Basic Design 2 - Gaia Martera

Page 1

DESIGN

BASIC

2


Gaia Gaia Martera Martera A.A. A.A. 2020/2021 2020/2021 Corso Corso di Basic di Basic Design Design Docente: Docente: Prof. Prof. Francesco Francesco Fumelli Fumelli


8

O1 O2 O3 O4 KIRIGAMI 22

NARRAZIONI 36

SEDUTA IN LEGNO 64

ERRORI


O1

KIRIGAMI


Capitolo 1

Kirigami

KIRIGAMI Il Giappone ha una ricca e variegata tradizione artistica, e anche quando consideriamo un solo materiale, come la carta, possiamo elencare pratiche diverse, tutte con una lunga storia alle spalle. Non ci sono soltanto gli origami, infatti: una loro variante è quella del kirigami, che offre una maggiore libertà creativa permettendo agli artisti non soltanto di piegare (come nel caso degli origami) ma anche di tagliare, intagliare e rimodellare la carta. Il termine kirigami deriva dalla combinazione di due parole giapponesi: kiru (tagliare) e kami (carta). Come il tradizionale origami, il kirigami viene creato da un singolo foglio di carta, e prevede delle pieghe. A volte, il risultato finale è tridimensionale. Altre volte, però, il foglio viene schiuso e ripiegato più volte, e il risultato finale è piatto. Oggi diversi artisti si sono interessati al kirigami, sia declinando questa tecnica in differenti approcci sia rimanendo fedeli alla tradizione. Masayo Fukuda è particolarmente famosa in Giappone. Dopo aver perfezionato la sua tecnica per oltre 25 anni, oggi è conosciuta per i suoi design decisamente sofisticati, che dimostrano la sua bravura e la sua grande pazienza. L’esercitazione in questione consisteva realizzare forme attraverso la tridimensionalizzazione di un foglio di carta. Partendo da cartoncini bianchi di forma quadrata con dimensioni di 10 x 10 cm realizzare due delle esercitazioni proposte a lezione con in aggiunta almeno due varianti e due inventate dallo studente. TOTALE 2 esercitazioni + due varianti + 2 di fantasia.

Artista giapponese Masayo Fukuda crea intricati lavori di Kirigami tagliati a mano su singoli fogli di carta.

8

9


Capitolo 1

Kirigami ESERCITAZIONE Basic form - 4

ESERCITAZIONE Basic form - 6

1° VARIANTE Basic form - 3

taglio piega a valle piega a monte

10

11


Capitolo 1

Kirigami 2° VARIANTE Basic form - 1

1° INVENTATO

2° INVENTATO

taglio piega a valle piega a monte

12

13


Capitolo 1

Kirigami

KIRIGAMI Esercitazione di simmetrie. Partendo da cartoncini bianchi di forma quadrata con dimensioni di 30X30 oppure 20x20 attraverso un programmato processo di tagli e piegature, si realizzino tre modelli tridimensionali che evidenzino tre tipologie di simmetrie; simmetria bilaterale, simmetria traslatoria e doppio ribaltamento di uno dei semipiani.

SIMMETRIA BILATERALE

taglio piega a valle piega a monte

14

15


Capitolo 1

Kirigami

KIRIGAMI Esercitazione di simmetrie. Partendo da cartoncini bianchi di forma quadrata con dimensioni di 30X30 oppure 20x20 attraverso un programmato processo di tagli e piegature, si realizzino tre modelli tridimensionali che evidenzino tre tipologie di simmetrie; simmetria bilaterale, simmetria traslatoria e doppio ribaltamento di uno dei semipiani.

SIMMETRIA TRASLATORIA

taglio piega a valle piega a monte

16

17


Capitolo 1

Kirigami

KIRIGAMI Esercitazione di simmetrie. Partendo da cartoncini bianchi di forma quadrata con dimensioni di 30X30 oppure 20x20 attraverso un programmato processo di tagli e piegature, si realizzino tre modelli tridimensionali che evidenzino tre tipologie di simmetrie; simmetria bilaterale, simmetria traslatoria e doppio ribaltamento di uno dei semipiani.

