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Matteo Belleri (Banca Patrimoni Sella &C

Matteo Belleri

SENIOR PORTFOLIO MANAGER, BANCA PATRIMONI SELLA & C.

BILANCIARE I PORTAFOGLI A FAVORE DEL VALUE

L’attuale panorama economico e geopolitico è più sfidante per la costruzione dei portafogli che devono essere più dinamici e flessibili. La difficoltà resta quella di creare alpha sul fronte azionario.

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l contesto di mercato attuale ha impattato sia il lavoro di selezione che di costruzione dei portafogli. Ne è convinto Matteo Belleri, senior portfolio manager e fund selector in Banca Patrimoni Sella & C partendo da una valutazione generale sugli ultimi anni. Prima la pandemia poi la guerra in Ucraina, hanno portato, infatti, in alto i livelli di inflazione e di conseguenza le banche centrali ad agire in maniera molto più aggressiva. “Sembra che siamo quindi usciti dalla lunga fase della globalizzazione per lasciare spazio ad una nuova fase chiamata de-globalization, certo più sfidante per la costruzione dei portafogli che devono necessariamente essere più dinamici e flessibili”, evidenzia l’esperto.

PIÙ VALUE E MERCATO DEL CREDITO

Per questo, anche la scelta di fondi e titoli è cambiata nel corso del tempo. “Venivamo da anni in cui, all’interno delle strategie azionarie, lo stile growth sovraperformava stabilmente il value e questo ha portato ad un bias strutturale nel mondo degli investimenti attivi con la maggior parte dei fondi, anche numericamente, legati al mondo quality growth”, dice. “Pur continuando a credere in tale strategia, abbiamo ribilanciato i portafogli tornando a dare maggior spazio allo stile value, soprattutto sui mercati sviluppati. Nell’ultimo periodo, intravedendo anche un maggior equilibrio di tendenza tra i due stili abbiamo, incremenFIXED INCOME

“Siamo tornati a guardare al mondo del credito, nell’ambito del quale abbiamo privilegiato strategie attive crossover e con focus su subordinati”

tato la diversificazione su linee specifiche, andando al di là dello stile nello specifico ma focalizzandoci su temi attuali e interessanti come quello della transizione energetica”.

Sul fronte obbligazionario le evoluzioni macroeconomiche hanno portato a un cambiamento repentino. “Siamo passati da una posizione di estremo sottopeso sul mondo governativo ad una posizione gestita tatticamente tra il sottopeso e la neutralità; contestualmente, siamo tornati a guardare con interesse al mondo del credito, nell’ambito del quale abbiamo privilegiato strategie attive crossover e con focus su subordinati”, afferma Belleri.

Per il manager la difficoltà resta quella di creare alpha nel mondo azionario, per questo comunque affianca agli attivi anche strategie passive “utili in queste fasi incerte”, sottolinea. “Lo scenario attuale, con azioni e obbligazioni spesso con comportamenti positivamente correlati, porta a necessarie riflessioni su quale sia l’ottimale costruzione di portafoglio. In teoria, dovrebbero ritrovare spazio le strategie alternative. In questo senso, all’interno della nostra piattaforma dedicata alle linee di gestione abbiamo reso disponibile una nuova linea focalizzata su strategie azionarie long short, con l’obiettivo di consegnare rendimenti decorrelati con bassa volatilità e decorrelazione”.

ESG, UN’ANALISI INTEGRATA

All’interno della gamma di gestioni discrezionali, Banca Patrimoni Sella & C. ha sette strategie sostenibili. L’investimento si concentra sui prodotti che rispettano i dettami ex articolo 8 o articolo 9 e la valutazione delle caratteristiche ESG è integrata nell’analisi dei fondi effettuata dal gestore di portafogli. Il processo di selezione, come spiega Belleri, rimane dunque in costante evoluzione con la normativa di riferimento che diventa sempre più puntuale.

Eppur vero che parlare di sostenibilità non significa sempre affrontare un discorso chiaro e trasparente. “L’attuale contesto geopolitico, che riporta in scena il rischio di de-globalization, ha messo in luce l’impreparazione dell’Europa sul tema dell’indipendenza energetica, da cui sta derivando non solo un aumento dell’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili, ma anche un aumento di spese militari, per ragioni di sicurezza. Questa situazione rende quanto mai evidente la complessità dell’argomento, a maggior ragione considerando il fatto che la sensibilità verso percorsi sostenibili, comunque consolidatisi in Europa, non è scontata in altri contesti” commenta il manager.

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