Gazzetta 20141214

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Domenica 14.12.2014

Anno LXX - Numero 50 €1,40

IL COMMENTO/1 di ANTONIO DI ROSA

SAMP-GENOA-NAPOLI

21

AD ALLEGRI SERVE IL MIGLIOR TEVEZ Ci siamo. Mancano due partite prima del riposo natalizio. Il primo verdetto sarà emesso a ridosso delle feste. Juve prima, Roma seconda? Distacchi invariati o rimonta dei giallorossi? I bianconeri, come gli avversari, vengono da una micidiale sequela di appuntamenti tra campionato e Champions.

LE BESTIE

10

SYLVINHO UN SAGGIO PER LA DIFESA DELL’INTER

L’ARTICOLO A PAGINA 21

IL COMMENTO/2 di FABIO BIANCHI

Il «collaboratore» di Mancini sarà in panchina domani per il match col Chievo: «Sono emozionato e molto felice»

21

A GARCIA SERVE UNA VITTORIA TIRAMISÙ Scattiamo una fotografia della situazione. In campionato Roma incollata alla Juve, distante solo 3 punti. Quelli dello scontro diretto. Ci sta. In coppa, retrocessa in Europa League dopo aver pescato il girone della morte. Peccato, ma anche qui a inizio stagione si sarebbe potuto ipotizzare una situazione del genere. Allora perché c’è questo senso di delusione attorno alla «Maggica»? L’ARTICOLO A PAGINA 21

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

CLASSIFICA & RISULTATI 15a GIORNATA

IERI LAZIO-ATALANTA 3-0 PALERMO-SASSUOLO 2-1 OGGI (ORE 15) JUVENTUS-SAMPDORIA (ORE 12.30) GENOA-ROMA PARMA-CAGLIARI UDINESE-VERONA CESENA-FIORENTINA (ORE 18) MILAN-NAPOLI (ORE 20.45) DOMANI EMPOLI-TORINO (ORE 19) CHIEVO-INTER (ORE 21) JUVENTUS 35 ROMA 32 GENOA 26 LAZIO* 26 SAMPDORIA 25 NAPOLI 24 MILAN 21 UDINESE 21 PALERMO* 21 FIORENTINA 20

SASSUOLO* INTER EMPOLI VERONA ATALANTA* CHIEVO TORINO CAGLIARI CESENA PARMA (-1)

19 17 15 14 14 13 13 11 8 5

*Una partita in più

9 771120 506000

41 2 1 4>

w IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI Il biondino dei Cugini di Campagna ha lasciato la band. Galliani: «Se volete, Torres sa cantare benissimo».

BREGA A PAGINA 10

14

ANTICIPI

Juve

I bianconeri alle 12.30 incontrano i doriani contro i quali hanno il peggior bilancio nelle ultime due stagioni. Morata dal primo minuto?

Roma

I giallorossi a Marassi dove hanno perso 5 delle ultime 6 sfide con la formazione di Gasperini. Garcia: «Occorre voltare pagina»

Milan

I rossoneri ospitano la squadra con la quale non vincono dal febbraio 2011. Inzaghi raffredda Berlusconi: «Non siamo ancora da terzo posto»

FROSIO ALLE PAGINE 2-3 ALTRI SERVIZI CECCHINI, ELEFANTE, GRAZIANO, GRIMALDI, MALFITANO, OLIVERO, PASOTTO DA PAGINA 2 A PAGINA 9

29

VONN: «IO TIGER... E IL MITO MOSER PROELL»

33

FOGNINI: «SOLO FLAVIA MI CAPISCE»

La Lazio di Mauri è da Champions Festa Palermo beffa Sassuolo CARUSO, CIERI, STOPPINI ALLE PAGINE 14-15

22

SERIE B

Mbakogu show il Carpi scappa Il Bologna trema col Frosinone PELUCCHI, TOSI ALLE PAGINE 22-23

LE STORIE DA NON PERDERE 1 I «padri» del calcio Nevio Scala tra Rocco e la zona olandese SCHIANCHI A PAGINA 13

2 Messi è di...traversa il Barcellona rallenta Ancelotti vola a +4

Intervista alla fuoriclasse americana dello sci che è tornata da numero uno

Parla il miglior tennista ADAGLIO italiano fidanzato con la A PAGINA 18 Pennetta: «Imparerò da lei a comportarmi... Ma è facile 3 Marquez incredibile nel Dirt Track batte parlare dal divano di casa»

LOPES PEGNA A PAGINA 29

MARTUCCI A PAGINA 33

i «maghi» della terra GOZZI A PAGINA 26

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Primo piano R Le trappole della 15a giornata

