Perché gioare alo yoa Per i genitoi e gl insegnanti
Sempre più spesso i nostri bambini sono iperstimolati. A scuola vivono l’ansia da prestazione, la paura dell’insegnante, le tensioni con i compagni. Poi i compiti a casa e le numerose attività extrascolastiche (sport, musica, corsi di lingue...) che finiscono per sovraccaricarli ulteriormente. Un bambino stanco, frustrato o stressato avrà grandi difficoltà di concentrazione e di apprendimento.
Anche a casa i bambini sono bombardati da ogni genere di stimoli: tv, radio, computer, videogiochi, telefoni cellulari. I nostri figli non sanno cosa sia il silenzio e spesso lo rifuggono. Sempre impegnati in mille attività, non hanno la possibilità di annoiarsi. Non hanno più il tempo di sognare. Molti bambini sono incapaci di rimanere quieti o in silenzio per qualche minuto. Lo yoga può aiutarli a concentrarsi, a rilassarsi, a essere più calmi e sicuri di sé.
Fermarsi per pochi minuti, una o più volte al giorno, permette di riconnettere il corpo e la mente, di guardarsi dentro serenamente, di calmarsi e concentrarsi. Non è necessario essere degli esperti per avvicinare i propri figli allo yoga. Con alcune piccole indicazioni e un po’ di buona volontà possiamo ritagliarci qualche minuto per “giocare” allo yoga.
La pratica regolare di questa disciplina permette di gestire l’ansia e lo stress, facilita la concentrazione, la memorizzazione e l’apprendimento, riduce l’impulsività e migliora la capacità di ascolto. Praticare lo yoga favorisce la creatività e migliora la postura, permettendo agli studenti di rimanere seduti anche a lungo senza soffrirne. Lo yoga migliora inoltre lo sviluppo motorio e l’equilibrio.
Assoiare la pratica dello yoga al racconto di una storia permette ai bambini di memorizzare le sequenze e di acquisire una maggiore padronanza del linguaggio. I ricercatori del Centro ospedaliero SainteJustine di Montréal sostengono inoltre che la pratica dello yoga è particolarmente indicata per i bambini asmatici, che imparano a gestire la respirazione nel quotidiano e a dominare lo stress nelle situazioni di crisi.*
Nell’accostarvi alla pratica con i vostri bambini, dimenticate l’idea dello yoga che avete in mente: i vostri piccoli non staranno immobili per ore a meditare. Una seduta di yoga con i bambini è allegra, colorata, movimentata. Instaurate, dolcemente e gradualmente, una routine e una serie di regole da rispettare (per esempio: durante la seduta non si corre e non si alza la voce).
Se già praticate regolarmente lo yoga, sarete voi stessi a fornire l’esempio che a un certo punto vorranno imitare. In caso contrario, lo yoga sarà una piacevole esperienza per tutta la famiglia e, oltre a favorire la complicità tra genitori e figli e ad accrescere la reciproca fiducia, fornirà ai vostri bambini una certa familiarità con questa disciplina, alla quale potranno ricorrere in qualsiasi momento.
Insegnare lo yoga ai nostri bambini è un dono speciale che li aiuterà durante tutto il corso della loro vita. Se non avete mai praticato lo yoga, questa potrebbe essere l’occasione buona per provare insieme a loro: l’inizio di un nuovo percorso anche per voi!
Porta Claudia * D. Bérubé, S. Laporte e R. L. Thivierge, L’asma nei bambini. Come affrontarla in modo efficace, Éditions du Centre hospitalier universitaire Sainte-Justine, Université de Montréal, Canada 2006.Il gatto
Si tratta di una posizione dinamica in due tempi. A quattro zampe, schiena diritta. Le mani allineate alle spalle, le ginocchia allineate alle anche. Lentamente, espirando, portare il mento contro il petto e incurvare la schiena spingendola verso l’alto.
Inspirando, sollevare lentamente la testa dirigendo lo sguardo verso l’alto e inarcare la schiena. Ripetere quattro-cinque volte seguendo il ritmo della respirazione.
La posizione del gatto scioglie, allunga e stira la colonna vertebrale, il collo e le spalle. È indicata come posizione iniziale, di riscaldamento.