Montessori 6-12

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Claudia Porta

Montessori 6-12 Per gli anni della scuola


Linguaggio

Geografia

Lettura Grammatica Le scatole grammaticali Le difficoltà ortografiche Come usare i materiali di grammatica

L’Universo Il sistema solare L’orbita della Terra Il giorno e la notte Memorizzare il nome di Paesi, città, mari, fiumi L’Italia: regioni e città I punti cardinali Le nuvole

Aritmetica Le perle colorate Unità, decine, centinaia Le equivalenze con le perle Presentare il cento e il mille Le tavole di Séguin I numeri da 1 a 99

Storia La fascia nera del tempo L’orologio delle ere La striscia del tempo

Scienze L’acqua Il corpo umano

Montessori oggi Attività manuali Gestione del denaro Montessori e la tecnologia Vivere all’aria aperta Bambini in cucina Politica e attualità Sicurezza stradale Ascolta e osserva


Indispensalibri


A Maria Vittoria C.P.

Claudia Porta Montessori 6-12 della stessa autrice: Montessori per tutti Giochiamo allo yoga ISBN 978-88-9348-694-1 Prima edizione novembre 2017 Seconda edizione febbraio 2019 © 2017 Carlo Gallucci editore srl - Roma ristampa 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2023 2022 2021 2020 2019 per le immagini © Claudia Porta galluccieditore.com

Il marchio FSC® garantisce che la carta di questo volume contiene cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’FSC® (Fo­rest Stewardship Council®) è una Organizzazione non governativa internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Per maggiori informazioni vai su www.fsc.org e www.fsc-italia.it Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni.


Claudia Porta

Montessori 6-12

per gli anni della scuola



Indice Il metodo Montessori

Linguaggio

Aritmetica

Storia

Geografia

Scienze

pagina 9

pagina 23

pagina 57

pagina 81

pagina 89

pagina 111

Botanica

Chimica

Lingue straniere

Montessori oggi

pagina 123

pagina 129

pagina 135

pagina 141

Libri e materiali da tenere in casa Conclusione

pagina 157 pagina 159



Il metodo Montessori



L’osservazione del bambino Il principio cardine del metodo Montessori è l’osservazione del bambino. Non solo in fase sperimentale, ma anche durante tutto il corso della sua vita, Maria Montessori osservò i suoi piccoli allievi con occhio scientifico, adattando e integrando continuamente le sue proposte pedagogiche in base al risultato di tale osservazione. Nel periodo compreso tra i tre e i sei anni il bambino esplora il mondo attraverso i sensi. Tra i sei e i dodici anni inizia invece ad assimilare l’astrazione. In questa fase nasce inoltre una inesauribile curiosità: dopo aver osservato un fenomeno, il bambino indaga per scoprirne le cause. In questo periodo si sviluppa anche il senso di giustizia: il bambino sarà pronto a obbedire, ma a condizione di comprendere i motivi che dettano le regole imposte. L’adolescente le metterà in discussione. Il genitore dovrà stare attento a non prendere questo atteggiamento come una sfida alla sua autorità: il ragazzo sta semplicemente mettendo a fuoco la sua personale scala di valori e dovrà necessariamente scontrarsi, talvolta, con quella dei genitori. In molti casi finirà con l’accettare i valori trasmessi da loro, mentre in altri li adatterà alla propria morale personale.


Il metodo Montessori

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Se nella fase di sviluppo precedente il mondo del bambino era costituito da casa, famiglia, scuola e dagli amici e parenti più stretti, ora ha bisogno di allargare i propri orizzonti e aprirsi al mondo esterno.

Lo scopo di questo libro Questo libro non ha la pretesa di riprodurre, né tantomeno di sostituire, un curriculum di studi Montessori. Il suo scopo è proporti attività ludiche e creative da svolgere con il tuo bambino o da utilizzare per aiutarlo a superare una difficoltà. Alcuni esercizi sono adattati e/o semplificati perché il loro corretto svolgimento richiederebbe una preparazione specifica. In questa versione, invece, sono alla portata di qualsiasi genitore o educatore. Grazie a questi esercizi l’adulto potrà aiutare il bambino a comprendere meglio, attraverso esempi concreti, molti concetti astratti, proponendo attività al tempo stesso educative e divertenti. “Insegno solo cose che non so, così nel frattempo imparo” Questa affermazione dell’architetto e designer Gaetano Pesce può fare da guida al genitore insicuro delle proprie capacità. Se non conosci a fondo il metodo Montessori puoi usare gli strumenti che ti propongo per colmare le tue lacune personali mentre lavori con tuo figlio, o semplicemente porti al suo fianco come facilitatore, accompagnandolo nella scoperta di un nuovo modo di vedere le cose. In molti casi sarà necessario un lavoro preliminare da parte del genitore o dell’educatore. Quando si presenta un materiale o un esercizio al bambino, per esempio, è bene non avere esitazioni. Ma alcune cose possono essere approfondite insieme in modo educativo. Se non hai conoscenze approfondite in fatto di botanica, questo non ti impedirà di uscire con tuo figlio, raccogliere alcuni campioni

