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Georg Wunderlin (Schroders

Sempre più nella direzione dei private markets. “Questo processo di democratizzazione degli asset privati è solo all’inizio. Un dato su tutti: guardando agli Stati Uniti, l’allocazione media sulle strategie alternative è del 27% nei fondi pensione, mentre si ferma a una media del 5% nei portafogli retail”, spiega Georg Wunderlin. L’esperto si dice positivo per il prossimo anno tenendo conto di cinque fattori che dovrebbero fornire una spinta propulsiva: cambiamento climatico e decarbonizzazione, rivoluzione tecnologica, stili di vita sostenibili, invecchiamento della popolazione e crescita dei mercati emergenti e di frontiera. PARTNER

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GLOBAL HEAD OF PRIVATE ASSETS, SCHRODERS CAPITAL

RINNOVAMENTO DEI PRODOTTI

“Il percorso di democratizzazione dei private asset passa attraverso la creazione di nuovi veicoli di investimento che rispondano alle caratteristiche degli investitori individuali, ai loro valori e all’esperienza d’uso che hanno maturato nel tempo con i prodotti tradizionali”

U

na corsa verso i mercati privati. È questa la tendenza registrata negli ultimi anni nell’industria del risparmio gestito. “Si prevede che il valore totale di questo tipo di investimenti crescerà da oltre 10 mila miliardi di dollari nel 2021 a circa 18 mila miliardi di dollari entro il 2026 (dati Prequin, Financial Times, ad aprile 2022). D’altra parte, l’universo di investimento potenziale a cui attingono è per definizione più ampio di quello dei mercati quotati, considerando la tendenza alla diminuzione del numero di società che decidono di quotarsi in borsa”, spiega Georg Wunderlin, Global head of Private Assets di Schroders Capital.

Infatti, secondo l’esperto negli ultimi anni, grazie all’evoluzione normativa e all’innovazione di prodotto, oltre che a un crescente interesse dato il difficile contesto di mercato, è emerso il desiderio di rendere questa asset class accessibile anche a un pubblico più ampio di investitori al dettaglio. “Questo processo di democratizzazione degli asset privati è solo all’inizio. Un dato su tutti: guardando agli Stati Uniti, l’allocazione media sulle strategie alternative è del 27% nei fondi pensione, mentre si ferma a una media del 5% nei portafogli retail”, prosegue Wunderlin.

IMPLEMENTAZIONE DELL’OFFERTA

Dando uno sguardo al recente passato si noterà che i private asset, come il private equity, sono stati accessibili solo ai grandi investitori istituzionali, ma oggi questa tendenza sta cambiando. “Uno dei motivi principali per cui gli investimenti in asset privati sono stati finora fuori dalla portata degli investitori privati è la natura delle transazioni. La ricerca delle operazioni può richiedere molto tempo e la loro strutturazione può essere complessa. Anche i disinvestimenti possono richiedere molto tempo e presentare difficoltà”, precisa il professionista. Tuttavia, data la crescente domanda da parte degli investitori privati, a detta dell’esperto, molti dei grandi gestori di private asset che in precedenza si rivolgevano solo a una clientela istituzionale stanno sviluppando prodotti più accessibili.

Non solo, “il percorso di democratizzazione dei private asset passa attraverso la creazione di nuovi veicoli di investimento che rispondano concretamente alle caratteristiche degli investitori individuali, ai loro valori e all’esperienza d’uso che hanno maturato nel tempo con i prodotti tradizionali del risparmio gestito”, commenta Wunderlin. Secondo l’esperto di Schroders Capital, la sfida per l’asset management è quindi quella di capitalizzare le competenze acquisite in ambito istituzionale e trasferirle in strumenti adatti a un pubblico più ampio che offrano soglie di investimento più basse, efficienza dei costi, struttura regolamentata, attenzione alla sostenibilità e sostegno dell’economia reale.

UN NUOVO STRUMENTO

Con l’intento di andare incontro a questo trend, Schroders ha creato un nuovo veicolo di investimento, che sarà presto disponibile anche per gli investitori individuali italiani. In corso di autorizzazione da parte delle Autorità di Vigilanza, Schroders Capital Private Equity ELTIF 2023 è una soluzione di private equity, conforme all’articolo 8 della SFDR, che consente di accedere a operazioni solitamente destinate a investitori istituzionali favorendo la diversificazione del portafoglio. “È un prodotto che, per sua natura, contribuisce alla democratizzazione dei mercati privati, grazie anche a un investimento minimo di 10 mila euro. Con un focus sulle operazioni di buyout, l’accento è posto sulle aziende europee rappresentate da piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare o di proprietà di fondatori”, spiega il professionista. Questo offre multipli d’ingresso interessanti, un impiego più rapido, un elevato potenziale di trasformazione aziendale e un’ampia diversificazione. E, come si diceva prima, essendo compliant con l’articolo 8 SFDR, Schroders Capital Private Equity ELTIF 2023 può contribuire al raggiungimento degli obiettivi di investimento sosteni-

AVERE UN RITMO DI INVESTIMENTO COSTANTE, CONCENTRANDOSI SUI TREND DI LUNGO PERIODO, PER POSIZIONARE I PORTAFOGLI

bili attraverso un processo di engagement diretto con le società private per promuovere un migliore comportamento ambientale e sociale.

IL FUTURO È QUI

Quest’anno i private asset dovranno affrontare un complesso mix di sfide e rischi. Secondo l’esperto infatti, la probabilità di una recessione prolungata è significativa, l’inflazione è alta e i tassi di interesse sono in aumento, mentre il debito complessivo è elevato. Non solo, la guerra in Ucraina continua, così come la conseguente crisi energetica. A detta di Wunderlin, anche se questi fattori scomparissero da un giorno all’altro, rimarrebbero problemi come la disuguaglianza sociale e il populismo.

“Ad ogni modo, gli asset privati sono per loro natura orientati sul lungo termine e su questo orizzonte temporale ci sono trend duraturi che ci fanno rimanere ottimisti. In particolare, ce ne sono cinque che dovrebbero fornire una spinta propulsiva: cambiamento climatico e decarbonizzazione, rivoluzione tecnologica, stili di vita sostenibili, invecchiamento della popolazione e crescita dei mercati emergenti e di frontiera”, precisa l’esperto di Schroders Capital.

In conclusione, gli investimenti in asset privati non sono immuni da situazioni di recessione. Ed è un’idea diffusa che gli Stati Uniti, l’Europa continentale e il Regno Unito dovranno affrontare un rallentamento economico prolungato nel 2023. “Se a questo si aggiungono problemi come l’eccesso di dry powder, c’è motivo di essere cauti. Nel complesso, tuttavia, molti dati suggeriscono che gli investitori possono aspettarsi una resilienza comparativa dalle valutazioni degli asset privati. Riteniamo che, puntando su un ritmo di investimento costante e concentrandosi sui trend di lungo periodo, gli investitori abbiano numerosi modi per posizionare al meglio i loro portafogli sui mercati privati”, chiosa.

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