Animali Informa novembre 2009

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Editoriale

Buongiorno, Ben ritrovati alla nuova edizione della nostra Rivista. Nonostante il periodo di criticità economica che stiamo attraversando, con piacere prendo atto che si è riusciti, anche se non con poche difficoltà, a proseguire l’edizione della Rivista, giunta al 4^ NUMERO, sono veramente entusiasta delle numerose mail di complimenti che sono arrivate in redazione. UN GRAZIE di CUORE A: - tutti i veterinari che collaborano costantemente alla stesura degli articoli della Rivista - alla disponibilità del Dottor Vasconi grazie al quale possiamo iniziare la nuova rubrica “L’esperto risponde” - alle Farmacie Celesia per la collaborazione informativa sul progetto “L’Aquila deve tornare a volare”, che come potete leggere nell’articolo, è stato realizzato e continua in aiuto alle popolazioni terremotate; - a tutti gli inserzionisti - ai lettori che ci inviano materiale per la rubrica: “ Il lettore racconta” In un periodo in cui la nostra società vive una forte crisi economica, ma forse ancora di più crisi di valori ed affetti, dimostrato anche dagli eclatanti episodi di indifferenza tra gli esseri umani, la prossima festa del Santo Natale credo debba portarci a riflessioni profonde, al coraggio di “agire” nel bene e nell’Amore anche in ogni piccolo gesto della nostra vita quotidiana: una goccia d’acqua è poco, ma tante gocce formano un mare. Auguro a tutti Buone Feste!!! Novembre 2009 Il direttore Cinzia Crespi

Il lettore racconta... Gentile Redazione, ho recentemente avuto modo di leggere gli articoli apparsi sulla Vs. rivista a pubblicazione gratuita semestrale "Animali In forma" - in distribuzione presso l'ambulatorio del ns. veterinario di fiducia, trovandola molto utile ed interessante. In famiglia siamo amanti di tutti gli animali (cani, gatti, uccellini, pesci, ecc.) ed al momento possessori di una dolcissima micia, chiamata affettuosamente "Gattoman" e di un acquario di comunità allestito da circa 9 mesi. A questo proposito, Vi allego un paio di foto della nostra Gattoman, nella speranza che vogliate pubblicarle. Vi ringrazio molto per l'iniziativa e per Vs. la disponibilità. Cordiali saluti Vera Ferrari Vertemate con Minoprio (Co)

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LA FAINA

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IL CAVALLO: UN ATLETA A TUTTI GLI EFFETTI

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CORSI GRATUITI DI EDUCATORI CINOFILI PER RAGAZZI IN CARCERE

16 UN TARTUFO SHIH TZU - CARATTERE- CURE E ALTRO PER NATALE? STORIA ANCORA SU QUESTO FANTASTICO UNA SCELTA CANE IMPORTANTE 20 I SEGNALI INDICATORI DEL GATTO: ORECCHIE E CODA

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ACQUARIO

Anno 2 Novembre 2009 DIRETTORE RESPONSABILE Crespi Cinzia REDAZIONE Premoli Gianluigi PROGETTO GRAFICO IMPAGINAZIONE Francesca Cariglino redazione@animalinforma.com Tel. 0331 48 21 80 via Roma, 10 21053 Castellanza HANNO

COLLABORATO:

Mauro Vasconi dott. Alessio Ceriani dott. Umberto Galli dott.ssa Patrizia Arrighi dott.ssa Donata Bianchi dott.ssa Paola Bologna dott.ssa Simona Rivolta dott.ssa Osvalda Oasi dott.ssa Carlotta Caminiti Paola Viero Paola Carnesella Laura Mai Maura Tuzza Cristian Simone dott.

FILTRAZIONI IN ACQUARIO

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IL PAPPAGALLO CENERINO

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CAVIA O PORCELLINO D’INDIA?

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38 IL LAGO DI LUGANO

IL GIOCO

43 IL DIARIO DI UN CANE

PREZIOSO ALLEATO PER EDUCARE

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L TUO CUCCIOLO

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IL BOA CONSTRICTOR OMEOPATIA E PROBLEMI GASTROENTERICI

CAMOMILLA

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LA GASTROENTERITE DEL CANE

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L’ESPERTO RISPONDE

MALATTIE DEL CANE LE PATOLOGIE VIRALI

56-58-60-62 ELENCO VETERINARI COMO, VARESE E PROVINCIA

FOTO COPERTINA

Allevamento Mekong Jiang

STAMPA ALFAPRINT SNC via Bellini, 24 21052 Busto Arsizio (VA) DISTRIBUZIONE gratuita presso studi veterinari BUSTO ARSIZIO ANIMALI INFORMA 07/09 DEL 03/04/2009

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Semestrale anno 2, n. 2 4° NUMERO

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Il cavallo:

un atleta a tutti gli effetti A cura della Dott.ssa Carlotta Caminiti La riabilitazione, concetto di fondamentale importanza in campo umano, non è stata, invece, ancora pienamente accettata da cavalieri e preparatori impegnati nei settori dell’equitazione e dell’ippica. Questo nonostante il cavallo sia visto sempre più come un atleta vero e proprio, a cui chiedere prestazioni di qualità sempre superiore. I carichi di lavoro a cui sono sottoposti questi soggetti li predispongono a patologie di natura ortopedica e non, che frequentemente comportano uno stop forzato alla loro carriera e, di conseguenza, a quella del loro cavaliere. Eccessivi e ripetuti sforzi impongono stress psicologici e fisici deleteri per la salute mentale dell’animale, che non sarà più in grado di affrontare il lavoro con la serenità necessaria e sarà quindi più predisposto a infortunarsi. Il numero di ore che si dedicano alla preparazione di un cavallo e, perché no, il legame affettivo che si instaura fra cavallo e cavaliere, dovrebbero incentivare il proprietario a preservare il più possibile il proprio animale, sia fisicamente che psicologicamente, con un impegno che spesso è minore di quello che occorre per rimediare ad un eventuale danno. Lavorando in quest’ottica si può aspirare ad una carriera lunga e soddisfacente per il cavallo, che potrà arrivare a presentarsi alle sempre più numerose competizioni riservate ai soggetti senior nelle migliori condizioni fisiche e mentali. Il cavallo infortunato, nella maggior parte dei casi, affronta il periodo necessario alla guarigione confinato in box e passeggiato a mano o in giostra solo pochi minuti al giorno. La ripresa è poi graduale ma il tempo che ci vuole per rimettere in forma un cavallo fermo da qualche mese è decisamente troppo lungo e faticoso. È per fornire un aiuto concreto nella gestione dei cavalli infortunati che è stata creata una struttura veterinaria a loro dedicata. Qui si affrontano le problematiche di questi soggetti sottoponendoli a percorsi riabilitativi studiati sulle singole esigenze. Localizzata in una splendida area

verde alle spalle del Lago Maggiore, a meno di un’ora da Milano, la Clinica veterinaria Le Cicogne è una struttura innovativa dedicata alla rimessa in forma dei cavalli sportivi. È specializzata nella riproduzione equina e nella riabilitazione, convalescenza e allenamento dei cavalli affetti da patologie di natura ortopedica e non, sotto stretta sorveglianza medica. Dotata di box sicuri e confortevoli, giostra e ampi paddock, si avvale di uno staff di veterinari altamente qualificati (ginecologi, ortopedici, internisti e alimentaristi), e di macchinari per la riabilitazione tecnologicamente all’avanguardia, come l’Aqua Pacer, la Tecarterapia e le onde d’urto. Alla base del lavoro del Centro Veterinario Le Cicogne c’è l’esercizio controllato a cui è sottoposto quotidianamente il cavallo, con un treadmill in acqua chiamato AquaPacer, dove l’animale si muove sgravato di più del 40% del suo peso. Per alcuni tipi di problemi, come lesioni a tendini e legamenti, il movimento è benefico perché stimola la riparazione e favorisce il recupero di lunghezza ed elasticità. Anche in seguito ad interventi articolari

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una mobilizzazione veloce è di fondamentale importanza per il recupero totale e completo dell'articolazione. Inoltre, tenere in esercizio tutto l’apparato muscolare circostante aiuta ad evitare, in seguito, eventuali situazioni di instabilità. In acqua l’aumento della resistenza e la diminuzione dell’impatto durante il movimento stimola la flessibilità delle giunture, potenzia la muscolatura e migliora la postura, senza che vi sia alcun tipo di stress o possibile trauma. I cavalli accettano di buon grado questo tipo di esercizio nel treadmill, non hanno problemi, non si spaventano e generalmente affrontano la seduta quotidiana con molta serietà. Questo tipo di attività, associata ad altre terapie fisioterapiche come la Tecarterapia o le Onde d’urto, consente il rientro agonistico del cavallo in tempi più veloci riducendo notevolmente la possibilità di recidive. La Tecar è una tecnica già ampliamente utilizzata in medicina sportiva umana, che sfrutta onde radio a bassa frequenza per richiamare cariche elettriche nella zona malata, risvegliando l’energia interna e attivando i naturali processi riparativi e antinfiammatori dei tessuti senza proiezione di energia radiante dall’esterno. In questo modo si riduce l’edema, si favorisce la riparazione delle lesioni e si allevia notevolmente il dolore. L’obiettivo del Centro è quello di riuscire a consigliare le terapie fisioterapiche giuste per ogni tipo di problema e di affrontare anche i casi più complessi con la competenza necessaria, facendo intervenire anche collaboratori esterni come ortopedici, osteopati, fisioterapisti, chiropratici o bioenergeuti. Dare la possibilità al cavallo di partecipare attivamente alla propria guarigione, sia mentalmente che fisicamente, mantenendosi in attività senza il sacrificio del confinamento in box, dovrebbe essere

l’obiettivo di proprietari, preparatori e veterinari ogni qualvolta si trovano a fronteggiare un infortunio. Per non vanificare il tempo speso nella preparazione di un cavallo, e riaverlo in tempi brevi al massimo della forma dopo un infortunio o un problema di salute, è importante avvalersi dell’aiuto di veterinari specialisti in grado di seguirlo quotidianamente nel suo percorso riabilitativo. Nel movimento come nelle terapie e nelle singole necessità che ciascun soggetto può avere come, ad esempio, l’alimentazione (per ovviare a eventuali problemi di allergia o intolleranza), il tempo libero dedicato al paddock o le altre terapie necessarie a mantenere il cavallo in piena salute, l'occhio vigile e costante del veterinario è garanzia di sicurezza. Anche nella vasta area dedicata alla riproduzione, strutture modernissime e veterinari presenti 24 ore su 24 garantiscono un alto livello di qualità nell’assistenza al parto e nella medicina neonatale. La nascita di un puledro è una festa. E tale deve rimanere, senza incidenti, con l’assistenza continua del veterinario sia per la madre che per il piccolo. La maggior parte delle volte l’intervento dell’uomo durante il parto non è necessario, ma se subentra anche il più piccolo problema l’evento così atteso può trasformarsi in dramma. Per questo motivo, a Le Cicogne le cavalle vicine alla scadenza del termine della gravidanza vengono tenute in costante osservazione: le sale parto sono dotate di telecamera per monitorare la fattrice senza disturbarla durante il travaglio, intervenendo solo quando è necessario o al momento del parto. Inoltre, abbiamo voluto creare un ambiente confortevole e sereno, con ampi spazi dove la fattrice possa muoversi prima del parto e dove far correre il puledro poi. Madre e figlio sono costantemente seguiti fino al momento del loro ritorno a casa. Per la fecondazione valgono le stesse regole: monitoraggio continuo da veterinari presenti 24 ore su 24 e fecondazione al momento giusto, sia con seme congelato che con seme fresco. L’obiettivo è sempre quello di ottenere una gravidanza nel minor tempo possibile anche per le cavalle più difficili, magari non più giovanissime o con alle spalle storie di infertilità e difficoltà di concepimento. Nei casi più complicati si può intervenire utilizzando tecniche di fecondazione assistita come l’Embryo Transfer. Inoltre, Le Cicogne può essere il punto di riferimento per quei proprietari che intendono utilizzare il seme dal proprio stallone per fecondare le fattrici direttamente nella stessa stazione di monta.

Centro Veterinario Equino Le Cicogne www.lecicogne.com

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Comunicato Stampa

ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE AIDAA

CORSI GRATUITI DI EDUCATORI CINOFILI PER RAGAZZI IN CARCERE Roma (21 ottobre 2009) Un progetto pilota da sviluppare nelle carceri minorili di Roma, Milano e Napoli nel quale si insegni alle ragazze ed ai ragazzi detenuti a conoscere, amare ed educare i cani attraverso corsi professionali specifici in modo da creare operatori cinofili ed educatori canini dando quindi la possibilità a questi giovani di imparare un mestiere che allo stesso tempo li responsabilizzi avendo la responsabilità di educare altri esseri senzienti. Questo il senso della lettera inviata oggi dal presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce al ministro della giustizia ANGELINO ALFANO ed ai vertici dell'amministrazione penitenziaria. La proposta prevede la realizzazione di corsi professionali per operatori cinofili (addetti alla gestione dei canili) ed educatori cinofili (educazione di base dei cani) da realizzare dentro le strutture di accoglienza (carceri minorili) per minori di Milano,Roma e Napoli e la possibilità di seguire lezioni pratiche all'interno dei canili e dei centri di educazione cinofila e in caso di esito positivo del corso anche la possibilità per le giovani ed i giovani detenuti di accedere al lavoro esterno presso le strutture pubbliche e private che si convenzionano siano essi canili pubblici o gestiti da enti ed associazioni riconosciute a livello statale e regionale o presso centri di educazione cinofila convenzionati. "Crediamo seriamente in questo progetto - ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA - e siamo pron-

ti a mettere a disposizione la professionalità dei nostri educatori cinofili per realizzare questi corsi, riteniamo che il vivere a contatto con gli animali ed in un certo modo esserne responsabili sia una lezione di vita e un importante percorso di rieducazione per i giovani ospiti dei centri di accoglienza e di quelli che per esemplificazione chiamiamo carceri minorili. Ho scritto al ministro della giustizia Angelino Alfano chiedendo un appuntamento per spiegare il senso del nostro progetto che tra l'altro formerebbe delle figure professionali di cui oggi abbiamo assoluto bisogno, visto l'aumento della sensibilità nella tutela degli animali nella società corso che tre l'altro - conclude Croce - sarebbe realizzabile senza costi per l'amministrazione pubblica". AIDAA www.aidaa.net direttivo.aidaa@libero.it presidente@aidaa.net

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Un paziente insolito: la

Faina

La faina (Martes foina) è un piccolo carnivoro appartenente alla famiglia dei Mustelidi. A questo gruppo fanno capo specie terrestri (come le moffette), arboricole (come le martore), specie che vivono prevalentemente nelle tane (come i tassi), specie semiacquatiche (come i visoni) e acquatiche (come le lontre). Le varie specie sono accomunate da due caratteristiche morfologiche: arti brevi e corpo allungato. I Mustelidi sono diffusi in Eurasia, in Africa e nelle Americhe. La faina, lunga 42-48 cm, con una coda di 25 cm circa, ha un peculiare mantello bruno con una larga macchia biancastra “a farfalla” sul petto e sulla gola. Il peso è variabile (1,5-2,5 kg). Tendenzialmente solitaria, costruisce il suo rifugio nella fenditura delle rocce, nel cavo degli alberi o nella tana abbandonata di un roditore ma sempre più spesso frequenta gli insediamenti urbani. Si muove soprattutto al crepuscolo e di notte per dare la caccia a topi, conigli, uccelli e ghiri ma si nutre anche di insetti, anfibi, frutti selvatici e bacche. Si introduce spesso nei pollai e nelle conigliere saccheggiandoli e uccidendo quasi sempre tutti gli animali che vi si trovano al loro interno. È presente in tutta la Penisola tranne che Articolo a cura del Dr. Davide Ferraro, Medico Veterinario, Libero Professionista, Luino (VA). in Sicilia e in Sardegna.

A tu per tu con la faina: le fasi del recupero Una domenica di fine giugno un giovane esemplare maschio di faina rinvenuto sul ciglio di una strada di montagna viene urgentemente condotto in clinica. L’animale viene visitato e sottoposto agli esami diagnostici collaterali che evidenziano un grave stato di disidratazione e denutrizione e uno shock settico. Presenta ferite multiple da morso sugli arti anteriori probabilmente inferte da un conspecifico o da un animale domestico.

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Dopo tre giorni di cure intensive la faina sembra riacquistare le forze e comincia a nutrirsi spontaneamente.

Al Mustelide, completamente inerme, viene inserito un catetere per la fluidoterapia endovenosa e un sondino per l’alimentazione assistita.


Nonostante le medicazioni giornaliere le ferite tardano a guarire. Si decide di intervenire chirurgicamente per rimuovere i tessuti necrotici e infetti.

A distanza di un mese esatto dal ritrovamento, la faina viene reintrodotta nel suo habitat di origine. BUONA FORTUNA !!!!

Si ringraziano per la collaborazione lo staff della Clinica Veterinaria Città di Luino di Dedè e Hofmann, Sara Ferraro, Laura e Marco S.

L’animale supera brillantemente l’intervento. Ormai “fuori pericolo” si procede alla riabilitazione fisica e comportamentale in un recinto esterno prima del rilascio.

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Un tartufo per Natale? Una scelta importante Il Natale è alle porte: spesso in questo periodo affascina l’idea di regalare un cucciolo ai vostri cari, soprattutto ai vostri figli. Le feste però passano in un lampo mentre gli animali, se siete fortunati, rimarranno con voi per molti anni diventando parte integrante della famiglia e la vostra assistenza sarà richiesta per molto tempo. Ecco qualche consiglio per evitare errori imputabili a scelte affrettate dietro alle quali si celano grandi rischi.. Occuparsi di un cane richiede un grande impegno; tempo, dedizione, pazienza, comprensione e spese economiche che si deve essere pronti ad affrontare. Bisognerà occuparsi d lui anche durante le vacanze. Accertatevi che la persona alla quale avete deciso di regalarlo sia disposta ad accettare tutto questo; potreste altrimenti creargli un problema e chi ne farà le spese sarà l’animale che rischia l’abbandono perché troppo complicato da gestire. Un cucciolo è sempre molto vivace: qualche danno è da mettere in preventivo. Se si è maniaci di ordine e pulizia, avere un cane può rivelarsi un’esperienza difficile, sia perché i primi tempi si avrà a che fare con molti “regalini”, sia perché si dovrà provvedere a farli uscire spesso, anche quando piove: terra, impronte e peli sul pavimento (e nel naso) sono assicurati. Un cane ama condividere la vita familiare; essere escluso dalle attività del suo branco gli procura forte disagio. Le sue esigenze vanno ben oltre ad avere spazio verde, pappa e un riparo ed è indispensabile quindi accertarsi che non sia destinato ad essere relegato in giardino.

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Ci sono un’infinità di razze con caratteristiche fisiche e comportamentali estremamente diverse tra loro. Ognuno può trovare il cane adatto al proprio stile di vita. Non fermatevi quindi ad una scelta puramente estetica o di tendenza ma documentatevi approfonditamente prima di scegliere.


