriella Laino, Lucio Luiselli, Enza Masotti Chinese Market Promotion Fengqing Li Public Relations European Pier Nicola Fascetto, Shoe Press Association Alberto Gatti L’abbonamento per l’Italia può essere richiesto chiamando direttamente i nostri uffici. Sole Agent for Distribution Abroad: A.I.E. Agenzia Italiana di Esportazione S.r.l. Via Manzoni, 12 - 20089 Rozzano (MI) - Italy Ph.: 0039/02.5753911 Fax 0039/02.57512606 Printing: Everprint - Carugate (MI)
Socio USPI - Aut. del trib. di Milano n. 392 del 5-12-69 Sped. in abb. post. -70% - DBC Milano. Pubblicità inferiore al 45%, su base annua. E’ vietata la riproduzione senza autorizzazione dei testi e delle immagini
Made in: ultima chiamata – Made in: last call
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Ultima ora: Made in, esito positivo – Breaking news: Made in, a positive outcome
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Cresce l’attesa per World Footwear Congress – The World Footwear Congress coming soon 14 NEWS 18 theMICAM – theMICAM 30 theMICAM: pronto il nuovo corso – New dates and a new format
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GDS: in attesa del nuovo concept – GDS: awaiting the new concept Expo Riva Schuh:business al centro – Expo Riva Schuh: business takes center stage
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Casual boots – Casual boots
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Un tocco in più di eleganza – An extra touch of elegance
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Boot focus – Boot focus
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Mix sportivo – Sporty mix
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God save the Queen – God save the Queen
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Piccole zarine – Little Czarinas
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Scorribande outdoor – Outdoor excursions Obuv segnata dall’incertezza politica e valutaria Obuv characterized by political and monetary uncertainty La nuova Moda Made in Italy vince la ‘prova tedesca’ The new Moda Made in Italy passes the ‘German test’
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Momad metropolis: + 21% di visitatori – Momad metropolis: + 21% visitors
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Luci e ombre della pelletteria – Shadows and Light on the horizon of leather goods
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Come and see us at:
EXPO RIVA SCHUH
Come and see us at:
EXPO RIVA SCHUH
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Markets
A cura di Barbara Solini
na scarpetta da bimbo made in Italy e una lettera diretta a sensibilizzare i 776 europarlamentari: è così che Assocalzaturifici gioca l’ultima carta dell’ormai decennale battaglia sul “made in”, in vista dell’appuntamento cruciale del 16 aprile 2014. E’ la data in cui la Commissione Europea per il Mercato Interno e la Protezione del Consumatore presenterà in Assemblea Plenaria del Parlamento Europeo il nuovo regolamento sul commercio e sicurezza dei prodotti destinati ai consumatori, che introduce con l’articolo 7 “l’indicazione dell’origine obbligatoria sia per i prodotti in importati, sia per quelli Europei in circolazione interna”. L’iniziativa è stata presentata lo scorso 31 aprile al Park Hyatt Milan da Diego Rossetti, Vice Presidente Assocalzaturifici, e dal direttore Fabio Aromatici, nel corso di un incontro che ha fatto il punto sul dossier “made in” assieme agli eurodeputati Cristiana Muscardini, Vice Presidente della Commissione INTA (Commercio Internazionale), Lara Comi, Membro della Commissione IMCO (Mercato Interno e Protezione dei Consumatori) e Patria Toia, Vice Presidente della Commissione ITRE (Industria, Ricerca e Energia).
Made in: ultima chiamata A Made in Italy child’s shoe and a letter to help raise awareness in 776 Members of the European Parliament: this is how Assocalzaturifici plays its last hand in what has by now become a ten-year “Made in” battle, in view of the critical session to be held on 16 April 2014. This is the date in which the European Committee on the Internal Market and Consumer Protection will present at the Plenary Session of the European Parliament the new legislation on trade and the safety of products destined for consumer use, introducing with article 7 “the obligatory indication of origin marking on both imported products, and on those circulating within Europe”. The initiative was presented last April 31st at Park Hyatt Milan by Diego Rossetti, Vice President of Assocalzaturifici, and Manager Fabio Aromatici, during a meeting that took stock of the “Made in” dossier. Also present at the meeting were Euro MP Cristiana Muscardini, Vice President of INTA (the Commission of International Trade), Lara Comi, Member of the IMCO (Internal Market and Consumer Protection) Committee, and Patria Toia, Vice President of the ITRE (Industry, Research and Energy) Commission.
