Cenerentola

Cendrillon © 2009 Flammarion, per il testo e i disegni Cenerentola © 2012 Gallucci/Casterman Stampato in Cina All rights reserved under International Pan-American and Universal Copyright Conventions. Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni.

disegni di Charlotte Gastaut

Cenerentola dalla favola di Charles Perrault disegni di Charlotte Gastaut traduzione di Alessandro Marcigliano

Charles Perrault Charles Perrault

Il classico di Charles Perrault in una preziosa edizione sontuosamente illustrata da Charlotte Gastaut.

dalla favola di

disegni di

Charlotte Gastaut

dalla favola di Charles Perrault disegni di Charlotte Gastaut

A Jeanine C. G.

C’

era una volta un gentiluomo assai ricco. Un giorno sua moglie si ammalò e morì. Egli rimase solo con la loro unica figlia, una fanciulla di una dolcezza e di una bontà senza pari; aveva ricevuto queste doti dalla madre, che era la persona migliore del mondo. Poco tempo dopo, il padre si risposò con una donna sprezzante e superba. La nuova moglie aveva due figlie con il suo stesso carattere. Le assomigliavano in tutto e per tutto: erano tanto graziose e luminose di viso, quanto brutte e nere di cuore. Appena celebrate le nozze, la matrigna rivelò tutta la propria malvagità. Ordinò alla povera fanciulla i lavori di casa più duri: doveva fare il bucato e rigovernare i piatti, strofinare le scale e rassettare le stanze. La sua camera fu spostata nel granaio, sotto il tetto della casa, e per letto le fu assegnato un pagliericcio scomodo. Le sue sorelle, invece, avevano camere comode e riposavano su morbidi giacigli.

La poveretta subiva tutto con pazienza. Non osava lamentarsi col padre, perché non voleva farlo soffrire. La sera, stremata dalla giornata, si riposava nell’angolo del camino, seduta tra la cenere. Per questo le sorelle maligne la chiamavano Cenerentola. Tuttavia, pur con i suoi miseri abiti, Cenerentola era cento volte più bella delle sorelle, anche se loro erano vestite di tutto punto. Un bel giorno il figlio del Re diede un ballo, e invitò tutte le ragazze da marito del regno. Quando le due sorelle lo vennero a sapere furono felicissime. Da quel momento non pensarono ad altro che ai loro abiti e alle loro acconciature. «Io indosserò il mio abito di velluto rosso, con trine e merletti» diceva la maggiore. «Io indosserò il mantello ricamato di fiori d’oro e la mia collana di brillanti» diceva la minore. Stavano tutto il giorno davanti allo specchio.