Galleria Ariele presenta
Endellini Paola
Galleria Ariele www.galleria-ariele.com testo critico
Giovanna Arancio
in copertina
particolare dell’opera “ La moglie del clown”
Galleria Ariele presenta
Endellini Paola
BIOGRAFIA
L’approccio alla pittura l’ho avuto dall’età di 12-13 anni con la guida di mio padre. Ho maneggiato gli “strumenti del pittore”, impastato il colore per comprendere i dosaggi, le sfumature e la massa materia da usare. Successivamente ho frequentato per due anni l’Accademia D’Arte “Fondazione Trossi Uberti” in Livorno, dove ho imparato il disegno a carboncino, le proporzioni ed il chiaro scuro. All’Accademia non ho mai dipinto. Per la pittura sono autodidatta. Con il tempo ho sperimentato e frequentato corsi per tecniche diverse come acquarello, trompe l’oeil, mantenendo affinità e simpatia per la tecnica ad olio, con la quale trovo per il mio lavoro maggiori possibilità espressive riguardo al tratto. Mi interessa materializzare per la tela che produco “l’attimo di vita” del soggetto: - uno sguardo; - un respiro; - un’anomalia; - un difetto; - una postura che un istante dopo non esiste più.
CRITICA
ll linguaggio visivo di Paola Endellini si lega a quello musicale anche se l’accostamento non evoca l’astrattismo lirico ma riguarda una neofigurazione che rivisita il quotidiano (con una finestra sul mondo ) lasciando la centralità all’uomo attraverso la passione del ritratto. La pittrice mostra lavori di qualità e la sua tecnica preferita e’ l’olio, curando disegno e colore fino ad ottenere il “carattere” del dipinto. I suoi lavori sono ariosi e verosimili ma nel contempo partecipi del mondo immaginario di Paola Endellini. La predilezione per la tradizione fiamminga, l’impressionismo, il debito verso Van Gogh nella sua produzione più matura, si intravvedono e compartecipano alla formazione della sua cifra stilistica. La poetica imposta il rapporto artista e fruitore individuando un ponte che li mette in contatto e focalizza la funzione dell’opera come luogo di ascolto interiore e, con stretta interpretazione, in quanto tale trascendente e fonte di infinite letture soggettive. Questa visione del lavoro artistico accresce l’importanza e la responsabilità attribuite all’opera d’arte e rivela l’impegno e il senso che guidano la pittrice. E’ una neo figurazione attenta alla condizione femminile e ai disagi sociali dentro il riquadro della memoria.
“La moglie del clown” olio su tela - 2010 - cm 60x60
“Il velo” olio su tela - 2004 - cm 60x90
“Il mediatore” olio su tela - 2005 - cm 70x90
“La sbirciata” olio su tela - 2007 - cm 80x40
“La preda” olio su tela - 2010 - cm 70x90
“Rifiutato” olio su tela - 2008 - cm 70x90
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