Iguane, puma, condor, pinguini. Sulla rotta del brigantino Beagle, dai ghiacciai della Patagonia alla Terra del Fuoco fino al santuario naturalistico delle Isole Galapagos.
Fulco Pratesi
Sulla rotta di
SULLA ROTTA DI DARWIN
In compagnia del fondatore del Wwf alla scoperta di Charles Darwin e della sua Teoria dell’evoluzione delle specie.
Fulco Pratesi
Fulco Pratesi è nato a Roma nel 1934. Scoprì la bellezza delle piante e degli animali durante gli anni della guerra, sfollato nell’azienda di famiglia, oggi dichiarata Monumento Naturale. Nel 1966 ha fondato con pochi amici il Wwf Italia. Lasciato il mestiere di architetto, da quarant’anni si dedica alla salvaguardia dell’ambiente e delle specie selvatiche. Scrittore e artista, ritrae con passione solo ed esclusivamente animali. Con Gallucci ha pubblicato anche Nella giungla di Sandokan e, per i più piccoli, Mangiacolori. Ha quattro figli, sei nipoti, una moglie compagna di tante battaglie, Fabrizia, e la gatta Perlina.
Dar win
Iguane, puma, condor, pinguini. Sulla rotta del brigantino Beagle, dai ghiacciai della Patagonia alla Terra del Fuoco fino al santuario naturalistico delle Isole Galapagos.
Fulco Pratesi
Sulla rotta di
SULLA ROTTA DI DARWIN
In compagnia del fondatore del Wwf alla scoperta di Charles Darwin e della sua Teoria dell’evoluzione delle specie.
Fulco Pratesi
Fulco Pratesi è nato a Roma nel 1934. Scoprì la bellezza delle piante e degli animali durante gli anni della guerra, sfollato nell’azienda di famiglia, oggi dichiarata Monumento Naturale. Nel 1966 ha fondato con pochi amici il Wwf Italia. Lasciato il mestiere di architetto, da quarant’anni si dedica alla salvaguardia dell’ambiente e delle specie selvatiche. Scrittore e artista, ritrae con passione solo ed esclusivamente animali. Con Gallucci ha pubblicato anche Nella giungla di Sandokan e, per i più piccoli, Mangiacolori. Ha quattro figli, sei nipoti, una moglie compagna di tante battaglie, Fabrizia, e la gatta Perlina.
Dar win
UAO Universale d’Avventure e d’Osservazioni serie agile
Fulco Pratesi
Sulla rotta di Darwin
Fulco Pratesi Sulla rotta di Darwin I disegni sono tratti dai taccuini di viaggio dell’autore Dello stesso autore: Nella giungla di Sandokan Mangiacolori ISBN 978-88-6145-555-9 Prima edizione maggio 2007 Prima ristampa nella serie Agile marzo 2013 ristampa 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2017 2016 2015 2014 2013 © 2007 Carlo Gallucci editore srl - Roma galluccieditore.com
Il marchio FSC® garantisce che la carta di questo volume contiene cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’FSC® (Forest Stewardship Council®) è una Organizzazione non governativa internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Per maggiori informazioni vai su www.fsc.org e www.fsc-italia.it Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni.
Cinque anni sul veliero
pagina 7
Gauchos
11
In Patagonia
17
Quello che Darwin non ha visto
27
Pinguini a Punta Tombo
33
Colate di ghiaccio
37
La Terra del Fuoco
45
L’Isola degli Uccelli
51
Verso le Galapagos
59
A ciascuno il suo becco
65
Iguane e albatri
71
Le tartarughe antidiluviane
79
Rosa, rosso e arancio
83
Pellerossa addio
95
Charles Robert Darwin
99
Le citazioni del Viaggio di un naturalista intorno al mondo, di Charles Darwin, sono tratte dall’edizione Einaudi, Torino, 2004.
Cinque anni sul veliero
D
opo essere stata respinta due volte da un forte vento di Sud-Ovest, la nave di Sua Maestà, Beagle, un brigantino con dieci cannoni comandato dal capitano Fitz Roy, salpò da Devonport il 27 dicembre 1831.
Così comincia il libro The voyage of the Beagle di Charles Darwin, tradotto in Italia con il titolo Viaggio di un naturalista intorno al mondo. E comincia anche la sua stupenda avventura, conclusa con l’opera Sull’origine delle specie, pubblicata nel 1859, che costituisce uno dei monumenti della scienza moderna e la base della teoria evoluzionistica. Da ragazzo mi affascinava la storia di questo giovane inglese di buona famiglia che, a soli 22 anni, (oggi ancora a 35 ci si definisce “ragazzi”) intraprende un viaggio attorno al mondo su una nave a vela, comandata da un capitano di un solo anno più anziano di lui. 7
Per anni, divenuto adulto e appassionato di piante e di animali nonostante i miei studi di architettura, ho sognato di poter ripercorrere le orme di quello studente di scienze naturali, neppure troppo diligente, convinto dal suo professore di botanica di approfittare dell’occasione di studiare la natura dal vero, associandosi a una spedizione geografica attorno al globo che sarebbe durata cinque anni; poco più di quanti ne duravano, negli anni della mia gioventù, i corsi della facoltà di Scienze Naturali che frequentai, dopo la laurea in architettura, dal 1964 al 1968. Così, appena fui in grado di mantenermi da solo, iniziai a viaggiare soprattutto nella parte meridionale del Sud America (il cosiddetto Cono sur), fino alle Galapagos. Fu qui che, proprio studiando la fauna rimasta isolata per millenni in questi lembi di terra circondata dall’oceano, il naturalista ebbe le prime intuizioni sulle leggi dell’evoluzione naturale. Le teorie, cioè, che cercano di spiegare come, partendo da un grumo indistinto di materia gelatinosa dispersa in una palude di milioni di anni fa, si sia arrivati al 8
meraviglioso mosaico di specie diverse che forma la vita sulla nostra Terra. Diversamente da Darwin, che prendeva appunti scientifici solo per iscritto, ho cercato, con il taccuino, la matita e gli acquerelli, di riprodurre le meraviglie di quei luoghi, meraviglie che dopo quasi due secoli sono ancora in buona parte ben conservate.
