Marche news

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Free Service srl Edizioni - Falconara M. (AN) - Supplemento n. 2 al n. 7/8 Luglio-Agosto 2011 di Regioni&Ambiente

CN/CONV/0969/2010

N째

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LUGLIO-AGOSTO 2011



INDICE Regione Marche Riqualificare le città delle Marche Inizia l’iter per una proposta di legge innovativa a cura della Regione Marche

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Energie rinnovabili 3a edizione del “Premio Energie Rinnovabili” di Legambiente e Federazione Marchigiana Banche di Credito Cooperativo Premiata l’energia pulita “made in Marche” Con 18,9 milioni di euro per 524 progetti, la corsa alle rinnovabili contagia anche le Marche di Silvia Barchiesi p.

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Ambiente, turismo e sostenibilità Legambiente presenta: “Guida Blu 2011” e “Mare Monstrum 2011” Eccellenze e criticità del turismo balneare marchigiano Sirolo e Portonovo le perle del turismo balneare regionale. Maglia nera a Civitanova Marche per l’urbanizzazione sregolata. di Silvia Barchiesi

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ARPAM L’attività tecnico-scientifica dell’ARPAM nel 2010 di Gianni Corvatta

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COSMARI Nuovo sito dedicato alla raccolta “Porta a Porta” di Luca Romagnoli

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NetoIP.com Srl Nelle Marche la comunicazione prende il volo Ad illustrare i vantaggi e le opportunità dei servizi offerti è Giacomo Di Napoli, Amministratore unico NetoIP.com Srl di Silvia Barchiesi

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RUBRICA MARCHE REGIONE

RIQUALIFICARE LE CITTÀ DELLE MARCHE Inizia l’iter per una proposta di legge innovativa

a cura della Regione Marche

La Giunta regionale ha recentemente formulato, su iniziativa dell’assessore Luigi Viventi, una proposta di legge in tema di riqualificazione urbana (DGR n. 871 del 14.06.2011), ora passata al vaglio dell’Assemblea legislativa per l’approvazione finale. “L’obiettivo dichiarato della legge - spiega Viventi - è di migliorare la qualità del sistema insediativo delle Marche, favorendo la trasformazione urbana del costruito a scapito del consumo di nuovo suolo e incrementando le prestazioni energetico-ambientali degli insediamenti. La proposta potrà inoltre fornire un ulteriore impulso al settore edilizio”. Le principali novità che la proposta introduce sono: - un nuovo strumento di pianificazione urbanistica denominato PORU; - un meccanismo di premialità applicato agli indici edificatori; - un meccanismo di perequazione tra i proprietari delle aree. Ma andiamo con ordine. Il primo passo per l’attivazione delle procedure per la riqualificazione è l’approvazione, da parte del Comune, di un atto con il quale individua le aree che necessitano di trasformazione. L’individuazione delle aree deve però essere preceduta dalla definizione di precisi obiettivi di qualità urbana e da una ricognizione sullo stato dell’edilizia sociale. In questo processo è prevista la partecipazione dei cittadini. L’individuazione preliminare delle aree va infatti portata a conoscenza del pubblico al fine di acquisire le manifestazioni di interesse dei proprietari e degli operatori. I cittadini possono altresì segnalare l’interesse anche su aree diverse rispetto a quelle preliminarmente individuate dal Comune. Le manifestazioni di interesse vengono poi valutate dal Comune sulla base dei criteri stabiliti con apposito regolamento regionale. A questo punto il Comune può approvare il programma finalizzato ad

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attivare le operazioni di trasformazione. Lo strumento che viene introdotto dalla normativa è definito PORU: Programma operativo per la riqualificazione urbana. Il Poru trasforma in un disegno urbano coerente gli obiettivi di riqualificazione individuati dal Comune caratterizzandosi come un vero e proprio piano attuativo particolareggiato, anche in variante al Piano regolatore generale (PRG) vigente. Con il Poru il Comune definisce: la delimitazione delle aree, l’assetto urbanistico, le destinazioni d’uso, gli indici edilizi e urbanistici. La leva che permette di incentivare l’utilizzo dello strumento è la possibilità di incrementare gli indici edificatori delle aree interessate fino al 10% di quanto previsto dal PRG, aumentabile al 15% in caso di interventi effettuati mediante concorso di progettazione al fine di premiare la qualità dell’intervento. Oltre alla premialità riferita agli indici edificatori, il Poru si caratterizza anche per la “snellezza amministrativa”. Con l’approvazione comunale l’iter è concluso, non essendo previsto il parere favorevole della Provincia. Nel caso la riqualificazione interessi aree localizzate sul territorio di due o più Comuni, la Regione, le Province o i Comuni interessati promuovo accordi per la definizione di PORU comunali tra loro coordinati. In questo caso i PORU possono prevedere incrementi degli indici edificatori fino al 15%, aumentabile al 20% nel caso di interventi effettuati mediante concorso di progettazione. Al fine di garantire al Comune la disponibilità di suoli da destinare a verde, ad attrezzature pubbliche o ad altre funzioni di pubblica utilità, la proposta di legge ha inoltre previsto un meccanismo di perequazione urbanistica che permette di incrementare l’interesse e il coinvolgimento di tutti i proprietari delle aree. La pe-

requazione viene realizzata attraverso l’attribuzione di diritti edificatori e dei relativi oneri a tutte le proprietà immobiliari comprese nelle aree oggetto di trasformazione, indipendentemente dalle destinazioni specifiche assegnate alle singole aree dal Poru, evitando forti discriminazioni tra i proprietari delle aree da riqualificare. La proposta di legge prevede anche una verifica del Poru volta a prevenire i rischi di dissesto idrogeologico (frane e alluvioni), di cui si parla nel box. La proposta è ora all’esame della IV commissione dell’Assemblea legislativa. Entro l’anno è prevista l’approvazione della legge, alla quale seguirà in brevissimo tempo il regolamento di attuazione, approvato dalla Giunta, che è già in corso di redazione tecnica. Tramite il regolamento la Giunta definirà: - i criteri e le modalità per la valutazione delle proposte che i Comuni riceveranno dai proprietari e dagli operatori interessati dalle riqualificazioni; - i criteri per l’applicazione dell’incremento percentuale degli indici edificatori; - le modalità applicative della perequazione urbanistica. Una volta entrata in vigore, la legge sulla riqualificazione urbanistica prevede lo stop all’adozione di nuovi PRG o di varianti ai PRG vigenti, anche con il procedimento gestito tramite lo sportello unico per le attività produttive (SUAP), che prevedono ulteriori espansioni di aree edificabili se nel Comune non è stata ancora completata l’edificazione di almeno il 90% delle aree esistenti con medesima destinazione d’uso. Le varianti ai PRG vigenti sono consentite solo se necessarie all’ampliamento di attività produttive insediate, purché le nuove aree siano contigue a quelle già edificate.


