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Movimenti nell’industria
MARCO DEROMA
Presidente, Efpa Italia
Il CdA di Efpa Italia ha rieletto all’unanimità l’attuale presidente Marco Deroma per un secondo mandato. I componenti del CdA sono: Paola Ciapparoni, Marina Maghelli, Nicola Ardente, Giancarlo Coppola, Bruno Linguanti, Nicola Lodi, Stefano Lorusso e Pasqualino Rao, consiglieri nominati da Anasf. Aida Maisano per ABIServizi e Filippo Parrella per Assoreti Formazione Studi e Ricerche, i consiglieri designati dagli “Aderenti” alla Fondazione.
KATHRYN KOCH
Presidente e CEO, TCW Group
Cambio alla guida di TCW Group. La società annuncia la nomina di Kathryn Koch a presidente e amministratrice delegata. Koch sarà responsabile di tutti gli aspetti legati alla leadership e alla gestione di TCW. La manager succederà all’attuale presidente e CEO David Lippman che si ritirerà alla fine del 2022.
DA NON PERDERE tutte le nuove nomine su fundspeople.com/it
ENRICO CAMERINI
Head of Fund Buyer Business Italia, Credit Suisse AM Un ritorno dopo nove anni. È quello di Enrico Camerini in Credit Suisse AM. Il professionista è stato nominato head of fund buyer business in Italia e potrà contare sul supporto del team guidato da Emanuele Bellingeri e dall’arrivo di Andrea Semino, in qualità di head index funds and ETF sales per l’Italia che contribuirà alla crescita del business dei passivi anche a livello internazionale.
LORENZO ALFIERI
ex Country Head Italia, J.P.Morgan AM
Dopo 23 anni trascorsi nella società, Lorenzo Alfieri ha deciso di lasciare la guida del mercato italiano di J.P.Morgan AM che manteneva dal 2012. La società ha comunicato di aver già scelto il successore: è l’attuale Managing Director Andrea Aurilia, in J.P. Morgan AM da 11 anni. Alfieri manterrà la carica sino a febbraio 2023 e nei prossimi lavorerà al fianco di Aurilia per assicurare una transizione all’insegna della continuità.
LORENZO DI PIETRANTONIO
CIO, Fineco AM
Un nuovo chief investment officer per Fineco Asset Management. La società irlandese di gestione del risparmio interamente partecipata da FinecoBank ha annunciato la nomina di Lorenzo Di Pietrantonio, professionista che ha fatto il suo ingresso in Fineco AM come responsabile del team di gestione, fin dalla fondazione della società nel 2018.
BREVI
n Angelo Campani, Direttore Generale,
Credem n Davide Bersan, Country Head Italia, La
Financière de l’Échiquier n Maurizio Agazzi conclude l’incarico di DG,
Fondo Cometa n Sally Orton, Chief Financial Officer e membro del board, GAM Holding AG n Fanny Nosetti, CEO, Banque de
Luxembourg Investments n Nicolò Miscioscia, partner e membro del
Comitato di Direzione, Decalia n Simone Ori, Head of Institutional Clients,
Amundi SGR n Noemi Ginosa, Business Development
Associate, Algebris Investments n Andrea Governato, Senior
Institutional Specialist;
Claudio Morelli, Senior Sales Manager,
M&G Investments n Francesca Ciceri, Head of Institutional
Clients Coverage, Amundi n Patrizia Pace, Institutional Sales, Quaestio
Capital SGR n Alexander Preininger, Global Head of
Sales and Marketing e membro del comitato esecutivo, Robeco n Richard Clarida, Managing Director e
Global Economic Advisor, Pimco n Kees Verbaas, Global Head of Fundamental
Equity, Robeco
TZOULIANNA LEVENTI Investment and Esg Analyst, abrdn
Think global, act local, perché le PMI possono fare la differenza
Grazie al loro spirito imprenditoriale e all’innovazione, molte aziende di piccole dimensioni hanno superato la pandemia da Covid-19 ampliando la propria quota di mercato e incrementato il potere di fissare i prezzi, mentre alcune sono ora leader nel campo della sostenibilità. Tuttavia sono ancora poche le small cap veramente attive in ottica SDG.
