Il calcio del campetto

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IL CALCIO DEL CAMPETTO

Questo compendio racconta con spietata ironia un mondo in cui molti lettori si ritroveranno. Agli altri, che sono inevitabilmente costretti a subire impegni e traumi dello sportivo improvvisato, fornisce un ricco campionario con cui prendere in giro padri, parenti e amici devoti alla partitella settimanale.

Mauro Maranto

Il campo da gioco tutto gobbe e buche. Le maglie scompagnate e la forma fisica approssimativa dei calciatori. Il mediano killer. Le docce o gelate o bollenti negli spogliatoi decrepiti. La resurrezione del terzo tempo in pizzeria‌ Lo sport cambia, ma rituali e personaggi del calcio amatoriale restano immutabili. E qui gli autori li prendono in rassegna tutti, per il divertimento degli stessi irriducibili del campetto e delle loro vittime.

Mauro Maranto

disegni di

Stefano Intini

Fenomenologia della partitella amatoriale e dei suoi eroi

disegni di

Stefano Intini


Mauro Maranto, psicologo, è nato a Padova nel 1966. Ha lavorato a lungo come giornalista sportivo. Questo suo libro d’esordio trae spunto dalle esperienze accumulate in quarant’anni di “calcio del campetto”.

Stefano Intini (Padova, 1968) è uno dei più apprezzati disegnatori della scuderia Disney. Gioca a pallone da sempre, terzino destro o sinistro a piacere. Sui campi in erba e sintetici ha lasciato due legamenti crociati, un menisco e svariate caviglie.

Finalmente le squadre hanno preso posizione: maglie scompagnate e pallone sgonfio al centro del campo, tutti pronti per il “fischio d’inizio” (con le virgolette, perché in nove casi su dieci il fischietto non esiste). Di solito comunque non c’è neppure l’arbitro. Meglio, perché le rare volte che un malcapitato si offre come direttore di gara, tutti si sfogano a insultarlo con numerose e impronunciabili ingiurie. Fischietto o cenno d’intesa che sia, le squadre cominciano le danze. O piuttosto un vagare dei protagonisti per il rettangolo di gioco (quando è un rettangolo) senza apparente criterio. E infatti è proprio così, in quanto il calciatore amatoriale non sa e non intende rispettare il proprio ruolo in campo…


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UAO Universale d’Avventure e d’Osservazioni


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Mauro Maranto Il calcio del campetto disegni di Stefano Intini ISBN 978-88-6145-877-2 Prima edizione ottobre 2015 ristampa 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2019 2018 2017 2016 2015 © 2015 Carlo Gallucci editore srl - Roma galluccieditore.com

Il marchio FSC® garantisce che la carta di questo volume contiene cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. ® L’FSC (Forest Stewardship Council®) è una Organizzazione non governativa internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Per maggiori informazioni vai su www.fsc.org e www.fsc-italia.it Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni.


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Mauro Maranto

disegni di Stefano

Intini

Fenomenologia della partitella amatoriale e dei suoi eroi


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Grazie al cielo non siamo tutti campioni I lanci millimetrici, gli ariosi cambi di gioco, gli schemi perfetti provati mille volte in allenamento fanno scorrere fiumi di inchiostro e torrenti di parole, che spesso straripano in urla e offese in diretta televisiva. Questo “manuale di sopravvivenza” parla, invece, dell’universo della “partitina tra amici”, dove le normali leggi della natura lasciano il posto a quelle del Dio Pallone, con tutte le sue incredibili stranezze. Siamo certi che vi sia un’infinita schiera di praticanti interessati a sorridere su quanto accade in quel famigerato rettangolo di gioco chiamato “campetto”. L’obiettivo malcelato della riunione non è quasi mai divertirsi semplicemente a tirare quattro pedate a una sfera di cuoio. No, il fine vero è l’emissione selvaggia del meraviglioso grido: “Goool!”


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Ognuno di loro è un potenziale lettore-protagonista. A loro è dedicato questo libro scritto con stile semplice e leggero, come un pallone che vola verso l’incrocio dei pali. Premettiamo che useremo a sproposito termini che appartengono al mondo dello sport “serio” (come atleta o calciatore) per definire individui che affrontano uno sforzo fisico solo per meritarsi un abbondante “terzo tempo” in pizzeria.


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La presa di possesso deL campo Al giorno d’oggi le moderne tecnologie multimediali ci permettono di organizzare la tanto attesa partitina settimanale direttamente via web. Tanto che è possibile partecipare a eventi calcistici nei più moderni centri sportivi senza conoscere né compagni né avversari, semplicemente cliccando sul pulsante “partecipo a questo evento” in uno dei siti internet che mettono in contatto calciofili senza squadra con organizzatori in difficoltà. Salvo poi capitare in partite dove il livello di gioco è completamente fuori portata e vivere un’ora di incubo agonistico per


