DAL SEGNO AL COLORE Esposizione d’arte contemporanea
Artisti del Centro Culturale Ariele Grotte del Boldini a Ferrara
23 giugno - 5 luglio 2018
Centro Culturale Ariele www.rivista20.jimdo.com www.galleria-ariele.com www.facebook.com/centroariele/ galleriariele@gmail.com
Esposizione d’arte contemporanea
“DAL SEGNO AL COLORE” alle Grotte del Boldini Ferrara 23 giugno - 5 luglio 2018
“Dal segno al colore” Dal 23 giugno al 5 luglio 2018 si realizza presso le “Grotte del Boldini” di Ferrara la seconda tappa della mostra itinerante denominata “Dal segno al colore” degli artisti del Centro Culturale Ariele e di altri partecipanti opportunamente selezionati. La presentazione di questo evento è affidata alla curatrice Nadia Celi e segue un piacevole vernissage; l’ingresso gratuito è aperto a tutti. Auspichiamo che Ferrara si riveli un interessante luogo di incontro fra artisti e pubblico in un contesto di prestigio rappresentato dalle “Grotte del Boldini” dove trova continuità la mostra che, nella precedente tappa, è stata ospitata da “Simultanea Spazi d’Arte” di Firenze. “Dal segno al colore” è un viaggio all’interno del processo creativo disvelato dai nostri artisti, padroni del mestiere come bravi artigiani e capaci di pensiero ed emozioni come validi creativi. Tutti i partecipanti infatti presentano i loro lavori consegnandoci, attraverso l’utilizzo libero di diversi generi, tecniche e materiali, un peculiare scenario del mondo contemporaneo Le loro poetiche ci aprono una visuale artistica che ha radici nella nostra storia e si sviluppa nell’immaginario di oggi. Le opere di questi professionisti operanti in Italia sono di ordine astratto, informale, figurativo, ossia si delineano come creazioni attualizzate e cresciute sul crinale delle correnti del Novecento rivelando un nuovo profilo delle arti visive. Le caratteristiche della mostra appaiono quelle di un evento articolato e intrigante, di una carrellata dalle molteplici sfaccettature. Sono lontani gli echi delle forme pseudoartistiche e pro-
vocatorie che si attardano, ormai datate e fuori tempo massimo, in certi spazi espositivi all’insegna del pessimo gusto. “Dal segno al colore” è una rassegna dove tecniche, supporti, materia cromatica, ricerca e sperimentazioni digitali apportano la ricchezza di visioni diverse e nel contempo simili per rigore concettuale ed esecutivo. L’arte visiva delle ultime generazioni parla il più delle volte un linguaggio influenzato tanto dalla cultura globalizzata quanto da quella autoctona: sono nuove espressioni, temi, figure, stilemi e grammatiche. L’importanza di esposizioni, come questa di Ferrara e quella precedente di Firenze, consiste nella ricerca della comunicazione diretta con il pubblico e nella possibilità concessa al settore poco visibile, di emergere e farsi conoscere: il messaggio in consegna è la riaffermazione della rilevanza creativa raggiunta e ancora misconosciuta nel nostro presente . Le opere esposte, proponendosi, raccontano. Giovanna Arancio.
CORRADO ALDERUCCI
Se guardiamo un’opera di Corrado Alderuccisorge naturale notare alcuni canoni che richiamano in parte il movimento artistico del Simbolismo. Non parlo del classico simbolismo di Moreau ma vorrei sottolineare come sia importante l’”idea” concepita come protagonista dei quadri di Alderucci e come elemento di incontro tra variepercezioni, sia materiali che più spirituali. L’arte pittorica di Alderucci è molto raffinata, e si contraddistingue per un’aurea artistica che rapisce l’osservatore. Il suo percorso artistico è molto ricco di partecipazioni ad importanti collettive ed eventi di notevole rilevanza e ciò dimostra che la sua arte è molto apprezzata sia dagli addetti ai lavori che dagli appassionati.
Alcune opere di Alderucci testimoniano come continuamente il suo “io” si sovrapponga a pensieri differenti talvolta più drammatici, altre più solari. Si creano dunque simbologie geometriche create trascendendo la realtà e immergendo la propria anima in un vortice di forme scomposte, che richiamano soggetti come la casa, la matita, un profilo di un uomo. Dunque la sua arte s’ispira ad una visione informale ove i simboli sopra citati captano sentimenti contrastanti che assumono un significato talvolta psicologico, molto amplificato dalle personali emozioni. e-mail: corrado.alderucci@asa-pro.it tel. 393.17 16 518
MARTA BETTEGA
Il mio lavoro nasce dalla ricerca delle mie origini, della mia memoria e della mia vita. Le mie immagini sbordano dal supporto, escono, scivolano, come se volessero rivivere, come se volessero una seconda possibilità. I volti, i corpi, le storie diventano nuovo territorio del discorso. Sono corpi indagati, ritratti, educati, sorpresi e rassegnati, sono insieme biologico di vita ma anche di istinto , di ossessione e di libertà. Nel mio lavoro assemblo frammenti di personalità diverse, cercando varianti a materiali del mio passato, mio e di altri. E’ un accumulo di nuove identità e di nuovi ricordi attraverso immagini di persone a me conosciute, immagini contemporaneamente familiari ed estranee, che nel mio lavoro acquistano una nuova vita, estra-
niandole dal reale, in una sorta di sospensione e di nuova situazione.
