Zygmunt Bauman

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Zygmunt

Bauman


Una sociologia umanista §  Ricerca delle relazioni che consentono l’espressione dei valori umani fondamentali: –  autonomia, dignità, libertà e giustizia

§  Sociologia della vita quotidiana: –  Indagare l’esperienza quotidiana per portarne alla luce le dinamiche e le connessioni con i mutamenti della sfera pubblica –  “Denaturalizzare” la vita quotidiana e rompere il senso comune per svelare i meccanismi di potere


Per una sociologia «impegnata» §  Critica della “avalutatività” della sociologia: –  Attivismo etico –  Sociologia «socialista e culturale»: domanda incessante di un nuovo orizzonte, sfidando i limiti del reale alla ricerca di giustizia e libertà

§  Ruolo della sociologia «politico ed etico»: –  Ricercare e denunciare i meccanismi che producono esclusione, dominazione, alienazione –  Evidenziare le potenzialità di autonomia e creatività degli esseri umani


Teoria della

ModernitĂ


Il superamento di Marx §  Fase post-marxista: «Trilogia della modernità»: –  La decadenza degli intellettuali. Da legislatori a interpreti (1987) –  Modernità e olocausto (1989) –  Modernity and Abmbivalence (1991)

§  Crisi del progetto di costruzione della «società razionale» tipica della modernità –  Crisi del capitalismo industriale-fordista occidentale –  Crollo del socialismo reale come alternativa sociale plausibile


La modernità: ordine e direzione §  Modernità: governo del mondo attraverso la razionalità, dando ordine e direzione al cambiamento: –  Continua trasformazione –  Progresso perenne

§  Validità universale degli ideali di civilizzazione della modernità §  Metafora del «giardino ben curato»: –  Ordine e controllo sociale –  Lotta all’ambivalenza


Il progetto consapevole del moderno §  Costruzione dell’ordine sociale: –  Ragione Vs Passioni –  Controllo Vs Spontaneità

§  La spontaneità va frenata, incanalata e neutralizzata §  Per esempio i poveri, gli umili sono ridefiniti come «classi pericolose» da sottoporre a controllo sociale

§  Spirito “calcolistico” della modernità


Razionalità ed efficienza Industrialismo e capitalismo moderno: §  Volontà e necessità di classificare e quantificare §  Orientamento alla conquista §  Ricerca della massima efficienza e volontà di perfezione §  Orientamento al futuro come tempo prevedibile e controllabile


La modernità come prigione §  Nelle società moderne: crisi dell’esercizio tradizionale del controllo sociale –  La sorveglianza visiva delle comunità viene meno –  Il senso comune tende a pluralizzarsi

§  Istruire, educare, coltivare §  Volontà di chiusura ed esclusione §  Natura disciplinare del potere nelle società moderne –  Controllo dei corpi e sorveglianza


Società coscientemente diseguale §  Esercizio del controllo sociale: –  Insider. Via discorsiva: si esercita sulla popolazione ritenuta idonea ad agire in conformità all’ordine sociale –  Outsider. Via disciplinare: si esercita sugli «imperfetti», presi in carico dalle autorità esperte che si occupano di far loro generare le condotte desiderate

§  Le istituzioni di controllo e sorveglianza: «produrre condotte su comando»: –  Prigioni, penitenziari, case di correzione, manicomi, ospedali, scuole, fabbriche


L’analisi dell’Olocausto §  Rovesciamento delle interpretazioni della Shoah basate sulla specificità tedesca §  La Shoah non rappresenta un fallimento della modernità, ma un suo prodotto §  Modernità: lotta contro l’ambivalenza delle condotte umane e contro il disordine: –  Gli ebrei incarnano l’ambivalenza nemica dell’ordine classificatorio moderno


L’analisi dell’Olocausto §  La «soluzione finale» condivide i principi di fondo dell’organizzazione sociale moderna: –  Estensione del sistema di fabbrica alla vita sociale: intreccio tra ingegneria sociale e razionalità strumentale –  Potenza del modello burocratico: frammentazione dell’azione in fasi precise stabilite dalle gerarchie di comando e capaci di produrre la sospensione del giudizio morale –  L’uso delle tecnologie di segregazione e di separazione come strumenti per promuovere l’indifferenza etica –  Il ruolo degli esperti, delle conoscenze scientifiche, tecnicizzazione dell’azione e depotenziamento delle sue motivazioni morali