SICUREZZA IDROGEOLOGICA La proposta di legge introduce una verifica di compatibilità idraulica che deve integrare tutti gli strumenti di pianificazione del territorio e le loro varianti da cui derivi una trasformazione territoriale in grado di modificare il regime idraulico. La verifica è volta ad accertare che non vi sia un peggioramento del rischio idraulico esistente e che non sia pregiudicata la riduzione, anche futura, di tale livello. Ai fini dell’ammissibilità delle trasformazioni devono essere previsti interventi per la mitigazione del rischio, quali le opere di difesa fluviale, gli invasi compensativi, le aree verdi conformate in modo da massimizzare la capacità di invaso, i rilevati e le valli artificiali. Inoltre viene introdotto il concetto di “invarianza idraulica”: ogni trasformazione del suolo che provochi una riduzione di permeabilità superficiale deve prevedere misure compensative rivolte ad azzerare tale variazione. Sarà la Giunta regionale a stabilire i criteri per la redazione della verifica di compatibilità idraulica.

Programma di recupero urbano (PRU) dell’ERAP di Ancona denominato “Riqualificazione edilizia e ambientale delle case popolari ex quartiere Villa Aosta in via R. Sanzio a Senigallia”

Fonte: ERAP Ancona

Il complesso edilizio confina a Nord con un tratto della ferrovia Bologna - Lecce, a Sud con un tratto della Statale Adriatica Nord (Via Raffaello Sanzio), ad Est con una strada urbana (Via Zanella) perpendicolare alla Statale e costituente un sottopasso della ferrovia per consentire l´accesso al mare e ad Ovest con un corso d´acqua, detto “fosso della Giustizia”. Elenco degli interventi: bonifica ambientale degli argini del “fosso della Giustizia” con pulizia delle essenze arboree infestanti e piantumazione di vegetazioni autoctone; realizzazione sull’argine del fosso, per il tratto a confine con il quartiere “Villa Aosta”, di una “passeggiata” verde; costruzione a confine con la ferrovia di un corpo di fabbrica ad un piano destinato ad autorimessa con copertura a giardino pensile (30 posti auto); posizionamento a confine con la ferrovia di elementi frangi-rumore e alberature al fine di ridurre l´inquinamento acustico; realizzazione di area verde alberata a ridosso della Statale Nord per riparo da rumore veicolare e come zona di cuscinetto per assorbire le precipitazioni meteorologiche che attualmente invadono le costruzioni fronte strada; sistemazione delle aree scoperte con destinazione pedonale e a giardino comune con possibilità di percorrenza carrabile e per sole emergenze tramite dissuasori di traffico elettro-comandati; trasformazione degli alloggi in unità abitative anche di superficie maggiore per dotarli di servizi adeguati e di vani che permettano l´uso a nuclei familiari maggiori di due unità; rifacimento dei servizi a rete quali fognature, illuminazione, gas, telefono, strade, marciapiedi, ecc.; interventi sugli edifici di ristrutturazione edilizia, restauro, manutenzione straordinaria, nuova costruzione.

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ENERGIE RINNOVABILI

3a edizione del “Premio Energie Rinnovabili” di Legambiente e Federazione Marchigiana Banche di Credito Cooperativo

PREMIATA L’ENERGIA PULITA “MADE IN MARCHE”

Con 18,9 milioni di euro per 524 progetti, la corsa alle rinnovabili contagia anche le Marche di Silvia Barchiesi

Energia pulita? I marchigiani ci credono, ci investono e per questo sono stati premiati. Ad aggiudicarsi il “Premio Energie Rinnovabili”, l’importante riconoscimento, ideato da Legambiente e Federazione Marchigiana Banche di Credito Cooperativo, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Energetica dell’Università Politecnica delle Marche e giunto ormai alla sua 3° edizione, sono state le migliori esperienze marchigiane nel settore del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili. Eccellenze a parte, ai marchigiani le rinnovabili piacciono sempre di più. È quanto emerge dai dati del rapporto “Comuni Rinnovabili 2011” di Legambiente, secondo cui nelle Marche sarebbero stati installati circa 412 MW di rinnovabili: 228 MW di energia da idroelettrico, 2,5 MW dalla geotermia, 13,8 MW delle biomasse e 167 MW da solare fotovoltaico. Insomma, la corsa all’energia pulita contagia anche la nostra regione. Merito anche del Protocollo d’Intesa sottoscritto da BCC e Legambiente

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per la promozione e la diffusione del risparmio energetico e delle energie rinnovabili. Grazie al rinnovo dell’accordo nello scorso febbraio, lo sviluppo dell’energia pulita “made in Marche” ha registrato una forte accellerata: nei quattro anni della prima convenzione, sono stati erogati ben 18,9 milioni di euro per il finanziamento di 524 progetti che hanno saputo garantire un risparmio di CO2 pari a 6,5 milioni di kg. Ma non solo. Nell’ultimo anno il settore ha registrato una vera e propria impennata: nel 2010 il capitale finanziato in questo settore è raddoppiato rispetto agli anni precedenti. A crescere nel campo delle rinnovabili non è solo la sensibilità dei marchigiani, ma anche la loro imprenditorialità. Tra i premiati da Legambiente ci sono, infatti, privati cittadini, imprese ed amministratori locali. Le eccellenze, invece, vengono principalmente nel settore del fotovoltaico. “I criteri della commissione - ha detto il Direttore del Dipartimento di Energetica, Fabio Polonara - sono stati la capacità tecnica e tecnologica dei