e-mail: marta.bettega@gmail.com website: www.martabettega.com tel.: 340.51 45 140
GIORGIO BILLIA
Ha frequentato il liceo artistico e l’ Accademia di belle arti di Torino - insegna materie artistiche al liceo artistico “ A. PASSONI” di Torino. Vive e lavora a Rivoli (TO). Mostre collettive e personali dal 1987 al 2014. ...le opere di Billia rivelano un’inquietudine categoriale che le rende sfuggenti, come del resto sono sfuggenti le sue immagini, costruite con particolari tanto eloquenti quanto evasivi, che colpiscono per la loro intensità, mai per la loro completezza. Questa continua indicibilità, questo continuo sottrarsi non è un’esigenza formale. E’ un’esigenza mentale. Il problema
di Billia non è tanto quello di superare i generi espressivi. E’ già stato fatto. Il suo problema è quello di suggerire contrasti e irriducibilità, anche avvalendosi dell’opposizione dei mezzi espressivi. Elena Pontiggia
e-mail: car.flac@tiscali.it tel. 338.50 00 741
FRANCO BOLZONI
Diplomato al liceo artistico di Torino nel 74, un po’ di Accademia, un po’ di Architettura e tanta pittura. Nel 1977 inizio ad occuparmi di illustrazione e di grafica come free lance e come art director in importanti agenzie pubblicitarie. Nel 2006, riprendo la mia ricerca artistica, i primi studi, i primi tentativi, le prime garze colorate. Sono nati così i primi oggetti mummia, oggetti d’uso comune come una bottiglia, un libro, una fetta d’anguria, oppure animali, animali che mantengono la loro forma, la loro struttura, animali “vivi” che a tratti emergono dalle fasce che li avvolgono e li costringono. I curiosi e intriganti quadri mummia di Franco Bolzoni. Formatosi al Liceo Artistico, ha lungamente lavorato nel campo dell’illustrazione e
della pubblicità come art director dell’agenzia Armando Testa, mentre alla fine degli anni Settanta ha allestito una personale alla Galleria Quaglino di Torino con opere classicamente figurative. Ora la sua esperienza si identifica con una ricerca intorno alle mummie, a un universo di immagini celate dalle fasce, a una realtà negata all’osservatore, ma sicuramente misteriosa e, talvolta, sottilmente inquietante: «Rappresentare un oggetto qualsiasi - suggerisce il pittore - da un animale ad una fetta d’anguria, senza mostrarlo nei suoi colori, nelle sue superfici e materiali, apre ampi spazi di libertà...». e-mail: info@francobolzoni.it tel. 349.23 44 880
ENZO BRISCESE
Enzo Briscese è autore di visioni rivissute in una dialettica di momenti coinvolgenti. Egli privilegia la scomposizione di piani, come esplorazione visionaria, e colta ricerca concettuale, che riprende il pensiero cubista e costruttivista del primo Novecento. Questa pittura riafferma con garbo la possibilità di momenti arcani, grazie a uno scenario dove reminiscenze figurali, più o meno esplicitate, si coniugano in un contesto liricamente informale, mettendo a punto un microcosmo che si ricompone in un unicum ragionato e reso coerente, tramite segnali e richiami allusivi. Vibrano sentimenti inespressi in queste ricognizioni di eventi, il cui significato resta comunque sospeso e accessibile solo come intuizione. Il percorso visivo si traduce in un segno rapido, elegante, e in una
materia trasparente, leggera, a suo modo dialogante, e poeticamente armonizzata nei giochi tonali. Si può ben dire quanto Briscese sia pittore della positività, anche nel momento in cui le sue visioni assumono le sembianze di una realtà sfuggente; non c’è infatti conflitto in queste composizioni dove l’inconscio non è tenebra perturbante, ma processo chiarificatore, autobiografico si direbbe, che si apre allo sguardo come accogliente repertorio di oggetti teneramente quotidiani, avvolti nella dolcezza ipnotica e nel silenzio ovattato di uno spazio metafisico. Paolo Levi e-mail: galleriariele@gmail.com tel. 347.99 39 710
ALBINO CARAMAZZA
Nato a S. Stefano Quisquina (AG) il 4 ottobre 1953, ultimo di 5 fratelli maschi, nel 1961 si trasferisce con la famiglia a Torino. Inizia a lavorare giovanissimo alla Toro Assicurazioni, dove ha lavorato per più di 40 anni fino alla fine del 2011, diplomandosi nel frattempo. Parallelamente sviluppa la sua sensibilità artistica attraverso la continua ricerca estetica. Accresciute le intrinseche capacità con l’esercizio del disegno in bianco e nero e il carboncino, la padronanza nell’espressione cromatica è raggiunta poi trasversalmente; qualche anno fa è approdato a questa innovativa tecnica artistica: bustine di zucchero svuotate
e assemblate a collage “riproducendo” opere del passato e contemporanee. Come tutte le idee, anche questa è stata casuale: il tutto è iniziato collezionando le bustine di zucchero poi, vedendo un’immagine di Arlecchino, è scattata l’intuizione….ed ecco il primo di una lunga serie di quadri. L’amore per la sua sicilia, la celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia, Picasso, il futurismo ….. questi e altri soggetti sono stati rivisitati daAlbino, ma l’elenco delle opere in cantiere è lunghissimo. e - m a i l : albino.caramazza@alice.i t website:www.albinocaramazza.it tel.: 338.30 14 179
MIRELLA CARUSO
Mirella Caruso è nata a Sciacca, luogo di atmosfere mediterranee che l’ha sempre ispirata nei suoi dipinti. Si è laureata in Giurisprudenza dedicandosi all’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche. Trasferitasi a Torino ha approfondito i suoi studi di arte pittorica, a lei particolarmente cara, seguendo i corsi dei maestri Gian Cravero, Titina Alacevich e Dino Pasquero. Ha ottenuto piazzamenti d’onore in concorsi nazionali e internazionali; ha sviluppato nel corso degli anni, in contrapposizione all’arte digitale, una pittura materica, facendo uso anche della spatola al fine di dare dinamicità e vibrazione ai suoi quadri. Nel suo percorso artistico è da citare la
mostra collettiva a Mestre-Venezia presso l’atelier 3+10. Ha inoltre allestito una personale a Firenze nella Galleria Centro Storico, dove le è stato conferito il premio alla carriera. Tra le altre personali quella di Sciacca al Circolo di Cultura e la mostra al Container Concept Store di Torino. Ha inoltre preso parte a rassegne artistiche a Villar Perosa, Pescara e Torino, dove ha esposto nell’ambito di diverse collettive allestite alla Promotrice delle Belle Arti.
