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fanno volare la private label
Le aziende fornitrici Mdd crescono più della media del mercato Giancarlo Sbressa
N e l 2 0 2 2 l a m a r c a d e l d i s t r i b u t o r e h a a v u t o u n r u o l o determinante nel contenimento dei prezzi dei beni di largo consumo. Il suo fatturato ha raggiunto lo scorso a n n o 1 2 , 8 m i l i a r d i d i e u r o ( + 9 , 4 r i s p e t t o a l 2 0 2 1 ) e la quota di mercato il 20,8%, quasi il doppio rispetto al 2003. In Europa restiamo comunque il fanalino di coda: in Germania è al 49%, in UK al 50%, in Spagna al 51%, in Belgio al 55% e in Svizzera al 57%. Marco
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Pedroni: “Azione del Governo a sostegno dei consumi”
Dal 18 al 19 gennaio si è svolta a Bologna la fiera Marca che è stata l’occasione per fare il punto sulla marca del distributore (Mdd), in inglese nota come private label Una rappresentazione significativa in fiera la ha avuta il comparto ortofrutticolo, con MarcaFresh. Da convegni e studi di settore è emerso come nel 2022 le aziende della distribuzione moderna (Dm) abbiano assorbito 3,9 miliardi di euro di inflazione consentendo un risparmio fino a 77 euro al mese a famiglia Il dato è emerso dal position paper L’It alia di oggi e di domani: il ruolo s ociale e d e conomico de lla dis t ribuz ione mode rna, realizzato da The European House - Ambrosetti per ADM - Associazione Distribuzione Moderna “Risulta evi- dente il ruolo di calmiere sociale che le aziende della Dm continuano a svolgere per quanto possibile - ha affermato Marco Pedroni, presidente di ADM - ma che vista l’imp e n n a t a i n f l a t t i v a d e v e v e d e r e l ’ i m p e g n o n o n s o l o d i t u t t e l e imprese del largo consumo, ma anche delle istituzioni Il position paper fotografa come negli ultimi anni, tra pandemia e caro vita, la distribuzione moderna abbia dimostrato di essere un asset strategico dell’economia del Paese, sia per il valore aggiunto che riesce a generare sia per il contributo occupazionale, in particolare di giovani e donne È però innegabile la necessità di un ’azione del Governo di sostegno dei consumi, a favore in particolare delle famiglie più fragili. Un Paese che vuole tornare a crescere è necessario che adotti un ’adeguata politica di sostegno d e i c o n s u m i c h e r a p p r e s e n t a n o
La Zuppa alla Toscana del Gastronauta - Il Ricercatore del Gusto, la marca premium di Decò Italia, la centrale di acquisto creata da Multicedi e Gruppo Arena Il brand è stato lanciato a novembre 2021 ed è stato sviluppato in collaborazione con Mario Gasbarrino La missione de Il Gastronauta è intercettare cibi dalla spiccata personalità a prezzi accessibili oltre il 60% del PIL italiano”. Un ruolo determinante nel contenimento dei prezzi viene svolto dalla marca del distributore il cui fatturato è stato, secondo le stime di The European House - Ambrosetti su dati Iri, di 12,8 miliardi di euro (+9,4 rispetto al 2021) e la quota di mercato il 20,8%, quasi raddoppiata rispetto al 2003.
La Mdd ha anche consentito di coniugare la convenienza all’elevata qualità e alla sostenibilità, come confermato dal 72% dei consumatori (survey Ipsos ai consumatori italiani, 2022) “La Mdd ha progressivamente conquistato la fiducia dei consumatori che la percepiscono come una risposta affidabile e soddisfacente alla ricerca di un buon rapporto qualità-prezzo - ha commentato Valerio De
Molli, managing partner & ceo di The European House - Ambrosetti. Il progressivo apprezzamento ha favorito anche la crescita economica di molte medie e anche piccole a z i e n d e f o r n i t r i c i , a r r i v a n d o a determinare il 60% dell’incremento del fatturato dell’industria alimentare nel mercato domestico”.
D a l l ’ a n a l i s i d e i b i l a n c i d i 6 5 1 aziende espositrici a Marca emerge, infatti, che tra il 2013 e il 2021 le aziende Mdd partner hanno avuto performance migliori rispetto alla media dell’industria alimentare e, secondo la survey realizzata da The European House - Ambrosetti e somministrata, in collaborazione con BolognaFiere, agli Mdd partner espositori a Marca 2023, la tendenza si conferma per l’anno appena concluso: 7 aziende
Fondato nel 1979, il PLMA ha fra i propri membri sia società multinazionali, sia piccole e medie aziende Offre servizi ad oltre 4 000 produttori in oltre 70 Paesi Il PLMA ha presentato la prima fiera commerciale negli Stati Uniti nel 1980, in Europa nel 1986 e in Asia nel 1994 L’edizione 2023 si svolgerà al centro espositivo RAI di Amsterdam il 23 e 24 maggio e vedrà la presenza di oltre 2 500 aziende espositrici e il lancio di oltre 500 nuovi prodotti.
