Animali Informa luglio 2011

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EDITORIALE Ed eccoci nel 2011…. La nostra Rivista ha aggiunto una nuova edizione, quindi da quest’anno usciremo con un numero a Marzo, uno a Luglio ed infine uno a Novembre. La distribuzione raggiungerà anche la provincia di Milano Nord, oltre a Varese e Como. É stata introdotta una sezione per gli allevatori ed uno speciale sul mondo dell’ippica, dal quale potremo aumentare le nostre conoscenze sui cavalli, animali che affascinano… Chi di noi non ha provato un’emozione di gioia e libertà, vedendo le immagini di un cavallo che, libero, corre in una prateria? Con questa bellissima immagine, un saluto a tutti i lettori!

Marzo 2011

Il direttore Cinzia Crespi

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L’ A L A N O

14

CUCCIOLI: COME GESTIRE LE ENERGIE IN ECCESSO?

6 24

16

HORSE AMBULANCE

22

DEL NONNO MI FIDO OPERAZIONE SVUOTA CANILI, UN NONNO UN CANE

34

I PIPISTRELLI

36

LE PIANTE IN ACQUARIO

40

IL PROGETTO PRO-ITTIO

44

CENNI DI FLORITERAPIA

48

I CACATUA

56

TRATTA DI CUCCIOLI

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ELENCO VETERINARI VARESE

DIRETTORE RESPONSABILE Crespi Cinzia REDAZIONE Premoli Gianluigi PROGETTO GRAFICO IMPAGINAZIONE Jakeline Garrone Francesca Cariglino redazione@animalinforma.com Tel. 0331 48 21 80 via Roma, 10 21053 Castellanza

HANNO COLLABORATO: AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente Casarini Alberto Dagnino Barbara dott. Cristiano Colombo dott. Mauro Vasconi dott.ssa Chiara Zoccatelli dott.ssa Donata Bianchi dott.ssa Paola Bologna dott.ssa Patrizia Arrighi dott.ssa Simona Rivolta Cristian Simone Paola Viero

STAMPA ALFAPRINT SNC via Bellini, 24 21052 Busto Arsizio (VA)

DISTRIBUZIONE gratuita presso studi veterinari e negozi di settore in abbonamento presso privati ISCRIZIONE AL TRIBUNALE DI BUSTO ARSIZIO

ANIMALI INFORMA N. 07/09 DEL 03/04/2009

Vendiamo Vendite s.r.l.è titolare esclusivo di tutti i diritti di pubblicazione. L’invio di fotografie alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblica-zione gratuita su qualsiasi supporto cartaceo e digitale. Le fotografie inviate alla redazione non saranno restituite. Informativa e Consenso in materia di trattamento dei dati personali (Codice Privacy d.lgs.196/03). Nel vigore del d.lgs.196/03 il Titolare del trattamento dei dati personali ex art.28 d.lgs.196/03,è Vendiamo Vendite s.r.l. con sede in Castellanza (VA) via Roma,10. La stessa La informa che i Suoi dati verranno raccolti, trattati e conservati nel rispetto del decreto legislativo anche per attività connesse all’azienda. L’ avvisiamo che i Suoi dati potranno essere comunicati e/o trattati nel vigore della Legge, anche all’estero, da società e/o persone che prestano servizi in favore della Società. In ogni momento Lei potrà chiedere la modifica,l a correzione e/o cancellazione dei Suoi dati ovvero esercitare tutti i diritti previsti dagli artt.7 e successivi del.D.lgs.196/03 mediante comunicazione scritta alla Vendiamo Vendite srl. La lettura della presente informativa deve intendersi quale consenso espresso al trattamento dei dati personali.

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ELENCO VETERINARI GALLARATE E BUSTO ARSIZIO

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COMUNICATO STAMPA AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente

IL CAVALLO NOMINATO ANIMALE SIMBOLO DELL’UNITA’D’ITALIA.

Roma (16 Marzo 2011) È senza ombra di dubbio il cavallo, l’animale simbolo dell’unità d’Italia. E per questo AIDAA lo ha nominato come animale che possa rappresentare ufficialmente l’Unità d’Italia. Molti sono gli animali che possono ambire per il loro ruolo e per la loro natura ad assurgere al ruolo di “animale simbolo” dei 150 anni della nostra Italia, ma il cavallo direttamente alle diverse azioni a d’Italia. Del resto non è un caso che

è quello che maggiormente ha partecipato partire dalle campagne belliche per l’unità tutti gli affreschi che riproducono l’incontro

di Teano (che in realtà si è svolto a Caianiello) tra il nuovo re d’Italia Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi riproducano i due padri della patria in groppa ai loro cavalli. I cavalli erano i mezzi di trazione dei pezzi di artiglieria e di trasporto di uomini e vettovaglie dell’esercito di Cialdini che attraversò gli Stati Pontifici per ricongiungersi con i garibaldini che avevano conquistato il regno delle due Sicilie. I cavalli furono gli animali che accompagnarono i garibaldini nella loro avanzata dalla Sicilia fino a Napoli e che accompagnarono sull’altro fronte la ritirata dell’esercito Borbonico. E il cavallo è stato considerato il primo e più importante animale assoluto nelle operazioni belliche fino ad almeno la seconda guerra mondiale quando migliaia di cavalli morirono insieme ai loro cavalieri nella campagna di Russia. “Oggi per fortuna i cavalli non servono più per fare la guerra” ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- ma non possiamo dimenticare il ruolo che hanno avuto nelle vicende dell’Unità d’Italia e per questo abbiamo voluto nominare il Cavallo come animale simbolo dei 150 anni d’Italia. Proprio perché il cavallo è un animale simbolo serve oggi un importante nella sua tutela, da qui il nostro appello alle in quanto in questo centocinquantesimo anniversario della nascita dell’Italia si arrivi a dichiarare il cavallo quale animale di affezione paragonandolo nei diritti agli altri animali di affezione quali i cani ed i gatti”.

4

passo

in

avanti

autorità



Brevi cenni storici Allevamento degli

In molti paesi viene chiamato Great Dane o

Allisonblu

Gran Danese, nulla di più sbagliato al momento

di Casarini Alberto e che l’alano è di nazionalità tedesca. L’equivoco Dagnino Barbara

nasce da una tavola disegnata dal naturalista francese George Buffon, che denominò appunto questo cane come Grand Danois (alcuni ritengono che l’errore fu causato dalla grande diffusione che la razza ebbe in Danimarca). La nazionalità tedesca della razza venne codi-

6

L’ A L A N O

ficata in un primo momento nel 1878 a Berlino, quando un gruppo di allevatori decise di catalogare sotto il nome di Deutsche Dogge (Mastino L’alano è una razza canina conosciuta per la sua taglia gigante e il carattere gentile. Il

Tedesco) diversi gruppi di cani dalle caratteristiche molto simili provenienti dalla regione sud occidentale della Germania, e successivamente

suo muso è simile a quello del

nel 1880, quando fu redatto il primo standard,

molosso, con testa stretta, oc-

e nel 1888 quando venne fondato il Deutsche

chio sceso, labbro abbondan-

Doggen Club.

te e pendente, stop marcato

Il nome alano usato in Italia venne adotta-

e

tradizionalmente

to ufficialmente nel 1920: si ritiene infatti che i

amputate in modo che venis-

Deutsche Dogge discendano dai cani giunti in

orecchie

sero portate dritte e appuntite, anche se ora sono molto più diffusi gli alani con le orecchie integre a seguito delle varie

Europa probabilmente nel IV secolo al seguito dei guerrieri sciiti Alani, o Alaunt. I cani Alaunt non persero questa loro vocazione belligerante fino

ordinanze degli ultimi anni con-

al tardo Medio Evo, quando ne fu evidenziata la

tro la conchectomia; i membri

grande attitudine alla caccia.

di questa razza sono in genere

Divennero così cani da caccia agli animali sel-

apprezzati come efficienti cani

vatici, specialmente al cinghiale (per questo era-

da guardia e da caccia ma

no chiamati saupacker, cacciatori di cinghiali),

sono principalmente cani da

ma anche al cervo e all’orso. Cacciavano quasi

compagnia per la loro innata

sempre in muta, con le orecchie tagliate per evi-

sensibilità e mancanza di aggressività. Gli Alani sono, insieme agli Irish Wolfhound, tra le razze canine più alte; nel 2007

tare di venire feriti dalla preda afferrata con le potenti mascelle, non per ucciderla ma per trattenerla in attesa dei cacciatori. Poiché la tecni-

un cane di questa razza venne

ca di caccia consisteva nell’inseguimento al fine

proclamato il cane più alto del

di stancare la preda, alcuni studiosi sostengono

mondo con ben 107 cm di al-

che, per associare alla resistenza una maggiore

tezza al garrese.

velocità, l’alano sia stato incrociato con il le-


vriero. Il suo essere stato cane da guerra, lo

nuova disposizione in merito alle orecchie che

faceva eccellere, oltre che nel combattimento e

dovranno essere “naturalmente ricadenti” e dun-

nella lotta, anche come difensore del padrone,

que non potranno più essere tagliate Il secon-

attento custode degli interni dei castelli e delle

do inserimento nello standard ufficiale riguarda il

case dei nobili. Le sue qualità di guardiano, pro-

mantello Platten Larghe pezzature nere su man-

trattesi fino ai giorni nostri, presero rapidamente

tello bianco, che verranno giudicati insieme ai

il sopravvento sia perché, anche per il suo pelo

neri e ai tigrati.

corto, preferiva il calore del focolare al freddo inverno mitteleuropeo, sia per il suo aspetto particolarmente bello ed elegante che, dal rinascimento in poi, lo fece diventare il cane di moda della nobiltà europea, che lo voleva accanto a sé nelle proprie case.

Standard F.C.I. (Federazione Cinofila Internazionale) Il nuovo standard è in vigore dal 2001 e mantiene sostanzialmente le stesse indicazioni dello standard precedente tranne che che per la

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Altezza e peso

Classificazione F.C.I.

L’altezza al garrese di questi magnifici aniGruppo:II (cani di tipo pinscher e schnauzer,

mali deve partire da un minimo di 80 cm

molossoidi, e bovari svizzeri)

per i maschi e da un minimo di 72 cm per

Sezione: 2.1 (molossoidi tipo mastino)

le femmine. Il peso forma dovrebbe man-

Standard: n. 235 del 13/03/2001 (en / fr)

tenersi tra i 70/90 kg nei maschi e tra i

Nome: Deutsche Dogge

60/70 kg nelle femmine, ovviamente è fon-

Tipo: Molossoide

damentale che il suo rapporto con la statu-

Origine: Germania

ra sia proporzionalmente corretto.

Altezza al garrese: almeno 80 / 85 cm. i maschi e 72/75cm. le femmine

L’ A L A N O ELFO DEGLI ALLISONBLU (18 MESI) Accoppiamenti consentiti tra le varietà di mantello: Questi sono gli accoppiamenti consentiti: fulvo X fulvo fulvo X tigrato HALLOWEEN DEGLI ALLSIONBLU (9 MESI)

tigrato X tigrato tigrato X fulvo

Nero: Nero lacca, sono ammesse macchie

arlecchino X arlecchino

bianche. Fanno parte di questa varietà gli

arlecchino X nero da arlecchino

Alani Mantel Tiger, nei quali il nero copre il

arlecchino X nero da nero

tronco come un mantello, mentre il muso,

nero da arlecchino X nero da arlecchino

il collo, il petto, il ventre e l’estremità della

nero da arlecchino X nero da nero

coda devono essere bianchi, così come gli

nero da arlecchino X arlecchino

Alani Platten nei quali il mantello è bianco

blu X blu

con solo la testa nera e pochissime macchie

blu X nero da blu

grandi sul corpo.

nero da blu X nero da blu nero da blu X blu

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HEIRANI DEGLI ALLISONBLU (9 MESI)

nero da nero X nero da nero

Blu: Blu, acciaio puro, sono ammesse mac-

nero da nero X nero da arlecchino

chie bianche al petto e ai piedi, meglio co-

nero da nero X arlecchino

munque blu integrale

nero da nero X blu


Colori del mantello L’Alano è allevato in cinque varietà di colori: Fulvo , Tigrato, Arlecchino, Nero e Blu (grigio topo) , nella varieta’ nero esiste anche il platten (completamente bianco con testa nera o mantel tiger , completamente nero , con riga bianca che attraversa tutto il cranio fino al collo , zampe anteriori e posteriori bianche , come se avesse delle calze ai piedi .L’effetto del colore mantel tiger , e’ come sembrare di vedere un cane bianco con addosso un mantello nero)

SOGGETTI NELLE 5 VARIETA’ DI COLORE DELL’ALLEVAMENTO “ DEGLI ALLISONBLU ” Fulvo: Mantello dal giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso. È ricercata la maschera nera. Piccole macchie al petto sono indesiderate , ma ammesse dallo standard. ANTIB DES TERRES DE LA RAIRIE PROPRIETARIO ALLEVAMENTO DEGLI ALLISONBLU Tigrato: Colore del fondo dal giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso con striature nere più regolari possibile e nettamente disegnate, che seguono la direzione delle costole; è ricercata la maschera nera. Piccole macchie al petto sono indesiderate, ma ammesse dallo standard GILDA SOFIA DEGLI ALLISONBLU (18 MESI)

Arlecchino: Fondo del mantello bianco puro, quanto più possibile privo di moschettature, con macchie nero lacca dal contorno strappato di dimensioni varie e ben distribuite su tutta la superficie del corpo. Macchie parzialmente grigie sono indesiderate, ma ammesse dallo standard 9


cepita la normativa F.C.I. in vigore che prevede l’iscrizione di tali soggetti al Libro genealogico con la dicitura “soggetto non ammesso alla riproduzione” qualora il colore del mantello è incluso tra i difetti da eliminazione, da squalifica, o non è previsto dallo standard stesso”

Colori di mantello non ammessi dallo standard: grigi arlecchinati o merle: sono alani con il fondo grigio e macchie nere albini: alani tutti bianchi Alani con questi mantelli hanno diritto al pedigree ma sono esclusi dalla riproduzione. I merle, così come anche gli altri colori non consentiti dallo standard di razza, si differenziano dai “pregiati” fratelli arlecchini esclusivamente per il colore del mantello. Morfologicamente sono identici.Per quanto riguarda i merle è stato fatto un passo avanti nelle leggi italiane e ora possiamo leggere dal sito dell’ENCI: “Per quanto riguarda il rilascio di certificati genealogici a soggetti nati da genitori iscritti al Libro genealogico, che presentano un mantello non previsto dallo standard di razza, è stata re10

L’alano è un cane tranquillo, equilibrato, docile e molto socievole. Ama la compagnia e si intristisce se tenuto isolato. Per via delle sua mole ha bisogno di un buon addestramento durante la giovinezza che gli permetta di non diventare troppo invadente e creare problemi alla famiglia che lo adotta. È molto intelligente ed apprende facilmente sia i divieti che ciò che “ci si aspetta” da lui, ma se non addestrato, tende ad essere molto espansivo e ciò può costituire un problema specie nei giochi con i bambini, che adora. Le tecniche di addestramento sono basate soprattutto sul comportamentismo sia tramite il condizionamento che tramite il condizionamento operante basate soprattutto sul rinforzo delle azioni positive messe in atto dall’animale.