e-mail: mire.caruso@gmail.com website:http://www.mirellacaruso.com/ tel.: 339.36 56 046
CLAUDIO CAVALIERI
Claudio Cavalieri è nato a Trento nel 1950, dove vive e lavora, consegue la maturità all’Istituto d’arte di Trento. Ha insegnato per 35 anni’ Ed Artistica . Ha iniziato a esporre dal 1970 che frequenta ancora l’Istituto d’Arte Dal 1985 la sua attività e la presenza espositiva è più attiva e si allarga spesso fuori provincia . Ha allestito 30 personali e partecipato a 340 esposizioni in Italia ed all’estero in Germania-AustriaBrasile-Polonia-Romania-BulgariaUngheria Le sue opere pitto-sculture materiche hanno riferimenti alla natura. Negli anni 1988/91 le opere sfociano in una marcata tridimensionalità,nascono altorilievi,sculture e istallazioni sempre legati alla natura e al recupero di materiali lignei e negli ultimi anni le opere vengono realizzate con l’aggiunta di
tecniche decorative anni 50/60 . E’ un animatore culturale artistico, ha coordinato molte iniziative espositive avendo fatto parte di diverse associazioni artistiche trentine in particolare nell’Expo Multimediale SconfinArt nel 2003 a Trento-Fiere dove ha fatto il Direttore artistico. Dal giugno 2009 a fine 2011 è stato il coordinatore artistico del Centro d’Arte Casa-Tani di Rovereto (Tn). Dal gennaio 2012 al novembre 2014 ha coordinato lo SpazioEventArt –Arte a 360° di Pergine Valsugana-Tn. Ha coordinato le giornate del contemporaneo AMACI del 2011- 2012-20132014 a Rovereto-Trento e a Pergine. e-mail: claudiotn50@gmail.comwebsite: www.claudiocavalieri.com tel. 347.40 05 481
CARLOLUIGI COLOMBO
Carloluigi Colombo nasce a Faenza il 28 marzo 1981. E’ un pittore, scultore e ceramista italiano. Inizia la sua attività artistica nel 1999 totalmente da autodidatta, infatti non ha mai frequentato alcuna scuola o accademia d’arte. Dopo un primo periodo di formazione (1999 – 2002), segue il periodo denominato “onirico” (2002 – 2011) che sarà niente altro che il preludio all’attuale periodo “Esorinista” (2012 al presente). Il termine Esorinismo è stato coniato dallo stesso autore, in pratica con questo termine l’artista indica un surrealismo con base esoterica iniziatica, dove simboli e concetti esoterici, vengono contemplati non maniera magica o astrologica, ma contemplando i suddet-
ti simboli per trovare la verità nascosta nella realtà universale sensibile e intelligibile. Ha esposto in numerose mostre, spesso con accoglienza avversa soprattutto da parte degli estimatori dell’arte naif e accademica. E’ sempre alla ricerca di galleristi e mercanti che credano nella sua arte.
e-mail: carlo.luigicolombo@yahoo.it tel. 328.66 35 659
ISABELLA CORCELLI
Dopo gli studi artistici si dedica alla carriera di grafico, ma non abbandona mai totalmente la pittura, prima come allieva del Maestro Amerigo Carella poi dal 1999 dedicandosi totalmente all’arte, seguendo un suo percorso di ricerca, di arricchimento, di confronto, mai di emulazione che la conduce sempre piÚ verso una tecnica del tutto personale per esprimere concetti e sensazioni. Nelle sue opere possiamo leggere echi di culture nordiche, saghe celtiche, ma allo stesso tempo ritroviamo elementi di congiunzione tra un classicismo rinascimentale ed una lettura poetica del contemporaneo.
e-mail: buzzi.art@gmail.com website:https://www.buzzipaola.com tel.: 349.58 15 224
TOMMASO CUNEGATO
Tommaso Cunegato nasce a Schio l’8 agosto del 1988 e qui ottiene il diploma di maturità presso il Liceo Artistico “Arturo Martini”. Si trasferisce quindi a Venezia dove consegue il Diploma Magistrale presso l’ Accademia di Belle Arti. Già durante gli studi inizia la sua collaborazione con Artisti di fama Internazionale ed ad esporre le sue opere in collettive. Con l’Artista Marco Nereo Rotelli collabora nel 2012 per la performance “Lo Stato Poetico” presso il Museo Ca’ Pesaro di Venezia. Nell’anno successivo, sempre con Marco Nereo Rotelli, partecipa alla performance in omaggio a Federico Fellini “Voglio una Donna” organizzata in occasione dell’evento OPEN in concomitanza della 70° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Lavora in qualità di assisten-
te all’istallazione sonora di Marina Abramović“TenThousand Stars” presso la Mostra PROPORTIO tenutasi nel 2015 presso il Palazzo Fortuny di Venezia sotto la direzione della Axel&MayVervoordt Foundation. Partecipa nel 2016 a due mostre collettive, rispettivamente: -Palazzo Fogazzaro di Schio, “Il Vizio di Dipingere” a cura dell’artista Paolo Giarettae dello storico Piero Casentini; -Mostra collettiva nella Sede di Atelier 3+10 di Mestre. Partecipa all’esposizione d’Arte contem poranea“AbstractExpressionism&Infor mal Art” presso la Galleria Antonello da Messina di Legnano (MI). Partecipa ad Astrattissima 2017 presso l’Ecomuseo a Torino. Vive e lavora a Venezia. e-mail: cunegato88@gmail.com
LORENZO CURIONI
Lorenzo Curioni, pittore brianzolo, intesse sulla tela un profondo rapporto tra l’uomo e lo spazio, una relazione per lo più giocata nell’habitat urbano dove la presenza umana traccia la sua storia e si affaccia facendo sentire i diversi ritmi della sua quotidianità o impregna di sé attraverso i segni del suo passato con cui ha imparato da sempre a coabitare. L’artista dipinge questa realtà complessa, ne conosce luci ed ombre. Inoltrandosi nelle sue periferie, facendosi largo tra gli interni dei suoi angoli più degradati od occhieggiando i luoghi deserti delle sue fabbriche dismesse si rimane catturati ascoltando il silenzio che ci investe e ci avvolge in un’atmosfera intrisa da questo inquieto legame uomo-spazio. Sono opere senza retorici rimpianti che ritraggono un mondo trascorso di intensa vita vissuta. Il novecento lombardo, con la sua rapida industrializzazione, ha lasciato un ricco ba-