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E' fondamentale per il cucciolo trascorrere i primi 60 giorni di vita insieme alla sua mamma e i suoi fratellinii che gli insegneranno i comportamenti corretti da tenere. Se viene allontanato da loro prima che sia trascorso questo periodo, potrebbe sviluppare seri problemi comportamentali di difficile gestione per i proprietari, come nei casi di cuccioli importati illegalmente dai paesi dell’est. Per evitare questa eventualità esigete da chi ve lo cede il certificato che ne attesti le origini, verificando che non sia contraffatto. In questo modo darete anche voi un aiuto per combattere questa “piaga”. Per saperne di più consultate Internet dove potrete trovare un’infinità di informazioni sull’argomento.

L’equilibrio di un cucciolo va saputo mantenere. Un’educazione priva di inutili deleterie punizioni, ma ricca di gentilezza e coerenza è la base per un solido rapporto. La conoscenza del comportamento del cane e di come educarlo correttamente è indispensabile per instaurare un rapporto equilibrato e sereno. Sono certa che queste informazioni vi aiuteranno nel prendere una decisione e fare una scelta ponderata e consapevole. A questo punto potreste anche decidere di andare a dare “un’occhiata” in un canile dove magari c’è un tartufo che vi aspetta pronto a dare tanto affetto e riempire la vostra vita !! 15


a cura di Maura Tuzza - Allevamento Mekong Jiang

STANDARD ORIGINE: Tibet PATRONATO: Gran Bretagna DATA DI PUBBLICAZIONE DELL’ ORIGINALE STANDARD VALIDO: 24.06.1987. UTILIZZO: cane da compagnia CLASSIFICAZIONE FCI: Gruppo 9: Cani da compagnia Sezione 5: Cani del Tibet Senza prova di lavoro ASPETTO GENERALE: cane robusto, dal mantello abbondante, caratterizzato dal portamento arrogante e dal muso a crisantemo. COMPORTAMENTO/CARATTERE: intelligente, attivo e sveglio. Amichevole e indipendente. TESTA: larga e rotonda, con occhi ben distanziati. Ricca di pelo che ricade bene sugli occhi. Folti baffi e barba. Il pelo che cresce rivolto verso l’alto sul naso dà il caratteristico effetto di un crisantemo. REGIONE CRANIALE: Stop: marcato REGIONE FACCIALE: Naso: nero, tuttavia nei soggetti a manto fegato o con macchie fegato il tartufo è a sua volta marrone scuro. La parte superiore del naso deve essere a livello o appena leggermente più bassa del bordo della palpebra inferiore. La punta del naso rivolta verso il basso è da considerarsi difetto. 16

Narici bene aperte. Da considerarsi difetto le narici chiuse. Muso: di buona larghezza, squadrato e corto. Privo di rughe. La canna nasale è piatta e guarnita di peli, lunga un pollice (2, 54 centimetri) dall'estremità allo stop, è diritta o leggermente rialzata alla punta. La pigmentazione del muso la più uniforme possibile. Labbra: ben allineate. Mascelle/denti: mascelle di uguale lunghezza oppure leggero prognatismo inferiore. Bocca larga. Occhi: grandi, scuri e rotondi, ben distanziati ma mai prominenti. Espressione calda. Nei soggetti di colore fegato o con macchie fegato sono ammessi occhi più chiari. Quando il cane guarda diritto davanti a sé nessuna parte bianca della sclerotica deve essere visibile. Orecchie: grandi, dotate di un lungo padiglione. L'orecchio è portato cadente. Attaccatura leggermente al di sotto del livello superiore del cranio. Così abbondanti di pelo da sembrare fare tutt'uno con il collo. COLLO: ben proporzionato, graziosamente incurvato. Lunghezza sufficiente da permettere un portamento fiero della testa. CORPO: la lunghezza del corpo tra il garrese e l’attaccatura della coda è leggermente superiore all'altezza al garrese. Dorso: dritto. Regione lombare: ben collegata e robusta Petto: largo e ben disceso CODA: forma un abbondante pennacchio. Portata allegramente, ben sopra il dorso, con attaccatura alta. Raggiunge in altezza circa il livello del cranio, cosa che dona una silhouette ben equilibrata. ARTI ARTI ANTERIORI Arti corti e muscolosi con buona ossatura, il più possibile dritti ma in modo compatibile con un petto largo e ben disceso. Spalle: compatte e ben arretrate. ARTI POSTERIORI Arti corti e muscolosi con una buona ossatura. Visti da dietro sono dritti. Aspetto massiccio a causa della ricchezza di pelo.. Cosce: ben arrotondate e muscolose. PIEDI: arrotondati, compatti e dotati di buoni cuscinetti. Sembrano grossi a causa della ricchezza del pelo.


PORTAMENTO/ANDATURA: andatura altera, movimento armonioso e fluido. Gli anteriori si portano bene in avanti e la spinta del posteriore è forte. I cuscinetti plantari si scoprono completamente. MANTO Pelo: lungo e folto, mai arricciato. Presenza di un buon sottopelo. Ammessa una leggera ondulazione. Si raccomanda vivamente di legare il pelo sopra la testa. Colore: sono ammessi tutti i colori, ma la fiamma bianca sulla fronte ed il bianco all'estremità della coda sono molto apprezzati nei soggetti multicolori.

TAGLIA Altezza al garrese Non deve superare i dieci pollici e mezzo (26, 7 cm). La tipicità e le caratteristiche della razza sono importantissime e non devono essere sacrificate alla sola taglia. PESO: da 10 a 18 libbre (da 4, 5 a 8, 1 kg). Peso ideale fra 10 e 16 libbre (da 4, 5 a 7, 3 kg ) DIFETTI Ogni deviazione dallo standard è da considerarsi un difetto, che va penalizzato secondo la gravità. N.B. I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e completamente discesi nello scroto.

ORIGINI E STORIA Per lo Shih Tzu, come per tutte le razze orientali, è molto difficile indicare la sua esatta origine. Lo Shih Tzu discende senz’altro dagli antichi “cani leone” del Tibet, così come il lhasa apso. Con ogni probabilità queste due razze sono attualmente ben distinte a causa della selezione dell’uomo. Il lhasa apso si è infatti sviluppato nel Tibet, mentre lo shin tzu si è diffuso soprattutto in Cina. Si ha notizia di vari cani inviati come dono dal Tibet al palazzo imperiale di Pechino. I piccoli cani erano affidati agli eunuchi, i quali li curavano e li allevavano in un padiglione della Città Proibita. Nella loro opera di selezione i cinesi cercarono di accentuare il muso schiacciato, la testa larga, il torace forte e gli arti corti. A questo proposito va detto che c’è chi sostiene che abbiano introdotto sangue pechinese per ottenere l’attuale shih tzu. Ebbero gran successo a partire dalla dinastia Manchu e furono sempre presenti a corte fino alla morte dell’Imperatrice Tsu-Hsi, che era una vera appassionata Sembra che avere in dono uno di questi piccoli cani (sempre rigorosamente maschio) significava essere una persona molto rispettata dall’imperatore. Già all’epoca esistevano soggetti di molti colori ma, il preferito era l’unicolore oro che più ricordava il leone. La razza rimase confinata entro le mura cinesi fino agli inizi di questo secolo. Dopo la morte dell’imperatrice Tzu-Hsi nel 1908 i cani vennero dispersi e l’allevamento in gran parte cessato. Con la rivoluzione comunista, la razza in Cina fu pressoché estinta. In Europa i primi soggetti giunsero attorno al 1930 ed il

primo standard ufficiale venne redatto nel 1954. I primi soggetti in Italia giunsero nei primi anni settanta. A causa del grande successo che lo Shih Tzu ha avuto in questi ultimi anni, buona parte degli Shih Tzu iscritti annualmente in Italia sono di allevamento commerciale. Il numero di soggetti che accedono alle esposizioni canine è molto limitato così come il numero degli allevatori italiani che si prefiggono lo scopo di conservare e migliorare la razza.

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IL CARATTERE Lo Shih Tzu è un cane socievole, allegro, con una forte personalità. Abbastanza testardo ma, mai aggressivo. Estremamente simpatico e giocherellone, sarà felicissimo delle visite dei vostri amici che accoglierà muovendo freneticamente la coda ed alzandosi sugli arti come a voler dire: “sono qui, mi vedi? Dai coccolami un po’”. Essendo un piccolo cane ma di struttura robusta, questo gli consente di essere un buon compagno di giochi anche con i bambini. Molto socievole con tutti gli animali, non ha mai problemi di convivenza ed anche diversi maschi possono convivere serenamente. Non è raro vedere un Shih Tzu giocare o dormire tranquillamente anche con un gatto. Lo shih tzu e’ anche un cane straordinariamente forte di salute, necessita solo di controlli periodici e delle solite vaccinazioni; un’alimentazione ben bilanciata e un’appropriata dieta (tendono ad ingrassare) fanno sì che il nostro amico possa vivere tutta la sua vita in perfetta salute. Bisogna comunque prestare attenzione ai reni (e’ consigliabile fornirgli solo acqua oligominerale) e tenere presente che la conformazione del muso porta lo Shih Tzu a russare.

LA TOELETTATURA La toelettatura di uno Shih Tzu non è difficile purché si faccia regolarmente senza mai rimandare la spazzolata quotidiana, altrimenti, ci si ritroverà con un cane talmente annodato da dover essere costretti alla tosatura. Essendo un cane che da adulto ha un pelo lunghissimo, è consigliabile per praticità tenerlo di media lunghezza. Questo aiuterà il proprietario ad avere il suo compagno sempre in ordine ed il nostro piccolo amico eviterà di portare a casa dopo ogni passeggiata una montagna di sporcizia e foglie che inevitabilmente con il pelo molto lungo raccoglierebbe per la strada. Periodicamente si dovrà legare con un elastico il pelo sopra la testa e procedere alla pulizia degli occhi e dei denti. Il bagno, potrà essere fatto ogni 10 giorni. Ogni due/tre mesi si dovrà accorciare il pelo tra i polpastrelli. Se seguirete queste piccole regole, avrete sempre uno Shih Tzu grazioso e pulito. Se invece, vorrete tenere il vostro Shih Tzu in condizioni da Show con il pelo lunghissimo, il lavoro sarà veramente impegnativo con sedute di toelettatura giornaliere e bagni ogni 5 giorni. Sicuramente in questo caso dovrete affidarvi all’allevatore che vi mostrerà tutte le varie fasi della toelettatura e mantenimento da show.

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ALLEVAMENTO La nostra storia è abbastanza recente in quanto, il nostro affisso è stato riconosciuto dall’ENCI e dalla FCI nel 2002 ma la nostra passione risale ai primi anni ’90 con l’arrivo del nostro primo Shih Tzu. Nel corso degli anni abbiamo effettuato importazioni mirate che ci hanno permesso di arrivare oggi ad avere una tipicità ben definita. Nonostante la giovane età del nostro allevamento possiamo vantare diversi titoli a livello internazionale tra cui, per noi vanto ed orgoglio un “award of merit” ottenuto con la nostra Shih Tzu “Mekong Jiang Dza-Chu” nella più importante esposizione speciale dedicata alla sola razza Shih Tzu che si tiene ogni anno negli USA. Ad oggi, lei è l’unica Shih Tzu nata ed allevata in Italia ad aver conseguito questo riconoscimento. Un altro grande successo è aver vinto per 3 anni con i nostri soggetti la più importante esposizione dell’est europa chiamata “Eurasia”. Oggi, i nostri Shih Tzu sono presenti in moltissimi ring Europei, Americani ed Asiatici. I nostri risultati: 1 Award of Merit 2008 4 Ch. Russia 2 Gran Ch. Russia 2 giovani Ch. Russia 2 Ch.i RKF 1 Ch. Canadese 1 Ch. Brasiliano 1 Ch. Panamericano 1 Ch. Americas Y El Caribe 2 Ch. Americano 1 Ch. Uruguaiano 1 Ch. Argentino 1 Gran CH Argentino 1 Ch. Lituano 1 Ch. Latvia 2 Ch. Bielorussia 3 Ch. Eurasia 2 Ch. Russia shih Tzu Club 2 Ch. Iternazionale 2 Ch. Ucraina

1 Gran Ch. Ucraina 1 giovane Ch. Croato 1 giovane Ch. Ungherese 4 giovane promessa ENCI Miglior riproduttore Shih Tzu Russia 2006/2007 Allevamento Mekong Jiang - Canegrate (MI) Via Cascinette, 12 - tel 335 474285 www.mekongshihtzu.com mekongjiang@mekongshihtzu.com

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I SEGNALI INDICATORI DEL GATTO: ORECCHIE E CODA A CURA DI PAOLA CARNESELLA TOELETTATRICE

Il gatto è presente nelle nostre case in numero se non superiore, quasi eguagliabile al numero di cani presenti nelle famiglie non solo italiane. Anche il gatto , come il cane, ha una sua storia, un suo vissuto, amato e ucciso per scagionare credenze e superstizioni. Dopo repentine selezioni, siamo arrivati ad oggi a razze distinte, splendide ed amate in tutto il mondo. A pelo lungo, a pelo corto, bicolore, cincillà, europeo o addirittura senza pelo, i gatti oggi vivono tranquillamente nelle nostre case o da soli come padroni di casa o accanto a simpatici amici cani e gatti. Il gatto è un animale meno socievole del cane ma non è del tutto indipendente. Per quanto orgoglioso sia , riesce a stringere un’amicizia con l’uomo . Essendo un felino , si esprime in maniera diversa rispetto al cane. Spesso il cane scodinzola perché è felice e fa’ le feste al padrone……. Il gatto se muove la coda vuol dire ben altro Il cane muove le orecchie quando percepisce un suono , il gatto lo fa’ per altri motivi. Spesso viviamo con i nostri amici gatti ma nella realtà non conosciamo molto bene i loro segnali indicatori di emozioni quale : coda e orecchie. Impariamo a conoscerli

POSIZIONE NEUTRA LE ORECCHIE SONO DRITTE , LEGGERMENTE PUNTATE IN AVANTI . IL GATTO ANALIZZA L’AMBIENTE ED E’ TRANQUILLO

POSIZIONE DI DIFENSIVA . LE ORECCHIE SONO APPIATTITE LATERALMENTE QUANDO IN GATTO E’ SULLA DIFENSIVA MENTRE QUANDO I PADIGLIONI SONO IN POSIZIONE VERSO LA FONTE SONORA , IL GATTO E’ IN ALLARME .

Anche la coda del gatto esprime molti suoi atteggiamenti La coda è indispensabile al gatto: è equilibratore durante la marcia, soprattutto un segnale 20

molto importante a livello di espressione comportamentale. Osservare la coda del gatto è indispensabile per capire i suoi stati d’animo • Coda eretta verso l'alto Il gatto manifesta aspettative piacevoli da parte nostra se ci viene incontro con la coda dritta. Contrariamente, se il gatto si allontana con la coda dritta, manifesta la sua "indipendenza“ • Coda alta e mossa in ampi ondeggiamenti Ci vuole salutare in modo giocoso quando il gatto si strofina su di noi e presenta la coda alta e la muove lentamente • Coda bassa Il gatto prova paura e spavento • Gatto seduto con la punta della coda che muove velocemente Il gatto prova nervosismo, desiderio di non essere disturbato • Coda a mezza altezza, tesa e gonfia Il gatto ha un forte sospetto e si sta preparando ad un eventuale attacco. • Coda mossa in rapidi scatti Il gatto potrebbe avere atteggiamenti violenti e pericolosi (il movimento è accompagnato da orecchie piegate all'indietro e vocalizzi che vogliono incutere spavento). • Coda ad uncino: il gatto ha fame NON DIMENTICHIAMO CHE IL GATTO E’ E RIMARRA’ PER SEMPRE IL NOSTRO FELINO DOMESTICO, PRAGMATICO, CURIOSO ED ETERNAMENTE IL NOSTRO COMPAGNO DI VITA PIU’ MISTERIOSO CHE ESISTA. CERCARE DI CAPIRLO, E’ POSSIBILE. CERCARE DI CAMBIARLO E’ IMPOSSIBILE! ACCOGLILO E AMALO PER COM’E’ : IL NOSTRO FELINO DI CASA.


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Un tranquillo sabato pomeriggio venne a trovarmi “Romeo”, un cucciolo di Cane Corso molto simpatico. Durante il suo giro d’ispezione nel mio salotto il suo straordinario naso trovò un’ usurata pallina da tennis incastrata e dimenticata da tempo sotto un vecchio mobile.. Così per distrarlo gli mostrai qualche giochino di gomma, un osso da rosicchiare, un giocattolo con sonaglio, ma niente…tutto inutile! l’unico desiderio di Romeo era raggiungere e possedere quella magica sfera gialla! Fissava il suo oggetto d’amore e poi mi guardava, la fissava ancora poi mi guardava di nuovo e sembrava volesse dirmi: “Senti! facciamo qualsiasi cosa ma tiriamola fuori di li! Tanto lo so che anche tu non resisti a vederla li, voi umani siete ossessionati dalla palla quanto noi, tutti i giorni, televisione, giornali, radio, vi tengono costantemente informati su risultati di partite di calcio, pallacanestro, tennis, golf e cosi via …..in fondo non c’è da stupirsi se ci amate cosi tanto, nessuno meglio di noi comprende la vostra ossessione per la palla. Allora, ti sbrighi a tirarla fuori sta pallina cosi ci divertiamo?!”

Il gioco per il cucciolo ha un importantissimo scopo, quello di sperimentare e immagazzinare esperienze che serviranno poi nella vita da adulto, quindi in pratica il cucciolo gioca per imparare. Il gioco inoltre, se messo in atto con gioia e allegria senza essere vissuto come una forzatura, consolida enormemente il legame cucciolo - proprietario perché non c’è niente di più entusiasmante per il vostro cucciolo delle vostre risate e della vostra sincera felicità. E’ lo stare insieme, cercare di comprendersi, di creare momenti di allegria che sono importanti; il gioco non deve essere un‘attività fredda e noiosa: io tiro la pallina, tu corri, ti stanchi così poi dormi. E’ importante invece considerare il gioco come un’opportunità straordinaria per combinare il divertimento all’apprendimento. Il gioco svolge soprattutto un ruolo fondamentale nello sviluppo della personalità del cucciolo, infatti influenzerà il suo modo di comportarsi da adulto. Se ad esempio durante il gioco gli verrà permesso di mordicchiare le vostre mani o caviglie, saltarvi addosso, ringhiare, o azzannare i vostri pantaloni, egli imparerà che questi sono per voi COMPORTAMENTI CONSENTITI, quindi li metterà in atto anche in altre situazioni, ad esempio quando tornate a casa o ricevete ospiti, ma soprattutto crederà che ogni umano sarà disposto a partecipare al “gioco duro” compreso vostro figlio più piccolo, le persone anziane della famiglia o gli ospiti. 22


a cura di Paola Viero, Istruttore Cinofilo Professionista Per evitare pericolose conseguenze, il gioco deve svolgersi in modo corretto e seguendo alcune regole.

IL RIPORTO DELLA PALLA: UN’ IMPRESA POSSIBILE!

