Il libro della musica

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Il libro della Il libro della MUSICA

Un viaggio coinvolgente attraverso la storia della musica e dei suoi creatori, dal primo rullo di tamburi all’elettronica.

Scopri i suoni e i ritmi delle differenti culture, esplora le epoche storiche e gli stili. Conosci la vita e le opere dei grandi compositori e dei musicisti più noti. Nel Cd trovi la musica di cui si parla nel libro, dalle melodie tradizionali cinesi ai tamburi caraibici. Mettiti alla prova con le diverse attività suggerite all’interno: costruisci uno strumento, crea una nuova coreografia o scrivi la tua prima canzone rap!

ISBN 978-88-9348-379-7

libro + Cd € 19,90

MU SI CA Tutto quello che c’è da sapere su generi, epoche, strumenti, tecniche, opere e compositori

NEL CD

UN CAPO ’ORA DI MUS LAVORI ICAL I



Il libro

musica per ragazzi

della


Come usare questo libro

Il libro della musica Tutto quello che c’è da sapere su generi, epoche, strumenti, tecniche, opere e compositori

Questo simbolo indica un brano contenuto nel Cd. Lasciati coinvolgere dalle melodie citate nel libro e cimentati con alcune divertenti attività legate alla musica.

Questo libro ti farà conoscere i diversi stili musicali, la vita e le opere di compositori e interpreti famosi, le caratteristiche degli strumenti e l’incredibile varietà di musiche del mondo. Il contenuto è suddiviso in quattro categorie: IL MUSICISTA

La musica classica – Johann Sebastian Bach

nasce a Eisenach, in Germania, ultimo di otto figli di una famiglia di musicisti; il padre ricopre la carica di “musicista civico”.

1695: all’età di 10 anni Johann va a vivere con il fratello maggiore organista, che probabilmente gli insegna a suonare lo strumento. 1703: a 18 anni comincia dal rango più basso la carriera di musicista di corte, suonando il violino e l’organo.

1707: sposa la cugina Maria da cui avrà sette figli. 1717: a 32 anni diventa maestro di cappella alla corte del principe Leopold di Anhalt-Cöthen.

ISBN 978-88-9348-379-7 Prima edizione italiana febbraio 2013 Nuova edizione italiana gennaio 2018 © 2013 Carlo Gallucci editore srl - Roma ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2022 2021 2020 2019 2018 Traduzione di Claudia Valeria Letizia e Barbara Venturi g a l l u c c i e d i t o r e . c o m

Johann Sebastian

Biografia Johann Sebastian Bach 1685: Johann Sebastian Bach

1721: dopo la morte della prima moglie, nel 1720, sposa Anna Wilcke, che gli darà altri 13 figli.

ASCOLTA IL BRANO 10

Bach

Questo brano per organo è un preludio di J.S. Bach. L’organo può avere una o più tastiere da suonare con le mani e una pedaliera. Prima e durante l’esecuzione l’organista può inserire o disinserire i comandi dei registri per far sì che l’aria passi solo attraverso certe canne.

“Basta toccare il tasto giusto al momento giusto e lo strumento suona da solo” Mentre era ancora in vita, la gente pensava che Bach fosse un compositore come tanti. Pochi conoscevano bene la sua musica. Nel 1829 (a 79 anni dalla morte) un altro compositore, Felix Mendelssohn, diresse la sua Passione secondo Matteo e ottenne uno straordinario successo. E Bach divenne Bach!

Questo manoscritto, datato 1700 circa, è ritenuto una delle prime composizioni di Bach. È stato scoperto nella biblioteca della duchessa Anna Amalia, a Weimar, in Germania.

1723: a 38 anni si trasferisce a Lipsia, dove insegna e diventa direttore della chiesa di San Tommaso. L’organo della chiesa di San Tommaso a Lipsia, dove Bach scrisse e suonò gran parte delle sue composizioni.

1729: assume la direzione del Collegium Musicum di Lipsia, che tiene concerti settimanali in un caffè della città.

Maestro d’organo

1750: a 65 anni, dopo due operazioni agli occhi, Bach è cieco e malato. Muore in seguito a un ictus e viene sepolto nella chiesa di San Tommaso.

Considerato oggi uno dei più grandi geni della storia della musica, Bach compose brani di ogni tipo, dalle opere per coro e orchestra ai molti concerti per differenti ensemble strumentali. Forse, però, è meglio conosciuto per la musica d’organo, come la Toccata e fuga in re minore. Ironia della sorte, Bach non possedette mai un organo. I suoi brani organistici spaziano dalle composizioni più semplici alle più complesse.

Influenze Girolamo Frescobaldi (1583-1643)

Concerto brandeburghese n.5 Nella musica di Bach prevale la polifonia (linee melodiche sovrapposte) ed è questo a renderla prettamente barocca. I sei Concerti brandeburghesi (1721) sono la quintessenza del Barocco. Il quinto contiene una parte per clavicembalo, probabilmente scritta dal compositore per esaltare le virtù del suo nuovo strumento. Per la prima volta nella musica da camera il clavicembalista diventa la star dello spettacolo.

Compositore italiano di brani per organo, studiati da molti musicisti barocchi.

Johann Pachelbel (1653-1706) Compositore e maestro d’organo tedesco, fu insegnante del fratello maggiore di Bach e contribuì allo sviluppo della musica per organo.

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Bach non era solo un compositore prolifico, ma trovava anche il tempo per fare da padre a 20 figli, cinque dei quali si chiamavano Johann e due Johanna. Ben quattro divennero celebri musicisti e compositori. Questa grande famiglia era così ricca di talenti che in certe regioni tedesche per dire “musicista” si usava la parola “Bach”.

Un tipico ensemble dell’epoca di Bach, con un gruppo di strumenti a corda, come violini e violoncelli, accompagnati da una tastiera.

Gould è noto anche per l’eccentricità delle sue esibizioni: di solito usava uno sgabello molto basso e ondeggiava in senso orario canticchiando la melodia a bocca chiusa.

Glenn Gould (1932-1982) Per alcuni, il nome di Bach è legato a quello del pianista canadese Glenn Gould. Le sue incisioni delle Variazioni Goldberg (1741) gli valsero due premi Grammy e un grande successo internazionale. La “variazione” è un brano in cui il tema musicale viene ripetuto con alcune modifiche che possono riguardare l’armonia, il ritmo o gli strumenti utilizzati. 41

IL MUSICISTA: incontra compositori o interpreti famosi e scopri la loro vita e le fonti che ne hanno ispirato l’opera. LO STRUMENTO

La musica classica indiana In India la musica classica si divide secondo gli stili del Nord e del Sud. Questo dipinto del XVIII secolo raffigura un principe e una principessa indiani che ascoltano musica. MUSICA INDOSTANA. La musica

della tradizione settentrionale ha maggiore libertà di forma e stile e si concentra sul cantante solista, che improvvisa le variazioni su una linea melodica (raˉga), e crea diverse atmosfere. Oggi alcuni strumenti come il taˉbla e il sitar, che tradizionalmente l’accompagnano, stanno acquistando sempre più importanza, specie fuori dall’Asia meridionale

La saraswati vinaˉ (vedi pag. 15) è un popolare strumento a corde dell’India del Sud con cui si suonano i raˉga.