gaglio di fermenti, testimonianze, e nondimeno di arte, che arriva fino ai nostri giorni e con il quale il terzo millennio fa i conti. I pietrificati silenzi dei paesaggi urbani sironiani, le irrequietezze chiariste, i disagi e le speranze, che si vissero nell’epoca dell’inurbamento, si ritrovano in quella tradizione lombarda di cui Curioni porta i segni, naturalmente ormai lontani e rivisitati. In queste aree, che l’artista ricrea,viene tratteggiata la fine irreversibile di un’epoca e nel contempo ciò che appare in questa prima parte del terzo millennio: infatti gli spazi periferici , seppure anonimi, rivendicano una loro attuale identità collettiva, rivelano un loro modo d’essere all’interno di una tavolozza chiara fra gamme di grigi e celestini, terre tenui aranciate od ocracee, luci pacate e soffuse. e-mail: curionilorenzo@tiscali.it tel. 340.97 24 174
DISCEPOLO GIRARDI
Discepolo Girardi è nato ad Avellino nel 1963, risiede a Napoli alla via Luca Giordano 164. La sua formazione artistica ha i suoi albori presso la scuola d’arte del padre Vinicio, rinomato pittore della scuola napoletana del novecento. Si è laureato in architettura a Napoli e qui ha cominciato e continua la sua ricerca nel campo delle arti figurative senza disdegnare a periodi la scultura e le arti applicate. Ha partecipato a centinaia di concorsi di pittura in Italia ed all’estero riscuotendo successi , elogi dalla critica nazionale ed oltre 50 primi premi. Sue personali si sono tenute in enti pubblici e privati di diverse città italiane ed europee: Napoli, Roma, Foggia, Benevento, Ischia, Nizza, Lione ecc. Tuttora la sua presenza è permanente in diverse gallerie pubbliche e private. Si sono interes-
sati alla sua pittura critici ed esponenti del mondo culturale tra cui: G. Grassi, A. Calabrese, R. Zani, E.Treccani , G.A. Leone. , M .Vitiello, F.De Santis etc. riviste specializzate del settore : Il Tempo, Cronaca Politica, Il Mattino, Il Giornale di Napoli , Eco dell’arte moderna, Ciociaria oggi Ha illustrato con sue litografie e xilografie le pagine di racconti e poesie di scrittori e di alcune canzoni napoletane, inoltre ha realizzato murales per enti pubblici e privati in Campania ed Abruzzo. Ultimamente il suo impegno sta prendendo forma anche nella progettazione e realizzazione di elementi di design come elementi di arredo e pavimentazioni sia in ceramica che in altri materiali. e-mail: salvatore.destefano@alice.it tel. 349.28 96 503
FRANCESCO DI MARTINO
Una passione, quella di Francesco Di Martino, coltivata fin dalla giovinezza a Caltagirone dove frequenta il locale Istituto d’Arte e impara gli elementi base delle tecniche di lavorazione della materia,. Alimentata da anni di pratica e di sperimentazioni, la passione gli consente col tempo di acquisire quelle competenze necessarie per ‘andare oltre’ l’oggetto decorativo.Ma la vera svolta avviene a Torino, seguendo il corso di Scultura dell’Accademia di Belle Arti: da qui nasce in Di Martino non solo una nuova consapevolezza delle sue stesse possibilità creative ma anche viene a definirsi in lui il senso vero e proprio della scultura, la sua logica strutturale,.Intanto non rinnega la scelta per la creta, materiale che diventa strumento per un messaggio contemporaneo e poi comincia ora a cercare i suoi temi nella natura, tra la figura umana e gli animali. Sente il bisogno di ridurre le forme, di sintetizzarle e quindi prende a lavorare per sottrazione allo scopo di eliminare ogni elemento ornamentale in eccesso,
che possa disturbare la lettura compatta e essenziale delle masse e delle forme stesse. E, per questo, gli viene in aiuto la geometria che gli consente di riassumere la complessità della realtà in forme elementari, primarie, (cerchi, sfere, tronchi di cono, triangoli…). E’ in un certo senso lo stesso processo intuito dai minimalisti, verso la metà degli anni ’60, per ribellarsi all’esuberanza della pop Art . . Ma sono passati decenni dal minimalismo, non avrebbe più senso riproporre quel medesimo linguaggio: infatti le sculture di Di Martino acquistano una nuova moderna vitalità. Nascono dunque i cavalli, i tori, gli elefanti, i gufi, gli stambecchi, i tucani, le rane …. figure cariche di simbologia antica, che sembrano uscite da un immaginario mondo mitologico, liberamente dipinto, quasi surreale. Paola Malato e-mail: fp.dimartino@yahoo.it tel. 340.66 88 690
FRANCO ERRENI
Nato a Milano nel 1952, ha ereditato dal padre Sergio la passione per la pittura iniziando sotto la sua guida ad usare colori ad olio. Diplomato perito meccanico nel 1971 ha continuato, nei ritagli di tempo, a dipingere, cercando valide alternative al classico paesaggio a cui lo aveva iniziato il padre. Nel 1989 frequenta il corso di disegno, pittura e Storia dell’Arte organizzato dal Comune di Gorgonzola e tenuto dai maestri Loris Riva e Giorgio Carlassara, che è rimasto in ottimi rapporti col pittore.Nel 1991 vince il primo premio all’esposizione concorso della “Biblioteca Popolare del Volontariato” di Cernusco sul Naviglio. Dal 2008 al 2013 ha frequentato corsi di pittura e corsi di disegno dal vero presso la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA). Nel febbraio 2010 partecipa alla collettiva “Spaccato artistico 2010” organizzata dalla Galleria Ariele di To-
rino. A settembre dello stesso anno presenta le sue opere in una personale presso “Art e Caffè” di Trezzo sull’Adda. Nell’aprile 2011 partecipa, con i colleghi del NABA, all’esposizione collettiva “ Insoliti Percorsi”, presentando una serie di disegni realizzati con gessi Contè. Nel Maggio 2014, 2015 e 2016 ha partecipato alle collettive “Martesana” in Vaprio organizzate dal Lions Club. Nel 2014 e nel 2016 ha partecipato a collettive organizzate da “Galleria 20” di Torino. Nel Maggio 2016 ha partecipato alla collettiva “Contemporanea Ovest” presso la Galleria “Antonello da Messina” a Legnano (MI). Da due anni a questa parte ha cominciato a dedicarsi alla scultura. e-mail: franco.erreni@libero.it tel. 347 11 89 886
GINA FORTUNATO
Gina Fortunato nasce a Spinazzola (BT) nel 1964. Si forma all’Accademia di belle arti di Bari. Nel 1990 si trasferisce a Vignola (MO), dove apre uno studio di pittura facendone un mestiere per la vita. Le sue opere sono tutte segretamente legate da un unico intento: offrire al visitatore la possibilità di un itinerario spirituale in cui si ritrovano i colori dell’anima, dettati da un linguaggio personalizzato ed inconfondibile, frutto di un mondo interiore di raffinata sensibilità.