L’Alano è soggetto, come altri cani di grossa mole, alla displasia dell’anca, cardiopatie, malattie dell’occhio e torsione dello stomaco. Displasia all’anca: La displasia dell’anca è un’anomalia dello sviluppo dell’articolazione che porta a conseguenze più o meno gravi fino a provocare la totale immobilità dell’animale. Il termine displasia deriva dal greco e significa “formazione anormale”: è un’anomalia dello sviluppo della articolazione coxo-femorale le cui conseguenze si manifestano durante il periodo post-natale. La patologia è caratterizzata da incongruenza delle superfici articolari aggravata dalla lassità dei legamenti di sostegno. I conseguenti movimenti anomali dell’articolazione provocano rimodellamento della testa del femore e dei margini dell’acetabolo accompagnati da erosione della cartilagine e neoformazioni ossee. Cardiopatite: L’alano, come tutte le razze di grossa mole è soggetto a cardiopatie. Molte delle malattie cardiache del cane sono dovute a difetti congeniti. Anche alcune malattie parassitarie (filariosi, leishmaniosi) e infettive (piodermiti, metriti, broncopolmoniti, cimurro, parvovirosi) possono provocare danni al muscolo cardiaco, alterandone le funzionalità. Le patologie cardiache passano spesso del tutto inosservate e non è raro che si manifestino con la morte

improvvisa del cane. Tra le più frequenti ricordiamo: Le cardiopatie congenite: sono cardiopatie conseguenti a malformazioni delle valvole o di altre strutture cardiache (persistenze del dotto arterioso di Botallo, stenosi polmonare e aortica, comunicazione interatriale o interventricolare, tetralogia di Fallot) La cardiomiopatia dilatativa: è caratterizzata da dilatazione cardiaca, riduzione dello spessore delle pareti del cuore e presenza di aritmie (extrasistoli e fibrillazioni). Anche in questa patologia non sono rare le morti improvvise del cane senza alcuna sintomatologia apparente che avrebbe potuto mettere in allarme il proprietario. Quando compare una sintomatologia, questa può essere caratterizzata da una maggiore facilità all’affaticamento e da dispnea moderata. Durante l’attività fisica si può manifestare anche perdita di coscienza (sincope). Progressivamente il cane dimagrisce e le sue condizioni fisiche peggiorano; compare anche la tosse prima sottosforzo, poi a riposo. La terapia è complessa e deve tenere sotto controllo l’insufficienza cardiaca. I farmaci devono essere dosati e personalizzati in base allo stadio evolutivo della patologia. Malattie all’occhio: Le principali patologie dell’occhio che colpiscono l’alano sono: L’Entropion. L’entropion è il ripiegamento del margine della palpebra verso la cornea; solitamente è una patologia congenita ed ereditaria, soprattutto se compare nel cucciolo entro i sei mesi di età, ma può essere anche conseguenza di traumi, congiuntiviti, corpi estranei o lesioni, che provocano dolore e spasmo nei muscoli palpebrali. La terapia è chirurgica.

11


CONSIGLI

L’Ectropion. Al contrario del precedente, l’ectropion è il rovesciamento verso l’esterno della palpebra inferiore, con esposizione della congiuntiva palpebrale all’azione irritante dell’aria e degli agenti esterni. Oltre all’alano l’ectropion colpisce molte altre razze con le guance pendenti e cute lassa come il mastino napoletano, il Sanbernardo, il Basset-Hound e Cocker Spaniel inglese. La terapia è chirurgica. Torsione allo stomaco: La torsione dello stomaco è una situazione di estrema emergenza che colpisce maggiormente i cani di grossa mole: è una sindrome acuta caratterizzata da un esagerato accumulo di gas all’interno dello stomaco, provocato dalla torsione dello stomaco sul proprio asse. Predispongono alla torsione dello stomaco anche i pasti abbondanti somministrati una sola volta la giorno e ingeriti velocemente, lo strapazzo e l’eccitazione dopo aver mangiato, le bevute abbondanti. A causa della torsione dello stomaco, il cardias e il piloro si chiudono e i gas, che derivano dalle fermentazioni dell’alimento, si accumulano all’interno della cavità gastrica. la conseguenza di ciò è un notevole e progressivo rigonfiamento

12

dell’addome. Il cane manifesta agitazione, ansima e presenta conati di vomito che non sono seguiti da espulsione di materiale alimentare. Con il passare del tempo la sintomatologia si aggrava, la difficoltà respiratoria si accentua, il polso diventa debole. La morte può sopraggiungere in un paio d’ore dopo un’estrema sofferenza. La terapia è chirurgica e si deve agire nel minor tempo possibile in quanto più il tempo passa è minori sono le possibilità di un esito operatorio positivo.

Molto importante per questa razza è l’alimentazione, soprattutto nei cuccioli. I primi mesi di vita sono importanti perché sono cani che hanno uno svulippo di crescita imperioso e che quindi hanno bisogno, più di altre razze, di essere seguiti con attenzione, per permettere una crescita armoniosa e corretta; molto spesso se mal alimentati rischiano di deviare gli appiombi, sia posteriori che anteriori. Quindi è consigliabile rivolgersi spesso al proprio allevatore o al proprio veterinario, per verificare una eventuale crescita anomala della struttura ossea.


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CUCCIOLI: COME GESTIRE LE ENERGIE IN ECCESSO? A cura di Paola Viero, Istruttore Cinofilo e Responsabile di ”WELCOME”, Scuola Educazione Cuccioli di Varese

Se a un cucciolo viene data la possibilità di fare un leggero ma quotidiano esercizio fisico avrà un atteggiamento

sereno e tranquillo,

mentre se sarà costretto a passare le sue giornate ad annoiarsi in un ambiente ristretto e privo di stimoli diventerà sicuramente irrequieto, nervoso e difficile da gestire.

S

E’ importante ricordare che i cuccioli molto

pesso,

piccoli devono muoversi con moderazione a

il tempo che riusciamo a

via di sviluppo e quindi più delicate, saranno

sempre

però più facili da educare se avranno la

insufficiente a soddisfare

possibilità di sfogare le energie in eccesso

le loro reali necessità e

con qualche divertente gioco e corsetta

è

ai

quasi

di conseguenza

i problemi

comportamentali sono molto frequenti. possibilità di fare esercizio fisico è piuttosto bassa, con il tempo il cucciolo potrebbe manifestare comportamenti

indesiderati

come abbaiare insistentemente per attirare la vostra attenzione, rubare e poi

masticare qualunque oggetto

gli capiti sotto il naso, reagire in modo esagerato al minimo rumore improvviso, diventare addirittura ossessionato dal cibo o scavare grosse buche in giardino e la lista potrebbe continuare... 14

all’aperto. La quantità di tempo da dedicare all’esercizio fisico dipende dall’età del cane e dalla razza.

Se le energie sono tante e la

diversi

strutture ossee ed articolari in

nostri

cani

dedicare

causa delle

In caso di dubbi non esitate a rivolgervi al vostro

veterinario

di

fiducia,

ricordatevi

comunque di non esagerare almeno fino all’anno di età. Se avete poco tempo da dedicare al vostro amico

sfruttatelo

al

meglio,

provate

ad

organizzare l’esercizio fisico quotidiano in questo modo. Iniziate

con

una

breve

PASSEGGIATA

A

GUINZAGLIO. Camminare insieme al vostro cucciolo

è

un’attività

estremamente

importante che porterà benefici e vantaggi ad entrambi.


Proseguite consentendogli un bella CORSA IN LIBERTA’. Correre fa stare bene

il

vostro

però

di

insegnargli

premiandolo da voi,

amico,

ogni

il

ricordate “richiamo”

volta

che

torna

allenandovi un po’ sarete in

grado di recuperarlo senza problemi in ogni circostanza. Se non vi sentite abbastanza

sicuri

nel

liberare

il

cucciolo, all’inizio potrete utilizzare un guinzaglio allungabile, in questo modo potrà correre e divertirsi pur rimanendo sotto controllo. Successivamente

GIOCATE

insieme.

Non bisogna mai dimenticare che il vostro cane per essere tranquillo ha bisogno si di movimento ma anche di stimoli mentali, cercate allora di coinvolgerlo con qualche divertente giocattolo

che

avrete

portato

da

casa piuttosto che lanciargli il solito bastoncino che tra l’altro può risultare molto pericoloso. Infine terminate con un breve momento dedicato all’APPRENDIMENTO. Insegnategli qualche piccolo esercizio di obbedienza, il movimento lo avrà stancato abbastanza da consentirgli di concentrarsi un po’ ed imparare alcuni semplici esercizi come il seduto, il terra o il resta. Quindi, se il problema è tenere sotto controllo

l’esuberante

energia

del

vostro cane, l’esercizio fisico è la soluzione! Sfogare la sua incredibile energia

lo

renderà

tranquillo,

rilassato perché felice e soddisfatto ed una volta rientrati a casa potrete finalmente godere della sua piacevole compagnia.


SEZIONE “CAVALLI”

HORSE AMBULANCE

Un aiuto concreto per le emergenze dei cavalli A cura della Dott.ssa Chiara Zoccatelli

16


SEZIONE “CAVALLI”

Con l’espansione e l’evoluzione dell’equita-

zato al trasferimento dell’ animale ferito alla

zione e con le nuove normative vigenti, sia

clinica più vicina.

per quanto riguarda le discipline olimpiche

È facile vedere incidenti anche gravi durante

che per tutte le altre manifestazioni equestri,

le gare, molto spesso il cavallo può essere

si è avuta una maggiore necessità di mezzi,

impossibilitato ad uscire da solo dal campo

attrezzature, uomini e organizzazioni volte

di gara ed è qui che interviene proprio que-

alla tutela del benessere del cavallo proprio

sto tipo di servizio in soccorso dell’ animale

durante le competizioni.

ferito.

L’horse Ambulance, così chiamata, ne è un

L’Horse Ambulance oltre ai mezzi attrezzati,

esempio.

si avvale di personale preparato da dei cor-

Fondata nel 1998 dal Dott. Alessandro Cen-

si teorici e pratici con tanto di simulazioni,

tinaio nasce da un’organizzazione no profit;

organizzati dall’associazione stessa.

inizialmente non riconosciuta, ma in seguito

Le autovetture utilizzate sono solitamente

regolamentata da una legge europea del

fuoristrada munite di un gancio di traino a

2005, Regolamento CE 1/2005, il quale rife-

cui viene agganciato un trailer predisposto

risce che in caso di infortunio di un cavallo

per questo tipo di interventi.

durante una competizione od ad una mani-

Le caratteristiche di quest’ultimo sono una

festazione equestre tale mezzo è autoriz-

rampa bassa, che facilita la salita di un ca-

17


SEZIONE “CAVALLI”

18

vallo infortunato e molto spesso sottoshock,

ogni mezzo di un kit gessi e di stecche per

dei fascioni laterali con cinghie, in modo

effettuare direttamente sul posto un primo

da sostenere un cavallo che ha difficoltà

intervento di ingessatura od immobilizzazio-

a mantenere la stazione quadrupedale, un

ne dell’arto nel caso di fratture o lussazioni.

verricello per I casi più gravi, in questo caso

Questo tipo di attrezzature e mezzi sono

quando l’animale non riesce più da solo a

in realtà le più semplici disposizioni per le

mantenere la stazione

emergenze in campo durante le manife-

quadrupedale

e

deve purtroppo essere soppresso.

stazioni equestri, esistono infatti delle vere

Tutti I trailer adibiti ad Horse Ambulance de-

e proprie cliniche mobili, più ingombranti e

vono avere inoltre dei tendalini, che servono

meno adatte al soccorso diretto in pista,

e vengono utilizzati per isolare l’area dell’

ma sulle quali è possibile trovare molti dei

incidente in campo, cercando così di allon-

mezzi diagnostici più utilizzati; quali, eco-

tanare curiosi o persone non addette ai la-

grafi, apparecchi per effettuare radiografie,

vori, che possano disturbare il veterinario e

endoscopie ed analisi del sangue con ri-

gli ambulanzieri all’opera.

sultati in “diretta”, utili ad ottenere in breve

Ambulanzieri e veterinari dispongono su

tempo una corretta diagnosi e per decidere


SEZIONE “CAVALLI” immediatamente sul futuro della competizione del cavallo. Le cliniche mobili possono disporre inoltre di attrezzature per la fisioterapia dei cavalli: quali, stivali per idromassaggio, tecarterapia, ultrasuoni, magnetoterapia, maschere per inalazioni etc etc. Tutti I dispositivi sopraelencati vengono messi a disposizione proprio per il benessere del cavallo atleta, il quale non potendo sfruttare I classici trattamenti farmacologici, poichè doping, si serve di questi strumenti utilissimi per migliorare le performances e comunque per mantenere la condizione più ottimale per affrontare la gara. È chiaro come un’Horse Ambulance operi, come la sua presenza sia di fondamentale importanza e necessità durante una gara così come lo è l’ambulanza per gli esseri umani; ma insieme a questo tipo di mezzi, al fine di avere sempre meno incidenti, sono state necessarie e ancora lo saranno, le modifiche e le migliorie di tanti campi di gara. Tali cambiamenti interessano soprattutto i terreni su cui corrono i cavalli, le larghezze delle piste, il contesto in cui viene organizzata la manifestazione, gli ostacoli e molti ancora altri accorgimenti per la tutela dei nostri animali. Bisogna ricordare inoltre che il servizio di Horse Ambulance non si svolge solo all’interno di manifstazioni; infatti, soprattutto in questi ultimi anni, si è cercato di rendere disponibile questi mezzi per interventi d’urgenza anche durante incidenti stradali in cui vengano ovviamente coinvolti cavalli, in stati di calamità, ed in casi in cui ci sia stato segnalato una situzione di maltratta19


SEZIONE “CAVALLI”

mento di animali. Ci auguriamo quindi che nel corso dei prossimi anni si possano avere sempre più manifestazioni equestri che operino nel rispetto e nel benessere dell’ animale e che proprio per questo motivo, si servano di mezzi ed attrezzature idonee all’ emergenza del cavallo, appoggiandosi a strutture come l’Horse Ambulance e ad un personale organizzato e preparato ad ogni evenienza.

