EDITORIALE Ed eccoci nel 2011…. La nostra Rivista ha aggiunto una nuova edizione, quindi da quest’anno usciremo con un numero a Marzo, uno a Luglio ed infine uno a Novembre. La distribuzione raggiungerà anche la provincia di Milano Nord, oltre a Varese e Como. É stata introdotta una sezione per gli allevatori ed uno speciale sul mondo dell’ippica, dal quale potremo aumentare le nostre conoscenze sui cavalli, animali che affascinano… Chi di noi non ha provato un’emozione di gioia e libertà, vedendo le immagini di un cavallo che, libero, corre in una prateria? Con questa bellissima immagine, un saluto a tutti i lettori!
Marzo 2011
Il direttore Cinzia Crespi
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1
L’ A L A N O
14
CUCCIOLI: COME GESTIRE LE ENERGIE IN ECCESSO?
6 24
16
HORSE AMBULANCE
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DEL NONNO MI FIDO OPERAZIONE SVUOTA CANILI, UN NONNO UN CANE
34
I PIPISTRELLI
36
LE PIANTE IN ACQUARIO
40
IL PROGETTO PRO-ITTIO
44
CENNI DI FLORITERAPIA
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I CACATUA
56
TRATTA DI CUCCIOLI
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ELENCO VETERINARI VARESE
DIRETTORE RESPONSABILE Crespi Cinzia REDAZIONE Premoli Gianluigi PROGETTO GRAFICO IMPAGINAZIONE Jakeline Garrone Francesca Cariglino redazione@animalinforma.com Tel. 0331 48 21 80 via Roma, 10 21053 Castellanza
HANNO COLLABORATO: AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente Casarini Alberto Dagnino Barbara dott. Cristiano Colombo dott. Mauro Vasconi dott.ssa Chiara Zoccatelli dott.ssa Donata Bianchi dott.ssa Paola Bologna dott.ssa Patrizia Arrighi dott.ssa Simona Rivolta Cristian Simone Paola Viero
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ANIMALI INFORMA N. 07/09 DEL 03/04/2009
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COMUNICATO STAMPA AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente
IL CAVALLO NOMINATO ANIMALE SIMBOLO DELL’UNITA’D’ITALIA.
Roma (16 Marzo 2011) È senza ombra di dubbio il cavallo, l’animale simbolo dell’unità d’Italia. E per questo AIDAA lo ha nominato come animale che possa rappresentare ufficialmente l’Unità d’Italia. Molti sono gli animali che possono ambire per il loro ruolo e per la loro natura ad assurgere al ruolo di “animale simbolo” dei 150 anni della nostra Italia, ma il cavallo direttamente alle diverse azioni a d’Italia. Del resto non è un caso che
è quello che maggiormente ha partecipato partire dalle campagne belliche per l’unità tutti gli affreschi che riproducono l’incontro
di Teano (che in realtà si è svolto a Caianiello) tra il nuovo re d’Italia Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi riproducano i due padri della patria in groppa ai loro cavalli. I cavalli erano i mezzi di trazione dei pezzi di artiglieria e di trasporto di uomini e vettovaglie dell’esercito di Cialdini che attraversò gli Stati Pontifici per ricongiungersi con i garibaldini che avevano conquistato il regno delle due Sicilie. I cavalli furono gli animali che accompagnarono i garibaldini nella loro avanzata dalla Sicilia fino a Napoli e che accompagnarono sull’altro fronte la ritirata dell’esercito Borbonico. E il cavallo è stato considerato il primo e più importante animale assoluto nelle operazioni belliche fino ad almeno la seconda guerra mondiale quando migliaia di cavalli morirono insieme ai loro cavalieri nella campagna di Russia. “Oggi per fortuna i cavalli non servono più per fare la guerra” ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- ma non possiamo dimenticare il ruolo che hanno avuto nelle vicende dell’Unità d’Italia e per questo abbiamo voluto nominare il Cavallo come animale simbolo dei 150 anni d’Italia. Proprio perché il cavallo è un animale simbolo serve oggi un importante nella sua tutela, da qui il nostro appello alle in quanto in questo centocinquantesimo anniversario della nascita dell’Italia si arrivi a dichiarare il cavallo quale animale di affezione paragonandolo nei diritti agli altri animali di affezione quali i cani ed i gatti”.
4
passo
in
avanti
autorità
Brevi cenni storici Allevamento degli
In molti paesi viene chiamato Great Dane o
Allisonblu
Gran Danese, nulla di più sbagliato al momento
di Casarini Alberto e che l’alano è di nazionalità tedesca. L’equivoco Dagnino Barbara
nasce da una tavola disegnata dal naturalista francese George Buffon, che denominò appunto questo cane come Grand Danois (alcuni ritengono che l’errore fu causato dalla grande diffusione che la razza ebbe in Danimarca). La nazionalità tedesca della razza venne codi-
6
L’ A L A N O
ficata in un primo momento nel 1878 a Berlino, quando un gruppo di allevatori decise di catalogare sotto il nome di Deutsche Dogge (Mastino L’alano è una razza canina conosciuta per la sua taglia gigante e il carattere gentile. Il
Tedesco) diversi gruppi di cani dalle caratteristiche molto simili provenienti dalla regione sud occidentale della Germania, e successivamente
suo muso è simile a quello del
nel 1880, quando fu redatto il primo standard,
molosso, con testa stretta, oc-
e nel 1888 quando venne fondato il Deutsche
chio sceso, labbro abbondan-
Doggen Club.
te e pendente, stop marcato
Il nome alano usato in Italia venne adotta-
e
tradizionalmente
to ufficialmente nel 1920: si ritiene infatti che i
amputate in modo che venis-
Deutsche Dogge discendano dai cani giunti in
orecchie
sero portate dritte e appuntite, anche se ora sono molto più diffusi gli alani con le orecchie integre a seguito delle varie
Europa probabilmente nel IV secolo al seguito dei guerrieri sciiti Alani, o Alaunt. I cani Alaunt non persero questa loro vocazione belligerante fino
ordinanze degli ultimi anni con-
al tardo Medio Evo, quando ne fu evidenziata la
tro la conchectomia; i membri
grande attitudine alla caccia.
di questa razza sono in genere
Divennero così cani da caccia agli animali sel-
apprezzati come efficienti cani
vatici, specialmente al cinghiale (per questo era-
da guardia e da caccia ma
no chiamati saupacker, cacciatori di cinghiali),
sono principalmente cani da
ma anche al cervo e all’orso. Cacciavano quasi
compagnia per la loro innata
sempre in muta, con le orecchie tagliate per evi-
sensibilità e mancanza di aggressività. Gli Alani sono, insieme agli Irish Wolfhound, tra le razze canine più alte; nel 2007
tare di venire feriti dalla preda afferrata con le potenti mascelle, non per ucciderla ma per trattenerla in attesa dei cacciatori. Poiché la tecni-
un cane di questa razza venne
ca di caccia consisteva nell’inseguimento al fine
proclamato il cane più alto del
di stancare la preda, alcuni studiosi sostengono
mondo con ben 107 cm di al-
che, per associare alla resistenza una maggiore
tezza al garrese.
velocità, l’alano sia stato incrociato con il le-
vriero. Il suo essere stato cane da guerra, lo
nuova disposizione in merito alle orecchie che
faceva eccellere, oltre che nel combattimento e
dovranno essere “naturalmente ricadenti” e dun-
nella lotta, anche come difensore del padrone,
que non potranno più essere tagliate Il secon-
attento custode degli interni dei castelli e delle
do inserimento nello standard ufficiale riguarda il
case dei nobili. Le sue qualità di guardiano, pro-
mantello Platten Larghe pezzature nere su man-
trattesi fino ai giorni nostri, presero rapidamente
tello bianco, che verranno giudicati insieme ai
il sopravvento sia perché, anche per il suo pelo
neri e ai tigrati.
corto, preferiva il calore del focolare al freddo inverno mitteleuropeo, sia per il suo aspetto particolarmente bello ed elegante che, dal rinascimento in poi, lo fece diventare il cane di moda della nobiltà europea, che lo voleva accanto a sé nelle proprie case.
Standard F.C.I. (Federazione Cinofila Internazionale) Il nuovo standard è in vigore dal 2001 e mantiene sostanzialmente le stesse indicazioni dello standard precedente tranne che che per la
7
Altezza e peso
Classificazione F.C.I.
L’altezza al garrese di questi magnifici aniGruppo:II (cani di tipo pinscher e schnauzer,
mali deve partire da un minimo di 80 cm
molossoidi, e bovari svizzeri)
per i maschi e da un minimo di 72 cm per
Sezione: 2.1 (molossoidi tipo mastino)
le femmine. Il peso forma dovrebbe man-
Standard: n. 235 del 13/03/2001 (en / fr)
tenersi tra i 70/90 kg nei maschi e tra i
Nome: Deutsche Dogge
60/70 kg nelle femmine, ovviamente è fon-
Tipo: Molossoide
damentale che il suo rapporto con la statu-
Origine: Germania
ra sia proporzionalmente corretto.
Altezza al garrese: almeno 80 / 85 cm. i maschi e 72/75cm. le femmine
L’ A L A N O ELFO DEGLI ALLISONBLU (18 MESI) Accoppiamenti consentiti tra le varietà di mantello: Questi sono gli accoppiamenti consentiti: fulvo X fulvo fulvo X tigrato HALLOWEEN DEGLI ALLSIONBLU (9 MESI)
tigrato X tigrato tigrato X fulvo
Nero: Nero lacca, sono ammesse macchie
arlecchino X arlecchino
bianche. Fanno parte di questa varietà gli
arlecchino X nero da arlecchino
Alani Mantel Tiger, nei quali il nero copre il
arlecchino X nero da nero
tronco come un mantello, mentre il muso,
nero da arlecchino X nero da arlecchino
il collo, il petto, il ventre e l’estremità della
nero da arlecchino X nero da nero
coda devono essere bianchi, così come gli
nero da arlecchino X arlecchino
Alani Platten nei quali il mantello è bianco
blu X blu
con solo la testa nera e pochissime macchie
blu X nero da blu
grandi sul corpo.
nero da blu X nero da blu nero da blu X blu
8
HEIRANI DEGLI ALLISONBLU (9 MESI)
nero da nero X nero da nero
Blu: Blu, acciaio puro, sono ammesse mac-
nero da nero X nero da arlecchino
chie bianche al petto e ai piedi, meglio co-
nero da nero X arlecchino
munque blu integrale
nero da nero X blu
Colori del mantello L’Alano è allevato in cinque varietà di colori: Fulvo , Tigrato, Arlecchino, Nero e Blu (grigio topo) , nella varieta’ nero esiste anche il platten (completamente bianco con testa nera o mantel tiger , completamente nero , con riga bianca che attraversa tutto il cranio fino al collo , zampe anteriori e posteriori bianche , come se avesse delle calze ai piedi .L’effetto del colore mantel tiger , e’ come sembrare di vedere un cane bianco con addosso un mantello nero)
SOGGETTI NELLE 5 VARIETA’ DI COLORE DELL’ALLEVAMENTO “ DEGLI ALLISONBLU ” Fulvo: Mantello dal giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso. È ricercata la maschera nera. Piccole macchie al petto sono indesiderate , ma ammesse dallo standard. ANTIB DES TERRES DE LA RAIRIE PROPRIETARIO ALLEVAMENTO DEGLI ALLISONBLU Tigrato: Colore del fondo dal giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso con striature nere più regolari possibile e nettamente disegnate, che seguono la direzione delle costole; è ricercata la maschera nera. Piccole macchie al petto sono indesiderate, ma ammesse dallo standard GILDA SOFIA DEGLI ALLISONBLU (18 MESI)
Arlecchino: Fondo del mantello bianco puro, quanto più possibile privo di moschettature, con macchie nero lacca dal contorno strappato di dimensioni varie e ben distribuite su tutta la superficie del corpo. Macchie parzialmente grigie sono indesiderate, ma ammesse dallo standard 9
cepita la normativa F.C.I. in vigore che prevede l’iscrizione di tali soggetti al Libro genealogico con la dicitura “soggetto non ammesso alla riproduzione” qualora il colore del mantello è incluso tra i difetti da eliminazione, da squalifica, o non è previsto dallo standard stesso”
Colori di mantello non ammessi dallo standard: grigi arlecchinati o merle: sono alani con il fondo grigio e macchie nere albini: alani tutti bianchi Alani con questi mantelli hanno diritto al pedigree ma sono esclusi dalla riproduzione. I merle, così come anche gli altri colori non consentiti dallo standard di razza, si differenziano dai “pregiati” fratelli arlecchini esclusivamente per il colore del mantello. Morfologicamente sono identici.Per quanto riguarda i merle è stato fatto un passo avanti nelle leggi italiane e ora possiamo leggere dal sito dell’ENCI: “Per quanto riguarda il rilascio di certificati genealogici a soggetti nati da genitori iscritti al Libro genealogico, che presentano un mantello non previsto dallo standard di razza, è stata re10
L’alano è un cane tranquillo, equilibrato, docile e molto socievole. Ama la compagnia e si intristisce se tenuto isolato. Per via delle sua mole ha bisogno di un buon addestramento durante la giovinezza che gli permetta di non diventare troppo invadente e creare problemi alla famiglia che lo adotta. È molto intelligente ed apprende facilmente sia i divieti che ciò che “ci si aspetta” da lui, ma se non addestrato, tende ad essere molto espansivo e ciò può costituire un problema specie nei giochi con i bambini, che adora. Le tecniche di addestramento sono basate soprattutto sul comportamentismo sia tramite il condizionamento che tramite il condizionamento operante basate soprattutto sul rinforzo delle azioni positive messe in atto dall’animale.