logica di svolgimento tutta proiettata nell’amalgama di colori e forme che trabordano in una spirale cosmica. Nulla è isolato tutto è collegato per dare una luce quasi irreale che si irradia per tutto l’universo. Il tutto messo reciprocamente in relazione attraverso un intricata spirale gravitazionale. L’artista si dipana attraverso quel filo rosso che l’ha portata a dipingere quadri simili come segno distintivo della sua personalità artisti. Antonio Castellana
PARERE SULL’OPERA “GRAVITAZIONE” Si tratta di un’opera che porta con se una sua ragione interna di un’intima
sito: www.ginaeffe.it e-mail: ginaeffestudio@alice.it tel. 349.84 49 227
ELISA FUKSA ANSELME
Elisa Fuksa-Anselme è nata a Parigi nel 1951. Vive e lavora in Savoia, Francia. Doctor in Plastic Arts, trasmette la sua passione insegnando fotografia fino al 2011 all’ l’Università Plastic Arts, Paris I, Panthéon-Sorbonne. Oggi si dedica interamente alla sua pratica artistica, dove unisce i suoi interessi in fotografia e pittura. Dall’invenzione della fotografia (1839) e del cinema (1895), la nostra memoria pubblica o privata è stata arricchita da numerose immagini fisse o animate. Chi non ha in soffitta, in fondo ad un armadio, una scatola, un album dove riposano queste “immagini”. Il materiale di partenza consiste in queste fotografie di dilettanti provenienti da album di famiglia o collezioni private che ci raccontano un altro tempo. Un primo lavoro in infografica è realizzato. Le carte stampate sono dopo elaborate e quindi incollate per essere
dipinte con acrilico o olio. Queste tecniche miste scrivono un altro tempo... Elisa Fuksa-Anselme. Tecnica mista (collage di stampe digitali, inchiostro, matita, acrilico, olio) su carta da acquerello. Ultime mostre collettive dal 2014 : 2018 : “Dal Segno al Colore” Firenze / 2017 : Ecomuseo Urbano, Torino. La Fonderia, Roma. MACRO, Roma. Galerie Vaugelas, Aix-les-Bains, Savoie, France. Palazzo Opesso, Chieri / 2016 : Galleria 20, Turin / 2015 : Extraordener 2015, Paris. Galleria 20, Turin. / 2014 : Galerie Ruffieux-Bril, Chambéry. Galleria 20, Turin, Italie. Sito web dell’artista : http://www.elisa-fuksa-anselme.com
GIULIO GAMBERUCCI
Rivela la figura e il paesaggio iperreale, e poi sembra anticiparne la scomposizione, in una caduta appena accennata di gocce “dripping”, o in spatolate più dense di colore, ma anche di non-colore, vere portavoce di un dramma ignorato nel virtuale del quotidiano. Vedute post industriali o volti in primissimo piano, la pittura di Giulio Gamberucci, sembra confrontarsi, con eleganza, maestria e con un profondo senso del proprio tempo, con il ricorrere lirico e inarrestabile del vero protagonista: il vuoto. L’allestimento espositivo è in scala di bianchi e di neri, fino alla totalizzazione sfumata del grigio, coinvolgente per l’impatto rocambolesco della dinamica interna delle opere e nell’ipnotizzante pannello installativo dei volti reiterati di “vuoti a perdere”. Maschere irreversibili, causa ed effetto di una “retrostante” voragine interiore. Il paesaggio “atteso” non ha solarità. E’ sublime, ma crepuscolare in una luce post-
bellica, allietata da qualche sintetico riverbero remoto, o dalla freccia familiare e a prima vista rassicurante del tasto “play” di un video, che ne attualizza anche il codice di comunicazione. Forse chiave interpretativa di tutta l’esposizione, il web esplicitato o sotteso, è amplificato nei suoi effetti perversi e finali sul passato recente e già improvvisamente remoto e simbolico. Pittore del silenzio come Hopper, Gamberucci restituisce gli effetti post ‘post moderni’ di un ambiente sintetico che sgancia le emozioni dall’immedesimazione reale ed empatica della sofferenza. Un grande spettacolo, ma con una grande assente: l’anima. Elena Capone
e -mail: gamberucci.giulio@alice.it tel. 340.56 83 133
DOMENICO LASALA
Per Domenico Lasala la rilettura degli antichi classici e lo studio degli ulteriori passaggi artistici avvengono alla luce degli sviluppi internazionali contemporanei. Ne deriva un’interpretazione personale in cui le ambientazioni all’aperto e gli interni colpiscono per la loro essenzialità: i paesaggi rammentano vagamente il rigore dell’ultimo Carrà e le architetture urbane fanno pensare alle solide costruzioni sironiane, ma il tutto si presenta come un fondale cristallizzato in una strutturasi possono dischiudere delle quinte teatrali. I personaggi, enigmatici alla stregua di quelli di Piero della Francesca e torniti secondo l’insegnamento masaccesco, si inseriscono in una ritmica di incastri senza tradire emozioni, offrendosi come figure topiche, spesso sotto le sembianze di musici e cantori. Le arti ne fanno parte esternandosi in una esperienza collettiva, al contempo ricca di contrasti ammessi e ricomposti, tragici e coreutici, intensi e catartici nello stesso tempo. Di certo è facile cadere in ingenue nostalgie e mitizzazioni del passato. Così pure mi pare distruttivo abbarbicarsi ad un sogno lontano alla ricerca di una storica ripetizione tra l’apollinea luce
della ragione e la dionisiaca ebbrezza, con una disperante ricerca nietzscheana. Al di là di formule perfette, restiamo in questo difficile presente senza però privarci della suggestione che “il bello”, in senso pieno, ci lascia trapassare silenziosamente per mezzo dei secoli. Già così fece, a suo modo, il quattrocento che Domenico Lasala guarda con occhi particolari. Su questo fascino influisce, credo, anche quella luminosità cromatica che vivifica la prospettiva e che intride spazio e tempo di colori intensamente puri, saturi e magnetici. La tavolozza lasaliana evoca la limpidezza di quella atmosfera colorata e i suoi luoghi e le sue stanze animate, ci trasportano in scenari, oppure in ambienti, dove suoni, danze, rapporti, perfino il sonno, non vengono sbarrati da mura di solitudine. e figure umane del pittore emergono tramite un leggero chiaroscuro; non ci sono ombre portate e lo spazio diventa “assoluto”, percorso da una sonorità silenziosa. Giovanna Arancio e -mail: lasaladomenico@virgilio.it tel. 320.93 21 564
MARCO LONGO
Marco Longo è nato a Torino il 27/11/56. insegna disegno e pittura presso lo studio” Ricerche Visive di Torino”in via Giulia di Barolo 12. Diplomato al liceo artistico, ha frequentato l’Accademia Albertina, diplomato alla “scuola Internazionale di grafica”a Venezia. Dal 1978 al 1994 fa parte della cooperativa “arti visive “di Torino. Partecipa a numerose mostre personali e collettive. Nel 2004 riceve il 1° premio concorso pittura “Città di Novara” Marco Longo con somma poesia crea i suoi riflessi di strada: periferie e scorci della città raccontati attraverso i riflessi dell’acqua. Sono luoghi luoghi urbani e periferie dai viali alberati solitari completamente infradiciati dalle piogge, dalle strade asfaltate e bagnate percorse da sparute automobili che ordinate viaggiano con le luci accese. L’acqua crea un
mondo riflesso, un mondo doppio dove i lunghi filari di alberi lungo il ciglio delle provinciali si riflettono silenziosi sull’asfalto ed i guard rail e i palazzi inseguono il procedere delle automobili. È una realtà fatta di pioggia e di umida consistenza, in cui la presenza umana è solo suggerita dalle automobili. E poi i suoi palazzi che Longo ritrae in primo piano e che con le loro vetrate raccontano il mondo circostante. Sono città riflesse. In questa realtà quasi monocromatica, dove lo sfondo sembra sfumarsi con l’incanto della memoria e il grigio diventa colore dominante, l’artista taglia l’orizzonte e il cielo, che si vedono solo nei riflessi delle pozzanghere e delle vetrate. Emanuela Fortuna mail: longo.m@aruba.it tel. 339.26 69 414
CLARA MASTRANGELO
Clara Mastrangelo nata a Torino vive e lavora a Rivoli. Ha attinto dall’insegnamento di alcuni maestri, varie tecniche pittoriche, privilegiando l’esperienza della pittura “plein air” . Dopo alcuni approfondimenti di pittura psichica e introspettiva si iscrive al corso di disegno e pittura presso l’ Accademia Albertina delle Belle arti di Torino con docente il prof. Gianfranco Rizzi. Successivamente nasce il desiderio di scoprire la figura umana e si iscrive alla scuola di nudo presso l’Accademia Albertina di Torino, presieduta dal prof. Barovero, dove si dedica non solo allo
studio del disegno e della pittura ma anche alla storia dell’arte e all’analisi delle diverse tendenze e stili.
