Basic Design 2 - Edoardo Cappiello

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CS ON TE NT


KIRIGAMI

01 ERRORI DI PROGETTAZIONE

SEDUTA IN LEGNO

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00

B2

Questo impaginato segna la fine del percorso intrapreso con “Basic 1”. In questa parte, si prediligerà l’aspetto pratico, manuale. Per questo nella copertina è presente una mano, a differenza del primo elaborato dove nella copertina troviamo un cranio. Il layout segue la linea del primo impaginato, con l’aggiunta di alcune accortezze imparate con la pratica.


KIRIGAMI

01 01


PREFAZIONE

Il KIRIGAMI come tecnica per passare dal piano bidimensionale alle 3 dimensioni. Si tratta di una tecnica orientale di intaglio e piegatura della carta per ottenere forme tridimensionali a partire da un unico foglio, senza asportare pezzi. (Il significato del termine deriva dal giapponese “kiru” = tagliare e “kami” = carta).


KIRI, ORI? A differenza del Kirigami, I’ORIGAMI è un gioco tradizionale giapponese in cui la carta viene piegata per formare animali ecc. Con il termine origami si intende l’arte di piegare la carta (“oru” = piegare e “kami” = carta) e, sostantivato, l’oggetto che ne deriva.

13

12

INTRODUZIONE

Il presente capitolo tratta della tecnica del Kirigami. Queste esercitazioni di “taglia e piega” hanno l’obbiettivo di sviluppare un controllo cognitivo delle configurazioni spaziali.


ZOOM PIEGA A VALLE

10 cm

TAGLIA

1 cm

1 cm

PIEGA A MONTE

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BASIC-1 10 cm

DAL PIANO AL VOLUME

Forme ottenute attraverso la tridimensionalizzazione di un foglio di carta di dimensione 10 cm x 10 cm con una griglia di quadrati da 1 cm a lato.


BASIC-5

PIEGA A VALLE

PIEGA A VALLE

PIEGA A MONTE

PIEGA A MONTE

TAGLIA

TAGLIA

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BASIC-4


Partendo da cartoncini bianchi di forma quadrata con dimensioni di 10X10 squadrati a 1 cm, realizzare d ​ ue​delle esercitazioni proposte a lezione con in aggiunta almeno​ due​varianti mostrate nella dispensa PDF e​ due​inventate dallo studente.

TAGLIA E PIEGA

BASIC-6

​ OTALE: 2 esercitazioni + 2 varianti + 2 di T fantasia

PIEGA A VALLE PIEGA A MONTE

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TAGLIA


BASIC-1

VARIANTE-1

VARIANTE-2

PIEGA A VALLE

PIEGA A VALLE

PIEGA A MONTE

PIEGA A MONTE

TAGLIA

TAGLIA

21

BASIC-1


BASIC-1

FANTASIA-1

FANTASIA-2

PIEGA A VALLE

PIEGA A VALLE

PIEGA A MONTE

PIEGA A MONTE

TAGLIA

TAGLIA

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BASIC-1


BASIC-4

VARIANTE-1

VARIANTE-2

PIEGA A VALLE

PIEGA A VALLE

PIEGA A MONTE

PIEGA A MONTE

TAGLIA

TAGLIA

25

BASIC-4


BASIC-5

FANTASIA-1

FANTASIA-2

PIEGA A VALLE

PIEGA A VALLE

PIEGA A MONTE

PIEGA A MONTE

TAGLIA

TAGLIA

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BASIC-4


BILATERALE 20 cm

SIMMETRIE

Partendo da cartoncini bianchi di forma quadrata con dimensioni di 30X30 oppure 20x20, attraverso un programmato processo di tagli e piegature, si realizzino ​tre​modelli tridimensionali dei quali uno evidenzi una simmetria b​ilaterale​e uno una simmetria traslatoria.​ Il terzo preveda un​doppio ribaltamento​di uno dei semipiani. TOTALE: 3 esercitazioni. In questo caso, sono stati scelti i cartoncini bianchi di dimensioni 20x20

ZOOM PIEGA A VALLE

20 cm

TAGLIA

29

28

1 cm

1 cm

PIEGA A MONTE


TRASLATORIA

PIEGA A VALLE

PIEGA A VALLE

PIEGA A MONTE

PIEGA A MONTE

TAGLIA

TAGLIA

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DOPPIO RIBALTAMENTO


NARRAZIONI

DOPPIO RIBALTAMENTO

Utilizzando la tecnica delle precedenti esercitazioni “Kirigami”, si costruiscano ​ due​ modelli che rappresentino due “città ideali” ispirandosi al libro “Le Città Invisibili” di Italo Calvino. Oppure (alternativa) la rappresentazione di un ambiente ispirato alla propria camera o ambiente ideale. In questo caso, è stato scelto il tema delle “città ideali”.

