©FRAFLO
“…vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla, vivere è abbandonarsi come un gabbiano all’ebbrezza del vento, vivere è assaporare l’avventura della libertà…..” Don Tinino Bello
NEWS
pag.
5
I NOSTRI INCONTRI SUBACQUEI Il Cavalluccio Marino
pag.
16
di Francesco Flores
PUNTI D’IMMERSIONI AL CONERO Il Relitto La M/N Nicole
pag. 22
di Federico Betti
In questo numero di Aprile-Giugno riprendiamo il percorso iniziato la volta scorsa parlando di un altro punto d’immersione al Conero e dei fantastici incontri che ci regala il mare qui di fronte. È ora di iniziare a pensare alle immersioni visto che la primavera è appena iniziata e la bella stagione è alle porte. Dal punto di vista biologico ogni stagione è interessante dato che molti organismi si trovano solo in determinati periodi dell’anno. Immergendosi in primavera, anche se l’acqua è ancora fredda, si ha la possibilità di constatare il grande cambiamento in atto si incontrano gli ultimi organismi invernali ed iniziano a comparire quelli che spesso incontriamo durante le immersioni nel periodo estivo. A tutti buona lettura…….
WEB-MAGAZINE: KOMAROS SUB ANCONA IN QUESTO NUMERO FOTO DI:
FOTOSUB Tra compatta e reflex scelgo evil
pag. 26
di Marco Boncompagni
IMMERSIONE PARTICOLARI La Tonnara di Carloforte
pag. 30
di Paolo Tealdo
I NOSTRI SOCI RACCONTANO Appunti di viaggio Thailandia ‘11
pag. 34
di Donatella Paolozzi
I NOSTRI PROGRAMMI
pag. 44
mete sub e corsi
SEZIONE BIOLOGIA Il Regno dei Nudibranchi
pag. 52
di Federico Betti
SEZIONE ARA Tabelle e computer
pag. 56
di Mario Giuseppe Leonardi
SEZIONE PESCA IN APNEA calendario gare selettive stagione 2011-2012
SEZIONE NUOTO
pag. 58 pag. 64
di Lorenzo Burattini
SEZIONE APNEA La storia dell’apnea e le varie discipline sportive
pag. 70
di Fabio Cori Carlitto
Francesco Flores, Federico Betti , Maurizio Perinetti Casoni, Alessandro Babbini,foto concesse da Isla Diving e disegni di Marpola
GADGET KOMAROS
pag. 72
HANNO COLLABORATO:
AGENDA KOMAROS
pag. 73
NEL PROSSIMO NUMERO
pag. 74
Donatella Paolozzi, Federico Betti, Mario Giuseppe Leonardi, Paolo Tealdo, Fabio Cori Carlitto, Francesco Flores, Marco Boncompagni e Lorenzo Burattini
è possibile tenersi informati sulle iniziative del club attraverso il gruppo KOMAROS FACEBOOK
E’ vietata la riproduzione parziale o integrale dei contenuti e delle immagini presenti nel web-magazine
A.S.D. Komaros Sub Ancona - Mole Vanvitelliana 60125 Ancona Tel 071/204558 cell 337/640879 e-mail info@komaros.it
Comunicazione di esercizio della pesca sportiva e ricreativa Come sapete da questo anno per esercitare la pesca sportiva di qualunque tipo (canna, nasse, subacquea ecc.) bisogna registrarsi nel sito del Ministero delle Politiche Agricole. Abbiamo inserito il LINK di collegamento sia nel sito Kòmaros ( www.komaros.it ) che nella nostra pagina di Facebook (komaros). L'operazione può essere sbrigata l'attestato e ve lo portate in mare con voi.
in
5
minuti,
poi
stampate
Il decreto Mipaaf del 6 dicembre 2010 è finalizzato a promuovere la rilevazione della consistenza della pesca sportiva e ricreativa in mare. La comunicazione, anche attraverso l'ausilio delle associazioni di pesca sportiva e ricreativa e le associazioni di pesca professionale, prevede di fornire alcune informazioni molto semplici, le generalità, il tipo di pesca praticato, le Regioni in cui si pratica questa attività. L'attestato della avvenuta comunicazione funzionerà da titolo per l'esercizio della pesca. Chi non avrà fatto la comunicazione, se soggetto a controlli, dovrà svolgere gli adempimenti previsti entro dieci giorni per non incorrere in sanzioni. Il servizio consente, al pescatore di fornire i propri dati e di produrre l'attestato, alle associazioni di operare per conto di tutti i pescatori che ne fanno richiesta. Di seguito viene spiegata la procedura di registrazione per l'utilizzo del servizio. Procedura Effettuare la registrazione fornendo: nome e cognome del pescatore o del referente dell'associazione, email (casella di posta elettronica) a cui inviare la conferma della registrazione, password di identificazione e, per i soli referenti delle associazioni, il nome dell'associazione a cui fanno capo. Viene presentata una prima pagina in cui inserire le generalità del pescatore, e una seconda per le informazioni specifiche sul tipo di pesca praticata. A conferma della corretta conclusione delle operazioni sarà possibile stampare l'attestato dell'avvenuta comunicazione. Qualora il pescatore o l'associazione desiderino ristampare l'attestato, sarà sufficiente riaccedere al sito del Ministero, identificarsi e fornire nuovamente le generalità del pescatore interessato.
COMUNICAZIONE DI ESERCIZIO DELLA PESCA SPORTIVA E RICREATIVA GENERALITA’ COGNOME NOME CITTADINANZA LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA PROFESSIONE CITTA’ DI RESIDENZA INDIRIZZO SESSO CODICE FISCALE DATI RICHIESTI ESCLUSIVAMENTE PER FINI STATISTICI
TIPOLOGIA DI PESCA PRATICATA DA TERRA
SI
NO
DA UNITA’ DA DIPORTO
SI
NO
SUBACQUEA
SI
NO
AREA GEOGRAFICA IN CUI E’ PRATICATA LA PESCA SPORTIVA/RICREATIVA FRIULI VENEZIA GIULIA VENETO EMILIA ROMAGNA MARCHE ABRUZZO PUGLIA SICILIA MOLISE
CALABRIA BASILICATA CAMPANIA LAZIO TOSCANA LIGURIA SARDEGNA
ATTREZZATURE UTILIZZATE PER PRATICARE LA PESCA SPORTIVA/RICREATIVA LENZA A MANO CANNA DA PESCA PALAMITO O PALANGARI FISSI DI FONDO COPPO O BILANCIA NATTELLI FILACCIONI NASSE FUCILE O FIOCINA A MANO ALTRO (DA SPECIFICARE)
UNITA’ DA DIPORTO UTILIZZATA MEZZO NAUTICO PRIVATO MEZZO NAUTICO A NOLEGGIO MEZZO NAUTICO IN CHARTER FISHING
MAI MAI
OCCASIONALMENTE OCCASIONALMENTE
SEMPRE SEMPRE
MAI
OCCASIONALMENTE
SEMPRE
ASSOCIAZIONI PESCA SPORTIVA O RICREATIVA DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONE (SPECIFICARE NOME)
FIPSAS
NESSUNA Il sottoscritto dichiara di avere ricevuto le informazioni di cui all’art. 13 del D.lgs. 196/2003 in particolare riguardo ai diritti da me riconosciuti dalla legge ex art. 7 D.lgs. 196/2003, acconsento al trattamento dei miei dati con le modalità e per le finalità indicate nell’informativa stessa. Con la presente il sottoscritto dichiara di essere a conoscenza della vigente normativa in materia di pesca sportiva e dei relativi limiti di esercizio. Inserire un indirizzo di posta elettronica al quale poter inviare l'avvenuta registrazione della comunicazione (es.: mario.rossi@libero.it) _______________________________@________________________________________
______________, ______________ 2011
Firma dell’interessato
©FRAFLO
LLA A FFA AU UN NA AM MA AR RIIN NA A D E L L A R I V I E R A D E L C O DELLA RIVIERA DEL CON NEER RO O Dal punto di vista biologico, i fondali della Riviera del Conero rappresentano un ambiente estremamente affascinante: le acque ricche di nutrienti e la presenza di fondi duri in un mare tipicamente sabbioso, concentrano in un’area ristretta una grande quantità di specie e favoriscono la sopravvivenza di animali adattati alla vita in un ecosistema unico; gran parte delle specie che si incontrano immergendosi in queste acque, o semplicemente esplorando i fondali con maschera e pinne, difficilmente si osservano in altre aree del Mediterraneo. Questa guida si pone l’obiettivo di presentare per la prima volta un’area all’apparenza certamente poco invitante, ma in grado di regalare incontri spettacolari a chi ha la pazienza di dedicare tempo ad un’occhiata più attenta.
Il libro consta di 180 pagine, e presenta una descrizione dettagliata dell'ambiente sommerso della Riviera del Conero e degli 8 punti di immersione più significativi, oltre a 85 schede biologiche delle specie più caratteristiche e foto utili al riconoscimento di altre 23 specie.
IILL R REEG GN NO OD DEEII N NU UD DIIB BR RA AN NC CH HII
Ed è proprio primavera, l’acqua
in quando incomincia timidamente a scaldarsi, che i fondali del Conero ospitano il maggior numero di specie di nudibranchi: agli animali tipicamente invernali, destinati a scomparire durante il periodo estivo ma che ancora sopravvivono, si sommano le prime specie amanti delle acque più calde, e soprattutto una vasta pletora di specie che si trovano solo durante la stagione primaverile. Questo significa che durante una sola immersione è possibile avvistare fino ad una dozzina di specie diverse di questi meravigliosi animali, un numero davvero incredibile. Alcune di esse saltano subito all’occhio, grazie alle loro colorazioni vivaci, mentre altre si mimetizzano alla perfezione, ed è necessaria un po’ di pazienza ed un occhio allenato per riuscire a scovarle. Tutto ciò è stato lo stimolo che mi ha spinto a scrivere un libro sull’argomento, dal titolo “il Regno dei Nudibranchi – guida ai molluschi opistobranchi della Riviera del Conero”, in uscita nel mese di aprile, che mostra il grande tesoro segreto del mare del Conero: i nudibranchi L’autore Nato a Bologna nel 1983, da sempre appassionato di mare e dei suoi abitanti, ho iniziato ad andare sott'acqua nel 1997, e dal 2005 possiedo il brevetto di Assistant Instructor Padi. Laureato in Biologia Marina nel 2007, attualmente sono dottorando presso il laboratorio di zoologia marina dell'Università Politecnica delle Marche. Ricopro il ruolo di Associate Program Manager di Reef Check Italia Onlus, associazione che si occupa di sensibilizzare subacquei e non nei confronti di problematiche ambientali, e di coinvolgere i subacquei ricreativi nel monitoraggio dell'ambiente costiero.Tengo corsi e seminari riguardo diversi aspetti della biologia marina presso diving center, enti pubblici e privati, associazioni subacquee; scrivo articoli per siti e riviste di subacquea. Sono autore del libro "La fauna marina della Riviera del Conero"e del libro “Il Regno dei Nudibranchi” di prossima uscita.