mail: claramas@hotmail.it tel.: 347.76 40 799
ENRICO MEO
Dice bene il critico Gianfranco Lambrosciano quando, a proposito di quest’artista, parla di “pluridirezionalità che spiazza e disorienta”. L’inevitabile influsso avanguardistico, evidente fin dalla prima occhiata alle opere, ha generato uno stile composito, nel quale si identificano tracce della Pop Art (di cui Tilson fu una figura leader) , ma anche dell’arte concettuale(intesa come ricerca nell’opera della logica più che del piacere estetico), e ancora del cubismo e del surrealismo. Non mancano, tuttavia, tracce di influssi provenienti da altre epoche, come l’arte bizantina, riconoscibile nei tratti del volto e specialmente gli occhi di certi personaggi, così come nell’uso ricorrente di alcuni colori, tipici del suddetto filone (il rosso, il blu o il verde…), e nella simbologia ad essi collegata. Il significato dei dipinti, tuttavia, è tutt’altro che immediato, così come la collocazione spazio-temporale dei soggetti, confinati in un altrove surreale nel quale non esistono punti di riferimento. Ora circondati da una fitta boscaglia, ora sospesi sulla vetta di un monte, ora immobili al
centro del deserto... essi ci appaiono bloccati in un non-luogo che potrebbe essere luogo dell’anima, paesaggio interiore nel quale l’osservatore è furtivamente invitato ad entrare, per comprendere cosa vi si cela. E’ come se l’artista invitasse il non-artista, l’uomo comune, a cambiare prospettiva e a guardare la realtà da un punto di vista nuovo, quello appunto dell’occhio interiore, per scorgere significati prima sconosciuti. C’è una sorta di mistero inespresso che aleggia sulle opere di Meo, un senso inesplicabile che, come un déjà vu, scatta immediatamente alla vista dei soggetti, ed induce a ricercare, senza trovarlo, un ricordo o un significato negli anfratti dell’anima. Per dirlo ancora con Lambrosciano, è necessario “soggiornare” nell’opera, “trovarvi, per così dire, dimora e sostarvi come in una grotta in religioso raccoglimento fino ad arrivare, se possibile, ad ascoltarla.” Laura Giacobbe mail: enricomeo@libero.it tel.: 346.85 54 667
ANNA MOSTACCI
Diplomata al Primo Liceo Artistico di Torino nel 1969, allieva di Casorati, Terzolo e Chessa, regista attrice e pittrice, ha fatto parte dal 1976 al 1981 della Cooperativa della Svolta di Torino e dal 1981 al 2006 della compagnia “Teatro del canto di Torino”.Specializzata nel Teatro d’ombre e nella ricerca del Colore nell’Ombra. Dal 2003 ad oggi partecipa al Progetto Europeo MUS-E – laboratori Artistici x l’infanzia – con Laboratori di Teatro d’Ombre che creano storie a partire dai personaggi che popolano le opere di MIRO’ e di Paul Klee Nel 2008 Mus-e - Regia spettaco-
lo THOT nel Museo Egizio di Torino, in collaborazione con la RAI. Tale progetto ha prodotto un DVD.
mail: filidombra@tiscali.it tel.: 347.49 78 456
SARKA MRAZOVA
Sàrka è vissuta in un contesto culturalmente e artisticamente vivace e ciò ha di sicuro contribuito al formarsi della sua cifra stilistica, delicatamente lirica. Le influenze della sua pittura sono di origine mitteleuropea, il suo artista preferito, non a caso, è Friedrich Hundertwasser, propugnatore di un rapporto autentico con l’ambiente e la vita. Tecnicamente predilige l’accostamento di colori complementari e di effetti “caldo-freddo”, le forme tendono alla semplificazione e la composizione è geometrizzante. La poetica rammenta i paesaggi della sua memoria, ricreati come una narrazione
chagalliana che lascia emergere metafore del suo inconscio, tradotte in fresche e vivide scene dell’infanzia e della natura dei luoghi nativi.
mail: info@sarka.it website: www.sarka.it tel.: 340.62 60 221
SANTO NANIA
Santo Nania, pittore di formazione figurativa, ha frequentato il Liceo Artistico e la scuola d’Arte del Castello Sforzesco di Milano, ha sempre trattato immagini che emozionalmente sentiva di rappresentare, con l’associazione di tecniche e valori di ricerca che accompagnano la sua scelta di vita, cioè quella di vivere questo mondo misterioso che è l’Arte con lo studio e la ricerca che porta a valorizzare quei valori di interpretazione che danno all’Artista un DNA individuale.Il Pittore Santo Nania è Presidente e Insegnante di Disegno e Pittura presso l’Associazione creata da lui nel 1980 e denominata “Antonello da Messina”, in memoria del grande pittore Siciliano, con sede in via Della Vittoria, 44 a Legnano, con scopi e finalità culturali. Negli ultimi 25 anni ha
scelto di percorrere la Pittura Informale, come mezzo di espressione e di interpretazione altamente individuale, dove la propria libertà interiore viene messa in risalto dal segno, dal gesto e dalla ricerca coloristica che ogni volta riesce a mimetizzare il tuo stato d’essere. Valorizza sapientemente gli spazi tonali, con attenta valutazione sugli equilibri e stabilità dell’opera. Ogni intervento gestuale scandisce la disposizione della formazione del dipinto, per creare quella giusta sintonia tra materia e spiritualità. Osservare un’opera informale non per capire ma per scoprire un nuovo mondo interiore capace di trasmettere emozioni. mail: santonania55@gmail.com tel. 333.39 89 131
SONIA PICCIRILLO
Sonia Piccirillo è nata a Torino nel 1972, dove vive e lavora. Ha conseguito nel 2001 il diploma di Accademia di Belle Arti frequentando il corso Decorazione ( cattedra del Prof. Nino Aimone) La sua ricerca pittorica è improntata maggiormente sull’ interesse per il colore e la gestualità, sul bisogno di raccontare la propria quotidianità offrendo immagini atemporali, oniriche, prive di regole prospettiche.