progetti proposti alla BCC e valutati insieme a Legambiente Marche. Per la gran parte sono impianti fotovoltaici poco invasivi con elevato risparmio ed efficenza energetica.” “I premi di oggi sono testimonianza - ha affermato Stefano Ciafani, Responsabile scientifico di Legambiente nazionale - non tanto dell’utilizzo di energie rinnovabili, ma del loro corretto utilizzo. Occorre lavorare sulla ricerca delle rinnovabili, anche in Italia, e cercare di ridurre le dispersioni. É necessario lavorare su ciò che è ormai chiaro in molti paesi: secondo uno studio scientifico nel 2050 tutti i paesi membri saranno in grado di produrre energia da fonti rinnovabili”. I premiati nelle varie categorie sono stati: per gli impianti di privato cittadino Damen Barbara e Santini Catia, per gli impianti impresa in convenzione Sabatini Maria e Mariangela Bianchi, per gli impianti di impresa senza convenzione F.lli Spinelli srl, LUDA srl, S.E.V. srl, Oleificio Montenovo snc di Turchi M.& C., per la categoria impianti ed enti pubblici MEGAS.NET. SpA per Scuola Giò Pomodoro di Pesaro.


AMBIENTE, TURISMO E SOSTENIBILITÀ

Legambiente presenta: “Guida Blu 2011” e “Mare Monstrum 2011”

ECCELLENZE E CRITICITÀ DEL TURISMO BALNEARE MARCHIGIANO

Sirolo e Portonovo le perle del turismo balneare regionale. Maglia nera a Civitanova Marche per l’urbanizzazione sregolata. di Silvia Barchiesi

Tempo d’estate, tempo di pagelle per il mare e le coste marchigiane. Ad evidenziare le eccellenze e le criticità del turismo balneare nostrano è Legambiente che con l’undicesima edizione della “Guida Blu” assegna le vele alle migliori località turistiche della regione, mentre con “Mare Monstrum 2011” descrive il mare illegale nostrano, denunciando tutte quelle attività che inquinano e deturpano i fragili ecosistemi delle località costiere. È un turismo balneare di luci ed ombre quello marchigiano, in cui spiagge attraenti ed acque pulite si alternano a fenomeni di abusivismo, deturpazione e inquinamento. Quest’anno sono 15 le località marchigiane riconosciute come le mete balneari più attraenti delle Marche. È quanto emerge dall’edizione 2011 della “Guida Blu” di Legambiente, la “bussola” per le vacanze di qualità che ogni anno segnala le migliori località per trascorrere una vacanza, al mare o al lago, all’insegna della qualità dell’ambiente e dei servizi. Nelle Marche il top della vacanza al mare è nell’anconetano: Sirolo e Portonovo si confermano le “perle” della nostra regione con ben 4 vele riconosciute. La spiaggia Urbani e la zona archeologica della necropoli dei Pini a Sirolo, la Piazzetta dalla quale si raggiunge la spiaggia del Molo e il Mosciolo di Portonovo hanno permesso alle due località di sfiorare il massimo riconoscimento, ovvero le 5 vele. Sventolano 3 vele a Fano, Senigallia, Porto Potenza Picena e Grottammare.

Conquistano, invece, 2 vele Gabicce Mare, Numana, Porto Recanati, Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Pedaso, Cupra Marittima e San Benedetto del Tronto. “Le località che segnaliamo ogni estate nella Guida Blu – ha commentato Luigino Quarchioni, Presidente Legambiente Marche – sono quelle che hanno scommesso sulla qualità. Qualità nella gestione del territorio, nell’erogazione dei servizi, nella manutenzione dei centri storici, nell’offerta enogastronomica. Si tratta di Comuni che garantiscono una vacanza indimenticabile e che proprio grazie a queste caratteristiche sopravvivono alla crisi. La mappa della Guida Blu di quest’anno restituisce la fotografia di quella che Legambiente considera l’eccellenza dell’offerta turistica nelle Marche. Le località premiate non sono solo luoghi di grandissimo pregio naturalistico ma sono anche quelli dove i cittadini hanno fatto della sostenibilità e della tutela ambientale un loro punto di forza. Sono comuni che hanno dimostrato come la salvaguardia dell’ambiente non sia un freno allo sviluppo ma un valore aggiunto che i turisti, di anno in anno, cercano e apprezzano sempre di più. È proprio questo, del resto, lo scopo di Guida Blu: fornire esempi positivi che spingano sempre più amministratori sulla strada del turismo di qualità”. Ma il turismo balneare regionale non è fatto solo di eccellenze, ma anche di criticità e serie minacce. Un “mare di problemi” inonda le spiagge marchigiane: dall’urbanizzazione sregolata, alla cementificazione selvaggia, all’abusivismo edilizio, fino all’inquinamento delle acque. Sono questi i principali “ecomostri” che minacciano la bio-

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diversità delle coste nostrane, oltre agli ecosistemi marini. È quanto emerge dal Dossier di Legambiente “Mare Monstrum 2011” che descrive i principali nemici del mare italiano, regione per regione. Nella classifica nazionale del mare illegale, le Marche si collocano al 9° posto, in discesa, con 406 le infrazioni accertate e 482 persone arrestate, mentre in quella dell’abusivismo edilizio sul demanio, la Regione si piazza all’ottavo posto, in salita, con 126 frazioni accertate, 128 persone denunciate e 30 sequestri effettuati. Il Dossier evidenzia problemi anche sul fronte della depurazione delle acque. I monitoraggi della Goletta Verde dello scorso anno, a caccia di situazioni critiche alla foce di fiumi, torrenti e canali, hanno confermato i problemi di scarichi abusivi anche nelle Marche con 97 infrazioni accertate e 151 persone denunciate per reati legali all’inquinamento delle acque. Tra le minacce rilevate dal Dossier è, comunque, l’urbanizzazione quella che più preoccupa l’associazione ambientalista nella nostra regione. “Le Marche non navigano in acque tranquille - commenta Luigino Quarchioni, Presidente di Legambiente Marche La forte e dequalificata urbanizzazione che sta segnando le nostre coste non può e non deve passare inosservata”. A finire nell’occhio del ciclone è Civitanova Marche, Comune in cui si concentrano molti interventi edilizi, residenziali e commerciali, alcuni già realizzati, altri in fase di progetto, che interessano il tratto costiero, che già conta ben 29 stabilimenti balneari. Nel 2005 Legambiente fu protagonista di un blitz sulla spiaggia protetta di Fonte Spina contro il progetto di villaggio turistico in zona Asola, approvato dalla Giunta comunale in deroga al piano regolatore.