Musica antica – Sitar, taˉbla e tampu ˉ ra

Sitar, taˉbla e tampuˉra

Grandi interpreti

“Nella nostra cultura si ha grande rispetto per gli strumenti musicali, che sono come una parte di Dio”. Ravi Shankar, sitarista indiano La musica classica indiana si tramanda di generazione in generazione da più di 3000 anni. Benché la musica del Nord sia diversa da quella del Sud, i brani si fondano sullo stesso concetto che li vuole composti di tre parti principali: una singola linea melodica, il raˉga, accompagnata da una nota fissa costante detta bordone; e il taˉla, che è il ritmo. Sitar, taˉbla e tampu ˉra sono un esempio degli strumenti che suonano queste parti.

Le taˉbla

sono una coppia di tamburi: quello di destra, spesso di legno, si chiama dayan; quello di sinistra è di metallo e si chiama bayan. Le pelli sono di capra o di vacca e ogni loro parte produce un suono diverso. Con le taˉbla si suona il taˉla, un ciclo di impulsi ritmici eseguito durante tutto il brano.

Al centro delle pelli c’è un tondo nero fatto con farina e limatura di ferro che, percosso, suona quasi come una campana.

MUSICA CARNATICA. La musica della tradizione meridionale si fonda su una struttura musicale più rigida e si concentra soprattutto sulla musica vocale, accompagnata di solito da un piccolo gruppo di strumenti come il violino, la tampu ˉ ra e la vinaˉ. Il cantante esegue il raˉga usando i semitoni per intonare diverse linee melodiche. Anche il ritmo (taˉla) è importante e le variazioni sono numerose.

Il surpeti

La musica classica indiana è molto complessa. Ravi Shankar ha conquistato fama internazionale come sitarista quando nel 1966 George Harrison dei Beatles (vedi pag. 108) divenne suo allievo. Anche Annapurna Devi, ex moglie di Shankar, e la figlia Anoushka sono sitariste eccezionali. Alla Rakha e suo figlio Zakir Hussain sono due leggendari suonatori di taˉbla che hanno diffuso la conoscenza di questo Ravi Shankar suona il sitar con George Harrison strumento. in una foto degli Anni ’60.

Tra gli altri strumenti indiani di bordone figura il surpeti, un organetto ad ancia libera senza tasti che si suona azionando a mano un piccolo mantice. Oggi se ne usa anche una versione elettronica.

Il sitar

Il sitar è uno strumento cordofono dal manico lungo che ha tre serie di corde: la prima, di quattro corde, serve per la melodia (raˉga); un’altra, di due o tre corde, si usa per l’ostinato ritmico (bordone) mentre l’ultima serie, di 9 o 13 corde “di simpatia”, vibra sotto le altre creando il caratteristico suono metallico dello strumento.

Il sitarista suona tenendo la base dello strumento in equilibrio tra il piede sinistro e il ginocchio destro.

La tampuˉra

, avendo quattro corde lunghe che si pizzicano l’una dopo l’altra, può suonare solo la parte di bordone. Il bordone crea l’atmosfera del brano e fissa il modo, o scala, del raˉga.

ASCOLTA IL BRANO 9 Questo brano di musica indiana è eseguito da due sitar, una tampaˉra e una taˉbla. Ascolta il bordone e il taˉla (ritmo).

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LO STRUMENTO: impara a conoscere le parti di uno strumento e scopri come si suona, la sua storia, i suoi grandi interpreti. LO STILE

Musica antica – La musica del mondo antico

La musica del mondo antico Riproduzione di una lira usata dagli antichi Greci e Romani. La forma della lira, fortemente simbolica, evocava l’idea di armonia.

Benché ne esistano pochissime testimonianze scritte, la musica dell’antichità ci è nota grazie ad altre fonti come le pitture tombali, i disegni sul vasellame e gli strumenti musicali. La musica era importante non solo come intrattenimento, ma anche nei riti religiosi e nei festeggiamenti pubblici. La lira si ricavava da un guscio di tartaruga; la traversa che tende le corde era sorretta da due corna di toro.

Children’s Book of Music Pubblicato per la prima volta in lingua inglese da Dorling Kindersley, London Direzione editoriale Deborah Lock. Progetto grafico Hedi Hunter. Redazione Penny Smith, Holly Beaumont, Eleanor Greenwood, Fleur Star. Grafici Clare Marshall, Mary Sandberg, Pamela Shiels, Olga Zavadska, Karen Hood. Direttore artistico Martin Wilson. Coordinamento editoriale Bridget Giles. Direttore di produzione Sean Daly. Supervisore di produzione Claire Pearson. Ricerche iconografiche Myriam Mégharbi, Sarah Hopper. Consulenza musicale Richard Mallet, produttore per l’educazione comunitaria, London Philarmonic Orchestra, GB. Ann Marie Stanley, assistente alla cattedra di educazione musicale, Eastman School of Music, University of Rochester, USA.

I primi ottoni si devono ai Romani, che crearono il corno per usarlo nelle festività e a scopo militare servendosi del bronzo anziché delle corna animali.

Durante gli scavi compiuti a Ur, una città di 4000 anni fa, sono stati scoperti arpe e frammenti di musica scritta con l’antico sistema cuneiforme. Lira con testa di toro proveniente dalla tomba della regina Pu-abi di Ur, c. 2600-2400 a.C. (ricostruzione)

Esperimenti musicali

La parola “musica” deriva dal greco mousiké, che significa “arte delle Muse”. Nella mitologia furono le nove Muse (spiriti) a donare agli esseri umani la musica, la danza e il canto. La lettura di una poesia con l’accompagnamento della lira fu detta lirica.

Le parole dell’Inno delfico sono state incise su pietra con la notazione, un sistema di simboli usato per rappresentare la musica.

Gli storici narrano che il matematico Pitagora (c. 570-495 a.C.) spiegò la sua teoria sui rapporti tra le note della scala di un’ottava servendosi di un monocordo (strumento a una corda).

La teoria musicale fu elaborata dagli antichi Greci: la musica era un insieme di note, la melodia una linea musicale orizzontale e l’armonia una linea musicale verticale. Ai Greci si deve poi l’invenzione di un sistema di scrittura in cui a ogni segno corrispondeva una nota.

Nei Veda, antichi testi indù che risalgono al 600 a.C. circa sia di musica classica indiana (maˉrga) sia della vinaˉ, uno strumento a corda fatto con le zucche (considerato il primo strumento cavo).

Campana di bronzo, c. 17661045 a.C.

Il bassorilievo della “Festa in giardino” che decora il palazzo del re assiro Assurbanipàl, Ninive, c. 645 a.C.