L’Alano è soggetto, come altri cani di grossa mole, alla displasia dell’anca, cardiopatie, malattie dell’occhio e torsione dello stomaco. Displasia all’anca: La displasia dell’anca è un’anomalia dello sviluppo dell’articolazione che porta a conseguenze più o meno gravi fino a provocare la totale immobilità dell’animale. Il termine displasia deriva dal greco e significa “formazione anormale”: è un’anomalia dello sviluppo della articolazione coxo-femorale le cui conseguenze si manifestano durante il periodo post-natale. La patologia è caratterizzata da incongruenza delle superfici articolari aggravata dalla lassità dei legamenti di sostegno. I conseguenti movimenti anomali dell’articolazione provocano rimodellamento della testa del femore e dei margini dell’acetabolo accompagnati da erosione della cartilagine e neoformazioni ossee. Cardiopatite: L’alano, come tutte le razze di grossa mole è soggetto a cardiopatie. Molte delle malattie cardiache del cane sono dovute a difetti congeniti. Anche alcune malattie parassitarie (filariosi, leishmaniosi) e infettive (piodermiti, metriti, broncopolmoniti, cimurro, parvovirosi) possono provocare danni al muscolo cardiaco, alterandone le funzionalità. Le patologie cardiache passano spesso del tutto inosservate e non è raro che si manifestino con la morte
improvvisa del cane. Tra le più frequenti ricordiamo: Le cardiopatie congenite: sono cardiopatie conseguenti a malformazioni delle valvole o di altre strutture cardiache (persistenze del dotto arterioso di Botallo, stenosi polmonare e aortica, comunicazione interatriale o interventricolare, tetralogia di Fallot) La cardiomiopatia dilatativa: è caratterizzata da dilatazione cardiaca, riduzione dello spessore delle pareti del cuore e presenza di aritmie (extrasistoli e fibrillazioni). Anche in questa patologia non sono rare le morti improvvise del cane senza alcuna sintomatologia apparente che avrebbe potuto mettere in allarme il proprietario. Quando compare una sintomatologia, questa può essere caratterizzata da una maggiore facilità all’affaticamento e da dispnea moderata. Durante l’attività fisica si può manifestare anche perdita di coscienza (sincope). Progressivamente il cane dimagrisce e le sue condizioni fisiche peggiorano; compare anche la tosse prima sottosforzo, poi a riposo. La terapia è complessa e deve tenere sotto controllo l’insufficienza cardiaca. I farmaci devono essere dosati e personalizzati in base allo stadio evolutivo della patologia. Malattie all’occhio: Le principali patologie dell’occhio che colpiscono l’alano sono: L’Entropion. L’entropion è il ripiegamento del margine della palpebra verso la cornea; solitamente è una patologia congenita ed ereditaria, soprattutto se compare nel cucciolo entro i sei mesi di età, ma può essere anche conseguenza di traumi, congiuntiviti, corpi estranei o lesioni, che provocano dolore e spasmo nei muscoli palpebrali. La terapia è chirurgica.
11
CONSIGLI
L’Ectropion. Al contrario del precedente, l’ectropion è il rovesciamento verso l’esterno della palpebra inferiore, con esposizione della congiuntiva palpebrale all’azione irritante dell’aria e degli agenti esterni. Oltre all’alano l’ectropion colpisce molte altre razze con le guance pendenti e cute lassa come il mastino napoletano, il Sanbernardo, il Basset-Hound e Cocker Spaniel inglese. La terapia è chirurgica. Torsione allo stomaco: La torsione dello stomaco è una situazione di estrema emergenza che colpisce maggiormente i cani di grossa mole: è una sindrome acuta caratterizzata da un esagerato accumulo di gas all’interno dello stomaco, provocato dalla torsione dello stomaco sul proprio asse. Predispongono alla torsione dello stomaco anche i pasti abbondanti somministrati una sola volta la giorno e ingeriti velocemente, lo strapazzo e l’eccitazione dopo aver mangiato, le bevute abbondanti. A causa della torsione dello stomaco, il cardias e il piloro si chiudono e i gas, che derivano dalle fermentazioni dell’alimento, si accumulano all’interno della cavità gastrica. la conseguenza di ciò è un notevole e progressivo rigonfiamento
12
dell’addome. Il cane manifesta agitazione, ansima e presenta conati di vomito che non sono seguiti da espulsione di materiale alimentare. Con il passare del tempo la sintomatologia si aggrava, la difficoltà respiratoria si accentua, il polso diventa debole. La morte può sopraggiungere in un paio d’ore dopo un’estrema sofferenza. La terapia è chirurgica e si deve agire nel minor tempo possibile in quanto più il tempo passa è minori sono le possibilità di un esito operatorio positivo.
Molto importante per questa razza è l’alimentazione, soprattutto nei cuccioli. I primi mesi di vita sono importanti perché sono cani che hanno uno svulippo di crescita imperioso e che quindi hanno bisogno, più di altre razze, di essere seguiti con attenzione, per permettere una crescita armoniosa e corretta; molto spesso se mal alimentati rischiano di deviare gli appiombi, sia posteriori che anteriori. Quindi è consigliabile rivolgersi spesso al proprio allevatore o al proprio veterinario, per verificare una eventuale crescita anomala della struttura ossea.
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CUCCIOLI: COME GESTIRE LE ENERGIE IN ECCESSO? A cura di Paola Viero, Istruttore Cinofilo e Responsabile di ”WELCOME”, Scuola Educazione Cuccioli di Varese
Se a un cucciolo viene data la possibilità di fare un leggero ma quotidiano esercizio fisico avrà un atteggiamento
sereno e tranquillo,
mentre se sarà costretto a passare le sue giornate ad annoiarsi in un ambiente ristretto e privo di stimoli diventerà sicuramente irrequieto, nervoso e difficile da gestire.
S
E’ importante ricordare che i cuccioli molto
pesso,
piccoli devono muoversi con moderazione a
il tempo che riusciamo a
via di sviluppo e quindi più delicate, saranno
sempre
però più facili da educare se avranno la
insufficiente a soddisfare
possibilità di sfogare le energie in eccesso
le loro reali necessità e
con qualche divertente gioco e corsetta
è
ai
quasi
di conseguenza
i problemi
comportamentali sono molto frequenti. possibilità di fare esercizio fisico è piuttosto bassa, con il tempo il cucciolo potrebbe manifestare comportamenti
indesiderati
come abbaiare insistentemente per attirare la vostra attenzione, rubare e poi
masticare qualunque oggetto
gli capiti sotto il naso, reagire in modo esagerato al minimo rumore improvviso, diventare addirittura ossessionato dal cibo o scavare grosse buche in giardino e la lista potrebbe continuare... 14
all’aperto. La quantità di tempo da dedicare all’esercizio fisico dipende dall’età del cane e dalla razza.
Se le energie sono tante e la
diversi
strutture ossee ed articolari in
nostri
cani
dedicare
causa delle
In caso di dubbi non esitate a rivolgervi al vostro
veterinario
di
fiducia,
ricordatevi
comunque di non esagerare almeno fino all’anno di età. Se avete poco tempo da dedicare al vostro amico
sfruttatelo
al
meglio,
provate
ad
organizzare l’esercizio fisico quotidiano in questo modo. Iniziate
con
una
breve
PASSEGGIATA
A
GUINZAGLIO. Camminare insieme al vostro cucciolo
è
un’attività
estremamente
importante che porterà benefici e vantaggi ad entrambi.
Proseguite consentendogli un bella CORSA IN LIBERTA’. Correre fa stare bene
il
vostro
però
di
insegnargli
premiandolo da voi,
amico,
ogni
il
ricordate “richiamo”
volta
che
torna
allenandovi un po’ sarete in
grado di recuperarlo senza problemi in ogni circostanza. Se non vi sentite abbastanza
sicuri
nel
liberare
il
cucciolo, all’inizio potrete utilizzare un guinzaglio allungabile, in questo modo potrà correre e divertirsi pur rimanendo sotto controllo. Successivamente
GIOCATE
insieme.
Non bisogna mai dimenticare che il vostro cane per essere tranquillo ha bisogno si di movimento ma anche di stimoli mentali, cercate allora di coinvolgerlo con qualche divertente giocattolo
che
avrete
portato
da
casa piuttosto che lanciargli il solito bastoncino che tra l’altro può risultare molto pericoloso. Infine terminate con un breve momento dedicato all’APPRENDIMENTO. Insegnategli qualche piccolo esercizio di obbedienza, il movimento lo avrà stancato abbastanza da consentirgli di concentrarsi un po’ ed imparare alcuni semplici esercizi come il seduto, il terra o il resta. Quindi, se il problema è tenere sotto controllo
l’esuberante
energia
del
vostro cane, l’esercizio fisico è la soluzione! Sfogare la sua incredibile energia
lo
renderà
tranquillo,
rilassato perché felice e soddisfatto ed una volta rientrati a casa potrete finalmente godere della sua piacevole compagnia.
SEZIONE “CAVALLI”
HORSE AMBULANCE
Un aiuto concreto per le emergenze dei cavalli A cura della Dott.ssa Chiara Zoccatelli
16
SEZIONE “CAVALLI”
Con l’espansione e l’evoluzione dell’equita-
zato al trasferimento dell’ animale ferito alla
zione e con le nuove normative vigenti, sia
clinica più vicina.
per quanto riguarda le discipline olimpiche
È facile vedere incidenti anche gravi durante
che per tutte le altre manifestazioni equestri,
le gare, molto spesso il cavallo può essere
si è avuta una maggiore necessità di mezzi,
impossibilitato ad uscire da solo dal campo
attrezzature, uomini e organizzazioni volte
di gara ed è qui che interviene proprio que-
alla tutela del benessere del cavallo proprio
sto tipo di servizio in soccorso dell’ animale
durante le competizioni.
ferito.
L’horse Ambulance, così chiamata, ne è un
L’Horse Ambulance oltre ai mezzi attrezzati,
esempio.
si avvale di personale preparato da dei cor-
Fondata nel 1998 dal Dott. Alessandro Cen-
si teorici e pratici con tanto di simulazioni,
tinaio nasce da un’organizzazione no profit;
organizzati dall’associazione stessa.
inizialmente non riconosciuta, ma in seguito
Le autovetture utilizzate sono solitamente
regolamentata da una legge europea del
fuoristrada munite di un gancio di traino a
2005, Regolamento CE 1/2005, il quale rife-
cui viene agganciato un trailer predisposto
risce che in caso di infortunio di un cavallo
per questo tipo di interventi.
durante una competizione od ad una mani-
Le caratteristiche di quest’ultimo sono una
festazione equestre tale mezzo è autoriz-
rampa bassa, che facilita la salita di un ca-
17
SEZIONE “CAVALLI”
18
vallo infortunato e molto spesso sottoshock,
ogni mezzo di un kit gessi e di stecche per
dei fascioni laterali con cinghie, in modo
effettuare direttamente sul posto un primo
da sostenere un cavallo che ha difficoltà
intervento di ingessatura od immobilizzazio-
a mantenere la stazione quadrupedale, un
ne dell’arto nel caso di fratture o lussazioni.
verricello per I casi più gravi, in questo caso
Questo tipo di attrezzature e mezzi sono
quando l’animale non riesce più da solo a
in realtà le più semplici disposizioni per le
mantenere la stazione
emergenze in campo durante le manife-
quadrupedale
e
deve purtroppo essere soppresso.
stazioni equestri, esistono infatti delle vere
Tutti I trailer adibiti ad Horse Ambulance de-
e proprie cliniche mobili, più ingombranti e
vono avere inoltre dei tendalini, che servono
meno adatte al soccorso diretto in pista,
e vengono utilizzati per isolare l’area dell’
ma sulle quali è possibile trovare molti dei
incidente in campo, cercando così di allon-
mezzi diagnostici più utilizzati; quali, eco-
tanare curiosi o persone non addette ai la-
grafi, apparecchi per effettuare radiografie,
vori, che possano disturbare il veterinario e
endoscopie ed analisi del sangue con ri-
gli ambulanzieri all’opera.
sultati in “diretta”, utili ad ottenere in breve
Ambulanzieri e veterinari dispongono su
tempo una corretta diagnosi e per decidere
SEZIONE “CAVALLI” immediatamente sul futuro della competizione del cavallo. Le cliniche mobili possono disporre inoltre di attrezzature per la fisioterapia dei cavalli: quali, stivali per idromassaggio, tecarterapia, ultrasuoni, magnetoterapia, maschere per inalazioni etc etc. Tutti I dispositivi sopraelencati vengono messi a disposizione proprio per il benessere del cavallo atleta, il quale non potendo sfruttare I classici trattamenti farmacologici, poichè doping, si serve di questi strumenti utilissimi per migliorare le performances e comunque per mantenere la condizione più ottimale per affrontare la gara. È chiaro come un’Horse Ambulance operi, come la sua presenza sia di fondamentale importanza e necessità durante una gara così come lo è l’ambulanza per gli esseri umani; ma insieme a questo tipo di mezzi, al fine di avere sempre meno incidenti, sono state necessarie e ancora lo saranno, le modifiche e le migliorie di tanti campi di gara. Tali cambiamenti interessano soprattutto i terreni su cui corrono i cavalli, le larghezze delle piste, il contesto in cui viene organizzata la manifestazione, gli ostacoli e molti ancora altri accorgimenti per la tutela dei nostri animali. Bisogna ricordare inoltre che il servizio di Horse Ambulance non si svolge solo all’interno di manifstazioni; infatti, soprattutto in questi ultimi anni, si è cercato di rendere disponibile questi mezzi per interventi d’urgenza anche durante incidenti stradali in cui vengano ovviamente coinvolti cavalli, in stati di calamità, ed in casi in cui ci sia stato segnalato una situzione di maltratta19
SEZIONE “CAVALLI”
mento di animali. Ci auguriamo quindi che nel corso dei prossimi anni si possano avere sempre più manifestazioni equestri che operino nel rispetto e nel benessere dell’ animale e che proprio per questo motivo, si servano di mezzi ed attrezzature idonee all’ emergenza del cavallo, appoggiandosi a strutture come l’Horse Ambulance e ad un personale organizzato e preparato ad ogni evenienza.