20


21


COMUNICATO STAMPA AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente

DEL NONNO MI “FIDO” O “

22

Roma (5 giugno 2011) – Parte oggi la nuova

La scelta di puntare ai nonni, agli anziani ed alle

operazione svuota canili di AIDAA.

case di riposo come obbiettivo primario della

In questa estate 2011 i soggetti a cui è rivolta

campagna adozioni AIDAA dell’estate 2011 nasce

sono prevalentemente i nonni e più in generale

anche dal dato del sondaggio di AIDAA che nei

gli anziani e le strutture che li ospitano. La

mesi scorsi ha rilevato che le persone anziane e

campagna si intitola DEL NONNO MI “FIDO” e si

sole sono quelle che più facilmente adotterebbero

pone come obbiettivo di riuscire a tirare fuori

un cane ma che spesso sono impedite proprio

dai canili italiani almeno dieci cani al giorno

da questioni di ordine pratico, come quello di

da affidare a nonni, anziani soli e strutture che

andare in canile per trovare il proprio fido del

ospitano gli anziani dove spesso la presenza

cuore. Come funziona l’operazione DEL NONNO

degli animali non è contemplata o mal tollerata,

MI FIDO? Semplicemente con una telefonata al

nonostante sia oramai patrimonio comune il fatto

3926552051 oppure con una e-mail all’indirizzo

che la presenza di un animale domestico (sia

di posta elettronica (qui entrano in gioco i nipoti

cane o gatto) sia di giovamento non solo all’umore

esperti di computer ed internet) presidenza.

ma anche alla salute delle persone anziane e

aidaa@gmail.com

sole. L’operazione durerà fino al prossimo 30

adottare un cane lascia i suoi dati e AIDAA li

settembre 2011 e punta ad incentivare l’uscita

trasmetterà al canile o al rifugio canile più vicino in

dei cani ai canili da affidare a nonni o persone

modo che le parti possano sentirsi ed incontrarsi

anziane, ovviamente dopo i classici controlli pre

in modo da valutare insieme se e quale cane

e post affido per valutare l’idoneità del singolo,

ospitato in rifugio può essere il miglior candidato

della famiglia o della struttura adottante, in

a diventare l’amico per tutta la vita del nonno,

quanto il benessere di fido è prioritario rispetto

della persona sola o della intera comunità di

a qualunque azione di affido o di adozione.

anziani ospitati nella casa di riposo.

la

persona

che

desidera


O” OPERAZIONE SVUOTA CANILI “UN NONNO, UN CANE” “L’obiettivo è quello di tirare fuori una media

del supporto di tutti ed in particolare dei mezzi

di dieci cani al giorno, il che vorrebbe dire nei

di comunicazione che facciano conoscere al

circa 120 giorni della durata dell’operazione

grande

troverebbero una nuova casa 1200-1500 cani

questa iniziativa e permettano ai nostri amici

– ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale

pelosi di uscire dai canili per trovare la loro

di AIDAA- non si tratta di grandi cifre, ma sono

nuova casa e diventare amici inseparabili delle

quelle dei riscontri delle passate edizioni delle

persone sole che a volte hanno solo bisogno di

campagne estive svuota i canili di AIDAA, se poi

affetto, quell’affetto che i nostri amici a quattro

verranno

saremo

zampe presenti nei canili sono ben disposti a

veramente felici, ovviamente per poter meglio

dare in cambio di una carezza e di una manciata

diffondere questa iniziativa abbiamo bisogno

di crocchette”.

risultati

migliori,

allora

ne

pubblico,

specialmente

agli

anziani

23


IL CRICETO

Il criceto è un animaletto con caratteristiche

A cura del Dr Cristiano Colombo, Ambulatorio Veterinario di Tizio e Colombo - Lonate Pozzolo

richiede spazi ridotti, cure poco impegnative,

che lo rendono particolarmente adatto alla vita in appartamento: costa poco acquistarlo, alimentazione semplice e poco costosa, non emana cattivi odori se la gabbia è ben gestita e, pur non essendo semplice maneggiarlo date le dimensioni spesso minuscole ed il carattere non sempre docilissimo, la sua compagnia è apprezzata dagli adulti e non solo dai bambini. E’ simpatico e vivace e la sua natura di “animale notturno” lo rende ancor più adatto a famiglie che lavorano di giorno e possono con esso intrattenersi nelle ore serali quando il criceto si “attiva”. Mentre il criceto europeo selvatico è una specie in pericolo e non diffusa in commercio, le varietà che troviamo nei negozi specializzati non sono autoctone, ma provengono da altri paesi: tra queste varietà troviamo il criceto dorato (Mesocricetus Auratus) dalle regioni desertiche dei Balcani dell’Asia Minore, il criceto russo (Phodopus Campbelli) dalle steppe russe, dal nord della Cina e dalle regioni dell’Asia centrale, il criceto siberiano ( Phodopus Sungorus) originario del Kazakistan e della Siberia, ed infine il criceto di Roborovsky (Phodopus Roborovskii) detto anche criceto del deserto originario della Russia, della Mongolia e nord della Cina. Il criceto dorato ha dimensioni maggiori rispetto ad altri criceti: è quindi più facile maneggiarlo per cui risulta una delle varietà più diffuse. Benchè sembri mansueto è, anche in natura, il più territoriale ragion per cui può frequentemente reagire in maniera anche estremamente aggressiva se si sente minacciato, ed ancor di più in un ambiente

ristretto come

quello della gabbia. Il criceto russo ed il Roborovsky sono le altre 24


due varietà ampiamente presenti sul nostro mercato: sono di dimensioni minori e quindi meno maneggiabili dal proprietario, anche perchè sono estremamente vivaci e spesso non addomesticabili, ciò nonostante sono meno aggressivi nei confronti dei propri simili quindi secondo alcuni autori sono specie che vivono meglio in coppia, ma non secondo il parere di chi scrive, in quanto nella maggior parte dei casi nella crescita degli individui fenomeni di aggressività sono sempre più frequenti fino ad arrivare all’impossibilità della convivenza dei due soggetti. Il criceto selvatico è un animale pressoché onnivoro che si nutre prevalentemente di vegetali di cui consuma foglie, frutti, radici e semi, ed anche di piccoli invertebrati quali insetti o molluschi. Anche il criceto domestico è un animale prevalentemente erbivoro, tuttavia è in grado anche di cibarsi di frutta, semi o altro. Per questo motivo, sebbene in maniera impropria, può essere considerato onnivoro. Gli alimenti di solito utilizzati per l’alimentazione del criceto sono i pellets o le miscele di vegetali che si trovano comunemente in commercio e contengono semi di avena, frumento, girasole, mais e talvolta anche riso. Inoltre possono essere somministrate noci e nocciole e frutta secca, non sgusciate, pane e biscotti. Gli alimenti secchi non sono sufficienti nella dieta del criceto, ma devono essere accompagnati anche da alimenti freschi rappresentati principalmente dalla frutta (mele, pere, albicocche, banane, prugne, ciliegie, fragole) e dalla verdura in genere (lattuga, carote, pomodori, piselli, ecc.). E’ indispensabile somministrare questi alimenti a temperatura ambiente e non freddi, oltre che asciutti. Bisogna quindi porre estrema attenzione a non usare alimenti appena estratti dal frigorifero. 25


L’alimentazione a base di cibi secchi e cibi freschi, può essere ulteriormente integrata con alimenti proteici: fra i più comuni ricordiamo il formaggio, fresco o stagionato e prosciutto cotto. Per quanto riguarda le quantità, è buona norma proporre solo il cibo che il criceto è in grado di consumare durante la giornata. Per un criceto russo sono più che adeguati dieci grammi di cibo al giorno. Assolutamente sconsigliati sono i dolci di qualsiasi genere: cioccolato, caramelle e gelato contengono una quota di zuccheri troppo elevata che può causare intossicazioni anche rapidamente mortali. La gabbia deve rispondere a pochi, ma determinanti requisiti: deve essere assolutamente sicura, a prova di fuga del criceto che se evadesse sarebbe alquanto difficile da ritrovare ed in pericolo di vita. Indispensabile quindi porre particolare attenzione alla linguetta di chiusura dello sportello in quanto di norma è presente uno spazio sufficientemente ampio per la fuga dei soggetti più piccoli. Deve essere spaziosa (con base non minore di 30x40 cm.), se alta meglio che sia a più piani, che oltretutto rappresentano una buona attività fisica per il criceto. Deve essere facile da aprire, da smontare e da pulire perchè l’igiene è davvero di importanza rilevante per il criceto. Il fondo della gabbia dovrebbe essere pieno e non con sbarre, sulle quali fanno fatica a camminare soprattutto i criceti di taglia nana o i cuccioli. Davvero molto apprezzata in genere la presenza di una ruota che può essere fissata alle pareti della gabbietta o avere un piedistallo senza quindi necessità di essere agganciata. Le dimensioni della ruota devono essere adeguate alle dimensioni del criceto, 26


infatti le ruote normalmente in commercio possono rivelarsi insufficienti per un criceto dorato. Di particolare rilevanza il fatto che non deve presentare pioli, ma una superficie continua per evitare traumi o fratture. All’interno della gabbietta sistemeremo un contenitore per il cibo che deve essere mantenuto pulito, una casetta piena di ovatta (meglio in cotone classico e non sintetico che frequentemente causa legature delle zampe dalle quali il criceto non riesce a liberarsi) che funga da nascondiglio e luogo di riposo, provvista di tetto staccabile per facilitarne la pulizia; un abbeveratoio a goccia (definito a sifone) è preferibile rispetto alle ciotole perché più igienico e pratico; una cassetta per le deiezioni che se il criceto imparasse ad utilizzare ci faciliterebbe la pulizia e la manutenzione. Sul fondo della gabbietta deve essere posta una lettiera assorbente non tossica, irritante o polverosa: meglio evitare la lettiera per i gatti (che può lesionare le zampe), assolutamente non profumata (il criceto è estremamente irritato da odori estranei). Adatti sono la segatura non fine, i trucioli di legno ed il tutolo di mais. Possono essere aggiunti fieno, carta a pezzi (senza inchiostro) o foglie secche che l’animale possa lavorare ed utilizzare per farsi il nido. Mai come per i criceti il noto detto “prevenire è meglio di curare” si rivela veritiero: infatti i criceti sono soggetti a poche malattie e se accuditi appropriatamente evitando errori di gestione, di alimentazione o traumi per gabbie mal costruite, arrivano frequentemente sani alla vecchiaia. I criceti hanno in genere un’aspettativa di vita piuttosto breve, compresa tra i due e i tre anni, ma comunque variabile da specie a 27


28

specie. Nella nostra esperienza i criceti russi

ficoltoso, occhi chiusi, zone alopeciche localiz-

da noi posseduti hanno superato ampiamente

zate o diffuse, forfora, aggressività improvvisa

i tre anni.

in un criceto normalmente mansueto.

È controindicato fargli il bagnetto, non van-

In ogni caso una visita dal veterinario si rende

no applicate sostanze profumate, non servo-

necessaria il prima possibile in quanto il rapi-

no vaccinazioni, ma una visita dal veterinario

do metabolismo dei piccoli mammiferi porta le

dopo l’acquisto con un esame delle feci ne

malattie a progredire alquanto velocemente:

garantirà lo stato di salute buono e l’assenza

occorre informarsi in anticipo se il veterinario

di parassiti intestinali.

che contatterete si occupa di questi animali e

La gabbia verrà posta in una stanza con

portatelo alla visita nella sua gabbietta pronti

temperatura costante senza correnti d’aria o

a rispondere alle numerose domande che vi

sbalzi termici importanti.

verranno poste dal veterinario stesso.

Se il criceto viene per qualche motivo lasciato

Molti specialisti di animali esotici ricoverano

libero fuori dalla gabbia deve essere guarda-

volentieri questi piccoli pazienti per procedere

to a vista, ed è meglio anche non permette-

alle terapie in modo corretto e per seguire il

re a bambini molto piccoli di maneggiarlo in

decorso della patologia ed il criceto nella sua

quanto è facile che venga fatto cadere o che

gabbietta non soffrirà molto del fatto di tro-

si ferisca.Se conosceremo il nostro criceto sa-

varsi in ambiente a lui estraneo.

remo anche in grado di capire precocemente

E’ davvero sconsigliato ai proprietari sommi-

se c’è qualcosa che non va, perché spesso

nistrare di loro iniziativa alcun farmaco che

il criceto ammalato non mostra alcun sintomo

può addirittura rivelarsi tossico o addirittura

fino alla morte, soprattutto se nascosto nella

mortale.

casetta e lontano dalla vista del proprietario.

