UAO Universale d’Avventure e d’Osservazioni
Franco Cardini Storie di Re Artù e dei suoi cavalieri disegni di Cecco Mariniello Il testo è una libera rielaborazione del romanzo duecentesco Lancelot-Graal. ISBN 978-88-9348-207-3 Prima edizione nella collana Uao settembre 2012 Seconda edizione nella collana Uao maggio 2015 Prima edizione nella collana Illustrati febbraio 2016 Terza edizione nella collana Uao maggio 2017 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2021 2020 2019 2018 2017 © 2012 Carlo Gallucci editore srl - Roma galluccieditore.com
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Franco Cardini
Storie di Re ArtĂš e dei suoi cavalieri disegni di Cecco Mariniello
Parte I: La leggenda di Re ArtĂš
Merlino anto tempo fa, oppure ieri, in un villaggio del regno di Logres nella Grande Bretagna, una giovane donna attendeva un bambino. Il villaggio era circondato dalla foresta di Brocelandia ed
era molto piccolo, perciò tutti si conoscevano e il fatto che nessuno sapesse chi fosse il padre aveva suscitato chiacchiere maligne, perfida curiosità e molti sospetti. La ragazza, della quale non ci è noto il nome, non voleva rivelarlo e per questo fu rinchiusa in una torre, insieme con due donne che avevano il compito di assisterla durante il parto. Quando giunse il momento, lo stupore della piccola comunità aumentò: il bimbo che venne alla luce era infatti straordinariamente peloso! Come una scimmia, tanto che nessuno voleva toccarlo. La giovane madre insisté perché il bambino fosse subito portato in chiesa e battezzato, e così fu fatto. Gli fu dato il nome di Merlino, lo stesso di suo nonno. Sola con il suo bambino, prigioniera in una torre, la giovane era triste e pensierosa. Ma ecco che a un tratto il piccolo cominciò a parlarle e parlava bene: si faceva capire per filo e per segno. La madre non credeva alle proprie orecchie, anzi, quasi svenne dallo stupore, perché non si era mai visto un neonato, seppur peloso, che parlasse come un chierico. Quando poi le donne fecero ritorno alla prigione, il 6
lattante parlò anche a loro: cominciò a raccontare tutte le vicende e le storie degli abitanti del villaggio, anche quelle più notturne e segrete, mai confessate e gelosamente nascoste. Un bambino così peloso, che parlava e conosceva ogni segreto, altro non poteva essere se non un figlio del demonio: questa era l’opinione che si andava diffondendo nel villaggio. La sua fama sinistra ben presto ne valicò i confini, ben oltre la grande foresta di Brocelandia. Nel frattempo, il regno di Logres aveva un nuovo re di nome Vortigern. In realtà, Vortigern non era un vero re, ma un usurpatore. Un uomo vile e cattivo che aveva preso il posto del sovrano legittimo, Costante, approfittando del fatto che questi era morto prematuramente lasciando dei figli ancora troppo giovani per regnare. Vortigern aveva fatto sgozzare il più grande dei due, Moine; ma il fratello, Uter Pendragon, era miracolosamente scampato alla morte per merito di un uomo fedele al Re Costante, che lo aveva condotto in una terra straniera. L’usurpatore era un uomo malvagio e i sudditi del regno della Grande Bretagna avrebbero tanto voluto liberarsene. 7
Un giorno, Vortigern volle far costruire una torre altissima per meglio difendersi. Molti operai si misero al lavoro, ma la torre crollava subito dopo essere stata edificata. Al quarto crollo, Vortigern chiamò dunque i sapienti del regno, i quali sentenziarono che la torre avrebbe retto soltanto se nelle fondamenta fosse stato versato il sangue di un bambino senza padre. Allora il re inviò i suoi uomini in giro per il regno, alla ricerca di un bambino da sacrificare per la sua torre. Gli inviati di Vortigern battevano il regno palmo a palmo. Un giorno giunsero nel villaggio di Merlino, mentre questi stava giocando con altri fanciulli. PoichÊ non c’erano segreti per Merlino, egli sapeva benissimo
quale fosse lo scopo dei visitatori. Improvvisamente colpì con forza un altro bambino, che dolorante gli gridò: «Nato senza padre!» Gli uomini del re si fermarono subito e Merlino disse loro: «Sono colui che cercate. Se mi porterete dal re senza farmi alcun male, gli rivelerò perché la sua torre crolla». Gli inviati del re non potevano credere alle proprie orecchie, ma non ebbero dubbi: come potevano lasciarsi sfuggire una simile meraviglia? Presero Merlino con loro e tornarono da Vortigern. Giunto in presenza del re, il bambino così parlò: «Vuoi sapere perché la tua torre non può reggersi? È perché nelle sue fondamenta vi sono due draghi ciechi che dormono, uno bianco e uno rosso. Quando sentono il peso della torre si muovono e la fanno crollare». Incredulo, Vortigern ordinò agli operai di scavare in profondità. A un tratto, dalla terra emersero due enormi draghi, tali e quali a come Merlino li aveva descritti. Mentre tutti arretravano terrorizzati, i due mostri presero ad azzannarsi; la lotta durò per un giorno e una notte, fino a quando il drago bianco ebbe la meglio, consumando il rosso con il fuoco che usciva dalle sue narici. 10