Gli Egizi elaborarono alcuni dei primi strumenti a corda come il liuto e l’arpa. Nell’antico Egitto si suonavano anche la tromba diritta e un flauto in cui l’aria si soffiava da una delle due estremità come nel flauto dolce.

Nell’antica Cina si suonava la musica con campanelle di bronzo, lastre di pietra intonate e ocarine di ceramica. Il filosofo Confucio (551-479 a.C.) scelse la musica come simbolo dell’armonia che gli esseri umani dovrebbero impegnarsi a raggiungere.

Il più antico brano musicale scritto a noi noto fu scoperto a Ugarit, in Siria, ed è corredato di parole e istruzioni sull’accordatura della lira.

Quando gli Assiri conquistarono la città di Ninive, risparmiarono la vita ai bravissimi musicisti ebrei. La Bibbia narra che durante i loro riti, gli ebrei cantavano e suonavano vari strumenti, tra cui lo sciofàr, ricavato da un corno d’ariete o d’antilope.

Inno a Nikkal, dea lunare, c. 1400 a.C.

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LO STILE: esplora i diversi stili musicali che si sono trasformati e avvicendati nel corso del tempo. L’ESECUZIONE

Musica antica – Orde di corde

Orde di corde Fin dall’antichità esistono strumenti a corda di ogni forma e dimensione. Il suono di questi strumenti, detti cordofoni, viene prodotto facendo vibrare le corde, che si possono suonare con un archetto, pizzicare con le dita o percuotere con martelletti. Quasi tutti i cordofoni hanno le corde tese sopra a una cassa di risonanza, la parte cava dello strumento, che vibra insieme alle corde aumentando la musicalità del suono.

© 2010 Dorling Kindersley Limited www.dk.com

Cinque tipologie fondamentali Liuti – Le corde sono tese sopra alla cassa di risonanza e il manico, come nelle chitarre e nei violini. Cetre – Le corde sono tese sopra o dentro a una cassa di risonanza o tra due casse di risonanza.

Cetra, V secolo a.C., Cina La zither europea qui illustrata può avere fino a 45 corde ed è nata da strumenti suonati in Cina oltre 2500 anni fa. Si suona in Slovenia, Austria, Ungheria e Germania meridionale.

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Arpa irlandese, IX secolo, Irlanda Questa piccola arpa portatile è uno strumento popolare molto usato nella musica celtica.

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Arpe – Le corde sono tese in diagonale all’interno di un telaio.

Krar, c. 2000 a.C., Etiopia Lira decorata a sei corde, dalla cassa a ciotola, usata spesso per accompagnare il canto.

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Lire – Le corde sono sollevate sopra la cassa di risonanza mediante una traversa. Archi musicali – Le corde sono tese da un’estremità all’altra. d

Yang-k’in, XVIII secolo, Cina Questo strumento trapezoidale è la versione cinese della cetra nata in Persia (l’odierno Iran) suonata mediante martelletti. Le corde vengono percosse con mazzuoli di bambù.

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Ghironda,

X secolo, Europa Questo strumento medievale, che fa pensare a un violino meccanico, si suona sfregando le corde con una ruota azionata a manovella. L’altezza del suono si modifica premendo piccoli tasti di legno.

Progettato in Europa. Stampato in Cina

.

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Il primo strumento a tastiera fu un organo idraulico creato da Ctesibio di Alessandria nel 246 a.C. Quando si premevano i tasti, l’aria prodotta in una cassa alimentata ad acqua e aria si immetteva in una serie di grandi canne.

Sarasvati, dea delle arti e della conoscenza, viene raffigurata spesso mentre suona la vinaˉ.

Pittura murale nella tomba dei Nobili, Egitto

ASCOLTA IL BRANO 1

Nell’antica Grecia, gli allievi della scuola di Atene studiavano musica e imparavano a suonare l’aulo (strumento a fiato a due canne), la citara (grande lira) e la siringa (flauto di Pan).

Questo mosaico di età romana raffigura un organo antico detto hydraulis.

Anche la zampogna era uno strumento a fiato molto diffuso nel mondo antico. A inventarla furono probabilmente alcuni pastori, che usarono una pelle di pecora o di capra per l’otre e una coppia di canne palustri.

La storia ha inizio…

Formella proveniente dall’antica città di Ur (nell’odierno Iraq) c. 2600 a.C.

Questo è un brano originale di musica greca antica del I secolo a.C. detto l’Epitaffio di Sicilo. È eseguito con antichi strumenti a fiato e con una lira.

La zampogna nacque nell’antichità.

Liuto medievale,

c. 1350-1400, Europa I liuti erano molto diffusi nell’Europa medievale per accompagnare il canto e continuarono a essere suonati nel Rinascimento e in età barocca (vedi pag. 38). Dall’inizio dell’Ottocento il loro uso è decaduto.

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Balalaica, XVIII secolo, Russia Questo strumento del folclore russo ha tre corde e una caratteristica cassa armonica triangolare. Ne esistono almeno sei misure, che variano da un suono grave a un suono acuto.

Erhu,

X secolo, Cina Detto anche violino cinese o a due corde, l’erhu si suona sia come strumento solista che all’interno di piccoli ensemble o grandi orchestre.

ASCOLTA IL BRANO 5 Prova a canticchiare questa melodia tradizionale cinese suonata con l’erhu, l’arpa e la cetra cinese. La musica cinese usa una scala di cinque note (pentatonica).

Berimbau, XVI secolo, Brasile Ispirato ai cordofoni africani, il berimbau è lo strumento principale con cui si suona la musica dell’arte marziale brasiliana detta capoeira.

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L’ESECUZIONE: lasciati incantare dai tanti strumenti musicali del mondo e da come è stata interpretata la musica dall’antichità fino ai giorni nostri.


Sommario 10 Musica antica (50.000 a.C.-1600 d.C.) 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34

Dal primo mormorio La musica del mondo antico Il didgeridoo Un mondo di fiati Suoni d’Africa Pizzica il pipa Orde di corde Ziryˉab (Merlo) Il gamelan Riti e musica religiosa Sitar, tˉabla e tamp uˉ ra Yatsuhashi Kengyo

36 Musica classica (1600-1900) 38 40 42 44 46 48 50 52 54 56 58 60 62

Barocco (1600-1750) Johann Sebastian Bach Grandi oratori Viva il violino! Classicismo (1750-1820) Wolfgang Amadeus Mozart Ludwig van Beethoven Mappa dell’orchestra Romanticismo (1815-1910) Hector Berlioz Magia dell’opera Richard Wagner Pianoforte a coda

64 66 68 70 72 74 76 78 80 82 84

Si aprano le danze Pëtr Il’icˇ Cˇajkovskij Musica nazionale Il Gruppo dei Cinque Antonín Dvorˇák Grandi direttori Il trionfo della tromba La banda degli ottoni Claude Debussy Heitor Villa-Lobos Operetta, che passione!