20
21
COMUNICATO STAMPA AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente
DEL NONNO MI “FIDO” O “
22
Roma (5 giugno 2011) – Parte oggi la nuova
La scelta di puntare ai nonni, agli anziani ed alle
operazione svuota canili di AIDAA.
case di riposo come obbiettivo primario della
In questa estate 2011 i soggetti a cui è rivolta
campagna adozioni AIDAA dell’estate 2011 nasce
sono prevalentemente i nonni e più in generale
anche dal dato del sondaggio di AIDAA che nei
gli anziani e le strutture che li ospitano. La
mesi scorsi ha rilevato che le persone anziane e
campagna si intitola DEL NONNO MI “FIDO” e si
sole sono quelle che più facilmente adotterebbero
pone come obbiettivo di riuscire a tirare fuori
un cane ma che spesso sono impedite proprio
dai canili italiani almeno dieci cani al giorno
da questioni di ordine pratico, come quello di
da affidare a nonni, anziani soli e strutture che
andare in canile per trovare il proprio fido del
ospitano gli anziani dove spesso la presenza
cuore. Come funziona l’operazione DEL NONNO
degli animali non è contemplata o mal tollerata,
MI FIDO? Semplicemente con una telefonata al
nonostante sia oramai patrimonio comune il fatto
3926552051 oppure con una e-mail all’indirizzo
che la presenza di un animale domestico (sia
di posta elettronica (qui entrano in gioco i nipoti
cane o gatto) sia di giovamento non solo all’umore
esperti di computer ed internet) presidenza.
ma anche alla salute delle persone anziane e
aidaa@gmail.com
sole. L’operazione durerà fino al prossimo 30
adottare un cane lascia i suoi dati e AIDAA li
settembre 2011 e punta ad incentivare l’uscita
trasmetterà al canile o al rifugio canile più vicino in
dei cani ai canili da affidare a nonni o persone
modo che le parti possano sentirsi ed incontrarsi
anziane, ovviamente dopo i classici controlli pre
in modo da valutare insieme se e quale cane
e post affido per valutare l’idoneità del singolo,
ospitato in rifugio può essere il miglior candidato
della famiglia o della struttura adottante, in
a diventare l’amico per tutta la vita del nonno,
quanto il benessere di fido è prioritario rispetto
della persona sola o della intera comunità di
a qualunque azione di affido o di adozione.
anziani ospitati nella casa di riposo.
la
persona
che
desidera
O” OPERAZIONE SVUOTA CANILI “UN NONNO, UN CANE” “L’obiettivo è quello di tirare fuori una media
del supporto di tutti ed in particolare dei mezzi
di dieci cani al giorno, il che vorrebbe dire nei
di comunicazione che facciano conoscere al
circa 120 giorni della durata dell’operazione
grande
troverebbero una nuova casa 1200-1500 cani
questa iniziativa e permettano ai nostri amici
– ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale
pelosi di uscire dai canili per trovare la loro
di AIDAA- non si tratta di grandi cifre, ma sono
nuova casa e diventare amici inseparabili delle
quelle dei riscontri delle passate edizioni delle
persone sole che a volte hanno solo bisogno di
campagne estive svuota i canili di AIDAA, se poi
affetto, quell’affetto che i nostri amici a quattro
verranno
saremo
zampe presenti nei canili sono ben disposti a
veramente felici, ovviamente per poter meglio
dare in cambio di una carezza e di una manciata
diffondere questa iniziativa abbiamo bisogno
di crocchette”.
risultati
migliori,
allora
ne
pubblico,
specialmente
agli
anziani
23
IL CRICETO
Il criceto è un animaletto con caratteristiche
A cura del Dr Cristiano Colombo, Ambulatorio Veterinario di Tizio e Colombo - Lonate Pozzolo
richiede spazi ridotti, cure poco impegnative,
che lo rendono particolarmente adatto alla vita in appartamento: costa poco acquistarlo, alimentazione semplice e poco costosa, non emana cattivi odori se la gabbia è ben gestita e, pur non essendo semplice maneggiarlo date le dimensioni spesso minuscole ed il carattere non sempre docilissimo, la sua compagnia è apprezzata dagli adulti e non solo dai bambini. E’ simpatico e vivace e la sua natura di “animale notturno” lo rende ancor più adatto a famiglie che lavorano di giorno e possono con esso intrattenersi nelle ore serali quando il criceto si “attiva”. Mentre il criceto europeo selvatico è una specie in pericolo e non diffusa in commercio, le varietà che troviamo nei negozi specializzati non sono autoctone, ma provengono da altri paesi: tra queste varietà troviamo il criceto dorato (Mesocricetus Auratus) dalle regioni desertiche dei Balcani dell’Asia Minore, il criceto russo (Phodopus Campbelli) dalle steppe russe, dal nord della Cina e dalle regioni dell’Asia centrale, il criceto siberiano ( Phodopus Sungorus) originario del Kazakistan e della Siberia, ed infine il criceto di Roborovsky (Phodopus Roborovskii) detto anche criceto del deserto originario della Russia, della Mongolia e nord della Cina. Il criceto dorato ha dimensioni maggiori rispetto ad altri criceti: è quindi più facile maneggiarlo per cui risulta una delle varietà più diffuse. Benchè sembri mansueto è, anche in natura, il più territoriale ragion per cui può frequentemente reagire in maniera anche estremamente aggressiva se si sente minacciato, ed ancor di più in un ambiente
ristretto come
quello della gabbia. Il criceto russo ed il Roborovsky sono le altre 24
due varietà ampiamente presenti sul nostro mercato: sono di dimensioni minori e quindi meno maneggiabili dal proprietario, anche perchè sono estremamente vivaci e spesso non addomesticabili, ciò nonostante sono meno aggressivi nei confronti dei propri simili quindi secondo alcuni autori sono specie che vivono meglio in coppia, ma non secondo il parere di chi scrive, in quanto nella maggior parte dei casi nella crescita degli individui fenomeni di aggressività sono sempre più frequenti fino ad arrivare all’impossibilità della convivenza dei due soggetti. Il criceto selvatico è un animale pressoché onnivoro che si nutre prevalentemente di vegetali di cui consuma foglie, frutti, radici e semi, ed anche di piccoli invertebrati quali insetti o molluschi. Anche il criceto domestico è un animale prevalentemente erbivoro, tuttavia è in grado anche di cibarsi di frutta, semi o altro. Per questo motivo, sebbene in maniera impropria, può essere considerato onnivoro. Gli alimenti di solito utilizzati per l’alimentazione del criceto sono i pellets o le miscele di vegetali che si trovano comunemente in commercio e contengono semi di avena, frumento, girasole, mais e talvolta anche riso. Inoltre possono essere somministrate noci e nocciole e frutta secca, non sgusciate, pane e biscotti. Gli alimenti secchi non sono sufficienti nella dieta del criceto, ma devono essere accompagnati anche da alimenti freschi rappresentati principalmente dalla frutta (mele, pere, albicocche, banane, prugne, ciliegie, fragole) e dalla verdura in genere (lattuga, carote, pomodori, piselli, ecc.). E’ indispensabile somministrare questi alimenti a temperatura ambiente e non freddi, oltre che asciutti. Bisogna quindi porre estrema attenzione a non usare alimenti appena estratti dal frigorifero. 25
L’alimentazione a base di cibi secchi e cibi freschi, può essere ulteriormente integrata con alimenti proteici: fra i più comuni ricordiamo il formaggio, fresco o stagionato e prosciutto cotto. Per quanto riguarda le quantità, è buona norma proporre solo il cibo che il criceto è in grado di consumare durante la giornata. Per un criceto russo sono più che adeguati dieci grammi di cibo al giorno. Assolutamente sconsigliati sono i dolci di qualsiasi genere: cioccolato, caramelle e gelato contengono una quota di zuccheri troppo elevata che può causare intossicazioni anche rapidamente mortali. La gabbia deve rispondere a pochi, ma determinanti requisiti: deve essere assolutamente sicura, a prova di fuga del criceto che se evadesse sarebbe alquanto difficile da ritrovare ed in pericolo di vita. Indispensabile quindi porre particolare attenzione alla linguetta di chiusura dello sportello in quanto di norma è presente uno spazio sufficientemente ampio per la fuga dei soggetti più piccoli. Deve essere spaziosa (con base non minore di 30x40 cm.), se alta meglio che sia a più piani, che oltretutto rappresentano una buona attività fisica per il criceto. Deve essere facile da aprire, da smontare e da pulire perchè l’igiene è davvero di importanza rilevante per il criceto. Il fondo della gabbia dovrebbe essere pieno e non con sbarre, sulle quali fanno fatica a camminare soprattutto i criceti di taglia nana o i cuccioli. Davvero molto apprezzata in genere la presenza di una ruota che può essere fissata alle pareti della gabbietta o avere un piedistallo senza quindi necessità di essere agganciata. Le dimensioni della ruota devono essere adeguate alle dimensioni del criceto, 26
infatti le ruote normalmente in commercio possono rivelarsi insufficienti per un criceto dorato. Di particolare rilevanza il fatto che non deve presentare pioli, ma una superficie continua per evitare traumi o fratture. All’interno della gabbietta sistemeremo un contenitore per il cibo che deve essere mantenuto pulito, una casetta piena di ovatta (meglio in cotone classico e non sintetico che frequentemente causa legature delle zampe dalle quali il criceto non riesce a liberarsi) che funga da nascondiglio e luogo di riposo, provvista di tetto staccabile per facilitarne la pulizia; un abbeveratoio a goccia (definito a sifone) è preferibile rispetto alle ciotole perché più igienico e pratico; una cassetta per le deiezioni che se il criceto imparasse ad utilizzare ci faciliterebbe la pulizia e la manutenzione. Sul fondo della gabbietta deve essere posta una lettiera assorbente non tossica, irritante o polverosa: meglio evitare la lettiera per i gatti (che può lesionare le zampe), assolutamente non profumata (il criceto è estremamente irritato da odori estranei). Adatti sono la segatura non fine, i trucioli di legno ed il tutolo di mais. Possono essere aggiunti fieno, carta a pezzi (senza inchiostro) o foglie secche che l’animale possa lavorare ed utilizzare per farsi il nido. Mai come per i criceti il noto detto “prevenire è meglio di curare” si rivela veritiero: infatti i criceti sono soggetti a poche malattie e se accuditi appropriatamente evitando errori di gestione, di alimentazione o traumi per gabbie mal costruite, arrivano frequentemente sani alla vecchiaia. I criceti hanno in genere un’aspettativa di vita piuttosto breve, compresa tra i due e i tre anni, ma comunque variabile da specie a 27
28
specie. Nella nostra esperienza i criceti russi
ficoltoso, occhi chiusi, zone alopeciche localiz-
da noi posseduti hanno superato ampiamente
zate o diffuse, forfora, aggressività improvvisa
i tre anni.
in un criceto normalmente mansueto.
È controindicato fargli il bagnetto, non van-
In ogni caso una visita dal veterinario si rende
no applicate sostanze profumate, non servo-
necessaria il prima possibile in quanto il rapi-
no vaccinazioni, ma una visita dal veterinario
do metabolismo dei piccoli mammiferi porta le
dopo l’acquisto con un esame delle feci ne
malattie a progredire alquanto velocemente:
garantirà lo stato di salute buono e l’assenza
occorre informarsi in anticipo se il veterinario
di parassiti intestinali.
che contatterete si occupa di questi animali e
La gabbia verrà posta in una stanza con
portatelo alla visita nella sua gabbietta pronti
temperatura costante senza correnti d’aria o
a rispondere alle numerose domande che vi
sbalzi termici importanti.
verranno poste dal veterinario stesso.
Se il criceto viene per qualche motivo lasciato
Molti specialisti di animali esotici ricoverano
libero fuori dalla gabbia deve essere guarda-
volentieri questi piccoli pazienti per procedere
to a vista, ed è meglio anche non permette-
alle terapie in modo corretto e per seguire il
re a bambini molto piccoli di maneggiarlo in
decorso della patologia ed il criceto nella sua
quanto è facile che venga fatto cadere o che
gabbietta non soffrirà molto del fatto di tro-
si ferisca.Se conosceremo il nostro criceto sa-
varsi in ambiente a lui estraneo.
remo anche in grado di capire precocemente
E’ davvero sconsigliato ai proprietari sommi-
se c’è qualcosa che non va, perché spesso
nistrare di loro iniziativa alcun farmaco che
il criceto ammalato non mostra alcun sintomo
può addirittura rivelarsi tossico o addirittura
fino alla morte, soprattutto se nascosto nella
mortale.
casetta e lontano dalla vista del proprietario.
Facilmente i proprietari di criceti non ritengo-
I segnali che possiamo percepire sono dav-
no possibile curare un criceto e raramente si
vero tanti: citiamo per esempio una minore
rivolgono ad un veterinario o addirittura si stu-
attività fisica, zoppie, posizione curva, minor
piscono delle possibilità terapeutiche, ma nella
appetito, maggiore sete, alterazioni delle de-
nostra esperienza clinica sono quotidiane le
iezioni (o mancata emissione), pelo bagnato
visite di questi animali ai quali non è infrequen-
in talune zone del corpo, tumefazioni o lesioni
te somministrare farmaci, effettuare iniezioni o
varie, scoli oculari/nasali, starnuti, respiro dif-
procedere a chirurgie anche impegnative.