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di piante e studiarli insieme. Non sarà una lezione “dall’alto” ma un lavoro cooperativo. Noi non insegnavamo ai bambini le parti del fiore. Raccoglievamo tanti fiori e li presentavamo loro 1. Maria Montessori invitava i suoi allievi a uscire e cercare ogni specie di piante, a individuare le differenze nei fusti o nelle foglie, a osservare il più possibile. In seguito diceva loro di prendere i libri di botanica e cercare informazioni su ciò che avevano visto. Solo dopo aver risvegliato e nutrito la curiosità dei ragazzi, utilizzava il materiale. I bambini scoprono da soli, attraverso l’osservazione, che tutti i fiori sono formati da stelo, petali, sepali, pistillo, eccetera… Questo libro non vuole essere una guida completa all’educazione Montessori; il suo scopo è permettere a tutti di usufruire degli strumenti messi a punto dalla stessa Montessori per accompagnare i ragazzi nell’apprendimento e nella crescita. In alcuni casi i materiali sono adattati per essere realizzati e utilizzati a casa, anche con bambini che frequentano le scuole tradizionali.

Sfrutta i tuoi talenti Nel leggere questo libro potresti trovare attività che non conosci o non padroneggi agevolmente e che, quindi, non ti senti in grado di trasmettere a tuo figlio. D’altra parte, possiedi certamente qualche abilità che qui non è citata. Non esitare a trasmetterla a tuo figlio. Ricordo un amico che, al momento di prendere la patente, non ha avuto alcuna difficoltà con la parte riguardante il motore: suo padre infatti aveva smontato e rimontato più volte insieme a lui quello della loro auto quando

M. Montessori citata in G.H. Fresco, a c. di, Montessori: perché no?, Il Leone Verde Edizioni, Torino, 2017, pag. 176.

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lui era ancora un bambino. Lo conosceva perfettamente ed era in grado di sostituire una ruota e di effettuare piccole riparazioni: tutte cose che noi imparavamo invece solo nella teoria. Qualunque sia il tuo talento, la tua competenza, la tua abilità, è un regalo prezioso che puoi fare ai tuoi figli. E mi raccomando, non farti condizionare dagli stereotipi di genere: conoscere un motore è importante per una ragazza così come per un ragazzo. Nel suo libro Dall’infanzia all’adolescenza Maria Montessori scrive: “Come i nostri bambini, nelle nostre scuole elementari, hanno imparato a piegare i loro vestiti, a cucire, a mettere in ordine, anche questi devono imparare ad aggiustare gli oggetti guasti, a far rifunzionare una macchina e a riparare un mobile, a sostituire un vetro rotto, a sistemare una serratura eccetera. Devono essere capaci di tracciare un sentiero, di fare l’impianto di un campanello, di segare la legna ed altri piccoli lavori”2. Anche se in famiglia il numero di attività proposte potrà essere inferiore rispetto alla scuola, non lasciarti sfuggire l’occasione di trasmettere a tuo figlio una nuova competenza. Ovviamente è importante trovare il modo di risvegliare il suo interesse, senza forzarlo e senza irritarsi se inizialmente non si mostra coinvolto in ciò che gli proponi.

La cura di sé e dell’ambiente Uno degli scopi principali della pedagogia di stampo montessoriano è rendere il bambino indipendente (e perciò libero, entro i limiti del suo ambiente). Per questo negli anni precedenti sono state proposte attività che gli hanno permesso di imparare cose tanto elementari quanto spesso trascurate come cucire un bottone, lavare un indumento, stirarlo, eccetera. Se non hai proposto queste attività al bambino fra i tre e i sei anni potrai farlo oggi. Le trovi tutte nel libro Montessori per tutti, pubblicato in queste stesse edizioni.