1. non iniziate mai a giocare con il cucciolo se è agitato o se si sta comportando male perchè cosi facendo imparerebbe che per attirare la vostra attenzione e innescare il gioco sarà sufficiente avere un atteggiamento irriverente .

Noi umani abbiamo in comune con i cani alcuni divertimenti, in particolare condividiamo l’amore per i giochi con la palla, un esempio? Il gioco del “RUBA LA PALLA” è molto apprezzato sia dai cani che dai bambini, ma non solo, un altro gioco irresistibile è il ”PRENDIMI LA PALLA SE CI RIESCI!”. Quanto amano questo gioco i cani! Sono abilissimi nel restare appena al di fuori della nostra portata, per non farsi prendere, ma abbastanza vicini per stuzzicarci a giocare, per poi sfilarci davanti, come se avessero vinto la Coppa del Mondo! E noi? Ovviamente cediamo alla tentazione perché un po vittime della nostra ossessione per la palla non possiamo sopportare l’idea di averla lanciata e non averla riavuta! Per il cucciolo il gioco del riporto della palla non solo è molto divertente ma anche molto educativo perchè vi consentirà di gestire al meglio il cane nel momento in cui afferra qualcosa che non deve . In realtà non è difficile insegnare ad un cucciolo a riportare la palla, cominciate a lanciarla solo a breve distanza, aspettate che il cane la rincorra e la afferri, a questo punto allontanatevi voltandovi di spalle senza guardare il cane, chiamatelo con

2. cercate di avere sempre l’iniziativa e proponete il gioco quando il cane è tranquillo o per premiarlo per un’azione corretta. 3. non lasciare a sua disposizione una quantità esagerata di giocattoli, così facendo perderà velocemente l’interesse nei loro confronti. Meglio tenerli in una cesta a parte e lasciarne a disposizione due o tre sostituendoli ogni tanto. 4. evitate il “gioco della lotta”. Lasciate questo gioco agli individui della stessa specie e alla pari in modo che il vostro momento di gioco si concluda sempre con il sorriso e allegria anziché con bronci e sgridate. Questo perchè durante gioco il cucciolo perde facilmente il controllo assumendo cosi comportamenti irriverenti. Se questo avvenisse è bene interrompere immediatamente il gioco ed ogni forma di comunicazione con lui e ricominciare a giocare appena si è calmato. 5. scegliete giocattoli adatti al vostro cucciolo, evitate quelli troppo piccoli perché potrebbero soffocarlo se finissero in trachea. 6. non smettete mai di dedicare tempo al gioco lasciando il vostro cucciolo annoiato, solo e stressato. I cuccioli sani e ben nutriti sono una vera bomba di energia e avrebbero bisogno di movimento con frequenti e stimolanti passeggiate in ambienti sempre diversi, ma raramente gli è consentito farlo. Il gioco è quindi indispensabile perché costituisce una vera valvola di sfogo. La mancanza di movimento crea cani annoiati e frustrati che inevitabilmente manifestano comportamenti indesiderati come l’ abbaiare incessantemente, il distruggere oggetti vari, lo scavare enormi buche in giardino, o ancora peggio l’ ingoiare oggetti pericolosi come ad esempio i sassi. Tutti questi sono da considerare SINTOMI DI FORTE DISAGIO e non VIZI o DISPETTI da punire.

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entusiasmo e battete le mani per fare in modo che lui incominci a seguirvi. Una volta arrivato da voi fategli vedere una seconda pallina e dimostrate disinteresse totale per quella che possiede lui, giocate con la vostra, fatela volare in aria, palleggiate, fingete di proteggerla da lui, nel giro di qualche secondo avrete fatto nascere nel vostro cucciolo il desiderio irrefrenabile di ottenere la vostra palla e di conseguenza lascerà cadere a terra la sua. Nel preciso istante in cui questo avviene date il comando “lascia!” e subito lanciategli la pallina tanto desiderata. Ma lanciarla subito vuol dire subito! Non dopo averla tenuta stretta e avergli detto “bravo cucciolo della mamma! Sei stato bravissimo! “ il cane in quel momento non vuole complimenti e lodi, lui vuole la sua palla, e quindi dategliela, presto! Pensate a vostro figlio, secondo voi apprezzerebbe carezze e coccole nel bel mezzo di una entusiasmante partita a pallone con gli amichetti???

IL GIOCO DEL “CERCA il TESORO!” Un altro straordinario gioco per il cucciolo è quello di stimolarlo ad utilizzare il suo olfatto per ritrovare un oggetto nascosto in precedenza. Potete giocare in giardino ma anche nel salotto di casa. Iniziate trattenendo il cucciolo per il collare e lanciate davanti a lui il suo giochino preferito o per i più golosi un biscottino per cani. Subito dopo lasciatelo ed incitatelo a raggiungere il suo “tesoro “ con la parola “cerca!”. Quando il cucciolo raggiunge il suo trofeo lodatelo con gioia. Gradualmente lanciate l’oggetto sempre più distante e sempre meno in vista. Imparerà ben presto ad utilizzare il suo straordinario naso per ritrovare il suoi “tesori preziosi”.

GIOCHIAMO A FRISBEE! Un altro gioco divertente ed entusiasmante sia per il cucciolo che il proprietario è il gioco del frisbee. Acquistatene un paio di stoffa anziché di plastica dura, si trovano facilmente nei negozi specializzati e soprattutto non feriscono la bocca del cane. Per prima cosa mostrate il frisbee al cucciolo e fate alcuni lanci delicati perché possa desiderare di andare a prenderlo. Non giocate freneticamente con i cuccioli questo per evitare che con salti eccessivi possano farsi male. Una volta che avrà afferrato il gioco, allontanatevi di spalle e appena vi avrà raggiunto potrete ricominciare il gioco lanciandogli il secondo frisbee…divertimento garantito! 24


MINI PERCORSO AD OSTACOLI IN SALOTTO L’inverno è alle porte e le giornate si accorciano? No problem! Possiamo divertirci con il nostro cucciolo anche nel soggiorno di casa! Ma niente paura, non sarà necessario rivoluzionare l’appartamento, basterà preparare un piccolo percorso ad ostacoli con gli oggetti già disponibili. Guardatevi attorno e scoprirete di avere moltissime cose che si trasformeranno in perfetti ostacoli per il vostro percorso. Potete utilizzare delle bottiglie di plastica allineate per far fare lo “SLALOM” al cane aiutandovi con un biscottino. A seconda delle dimensioni del cane e dell’appartamento potrete includere dei piccoli “SALTI” nel vostro percorso utilizzando magari un ombrello o una sedia appoggiati a terra. Incoraggiatelo a saltare sempre con l’aiuto di qualche premio. Potrete addirittura creare il vostro “TUNNEL” di agility utilizzando una vecchia coperta appoggiata ad un tavolino o allestirne uno con un tappetino da campeggio arrotolato oppure crearne uno con uno scatolone di cartone. Anche altri oggetti come vasi di plastica vuoti, hula-hoop, birilli che vostro figlio non usa più possono trasformarsi in divertenti ostacoli da superare. Le possibilità di creare la vostra personale attrezzatura di agility sono infinite, date quindi libero sfogo alla vostra creatività e divertitevi insieme al vostro cucciolo ad inventare nuovi ed entusiasmanti percorsi da superare insieme.


a cura del Dott. MAURO VASCONI

In questo numero parleremo della Filtrazione in acquario: principi e consigli. Il filtro è uno strumento indispensabile per il mantenimento di un acquario. Grazie ad esso l’acqua delle nostre vasche mantiene una qualità tale da rendere possibile la vita dei nostri animali in un ambiente ristretto. Le sue funzioni principali sono quelle di eliminare le sostanze nocive prodotte dal metabolismo degli organismi presenti nell’acquario in modo che queste non raggiungano delle concentrazioni tossiche per la vita degli animali ospitati nelle nostre vasche. La filtrazione può essere divisa in tre principali categorie: filtrazione meccanica, chimica e biologica. La filtrazione meccanica si occupa di rimuovere le particelle più grossolane presenti in acqua, in modo da garantirne sempre una buona trasparenza. Questo tipo di filtrazione non influisce sulle sostanze chimiche presenti in acqua, ma solamente sul particolato, trattenendolo. Nei nostri acquari questa funzione viene svolta da particolari spugne se i filtri sono più moderni, mentre in passato veniva usata la lana di roccia. Negli impianti più grandi si usano sistemi ancora più efficaci, quali ad esempio i filtri a tamburo oppure i filtri a sabbia, dove l’acqua attraversa uno strato di sabbia in cui vengono trattenute tutte le particelle presenti. Questi filtri usati nei grossi acquari sono dotati di sistemi di controlavaggio che azionati periodicamente consentono di rimuovere tutte le particelle che sono state trattenute e ripristinare le potenzialità filtranti del filtro. Negli acquari questo procedimento deve essere svolto da noi a scadenze periodiche, semplicemente lavando con acqua corrente il nostro materiale filtrante. La filtrazione chimica si basa sull’utilizzo di particolari materiali che sono in grado di trattenere le sostanze che noi vogliamo eliminare dall’acqua. Esistono varie soluzioni in grado di rimuovere specificamente un elemento particolare, oppure di eliminare più sostanze chimiche. I materiali selettivi sono costituiti da resine a scambio ionico, ovvero delle sostanze a cui sono legati degli ioni, che verranno sostituiti con altri ioni dalla stessa carica elettrica presenti nell’acqua dell’acquario. Queste resine vengono usate per eliminare ad esempio nitrati, fosfati o silicati, e devono essere usate solo in situazioni di emergenza, quando, per 26

qualche motivo, abbiamo alte concentrazioni di queste molecole che devono quindi essere eliminate. Infatti le resine a scambio ionico hanno una efficacia breve, massima quando le concentrazioni in acqua di determinate molecole è molto alta, minore quando le concentrazioni sono basse. Inoltre esse non producono un’acqua pura, ma scambiano ioni. Se rimuovono una sostanza nel contempo arricchiscono l’acqua di un altro ione e ciò può portare ad altre modificazioni di valori come ad esempio il pH o la durezza. Un altro materiale che purifica chimicamente l’acqua, rimuovendo solo particolari sostanze, è la zeolite: minerale che presenta una struttura microscopica simile a un setaccio, con dei canali in cui rimangono imprigionate alcune sostanze, in base alla loro dimensione e carica elettrica. Al contrario delle resine a scambio ionico la zeolite non libera altre sostanze in vasca, ma solo delle molecole di acqua. Il difetto della zeolite è costituito dal fatto che, una volta riempiti tutti gli spazi in essa presenti, termina la sua azione filtrante e non può venire rigenerata, ma deve essere sostituita. L’ultima sostanza normalmente usata per la filtrazione chimica, e quella maggiormente conosciuta da tutti gli acquariofili, è il carbone attivo. Il carbone attivo è del normale carbone attivato tramite dei procedimenti che rompono la sua struttura interna, creando una miriade di micropori e canali, in cui si intrappolano le varie sostanze. Questa attivazione è fatta tramite il calore, portando ad incandescenza il carbone a raffreddandolo immediatamente tramite dell’acqua, oppure attraverso l’uso di acido fosforico. Il carbone attivato tramite il calore è migliore in quanto non si corre il rischio che liberi parte dei fosfati che rimangono intrappolati nel carbone stesso con l’attivazione acida. Il carbone attivo non è in grado di scegliere cosa trattenere dall’acqua, difatti trattiene la maggior parte delle sostanze presenti in acqua. Per questo motivo non va utilizzato di routine, come spesso accade, ma solo in particolari situazioni. Ad esempio è corretto utilizzare il carbone attivo quando attiviamo una nuova vasca e la riempiamo con acqua del rubinetto. Il carbone attivo rimuoverà il cloro in essa presente e anche le altre sostanze indesiderate. Un’altra occasione in cui è consigliato utilizzare il carbone attivo come materiale filtrante è durante l’utilizzo dei farmaci in acquario.


Una volta finito il trattamento l’aggiunta del carbone nel filtro è in grado di rimuovere il medicinale dall’acqua, senza lasciare residui. Il carbone non va sempre lasciato nel filtro in quanto, come detto prima, rimuove tutte le sostanze presenti in acquario, anche quelle utili, come ad esempio i microelementi presenti nei fertilizzanti usati per garantire la presenza alle nostre piante di tutti i microelementi necessari al loro sviluppo rigoglioso. Un’altra caratteristica sfavorevole del carbone attivo è che non essendo in grado di scegliere cosa trattenere esso si satura molto rapidamente se utilizzato con continuità, perdendo la sua efficacia. La filtrazione biologica è il tipo di filtrazione più importante nei nostri acquari. Essa elimina l’ammoniaca prodotta dai pesci trasformandola prima in nitriti e in seguito in nitrati, come descritto nell’articolo presente nel numero precedente. La filtrazione biologica si basa sulla presenza nel filtro di una popolazione di batteri che usano l’ammoniaca come alimento producendo come scarto finale nitrati. Il filtro biologico tecnicamente non è altro che una “casa” per questi batteri. Normalmente è costituito da un materiale molto poroso, in modo da garantire la massima superficie possibile sulla quale i batteri si possano ancorare e moltiplicare. In realtà quindi la filtrazione biologica non elimina nulla dalla vasca, ma trasforma un elemento molto tossico in uno con una minore tossicità. Per chiudere il ciclo dell’azoto in acquario quindi il solo filtro biologico non è sufficiente, in

quanto con il tempo si assisterà a un accumulo di nitrati in acquario, raggiungendo la loro concentrazione tossica. Per rimuovere i nitrati in acquario senza ricorrere a continui ricambi di acqua è necessario avere nella vasca un alto numero di organismi che li assimilano e consumano. Nella pratica esistono due tipi di organismi che svolgono questo compito: batteri denitrificanti e piante. I batteri denitrificanti sono degli organismi che vivono in assenza di ossigeno. Essi utilizzano quindi ossigeno presente in altre molecole per la loro respirazione. Nel nostro caso usano l’ossigeno della molecola dei nitrati producendo come scarto una molecola di azoto, totalmente inerte e innocua. Come detto essi usano il nitrato come fonte di ossigeno, ma non come alimento. Per vivere essi fermentano dei carboidrati semplici, quindi per una loro corretta gestione è necessario fornire loro un ambiente privo di ossigeno, un adeguato contenuto di nitrato e un alimento zuccherino o alcolico. Si può quindi intuire che la gestione di un sistema di denitrificazione basato sui batteri non è molto semplice da gestire. La soluzione ottimale è quindi abbinare al filtro biologico una popolazione vegetale in grado di assorbire una buona parte dei composti azotati prodotti dagli animali presenti in acquario. E’ molto importante quindi creare un ambiente adeguato allo sviluppo di piante acquatiche, fornendo un’illuminazione adeguata e una fertilizzazione com-

posta da microelementi, in quanto se uno di questi elementi non è correttamente presente, prenderà il sopravvento un’altra famiglia di organismi vegetali meno desiderata: quella della alghe. Anche esse si nutrono di nitrati, quindi a loro modo purificano l’acqua, però non danno la stessa gradevole presenza scenografica fornita da piante rigogliose. Come manutenzione il filtro biologico richiede una semplice pulizia periodica costituita da risciacqui, effettuati con acqua tiepida e senza l’uso di detergenti, atti a rimuovere il particolato che si forma nel filtro e che riduce il flusso di acqua che attraversa il materiale filtrante, riducendone quindi la capacità purificatrice. Da questa descrizione pare che nell’acquario sia necessario avere molti apparecchi atti a eseguire i vari tipi di filtrazione. In realtà i filtri dei nostri acquari contengono tutte le tipologie di filtrazione, che a volte si mescolano tra di loro, assicurando una buona qualità dell’acqua in apparecchi compatti. Come regola generale quando si prende un filtro per acquari, se abbiamo la possibilità di scelta e il filtro non è già parte integrante della vasca, consiglio di prendere un filtro sovradimensionato rispetto alla capacità della vasca, in modo da ottenere una filtrazione massima e quindi una qualità dell’acqua sempre ottima.

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a cura della Dott.ssa Osvalda Oasi

Chi di noi non ha mai preso una camomilla prima di coricarsi con l’intento di dormire meglio? In realtà la camomilla è una pianta molto versatile e ricca di principi attivi che la rendono una delle piante più studiate ed utilizzate fin dai tempi di Dioscoride. E’ una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Asteracee. Originaria dell’Europa, oggi è divenuta cosmopolita. Cresce dal mare fin verso i 300-400 metri di altitudine. La droga è costituita dai capolini, quelli che noi chiamiamo fiori, ma che in realtà sono infiorescenze con al centro fiori tubulosi ermafroditi di colore giallo, mentre attorno i fiori sono lingulati femminili di colore bianco. La fioritura va da maggio ad agosto come pure la raccolta. I principi attivi sono costituiti da oli essenziali che ne determinano anche il caratteristico profumo, flavonoidi, cumarine, acidi fenolici e polisaccaridi. Le proprietà sono soprattutto antinfiammatorie, antispasmodiche, digestive e sedative (queste ultime con qualche riserva in campo veterinario). L’uso che possiamo farne è sia interno che esterno, con tisane, tintura madre, oleolito. Tra gli oli essenziali ricordiamo il bisabololo che puro ha dimostrato un’azione sia batteriostatica che fungicida oltre a proteggere la mucosa gastroduodenale da lesioni ulcerative. Alcuni flavonoidi sono invece spasmolitici e sedativi. L’intero fitocomplesso regola la composizione della flora batterica intestinale e inattiva le tossine batteriche. Infine i polisaccaridi sono immunostimolanti. Come si vede l’azione di questa pianta è molto varia, inoltre non presenta rischi di controindicazioni gravi.

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Vediamo come possiamo usarla nei nostri amici a quattro zampe. L’uso più frequente è come antinfiammatorio congiuntivale. Si prepara una tisana, si lascia raffreddare, si aggiungono 2 o 3 grani di sale grosso e con una garzina si detergono gli occhi, si fanno impacchi e si lasciano cadere alcune gocce nel sacco congiuntivale, come se fosse un collirio. La stessa azione antinfiammatoria si ha anche a livello di mucose orali e di cute dove si usa la tisana tal quale, senza sale e lasciando la garza per qualche minuto sulla parte infiammata. A livello intestinale l’azione è molteplice: spasmolitica, antinfiammatoria, regolatrice della flora batterica. Possiamo usare sia la tisana da somministrare in alternativa all’acqua, ma i risultati migliori si ottengono con la tintura madre somministrata una o due volte al dì a seconda del peso e del tipo di animale. Nelle forme di diarrea, dopo aver escluso cause parassitarie, infettive, alimentari con opportune indagini svolte dal vostro veterinario, insieme ai fermenti lattici possiamo somministrare della camomilla in T.M. o in tisana. L’azione sedativa che forse da molti è la più conosciuta, in realtà è controversa in quanto nell’uomo varia da persona a persona, nei nostri animali varia da specie a specie e da soggetto a soggetto. Personalmente non l’ho mai usata con l’intento di calmare un animale troppo esuberante, soprattutto se si tratta di un gatto perché c’è il rischio di un cosiddetto effetto paradosso, vale a dire ottenere l’effetto contrario a quello desiderato. Se voglio un’azione calmante a livello nervoso posso scegliere tra melissa, tiglio, valeriana, passiflora ecc. ma di questo ne parlerò un’altra volta.