Stupefatto, Vortigern chiese a Merlino il significato di quanto avevano visto. E il bambino, dopo avergli fatto giurare che in nessun caso l’avrebbe fatto uccidere, così parlò: «Ciò che hai visto ha un significato solo: il drago rosso sei tu, quello bianco è Uter Pendragon, figlio di Re Costante, il cui trono tu hai usurpato. Fra tre giorni egli sbarcherà con le sue truppe e anche tu finirai bruciato». Nel giro di tre giorni, come Merlino aveva predetto, Uter Pendragon già marciava attraverso le terre della Grande Bretagna; i sudditi vedevano le sue bandiere ondeggiare dalla parte del mare e le armi dei suoi cavalieri risplendere. La notizia si diffuse rapidamente. Vortigern si rifugiò allora in uno dei suoi castelli, ma ugualmente non ebbe scampo. Il figlio del re legittimo presto lo assalì e i suoi uomini incendiarono la fortezza. Come topi in trappola, Vortigern e quanti lo avevano seguito morirono tra le fiamme.
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Il regno di Uter Pendragon
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entre Uter Pendragon riconquistava il regno che gli spettava di diritto, il piccolo Merlino si
era rifugiato nelle foreste di una regione detta Northumberland. Il re, che aveva saputo delle meravigliose profezie di quello strano bambino, subito volle cercarlo. Spedì dunque i suoi uomini migliori. Giunti in una città del Northumberland, questi videro venir loro incontro un boscaiolo dall’aspetto selvaggio e scarmigliato, che li rimproverò a lungo per la loro pigrizia e concluse con queste parole: «Merlino mi ha ordinato di dirvi che nessuno riuscirà a trovarlo, a meno che il re in persona non si degni di venirlo a cercare». I messaggeri tornarono da Uter Pendragon con quella risposta e allora lo stesso sovrano si mise in viaggio con loro per il Northumberland. Mentre cavalcavano scorsero un pastore dall’aspetto deforme, che così si rivolse a loro: «Un uomo mi ha detto che mai sarà trovato a meno che il re in persona non lo venga a cercare».
Uter Pendragon replicò: «Io sono il re» «Io sono Merlino» disse allora il pastore, e mentre tutti ridevano per l’affermazione assurda si trasformò davvero nel bambino. Tali erano infatti i poteri di Merlino. Nonostante le insistenze del sovrano, Merlino rifiutò di tornare con lui a corte. Tuttavia gli promise il suo aiuto dinanzi alle difficoltà che lo attendevano alla guida del regno. Passò molto tempo e il regno di Uter Pendragon divenne molto esteso: oltre alla Grande Bretagna, infatti, comprendeva anche il Galles. Proprio in Galles, a Carduel, il re decise di tenere corte e lo annunciò in tutte le sue terre. Risposero al richiamo folle di cavalieri e di dame. Fra queste vi era Igerne, sposa del duca Hoel di Tintagel, donna bellissima e fedele, modesta e di castigati costumi. Uter se ne innamorò perdutamente. Quando gli invitati lasciarono la corte, rimase solo e sconsolato pensando alla bella Igerne. Non dormiva più, pensando a lei. Non riusciva a toccar cibo, pensando a lei. E tanto meno a occuparsi degli affari del regno, pensando a lei. Non sapeva cosa fare. Intuì che solo Merlino avrebbe potuto aiutarlo: e d’incanto que14
sti gli apparve, con l’aspetto di un uomo non più giovane, barbuto e grigio. Merlino promise a Uter che gli avrebbe fatto ottenere l’amore di Igerne in cambio di un dono, senza specificare quale dono avrebbe preteso. Uter accettò subito il patto. Merlino ne mutò magicamente l’aspetto e lo rese identico al duca Hoel. Sotto quelle sembianze Uter si presentò al castello dove viveva Igerne e trascorse una notte con lei. Al ritorno, Merlino gli chiese in dono il figlio che quell’unione avrebbe generato. Mentre i due stringevano il loro patto, il duca Hoel cavalcava per le sue terre; ma ecco che alcuni soldati del re lo colpirono per errore. Appena la notizia si diffuse, i baroni del regno si riunirono per decidere cosa fare: era infatti grave che uno di loro fosse stato abbattuto senza colpa, ma allo stesso tempo non si poteva considerare colpevole nemmeno il sovrano. Si stabilì allora che, per risarcire il danno, Uter Pendragon avrebbe dovuto sposare la vedova. Grazie alle trame di Merlino, il sogno di Uter si era così realizzato.