29
A cura della Dott.ssa Donata Bianchi Il cane, come tutti gli esseri viventi, necessita di
lasciando quella che viene definita energia dige-
un adeguato apporto energetico per condurre
ribile. ED
tutti i processi metabolici legati alla vita: mante-
Tuttavia anche parte di questa energia viene ul-
nimento, crescita, lavoro muscolare, gravidanza
teriormente persa all esterno con la produzione
e lattazione. e uno sbilanciamento negativo tra
di urine e i gas prodotti a livello di apparato
energia consumata e quella ricavata
dagli ali-
digerente lasciando la quota di energia che vie-
menti conduce a performance sub ottimali ed in
ne detta “ metabolizzabile” EM che rappresenta
extremis a dimagramento e cachessia quindi la
quindi la parte di energia grezza dell alimento
determinazione
che l animale effettivamente utilizza per i pro-
dei fabbisogni energetici
e la
stima dell energia contenuta negli alimenti rappresenta un importante punto di partenza
per
un corretto razionamento. Per ciascuna di queste esigenze l industria mangimistica ha prodotto diete mirate a soddisfarle e per ogni mangime è presente sulla confezione la quantità totale giornaliera necessaria per soggetti di un certo range di peso e di età.. Ma come si ottengono questi valori ? La vita degli esseri viventi è consentita dalla trasformazione dell energia chimica dei nutrienti organici ( proteine, lipidi e glucidi ) in varie forme di energia : termica(calore), meccanica (lavoro muscolare), energia chimica delle produzioni animali, (latte,carne, grasso). Il contenuto energetico potenziale di un alimento è chiamato energia grezza ma i processi digestivi dell animale non riescono a trattenere tutta l energia potenziale contenuta nell alimento perché parte dell energia viene infatti persa con i residui alimentari indigeriti 30
eliminati con le feci
pri processi
metabolici ed è quella che viene
utilizzata per la stima dei bisogni del cane e
un dispendio energetico sia per l assimilazione
del contenuto energetico degli alimenti ad esso
del cibo sia per la sua metabolizzazione; incide
destinato.
anche il temperamento con l entità del movimen-
La stima dell energia metabolizzabile dei vari
to spontaneo di ciascun individuo e non ultimo
alimenti viene valutata seguendo protocolli
anche la razza.
ed
equazioni che portano a valori medi standard ;
Quindi sono state proposte equazioni per il cal-
i fabbisogni enegertici del cane si possono de-
colo del fabbisogno di mantenimento tenendo
finire tenendo conto di quattro componenti: me-
conto come dato importante il peso dell animale.
tabolismo a riposo, attività muscolare volontaria,
Durante la gravidanza il peso della cagna au-
termogenesi indotta dal processo digestivoe ter-
menta del 20-25 %; prima dei 40 gg. aumentano
mogenesi attiva per mantenere temperatura. Il fabbisogno energetico basale è il valore minimo compatibile con la vita;il fabbisogno energetico di mantenimento esprime la quantità di energia consumata da un animale adulto con attività fisica moderata in condizioni di termoneutralità: è questo il valore di riferimento correntemente utilizzato in alimentazione. Bisogna comunque considerare delle variabili come la temperatura ambientale: gli animali hanno maggior difficoltà ad adattarsi al caldo e vivono meglio a temperature leggermente inferiori alla zona di neutralità termica che per gli animali a pelo raso è situata intorno ai 25 °C quello dei cani a pelo folto a 14°C; un altro dato variabile è il lavoro digestivo che comporta 31
soprattutto i tessuti extrauterini e successiva-
mento supplementare.
mente si verifica l aumento considerevole del
Per i cuccioli in crescita i fabbisogni energetici
peso dei cuccioli quindi il fabbisogno energetico
sono circa il doppio per unità di peso di un cane
della madre aumenta dopo i 40gg. Ma in questo
adulto della stessa razza , avendo comunque
periodo la cagna tende a mangiare meno quindi
senso pratico nel considerare che soggetti che
si consiglia di aumentare l’apporto energetico a
non hanno stimoli o possibilità di svolgere atti-
partire dalla quarta settimana successiva all ac-
vità fisica
coppiamento.
anche inferiori del 20% dei soggetti molto attivi.
Per valutare la quantità di energia necessa-
Alimentare in modo corretto il proprio cane sotto
ria per l’allattamento occorre tenere conto dell
il profilo delle necessità nutrizionali e del rispet-
energia contenuta nel latte
to della sua fisiologia è certamente la risposta
e la quantità di
latte prodotta. Una considerazione importante da fare è la valutazione della densità energetica dell alimento fornito alla cagna e sapere che cagne con molti cuccioli o di
più efficace per promuovere la sua salute
nell
immediato e nel lungo termine. Preoccuparsi dell alimentazione significa perciò
rinnovare
razza gigante hanno ri-
quell’antico pat-
dotta capacità di inge-
to tra uomo ed
stione dell alimento per
animale che è
cui è importante cerca-
alla
re di fornire ai cuccioli
processo di ad-
il più presto possibile ali-
32
possono avere fabbisogni energetici
base
del
domesticazione.
33
I L L E R T I PIPIS a Rivolta a e Simon n g lo o B la Pao lle Dott.sse A cura de
dell’arto anteriore, in particolare della mano, da cui il nome “chirottero mano alata”.
34
I Chirotteri ....ossia i pipistrelli, sono mammiferi
Gli arti anteriori sono per l’appunto modificati
da sempre temuti per via
del loro aspet-
in ali grazie allo sviluppo di una membrana, il
to e di alcuni luoghi comuni che di seguito
patagio, tenuta tesa dalle ossa delle dita e
cercheremo di chiarire e quindi sfatare in-
delle braccia lunghe e sottili; vi sono poi gli arti
sieme.
posteriori con 5 artigli robusti che i pipistrelli
Il nome pipistrello deriva dal latino vespertilio,
utilizzano per appendersi a testa in giù al sof-
da vesper che significa sera, come in greco
fitto delle grotte e ai rami degli alberi.
notte.
L’ordine dei Chirotteri comprende all’incirca
La terminologia nasce per le abitudini not-
1.000 specie e nel sottordine Microchirop-
turne di questi animali.
tera sono contemplate le specie che volano
In Africa viene considerato come simbolo del-
di notte e utilizzano un sistema radar sonoro
le tenebre e dell’oscurita mentre per i cristiani
per la cattura di di piccoli insetti; al sottordine
rappresentava l’uccello del diavolo per via
Megachiroptera appartengono le volpi volanti,
della sua natura ibrida di meta’ topo e metà
pipistrelli frugivori ossia che si nutrono di frutta
uccello: tutto ciò ovviamente non ha contribu-
e altro materiale vegetale.
ito a far scomparire le ataviche superstizioni
Alcune specie sud americane inoltre suggono il
che riguardano questo animale.
nettare dei fiori, risultando quindi importantis-
Al contrario per i Cinesi il pipistrello è un sim-
simi per l’impollinazione e la disseminazione di
bolo di felicita’ e un portafortuna, auspicio di
piante tropicali.
longevita’ e pace.
La fauna italiana comprende oltre 30 specie
I pipistrelli sono mammiferi specializzati nel
sempre più minacciate dal rischio di estinzione:
volo, proprio come gli uccelli: la loro ala al-
l’urbanizzazione, il disboscamento e la man-
tro non è che il risultato della trasformazione
canza di rifugi contribuiscono a diminuire sig-
nificativamente il numero di questi animali. Questa problematica ha favorito la nascita di enti protezionistici, come ad esempio l’Ente Parchi e Riserve Naturali del Lago Maggiore (www.parchilagomaggiore. it), allo scopo di tutelare i chirotteri italiani, informare e fare chiarezza sui REALI RISCHI che l’incontro con uno di questi animali può comportare. In generale i pipistrelli da sempre godono di cattiva reputazione come portatori di malattie: in America Centrale esiste una specie, il Desmodus rotundus che morde strappando il pelo e le piume di mammiferi e uccelli per poi berne il sangue. Questa è una delle rare specie veramente pericolosa in quanto può trasmettere il virus della rabbia. I pipistrelli europei invece sono insettivori quindi importanti alleati contro insetti nocivi come le zanzare. Ricordiamo inoltre che i pipistrelli vanno in letargo nel mese di Novembre per poi risvegliarsi in primavera.
35
le piante in acquario seconda parte a cura del Dr. MAURO VASCONI
Il secondo gruppo di elementi fondamentali per
grande quantità iniziale e lasciati in vasca come
la crescita delle piante è formato dai fertilizzanti.
riserva in quanto ogni volta che noi andiamo a
I fertilizzanti sono delle miscele di microelementi
cambiare parte dell’acqua ne perderemmo una
che la pianta assorbe e che le servono per la
quota. Inoltre l’ambiente dell’acquario e del filtro
crescita e per la fotosintesi. I fertilizzanti che
è particolare, in quanto tende tramite reazioni di
vengono usati in acquario sono diversi da quelli
ossidoriduzione a trasformare lo stato chimico
che si usano per le piante terrestri, quindi un buon prodotto fertilizzante per i fiori che abbiamo in casa non è adatto a fertilizzare l’acquario. Questa differenza dipende dal fatto che nelle piante terrestri la fertilizzazione si basa su formulazioni che contengono in larga misura composti dell’azoto e del fosforo. Nitrati e fosfati sono però già presenti in maniera più che sufficiente in acquario, in quanto derivano dal metabolismo dei pesci contenuti in vasca, quindi non è assolutamente necessario aggiungerne altre fonti. Un loro aumento produrrebbe soltanto un pericoloso inquinamento dell’acqua. Gli elementi
degli elementi in una forma che non li rende as-
che servono alle piante dei nostri acquari sono
sorbibili e quindi utilizzabili dalle piante. Il ferro è
principalmente ferro, potassio, manganese, rame
l’elemento che più subisce queste trasformazioni,
cobalto, e tracce di altre sostanze. Questi ele-
cambiando la sua valenza in acquario. È più uti-
menti non possono però essere aggiunti in una
le quindi una fertilizzazione periodica usando la giusta quantità di fertilizzante necessario. Esistono due forma di fertilizzazione che sono complementari tra di loro e che si integrano e completano a vicenda. Una prevede l’utilizzo di un fondo fertile, mentre la seconda si basa su fertilizzanti liquidi da mettere direttamente in acqua. Il fondo fertile deve essere programmato nella fase di allestimento. Esso viene venduto nei negozi e va posto al di sotto della sabbia che poi costituirà il fondo visibile dell’acquario. In questo strato metteremo a dimora le radici delle piante che abi-
36
teranno la nostra vasca. Il materiale fertilizzante
L’ultimo elemento necessario alle piante acqua-
usato per il fondo costituisce una buona riserva
tiche è un buon apporto di CO2. Questo com-
di nutrienti stabili per le piante, ma ovviamen-
posto viene infatti utilizzato per sintetizzare gli
te non è eterno, quindi dopo un anno dal suo
zuccheri che la pianta utilizza sia per costruire
utilizzo deve essere periodicamente ricaricato
la propria struttura che per alimentare il proprio
con integratori per fondo, venduti nei vari negozi
metabolismo. L’anidride carbonica viene prodot-
di acquariofilia. È importante utilizzare prodotti
ta dai pesci presenti in acquario e si diffonde
fertilizzanti della stessa marca, sia per la parte
dall’acqua all’aria. Questa quota non è però suf-
liquida che per il fondo, in quanto i due siste-
ficiente a creare un ambiente in cui le piante
mi si completano. Usare prodotti di case diver-
possono crescere in maniera rigogliosa, quindi
se potrebbe causare una mancanza di qualche
per avere delle piante sane e forti con crescita
elemento oppure una sovrabbondanza di altri,
rapida, fattore molto utile per pulire l’acqua della
contenuti in entrambe le vie di somministrazione.
vasca, è necessario somministrare altra CO2. Ci
Occorre sempre ricordare che tutto ciò che non
sono tre sistemi per poter aggiungere anidride
viene utilizzato dalle piante va a fertilizzare le
carbonica all’acqua. Il più economico si basa su
alghe, abili a cavarsela in qualsiasi situazione.
bottiglie in cui viene messo dello zucchero e del 37
38
lievito. In assenza di ossigeno il lievito fermente-
di gas della minore dimensione possibile ed è
rà lo zucchero in alcol producendo come scar-
inoltre importante che queste bolle compiano il
to proprio anidride carbonica. Il gas verrà quin-
percorso più lungo possibile prima di raggiunge-
di indirizzato tramite tubi in acqua dove potrà
re la superficie. Infatti quando queste bollicine
diffondere. Questo sistema ha lo svantaggio di
scoppiano in superficie la CO2 diffonde in aria
non poter essere gestito in maniera ottimale, in
e non in acqua, andando persa. La dimensione
quanto la produzione di anidride carbonica non
delle bolle è importante in quanto la diffusione
sarà costante, visto che sarà massima e tumul-
di gas tra la bolla e l’acqua avviene attraverso
tuosa all’inizio della fermentazione, per poi ridur-
la superficie di contatto; numerose bolle piccole
si progressivamente. La fermentazione è inoltre
ottimizzano il rapporto creando la più vasta su-
influenzata dalla temperatura ambientale e può
perficie possibile. L’ultimo sistema utilizzato per
non partire se ci sono state contaminazioni della
arricchire di CO2 l’acqua è attraverso l’elettrolisi.
cultura di lievito.