Federico Betti
D DA AS SO OLLO ON NEELL R REELLIITTTTO O “Tutto questo scorreva veloce nella mia mente mentre ero intrappolato nella pancia del "Dezza". Era come vedere il film della mia vita, lungo e intenso in certi momenti, ma tutto sommato troppo breve. Ma ormai non c’era più tempo. L’aria delle bombole calava rapidamente. Ne ero perfettamente consapevole, mi domandavo che cosa sarebbe accaduto quando l’aria fosse finita, quando avrei sentito l’erogatore diventare più “duro” e mi sarei reso conto che mi sarebbe mancato davvero poco da vivere. Avrei sentito come un colpo, l’aria tirata dal mio erogatore non sarebbe più arrivata…” Durante un’immersione Marcello resta intrappolato nel relitto di una nave. In quei drammatici momenti l’autore ripensa alla sua vita trascorsa a contatto con il mare, dapprima in barca a vela e poi sott’acqua. Nella sua mente affiora il ricordo del suo percorso di crescita subacquea, durato una decina d’anni e caratterizzato da immersioni sempre più impegnative, che lo portano a scoprire il suo amore per la profondità e l’esplorazione dei relitti e al tempo stesso lo spingono a scavare nella sua anima alla ricerca di se stesso. Il racconto delle immersioni più belle accompagna il lettore alla scoperta di alcuni dei luoghi più affascinanti del Mediterraneo.
O OV VU UN NQ QU UEE C C’’EE’’ A AC CQ QU UA A “I miei "log-book" sono contenuti in una scatola. Ogni volta che la apro, è come se aprissi lo scrigno dei ricordi. Mi basta scorrere quelle pagine, per rivivere i momenti più belli della mia eterna storia d’amore con il mare. Anni fa ho deciso di condividere le mie esperienze, così è nato un libro, "Da solo nel relitto". Da allora ci sono stati altri momenti indimenticabili, nuove avventure, incontri con persone speciali, emozioni … Ed eccomi di nuovo qui a raccontare la storia da dove si era interrotta.”
Il "viaggio" dell’autore nel mondo sottomarino - iniziato con "Da solo nel relitto"- prosegue con il racconto di altri momenti emozionanti vissuti "ovunque c’è acqua" e con la descrizione dell’incontro con persone speciali avvenuto durante il suo percorso subacqueo: momenti e persone che Marcello conserva nella mente e nel cuore, tra i suoi ricordi più cari. I
racconti delle immersioni, accompagnati da schizzi e disegni dell’autore stesso, diventano la testimonianza viva del suo immenso amore per il mare e per l’acqua in generale, un elemento che gli dà l’opportunità di scavare profondamente nella sua anima alla ricerca di se stesso. L’autore Marcello Polacchini, nato a Venezia, ha ereditato dal padre e dal nonno, entrambi ammiragli della Marina Militare, la grande passione per il mare. Libero professionista e scrittore, vive e lavora nelle Marche, in una casa affacciata sul mare della Riviera del Conero. Dopo aver navigato e regatato in barca a vela per oltre vent’anni, ha iniziato a immergersi nel ‘95 e oggi ormai dedica la maggior parte del suo tempo alla subacquea e al racconto delle sue emozioni.
Marcello Polacchini
Il
D DEEC CO OM MPPR REES SS SIIO ON NEE A ALL C CO OM MPPU UTTEER R
"Immersioni" ha superato i
Analisi teoricopratica del fenomeno decompressivo e dei software che lo controllano di Mario Giuseppe Leonardi
Correva l’anno 1984 quando l’autore di questo libro, insieme a Francesco Di Pisa, oggi docente presso la facoltà di Ingegneria Informatica dell’Università di Siena, e con l’aiuto di Luigi Gastaldi per la parte hardware, progettò e realizzò il prototipo di uno dei primi computer subacquei in grado di calcolare i consumi respiratori e di interfacciarsi a un computer «da tavolo». Nel panorama italiano si trattava di una novità assoluta. Il titolare dell’ufficio che si occupò delle pratiche per la registrazione del brevetto consigliò di presentarlo al Salone Internazionale delle Invenzioni e delle Nuove Tecnologie di Ginevra, dove l’anno successivo l’invenzione vinse il secondo premio – medaglia d’argento – nel settore «apparecchiature di sicurezza e salvataggio». Di Pisa e Leonardi avevano ritenuto subito che il metodo matematico classico utilizzato per il calcolo delle tabelle d’immersione «a tavolino», cioè quello haldaniano, non era idoneo a essere applicato nel calcolo in tempo reale della decompressione effettuato direttamente durante l’immersione. Realizzarono dunque un loro metodo originale, allora assolutamente innovativo, non fosse altro per il fatto che gli studi degli altri ricercatori dell’epoca non erano ancora noti. Con pazienza ed entusiasmo, l’autore ha continuato fino a oggi a studiare i vari modelli matematici applicati nei nuovi computer man mano che ne venivano diffuse le caratteristiche tecniche. Infine ha scritto questo libro per soddisfare l’implicita richiesta di un metodo sull’argomento, di carattere comparativo, unendovi un software didattico-dimostrativo per la simulazione dell’immersione. E regalando con ciò al lettore, insieme a un fruibile strumento di lavoro, anche la storia singolare di un’avventura umana, di sport e conoscenza, dove casualità, approccio scientifico e tecnica si incontrano felicemente.
software
test sviluppati da Microsoft per la compatibilità ed affidabilità sui PC con sistema operativo Windows® 7 e può essere installato senza preoccupazione ed eseguito in modo affidabile con Windows® 7.
Mario Giuseppe Leonardi L’autore Mario Giuseppe Leonardi (Senigallia, 1953) è Istruttore Federale di Immersione Subacquea di III Grado Coni Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee), Moniteur 3 stelle Cmas (Confédération Mondiale des Activités Subacquatiques) e Commissario Federale d’Esami per Istruttori Coni Fipsas. È stato allievo diretto di Duilio Marcante nel 1976 e ha fatto le sue prime esperienze di Istruttore presso la Scuola Federale Sommozzatori coni fipsas di Pisa diretta da Ettore Rigobon. Vive a Senigallia (Ancona).
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Un incontro affascinante Un sogno che coltivavo da anni, vedere un cavalluccio marino in una immersione nel nostro Adriatico. Ho sempre sentito parlare di avvistamenti nella nostra zona, a dire il vero in un paio di occasioni li avevo visti liberare, ma ahimè non avevo con me l’attrezzatura.
Mi sono immerso ad una profondità di 10 metri su un fondale sabbioso e dopo qualche pinneggiata ho trovato la prima nassa e la fortuna ha voluto che incontrassi subito quello che stavo cercando, il cavalluccio marino: era lì ancorato con la coda a una maglia della rete… non credevo ai miei occhi… ho avuto il tempo di fare alcuni scatti e si è spostato,
Ogni tanto prendevo informazioni, ma le risposte spesso erano state “non è il periodo” o “il periodo è quello giusto ma l’acqua quest’anno è ancora fredda e quindi non sono arrivati” o “si vedono sporadicamente non vale la pena immergersi”. Come si dice, la pazienza è la virtù dei forti, visto che gli avvistamenti, quest’anno , erano sempre più frequenti ho sfruttando la prima occasione che mi si è presentata, grazie Marco.
© ©FFR RA AFFLLO O “Hippocampus hippocampus”
Circa a metà luglio 2010, sono uscito con il club per un immersione sottocosta poi sulla via del ritorno ho fatto fermare il gommone al Passetto. Ovviamente in un punto preciso, a circa 500 metri dalla riva, sopra un calo di nasse, dove erano stati avvistati dei cavallucci. Le nasse – come ben saprete - hanno la struttura in ferro e rete, si utilizzano per la pesca delle seppie, hanno due aperture ad imbuto, in modo che la preda una volta entrata non possa riuscire.
una volta ancorata la coda alla rete, ho approfittato per immortalarlo nuovamente dopodiché, soddisfatto, l’ho lasciato tranquillo e sono ripartito per continuare la ricerca. Ne ho trovato un altro, lungo il percorso, che cercava rifugio stando ancorato ad una cima, qui le foto purtroppo non sono venute un granché, allora mi sono cimentato con un piccolo video. Devo ammettere che i cavallucci sono discretamente veloci e pensare che per muoversi usano solo la pinna dorsale!! Questa creatura marina, affascinante, dall’aspetto misterioso, fragile nell’apparenza, è un pesce -“Hippocampus hippocampus”appartenente alla stessa famiglia dei pesci ago. Capo corto e appuntito, che ricorda quella del cavallo. È dotato della pinna dorsale e delle pinne pettorali, poco sviluppate, si nutre di piccoli crostacei e zooplankton che più che altro aspira Il colore varia dal grigio- marrone al bruno quasi nero. Caratteristica peculiare è la riproduzione, la femmina depone le uova nella tasca ventrale del maschio dove si sviluppano i piccoli. La sua presenza è distribuita lungo le coste del Mediterraneo, dell’Oceano Atlantico orientale, Golfo di Guinea, Isole Canarie fino alle Isole Britanniche meridionali. Un occhiata al manometro ed è tempo di riemergere…… Francesco Flores
© ©FFR RA AFFLLO O vista di una nassa
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D A T I
I M M E R S I O N E
Difficoltà
Facile
Profondità
Da 6 mt a max 14 mt fondo
Periodo ottimale
Primavera inizio estate
Temperatura
Da 5 a 28 gradi durante l’anno
Visibilità
Non sempre ottimale meglio nel fuori stagione
Organismi
Parecchie specie di crostacei e di nudibranchi
Attrezzatura
Macchina fotografica consigliata
Parti visitabili
Stive ed alcuni passaggi nel castello di poppa
La M\N Nicole, era una grossa nave da carico, lunga 138 metri, varata nel 1966 per la navigazione fluviale e lacustre, con fondo piatto e sponde basse.
meteo non proibitive, e il rifiuto di soccorso da parte dell’equipaggio, porta a pensare che il naufragio
non
sia
stato
completamente
accidentale, o che comunque non siano stati
Stazzava 2406 tonnellate, e possedeva quattro grosse stive dove alloggiare il carico.
fatti grandi tentativi per evitarlo. Ora la nave giace in assetto di navigazione su un fondale fangoso di circa quindici metri, con la parte prodiera staccata dal resto dello scafo, leggermente obliqua rispetto ad esso e distante pochi metri.