mail: soniapiccirillo@hotmail.it tel 3488737304
GRAZIELLA VALERIA ROTA
Nata a Trieste città dove vive e ha il laboratorio d’arte e l’ufficio promoter e insegnamento. Dopo gli studi di tecnica professionale con frequenza universitaria di psicologia Milano; arte a Bologna e di artigianato (officina su rame Franzot a Gradisca d’Isonzo-GO) ha svolto attività in campo antropologico e dell’etnomusicologia; ha proseguito nell’arte visiva e nello spettacolo e praticato negli anni diverse professioni apprendendo, attraverso specifici corsi statali e privati di specializzazione in canto, chitarra, pratica della ricerca di tradizione orale con De Martino (MI); nel disegno e incisione, arte della pergamena, in scrittura creativa; si è occupata anche di formazione\ istruzione e di informazione sociale del no profit. Per molti anni ha fatto parte del gruppo d’acquaforte della Scuola C.Sbisà di Trieste. Attualmente insegna le pratiche di incisione su diversi materiali nella Scuola d’arte internazionale ex-
tracurriculare della UN.IN.T. a Trieste e Arte terapia in Gente Adriatica FVG. Attualmente fa parte dell’associazione transnazionale Žene Europe - Donne d’Europa - Ženske Evrope - Women of Europe“, si occupa della progettazione e organizzazione di eventi e rassegne d’arte nelle aree di confine. Presiede l’organizzazione Gente Adriatica FVG e promuove il gruppo ArteVita della scuola europea di ricerca artistica. Dal 2012 ha ideato ed è parte di Espansioni Arte dove ne promuove gli eventi pubblici durante l’anno con le associazioni in rete. Nel 2018 è parte fondatrice del B.I.D. (Biennale Internazionale Donne) di Trieste nel Progetto di sviluppo di siti e attività nel Porto Vecchio con Italia Nostra. e-mail: rotagraziella@gmail.com studiograz2@yahoo.it Skype: studiograz opp. genteadriatica tel . 338 9816181
ANNAMARIA RUSSO
Anna Russo è un’artista figurativa che lavora da tempo esponendo all’interno del mercato dell’arte. Si iscrive al corso di disegno e pittura presso l’ Accademia Albertina delle Belle arti di Torino . Successivamente nasce il desiderio di scoprire la figura umana e si iscrive alla scuola di nudo presso l’Accademia Albertina di Torino, presieduta dal prof.Barovero e Fanelli, dove si dedica non solo allo studio del disegno e della pittura ma anche alla storia dell’arte e all’analisi delle diverse tendenze e stili. Apprende l’arte incisoria nella quale è ancora oggi molto attiva e per la quale ha ricevuto vari riconoscimenti alle mostre della città di Saluzzo..
mail: annamaria15russo@gmail.com tel.: 340.33 54 502
UMBERTO SALMERI
Umberto Salmeri vive e lavora a Roma. Dopo aver vissuto le prime esperienze nell’ambito del neoespressionismo e dell’informale, si è orientato per una esigenza spirituale verso i Maestri del Due-Trecento, sviluppando in modo del tutto personale un concetto pittorico di carattere neo-metafisico. Successivamente rivolge il suo interesse all’elaborazione informatica dei dati visivi, mixando tecniche digitali con tecniche tradizionali (olio e acrilico su tela). Negli ultimi tempi si registra nella sua opera un ritorno, seppur rielaborato dal linguaggio digitale, alla tematica mistico-psichedelica dei primi anni ’90. L’autore peraltro è stato sempre impegnato nello studio delle dottrine orientali ed esoteriche ed al riguardo ha pubblicato nel passato un opuscolo con le Edizioni Serarcangeli intitolato “La Compagnia dei Siderali”. L’operetta è stata anche divulgata personalmente
tramite YouTube sull’apposito canale “umbsalmeri01”. Esteriorizzare con le parole quello che si prova ascoltando un brano musicale è forse descrivere troppo freddamente quella pioggia di calde emozioni che ci investono, ma rappresentarle con dei colori ed un pennello è prolungare ancora per un attimo quel piacere così effimero. Questo ha fatto Umberto Salmeri, giovane artista romano, in queste tele ispirate a brani musicali di gruppi pop-rock degli anni sessanta. J. Hendrix, Cream, Pink Floyd, Vanilla Fudge, Iron Butterfly, tutti gruppi di grande successo e non ancora tramontati per l’attualità dei loro testi e labellezza coinvolgente della loro musica. Lorella Giudici mail: umbertosalmeri@virgilio.it tel.: 389.20 07 013
RENZO SBOLCI
“Se Ingres ha posto ordine alla quiete, io vorrei, al di là del pathos, porre ordine al movimento”. Ernst Paul Klee, grande interprete dell’astrattismo, intendeva l’arte come un preciso discorso sulla realtà, e non solo come “riproduzione” della realtà. Questo pensiero nitido e complesso, assolutamente sincero, è la via che Sbolci percorre da sempre. Abbandonate le tele e gli oli, ha trasportato il suo mondo, o meglio, la sua visione del mondo e della realtà coniugata attraverso l’astratto, sulla tavola lignea, sagomata e lavorata come fosse materiale plastico. Forandola come fece Fontana con le tele, muovendone bordi e superfici interne alla ricerca della plasticità, non stando nella volumetria di un Mastroianni ma cercando quel connubio tra pittura e scultura e rapporti dimensionali che fanno divenire le sue opere e i suoi Totem una “terza via” espressiva. Le definizioni e le separazioni delle campiture cromatiche nette, effettuate con tratti neri o molto scuri sia abbozzati che marcati, i volumi ascritti a piani di composizione e di lettura, l’iterazione di segni e segmenti,
la successione di linee curve e spigolosità, le alternanze di gamme estese di cromie: tutto contribuisce a restituire profondità e dinamismo alle tavole senza mai perdere di vista ricerca e riproposizione della personale interpretazione dell’astratto che Sbolci persegue. Un dialogo sentito e profondamente vissuto e sofferto, ma esposto in maniera gioiosa, “danzando” sulla tavola lignea come a volteggiare sul palcoscenico della realtà. Un confronto teso e costante, sincero e colmo di domande sulla realtà che lo circonda o che lo colpisce e sulla Vita nell’accezione più vasta del termine, con spunti improvvisi, riflessioni, punti interrogativi, dubbi che Sbolci esprime con sincerità, sdrammatizzando con la sua ironia toscana le brutture, e in definitiva materializzando in Arte il suo personale pensiero di Uomo ed Artista. riduzione. testo di Michele Franco
mail: racconti47@hotmail.it tel.: 340.25 43 732
CARLA SILVI
I lavori di Carla Silvi si distinguono per la ricercatezza così come per la calma attenta e riflessiva che sottendono, in altre parole per la capacità di “mestiere” sostenuta da una poetica intimista. La sua pittura di genere, in particolare le nature morte, ma non solo, è caratterizzata da una elaborazione personale mai ripetitiva e da un’atmosfera che effonde luce sulla tela introducendo nel suo mondo, nei suoi “racconti”. Le rappresentazioni rispondono ad una rigorosa volumetria e ad una particolare sensibilità tonale supportata da una robusta trama compositiva e da una equilibrata disposizione dei campi di colore. All’interno di un contesto naturalistico, si avverte la perizia nel disegno e il suo soffermarsi sui dettagli senza che si perda l’equilibrio dell’insieme
mentre la ricchezza di delicate sfumature completa il quadro, preservato da rigidità formali.