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CONSULENZE IN: AMBIENTE - SICUREZZA SUL LAVORO - ALIMENTI

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LABORATORIO ANALISI CHIMICHE FISICHE E MICROBIOLOGICHE ACCREDITATO SINAL

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CONSULENZA PER LA CERTIFICAZIONE ISO 9000 - ISO 14000 - OHSAS 18001

La realizzazione del centro comprendeva una parte di spiaggia, ai confini con Porto Potenza, in un’area soggetta a vincoli paesaggistici. In cambio della concessione, la società Orso proprietaria del terreno avrebbe dato al Comune 9.500 metri quadrati per la realizzazione di un parcheggio pubblico. Numerosi sono gli interventi, anche di grandi dimensioni, che hanno interessato il Comune di Civitanova Marche, negli ultimi anni. Uno dei più critici, anche per le condizioni idrogeologiche del sito interessato e per la completa saldatura della fascia costiera, è quello dell’espansione residenziale del quartiere Risorgimento che conterà oltre 5.000 metri quadrati di edilizia in un’area nei pressi della foce del fiume Chienti. “Non abbiamo più tempo per attendere – continuano il Presidente di Legambiente e Giorgia Belforte, Presidente del circolo Legambiente Sibilla Aleramo di Civitanova Marche - il consumo di suolo zero è l’obiettivo e la priorità da raggiungere. L’area di Civitanova Marche infatti è quella più antropizzata delle Marche, secondo il rapporto sul consumo di suolo della Regione del 2009. Dal 1954 al 2007, la superficie urbanizzata in quel territorio è cresciuta del 550% rispetto a quanto è stato costruito fino al 1954, mentre la popolazione è cresciuta 1,74 volte. Un aumento ingiustificato dunque che mette fortemente a rischio il nostro paesaggio, un bene primario e non rinnovabile. È per questo che chiediamo agli amministratori locali innanzitutto, di vigilare sul proprio territorio come fonte straordinaria di tutela ambientale, risorsa per il turismo e valore aggiunto nella qualità di vita dei cittadini e per la nostra economia. Esortiamo invece la Regione a portare avanti la discussione per la una legge urbanistica che governi in maniera chiara e severa l’edificazione e l’urbanizzazione delle nostre città”.


ARPAM

L’ATTIVITÀ TECNICO-SCIENTIFICA DELL’ARPAM NEL 2010 di Gianni Corvatta Direttore tecnico scientifico ARPAM

L’attività tecnico scientifica svolta dall’Agenzia nell’anno 2010 ha avuto come riferimento particolare gli obiettivi posti all’ARPAM dalla D.G.R. n.459 del 15/3/2010. L’attività ha sostanzialmente confermato i livelli degli anni precedenti consolidando il trend già indicato in passato. Gli obiettivi indicati dalla Regione riguardano, oltre le matrici ambientali aria, acqua, suolo/rifiuti anche attività ispettive in materia

di VIA, nonché l’integrazione con gli aspetti sanitari, e ha coinvolto tutto il personale dirigente e tecnico di tutti i Dipartimenti che ha dato il proprio contributo allo svolgimento del lavoro programmato dalla Direzione tecnico scientifica. La tabella che segue riassume il volume di prestazioni effettuate dall’ARPAM nel 2010. Nella tabella non sono comprese le attività a favore di Regione, Province, Comuni e altri Enti per il supporto tecnico- scientifico, pareri e valutazioni tecniche per proposte e/o modifiche di leggi e regolamenti, per particolari problematiche ambientali della popolazione; le attività di partecipazione al sistema nazionale delle Agenzie ambientali al fine di pervenire ad atti omogenei

PRESTAZIONI EFFETTUATE NEL 2010 Descrizione della prestazione campioni di acqua di mare campioni di acque superficiali interne campioni di acque potabili, piscine, minerali ecc. campioni di acque di scarico campioni di alimenti interventi su impianti e macchine

AN

AP

MC

PS

Tot ‘010

Tot ‘09

2.417

834

823

1.157

5.231

5.538

411

512 1.203

499

2.625

2.774

2.900

1.437 2.633

3.128

10.098

9.766

366

223

367

391

1.347

1.391

1

187

434

322

944

1.038

3.360 3.972

4.029

18.064

16.738

26

30

25

28

109

105

31

64

86

120

301

334

267

85

72

121

545

506

190

89

67

212

558

432

pareri e relaz. tecniche per gest. rifiuti

182

203

245

207

837

1.141

partecip. a riunioni e conf. servizi

489

303

380

370

1.542

1.666

analisi e controllo di siti inquinati

76

71

97

42

286

506

69

50

7

24

150

156

319

49

46

104

518

966

405

293

436

1.458

1.413

403 1.308

822

4.364

4.563

ispezioni ambientali integrate pareri e relaz. tecniche per emissioni in atmosfera pareri e relazioni tecniche per rumore pareri e relaz. tecniche per radiaz. non ionizzanti

siti sottoposti a misure di rumore siti sottoposti a misure di radiaz. non ionizz. pareri per acque di scarico campioni rifiuti interventi di misura radiazioni ionizzanti

6.703

324 1.831 62

0

0

0

62

362

interventi di misura di campi elettromagnetici

319

49

46

104

518

966

pareri per campi elettromagnetici

190

89

67

212

558

432

39

1.658

1.400

215

650

531

22.117

20.853

campioni controllo aria

284

152 1.183

pareri aria

139

154

interventi di impiantistica regionale (apparecchi a pressione, impianti di riscaldamento, altro..)