Assocalzaturifici incontra gli europarlamentari a Milano Assocalzaturifici meets up with the Members of the European Parliament in Milan 10 FOTO SHOE 30
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“Il voto del 16 aprile è vitale e determinante, il governo italiano faccia sentire la propria voce e i nostri eurodeputati non manchino al momento del voto” esorta Diego Rossetti, ben conscio che la votazione richiede una straordinaria compattezza per battere Germania e “Paesi commercianti” del Nord Europa, contrari all’articolo 7. I tempi però potrebbero essere maturi per una svolta: “L’etichettatura di origine è coerente con l’obiettivo che si è fissata l’Europa è di portare al 20% la quota di pil generato dal settore manifatturiero. – argomenta – Non è un provvedimento protezionistico: ma è soprattutto una battaglia di civiltà, a favore del consumatore”. “L’obiettivo è quello di informare, per permettere al consumatore di effettuare una scelta consapevole – spiega l’On. Lara Comi che, prevenendo argomentazioni speciose, precisa – Il “made in” non comporta costi per l’azienda, anzi, diventa un fattore di tutela della sua produzione, carico anche di importanti risvolti sociali: un valore aggiunto”: per intenderci, un “Made in Italy” così come “Made in France”, garantisce al consumatore non solo l’adesione a stretti standard di qualità e sicurezza, ma anche la certezza che non sia stato impiegato alcun lavoro minorile nel processo produttivo/distributivo. L’On. Cristiana Muscardini, che segue l’iter del dossier dal suo avvio, esprime le sue perplessità: “I tempi sono davvero stretti… – spiega – Abbiamo aspettato l’ultima occasione possibile per presentare il regolamento alla discussione in Aula, per avere più tempo a disposizione per convincere i nostri colleghi europei a votare a favore. L’approssimarsi delle scadenze elettorali, la scadenza della Commissione IMCO stessa, renderanno quasi impossibile riprendere il filo di quanto tessuto fino ad oggi nel caso di un parere negativo. Mi preoccupa che in campo europeo ci siano questioni ben più pressanti, come il tema dell’austerità.... In mancanza di una presa di posizione forte da parte del nostro Governo non riusciremo a far nulla: Berlusconi, Monti e Letta avevano dato assicurazioni in tal senso, che poi sono cadute nel vuoto. Ben poco ha fatto pure Renzi, tramite il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Del Rio…”. Eppure, nel caso di un parere favorevole, il turno di presidenza italiana in Europa potrebbe sbloccare velocemente la situazione, rileva l’On. Patrizia Toia: “La prima fase della battaglia del made in è fallita per colpa di una prospettiva sbagliata – spiega – avevamo puntato sulla reciprocità delle regole di concorrenza. Più efficace è stata la seconda fase, che ha puntato sulla consapevolezza del consumatore e la sicurezza dei prodotti. Con questi argomenti siamo riusciti ad ottenere più consensi… ora dobbiamo consolidarli, e al tempo stesso estendere le adesioni. Certo non con grandi margini, potremo portare a casa il risultato… anche perché– aggiunge – non vedo contrasto tra gli interessi del settore manifatturiero e la tutela del consumatore”.
“The vote on April 16th is essential and critical, the Italian government will have its say, and our Euro MPs will be there when it is time to vote”, explains Diego Rossetti, who is well aware that the vote will require an extraordinary consensus to beat Germany and other Northern European “Trading countries” which are all against article 7. However, the time could be just right for a change: “The indication of origin marking on products goes hand-in-hand with the goal that Europe has set itself of generating at least 20% of its GDP through the manufacturing industry”, he continues, “It is not a protectionist measure but, above all, a civil battle fought on behalf of the consumer”. “The goal is to provide information, so that the consumers can make an informed choice”, – reasons Hon. Lara Comi who, trying to head off specious arguments, explains, “– ‘Made in’ does not create extra costs for the company, but rather becomes an instrument which protects its production, with important implied social implications as an added value”. Just so it’s clear, a “Made in Italy” label, such as a “Made in France” label, offers the consumer a guarantee not only of compliance with the strictest qualitative and safety standards, but also the certainty that no child labor was used during the productive/distributive phases.