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IL PAPPAGALLO

CENERINO

a cura di CRISTIAN SIMONE

Il mio primo vero pappagallo, acquistato molti anni fa, è stato proprio un pappagallo cenerino che ho banalmente chiamato Grey. Le innumerevoli soddisfazioni e l’affetto che mi ha trasmesso questo pappagallo sono impareggiabili rispetto agli altri pappagalli che possiedo e che ho posseduto. Il pappagallo cenerino in origine vive in svariate zone nell’Africa Continentale ed è classificato tra i pappagalli di grande taglia. Come la maggior parte dei pappagalli non ha dimorfismo sessuale, che significa, che non è possibile fare distinzione di ses-

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so se non con apposite tecniche veterinarie. Intelligente, timido, sensibile e ottimo parlatore rimane il più apprezzato da tutti gli appassionati. Infatti , rispetto a tutti gli altri pappagalli, il cenerino spicca per le sue qualità “oratorie” in quanto è in grado di ripetere innumerevoli vocaboli e suoni associandoli a cose o persone con coerenza. Il suo carattere timido e riservato ne fa si che il pappagallo cenerino non ama molto le novità e le sorprese ma rimane molto abitudinario e geloso delle sue cose o persone a cui è particolarmente legato. In Italia è forse il più comunemente riprodotto in cattività quindi non è difficile imbattersi in soggetti docili allevati a mano nei comuni pet shop. Anche in questo caso , il pappagallo cenerino, rientra nell’allegato B della convenzione di Washington, quindi ogni soggetto necessita del suo documento CITES (Convention on International Trade of Endangered Species) che significa Convenzione sul commercio internazionale delle specie in pericolo di estinzione. In questo numero sorvolerei i discorsi legati agli alloggiamenti e all’alimentazione che abbiamo già ampiamente trattato negli articoli precedenti per non essere ripetitivo. Mi piacerebbe affrontare una problematica legata a questa specie in cui spesso mi imbatto e che molte persone vorrebbero capire più nello specifico: “l’autodeplumazione”. Stress, alimentazione errata,

scarsa igiene, cambiamenti repentini di abitudini, possono provocare nel pappagallo un comportamento autolesionista di autodeplumazione arrivando a strapparsi le penne su tutto il corpo. Proprio a causa della sua sensibilità e intelligenza, l’equilibrio psichico del cenerino può essere intaccato, ad esempio, con l’arrivo di un figlio o di un altro animale, oppure con il verificarsi di eventi che lo facciano sentire trascurato. E’ molto importante prestare la massima attenzione all’aspetto emotivo del nostro pappagallo. Con amore e pazienza è un disturbo che si può curare , facendosi aiutare da un buon veterinario sulla strada migliore da seguire per risolvere il problema. E’ bene ricordare che i pappagalli in natura sono monogami, cioè quando formano la coppia rimangono insieme per tutta la vita e spesso anche in cattività si verifica la stessa cosa e quando si affezionano al proprio padrone, rimarranno fedeli per tutta la vita.


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CAVIA O PORCELLINO D’INDIA?

Classe: Mammiferi Ordine: Roditori Sottordine: Istricomorfi Famiglia: Caviidae Genere: Cavia Specie: Porcellus

ORIGINI: Le origini della cavia, risalgono a paesi del sud America, il nome “porcellino d’India” deriva dal fatto che Cristoforo Colombo, quando scoprì l’America nel 1492 era convinto di aver scoperto le Indie e per questo il loro nome rimase legato a questo avvenimento. Proprio con la scoperta dell’America, circa un secolo dopo si iniziano ad importare questi animaletti verso l’Europa; nell’America del sud questi erano usati dagli abitanti autoctoni come cibo e dunque venivano cacciati, invece in Europa quasi da subito sono allevati come animali domestici. Il nome inglese per questi animaletti è “guinea pig”, sulle origini del termine “guinea” ci sono diverse teorie, una dice che ai tempi in Inghilterra venivano venduti per una ghinea, un’altra teoria invece dice che tornando in Europa dai viaggi importando questi animaletti, le navi si fermassero in Guinea e da qui il nome. Il termine cavia, invece si pensa che derivi da un termine simile usato in una lingua precolombiana che vuol dire topo. In natura esistono d i v e r s e specie di cavia e si pensa che dall’unione di due di queste sia nata la così detta cavia domestica. Il loro ambiente n a t u r a l e comunque 32

sono le grandi distese, territori in parte anche aridi nei quali vivono in piccoli branchi.

LA CAVIA IN GENERALE: La cavia è un animaletto, molto simpatico, e al contrario dei criceti è un animale prettamente diurno. Sono animali che se abituati da piccoli saranno molto socievoli e chiederanno sempre il contatto con il padrone…se invece prese più grandi potrebbero essere più schive, ma possono essere tranquillamente abituate in quanto sono comunque animali pacifici. Al contrario di come molti pensano, non sono animali “non” impegnativi, richiedono costanti cure, e non possono essere lasciate alle cure esclusive di bambini, anche perché sono animali estremamente delicati. La differenza tra maschi e femmine, tenendo un solo soggetto, è unicamente di dimensione, i maschi infatti hanno un peso che può variare dai 900g a 1200g, le femmine di solito sono di taglia leggermente inferiore e il loro peso gravita intorno gli 800g, raggiungendo un picco massimo di 900g.Le cavie sono animali molto socievoli e anche se possono instaurare un rapporto buonissimo con il padrone, l’ideale sarebbe pren-

dere almeno due soggetti; per evitare il problema cuccioli, per una pacifica convivenza l’ideale sarebbe acquistare due femmine: le femmine vivono tranquillamente tra di loro e in un secondo momento è anche possibile inserire altri esemplari, altrimenti si può optare per due maschi, in quel caso l’ideale sarebbe prendere due soggetti cresciuti insieme dall’inizio, altrimenti non è detta una pacifica convivenza, nel caso nonostante tutto si decidesse di inserire un altro maschio in un gruppo di maschi, bisogna avere comunque uno spazio abbastanza grande, fare abituare il nuovo soggetto al gruppo poco alla volta, avere eventualmente uno spazio e calcolare l’eventualità che potrebbero non andare mai d’accordo e comunque scegliere un soggetto cucciolo, in modo tale che almeno si riduca l’antagonismo e vengano rispettati i principi gerarchici già presenti nel gruppo. Una coppia con il maschio sterilizzato potrebbe essere un’altra alternativa. Da tenere in considerazione che molte femmine presenti nei negozi, sono già gravide, quindi al momento dell’acquisto c’è da pensare anche a quest’eventualità, infatti le


femmine potrebbero rimanere gravide già a soli 20 giorni. Prima di acquistare un animale, bisognerebbe controllare le condizioni igieniche del negozio e della gabbia dove sono tenuti i soggetti da noi scelti, vedere se l’esemplare scelto è vispo, attento, non troppo spaventato e non aggressivo nei confronti degli altri e soprattutto vedere se presenta scoli, guardare se nella gabbia le feci sono solide, e vedere che non manchino peli, o vi siano croste sulla cute del soggetto scelto. A prescindere da questo una volta deciso è bene prendere l’animale e ancora prima di portarlo a casa, fargli fare un controllo da un veterinario, ma attenzione non tutti i veterinari sono esperti in animali esotici, quindi prima ancora di prendere l’animale sarebbe bene fare una ricerca accurata di un veterinario competente in materia. Prima di rivolgersi ad un negoziante, si può comunque pensare di adottare una cavia, in quanto ci sono molte di loro che cercano casa. Le cavie come i conigli nani, possono stare in libertà, ma con una casa a misura di cavia, quindi facendo attenzione che i fili elettrici siano coperti, che non possa andare in zone rischiose e che soprattutto in presenza di terrazzi, vi sia un muretto e non la ringhiera e che in quel caso, la ringhiera sia ben

recintata con della rete fitta che la cavia non possa rosicchiare. Non bisogna stupirsi se si vede la cavia intenta a mangiare le feci, non si tratta infatti di semplici feci, ma di cecotropo, nella digestione della cavia, una parte di sostanze viene assimilata, una parte viene espulsa come feci e una parte viene trasformata in questa sostanza “cecotropo” che viene espulsa come le feci, ma che le cavie mangiano ancora prima di espellerla del tutto e che serve loro come sostanza proteinica e vitaminica. Le cavie sono solite fare dei versi, è del tutto normale, è il loro modo di comunicare, se si sta attenti si può notare che comunque le tonalità cambiano e questo perché intendono comunicare cose diverse: gioia, fame, felicità ma anche dolore. LA SISTEMAZIONE (gabbia, lettiera e accessori): Una cavia ha comunque bisogno di spazi grandi e non di gabbie per criceti, che non devono mai essere usate…per una cavia soltanto la gabbia ideale, partendo dal presupposto che più grande è meglio è, dovrebbe essere circa 70cmx45cm…naturalmente per due soggetti le dimensioni minime dovrebbero essere di 80cm, ma l’ideale sarebbe una gabbia di 100cm…da evitare sono le gabbie in plexiglas che comunque surriscaldano, non permettono all’animale di curiosare come vorrebbero e c h e comunque non lasciano uscire liberamente le esalazioni delle urine e che d’estate rendono l’aria rare-

fatta. Una volta scelta la gabbia bisogna vedere come arredarla: a scelta del proprietario si può decidere di mettere all’interno un nido che consenta alla cavia di andarsi a rintanare quando lo ritiene opportuno, tuttavia la cavia che sotto certi punti di vista è timida, con un nido all’interno tenderà a stare nascosta diverso tempo, nel momento in cui è nascosta per farla stare tranquilla sarebbe bene non cercarla di prendere. Se si opta per mettere un nido, l’ideale è quello di plastica smontabile, che è facilmente lavabile e più igienico, inoltre aprendo il tetto si può osservare la cavia senza disturbarla più di tanto ed è più difficile da rosicchiare. Altri due accessori molto utili sono la fieniera e l’angoliera igienica, la prima serve per mettere il fieno da mangiare senza che questo sia sparso all’interno della gabbia e quindi senza che entri in contatto con magari le feci o le urine e senza che la cavia possa sparpagliarlo; l’angoliera invece è un oggetto che nasce principalmente per i furetti, ma va benissimo anche per cavie, cincillà e conigli…consiste in un attrezzino, abbastanza economico di plastica che si mette da un lato nella gabbia con dentro la lettiera, in questo modo si può abituare l’animale a sporcare solo in quell’angolo, senza essere costretti a coprire l’intera superficie della gabbia con materiale assorbente, e anche per il proprietario è dunque più semplice da pulire. La scelta della lettiera è sempre un dilemma per i proprietari di cavie, ci sono diverse opzioni di scelta, ma sicuramente una soluzione molto valida, particolarmente assorbente consiste nel pellet di legno, in circolazione ci sono diverse marche da utilizzare e va anche benissimo comprare il pellet di legno per le stufe, che è esattamente la stessa cosa, l’importante è vedere che non sia trattato chimicamente e che il tipo di legno utilizzato non sia nocivo (per esempio va benissi33


mo il faggio e pioppo per andare sul sicuro), alternativa è il truciolato per roditori, reperibile in qualsiasi negozio per animali, o il tutolo di mais, che tuttavia assorbe meno. L’importante per qualsiasi prodotto è che non sia aromatizzato assolutamente, ma al naturale, in quanto le esalazioni, potrebbero essere nocive e procurare danni al fegato. Nella gabbia non deve mai mancare un beverino del tipo a beccuccio, meglio non mettere ciotole con l’acqua dentro che si può sporcare e la cavia può caderci dentro e bagnarsi, e due ciotole: una per il pellet e l’altra per la verdura. La gabbia non va mai collocata in un posto troppo chiassoso, ma neanche in un posto dove ci sono correnti d’aria o sole diretto, in quanto le cavie sono molto sensibili e un colpo di sole come un colpo d’aria per loro può essere letale. La temperatura ideale non dovrebbe superare i 28°, tuttavia le cavie possono acclimatarsi anche a temperature superiori, l’importante che non sia vicino a fonti di calore dirette o sotto il sole; per ovviare al caldo si può mettere nella gabbia una bottiglia d’acqua fredda, così se la cavia sentirà la necessità potrà refrigerarsi, senza bagnarsi. La gabbia non va mai pulita con detergenti di nessun tipo, meglio usare semplice acqua e aceto e poi risciacquare, pulisce, disinfetta e non è tossico per gli animali. L’ALIMENTAZIONE: La cavia è un animale al 100% erbivoro, la sua alimentazione principale deve basarsi sulla verdura…quando si acquista l’animale, bisogna abituarlo poco alla volta, iniziando con un solo tipo di verdura a piccole quan34

tità e andando ad aumentare con il tempo, fino poi a far raggiungere una quantità adeguata di verdura varia. L’importante è che la verdura sia ben lavata (solo con acqua), asciugata e assolutamente non fredda di frigo. Una cavia, al giorno, dovrebbe mangiare circa 100g di verdura, poi naturalmente è soggettivo. Un altro alimento che la cavia deve avere sempre a disposizione è il fieno, quello non deve mancare mai, quando si acquista il fieno bisogna vedere che non sia tutto sbriciolato, che sia verde (quindi non giallino) e profumato, meglio non compresso. Alimento che accompagna questi due è il pellettato, in commercio ci sono diverse marche, l’importante è che sia un pellettato specifico per cavie (quindi non cavie e conigli, roditori vari,…), che sia un prodotto con

vitamina C, che non contenga minimamente cereali e che abbia un alto contenuto di fibre (minimo il 20%). Il pellet con i cereali e semi vari, non va assolutamente bene, avendo poche fibre alle cavie non viene facile digerirlo, può fermentare nello stomaco e causare blocchi intestinali che in poco tempo possono portare alla morte. Le verdure commestibili per le cavie sono praticamente quelle commestibili per l’uomo, anche la frutta va molto bene, da evitare o comunque da dare in piccole quantità è la frutta più zuccherina. Le cavie sono animali che hanno la crescita continua dei denti, per mantenere la lunghezza dei denti regolare, tranne che non vi siano patologie congenite, basta un’alimentazione corretta. Non bisogna mai dare alla cavie: pasta e derivati, pane, fette biscottate, biscotti, snack in commercio con semini e roba del genere, patate, funghi, legumi, latte e derivati in quanto non tollerano il lattosio, dolci, cioccolata, prezzemolo, il picciolo del pomodoro, cipolle, aglio, rabarbaro. I succhi di frutta possono essere tranquillamente dati, purché senza zucchero. L’IMPORTANZA DELLA VITAMINA C: A differenza di altri roditori, la cavia ha la necessità di assumere quotidianamente vitamina C, se ciò non accade, la cavia viene affetta dallo scorbuto e in poco tempo muore. La quantità di vitamina C quotidiana per cavie dovrebbe essere di circa 30mg, questa razione la può ottenere da certi alimenti, per le verdure le più ricche di vitamina C sono: peperoni rossi, spinaci, cavolo, broccoli, peperoni verdi e a seguire altre verdure; la frutta più ricca di vitamina C è invece: il kiwi, la papaia, le fragole, aran-


cia, uva , mandarino e via dicendo…Se non si riesce a dare il giusto apporto con l’alimentazione, allora si possono usare prodotti farmaceutici anche ad uso umano, dando qualche goccia (attenendosi alle dosi indicate), meglio direttamente in bocca, piuttosto che nel beverino. Meglio evitare polivitamici in quanto potrebbero andare bene per la vitamina C ma potrebbe sfasare l’apporto delle altre vitamine. La vitamina C è comunque una vitamina che si assimila giornalmente, non si possono dare quantità maggiori per farla durare di più e anzi se ci sono frequenti sbalzi da quantità maggiori a minori anche questi possono causare lo scorbuto. LA RIPRODUZIONE: Le cavie, sia maschi che femmine sono già fertili ad un mese d’età, eppure più di una volta si è sentito di cavie femmine già coperte a 20 giorni, tuttavia l’ideale per il primo parto di una cavia sarebbero i due/tre mesi, al contrario una cavia non dovrebbe mai avere la prima cucciolata a sette mesi, in quanto le ossa del pube si solidificano e difficilmente la cavia riesce a partorire, a volte si può ricorrere al cesario, altre volte la cavia non sopravvive. La cavia femmina è recettiva praticamente sempre, anche se ha dei cicli d’estro specifici, anche subito dopo il parto la cavia è pronta ad accoppiarsi di nuovo. La gravidanza dura da 55 a 75 giorni, in genere…naturalmente è bene far tenere sotto osservazione da un veterinario la cavia gravida, già dopo due settimane toccando si possono percepire i cuccioli, tuttavia è bene non palpare troppo perché si rischia di far male ai piccoli ed è quindi meglio che verifichi una mano esperta. I cuccioli nascono già con il pelo e gli occhi aperti, già da subito prendono il latte della mamma e pochissimi giorni dopo iniziano a mangiucchiare quello che trovano nella gabbia, fieno, verdura, etc…quando hanno sui sette giorni iniziano a toccare anche il pellet. I cuccioli di cavietta iniziano ad essere autonomi verso i 12 giorni, tuttavia è bene lasciarli con la mamma fino ai 21 giorni, più latte prendono e meglio è, poi è bene separare i maschi dalle femmine. I cuccioli nati per parto vanno da 1 a 6. La cavia nel parto fa tutto da sola, se la si vede in difficoltà è bene chiamare il veterinario, in teoria non dovrebbe perdere più di un cucchiaino di sangue, quindi se si hanno flussi emorragici maggiori è bene farla controllare. I cuccioli possono già essere toccati il giorno seguente, dopo che la mamma li ha puliti e si è sicuri che stanno bene, in quanto se la cavia è equilibrata non rifiuterà i nascituri. Prima di far partorire una cavia, bisogna comunque fare un’attenta riflessione sulla sistemazione dei futuri piccoli, sul fatto che comunque bisogna trovare delle possibili famiglie prima della nascita e che comunque è meglio non lasciarli presso negozi, dove il loro destino sarebbe incerto, da ricordare che alcuni animaletti sono comprati come cibo per serpenti.

La differenza tra maschio e femmina, da grandi è evidente dalla presenza dei testicoli nel maschio , ma un occhio allenato può vedere la differenza del sesso già nei cuccioli appena nati: i maschietti hanno infatti una fessura a I, mentre le femmine a Y. LE RAZZE: Ci sono davvero moltissime razze e varietà, per il tipo di pelo però se ne distinguono tre, a pelo corto: sono le americane, con il pelo a rosette: le abissine e con il pelo lungo: le peruviane. LE CURE: Le cavie a pelo lungo vanno spazzolate giornalmente, quelle con il pelo a rosette ogni tanto…la spazzola deve essere in gomma o per neonati e deve essere fatto in modo molto delicato per non ledere la cute. La cavia non ha assolutamente bisogno del bagno, non va lavata, e ancora meno vanno usati prodotti come shampoo per uso umano,per cani o gatti. Se si vuol pulirla si può usare uno shampoo a secco per roditori. In commercio ci sono forbicine e tronchesine per roditori e uccelli, per tagliare le unghie, c’è da stare attenti a non toccare il nervo, devono essere tagliate sempre 2/3mm sopra, se si ha difficoltà meglio andare dal veterinario. Non ci sono vaccini specifici per cavie.