Questo processo chimico genera anidride car-
Il metodo di somministrazione più diffuso di CO2
bonica attraverso due piastre, una di grafite e
si basa su bombole di questo gas vendute ap-
l’altra di metallo, attraversate da corrente elet-
positamente nei negozi di acquariofilia. Esistono
trica. L’energia stacca il carbonio dalla graffite e
sia bombole usa e getta che bombole ricaricabi-
usa l’ossigeno contenuto nella molecola di acqua
li. Alla bombola è attaccato un riduttore di pres-
per creare CO2.e idrogeno. Questo sistema ha il
sione che consente di regolare il flusso di gas
vantaggio di non avere nessuna bombola, men-
che si inietta in acqua. Esistono poi vari sistemi
tre comporta un consumo della piastra di grafite
per diffondere ottimamente l’anidride carbonica
che però si sostituisce con una spesa contenuta.
in acqua. È importante quindi creare delle bolle
Per concludere il discorso dell’anidride carbo-
nica bisogna ricordare che la sua aggiunta in
comunicano. Una pianta con carenze di micro-
acqua fa variare anche dei parametri chimico
elementi presenta solitamente delle foglie di un
fisici dell’acqua stessa, come pH e durezza car-
colore più sbiadito rispetto al naturale, in alcu-
bonatica.
ni casi parti di foglia diventano trasparenti. Le
Per questo motivo è meglio interrompere l’ero-
piante con carenze hanno una crescita stentata
gazione di CO2 quando le piante non sono in
e le loro foglie appassiscono (nel caso dell’ac-
grado di utilizzarla, ovvero nel periodo in cui
quario sarebbe più corretto dire marciscono)
non vi è illuminazione. Sempre per questa ra-
prematuramente.
gione è meglio tenere monitorati con particolare
Un sintomo di carenza di luce è l’allungamento
attenzione i valori di pH e KH in vasche in cui
delle piante, ovvero la loro tendenza a crescere
si somministra anidride carbonica. Sono in com-
velocemente e in maniera non armonica verso
mercio dei test permanenti da lasciare in vasca
la superficie, dove trovano effettivamente una
che indicano attraverso un viraggio di colore se
maggiore illuminazione.
stiamo somministrando la giusta quantità di CO2,
Generalmente una volta che la pianta ha rag-
in alternativa su internet si trovano delle tabel-
giunto la superficie le parti rimaste immerse si
le che consigliano la giusta quantità di gas da
staccano o perdono le foglie e la pianta si svi-
somministrare in base ai due parametri chimici
luppa solamente nella sua parte emersa. Anche
che abbiamo citato prima.
una carenza di CO2 può portare a un compor-
Dopo tutto questo discorso come può un ap-
tamento simile. Per quello che riguarda le piante
passionato capire se le piante del suo acquario
con foglie pigmentate di rosso, esse si sviluppa-
godono di buona salute oppure sono in soffe-
no in tonalità verdi se la luce non è abbastanza
renza? In realtà sono le stesse piante che lo
intensa, perdendo il loro particolare fascino.
39
IL PROGETTO PRO-ITTIO a cura del Dr. MAURO VASCONI
In questo numero interromperemo la consueta
danneggia i laghi e i fiumi solamente inquinan-
descrizione degli ambienti acquatici della no-
do le acque, ma anche modificando l’ambiente
stra regione per parlare dei risultati presentati
stesso. Vengono create delle barriere lungo i
in Regione Lombardia durante un convegno a
fiumi che isolano interi compartimenti, impeden-
favore degli interventi ittiocompatibili, ovvero
do ai pesci di spostarsi da un capo all’altro
che non danneggiano la fauna ittica. Questi in-
della barriera creata. Altre volte le sponde dei
terventi sono stati progettati e realizzati dalla
fiumi sono rese rettilinee e prive di vegetazio-
società GRAIA, che è attiva in vari ambiti della
ne lungo le sponde, andando a eliminare tutte
salvaguardia degli ambienti naturali.
quelle zone di rifugio e possibilità di alimenta-
Molto spesso durante la descrizione dei nostri
zione che una sponda variegata fornisce ai pe-
laghi è stato detto come le modifiche appor-
sci. Un fiume dalle sponde monotone non con-
tate dall’uomo all’ambiente naturale abbiano
sente ai pesci di trovare un rifugio dagli uccelli
danneggiato le popolazioni ittiche. L’uomo non
predatori, non offre nessuna zona ombreggiata
che li protegga dal sole nei mesi più caldi e non
non si può improvvisare una rinaturalizzazione
consente l’esistenza della popolazione di inset-
di un corso fluviale, in quanto bisogna tenere
ti terrestri che cadendo in acqua forniscono un
conto della dinamica del fiume stesso, bisogna
alimento per i pesci. Anche nel letto stesso del
fare degli interventi che siano in grado di re-
fiume sono necessarie delle interruzioni in modo
sistere anche alle piene che sono in grado di
da creare delle turbolenze nel flusso delle ac-
rimuovere e spostare elementi mal posizionati
que. In queste turbolenze si crea infatti una va-
ed ancorati. Elemento necessario all’esecuzione
riazione ambientale, che promuove la creazione
di buoni interventi di rinaturalizzazione è anche
di ambienti particolari dove i pesci si possono
la conoscenza approfondita delle specie ittiche
rifugiare. Un fiume con le sponde rettilinee e con
che popolano il corso d’acqua e di quelle che
un letto omogeneo possono sembrare più ordi-
potrebbero potenzialmente popolarlo una volta
nati dal punto di vista estetico, ma sono in re-
rinaturalizzato. Ogni pesce ha infatti una capa-
altà “banali” dal punto di vista ambientale. Pur-
cità di nuotare a una determinata velocità di
troppo nel passato la tendenza è stata quella
corrente e di superare, grazie alle sue abilità
di organizzare e razionalizzare i fiumi, andando
natatorie, alcuni ostacoli. Una rampa potrà es-
ad intervenire anche pesantemente sul naturale
sere utilizzata da trote ma potrebbe essere un
corso dei corpi idrici. Ciò non ha portato i benefi-
ostacolo invalicabile, esattamente come la bar-
ci attesi dal punto di vista idrogeologico, ovvero
riera che si sarebbe voluto rendere valicabile,
una salvaguardia delle sponde in presenza delle
per altre specie ittiche con meno abilità.
piene, e ha anche danneggiato l’ambiente dal
Durante la conferenza sono state presentate
punto di vista ecologico. La sensibilità odierna
come esempi alcune opere realizzate in questi
è tornata a tenere conto anche degli abitanti
anni in Lombardia. Per quello che riguarda la
dei fiumi stessi, e si sta quindi tentando di re-
salvaguardia delle sponde è stato mostrato un
stituire ai corsi d’acqua un aspetto più naturale.
intervento realizzato lungo il fiume labro, dove
Questi interventi devono però essere pianifica-
sono state poste delle ramaglie ancorate alla
ti e studiati da persone formate sull’argomento,
riva in modo da fornire una protezione ai pesci
42
che in una zona di fiume erano eccessivamen-
so che non solo gli ambienti fluviali molto spes-
te esposti alla predazione da parte dei cormo-
so richiedano interventi di rinaturalizzazione,
rani. Altri interventi molto importanti sono stati
ma anche le sponde e i fondali dei laghi ne-
realizzati lungo il Ticino e il fiume Tresa, dove
cessitano di variazioni. Spesso ci si preoccupa
sono stati realizzati tre importanti passaggi
solamente di migliorare la qualità delle acque
per pesci che permettono quindi di rendere
dei nostri bacini, ma questi importanti interventi
percorribili ampi tratti di fiumi precedentemente
se non accompagnati da una visione più ampia
isolati. L’importanza delle opere appena citate
dei problemi ambientali. I fondali dei nostri laghi
risiede anche nel fatto che durante la loro re-
molto spesso sono piatti e melmosi, senza al-
alizzazione è stata allestita anche una cabina
cuna variazione. Interventi con la posa di osta-
di monitoraggio. Una parete del passaggio per
coli sommersi, quali alberi abbattuti, legnaie
pesci è stato infatti realizzato utilizzando una
e ceppi possono fornire rifugi a varie specie
lastra di vetro, in modo da poter osservare
ittiche e anche luoghi, come avviene per il pre-
cosa accade sott’acqua. In questo modo si è
giato pesce persico, di riproduzione. In alcuni
potuta verificare la funzionalità del passaggio
casi si è provveduto anche alla piantumazione
stesso e si sono potuti svolgere studi scientifici
di piante acquatiche che hanno creato prate-
sulla tendenza del pesce allo spostamento tra
rie sommerse dove precedentemente non vi
un ambiente lacustre a uno fluviale in entrambe
era nulla, ottenendo il ritorno di varie specie
le direzioni nei vari periodi dell’anno. Grazie a
ittiche. Anche tutti questi risultati sono stati mo-
queste osservazioni si sono osservati sposta-
nitorati, in questo caso grazie all’osservazione
menti di pesci ritenuti sostanzialmente stanziali
diretta tramite esperti subacquei.
e si sono potute censire le specie più abbon-
Un altro intervento esposto durante la confe-
danti in determinati ambienti.
renza ha riguardato la costruzione di un’isola
Durante la presentazione del progetto è emer-
artificiale all’interno del lago di Iseo.
Questo è stato possibile sfruttando l’opera di
che da varie specie di uccelli lacustri. Da que-
pulizia del fondale del porto, con il sollevamento
sto esempio si può notare che sfruttando un
di una notevole quantità di fango, che ancorato
intervento che nulla aveva a che vedere con
tramite palificazioni, è stato posizionato in una
la riqualificazione ambientale, ovvero la manu-
baia posta a sud del lago. Questa isola è sta-
tenzione dell’attracco dei battelli che navigano
ta quindi piantumata con canneto, creando un
sul lago, si è potuto intervenire con una spesa
ambiente subito colonizzato sia da fauna ittica
minima anche a favore dell’ambiente.
43
In realtà non è così. Ogni rimedio e ogni fiore ha una sua azione specifica che si manifesta in ogni soggetto sensibile a quel livello ener-
L
44
getico. Gran parte della medicina di oggi
a Floriterapia , come la medicina omeopatica,
agisce rivolgendosi elusivamente al sintomo sen-
è una terapia che si basa su principi di funziona-
za considerare che la malattia è l’epressione
mento “energetico”. Sia nei fiori di Bach che nei
di uno squilibrio profondo che coinvolge non un
rimedi ad alta diluizione (30 ch-200ch) la quan-
solo organo ma tutta la persona sia sul piano
tita’ di principio attivo è minore del numero di
fisico che psichico. Lo scopo della floriterapia è
Avogrado il che significa, per la nostra biochimi-
questo: curare le persone non la malattia.
ca ufficiale, che non è possibile rilevare nessun
Il Dott. Edward Bach ebbe questa grande intu-
principio attivo e pertanto non ci si dovrebbe
izione: del malato va guarito soprattutto la psi-
aspettare nessun effetto terapeutico.
che perchè tutte le patologie hanno origine da
uno stato d’animo negativo, chre logora il corpo
La strada dei vaccini stava dando ottimi risultati
alterandonel’equilibrio.
ma una grossa svolta l’ebbe quando lesse l’Or-
Edward Bach nacque il 24 Settembre 1986 a
ganon di Hahnemann (padre dell’omeopatia) e
Moseley, un villaggio del Galles. Fin da bambino
iniziò preparare i vaccini diluiti in modo tale da
si dimostrò attento, curioso e innamorato della
poter essere somministrati per via orale e non
campagna che lo circondava. Qualunque cosa
iniettati, evitanto cosi’ le reazioni nel punto d’ino-
per lui aveva un’anima; le piante, gli uccelli, i fili
culo in verita’ dolorose.
d’erba e tutto sembrava parlargli un linguaggio
Questi vaccini chiamati “ i sette nosodi di Bach “
misterioso che solo lui riusciva a capire.
risolsero con successo centinaia di casi cronici e
All’età di vent’anni si iscrisse alla facoltà di
furono utilizzati anche in America e in Germania
medicina di Birmingham, poi si trasferì aLondra
non solo dalla medicina omeopatica ma anche
dove si laureò nel 1912 all’University College
da quella allopatica.
Hospital.
Bach si spinse oltre e suddivise i sette batte-
Ilsuo interesse verso un nuovo metodo di cura lo
ri responsabili delle malattie croniche in sette
portò a lasciare il reparto di Chirurgia dell’Ospe-
gruppi e inizio’ ad analizzare le personalita’
dale dell’University College per passare a quello
dei pazienti che avevano bisogno dello stesso
di Immunologia.
vaccino,perche’ alla base di ogni malattia ,se-
In questi anni Bach scoprì che nello stomaco di
condo il Dott. Bach, c’e’ uno stato d’animo nega-
pazienti cronici si trovavano batteri strettamente
tivo ed e’ proprio da questo che bisogna iniziare
correlati alla malattia. Con questi batteri preparò
a curare il paziente. Inizio’ cosi’ a studiare ed
dei vaccini che inoculatati in alcuni ammalati die-
annotare ogni reazione alla malattia, le abitu-
dero dei risultati eccezionali .Inoltre si accorse
dini, i cambiamenti, gli stati d’animo associati e
che era possibile iniettare la seconda dosa solo
contemporaneamente si dedico’ alla ricerca di
quando la prima aveva cessato il suo effetto
nuovi rimedi.
e che anzi cosi’ facendo si ottenevano risultati
Ritorno’ nella campagna Gallese e riprese lo stu-
migliori rispetto alla somministrazione in periodi
dio e l’osservazione della natura.
standard.
Trovo’ i primi due fiori Mimulus e Impatiens con i
Allo scoppio della prima guerra mondiale, nono-
quali preparo’ dei nosodi secondo lo stesso me-
stante fosse stato riformato per la sua
salute
todo che aveva usato quando utilizzava i batteri.
precaria, divenne responsabile di un reparto per
Bach somministro’ i rimedi in base alla somiglian-
reduci di 400 letti.
za tra la pianta e il paziente.