86 Musica moderna (1900-) 88 Arnold Schönberg 90 Rullo di tamburi 92 Il blues 94 Duke Ellington 96 A tutto sax 98 Joaquín Rodrigo 100 Musica registrata 102 Frank Sinatra 104 Musical memorabili 106 Elvis Presley 108 I Beatles 110 Reggae 112 La chitarra elettrica 114 Led Zeppelin

116 118 120 122 124 126 128 130 132 134

Musica leggera Avventura afropop Hip hop Musica per cinema e tv A.R. Rahman Musica contemporanea Musica dal vivo Peter Sculthorpe Suoni d’oggi Festival musicali

136 138 140 142

Sperimenta la musica dal vivo! Glossario Indice dei musicisti Ringraziamenti


Cos’è la musica?

Non è solo una melodia

…ma può anche essere una storia, una danza, un’opera teatrale, il VANTO di una

Ogni persona reagisce alla musica in maniera diversa, perché la musica è un insieme di tante cose:

Non è solo REGOLARE

…ma può essere sincopata, jazz, hard rock, o hip hop.

nazione.

Non è solo un

Non è solo una

…ma può essere un duo, un’orchestra sinfonica, un cOro, perché esistono moltissimi sTRumenti e voci da ascoltare e mettere insieme.

…ma è tutt’intorno a noi nel canto degli uccelli, nello scalpiccio dei piedi, nel battito delle mani, nel mormorio dell’acqua.

suono singolo

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composizione


Cos’è la musica?

“La musica infonde un piacere di cui la natura umana non può fare a meno” Confucio, filosofo cinese (circa 551-479 a.C.)

Non è solo

Non è solo

…ma può anche essere drammatica, spirituale, ribelle, controversa e scatenare moltissime emozioni.

…ma si può ascoltare anche alla radio, in tv o al cinema, e puoi portarla con te in un lettore portatile.

Non si sente solo nelle sale

Non è composta solo da persone

piacevole

da concerto

…ma anche nei luoghi di culto, nelle feste popolari, nelle strade e perfino nei negozi.

dal vivo

f a mose

…ma può anche essere tribale, o sperimentale, anzi, anche tu puoi fare musica! E allora, dài, provaci!

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Musica antica

(50.000 A.C.-1600 D.C.)

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Musica antica (50.000 a.C.-1600 d.C.)

In tutto il mondo la musica fa parte da sempre dell’identità culturale di un paese. Gli strumenti hanno tante forme e dimensioni diverse per creare ciascuno un suono caratteristico.

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L’ESECUZIONE

Dal primo mormorio I primi ritmi e melodie dei popoli antichi si ispiravano ai rumori naturali che la gente udiva intorno a sé: i versi degli animali, il gorgoglìo dell’acqua oppure il martellìo degli utensili di pietra. La musica divenne un modo per comunicare o intrattenere, per festeggiare o lavorare sodo. La musica tribale non era scritta, ma si tramandava oralmente da una generazione all’altra. u Suoni di Neanderthal, 2009, Simon Thorne Il compositore gallese Thorne, collaborando con un’équipe di scienziati e antropologi, ha ricostruito i suoni musicali che i neandertaliani (i primi esseri umani) potrebbero aver realizzato con la voce e i loro utensili di selce. .

Fischietto d’osso,

40.000 a.C., Francia Durante gli scavi compiuti in molti siti preistorici, sono stati scoperti alcuni fischietti fatti con le falangi di animali come la renna.

u

Battimani, Isole Salomone

I gesti, i battimani ritmici e i movimenti di danza costituivano insieme al canto un importante elemento della musica tribale.

Flauto della Divja baba, 40.000 a.C., u

MUSICA A CASA: Ascolta i rumori che si sentono in casa, dal ronzio del frigo al ticchettio di un orologio. Quali ritmi e melodie riesci a inventare con gli oggetti che vedi intorno a te, come per esempio padelle, scarpe o matite?

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Slovenia Questo flauto d’osso animale è stato ritrovato in una grotta slovena ed è uno dei più antichi strumenti musicali esistenti.

Sciamano, Repubblica dell’Altaj, Russia Per comunicare con il mondo degli spiriti, lo sciamano in stato di trance imitava i suoni della natura, come il verso dell’orso polare, del lupo o degli uccelli.

d


Musica antica – Dal primo mormorio ,

Katajjaq, Inuit,

Nordamerica I canti di gola degli Inuit erano una forma di intrattenimento e venivano eseguiti di solito da due donne in una gara di resistenza per chi cantava più a lungo.

.

Questo sonaglio sciamanico raffigura uno sciamano disteso sul dorso di un corvo.

Rombo, aborigeno,

Australia Fin dalla preistoria il rombo è stato usato dalle tribù di tutti i continenti come strumento musicale e mezzo di comunicazione su grandi distanze. Se lo si fa ruotare, produce un ronzio cupo.

u

Sean-nós, Irlanda

Le melodie dei canti irlandesi “all’antica”, privi di accompagnamento, sono molto elaborati e si intonano nella tradizionale lingua gaelica.

Danza dell’erba del Montana, navajo, .

Nordamerica Il danzatore, che indossa un abito cerimoniale, intona un canto di grande effetto con la gola e le corde vocali tese.

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LO STILE

La musica antica Riproduzione di una lira usata dagli antichi Greci e Romani. La forma della lira, fortemente simbolica, evocava l’idea di armonia.

Benché ne esistano pochissime testimonianze scritte, la musica dell’antichità ci è nota grazie ad altre fonti come le pitture tombali, i disegni sul vasellame e gli strumenti musicali. La musica era importante non solo come intrattenimento, ma anche nei riti religiosi e nei festeggiamenti pubblici. La lira era fatta con un guscio di tartaruga e la traversa che tende le corde era sorretta da due corna di toro.

La storia ha inizio…

Formella proveniente dall’antica città di Ur (nell’odierno Iraq) c. 2600 a.C.

Durante gli scavi compiuti a Ur, una città di 4000 anni fa, sono stati scoperti arpe e frammenti di musica scritta con l’antico sistema cuneiforme. Lira con testa di toro proveniente dalla tomba della regina Pu-abi di Ur, c. 2600-2400 a.C. (ricostruzione)

ASCOLTA IL BRANO 1 Questo è un brano originale di musica greca antica del I secolo a.C. detto l’Epitaffio di Sicilo. È eseguito con antichi strumenti a fiato e con una lira.

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Pittura murale nella tomba dei Nobili, Egitto

Gli Egizi elaborarono alcuni dei primi strumenti a corda come il liuto e l’arpa. Nell’antico Egitto si suonavano anche la tomba diritta e un flauto in cui l’aria si soffiava da una delle due estremità come nel flauto dolce.


Musica antica – La musica antica

I primi ottoni si devono ai Romani, che crearono il corno per usarlo nelle festività e a scopo militare servendosi del bronzo anziché delle corna animali.

La zampogna nacque nell’antichità.