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a cura del Dr. MAURO VASCONI

Il lago di Lugano o Ceresio è il secondo lago per estensione della provincia di Varese. In realtà le sponde di questo lago che si affacciano nel varesotto sono una minima parte in quanto il lago si trova principalmente in territorio svizzero. La parte più orientale del lago bagna infine la provincia di Como. Dal lago di Lugano si genera il fiume Tresa che poi riversa le sue acque nel lago Maggiore. Per le sue caratteristiche il bacino può essere diviso in due parti ben distinte tra di loro; la parte più settentrionale e quella meridionale. Come linea di demarcazione si considera il ponte autostradale sito a Melide, nel Canton Ticino. La componente più settentrionale del lago di Lugano, di cui una buona parte si trova in territorio comasco, è caratterizzata da una notevole profondità delle acque. Questa caratteristica, associata alla limitata superficie del lago, fa si che le acque in questa sua parte non riescano normalmente a mescolarsi. In pratica nella componente settentrionale nel Ceresio sono presenti due laghi, uno che coinvolge le acqua più superficiale e uno posto nelle profondità. Il rimescolamento delle acque accade solamente nel caso in cui nel periodo tra inverno e primavera si verificano dei forti temporali accompagnati da vento molto intenso che riescono, agitando la superficie del lago, a portare in profondità le acque superficiali. Il rimescolamento delle acque è un fattore importante per consentire una ossigenazione delle acque profonde che altrimenti si presentano anossiche e quindi non adatte alla vita di una comunità ittica. Se da un lato quindi questo processo è positivo in quanto porta del vitale ossi38


geno anche in profondità, dall’altro può essere pericoloso per la vita nell’ecosistema lago, in quanto si movimentano dal fondo sostanze tossiche prodotte durante il periodo di anossia. Inoltre il rimescolamento delle acque superficiali con quelle profonde rimovimenta il fosforo dal fondale, portandolo in superficie e rendendolo di nuovo disponibile alla comunità algale, presente fin dove penetrano i raggi solari, che può così produrre delle pericolose fioriture algali. La parte meridionale del lago invece presenta una profondità minore. Ciò consente un rimescolamento sull’intera colonna d’acqua una volta l’anno, nel periodo invernale, quando tutta l’acqua del lago si trova alla temperatura di circa 4-5° C. Il lago di Lugano è stato vittima, come un po’ tutti i laghi della provincia, di un forte inquinamento costituito da materia organica avvenuto dal dopoguerra fino agli anni novanta. Come abbiamo già visto per gli altri laghi varesotti l’inquinamento organico può essere monitorato misurando la concentrazione di fosforo in acqua, elemento che determina la crescita di alghe microscopiche. Analizzando la variazione di questo valore si nota come il lago si sia allontanato molto dalla sua condizione naturale, passando da oligotrofia a ipertrofia, per poi migliorare dagli anni novanta

fino ai giorni nostri, tendendo, una volta rimossi gli apporti esterni di nutrienti, a tornare verso il suo naturale equilibrio. Ora il lago si trova in una situazione di eutrofia, con la tendenza a tornare lentamente verso la mesotrofia. Parallelamente ai cambiamenti dello stato fisicochimico delle acque, anche la comunità ittica si è modificata rispetto a quella originaria del bacino. Alcune specie sono praticamente scomparse e allo stesso tempo ne sono comparse altre più resistenti che hanno raggiunto delle popolazioni molto elevate. Non solo le modificazioni dei parametri ambientali hanno però influito sulla vita dei pesci presenti nel lago di Lugano, ma anche la costruzione di sbarramenti sul fiume Tresa. Questi hanno infatti isolato il lago di Lugano, impedendo ai pesci di compiere le loro abituali migrazioni tra il fiume e il lago, ma anche tra il lago di Lugano e il lago Maggiore. Esistono due sbarramenti, uno posto subito all’inizio del fiume, utilizzato per regolare la portata d’acqua del fiume, e uno a Creva, dove è presente una centrale con uno sbarramento massiccio, che ha creato un dislivello di diversi metri tra le due sponde. Nel 2007 è stato però realizzato un passaggio per pesci allo sbarramento posto all’inizio del Tresa, consentendo così il passaggio di pesci tra lago e fiume.

Lago di Lugano - Foto di Gianluigi Premoli 39


Questo fattore è molto importante per facilitare quelle specie ittiche che compiono delle migrazioni verso le acque correnti durante il loro periodo riproduttivo, consentendo loro quindi di riprodursi nelle acque del Tresa e di ritornare poi nelle acque del Ceresio. Queste migrazioni sono state anche documentate in quanto questo passaggio per pesci è dotato di una camera di osservazione subacquea, dove è stato possibile osservare direttamente il fenomeno. E’ invece in fase di studio il superameno dello sbarramento di Creva, abbastanza complicato dal punto di vista tecnico a causa del notevole dislivello che deve essere affrontato. Come sempre la famiglia di pesci che ha più risentito delle modificazioni ambientali è stata quella dei salmonidi. Nel lago di Lugano sono presenti trote, sia lacustri che fario, la cui popolazione è sostenuta da immissioni di avanotti prodotti presso gli incubatoi

ittici. Le trote sono una delle specie che riceveranno un vantaggio, per quello che riguarda la riproduzione, con la riapertura della comunicazione tra il lago e il suo effluente, in quanto sono pesci che cercano i bassi fondali dei fiumi per deporre le loro uova. Nel lago sono inoltre presenti ormai rari salmerini alpini, pesci che vivono a grandi profondità, dove però le acque del Ceresio non offrono una buona ossigenazione. Un altro pesce dalle stesse abitudini e che quindi frequenta gli abissi del lago è la bottatrice, segnalata anche questa in declino per le stesse motivazioni che hanno portato alla quasi scomparsa del salmerino. Nelle acque del lago di Lugano, grazie a pratiche di reintroduzione cominciate in seguito ai miglioramenti della qualità delle acque, stanno tornando anche i coregoni, in passato molto numerosi, ma in seguito praticamente scomparsi con il deterioramento ambientale.

Un altro pesce un tempo molto abbondante, ma ora quasi scomparso, è l’alborella. Anche per questa piccola specie ittica sono in corso degli studi atti a reintrodurre il pesce nelle acque del Ceresio e avvantaggiarne la riproduzione predisponendo dei letti ghiaiosi dove il pesce depone le uova all’inizio dell’estate. Vengono segnalate come costanti e numericamente abbastanza consistenti le popolazioni di vari ciprinidi, come scardole, cavedani, vaironi, carpe, carassi e tinche. Un ciprinide che invece ha colonizzato con un notevole numero di esemplari tutto il lago, diventando in breve tempo il pesce più numeroso è il gardon. Questo pesce, geneticamente molto vicino a pesci autoctoni delle acque italiane come pigo e triotto, è di recente introduzione nelle acque italiane ma si sta diffondendo molto velocemente grazie alle sue capacità di adattamento. Questa diffusione sta però mettendo in pericolo la

Lago di Lugano - Foto di Gianluigi Premoli 40


sopravvivenza dei suoi parenti più stretti, i già citati pigo e triotto, a causa dell’inquinamento genetico che il gardon ha portato, essendo queste tre specie in grado di ibridarsi. Per quello che riguarda i pesci predatori nel lago di Ceresio si è affermata in maniera più netta rispetto alle acque degli altri laghi della provincia la presenza del luccioperca. Anche questa specie, come il gardon, non è originaria del nostro paese, ma ha origine dell’Europa orientale. La massiccia presenza di luccioperca non sembra però aver influito negativamente sulla popolazione di pesce persico, che si mantiene abbastanza abbondante. Presenti ma numericamente meno consistenti sono luccio e persico trota. Un pesce la cui presenza è caratterizzata da grosse fluttuazioni numeriche è l’agone, che ultimamente pare essere in espansione dopo periodi di scarsità.

Lago di Lugano - Foto di Gianluigi Premoli

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CONTRO IL LORO ABBANDONO

Il diario di un cane... Settimana 1: Oggi, è una settimana che sono nato; che gioia essere arrivato in questo mondo!

Mese 01: Mia mamma mi accudisce molto bene. E' una mamma esemplare. Mese 02: Oggi, sono stato separato dalla mamma. Era molto inquieta e mi ha detto addio con lo sguardo. Speriamo che la mia nuova "famiglia umana" si occupi così bene di me, come l'ha fatto lei. Mese 04: Sono cresciuto in fretta, tutto mi attrae e m'interessa. Ci sono parecchi bambini in casa; sono per me, dei "fratellini". Siamo dei monelli, mi tirano la coda e li mordo per giocare. Mese 05: Oggi, mi hanno sgridato. La mia padrona mi ha ripreso perchè ho fatto "pipi" dentro in casa, ma non mi avevano mai detto dove dovevo farla. Inoltre, dormo nella "riserva" ........e non protestavo.! Mese 12: Oggi ho compiuto un anno. Sono un cane quasi adulto. I miei padroni dicono che sono cresciuto più di quello che immaginavano. Ah, come devono essere orgogliosi di me! Mese 13: Oggi mi sono sentito molto male. Il mio "fratellino" mi ha preso la mia palla. Io non prendo mai i suoi giocattoli. Allora, me la volevo riprendere. Ma le mie mascelle sono diventate troppo forti e l'ho ferito senza volerlo. Dopo la paura, mi hanno incatenato; non posso quasi più vedere il sole. Dicono che mi tengono d'occhio, che sono un ingrato. Non capisco niente di quello che sta succedendo. Mese 15: Tutto è diverso........vivo sul balcone. Mi sento molto solo, la mia famiglia non mi ama più. A volte dimenticano che ho fame e sete. Quando piove, non ho un tetto dove ripararmi. Mese 16: Oggi mi hanno fatto scendere dal balcone. Ero certo che la mia famiglia mi avesse perdonato; ero così contento che saltavo dalla gioia. La mia coda si muoveva in tutti i sensi. Oltretutto mi hanno portato con loro per una passeggiata. Abbiamo preso la direzione dell'autostrada e di colpo, si sono fermati. Hanno aperto la portiera dell'auto e sono sceso tutto contento, credendo che stavamo per trascorrere la giornata in campagna. Non ho capito perchè hanno richiuso la portiera e sono partiti. "Ehi, aspettate! mi state dimenticando!.........mi sono messo a correre dietro l'auto con tutte le mie forze. La mia angoscia aumentava quando mi accorgevo che stavo per svenire e.....non si fermavano: mi avevano dimenticato.

Mese 17: Ho tentato invano di ritrovare la strada per casa "mia". Mi sento perso. Sul mio cammino, trovo persone di buon cuore che mi guardano con tristezza e mi danno un pò da mangiare. Li ringrazio con lo sguardo e dal profondo del mio cuore. Mi piacerebbe che mi adottassero; sarei leale e fedele come nessuno al mondo. Ma dicono solo "povero, piccolo cagnolino", si sarà perso!!!!!!!!! Mese 18: Qualche giorno fà, sono passato davanti a una scuola e ho visto tanti bambini e giovani come i miei "fratellini". Mi sono avvicinato e un gruppetto, ridendo, mi ha lanciato una pioggia di sassi per "vedere chi aveva la mira migliore". Una della pietre mi ha rovinato un occhio e da quel giorno non ci vedo più, da quella parte. Mese 19: non ci crederete, ma la gente aveva maggiore pietà per me quando ero più bello. Adesso sono molto magro, il mio aspetto è cambiato. Ho perso un occhio e la gente mi fa scappare a colpi di scopa quando provo a trovare un piccolo riparo all'ombra. Mese 20: Non mi muovo quasi più. Oggi, tentando di attraversare la strada dove circolano le auto, mi hanno preso sotto. Pensavo di essere al sicuro in quel luogo chiamato fosso, ma non dimenticherò mai lo sguardo soddisfatto dell'autista che si è addirittura buttato di lato per schiacciarmi. Almeno mi avesse ucciso. Mi ha solamente rotto l'anca. Il dolore è terribile, le mie zampe dietro non reagiscono più e mi sono issato con molta difficoltà, verso un pò d'erba ai lati della strada. Mese 21: Sono 10 giorni che sto sotto il sole, la pioggia, senza mangiare. Non mi posso muovere. Il dolore è insopportabile. Mi sento molto male; è un luogo umido e direi che il mio pelo sta cadendo. La gente passa, nemmeno mi vedono, altri dicono "non ti avvicinare". Sono quasi incosciente, ma una forza strana mi fa aprire gli occhi......la dolcezza della sua voce mi ha fatto reagire. Lei diceva" povero piccolo cane, in che stato ti hanno ridotto"......con lei c'era un signore con una veste bianca, mi ha toccato e ha detto "mi dispiace, cara signora, ma questo cane incurabile, è meglio mettere fine alle sue sofferenze". La signora gentile si è messa a piangere ma ha approvato. Non so come, ma ho mosso la coda e l'ho guardato, ringraziandolo per aiutarmi a trovare finalmente riposo. Ho sentito solo la puntura della siringa e mi sono addormentato per sempre chiedendomi perchè fossi nato se nessuno mi voleva.

La soluzione non è di buttare un cane sulla strada ma di educarlo. Non trasformare in un problema una compagnia fedele. Aiuta a fare prendere coscienza e a mettere fine al problema dei cani abbandonati. 43


a cura delle Dott.sse PAOLA BOLOGNA - SIMONA RIVOLTA

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei rettili: insoliti pet che sempre più vengono apprezzati da un maggior numero di appassionati In questo numero parleremo del Boa constrictor: questa specie appartiene al genere Boa di cui esistono numerose sottospecie (imperator, constrictor, mexicana, amarali, ortoni, occidentalis, nebulosus, melanogaster, sabogae, orophias) diffuse nelle regioni tropicali dell'America centrale e meridionale anche se non manca qualche specie asiatica, dell'Africa orientale e solo una europea, il piccolo boa delle sabbie.

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I Boa sono ovovivipari, ossia le femmine trattengono le uova all'interno fino alla schiusa e la gestazione ha una durata di circa 6 mesi. Questo particolare modo di riproduzione è importante per chi alleva in quanto evita di fare ricorso ad apposite incubatrici, con il conseguente controllo dei valori di umidità e temperatura, dal momento che le femmine gravide fungono esse stesse da “schiuditoio” I Boa constrictor imperator sono quelli maggiormente riprodotti dagli erpetologi perché ritenuti più prolifici e più predisposti all’accoppiamento.

Un segno che permette all’allevatore di ritenere che l’accoppiamento sia andato a buon fine è la comparsa,nella femmina, di un gonfiore all’altezza dell’addome, dopo di che essa non si alimenta più e cerca un angolo caldo dove la temperatura sia di 35 gradi. Normalmente le femmine cambiano la pelle un mese prima del parto ed è in questo momento che dovremmo osservare le gestanti per intervenire alla nascita dei piccoli boa, evitando che le femmine con il loro peso possano schiacciarli: infatti i nuovi esemplari dovrebbero essere trasferiti in apposite vasche di plastica.


I nuovi nati iniziano a nutrirsi dopo la prima muta, cibandosi di piccoli roditori mentre gli adulti di grosse dimensioni possono mangiare addirittura dei conigli. L’aspetto e le dimensioni delle diverse sottospecie variano incredibilmente: i Boa constrictor possono misurare fino a 12 metri mentre ci sono dei piccoli esemplari che si avvicinano al metro di lunghezza. La colorazione tipica del fondo è bruno-rosata chiara con caratteristiche macchie dorsali a sella di colore nero e bianco nella parte anteriore del corpo e a triangolo nella parte posteriore; i disegni triangolari della coda si riempiono di un colore rosso sempre piĂš vivo a seconda della sottospecie di appartenenza. Esistono infine degli esemplari albini o senza selle, frutto di mutazioni ottenute in cattivitĂ .

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Omeopatia e problemi gastroenterici

A cura della Dott.ssa PATRIZA ARRIGHI

L’omeopatia e’ un metodo terapeutico clinico basato sull’uso di rimedi in dosi infinitesimali atti a ristabilire l’equilibrio del paziente per arrivare alla vera guarigione. Il medico veterinario che nella propria pratica quotidiana desideri applicare l’omeopatia si trova di fronte a veri e propri problemi pratici: molto spesso i proprietari hanno una scarsa conoscenza del proprio animale e quindi la repertorizzazione classica viene a mancare e con essa la possibilità di applicare il metodo unicista (somministrazione di un unico rimedio). Ad ogni modo la ricerca del rimedio più simile alla sintomatologia del paziente ci permette di ottenere risultati soddisfacenti anche in patologie complesse come quelle dell’apparato gastroenterico. In veterinaria sono molto frequenti le patologie orali e in particolar modo, nel gatto, il Complesso del granuloma eosinofilico. La patologia, a eziologia multifattoriale e non ancora del tutto chiara, si manifesta con la formazione di un’ulcera indolente a livello del labbro o della mucosa orale. Possono esserci concomitanti lesioni cutanee soprattutto pododermatiti o granulomi lineari agli arti. Sintomi caratteristici sono disoressia, disfagia, alitosi e salivazione vischiosa profusa.

Molto spesso, ma non sempre, i gatti sono affetti da forme leucemiche o di immunodeficienza felina che ne peggiorano le condizioni generali . Le erosioni, soprattutto all’istmo delle fauci , sono profonde, sanguinolente, con margini irregolari e molto spesso così dolorose da non permettere al gatto di alimentarsi. Seguendo la legge di similitudine, principio fondamentale dell’omeopatia, possiamo utilizzare: MERCURIUS SOLUBILIS alla 5ch o 30 ch quando si ha stomatite e interessamento gengivale, salivazione abbondante e alito fetido. Il malato si presenta molto debole ed emaciato con tremori delle estremità, le secrezioni sono irritanti muco purulente e di STOMATITE odore cattivo. ARSENICUM ALBUM: le mucose sono irritate rosse e secche con essudato poco abbondante ma estremamente escoriante e bruciante. Il paziente perde rapidamente e completamente le forze, spesso in maniera spropositata rispetto allo stato della malattia. E’ agitato e ha sete intensa. BORAX: si hanno formazione di afte brucianti e assai dolorose all’interno delle guance associate a stomatite. Il paziente e’ nervoso, ansioso e ipersensibile ai rumori; soprassalta al minimo rumore improvviso. MURIATICUM ACIDUM: e’ il farmaco delle ulcerazioni gravi della cavità orale dove provoca afte ed escare grigiastre sulla lingua e sulla mucosa orale che evolvono in un secondo tempo in ulcerazioni sanguinanti, profonde interessanti anche la mucosa gastrica e intestinale. La lingua e’ asciutta e le ulcerazioni sono di colore scuro bluastre con alito fetido. La deglutizione e’ molto dolorosa e la gola e’ edematosa.

