Galleria Ariele presenta
Santuari Gabriella
Galleria Ariele www.galleria-ariele.com testo critico
Maria Beatrice Rigobello Autizi impaginazione e grafica
Gianguido Oggeri Breda Rosaria Di DIo
in copertina “Gaia�
Galleria Ariele presenta
Santuari Gabriella
BIOGRAFIA
Nata a Trento, trascorre i suoi primi vent’anni a Milano, per poi trasferirsi definitivamente a Padova. A Venezia si laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università Ca’ Foscari, ma poi si dedica alla sua passione di sempre. Artista poliedrica, ama spaziare dalla pittura alle installazioni, mostrando di saper creare opere di grande effetto attraverso l’ utilizzo di stili diversi e tecniche e materiali di ogni genere. Da una quindicina d’anni l’artista si è orientata anche verso una ricerca pittorica personale di incidenza sociale, muovendo da un motivo concettuale di stretta attualità: il rapporto tra l’uomo contemporaneo e le seduzioni commerciali. Per le sue creazioni utilizza in vari modi contenitori in cartone di prodotti alimentari freschi, secchi o surgelati, che trasforma in quadri o opere pittoriche di valenza plastica, per contrapporsi alla violenza della pubblicità, che entra subdolamente nelle case attraverso il cibo confezionato. Ci aggiunge, poi, oggetti di recupero, brandelli di materia, elementi che diverranno base pittorica, portando con sé traccia della propria storia e di quella dell’uomo con cui sono stati in contatto. Per l’interesse suscitato dalla sua ricerca è stata invitata a moltissime mostre nazionali ed internazionali, esponendo in gallerie private, musei e istituti italiani di cultura, dall’Australia alla Norvegia e Finlandia, dall’Argentina e Brasile alla Francia, dalla Turchia e Ungheria alla Germania. Nel 2007 ha partecipato alla 52a Biennale d’Arte di Venezia, nella mostra collaterale “ Performative Paper Project”.
CRITICA
Attenta alle problematiche del mondo attuale, Gabriella Santuari orienta il suo interesse non solo verso l’ecologia, con la sua produzione di opere plastiche, ma anche verso le tensioni del nostro tempo,con uno sguardo particolare all’animo femminile. Nella sua produzione pittorica i soggetti ricorrenti sono infatti le donne, donne forti, spesso con grandi occhi espressivi, avvolti da un’ aureola di colore che accende di luce la realtà. Donne dalla personalità poliedrica, che passano attraverso dimensioni che vanno dal grande all’ infinitamente piccolo senza mai perdere la loro identità emblematica, puntano lo sguardo intenso sull’osservatore o fuggono verso un mondo che solo loro sanno individuare, in una fissità codificata che ne sintetizza il destino; apparentemente simili, quasi uguali, ma in realtà profondamente diverse, caleidoscopio di un’identità complessa, tormentata, ma che ostinatamente preservano un nucleo gentile e immaginifico di se stesse. Trasformate in pura immagine, figurativamente reali, ma paradossalmente virtuali, simulacro omologato di un sistema acquisito, riescono a stabilire una sorta di collegamento con il mondo e, paradossalmente, si trasformano da comparse in protagoniste. Emergono così, rappresentati con profonda sensibilità, molteplici stati d’animo, conflitti e paure, situazioni di isolamento e solitudine, ma anche dolcezza e apertura. Donne che rivelano una fatale transitorietà, ma anche la forza di essere se stesse, a volte vinte, a volte vincitrici.
“Gaia” acrilico su stampa su tela, 2010, cm 150 x 125
“L’albero della vita” acrilico su stampa su tela, 2009, cm 200 x 150
“Un fiore di ragazza� acrilico su stampa su tela, 2011, cm 170 x 120
“Vanità” materiale vario dipinti con acrilici, 2010, cm 18x10x6
“Una gatta sopra il palo� scatole con scultura in ceramica e in bronzo, 2009, cm23x31x11
“Amabile visione� scatoladi cartone dipinta su vocabolarietto di latino 2007, cm 17x30x8
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