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di indirizzo e coordinamento tecnico; la consulenza tecnico scientifica e analitica di laboratorio per il sistema sanitario e specificatamente per la prevenzione della salute pubblica (amianto, sicurezza negli ambienti di vita/lavoro, ecc.); l’aggiornamento del personale interno ed esterno con particolare riferimento agli Enti aventi competenze nel campo dell’ambiente, attività di informazione e conoscenza sullo stato dell’ambiente, sui fattori e sulle pressioni ambientali, sui rischi naturali e ambientali attraverso l’aggiornamento di un apposito sito web e newsletter settimanali. UN ASPETTO PARTICOLARE DELL’ATTIVITÀ DELL’ARPAM: LA GESTIONE/ IMPLEMENTAZIONE DELLE BANCHE DATI Gli obiettivi principali di ARPAM sono presidiare i controlli ambientali per la sostenibilità, la tutela della salute, la sicurezza del territorio e la valorizzazione delle risorse e sviluppare e diffondere processi di controllo e prevenzione orientati a migliorare la qualità dei sistemi ambientali e la tutela della salute delle popolazioni attraverso un’organizzazione di servizi a rete in grado di produrre, scambiare e integrare conoscenza e innovazione. In questo quadro la Direzione Tecnico-Scientifica svolge, tra gli altri, il ruolo strategico di struttura tecnica di riferimento nei rapporti con la Regione Marche, l’ISPRA, il Ministero per l’Ambiente e in tale veste è responsabile della gestione ed implementazione del PFR per la informatizzazione dei dati ambientali in accordo con le indicazioni del SINANET (Rete del Sistema Informativo Nazionale Ambientale). L’attività di gestione/implementazione delle banche dati ambientali rappresenta un aspetto rilevante dell’attività dell’Agenzia, sia perché richiede costantemente aggiornamenti dei software, rigorosamente realizzati in house, sia perché consente agli enti che hanno accesso ai vari DB la conoscenza in tempo reale dell’evoluzione dello stato dell’ambiente, conoscenza indispensabile per impostare corrette politiche ambientali. L’elenco che segue è una selezione dei DB realizzati e gestiti dall’ARPAM.

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BALNEAZIONE Sono due applicativi, uno viene utilizzato durante la stagione balneare per trasferire i dati della balneazione dal server del Dipartimento al PFR e dopo opportuna elaborazione predisporli per l’invio al Ministero; l’altro corrisponde al sistema informativo in cui vengono raccolte ed elaborate per l’invio tutte le informazioni relative ai profili delle acque di balneazione.

CATASTO SORGENTI RADIAZIONI IONIZZANTI Ai fini della realizzazione del catasto regionale delle sorgenti di radiazioni ionizzanti, l’ARPAM ha informatizzato le indicazioni riportate nell’appendice II all’allegato VII del D. Lgs. 241/2000. In tale appendice vengono definite le modalità di archiviazione delle informazioni relative alle comunicazioni preventive di pratiche comportanti la detenzione di sorgenti di radiazioni ionizzanti (art. 22 del D. Lgs. 230 del 1995).

CATASTO SORGENTI RADIAZIONI NON IONIZZANTI La legge quadro 36/2001 prevede la realizzazione di un catasto nazionale delle sorgenti fisse dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici che opera in coordinamento con i catasti regionali. Per realizzare un catasto nazionale è necessario partire da basi dati regionali coerenti e omogenee dal punto di vista del contenuto informativo.

CENSIMENTO AMIANTO Con l’uscita del D. Lgs. 101/2003, la Regione Marche, trovandosi ad affrontare il problema della mappatura dei siti contenenti amianto, stabilì di individuare tali siti dai dati del censimento. L’ARPAM provvide alla ristrutturazione del database relativo al catasto inserendo una sezione relativa alla mappatura dei siti

DATI CENTRALINE DI MONITORAGGIO ARIA E OZONO Il data base è operativo per il parametro ozono ed è anche esteso agli altri parametri chimici forniti dalle centraline di monitoraggio, pur con qualche difficoltà che di volta in volta emerge e rende difficile il collegamento ed il trasferimento dei dati, a causa del sistema di gestione delle reti provinciali che non è uniforme.

ELABORAZIONE IMPIANTI DI DEPURAZIONE L’applicativo: permette di consultare i dati delle analisi che vengono effettuate presso gli scarichi dei depuratori. Questo file è stato predisposto per consentire ai Dipartimenti Provinciali ARPAM ed ai gestori l’inserimento delle analisi di controllo effettuate sugli impianti di depurazione delle acque reflue. In questo modo ARPAM può valutare l’efficienza di depurazione sia in base alle analisi fiscali che a quelle fatte dal gestore.

DISCARICHE MARCHE È un applicativo che consente l’inserimento di informazioni relative alle discariche regionali da parte dei vari enti interessati. ARPAM provvede ad inserire i rapporti di prova dei campioni analizzati, nel corso dell’attività di controllo sistematica e/o speciale come quella voluta dall’Assessorato Ambiente per combattere le ecomafie.

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GESTIONE DATI SITI CONTAMINATI Il sistema procedurale e le relative schede, messe a punto da ARPAM, sono valide ai sensi del DM 471/99 in attesa che entri a pieno regime il DLgs 152/06 per il quale devono essere preparate le procedure attuative da parte del MATT e/o di ISPRA. In altra parte del presente progetto si esaminano nei dettagli i problemi relativi alla gestione dei siti contaminati.

GESTIONE RIFIUTI IMBARCAZIONI L’applicazione “Gestione rifiuti imbarcazioni” è stata realizzato nell’ambito del progetto WAP “Waste management in the Adriatic Ports” al fine di consentire alle Capitanerie di Porto delle Marche di effettuare le operazioni necessarie per la gestione dei rifiuti delle imbarcazioni, in applicazione del D.Lgs 182 del 2003, in maniera interattiva quindi più semplice e veloce ma soprattutto condivisa da tutte le capitanerie interessate.

INSERIMENTO DATI DEPURATORI DA ENTI GESTORI L’applicazione consente di acquisire i dati analitici effettuati sugli scarichi dei depuratori civili direttamente dagli Enti Gestori, oltre a quelli prodotti dalle analisi dei Servizi dipartimentali di ARPAM. Questo consente ad ARPAM l’espressione del giudizio finale, che deve essere basato sulla statistica di tutti i controlli effettuati, sia quelli interni del Gestore che quelli esterni fiscali del soggetto competente al controllo.

INTERROGAZIONE DATI MUD L’applicazione risponde alle esigenze di conoscere le informazioni contenute nella banca dati relativa al catasto rifiuti. E’ dotata di uno strumento di autocomposizione, di query creato appositamente, essa consente di estrarre i dati che rispondono a diversi criteri sia come report tabellare che per la stampa, ed è inoltre utilissimo per poter effettuare ulteriori elaborazioni.