Disegno di marpola
Utilizzata anche per il trasporto marittimo, alla fine del mese di gennaio 2003 era partita da Izmir (Turchia), e stava risalendo l’Adriatico verso Porto Marghera con un carico di feldspato
© ©FFR RA AFFLLO O
(minerale inerte utilizzato nella produzione di vetro e ceramica), quando il 27 gennaio, a
Negli anni, le mareggiate hanno abbattuto
causa del maltempo, è affondata a due miglia di
parte del castello di poppa, e ora la parte più
distanza dalla costa, proprio di fronte al porto di
alta
Numana.
profondità,
del
relitto
si
trova
mentre
dell’affondamento
la
a al
nave
sei
metri
di
momento lambiva
la
superficie. Il relitto, di importanza nulla dal punto di vista storico, ha invece grande importanza a livello biologico; la Nicole, infatti, costituisce l’unica struttura solida nell’arco di molte miglia, ed offre quindi una base di insediamento ed un rifugio per molti organismi tipici dei fondi duri, in una zona in cui questi non riuscirebbero altrimenti a vivere. Foto Federico Betti
L’affondamento è stato causato dalle onde che durante la navigazione hanno superato le basse murate della nave e si sono infrante all’interno, aumentandone il peso, anche se le condizioni
Disegno di marpola
L’esiguità dello spazio a disposizione, inoltre, fa sì che questi organismi siano molto concentrati, e le pareti del relitto siano coperte e brulicanti di vita; granseole, granchi facchino, granchi ragno, diverse specie di gamberetti, e una quantità incredibile, soprattutto in primavera, di specie di nudibranchi si contendono lo spazio vitale.
Foto Federico Betti
Grossi pesci come cefali, corvine e addirittura giovani
ricciole trovano talvolta
ombra
sotto
le
arcate
di
rifugio
lamiera
e
che
attraversano le stive e all’interno delle zone più chiuse del relitto; sempre presenti le boghe e le occhiate. Per questo il relitto viene definito un FAD, Fish Aggregating Device. Federico Betti Foto Federico Betti
La piana fangosa che la circonda, invece, è popolata di organismi tipici dei fondi molli, come granchi testa di morto, granchi nuotatori e piccoli ghiozzi; si è pertanto venuto a costituire un ecosistema peculiare, in cui si sono trovati a convivere organismi di fondo duro e di fondo molle.
Disegno di marpola
T Trra a cco om mp pa atttta ae e rre efflle ex x,, sscce ellg go oE EV VIILL a cura di Marco Boncompagni L’avvento del digitale innegabilmente ha portato molti cambiamenti nel mondo della fotografia. In campo fotosub, se mi si passa la facile battuta, direi che i cambiamenti sono stati veramente profondi. Rispetto al mondo della pellicola, semplificazione nell’uso, caduta dei prezzi, crescita della qualità e aumento dell’offerta, hanno rapidamente fatto proseliti tra i sub. Persino tra quelli che per una vita hanno sostenuto il più fermo disinteresse, magari anche per nascondere la difficoltà di misurarsi con un mondo, come quello della pellicola, spesso avaro di soddisfazioni per chi non poteva praticare con continuità, dedizione e convinzione. Oggi è assai raro quando ci si immerge non vedere nel gruppo almeno una fotocamera al seguito, magari una compatta con custodia in policarbonato, piuttosto che un’ingombrante DSLR (Digital Single Lens Reflex) con lunghi bracci e flash esterni. Il fatto è che le compatte digitali hanno raggiunto una qualità che quelle analogiche nella maggior parte dei casi non potevano neanche lontanamente vantare, costano poco, sono semplicissime da usare e fanno persino ottime riprese video. Siamo al punto in cui, salvo rarissime eccezioni, ogni casa produttrice di compatte preveda per le proprie macchine programmi “underwater” nel menù. Addirittura molte commercializzano custodie subacquee in policarbonato dedicate ai loro apparecchi, cosa assolutamente impensabile prima dell’avvento del digitale. La platea di interessati si allarga, il tempo passa, si accrescono le esperienze e conseguentemente comincia il processo di evoluzione.
Il processo di evoluzione
Così da Fotosub habilis dotati di compatta, diventiamo Fotosub erectus dotati di compatta e flash esterno e da qui la strada verso il Fotosub sapiens che lascia la compatta per la DSLR è spianata. Alzi la mano chi dopo due anni di scatti più o meno riusciti con la compatta, non abbia pensato almeno una volta al “passaggio di categoria”. Per i fotografi consapevoli, il passaggio alla DSLR avviene con l’aspettativa dell’ampliamento delle possibilità creative principalmente per due motivi: possibilità di sostituire le ottiche; un sensore più prestante (che non significa necessariamente più megapixel, ma sicuramente dimensioni maggiori). Il discorso delle ottiche è probabilmente più immediato da comprendere, l’ottica più adatta al caso e la maggiore risoluzione, definizione e luminosità di una lente di diametro maggiore, possono fare sicuramente la differenza. Per il sensore la questione potrebbe essere meno immediata, dopotutto anche le compatte oggi hanno i loro bravi 12-14 Mpixel e allora perché farlo. Spesso si pensa che la qualità di un sensore e a volte dell’intera fotocamera, dipenda dal numero di pixel, “più ce ne sono e meglio è”. In realtà non è proprio così, è più corretto dire che è il rapporto tra il numero di pixel e la dimensione del sensore, a determinare le performance di quest’ultimo (ovviamente fatte salve tutta una serie di altre condizioni sulle quali non vale la pena di dilungarsi in questo momento). In altre parole, la qualità dell’immagine è anche conseguenza dal fatto che non si cerchi un’eccessiva risoluzione (numero di pixel) su una superficie troppo piccola di sensore (cosa che spesso accade nelle compatte e raramente nelle reflex). Si sente spesso dire che questo è un falso problema a meno della necessità di stampare dei poster, ma in realtà è una banalizzazione, perché intanto anche un profano riuscirebbe a vedere delle differenze di nitidezza senza arrivare ad ingrandimenti eccessivi, poi la fotografia subacquea spesso sfrutta la tecnica del “crop”. Croppare (ignobile italianizzazione di un termine inglese) significa ritagliare con un programma di fotoritocco, una porzione dello scatto originario, ricavando così un’immagine più leggibile e/o significativa per il fine desiderato. Capite bene che questo concetto se estremizzato, in pratica potrebbe anche equivalere alla “stampa di un poster” (meglio avere e non usare che necessitare e non avere). Visto che ci sono delle ragioni solide che inducono al cambiamento, magari esistono anche dei motivi per non farlo. Direi che intanto possiamo cominciare dal più intuibile e marcato, il costo. Passando a situazioni meno venali, ma pur sempre pratiche, va citato l’ingombro in immersione e il peso e la conseguente difficoltà di trasporto in viaggio. Infine in termini più tecnici, inquadrare in un display o farlo attraverso un oculare con la maschera calzata, fa una certa differenza (è pur vero che alcune DSLR sono dotate di Live View ma per quel che ho potuto vedere si tratta ancora di sistemi abbastanza rudimentali).
Fino ad oggi, sulla base di questi elementi, il Fotosub sapiens ragionava e si contorceva sulla decisione di fare il grande passo. Personalmente ritengo che sia tempo di modificare questo schema, introducendo un nuovo elemento. Eccoci arrivati finalmente (dopo questa lunga ed estenuante premessa) all’oggetto del contendere, ovvero l’irruzione sul mercato da un paio di anni, delle fotocamere “mirrorless” (letteralmente senza specchio) o EVIL, acronimo inglese di Electronic Viewfinder Interchangeable Lens .
confronto schemi di principio tra modelli reflex e mirrorless Panasonic (fonte dpreview.com)
Chi macina un po’ di inglese e/o segue la fotografia sotto l’aspetto tecnico/evolutivo ha già capito di che parliamo. Macchine senza specchio (e relativo pentaprisma) tipico del sistema reflex, ma con eguale capacità di cambiare le ottiche e di vedere nell’inquadratura ciò che effettivamente verrà fotografato (attraverso un sistema elettronico di ripresa anziché un rimando ottico). In effetti non è nulla di stravolgente, verrebbe da dire che è stata scoperta l’acqua calda. Ai tempi dell’analogico si diceva che la Leica M fosse la migliore macchina 24x36 del mondo, con un solo neo, non inquadrava ciò che effettivamente sarebbe stato fotografato. Con le compatte digitali si aveva una comodità senza precedenti, peccato per la qualità e i limiti delle ottiche e il sensore sparagnino. Ecco la soluzione, le dimensioni di una compatta con le capacità di una reflex. D’incanto le opzioni di scelta per il ns. Fotosub sapiens non sono più due (compatta e reflex) ma tre, quindi verrebbe da dire che il problema si complica. In realtà per le ragioni che cercherò di spiegare nelle righe seguenti, il problema secondo me si semplifica. Questa nuova categoria di apparecchi, si sta gradualmente ricavando uno spazio nel mercato, con grande gioia dei sostenitori e notevole resistenza dei detrattori.
impugnatura SONY NEX (fonte dpreview.com)
Effettivamente anche chi scrive è annoverabile tra i detrattori, ma solo per l’uso della macchina all’asciutto. A livello ergonomico ritengo questi apparecchi abbastanza scomodi e scarsamente maneggevoli; c’è poi il solito problema della difficoltà di scattare senza oculare in caso di forte illuminamento dell’ambiente (il monitor quando il sole batte forte è praticamente illeggibile se non ombreggiato). Alla fine dei conti, ridurre tanto la dimensione quando comunque a causa dell’ottica non posso infilare la macchina nel taschino a che serve?