mail: carlaerbi@libero.it tel.: 333.44 14 541
ROBERTO VIONE
Diplomato al Liceo Artistico di Torino. Allievo di Beppe Devalle, nel 1970 collabora con il Maestro nella ricerca concettuale per la realizzazione di una grande opera di pittura-scultura sulla scia dell’opera African Tree, e porta a casa dallo studio i compiti per “giocare con i colori” fino al trasferimento del Maestro Devalle a Brera. Dal 1976 al 2004 lavora in laboratori di arti figurative ed espressione pittorica nelle scuole di Torino (coop.Della Svolta, Teatro del canto, Teatro in Rivolta, Progetto Mus-e). Primo premio al concorso di Pittura La Radice d’Oro di None (TO), maggio 2017, con il quadro “Scacchiere” - Secondo premio fotografia al San Saturnino, En Plein Air, città di Susa, 20 maggio 2017. Esposizione artistica Libera L’Arte nel centro storico di Bussoleno (TO), agosto 2017. Mostra concorso Premio Byron città di Terni, 13° Edizione, Ott. Nov. 2017. Christmas Art Expo di Torino all’EcoMuseoUrbano dicembre 2018 Mostra collettiva “LeMisureNonCon-
tano” hotel Neapolis NAPOLI gen. feb.2018 Mostra Personale nei locali della gastronomia “I sapori di Gea” a Bussoleno, maggio 2018. Nel frattempo passa molto tempo in India e in Nepal a riempirsi gli occhi di colori. Quando durante una visita a Brera, Beppe Devalle gli chiede se ha continuato a dipingere, risponde che ha continuato a fare teatro ricordando il comune amore per Beckett e a studiare i colori a osservare KLEE ovunque possibile ed a dipingere solo per se stesso, che la sua anima era l’anima del viaggiatore, con il bisogno di riempirsi di immagini. La paura era quella di vendere una parte di sé e quindi correre il rischio di diventare una persona diversa.L’immagine che diventa merce, la merce che diventa spettacolo, spettacolo e immagine che diventano inganno. Guy Debord. Invenzione, denuncia o illusione... e-mail: roberto.vione@gmail.com tel. 328.21 23 245
ANNA CERVELLERA
Anna Cervellera è nata a Monopoli il 1942 vive ed opera a Rivalta di Torino. Per il suo innato talento inizia a dipingere giovanissima con disegni a china, tempera e acquerelli che vengono subito apprezzati dai Dirigenti Scolastici. Trasferitasi a Torino con la famiglia, termina gli studi scientifici ma non smette di sperimentare diverse tecniche pittoriche. Frequenta vari corsi di Scuola Libera del nudo all’Accademia Albertina di Torino ed affina la sua pittura studiando i grandi dell’Impressionismo e osservando anche da vicino l’operato di vari maestri quali, tra gli altri, Carena, Albano e Soffiantino. Nel 1985 l’incontro con il Maestro Pietro Annigoni le imprime quella certezza del segno e del colore rafforzando il suo
modus espressivo. Con l’ausilio costante di una passione supportata da una ammirevole alacrità lavorativa, dal 1980 si è gradatamente imposta per una caratterialità stilistica, in virtù della quale può vantare una serie consistente di Mostre e Rassegne in Italia ed all’Estero, accompagnate puntualmente da riconoscimenti e da significative affermazioni.
e-mail: anna.cervellera@libero.it Sito: www.annacervellera.net tel. 347.46 22 341
ADRIANA CAFFARO RORE
Nata a Torino, sempre vissuta immersa nei vapori sublimi emanati dalla pittura del padre Mario ha iniziato a dimostrare sin da piccola una predisposizione per questa forma di arte. Dopo gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Torino ed il continuo studio in compagnia del padre ha fondato nel 1986 la sua scuola di pittura intenta a riscoprire i valori del passato. Dal 1996 al 1997 ha venduto presso la casa d’aste La Rocca di Torino diverse copie di opere del Caravaggio. E’ tra i “Centodiciotto” artisti in esposizione permanente nella Biblioteca di Moncalieri ed è anche in esposizione
permanente, con le opere del padre, a Palazzo Vittone di Pinerolo. Ha vinto nell’anno 2000 il premio per l’acquerello all’Abaco d’Oro
e-mail: info@adriana-caffaro-rore.it tel. 339.74 82 619
STEFANO GENZONE
Le mie attitudini sono per lo più rivolte verso il settore dell’arte, con particolare attenzione alla pittura spaziando fino alla grafica. Gli anni successivi alla laurea ho maturato un’esperienza nel settore commerciale dove ho avuto la possibilità di imparare dei meccanismi fondamentali di vendita. Successivamente sono stato assunto come grafico (tirocinante), presso un’azienda che si occupava di moda. Per i successivi 5 mesi e mezzo ho collaborato con associazioni regionali e comunali per l’ideazione di grafiche da istallazione e di progettavo cartelloni pubblicitari
(contratto a progetto). Fine aprile 2016 ho intrapreso un percorso come CDN (scuola di formazione per allievi in carriera), presso il colosso della GDO: Esselunga spa. Successivamente mi sono occupato della gestione reparto campioni presso “Ceramiche Ascot”.
e-mail: stegenz91@hotmail.it tel. 328.56 90 983 sito: stefanogenzone.blogspot.com
Centro Culturale ARIELE - Edizione 2018