tra scuola e muretto, circo e poltrona. E insieme la vita della famiglia in cui vive, generazione dopo generazione. Un micio normale, nĂŠ di lusso nĂŠ di razza, di far sorridere i bambini.
Consigliato dai ai anni
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IL GATTO FELICS E LE SUE SETTE VITE
ma con un gran cuore. Un gatto capace, soprattutto,
Filiberto Scarpelli
Le avventurose, fantastiche e ordinarie vite del gatto Felics
Filiberto Scarpelli
Il gatto Felics e le sue sette vite disegni di Furio e Giacomo Scarpelli
Filiberto Scarpelli (Roma, 1947)
è fotografo e autore di documentari e cortometraggi. Sua la regia di Tormenti, film disegnato (2011), realizzato sulle tavole dello zio Furio Scarpelli (Roma, 1919-2010). E sempre di Furio, con la complicità del figlio Giacomo Scarpelli, sono i disegni di questo libro.
“Fatti, personaggi e circostanze qui narrati sono in qualche modo realmente accaduti. La maggior parte delle informazioni storiche è tratta dall’opera magistrale del grande Reginaldo Sotuttìo ll Gatto questo sconosciuto, tra storia e leggenda il felino nostrano, pubblicata nel 1900 e rotti dall’Editore Maramao di Gattòpoli. Purtroppo l’unica copia esistente si trova nella biblioteca comunale di Gattòpoli Fuori del Tempo, ridente paesino alle pendici di Monte Celato, in provincia di Livorno, dove è possibile arrivare solo dormendo. Il luogo, oltre che nascosto, è inaccessibile, e i pochi che sono riusciti a raggiungerlo si sono dimenticati tutto non appena tornati a casa, anche la strada per arrivarci. Pare che la causa di questa amnesia sia una malattia endemica chiamata scordarella…”
Baby UAO Universale d’Avventure e d’Osservazioni serie agile
Filiberto Scarpelli Il gatto Felics e le sue sette vite disegni di Furio e Giacomo Scarpelli
ISBN 978-88-9348-012-3 Prima edizione luglio 2016 ristampa 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2020 2019 2018 2017 2016 © 2016 Carlo Gallucci editore srl - Roma galluccieditore.com Il marchio FSC® garantisce che la carta di questo volume contiene cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’FSC® (Forest Stewardship Council®) è una Organizzazione non governativa internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Per maggiori informazioni vai su www.fsc.org e www.fsc-italia.it Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni.
Filiberto Scarpelli
Il gatto Felics e le sue sette vite disegni di Furio e Giacomo Scarpelli
A Margherita, Tommaso, Michele, Niccolò, Luca e Davide, grandi e piccini della famiglia
Nota Fatti, personaggi e circostanze qui narrati sono in qualche modo realmente accaduti. La maggior parte delle informazioni storiche è tratta dall’opera magistrale del grande Reginaldo Sotuttìo Il Gatto questo sconosciuto, tra storia e leggenda il felino nostrano, pubblicata nel 1900 e rotti dall’Editore Maramao di Gattòpoli. Purtroppo l’unica copia esistente si trova nella biblioteca comunale di Gattòpoli Fuori del Tempo, ridente paesino alle pendici di Monte Celato, in provincia di Livorno, dove è possibile arrivare solo dormendo. Il luogo, oltre che nascosto, è inaccessibile, e i pochi che sono riusciti a raggiungerlo si sono dimenticati tutto non appena tornati a casa, anche la strada per arrivarci. Pare che la causa di questa amnesia sia una malattia endemica chiamata scordarella. F.S.
Felics Questa storia si svolge a Calambrone, un paesino vicino Livorno. E non potrebbe svolgersi in California, in Russia o in qualunque altra parte del mondo perché qui il mare è più bello, l’aria più pulita, i fiori più profumati e la gente più simpatica. La casa che a noi interessa ha il comignolo, due finestre con le persiane verdi e le tendine fermate da un fiocco. Tutto intorno alberi e piante che spargono una gradevole frescura e fiori profumati dai mille colori. Davanti alla casetta c’è una veranda con una sedia a dondolo, che il vento muove lentamente facendola scricchiolare. Da lì è possibile scorgere in lontananza la spiaggia e, là dove finisce, il mare che invece non finisce mai. Una strada riempie la visuale da sinistra a destra e disturba soprattutto coloro che amano sedersi fuori di casa ad ascoltare il silenzio del vento, il frusciare delle foglie e l’agitarsi monotono delle onde. Per for5
tuna il traffico è poco, anche se gli automobilisti ricorrono a improvvise quanto inutili strombazzate per affermare la propria presenza. Anche i personaggi sono pochi: un nonno che si chiama Angiolo e, sulla spiaggia, un bambino che gioca mentre la mamma si abbronza. Il nonno, visto che deve rappresentare un nonno, ha la barba bianca e un copricapo di lana da pescatore detto berretta, che non si toglie neppure per dormire. Indossa una giacca con le toppe di pelle ai gomiti e un pullover color biscotto di lana rasposa. La camicia è a quadretti e i calzoni di velluto a coste larghe. Niente scarpe, ma comode pantofole da casa. E la nonna? C’è anche lei e si chiama Mandolina, anche se tutti la chiamano Lina: è cicciottella, con i calzettoni di lana e le pianelle per tenere lucido il pavimento. Indossa sempre vestiti puliti e accollati, e un grembiule bianco senza neppure una macchiolina piccola così. Sul davanti del grembiule ci sono due tasche: una sulla destra e una sulla sinistra. In quella di sinistra non mancano mai dei dolcetti. 6
