Ely + Bea. Ma che bella pensata!

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MACHE BE A P NSATA!

di annie barrows + sophie blackall

ANNIE BARROWS si appassiona a molti argomenti scientifici, specie a quelli che non capisce, tipo i buchi neri che, nel caso tu non li abbia mai sentiti nominare, sono davvero formidabili. Sta cercando una soluzione per il riscaldamento globale. Finora non l’ha trovata. Per altre informazioni sulla sua carriera scientifica e su Ely + Bea, visita il sito www.anniebarrows.com

In terza elementare SOPHIE BLACKALL e i suoi compagni organizzavano gare di velocità con i vermi durante la ricreazione. Purtroppo prima delle vacanze Sophie dimenticò i suoi nell’armadietto… Da allora ha sempre fatto il possibile per essere gentile con loro. Se vuoi conoscerla più da vicino vai sul suo suo sito sophieblackall.com

MA CHE BELLA PENSATA!

Annie Barrows + disegni di Sophie Blackall traduzione di Paola Mazzarelli

A tutti i bibliotecari per bambini, ovunque nel mondo, e in particolare a Mrs Jean Merian A. B.

A Leah Brunski, grande maestra S. B.

Un ringraziamento particolare a Sean Fottrell per le informazioni sul riscaldamento globale.

Annie Barrows

Ely + Bea. Ma che bella pensata!

disegni di Sophie Blackall

traduzione dall’inglese di Paola Mazzarelli

ISBN 978-88-3624-967-1

Prima edizione marzo 2015

Seconda edizione luglio 2018

Nuova edizione marzo 2023

ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0

anno 2027 2026 2025 2024 2023

© 2015 Carlo Gallucci editore srl - Roma

Ivy + Bean: What’s the Big Idea?

testo © 2010 Annie Barrows

illustrazioni © 2010 Sophie Blackall

Pubblicato per la prima volta in lingua inglese da Chronicle Books LLC, San Francisco, California

Gallucci e il logo sono marchi registrati

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g a l l u c c i e d i t o r e . c o m

Il marchio FSC® garantisce che la carta di questo volume contiene cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici

L’FSC® (Forest Stewardship Council®) è una Organizzazione non governativa internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Per maggiori informazioni vai su https://ic.fsc.org/en e https://it.fsc.org/it-

Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni

INDICE

BEA FORMICOLA 5

DESERTI MERITATI 15

CALDO E ANSIA 27

TRA I GHIACCI! 38

NIENTE CRUDELTÀ, NIENTE VIVISEZIONE 53

LA LEGGE DEL PIÙ FORTE 64

RISO ENERGETICO 79

DÀI E DÀI… 87

PROGETTI SCIENTIFICI 99

LIETO FINE 113

POSTFAZIONE: PERCHÉ NON BASTA

BUTTARE CUBETTI DI GHIACCIO IN ARIA? 120

BEA FORMICOLA

I n c a s a d i B e a e r a s u c c e s s o u n g u a i o . I l guaio si chiamava “pinzatrice”. Bea andava matta per la pinzatrice. E aveva disseminato di punti metallici cose che non erano fatte per i punti metallici. Tutta roba che, pinzata qua e là, stava benissimo. Ma la mamma la pensava diversamente. Adesso Bea era in castigo in giardino.

Le toccava restarci per un pezzo. Si guardò intorno. Il solito giardino di sempre, il solito vecchio tappeto elastico, la solita casetta dei giochi tutta sbilenca, il solito mucchio di secchielli, corde, trampoli. Niente di divertente. E giocare all’incidente nella discarica? L’incidente nella discarica era quando facevi un gran mucchio di tutto quello che trovavi in giro e poi ci spingev locità l’automobile a peda c’era gusto. Si alzò e passò do dal bel prato all’inglese a

d i p r a t o i n c o l t o . Q u e l l o e r

s u o p e z z o d i g i a r d i n o . E r

t u t t o p i e n o d i g o b b e e d

b u c h e . L e g o b b e e r a n o i punti dove Bea aveva sepolto un tesoro per i bambini del futuro.

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P r e s e u n a p a l a . A l d i a v o l o i b a m b i n i d e l futuro. Lei moriva di noia adesso. E poi, chissà c h e u n a m m i r a t o r e s e g r e t o n o n a v e s s e a ggiunto qualcosa di interessante al tesoro, tipo un cranio di rubini o un uovo di dinosauro.

Bea non seppelliva mai un tesoro troppo a fondo, così era facile tirarlo fuori. Questo l’aveva messo dentro un sacchetto di carta, ma il sacchetto non se l’era cavata bene. Non era neanche più un sacchetto di carta. «Caspiterina!» esclamò Bea a voce alta. «Ho trovato un tesoro». Strappò via i brandelli muffiti. Che delusione! Niente cranio di rubini. Niente uovo di dinosauro. Era la stessa stessissima roba che aveva sepolto lei due

settimane prima: filo interdentale, pinzette e una lente di ingrandimento. Bel tesoro!

