PER FORZ E N A BUO
di annie barrows
+ sophie blackall
ANNIE BARROWS da piccola era sempre buona e dolce, gentile e pura di cuore. Non faceva mai niente di male. Beh, tranne quella volta del rossetto. E poi… sì, qualcuno potrebbe pensare che quello che aveva fatto al gatto fosse cattivo, ma il gatto non se l’era presa. Si era divertito. Se vuoi saperne di più su di lei e su Ely + Bea, visita il suo sito anniebarrows.com
SOPHIE BLACKALL era più simile a Ely che a Bea e da bambina si è sempre comportata bene. Ora che è grande cerca di rifarsi. E anche i suoi figli sono ragazzi vivacissimi, che una ne pensano e cento ne fanno. Se vuoi conoscerla più da vicino vai sul suo sito sophieblackall.com
UAO Universale d’Avventure e d’Osservazioni
Annie Barrows
Ely + Bea Buone per forza disegni di
Sophie Blackall
Annie Barrows Ely + Bea buone per forza disegni di Sophie Blackall traduzione di Paola Mazzarelli
A Sally, che non assomiglia per niente a Nancy A. B. A Sarah, Angus e Anna, che non sono mai cattivi, proprio mai S. B.
ISBN 978-88-6145-687-7 © 2014 Carlo Gallucci editore srl - Roma Prima edizione italiana marzo 2014 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2019 2018 2017 2016 2015 2014 Ivy and Bean Bound to Be Bad testo © 2008 Annie Barrows illustrazioni © 2008 Sophie Blackall Tutti i diritti riservati Pubblicato per la prima volta in lingua inglese da Chronicle Books LLC, San Francisco, California
galluccieditore.com
Il marchio FSC® garantisce che la carta di questo volume contiene cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’FSC® (Forest Stewardship Council®) è una Organizzazione non governativa internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Per maggiori informazioni vai su www.fsc.org e www.fsc-italia.it
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E PER FORZA BUON
Annie Barrows +
disegni di Sophie
traduzione di Paola
Blackall Mazzarelli
INDICE BEA L’ANTIPATICA 7 BISCOTTI INDIGESTI 17 UCCELLACCI E UCCELLINI 25 UN COMPITO ODIOSO 39 UNA BUONA CATTIVA IDEA 49 LA PAROLACCIA PEGGIORE DEL MONDO 63 BEA REGINA DEL MALE 73 DI MALE IN PEGGIO 85 BEA FUORI CONTROLLO! 95 LA VENDETTA DI DINO 103 BUONE E FRADICE 113
BEA L’ANTIPATICA La mamma? Leggeva il giornale. Il papà? Leggeva il giornale. Nancy? Leggeva i fumetti. Bea prese il piatto e leccò le striscioline di miele cadute dal pane. «Bea lecca il piatto» disse Nancy. «Smettila, Bea» disse la mamma senza alzare gli occhi dal giornale.
Bea si infilò le mani sotto le gambe e fissò il piatto con le labbra serrate. Poi, di colpo, le schizzò fuori la lingua e la testa calò sul piatto. «Non posso farci niente» disse, dando una gran leccata. «Una forza magnetica mi tira fuori la lingua di bocca». Si voltarono tutti a guardarla come fosse un brutto insetto. «Che schifo» disse Nancy. «Bea, per piacere…» disse la mamma. «Piantala» disse il papà. «Non posso!» Bea dette un’altra leccata. «È più forte di me!» Il papà le tolse il piatto. Bea si accasciò contro lo schienale della sedia. «Grazie, vecchio mio. A buon rendere»
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«Non chiamarmi “vecchio mio”» disse il papà. «Vai a lavare le tazze» «Come?! Ma toccava a Nancy stavolta!» esclamò Bea. «Sì, finché non ti sei messa a leccare il piatto. Ora tocca a te» disse il papà. «Non è giusto!» sbuffò Bea. «Non è mica colpa mia! Non lo sai che ci sono forze a cui non puoi opporti?» «Certo» disse il papà. «Per esempio quelle che adesso ti mandano a lavare le tazze» «Ma chi sono io? Bearentola?» gridò Bea. «Avrò pure dei diritti!» Il papà calò lentamente il giornale sul tavolo. Aveva un’espressione severa. «Fossi in te, penserei bene a quello che sto facendo» Ci fu un momento di silenzio. Poi Bea disse: «Vado a lavare le tazze». E se ne andò in cucina.