Il nipotino per ora non c’è, ma quando ci sarà, come tutti i nipotini, sarà simpatico e sempre in movimento. Ascolterà i racconti del nonno e gli piacerà farseli ridire ogni giorno, purché non cambi neppure una virgola. Per ora non c’è neppure la mamma, ma come sono le mamme lo sappiamo: belle, buone e nervosette, capaci di grandi tenerezze e di improvvise sfuriate, come quando papà ci riporta a casa tutti sporchi di fango dopo una partita a calcetto. C’è però un gatto che ora è accoccolato sulle ginocchia del nonno. È un gatto normale, né di lusso né di razza. Non è un peloso persiano e neppure un siamese. Non è un gatto d’angora e neanche il più comune soriano. È un gatto misto di tutti i gatti e per questo morbido, tigrato, rossiccio, bianco e nero, che sa essere affettuoso quando serve e forastico se così gli gira. Sa cacciare le farfalline e giocare con le pallette di carta, che è capace di 7
riportare indietro quando qualcuno gliele tira. E questo non tutti i gatti sono in grado di farlo, a parte Gervasio suo cugino, gran calciatore, soprattutto di testa. Il papà, come spesso accade, è in città a lavorare, ma arriverà verso la fine di questa storia ed è proprio per questo che per ora non se ne parla. Parliamo invece del gatto che, avendo consumato sei delle sue sette vite, ora sta facendo di tutto per salvare l’ultima che gli rimane prima di giungere alla fine della sua esistenza terrena. Il tempo è passato velocissimo e come tutti ha pensato solo al futuro, vivendo il presente, senza mai guardare al passato. Questa storia inizia proprio qui, da Felics il gatto, che semiaddormentato sta tornando indietro col pensiero al momento in cui nonno e nonna erano solo un papà e una mamma, e lui, per la prima volta, ha cominciato a vivere.
La prima vita di Felics La prima vita di Felics ebbe inizio come quasi tutte le vite dei gatti. Di quelli almeno che, non essendo di razza pregiata, nascono nei vicoli delle grandi città, o fra i cespugli delle campagne, in mezzo ai cartoni abbandonati o tra le fascine di una legnaia. La mamma di Felics era una bella gattona color miele con due occhioni verdi, seducente e aggraziata e che per questo era corteggiata da tutti i gatti della zona. Da tutti meno che da Zazà, un dubbio persiano, che avrebbe desiderato per sé una compagna alla bassezza del suo mezzo-rango. Fra i tanti che tutte le sere andavano a miagolarle la serenata ebbe la meglio Temistocle, un gattone volgarissimo e spelacchiato, ma dal cuore d’oro. Anche lui tuttavia, proprio come Felics oggi, aveva consumato tutte le vite a sua disposizione e così, improvvisamente, era stato costretto ad andarsene lasciando mamma gatta con cinque allegri micetti da crescere. 9
Stampato per conto di Carlo Gallucci editore srl presso Print on Web a Isola del Liri (Fr) nel mese di luglio 2016
Filiberto Scarpelli (Roma, 1947)
è fotografo e autore di documentari e cortometraggi. Sua la regia di Tormenti, film disegnato (2011), realizzato sulle tavole dello zio Furio Scarpelli (Roma, 1919-2010). E sempre di Furio, con la complicità del figlio Giacomo Scarpelli, sono i disegni di questo libro.
“Fatti, personaggi e circostanze qui narrati sono in qualche modo realmente accaduti. La maggior parte delle informazioni storiche è tratta dall’opera magistrale del grande Reginaldo Sotuttìo ll Gatto questo sconosciuto, tra storia e leggenda il felino nostrano, pubblicata nel 1900 e rotti dall’Editore Maramao di Gattòpoli. Purtroppo l’unica copia esistente si trova nella biblioteca comunale di Gattòpoli Fuori del Tempo, ridente paesino alle pendici di Monte Celato, in provincia di Livorno, dove è possibile arrivare solo dormendo. Il luogo, oltre che nascosto, è inaccessibile, e i pochi che sono riusciti a raggiungerlo si sono dimenticati tutto non appena tornati a casa, anche la strada per arrivarci. Pare che la causa di questa amnesia sia una malattia endemica chiamata scordarella…”
tra scuola e muretto, circo e poltrona. E insieme la vita della famiglia in cui vive, generazione dopo generazione. Un micio normale, nĂŠ di lusso nĂŠ di razza, di far sorridere i bambini.
Consigliato dai ai anni
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IL GATTO FELICS E LE SUE SETTE VITE
ma con un gran cuore. Un gatto capace, soprattutto,
Filiberto Scarpelli
Le avventurose, fantastiche e ordinarie vite del gatto Felics
Filiberto Scarpelli
Il gatto Felics e le sue sette vite disegni di Furio e Giacomo Scarpelli