DOPPIO RIBALTAMENTO

taglio piega a valle piega a monte

18

19


O2

NARRAZIONI


Capitolo 2

Narrazioni

SOFRONIA Le città sottili. 4. La città di Sofronia si compone di due mezze città. In una c’è il grande ottovolante dalle ripide gobbe, la giostra con la raggiera di catene, la ruota delle gabbie girevoli, il pozzo della morte con i motociclisti a testa in giù, la cupola del circo col grappolo dei trapezi che pende in mezzo. L’altra mezza città è di pietra e marmo e cemento, con la banca, gli opifici, i palazzi, il mattatoio, la scuola e tutto il resto. Una delle mezze città è fissa, l’altra è provvisoria e quando il tempo della sua sosta è finito la schiodano, la smontano e la portano via, per trapiantarla nei terreni vaghi d’un’altra mezza città. Cosí ogni anno arriva il giorno in cui i manovali staccano i frontoni di marmo, calano i muri di pietra, i piloni di cemento, smontano il ministero, il monumento, i docks, la raffineria di petrolio, l’ospedale, li caricano sui rimorchi, per seguire di piazza in piazza l’itinerario d’ogni anno. Qui resta la mezza Sofronia dei tirassegni e delle giostre, con il grido sospeso dalla navicella dell’ottovolante a capofitto, e comincia a contare quanti mesi, quanti giorni dovrà aspettare prima che ritorni la carovana e la vita intera ricominci.

taglio piega a valle

Disegno vettoriale con indicazioni di taglio e piega del kirigami della città Sofronia, descritta nel libro “le città invisibili” di Calvino.

22

23


Capitolo 2

24

Narrazioni

25


Capitolo 2

26

Narrazioni

27


Capitolo 2

28

Narrazioni

29


Capitolo 2

Narrazioni

BAUCI Le città e gli occhi. 3. Dopo aver marciato sette giorni attraverso boscaglie, chi va a Bauci non riesce a vederla ed è arrivato. I sottili trampoli che s’alzano dal suolo a gran distanza l’uno dall’altro e si perdono sopra le nubi sostengono la città. Ci si sale con scalette. A terra gli abitanti si mostrano di rado: hanno già tutto l’occorrente lassú e preferiscono non scendere. Nulla della città tocca il suolo tranne quelle lunghe gambe da fenicottero a cui si appoggia e, nelle giornate luminose, un’ombra traforata e angolosa che si disegna sul fogliame. Tre ipotesi si dànno sugli abitanti di Bauci: che odino la Terra; che la rispettino al punto d’evitare ogni contatto; che la amino com’era prima di loro e con cannocchiali e telescopi puntati in giú non si stanchino di passarla in rassegna, foglia a foglia, sasso a sasso, formica per formica, contemplando affascinati la propria assenza.

taglio piega a valle

Disegno vettoriale con indicazioni di taglio e piega del kirigami della città Bauci, descritta nel libro “le città invisibili” di Calvino.

30

31


Capitolo 2

32

Narrazioni

33


O3 SEDUTA


Capitolo 3

Seduta in legno

PROGETTO

1

2

Fidget. Fidget è una seduta modulare da interno, a configurazione variabile per spazi pubblici e privati. Obiettivo del progetto è ottenere un arredo che possa rendere “libera” la modalità di fruizione da parte dell’utente. Sedersi è un azione legata al riposo e al relax e può essere individuale o collettiva. “Fidget” attraverso la sua versatilità permette diverse possibilità di seduta per le diverse tipologie di spazio e utilizzo. Il Concept del progetto nasce dalla volontà di ideare un unico elemento di facile produzione che attraverso la sua aggregazione possa costituire l’elemento base. Questo elemento base duplicato, attraverso lo snodo centrale, potrà costituire la seduta (nella parte concava) e lo schienale (nella parte convessa) e ambedue potranno ruotare per assumere le diverse posizioni. 3

4

Disegno vettoriale del funzionamento di rotazione della seduta.

36

37


Capitolo 3

Seduta in legno

PROGETTO

34.58

27.67

26.57

Proiezioni ortogonali e quote.

RIVESTIMENTO

La seduta assemblata misura di lunghezza 3 metri e 60 cm, di altezza 46,60 cm e di spessore 91 cm. e L’elemento principale sarà realizzato in legno con uno spessore di 4,45 cm e una lunghezza di 168 cm, l’ingombro complessivo determinato dalla curvatura è di 47 cm. Il foro che permette l’assemblaggio è di 34,75 cm. Il movimento è gestito meccanicamente da due snodi.