Made in: last call Hon. Cristiana Muscardini, who has closely followed the proceedings since the dossier’s beginning, expresses her bafflement: “Time is really tight….”, – she explains, “– We have waited until the last possible moment to bring this regulation before the Commission, so that we had more time to convince our European colleagues to vote in its favor. The upcoming election deadlines and the end of the IMCO Commission’s term, makes it almost impossible to take up today from where we previously left off in case of a negative one. I am worried that there are much more pressing issues on the European agenda, such as the theme of austerity… Our Government’s lack of a strong position on this issue will make it impossible for us to proceed: Berlusconi, Monti and Letta all made promises that were never fulfilled. Just a short while ago also Renzi made the same promise through the Premiership’s Undersecretary Graziano Del Rio…”. Nevertheless, even if it were to be approved, the Italian Presidency of the Council of the European Union could quickly block the situation, observes Hon. Patrizia Toia: “The first phase of the Made in battle failed because of a lack of perspective”, – she explains, “– in which our focus was on regulations regarding fair trade. The second phase was much more effective, since we focused on consumer awareness and product safety. With these arguments we have managed to win over a greater consensus…we must now reinforce it and at the same time increase the number of those who are in favor of it….also because”, – she adds, “– I see no conflict between the interests of the manufacturing industry and that of consumer rights and protection”.
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Markets Strasburgo, 15 aprile: l’indicazione obbligato-
ria sull’origine dei prodotti non alimentari, il cosiddetto “made in” per cui l’Italia si batte da anni, passa a larga maggioranza nella seduta plenaria del Parlamento Europeo. Nonostante l’opposizione dei Paesi Nordici, capeggiata da Germania e Svezia, il testo è stato approvato in prima lettura, con 485 voti a favore, 130 contrari e 27 astenuti. “Questa vittoria è di tutte le aziende, che vedono finalmente riconosciuta e tutelata l’eccellenza della loro produzione manifatturiera, e di tutti i consumatori europei che finalmente possono acquistare in maniera trasparente in Europa, unica tra le maggiori economie mondiali che ancora non prevedeva per legge l’etichettatura d’origine per le merci che circolano al suo interno”: commenta così il presidente di Assocalzaturifici Cleto Sagripanti l’esito molto positivo del voto di oggi al Parlamento Europeo in merito all’art. 7 del Regolamento comunitario sulla sicurez-
za dei prodotti destinati ai consumatori, che sancisce l’obbligatorietà di indicazione d’origine per le merci circolanti in Europa. “Assocalzaturifici ha combattuto per anni per questo importante risultato, che segna certamente un punto di svolta decisivo - conclude il presidente Sagripanti. - Resta ancora molto da fare ma abbiamo ora la certezza di aver raggiunto un momento significativo della nostra battaglia, nella quale abbiamo creduto e investito risorse e impegno, in costante sinergia con Confindustria e in strettissima collaborazione con tanti nostri eurodeputati, che, nonostante la scadenza per la presentazione delle liste elettorali per le prossime votazioni europee, non hanno mancato oggi questo appuntamento così decisivo con il voto. Questo grande risultato, che sorprende nei numeri, non potrà non esercitare una forte pressione sul consiglio europeo dei ministri, che dovrà esprimersi su questa norma proprio durante il semestre di presidenza italiana che inizierà il prossimo luglio”.
Ultima ora: made in, eSito poSitivo Strasburg, 15 April: The obligatory indication of origin marking on non-alimentary products, the so-called “Made in” label that Italy has been fighting to put into effect for years, was passed by a wide majority at the Plenary Session of the European Parliament. Notwithstanding the opposition of Nordic Countries, headed by Germany and Sweden, the motion was approved at the first reading, with 485 votes in favor, 130 against, and 27 abstentions. “This victory belongs to all companies which will finally see the excellence of their manufacturing protected and recognized, and also to European consumers who can finally make transparent purchases in Europe, the only economy among the world’s largest economies to have not yet put legislation in place for the obligatory country of origin marking on products circulating within Europe”, is how President of Assocalzaturifici, Cleto Sagripanti, comments the extremely positive outcome of the vote which took place today in the European Parliament on art. 7, the European Regulation on the safety of products destined for consumer use, which ratifies the compulsory indication of origin for goods circulating within Europe. “Assocalzaturifici has fought many years to achieve this important result, which is undoubtedly a turning point”, - con-
cleto Sagripanti
BrEAking nEwS: MAdE in, A pOSiTivE OuTcOME cludes President Sagripanti. “A lot must still be done, but we now have the certainty of having reached a significant point in our battle, in which we believed and in which we invested resources and effort, in constant synergy with Confindustria and in very tight collaboration with many or our Euro MPs who, notwithstanding the deadline for presenting the electoral lists for the upcoming European elections, did not miss out today at this extremely decisive vote. This important result, which is surprising for its numbers, cannot help but exert a strong pressure on the European Council of Ministers, which will have to adopt a position on this provision during the Italian Presidency which will begin in July”.