Si buttò stesa a terra, pancia sotto. «Sto morendo di noia» cominciò a lagnarsi, sperando che la mamma sentisse. «Sto moo-reee-ndo». Dette qualche colpetto di tosse, come se stesse sull’orlo della tomba: «Eeeh-aaah!» Poi restò immobile. Bastava che uno guardasse fuori dalla veranda per pensare che era morta. E allora sì che quella persona si sarebbe sentita in colpa.

Se ne stette immobile per un po’.

Ultraimmobile.

Sentì battere il cuore.

Sentì fremere i peli sul braccio.

A p r ì g l i o c c h i . C ’ e r a u n a f o r m i c a c h e l e correva sul polso. Bea si allungò a prendere l a l e n t e e s i m i s e a o s s e r v a r e l a f o r m i c a . I l braccio era come una montagna e la formica come un alpinista che ci si arrampicava sopra

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c o n u n ’ e s p r e s s i o n e d i s t a n c h e z z a i n f a c c i a .

Povera formichina, che faticaccia! La capiva, perché a volte i suoi genitori portavano anche lei a camminare in montagna. Guardò la formica zigzagare tra i peli e avviarsi a scendere dal l ’al tr a par te. Le offr ì uno s tel o d’er ba da usare come scivolo, ma quella parve sconcertata. Si fermò, guardò preoccupata di qua e di là e poi continuò per la sua strada. Aveva qualcosa in mente e non intendeva lasciarsi distrarre. Attraverso la lente Bea la osservò s c e n d e r e s u l p r a t o e c o r r e r e t r a u n o s t e l o e l’altro. Aveva una gran fretta. Andò a sbattere

c o n t r o u n ’ a l t r a f o r m i c a c h e v e n i v a i n s e n s o o p p o s t o . M a n o n s i f e r m a r o n o n e p p u r e u n m o m e n t o a s c a m b i a r e q u a t t r o c h i a c c h i e r e .

Filarono via tutte e due in direzioni opposte.

Bea seguì la sua formica fino a uno spiazzo di terra nuda, dove quella si infilò in un buco.

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« Vi e n i f u o r i » b i s b i g l i ò . S i m p a t i c a , l a s u a formichina. Chissà se toccando la sua casa la convinceva a uscire di nuovo. Cercò uno stecco e picchiò sul buco. Quattro formiche schizzarono fuori, scappando in quattro direzioni diverse. Ma nessuna sembrava la sua.

R e s t ò l ì a g u a r d a r e p e r u n p e z z o . Vi d e

m o l t e f o r m i c h e a n d a r e e v e n i r e . Av e v a n o tutte l’aria di sapere il fatto loro. Come avess e r o o g n u n a u n c o m p i t o i m p o r t a n t e d a s v o lg e r e . E n e s s u n a d a v a s e g n o d i a c c o r g e r s i d i

q u a n t o e r a n o m i n u s c o l e e i n s i g n i f i c a n t i i n c o n f r o n t o a l e i .

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«Un tocco lieve e ironico […] Le protagoniste hanno quell’aria sbarazzina che le rende subito amabili, mai zuccherose»

* Grazia Gotti Zazienews

«Perno della trama sono le due fanciullette, il loro rapporto, la loro curiosità, la capacità di combinare guai, colpa di un’immaginazione assai fervida»

* Alessandra Rota la Repubblica

«Libri scalpitanti di invenzioni e avventure finemente architettate […] Il successo della saga si deve allo stile asciutto e incalzante del racconto e al tocco di perfidia del disegno»

* Giuseppe Lisciani Libero

«Ely + Bea: due ragazzine opposte ma amicissime, oltre 1,5 milioni di copie negli Stati Uniti, serie best-seller nella classifica del “New York Times”»

* Panorama

«Impossibile non amare queste due piccole pesti, sempre ironiche e avventurose»

* Il Tempo

«La delizia è nei dettagli, nella leggerezza e precisione del tratto con cui sono raffigurate le due bambine»

* Booklist

MA CHE BELLA PENSATA!

Per la Giornata della scienza tutti i bambini della scuola sono in subbuglio: che cosa si può fare per salvare la Terra dal riscaldamento globale? A Ely e Bea, scienziate in erba, le idee non mancano di certo. Cosa architetteranno questa volta? E che c’entrano le formiche e il cane della Signora Trantz in tutta questa storia? Scopriamolo insieme!

«Due formidabili amiche per la pelle piene di buone cattive idee: se le nostre figlie devono essere monelle, speriamo che lo siano così»

* Corriere della Sera

traduzione di Paola Mazzarelli Consigliato dagli 8 anni
8
9
10 Mistero
A caccia di tesori Della stessa serie: Una grande famiglia felice 11 12
Amiche
Buone
Nessuna notizia, buona notizia! Ely + Bea dettano le regole a Pancake Court
Ely + Bea Il fantasma della scuola
da record Occhio alla babysitter!
per forza Ballerine a tutti i costi

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