Facilmente i proprietari di criceti non ritengo-

I segnali che possiamo percepire sono dav-

no possibile curare un criceto e raramente si

vero tanti: citiamo per esempio una minore

rivolgono ad un veterinario o addirittura si stu-

attività fisica, zoppie, posizione curva, minor

piscono delle possibilità terapeutiche, ma nella

appetito, maggiore sete, alterazioni delle de-

nostra esperienza clinica sono quotidiane le

iezioni (o mancata emissione), pelo bagnato

visite di questi animali ai quali non è infrequen-

in talune zone del corpo, tumefazioni o lesioni

te somministrare farmaci, effettuare iniezioni o

varie, scoli oculari/nasali, starnuti, respiro dif-

procedere a chirurgie anche impegnative.


29


A cura della Dott.ssa Donata Bianchi Il cane, come tutti gli esseri viventi, necessita di

lasciando quella che viene definita energia dige-

un adeguato apporto energetico per condurre

ribile. ED

tutti i processi metabolici legati alla vita: mante-

Tuttavia anche parte di questa energia viene ul-

nimento, crescita, lavoro muscolare, gravidanza

teriormente persa all esterno con la produzione

e lattazione. e uno sbilanciamento negativo tra

di urine e i gas prodotti a livello di apparato

energia consumata e quella ricavata

dagli ali-

digerente lasciando la quota di energia che vie-

menti conduce a performance sub ottimali ed in

ne detta “ metabolizzabile” EM che rappresenta

extremis a dimagramento e cachessia quindi la

quindi la parte di energia grezza dell alimento

determinazione

che l animale effettivamente utilizza per i pro-

dei fabbisogni energetici

e la

stima dell energia contenuta negli alimenti rappresenta un importante punto di partenza

per

un corretto razionamento. Per ciascuna di queste esigenze l industria mangimistica ha prodotto diete mirate a soddisfarle e per ogni mangime è presente sulla confezione la quantità totale giornaliera necessaria per soggetti di un certo range di peso e di età.. Ma come si ottengono questi valori ? La vita degli esseri viventi è consentita dalla trasformazione dell energia chimica dei nutrienti organici ( proteine, lipidi e glucidi ) in varie forme di energia : termica(calore), meccanica (lavoro muscolare), energia chimica delle produzioni animali, (latte,carne, grasso). Il contenuto energetico potenziale di un alimento è chiamato energia grezza ma i processi digestivi dell animale non riescono a trattenere tutta l energia potenziale contenuta nell alimento perché parte dell energia viene infatti persa con i residui alimentari indigeriti 30

eliminati con le feci

pri processi

metabolici ed è quella che viene


utilizzata per la stima dei bisogni del cane e

un dispendio energetico sia per l assimilazione

del contenuto energetico degli alimenti ad esso

del cibo sia per la sua metabolizzazione; incide

destinato.

anche il temperamento con l entità del movimen-

La stima dell energia metabolizzabile dei vari

to spontaneo di ciascun individuo e non ultimo

alimenti viene valutata seguendo protocolli

anche la razza.

ed

equazioni che portano a valori medi standard ;

Quindi sono state proposte equazioni per il cal-

i fabbisogni enegertici del cane si possono de-

colo del fabbisogno di mantenimento tenendo

finire tenendo conto di quattro componenti: me-

conto come dato importante il peso dell animale.

tabolismo a riposo, attività muscolare volontaria,

Durante la gravidanza il peso della cagna au-

termogenesi indotta dal processo digestivoe ter-

menta del 20-25 %; prima dei 40 gg. aumentano

mogenesi attiva per mantenere temperatura. Il fabbisogno energetico basale è il valore minimo compatibile con la vita;il fabbisogno energetico di mantenimento esprime la quantità di energia consumata da un animale adulto con attività fisica moderata in condizioni di termoneutralità: è questo il valore di riferimento correntemente utilizzato in alimentazione. Bisogna comunque considerare delle variabili come la temperatura ambientale: gli animali hanno maggior difficoltà ad adattarsi al caldo e vivono meglio a temperature leggermente inferiori alla zona di neutralità termica che per gli animali a pelo raso è situata intorno ai 25 °C quello dei cani a pelo folto a 14°C; un altro dato variabile è il lavoro digestivo che comporta 31


soprattutto i tessuti extrauterini e successiva-

mento supplementare.

mente si verifica l aumento considerevole del

Per i cuccioli in crescita i fabbisogni energetici

peso dei cuccioli quindi il fabbisogno energetico

sono circa il doppio per unità di peso di un cane

della madre aumenta dopo i 40gg. Ma in questo

adulto della stessa razza , avendo comunque

periodo la cagna tende a mangiare meno quindi

senso pratico nel considerare che soggetti che

si consiglia di aumentare l’apporto energetico a

non hanno stimoli o possibilità di svolgere atti-

partire dalla quarta settimana successiva all ac-

vità fisica

coppiamento.

anche inferiori del 20% dei soggetti molto attivi.

Per valutare la quantità di energia necessa-

Alimentare in modo corretto il proprio cane sotto

ria per l’allattamento occorre tenere conto dell

il profilo delle necessità nutrizionali e del rispet-

energia contenuta nel latte

to della sua fisiologia è certamente la risposta

e la quantità di

latte prodotta. Una considerazione importante da fare è la valutazione della densità energetica dell alimento fornito alla cagna e sapere che cagne con molti cuccioli o di

più efficace per promuovere la sua salute

nell

immediato e nel lungo termine. Preoccuparsi dell alimentazione significa perciò

rinnovare

razza gigante hanno ri-

quell’antico pat-

dotta capacità di inge-

to tra uomo ed

stione dell alimento per

animale che è

cui è importante cerca-

alla

re di fornire ai cuccioli

processo di ad-

il più presto possibile ali-

32

possono avere fabbisogni energetici

base

del

domesticazione.


33


I L L E R T I PIPIS a Rivolta a e Simon n g lo o B la Pao lle Dott.sse A cura de

dell’arto anteriore, in particolare della mano, da cui il nome “chirottero mano alata”.

34

I Chirotteri ....ossia i pipistrelli, sono mammiferi

Gli arti anteriori sono per l’appunto modificati

da sempre temuti per via

del loro aspet-

in ali grazie allo sviluppo di una membrana, il

to e di alcuni luoghi comuni che di seguito

patagio, tenuta tesa dalle ossa delle dita e

cercheremo di chiarire e quindi sfatare in-

delle braccia lunghe e sottili; vi sono poi gli arti

sieme.

posteriori con 5 artigli robusti che i pipistrelli

Il nome pipistrello deriva dal latino vespertilio,

utilizzano per appendersi a testa in giù al sof-

da vesper che significa sera, come in greco

fitto delle grotte e ai rami degli alberi.

notte.

L’ordine dei Chirotteri comprende all’incirca

La terminologia nasce per le abitudini not-

1.000 specie e nel sottordine Microchirop-

turne di questi animali.

tera sono contemplate le specie che volano

In Africa viene considerato come simbolo del-

di notte e utilizzano un sistema radar sonoro

le tenebre e dell’oscurita mentre per i cristiani

per la cattura di di piccoli insetti; al sottordine

rappresentava l’uccello del diavolo per via

Megachiroptera appartengono le volpi volanti,

della sua natura ibrida di meta’ topo e metà

pipistrelli frugivori ossia che si nutrono di frutta

uccello: tutto ciò ovviamente non ha contribu-

e altro materiale vegetale.

ito a far scomparire le ataviche superstizioni

Alcune specie sud americane inoltre suggono il

che riguardano questo animale.

nettare dei fiori, risultando quindi importantis-

Al contrario per i Cinesi il pipistrello è un sim-

simi per l’impollinazione e la disseminazione di

bolo di felicita’ e un portafortuna, auspicio di

piante tropicali.

longevita’ e pace.

La fauna italiana comprende oltre 30 specie

I pipistrelli sono mammiferi specializzati nel

sempre più minacciate dal rischio di estinzione:

volo, proprio come gli uccelli: la loro ala al-

l’urbanizzazione, il disboscamento e la man-

tro non è che il risultato della trasformazione

canza di rifugi contribuiscono a diminuire sig-


nificativamente il numero di questi animali. Questa problematica ha favorito la nascita di enti protezionistici, come ad esempio l’Ente Parchi e Riserve Naturali del Lago Maggiore (www.parchilagomaggiore. it), allo scopo di tutelare i chirotteri italiani, informare e fare chiarezza sui REALI RISCHI che l’incontro con uno di questi animali può comportare. In generale i pipistrelli da sempre godono di cattiva reputazione come portatori di malattie: in America Centrale esiste una specie, il Desmodus rotundus che morde strappando il pelo e le piume di mammiferi e uccelli per poi berne il sangue. Questa è una delle rare specie veramente pericolosa in quanto può trasmettere il virus della rabbia. I pipistrelli europei invece sono insettivori quindi importanti alleati contro insetti nocivi come le zanzare. Ricordiamo inoltre che i pipistrelli vanno in letargo nel mese di Novembre per poi risvegliarsi in primavera.

35


le piante in acquario seconda parte a cura del Dr. MAURO VASCONI

Il secondo gruppo di elementi fondamentali per

grande quantità iniziale e lasciati in vasca come

la crescita delle piante è formato dai fertilizzanti.

riserva in quanto ogni volta che noi andiamo a

I fertilizzanti sono delle miscele di microelementi

cambiare parte dell’acqua ne perderemmo una

che la pianta assorbe e che le servono per la

quota. Inoltre l’ambiente dell’acquario e del filtro

crescita e per la fotosintesi. I fertilizzanti che

è particolare, in quanto tende tramite reazioni di

vengono usati in acquario sono diversi da quelli

ossidoriduzione a trasformare lo stato chimico

che si usano per le piante terrestri, quindi un buon prodotto fertilizzante per i fiori che abbiamo in casa non è adatto a fertilizzare l’acquario. Questa differenza dipende dal fatto che nelle piante terrestri la fertilizzazione si basa su formulazioni che contengono in larga misura composti dell’azoto e del fosforo. Nitrati e fosfati sono però già presenti in maniera più che sufficiente in acquario, in quanto derivano dal metabolismo dei pesci contenuti in vasca, quindi non è assolutamente necessario aggiungerne altre fonti. Un loro aumento produrrebbe soltanto un pericoloso inquinamento dell’acqua. Gli elementi

degli elementi in una forma che non li rende as-

che servono alle piante dei nostri acquari sono

sorbibili e quindi utilizzabili dalle piante. Il ferro è

principalmente ferro, potassio, manganese, rame

l’elemento che più subisce queste trasformazioni,

cobalto, e tracce di altre sostanze. Questi ele-

cambiando la sua valenza in acquario. È più uti-

menti non possono però essere aggiunti in una

le quindi una fertilizzazione periodica usando la giusta quantità di fertilizzante necessario. Esistono due forma di fertilizzazione che sono complementari tra di loro e che si integrano e completano a vicenda. Una prevede l’utilizzo di un fondo fertile, mentre la seconda si basa su fertilizzanti liquidi da mettere direttamente in acqua. Il fondo fertile deve essere programmato nella fase di allestimento. Esso viene venduto nei negozi e va posto al di sotto della sabbia che poi costituirà il fondo visibile dell’acquario. In questo strato metteremo a dimora le radici delle piante che abi-

36


teranno la nostra vasca. Il materiale fertilizzante

L’ultimo elemento necessario alle piante acqua-

usato per il fondo costituisce una buona riserva

tiche è un buon apporto di CO2. Questo com-

di nutrienti stabili per le piante, ma ovviamen-

posto viene infatti utilizzato per sintetizzare gli

te non è eterno, quindi dopo un anno dal suo

zuccheri che la pianta utilizza sia per costruire

utilizzo deve essere periodicamente ricaricato

la propria struttura che per alimentare il proprio

con integratori per fondo, venduti nei vari negozi

metabolismo. L’anidride carbonica viene prodot-

di acquariofilia. È importante utilizzare prodotti

ta dai pesci presenti in acquario e si diffonde

fertilizzanti della stessa marca, sia per la parte

dall’acqua all’aria. Questa quota non è però suf-

liquida che per il fondo, in quanto i due siste-

ficiente a creare un ambiente in cui le piante

mi si completano. Usare prodotti di case diver-

possono crescere in maniera rigogliosa, quindi

se potrebbe causare una mancanza di qualche

per avere delle piante sane e forti con crescita

elemento oppure una sovrabbondanza di altri,

rapida, fattore molto utile per pulire l’acqua della

contenuti in entrambe le vie di somministrazione.

vasca, è necessario somministrare altra CO2. Ci

Occorre sempre ricordare che tutto ciò che non

sono tre sistemi per poter aggiungere anidride

viene utilizzato dalle piante va a fertilizzare le

carbonica all’acqua. Il più economico si basa su

alghe, abili a cavarsela in qualsiasi situazione.

bottiglie in cui viene messo dello zucchero e del 37


38

lievito. In assenza di ossigeno il lievito fermente-

di gas della minore dimensione possibile ed è

rà lo zucchero in alcol producendo come scar-

inoltre importante che queste bolle compiano il

to proprio anidride carbonica. Il gas verrà quin-

percorso più lungo possibile prima di raggiunge-

di indirizzato tramite tubi in acqua dove potrà

re la superficie. Infatti quando queste bollicine

diffondere. Questo sistema ha lo svantaggio di

scoppiano in superficie la CO2 diffonde in aria

non poter essere gestito in maniera ottimale, in

e non in acqua, andando persa. La dimensione

quanto la produzione di anidride carbonica non

delle bolle è importante in quanto la diffusione

sarà costante, visto che sarà massima e tumul-

di gas tra la bolla e l’acqua avviene attraverso

tuosa all’inizio della fermentazione, per poi ridur-

la superficie di contatto; numerose bolle piccole

si progressivamente. La fermentazione è inoltre

ottimizzano il rapporto creando la più vasta su-

influenzata dalla temperatura ambientale e può

perficie possibile. L’ultimo sistema utilizzato per

non partire se ci sono state contaminazioni della

arricchire di CO2 l’acqua è attraverso l’elettrolisi.

cultura di lievito.