Il Parlamento euroPeo fa Passare l’artIcolo 7 the euroPean ParlIament Passes artIcle 7 12 FOTO SHOE 30
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FairsReport La quinta edizione del World Footwear Congress si terrà a León in Messico il 24 e 25 novembre 2014 con il titolo “Keeping One Step Ahead: meeting the challenges of the footwear sector” Dopo il grande successo dell’edizione 2011 svoltasi a Rio de Janeiro, protagonisti saranno quindi il Messico e la regione del Guanajuato, in cui si trova León: una fra le zone più importanti del paese per l’industria della calzatura, caratterizzata dal rispetto degli standard qualitativi e da una forte propensione al design e all’innovazione. A tutto ciò va aggiunta la grande esperienza e l’ottima reputazione maturate da Anpic e Ciceg, co-organizzatori operativi del WFC insieme a CEC (Conféderation Europèenne de la Chaussure), dallo stato del Guanajuato e dalla città di León nell’organizzazione di eventi internazionali riconosciuti a livello globale.
Cresce l’attesa
per World Footwear Congress The World Footwear Congress coming soon The fifth edition of the World Footwear Congress will be held in León, Mexico on November 24th and 25th, 2014 with the title, “Keeping One Step Ahead: meeting the challenges of the footwear sector”. After the great success of the 2011 edition that took place in Rio de Janeiro, the new protagonists are now Mexico and the State of Guanajuato, where the city of León is located: as one of the most important areas in Mexico for the footwear industry, it is characterized by a strong respect for qualitative standards and equally strong vocation for design and innovation. In terms of contributors, Anpic and Ciceg, with their long-time experience and excellent reputation, are the co-organizers of the WFC together with CEC (Conféderation Europèenne de la Chaussure). The State of Guanajuato and the city of León are instead recognized for their ability to successfully organize international events of global renown. Cec founded the World Footwear Congress more than ten
< Jean Pierre Rénaudin years ago, as both a meeting place and platform for discussing the constant changes and challenges our sector has been facing since the beginning of globalization. The necessity for finding a harmonious middle ground between the traditional values of industry and the demands made by the twenty-first century are conveyed through the logo of the 2014 Congress: in it, a colorful dynamic industry bearing the lively colors of Mexico emerges from the creative outline of a shoe. Jean Pierre Rénaudin, President of CEC and the French
Il 24 e il 25 novembre 2014 a León in Messico November 24th and 25th in León, Mexico 14 FOTO SHOE 30
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La Cec ha creato il World Footwear Congress oltre dieci anni fa come un punto d’incontro, una piattaforma aperta per discutere i costanti cambiamenti e le sfide che il nostro settore affronta sin dall’inizio della globalizzazione. La necessità di una completa armonia tra i tradizionali valori dell’industria e le richieste poste dal XXI secolo si riflettono nel logo del Congresso 2014: un profilo creativo della scarpa che proietta un’industria dinamica colorata con le tinte vivaci del Messico. Jean Pierre Rénaudin , Presidente della CEC e dell’ Associazione Francese della Calzatura così spiega perché sia stata scelta León tra tutte le candidature pervenute: “León produce il 70 % dei 244 milioni di calzature prodotte in Messico, ma questa non è l’ unica ragione: il Messico è un ottimo esempio di mercato aperto e in quanto tale vanta molteplici accordi di interscambio siglati con più partner commerciali oltre ad essere membro del NAFTA”. E, a proposito del World Footwear Congress, così prosegue: “La CEC vuole andare oltre i confini Europei e essere veramente parte del settore calzatura a livello mondiale. Le prime tre edizioni si sono svolte in Europa, la quarta a Rio de Janeiro e la quinta sarà a León: tutto perché, attraverso il WFC, vogliamo
Association of Footwear, explains why León was chosen from among all the other possible candidates: “León produces 70% of the 244 million shoes made in Mexico, but this is not the only reason. Mexico is an excellent example of an open market, and it accordingly has a number of signed free trade agreements with various business partners. It is also a member of NAFTA”. With regards to the World Footwear Congress, he continues, Miguel A. Plascencia Rojas “CEC would like to go beyond European borders and become a genuine part of the global footwear industry. The first three editions took place in Europe, the fourth in Rio de Janeiro, and the fifth will be here in León: this is because we would like to create a dialogue with all interested parties through the WFC, by underlining the importance and informing them of the challenges present in the footwear sector, also in terms of public authorities”.