Gauchos
I
l giovane Darwin partì alla scoperta della natura in giro per il mondo su un vascello dal buffo nome di cane (il beagle è un segugio per la caccia alla volpe, simile a Snoopy, il famoso bracchetto di Charlie Brown, l’eroe dei fumetti di Linus). Dopo aver toccato il 6 gennaio le Canarie e il 16 dello stesso mese le Isole di Capo Verde, il 29 febbraio il veliero approda a San Salvador, in Brasile. Darwin scende a terra e si entusiasma nell’ammirare la foresta tropicale, così diversa dagli ambienti in cui fino ad allora era vissuto: L’eleganza delle erbe, la novità delle piante parassite, la bellezza dei fiori, il verde splendente del fogliame, ma soprattutto la rigogliosità della vegetazione, mi colpirono di ammirazione... Là dove riesce a penetrare all’interno del continente, il naturalista compie le sue osservazioni dal vero, che in seguito riporta diligentemente sul diario di viaggio. 11
Il 5 luglio, il Beagle, (che poteva tenere anche nove nodi di velocità di crociera) approda nell’estuario del Rio de la Plata, ai confini tra Argentina e Uruguay. Darwin sbarca nel porto di Maldonado, poco lontano da Montevideo, capitale di quella nazione, con l’intenzione di spingersi nell’interno a cavallo. Al primo contatto, i gauchos, famosi cow boys sudamericani, non gli fanno una buona impressione: Con i loro ornamenti a colori vivaci, con gli speroni tintinnanti alle calcagna e con i coltelli affilati come pugnali (e adoperati spesso come tali) alla cintola, hanno un aspetto molto diverso da quello che ci si sarebbe potuto aspettare dal loro nome di gauchos e cioè “contadini”. Nei miei viaggi in quei paesi ho potuto anch’io osservare, soprattutto in Argentina, dei gauchos moderni. In genere si presentavano sul campo come veri contadini, seguendo il bestiame, con addosso giubbotti di jeans e tristi cappelli da baseball. Solo nelle località turistiche si vedono i gauchos nei costumi tradizionali esibirsi in spericolate acrobazie a cavallo. In genere montano cavalli piccoli e velocissimi, adatti un tempo per la caccia con le bolas, un sistema ingegnoso costituito di palle di pietra legate con lunghe corregge che forse vi sarà capitato di vedere 12
in qualche film o documentario. Le bolas si lanciavano da cavallo per catturare gli “struzzi� sudamericani che il giovane Darwin osserva nella pampa, la grande distesa erbosa dell’entroterra argentino: Vedemmo sulle belle praterie molti struzzi (Struthio rhea). Alcuni branchi arrivavano a venti o trenta individui. Quando erano fermi su qualche piccola prominenza e si stagliavano contro il cielo chiaro, avevano un aspetto maestosissimo.
Stampato per conto di Carlo Gallucci editore srl presso CDC Arti Grafiche di CittĂ di Castello (Pg) nel mese di febbraio 2013
Iguane, puma, condor, pinguini. Sulla rotta del brigantino Beagle, dai ghiacciai della Patagonia alla Terra del Fuoco fino al santuario naturalistico delle Isole Galapagos.
Fulco Pratesi
Sulla rotta di
SULLA ROTTA DI DARWIN
In compagnia del fondatore del Wwf alla scoperta di Charles Darwin e della sua Teoria dell’evoluzione delle specie.
Fulco Pratesi
Fulco Pratesi è nato a Roma nel 1934. Scoprì la bellezza delle piante e degli animali durante gli anni della guerra, sfollato nell’azienda di famiglia, oggi dichiarata Monumento Naturale. Nel 1966 ha fondato con pochi amici il Wwf Italia. Lasciato il mestiere di architetto, da quarant’anni si dedica alla salvaguardia dell’ambiente e delle specie selvatiche. Scrittore e artista, ritrae con passione solo ed esclusivamente animali. Con Gallucci ha pubblicato anche Nella giungla di Sandokan e, per i più piccoli, Mangiacolori. Ha quattro figli, sei nipoti, una moglie compagna di tante battaglie, Fabrizia, e la gatta Perlina.
Dar win
Iguane, puma, condor, pinguini. Sulla rotta del brigantino Beagle, dai ghiacciai della Patagonia alla Terra del Fuoco fino al santuario naturalistico delle Isole Galapagos.
Fulco Pratesi
Sulla rotta di
SULLA ROTTA DI DARWIN
In compagnia del fondatore del Wwf alla scoperta di Charles Darwin e della sua Teoria dell’evoluzione delle specie.
Fulco Pratesi
Fulco Pratesi è nato a Roma nel 1934. Scoprì la bellezza delle piante e degli animali durante gli anni della guerra, sfollato nell’azienda di famiglia, oggi dichiarata Monumento Naturale. Nel 1966 ha fondato con pochi amici il Wwf Italia. Lasciato il mestiere di architetto, da quarant’anni si dedica alla salvaguardia dell’ambiente e delle specie selvatiche. Scrittore e artista, ritrae con passione solo ed esclusivamente animali. Con Gallucci ha pubblicato anche Nella giungla di Sandokan e, per i più piccoli, Mangiacolori. Ha quattro figli, sei nipoti, una moglie compagna di tante battaglie, Fabrizia, e la gatta Perlina.
Dar win