Questo processo chimico genera anidride car-

Il metodo di somministrazione più diffuso di CO2

bonica attraverso due piastre, una di grafite e

si basa su bombole di questo gas vendute ap-

l’altra di metallo, attraversate da corrente elet-

positamente nei negozi di acquariofilia. Esistono

trica. L’energia stacca il carbonio dalla graffite e

sia bombole usa e getta che bombole ricaricabi-

usa l’ossigeno contenuto nella molecola di acqua

li. Alla bombola è attaccato un riduttore di pres-

per creare CO2.e idrogeno. Questo sistema ha il

sione che consente di regolare il flusso di gas

vantaggio di non avere nessuna bombola, men-

che si inietta in acqua. Esistono poi vari sistemi

tre comporta un consumo della piastra di grafite

per diffondere ottimamente l’anidride carbonica

che però si sostituisce con una spesa contenuta.

in acqua. È importante quindi creare delle bolle

Per concludere il discorso dell’anidride carbo-


nica bisogna ricordare che la sua aggiunta in

comunicano. Una pianta con carenze di micro-

acqua fa variare anche dei parametri chimico

elementi presenta solitamente delle foglie di un

fisici dell’acqua stessa, come pH e durezza car-

colore più sbiadito rispetto al naturale, in alcu-

bonatica.

ni casi parti di foglia diventano trasparenti. Le

Per questo motivo è meglio interrompere l’ero-

piante con carenze hanno una crescita stentata

gazione di CO2 quando le piante non sono in

e le loro foglie appassiscono (nel caso dell’ac-

grado di utilizzarla, ovvero nel periodo in cui

quario sarebbe più corretto dire marciscono)

non vi è illuminazione. Sempre per questa ra-

prematuramente.

gione è meglio tenere monitorati con particolare

Un sintomo di carenza di luce è l’allungamento

attenzione i valori di pH e KH in vasche in cui

delle piante, ovvero la loro tendenza a crescere

si somministra anidride carbonica. Sono in com-

velocemente e in maniera non armonica verso

mercio dei test permanenti da lasciare in vasca

la superficie, dove trovano effettivamente una

che indicano attraverso un viraggio di colore se

maggiore illuminazione.

stiamo somministrando la giusta quantità di CO2,

Generalmente una volta che la pianta ha rag-

in alternativa su internet si trovano delle tabel-

giunto la superficie le parti rimaste immerse si

le che consigliano la giusta quantità di gas da

staccano o perdono le foglie e la pianta si svi-

somministrare in base ai due parametri chimici

luppa solamente nella sua parte emersa. Anche

che abbiamo citato prima.

una carenza di CO2 può portare a un compor-

Dopo tutto questo discorso come può un ap-

tamento simile. Per quello che riguarda le piante

passionato capire se le piante del suo acquario

con foglie pigmentate di rosso, esse si sviluppa-

godono di buona salute oppure sono in soffe-

no in tonalità verdi se la luce non è abbastanza

renza? In realtà sono le stesse piante che lo

intensa, perdendo il loro particolare fascino.

39


IL PROGETTO PRO-ITTIO a cura del Dr. MAURO VASCONI

In questo numero interromperemo la consueta

danneggia i laghi e i fiumi solamente inquinan-

descrizione degli ambienti acquatici della no-

do le acque, ma anche modificando l’ambiente

stra regione per parlare dei risultati presentati

stesso. Vengono create delle barriere lungo i

in Regione Lombardia durante un convegno a

fiumi che isolano interi compartimenti, impeden-

favore degli interventi ittiocompatibili, ovvero

do ai pesci di spostarsi da un capo all’altro

che non danneggiano la fauna ittica. Questi in-

della barriera creata. Altre volte le sponde dei

terventi sono stati progettati e realizzati dalla

fiumi sono rese rettilinee e prive di vegetazio-

società GRAIA, che è attiva in vari ambiti della

ne lungo le sponde, andando a eliminare tutte

salvaguardia degli ambienti naturali.

quelle zone di rifugio e possibilità di alimenta-

Molto spesso durante la descrizione dei nostri

zione che una sponda variegata fornisce ai pe-

laghi è stato detto come le modifiche appor-

sci. Un fiume dalle sponde monotone non con-

tate dall’uomo all’ambiente naturale abbiano

sente ai pesci di trovare un rifugio dagli uccelli

danneggiato le popolazioni ittiche. L’uomo non

predatori, non offre nessuna zona ombreggiata


che li protegga dal sole nei mesi più caldi e non

non si può improvvisare una rinaturalizzazione

consente l’esistenza della popolazione di inset-

di un corso fluviale, in quanto bisogna tenere

ti terrestri che cadendo in acqua forniscono un

conto della dinamica del fiume stesso, bisogna

alimento per i pesci. Anche nel letto stesso del

fare degli interventi che siano in grado di re-

fiume sono necessarie delle interruzioni in modo

sistere anche alle piene che sono in grado di

da creare delle turbolenze nel flusso delle ac-

rimuovere e spostare elementi mal posizionati

que. In queste turbolenze si crea infatti una va-

ed ancorati. Elemento necessario all’esecuzione

riazione ambientale, che promuove la creazione

di buoni interventi di rinaturalizzazione è anche

di ambienti particolari dove i pesci si possono

la conoscenza approfondita delle specie ittiche

rifugiare. Un fiume con le sponde rettilinee e con

che popolano il corso d’acqua e di quelle che

un letto omogeneo possono sembrare più ordi-

potrebbero potenzialmente popolarlo una volta

nati dal punto di vista estetico, ma sono in re-

rinaturalizzato. Ogni pesce ha infatti una capa-

altà “banali” dal punto di vista ambientale. Pur-

cità di nuotare a una determinata velocità di

troppo nel passato la tendenza è stata quella

corrente e di superare, grazie alle sue abilità

di organizzare e razionalizzare i fiumi, andando

natatorie, alcuni ostacoli. Una rampa potrà es-

ad intervenire anche pesantemente sul naturale

sere utilizzata da trote ma potrebbe essere un

corso dei corpi idrici. Ciò non ha portato i benefi-

ostacolo invalicabile, esattamente come la bar-

ci attesi dal punto di vista idrogeologico, ovvero

riera che si sarebbe voluto rendere valicabile,

una salvaguardia delle sponde in presenza delle

per altre specie ittiche con meno abilità.

piene, e ha anche danneggiato l’ambiente dal

Durante la conferenza sono state presentate

punto di vista ecologico. La sensibilità odierna

come esempi alcune opere realizzate in questi

è tornata a tenere conto anche degli abitanti

anni in Lombardia. Per quello che riguarda la

dei fiumi stessi, e si sta quindi tentando di re-

salvaguardia delle sponde è stato mostrato un

stituire ai corsi d’acqua un aspetto più naturale.

intervento realizzato lungo il fiume labro, dove

Questi interventi devono però essere pianifica-

sono state poste delle ramaglie ancorate alla

ti e studiati da persone formate sull’argomento,

riva in modo da fornire una protezione ai pesci


42

che in una zona di fiume erano eccessivamen-

so che non solo gli ambienti fluviali molto spes-

te esposti alla predazione da parte dei cormo-

so richiedano interventi di rinaturalizzazione,

rani. Altri interventi molto importanti sono stati

ma anche le sponde e i fondali dei laghi ne-

realizzati lungo il Ticino e il fiume Tresa, dove

cessitano di variazioni. Spesso ci si preoccupa

sono stati realizzati tre importanti passaggi

solamente di migliorare la qualità delle acque

per pesci che permettono quindi di rendere

dei nostri bacini, ma questi importanti interventi

percorribili ampi tratti di fiumi precedentemente

se non accompagnati da una visione più ampia

isolati. L’importanza delle opere appena citate

dei problemi ambientali. I fondali dei nostri laghi

risiede anche nel fatto che durante la loro re-

molto spesso sono piatti e melmosi, senza al-

alizzazione è stata allestita anche una cabina

cuna variazione. Interventi con la posa di osta-

di monitoraggio. Una parete del passaggio per

coli sommersi, quali alberi abbattuti, legnaie

pesci è stato infatti realizzato utilizzando una

e ceppi possono fornire rifugi a varie specie

lastra di vetro, in modo da poter osservare

ittiche e anche luoghi, come avviene per il pre-

cosa accade sott’acqua. In questo modo si è

giato pesce persico, di riproduzione. In alcuni

potuta verificare la funzionalità del passaggio

casi si è provveduto anche alla piantumazione

stesso e si sono potuti svolgere studi scientifici

di piante acquatiche che hanno creato prate-

sulla tendenza del pesce allo spostamento tra

rie sommerse dove precedentemente non vi

un ambiente lacustre a uno fluviale in entrambe

era nulla, ottenendo il ritorno di varie specie

le direzioni nei vari periodi dell’anno. Grazie a

ittiche. Anche tutti questi risultati sono stati mo-

queste osservazioni si sono osservati sposta-

nitorati, in questo caso grazie all’osservazione

menti di pesci ritenuti sostanzialmente stanziali

diretta tramite esperti subacquei.

e si sono potute censire le specie più abbon-

Un altro intervento esposto durante la confe-

danti in determinati ambienti.

renza ha riguardato la costruzione di un’isola

Durante la presentazione del progetto è emer-

artificiale all’interno del lago di Iseo.


Questo è stato possibile sfruttando l’opera di

che da varie specie di uccelli lacustri. Da que-

pulizia del fondale del porto, con il sollevamento

sto esempio si può notare che sfruttando un

di una notevole quantità di fango, che ancorato

intervento che nulla aveva a che vedere con

tramite palificazioni, è stato posizionato in una

la riqualificazione ambientale, ovvero la manu-

baia posta a sud del lago. Questa isola è sta-

tenzione dell’attracco dei battelli che navigano

ta quindi piantumata con canneto, creando un

sul lago, si è potuto intervenire con una spesa

ambiente subito colonizzato sia da fauna ittica

minima anche a favore dell’ambiente.

43


In realtà non è così. Ogni rimedio e ogni fiore ha una sua azione specifica che si manifesta in ogni soggetto sensibile a quel livello ener-

L

44

getico. Gran parte della medicina di oggi

a Floriterapia , come la medicina omeopatica,

agisce rivolgendosi elusivamente al sintomo sen-

è una terapia che si basa su principi di funziona-

za considerare che la malattia è l’epressione

mento “energetico”. Sia nei fiori di Bach che nei

di uno squilibrio profondo che coinvolge non un

rimedi ad alta diluizione (30 ch-200ch) la quan-

solo organo ma tutta la persona sia sul piano

tita’ di principio attivo è minore del numero di

fisico che psichico. Lo scopo della floriterapia è

Avogrado il che significa, per la nostra biochimi-

questo: curare le persone non la malattia.

ca ufficiale, che non è possibile rilevare nessun

Il Dott. Edward Bach ebbe questa grande intu-

principio attivo e pertanto non ci si dovrebbe

izione: del malato va guarito soprattutto la psi-

aspettare nessun effetto terapeutico.

che perchè tutte le patologie hanno origine da


uno stato d’animo negativo, chre logora il corpo

La strada dei vaccini stava dando ottimi risultati

alterandonel’equilibrio.

ma una grossa svolta l’ebbe quando lesse l’Or-

Edward Bach nacque il 24 Settembre 1986 a

ganon di Hahnemann (padre dell’omeopatia) e

Moseley, un villaggio del Galles. Fin da bambino

iniziò preparare i vaccini diluiti in modo tale da

si dimostrò attento, curioso e innamorato della

poter essere somministrati per via orale e non

campagna che lo circondava. Qualunque cosa

iniettati, evitanto cosi’ le reazioni nel punto d’ino-

per lui aveva un’anima; le piante, gli uccelli, i fili

culo in verita’ dolorose.

d’erba e tutto sembrava parlargli un linguaggio

Questi vaccini chiamati “ i sette nosodi di Bach “

misterioso che solo lui riusciva a capire.

risolsero con successo centinaia di casi cronici e

All’età di vent’anni si iscrisse alla facoltà di

furono utilizzati anche in America e in Germania

medicina di Birmingham, poi si trasferì aLondra

non solo dalla medicina omeopatica ma anche

dove si laureò nel 1912 all’University College

da quella allopatica.

Hospital.

Bach si spinse oltre e suddivise i sette batte-

Ilsuo interesse verso un nuovo metodo di cura lo

ri responsabili delle malattie croniche in sette

portò a lasciare il reparto di Chirurgia dell’Ospe-

gruppi e inizio’ ad analizzare le personalita’

dale dell’University College per passare a quello

dei pazienti che avevano bisogno dello stesso

di Immunologia.

vaccino,perche’ alla base di ogni malattia ,se-

In questi anni Bach scoprì che nello stomaco di

condo il Dott. Bach, c’e’ uno stato d’animo nega-

pazienti cronici si trovavano batteri strettamente

tivo ed e’ proprio da questo che bisogna iniziare

correlati alla malattia. Con questi batteri preparò

a curare il paziente. Inizio’ cosi’ a studiare ed

dei vaccini che inoculatati in alcuni ammalati die-

annotare ogni reazione alla malattia, le abitu-

dero dei risultati eccezionali .Inoltre si accorse

dini, i cambiamenti, gli stati d’animo associati e

che era possibile iniettare la seconda dosa solo

contemporaneamente si dedico’ alla ricerca di

quando la prima aveva cessato il suo effetto

nuovi rimedi.

e che anzi cosi’ facendo si ottenevano risultati

Ritorno’ nella campagna Gallese e riprese lo stu-

migliori rispetto alla somministrazione in periodi

dio e l’osservazione della natura.

standard.

Trovo’ i primi due fiori Mimulus e Impatiens con i

Allo scoppio della prima guerra mondiale, nono-

quali preparo’ dei nosodi secondo lo stesso me-

stante fosse stato riformato per la sua

salute

todo che aveva usato quando utilizzava i batteri.

precaria, divenne responsabile di un reparto per

Bach somministro’ i rimedi in base alla somiglian-

reduci di 400 letti.

za tra la pianta e il paziente.