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niente utile alla propria autostima. Ma nemmeno quando si accede al più tradizionale campetto in oratorio i metodi di prenotazione sono privi di pericoli e insidie: eccone una breve descrizione. Prima di tutto è necessario verificare la presenza di tre pre-requisiti fondamentali: 1) un terreno di dimensioni maggiori del salotto di casa (terroso o sintetico); 2) un numero variabile di giocatori (da 10 a 16) a seconda delle dimensioni del campo; 3) una palla vagamente sferica. Poi si passa alla fase operativa: la presa di possesso del campo. Nulla è più doloroso che arrivare speranzosi al “proprio” campetto e scoprire che altri stanno già giocando. Ecco il dialogo verosimile che ne scaturisce: «Ma non avevi prenotato?» «Sì, l’avevo detto a don Franco, ma forse non l’ha scritto nel foglietto…» Il momento è drammatico, perché di solito chi occupa il campo non si ritira senza combattere; quindi si va insieme a consultare il mitico foglietto, che giace spiegazzato da qualche parte. Se gli occupanti sono abusivi si procede senza pietà allo sgombero, altrimenti scatta la manovra della contrattazione: 8


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«Voi giocate fino alle 21:40, poi tocca a noi…» «Ma se siamo qui solo da mezz’ora! Prima delle 22:12 non ci muoviamo». E via dicendo. Molto più semplice se gli occupanti sono ragazzini. Allora lo sgombero è immediato, con azioni crudeli che meriterebbero uno squillo al Telefono Azzurro. Ma non c’è nulla da fare, vince la legge del più forte, giacché il campo da calcio è palestra di vita. Spesso, comunque, onde evitare furibondi litigi ci sono alcune figure istituzionali che si occupano della gestione degli “avvenimenti calcistici”. Facciamo qui solo per comodità l’esempio delle partite in parrocchia.


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L’ometto del campo Probabilmente non ha famiglia né interessi e non è di quelli che si siedono davanti alla televisione con un bicchierino di amaro. Lui c’è sempre, tutte le sere, e fa tutto: tiene aperto il bar del circolo, apre la sala per il gruppo “preghiera” degli scacchi e per le lezioni di balli caraibici e in più, naturalmente, gestisce il campo da calcio. Se una parrocchia ha la fortuna di avere un “ometto del campo”, tutto funziona a meraviglia: luci accese, docce calde, bottiglia di Coca-Zero in frigo. Avere rispetto e riconoscenza per lui viene spontaneo, come se fosse un parente o un amico di famiglia. L’anziano parroco Governa il suo piccolo regno come un despota medievale, veste ancora l’obsoleta tonaca d’ordinanza e spesso anche la tradizionale berretta nera. L’obiettivo della sua giornata è quello di cenare in canonica alle ore 19 in punto. Quindi chiunque lo disturbi è un grande scocciatore. La sua strategia per cenare in orario è quella di lasciare le chiavi delle luci e dello spogliatoio in un luogo convenzionale (sotto il tappetino del


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bar, dietro al portaombrelli…). Quando però se ne dimentica è costretto a lasciare a metà il piatto di minestra calda per accontentare gli scocciatori, contro i quali lancia ecclesiali minacce. Il cappellano giovane Si accolla tutte le seccature che il parroco non vuole più avere, tra le quali naturalmente anche quella del campetto da calcio. Dai suoi occhialini con montatura in metallo spuntano due occhi da sognatore: crede che lo sport sia uno strumento di redenzione e che tenga lontani i giovani dal maligno e dal videopoker. In verità sa bene che, appena fuori dal terreno di gioco, più di qualcuno si rimette subito sulla cattiva strada, ma lui continua in tutti i modi a convertire i peccatori utilizzando il linguaggio dei giovani: «Facciamo un blog nel sito web della parrocchia?»

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Mauro Maranto, psicologo, è nato a Padova nel 1966. Ha lavorato a lungo come giornalista sportivo. Questo suo libro d’esordio trae spunto dalle esperienze accumulate in quarant’anni di “calcio del campetto”.

Stefano Intini (Padova, 1968) è uno dei più apprezzati disegnatori della scuderia Disney. Gioca a pallone da sempre, terzino destro o sinistro a piacere. Sui campi in erba e sintetici ha lasciato due legamenti crociati, un menisco e svariate caviglie.

Finalmente le squadre hanno preso posizione: maglie scompagnate e pallone sgonfio al centro del campo, tutti pronti per il “fischio d’inizio” (con le virgolette, perché in nove casi su dieci il fischietto non esiste). Di solito comunque non c’è neppure l’arbitro. Meglio, perché le rare volte che un malcapitato si offre come direttore di gara, tutti si sfogano a insultarlo con numerose e impronunciabili ingiurie. Fischietto o cenno d’intesa che sia, le squadre cominciano le danze. O piuttosto un vagare dei protagonisti per il rettangolo di gioco (quando è un rettangolo) senza apparente criterio. E infatti è proprio così, in quanto il calciatore amatoriale non sa e non intende rispettare il proprio ruolo in campo…


IL CALCIO DEL CAMPETTO

Questo compendio racconta con spietata ironia un mondo in cui molti lettori si ritroveranno. Agli altri, che sono inevitabilmente costretti a subire impegni e traumi dello sportivo improvvisato, fornisce un ricco campionario con cui prendere in giro padri, parenti e amici devoti alla partitella settimanale.

Mauro Maranto

Il campo da gioco tutto gobbe e buche. Le maglie scompagnate e la forma fisica approssimativa dei calciatori. Il mediano killer. Le docce o gelate o bollenti negli spogliatoi decrepiti. La resurrezione del terzo tempo in pizzeria‌ Lo sport cambia, ma rituali e personaggi del calcio amatoriale restano immutabili. E qui gli autori li prendono in rassegna tutti, per il divertimento degli stessi irriducibili del campetto e delle loro vittime.

Mauro Maranto

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Stefano Intini

Fenomenologia della partitella amatoriale e dei suoi eroi

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