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M. Montessori, Dall’infanzia all’adolescenza, Franco Angeli, Milano, 2009, pag. 131.


LA LEZIONE IN TRE TEMPI

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Elaborata da Maria Montessori, questa tecnica permette di rinforzare i concetti che trasmettiamo ai bambini. L’abbiamo già vista in Montessori per tutti, ma vale la pena di rispolverarla perché sarà utile anche in questa fase.

Primo tempo (Mostrando l’oggetto corrispondente) «Questo è il triangolo. Cos’è questo?» «Questo è il quadrato. Cos’è questo?» «Questo è il rettangolo. Cos’è questo?»

Secondo tempo (Osservando i tre oggetti) «Dov’è il triangolo?» oppure «Indica il triangolo» «Dov’è il quadrato?» oppure «Prendi il quadrato» «Dov’è il rettangolo?» oppure «Trova il rettangolo»

Terzo tempo (Indicando di volta in volta ciascun oggetto) «Cos’è questo?» «Cos’è questo?» «Cos’è questo?»

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L’educazione cosmica La consapevolezza cosmica – il senso di far parte del tutto, sentendosi responsabile della piccola o grande porzione che ci riguarda personalmente – è il punto d’arrivo che può illuminare e poi guidare un ragazzo alle soglie dell’adolescenza 3.

Prima ancora di andare in India e di venire a contatto con la cultura di questo Paese, Maria Montessori aveva idee molto simili a quelle tipiche della filosofia indiana. Il concetto di interdipendenza tra tutte le creature è, per esempio, un punto chiave della filosofia montessoriana così come di quella indiana. Intorno a questo importante concetto ruotano le cinque favole cosmiche, mediante le quali si presentano al bambino:

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La nascita dell’Universo e della Terra La comparsa degli esseri viventi La comparsa degli esseri umani La storia della scrittura La storia dei numeri

In una classe Montessori le cinque favole cosmiche si raccontano illustrandole con una serie di materiali. Alcuni possono essere introdotti anche a casa utilizzando un atlante o altri libri presenti nella tua

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G.H. Fresco, cit., pag. 160.


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biblioteca, oppure costruendoli appositamente. Uno dei più interessanti è senz’altro il vulcano. L’educazione cosmica colloca ogni cosa al proprio posto all’interno del cosmo, propone legami esplorativi tra i vari fenomeni. In definitiva promuove una sorta di spiritualità senza insegnare questa o quella religione 4.

La prima favola cosmica La prima grande lezione si effettua di solito il primo giorno di scuola e poi si approfondisce lavorando su: geografia, geologia, astronomia, meteorologia, fisica, chimica, eccetera. La prima favola originale, quella ideata da Maria Montessori, si intitola Iddio che non ha mani. In molte scuole questa favola viene adattata escludendo i riferimenti religiosi, in modo da renderla il più possibile universale. I punti chiave di questa prima lezione sono l’interdipendenza tra tutte le creature e l’importanza dell’ordine (basti osservare il movimento regolare dei pianeti, il sorgere e tramontare del sole, lo scorrere dell’acqua, eccetera) senza il quale sulla Terra regnerebbe il caos. Vi sono leggi di natura che regolano tutto il creato in modo da evitare, appunto, che questo sprofondi nella confusione. Questa favola, così come le successive, non viene semplicemente raccontata ma “interpretata”, come uno spettacolo teatrale, per coinvolgere i bambini e per sottolineare l’importanza dei concetti trasmessi. “In principio c’era solo il nulla, il buio totale” recita la prima grande lezione. “Poi, in questo immenso buio, apparve un puntino pieno di luce, di energia, e di calore”.

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D. e M. Duffy in G.H. Fresco, cit., pag. 191.