Facciamo però un attimo mente locale alle condizioni subacquee, l’attrezzatura va scafandrata, il che comporta da un lato l’inconsistenza del fattore ergonomico e dall’altro una forte riduzione di ingombro. Evitiamo di tornare sul discorso inquadrare attraverso l’oculare con la maschera o dover addirittura scattare alla cieca (quando la situazione o il soggetto non consentono di allineare la macchina all’occhio) ricordiamo semplicemente che sott’acqua non si verificherà mai una condizione di illuminamento tale da mettere in crisi il monitor LCD. Ecco la ragione della semplificazione del problema, le EVIL possono essere non un’alternativa alle DSLR, ma il loro sostituto, riducendo la schiera dei fattori negativi che potevano spostare l’ago della bilancia. Solitamente costano meno di una reflex, sono meno ingombranti e più facili da adoperare, tutto questo pur mantenendo un ottimo livello prestazionale, sensibilmente superiore a quello delle compatte. Prima di uscire di casa per l’acquisto però, visto che avete resistito fino ad ora, perdiate ancora un minuto per un ultima riflessione.
Sony NEX-5, Panasonic GF2 e Samsung NX100 (fonte dpreview.com)
Sul mercato sono già disponibili vari modelli di marchi come Olympus, Panasonic, Samsung, e Sony (spero di non aver omesso nessuno) ma secondo me siamo ancora nella fase di avvio del comparto, prova ne sia il fatto che produttori del calibro di Nikon e Canon, non si sono ancora cimentati e se avete già in casa una reflex di queste marche, avrete anche delle ottiche, sarebbe stupido non poterle sfruttare.
Olympus PEN e custodia originale dedicata
Comunque se vi siete decisi, vi consiglio prima di innamorarvi di verificare quali modelli dispongono sul mercato di una custodia subacquea (quasi tutti ma non tutti ce l’hanno) poi farei anche attenzione ad alcune funzionalità non indispensabili, ma molto utili come: capacità di montare ottiche della linea DSLR magari con adattatori, al posto di ottiche dedicate (le linee dedicate solitamente sono più costose e consentono minore scelta); monitor basculante (lasciato inclinato di un 15-20 ° può essere molto utile in condizioni logistiche difficili, sempre che l’alloggiamento custodia lo consenta); doppio slot per le memory card (utilissimo se oltre a fotografare si fanno video e non si vuole chiudere i lavori prima di fine immersione per memoria piena e non dite basta comprare una card più grande) capacità di girare video in full HD flash incorporato (è molto più comodo comandare dei flash esterni in TTL ottico piuttosto che elettrico) Buoni scatti a tutti.
D A T I
I M M E R S I O N E
Difficoltà
Media
Profondità
Max 40 mt - l’immersione si fa ai 20 mt circa
Periodo ottimale
Da metà Maggio al 10 Giugno circa
Temperatura H2O
16° a 18° C.
Visibilità
Da 5 a 15 mt dipende dalle correnti
Organismi
Tonni, Pesci Spada, Pesce Luna
Attrezzatura
Standard - Macchina fotografica consigliata
Parti visitabili
Interno delle reti
La Tonnara Già
Plinio
ed
Omero
parlavano
delle
tonnare in mediterraneo e con il passare dei secoli le tonnare hanno resistito come tipo di pesca. Una volta tutte le nazioni che si affacciano sul
mediterraneo
possedevano
tonnare,
Spagna, Francia, Italia ed anche i paesi nord Africani, in Italia erano in Sicilia, in Liguria,
in Toscana,
in Calabria
ed
in
Sardegna ora vi è solo una tonnara attiva,
(foto concessa da Isla Diving)
Carloforte- Girin
e per attiva si intende che pesca tutti gli anni, quella di Carloforte nell’isola di San
Ma torniamo alla tonnara di Carloforte, il periodo di pesca è dalla fine di Aprile a
Pietro.
metà Giugno vi lavorano decine e decine di
persone
subacquei
divise
guidati
tra da
tonnarotti
un
e
personaggio
quasi mitologico chiamato Rais. Cosa è una tonnara, un insieme di camere fatte di rete poste una dietro l’altra. Qual è il percorso che fa il tonno, viene indirizzato alla prima camera da due reti poste una tra la terra e la prima camera e l’altra tra il largo e
sempre la prima camera. Le
camere sono tre più la cosiddetta camera (foto concessa da Isla Diving)
Carloforte- Pitticheddu
della morte, i tonni vengono passati da Il
tonno
pescato
in
Mediterraneo
è
il
migliore in assoluto è il tonno di corsa o tonno rosso di gran lunga migliore del tanto
una
camera
raggiungono camera
della
all’altra un
buon
morte
e
quando
numero viene
nella
fatta
la
mattanza .
pubblicizzato tonno pinna gialla.
Già sento gente lamentarsi perché tanti tonni vengono uccisi con la cosiddetta mattanza forse può anche essere in minima parte vero ma vi garantisco e anche la scienza
lo
pochissimi
dice
una
danni
tonnara
fissa
diversamente
fa
dalle
tonnare volanti che vanno a pescare i branchi di tonni in alto mare con mezzi enormi
sia
avvistamento.
di
navi
che
di
aerei
di
(foto concessa da Isla Diving)
Carloforte- Tonni
come detto il fondo è sui 40 metri ed in questa camera rettangolare con lati che sono di trenta, quaranta metri si vedono centinaia di tonni lunghi fino oltre i due metri e di peso tra i 30 e i duecento chili che girano tra un angolo e l’altro e credetemi è una spettacolo vedere simili bestioni passare a pochi centimetri da voi con i riflessi argentati resi spettacolari dai raggi del sole. (foto concessa da Isla Diving)
I tonnarotti
La mattanza: nei quattro lati della “camera della morte” sono messe grosse barche a remi
molto
grandi,
che
si
chiamano
bastarde, su cui stanno i tonnarotti che devono tirare su la rete, si alza il fondo di rete che sale da 40 metri alla superficie ed i tonni vengono
recuperati e tirati sulle
All’interno della camera si trovano anche pesci spada, grosse ricciole, pesci luna e a volte anche tartarughe marine, un anno anche alcune mante mediterranee, sia i pesci luna che le tartarughe che qualsiasi altro grosso pesce non commestibile viene ributtato fuori dalle reti in modo che possa ritornare a
barche.
nuotare nel nostro
favoloso mare. Quindi immersione bellissima e diversa da tutte le altre sicuramente da provarsi almeno una volta nella vita.
A Carloforte ci sono tante immersioni bellissime
e
l’Isla
Diving
anche
CCF
Federale con la sua bella sede fornita di docce, vasche per lavare l’attrezzatura camere per lasciarla da un immersione all’altra con il suo veloce gommone vi porta attorno all’isola a visitare dei fondali chiarissimi e pieni di vita approfittando di un enorme visibilità. Paolo Tealdo
(foto concessa da Isla Diving)
Non
nella
durante la
camera
Tonnarotti
della
mattanza
ma
morte nella
e
non
camera
precedente si può e si fa immersione
TTH HA AIILLA AN ND DIIA A U UN NM MA AR RE ED DA A PPR RO OTTE EG GG GE ER RE E
A bordo la vita procede tranquilla con Simon, il nostro dive master, quando un
(Donatella Paolozzi – foto Maurizio Perinetti Casoni)
Molti i ricordi e le immagini che abbiamo riportato da Phuket, splendida isola di templi, fiori, un popolo gentile, cibo piccante, spiagge bianche e turismo sessuale a go-go. A bordo del Colona VI
Il nostro dive master
urlo risuona mentre siamo ancora a tavola “Squalo balena! Presto, tutti in acqua!!!
fiori ed offerte augurali a prua
abbiamo girato sopra e sotto il mare tra le isole Similan e Surin, Richelieu Rock, Phi Phi Island e le Andamane, nelle terre devastate dallo tsunami nel 2004. Purtroppo siamo rientrati con la consapevolezza di avere visto un mare che soffre, non tanto e non solo per le catastrofi naturali quanto per le inconsulte attività dell’uomo. Due cause principali su tutte : il riscaldamento globale che ha fatto salire in modo abnorme la temperatura delle acque (quanto corallo morto c’è sul fondo!) e le tradizioni alimentari che nel sud-est asiatico spingono alla cattura di squali cui vengono tagliate le pinne per poi essere rimessi in acqua a morire (“finning”, così si chiama questa barbara pratica). Essendo arrivati subito dopo il capodanno cinese, la prima cosa da fare è aderire e supportare idealmente la campagna contro la zuppa di pinne di pescecane
Lo squalo balena
Lasciamo gli spaghetti di soia nel piatto, afferriamo maschera e pinne e ci buttiamo per raggiungerlo. Non scappa, ci permette di nuotargli accanto e di fotografarlo anche da sotto, senza toccarlo mi raccomando.
Il cucciolo con le sue remore
Per molti di noi è la prima volta, e alla fine della crociera Simon ci regalerà un t-shirt speciale perché l’avvistamento è abbastanza raro. Strana cosa le aspettative, è sicuramente la cosa più grossa che abbiamo mai visto muoversi in acqua eppure risaliamo dicendo “Che emozione, sì ma era così piccolo …” (a occhio direi almeno 5-6 metri). Sarà questo l’unico squalo che vedremo in tutta la crociera, brutto segno per l’ecosistema del mare che sicuramente soffre per l’assenza dei predatori apicali nella catena alimentare. Sul fondo la vita ferve, tra branchi di pesci cardinale,
Anche i crinoidi vanno a spasso
mentre scende la sera e il pesce scorpione lascia la sua tana.
Pesci cardinale
grandi ventagli di gorgonie in corrente Ecco una cernia con il suo gamberetto pulitore sorpresi nella notte,
Ventaglio di gorgonia
e uno scorfano mimetizzato tra i coralli.
come la murena tassellata (honeycomb moray) in tana.