90.29

0.73

34.58

34.53

26.57

RIVESTIMENTO PROIEZIONI ORTOGONALI 0.73

4.45 34.34

4.45

7.45

29.48

9.55

31.46

1.21

SNODO 1

90.29

DOGA

4.45

1.05 34.34 47.00

34.75

R24.48

4.45

9.55

1.88

SNODO 2

38

168.00

2.00

4.45

Quotature della seduta Fidget riportate da Rhinoceros, software per la modellazione 3D.

39


Capitolo 3

Seduta in legno

PROGETTO Snodi in acciaio. Il meccanismo che permette la mobilità della seduta è stato progettato per permettere di unire le doghe rispettive dello schienale e della seduta internamente, per non rinunciare all’estetica. E’ composto da due tipologie di snodi in acciaio, che si compongono tra di loro, per incastrarsi successivamente e comporre la seduta.

SNODO 1 x1+1

Della prima tipologia è necessario un solo pezzo, un cilindro forato di spessore 4,45 cm che presenta una scanalatura per quasi tutta la sua circonferenza a esclusione di uno spazio di 9.55 cm, lo snodo si sviluppa poi in profondità nella parte non forata; di 4,45 x 1,25 cm e ulteriormente di 39,50 x 1,21 cm. Della seconda tipologia sono necessari otto pezzi, cilindi con la stessa conformazione fontale della prima tipologia, a differenza che nello spazio non scanalato, sempre di 9.55 cm, è presente un’utleriore scanalatura di 7.45 x 1.05 cm per tutta la sua profondità. Ulteriore differenza è la mancanza del braccio di 39,50 cm.

SNODO 2 x8+8

SNODI COMPOSTI AD INCASTRO

MOVIMENTO DI 320° COMPOSTI

Questo meccanismo rende possibile una rotazione di 320°, poichè le due tipologie di snodi composti e incastrati tra di loro, riescono a fare una grande rotazione grazie alle scanalature presenti.

40

41


Capitolo 3

Seduta in legno

COMPONENTI Esploso. La seduta è composta da 5 elementi; doghe in legno, snodi in acciaio, rivestimento esterno in metallo e tappi in legno. Le doghe in legno che si interscambiano agendo da seduta/schienale, sono 9 pezzi per parte, in tutto 18. Gli snodi in acciaio che permettono il movimento e l’unione delle doghe, sono due della prima tipologia e sedici della seconda tipologia, in tutto 18. Un rivestimento esterno in acciaio, formato da un elemento tubolare, che permette di nascondere il meccanismo interno degli snodi, uniformando la seduta, e dei tappi ai lati di diametro maggione che bloccano le componenti. Quattro tappi cilindrici in legno che permettono di nascondere i fori laterali sulle doghe. Due aste dilindriche in legno che consentono di bloccare lo schienale della seduta.

3

2

4 1 1. Doga in legno 2. Snodi in acciaio 3. Rivestimento esterno 4. Tappino in legno

42

43


Capitolo 3

Seduta in legno

SNODI IN ACCIAIO Elementi che permettono di collegare e muovere le doghe in legno. Meccanismo composto da due tipologie di snodi in acciaio, che si compongono tra di loro, per incastrarsi successivamente e comporre la seduta. Gli elementi 2 si inseriscono nell’elemento 1.

44

ELEMENTO 1

X1

ELEMENTO 2

X8

45


Capitolo 3

Seduta in legno

DOGHE IN LEGNO Per poter muovere lo schienare e comporre le varie sedute, è necessario che le doghe di legno, prodotte separatamente e scollegate tra loro, siano unite. Gli snodi in acciaio che permettono di farlo, saranno quindi incollati singolarmente all’interno di ogni foro presente nelle doghe.

46

47


Capitolo 3

Seduta in legno

ASSEMBLAGGIO Rivestimento esterno. Per poter nascondere il meccanismo interno che permette il movimento della seduta, un tubo di acciaio viene inserito come rivestimento. Per bloccare le doghe, vengono aggiunti due tappi all’estremità dei due lati, uno dei quali unito al cilindro stesso, che viene chiuso saldando l’altro tappo.