La private label Conad nel 2022 ha conquistato il 32,4% di quota sul totale del largo consumo confezionato a livello Italia (canale super), con un fatturato pari a 5,4 miliardi di euro, in crescita del 12,6% a valore rispetto al 2021 Una crescita raggiunta grazie alla partnership con oltre 700 fornitori con cui l’insegna collabora per la produzione dei prodotti a marchio e con cui condivide una visione e un insieme di principi e di valori La marca del distributore di Conad è sempre più presente anche nel reparto ortofrutta: in foto le fragole Sapori e Idee su 10 dichiarano un aumento di fatturato, di cui il 27,1% in un range tra il 10-20% e il 24,1% tra il 20-30%
E in Europa cosa sta succedendo?
Lo scorso anno, le vendite di prodotti a private label sono cresciute fino a raggiungere un totale di 302 miliardi di euro nei 17 Paesi europei analizzati da NielsenIQ. I mer- cati europei rimangono tra i più grandi a livello globale: rispetto al 2021, la quota a valore è cresciuta di 1,2 punti percentuali, raggiungendo il record del 37% del mercato totale. Nel 2022, le vendite a private label sono cresciute in tutti i 17 Paesi analizzati da NielsenIQ, tranne uno: la Svizzera, che ha registrato un leggero calo dello 0,5%, ma allo stesso tempo è il Paese con la più alta quota a private label in Europa, con un poderoso 57% in volume e 52% a valore I Paesi che hanno registrato la maggiore crescita della private label nel 2022 sono la Repubblica Ceca, il Portogallo, la Spagna e
Ammonta a sei milioni di euro l’apporto finanziario di Ismea per la creazione di uno stabilimento innovativo di vertical farming a favore di Kilometro Verde, startup dell’imprenditore Giuseppe Battagliola, già a capo di un ’azienda leader nel settore della IV gamma come La Linea Verde. L’operazione si è perfezionata a Manerbio (BS) il 7 febbraio scorso con la sottoscrizione da parte di Ismea di un aumento di capitale e l’erogazione di un prestito obbligazionario convertibile, per la durata di 8 anni, a fronte di un progetto di investimento di complessivi 19 milioni di euro. Lo stabilimento, in fase di realizzazione, sarà nei propositi la vertical farm più grande d’Europa, progettata per la coltivazione di insalate pronte al consumo e porterà sulle tavole dei consumatori quattro nuove referenze dalle caratteristiche distintive. L’impianto di coltivazione verticale di Kilometro Verde è totalmente automatizzato e rappresenta uno dei più innovativi sistemi di agricoltura urbana disponibile, permettendo di coltivare senza consumo di suolo, in ambiente controllato, garantendo l’assenza di fitofarmaci e la riduzione del consumo di acqua del 95%, con una produzione continua per 365 giorni all’anno indipendente da variazioni climatiche, con un intervallo di pochi minuti tra il taglio e il confezionamento La colloc a z i o n e d e l l ’ i m p i a n t o i n p r o s s imità dei centri urbani rende la produzione virtualmente a km zero, abbattendo l’impatto dei trasporti.
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Giancarlo Sbressa
Ismea ha scelto di sostenere con un finanziamento di 6 milioni di euro la scommessa di Giuseppe Battagliola p i o n i e r e d e l l a q u a r t a g a m m a , c h e c o n l a s u a n u o v a startup Kilometro Verde realizzerà a Manerbio (Brescia) quella che nei propositi dovrebbe essere la vertical farm più grande d’Europa, progettata per la coltiva zione di insalate pronte al consumo disponibili 365 giorni l’anno, sostenibili in tutto il loro ciclo di vita e “virtualmente” a km zero data la prossimità ai centri urbani
“Siamo molto soddisfatti di questa operazione e del coinvolgimento di Ismea. Provengo da una famiglia di agricoltori - ha dichiarato Giuseppe Battagliola, presidente di Kilometro Verde - e la mia storia personale e professionale è da sempre legata all’agricoltura, per la quale nutro una profonda riconoscenza. Proprio questa riconoscenza mi ha spinto a cercare soluzioni che rispettino la natura e che non ricorrano alla chimica o ai semi geneticamente modificati. L’uomo non sta rispettando la natura da molto tempo e credo che sia giunto il momento di utilizzare la scienza per tornare ai valori che proprio la terra ci ha insegnato La filosofia di Kilometro Verde - ha conclusonasce proprio da questi valori, coniugando tradizione e innovazione per garantire coltivazioni naturali, sane e sostenibili”