PULSATILLA 46

ENGYSTOL: e’ un rimedio che stimola il sistema immunitario, notevolmente compromesso in questa patologia, e somministrato per lunghi periodi a cicli ripetibili durante l’anno da una buona risposta. La gastrite acuta e’ una sindrome relativamente comune sia al gatto che al cane, ad eziologia varia, è caratterizzata da vomito senza sintomi di coinvolgimento sistemico. In caso di compresenza di altri sintomi va indagata l’eziologia del disturbo. Accanto alla sospensione dell’alimentazione per almeno 12-24 ore e a fluido terapia se è presente disidratazione, trovano impiego:


IPECACUANHA NUX VOMICA: regola la secrezione acida dello stomaco attraverso la modulazione del tono vagale e simpatico. Viene utilizzata quando la nausea e l’iperacidità gastrica peggiorano al mattino e dopo i pasti e si hanno eruttazioni acide e amare con dolori crampiformi allo stomaco.

NATRUM CARBONICUM. Agisce sulla sfera digestiva con indebolimento delle secrezioni gastriche e di tutto il processo digestivo diminuendo anche le secrezioni biliari. Trova impiego nella dispepsia, anche per errori dietetici, con forti eruttazioni acide, nausea e vomito.

PULSATILLA: è aggravata dopo i pasti soprattutto quelli composti da alimenti grassi, provoca lentezza nella digestione, bocca secca senza sete, addome gonfio, meteorismo con eruttazione e vomito acre.

ANTIMONIUM CRUDUM: agisce in maniera elettiva sullo stomaco quando la mucosa presenta uno strato catarrale. Si ha disgusto per il cibo, nausea e vomito all’odore dello stesso. Ottimo per disturbi digestivi, per aver mangiato troppo e si ha costante eruttazione gassosa sia anale che orale. Il vomito è continuo. Viene chiamato il farmaco del “maiale” per la sua tendenza all’ingrassamento eccessivo. IPECACUANHA: rivela elezione per l’apparato digerente con infiammazione delle mucose e notevole eccitazione del nervo pneumogastrico con conseguenti spasmi che provocano nausea e vomito. Il sintomo più vistoso è la nausea continua che non cessa neppure con il vomito. Ci può essere ematemesi con sangue rosso vivo..

NUX VOMICA 47


MALATTIE DEL CANE:

LE PATOLOGIE VIRALI A cura della Dott.ssa DONATA BIANCHI

LE PATOLOGIE VIRALI che possono colpire il cane sono ai nostri giorni molto diminuite come incidenza grazie soprattutto ai piani vaccinali adottati ed alle migliori condizioni igenico sanitarie in cui vengono tenuti i”nostri amici” . Ciò nostante è possibile osservare punte di rivirulentazione a seguito di “rotture di immunità” , o per importazioni di cucciolate

Parliamo degli agenti eziologi, dei sintomi clinici e delle eventuali terapie di: cimurro parvovirosi tosse dei canili ed anche epatite infettiva. di provenienza estera sanitariamente non ben controllati, o per presenza di ceppi virali neurogeni particolarmente aggressivi o per stati immuno soppressivi quali possono essere presenti nell animale debilitato o anziano. Parliamo degli agenti eziologi ,dei sintomi clinici e delle eventuali terapie di: cimurro parvovirosi tosse dei canili ed anche epatite infettiva. Il cimurro è una patologia multisistemica causata da un virus a RNA appartenente alla fam. “paramixoviridae”gen. Morbillivirus (a questo genere appartiene anche il virus della peste bovina e quello del morbillo nel bambino: si pensi quindi all aggressività di quest ultimo virus per i bambini). Possono venire infettati spt cani ma anche furetti, tassi, leoni ma è autolimitante nei gatti. Cosa molto importante il virus viene eliminato dai comuni disinfettanti, dal calore e dall essiccamento. L infezione avviene attraverso l inalazione di aerosol di materia48

le infetto rappresentato dalle secrezioni respiratorie, urinarie e fecali e poi si diffonde attraverso tessuti linfatici locali e generali dove si moltiplica dando viremia . A questo punto la risposta immunitaria dell ospite determina la gravita dell evoluzione della patologia con diffusione ai tessuti cutanei, respiratori, gastroenterici, urogenitali el S.N.C. oppure a una forma sub- clinica con guarigione. La malattia colpisce animali giovani non vaccinati tra i tre e sei mesi in corrispondenza del declino ac materni e la forma classica si manifesta con congiuntivite acuta associata a scolo oculare e tosse secca a cui si associa poi scolo nasale mucopurulento complicanze batteriche con polmoniti ipertermia depressione sensorio e anoressia; pùo presentarsi anche in forma gastrointestinale dopo 20gg. dall infezione con vomito e diarrea emorra-

La Parvovirosi del cane è una malatia infettiva contagiosa conosciuta comunemente come gastroenterite emorragica gica e questa forma va distinta eziologicamente dalla parvovirosi canina. Sempre nel cane giovane possiamo osservare una cheratocongiuntivite secca che può facilmente portare a ulcere, perforazioni e gravi lesioni corneali. Utili indicatori diagnostici di pregressa infezione sono la comparsa, 3, 6 sett dopo la risoluzione parziale o totale delle manifestazioni cliniche , di ipercheratosi ( cioè ispessimente e indurimento ) del tartufo e dei cuscinetti plan-

tari nonché ipoplasia dello smalto dentale che si può evidenziare con una colorazione brunastra alla base delle gengive . Da due settimane a molti anni dopo i primi segni sistemici alcuni animali (anche con infezione sub clinica )sviluppano segni neurologici quali convulsioni, depressione , atassia ,paresi, paralisi e mioclonie;l encefalite del cane anziano si manifesta tardivamente con segni di cecita centrale, anteropulsione, movimenti in circolo compulsivi diminuzione dei riflessi posturali. L esame clinico con la presenza dei vari e diversi sintomi può indirizzare ad sospetto di infezione che spesso nei soggetti in vita i test diagnostici non sono in grado di individuare. Le motidiche di routine sono test sierologici che consentono di evidenziare la reattività anticorpale verso il virus del cimurro. Non esistono farmaci antivirali efficaci per trattamento del cimurro e approccio terapeutico si può basare essenzialmente su trattamento sintomatico di supporto e sicuramente il miglior intervento è quello che prevede la vaccinazione preventiva. La Parvovirosi del cane è una malatia infettiva contagiosa conosciuta comunemente come gastroenterite emorragica e generalmente colpisce cuccioli di età compresa tra 30 gg. e tre


mesi con episodi di malattia anche a 7mesi. La malattia fu segnalata la prima volta nel 1978 1979 in Europa e Nord

America e fu individuato come responsabile un parvovirus di tipo 2 molto resitente nell ambiente esterno anche in condizioni sfavorevoli ma è sensibile all ‘ipoclorito di sodio (candeggina )ed ha avuto numerosi evoluzioni fino a

portarlo come lo conosciamo oggi purtroppo con un potere patogeno maggiore perché il periodo di incubazione è inferiore a 4-5 gg. ,l enterite emorragica è molto imponente e più elevata è la mortalità, inoltre ha anche la caratteristica biologica di infettare il gatto. Che via intraprende per dare malattia?( = patogenesi ? Il virus penetra per via oro-nasale invade il torrente circolatorio e l ‘intestino tenue dove colonizza le cellule dell ‘epitelio intestinale determinando diarrea che spesso è emorragica. ILvirus viene eliminato con le feci prima della comparsa dei segni clinici e raggiunge valori elevati fra 5 8 gg. dopo infezione .Il decorso clinico è generalmente rapido ed è caratterizzato da marcata leucopenia /linfopenia per attacco da parte del virus dei tessuti linfatici che presentano necrosi. I cuccioli possono venire a morte o

guarire lentamente ; a volte l infezione può essere presente in forma sub clinica e l’evoluzione della malattia è fondamentalmente determinata dall ‘età del soggetto colpito e dallo stato immunitario al momento all‘ingresso del virus . I segni clinici sono quindi caratterizzati da una forma gastroenterica emorragica con vomito diarrea prostazione e leucopenia marcata con esito per lo più infausto, una forma sub clinica talvolta a sintomatica a stretta correlazione con il grado di immunita del soggetto al momento dell ‘ingresso del virus questo stato però non impedisce

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La validità delle vaccinazioni traspare in tutta la sua importanza la replicazione e la disseminazione del virus nell ‘ambiente con impatto epidemiologico chiaramente differente a secondo del tipo di vita dell ‘animale se accolto in famiglia o in un canile. Il sospetto clinico di parvovirosi può essere formulato se l ‘animale presenta diarrea emorragica vomito disidratazione e leucopenia marcata e la diagnosi può essere conseguita velocemente con test ricerca virale su campioni di feci infette. Anche per questa grave patologia la terapia è sintomatica di supporto fermo restando la profilassi vaccinale ed ambientale il miglior presidio terapeutico preventivo. Altra patologia virale che giova della somministrazione di un vaccino preventivo è la sindrome respiratoria nota come “tosse

dei canili”

o tracheobronchite del cane. Non si sa per certo quale sia agente responsabile principalmente anche se adenovirus herpes virus e il virus della parainfluenza sono quasi sempre presenti nei focolai ai quali si aggiungono spesso complicanze batteriche.

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L’infezione si trasmette tramite le secrezioni eliminate con colpi di tosse starnuti quindi via aria ed il periodo di incubazione è di circa una settimana -visto la modalità di trasmissione è molto importante isolare o evitare contatti tra animali infetti - dopodichè la malattia si presenta nella quasi totalità dei soggetti conviventi con possibilità di due forme :una più benigna autorisolvente e una più grave con febbre tosse secca ragliante e spesso associata a conati di vomito schiumoso e sse si complica con sovra infezioni batteriche può essere una forma letale. La diagnosi si basa spt sui segni clinici e sui riscontri anamnestici – vita comunitaria o contatti con altri cani infetti es. ai giardini pubblici –e la terapia si basa

Un'altra patologia che può colpire prevalentemente soggetti sotto l anno di età è l’epatite infettiva... anche qui su farmaci di supporto quali antibiotici per limitare gli eventuali danni da sovrainfezione batterica e su antitussigeni .

Un'altra patologia che può colpire prevalentemente soggetti sotto l’anno di età è l’epatite

infettiva

le cui manifestazioni cliniche sono davvero molto rare in quanto la vaccinazione è pratica di routine nelle ben note composizioni vaccinali tri- quadri- epta valente. L agente eziologico è imparentato con i virus respiratori e l infezione avviene per contatto diretto tra soggetto malato e sano-inalazione – o per contatto indiretto- per ingestione-. Ed il virus si moltiplica nelle tonsille ed in organi linfatici per poi diffondersi nell organismo con localizzazione primaria nel fegato. Qui il grave danno cellulare determina una alterazione dei processi coagulativi che si riflettono clinicamente con presenza di fenomeni emorragici multipli con anche possibili ematomi spt muso ed addome. Nei cani che sopravvivono è possibile evidenziare il cosiddetto “occhio blu” cioè un opacimento corneale transitorio dovuto alla precipitazione di immunocomplessi . Anche per questa patologia la diagnosi in vivo si avvale di tecniche sierologiche per la ricerca di anticorpi che comunque non sono di routine vista rarità della manifestazione della malattia. Quindi la validità delle vaccinazioni traspare in tutta la sua importanza anche dalla sintetica trattazione qui sopra svolta .


ADOZIONE DEL CUORE

RUBY Ruby è una dolcissima meticcia di taglia media. E’ ospite al Rifugio Elia da metà del mese di ottobre 2008. Arriva dalla Sicilia, dove è stata trovata randagia, tra cani randagi. Ruby è stata “impallinata” da qualcuno cui dava fastidio il suo latrato affannoso che chiedeva solo del cibo per sfamare lei ed i suoi cuccioli che amabilmente accudiva. E’ inoltre positiva alla leishmaniosi. Ora non deambula più, necessita di tanta fisioterapia perché i suoi arti inferiori sono stati colpiti da un infarto midollare. Presenta profonde piaghe da decubito che i nostri volontari stanno amorevolmente cercando di guarirle. Non siamo in grado di sapere se potrà recuperare, se potremo, un giorno, vederla correre nel nostro parco, ma vogliamo darle e darci una speranza, e ci appelliamo a tutti voi, affinchè con un piccolo contributo possiate rendere tutto ciò possibile.

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LA GASTROENTERITE DEL CANE A cura del Dott. A. Ceriani, Clinica Veterinaria S. Vittore. San Vittore Olona

La gastroenterite è l'infiammazione simultanea di stomaco e intestino. I sintomi principali sono DIARREA e VOMITO. La diarrea si può presentare con scariche più o meno frequenti nel corso della giornata e materiale di colore diverso, dal giallastro al brunastro, dal rossastro al nerastro. Diarrea e vomito possono essere accompagnati da febbre, depressione e dolori all'addome. Solitamente compaiono dopo poche ore dall'infezione, ma possono rivelarsi anche dopo qualche giorno. La gastroenterite è dovuta a più cause: - alimentari (es. cambiamenti bruschi di alimentazione) - fisiche/chimiche (es. ingestione di sostanze dannose varie) - parassitarie (es. coccidi) - batteriche (es. salmonelle)

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- virali (es. parvovirus) L’agente eziologico piu’ pericoloso per un cucciolo che presenti sintomi di gastroenterite e’ la parvovirosi virale. La parvovirosi è una malattia virale contagiosa, causata da un DNA-virus della famiglia Parvoviridae, genere Parvovirus, che comprende oltre al virus della parvovirosi canina, il virus della panleucopenia del gatto, il virus della parvovirosi canina ed il virus della gastroenterite del visone. E’ una malattia ad alto tasso di mortalità che colpisce direttamente i cani, attraverso il contatto con le feci di altri cani già infetti o per contaminazione indiretta con l’ambiente. E’ possibile anche una trasmissione madre-figlio transplacentare. Il virus è particolarmente resistente e rimane vitale nell’ambiente per

molto tempo. Gli animali maggiormente a rischio di infezione sono i cuccioli, non ancora vaccinati o vaccinati in maniera scorretta. La gastroenterite emorragica si può presentare in tre forme cliniche: gastrite emorragica che si presenta con depressione, anoressia, febbre, vomito e diarrea emorragica. addome teso e retratto, schiena inarcata (falsa cifosi) e riluttanza al movimento, che accompagna i sintomi sopra riportati. miocardite che si presenta con dispnea e morte rapida del cucciolo colpito. Talvolta si manifesta alcune settimane dopo guarigione dalla forma enterica. E’ un’ insufficienza cardiaca acuta, con dilatazione delle cavità cardiache, edema polmonare, congestione epatica, idrotorace e ascite. All’esame istologico si rilevano striature biancastre sul miocardio. E’ una forma oggi molto rara Forma subclinica è frequente ed è caratterizzata da lieve depressione del sensorio, anoressia, diarrea lieve e modesta leucopenia. La guarigione dai segni clinici si ha in genere entro 7 giorni dalla comparsa, anche se il cucciolo continuerà ad eliminare il virus ancora per diverso tempo. La mortalità resta tuttavia alta a causa della grave disidratazione che si crea a causa del vomito e della diarrea incoercibile. La prevenzione dell’infezione va fatta su 2 fronti: - Profilassi ambientale: disinfezioni accurate e continue con candeggina degli ambienti dove è stato il cane infetto. - Profilassi vaccinale: esiste un vaccino contro il parvovirus, tuttavia, nonostante la diffusione della profilassi vaccinale, numerosi sono i casi d’infezione che continuano ad essere segnalati e questo è dovuto a vaccinazioni scorrette o per virus resistenti.


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Vi presentiamo la nostra nuova Rubrica:

Una nuova rubrica nella quale diamo spazio ai nostri lettori di chiarire dubbi e perplessità inviando le domande inerenti agli animali a cui verrà data risposta direttamente agli interessati e nel numero seguente della rivista verranno pubblicate quelle che riterremo possano interessare maggiormente gran parte dei lettori. Vi invitiamo dunque ad inviare le domande tramite mail: redazione@animalinforma.com o posta ordinaria alla sede della redazione: Via Roma, 10 - 21053 Castellanza (VA), il nostro esperto Dott. Mauro Vasconi, che ringraziamo vivamente per la sua disponibilità, risponderà nel modo più esaustivo possibile ad ogni Vostra domanda. Amare gli animale vuol dire prendersi cura di loro in ogni tipo di problematica si presenti, per garantire una convivenza serena con il proprio padrone. 54


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UN PATENTINO PER I PROPRIETARI DI CANI Il 6 Ottobre è stato presentato, nel corso di una conferenza stampa presso il Ministero della Salute alla presenza del sottosegretario On. Francesca Martini, il “corso formativo per proprietari di cani, “come previsto dall’Ordinanza Ministeriale del 3 marzo 2009 concernente la “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani”. E’ importante ricordare che questa ordinanza riconosce a chiunque decida di possedere un cane o a qualsiasi titolo accetti di detenerlo, la piena responsabilità del suo benessere, controllo e conduzione e ne dovrà risponde sia civilmente che penalmente dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocate dal proprio animale. Questa responsabilità evidenzia di fatto l’importante ruolo di educatore che il proprietario o detentore viene ad assumere nel momento in cui decide di adottare un cane. Per aiutare il proprietario, affinché abbia le informazioni necessarie per poter gestire in modo corretto il rapporto con il proprio cane, l’Ordinanza prevede che vengano istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani con rilascio di specifica attestazione, il così detto “ Patentino”. Con l’obiettivo di creare un corretto rapporto uomoanimale, soprattutto per prevenire quegli episodi di aggressione da parte di cani che tanto hanno riempito recentemente le prime pagine dei giornali. E’ stata definitivamente eliminata la “ black-list” che riportava un elenco di razze così dette “pericolose” perché, di fatto, non ha risolto i problemi di aggressioni e non esiste una letteratura scientifica in Medicina Veterinaria che possa con certezza stabilire il rischio di maggior aggressività di un cane in base alla sua razza o eventuale incrocio. Si è quindi scelto di puntare soprattutto sul ruolo chiave dell’educazione del proprietario per scongiurare tra l’altro quelle scelte irresponsabili di alcuni proprietari nel voler esaltare gli atteggiamenti aggressivi del proprio animale, salvo poi non essere in grado di controllarli. Il proprietario responsabile è quello che, qualora dovessero nascere dei problemi di comportamento o di relazione con il proprio cane, sappia cogliere questi campanelli d’allarme e chiedere aiuto a quelle figure professionali che sono i Veterinari competenti in Medicina Comportamentale, competenti nel diagnosticare questi disturbi, individuarne le cause e intraprendere dei percorsi terapeutici. Molto spesso non è corretto attribuire solamente ad una cattiva gestione la causa principale dei problemi comportamentali. Chi adotta un cane deve essere cosciente che questo prezioso compagno, proprio per la sua natura sociale, ha bisogno di regole da seguire. Per tornare al “patentino”, l’Ordinanza Ministeriale prevede che questi corsi, facoltativi e gratuiti, vengano organizzati dai Comuni congiuntamente con le ASL ed in collaborazione con gli Ordini professionali dei Medici Veterinari le Facoltà di Medicina Veterinaria, le Associazioni Veterinarie e le Associazioni di protezione degli animali. Questi percorsi formativi sono invece da considerarsi obbligatori, con spesa a loro carico, per i proprietari di quei cani così detti “ impegnativi”, cioè a rischio di aggressività. Ad individuare i cani “ impegnativi”, inserendoli in un apposito registro e quindi a chiamare i relativi proprietari ad assolvere l’obbligo del corso, saranno i Comuni con il Servizio Veterinario della ASL nell’ambito del loro compito di tutela dell’incolumità pubblica, sulla base dell’anagrafe canina regionale. Il Veterinario libero professionista dovrà invece informare i proprietari in merito alla possibilità o necessità di conseguire il “patentino”, oltre che comunicare al Servizio Veterinario della ASL la presenza di cani “impegnativi” tra i suoi assistiti. Negli anni i cani si sono meritati l’appellativo di “ migliori amici dell’uomo”, ma solo un proprietario informato ed un cane educato possono salvaguardare questo rapporto e garantire una serena convivenza tra uomo e cane. Colgo l’occasione per un sincero augurio di buone feste.