Passiamo tra una foresta di coralli frusta, mentre due granchi porcellana passeggiano sul loro anemone.
mentre nel blu volano le mante
E guarda un po’ che bei colori ha questa stella corona di spine.
e passano i barracuda
I giorni passano veloci e alla fine della crociera non ci resta che andare all’acquario di Phuket dove vedremo uno squalo leopardo in cattività. Salvare il reef,
il pesce più piccolo si chiama Giacomo). Dal grande all’infinitamente piccolo, un pesce fantasma (ghost pipe fish) si mimetizza tra i coralli
tutti possiamo farlo comportandoci in modo sempre rispettoso quando siamo in mare e facendo tante piccole cose per l’ambiente nella nostra vita di tutti i giorni. E con questo i nostri amici vi salutano Donatella, Maurizio PC, Laura, Alessandro, Maurizio Z, Denis e Giacomo : ciao a tutti e alla prossima ! Donatella Paolozzi
©FRAFLO
C.ON.I. - F.I.P.S.A.S. - C.M.A.S.
Gita ARGENTARIO – Porto Santo Stefano ESAMI II gradi - 26 / 29 Maggio ‘11 Programma Giovedì 26: arrivo e sistemazione in albergo 1 immersione nel pomeriggio lungo il promontorio dell’Argentario Venerdì 27: 2 immersioni lungo il promontorio dell’Argentario Sabato 28 : 2 immersioni lungo il promontorio dell’Argentario Domenica 29 : partenza
Quota sub Euro 320,00 a persona Quota non sub Euro 160,00 a persona Caparra: € 100,00 da dare entro e non oltre il 15 Marzo 2011
Sistemazione : c/o hotel La Caletta, in camere doppie Trattamento
: Servizio beb & breakfast
Pacchetto immersioni: 5 immersioni Diving
(tutte le camere sono con vista mare)
(dormire e prima colazione )
(comprensive di Bombola e Guida)
: Centro immersioni Costa D’Argento
Trasferimenti: Ancona / Porto Santo Stefano / Ancona - con mezzi propri Assicurazione viaggio Pranzi e cene Immersioni Notturna ed immersione della domenica mattina EXTRA Altro : e tutto ciò non espressamente indicato alla voce la “Quota comprende”
Cose
da
portare
:
Brevetto
sub
–
Log
Book
-
Copia
del
Certificato
Medico
–Torcia
Cinta con zavorra
I partecipanti dovranno essere in regola con la quota sociale e certificato medico per attività sportiva non agonistica
Per qualsiasi informazione rivolgersi ad Alessandro Babbini 347/7976820 o alebab@interfree.it
A.S.D. Komaros Sub Ancona - Mole Vanvitelliana 60125 Ancona Tel 071/204558 cell 337/640879 e-mail info@komaros.it
C.ON.I. - F.I.P.S.A.S. - C.M.A.S.
Gita ARGENTARIO – Porto Santo Stefano ESAMI I gradi - 27 / 29 Maggio ‘11 Programma Venerdì 27: arrivo e sistemazione in albergo 1 immersioni da terra antistante il diving Sabato 28 : 2 immersioni lungo il promontorio dell’Argentario Domenica 29 : 1 immersione lungo il promontorio dell’Argentario partenza nel primo pomeriggio
Quota sub Euro 235,00 a persona Quota non sub Euro 120,00 a persona Caparra: € 100,00 da dare entro e non oltre il 15 Marzo 2011
Sistemazione : c/o hotel La Caletta, in camere doppie Trattamento
: Servizio beb & breakfast
Pacchetto immersioni: 4 immersioni Diving
(tutte le camere sono con vista mare)
(dormire e prima colazione)
(comprensive di Bombola e Guida; 1 immersione da terra e 3 dalla barca)
: Centro immersioni Costa D’Argento
Trasferimenti: Ancona / Porto Santo Stefano / Ancona - con mezzi propri Assicurazione viaggio Pranzi e cene Altro : e tutto ciò non espressamente indicato alla voce la “Quota comprende”
Cose da portare : Brevetto Brevetto sub – Log Book - Copia del Certificato Medico – Cinta con zavorra
I partecipanti dovranno essere in regola con la quota sociale e certificato medico per attività sportiva non agonistica Per qualsiasi informazione rivolgersi a Pavan Cristiana 349/2116248 o cris_pavan@yahoo.it o a Flores Francesco 360/487170 o floresfrancesco@libero.it
A.S.D. Komaros Sub Ancona - Mole Vanvitelliana 60125 Ancona Tel 071/204558 cell 337/640879 e-mail info@komaros.it
C.ON.I. - F.I.P.S.A.S. - C.M.A.S.
Gita CAPRI & POSITANO – CROCIERA su baleniera THOR - 17 / 20 Giugno ‘11 Programma Venerdì 17: arrivo a Castellammare in serata, imbarco, cena e pernottamento; Sabato 18: CAPRI di buon mattino fonda a Capri, 2 immersioni prima del pranzo sosta in rada ai faraglioni, pranzo a bordo, per chi ne ha voglia, visita di Capri, 1 immersione a Capri “ Crepuscolare” ; Domenica 19 : POSITANO 2 immersioni prima di pranzo, pranzo a bordo 1 immersione pomeridiana rientro in serata ore 20 circa a Castellammare di Stabbia cena e pernottamento
ATTENZIONE DISPONIBILI SOLO 25 POSTI
Lunedì20 : partenza per casa
Quota gita (mini-crociera) Euro 225,00 a persona Caparra: € 50,00 da dare entro e non oltre il 10 Marzo 2011
Viaggio
: imbarco/sbarco Castellammare di Stabia rotta Capri & Positano
Trattamento : Servizio pensione completa
(colazione, pranzo e cena con bevande ai pasti)
Sistemazione : in cabine con tre posti letto Pacchetto immersioni: 6 immersioni Diving
(le cabine sono fornite di lenzuola e coperte)
(comprensive di Bombola, Zavorra e Guida)
: BALENIERA THOR
Trasferimenti: Ancona / Castellammare di Stabia / Ancona - con mezzi propri Assicurazione viaggio Colazione del giorno di partenza Altro : e tutto ciò non espressamente indicato alla voce la “Quota comprende”
Brevetto richiesto: dal II grado in su
Bagaglio: (portare minimo indispensabile)
Cose da portare : Brevetto sub – Log Book – Torcia - Copia del Certificato Medico
I partecipanti dovranno essere in regola con la quota sociale e certificato medico per attività sportiva non agonistica Per qualsiasi informazione rivolgersi a Flores Francesco 360/487170 o floresfrancesco@libero.it
A.S.D. Komaros Sub Ancona - Mole Vanvitelliana 60125 Ancona Tel 071/204558 cell 337/640879 e-mail info@komaros.it
C.O.N.I. - F.I.P.S.A.S. - C.M.A.S.
Komaros Sub Ancona -
Mole Vanvitelliana ANCONA
Cari Soci, ecco il programma del corso di ARA I Grado che si terrà da Lunedì 18 Aprile 2011, per 5 settimane. Le lezioni verranno tenute dagli istruttori Paolo Bontempi, Marco Ammassari e Merio Merli. Obiettivo del corso: Il corso vuole fornire all’allievo le conoscenze teoriche e pratiche di base dell’immersione con Autorespiratore ad Aria (ARA), utilizzo e la gestione delle attrezzature ARA, delle tecniche di base dell’immersione ARA e le norme comportamentali per la sicurezza in immersione e il primo soccorso. Argomenti che verranno trattati: Presentazione Cenni
di fisica
Attrezzatura Cenni
del corso – attrezzatura di base
ARA
di Anatomia e Fisiologia
Tecnica
di immersione 1 e 2
Emergenze
e primo soccorso
Educazione
all’ambiente e osservazione biologica
PRESENTAZIONE CORSO: (verranno date tutte le informazioni dettagliate riguardanti il corso) Giovedì 14 Aprile 2011 ore 19,30 c/o sede Komaros Sub INIZIO corso: Lunedì 18 Aprile 2011 c/o piscina di Ponterosso (Ancona) La quota Euro 330,00 (La quota comprende:Kit didattico, iscrizione al Komaros per anno 2011 e alla FIPSAS – utilizzo delle attrezzature ARA durante il corso, e nel week-end degli esami; n.3 immersioni sottocosta di cui due da terra e una da gommone )
Strutture utilizzate: Pratica - Piscina di Ponterosso (Ancona) tutti i lunedì Pratica - Piscina Federico II ( JESI ) tutti i mercoledì dalle 21,30 alle 22,45 Teoria - Sede sociale Komaros Sub Ancona Per iscrizioni rivolgersi direttamente alla segreteria 071/204558 o info@komaros.it
IILL R RE EG GN NO OD DE EII N NU UD DIIB BR RA AN NC CH HII Sono pochi i subacquei capaci di rimanere totalmente insensibili di fronte alla bellezza dei nudibranchi. Queste piccole lumachine, dai colori sgargianti e dalle forme bizzarre, riescono in genere ad affascinare anche chi non ama particolarmente cercare ed osservare gli animali marini di piccole dimensioni.
© ©FFR RAAFFLLO O Chromodoris luteorosea
Grazie a ciò, nonostante le piccole dimensioni, molti nudibranchi non hanno praticamente predatori, e altri animali, come i vermi piatti, fanno di tutto per imitarne forme, colori ed abitudini, cercando di camuffarsi da nudibranchi e trarre così in inganno i loro potenziali predatori.
( foto Alebab )
Villafranca
Gli appassionati di biologia, poi, trovano molti motivi di interesse nei nudibranchi e negli opistobranchi in generale, di cui i nudibranchi rappresentano il gruppo più noto e ricco di specie. Ad esempio, sono affascinanti le strategie difensive di questi piccoli animali: molte specie sono in grado di nutrirsi di prede tossiche, come spugne ed idrozoi, e di accumulare nei propri tessuti le difese delle loro prede, diventando a loro volta inappetibili. Per questo, sfoggiano colorazioni vivaci, che fungono da avvertimento ai potenziali predatori!
