Chicco d'oro. Lino Faccincani da bimbo povero a milionario

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ENRICA MARIATERESA FERRAZZI

C’era una volta, anzi c’è ancora… la storia incredibile epperò vera di Lino Faccincani, imprenditore del settore tessile che, partendo da zero, ha conseguito successo, fama e ricchezza con onestà e senza compromessi, solo facendo tesoro degli insegnamenti ricevuti da bambino da mamma Elena che tanto lo amava e lo chiamava chicco d’oro.

Chicco d’oro ENRICA MARIATERESA FERRAZZI

ISBN 978-88-9348-205-9

€ 18,00




Lino Faccincani Chicco d’oro a cura di Enrica Mariateresa Ferrazzi disegni di Stefania Pravato ISBN 978-88-9348-205-9 Prima edizione aprile 2017 ristampa 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2021 2020 2019 2018 2017 © 2017 Carlo Gallucci editore srl - Roma galluccieditore.com Stampato per conto di Carlo Gallucci editore srl presso Longo spa (Bolzano) nel mese di aprile 2017

Il marchio FSC® garantisce che la carta di questo volume contiene cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’FSC® (Forest Stewardship Council®) è una Organizzazione non governativa internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Per maggiori informazioni vai su www.fsc.org e www.fsc-italia.it Il bilancio dell’anidride carbonica generata da questo libro è uguale a zero. Le emissioni di CO2 prodotte per la realizzazione del volume, infatti, sono state calcolate da NatureOffice e compensate con progetti di rimboschimento, realizzati anch’essi da NatureOffice e finanziati in proporzione dall’editore. NatureOffice è una società di consulenza che studia e sviluppa strategie sostenibili per la salvaguardia del clima su base volontaria. È attiva in Europa e nel Nord e Sud America. Per saperne di più visita il sito www.natureoffice.com Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni.


C’era una volta, anzi c’è ancora... la storia incredibile epperò vera di Lino Faccincani, imprenditore del settore tessile che, partendo da zero, ha conseguito successo, fama e ricchezza con onestà e senza compromessi, solo facendo tesoro degli insegnamenti ricevuti da bambino da mamma Elena che tanto lo amava e lo chiamava chicco d’oro. Questo bambino, nato in una famiglia povera, cresciuto prima in un istituto e poi senza vergogna di fare lavori umili e di spaccarsi la schiena per sopravvivere alla fame nel Secondo dopoguerra, è il chicco d’oro che davvero ha dato frutti sorprendenti e duraturi: sognando grandi traguardi, sacrificandosi senza cedere alle avversità, mai montandosi la testa dopo aver ottenuto successo e benessere, anzi condividendo con gli altri la propria fortuna. Quel bimbo povero divenuto milionario condivide attraverso queste pagine il suo tesoro più caro e inestimabile finora custodito gelosamente: la memoria di mamma Elena e della propria esistenza. E questa storia incredibile epperò vera ha la sua morale: sebbene non vissero insieme felici e contenti, mamma Elena e il suo chicco d’oro vivono di un amore che supera i limiti del tempo e dello spazio.

Enrica Mariateresa Ferrazzi



Enrica Mariateresa Ferrazzi

Chicco d’oro Lino Faccincani da bimbo povero a milionario

illustrazioni di Stefania Pravato



L’infanza tranquilla a Roverbella

Roverbella, un piccolo paese nella tranquilla campagna mantovana: lì sono nato io, Lino, il 9 settembre 1930, mentre le rondini iniziavano a volare via e i grilli riponevano nella custodia i loro violini. La prima persona che mi sorrise fu mia mamma, Elena Fiore: da subito innamorata di quel bimbo biondo aggiunto alla sua nidiata con Lina, Giovanni e Caterina. La mamma diceva che i miei riccioli assomigliavano a grano filato e così mi diede un nomignolo particolare:

chicco d’oro.

A ispirarla erano le spighe dorate che crescevano rigogliose a Corte Cave, il podere dove abitavamo e di proprietà del nonno materno Giovanni: detto il barba, perché considerato il saggio del paese, bravo negli affari e buono e generoso con tutti.