Etica e responsabilità morale §  Il comportamento morale non origina nelle istituzioni, ma nell’intersoggettività: «capacità di essere con gli altri» §  La società non esprime istanze moralizzatrici, anzi mette a tacere la morale individuale §  Contrapposizione tra «regolazione legale» e responsabilità degli uni nei confronti degli altri (intersoggettività)


Sterilizzazione della violenza La somma delle cornici burocratiche e tecnologiche potenzia l’effetto di deresponsabilizzazione: §  Responsabilità individuale ed esercizio di ruolo: capacità di dissolvere e assorbire le istanze etiche §  Responsabilità tecnica: la disciplina e l’adesione alle regole prendono il posto della responsabilità morale §  Separazione spazio-temporale tra l’azione e i suoi effetti §  La burocrazia e la tecnica sono mediatrici dell’azione: la consapevolezza della relazione tra l’agire e i suoi esiti viene anestetizzata o sospesa


La

postmodernitĂ


L’ambivalenza: postmodernità §  Coabitazione forzata con la contingenza §  Diffusa incertezza e riconoscimento dell’ambivalenza della vita sociale §  Nuovi disagi

§  Autoreferenzialità e indifferenza del consumatore §  Privatizzazione dei problemi sociali e della responsabilità della loro soluzione §  Depoliticizzazione

§  Potenziale emancipativo

§  Riconoscimento dell’altro §  Autoconsapevolezza §  Critica dell’ordine e del controllo


Teoria della postmodernità §  Viene meno la società come dimensione omogenea §  Emergere della ragione interpretativa §  Concetti cruciali:

§  Socialità: gioco dialettico tra libertà e dipendenza (assenza del sistema sociale) §  Habitat: territorio sottratto a logiche deterministiche (instabilità, imprevedibilità, indipendenza da controlli) §  Auto-costituzione: definizione sperimentale della propria identità (opposizione al progetto biografico)


Il disagio della postmodernità §  Gli uomini postmoderni hanno perso in sicurezza in cambio di un aumento della probabilità di felicità: §  disagio della modernità: la sicurezza richiede un restringimento della libertà personale §  disagio della postmodernità: la ricerca disinibita del piacere non è conciliabile con un minimo desiderabile di sicurezza individuale

§  La «società dell’incertezza»


La decadenza degli intellettuali §  L’intellettuale è una figura sociale moderna §  Cambiamento della produzione intellettuale dalla modernità alla postmodernità §  Intellettuale nella modernità: legislatori

-  Migliore accesso alla conoscenza di tipo superiore, oggettiva, e sono in grado di arbitrare nelle discordie -  La legittimità politica risiede nell’individuare i fini (ordine perfetto)

§  Intellettuale nella postmodernità: interpreti

-  Traduttore di conoscenza, agevola la comunicazione tra differenti culture e sistemi di conoscenza -  La legittimità politica risiede nell’individuare i mezzi per risolvere problemi tecnici


La

modernitĂ

liquida


La modernità liquida Oltre la postmodernità §  «Liquidità»: metafora per descrivere la realtà sociale contemporanea §  Liquefazione dei corpi solidi: sradicamento delle istituzioni moderne senza formazione di nuove istituzioni stabili e durevoli §  Crisi delle cornici normative e dei gruppi di riferimento è Conseguenza: fluidità degli scenari e delle pratiche sociali


Società individualizzata Individualità autoreferenziale §  Nuova forma della politica e dello spazio pubblico §  Sperimentazioni esistenziali che ha come obiettivo una «vita felice»: - dalla costruzione di un domani migliore, alla ricerca di un oggi diverso

§  Ricerca di soluzioni biografiche a problemi di natura sociale e sistemica


Vita liquida e Life Politics §  La natura della life politics:

§  Privatismo §  Rifiuto di responsabilità personali §  Liquefazione dei legami §  Il mercato come fonte di legittimazione ad agire

§  Trionfo del narcisismo, neoliberismo e commercializzazione di tutti gli ambiti esistenziali §  Endemica provvisorietà §  Assenza di punti di riferimento sociali §  Ansie per l’inedito e crescita delle paure


Solitudine del cittadino globale §  Condizione di «individualità privatizzata» §  Lo stato nazionale nella globalizzazione: -  -  -  -