Nel Luglio del 1917 ebbe un malore, fu’ traspor-
In sintesi i fiori agiscono ciascuno su un partico-
tato d’urgenza in ospedale dove gli venne dia-
lare stato d’animo (paura, disperazione, solitudi-
gnosticato un tumore con metastasi. I medici gli
ne, sfiducia in se stessi ecc.) e somministrati per
diedero tre mesi di vita.
via orale o percutanea lo riequilibrano o raffor-
La consapevolezza di aver poco tempo lo por-
zano secondo le necessita’.
tò a lavorare con piu’ fervore e passione e i tre
Mimulus cresce presso i corsi d’acqua e gli sta-
mesi passarono e la malattia regredi’ lasciando
gni, è un fiore dall’apparenza timido e spaventa-
i medici increduli .
to ma le sue radici sono ben radicate nel terreno 45
e non ha paura di essere trascinato via perché
no come dei piccoli proiettili. I risultati furono
ben aggrappato al suolo.
soddisfacenti e spinsero il Dott. Bach alla ricerca
Impatiens è un fiore il cui ba-
di nuovi fiori, il suo lavoro sulle piante e sulle
cello quando è maturo
personalità diventa un tutt’uno e alla fine del
si apre improvvisa-
1932 arrivò alla stesura dei dodici stati d’nimo
mente ed espel-
negativi fondamentali a cui associò dodici fiori
le bruscamente lontano i suoi semi che diventa-
che chiamò “i dodici guaritori “. Questi erano: Paura: Mimulus Terrore: Rock Rose Tortura mentale: Agrimony Indecisione: Sclaranthus Indifferenza o noia: Clematis Dubbio o scoramento: Gentian Invadenza: Chicory Debolezza: Centaury Scarsa fiducia di sé: Cerato Impazienza: Impatiens Eccessivo
entusiasmo:
Vervain Solitudine: Water Violet In questi anni oltre a curare iniziò a divulgare i risultati della sua ricerca, scrisse:
Healt
Thyself
(Guarisci te stesso) e The Twelve Healers and Other Remedies (I dodici guaritori e altri rimedi) e Free Thyself (Libera te stesso). Ma le emozioni hanno mille colori e mille sfumture e Back si mise alla ricerca di altri fiori capaci di curare tutte le variazioni degli stati d’animo e così
arrivò nel 1935 a catalogare e studiare 38 rimedi. Il 27/ 11/ 1936 morì nel sonno diciannove anni dopo la previsione fatta dai medici a dimostrazione
della
sua tesi e cioè che un grande interesse, un
grande
smo,
una
entusiapassione,
un grande amore, uno scopo nella vita possono
dare
forza
allo
spirito e al corpo e mantenerlo in salute. Diceva
Bach: “La malattia
come noi la conosciamo è un risultato, un prodotto terminale, uno stadio finale di qualche cosa di più profondo. La malattia inizia oltre il piano fisico, più vicino al mentale. E’ interamente il risultato di un conflitto fra il nostro sé spirituale e il nostro sé mortale. Fino a che questi sono in armonia siamo in perfetta salute. Ma quando c’è discordia allora deriva quello che noi conosciamo come malattia”.
47
a cura di Cristian Simone Tropical World
Tra tutti i pappagalli che hanno fatto parte della mia vita, quello che sicuramente mi ha affascinato di più per la sua ineguagliabile bellezza è stato un CACATUA Galerita Eleonora. Questo splendido pappagallo appartiene alla enorme famiglia dei CACATUA, e vive nel grande Continente Australiano (Australia, Nuova Zelanda, Polinesia ecc.) Vi sarà capitato di vedere in qualche spettacolo circense o in televisione un grosso pappagallo bianco con un grande ciuffo giallo sulla testa: ecco quello è un cacatua!! Esistono molte specie di
Cacatua,
alcune
molto costose e altre, addirittura nemmeno reperibili perché molto rare. Anche i CACATUA rientrano convenzione
48
nella di
Washington, quindi ogni soggetto necessita del suo documento CITES (Convention on International Trade of Endangered Species) che significa Convenzione sul commercio internazionale delle specie in pericolo di estinzione. In particolare, i cacatua, si differenziano dagli altri pappagalli per l’estrema capacità alla socializzazione con l’uomo e la meravigliosa attitudine alla comunicazione vocale e gestuale. Infatti possiedono una mimica notevole legata per lo più a movimenti del collo e del ciuffo. Di tutti i pappagalli IMPRINTATI che ho posseduto, questo si è differenziato per l’estremo affetto che mi ha dato. Cosa significa IMPRINTATO: L’imprinting è un modello di comportamento che un animale assimila nei primi momenti di vita, osservando e imitando i genitori o , nel caso in cui se ne sia preso cura l’uomo, noi. Questi effetti sono duraturi nel tempo e i risultati sono eccellenti per preparare questi animali a vivere nelle nostre case. Fino al raggiungimento della maturità sessuale, sono in grado di apprendere e conoscere, ma dopo questo periodo ( che dura circa sei anni) il nostro amico pappagallo potrebbe avere dei seri problemi comportamentali. In effetti, questo pappagallo non ha solo pregi, ma anche qualche difetto. Il mio cacatua, ad esempio, richiedeva continuamente attenzione, tanto che se si accorgeva di essere trascurato, emetteva dei fastidiosissimi schiamazza, solo per attirare l’attenzione. Il problema era che oltre infastidire,me e la mia famiglia, riusciva a disturbare anche i miei vicini di casa.
49
Con l’arrivo del mio primo genito, purtroppo il suo atteggiamento è diventato ancor più assillante, perché non gli si poteva più dedicare lo stesso tempo. Pur essendo animali dotati di una straordinaria
intelligenza,
per
quello che è la mia esperienza, posso dire che i Cacatua, si sentono un po’ oppressi tra le nostre mura domestiche perché, a differenza degli altri pappagalli, amano volare e urlare a squarciagola. Per accogliere questo animale in casa, è necessario
essere
preparati
ed
esperti. Il
momento
ideale
per
l’acquisto, è subito dopo lo svezzamento, quindi un soggetto di 3-4 mesi di vita. Le attenzioni e il gioco, sono fondamentali per lo stato psichico del nostro amico pennuto. L’importante
an-
che durante il gioco è di rispettare alcune
regole
di
base e chiamare ogni cosa con il proprio nome in modo che pos-
50
sa, piano piano, associare cose a nomi e chiamarli in modo appropriato. Da ricordare che come tutti gli esseri viventi si possono ammalare, e alcuni virus possono essere incubati per molto tempo senza provocare danni , ma scoppiare all’improvviso causando gravie e seri problemi. Per questo motivo consiglio sempre una buona visita da un veterinario specializzato che attraverso un piccolo esame del sangue potrà stabilire lo stato di salute del vostro animale e consigliarvi su alimentazione e detenzione in cattività .
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Ogni anno arrivano illegalmente in italia miglia-
rende deboli, non solo il cucciolo può essere
ia di cuccioli provenienti dall’europa dell’est, il
portatore sano di malattie virali che si mani-
viaggio per loro è un’odissea, vengono sot-
festano conseguentemente a stress, e si può
tratti alle madri precocemente, stipati in spazi
ben capire come un simile trasporto senza il
angusti e nascosti, sottoposti a stress fisico
rispetto di minime condizioni igeniche sanitarie
e psichico.
possa essere la causa scatenante.
Questa situazione espone buona parte di loro
COME DIFENDERCI E DIFENDERE QUESTI CUCCIOLI?
a morte atroce durante il tragitto, i più for-
In genere il cucciolo introdotto in italia in ma-
tunati arrivano a destinazione che in genere
niera illegale ha un costo che può essere 20
corrispone a negozianti compiacenti o a pri-
volte inferiore al prezzo di mercato!!!!
vati spesso, ma non sempre, ignari della pro-
Chiaramente una proposta allettante ma da
venienza del cucciolo.
cui dobbiamo dubitare.
Capita spesso e volentieri che un privato ac-
Verificare sempre le documentazioni allegate
quisti un cucciolo che sembra bello e paffuto,
e consultare il medico veterinario di fiducia.
col suo libretto sanitario in regola, dopo 24-
L’unico modo per debellare questo sistema
48 ore il cucciolo manifesta sintomi clinici di
è fermare la richiesta, è il cliente dhe deve
malattia in genere gastroenterite, abbattimen-
essere attento anche perché al dolore della
to, inappetenza o altro.
perdita del cucciolo si somma anche il danno
CI VIENE CHIESTO COME È POSSIBILE?
per aver investito soldi per un cucciolo che
Pultroppo questi cuccioli non ricevono per
non si ha più o per le spese mediche a cui si
il giusto tempo le cure materne e questo li
va inevitabilmente incontro.
56 56
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AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA PAOLA PORRINI 21013 Gallarate (VA) - VIA Don Minzoni, 8 tel: 0331 78 40 47
CENTRO VET. DEL DR. M. HETTINGER E DELLA DR.SSA P. NEDALINI STUDIO ASSOCIATO 21021 Angera (VA) - Via Galileo Galilei, 44 tel: 0331 96 03 18
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MAURIZIO MAZZUCCHELLI 21013 Gallarate (VA) - VIA Carducci Giosuè, 1 tel: 0331 78 20 23
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ANNALISA DESTITO 21010 Arsago Seprio (VA) - Via Garibaldi, 21 tel: 0331 29 67 74
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MASSIMO REVEL 21013 Gallarate (VA) - Via Covetta, 8/A
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MASSIMO GANGI 21010 Besnate (VA) - Via Vittorio Veneto, 47
tel: 0331 27 50 43
CLINICA VETERINARIA I RONCHI CVR DELLA DR.SSA CHIARA LUCATINI 21013 Gallarate (VA) - Via Sciesa, 40/b tel: 0331 83 02 10
STUDIO VETERINARIO DI MORO DR. EUGENIO 21010 Besnate (VA) - Via Besnate Largo Brianzoni, 7
tel: 0331 27 55 32
AMBULATORIO VETERINARIO GAZZADA DEI DR. GOBBI A. E DR. MARTEGANI M. 21045 Gazzada Schianno (VA) - Via Italo Cremona, 14 tel: 0332 46 16 03 AMBULATORIO VETERINARIO ISPRA 21027 Ispra (VA) - Via Passo Sentinella, 13
tel: 0331 79 30 71
tel: 0332 78 01 80
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA S. DI TIZIO E DEL DR. C. COLOMBO 21015 Lonate Pozzolo (VA) - Via Dante Alighieri, 49 tel: 0331 66 92 74 LABORATORIO ANALISI VETERINARIO DI MOLTENI DR. ANNALINA 21020 Mornago (VA) - Via Cascina Risaia, 51 tel: 0331 95 83 18 CLINICA VETERINARIA MALPENSA SRL DI OLIVIERI DR. MASSIMO 21017 Samarate (VA) - v. Marconi, 27 - fax: 0331 22 02 55 tel: 0331 22 81 55 NORAD DIAGNOSTICA S.R.L. DI ABBIATI DR. GIANLUCA 21017 Samarate (VA) - Via Engalfredo, 9 STUDIO ASSOCIATO DR. POZZI - DR. MIGLIERINA 21040 Cadrezzate (VA) - Via Mazzini, 25
tel: 0331 95 38 54
AMBULATORIO VETERINARIO SAN ROCCO 21010 Cardano Al Campo (VA) - P.za Mazzini Giuseppe, 18
tel: 0331 73 11 44
CLINICA VETERINARIA DELLA BRUGHIERA DI CENTINAIO DR. ALESSANDRO 21010 Cardano Al Campo (VA) - Via Monterosso, 51 tel: 0331 26 23 08 STUDIO MEDICO VETERINARIO DEI DOTTORI CUROTTI E GIUDICI 21010 Carnago (VA) - Via Libertà, 6/8 tel: 0331 99 14 99 AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA SABRINA TERNI 21020 Casale Litta - Bernate (VA) - Piazza Repubblica, 13 tel: 0332 94 78 65 AMBULATORIO VETERINARIO SEMPIONE Stud. Ass. DR. Martinoli - DR. Strappo - DR. De Toni - DR. poretti 21011 Casorate Sempione (VA) - Via Milano, 100 tel: 0331 29 64 22
AMBULATORIO VETERINARIO MERLINI DR. ELETTRA 21018 Sesto Calende (VA) - Via Roma, 38/A
tel: 0331 92 10 85
MANFREDI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO 21018 Sesto Calende (VA) - Via Motte, 13
tel: 0331 92 45 38
AMBULATORIO VETERINARIO CONTI DR. IRENE 21048 Solbiate Arno (VA) - Via Montebello, 20
tel: 0331 98 50 04
AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI DR. BANFI ANGELA 21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39 tel: 0331 37 61 78 AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA LAURA BOTTINI 21048 Solbiate Arno (VA) - Via Monforte, 22 tel: 0331 99 15 03
tel: 0331 28 05 44
AMBULATORIO VETERINARIO STUDIO ASS. DEI DR. VISENTIN G. PIETRO E DR. AIMINI R. “PARCO DEL TICINO” 21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 43 tel: 0331 25 37 67
AMBULATORIO VETERINARIO SAN GIULIO DELLA DR.SSA MICHELA ROSSI 21012 Cassano Magnago (VA) - Via Marconi, 15 tel: 0331 20 92 04
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO ROBUSTELLINI 21019 Somma Lombardo (VA) - Via Milano, 55 tel: 0331 25 24 97
STUDIO VETERINARIO COEREZZA DR. UMBERTO 21012 Cassano Magnago (VA) - Via S.Giulio, 54
tel: 0331 20 32 82
AMBULATORIO VETERINARIO DI VISCO GILARDI DR. ANTONIO 21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 42 tel: 0332 25 24 16