( foto Alebab )
Spurilla neapolitana con uova
Altre specie riescono invece a mantenere nel loro organismo microalghe o addirittura i soli cloroplasti ingeriti con la dieta, e svolgono così la fotosintesi, proprio come delle piante. Ci sono poi specie che si nutrono di prede non tossiche, e fanno di tutto per nascondersi alla vista, raggiungendo gradi di mimetismo davvero incredibili. Con il recente avvento della fotografia digitale, in tanti si sono avvicinati alla fotografia subacquea, e questo ha aumentato l’interesse nei confronti dei nudibranchi, animali spesso facili da fotografare e molto, molto fotogenici. Sono così assurte a fama internazionale località ricche di questi animali, e tanti subacquei hanno iniziato a girare il mondo con l’obiettivo di fotografare la maggior quantità possibile di specie di nudibranchi. In questo contesto, stupisce ed intristisce il fatto che nessuno o quasi sia a conoscenza del fatto che il nostro Conero è un geloso custode di un grandissimo numero di specie di opistobranchi, probabilmente un numero più alto di quanto riscontrabile
in qualsiasi altra località del Mediterraneo…e di molte aree tropicali. Alcune specie qui presenti sono estremamente rare nel resto del Mediterraneo e addirittura, il Conero è l’unico posto in Mediterraneo in cui è presente la specie atlantica Thordisa azmanii. Durante i mesi invernali troviamo specie tipiche dei mari del nord, difficilmente osservabili in altre aree del Mediterraneo, dove le temperature non scendono mai così tanto quanto in Alto Adriatico, mentre in primavera troviamo una grandissima abbondanza di specie amanti di acque fredde e temperate, oltre alle prime specie estive. In estate si riduce il numero delle specie, ma aumentano le abbondanze: Flabellina affinis e Cratena peregrina diventano incredibilmente abbondanti, con picchi di ben 12 individui al metro quadrato!
© ©FFR RAAFFLLO O Flabellina affinis
Tutto ciò è stato lo stimolo che mi ha spinto a scrivere un libro sull’argomento, del titolo “il Regno dei Nudibranchi – guida ai molluschi opistobranchi della Riviera del Conero”, in uscita nel mese di aprile, che mostra il grande tesoro segreto del mare del Conero: i nudibranchi. Federico Betti
( foto Federico Betti )
Doto e Eubranchus
TTaabbeellllee ddii ddeeccoom mpprreessssiioon nee ee ccoom mppu utteerr ssu ubbaaccqqu ueeii ---------------------------------------
utilizzando l’algoritmo di Thalmann che è definito
Le tabelle di decompressione U.S. Navy sono rimaste immutate fino al 2008 per circa 50 anni ma proprio in quei 50 anni sono nati dapprima i decompressimetri meccanici, poi
La pubblicazione delle nuove tabelle, calcolate
i computer
subacquei ed infine i software decompressivi;
“asimmetrico”
in
quanto
propone
l’utilizzo di formule diverse per il calcolo della fase
di
saturazione
desovrasaturazione,
e
per
indicando
quella la
di
seconda
come ben più lunga della prima, comporta profondità
maggiori
o
tempi
di
decompressione più lunghi di quanto finora indicato
dai
computer
subacquei
e
dai
software decompressivi e sembra quindi aver rovesciato la situazione. In effetti anche i computer subacquei ed i software decompressivi da tempo avevano fornito all’utente la possibilità di scegliere vari “Gradi
di
conservativismo”
o
“Fattori
personali” opzionali allo scopo di ottenere soste di decompressione più profonde o più lunghe di quelle indicate dai vecchi algoritmi “simmetrici”. Ogni ditta produttrice di computer ha però proposto criteri di scelta diversi fra i vari possibili introdotto tutti
questi
decompressione
strumenti
di
hanno
subito
calcolo un
della
continuo
“Fattori la
personali”
possibilità
di
ed
ha
proporre
anche delle
“soste profonde” opzionali, anche queste con criteri diversi da ditta a ditta.
processo di affinamento nel tempo, in base all’accumularsi
di
nuove
osservazioni
sugli
incidenti decompressivi, che pure continuavano e continuano regolarmente ad avvenire, e questo li aveva portati ad essere considerati come più “sicuri” e affidabili delle vecchie tabelle.
La Uwatec ha proposto 5 diversi possibili “Fattori personali” (L0, L1, L2, L3, L4, L5), la Suunto 3 (P0, P1, P2) o 5 (P-2, P-1, P0, P1, P2), la Mares 3 (PF0, PF1, PF2), la Cressi 3 (SF0, SF1, SF2) e la sosta più profonda indicata per la stessa immersione scegliendo fra il valore minimo e quello massimo può variare anche dai 3 ai 15 metri.
I nomi commerciali dei principali artifici di
Il PDIS (Profile Dependant Intermediate Stop)
calcolo
subacquei
ovverosia il modello con sosta intermedia
moderni per ottenere la comparsa di soste
dipendente dal profilo, utilizzato dalla Uwatec,
profonde sono RGBM, PDIS e metodo Pyle.
suggerisce una sosta profonda di due minuti a
L’ RGBM (Reduced Gradient Bubble Model) o
profondità inferiore a quella nella quale il
modello a gradiente ridotto in funzione del
compartimento pilota comincia ad espellere il
massimo accrescimento di bolle ammissibile del
gas inerte.
Prof. Wienke, esistente in
diverse
Il metodo di Pyle propone più soste di 1 o 2
realizzate per Suunto e Mares, inizialmente
minuti di cui la prima intermedia fra la
suggeriva una unica sosta profonda di un
profondità massima ed il ceiling (cioè la prima
minuto a metà della profondità massima, ma
sosta obbligatoria).
nelle versioni più recenti è già stato modificato.
L’esistenza di tante diverse opzioni rende
Nella più recente versione realizzata per Suunto
praticamente impossibile realizzare dei testi
l’ RGBM
didattici
applicati
nei
computer
versioni
permette di scegliere (in alternativa
sull’uso
generale
subacqueo,
soste di 1 o 2 minuti di cui la prima intermedia
assolutamente il bisogno in quanto i vari
fra la profondità massima toccata ed il ceiling,
manuali
(cioè
le
liberamente scaricabili dai siti internet delle
successive intermedie fra la precedente sosta
ditte produttrici, sono dei veri e propri piccoli
profonda ed il ceiling.
trattati
prima
sosta
obbligatoria)
e
non
d’uso
dei
sulle
decompressione
se
computer
all’effettuazione della sosta di sicurezza) più
la
ma
del
singoli
corrette il
cui
ne
computer,
modalità
uso
sente
è
di
senz’altro
consigliabile anche a scopo didattico. Se si ha la pazienza di leggere attentamente quei manuali non ci si stupirà di trovare in tutti frasi come “Non superare mai i limiti previsti
dal
proprio
brevetto”,
“Non
immergersi mai da soli; il computer non può sostituire il compagno d’Immersione”, “Se non Nella più recente versione realizzata per Mares
siete pienamente al corrente dei rischi di MDD
l’RGBM indica o una unica sosta profonda di 2
e tossicità dell’ossigeno e se non accettate
minuti o due soste di 1 minuto alle profondità
piena responsabilità per essi, non utilizzate il
calcolate
computer”, “Oltre al computer usate anche il
dal
computer
dell’immersione.
in
base
al
profilo
profondimetro, il manometro, l’orologio e le tabelle di decompressione”, “ In tutte le immersioni, con o senza computer, effettuare una sosta di sicurezza di almeno 3 minuti a 5/6 metri”, “Non immergersi mai a profondità superiori a 40 m e non svolgere immersioni fuori
curva
di
sicurezza
col
computer”,
“Effettuare la risalita alcuni minuti prima di raggiungere i limiti di immersione fuori curva” e tante altre. Mario Giuseppe Leonardi, Commissario Federale d’Esame C.O.N.I. – F.I.P.S.A.S.
CALENDARIO GARE PESCA IN APNEA data
luogo
campo gara
manifestazione
01/05/2011
Ancona
Litorale anconetano
27° Trofeo FIPSAS - 1° Memorial Celestino Molinari
08/05/2011
Pesaro
Litorale pesarese
21° Coppa Città di Pesaro
15/05/2011
Ancona
Litorale anconetano
15° Trofeo Ancona Yacht Club
© © FFR RA AFFLLO O Atleta Komaros
X XV VT Trro offe eo oA An ncco on na aY Ya acch htt C Cllu ub bd dii P Pe esscca aS Su ub b Tra le varie attività sportive dell'AYC, è contemplata anche la pesca sportiva sub dove il nostro socio Marco Lewandowski ne segue le vicende organizzative. Questa idea di istaurare un trofeo di pesca sub, e' nata circa 15 anni fa da alcuni soci dell'allora CENTRO NAUTICO per poter dare visibilita' al club anche nel campo della pesca sportiva, oltre a quello velico e motonautico. I primi anni la partecipazione degli atleti era piuttosto limitata, ma con il tempo il trofeo di pesca sub, oggi denominato TROFEO ANCONA YACHT CLUB, ha assunto notevole rilevanza regionale e nazionale. E' stato infatti inserito dalla FIPSAS come gara di qualificazioni alle varie classifiche di categoria. Oggi siamo arrivati alla quindicesima edizione di questo trofeo, il prossimo 15 maggio, con eventuale recupero il 22 maggio, lungo la nostra bellissima costa del Conero verrà organizzata la gara con la partecipazione di circa 40 atleti provenienti da varie regioni. Grazie al supporto organizzativo del nostro club, agli sponsor, e alla buona volontà di alcuni soci, siamo migliorati sia sul fattore sicurezza, con circa 15 barche appoggio e gommoni a supporto degli atleti. Per garantire la regolarità della gara, esistono le figure ufficiali di un direttore e un giudice.
Il trofeo si concluderà con un lauto pranzo, la lettura delle classifiche e le premiazioni con ricchi trofei, buoni vari e un buono, molto ambito dagli atleti, in euro da usufruire in campo turistico. Con soddisfazione possiamo leggere su riviste nazionali dedicate a questo sport, articoli che riguardano il nostro trofeo e i suoi lusinghieri risultati.