INTERROGAZIONI DATI SIA I dati prodotti dai Dipartimenti Provinciali ARPAM ed archiviati nel SIA possono essere interrogati via web attraverso il PFR. Attraverso una semplice interfaccia è possibile selezionare la voce d’interesse (che corrisponde ad una matrice all’interno del SIA), selezionare i parametri che possono essere utili e porre su questi delle condizioni.

ISPEZIONI INTEGRATE AMBIENTALI Questo modulo del PFR consente di registrare le attività di ispezioni integrate che si svolgono nelle differenti aziende del territorio da parte di tutti gli enti preposti al controllo che hanno firmato il protocollo d’intesa ma anche da parte delle Capitanerie di porto, che possono svolgere un ruolo di primaria importanza. Ogni Ente di controllo può consultare le attività svolte da tutti gli altri Enti e pianificare in modo organico le proprie attività di controllo.

MONITORAGGIO ACQUE SOTTERRANEE I campioni di acqua sotterranea prelevata su pozzi e sorgenti ai fini del monitoraggio ambientale ai sensi del D.Lgs 152/06 vengono attualmente registrati nel database all’interno della matrice acque potabili. La nuova matrice è stata creata con il nome di “ACQST”ed è già attiva, e dal gennaio 2009 i campioni verranno registrati con questa nuova modalità.

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COSMARI

NUOVO SITO DEDICATO ALLA RACCOLTA “PORTA A PORTA” di Luca Romagnoli

Il portale istituzionale del COSMARI, da qualche giorno, è affiancato da un nuovo sito interamente dedicato al servizio di raccolta differenziata “Porta a Porta”. Infatti, digitando l’indirizzo www.raccoltaportaaporta.it dal proprio computer ci si connette con il nuovo sito che fornisce tutte le informazioni utili per conferire i rifiuti secondo il sistema “Porta a Porta”. Nella home page si trovano tutti i comunicati stampa e a sinistra sono riportati tutti i diversi argomenti che, se cliccati, rimandano l’utente a pagine di approfondimento. Ogni comune ha una propria sezione dove all’interno sono riportate tutte le informazioni utili, le percentuali della raccolta differenziata, annuali e mensili, l’orario del centro di raccolta, e dove è possibile scaricare e stampare tutto il materiale informativo, compreso il calendario annuale ed il depliant con le indicazioni tradotte in inglese, francese, spagnolo e cinese. Molto spazio è dedicato a spiegare come funziona l’impianto di compostaggio e come il compost può essere utilizzato nel giardino, nell’orto o in agricoltura mentre una sezione è interamente dedicata al compostaggio domestico. Un’altra parte del sito molto interessante è quella dedicata alla raccolta differenziata degli oli vegetali esausti. Molto spazio viene dedicato anche alla comunicazione istituzionale con diversi contenuti, immagini e video. Sicuramente è molto utile, completo e di facile consultazione il glossario che raccoglie le diverse tipologie dei rifiuti, ordinati in ordine alfabetico, con a fianco indicato il giusto contenitore per il conferimento. Particolarmente curata è anche la sezione dedicata a spiegare ai cittadini il percorso ed i trattamenti che i rifiuti fanno sino al riciclo e recupero. “Il nostro nuovo sito - ricordano il Presidente Fabio Eusebi ed il Direttore Giuseppe Giampaoli – nasce dall’esigenza di avere, oltre al numero verde, uno strumento facilmente accessibile che ci consenta di dialogare continuamente con i nostri utenti. Per questo motivo, oltre al portale istituzionale, abbiamo deciso di aprire un sito interamente dedicato al “Porta a Porta” contenente tutte le informazioni utili per fare in maniera corretta la differenziazione dei rifiuti. Dobbiamo ringraziare l’Ufficio “Porta a Porta”, l’Ufficio Comunicazione ed i consulenti di Kbrush per l’ottimo lavoro fatto che sarà, ovviamente, continuamente migliorato, con l’inserimento, quotidiano di notizie, comunicazioni e informazioni utili e con i suggerimenti che verranno dai Comuni e soprattutto dai cittadini”. La raccolta differenziata a quota 69,74% Nel mese di maggio la raccolta differenziata dei comuni maceratesi serviti dal COSMARI si è attestata su una media del 69,74%, confermando le performances dei mesi scorsi. Da segnalare che ben cinque Comuni hanno percentuali superiori all’80% e che ben ventiquattro Comuni sono sopra il 70%. Ancora una dimostrazione di come il sistema di raccolta “Porta a Porta” consenta di continuare ad avere ottime percentuali di raccolta differenziata e che, grazie agli impianti consortili