Nell’antica Grecia, gli allievi della scuola di Atene studiavano musica e imparavano a suonare l’aulo (strumento a fiato a due canne), la citara (grande lira) e la siringa (flauto di Pan).

La parola “musica” deriva dal greco mousiké, che significa “arte delle Muse”. Nella mitologia furono le nove Muse (spiriti) a donare agli esseri umani la musica, la danza e il canto. La lettura di una poesia con l’accompagnamento della lira fu detta lirica.

Campana di bronzo, c. 17661045 a.C.

Anche la zampogna era uno strumento a fiato molto diffuso nel mondo antico. A inventarla furono probabilmente alcuni pastori, che usarono una pelle di pecora o di capra per l’otre e una coppia di canne palustri.

Music experiments

Gli storici narrano che il matematico Pitagora (c. 570-495 a.C.) spiegò la sua teoria sui rapporti tra le note della scala di un’ottava servendosi di un monocordo (strumento a una corda).

Questo mosaico di età romana raffigura un organo antico detto hydraulis.

Il primo strumento a tastiera fu un organo idraulico creato da Ctesibio di Alessandria nel 246 a.C. quando si premevano i tasti, l’aria prodotta in una cassa alimentata ad acqua e aria era immessa in una serie di grandi canne.

Le parole dell’Inno delfico sono state incise su pietra con la notazione, un sistema di simboli usato per rappresentare la musica.

La teoria musicale fu elaborata dagli antichi Greci: la musica era un insieme di note, la melodia una linea musicale orizzontale e l’armonia una linea musicale verticale. Ai Greci si deve poi l’invenzione di un sistema di scrittura in cui a ogni segno corrispondeva una nota.

Nei Veda, antichi testi indù, si parla intorno al 600 a.C. sia di musica classica indiana (maˉrga) sia della vinaˉ, uno strumento a corda fatto con le zucche (considerato il primo strumento cavo).

Il bassorilievo della “Festa in giardino” che decora il palazzo del re assiro Assurbanipàl, Ninive, c. 645 a.C.

Sarasvati, dea delle arti e della conoscenza, viene raffigurata spesso mentre suona la vinaˉ.

Nell’antica Cina si suonava la musica con campanelle di bronzo, lastre di pietra intonate e ocarine di ceramica. Il filosofo Confucio (551-479 a.C.) scelse la musica come simbolo dell’armonia che gli esseri umani dovrebbero impegnarsi a raggiungere.

Il più antico brano musicale scritto a noi noto fu scoperto a Ugarit, in Siria, ed è corredato di parole e istruzioni sull’accordatura della lira. Inno a Nikkal, dea lunare, c. 1400 a.C.

Quando gli Assiri conquistarono la città di Ninive, risparmiarono la vita ai bravissimi musicisti ebrei. La Bibbia narra che durante i loro riti gli ebrei cantavano e suonavano vari strumenti, tra cui lo sciofàr, ricavato da un corno d’ariete o d’antilope.

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LO STRUMENTO

Il didgeridoo “Con le sue note profonde il didgeridoo cattura la risonanza naturale dell’entroterra australiano”

William Barton

Il didgeridoo è un lungo tubo che si ottiene da un ramo di eucalipto scavato. Quando si trova il ramo adatto, lo si taglia secondo la misura voluta, si stacca la corteccia e si applica intorno all’imboccatura un anello di resina o di cera morbida. Il didgeridoo finito può essere lasciato al naturale o decorato con colori, incisioni a fuoco o intagli.

Suonare il didgeridoo Il didgeridoo nella storia Come si desume da alcuni disegni rupestri, il didgeridoo è nato più di 2000 anni fa nell’Australia del Nord. Una leggenda aborigena narra che il primo didgeridoo fu scoperto da un uomo di nome Burbuk Boon. Una sera egli prese un ceppo da mettere sul fuoco acceso per scaldarsi dal freddo. Il ceppo era molto leggero e Burbuk Boon si rese conto che le termiti lo avevano scavato tutto. Burbuk Boon non voleva gettare le termiti nel fuoco, così soffiò dentro al ceppo, che emise un suono poderoso, e le termiti volarono via, trasformandosi nelle stelle del cielo notturno. Benefici per la salute Suonare il didgeridoo può migliorare la respirazione, ridurre la tendenza a russare e aiutare a dormire meglio.

Estensione del didgeridoo Oltre tre ottave

8 va (

16

)

Il didgeridoo si suona un po’ come la tuba o il trombone: si appoggiano le labbra sull’anello di cera e si fanno vibrare mentre si soffia nel tubo, dal quale esce un suono grave e costante. Il suonatore gonfia le guance per immagazzinare aria nella bocca e respira dal naso. Mentre suona può articolare altri versi per imitare le voci degli animali.

Il didgeridoo può essere decorato con disegni complicati, simboli importanti o scene tratte dai miti aborigeni del cosiddetto Tempo del sogno.

Altri strumenti: Claves Le claves sono una coppia di bastoncini di circa 20 cm che si suonano percuotendoli l’uno contro l’altro. Si usano per accompagnare il didgeridoo o per scandire il tempo in un canto o una danza.

Rombo Il rombo è un legno piatto e oblungo attaccato a uno spago: lo si fa roteare in aria affinché produca un ronzio cupo.


Musica antica – Il didgeridoo

Grandi interpreti Negli ultimi anni i musicisti aborigeni hanno fatto conoscere il didgeridoo a un ampio pubblico. Il gruppo degli Yothu Yindi si è affermato grazie alla fusione tra rock-and-roll occidentale e strumenti della tradizione aborigena. Mark Atkins, maestro del didgeridoo, ha collaborato con musicisti di tutto il mondo, tra cui il chitarrista rock Jimmy Page e il compositore contemporaneo Philip Glass. Un altro celebre virtuoso che ama fondere più stili musicali è William Barton che riesce a suonare didgeridoo e chitarra elettrica insieme. La lunghezza del didgeridoo varia per lo più dagli 1,2 agli 1,5 m, ma può arrivare anche a 3 m. Più è lungo lo strumento, più è profondo il suono che produce.

Mark Atkins

Tradizioni Il didgeridoo si usa tradizionalmente per accompagnare canti, danze e riti sacri aborigeni. Secondo alcune tribù aborigene dovrebbe essere riservato agli uomini; in certi casi è malvisto o addirittura proibito che una donna suoni o anche solo tocchi lo strumento.

ASCOLTA IL BRANO 2 Prendi due bastoncini o due cucchiai di legno e segui il battito ritmato delle bacchette che accompagnano il didgeridoo di questo brano.

Un gruppo di aborigeni suona le claves e il didgeridoo.

Sonaglio Nei canti e nelle danze gli aborigeni australiani si accompagnano a volte con sonagli e crepitacoli, fabbricati di solito con i semi essiccati di piante e alberi come il baobab australiano.

Tamburo Alcune tribù aborigene usano tamburi ricavati da ceppi di eucalipto scavati. La membrana del tamburo è fatta di pelle di lucertola, serpente o canguro.

