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Michael Herskovich (BNP Paribas AM

Prosegue la crescita degli investimenti sostenibili che sono oramai un paradigma imprescindibile per l’industria. E all’interno delle strategie sulla sostenibilità, secondo Michael Herskovich, la stewardship è diventata essenziale per qualsiasi casa di gestione impegnata su questo fronte. Ciò comporta un impegno attivo degli azionisti e il voto alle assemblee generali che, unita a un monitoraggio regolare e a un dialogo continuo con le società, influenzano positivamente le loro politiche e strategie nelle aree ESG.

PARTNER

NER T PAR

GLOBAL HEAD OF STEWARDSHIP, BNP PARIBAS ASSET MANAGEMENT

IMPORTANZA DEL FATTORE ‘G’

La corporate governance ha un peso rilevante nella matrice di ponderazione ESG dell’asset manager francese.

“U n fattore cruciale nelle decisioni di investimento e un elemento essenziale della nostra responsabilità di gestori attivi”. Michael Herskovich descrive così l’importanza della corporate governace per BNP Paribas Asset Management. Il global head of Stewardship lavora all’interno del Sustainability Centre, ricoprendo un ruolo complesso e dalle molte sfaccettature in uno dei settori dell’industria in più rapida espansione. Herskovich, in BNPP AM dal 2008, si occupa dell’elaborazione e dell’implementazione della politica di stewardship, che include il voto e l’engagement. Svolge anche un ruolo decisivo nella progettazione e nello sviluppo della Strategia di Sostenibilità Globale ed è un contributore fondamentale nella ricerca e nell’integrazione ESG, oltre che nell’analisi SRI. “La stewardship è diventata essenziale per qualsiasi società di gestione impegnata in investimenti sostenibili. In termini concreti, ciò comporta un impegno attivo degli azionisti e il voto alle assemblee generali. Attraverso un monitoraggio regolare e un dialogo continuo, gli azionisti valutano, sfidano e influenzano positivamente le politiche e le strategie delle società nelle aree ESG”, rivela Herskovich.

Un tema molto caldo anche perché si è recentemente conclusa la stagione delle assemblee generali degli azionisti, che per la seconda volta di seguito sono state effettuate in modalità virtuale in ottemperanza alle norme di prevenzione dal COVID-19. Un banco di prova, quello della pandemia, che ha posto diverse sfide al consueto svolgimento di questi eventi. A detta di Herskovich, dallo scorso anno alcune società quotate hanno realizzato miglioramenti significativi, aumentando le opportunità di interazione, con la possibilità di discutere o anche di votare dal vivo. E alcune delle innovazioni introdotte potrebbero esser mantenute anche ad emergenza conclusa: “Il futuro della assemblee generali sarà, ci auguriamo, in una forma ibrida in cui gli azionisti remoti avranno diritti simili a quelli fisicamente presenti”, spiega l’esperto che assicura: “nonostante i cambiamenti nel modo in cui sono state condotte, non vi sono state modifiche nel modo in cui BNPP AM ha analizzato, votato e coinvolto i gestori di portafoglio”.

PRIORITÀ DELLA GOVERNANCE

Come investitore focalizzato sul lungo termine, BNPP AM utilizza la stewardship per incoraggiare le società e i policymaker a migliorare le loro performance su una serie di temi di sostenibilità. L’esercizio di questa pratica aiuta a gestire il rischio nel breve e lungo termine, migliorando al contempo la loro conoscenza e comprensione come investitori e creando esternalità positive a vantaggio dei propri clienti. “La trasparenza in termini di responsabilità e disclosure, la fiducia nella competenza e nel giudizio del management sono i prerequisiti per costruire relazioni di lungo periodo con le società in cui investiamo”, illustra Herskovich. “Allo stesso tempo, consideriamo questi criteri fondamentali per le performance operative e finanziarie di un’impresa. Questo si riflette nel peso che diamo alla corporate governance nella matrice di ponderazione ESG, che utilizziamo come overlay per tutti i nostri investimenti”, precisa.

“Quando prendiamo la decisione di investire in un’azienda, non ci soffermiamo solo sugli aspetti interessanti che vediamo in essa, ma anche su come possiamo impegnarci con il management nel tempo per contribuire a migliorare costantemente le sue prestazioni operative, finanziarie e di sostenibilità”, spiega. In quest’ottica, BNPP AM orienta il suo impegno verso tre aree di azione: la transizione energetica, la sostenibilità ambientale e l’uguaglianza e crescita inclusiva. “La governance è cruciale per la performance di una società in tutte e tre queste aree. Di conseguenza il confronto regolare con il management su tali questioni è una priorità elevata”, assicura l’esperto.

PRATICHE EFFICACI

Uno degli obiettivi della casa di gestione è quello di incoraggiare le imprese a offrire maggiori opportunità alle donne. Nel

“BNPP AM UTILIZZA LA STEWARDSHIP PER INCORAGGIARE LE SOCIETÀ A MIGLIORARE LE PERFORMANCE DI SOSTENIBILITÀ”

2020, BNPP AM ha fissato perciò una soglia minima del 30% di presenza delle donne nei consigli di amministrazione delle società europee, nord americane, australiane e neo zelandesi. E nel 2021 sta allargando il perimetro, richiedendo ai restanti Paesi un minimo di presenza femminile del 15%, elevando così ulteriormente i propri standard.

Sempre sul fronte dell’uguaglianza, BNPP AM si adopera affinché le società utilizzino un’allocazione responsabile del capitale - ancor più alla luce della pandemia - che tenga conto degli squilibri sociali generati dalla crisi.

Infine, la lotta al cambiamento climatico e la transizione energetica sono anch’essi elementi chiave delle attività di engagement: “Ci siamo opposti all’elezione di amministratori o all’approvazione del bilancio a causa della mancanza di comunicazione sulle emissioni di carbonio o di una strategia ambiziosa sul cambiamento climatico”, avverte Herskovich.

E ancora, la casa di gestione è impegnata allo scopo di integrare i criteri ESG nei piani di remunerazione dei manager. “Nel 2020 abbiamo ad esempio condotto un dialogo proficuo per i bonus a breve termine di Airbus SE, Air Liquide e nei compensi a lungo termine con Alstom, Siemens AG, Total SE e Unicredit”, spiega Herskovich.

Inoltre, sta intensificando l’engagement con quelle aziende le cui iniziative contro il riscaldamento globale sembrano insufficienti: “Così è stato lo scorso anno per Chevron, dove la nostra risoluzione in favore di politiche climatiche ha ottenuto il sostegno della maggioranza dei votanti (53,5%) e più di recente è accaduto lo stesso con ExxonMobil (63%). Questo segna una svolta storica e apre la strada a una consapevolezza globale sul clima per investitori e aziende”, conclude.

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