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del COSMARI sempre più plastica, carta, cartone, vetro, alluminio, ferro, legno, oli vegetali esausti, raee e rifiuti organici vengono avviati al pieno recupero, attraverso i Consorzi di filiera specifici. In pratica sono stati differenziati 7.813.638 kg di rifiuti diversi, tutti recuperabili e riciclabili dopo la sezione praticata dagli addetti del COSMARI e 3.390.537 kg di indifferenziati. Queste le percentuali dei Comuni: Montelupone, 84, 03%; Esanatoglia, 82,53%; Camporotondo, 82,02%; Fiordimonte, 81,65%; Pievebovigliana, 81,33%; Appignano, 79,47%; Belforte del Chienti, 78,62%; Urbisaglia, 77,84%; Matelica, 77,69%; Serrapetrona, 76,90%; Morrovalle, 76,47%; Potenza Picena, 75,30%; Montefano, 75,29%; Corridonia, 75,28%; Petriolo, 75,26%; Monte San Giusto, 75,10%; Montecosaro, 74,83%; Caldarola, 74,47%; Apiro, 73,56%; Treia, 73,53%; Loro Piceno, 73,31%; San Severino Marche, 73,31%; Castelraimondo, 73,30%; Recanati, 72,23%; Colmurano, 71,43%; Sarnano, 71,47%; Tolentino, 71,36%; San Ginesio, 70,94%; Ripe San Ginesio, 70,49%; Civitanova Marche, 69,96%; Gagliole, 69,54%; Mogliano, 68,19%; Camerino, 68,03%; Porto Recanati, 63,31%. Nuovo glossario Il COSMARI da sempre cura in maniera particolare la comunicazione rivolta ai propri cittadini. Infatti ai tanti strumenti che sono stati finora realizzati, come ad esempio il calendario annuale, ora viene affiancato un nuovo glossario. In pratica è stata stampata una vera e propria guida pratica per la raccolta differenziata “Porta a Porta” che vuole essere di ausilio per conferire in maniera appropriata i rifiuti. Nel volumetto sono stati raccolti tutti i rifiuti che comunemente vengono prodotti in casa, i quali sono stati ordinati in ordine alfabetico. Accanto ad ogni voce viene indicato il sacchetto o il contenitore stradale o il centro di raccolta dove conferirli. Campagna estiva di informazione sulla raccolta differenziata “Porta a Porta” rivolta ai turisti Come tutti gli anni nel periodo estivo, i Comuni di Civitanova Marche, Potenza Picena, Porto Recanati - tutti e tre insigniti anche quest’anno della “Bandiera Blu” - ed il COSMARI, in collaborazione con le locali Pro Loco e gli operatori turistici, hanno avviato una specifica campagna di informazione sulla raccolta differenziata “Porta a Porta”. L’intento è quello di comunicare a tutti i turisti ed ai villeggianti il sistema adottato per il conferimento e la raccolta dei rifiuti. Anche per il 2011 sono stati realizzati un manifesto, un pieghevole informativo, tradotto anche in lingua inglese, riservato agli occupanti di case ed appartamenti ed uno specifico depliant per gli ospiti degli hotels, dei campeggi e dei residences. Molto curato è anche il contatto diretto con gli utenti attraverso l’istituzione di alcuni info point e soprattutto attraverso diversi operatori appositamente formati. Tutto il materiale informativo spiega in maniera chiara e facilmente comprensibile le modalità del servizio “Porta a Porta”. Inoltre, il depliant riporta anche un calendario con indicati i giorni di conferimento dei rifiuti. Le


Amministrazioni comunali ed il COSMARI hanno informato che saranno intensificati i controlli e, quindi, confidano nella piena collaborazione di tutti gli utenti, comprese le attività economiche. È indispensabile la partecipazione attiva e consapevole da parte di tutti i turisti e villeggianti e di tutte le famiglie. Per ottenere i massimi vantaggi è necessario minimizzare la quantità dei

rifiuti prodotti e integrare gli sforzi di ognuno, perché insieme è possibile tutelare il territorio, migliorare l’ambiente e la nostra salute, anche d’estate e durante le vacanze. Per richiedere maggiori informazioni è a disposizione il numero verde del COSMARI 800.640.323, attivo dal lunedì al sabato, dalle ore 8 alle ore 14.

Consorzio Obbligatorio Smaltimento Rifiuti Sede legale e operativa Loc. Piane di Chienti - 62029 Tolentino (MC) Tel. 0733 203504 - fax 0733 204014 cosmari@cosmari.sinp.net - www.cosmari.sinp.net

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NetoIP.com Srl

NELLE MARCHE LA COMUNICAZIONE PRENDE IL VOLO

Ad illustrare i vantaggi e le opportunità dei servizi offerti è Giacomo Di Napoli, Amministratore unico NetoIP.com Srl di Silvia Barchiesi

Niente più vincoli per comunicare nelle Marche. Il sogno di comunicare in libertà, senza barriere e senza limiti infrastrutturali anche nella nostra regione diventa realtà. Merito di NetoIP.com Srl, la giovane azienda di telecomunicazione marchigiana che con il suo team qualificato di consulenti informatici e specialisti di reti ha fatto della regione dei “1000 campanili” un vero e proprio “laboratorio di rete”: da ben due anni NetoIP.com Srl è garanzia di connettività Wireless e di servizi VoIP per aziende, enti pubblici e semplici cittadini. Insomma, grazie a NetoIP, nelle Marche “la comunicazione si stacca da terra e prende il volo”, arrivando a coprire intere zone urbane, normalmente oscurate. Ad illustrare le sfide di NetoIP.com Srl e le opportunità offerte dai suoi servizi è Giacomo Di Napoli, Amministratore unico NetoIP.com Srl. Come è nata NetoIP. com Srl? La Società è nata nell’ottobre del 2009 dall’idea di mettere l’esperienza maturata nel campo delle telecomunicazioni via cavo a servizio delle reti. In particolare, il progetto “NetoIP” è nato proprio dall’esigenza di colmare le lacune e le difficoltà della tradizionale rete telefonica. Di certo, i servizi che eroghiamo non sono una novità “made in Marche”. All’epoca se ne occupavano anche altri operatori italiani, ma le aziende marchigiane che allora si cimentavano nella tecnologia VoIP si contavano sulle dita di una mano: nel 2009 erano solo un paio le aziende del settore. Così abbiamo deciso di realizzare anche noi una nostra rete in appena un anno di lavoro

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e tuttora in fase di ampliamento. Si tratta di una rete wireless che copre gran parte della regione Marche e che si estende dal territorio maceratese fino a quello pesarese, passando per la Vallesina; il fabrianese è, invece, l’attuale direttrice di sviluppo della rete. La rete è nata con lo scopo di offrire servizi principalmente alle aziende, tuttavia, da circa un anno e mezzo serviamo anche le utenze private. Qualità e velocità sono le caratteristiche distintive della rete e dei nostri servizi; la possibilità della continua assistenza e la tempestività nella risoluzione di eventuali problematiche sono, invece, il nostro valore aggiunto. Grazie ad appositi software che abbiamo implementato nella rete siamo in grado di risalire in tempo reale ad ogni eventuale problema e a risolverlo in tempi brevi. Tra i servizi che siete in grado di garantire non c’è solo quello telefonico. In che cosa consiste il pacchetto dei servizi offerti? Nella rete che abbiamo implementato viaggiano telefono, navigazione internet e videosorveglianza. Oggi la rete è diventata lo strumento più importante per comunicare e diffondere informazioni, quindi al suo interno si possono inserire i servizi più disparati: televisione, i già citati servizi di navigazione e sorveglianza, sino a sistemi di computer “nuvola” (come server virtuali o computer virtuali), ed altri servizi che sfruttano la rete (terrestre od area), ovvero il trasferimento di dati da un punto A ad un punto B. Avendo realizzato una nostra rete, siamo completamente responsabili di tutto quello che avviene al suo interno. Tra i vantaggi che possiamo garantire ci sono la continua assistenza, la rapidità nell’identificazione dei problemi e la velocità nella loro risoluzione. Il fatto che non dobbiamo aspettare l’intervento di terzi sulla rete è un altro punto a nostro favore. Le uniche persone che possono intervenire, in caso di guasto siamo noi. Siamo gli unici