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. DARIO MOTTERLE 21040 Castronno (VA) - Via Lombardia, 43
tel: 0332 89 21 68
STUDIO VETERINARIO GALMARINI DR. PAOLO 21019 Somma Lombardo (VA) - Via Mameli Goffredo, 101
STUDIO VETERINARIO DI RIGAMONTI DR. LIVIANA 21010 Ferno (VA) - Via Roma, 28
tel: 0331 24 19 41
AMBULATORIO VETERINARIO DI CAIDATE ROSTAGNO DR. MARTA 21040 Sumirago (VA) - Via Cavour, 10 tel: 0331 90 50 20
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ANTONIO BOSCARO 21013 Gallarate (VA) - Via Checchi, 27
tel: 0331 78 44 33
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO GIULIANI 21028 Travedona-Monate (VA) - Via Aldo Moro, 18
tel: 0332 97 81 95
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ROSELLA CASTIGLIONI 21013 Gallarate (VA) - Via Donatello, 4 tel: 0331 79 35 65
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. STEFANO POZZI 21020 Varano Borghi (VA) - Via Giuseppe Garibaldi, 2
tel: 0332 96 18 61
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA FRANCA BURAGLIO 21013 Gallarate (VA) - Via Milano, 3 tel: 0331 77 48 71
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA PAOLA BASSANI 21029 Vergiate (VA) - Cascina Torretta, 18 tel: 0331 96 40 30
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAOLO FERRE 21013 Gallarate (VA) - Via Custodi, 10
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO ROBUSTELLINI 21029 Vergiate (VA) - Via Corgeno, 17 tel: 0331 94 69 28
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MARIO RAIMONDI 21012 Cassano Magnago (VA) - Via Venegoni Mario, 17
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tel: 0331 22 30 27
AMBULATORIO VETERINARIO DI ALESSANDRA DR. ARMIRAGLIO 21018 Sesto Calende (VA) - Via Vittorio Veneto, 36 tel: 0331 92 09 50
tel: 0331 78 48 76
tel: 0331 25 90 47
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Veterinari - area Sud - Busto Arsizio AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI BUSTO ARSIZIO Piazzzale Plebiscito, 1 Tel. 0331 62 12 98 - Fax 0331 62 36 58 E-mail veterinaribusto@asl.varese.it
UFFICIO DI SARONNO Via Gorizia, 28 Tel. 02 96 02 248
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UFFICIO DI TRADATE Via Gradisca, 16 Tel. 0331 84 07 52
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AMBULATORIO VETERINARIO CALCATERRA DR. CLARA 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Biancardi Generale,23
tel: 0331 67 91 75
AMBULATORIO VETERINARIO DI DE BERNARDI DR. PAOLO 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Madonna in Campagna, 2
tel: 0331 62 12 31
AMBULATORIO VETERINARIO MILANI DR. BENEDETTO 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Venti Settembre, 32
tel: 0331 62 45 40
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AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCESCO BARTOCCINI 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Milazzo, 37 tel: 0331 62 60 93 CENTRO VETERINARIO DEI DOTTORI TOSI E VENTURA 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Vespri Siciliani, 51
tel: 0331 68 55 55
CLINICA VETERINARIA S. MICHELE DEI DR. TOVAGLIERI - DR. PAIELLA - DR. SIOLI 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Lepanto, 7
tel: 0331 62 73 76
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. SERGIO BUSNELLI 21047 Saronno (VA) - Via Bergamo, 120
tel: 02 96 00 526
CLINICA VETERINARIABUSTESE - DR.SSA MARINA VITTORELLI 21052 Busto Arsizio (VA) - Via Maino, 13 tel: 0331 32 18 52
CLINICA VETERINARIA CITTA’ DI SARONNO PAOLO DR. VANZULLI 21047 Saronno (VA) - Via Novara, 18 tel: 02 96702062, 02 9606402
STUDIO VETERINARIO LUONI DR. RENATO 21052 Busto Arsizio (VA) - Vle G. Boccaccio, 48
tel: 0331 35 10 91
STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO DELLA DR. SSA PAOLA PAOLA E DELLA DR.SSA SIMONA RIVOLTA 21047 Saronno (VA) - Via A. Manzoni, 5 tel: 02 967 04 664
ALBERTI DR. DANIELE 21053 Castellanza (VA) - Vle Italia, 1
tel: 0331 50 49 21
AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DELLA DR.SSA ANGELA BANFI 21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39 tel: 0331 37 61 78
STUDIO VETERINARIO CERVINI DR. FLAVIO 21043 Castiglione Olona (VA) - Via Antonio Gramsci, 1
tel: 0331 82 49 77
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FLAVIO CERVINI 21049 Tradate (VA) - Via Albisetti, 12
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ISABELLA ARIANNA FRANCO 21042 Caronno Pertusella (VA) - Cso Della Vittoria, 615 tel: 02 96 57 535 AMBULATORIO VETERINARIO PERTUSELLA DEL DR. MATTIA BASILICO 21042 Caronno Pertusella (VA) - Via Trieste,1135 tel: 02 97388725 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAGANI E DEL DR. VANELLI 21040 Cislago (VA) - Via Cesare Battisti, 1089 tel: 02 96 40 83 98
tel: 0331 81 09 40
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. GIOVANNI MENGOTTO 21049 Tradate (VA) - Via Vittorio veneto, 39 tel: 0331 81 13 53 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FLAVIO CERVINO 21049 Tradate (VA) - Via Monte Grappa, 22
tel: 0331 81 09 40
AMBULATORIO VETERINAIO DELLA DR.SSA SARA BELLIATO 21040 Uboldo (VA) - Via IV Novembre, 19 tel: 02 97 38 89 07
CLINICA VETERINARIA OLONJA DI OASI DR.SSA OSVALDA E BALLARATI DR. MARCO 21054 Fagnano Olona (VA) - Via Dante Alighieri, 21
tel: 0331 61 15 05
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA RAFFAELLA MONTICELLI 21040 Uboldo (VA) - Via Raffaello Sanzio, 38 tel: 02 96 78 83 68
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. VIRGILIO ROVANI 21054 Fagnano Olona (VA) - Via Martiri Della Libertà, 42
tel: 0331 61 13 05
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ANTONELLA PEJA 21040 Vedano Olona (VA) - Via Matteotti, 7 tel: 0332 86 62 60
AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI CAPPUCCILLI E PIATTI 21040 Gerenzano (VA) - Via XX Settembre, 32 tel: 02 96 81 211
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. EMILIO FERRONI 21040 Vedano Olona (VA) - Via Venegono, 24
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA SABRINA ROMANI 21050 Gorla Maggiore (VA) - Via Dante Alighieri, 50 tel: 0331 61 07 67
AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEL DR. BARBATTI E DEL DR. LEVY 21040 Venegono Superiore (VA) - Via Asiago, 2 tel: 0331 82 45 45
STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DEI DOTTORI FERE’ - TRAVAINI 21055 Gorla Minore (VA) - Via giacchino Giacchetti, 16 tel: 0331 60 38 03
CENTRO MEDICO VETERINARIO ZANABONI DR. GIANLUCA 21040 Venegono Inferiore (VA) - Via Leonardo Da Vinci, 4
AMBULATORIO VETERINARIO CARTABIA DEL DR. UMBERTO CARLO 21040 Origgio (VA) - Via Piantanida, 8 tel: 02 96 73 06 39
AMBULATORIO VETERINARIO “DAY HOSPITAL” DEL DR. STEFANO POZZI 21020 Trnate (va) - Via Milano, 3 tel: 0332 96 18 61
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ROLANDO PAGANI 21040 Origgio (VA) - Via Dante, 60
tel: 02 40 01 84
tel: 0331 86 49 90
tel: 02 96 73 24 04
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Veterinari - area Milano DISTRETTO VETERINARIO DI ABBIATEGRASSO Via San Francesco D’Assisi, 4 Tel. 02 94 86 334
DISTRETTO VETERINARIO DI CASTANO PRIMO Piazza Mazzini, 43 Tel. 0331 88 69 31
DISTRETTO VETERINARIO DI LIMBIATE Via Monte Grappa, 40 Tel. 02 99 45 67 19
DISTRETTO VETERINARIO DI MAGENTA Via Valle, 9 Loc. Ponte Vecchio Tel. 02 97 00 791
E-mail dipartimentoveterinario@aslmi1.mi.it
CLINICA VETERINARIA LEONARDO DA VINCI DELLA DR.SSA PAOLA BILOTTA 20081 Abbiategrasso (MI) - Via Luigi Cagnola, 11 tel: 02 94 96 74 13
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCO DRAGONI 20094 Corsico (MI) - Via Turati, 15
tel: 02 44 74 570
AMBULATORIO VETERENARIO DELLA DR.SSA LAURA CIGNA 20081 Abbiategrasso (MI) - Via Galli Emilio, 2
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA CAROLA VARINI 20094 Corsico (MI) - Via XX Settembre, 31
tel: 02 44 02 811
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCO DRAGONI 20094 Corsico (MI) - Via Turati, 15
tel: 02 44 74 570
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MARZIO STABILE 20020 Arese (MI) - Viale Platani, 6
tel: 02 94 21 610 tel: 02 93 58 13 62
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR. SSA RENATA LOVAGNINI 20020 Arese (MI) - Via degli Orti, 11 tel: 02 93 58 10 21
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA FRANCESCA SACCHI 20094 Corsico (MI) - Via Montello, 6/c tel: 02 44 04 888
CENTRO VETERINARIO ARESINO DEL DR. CHIUCCHINI 20020 Arese (MI) - Via Mattei Giannetto, 70
tel: 02 93 82 046
AMBULATORIO VETERINARIO CUSAGO DEL DR. CASTOLDI E DEL DR CONTARDI 20090 Cusago (MI) - Via Libertà, 13 tel: 02 90 39 41 86
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ELISEO AVIGNI 20090 Assago (MI) - Via Roma, 13
tel: 02 48 82 464
AMB. VETERINARIO GAGGIANO DEL DR. FERLINI, DR. MILLEFANTI E DEL DR.GRANATA 20083 Gaggiano (MI) - Via Galvani, 42 tel: 02 90 81 636
AMB. VETERINARIO ASSOCIATO BAREGGIO DEL DR. MAGI E DEL DR. BONTEMPI 20010 Bareggio (MI) - Via Roma, 78 tel: 02 90 36 32 00
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ADELIO CHIESI 20024 Garbagnate (MI) - Via Kennedy, 15
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAOLO MAZZERI 20021 Bollate (MI) - Via Nazario Sauro, 148
tel: 02 38 20 00 12
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA MARINA LATTUADA 20024 Garbagnate Milanese (MI) - Via Matteotti, 2 tel: 02 99 52 010
tel: 02 35 03 821
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. BALLARATI E DEL DR. TESTORI 20010 Inveruno (MI) - Via Marconi, 17 tel: 02 97 28 91 25
AMBULATORIO CLINICA DEL DR. GUIDO PLAGA 20021 Bollate (MI) - Via Garibaldi, 52
STUDIO MEDICO VETERINARIO SAN FRANCESCO DELLA DR.SSA STEFANIA MELZI 20021 Bollate (MI) - Via Degli Alpini, 4 tel: 02 35 01 204
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. NICO TAVIAN 20020 Lainate (MI) - Via Re Umberto, 22
AMB. VETERINARIO SILVIO PELLICO DELLA DR.SSA ENRICA CHIARA RIPANTI 20021 Bollate (MI) - Via Silvio Pellico, 46 tel: 02 35 12 934
CLINICA VETERINARIA DEL DR. BARBUIO E DEL DR. BERNABEI 20020 Lainate (MI) - Via Nerviano, 2 tel: 02 93 57 26 89
AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEL DR. CRUGNOLA E DEL DR. BONATI 20090 Buccinasco (MI) - Piazza Vittorio Veneto, 5 tel: 02 48 84 23 09
ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NEUROVET DEL DR. CAUDURO E DEL DR. FAVOLE 20025 Legnano (MI) - Via Maestri del Lavoro, 29 tel: 0331 57 89 51
STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO DEL DR. PAVESI E DEL DR. LORUSSO 20090 Buccinasco (MI) - Via E. Duse, 16 tel: 02 48 83 922
CLINICA VETERINARIA SAN MAGNO DELLA DR.SSA DONATELLA COZZI E DEL DR. MARZIO STABILE E DELLA DR.SSA BARBARA VILLA 20025 Legnano (MI) - Via XX Settembre, 18 tel: 0331 45 43 43
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. TENCONI 20022 Castano Primo (MI) - Via Kennedy, 7
tel: 0331 88 00 07
CENTRO MEDICO VETERINARIO DEL DR. ANSELMI E DEL DR. MAININI 20022 Castano Primo (MI) - Vicolo Tortuoso tel: 0331 88 31 10 AMB. VETERINARIO DI CASTANO PRIMO DEL DR. COCCO E DEL DR. SIRONI 20022 Castano Primo (MI) - Via Magenta, 35 tel: 0331 87 79 71 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. CAPITELLI 20090 Cesano Boscone (MI) - Via Roma, 100
tel: 02 45 83 930
AMBULATORIO VETERINARIO QUARTIERE OLMI DEL DR. VALENTE 20090 Cesano Boscone (MI) - Via Pasubio, 51 tel: 02 45 84 939 AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA CRISTINA MIGLIO 20020 Cesate (MI) - Via Tagliamento, 10 tel: 02 99 41 991 AMBULATORIO VETERINARI ASSOCIATI DELLA DR.SSA ELENA BERETTA E DEL DR. MARCO LOMBARDI 20011 Corbetta (MI) - Via Villoresi Eugenio tel: 02 97 71 500
60
tel: 02 99 02 75 50
CLINICA VETERINARIA DELLA DR.SSA ROBERTA CRISTANI 20025 Legnano (MI) - Via Dante, 12/14
tel: 02 93 57 01 20
tel: 0331 54 67 79