Foglia d’eucalipto La foglia d’eucalipto è uno strumento semplicissimo: si suona tenendola premuta sulle labbra e soffiando. Originariamente gli aborigeni la usavano per imitare i versi degli uccelli.

Herb Patten, suonatore di foglia

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L’ESECUZIONE

Un mondo di fiati Dai flauti e dai fischietti preistorici fatti con ossa animali o legni cavi è nata una straordinaria varietà di strumenti a fiato. I cosiddetti aerofoni si suonano soffiando in un tubo o nei fori che vi si praticano, oppure su un’ancia semplice o doppia fissata a un’imboccatura. L’altezza della nota è determinata dalla lunghezza del tubo e dal numero dei fori aperti. ,

Come si suona? Armonica – Quando l’aria viene soffiata o aspirata attraverso i fori, le ance vibrano nell’armonica e fanno vibrare l’aria all’interno, che produce il suono. Clarinetto – Nel bocchino è montato un supporto in cui si inserisce un’ancia di canna. Il suonatore pone la bocca sull’ancia e soffia per farla vibrare; in tal modo l’aria nel tubo produce il suono.

Flauto da naso,

preistorico, Polinesia Nelle isole del Pacifico è diffusa la credenza che il respiro che esce dal naso sia più puro di quello della bocca, capace di dire tante cose offensive. Il flauto da naso era usato per accompagnare i canti.

d

Armonica, XIX secolo, Europa

Usata spesso nel blues (vedi pag. 92), nel folk americano e nel jazz, l’armonica, o organo a bocca, racchiude una serie di ance metalliche che vibrano liberamente.

.

. Fisarmonica, XIX secolo, Austria Il suono di questo strumento ad ancia libera usato nella musica popolare viene prodotto da ance d’acciaio che vibrano sotto il getto d’aria ottenuto comprimendo il mantice.

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Sheng, ante 500 a.C.,

Cina Quest’organo a bocca costruito con canne di bambù è uno dei primi strumenti ad ancia libera a noi noti. La sua forma si ispira a quella della mitica fenice e il suono che produce dovrebbe imitarne il verso.


Musica antica – Un mondo di fiati

Zummara, c. 2700 a.C., Egitto Questo “doppio clarinetto” si compone di due canne parallele unite insieme. Le dita del suonatore possono chiudere contemporaneamente due fori, uno su ciascuna canna. ,

. Zamr, ante XIII secolo, Mongolia Quest’oboe della musica popolare ha sette fori, più uno sul retro per il pollice. È leggero e perciò molto diffuso tra i popoli nomadi. Ha una voce potente e si suona nei festeggiamenti, ad esempio nei matrimoni.

.

Flageolet,

XVI secolo, Francia Il flageolet a canna semplice o doppia si usava nel Seicento e Settecento per accompagnare le danze. Si suona con entrambe le mani e produce un suono simile al verso di un uccello.

,

Ciaramella,

fine XIII secolo, Europa Strumento medievale formato da un unico pezzo di legno. Dalla ciaramella è nato l’odierno oboe.

,

Fagotto,

c. 1800, Germania Il fagotto, lo strumento più grande e grave della famiglia dei legni, si compone di un doppio tubo costituito da due tratti di legno massello scavato uniti tra loro.

Flauto di Pan, preistorico, Sudamerica Il flauto di Pan, tuttora in uso, può avere fino a tre file di cannule di bambù di varia lunghezza unite tra loro. La musica tipica di questo strumento è chiamata sikuri.

.

ASCOLTA IL BRANO 3 Il flauto di Pan si associa spesso alla musica sudamericana. Immagina che il suono plani sopra le cime delle Ande come il condor, un grande uccello che vola ad altezze notevoli.


LO STILE

Suoni d’Africa Da un capo all’altro dell’Africa le varie popolazioni hanno creato strumenti e suoni propri. Ognuna ha tradizioni musicali legate a cerimonie e festeggiamenti che prevedono spesso la partecipazione del pubblico. Ma la caratteristica principale della musica africana è l’intreccio di moduli ritmici diversi detto poliritmia.

In tutta l’Africa Nel continente africano si dice che sia stata un’eroina popolare, la regina Marimba, a portare la musica al popolo e a creare molti strumenti che vi si suonano tuttora.

I griot dell’Africa occidentale I griot sono abili musicisti e cantastorie che girano tra i villaggi dell’Africa occidentale, conservando la storia della loro tribù in canti e racconti. Sono loro a tenere nota di genealogie, avvenimenti e tradizioni tribali e in una società di scarse testimonianze scritte il loro ruolo è essenziale.

Un’orchestra berbera tradizionale si esibisce al Festival degli Ksour, manifestazione internazionale dedicata al deserto che si tiene ogni anno in Tunisia.

Orchestre berbere del Nordafrica I berberi sono le popolazioni indigene del Nordafrica. La musica berbera vanta molte varietà regionali, ma in genere viene eseguita da vivaci orchestre di percussionisti, accompagnati da suonatori di fiati o di strumenti a corda. Nelle feste pubbliche molte orchestre suonano insieme.

Esibizione di due griot con un’arpa liuto a 21 corde detta kora.

I canti dei Masai del Kenya I Masai del Kenya e della Tanzania del Nord sono per tradizione un popolo nomade e vanno famosi per la caratteristica musica vocale, che rende gli strumenti un peso superfluo. I canti masai seguono uno schema antifonale in base al quale il solista canta il primo verso e il coro gli risponde. I canti degli uomini parlano di coraggio e storie di caccia, quelli delle donne descrivono la vita familiare e la cura degli animali.

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Musica antica – Suoni d’Africa

L’udu di terracotta della Nigeria

Le timbila del Mozambico del Sud

Nella tribù degli igbo sono quasi tutti agricoltori e coltivano soprattutto un tubero detto igname che è alla base della loro alimentazione. Ogni anno gli igbo celebrano la raccolta dell’igname con una grande festa fatta di sfilate, danze e musica. Gli igbo hanno parecchi strumenti a percussione tra cui l’udu, un tamburo di terracotta tradizionalmente fabbricato dalle donne, che si suona percuotendolo con il palmo e tamburellando con le dita.

La tribù dei Chopi suona vari strumenti ma è famosa per le timbila, xilofoni costruiti con larghe tavolette di legno. L’orchestra di timbila è guidata da un suonatore che improvvisa la melodia e viene seguito dagli altri componenti del gruppo. La musica ha un elaborato ritmo sincopato, che invita a danzare con grande energia.

L’udu ha anche un uso pratico: funge da recipiente o da brocca per l’acqua.

Un fabbricante di tamburi nel villaggio del Buganda in cui si costruiscono i tamburi del re.

L’arpa arcuata dell’Africa orientale

Gli ngoma del Buganda Gli ngoma sono strumenti musicali suonati dalle popolazioni bantu dell’Africa centrale, orientale e meridionale. Il nome si riferisce a vari tipi di tamburo di regioni diverse. Nel regno ugandese del Buganda ogni clan ha un proprio ritmo caratteristico da suonare con i tamburi. Gli ngoma sono simbolo di grande potere e i più importanti sono quelli appartenenti al re.