Nel Luglio del 1917 ebbe un malore, fu’ traspor-

In sintesi i fiori agiscono ciascuno su un partico-

tato d’urgenza in ospedale dove gli venne dia-

lare stato d’animo (paura, disperazione, solitudi-

gnosticato un tumore con metastasi. I medici gli

ne, sfiducia in se stessi ecc.) e somministrati per

diedero tre mesi di vita.

via orale o percutanea lo riequilibrano o raffor-

La consapevolezza di aver poco tempo lo por-

zano secondo le necessita’.

tò a lavorare con piu’ fervore e passione e i tre

Mimulus cresce presso i corsi d’acqua e gli sta-

mesi passarono e la malattia regredi’ lasciando

gni, è un fiore dall’apparenza timido e spaventa-

i medici increduli .

to ma le sue radici sono ben radicate nel terreno 45


e non ha paura di essere trascinato via perché

no come dei piccoli proiettili. I risultati furono

ben aggrappato al suolo.

soddisfacenti e spinsero il Dott. Bach alla ricerca

Impatiens è un fiore il cui ba-

di nuovi fiori, il suo lavoro sulle piante e sulle

cello quando è maturo

personalità diventa un tutt’uno e alla fine del

si apre improvvisa-

1932 arrivò alla stesura dei dodici stati d’nimo

mente ed espel-

negativi fondamentali a cui associò dodici fiori

le bruscamente lontano i suoi semi che diventa-

che chiamò “i dodici guaritori “. Questi erano: Paura: Mimulus Terrore: Rock Rose Tortura mentale: Agrimony Indecisione: Sclaranthus Indifferenza o noia: Clematis Dubbio o scoramento: Gentian Invadenza: Chicory Debolezza: Centaury Scarsa fiducia di sé: Cerato Impazienza: Impatiens Eccessivo

entusiasmo:

Vervain Solitudine: Water Violet In questi anni oltre a curare iniziò a divulgare i risultati della sua ricerca, scrisse:

Healt

Thyself

(Guarisci te stesso) e The Twelve Healers and Other Remedies (I dodici guaritori e altri rimedi) e Free Thyself (Libera te stesso). Ma le emozioni hanno mille colori e mille sfumture e Back si mise alla ricerca di altri fiori capaci di curare tutte le variazioni degli stati d’animo e così


arrivò nel 1935 a catalogare e studiare 38 rimedi. Il 27/ 11/ 1936 morì nel sonno diciannove anni dopo la previsione fatta dai medici a dimostrazione

della

sua tesi e cioè che un grande interesse, un

grande

smo,

una

entusiapassione,

un grande amore, uno scopo nella vita possono

dare

forza

allo

spirito e al corpo e mantenerlo in salute. Diceva

Bach: “La malattia

come noi la conosciamo è un risultato, un prodotto terminale, uno stadio finale di qualche cosa di più profondo. La malattia inizia oltre il piano fisico, più vicino al mentale. E’ interamente il risultato di un conflitto fra il nostro sé spirituale e il nostro sé mortale. Fino a che questi sono in armonia siamo in perfetta salute. Ma quando c’è discordia allora deriva quello che noi conosciamo come malattia”.

47


a cura di Cristian Simone Tropical World

Tra tutti i pappagalli che hanno fatto parte della mia vita, quello che sicuramente mi ha affascinato di più per la sua ineguagliabile bellezza è stato un CACATUA Galerita Eleonora. Questo splendido pappagallo appartiene alla enorme famiglia dei CACATUA, e vive nel grande Continente Australiano (Australia, Nuova Zelanda, Polinesia ecc.) Vi sarà capitato di vedere in qualche spettacolo circense o in televisione un grosso pappagallo bianco con un grande ciuffo giallo sulla testa: ecco quello è un cacatua!! Esistono molte specie di

Cacatua,

alcune

molto costose e altre, addirittura nemmeno reperibili perché molto rare. Anche i CACATUA rientrano convenzione

48

nella di


Washington, quindi ogni soggetto necessita del suo documento CITES (Convention on International Trade of Endangered Species) che significa Convenzione sul commercio internazionale delle specie in pericolo di estinzione. In particolare, i cacatua, si differenziano dagli altri pappagalli per l’estrema capacità alla socializzazione con l’uomo e la meravigliosa attitudine alla comunicazione vocale e gestuale. Infatti possiedono una mimica notevole legata per lo più a movimenti del collo e del ciuffo. Di tutti i pappagalli IMPRINTATI che ho posseduto, questo si è differenziato per l’estremo affetto che mi ha dato. Cosa significa IMPRINTATO: L’imprinting è un modello di comportamento che un animale assimila nei primi momenti di vita, osservando e imitando i genitori o , nel caso in cui se ne sia preso cura l’uomo, noi. Questi effetti sono duraturi nel tempo e i risultati sono eccellenti per preparare questi animali a vivere nelle nostre case. Fino al raggiungimento della maturità sessuale, sono in grado di apprendere e conoscere, ma dopo questo periodo ( che dura circa sei anni) il nostro amico pappagallo potrebbe avere dei seri problemi comportamentali. In effetti, questo pappagallo non ha solo pregi, ma anche qualche difetto. Il mio cacatua, ad esempio, richiedeva continuamente attenzione, tanto che se si accorgeva di essere trascurato, emetteva dei fastidiosissimi schiamazza, solo per attirare l’attenzione. Il problema era che oltre infastidire,me e la mia famiglia, riusciva a disturbare anche i miei vicini di casa.

49


Con l’arrivo del mio primo genito, purtroppo il suo atteggiamento è diventato ancor più assillante, perché non gli si poteva più dedicare lo stesso tempo. Pur essendo animali dotati di una straordinaria

intelligenza,

per

quello che è la mia esperienza, posso dire che i Cacatua, si sentono un po’ oppressi tra le nostre mura domestiche perché, a differenza degli altri pappagalli, amano volare e urlare a squarciagola. Per accogliere questo animale in casa, è necessario

essere

preparati

ed

esperti. Il

momento

ideale

per

l’acquisto, è subito dopo lo svezzamento, quindi un soggetto di 3-4 mesi di vita. Le attenzioni e il gioco, sono fondamentali per lo stato psichico del nostro amico pennuto. L’importante

an-

che durante il gioco è di rispettare alcune

regole

di

base e chiamare ogni cosa con il proprio nome in modo che pos-

50


sa, piano piano, associare cose a nomi e chiamarli in modo appropriato. Da ricordare che come tutti gli esseri viventi si possono ammalare, e alcuni virus possono essere incubati per molto tempo senza provocare danni , ma scoppiare all’improvviso causando gravie e seri problemi. Per questo motivo consiglio sempre una buona visita da un veterinario specializzato che attraverso un piccolo esame del sangue potrà stabilire lo stato di salute del vostro animale e consigliarvi su alimentazione e detenzione in cattività .

51


52


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Ogni anno arrivano illegalmente in italia miglia-

rende deboli, non solo il cucciolo può essere

ia di cuccioli provenienti dall’europa dell’est, il

portatore sano di malattie virali che si mani-

viaggio per loro è un’odissea, vengono sot-

festano conseguentemente a stress, e si può

tratti alle madri precocemente, stipati in spazi

ben capire come un simile trasporto senza il

angusti e nascosti, sottoposti a stress fisico

rispetto di minime condizioni igeniche sanitarie

e psichico.

possa essere la causa scatenante.

Questa situazione espone buona parte di loro

COME DIFENDERCI E DIFENDERE QUESTI CUCCIOLI?

a morte atroce durante il tragitto, i più for-

In genere il cucciolo introdotto in italia in ma-

tunati arrivano a destinazione che in genere

niera illegale ha un costo che può essere 20

corrispone a negozianti compiacenti o a pri-

volte inferiore al prezzo di mercato!!!!

vati spesso, ma non sempre, ignari della pro-

Chiaramente una proposta allettante ma da

venienza del cucciolo.

cui dobbiamo dubitare.

Capita spesso e volentieri che un privato ac-

Verificare sempre le documentazioni allegate

quisti un cucciolo che sembra bello e paffuto,

e consultare il medico veterinario di fiducia.

col suo libretto sanitario in regola, dopo 24-

L’unico modo per debellare questo sistema

48 ore il cucciolo manifesta sintomi clinici di

è fermare la richiesta, è il cliente dhe deve

malattia in genere gastroenterite, abbattimen-

essere attento anche perché al dolore della

to, inappetenza o altro.

perdita del cucciolo si somma anche il danno

CI VIENE CHIESTO COME È POSSIBILE?

per aver investito soldi per un cucciolo che

Pultroppo questi cuccioli non ricevono per

non si ha più o per le spese mediche a cui si

il giusto tempo le cure materne e questo li

va inevitabilmente incontro.

56 56


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CLINICA VETERINARIA S. ANTONIO ABATE DI BRUNOLDI DR. PIERPAOLO 21041 Albizzate (VA) - Via Dinarda, 23 tel: 0331 99 40 24

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA PAOLA PORRINI 21013 Gallarate (VA) - VIA Don Minzoni, 8 tel: 0331 78 40 47

CENTRO VET. DEL DR. M. HETTINGER E DELLA DR.SSA P. NEDALINI STUDIO ASSOCIATO 21021 Angera (VA) - Via Galileo Galilei, 44 tel: 0331 96 03 18

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MAURIZIO MAZZUCCHELLI 21013 Gallarate (VA) - VIA Carducci Giosuè, 1 tel: 0331 78 20 23

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ANNALISA DESTITO 21010 Arsago Seprio (VA) - Via Garibaldi, 21 tel: 0331 29 67 74

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MASSIMO REVEL 21013 Gallarate (VA) - Via Covetta, 8/A

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MASSIMO GANGI 21010 Besnate (VA) - Via Vittorio Veneto, 47

tel: 0331 27 50 43

CLINICA VETERINARIA I RONCHI CVR DELLA DR.SSA CHIARA LUCATINI 21013 Gallarate (VA) - Via Sciesa, 40/b tel: 0331 83 02 10

STUDIO VETERINARIO DI MORO DR. EUGENIO 21010 Besnate (VA) - Via Besnate Largo Brianzoni, 7

tel: 0331 27 55 32

AMBULATORIO VETERINARIO GAZZADA DEI DR. GOBBI A. E DR. MARTEGANI M. 21045 Gazzada Schianno (VA) - Via Italo Cremona, 14 tel: 0332 46 16 03 AMBULATORIO VETERINARIO ISPRA 21027 Ispra (VA) - Via Passo Sentinella, 13

tel: 0331 79 30 71

tel: 0332 78 01 80

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA S. DI TIZIO E DEL DR. C. COLOMBO 21015 Lonate Pozzolo (VA) - Via Dante Alighieri, 49 tel: 0331 66 92 74 LABORATORIO ANALISI VETERINARIO DI MOLTENI DR. ANNALINA 21020 Mornago (VA) - Via Cascina Risaia, 51 tel: 0331 95 83 18 CLINICA VETERINARIA MALPENSA SRL DI OLIVIERI DR. MASSIMO 21017 Samarate (VA) - v. Marconi, 27 - fax: 0331 22 02 55 tel: 0331 22 81 55 NORAD DIAGNOSTICA S.R.L. DI ABBIATI DR. GIANLUCA 21017 Samarate (VA) - Via Engalfredo, 9 STUDIO ASSOCIATO DR. POZZI - DR. MIGLIERINA 21040 Cadrezzate (VA) - Via Mazzini, 25

tel: 0331 95 38 54

AMBULATORIO VETERINARIO SAN ROCCO 21010 Cardano Al Campo (VA) - P.za Mazzini Giuseppe, 18

tel: 0331 73 11 44

CLINICA VETERINARIA DELLA BRUGHIERA DI CENTINAIO DR. ALESSANDRO 21010 Cardano Al Campo (VA) - Via Monterosso, 51 tel: 0331 26 23 08 STUDIO MEDICO VETERINARIO DEI DOTTORI CUROTTI E GIUDICI 21010 Carnago (VA) - Via Libertà, 6/8 tel: 0331 99 14 99 AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA SABRINA TERNI 21020 Casale Litta - Bernate (VA) - Piazza Repubblica, 13 tel: 0332 94 78 65 AMBULATORIO VETERINARIO SEMPIONE Stud. Ass. DR. Martinoli - DR. Strappo - DR. De Toni - DR. poretti 21011 Casorate Sempione (VA) - Via Milano, 100 tel: 0331 29 64 22

AMBULATORIO VETERINARIO MERLINI DR. ELETTRA 21018 Sesto Calende (VA) - Via Roma, 38/A

tel: 0331 92 10 85

MANFREDI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO 21018 Sesto Calende (VA) - Via Motte, 13

tel: 0331 92 45 38

AMBULATORIO VETERINARIO CONTI DR. IRENE 21048 Solbiate Arno (VA) - Via Montebello, 20

tel: 0331 98 50 04

AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI DR. BANFI ANGELA 21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39 tel: 0331 37 61 78 AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA LAURA BOTTINI 21048 Solbiate Arno (VA) - Via Monforte, 22 tel: 0331 99 15 03

tel: 0331 28 05 44

AMBULATORIO VETERINARIO STUDIO ASS. DEI DR. VISENTIN G. PIETRO E DR. AIMINI R. “PARCO DEL TICINO” 21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 43 tel: 0331 25 37 67

AMBULATORIO VETERINARIO SAN GIULIO DELLA DR.SSA MICHELA ROSSI 21012 Cassano Magnago (VA) - Via Marconi, 15 tel: 0331 20 92 04

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO ROBUSTELLINI 21019 Somma Lombardo (VA) - Via Milano, 55 tel: 0331 25 24 97

STUDIO VETERINARIO COEREZZA DR. UMBERTO 21012 Cassano Magnago (VA) - Via S.Giulio, 54

tel: 0331 20 32 82

AMBULATORIO VETERINARIO DI VISCO GILARDI DR. ANTONIO 21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 42 tel: 0332 25 24 16

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. DARIO MOTTERLE 21040 Castronno (VA) - Via Lombardia, 43

tel: 0332 89 21 68

STUDIO VETERINARIO GALMARINI DR. PAOLO 21019 Somma Lombardo (VA) - Via Mameli Goffredo, 101

STUDIO VETERINARIO DI RIGAMONTI DR. LIVIANA 21010 Ferno (VA) - Via Roma, 28

tel: 0331 24 19 41

AMBULATORIO VETERINARIO DI CAIDATE ROSTAGNO DR. MARTA 21040 Sumirago (VA) - Via Cavour, 10 tel: 0331 90 50 20

