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Martedì 27 febbraio 2018
MERCATI FINANZIARI L’ASSET ALLOCATION
Il trend delle borse prosegue al rialzo nonostante le correzioni registrate all’inizio del mese di febbraio
Il mercato del lavoro più eterogeneo rispetto a ieri non riesce a far crescere i salari e l’inflazione resta contenuta
I nostri portafogli sono al riparo se si diversifica GIAMBATTISTA PEPI
S
ull’attualità e le prospettive macro. «La crescita dell’economia internazionale è forte e uniforme. Una minore sincronizzazione tra le politiche monetarie, un ampio deficit di bilancio degli Stati Uniti e il cambiamento degli equilibri di forza tra Stati Uniti e Cina potrebbero, però, far deragliare il ciclo». Sugli storni in borsa. «Per contenere correzioni vistose e ridurre la volatilità le banche centrali in passato erano solite abbassare il tasso di interesse principale. Oggi non possono più farlo. E quindi rimarranno accomodanti a lungo, ma i listini restano impostati al rialzo». Sulla road map degli investimenti. «La diversificazione va mantenuta ma costantemente verificata alla luce dei trend del mercato». Ecco la view sul trend dell’economia e i mercati di Philippe Waechter (chief economist) e Antonio Bottillo (executive managing director) di Natixis AM (af-
filiata di Natixis, società di investimento con 326 miliardi di euro di asset patrimoniali in gestione al 30 settembre 2017). Durerà ancora la “luna di miele” dell’economia? «L’attuale decennio non si presenta come i cicli precedenti. La crescita dell’economia è forte e uniforme. L’equilibrio globale, però, è radicalmente cambiato con un ruolo maggiore ricoperto da Paesi emergenti. Questi, tra cui la Cina, giocano un ruolo che non avevano mai avuto in passato. Allo stesso tempo, le politiche monetarie sono state molto accomodanti e la politica di comunicazione delle banche centrali era volta a limitare l’effetto sorpresa di ogni annuncio di variazione dei tassi. In futuro tutto questo potrebbe cambiare: una minore sincronizzazione tra le politiche monetarie, un ampio deficit di bilancio degli Stati Uniti a seguito della politica di taglio fiscale dell’amministrazione del presidente Trump e l’insediamento di Jerome Powell a capo della Fed che potrebbe modificare la politica e la
modalità di comunicazione e il cambiamento degli equilibri di forza tra Stati Uniti e Cina potrebbero far deragliare l’attuale ciclo». L’inflazione è spenta o dormiente? «A mio avviso l’inflazione non è una fonte immediata di preoccupazione». La riduzione dell’output gap a livello globale porterà a un aumento dell’inflazione “core” rispetto ai minimi degli scorsi anni? «Abbiamo bisogno di questa riduzione così come di un cambiamento nel modo in cui il valore aggiunto viene condiviso. La quota di compensazione è stata ridotta dall’inizio della crisi. Pertanto, i dipendenti non sono stati in condizione di negoziare una buona posizione. Questo è importante, in quanto il momentum del tasso di inflazione core proviene dalla dinamica salariale. Il mercato del lavoro è oggi più eterogeneo di quanto non lo fosse in passato e la sua capacità di spingere i salari al rialzo sembra limitata».
ANTONIO BOTTILLO
PHILIPPE WAECHTER
I banchieri centrali non vogliono o non possono deflettere dalla strada fin qui seguita. Perché? «La caratteristica più comune dell’attuale ciclo tra i diversi paesi è l’atteggiamento accomodante delle politiche monetarie. Pertanto, ovunque la domanda interna è stata stimolata. Allo stesso tempo, gli utili della produttività sono drasticamente diminuiti, riducendo così la crescita potenziale. Una strategia di politica monetaria troppo restrittiva indebolirebbe la domanda interna portando a una convergenza della crescita verso il suo potenziale, che è molto inferiore. Ecco perché non c’è fretta da parte delle banche centrali». In due settimane i mercati azionari americani hanno perso il 10% circa, seguiti da quelli europei che hanno lasciato sul campo un po’ meno dell’8%. Poi hanno ripreso a crescere. Cosa potranno fare le banche centrali in caso di accentuazione della correzione?