L’arpa arcuata è uno strumento a corde con un manico curvo di legno fissato a una cassa di risonanza. Si suona tenendola in grembo e pizzicando le corde con una mano, mentre l’altra smorza (blocca) le corde non suonate. Nata presso le antiche civiltà dell’Egitto e di Šumer (nell’odierno Iraq), quest’arpa nel corso dei millenni si è diffusa nel Sud e oggi è presente in tutta l’Africa, dove viene suonata da molti gruppi tribali, specie in Uganda e Sudan. Un’arpa arcuata sudanese con cassa di risonanza costituita da una zucca (essiccata).

La mbira dello Zimbabwe ASCOLTA IL BRANO 4 Ascolta l’andamento antifonale di questo canto rituale intonato da donne masai del Kenya.

La musica della tribù degli Shona prevede spesso una piccola tastiera detta mbira. Questa tavoletta di legno con lamelle metalliche sfalsate si suona con i pollici. Nelle cerimonie religiose il suonatore di mbira è accompagnato dal sonaglio di un altro musicista.

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Indice dei musicisti Abba 117 Abyssinians 111 Adams, John 127 Aksu, Sezen 117 Albeniz, Isaac 69 al-Maws∙ıˉlıˉ, Ibraˉhıˉm 26 al-Maws∙ıˉlıˉ, Ish ∙ aˉq 26 Alsop, Marin 75 Amadou & Mariam 119 Amati, Andrea 44 André, Maurice 77 Armstrong, Louis 77, 94 Vladimir, Aškenazij 63 Atakoglu, Fahir 123 Atkins, Mark 17 Bach, Carl Philipp Emanuel 46 Bach, Johann Christian 47, 48 Bach, Johann Christoph 40 Bach, Johann Sebastian 40-41, 55 Baez, Joan 134 Baker, Chet 77 Balakirev, Milij 70-71 Balanchine, Georges 67 Barker, Guy 77 Bartók, Béla 69, 126 Barton, William 17, 131 Bax, Arnold 68 Bayes, Nora 100 Beach, Amy 68 Beach Boys 116 Beatles 108-109, 116 Becht, Sidney 96 Beethoven, Ludwig van 47, 50-51, 54, 55, 56, 60, 63 Bennett, Tony 103 Berg, Alban 88 Berio, Luciano 127 Berlioz, Hector 56-57, 96 Bernstein, Leonard 105 Biret, I˙dil 63 Bizet, Georges 55 Bjork 132 Blake, Eubie 95 Boccherini, Luigi 47 Bonfa, Luis 122 Bonham, Jason 114 Bonham, John 114-115 Bono 103 Borodin, Aleksandr 70-71 Boulez, Pierre 126 Bowie, David 133 Boyd, Anne 43 Brahms, Johannes 55, 72 Brecht, Bertolt 104 Britten, Benjamin 122 Brouwer, Leo 131 Bruckner, Anton 55 Bryne, David 133 Buarque, Chico 129 Bülow, Hans von 74 Burnett, Chester “Howlin’ Wolf” 93 Burns, Bob 79 Cage, John 126 Cˇ ajkovskij, Pëtr Il’icˇ 66-67 Can 132

140

Carreras, José 128 Casals, Pablo 74 Celestine, Papa 77 Chang, Sarah 45 Charles, Ray 93, 95 Chavez, Carlos 68 Cherubini, Luigi 47 Chopin, Fryderyk 55, 63, 80 Chung, Myung-Whun 75 Clementi, Muzio 47 Cliff, Jimmy 111 Cline, Patsy 101 Cohan, George M. 100 Cohen, Leonard 116 Coltrane, John 94, 96 Copland, Aaron 65 Corelli, Arcangelo 39 Corigliano, John 43 Couperin, François 39 Crosby, Bing 100, 102 Crudup, Arthur 106 Cui, César 70-71 Davies, Miles 77 Davies, Peter Maxwell 127 Davis Jr., Sammy 102 Debussy, Claude 80-81 Dekker, Desmond 111 Delibes, Léo 64 Delius, Frederick 68 Desprès, Josquin 38 Devi, Annapurna 33 Diamond, Neil 111 Dibango, Manu 118 Die Fantastischen Vier 120 Dion, Celine 117 Dodd, Clement 110 Domingo, Placido 128 Donegan, Lonnie 116 Dorsey, Tommy 102 Dudamel, Gustavo 75 Dufay, Guillaume 38 Dukas, Paul 69, 98 Dun, Tan 123 Dunaevskij, Maksim 122 Dunbar, Sly 111 Dussek, Jan Ladislav 47 Dvorˇák, Antonín 69, 72-73 Dylan, Bob 116, 135 Efendi, Dede 31 Elfman, Danny 123 Elgar, Edward 68 Ellington, Duke 63, 73, 94-95 Empire of the Sun 133 Enescu, George 69 Entwistle, John 115 Érard, Sébastien 62 Erener, Sertab 129 Escobar, Damien e Tourie 45 Etran Finatawa 119 Everly Brothers 108 Falla, Manuel de 64, 69, 98 Fang, Liu 23 Fanshawe, David 31 Fauré, Gabriel 69 Fitzgerald, Ella 94

Foster, Stephen Collins 68 Franck, César-Auguste 55 Franklin, Aretha 117 Freire, Nelson 63 Frescobaldi, Girolamo 40 Fuller, Blind Boy 93 Gabrieli, Giovanni 38 Garbage 133 Gershwin, George 59, 89 Getz, Stan 96 Gil, Gilberto 116 Gilbert, William S. 84 Ginastera, Alberto 68 Glass, Philip 17, 126 Glinka, Michail 69, 70 Gluck, Christoph von 46, 56 Gomes, Antonio Carlos 58 Goodman, Benny 100 Gottschalk, Louis Moreau 68 Gould, Glenn 41 Grainger, Percy 126 Granados, Enrique 69 Grandmaster Flash 120 Grieg, Edvard 68, 69 Grönemeyer, Herbert 117 Guimaräes, Lucilia 82 Hammerstein, Oscar 105 Händel, Georg Friedrich 39, 42 Handy, William C. 92 Hardenberger, Håken 77 Harper, Roy 114 Harrison, George 33, 108-109 Haydn, Franz Joseph 42, 47, 48, 49, 50, 53 Heifetz, Jascha 45 Hendrix, Jimi 101, 112, 113, 134 Herbert, Victor 85 Herseth, Adolph 77 Hikaru, Utada 101 Hindemith, Paul 126 Hodges, Johnny 95 Holiday, Billie 102 Holly, Buddy 108 Holst, Gustav 68 Huang, Bin 45 Hummel, Johann Nepomuk 47 Hussain, Zakir 33 Iglesias, Julio 103 Ilicali, Arkin “Mercan Dede” 133 Indy, Vincent d’ 69 Ireland, John 68 Ives, Charles 126 Jackson, Michael 117 Janácˇek, Leoš 58, 69 Jay-Z 134 Jefferson, Blind Lemon 93 Jo, Sumi 129 Joachim, Joseph 45 Jobim, Antônio Carlos 103, 122 Johnson, George W. 92 Jones, John Paul 114-115 Joplin, Janis 134 Joplin, Scott 95 Kambi, Victoria 98 Karajan, Herbert von 74 King Crimson 132