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Questo puntino, che conteneva in sé abbastanza energia da poter dare vita all’intero universo, divenne poi una nube luminosa, costituita da tante gocce di luce. Una di queste divenne il nostro Sole, un’altra la Terra, e moltissime altre andarono a formare il resto dell’universo. Sul nostro pianeta, come nel resto dell’universo, ogni particella rispondeva a una legge ben precisa. Quelle più pesanti scendevano verso il centro della Terra; quelle più leggere salivano in superficie. I vulcani eruttavano rendendo l’aria incandescente. Poi cadde la pioggia, la lava si raffreddò e si trasformò in roccia. L’acqua si accumulò fino a formare gli oceani. Esperimento: costruire un vulcano Occorrente Un quadrato di cartone o compensato Una bottiglietta di plastica Fogli di giornale Colla vinilica Pennello per la colla Tempere e pennelli Aceto bianco Bicarbonato Imbuto

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Procedimento Insieme al bambino, incolla la bottiglietta al centro del quadrato di cartone. Avvolgi la carta di giornale, precedentemente stropicciata, intorno alla bottiglietta e spennellala con la colla fino a ottenere la forma di una montagna, o meglio di un vulcano il cui cratere sarà la bocca della bottiglia. Lascia asciugare, poi dipingi il vulcano. Una volta asciutto sarà pronto per l’esperimento dell’eruzione. 16


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Prepara la quantità di aceto necessaria per riempire quasi del tutto la bottiglietta e invita il bambino a versarla all’interno servendosi dell’imbuto. Chiedi poi al bambino di versare nel “cratere” un paio di cucchiaini di bicarbonato, e infine restate a guardare. Il contatto tra l’aceto e il bicarbonato sviluppa anidride carbonica, che farà ribollire la lava.

La seconda favola cosmica La seconda favola cosmica sottolinea ulteriormente il concetto di interdipendenza: gli esseri viventi sono comparsi sulla Terra per proteggerla e preservarla, e ogni forma di vita ha preparato l’ambiente per quella che sarebbe seguita. A un certo punto, quando la Terra non era più una palla incandescente e l’acqua la ricopriva quasi completamente, comparve la prima forma di vita: una singola cellula, un puntino più piccolo di un granello di sabbia. Per milioni di anni questa minuscola creatura che viveva nell’acqua fu l’unica forma di vita presente sul nostro pianeta. Pian piano, poi, queste creature divennero più complesse e cominciarono a utilizzare l’acqua, la luce del sole e l’anidride carbonica trasformandole in ossigeno, creando quindi l’atmosfera terrestre che oggi permette a noi di respirare. Intanto le creature marine si facevano via via più simili a quelle che oggi conosciamo, con testa, corpo, coda e zampe. Queste creature, dette “trilobiti”, non avevano ossa ma un guscio esterno (l’esoscheletro) che le proteggeva. In seguito i trilobiti si estinsero e negli oceani comparvero i primi pesci, molto simili a quelli che esistono ancora oggi. A differenza dei trilobiti, i pesci avevano un’ossatura interna. Nel frattempo la vita cominciò a svilupparsi anche fuori dall’acqua: inizialmente furono piante, poi comparvero i primi insetti. Alcune creature che vivevano nell’acqua presero a uscire per nutrirsi proprio di questi insetti. Con il passare del tempo svilupparono la capacità di vivere sia nell’acqua che al di fuori di essa. Questi animali, capaci di 17


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vivere sia nell’acqua che sulla terra, esistono ancora oggi e si chiamano “anfibi”. Le rane e i rospi ne sono un esempio. Alcuni anfibi preferivano vivere sulla terra invece che nell’acqua. Con il passare del tempo persero quindi la capacità di respirare sott’acqua e divennero ciò che oggi chiamiamo “rettili”. Alcuni di essi crebbero moltissimo, altri impararono a volare, dando vita a numerose specie di dinosauri. Tra i dinosauri, alcuni si nutrivano di piante (erbivori), alcuni di altri animali (carnivori). Per milioni di anni i dinosauri popolarono la Terra. Poi, per un motivo che ancora non abbiamo scoperto, scomparvero. Dopo l’estinzione dei dinosauri, comparvero sulla Terra i primi uccelli. Anche la vegetazione, composta essenzialmente di felci, cominciò a variare e spuntarono i primi fiori. Passarono ancora migliaia e migliaia di anni prima che un altro animale facesse la sua comparsa. Un animale che oggi chiamiamo “uomo”.

