Galleria Ariele presenta
Caricasulo Domenico
Galleria Ariele www.galleria-ariele.com testo critico
Paolo Levi impaginazione e grafica
Gianguido Oggeri Breda Rosaria Di DIo
in copertina
particolare dell’opera “Titolo”
Galleria Ariele presenta
Caricasulo Domenico
BIOGRAFIA Domenico Caricasulo nasce a Carbonia (CA), nel 1959. Di formazione classica e poi giuridica, comincia l’attività artistica nel 1979. Frequenta a Sassari, per quattro anni, gli ateliers di importanti pittori e docenti d’arte. Non aderisce a nessuna scuola o corrente d’arte, e sperimenta quasi tutte le tecniche pittoriche come olio, acrilico, acquerello e tempera all’uovo, come anche quelle scultoree in gesso, cemento e materiali vari. Da qualche anno le sue ricerche artistiche si orientano sull’accostamento di materiali vari alla pittura, per giungere oggi alla concezione della stessa come monocromatismo puro. Per metà pugliese e per metà sardo barbaricino, studi classici e giuridici, inizia il suo percorso artistico nel 1979. Studia a fondo le tecniche dei Maestri antichi prima e moderni poi, seguendo una strada che lo porta ad esplorare le possibilità di varie tecniche, dall’acquerello all’olio, alla tempera all’uovo, agli acrilici, alla materia pura con la scultura, materiali di cui sperimenta le possibilità di collegamento e approfondisce le trasformazioni chimiche e materiche. Durante gli studi universitari frequenta per quattro anni circa, a Sassari, gli ateliers di alcuni importanti pittori e docenti d’arte, ascoltandone e mettendone in pratica i preziosi insegnamenti.Consapevole dei rischi, non segue linee precostituite di identificazione pittorica, ma ferma gli attimi della vita e gli stati d’animo sulla materia e con la tecnica che nel momento ritiene più opportuna a rappresentarli.Nell’ultimo periodo si sta dedicando alla ricerca del collegamento tra le materie forti (metallo, cordame) e la dolcezza del segno, arrivando al momento all’interpretazione del solo colore, in qualche caso quasi monocromatico..
CRITICA
Domenico Caricasulo indaga con la sua arte gli effetti del monocromatismo. La superficie pittorica si tinge di un rosso vibrante steso con sfumature sottili, creando delicati effetti chiaroscurali sul fondo attraversato da linee blu, che assumono una forte dicotomia interpretativa: corde di strumenti musicali o anguste sbarre di una prigione................................................................. L’artista sperimenta sul piano materico assemblando tempere e spago su faesite, esaltando sempre il ruolo del colore che ha il compito di reggere la composizione........................................................................... L’architettura compositiva è semplice e lineare, il quadro viene suddiviso secondo moduli geometrici che si trasformano in veicolo di comunicazione diretta con l’osservatore............................................................................................ I lavori di Caricasulo si sfogliano come le pagine di un diario che descrivono stati d’animo unici e irripetibili, offerti allo sguardo di chi ha la sensibilità di leggerli e di interpretarli nella sua soggettività.................................................. Paolo Levi
“Titolo” tecnica mista su tela, 2011, cm 40 x 60
“Titolo” tecnica mista su tela, 2011, cm 60 x 70
“Titolo” tecnica mista su tavola, 2009, cm 55 x 65
“Titolo” tecnica mista su tela, 2011, cm 50 x 40
“Titolo” tecnica mista su tavola, 2010, cm 70 x 70
“Titolo” tecnica mista su tavola, 2010, cm 45 x 80
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