Galleria Ariele presenta
Enzo Briscese
Galleria Ariele www.galleria-ariele.com testo critico
Giovanna Arancio impaginazione e grafica
Gianguido Oggeri Breda Rosaria Di DIo
in copertina
particolare dell’opera “Ordine apparente”.
Galleria Ariele presenta
Enzo Briscese
BIOGRAFIA
Enzo Briscese nasce a Venosa, (Pz). Inizia a dipingere negli anni sessanta sotto la guida del pittore Lillo Dellino di Bari e nel decennio successivo prosegue la sua formazione pittorica nell’ambiente artistico veneto. A partire dagli anni settanta, trasferitosi a Torino, frequenta l’amico pittore naturalista Marcello Cavallo, il quale influenza la sua tematica figurativa. Una svolta importante avviene con la frequentazione degli studi di Giacomo Soffiantino e in seguito di Giorgio Ramella; il primo lo stimola a raffinare il disegno mentre il secondo ne arricchisce l’uso del colore. È in questi laboratori che Briscese stringe amicizia con il compianto pittore Italo Zopolo di cui continuerà il percorso artistico imboccando la strada informale: tale incontro è fonte di arricchimento reciproco e dà inizio a una fattiva sinergia. Verso la fine degli anni novanta Briscese comincia a modificare la sua cifra stilistica passando dalla figurazione classica a quella rielaborata di marca picassiana; sussegue un periodo dedicato agli “studi” in cui affiorano rimandi concettuali che porteranno a ulteriori sviluppi che frantumano completamente la figura. Attualmente il suo percorso stilistico si è arricchito attraverso una nuova fase in cui si avverte la necessità di un peculiare “ritorno” al figurativo che affiora all’interno del contesto astratto.
CRITICA
“...privilegia la scomposizione di piani, come esplorazione visionaria, e colta ricerca concettuale, che riprende il pensiero cubista e costruttivista del primo Novecento. Questa pittura riafferma con garbo la possibilità di momenti arcani, grazie a uno scenario dove reminiscenze figurali, più o meno esplicitate, si coniugano in un contesto liricamente informale, mettendo a punto un microcosmo che si ricompone in un unicum ragionato e reso coerente, tramite segnali e richiami allusivi. Vibrano sentimenti inespressi in queste ricognizioni di eventi, il cui significato resta comunque sospeso e accessibile solo come intuizione. Il percorso visivo si traduce in un segno rapido, elegante, e in una materia trasparente, leggera, a suo modo dialogante, e poeticamente armonizzata nei giochi tonali. Si può ben dire quanto Briscese sia pittore della positività, anche nel momento in cui le sue visioni assumono le sembianze di una realtà sfuggente; non c’è infatti conflitto in queste composizioni dove l’inconscio non è tenebra perturbante, ma processo chiarificatore, autobiografico si direbbe, che si apre allo sguardo come accogliente repertorio di oggetti teneramente quotidiani, avvolti nella dolcezza ipnotica e nel silenzio ovattato di uno spazio metafisico”. (estratto dal testo critico di Paolo Levi).
“Ordine apparente� tecnica mista su tela, 2010, cm 70 x 60.
“Ordine apparente� tecnica mista su tela, 2010, cm 70 x 60.
“Natura morta asimmetrica� tecnica mista su tela, 2011, cm 50 x 50.
“Natura morta con figure� tecnica mista su tela, 2011, cm 50 x 50.
“Natura morta con spirale� tecnica mista su tela, 2011, cm 50 x 50.
“Natura morta con torre� tecnica mista su tela, 2011, cm 50 x 50.
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