La terza favola cosmica Nella terza favola cosmica compaiono gli esseri umani, abitanti e “custodi” del pianeta. Gli esseri umani hanno tre doni speciali che li differenziano dalle altre creature viventi: la mente, l’amore e la mano. La mente permette all’uomo di pensare, di porsi degli interrogativi, di formulare delle ipotesi. La capacità di provare amore gli permette di prendersi cura del prossimo, non solo in modo istintivo, come avviene anche nel regno animale, ma a un livello superiore e più raffinato. Camminando su due gambe, infine, dispone di entrambe le mani per svolgere attività di diverso tipo e affinare capacità mai viste prima. Grazie a questi tre doni l’uomo ha potuto adattarsi ad ambienti diversi e sviluppare capacità diverse, adattando a sua volta l’ambiente alle proprie esigenze. La quarta e la quinta favola cosmica illustrano la nascita e l’evoluzione della scrittura e dei numeri. Queste non sono favole classiche, 18


come le precedenti, ma racconti che saranno ripresi, ampliati e approfonditi nel corso dei successivi anni scolastici.

La quarta favola cosmica Tra le varie capacità che l’uomo ha acquisito grazie alla sua mente c’è il linguaggio. Il bisogno di comunicare ha portato alla nascita delle prime parole, poi a un linguaggio sempre più specifico. Dal linguaggio è nata poi la scrittura, inizialmente sotto forma di disegno, come i geroglifici degli Egizi, poi con segni come quelli ideati dai Fenici, che rappresentavano i suoni. Dall’evoluzione di questi segni sono poi nati i moderni alfabeti, grazie ai quali possiamo comunicare anche con persone lontane, sia nel tempo che nello spazio.

La quinta favola cosmica Come la precedente, anche questa lezione si protrae nel corso degli anni scolastici e fa da cornice allo studio dei sistemi numerici, della matematica e della geometria. Si parla delle varie civiltà, come quelle degli Egizi e dei Sumeri, per poi passare ai Babilonesi e ai Greci, fino ad arrivare ai sistemi moderni. I nostri “numeri arabi” provengono in realtà dall’India (da dove abbiamo anche importato il concetto di “zero”). Gli Arabi non fecero che trasmetterceli importandoli da laggiù. L’esigenza di contare nasce soprattutto con gli scambi commerciali, e civiltà diverse hanno trovato nel corso dei secoli soluzioni diverse per rispondere a questo bisogno. Ogni volta che si affronta uno di questi argomenti, sia per la scrittura che per i numeri, sarà opportuno ricollegarlo alla fase precedente, magari creando una striscia del tempo dedicata.


Stampato per conto di Carlo Gallucci editore srl presso Nuovo Istituto Italiano d’Arti Grafiche S.p.a. (Bergamo) nel mese di febbraio 2019


1975 e vive in Francia, dove si dedica alle sue molteplici attività di blogger, autrice e insegnante di yoga. Mamma di Leonardo, Gloria e Chiara, ha lasciato la città per crescere i figli in mezzo alla natura e racconta le avventure della sua famiglia sul blog lacasanellaprateria.com. È appassionata del metodo Montessori e da anni collabora con scuole e associazioni montessoriane in Italia e in Francia. Con Gallucci ha pubblicato Giochiamo allo yoga e Montessori per tutti, entrambi accolti con grande favore e ristampati più volte.

Montessori

Claudia Porta

Claudia Porta è nata a Torino nel

Claudia Porta

6-12

Della stessa serie:

ISBN 978-88-9348-694-1

€ 12,90

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Nella fascia di età compresa tra i 6 e i 12 anni il bambino si apre al mondo che lo circonda. Animato da una curiosità innata, assorbe conoscenze e competenze con uno sforzo minimo. Attraverso la proposta di attività adatte alla sua età e ai suoi interessi, possiamo dunque aiutarlo a trarre il massimo profitto dalle capacità che la natura ha messo a sua disposizione. Questo manuale presenta attività ed esercizi sotto forma di gioco che potranno affiancare e integrare il programma scolastico tradizionale, oltre a tante idee creative per imparare divertendosi.

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Linguaggio

Geografia

Lettura Grammatica Le scatole grammaticali Le difficoltà ortografiche Come usare i materiali di grammatica

L’Universo Il sistema solare L’orbita della Terra Il giorno e la notte Memorizzare il nome di Paesi, città, mari, fiumi L’Italia: regioni e città I punti cardinali Le nuvole

Aritmetica Le perle colorate Unità, decine, centinaia Le equivalenze con le perle Presentare il cento e il mille Le tavole di Séguin I numeri da 1 a 99

Storia La fascia nera del tempo L’orologio delle ere La striscia del tempo

Scienze L’acqua Il corpo umano

Montessori oggi Attività manuali Gestione del denaro Montessori e la tecnologia Vivere all’aria aperta Bambini in cucina Politica e attualità Sicurezza stradale Ascolta e osserva



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