Indice dei musicisti

Kodály, Zoltán 69 Kool Herc 120 Kouyaté, N’Faly 119 Kraftwerk 132 Kuti, Fela 118 Lady Gaga 133 Lasso, Orlando di 38 Led Zeppelin 114-115 Lehar, Franz 85 Lennon, John 108-109 Léonin 38 Ligeti, György 126 Lightnin’ Slim 93 Lincke, Paul 85 Liszt, Franz 55, 60, 63, 72 Little Tragedies 133 Lopamudra 135 Lord Flea 110 Lully, Jean-Baptiste 39 Ma Rainey 92 Ma, Yo-Yo 123 Mabalane, Kabelo 119 Madonna 129 Mahler, Gustav 74, 88 Mapfumo, Thomas 119 Marenzio, Luca 38 Marley, Bob 111, 135 Marsalis, Wynton 77 Martin, Dean 102 Matisyahu 111 Maytals 111 McCartney, Paul 108-109 McCormack, John 100 McGregor, Freddie 111 Melodians 111 Men at Work 111 Mendelssohn, Fanny 55 Mendelssohn, Felix 40, 55 Menuhin, Yehudi 45 Mercury, Freddie 133 Messager, André 85 Messiaen, Olivier 126 M.I.A. 125 Midnight Oil 117 Midori 45 Milch, Arma 95 Miller, Kenneth 62 Mitchell, Joni 117 Moby 132 Monkees 116 Monteverdi, Claudio 38 Moon, Keith 115 Morelenbaum, Jaques 123 Morganfield, McKinley “Muddy Waters” 93 Morrison, James 77 Mowatt, Judy 111 Mozart, Wolfgang Amadeus 47, 48-49, 50, 63, 66 Musorgskij, Modest 70-71 Nanta 105 Nanton, Joe “Tricky Sam” 95 N’Dour, Youssou 119 Nielsen, Carl 69 Nirvana 132 Numan, Gary 132 Oasis 134 Offenbach, Jacques 84 Orff, Carl 43 Pachelbel, Johann 39, 40 Page, Jimmy 17, 113, 114-115

Paganini, Niccolò 45, 54 Palestrina, Giovanni da 38 Papa Celestine 77 Parker, Charlie 96 Pärt, Arvo 127 Patten, Herb 17 Patton, Charles 93 Paul, Les 112 Paul, Matthias “Paul van Dyk” 133 Pavarotti, Luciano 128 Penderecki, Krzysztof 43 Pérotin 38 Perry, Lee 111 Peterson, Oscar 63 Piazzolla, Astor 65 Pine, Courtney 96 Pinto, Antonio 123 Pitagora 15 Plant, Robert 114-115 Porter, Cole 104 Portico Quartet 129 Poulenc, Francis 69 Presley, Elvis 106-107, 108, 116 Professor Longhair 93 Prokof’ev, Sergej 104 Puccini, Giacomo 59 Purcell, Henry 39 Rachmaninov, Sergej 69 Rahman, A. R. 124-125 Rattle, Simon 75 Ravel, Maurice 69 Reeves, Jim 124 Reich, Steve 127 Reid, Duke 110 Riley, Terry 126 Rimskij-Korsakov, Nikolaj 70-71 Robinson, William “Smokey” 101 Rodgers, Jimmie 116 Rodgers, Richard 105 Rodrigo, Joaquín 69, 98-99 Rodrigues, Amália 128 Rolling Stones 116 Rossini, Gioachino 58 Rubinstein, Arthur 82 Saariaho, Kaija 127 Saint-Saëns, Camille 69 Salieri, Antonio 46, 47 Sandoval, Arturo 77 Satie, Erik 69 Sax, Adolphe 96, 97 Say, Fazil 43 Scarlatti, Alessandro 46 Scarlatti, Domenico 46 Schönberg, Arnold 88, 126 Schönberg, Claude-Michel 105 Schubert, Franz 54 Schumann, Clara 55, 63 Schumann, Robert 55, 66 Scorpions 117 Scotty 111 Scriabin, Aleksandr 69 Sculthorpe, Peter 130-131 Secada, Jon 103 Seekers 116 Segovia, Andrés 99 Sessions, Roger 59 Shakespeare, Robbie 111 Shankar, Anoushka 33 Shankar, Ravi 32, 33

Shekhar, R. K. 124 Šostakovicˇ, Dmitrij 126 Sibelius, Jean 69 Sigur Rós 133 Sinatra, Frank 94, 102-103 Sinatra, Nancy 102 Sissle, Noble 95 Skatalites 10 Slickers 111 Slim Dusty 101 Smetana, Bedrich 69, 72 Solti, Georg 74 Sondheim, Stephen 105 Sor, Fernando 99 Sousa, John Philip 68, 79 Soweto Gospel Choir 30 Spice Girls 116 Spohr, Louis 54 Starr, Ringo 108-109 Stein, Johann Andreas 62 Stockhausen, Karlheinz 126, 132 Stradivari, Antonio 44, 45 Strauss, Johann, figlio 64, 85 Strauss, Richard 55, 57 Stravinskij, Igor 82, 98, 126 Strozzi, Barbara 39 Sullivan, Arthur 84 Sutta, Jessica 133 Takemitsu, Tõru 127, 131 Tallis, Thomas 38 Tavener, John 30 Taverner, John 31 Telemann, Georg Philipp 39 Thomas, Rufus 106 Tippett, Michael 43 Tokio Hotel 133 Tribe, Tony 111 Turnage, Mark-Anthony 127 UB40 111 Vai, Steve 113 Veloso, Caetano 116 Vengerov, Maxim 45 Verdi, Giuseppe 58 Villa-Lobos, Heitor 68, 82-83 Vivaldi, Antonio 39, 45 Volans, Kevin 127 Wagner, Richard 60-61, 72, 74 Walton, William 42 Webber, Andrew Lloyd 105, 124 Weber, Carl Maria von 54 Webern, Anton 88 Weelkes, Thomas 38 Weill, Kurt 104 Weir, Judith 59 Wesley, Samuel 47 Westlake, Nigel 122 Who 115, 134 Wiggins, Keith 120 Williams, Cootie 95 Williams, John 123, 131 Williams, Mary Lou 95 Williams, Ralph Vaughan 68 Xenakis, Iannis 126 Yatsuhashi Kengyo 34 Yindi, Yothu 17 Young, La Monte 126 Young, Neil 113 Zemlinsky, Alexander von 88 Ziryaˉb 26-27

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