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ANTONIO BOSCARO 21013 Gallarate (VA) - Via Checchi, 27

tel: 0331 78 44 33

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO GIULIANI 21028 Travedona-Monate (VA) - Via Aldo Moro, 18

tel: 0332 97 81 95

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ROSELLA CASTIGLIONI 21013 Gallarate (VA) - Via Donatello, 4 tel: 0331 79 35 65

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. STEFANO POZZI 21020 Varano Borghi (VA) - Via Giuseppe Garibaldi, 2

tel: 0332 96 18 61

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA FRANCA BURAGLIO 21013 Gallarate (VA) - Via Milano, 3 tel: 0331 77 48 71

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA PAOLA BASSANI 21029 Vergiate (VA) - Cascina Torretta, 18 tel: 0331 96 40 30

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAOLO FERRE 21013 Gallarate (VA) - Via Custodi, 10

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO ROBUSTELLINI 21029 Vergiate (VA) - Via Corgeno, 17 tel: 0331 94 69 28

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MARIO RAIMONDI 21012 Cassano Magnago (VA) - Via Venegoni Mario, 17

58

tel: 0331 22 30 27

AMBULATORIO VETERINARIO DI ALESSANDRA DR. ARMIRAGLIO 21018 Sesto Calende (VA) - Via Vittorio Veneto, 36 tel: 0331 92 09 50

tel: 0331 78 48 76

tel: 0331 25 90 47


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Veterinari - area Sud - Busto Arsizio AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI BUSTO ARSIZIO Piazzzale Plebiscito, 1 Tel. 0331 62 12 98 - Fax 0331 62 36 58 E-mail veterinaribusto@asl.varese.it

UFFICIO DI SARONNO Via Gorizia, 28 Tel. 02 96 02 248

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UFFICIO DI TRADATE Via Gradisca, 16 Tel. 0331 84 07 52

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AMBULATORIO VETERINARIO CALCATERRA DR. CLARA 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Biancardi Generale,23

tel: 0331 67 91 75

AMBULATORIO VETERINARIO DI DE BERNARDI DR. PAOLO 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Madonna in Campagna, 2

tel: 0331 62 12 31

AMBULATORIO VETERINARIO MILANI DR. BENEDETTO 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Venti Settembre, 32

tel: 0331 62 45 40

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AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCESCO BARTOCCINI 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Milazzo, 37 tel: 0331 62 60 93 CENTRO VETERINARIO DEI DOTTORI TOSI E VENTURA 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Vespri Siciliani, 51

tel: 0331 68 55 55

CLINICA VETERINARIA S. MICHELE DEI DR. TOVAGLIERI - DR. PAIELLA - DR. SIOLI 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Lepanto, 7

tel: 0331 62 73 76

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. SERGIO BUSNELLI 21047 Saronno (VA) - Via Bergamo, 120

tel: 02 96 00 526

CLINICA VETERINARIABUSTESE - DR.SSA MARINA VITTORELLI 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Maino, 13 tel: 0331 32 18 52

CLINICA VETERINARIA CITTA’ DI SARONNO PAOLO DR. VANZULLI 21047 Saronno (VA) - Via Novara, 18 tel: 02 96702062, 02 9606402

STUDIO VETERINARIO LUONI DR. RENATO 21052 Busto Arsizio (VA) - Vle G. Boccaccio, 48

tel: 0331 35 10 91

STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO DELLA DR. SSA PAOLA PAOLA E DELLA DR.SSA SIMONA RIVOLTA 21047 Saronno (VA) - Via A. Manzoni, 5 tel: 02 967 04 664

ALBERTI DR. DANIELE 21053 Castellanza (VA) - Vle Italia, 1

tel: 0331 50 49 21

AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DELLA DR.SSA ANGELA BANFI 21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39 tel: 0331 37 61 78

STUDIO VETERINARIO CERVINI DR. FLAVIO 21043 Castiglione Olona (VA) - Via Antonio Gramsci, 1

tel: 0331 82 49 77

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FLAVIO CERVINI 21049 Tradate (VA) - Via Albisetti, 12

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ISABELLA ARIANNA FRANCO 21042 Caronno Pertusella (VA) - Cso Della Vittoria, 615 tel: 02 96 57 535 AMBULATORIO VETERINARIO PERTUSELLA DEL DR. MATTIA BASILICO 21042 Caronno Pertusella (VA) - Via Trieste,1135 tel: 02 97388725 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAGANI E DEL DR. VANELLI 21040 Cislago (VA) - Via Cesare Battisti, 1089 tel: 02 96 40 83 98

tel: 0331 81 09 40

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. GIOVANNI MENGOTTO 21049 Tradate (VA) - Via Vittorio veneto, 39 tel: 0331 81 13 53 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FLAVIO CERVINO 21049 Tradate (VA) - Via Monte Grappa, 22

tel: 0331 81 09 40

AMBULATORIO VETERINAIO DELLA DR.SSA SARA BELLIATO 21040 Uboldo (VA) - Via IV Novembre, 19 tel: 02 97 38 89 07

CLINICA VETERINARIA OLONJA DI OASI DR.SSA OSVALDA E BALLARATI DR. MARCO 21054 Fagnano Olona (VA) - Via Dante Alighieri, 21

tel: 0331 61 15 05

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA RAFFAELLA MONTICELLI 21040 Uboldo (VA) - Via Raffaello Sanzio, 38 tel: 02 96 78 83 68

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. VIRGILIO ROVANI 21054 Fagnano Olona (VA) - Via Martiri Della Libertà, 42

tel: 0331 61 13 05

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ANTONELLA PEJA 21040 Vedano Olona (VA) - Via Matteotti, 7 tel: 0332 86 62 60

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI CAPPUCCILLI E PIATTI 21040 Gerenzano (VA) - Via XX Settembre, 32 tel: 02 96 81 211

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. EMILIO FERRONI 21040 Vedano Olona (VA) - Via Venegono, 24

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA SABRINA ROMANI 21050 Gorla Maggiore (VA) - Via Dante Alighieri, 50 tel: 0331 61 07 67

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEL DR. BARBATTI E DEL DR. LEVY 21040 Venegono Superiore (VA) - Via Asiago, 2 tel: 0331 82 45 45

STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DEI DOTTORI FERE’ - TRAVAINI 21055 Gorla Minore (VA) - Via giacchino Giacchetti, 16 tel: 0331 60 38 03

CENTRO MEDICO VETERINARIO ZANABONI DR. GIANLUCA 21040 Venegono Inferiore (VA) - Via Leonardo Da Vinci, 4

AMBULATORIO VETERINARIO CARTABIA DEL DR. UMBERTO CARLO 21040 Origgio (VA) - Via Piantanida, 8 tel: 02 96 73 06 39

AMBULATORIO VETERINARIO “DAY HOSPITAL” DEL DR. STEFANO POZZI 21020 Trnate (va) - Via Milano, 3 tel: 0332 96 18 61

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ROLANDO PAGANI 21040 Origgio (VA) - Via Dante, 60

tel: 02 40 01 84

tel: 0331 86 49 90

tel: 02 96 73 24 04

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Veterinari - area Milano DISTRETTO VETERINARIO DI ABBIATEGRASSO Via San Francesco D’Assisi, 4 Tel. 02 94 86 334

DISTRETTO VETERINARIO DI CASTANO PRIMO Piazza Mazzini, 43 Tel. 0331 88 69 31

DISTRETTO VETERINARIO DI LIMBIATE Via Monte Grappa, 40 Tel. 02 99 45 67 19

DISTRETTO VETERINARIO DI MAGENTA Via Valle, 9 Loc. Ponte Vecchio Tel. 02 97 00 791

E-mail dipartimentoveterinario@aslmi1.mi.it

CLINICA VETERINARIA LEONARDO DA VINCI DELLA DR.SSA PAOLA BILOTTA 20081 Abbiategrasso (MI) - Via Luigi Cagnola, 11 tel: 02 94 96 74 13

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCO DRAGONI 20094 Corsico (MI) - Via Turati, 15

tel: 02 44 74 570

AMBULATORIO VETERENARIO DELLA DR.SSA LAURA CIGNA 20081 Abbiategrasso (MI) - Via Galli Emilio, 2

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA CAROLA VARINI 20094 Corsico (MI) - Via XX Settembre, 31

tel: 02 44 02 811

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCO DRAGONI 20094 Corsico (MI) - Via Turati, 15

tel: 02 44 74 570

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MARZIO STABILE 20020 Arese (MI) - Viale Platani, 6

tel: 02 94 21 610 tel: 02 93 58 13 62

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR. SSA RENATA LOVAGNINI 20020 Arese (MI) - Via degli Orti, 11 tel: 02 93 58 10 21

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA FRANCESCA SACCHI 20094 Corsico (MI) - Via Montello, 6/c tel: 02 44 04 888

CENTRO VETERINARIO ARESINO DEL DR. CHIUCCHINI 20020 Arese (MI) - Via Mattei Giannetto, 70

tel: 02 93 82 046

AMBULATORIO VETERINARIO CUSAGO DEL DR. CASTOLDI E DEL DR CONTARDI 20090 Cusago (MI) - Via Libertà, 13 tel: 02 90 39 41 86

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ELISEO AVIGNI 20090 Assago (MI) - Via Roma, 13

tel: 02 48 82 464

AMB. VETERINARIO GAGGIANO DEL DR. FERLINI, DR. MILLEFANTI E DEL DR.GRANATA 20083 Gaggiano (MI) - Via Galvani, 42 tel: 02 90 81 636

AMB. VETERINARIO ASSOCIATO BAREGGIO DEL DR. MAGI E DEL DR. BONTEMPI 20010 Bareggio (MI) - Via Roma, 78 tel: 02 90 36 32 00

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ADELIO CHIESI 20024 Garbagnate (MI) - Via Kennedy, 15

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAOLO MAZZERI 20021 Bollate (MI) - Via Nazario Sauro, 148

tel: 02 38 20 00 12

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA MARINA LATTUADA 20024 Garbagnate Milanese (MI) - Via Matteotti, 2 tel: 02 99 52 010

tel: 02 35 03 821

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. BALLARATI E DEL DR. TESTORI 20010 Inveruno (MI) - Via Marconi, 17 tel: 02 97 28 91 25

AMBULATORIO CLINICA DEL DR. GUIDO PLAGA 20021 Bollate (MI) - Via Garibaldi, 52

STUDIO MEDICO VETERINARIO SAN FRANCESCO DELLA DR.SSA STEFANIA MELZI 20021 Bollate (MI) - Via Degli Alpini, 4 tel: 02 35 01 204

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. NICO TAVIAN 20020 Lainate (MI) - Via Re Umberto, 22

AMB. VETERINARIO SILVIO PELLICO DELLA DR.SSA ENRICA CHIARA RIPANTI 20021 Bollate (MI) - Via Silvio Pellico, 46 tel: 02 35 12 934

CLINICA VETERINARIA DEL DR. BARBUIO E DEL DR. BERNABEI 20020 Lainate (MI) - Via Nerviano, 2 tel: 02 93 57 26 89

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEL DR. CRUGNOLA E DEL DR. BONATI 20090 Buccinasco (MI) - Piazza Vittorio Veneto, 5 tel: 02 48 84 23 09

ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NEUROVET DEL DR. CAUDURO E DEL DR. FAVOLE 20025 Legnano (MI) - Via Maestri del Lavoro, 29 tel: 0331 57 89 51

STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO DEL DR. PAVESI E DEL DR. LORUSSO 20090 Buccinasco (MI) - Via E. Duse, 16 tel: 02 48 83 922

CLINICA VETERINARIA SAN MAGNO DELLA DR.SSA DONATELLA COZZI E DEL DR. MARZIO STABILE E DELLA DR.SSA BARBARA VILLA 20025 Legnano (MI) - Via XX Settembre, 18 tel: 0331 45 43 43

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. TENCONI 20022 Castano Primo (MI) - Via Kennedy, 7

tel: 0331 88 00 07

CENTRO MEDICO VETERINARIO DEL DR. ANSELMI E DEL DR. MAININI 20022 Castano Primo (MI) - Vicolo Tortuoso tel: 0331 88 31 10 AMB. VETERINARIO DI CASTANO PRIMO DEL DR. COCCO E DEL DR. SIRONI 20022 Castano Primo (MI) - Via Magenta, 35 tel: 0331 87 79 71 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. CAPITELLI 20090 Cesano Boscone (MI) - Via Roma, 100

tel: 02 45 83 930

AMBULATORIO VETERINARIO QUARTIERE OLMI DEL DR. VALENTE 20090 Cesano Boscone (MI) - Via Pasubio, 51 tel: 02 45 84 939 AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA CRISTINA MIGLIO 20020 Cesate (MI) - Via Tagliamento, 10 tel: 02 99 41 991 AMBULATORIO VETERINARI ASSOCIATI DELLA DR.SSA ELENA BERETTA E DEL DR. MARCO LOMBARDI 20011 Corbetta (MI) - Via Villoresi Eugenio tel: 02 97 71 500

60

tel: 02 99 02 75 50

CLINICA VETERINARIA DELLA DR.SSA ROBERTA CRISTANI 20025 Legnano (MI) - Via Dante, 12/14

tel: 02 93 57 01 20

tel: 0331 54 67 79

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ROBERTO VALENTINI 20051 Limbiate (MI) - Via Trieste, 90 tel: 02 99 48 13 74 AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA STEFANIA FRANCHETTI 20051 Limbiate (MI) - Via Massimo Gorky, 37 tel: 02 43 11 21 85 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ANDREA MARTINOLI 20013 Magenta (MI) - Via Don Beretta, 26 tel: 02 97 29 11 637 AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA VALERIA MARIA COLOMBO 20013 Magenta (MI) - Via Novara, 71 tel: 02 97 29 95 41 AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA DANIELA PAVONE 20013 Magenta (MI) - Via Dante, 10 tel: 02 97 96 33 53 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ANDREA GRASSI 20013 Magenta (MI) - Via Tommaseo, 4

tel: 02 97 95 01 27

CLINICA VETERINARIA ASSOCIATA DEL DR. A. MUGNAI E DEL DR. A.POZZI 20010 Cornaredo (MI) - Via Garibaldi, 136/138 tel: 02 93 56 67 13