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FairsReport
© Joanna Zelinska
Al termine della Conferenza stampa di presentazione del WFC di León, foto ricordo tra alcuni dei protagonisti. Da dx: Vito Artioli (Presidente Onorario di CEC), Ysmael Lopez Garcia (Presidente di Ciceg), Carlo Benedetti Cavaliere (Presidente di Anpic), Jean Pierre Rénaudin (Presidente di CEC), Miguel Plascencia Rojas (Presidente del Comitato Organizzatore del WFC 2014),Mr. GarciaLopez (Ambasciatore del Messico in Francia), Fernando Olivera Rocha (Segretario dello Sviluppo del Turismo dello Stato del Guanajuato) , Manuel Lopez Santamaria (Direttore del Turismo di León) , Cleto Sagripanti (Presidente Assocalzaturifici – Associazione italiana della Calzatura)
At the end of the press conference dedicated to the WFC in León, a memorable photo of some of the protagonists: pictured from the right are Vito Artioli (Honorary Chairman of CEC), Ysmael Lopez Garcia (President of Ciceg), Carlo Benedetti Cavaliere (President of Anpic), Jean Pierre Rénaudin (President of CEC), Miguel Plascencia Rojas (President of the 2014 WFC Organizational Committee in León),Mr. Garcia-Lopez (Mexican Ambassador in France), Fernando Olivera Rocha (Secretary of Tourism from the State of Guanajuato) , Manuel Lopez Santamaria (Manager for Tourism in León) , Cleto Sagripanti (President of Assocalzaturifici – the Italian Footwear Manufacturers’ Association).
promuovere il dialogo con tutte le parti interessate e, inoltre, divulgare e promuovere l’ importanza e le sfide del settore calzaturiero anche nei confronti delle autorità pubbliche”.
The three main themes of the Congress are: - The evolution of footwear consumerism around the globe: the power of brands and division of strategies to best confront and understand the variety of consumer demands. - Access to markets: an increase in the number of regulations and the available channels of distribution: multibrand stores, monobrand stores, e-commerce, etc. The role of fairs. - Production strategies and access to raw materials: delocalization, outsourcing, relocation, off shoring etc., along with the new challenges of matching demand with the supply of raw materials.
Tre i temi principali del congresso: - E evoluzione del consumo di calzature nel mondo: il peso dei brands e la segmentazione delle strategie per potersi confrontare ed interpretare al meglio la molteplicità della domanda dei consumatori. - L’ accesso ai mercati: l’ aumento delle misure restrit-
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tive e i diversi circuiti di distribuzione: negozi plurimarca, monomarca, ecommerce, il ruolo delle fiere ecc.... - Le strategie della produzione e l’ accesso alle materie prime: delocalizzazione, rilocalizzazione, esternalizzazione ecc., oltre alle nuove sfide per avvicinare domanda e offerta di materie prime. Il congresso conterà anche su una tavola rotonda per ciascuno dei 3 temi, con lo scopo di promuovere un franco scambio di opinioni tra tutte le categorie “Ci piacerebbe ottenere a livello mondiale ciò che siamo riusciti ad ottenere a livello europeo: un vero dialogo che ci consenta di identificare, affrontare e discutere non soltanto i problemi, ma anche le soluzioni – spiega Rénaudin – : siamo convinti che il WFC di León ci consegnerà molte di queste opportunità”. D’accordo con Rénaudin, Miguel A. Plascencia Rojas, presidente del comitato organizzatore del WFC: “World Footwear Congress nasce dall’esigenza di confronto tra tutte le entità mondiali del settore, siano esse associazioni di produttori o di negozianti, enti, singoli produttori o catene di distribuzione. León sarà la sede ideale per discutere i tanti argomenti che possono essere riferiti al titolo stesso del congresso: Keeping One Step Ahead: meeting the challenges of the footwear sector. Il World Footwear Congress di León promette, quindi, di essere l’evento calzaturiero dell’anno a livello globale, nell’ambito di un dialogo e di una cooperazione dei quali WFC sarà l’espressione più forte e legittima”. Per tutti, l’appuntamento è a León il 24 e 25 novembre, non soltanto per partecipare, ma per essere protagonisti dei dibattiti in programma, con opinion leader provenienti da tutto il mondo. Per maggiori informazioni: www.worldfootwearcongressleon2014.com
León - Messico.