A frenarle, spesso è la cosiddetta “sindrome delle small cap”, che spinge le società di minori dimensioni a ritenere di non essere in grado di trainare il cambiamento. A causa delle loro risorse limitate, è possibile che non siano consapevoli del contributo positivo che possono apportare e della propria impronta di sostenibilità. Per molte di queste aziende è difficile introdurre iniziative d’impatto anche per via dell’enorme quantità di informazioni disponibili, della molteplicità di meccanismi di trasparenza e della mancanza di uniformità tra le varie regioni.
LA SFIDA Le piccole imprese, per loro stessa natura, hanno il potenziale di trasformarsi rapidamente in leader di sostenibilità poiché tendono a essere più flessibili e versatili delle controparti di maggiori dimensioni, adattandosi rapidamente agli sviluppi globali. Inoltre, sono più vicine agli stakeholder e alle comunità locali. Per quanto riguarda la responsabilità sociale, la ricerca suggerisce che le small cap tendano a essere più aperte alle esigenze dei propri dipendenti e della società civile in cui operano. In qualità di investitori in small cap, ci concentriamo sulla ricerca di quei business che stanno già facendo la differenza anche in ottica SDG.
SDG 8: INCENTIVARE UN LAVORO DIGNITOSO PER TUTTI Le aziende gestite dal fondatore e a conduzione familiare godono spesso di un legame unico con il territorio e le comunità locali e ne supportano attivamente il benessere. Prendiamo l’esempio di Brunello Cucinelli, un brand del lusso italiano che ha un ruolo chiave in Umbria, dove si impegna per rispondere alle esigenze della comunità, assumendo personale locale, coinvolgendo fornitori e varie istituzioni, e offrendo ai giovani l’opportunità di lavorare e fare carriera al suo interno. Senza tralasciare la Scuola di Artigianato Contemporaneo per le Arti e i Mestieri fondata a Solomeo, che paga agli studenti un salario mensile.
SDG 3: ASSICURARE LA SALUTE E IL BENESSERE PER TUTTI Dermapharm, azienda tedesca a conduzione familiare che produce farmaci generici, è attiva in cinque segmenti principali: dermatologia, corticosteroidi sistemici, salute femminile, prodotti oftalmologici e vitamine e si concentra sulla fornitura di farmaci a prezzi accessibili.
SDG 6: GARANTIRE A TUTTI LA DISPONIBILITÀ E LA GESTIONE SOSTENIBILE DELL’ACQUA E DELLE STRUTTURE IGIENICOSANITARIE Per quanto riguarda la conservazione delle risorse idriche e dell’energia green, prendiamo l’esempio dell’israeliana Kornit, leader nella trasformazione digitale della stampa tessile. La stampa digitale rispetto a quella analogica tradizionale consente di ridurre gli sprechi idrici e le emissioni di carbonio. In questo modo entro il 2026, Kornit intende produrre circa 2,5 miliardi di articoli di abbigliamento in modo responsabile, con un risparmio stimato di 4.300 miliardi di litri d’acqua e 17,2 miliardi di chilogrammi di emissioni di gas serra.
IMPLICAZIONI PER GLI INVESTITORI In conclusione, molte PMI possono essere leader nei rispettivi settori nonostante le dimensioni ridotte. Questo perché mirano a garantire il futuro dell’attività commerciale e riconoscono l’importanza di operare in modo responsabile e sostenibile. Le aziende di piccole dimensioni stanno facendo la differenza e svolgono un ruolo essenziale a sostegno degli SDG’s e dell’agenda di sostenibilità. È dunque proprio vero che è possibile realizzare grandi imprese mettendo insieme piccole cose.
Il ruolo degli investitori è quindi essenziale per fornire accesso ai servizi finanziari e al credito, che consentiranno a queste aziende di allinearsi agli obiettivi di sviluppo sostenibile.