Mio papà, Adelino Faccincani, era uno dei contadini che lavoravano per il nonno: alto, moro, fisico prestante, bel sorriso, gran lavoratore. Appena lo conobbe, la mamma se ne innamorò, e lui ricambiò i suoi sentimenti, facendo trionfare il loro amore sugli ostacoli posti dalle famiglie. Nonostante lui non fosse dello stesso livello sociale e culturale, il nonno accettò comunque che si sposassero, e che rimanessero ad abitare a Corte Cave, dove in pochi anni la nuova famiglia crebbe nell’amore e tra la bellezza della natura.




Ricordo con nostalgia l’aia di Corte Cave, luogo di incontro e di festa: nelle sere d’estate il nonno, seduto su una panca circondato da noi bambini, ci affascinava con racconti che erano lezioni sulla natura, pagine di scienza e di filosofia, mischiate a miti e leggende. Nei giorni di festa, sulla tovaglia immacolata non mancava mai un enorme piatto di pasta fatta in casa e il pane fragrante appena uscito dal forno; sulla credenza la torta di mele preparata dalla mamma. E nonno Giovanni tagliava le fette di pane dicendo “Godiamoci questo ben di Dio!� Davvero Corte Cave era un Paradiso.


L’anno successivo ci trasferimmo in un’altra abitazione: due soli locali dove vivevamo in nove, servizi igienici in cortile, in comune con le altre famiglie. Unico miglioramento fu un rubinetto con acqua corrente in casa. Comunque un salto di qualità: almeno non dovevamo più uscire all’aperto per andare a pescare l’acqua dal pozzo. La casa sorgeva vicino alla roggia Vettabbia, canale agricolo in cui si raccoglievano le acque derivate dal fiume Seveso. Era umida e malsana e, per quanto la mamma cercasse di coprirci bene e di tenerci al caldo, noi bambini eravamo spesso ammalati. La roggia era anche il terrore della mamma, perché temeva che uno di noi potesse caderci dentro. Un brutto giorno mia sorella Maria scivolò nel canale mentre giocava con le amichette: le bambine urlavano disperate mentre la corrente la trascinava via. “Mamma! Mamma! Aiuto, qualcuno mi aiuti!”, gridava Maria tentando di mantenersi a galla, sbattendo le braccia terrorizzata. La mamma, in preda al panico, si precipitò verso la roggia, ma la mia sorellina era già lontana, travolta dalle acque. Fortunatamente, vicino a un ponte, alcuni ragazzi la videro, si tuffarono, riuscirono a salvarla e la riportarono a casa. Da quel giorno nessuno di noi bambini si avvicinò più al canale.




Q

uando ero piccolo, i miei capelli erano dorati come il grano. Per questo mamma Elena Fiore mi diede un nomignolo particolare: chicco d’oro. La mia infanzia fu serena, ma quel Paradiso non durò a lungo. A causa di un parto difficile, mamma faticò a riprendersi e dovette abbandonare i figli al loro destino: morì mentre io e miei fratelli eravamo ospiti di alcuni istituti assistenziali. Nella vita ho affrontato tante difficoltà e sono stato anche fortunato. Ogni più rosea aspettativa è stata superata, ma sempre ho sognato cose grandi. Fin da bambino ho abitato molte case, ma casa mia è anzitutto il cuore che batte ascoltando affetto e insegnamenti di mia mamma. Oggi ho vissuto più del doppio di quanto visse mia mamma: penso sia orgogliosa del suo chicco d’oro che sempre ha cercato di migliorare per sé e per altri, sempre agendo correttamente, aiutando quanti stavano bene grazie a lui e chi sta peggio. Lino Faccincani




ENRICA MARIATERESA FERRAZZI

C’era una volta, anzi c’è ancora… la storia incredibile epperò vera di Lino Faccincani, imprenditore del settore tessile che, partendo da zero, ha conseguito successo, fama e ricchezza con onestà e senza compromessi, solo facendo tesoro degli insegnamenti ricevuti da bambino da mamma Elena che tanto lo amava e lo chiamava chicco d’oro.

Chicco d’oro ENRICA MARIATERESA FERRAZZI

ISBN 978-88-9348-205-9

€ 18,00


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