«In passato erano solite abbassare il tasso di interesse principale. Oggi non possono farlo. Pertanto, per limitare un cambiamento troppo rapido delle aspettative con il rischio che la correzione che abbiamo visto nelle ultime settimane si accentui, le banche centrali rimarranno accomodanti ancora per lungo tempo». Gli investitori devono tenere a portata di mano un ombrello da aprire nel caso in cui cominciasse a piovere a dirotto sui mercati? «Gli investitori si sono abituati a un contesto abbastanza eccezionale, che ha visto i mercati andare in una direzione di correlazioni decrescenti e assenza di volatilità. Questo ha creato una condizione di ottimismo pronunciato. Ora le cose stanno cambiando. In questo contesto, il monitoraggio dei portafogli diventa fondamentale per far sì che la loro composizione rimanga aderente agli obiettivi che gli investitori si sono prefissati». La diversificazione è una re-
gola aurea per tutte le stagioni. Molti portafogli sono zeppi di asset rischiosi? È il caso di cominciare ad alleggerirli? «La diversificazione va mantenuta ma, soprattutto, costantemente verificata alla luce di un mercato dove potrebbero venire meno le decorrelazioni viste fino a oggi. Sono necessarie, dunque, azioni che prevengano determinate situazioni. Partiamo da un esempio. Il portafoglio medio di un investitore italiano è stato caratterizzato, negli ultimi tempi, da una minore presenza di BTP. Gli asset obbligazionari sono stati sostituiti parzialmente con altri strumenti. La sostituzione è stata operata attraverso l’utilizzo di strategie alternative liquide che hanno prodotto anche rendimenti in linea, o migliori, della componente obbligazionaria e attraverso soluzioni flessibili o multi-asset che hanno favorito la diversificazione di portafoglio». (riproduzione riservata)
BCC DI ALBEROBELLO E SAMMICHELE BILANCIO POSITIVO PER L’ANNO TRASCORSO
L
COSIMO PALASCIANO
a Banca di Credito Cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari supera un periodo di instabilità e archivia il 2017 con un bilancio roseo e l’apertura a Pisticci (Matera) di una filiale innovativa. L’esito positivo della visita ispettiva della Banca d’Italia terminata a febbraio, da una parte, e la riconferma da parte dell’assemblea dei soci il 30 aprile 2017 del consiglio di amministrazione uscente e del presidente Cosimo Palasciano, dall’altra, hanno rappresentato lo spartiacque fra il passato e l’attuale fase di risanamento e di rilancio. «In breve tempo – dice Palasciano - siamo passati da una situazione di instabilità, con un parere prevalentemente sfavo-
Nel 2017 crescono raccolta e utile Palasciano: il territorio dà fiducia revole, ad un parere parzialmente favorevole, con un miglioramento da rating 5 a rating 2. Un risultato molto importante ottenuto con il lavoro di tutti gli organi di amministrazione, del direttore generale Vincenzo De Donato e dei collaboratori». Il bilancio 2017 evidenzia anzitutto la crescita della raccolta che in un anno ha raggiunto 435,2 milioni di euro, con un aumento di 11,6 milioni rispetto a dicembre 2016. Bene anche l’utile d'esercizio (776mila euro) e il Cet1 Ratio salito
al 20,75% (contro il 20,4% del 31 dicembre 2016), praticamente il doppio del minimo stabilito dalla Bce per l’Italia (10,5%). «I primi dati del bilancio 2017 indicano una ripresa di fiducia del territorio nei nostri confronti. La banca al servizio della comunità rappresenta una risorsa, un valore aggiunto. Il nostro territorio ha grandi potenzialità e la Bcc di Alberobello e Sammichele è sempre pronta a sostenere le imprese». Intanto, è proseguita l’espansione nel territorio. La Bcc ha infatti aperto la
prima filiale virtuale a Marconia, frazione di Pisticci in provincia di Matera. «E’ un nuovo punto di contatto interattivo con i clienti attraverso i canali informatici, nella fattispecie attraverso una tecnologia altamente innovativa che consente di svolgere la quasi totalità delle operazioni bancarie - spiega Palasciano -. La ” QuickBank”, così abbiamo battezzato la nostra filiale virtuale, è stata pensata, progettata e realizzata in house dal Settore organizzazione». La Bcc di Alberobello infine l’anno scorso ha deciso di aderire al Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca che consentirà all’istituto di credito di consolidare e rafforzare la proprio presenza nel territorio.