Dr Umberto Galli Presidente Ordine dei Medici Veterinari di Varese

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AMBULATORIO VETERINARIO BELLORINI DR. DARIO 21014 Laveno Mombello (VA) - Via Battisti, 9

tel: 0332 62 63 96

AMBULATORIO VETERINARIO FANTONI DR. ROBERTO 21014 Laveno Mombello (VA) - Via Ceretti, 21/23

tel: 0332 66 66 97

tel: 0332 54 72 85

OSPEDALE VETERINARIO DI VARESE DI VEDANI DR. M. E SOMMARUGA 21100 Varese - Via Correnti Cesare, 2 tel: 0332 26 54 96 FERRONI DR. EMILIO 21100 Varese - Via Crispi, 68

tel: 0332 24 23 22

AMBULATORIO VETERINARIO GIAVAZZI DR.SSA GIUSEPPINA 21016 Luino (VA) - Piazza Marconi, 31/A tel: 0332 53 51 37 AMBULATORIO VETERINARIO ALTO VERBANO DEI DOTTORI PAOLA LONGHI E MASSIMILIANO BOGNI 21016 Luino (VA) - VIA Luigi Bernardino, 37

tel: 0332 53 56 96

57


ANGERA

TERNATE

COMABBIO

TRAINO

AZZATE

GAZZADA S.

DAVERIO BRUNELLO

CASALE LITTA

MORAZZONE

CROSIO

MERCALLO

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SESTO CALENDE

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CASTRONNO

VERGIATE

M

UFFICIO DI ANGERA P.ZZA GARIBALDI, 1 TEL. 0331/960161

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UFFICIO DI GAZZADA VIA ROMA, 18 TEL. 0332/877035-036

A

CARONNO VARESINO

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SOMMA LOMBARDO

GALLARATE

CAIRATE

CASSANO MAGNAGO

CASORATE

CAVARIA

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CARNAGO

GOLASECCA

JERAGO CON O.

BESNATE

ARSAGO SEPRIO

AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI GALLARATE CORSO LEONARDO DA VINCI, 1 TEL. 0331/709947 FAX 0331/709965 E-MAIL:veterinarigallarate@asl.varese.it

EDON

E BUGUGGIAT

CADREZZATE

RANCO

VARANO B.

TRAV

ISPRA

Sud - Gallarate

USMATE

Ve t e r i n a r i - a r e a

CARDANO AL CAMPO VIZZOLA TICINO

CLINICA VETERINARIA S. ANTONIO ABATE DI BRUNOLDI DR. PIERPAOLO 21041 Albizzate (VA) - Via Dinarda, 23 tel: 0331 99 40 24

SAMARATE FERNO

LONATE POZZOLO

CENTRO VETERINARIO DEI DOTTOR HETTINGER MICHAEL E NEDALINI PATRIZIA STUDIO ASSOCIATO 21021 Angera (VA) - Via Galileo Galilei, 44 DESTITO DR.SSA ANNALISA 21010 Arsago Seprio (VA) - Via Garibaldi, 21 GANGI DR. MASSIMO 21010 Besnate (VA) - Via Vittorio Veneto, 47 STUDIO VETERINARIO DI MORO DR. EUGENIO 21010 Besnate (VA) - Via Besnate Largo Brianzoni, 7

tel: 0331 96 03 18 MAZZUCCHELLI DR. MAURIZIO 21013 Gallarate (VA) - VIA Carducci Giosuè, 1

tel: 0331 78 20 23

REVEL DR. MASSIMO 21013 Gallarate (VA) - Via Covetta, 8/A

tel: 0331 79 30 71

AMBULATORIO VETERINARIO GAZZADA DEI DOTTORI GOBBI A. E MARTEGANI M. 21045 Gazzada Schianno (VA) - Via Italo Cremona, 14

tel: 0332 46 16 03

AMBULATORIO VETERINARIO ISPRA 21027 Ispra (VA) - Via Passo Sentinella, 13

tel: 0332 78 01 80

AMBULATORIO VETERINARIO DEI DOTTORI STEFANIA DI TIZIO E CRISTIANO COLOMBO 21015 Lonate Pozzolo (VA) - Via Dante Alighieri, 49

tel: 0331 66 92 74

tel: 0331 29 67 74

tel: 0331 27 50 43

tel: 0331 27 55 32

LABORATORIO ANALISI VETERINARIO DI MOLTENI DR.SSA ANNALINA 21020 Mornago (VA) - Via Cascina Risaia, 51 tel: 0331 95 83 18 CLINICA VETERINARIA MALPENSA srl DI OLIVIERI DR. MASSIMO 21017 Samarate (VA) - v. Marconi, 27 - fax: 0331 22 02 55 tel: 0331 22 81 55 NORAD DIAGNOSTICA S.R.L. DI ABBIATI DR. GIANLUCA 21017 Samarate (VA) - Via Engalfredo, 9 tel: 0331 95 38 54

AMBULATORIO VETERINARIO DI ALESSANDRA DR.SSA ARMIRAGLIO 21018 Sesto Calende (VA) - Via Vittorio Veneto, 36 tel: 0331 92 09 50

AMBULATORIO VETERINARIO SAN ROCCO 21010 Cardano Al Campo (VA) - P.za Mazzini Giuseppe, 18

tel: 0331 73 11 44

MANFREDI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO 21018 Sesto Calende (VA) - Via Motte, 13

tel: 0331 92 45 38

AMBULATORIO VETERINARIO MERLINI DR. ELETTRA 21018 Sesto Calende (VA) - Via Roma, 38/A

tel: 0331 92 10 85

BOTTINI DR. LAURA 21048 Solbiate Arno (VA) - Via Monforte, 22

tel: 0331 99 15 03

AMBULATORIO VETERINARIO CONTI DR. IRENE 21048 Solbiate Arno (VA) - Via Montebello, 20

tel: 0331 98 50 04

AMBULATORIO VETERINARIO SEMPIONE STUD. ASS. DOTT. MARTINOLI-STRAPPO-DE TONI-PORETTI 21011 Casorate Sempione (VA) - Via Milano, 100 tel: 0331 29 64 22

AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI BANFI ANGELA 21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39

tel: 0331 37 61 78

STUDIO VETERINARIO COEREZZA DR. UMBERTO 21012 Cassano Magnago (VA) - Via S.Giulio, 54

tel: 0331 20 32 82

STUDIO VETERINARIO GALMARINI DR. PAOLO 21019 Somma Lombardo (VA) - Via Mameli Goffredo, 101

tel: 0331 25 90 47

RAIMONDI DR. MARIO 21012 Cassano Magnago (VA) - Via Venegoni Mario, 17

tel: 0331 28 05 44

AMBULATORIO VETERINARIO STUDIO ASS. DEI DOTTORI VISENTIN G. PIETRO E AIMINI R. "PARCO DEL TICINO" 21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 43 tel: 0331 25 37 67

AMBULATORIO VETERINARIO MOTTERLE DR. DARIO 21040 Castronno (VA) - Via Lombardia, 43

tel: 0332 89 21 68

AMBULATORIO VETERINARIO ROBUSTELLINI DR. ALBERTO 21019 Somma Lombardo (VA) - Via Milano, 55 tel: 0331 25 24 97

STUDIO VETERINARIO DI RIGAMONTI DR. LIVIANA 21010 Ferno (VA) - Via Roma, 28

tel: 0331 24 19 41

AMBULATORIO VETERINARIO DI VISCO GILARDI DR. ANTONIO 21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 42 tel: 0332 25 24 16

ANTONIO DR. BOSCARO MEDICO VETERINARIO 21013 Gallarate (VA) - Via Checchi, 27

tel: 0331 78 44 33

AMBULATORIO VETERINARIO DI CAIDATE ROSTAGNO DR. SSA MARTA 21040 Sumirago (VA) - Via Cavour, 10 tel: 0331 90 50 20

AMBULATORIO VETERINARIO CASTIGLIONI DR. ROSELLA 21013 Gallarate (VA) - Via Donatello, 4

tel: 0331 79 35 65

AMBULATORIO VETERINARIO GIULIANI DR. ALBERTO 21028 Travedona-Monate (VA) - Via Aldo Moro, 18

tel: 0332 97 81 95

AMBULATORIO VETERINARIO DI POZZI DR. STEFANO 21020 Varano Borghi (VA) - Via Giuseppe Garibaldi, 2

tel: 0332 96 18 61

AMBULATORIO VETERINARIO BASSANI DR.SSA PAOLA 21029 Vergiate (VA) - Cascina Torretta, 18

tel: 0331 96 40 30

CLINICA VETERINARIA DELLA BRUGHIERA DI CENTINAIO DR. ALESSANDRO 21010 Cardano Al Campo (VA) - Via Monterosso, 51 tel: 0331 26 23 08 STUDIO MEDICO VETERINARIO DEI DOTTORI CUROTTI E GIUDICI 21010 Carnago (VA) - Via Libertà, 6/8 tel: 0331 99 14 99 TERNI SABRINA 21020 Casale Litta - Bernate (VA) - Piazza Repubblica, 13

BURAGLIO DR.SSA FRANCA 21013 Gallarate (VA) - Via Milano, 3 PORRINI DR. PAOLA 21013 Gallarate (VA) - VIA Don Minzoni, 8 FERRE DR. PAOLO 21013 Gallarate (VA) - Via Custodi, 10

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tel: 0331 22 30 27

STUDIO ASSOCIATO POZZI - MIGLIERINA 21040 Cadrezzate (VA) - Via Mazzini, 25

tel: 0332 94 78 65

tel: 0331 77 48 71

tel: 0331 78 40 47

tel: 0331 78 48 76

AMBULATORIO VETERINARIO ROBUSTELLINI DR. ALBERTO 21029 Vergiate (VA) - Via Corgeno, 17 tel: 0331 94 69 28


JOBS-CLUB ITALIANO DEL GATTO DI TIPO SIAMESE CAMICE OPERATORIO PER PICCOLI E GRANDI ANIMALI

Via G.B. Scalabrini, 33 - 22100 Como (CO) Tel. e Fax 0039 031/4891102 www.dienneservices.com - info@dienneservices.com

A-MICI RANDAGI ONLUS VARESE NATA DA UN GRUPPO DI "PASSIONARIE FELINE" LA NOSTRA È UN' ASSOCIAZIONE CHE PERSEGUE COME FINALITÀ LA PREVENZIONE, LA CURA DEL RANDAGISMO E LA TUTELA DELL' ANIMALE.

COSA FACCIAMO: Collaboriamo al censimento delle colonie feline al loro sostentamento al fine di limitare il randagismo e la diffusione della leucemia e HIV felina. Queste malattie non trasmissibili all'uomo si stanno diffondendo con estrema rapidità. Qualche numero. Varese città ha censito circa 50 colonie feline per un totale di circa 365 soggetti, naturalmente questi dati sono in continuo mutamento per molteplici motivi: morti, nuovi abbandoni, spostamenti dei soggetti. Siamo riusciti a dare in adozione 138 gattini, possibili randagi, dando loro una casa, e con difficoltà anche qualche gatto maturo e a volte anziano. Un animale vuol dire farsene carico con amore ma nel rispetto della loro etologia. Questi messaggi dovrebbero poter essere trasmessi già alla scuola materna. In questo senso abbiamo diversi progetti alcuni già sperimentati. Ci piacerebbe mettere la nostra esperienza a disposizione. CHIUNQUE VOLESSE PUÒ CONTATTARCI AL NUMERO TELEFONICO 339 3506480 OPPURE ALL’INDIRIZZO EMAIL: a.micirandagi@virgilio.it

Associazione senza scopo di lucro il Club del Gatto Siamese opera per la promozione e la tutela nonché la conoscenza la diffusione e la salvaguardia del gatto Siamese, delle Razze Gruppo IV (Balinese, Seychellois, Peterbald, Oriental Shorthair Oriental Longhair ) e del loro patrimonio genetico ne incoraggia l’allevamento e lo sviluppo, dando l’opportunità di mettere a confronto un lavoro di selezione e di miglioramento dello standard, promuovendo in tal senso studi e scambi di esperienze ponendosi come punto di riferimento per allevatori e proprietari. E' riconosciuto dall'Associazione Nazionale Felina Italiana ANFI (l’unica Associazione riconosciuta dallo Stato) e dalla Federazione Internazionale Felina FIFe.

Presidente: Roberto Reguzzoni Segretario: Mario Tanera Tel./Fax 0331 681000 Sito ufficiale: http://www.jobsclub.eu e-mail: jobsclub@libero.it

Mondo Vagabondo ONLUS ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI

Via Sangiano 35 – 21014 Laveno Mombello (Va) Tel. 328 6036274 – 3476929732 - fax 0332 747624 www.mondovagabondo.net email: info@mondovagabondo.net

LA NOSTRA ASSOCIAZIONE NASCE DALL'ENTUSIASMO DI UN GRUPPO DI AMICI CHE DA ANNI CERCA DI FAR VIVERE NEL MIGLIOR MODO POSSIBILE ALCUNI ANIMALI MOLTO DISAGIATI, "INCONTRATI" PERSONALMENTE O SEGNALATI DA CONOSCENTI. MONDO VAGABONDO INTERVIENE FORNENDO CUCCE, CIBO ADEGUATO, CURE MEDICHE, RECINTI SPAZIOSI, SENZA TRASCURARE COCCOLE E PASSEGGIATE. PER QUANTO RIGUARDA I GATTI, CHE VIVONO LIBERI IN "COLONIE FELINE", CI OCCUPIAMO SOPRATTUTTO DI STERILIZZARE LE FEMMINE PER EVITARE INGESTIBILI CRESCITE NEL NUMERO. ABBIAMO BISOGNO DI VOI, PER RIMEDIARE ALMENO IN PARTE A CIÒ CHE TROPPI NOSTRI SIMILI FANNO PATIRE AGLI ANIMALI. LA NOSTRA ASSOCIAZIONE COLLABORA, CON LA STRUTTURA “I NOBILI NATI” DI VERGIATE (VA). PER CHI VOLESSE VEDERE I BELLISSIMI OSPITI DEL CANILE, PUÒ CONSULTARE IL NOSTRO SITO INTERNET. CLICCANDO L’IMPRONTA DI CANE CHE SI TROVA SUL VIDEO CON LA SCRITTA “QUA LA ZAMPA” SI HA L’ELENCO DETTAGLIATO DEI CANI PRESENTI, PRONTI E DESIDEROSI DI ESSERE ADOTTATI!

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Ve t e r i n a r i - a r e a

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Sud - Busto Arsizio

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UFFICIO DI TRADATE VIA GRADISCA, 16 TEL. 0331/840752

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UFFICIO DI SARONNO VIA GORIZIA,28 TEL. 02/9602248

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AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI BUSTO ARSIZIO P.ZZA PLEBISCITO, 1 TEL. 0331/621298 FAX 0331/623658 E-MAIL:veterinaribusto@asl.varese.it

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AMBULATORIO VETERINARIO CALCATERRA DR SSA CLARA 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Biancardi Generale,23 tel: 0331 67 91 75 BARTOCCINI DR.FRANCESCO 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Milazzo, 37

tel: 0331 62 60 93

AMBULATORIO VETERINARIO DI DE BERNARDI DR. PAOLO 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Madonna in Campagna, 2

tel: 0331 62 12 31

CENTRO VETERINARIO DEI DOTTORI TOSI E VENTURA 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Vespri Siciliani, 51

tel: 0331 68 55 55

CLINICA VETERINARIABUSTESE - DR.SSA MARINA VITTORELLI 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Maino, 13 tel: 0331 32 18 52 STUDIO VETERINARIO LUONI DR. RENATO 21052 Busto Arsizio (VA) - Vle G. Boccaccio, 48

tel: 0331 35 10 91

tel: 02 96 73 24 04

CERIANI DR.ALESSIO 21040 Origgio VA) - Via Fratel Luigi Banfi

tel: 0331 1770 510

AMBULATORIO VETERINARIO MILANI DR. BENEDETTO 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Venti Settembre, 32

tel: 0331 62 45 40

CLINICA VETERINARIA CITTA' DI SARONNO PAOLO DR. VANZULLI 21047 Saronno (VA) - 21047, v. Novara tel: 02 96702062, 02 9606402

ALBERTI DR. DANIELE 21053 Castellanza (VA) - Vle Italia, 1

tel: 0331 50 49 21

AMBULATORIO VETERINARIO BUSNELLI DR 21047 Saronno (VA) - Via Bergamo, 120

tel: 02 96 00 526

STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO DELLE DOTTORESSE BOLOGNA PAOLA - RIVOLTA SIMONA 21047 Saronno (VA) - Via A. Manzoni, 5

tel: 02 967 04 664

STUDIO VETERINARIO CERVINI DR. FLAVIO 21043 Castiglione Olona (VA) - Via Antonio Gramsci, 1

tel: 0331 82 49 77

AMBULATORIO VETERINARIO FRANCO DR.SSA ISABELLA ARIANNA 21042 Caronno Pertusella (VA) - Cso Della Vittoria, 615 tel: 02 96 57 535 AMBULATORIO VETERINARIO PERTUSELLA - DR. MATTIA BASILICO 21042 Caronno Pertusella (VA) - Via Trieste,1135 tel: 02 97388725 AMBULATORIO VETERINARIO DEI DOTTORI PAGANI E VANELLI 21040 Cislago (VA) - Via Cesare Battisti, 1089 tel: 02 96 40 83 98 CLINICA VETERINARIA OLONJA DI OASI DR.SSA OSVALDA E BALLARATI DR. MARCO 21054 Fagnano Olona (VA) - Via Dante Alighieri, 21