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+ + + + + + «Bea? Non è che hai visto la mia matassa di cotone rosa, per caso?» Ohi ohi. Bea cercò di catapultarsi dietro il divano, ma Nancy se ne accorse. «Bea! Ce l’hai tu il mio cotone rosa?» «No» disse Bea. Era vero. Non ce l’aveva. Non lo avrebbe avuto mai più. Nancy la scrutò per un istante. «E non hai idea di dove possa essere?» «No». Chi poteva dire dov’era, ormai?
Gli occhi di Nancy non la mollarono. «E per caso lo hai visto di recente?» «Di recente?» «Mamma! Bea ha preso il mio gomitolo!» In men che non si dica Bea si trovò in camera, a cercare i suoi soldi. (Cambiava il nascondiglio così spesso che era difficile ricordare esattamente dove li teneva). Doveva dare sette dollari a Nancy perché si ricomprasse il cotone rosa. Sette dollari! Così le sarebbero rimasti solo due dollari e qualche spicciolo. E quello stupido cotone non aveva neanche funzionato. Era caduta dall’albero lo stesso. + + + + + + La mamma era sotto la scrivania. Stava armeggiando con dei cavi. Bea sapeva che non si divertiva perché la sentiva ripetere in continuazione: «Oh misericordia!» e «Oh santi numi!»
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«Ciao, mamma» disse nella fessura tra la scrivania e il muro. «Oh, ciao» disse la mamma. «Tieni un momento questo cavetto, per favore». Un cavetto nero spuntò dalla fessura. Bea non lo toccò. «Quanto mi dai?» «Cosa?» «Quanto mi dai?» Ci fu un momento di silenzio. Poi la mamma prese a indietreggiare ginocchioni, per uscire da sotto la scrivania. Bea cominciò a sentirsi un filino inquieta. «Scusa, scusa» disse in fretta. «Passamelo. Te lo tengo». Ma ormai la mamma era venuta fuori. E si era alzata in piedi. E la guardava fisso. «Ho sentito dire: “Quanto mi dai?”» «Non dicevo sul serio» disse Bea. «Era per scherzo. No?»
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«Ely + Bea: due ragazzine opposte ma amicissime, oltre 1,5 milioni di copie negli Stati Uniti, serie best-seller nella classifica del “New York Times”»
* Panorama «Impossibile non amare queste due piccole pesti. Non zuccherose e sempre ironiche, amabili e avventurose»
* Il Tempo «La delizia è nei dettagli, nella leggerezza e precisione del tratto con cui sono raffigurate le due bambine» Booklist
*
«Ely e Bea sono una formidabile coppia di amiche per la pelle»
* Chicago Tribune
Ely e Bea, due amiche che non avrebbero mai pensato di piacersi Sono solo le nove di mattina e la giornata di Bea butta male. È forse colpa sua se il cotone di Nancy è sparito? È colpa sua se la mamma non riesce a sistemare il computer? Sì. O almeno tutti lo pensano. Bea si chiede se vale davvero la pena sforzarsi di fare la brava. Ely sostiene di sì, perché se sei buona gli animali ti amano e ti seguono. Fantastico! Ely e Bea decidono di essere gentili, generose, pure di cuore e… Un momento! Com’è, allora, che si ritrovano coperte di fango da capo a piedi, bagnate fradice e nei pasticci? «Un tocco lieve e ironico […] Le protagoniste hanno quell’aria sbarazzina che le rende subito amabili, mai zuccherose»
* Grazia Gotti ZazieNews
«Libri scalpitanti di invenzioni e avventure finemente architettate […] Il successo della saga si deve allo stile asciutto e incalzante del racconto e al tocco di perfidia del disegno»
* Giuseppe Lisciani Libero
della stessa serie:
traduzione di paola mazzarelli
Ely + Bea Ely + Bea e il fantasma della scuola Ely + Bea amiche da record Ely + Bea. Occhio alla babysitter!
Consigliato dagli anni
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