A ALLB BO O D D’’O OR RO O -- T TR RO OF FE EO OC CE EN NT TR RO ON NA AU UT TIIC CO O A N C O N A Y A C H T C L U B ANCONA YACHT CLUB CLASSIFICA EDIZIONE
DATA
SELETTIVA CAMPO GARA
INDIVIDUALE
A SQUADRE
1°
22/06/1997
1997
TRAVE
MIRCO BARBOTTI Atleta del KOMAROS SUB ANCONA
KOMAROS SUB ANCONA
2°
24/05/1998
1998
TRAVE
ROBERTO CAMPEGGI Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
3°
09/05/1999
1999
TRAVE
ROBERTO CAMPEGGI Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
4°
07/05/2000
2000
TRAVE
PIERO MONTALETTI Atleta del CORMORANO SUB FORLI’
SUB TRIDENTE PESARO
5°
24/06/2001
2001
PASSETTO
ANDREA CURZI Atleta del MONSUB JESI
KOMAROS SUB ANCONA
6°
09/06/2002
2002
TRAVE
GIUNTA FRANCESCO Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
KOMAROS SUB ANCONA
7°
15/06/2003
2003
PASSETTO
8°
03/10/2004
2004
TRAVE
MIRCO BARBOTTI Atleta del KOMAROS SUB ANCONA
KOMAROS SUB ANCONA
9°
05/06/2005
2005
TRAVE
ROBERTO CAMPEGGI Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
KOMAROS SUB ANCONA
ANNULLATO PER MALTEMPO
10°
07/05/2006 CAMP.REG.
TRAVE
ETTORE TREBBI Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
11°
06/05/2007
2007
TRAVE
LORENZO CIOFFI Atleta del KOMAROS SUB ANCONA
SUB TRIDENTE PESARO
12°
11/05/2008
2008
TRAVE
ANDREA ZAGAGLIA Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
13°
24/05/2009 2008/2009
TRAVE
GIORGIO GIAMPIERI Atleta del MONSUB JESI
KOMAROS SUB ANCONA
14°
23/05/2010 2009/2010
TRAVE
LORENZO CIOFFI Atleta del KOMAROS SUB ANCONA
SUB TRIDENTE PESARO
15°
15/05/2011 2010/2011
TRAVE
A ALLB BO OD D’’O OR RO O– –C CO OP PP PA AC CIIT TT TA A’’ D DII P PE ES SA AR RO O CLASSIFICA EDIZIONE
DATA
1°
1989
PESARO
1990
PESARO
1991
PESARO
../06/1992
1992
PESARO
06/06/1993
1993
PESARO
1994
PESARO
1995
PESARO
2°
3°
4°
5°
6°
SELETTIVA CAMPO GARA
22/05/1994
28/05/1995
INDIVIDUALE
A SQUADRE
NON DISPUTATO NON DISPUTATO NON DISPUTATO
UMBERTO SEMPRUCCI
CENTRO SUBACQUEO PU
Atleta del CENTRO SUBACQUEO PU
STEFANO PIERI Atleta del CENTRO SUBACQUEO PU
ANDREA ZAGAGLIA Atleta del SUB TRIDENTE PESARO PIERO MONTALETTI Atleta del CORMORANO SUB FORLI’
SECONDO GALLI
CENTRO SUBACQUEO PU
CENTRO SUBACQUEO PU
SUB TRIDENTE PESARO
7°
26/05/1996
1996
PESARO
8°
08/06/1997
1997
PESARO
ROBERTO CAMPEGGI Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
9°
31/05/1998
1998
PESARO
RENATO TREBBI Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
10°
23/05/1999
1999
PESARO
ETTORE TREBBI Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
11°
28/05/2000
2000
PESARO
ANDREA ZAGAGLIA Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
12°
27/05/2001
2001
PESARO
26/05/2002
2002
PESARO
ETTORE TREBBI Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
14°
25/05/2003
2003
PESARO
ETTORE TREBBI Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
15°
27/06/2004
2004
PESARO
ETTORE TREBBI Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
16°
12/06/2005
2005
PESARO
GIUNTA FRANCESCO Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
17°
20/05/2007
2007
PESARO
LORENZO CIOFFI Atleta del KOMAROS SUB ANCONA
KOMAROS SUB ANCONA
18°
25/05/2008
2008
PESARO
GIUNTA FRANCESCO Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
19°
17/05/2009 2008/2009
PESARO
CLUB APNEA DELFINO MAROTTA DANIO PALAZZETTI Atleta CLUB APNEA DELFINO MAROTTA
20°
09/05/2010 2009/2010
PESARO
NINO PALUMBO Atleta GIU’ NEL BLU PERUGIA
13°
Atleta CIRCOLO NAUTICO CATTOLICA
FABIO GALLI Atleta del SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
SUB TRIDENTE PESARO
-
FIPSAS
CMAS
Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta dal Ministero – Associazione riconosciuta dal Dipartimento di Protezione Civile
FEDERAZIONE
ITALIANA PESCA SPORTIVA E ATTIVITA’ ASSOCIAZIONE SOCIETA’ AFFILIATE SEZIONE PROVINCIALE DI ANCONA
SUBACQUEE
e-mail: ancona@fipsas.it – asafipsasan@virgilio.it – sito web: www.fipsasancona.com
Ancona, lì 7 marzo 2011
ALLE SOCIETA’ DEL SETTORE SUBACQUEO LORO SEDI
“REGOLAMENTO PARTICOLARE GARA” Il giorno DOMENICA 1 MAGGIO 2011 si svolgerà la gara selettiva nazionale di pesca in apnea denominata : “27° TROFEO FIPSAS – 1° MEMORIAL CELESTINO MOLINARI” con le seguenti modalità: Campo di gara :
Litorale anconetano tra MONTE CARDETO e la località “PIETRALACROCE Quota di iscrizione : Euro 35,00 per ogni atleta; Termine iscrizioni : Giovedi 28/04/2011 – ore 20.00 alla segreteria organizzativa presso il Kòmaros Sub Ancona (Tel./Fax 071/204558) – e-mail : info@komaros.it
o
Raduno dei concorrenti ed operazioni preliminari : domenica 1 maggio 2011 – ore 07.30 – PORTO TURISTICO “MARINA DORICA” DI ANCONA (Scalo Gommoni); - Peso minimo : 300 GRAMMI (IN DEROGA CEFALI E MORMORE 250 GRAMMI) - Durata della gara : Ore QUATTRO; - Inizio e termine gara : ORE 09,30 / ORE 13,30 - Concorrenti ammessi : Massimo 45 (quarantacinque); - Imbarcazioni : Le società iscritte dovranno mettere a disposizione dell’organizzazione almeno un natante motorizzato ogni tre atleti, da destinare alla assistenza degli stessi. - Operazioni di pesatura e premiazioni si svolgeranno presso il Porto Turistico di Ancona a partire dalle ore 14.30 e termineranno alle ore 16.00. - Premi : COPPE – TARGHE - MEDAGLIE - Premi speciali: TROFEO “CELESTINO MOLINARI” al primo classificato. INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI : Segreteria Kòmaros Sub (Tel. e Fax : 071/204558 o signor Lorenzo Cioffi – Cell. 335/7686164) NOTA BENE : DATA DI RISERVA – DOMENICA 22 MAGGIO 2011 (SECONDA DATA DI RISERVA – DOMENICA 29 MAGGIO 2011)
© FR AFL O
R REEG GIIO ON NA ALLII M MA AR RC CH HEE 66--1133 FFEEB BB BR RA AIIO O Nello splendido scenario della Piscina “Le Saline” di Senigallia si sono svolti nelle giornate del 6 e 13 febbraio 2011 i “Campionati Regionali Nuoto Master”. Molto brillante la prova per gli atleti della Kòmaros nuoto che si sono piazzati al settimo posto nella classifica a squadre, portando a casa un ricco medagliere con un totale di 10 medaglie d’oro dei nuovi campioni regionali, 6 medaglie d’argento e 6 medaglie di bronzo. Lorenzo Burattini
7 a squadre ai Campioni Regionali
6 Medaglie d’Argento 400SL 2 PELLICCIA ROBERTO
6'34"39
100RA 2 MONINA MAURIZIO
1'40"31
50DO 2 VALLESI PAOLO
0'38"72
100MI 2 PAOLINELLI FABRIZIO
1'18"35
200SL 2 FIDEI FRANCESCA 2 PAOLINELLI FABRIZIO
3'20"79 0'34"86
6 Medaglie di Bronzo
MEDAGLIERE 10 Medaglie d’Oro Campioni Regionali 6'15"70 5'46"82
200DO 1 MANFRINI ERCOLANO 1 CALBUCCI MARCO
1'25"99 2'47"57
1'32"07
50DO 1 CALBUCCI MARCO
0'32"63
200RA 1 BURATTINI LORENZO
3'43"32
200MI 1 VALLESI PAOLO
3'13"18
50RA 1 NICOLETTI BRUNO 1 NICOLETTI BRUNO
5'19"69
3 LUCCHETTI NICOLA 3 FIORI VALERIO 3 LONGHI GIORGIO MARIA
1'38"95 1'33"95 1'40"64
50DO
100RA 1 PINAT GIOVANNI MARIA
3 VECCHIETTI FRANCESCO
100RA
400SL 1 LUCCHETTI NICOLA 1 DE ANGELIS MAURIZIO
400SL
0'55"39 1'51"73
3 BOLOGNINI GIULIANO 3 DE ANGELIS MAURIZIO
0'37"06 0'32"28
44°° M MEEEETTIIN NG GR RO OC CC CA AR RO OV VEER REES SC CA A Nella splendida piscina “Le Saline” di Senigallia s’è svolto sabato 19 e domenica 20 marzo 2011 il “4° Meeting Rocca Roveresca” manifestazione organizzata da Adriakos Nuoto. La Kòmaros Nuoto Ancona anche se privata degli atleti di miglior spicco, già Campioni Regionali dello scorso febbraio, a causa di infortuni e malattie dell’ultimo minuto, ha comunque saputo conquistare un onorevole 12 posto nella classifica generale a squadre con il solido punteggio di 13870,46. I risultati nelle gare individuali c’hanno portato alla conquista di nuovi ed esaltanti titoli, in totale il medagliere è stato il seguente :
IL MEDAGLIERE o 4 Medaglie d’oro o 7 Medaglie d’argento o 1 Medaglia di bronzo
Questi invece i risultati ,i tempi ed i punteggi individuali gara per gara per ciascuno dei singoli atleti della squadra:
50 Farfalla 2 MANFRINI ERCOLANO
0'36"15
50 Dorso 2 MANFRINI ERCOLANO
0'38"99
50 Stile 1 PINAT GIOVANNI MARIA 2 PAOLINELLI FABRIZIO 2 MONINA MAURIZIO 2 NICOLETTI BRUNO 3 VECCHIETTI FRANCESCO 5 GIACALONE RICCARDO 5 MARINELLI MAURIZIO
0'33"69 0'29"52 0'33"81 0'49"35 0'29"87 0'40"38 0'40"23