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.SSA DE CARLI E DEL DR. CAPUTO 20013 Magenta (MI) - Via Mazenta, 24 tel: 02 97 02 02 00

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA GIOVANNA RIZZI 20010 Cornaredo (MI) - Via Garibaldi, 26 tel: 02 93 56 57 84

AMBULATORIO VETERINARIO DI MAGNAGO DEL DR. SIRONI E DEL DR. COCCO 20013 Magnago (MI) -Piazza Italia, 26 tel: 0331 30 66 78

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO CAPRIOGLIO 20094 Corsico (MI) - Piazza Carabelli, 7

CENTRO VETERINARIO SEMPIONE DEL DR. FABIO BUCCHI 20014 Nerviano (MI) - Via Milano, 23

tel: 02 44 05 437

tel: 0331 58 72 27


DISTRETTO VETERINARIO DI PARABIAGO Via Spagliarsi, 19 Tel. 0331 49 85 29

DISTRETTO VETERINARIO DI RHO Via Beatrice d’Este, 28 Tel. 02 93 92 33 35

DISTRETTO VETERINARIO DI TREZZANO SUL NAVIGLIO Via Darwin, 31 Tel. 02 44 59 752

E-mail dipartimentoveterinario@aslmi1.mi.it

CLINICA VETERINARIA NERVIANO DEL DR. PAOLO SOMMARRUGA 20014 Nerviano (MI) - Via Lampugnani, 3 tel: 0331 41 52 63

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ROBERTO ARDAGNA 20088 Rosate (MI) - Via Cavour, 60

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. CANNATA E DEL DR. SAGREDINI 20014 Nerviano (MI) - Piazza Brunelleschi, 7/c tel: 0331 58 53 42

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA CAROLINA LATTUADA 20088 Rosate (MI) - Viale Rimembranze, 28 tel: 02 90 83 44 06

tel: 02 94 96 37 71

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO MAZZA 20026 Novate Milanese (MI) - Via Cavour, 32

tel: 02 35 43 720

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.SSA MAURA COTTI 20026 Novate Milanese (MI) - Via Monte Grappa, 6

AMBULATORIO VETERINARIO LE GROANE STUDIO ASSOCIATO 20030 Senago (MI) - Viale Risorgimento, 13 tel: 02 99 48 14 58

tel: 02 35 48 210

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ROBERTA POZZI 20030 Senago (MI) - Vicolo Nazario Sauro, 15 tel: 02 99 48 97 05

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.SSA PATRIZIA SIMONETTA ALLOCCA 20026 Novate Milanese (MI) - Via Leopardi, 7 tel: 02 39 10 03 85 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. STEFANO AIRAGHI 20010 Ossona (MI) - Via Baracca, 63

tel: 02 90 26 67 74

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. VITTORIO TAGLIABUE 20037 Paderno Dugnano (MI) - Via Roma, 165 tel: 02 99 04 26 61 CLINICA VETERINARIA NORD MILANO DEL DR. BIANCHINI E DEL DR. PIROLA 20037 Paderno Dugnano (MI) - Via Cascina Sant’Angelo, 1 tel: 02 91 04 016 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PLAGA E DEL DR. D’ASDIA 20037 Paderno Dugnano (MI) - Via Riboldi, 88 tel: 02 91 89 026 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ORESTE CUSINI 20015 Parabiago (MI) - Via G. Bertacchi, 30

tel: 0331 55 28 65

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA LAURA MUGGIANI 20016 Pero (MI) - Via Sempione, 84 tel: 02 33 91 13 63

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. DANIELE MACCAGNI 20019 Settimo Milanese (MI) - Via Panzeri, 19

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. COMERIO E DEL DR. ANGIOLETTI 20010 Pogliano Milanese (MI) - Via Pascoli, 20 tel: 02 93 54 86 65

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALESSANDRO PELLEGATTA 20020 Soaro (MI) - Via Vespucci, 53 tel: 02 96 90 116

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. LUIGI DI MASO 20010 Pregnana Milanese (MI) - Via Varese, 10

CLINICA VETERINARIA DEL PARCO DELLA DR.SSA LUISELLA CATTANEO 20020 Solaro (MI) - Via Varese, 6 tel: 02 96 79 94 07

tel: 02 93 29 07 12

tel: 02 33 50 03 92

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALESSANDRO BIANCHI 20017 Rho (MI) - Corso Europa, 132 tel: 02 93 13 852

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALFREDO SACCHI 20090 Trezzano sul Naviglio (MI) - Via Croce, 15

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. CARLO MARTIGNONI 20017 Rho (MI) - Via Madonna, 45

tel: 02 93 03 017

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA MANUELA MORTARI 20090 Trezzano sul Naviglio (MI) - Via Morona, 40 tel: 02 44 53 913

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA MARINA MARINELLI 20017 Rho (MI) - Via Ghandi, 29 tel: 02 93 90 08 89

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. TERZAGHI E DEL DR. BANNÒ 20010 Vanzago (MI) - Via Umberto I°, 18 tel: 02 93 54 18 49

CENTRO VETERINARIO DARWIN DELLA DR.SSA LUCIANA TREVISAN 20017 Rho (MI) - Via Santorre di Santarosa tel: 02 93 78 06 70

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MAURIZIO COCCHETTI 20081 Vermezzo (MI) - Via Piave, 16 tel: 338 99 97 842

tel: 02 44 55 888

61


Veterinari - area Como DISTRETTO VETERINARIO DI COMO Via P. Stazzi, 3 Tel. 031 37 03 00 - 301 veterinaria.como@asl.como.it

DISTRETTO VETERINARIO BRIANZA Cantù - Viale Ospedale, 18 Tel. 031 71 34 30 veterinaria.brianza@asl.como.it

DISTRETTO VETERINARIO MEDIO ALTO LARIO Porlezza - Via Garibaldi, 64 Tel. 0344 62 828 veterinaria.mal@asl.como.it

DISTRETTO VETERINARIO SUD OVEST DELLA PROVINCIA DI COMO Olgiate Comasco - Via Roma, 61 Tel. 031 99 93 20 62 828 veterinaria.sudovest@asl.como.it

BIANCHI DR. PAOLA MEDICO VETERINARIO 22031 Albavilla (CO) - Via Giuseppe Mazzini, 14

tel: 031 62 61 65

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCESCO PETRUZZELLI 22014 Dongo (CO) - Via Campiedi, 1 tel: 0344 82 165

RECALCATI DR. MONICA AMBULATORIO VETERINARIO 22040 Alzate Brianza (CO) - Viale Vidario

tel: 031 61 94 45

DI MURO DR. LUIGI STUDIO MEDICO VETERINARIO 22036 Erba (CO) - Via Volta Alessandro, 53

tel: 031 64 06 25

CLINICA PINETA DEI DOTT. CATTANEO E ROSSI 22070 Appiano Gentile (CO) - Via Colombo, 22 tel: 031 93 37 62 tel. 031 89 08 81

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. VITTORIO FALLETTI 22036 Erba (CO) - Via Fatebenefratelli, 19

tel: 031 61 15 37

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.FABIO TESTA 22010 Argegno (CO) - Via Lungo Telo di Sinistra, 1

tel: 031 82 16 45

TAGLIABUE DR. LUCA MEDICO VETERINARIO 22036 Erba (CO) - Via Sciesa, 6

tel: 031 64 08 77

CLINICA DR. LONGONI 22060 Arosio (CO) - Via Oberdan, 11

tel: 031 76 23 40

AMB. ASSOCIATO DOTT. STEFANINI E DOTT. PONITI 22020 Faloppio (CO) - Via Cesera Battisti, 24

tel: 031 98 70 40

tel: 031 95 03 41

DUVIA DR. DANTE MEDICO VETERINARIO 22073 Fino Mornasco (CO) - Via Scalabrini, 23

tel: 031 92 04 71

AMBULATORIO VETETINARIO DELLA DR.SSA SIMONA LONGONI 22063 Cantù (CO) - Via Puecher, 11 tel. 031 70 60 71

AMBULATORIO DELLA DR.SSA SANCHEZ 22020 Gaggino (CO) - Via Vittorio Veneto, 30

tel: 031 98 65 91

CLINICA VETERINARIA “CITTA’ DI CANTU’” DEL DR. CATTANEO E DELLA DR.SSA CAMPANELLA 22063 Cantù (CO) - Via Ppa Giovanni XXIII, 4 tel. 031 68 70 183

CIVITILLO FELICE RENATO AMBULATORIO VETERINARIO 22030 Lipomo (CO) - Via Giacomo Matteotti, 62

tel: 031 28 36 88

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO 22066 Mariano Comense (CO) - Via Giacomo Matteotti, 39/b

tel: 031 74 49 02

VETERINARIO CENTRO ALTO LAMBRO DR. 22066 Mariano Comense (CO) - Via Mauri Carlo, 5/e

tel: 031 74 47 82

MANZONI DIEGO AMBULATORIO VETERINARIO 22026 Maslianico (CO) - Via Venti Settembre, 25

tel: 031 51 19 08

AMBULATORIO ASSOCIATO DEL DR. CERATI PISONI ROTA 22017 Menaggio (CO) - Via Annetta Lusardi, 68/70

tel: 0344 32 99 0

SORMANI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO 22021 Bellagio (CO) - Via Valassina, 140

CLINICA VETERINARIA LA TORRE 22063 Cantu’ (CO) - Via Fossano, 17

tel. 031 35 10 020

AMBULATORIO VETETINARIO DELLA DR.SSA PAOLA CAMPANELLA 22063 Cantu’ (CO) - Via Genova, 2 tel. 031 73 20 03 TERRANEO DR. MAURO MEDICO VETERINARIO 22063 Cantu’ (CO) - Viale Madonna, 19

tel: 031 71 46 40

CLINICA TRIANGOLO LARIANO DEL DOTT. MARIO TOMBA 22035 Canzo (CO) - Via Alessandro Volta, 78

tel: 031 68 44 44

CLINICA BRIANTEA DOTT. FEDERICO APE 22060 Carugo (CO) - Via Toti, 23

tel: 031 76 43 25

STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DR. PIZZAGALLI E DR. SALA Cassina Rizzardi - Via Risorgimento, 459 tel. 031 44 71 084 AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA LUCIANA BERETTA 22020 Cavallasca (CO) - Via al Roccolo, 1 tel: 031 53 97 84 AMBULATORIO DI MODONESI DEL DR. M. E VINTANI DR. M. 22072 Cermenate (CO) - Via Armando Diaz, 33

tel: 031 77 35 87

AMBULATORIO ASS. DEL DR. DOMENICO SCORDO E DEL DR. GI 22072 Cermenate (CO) - Via Carlo Moreschi, 38 tel: 031 72 40 092 GILARDONI DR. CORRADO STUDIO VETERINARIO 22012 Cernobbio (CO) - Via Cinque Giornate, 4

tel: 031 34 03 69

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MATTEO COLOMBO 22100 Como (CO) - Via Milano, 38/c

tel: 031 24 24 93

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MARIO ROSSI 22100 Como (CO) - Via Borsieri Gerolamo, 26

tel: 031 26 99 56

ASSOCIAZIONE VETERINARI MONTE OLIMPINO AVEMO 22100 Como (CO) - VIa Pio XI - - pronto soccorso 24 H

tel: 031 54 32 31

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. SERGIO BOLOGNA 22100 Como (CO) - Via Manzoni Alessandro, 12

tel: 031 30 09 63

CENTRO VETERINARIO SAN MARTINO 22100 Como (CO) - Via Piave, 25

tel: 031 30 57 10 - fax: 031 30 14 89

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. DOMENICO MOSCATELLI 22100 Como (CO) - Via Scalabrini, 6 tel. 031 52 13 95 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. GIOVANNI SENECA 22100 Como (CO) Via Monte Grappa, 74

tel: 031 30 02 30

STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO

62 22100 Como (CO) - Piazzale S. Rocco, 43

tel: 031 26 14 33

AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ANNALISA RICEPUTI 22070 Montano Lucino (CO) - Via Primo Maggio, 2 tel: 031 47 11 20 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. BARBATTI E DR. LEVY 22077 Olgiate Comasco (CO) - Viale Trieste, 27

tel: 031 99 07 37

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ELIO BIANCO 22077 Olgiate Comasco (CO) - Via Roma, 139

tel: 031 94 43 77

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. LUCA MOLTENI 22020 Pellio Intelvi (CO) - Via Molino, 16

tel: 031 83 01 17

ASNAGHI PAOLO GIOVANNI MEDICO VETERINARIO 22018 Porlezza (CO) - Viale delle Rimembranze, 9

tel: 0344 72 532

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO 22070 Rovello Porro (CO) - Via Madonna, 3

tel: 02 96 75 13 70

AMB. NOBILI DR RENATO, PATRIARCA DR MARCO 22020 S. Fermo Della Battaglia (CO) - Via Roma, 2

tel: 031 21 06 46

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. IPPOLITA SEMEGHINI 22070 Senna Comasco (CO) - Via Olmeda, 1

tel: 031 56 04 24

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALESSANDRO BIANCHI 22038 Tavernerio (CO) - Via Provinciale, 33 tel: 031 36 05 45 CASTELLI DR. MARCELLO VETERINARIO 22078 Turate (CO) - Via Vittorio Veneto, 3

tel: 02 96 88 446

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAOLO RASTRELLI 22029 Uggiate Trevano - Via Mons.Virginio Sosio

tel. 031 98 70 40

AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. NICOLA GABRIELE 22070 Vertemate Con Minoprio (CO) - Via Statale Dei Giovi, 29

tel: 031 90 11 64

GALLIENA DR. PAOLO STUDIO VETERINARIO 22063 Vighizzolo (CO) - Via Italia, 29

tel: 031 73 14 25

AMBULATORIO MAMBRETTI DR. TONELLI 22044 Villa Romano’ (CO) - Piazza Giovanni XXIII, 9

tel: 031 60 54 44


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COMO



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Das Auto

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