Ely + Bea occhio alla babysitter!

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OCCHIO ALLA BABYSITTER! di annie barrows + sophie blackall

ANNIE BARROWS ha avuto molte babysitter quando era piccola e qui coglie l’occasione per chiedere scusa a tutte. Le dispiace per aver origliato le loro telefonate, e soprattutto per quella volta in cui ha sequestrato il gatto della tata e ha preteso dieci dollari di riscatto. Se vuoi saperne di più su di lei e su Ely + Bea, visita il suo sito anniebarrows.com

SOPHIE BLACKALL non ha mai avuto babysitter, ma da giovane ha fatto lei da tata a un sacco di bambini. Non ha idea di dove siano, oggi, quei marmocchi di allora, ma sa per certo di averne due suoi, ed è abbastanza sicura che si trovino da qualche parte, in giro per casa. Se vuoi conoscerla più da vicino vai sul suo sito sophieblackall.com

OCCHIO ALLA BABYSITTER!

Annie Barrows + disegni di Sophie Blackall traduzione di Paola Mazzarelli

Annie Barrows

Ely + Bea Occhio alla babysitter! disegni di Sophie Blackall traduzione dall’inglese di Paola Mazzarelli

ISBN 978-88-3624-931-2 Prima edizione gennaio 2014 Quarta edizione marzo 2019 Nuova edizione gennaio 2023 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2027 2026 2025 2024 2023

© 2014 Carlo Gallucci editore srl - Roma

A Liz e Morgan, babysitter e babysitterato

A Callum e Harrison S.

Ivy and Bean take care of the babysitter testo © 2008 Annie Barrows illustrazioni © 2008 Sophie Blackall Pubblicato per la prima volta in lingua inglese da Chronicle Books LLC, San Francisco, California

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A. B.
B.
INDICE TROPPO BELLO PER ESSERE VERO 5 CATACLISMI GEMELLI 15 IL PICCOLO ESPERIMENTO 29 CHI BADA A CHI? 39 LA CANOTTIERA DELLA LIBERTÀ 51 DOVE SEI MISS SIMPATIA? 61 LO SPORTELLO SUL SOFFITTO 71 OH-OH 81 UN MARE DI GUAI 91 A CONTI FATTI 105 UN DOLCE BEN MERITATO 115

TROPPO BELLO PER ESSERE VERO

Ciac! Bea pestava il granturco. Ne metteva qualche chicco sul marciapiede e poi con tutte le sue forze ci picchiava sopra con un sasso. Ciac! Non riusciva neanche a scalfirlo, ma che imp o r t a v a ? I l d i v e r t i m e n t o e r a p r o p r i o q u e l l o . C’era da pestare per un pezzo. Ciac! «Si può sapere che cosa stai facendo?» Era Nancy, sua sorella, che la osservava dal portico di casa.

«Pesto il granturco». Ciac! Bea scrutò i grani sul marciapiede. Qualcuno si era frantumato. «Puoi farlo un po’ anche tu, se vuoi. Ne ho un sacchetto intero».

Nancy restò a guardarla per qualche istante. «A che ti serve?» «Cibo» disse Bea. «Ci farò il pane». Ciac! «Guarda! Farina di granturco!»

Nancy fu lì lì per andare a vedere. Era già scesa sul primo gradino. Poi mise su una faccia sdegnosa e disse: «Come se la mamma ti lasciasse mangiare roba che è stata spiaccicata sul marciapiede. Puoi scordartelo».

Bea aveva voglia di tirarle il sasso, ma ci ripensò. Aveva sette anni. Sua sorella ne aveva undici. E lei sapeva come farle saltare i nervi senza finire nei guai. Cominciò a frignare a voce alta: «Dobbiamo pestare il grano o moriremo di fame! Viene l’inverno! Se non pestiamo il gran o , c i t o c c h e r à m a ngiare pietre!» «Piantala Bea!» fec e N a n c y. « Ti g u a r d eranno tutti!»

Nancy temeva sempre che tutti la guardassero. Bea voleva che tutti la guardas-

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sero. Si buttò lunga distesa sul marciapiede e cominciò a rotolarsi di qua e di là, gridando: «Una manciata di farina. Solo una manciata di farina. Non chiedo altro!» Sentì sbattere la porta. Nancy era rientrata in casa. Era stato facile. Smise di rotolarsi e se ne stette là sul marc i a p i e d e , a g u a r d a r e p e r a r i a . C ’ e r a u n b e l sole caldo. Quanto le piacevano i sabati! «C’è della terra a casa mia» disse una voce sopra di lei. Era Sofia W., che abitava lì vicino.