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Nella stessa collana: Fulco Pratesi Nella giungla di Sandokan (seconda edizione) Ernesto Ferrero Il giovane Napoleone (seconda edizione) Gianni Rodari La storia degli uomini (quarta ristampa) Federico Bini Il gatto non fa miao e altre 199 scoperte… (seconda edizione) Federico Bini Caccia ai tesori Mark Twain Uno yankee alla corte di Re Artù (seconda edizione) Furio e Giacomo Scarpelli Estella e Jim nella meravigliosa Isola del Tesoro Annie Barrows, Sophie Blackall Ely + Bea (quinta edizione) Hans-Georg Noack Benvenuto Roger McGough Bestiario immaginario (serie agile) Annie Barrows, Sophie Blackall Ely + Bea e il fantasma della scuola (quinta edizione) Fulco Pratesi Sulla rotta di Darwin (seconda edizione, serie agile) Annie Barrows, Sophie Blackall Ely + Bea amiche da record (quinta edizione) Ellis Weiner, Jeremy Holmes I gemelli Templeton hanno un’idea (terza edizione) Furio Scarpelli Opopomoz Gianluca Morozzi Marlene in the sky Annie Barrows, Sophie Blackall Ely + Bea. Occhio alla babysitter! (terza edizione) Annie Barrows, Sophie Blackall Ely + Bea buone per forza (prima ristampa) Giuseppe Culicchia A spasso con Anselmo (serie agile) Roger McGough Storia di un ruttino e altri versi (serie agile) Pierre Riches David (serie agile) Annie Barrows, Sophie Blackall Ely + Bea ballerine a tutti i costi (prima ristampa) Ellis Weiner, Jeremy Holmes I gemelli Templeton danno spettacolo Annie Barrows, Sophie Blackall Ely + Bea ma che bella pensata! Age & Scarpelli, Monicelli Brancaleone (seconda edizione) Laura Ingalls Wilder La casa nella prateria (seconda ristampa) Sergio Parini, Jacopo Fo Le fatiche di Ercole Annie Barrows, Sophie Blackall Ely + Bea. Nessuna notizia, buona notizia! Annie Barrows, Sophie Blackall Ely + Bea dettano le regole Laura Ingalls Wilder Sulle rive del Plum Creek. La casa nella prateria 2 (prima ristampa) Richard Matheson, William Stout Abu e le sette meraviglie (seconda edizione) Luca Di Fulvio I ragazzi dell’Altro Mare Annie Barrows, Sophie Blackall Ely + Bea. Mistero a Pancake Court Laura Ingalls Wilder Sulle sponde del Silver Lake. La casa nella prateria 3 Eraldo Affinati L’11 settembre di Eddy il ribelle (seconda edizione) Lene Kaaberbøl Wildwitch. La prova del fuoco Roberto Piumini, Cecco Mariniello io, pi Laura Ingalls Wilder Il lungo inverno. La casa nella prateria 4 Rita Levi-Montalcini Le tue antenate (sesta edizione) Roberto Piumini, Enzo Boschi Non sta mai ferma (nuova edizione) Laura Ingalls Wilder Piccola città del West. La casa nella prateria 5 Ermanno Detti, Roberto Innocenti Storia di Leda Pierre Riches La fede è un bagaglio lieve Franco Cardini Storie di Re Artù e dei suoi cavalieri (quarta edizione)
Ermanno Detti
Laura Ingalls Wilder
STORIA DI LEDA LA PICCOLA STAFFETTA PARTIGIANA
LA CASA NELLA PRATERIA 5 PICCOLA CITTÀ DEL WEST
disegni di Roberto Innocenti 96 pagg. ISBN 978-88-6145-972-4 euro 11,70
256 pagg. ISBN 978-88-9348-130-4 euro 13,90
Lene Kaaberbøl
Furio e Giacomo Scarpelli
160 pagg. ISBN 978-88-9348-022-2 euro 13,90
disegni di Furio Scarpelli 172 pagg. ISBN 978-88-9348-042-0 euro 9,90
WILDWITCH LA PROVA DEL FUOCO
ESTELLA E JIM NELLA MERAVIGLIOSA ISOLA DEL TESORO
Stampato per conto di Carlo Gallucci editore srl presso Longo spa (Bolzano) nel mese di maggio 2017