ABOUT Italo Calvino è stato uno tra i maggiori scrittori del secondo Novecento. Di certo fu il più famoso: conosciuto e tradotto in tutto il mondo, Calvino ha finito per rappresentare lo scrittore italiano per antonomasia. La sua opera spazia dai romanzi e i racconti in cui racconta la guerra e la Resistenza, fino allo sperimentalismo a cui lo scrittore approda negli ultimi decenni. Autore principalmente di racconti e romanzi, Italo Calvino si interessò però anche al mondo del teatro, del cinema, della musica, del fumetto e dell’arte In “Le Città Invisibili”, pubblicato nel 1972, il protagonista Marco Polo fornisce, attraverso i suoi dispacci a Kublai Khan, le descrizioni delle città che vengono toccate dai suoi viaggi all’interno del suo sconfinato Impero. In queste narrazioni si parla degli uomini che l’hanno costruite, della forma delle città stesse, delle relazioni tra la gente che vi abitano.

PIEGA A VALLE PIEGA A MONTE

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TAGLIA


CITTA’ IDEALI

PIEGA A VALLE PIEGA A MONTE TAGLIA

EUSAPIA

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“Non c’è città più di Eusapia propensa a godere la vita e a sfuggire gli affanni. E perché il salto dalla vita alla morte sia meno brusco, gli abitanti hanno costruito una copia identica della loro città sottoterra [...] Dicono che questo non è solo adesso che accade: in realtà sarebbero stati i morti a costruire l’Eusapia di sopra a somiglianza della loro città. Dicono che nelle due città gemelle non ci sia più modo di sapere quali sono i vivi e quali i morti”.




CITTA’ IDEALI

PIEGA A VALLE PIEGA A MONTE TAGLIA

FEDORA

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“Al centro di Fedora, metropoli di pietra grigia, sta un palazzo di metallo con una sfera di vetro in ogni stanza. Guardando dentro ad ogni sfera, si vede una città azzurra che è il modello d’un’ altra Fedora. Sono le forme che la città avrebbe potuto prendere se non fosse, per una ragione o per l’altra, diventata come oggi la vediamo.”




SEDUTA IN LEGNO

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PREFAZIONE

SEDUTA Parte di un elemento di arredamento, sopra la quale ci si siede, con tale nome vengono anche intesi tutti gli elementi d’arredo (domestico o urbano) concepiti per sedersi (panche, sedie, poltrone ecc.. ecc..). Seduta è a tutti gli effetti un sinonimo di sedile.


SCHIZZI

PRIMA PROPOSTA

E’ stato scelto di realizzare una panca a più utilizzi, per posture multiple e a più funzioni.

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INTRODUZIONE 50

Si realizzi una seduta (panca) in cui il materiale principale è il legno (aste o piani). La panca dovrà essere pensata per ambiente esterno e riferirsi ai seguenti casi: a) Panca allungabile b) Panca con elementi di rotazione c) Panca pieghevole d) Panca a più funzioni e) Panca a più utilizzi f ) Panca per posture multiple g) Panca modulare La panca dovrà essere concepita per una produzione industriale, con montaggio che potrà essere fatto tutto o in parte dall’acquirente. Le connessioni tra le diverse componenti devono quindi permettere lo smontaggio e il montaggio.


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SCHIZZI 52

SECONDA PROPOSTA


SCELTA

TERZA PROPOSTA

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SCHIZZI

E’ stata scelta la seconda proposta, in quanto fosse la più funzionale e quella che a livello formale ed estetico convincesse di più. Nelle prossime pagine verrà analizzato nel dettaglio il concept generale.


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01

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CONCEPT

L’idea è quella di realizzare una seduta componibile a piacimento attraverso incastri. Una volta acquistata, l’acquirente si troverà due sedute ed un tavolino (che potrà essere utilizzato, volendo, come ulteriore seduta) che potrà comporre come nelle immagini esplicative a pag.57. Potrà, inoltre, scegliere se sedersi utilizzando la parte in legno sporgente come una sorta di schienale o come bracciolo lasciandoselo o alla sinistra, o alla destra. Sotto sono illustrate le modalità di seduta. La panca, sarà realizzata completamente in legno. In queste pagine troviamo le prime prove create su Rhino, nelle seguenti verrà perfezionata, verranno analizzati gli incastri e definite le misure.


MODULO-3

STUDI INIZIALI

MODULO-1

TAVOLO

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MODULO-2


COMPOSIZIONE 2

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60

INCASTRI

COMPOSIZIONE 1


NOCE

Forse il più bel legno ricavato da alberi da frutto. Facile da lavorare, di colore dal rosa-crema, al rosso scuro. E’ utilizzato prevalentemente nella costruzione di mobili di grande pregio.