responsabili. Altro importante vantaggio è la dinamicità della rete e la sua flessibilità. Con la rete possiamo arrivare fin dove l’utenza lo domanda. Qual è il vantaggio competitivo di NetoIP.com Srl rispetto ad aziende analoghe? Molte altre aziende che offrono i nostri stessi servizi puntano sulla quantità, piuttosto che sulla qualità. Per rientrare negli investimenti tentano pertanto di attivare molti clienti. Noi, invece, cerchiamo di investire sulla qualità e non sulla quantità: insomma, puntiamo avere pochi clienti, ma gestiti bene. Il nostro obiettivo è quello di mantenere i clienti acquisiti per almeno tre o quattro anni, senza perderli per strada. Il passaparola è la nostra più grande leva di marketing, tant’è che finora non abbiamo investito molto nella pubblicità tradizionale. Crediamo che la migliore pubblicità, quella più efficace, sia quella fatta dal cliente soddisfatto, sia esso azienda che privato, che consiglia ad altri i nostri servizi dal momento che ne ha tratto soddisfazione. Quali sono, invece, i vantaggi per un ente pubblico? Ovviamente, tra i nostri clienti figurano alcuni Enti pubblici, anzi, a dire la verità NetoIP.com Srl è nata grazie anche alla collaborazione del Comune di Montecosaro (MC) due anni fa. Il Comune aveva avuto a che fare con altri due operatori concorrenti che non avevano risolto alcune problematiche di rete, proprio per via del calcolo quantitativo su cui si basava la loro strategia. Così, a seguito della richiesta dello stesso Comune, abbiamo investito su questo progetto iniziando a costruire una rete che arrivasse fino a Montecosaro. Attualmente, senza alcuna pubblicità, contando aziende e privati, abbiamo superato la quota dei 100 clienti nel comune di Montecosaro. Ogni tanto si attivano nuovi clienti di quella zona, solo grazie al passaparola. Questo è per


noi motivo di soddisfazione, significa che dopo due anni la gente è contenta del nostro servizio. Recentemente siamo stati contattati dal Comune di Osimo con la richiesta di realizzare una rete wireless. Abbiamo avuto contatti anche con i Comuni di Filottrano e Macerata, mentre, su richiesta dell’Amministrazione locale, stiamo completando la rete di Montegiorgio che non poteva disporre di una copertura ottimale. Quello della banda larga è uno dei problemi che l’Europa ci chiede di affrontare. Nella “Digital Agenda for Europeâ€?, la Commissione ribadisce che occorre fare in modo che l’Europa disponga entro il 2020 dell’infrastruttura di rete necessaria per competere sul mercato mondiale, garantendo la possibilitĂ di accedere, entro il 2013, ai servizi a banda larga di base per tutti i cittadini. Nella strada che porta alla banda larga a che punto è la nostra regione? Quanti sono i Comuni attualmente serviti dalla banda larga e come NetoIP.com Srl può contribuire a risolvere questo gap? Attualmente la banda larga copre all’incirca il 95% dei Comuni marchigiani, anche se poi non tutte le zone di questi Comuni sono effettivamente coperte; infatti, circa il 30% della popolazione

marchigiana oggi non riesce ancora ad usufruire della banda larga. Lo dimostra il fatto che attualmente nelle Marche ci sono 4 aziende che cercano di colmare questo gap con un bacino di utenza di circa 15-20 mila clienti. Sono ancora numerose le zone da coprire e tantissime le persone che non possono disporre della banda larga. Nonostante siano effettivamente collegate, spesso la distanza dalla centrale è enorme e quindi non sono raggiunte dal servizio. Effettivamente, un nostro limite nel coprire tali aree è la velocitĂ , di cui invece dispongono i grandi operatori. Magari riunendoci in piccole associazioni di impresa potremmo velocizzare la copertura di quelle zone. I costi, oltre che i tempi, sarebbero di certo minori, perchĂŠ il metodo trasmissivo è l’aria: l’aria, infatti, non ha bisogno di scavi, di cablaggi, di manutenzioni particolarmente onerose. Quali sono le iniziative in cantiere su cui state attualmente lavorando? In pieno periodo estivo stiamo lavorando alla copertura delle zone balneari. Attualmente stiamo ultimando la copertura della spiaggia da Falconara Marittima fino a Palombina-Collemarino, mentre abbiamo ultimato la copertura e stiamo aspettando la connettivitĂ della storica spiaggia del Passetto di Ancona. In collaborazione con i titolari degli

esercizi del Passetto abbiamo realizzato la copertura wireless della zona, dalla “Seggiola del Papaâ€? fino al ristorante posto presso la scalinata panoramica. Si tratta di una rete passibile di ampliamento fino alle grotte, dove d’estate vivono persone che spesso rimangono isolate, non solo dalla banda larga, ma anche dal punto di vista delle telecomunicazioni. Entro il mese corrente (Ndr: giugno) dovremmo giĂ avere la copertura della banda larga della zona ed essere operativi con i servizi ai clienti. Ma tante altre sono le iniziative in corso. Oltre alla copertura wireless nei Comuni di Montecosaro ed Osimo, abbiamo in cantiere un progetto che permetterĂ di abbattere le barriere della comunicazione anche nel capoluogo dorico. Si tratta di un progetto rivolto alla cittadinanza anconitana e soprattutto ai turisti, affinchĂŠ entrambi possano disporre di aree sempre piĂš vaste e hot spot per la navigazione gratuita. L’obiettivo è quello di poter disporre di un portale turistico che gira gratis su una rete wireless dove il turista, ma anche il semplice cittadino, possa trovare tutte le informazioni utili al suo soggiorno in cittĂ , in diverse lingue. Insomma, si tratta di un progetto ambizioso, tecnologicamente avanzato, dalla grande valenza sociale e turistica.

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AMBIENTE MARCHE NEWS


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