Crescente impotenza nella sfera economica Perdita del monopolio della forza Impotenza delle soluzioni locali a problemi globali Azione per il bilanciamento degli interessi locali

§  Egemonia di poteri economici extra-territoriali §  Gli stati cercano di (ri)costruire l’immagine di garanzia della sovranità: -  Lotta ai timori e ansie diffuse: incertezza, insicurezza, assenza di garanzie di sicurezza per la propria persona -  Paladini della sicurezza


Il cittadino-consumatore §  Prosciugarsi degli spazi pubblici (agorà) e affermazione della «individualità privatizzata» §  Produzione di sempre nuovi desideri: -  La figura dell’individuo-consumatore prende il posto di quella del cittadino-produttore -  “Principio di realtà” si riconcilia con il “principio del piacere”

§  Il principio del piacere -  Nella società moderna veniva represso e contenuto -  Nella società liquida viene impiegato come strumento di controllo sociale


Desiderio e Homo consumens “Consumo, dunque sono” §  Il consumo costituisce il parametro di valutazione delle attività umane §  Il consumo realizza il presente e consente il godimento, attraverso il soddisfacimento temporaneo del desiderio §  Il ciclo infinito del consumo/desiderio: il consumo consente di coltivare il desiderio, di soddisfarlo in modo rapido e di rigenerarlo altrettanto rapidamente


La cultura del consumo §  Il ruolo della comunicazione: -  La comunicazione ridefinisce costantemente i livelli di consumo percepiti necessari per poter considerare il proprio livello di vita dignitoso e soddisfacente

§  Il senso continuo di privazione §  Consumo come «rito di esorcismo»: -  La carica simbolica dei beni di consumo consentono di differenziarsi e acquistare elementi per la definizione dell’identità -  L’obsolescenza degli oggetti si intreccia con la labilità della definizione di sé


La cultura del consumo §  Cultura dell’inutile, dell’eccesso, del transitorio §  Il mercato e il consumo sono strumenti di integrazione sociale: - Il mercato si afferma come spazio di autodeterminazione - Nel mercato si definiscono i codici culturali e i linguaggi per dare senso all’esperienza - Il comportamento collettivo si riduce allo “sciame” di consumatori liberi di scegliere


L’uomo senza legami §  Sulla fragilità dei legami affettivi: -  ambivalenza tra stabilità Vs libertà

§  «Amore liquido»: il consumismo coinvolge anche la vita di relazione e l’intimità -  La legge ferrea del consumismo dispone che ognuno è al tempo stesso consumatore e bene di consumo

§  Usi postmoderni del sesso: sesso (sfera naturale), amore (sfera culturale), erotismo: -  erotismo fine a se stesso, il rapporto è concepito come un continuo appagamento del desiderio, tipico dei consumatori con le merci


Il significato sociale della povertà §  Ridimensionamento delle istituzioni moderne di protezione sociale §  La povertà nella società liquida assume un nuovo valore simbolico -  Oltre alla deprivazione materiale c’è la «metaumiliazione» di vedersi negata la libertà di scelta che si riconosce all’homo consumens

§  Assenza di disponibilità di denaro è simbolo della inutilità sociale: -  Impossibilità di partecipare ai rituali del consumo - consumatori inadeguati


Vite di scarto La condizione dei nuovi poveri §  Criminalizzazione della condizione di povertà §  «Sottoclasse»: non occupabili, ma anche privati di una prospettiva di riscatto sociale §  Il carattere oppressivo della vita quotidiana dei poveri nella società liquida: - Mancanza di risorse ed eccesso di tempo - Il tempo svuotato sia del lavoro, sia del consumo, perde di significato


Voglia di comunità Traiettorie coesistenti: §  «Miniaturizzazione della politica»:

-  La politica offre mezzi inadeguati per affrontare i processi socio-economici globali

§  Richiamo della «comunità»:

-  La comunità incarna il sogno di un luogo sicuro, caldo, intimo e confortevole -  Nostalgia per la «comunità perduta» -  Chiusura verso l’altro, «l’estraneo», «l’indesiderato»

§  Le «comunità rinforzate» delle élite globali:

-  Pratiche di isolamento, ghettizzanti e auto-ghettizzanti, frontiere in/out group -  Rifiuto dello spazio pubblico -  Logia della sicurezza di comunità e sindrome dell’assedio


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