ROVANI DR. VIRGILIO 21054 Fagnano Olona (VA) - Via Martiri Della Libertà, 42

tel: 0331 61 15 05

ROMANI DR.SSA SABRINA 21050 Gorla Maggiore (VA) - Via Dante Alighieri, 50

AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI BANFI DR.SSA ANGELA 21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39 tel: 0331 37 61 78 CERVINI DR. FLAVIO 21049 Tradate (VA) - Via Albisetti, 12

tel: 0331 81 09 40

MENGOTTO DR. GIOVANNI 21049 Tradate (VA) - Via Vittorio veneto, 39

tel: 0331 81 13 53

AMBULATORIO VETERINARIO MONTICELLI RAFFAELLA 21040 Uboldo (VA) - Via Raffaello Sanzio, 38

tel: 02 96 78 83 68

FERRONI DR. EMILIO 21040 Vedano Olona (VA) - Via Venegono, 24

tel: 02 40 01 84

AMBULATORIO VETERINARIO DI PEJA DR.SSA ANTONELLA 21040 Vedano Olona (VA) - Via Matteotti, 7 tel: 0332 86 62 60 tel: 0331 61 13 05

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI CAPPUCCILLI E PIATTI 21040 Gerenzano (VA) - Via XX Settembre, 32 tel: 02 96 81 211

CENTRO MEDICO VETERINARIO ZANABONI DR. GIANLUCA 21040 Venegono Inferiore (VA) - Via Leonardo Da Vinci, 4

tel: 0331 86 49 90

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI BARBATTI E LEVY 21040 Venegono Superiore (VA) - Via Asiago, 2 tel: 0331 82 45 45 tel: 0331 61 07 67

STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DEI DOTTORI FERE' - TRAVAINI 21055 Gorla Minore (VA) - Via giacchino Giacchetti, 16 tel: 0331 60 38 03 AMBULATORIO VETERINARIO CARTABIA CARLO DR. UMBERTO 21040 Origgio (VA) - Via Piantanida, 8 tel: 02 96 73 06 39

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AMBULATORIO VETERINARIO PAGANI DR. ROLANDO 21040 Origgio (VA) - Via Dante, 60


C ANILE MUNI CI PALE DI GALLARATE

Via degli Aceri, 15 - Tel/Fax 0331 26 06 63 Apar_gallarate@hotmail.it Il canile municipale di Gallarate è gestito dall'associazione A.P.A.R. onlus, che gestisce il canile municipale di Busto Arsizio ed il rifugio Elia. La struttura che attualmente ospita mediamente circa 60 cani: tutte le gabbie sono munite di lampade termiche, al fine di scaldare gli ospiti durante l'inverno e nelle notti più fredde. Il canile inoltre ospita in un'area appositamente strutturata anche uno sparuto numero di gatti, anch'essi sterilizzati e monitorati a livello sanitario. Il canile di Gallarate è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00 (da aprile a settembre) o dalle 14.00 alle 18.00 (durante gli altri mesi dell'anno) la domenica dalle 9.00 alle 12.00. I volontari hanno la possibilità di trascorrere piacevoli ore a passeggio con i nostri adorabili ospiti e giocare con loro nelle aree apposite. Date ai nostri amici la speranza di una vita migliore, vi ripagheranno con tutto l'immenso amore di cui sono capaci E se volete è possibile anche adottare a distanza il vostro preferito... vi rilasceremo un attestato di adozione con la sua foto. E' un modo per aiutarci nell'attesa di trovare una nuova famiglia.

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO

“Oasi del Gatto” di Somma Lombardo

L’ASSOCIAZIONE HA BISOGNO DI CIBO, MEDICINE E OFFERTE PER ASSISTENZA VETERINARIA. donazioni su c/c intestato a: Associazione OASI DEL GATTO di Somma L.do Oasi Felina OIPA Banca Popolare di Lodi spa c/c 2055/12 -cin N- abi 05164 cab 22800 PER INFORMAZIONI: Marco 335 1325002 Tiziana 340 6987470 Stefania 335 6937138 Anna 339 6610420 e-mail: oasidelgatto@libero.it

“AMICI DELL’UOMO” L’Associazione “Amici dell’uomo” è nata nel 1989 e, grazie al suo lavoro e alla costante collaborazione con la struttura privata "Oroval" di Cittiglio, che ospita i trovatelli, molti dei nostri "amici" hanno trovato un padrone affettuoso e premuroso. L’Associazione provvede al totale mantenimento di parecchi cani riscattati dall’Associazione ed a tutti i bisogni di cui gli animali necessitano: toelettatura, interventi chirurgici, controlli, esami e sterilizzazioni qualora ciò sia necessario. Purtroppo le Associazioni di volontariato onlus come la nostra, non sono sovvenzionate da alcun ente pubblico. Pertanto chi volesse sostenere le nostre attività con una donazione, può farlo tramite i seguenti canali: C/C POSTALE intestato a AMICI DELL'UOMO ONLUS IBAN IT24 G076 0110 8000 0001 3987 466 INTESA SAN PAOLO - FILIALE DI GAVIRATE

IBAN IT29 D030 6950 2511 0000 0001 390 oppure a mezzo vaglia postale intestato a: Sig.ra Franca Brunella ASSOCIAZIONE VOLONTARIA PER LA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI AMICI DELL'UOMO Via Sangiano 57 21014 Laveno Mombello (VA) - Tel. 0332 970890

Associazione sportiva dilettantistica Affiliata AICS Riconosciuta dal CONI

Sede filiale della Lombardia : Busto Arsizio (VA) tel. 366/152227 www.amicosamoiedo.net

GRUPPO SPORTIVO AMICI DEL SAMOIEDO Il gruppo sportivo amici del Samoiedo,è un'associazione senza scopo di lucro,fondata nel 2002 da proprietari e simpatizzanti di questa bellissima razza.Lo scopo di questa associazione è quella di offrire occasioni d'incontro e di scambio agli interessati, oltre che ampliare la conoscenza e la partecipazione agli appassionati di cinofilia.Il gruppo si pone infatti anche l'obiettivo di diffondere le caratteristiche di questa razza evidenziandone le caratteristiche e i pregi. Il Samoiedo, razza primitiva originaria della Russia del Nord e della Siberia, iniziò a diffondersi nel nostro paese attorno agli anni Ottanta ottenendo un crescendo d'interesse per la sua bellezza, dolcezza ed affidabilità. Il Samoiedo è considerato da molti come un cane da compagnia per il suo carattere versatile, ammirato nelle esposizioni per la sua bellezza,ma non si deve scordare che è anche un cane da slitta e da lavoro. La sua intelligenza,la determinazione il temperamento inoltre, ben si prestano per attività sportive quali l' Agility dog, sleddog, dog trekking, obedience, all’ abilitazione del soccorso nella protezione civile, e all'impiego terapico della nota Pet therapy. Attualmente stiamo svolgendo attività sportive di agility dog, sleddog, e piacevoli escursioni. Per qualsiasi informazione tel. 366/1522275 o scrivere via email gvas.lombardia@amicosamoiedo.net Il Responsabile Filiale della Lombardia

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Ve t e r i n a r i - a r e a

Como

DISTRETTO VETERINARIO DI COMO: Via P. Stazzi, 3 - Como Tel. 031/370300-301 - veterinaria.como@asl.como.it

DISTRETTO VETERINARIO BRIANZA: - Viale Ospedale, 18- Cant첫 Tel. 031/713430 - veterinaria.brianza@asl.como.it

BIANCHI DR. PAOLA MEDICO VETERINARIO 22031 Albavilla (CO) - Via Giuseppe Mazzini, 14

tel: 031 62 61 65

ASSOCIAZIONE VETERINARI MONTE OLIMPINO AVEMO 22100 Como (CO) - VIa Pio XI

tel: 031 54 32 31

RECALCATI DR. MONICA AMBULATORIO VETERINARIO 22040 Alzate Brianza (CO) - Viale Vidario

tel: 031 61 94 45

AMBULATORIO COLOMBO MATTEO 22100 Como (CO) - Via Milano, 38/c

tel: 031 24 24 93

CLINICA PINETA DEI DOTT. CATTANEO E ROSSI 22070 Appiano Gentile (CO) - Via Colombo, 22 tel: 031 93 37 62 tel. 031 89 08 81

STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO 22100 Como (CO) - Piazzale S. Rocco, 43

tel: 031 26 14 33

TESTA FABIO AMBULATORIO VETERINARIO 22010 Argegno (CO) - Via Lungo Telo di Sinistra, 1

tel: 031 82 16 45

AMBULATORIO VETERINARIO MARIO ROSSI 22100 Como (CO) - Via Borsieri Gerolamo, 26

tel: 031 26 99 56

CLINICA DR. LONGONI 22060 Arosio (CO) - Via Oberdan, 11

tel: 031 76 23 40

MOSCATELLI DR. DOMENICO 22100 Como (CO) - Via Scalabrini, 6

tel. 031 52 13 95

ZOOVET PRODOTTI ZOOTECNICI E VETERINARI 22033 Asso (CO) - Via dei Praeli, 5/a

tel: 031 68 11 43

SENECA GIOVANNI 22100 Como (CO) Via Monte Grappa, 74

tel: 031 30 02 30

SORMANI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO 22021 Bellagio (CO) - Via Valassina, 140

tel: 031 95 03 41

ORDINI MEDICI VETERINARI 22100 Como (CO) - Via Grossi Tommaso, 8/a

tel: 031 30 49 49

AMB. VET. D.SSA SIMONA LONGONI 22063 Cant첫 (CO) - Via Puecher, 11

tel. 031 70 60 71

BOLOGNA SERGIO 22100 Como (CO) - Via Manzoni Alessandro, 12

tel: 031 30 09 63

CLINICA VETERINARIA LA TORRE 22063 Cantu' (CO) - Via Fossano, 17

tel. 031 35 10 020

PETRUZZELLIS FRANCESCO 22014 Dongo (CO) - Via Campiedi, 1

tel: 0344 82 165

CAMPANELLA DR.SSA PAOLA 22063 Cantu' (CO) - Via Genova, 2

tel. 031 73 20 03

DI MURO DR. LUIGI STUDIO MEDICO VETERINARIO 22036 Erba (CO) - Via Volta Alessandro, 53

tel: 031 64 06 25

TERRANEO DR. MAURO MEDICO VETERINARIO 22063 Cantu' (CO) - Viale Madonna, 19

tel: 031 71 46 40

FALLETTI VITTORIO 22036 Erba (CO) - Via Fatebenefratelli, 19

tel: 031 61 15 37

CLINICA TRIANGOLO LARIANO DEL DOTT. MARIO TOMBA 22035 Canzo (CO) - Via Alessandro Volta, 78

tel: 031 68 44 44

TAGLIABUE DR. LUCA MEDICO VETERINARIO 22036 Erba (CO) - Via Sciesa, 6

tel: 031 64 08 77

CLINICA BRIANTEA DOTT. FEDERICO APE 22060 Carugo (CO) - Via Toti, 23

tel: 031 76 43 25

AMB. ASSOCIATO DOTT. STEFANINI E DOTT. PONITI 22020 Faloppio (CO) - Via Cesera Battisti, 24

tel: 031 98 70 40

STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DR. PIZZAGALLI E DR. SALA Cassina Rizzardi - Via Risorgimento, 459 tel. 031 44 71 084

DUVIA DR. DANTE MEDICO VETERINARIO 22073 Fino Mornasco (CO) - Via Scalabrini, 23

tel: 031 92 04 71

BERETTA DR. LUCIANA AMBULATORIO VETERINARIO 22020 Cavallasca (CO) - Via al Roccolo, 1

tel: 031 53 97 84

AMBULATORIO DR.SSA SANCHEZ 22020 Gaggino (CO) - Via Vittorio Veneto, 30

tel: 031 98 65 91

AMBULATORIO DI MODONESI DR.M. E VINTANI DR. M. 22072 Cermenate (CO) - Via Armando Diaz, 33

tel: 031 77 35 87

CIVITILLO FELICE RENATO AMBULATORIO VETERINARIO 22030 Lipomo (CO) - Via Giacomo Matteotti, 62

tel: 031 28 36 88

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO 22066 Mariano Comense (CO) - Via Giacomo Matteotti, 39/b

tel: 031 74 49 02

VETERINARIO CENTRO ALTO LAMBRO DR. 22066 Mariano Comense (CO) - Via Mauri Carlo, 5/e

tel: 031 74 47 82

MANZONI DIEGO AMBULATORIO VETERINARIO 22026 Maslianico (CO) - Via Venti Settembre, 25

tel: 031 51 19 08

AMB. ASS. DR. DOMENICO SCORDO E DEL DR. GI 22072 Cermenate (CO) - VIA CARLO MORESCHI, 38

GILARDONI DR. CORRADO STUDIO VETERINARIO 22012 Cernobbio (CO) - VIA CINQUE GIORNATE, 4

CENTRO VETERINARIO SAN MARTINO 22100 Como (CO) - Via Piave, 25

62

tel: 031 72 40 092

tel: 031 34 03 69

tel: 031 30 57 10 - fax: 031 30 14 89


DISTRETTO VETERINARIO MEDIO ALTO LARIO: Via Garibaldi, 64 - Porlezza Tel. 0344/62828 - veterinaria.mal@asl.como.it

DISTRETTO VETERINARIO SUD OVEST DELLA PROVINCIA DI COMO: Via Roma, 61 - Olgiate Comasco Tel. 031/999320 - veterinaria.sudovest@asl.como.it

AMBULATORIO ASSOCIATO CERATI PISONI ROTA 22017 Menaggio (CO) - Via Annetta Lusardi, 68/70

tel: 0344 32 99 0

AMB. NOBILI DR RENATO, PATRIARCA DR MARCO 22020 S. Fermo Della Battaglia (CO) - Via Roma, 2

tel: 031 21 06 46

RICEPUTI DR. ANNALISA AMBULATORIO VETERINARIO 22070 Montano Lucino (CO) - Via Primo Maggio, 2

tel: 031 47 11 20

SEMEGHINI DR. IPPOLITA 22070 Senna Comasco (CO) - Via Olmeda, 1

tel: 031 56 04 24

BIANCHI DR. ALESSANDRO 22038 Tavernerio (CO) - Via Provinciale, 33

tel: 031 36 05 45

CASTELLI DR. MARCELLO VETERINARIO 22078 Turate (CO) - Via Vittorio Veneto, 3

tel: 02 96 88 446

AMBULATORIO DR. BARBATTI E DR. LEVY 22077 Olgiate Comasco (CO) - Viale Trieste, 27 tel: 031 99 07 37 Orari: 10.00 - 12.00 / 16.00 - 19.30 - sabato 10.00 - 12.00 / 16.00 - 18.00

AMBULATORIO BIANCO ELIO 22077 Olgiate Comasco (CO) - Via Roma, 139 Orari: 10.00 - 12.00 / 16.00 - 19.00 - sabato 10.00 - 12.00

AMBULATORIO MOLTENI DR. LUCA 22020 Pellio Intelvi (CO) - Via Molino, 16

ASNAGHI PAOLO GIOVANNI MEDICO VETERINARIO 22018 Porlezza (CO) - Viale delle Rimembranze, 9

AMBULATORIO VETERINARIO ASS.TO 22070 Rovello Porro (CO) - Via Madonna, 3

tel: 031 94 43 77 RASTRELLI DR. PAOLO 22029 Uggiate Trevano - Via Mons.Virginio Sosio tel. 031 98 70 40 tel. 031 98 70 40 Cell. 347/3811727 tel: 031 83 01 17

tel: 0344 72 532

tel: 02 96 75 13 70

GABRIELE NICOLA AMBULATORIO VETERINARIO 22070 Vertemate Con Minoprio (CO) - Via Statale Dei Giovi, 29

tel: 031 90 11 64

GALLIENA DR. PAOLO STUDIO VETERINARIO 22063 Vighizzolo (CO) - Via Italia, 29

tel: 031 73 14 25

AMBULATORIO MAMBRETTI TONELLI 22044 Villa Romano' (CO) - Piazza Giovanni XXIII, 9

tel: 031 60 54 44

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per la Provincia di Varese

Cosa fare se ..... • HO TROVATO UN CANE RANDAGIO FERITO Chiamare il servizio veterinario della A.S.L. competente per territorio Per il comune di Varese Tel. 0332- 333681 Festivi e notturno Tel. 0332- 277111 • HO TROVATO UN CANE RANDAGIO Avvisare i volontari dell'E.N.P.A. che potrebbero avere segnalazioni su chi l'ha smarrito Chiamare i vigili urbani del comune interessato i quali devono provvedere a farlo accalappiare Per il comune di Varese sede E.N.P.A. Tel.0332 232161 Polizia Municipale Tel.0332 809111 • HO PERSO IL MIO CANE Denunciare lo smarrimento all'anagrafe canina del comune di residenza Avvisare i volontari dell'E.N.P.A. Chiamare il canile comunale Per il comune di Varese Canile di Via Friuli Tel.0332 335077

HAI PERSO UN CANE? PER INFORMAZIONI PUOI CHIAMARE POLIZIA MUNICIPALE DELLA TUA CITTA’ ACCALAPPIATORI: DOGS GROUND 0331 259 788 GIRARDI 349 834 10 47 SITI INTERNET: www.enpa.it www.animalipersiritrovati.org CANILI CONVENZIONATI: CANILE BUSTO ARSIZIO CANILE GALLARATE PAL LEGNANO CONTEA DELLA LUNA D’ARGENTO CASA BULL ALLEVAMENTO OROVAL CITTIGLIO ALLEVAMENTO NOBILI NATI SESTO-VERGIATE-MERCALLO-TAINO

0331 0331 0331 0331 0331 0332

670 260 466 353 361 626

692 663 665 181 967 190

0331 947 579

CANILE SANITARIO PROVINCIALE DISTRETTO SARONNO ALLEVAMENTO DEL BOZZENTE Via Don Gnocchi, 7 - Gerenzano 347 2724462

per la Provincia di Como

Cosa fare se ..... • HO TROVATO UN CANE RANDAGIO FERITO Chiamare il servizio veterinario della A.S.L. competente per territorio

Per Como e Provincia Tel. 031-370300 Festivi e Serali Tel. 031-370111 • HO TROVATO UN CANE RANDAGIO Avvisare il canile E.N.P.A. di Como chiedendo se si hanno segnalazioni di smarrimenti Chiamare la Polizia Locale del posto che farà intervenire il servizio di accalappiaggio Per il comune di Como sede E.N.P.A. Tel. 031-303356 / 3479131384 Polizia locale Como Tel. 031-265555 • HO PERSO IL MIO CANE Denunciare lo smarrimento al servizio vetrinario ASL Tel. 031-370300 Avvisare i canili di zona nel caso venisse raccolto da qualcuno.

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HAI PERSO UN CANE? PER INFORMAZIONI PUOI CHIAMARE Per informazioni puoi chiamare il servizio veterinario ASL Tel. 031-370300 / 03-1370111 SITI INTERNET: www.enpa.it www.enpacomo.org www.asl.como.it www.gliamicidelrandagio.it www.animalipersieritrovati.org www.parcocanile.it

CANILI CONVENZIONATI: CANILE SANITARIO ASL CANILE ENPA DELLA VALBASCA (in attesa di avere linea fissa) CANILE DI MARIANO COMENSE CANILE DI ERBA

031-370300 3479131384 031-751653 031-611633


Spotti Arredamento srl 21052 Busto Arsizio (VA) S.S. Sempione ang. Via Genova, 28 - Tel. 0331.629052 www.spottiarredamenti.it - e-mail: spotti@spottiarredamenti.it



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