Manola Caprini (Teramo, 1979) fin da piccola ha amato disegnare e sfogliare libri illustrati. Anni dopo il diploma al Liceo artistico ha cominciato a illustrare manuali scolastici e dal 2010, come freelance, albi pubblicati da alcuni dei principali editori francesi, belgi, canadesi e italiani. Vive a Teramo con i suoi due gatti.
Un topo matto che fa la posta a un gatto, una lumaca che si costruisce l’amaca, un picchio e un ranocchio che parlano allo specchio… Avventure di tipi ingegnosi, estrosi o famosi; da ricordare, da contare e da sbalordire. Tutte in rima e tutte da ridere.
LA FILASTROCCA NON SI TOCCA!
segnato per una ventina d’anni in vari ordini di scuola, dalla primaria all’università, scrivendo anche libri di testo per alunni e insegnanti. Poi si è messo a inventare e fabbricare giochi per bambini. Trascorre la maggior parte del suo tempo in un casolare di campagna, coltivando amore e amicizia per gli animali. Con Gallucci ha pubblicato anche la favola-romanzo Il Pinguino e la Gallina.
Filastrocca lunga o breve, non si mangia e non si beve. Filastrocca furba o sciocca, non si beve e non si tocca. Filastrocca cucinata, se la tocchi l’hai mangiata.
Giuseppe Lisciani
Giuseppe Lisciani (Teramo, 1940) ha in-
Giuseppe Lisciani
La filastrocca non si tocca!
disegni di
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Manola Caprini
Consigliato dai ai anni
disegni di
Manola Caprini
La filastrocca non si tocca. Perché non vuole essere contaminata e ha, invece, la pretesa di essere lei, come una sorta di soggetto vivente, a contaminare il lettore: è questa la sua unica possibilità di amare ed essere amata. Giuseppe Lisciani, dopo avere scritto di pedagogia e di didattica, dopo avere insegnato ai bambini della scuola primaria e ai giovanotti dell’università, dopo aver inventato giochi e favole (una delle quali, Il pinguino e la gallina, pubblicata da Gallucci), si è trovato nel bel mezzo di una boscaglia di filastrocche: versi in rima pronunciati da animali dialoganti tra loro o personalmente con l’autore; cespugli di rose evanescenti; esseri strani non sempre decifrabili; postini che consegnano fiori nelle buste; topi che fanno la posta ai gatti; panda che amano le ghiande e però se le mangiano… E siccome una rima tira l’altra, l’autore non ha potuto fare a meno di metterle nero su bianco. Anche se costretto, se ne assume comunque tutte le responsabilità. E, naturalmente, anche i meriti, se ci sono.