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ROBERTO VALENTINI 20051 Limbiate (MI) - Via Trieste, 90 tel: 02 99 48 13 74 AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA STEFANIA FRANCHETTI 20051 Limbiate (MI) - Via Massimo Gorky, 37 tel: 02 43 11 21 85 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ANDREA MARTINOLI 20013 Magenta (MI) - Via Don Beretta, 26 tel: 02 97 29 11 637 AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA VALERIA MARIA COLOMBO 20013 Magenta (MI) - Via Novara, 71 tel: 02 97 29 95 41 AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA DANIELA PAVONE 20013 Magenta (MI) - Via Dante, 10 tel: 02 97 96 33 53 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ANDREA GRASSI 20013 Magenta (MI) - Via Tommaseo, 4
tel: 02 97 95 01 27
CLINICA VETERINARIA ASSOCIATA DEL DR. A. MUGNAI E DEL DR. A.POZZI 20010 Cornaredo (MI) - Via Garibaldi, 136/138 tel: 02 93 56 67 13
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.SSA DE CARLI E DEL DR. CAPUTO 20013 Magenta (MI) - Via Mazenta, 24 tel: 02 97 02 02 00
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA GIOVANNA RIZZI 20010 Cornaredo (MI) - Via Garibaldi, 26 tel: 02 93 56 57 84
AMBULATORIO VETERINARIO DI MAGNAGO DEL DR. SIRONI E DEL DR. COCCO 20013 Magnago (MI) -Piazza Italia, 26 tel: 0331 30 66 78
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO CAPRIOGLIO 20094 Corsico (MI) - Piazza Carabelli, 7
CENTRO VETERINARIO SEMPIONE DEL DR. FABIO BUCCHI 20014 Nerviano (MI) - Via Milano, 23
tel: 02 44 05 437
tel: 0331 58 72 27
DISTRETTO VETERINARIO DI PARABIAGO Via Spagliarsi, 19 Tel. 0331 49 85 29
DISTRETTO VETERINARIO DI RHO Via Beatrice d’Este, 28 Tel. 02 93 92 33 35
DISTRETTO VETERINARIO DI TREZZANO SUL NAVIGLIO Via Darwin, 31 Tel. 02 44 59 752
E-mail dipartimentoveterinario@aslmi1.mi.it
CLINICA VETERINARIA NERVIANO DEL DR. PAOLO SOMMARRUGA 20014 Nerviano (MI) - Via Lampugnani, 3 tel: 0331 41 52 63
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ROBERTO ARDAGNA 20088 Rosate (MI) - Via Cavour, 60
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. CANNATA E DEL DR. SAGREDINI 20014 Nerviano (MI) - Piazza Brunelleschi, 7/c tel: 0331 58 53 42
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA CAROLINA LATTUADA 20088 Rosate (MI) - Viale Rimembranze, 28 tel: 02 90 83 44 06
tel: 02 94 96 37 71
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALBERTO MAZZA 20026 Novate Milanese (MI) - Via Cavour, 32
tel: 02 35 43 720
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.SSA MAURA COTTI 20026 Novate Milanese (MI) - Via Monte Grappa, 6
AMBULATORIO VETERINARIO LE GROANE STUDIO ASSOCIATO 20030 Senago (MI) - Viale Risorgimento, 13 tel: 02 99 48 14 58
tel: 02 35 48 210
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ROBERTA POZZI 20030 Senago (MI) - Vicolo Nazario Sauro, 15 tel: 02 99 48 97 05
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.SSA PATRIZIA SIMONETTA ALLOCCA 20026 Novate Milanese (MI) - Via Leopardi, 7 tel: 02 39 10 03 85 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. STEFANO AIRAGHI 20010 Ossona (MI) - Via Baracca, 63
tel: 02 90 26 67 74
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. VITTORIO TAGLIABUE 20037 Paderno Dugnano (MI) - Via Roma, 165 tel: 02 99 04 26 61 CLINICA VETERINARIA NORD MILANO DEL DR. BIANCHINI E DEL DR. PIROLA 20037 Paderno Dugnano (MI) - Via Cascina Sant’Angelo, 1 tel: 02 91 04 016 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PLAGA E DEL DR. D’ASDIA 20037 Paderno Dugnano (MI) - Via Riboldi, 88 tel: 02 91 89 026 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ORESTE CUSINI 20015 Parabiago (MI) - Via G. Bertacchi, 30
tel: 0331 55 28 65
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA LAURA MUGGIANI 20016 Pero (MI) - Via Sempione, 84 tel: 02 33 91 13 63
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. DANIELE MACCAGNI 20019 Settimo Milanese (MI) - Via Panzeri, 19
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. COMERIO E DEL DR. ANGIOLETTI 20010 Pogliano Milanese (MI) - Via Pascoli, 20 tel: 02 93 54 86 65
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALESSANDRO PELLEGATTA 20020 Soaro (MI) - Via Vespucci, 53 tel: 02 96 90 116
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. LUIGI DI MASO 20010 Pregnana Milanese (MI) - Via Varese, 10
CLINICA VETERINARIA DEL PARCO DELLA DR.SSA LUISELLA CATTANEO 20020 Solaro (MI) - Via Varese, 6 tel: 02 96 79 94 07
tel: 02 93 29 07 12
tel: 02 33 50 03 92
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALESSANDRO BIANCHI 20017 Rho (MI) - Corso Europa, 132 tel: 02 93 13 852
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALFREDO SACCHI 20090 Trezzano sul Naviglio (MI) - Via Croce, 15
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. CARLO MARTIGNONI 20017 Rho (MI) - Via Madonna, 45
tel: 02 93 03 017
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA MANUELA MORTARI 20090 Trezzano sul Naviglio (MI) - Via Morona, 40 tel: 02 44 53 913
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA MARINA MARINELLI 20017 Rho (MI) - Via Ghandi, 29 tel: 02 93 90 08 89
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. TERZAGHI E DEL DR. BANNÒ 20010 Vanzago (MI) - Via Umberto I°, 18 tel: 02 93 54 18 49
CENTRO VETERINARIO DARWIN DELLA DR.SSA LUCIANA TREVISAN 20017 Rho (MI) - Via Santorre di Santarosa tel: 02 93 78 06 70
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MAURIZIO COCCHETTI 20081 Vermezzo (MI) - Via Piave, 16 tel: 338 99 97 842
tel: 02 44 55 888
61
Veterinari - area Como DISTRETTO VETERINARIO DI COMO Via P. Stazzi, 3 Tel. 031 37 03 00 - 301 veterinaria.como@asl.como.it
DISTRETTO VETERINARIO BRIANZA Cantù - Viale Ospedale, 18 Tel. 031 71 34 30 veterinaria.brianza@asl.como.it
DISTRETTO VETERINARIO MEDIO ALTO LARIO Porlezza - Via Garibaldi, 64 Tel. 0344 62 828 veterinaria.mal@asl.como.it
DISTRETTO VETERINARIO SUD OVEST DELLA PROVINCIA DI COMO Olgiate Comasco - Via Roma, 61 Tel. 031 99 93 20 62 828 veterinaria.sudovest@asl.como.it
BIANCHI DR. PAOLA MEDICO VETERINARIO 22031 Albavilla (CO) - Via Giuseppe Mazzini, 14
tel: 031 62 61 65
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. FRANCESCO PETRUZZELLI 22014 Dongo (CO) - Via Campiedi, 1 tel: 0344 82 165
RECALCATI DR. MONICA AMBULATORIO VETERINARIO 22040 Alzate Brianza (CO) - Viale Vidario
tel: 031 61 94 45
DI MURO DR. LUIGI STUDIO MEDICO VETERINARIO 22036 Erba (CO) - Via Volta Alessandro, 53
tel: 031 64 06 25
CLINICA PINETA DEI DOTT. CATTANEO E ROSSI 22070 Appiano Gentile (CO) - Via Colombo, 22 tel: 031 93 37 62 tel. 031 89 08 81
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. VITTORIO FALLETTI 22036 Erba (CO) - Via Fatebenefratelli, 19
tel: 031 61 15 37
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR.FABIO TESTA 22010 Argegno (CO) - Via Lungo Telo di Sinistra, 1
tel: 031 82 16 45
TAGLIABUE DR. LUCA MEDICO VETERINARIO 22036 Erba (CO) - Via Sciesa, 6
tel: 031 64 08 77
CLINICA DR. LONGONI 22060 Arosio (CO) - Via Oberdan, 11
tel: 031 76 23 40
AMB. ASSOCIATO DOTT. STEFANINI E DOTT. PONITI 22020 Faloppio (CO) - Via Cesera Battisti, 24
tel: 031 98 70 40
tel: 031 95 03 41
DUVIA DR. DANTE MEDICO VETERINARIO 22073 Fino Mornasco (CO) - Via Scalabrini, 23
tel: 031 92 04 71
AMBULATORIO VETETINARIO DELLA DR.SSA SIMONA LONGONI 22063 Cantù (CO) - Via Puecher, 11 tel. 031 70 60 71
AMBULATORIO DELLA DR.SSA SANCHEZ 22020 Gaggino (CO) - Via Vittorio Veneto, 30
tel: 031 98 65 91
CLINICA VETERINARIA “CITTA’ DI CANTU’” DEL DR. CATTANEO E DELLA DR.SSA CAMPANELLA 22063 Cantù (CO) - Via Ppa Giovanni XXIII, 4 tel. 031 68 70 183
CIVITILLO FELICE RENATO AMBULATORIO VETERINARIO 22030 Lipomo (CO) - Via Giacomo Matteotti, 62
tel: 031 28 36 88
AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO 22066 Mariano Comense (CO) - Via Giacomo Matteotti, 39/b
tel: 031 74 49 02
VETERINARIO CENTRO ALTO LAMBRO DR. 22066 Mariano Comense (CO) - Via Mauri Carlo, 5/e
tel: 031 74 47 82
MANZONI DIEGO AMBULATORIO VETERINARIO 22026 Maslianico (CO) - Via Venti Settembre, 25
tel: 031 51 19 08
AMBULATORIO ASSOCIATO DEL DR. CERATI PISONI ROTA 22017 Menaggio (CO) - Via Annetta Lusardi, 68/70
tel: 0344 32 99 0
SORMANI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO 22021 Bellagio (CO) - Via Valassina, 140
CLINICA VETERINARIA LA TORRE 22063 Cantu’ (CO) - Via Fossano, 17
tel. 031 35 10 020
AMBULATORIO VETETINARIO DELLA DR.SSA PAOLA CAMPANELLA 22063 Cantu’ (CO) - Via Genova, 2 tel. 031 73 20 03 TERRANEO DR. MAURO MEDICO VETERINARIO 22063 Cantu’ (CO) - Viale Madonna, 19
tel: 031 71 46 40
CLINICA TRIANGOLO LARIANO DEL DOTT. MARIO TOMBA 22035 Canzo (CO) - Via Alessandro Volta, 78
tel: 031 68 44 44
CLINICA BRIANTEA DOTT. FEDERICO APE 22060 Carugo (CO) - Via Toti, 23
tel: 031 76 43 25
STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DR. PIZZAGALLI E DR. SALA Cassina Rizzardi - Via Risorgimento, 459 tel. 031 44 71 084 AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA LUCIANA BERETTA 22020 Cavallasca (CO) - Via al Roccolo, 1 tel: 031 53 97 84 AMBULATORIO DI MODONESI DEL DR. M. E VINTANI DR. M. 22072 Cermenate (CO) - Via Armando Diaz, 33
tel: 031 77 35 87
AMBULATORIO ASS. DEL DR. DOMENICO SCORDO E DEL DR. GI 22072 Cermenate (CO) - Via Carlo Moreschi, 38 tel: 031 72 40 092 GILARDONI DR. CORRADO STUDIO VETERINARIO 22012 Cernobbio (CO) - Via Cinque Giornate, 4
tel: 031 34 03 69
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MATTEO COLOMBO 22100 Como (CO) - Via Milano, 38/c
tel: 031 24 24 93
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. MARIO ROSSI 22100 Como (CO) - Via Borsieri Gerolamo, 26
tel: 031 26 99 56
ASSOCIAZIONE VETERINARI MONTE OLIMPINO AVEMO 22100 Como (CO) - VIa Pio XI - - pronto soccorso 24 H
tel: 031 54 32 31
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. SERGIO BOLOGNA 22100 Como (CO) - Via Manzoni Alessandro, 12
tel: 031 30 09 63
CENTRO VETERINARIO SAN MARTINO 22100 Como (CO) - Via Piave, 25
tel: 031 30 57 10 - fax: 031 30 14 89
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. DOMENICO MOSCATELLI 22100 Como (CO) - Via Scalabrini, 6 tel. 031 52 13 95 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. GIOVANNI SENECA 22100 Como (CO) Via Monte Grappa, 74
tel: 031 30 02 30
STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO
62 22100 Como (CO) - Piazzale S. Rocco, 43
tel: 031 26 14 33
AMBULATORIO VETERINARIO DELLA DR.SSA ANNALISA RICEPUTI 22070 Montano Lucino (CO) - Via Primo Maggio, 2 tel: 031 47 11 20 AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. BARBATTI E DR. LEVY 22077 Olgiate Comasco (CO) - Viale Trieste, 27
tel: 031 99 07 37
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ELIO BIANCO 22077 Olgiate Comasco (CO) - Via Roma, 139
tel: 031 94 43 77
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. LUCA MOLTENI 22020 Pellio Intelvi (CO) - Via Molino, 16
tel: 031 83 01 17
ASNAGHI PAOLO GIOVANNI MEDICO VETERINARIO 22018 Porlezza (CO) - Viale delle Rimembranze, 9
tel: 0344 72 532
AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO 22070 Rovello Porro (CO) - Via Madonna, 3
tel: 02 96 75 13 70
AMB. NOBILI DR RENATO, PATRIARCA DR MARCO 22020 S. Fermo Della Battaglia (CO) - Via Roma, 2
tel: 031 21 06 46
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. IPPOLITA SEMEGHINI 22070 Senna Comasco (CO) - Via Olmeda, 1
tel: 031 56 04 24
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. ALESSANDRO BIANCHI 22038 Tavernerio (CO) - Via Provinciale, 33 tel: 031 36 05 45 CASTELLI DR. MARCELLO VETERINARIO 22078 Turate (CO) - Via Vittorio Veneto, 3
tel: 02 96 88 446
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. PAOLO RASTRELLI 22029 Uggiate Trevano - Via Mons.Virginio Sosio
tel. 031 98 70 40
AMBULATORIO VETERINARIO DEL DR. NICOLA GABRIELE 22070 Vertemate Con Minoprio (CO) - Via Statale Dei Giovi, 29
tel: 031 90 11 64
GALLIENA DR. PAOLO STUDIO VETERINARIO 22063 Vighizzolo (CO) - Via Italia, 29
tel: 031 73 14 25
AMBULATORIO MAMBRETTI DR. TONELLI 22044 Villa Romano’ (CO) - Piazza Giovanni XXIII, 9
tel: 031 60 54 44
O
63
64
per la Provincia di
VARESE
per la Provincia di
COMO
Polo 2011 Inconfondibilmente Volkswagen
Das Auto
R.O.A.R. S.p.A. Società di
V.le Toselli, 25 - LEGNANO (MI) - Tel. 0331.57351 SS Sempione, 68 - PARABIAGO (MI) - Tel. 0331.552157 Strada per Robecco, 72 - MAGENTA (MI) - Tel. 02.97280242 Via Raffaello, 30 - GORLA MINORE (VA) - Tel. 0331.601127
www.roarauto.it Valori massimi della gamma Polo: consumo di carburante ciclo comb. 6,1 l/100 km – CO2 143 g/km.