The congress will also include a round table for each of the 3 themes, with the goal of promoting a free exchange of opinions between all of the categories. “We would like to achieve on a worldwide level what we have managed to achieve on a European level: a true dialogue which allows us to identify, confront, and talk about not only problems, but also solutions – explains Rénaudin -: we are convinced that the WFC in León will provide us with many of these opportunities”. Miguel A. Plascencia Rojas, President of the WFC Organizational Committee, agrees with Rénaudin: “The World Footwear Congress arises from a need for confrontation by all of the world’s entities present in this sector, whether they are manufacturing associations or retailers, corporations, individual producers, or chains of distribution. León will be the ideal location for discussing many issues that could even relate to the title of the congress: Keeping One Step Ahead: meeting the challenges of the footwear sector. The World Footwear Congress in León accordingly seems to be the footwear event of the year on a global level, which includes a dialogue and cooperation that is most fully and legitimately expressed by the WFC”. The Congress will take place in León on November 24th and 25th for all attendees, including the protagonists of the various debates, as well as opinion leaders arriving from around the world. For more information see: www.worldfootwearcongressleon2014.com
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News La Rioja: una regione che fa le scarpe a molti La Rioja, una delle più importanti regioni calzaturiere della Spagna, ha presentato una ventina di espositori alla scorsa edizione di theMICAM, in rappresentanza delle più diverse tipologie di calzature: dalla pelle, al canvas, alla gomma ecc. “La nostra produzione nella fascia medio/medio-alta – afferma Javier Onate, direttore del CTCR (Centro Tecnologico del Calzado de La Rioja) e segretario di AICCOR (Asociacion de Industrias del Calzado y Conexas de La Rioja) - è orientata soprattutto verso il contenuto moda, in particolar modo nelle linee per uomo in pelle, anche se non manca una buona produzione di calzature da donna e da bambino. Importanti, ma in misura minore, anche le calzature in gomma o in tessuto. La nostra associazione conta ormai 120 membri, per la maggior parte fabbricanti di calzature. Decisivo, per lo sviluppo del nostro settore, il ruolo giocato da CTCR, che ha il fine di promuovere lo sviluppo e l’innovazione così da rendere ancora più competitiva in tutto il mondo la nostra produzione. Non a caso il nostro export è in crescita, con paesi come Francia, Italia, Germania, Portogallo e Inghilterra in evidenza, senza dimenticare l’importanza degli USA e di alcuni nuovi mercati come Emirati Arabi e Qatar”.
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La Rioja: a region that produces shoes for a multitude of destinations La Rioja, one of the most important footwear districts in Spain, presented around 20 of its vendors at theMICAM, representing the various segments of footwear that include: leather, canvas, rubber, etc. ”Our production in the medium to medium/high range of products – declared Javier Onate, Manager of CTCR (The Footwear Technology Centre of La Rioja) and secretary of AICCOR (Association of Footwear and Related Industries of La Rioja)- is focused above all on fashion content, especially for men’s leather, even if the production of women’s and children’s footwear is, in any case, of good quality. To a lesser extent, even footwear made out of rubber or fabric is important. Our association now includes 120 members, which are mostly footwear manufacturers. This is crucial for the development of our sector. The role played by CTCR is to promote development and innovation, thereby making our production even more competitive worldwide. It is not by chance that our exports are increasing, especially with countries like France, Italy, Germany, Portugal, and England, without forgetting the importance of the USA and some other new markets, like the United Arab Emirates and Qatar”.
Buon compleanno Falc! Il 2014 è un anno importante per Falc, che festeggia il suo 40° anniversario. Tutto è, infatti, iniziato nel 1974 a Civitanova Marche, nel cuore del made in Italy calzaturiero, ma è con il 1982 che Falc lancia sul mercato la linea per i primi passi Falcotto e poi nell’88 la linea per bambini Naturino, affermandosi a livello mondiale come una delle realtà leader nell’universo calzaturiero per bambini. Nel 1989 inizia la collaborazione con Moschi-
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