100 Misti 1 PAOLINELLI FABRIZIO 7 BURATTINI LORENZO 7 PALLESCA FABIO
1'17"07 1'33"82 1'41"48
50 Rana 1 NICOLETTI BRUNO 1 PINAT GIOVANNI MARIA 2 VECCHIETTI FRANCESCO 2 MONINA MAURIZIO 4 GIACALONE RICCARDO 4 MARINELLI MAURIZIO 6 PALLESCA FABIO 9 BURATTINI LORENZO
0'56"23 0'41"64 0'38"22 0'45"58 0'51"91 0'52"62 0'47"10 0'43"51
o o o oo
Pinat e Monina doppia sfida 50 Stile Libero sui blocchi Oro e Argento
Francesco Vecchietti Medaglia d’Argento 50 Rana
Paolinelli Fabrizio Oro 100 Misti e d’Argento 50 stile
L’unico rammarico è quello di non avere le foto del puntuale “Manfrini Ercolano”
che
ha
conquistato
due
prestigiose medaglie d’Argento nei 50 Farfalla con il tempo di 0'36"15 e nei 50 Dorso con il tempo di 0'38"99 partecipando pomeridiana
alla del
competizione
giorno
sabato
19
marzo! L’appuntamento
per
la
prossima
competizione sarà per il 3 Aprile 2011 alla
ormai
tradizionale
gara
del
“16°Master Day” di Fano Lorenzo Burattini
Nicoletti Bruno Oro 50 Rana ed Argento 50 Stile
LLa a sstto orriia ad de ellll’’a ap pn ne ea ae e lle ev va arriie e d diisscciip plliin ne e ssp po orrttiiv ve e Nata dall’esigenza di raccogliere spugne, ostriche, conchiglie e per la pesca, l’immersione in Apnea rappresenta la forma più semplice e storicamente più antica di penetrazione umana nell’ambiente subacqueo. Oggi questa forma di pesca rudimentale ed estremamente vicina a quella delle origini viene ancora svolta dalle ormai pochissime pescatrici giapponesi “ama” che lavoravano consecutivamente per diverse ore al giorno con una sequenza di immersioni in apnea nei campi di allevamento delle ostriche perlifere. Anche gli antichi romani praticavano l’apnea, infatti gli “urinatores” persone dedite al recupero subacqueo di oggetti furono impiegati nelle guerre allo scopo di effettuare sabotaggi delle navi nemiche. Negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale, grazie al diffondersi delle attività sportive subacquee, l’apnea acquista un profilo pressoché esclusivamente sportivo. E’ l’epoca dei primati, sia di permanenza che di profondità, che nel volgere di pochi anni hanno segnato un’incessante evoluzione. Nel 2002 la Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, con la collaborazione della Società ‘Gruppo Sommozzatori Bolognese’, organizza il 1° Campionato Italiano di Apnea Statica e Dinamica. Dal punto di vista sportivo oggi possiamo definire l’immersione in Apnea come la progressione di un atleta sotto la superficie dell’acqua che, utilizzando la sola forza muscolare, compie un percorso orizzontale e/o verticale in apnea, con o senza l’uso di pinne o monopinne. L’apnea prevede attualmente 7 diverse specialità: assetto costante, dinamica, dinamica a distanza e a tempo, dinamica lineare, jump blue, skandalopetra e statica. Assetto Costante è l’immersione in profondità con progressione verticale lungo il cavo guida, utilizzando per la discesa e la risalita esclusivamente la forza propulsiva degli arti inferiori e superiori senza tirarsi sul cavo e riportando in superficie l’eventuale zavorra di annullamento. La prova può essere definita “Assetto Costante Con o Senza attrezzi” (con progressione a rana), in base al fatto che venga eseguita con o senza pinne o monopinna.
Apnea Dinamica è la progressione a nuoto ed in apnea, senza attrezzi, con le due pinne o con la monopinna, al di sotto della superficie dell’acqua, in orizzontale e con l’ausilio della sola forza muscolare dell’atleta. Jump Blue è la progressione in apnea dinamica, con le due pinne o con la monopinna, al fine di ottenere la massima distanza in un percorso prestabilito, segnalato e posizionato alla profondità di 10 metri. Skandalopetra è l’immersione a corpo libero con l’utilizzo di una zavorra opportunamente sagomata in pietra (Petra). E’ una specialità storico — rievocativa, promozionale e sperimentale. Dinamica Lineare è la progressione a nuoto ed in apnea, con o senza attrezzi, al disotto della superficie dell’acqua e in orizzontale, seguendo un cavo guida in tutta la sua estensione e con l’ausilio della sola forza muscolare dell’atleta. Statica è la prestazione di un atleta che, sotto la superficie dell’acqua, riesce a permanere più a lungo possibile in condizioni di apnea. Dinamica Distanza Tempo è progressione a nuoto ed in apnea, con le due pinne o con la monopinna, al di sotto della superficie dell’acqua e in orizzontale, con l’ausilio della sola forza muscolare dell’atleta, in un percorso limitato e nel minore tempo possibile. A Jesi, fermento agonistico dell’apnea marchigiana, Domenica 17 Aprile 2011 ci sarà il 9° Trofeo Monsub, gara di Apnea Dinamica Con e Senza Attrezzi dove parteciperanno atleti provenienti da tutta l’Italia per confrontarsi sulla distanza e sul tempo. Le prestazioni degli atleti in acqua si potranno seguire su schermo televisivo da 42 pollici: l’ingresso è gratuito. FABIO CORI CARLITTO
GADGETS E ARTICOLI IN VENDITA AL KOMAROS
Cappello di lana Komaros
€
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Cappello con visiera Komaros
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Libro “La Fauna Marina della Riviera del Conero” di Federico Betti
Libro Il Regno Dei Nudibranchi “Guida ai molluschi opistobranchi della Riviera del Conero” di Federico Betti
€ 20,00
€ 42,00
€ 18,00
AGENDA – I NOSTRI PROSSIMI APPUNTAMENTI APRILE 2011 Sabato
2 aprile 2011 Sabato
2 aprile 2011
18,00
sede
20,00
sede
Assemblea generale ordinaria – con votazioni per elezioni nuovo consiglio direttivo a seguire cena
Fano
16° Meeting Master Day Fano – NUOTO MASTER
Ancona
c/o sede Assonautica Inizio corso FOTOSUB
Gualdo Tadino
4° Trofeo R Pinnacoli – NUOTO MASTER
19,30
sede
Presentazione corso sub Ara 1 grado (P1) estivo
14,00
Jesi
9° Trofeo Monsub Gara di apnea dinamica con e senza attrezzi – organizzata dal Monsub di Jesi
19,30
sede
Inizio corso 1° Estivo c/o Piscina di Ponterosso
Domenica
3 aprile 2011 Martedì
5 aprile 2011
21,30
Sabato - Domenica
9-10 aprile 2011 Giovedì
14 aprile 2011 Domenica
17 aprile 2011 Lunedì
18 aprile 2011
MAGGIO 2011 Domenica
Bastia Umbra
1 maggio 2011 Domenica
1 maggio 2011 Domenica
8 maggio 2011 Lunedì
9 maggio 2011
08,00
Porto turistico
27° Trofeo FIPSAS – 1° Memorial Celestino Molinari
08,00
Pesaro
21° Trofeo Città di Pesaro – Pesca Sub in apnea
19,30
Piscina Ponterosso
Inizio corso sub Ara 1 grado (P1) estivo
Sabato - Domenica 14-15 maggio 2011 Domenica
15 maggio 2011 Giovedì - Domenica 26-30 maggio 2011 Venerdì- Domenica 27-30 maggio 2011 Sabato - Domenica 29-30 maggio 2011
5° Trofeo Città di Bastia – NUOTO MASTER
San Marino 08,00
Pesaro Porto Santo Stefano Porto Santo Stefano Città di Castello
5° Trofeo San Marino ( RSM ) – NUOTO MASTER 15° Trofeo Ancona – Yacht Club – Pesca Sub in apnea Gita sociale - Uscita di fine corso II gradi ARA Gita sociale - Uscita di fine corso I gradi ARA 29° Meeting Galluzzi – NUOTO MASTER
GIUGNO 2011 Sabato - Domenica 04-05 giugno 2011
Pescara
7° Trofeo Abruzzo Master – NUOTO MASTER
Venerdì - Lunedì 17-20 giugno 2011
Capri & Positano
CROCIERA – Capri & Positano su baleniera Thor
I NOSTRI WEB MAGAZINE NEL PRIMO NUMERO
ANNO 2010 IN PILLOLE………….
NEL NUMERO PRECEDENTE SPECIALE DIDATTICA
NUOVO PROTOCOLLO DI RISALITA E NUOVE TABELLE
INCONTRI SUBACQUEI
IL DONDICE
PUNTI D’ IMMERSIONE AL CONERO
IL TRAVE
CALENDARIO
GARE DI PESCA SUB IN APNEA
NUOTO
GARE FEBBRAIO - MARZO
VARIE
RACCONTI DEI SOCI
IN QUESTO NUMERO SEZIONE ARA
TABELLE E COMPUTER
INCONTRI SUBACQUEI
IL CAVALLUCCIO MARINO
PROGRAMMA GITE
ALCUNE DELLE NOSTRE METE
PUNTI D’ IMMERSIONE AL CONERO
RELITTO “ LA NICOLE “
NUOTO
GARE APRILE – MAGGIO - GIUGNO
IMMERSIONI PARTICOLARI
LA TONNARA DI CARLOFORTE
FOTOSUB
SPECIALE MACCHINE FOTOGRAFICHE MIRRORLESS
NEL PROSSIMO NUMERO FOTOSUB
IL FLASH ESTERNO
INCONTRI SUBACQUEI
DROMIA PERSONATA
PROGRAMMA GITE
ALCUNE DELLE NOSTRE METE
SEZIONE BIOLOGIA
LE MEDUSE
PUNTI D’ IMMERSIONE AL CONERO
I SASSI NERI
NUOTO
IL MIGLIO DEL PASSETTO
VARIE
RACCONTI DEI SOCI