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«Come sarebbe, della terra?» chiese Bea. Sofi a s or r i s e. Le m anc avano tutti e due i denti davanti e aveva riempito il buco con una gomma da masticare. «Terra. Un enorme mucchio di terra».

La cosa diventava interessante. Bea saltò in piedi e raccolse il suo sacchettino di granturco. Insieme, fecero la rotonda di Pancake Court di corsa.

La casa di Sofia W. era in tutto e per tutto s i m i l e a l l e a l t r e c a s e d e l l a s t r a d a , m a q u e l g i o r n o e r a d i v e r s a . N e l g i a r d i n e t t o d a v a n t i c’era un immenso mucchio di terra. Una vera e p r o p r i a m o n t a g n a , a l t a q u a n t o i l p o r t i c o . Forse addirittura di più. Occupava tutto il prato fino al vialetto. Era terra color marrone scuro, il tipo che sa di buono ed è già quasi fango. «Uao! Vuoi dire che i tuoi ti hanno regalato un mucchio di terra?»

«In un certo senso» disse Sofia. «Serve per il giardino, ma non la useranno fino alla settimana prossima»

«E ci possiamo giocare?» chiese Bea. Semb r a v a t r o p p o b e l l o p e r e s s e r e v e r o . « L a t u a mamma è d’accordo?»

Sofia si voltò verso casa sua con una mezza risatina. «La mia mamma è fuori. C’è la babysitter».

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B e a o s s e r v ò i l m u c c h i o d i t e r r a . N o n l o avrebbero lasciato lì se non volevano che nessuno lo usasse, pensava. «Dobbiamo chiedere alla babysitter, allora?»

In quel mentre il portoncino di casa si aprì e una ragazza mise fuori la testa. Era la babysitter. «Ah» disse a Sofia. «Sei qui» «Possiamo giocare con questa terra?» chiese Bea con garbo.

La ragazza guardò il mucchio come se lo vedesse per la prima volta. «Boh… Immagino di sì. Ma non portatela in giro per tutta la casa»

«Tranquilla» disse Bea. «Non ci pensiamo neanche a entrare in casa».

La babysitter fece un vago cenno di assenso. «Io sono qua a guardare la tele, ok?»

«Va bene» disse Sofia. Aspettarono che la babysitter tornasse dentro. Poi Sofia disse: «A che cosa giochiamo?»

«Giocare!» fece Bea. «Non abbiamo tempo per giocare! Qui c’è un vulcano che sta per esplodere!»

Stampato per conto di Carlo Gallucci editore srl presso Rotolito spa (Pioltello, MI) nel mese di dicembre 2022

«Un tocco lieve e ironico […] Le protagoniste hanno quell’aria sbarazzina che le rende subito amabili, mai zuccherose»

* Grazia Gotti Zazienews

«Perno della trama sono le due fanciullette, il loro rapporto, la loro curiosità, la capacità di combinare guai, colpa di un’immaginazione assai fervida»

* Alessandra Rota la Repubblica

«Libri scalpitanti di invenzioni e avventure finemente architettate […] Il successo della saga si deve allo stile asciutto e incalzante del racconto e al tocco di perfidia del disegno»

* Giuseppe Lisciani Libero

«Ely + Bea: due ragazzine opposte ma amicissime, oltre 1,5 milioni di copie negli Stati Uniti, serie best-seller nella classifica del “New York Times”»

* Panorama

«Impossibile non amare queste due piccole pesti, sempre ironiche e avventurose»

* Il Tempo

«La delizia è nei dettagli, nella leggerezza e precisione del tratto con cui sono raffigurate le due bambine»

* Booklist

Bea ha appena scoperto che dovrà trascorrere tutto il pomeriggio con la sorella maggiore, Nancy, mentre i genitori sono fuori. Che incubo! Ma Bea non si dà per vinta e, con l’aiuto dell’amica Ely, elabora un piano per dimostrare che sua sorella è davvero la peggior babysitter al mondo…

«Due formidabili amiche per la pelle piene di buone cattive idee: se le nostre figlie devono essere monelle, speriamo che lo siano così» * Corriere della Sera

traduzione di Paola Mazzarelli
ALLA BABYSITTER! Consigliato dagli 8 anni Buone per forza 8 Nessuna notizia, buona notizia! 9 Ely + Bea dettano le regole 10 Mistero a Pancake Court A caccia di tesori Della
Ballerine a tutti i costi Ma che bella pensata! Una grande famiglia felice 11 12 Ely + Bea Il fantasma della scuola Amiche da record
OCCHIO
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