Il Noce è il legno principe dell’ebanisteria. E’ duro ma al contempo duttile, le sue venature sono esteticamente stupende. Tende ad assumere con l’invecchiamento una straordinaria tonalità rossiccia.

Questo legno verrà utilizzato per i tre moduli della seduta.

Questo legno verrà utilizzato per il tavolo.

63

MATERIALI 62

CILIEGIO


MODULO 1

18

R3.5

60

R3.5

6 40

6 40

20

3

25

20

25

1.70

1.70

2

3

60

SCHEDA TECNICA

40

MODULO 2

40

18

20

20

2

Particolare dell’incastro.

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40

40

Particolare dell’incastro.

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87


40

SCHEDA TECNICA

TAVOLO

MODULO 3 A

R3.5

Ø45 Ø8

34

6

25

A’

SEZ. A-A’

Sezione. Ø8

Particolare dell’incastro.

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78

6

Particolare dell’incastro.

12

3

1.70

40

2


COMPOSIZIONE 1 60

B B

40

B’ B’

SEZ. B-B’

SEZ. B-B’

Sezione.

78

28 164

69

68

40

SCHEDA TECNICA

MODULO 4


28

71

70

21.13

60

SCHEDA TECNICA

COMPOSIZIONE 2

Ø45

232 28


72

MODULO - 2

MODULO - 3

TAVOLO

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COMPONENTI

MODULO - 1


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INCASTRI


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COMBINAZIONI


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RENDERING FINALE 78

Fotomontaggio realizzato con l’ausilio di Adobe Photoshop dal sottoscritto.

Fotomontaggio realizzato con l’ausilio di Adobe Photoshop dal sottoscritto.


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PROTOTIPO

Il prototipo in scala è stato realizzato a mano dal sottoscritto, con l’uso del legno. Colorato, poi, con l’uso di bombolette spray. Sono stati realizzati tutti gli incastri.


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PROTOTIPO


ERRORI DI PROGETTAZIONE

02 03


Può capitare, nella vita di tutti i giorni, di utilizzare oggetti che mancano di praticità, con morfologie o materiali errati che potrebbero essere migliorati. In queste pagine sarà presente: una documentazione fotografica degli errori, una relazione sull’errore progettuale e indicazioni sulla sua soluzione, una rappresentazione grafica della proposta migliorativa.

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INTRODUZIONE

Osservando oggetti di uso comune individuare due errori di progettazione.


LATTINA

Il primo errore riguarda il sistema di apertura e chiusura di una classica lattina di alluminio. Una volta acquistata ed aperta, saremo costretti a berne tutto il contenuto, oppure, nel caso fosse troppo, a gettarlo o a lasciarla aperta, “rovinando” il prodotto stesso con eventuale sporco e perdita di sapore. E’ scomoda da portare una volta aperta, in quanto si rischia di versarne il contenuto. Insomma, non è per niente pratica, anche se al momento dell’acquisto risulta un oggetto “completo” e di facile trasporto per la sua dimensione e compattezza.

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La soluzione da me ideata, andrebbe a risolvere questo inconveniente, lasciando sostanzialemente inalterata la morfologia della lattina. La classica apertura con linguetta è stata sostituita da una chiusura ermetica che ci dà la possibilità di poter aprire e chiudere a nostro piacimento il prodotto, senza che venga contaminato da agenti esterni. il materiale resta sempre alluminio con l’aggiunta di una guarnizione in gomma per permettere la chiusura ermetica.


SGABELLO

Il secondo errore lo “troviamo” in uno sgabello di legno richiudibile. Il punto di forza di questo oggetto è proprio il fatto che occupi poco spazio una volta richiuso. Gli scalini, ruotando, si incastrano all’interno dello sgabello che prende la forma di un parallelepipedo. Il problema sta nella mancanza di affordance. Per una persona che vede per la prima volta questo oggetto, risulterà difficile e poco pratico aprirlo ed utilizzarlo al meglio. Non troviamo nessuna indicazione su un possibile metodo di apertura.

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La soluzione da me ideata andrebbe a risolvere questo inconveniente, variando lievemente la morfologia dell’oggetto. A quella che poi sarà la base che poggerà a terra, è stata aggiunta una semplice maniglia che indirizzerà l’utente ad un’apertura pratica e veloce. Basterà afferrare la maniglia, tirare, per comprendere come si apra l’oggetto.


Corso Basic Design Anno accademico 2020/21 Allievo Edoardo Cappiello Docente Francesco Fumelli



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