48

49


Capitolo 3

Seduta in legno

MOBILITA’ La seduta Fidget può soddisfare le diverse esigenze di uso ed estetiche attraverso la rotazione dei due elementi principali. Nelle due posizioni principali l’oggetto può essere utilizzato come “chaise lounge” nella versione con la minima rotazione e come “panca” nella versione con la massima rotazione. Da un punto di vista formale le forme morbide garantiscono sia il confort dell’utente che le sue aspettative estetiche.

50

51


Capitolo 3

Seduta in legno

COMPOSIZIONE Fidget è pensata sia per spazi pubblici che privati, interni. L’utilizzo in hall di alberghi, aeroporti e musei permette al progetto di esprimere al massimo la sua versatilità. Come questa composizione, composta da cinque sedute Fidget, che muta e crea una forma quasi organica. La seduta nelle sue varie configurazione può essere aggregata liberanente e fornire la possibilità di personalizzare gli spazi senza avere la limitazione di un elemento standardizzato. Anche in spazi privati (pagina precedente) l’utilizzo può variare dalla classica “chaise lounge” a seduta più informale che permette quindi un utilizzo variabile ed un estetica adattabile alle diverse esigenze.

52

53


Capitolo 3

Seduta in legno

MODELLO IN SCALA Modello Fidget in scala 1:18. Ho realizzato il modello in scala della seduta Fidget inziando con la produzione delle doghe in legno. Sono state tagliate con la laser cutter, una tecnologia che utilizza un laser per tagliare, o incidere, i materiali. Successivamente ho inserito le doghe in un tubo metallico.

Ho scattato le fotografie in due ambientazioni diverse, per rendere le dimensioni del modellino; una nel mio pavimento di casa, nel quale si può paragonare con il battiscopa al suo fianco, l’altra in una stanza realistica in scala.

54

55


Capitolo 3

56

Seduta in legno

57


Capitolo 3

58

Seduta in legno

59


Capitolo 3

60

Seduta in legno

61


O4

ERRORI DI PROGETTAZIONE


Capitolo 4

Errori di progettazione

PRIMO ERRORE

REDESIGN

Oliera Elaios - Serafino Zani. Il design del manico di questa oliera non permette di utilizzare un imbuto per poterla riempire, il chè rende tutto molto difficoltoso e scomodo. click

PRODOTTO ORIGINALE

click

INDIVIDUAZIONE PROBLEMA

Illustrazione che mostra come l’oliera, data la morfologia del manico, rende impossibile l’utilizzo di un imbuto.

64

SOLUZIONE PROBLEMA

Grazie al meccanismo installato di un pressore a molla nell’attacco inferiore al manico e un bloccaggio rotante nell’attacco superiore al manico, è possibile farlo ruotare da un lato e utilizzare comodamente l’imbuto per riempirlo di olio.

65


Capitolo 4

Errori di progettazione

SECONDO ERRORE Erogatore sapone per piatti. Il design di questo erogatore di sapone, ma in generale di tutti, non permette di prelevare prodotto se si ha una sola mano disponibile, situazione molto frequente quando si ha da rigovernare, quindi si è obbligati ad appoggiare il piatto da qualche parte per erogare il sapone con entrambe le mani.

PRIMA

INDIVIDUAZIONE PROBLEMA

Illustrazione che mostra come l’erogatore mal progettato non permette di prelevare prodotto se non si hanno tutte e due le mani a disposizione.

66

DOPO

SOLUZIONE PROBLEMA

Grazie all’aggiunta di un disco di plastica rigido, installato alla base del collo del beccuccio, è possibile riuscire ad erogare prodotto con una sola mano facendo pressione in due direzioni; il pollice farà pressione verso il basso sulla testina superiore, mentre le restanti dita faranno pressione verso l’alto sul disco inferiore.

67


Bibliografia Fumelli Francesco, Appunti di Basic Design, ISIA Firenze, 2016. Ambrose Gavine - Paul Harris, Il manuale del graphic design, Zanichelli, 2009. Falcinelli Riccardo, Figure, Einaudi, 2020. Calvino Italo, Le città invisibili, Einaudi, 1972.

Sitografia Wikipedia Foto: http://unsplash.com Mockup: http://mockupworld.co Kirigami: https://www.wonews.it/post/kirigami https://it.wikipedia.org/wiki/Kirigami




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.