2

JUVE-SAMP LE ULTIME 6 SFIDE AI RAGGI X Juventus

I MIGLIORI MARCATORI ICARDI

VIDAL

3

POZZI

2

2

GENOA-ROMA LE ULTIME 6 SFIDE A MARASSI

QUAGLIARELLA

2

Sampdoria

Genoa

JUVENTUS-SAMPDORIA

I MIGLIORI MARCATORI TOTTI

MILITO

3

2

Roma

GENOA-ROMA

SAMPDORIA-JUVENTUS

Vittorie Juventus

Vittorie Sampdoria

2

Vittorie Genoa

5

2

23/01/2011

6

GIORNATA

12/09/2012

21ª

GIORNATA

06/01/2013

2ª GIORNATA

18/05/2013

19ª

GIORNATA

24/08/2013

38ª

GIORNATA

GIORNATA

24/09/2008

6

20ª

GIORNATA

23/08/2009

4ª GIORNATA

Pareggi

2

0

GOL FATTI

Sampdoria

1

18/01/2014

Pareggi

Juventus

Vittorie Roma

GOL FATTI Genoa

11

Roma

10 Il 2-0 provvisorio di Fernando Llorente nell’ultima sfida

15 11

Super Icardi sbanca lo Stadium con una doppietta

Il guizzo di Fetfatzidis: è il gol partita

GAZZETTA DELLO SPORT

Attenzione: incroci

1Juve, Roma e Milan oggi affrontano le loro

bestie nere recenti: la Samp contro cui i bianconeri negli ultimi 2 anni hanno il peggior bilancio, il Genoa in casa del quale i giallorossi hanno perso 5 delle ultime 6 gare e il Napoli che i rossoneri non battono dallo scudetto 2011

va più vicino, eppure resta lontano, perché ha ottenuto appena il 28 per cento dei punti con­ tro i bianconeri negli ultimi tre anni. E poi se a chiamano «bestia nera» e, se si parla di dici Sampdoria, allo Juventus Stadium i tifosi calcio, tutti sanno che cosa si intende. Ma bianconeri si tirano su il bavero della giacca, si negli incroci della quindicesima giornata guardano intorno circospetti e avvertono un parlare solo di nero non basta: lo spettro dei brivido. L’ultima sconfitta casalinga fu infatti colori è molto più ampio, comprende il blucer­ proprio contro la Samp, il 6 gennaio 2013. Epi­ chiato, il rossoblù, l’azzurro, e illumina tutta la fania, aria di festa, come adesso: altro brutto parte alta della classifica. Aggiungiamo il ros­ presagio. Allora fu Maurito Icardi a fare «buh» so, come il bilancio recente di Juventus, Roma alla Juve con una doppietta, stavolta il pericolo e Milan – tutte e tre a uno svincolo non decisivo principale si chiama Okaka, ma non solo. Al ma importantissimo del loro campionato – centravantone di Mihajlovic, che alla Juve non contro Sampdoria, Genoa e Na­ ha mai segnato ma che non è mai poli. La bestia nera si può pure in­ stato così in forma, si aggiungo­ carnare. E non si fa fatica a tro­ ALTA QUOTA no Eder (a segno su rigore nel 3­2 varli grandi, grossi e assetati di del ritorno del 2013 a Genova) e gol. Higuain nel Napoli, Matri magari Manolo Gabbiadini, che nel Genoa, Okaka nella Sampdo­ ha segnato nel 4­2 bianconero ria. dell’anno passato.

Alex Frosio

L

6

Da sinistra Massimiliano Allegri, 47 anni, Rudi Garcia, 50, e Filippo Inzaghi, 41, tecnici di Juve, Roma e Milan

BRIVIDI BIANCONERI Il centra­ Confronto ad alta GENOA DA PAURA Primato soli­ vanti doriano è la perfetta imma­ quota: sei delle tario in pericolo, dunque? Cal­ gine dello spauracchio, so­ ma, perché pure la Roma – an­ prattutto vestito con la ma­ prime sette squadre ch’essa allo svincolo di Genova – glia blucerchiata. Nelle ulti­ in classifica si si ritrova faccia a faccia con la sua me tre trionfali stagioni affrontano oggi bestia nera degli ultimi anni. I bianconere, la Samp è quella giallorossi hanno perso cinque che ha ottenuto di più contro la Juventus: due delle ultime sei visite nel Ferraris rossoblù. vittorie (due stagioni fa, all’andata e al ritorno) Unica eccezione, due stagioni fa, con Zdenek e due sconfitte, il 50 per cento dei punti sottrat­ Zeman in panchina. E pure lì la Roma era sotto ti ai recenti dominatori della Serie A (nel 2011­ 2­0, ma ribaltò la situazione con Totti, Osvaldo 12 la Samp era in Serie B). Nessuna ha portato due volte e poi Lamela. Due anni prima, invece, via di più alla Signora: il Napoli è quello che ci i giallorossi si erano fatti rimontare un vantag­

NEL 2002

E l’Inter a Verona col Chievo lasciò mezzo scudetto 1Più che il 5 maggio contro la Lazio, alla squadra di Cuper fu fatale il pareggio arrivato due giornate prima al Bentegodi Andrea Elefante

P

rima di bruciare uno scu­ detto già vinto, l’Inter ave­ va sentito una gran puzza di bruciato. Soprattutto quel giorno: 21 aprile 2002, Chievo­ Inter 2­2, il prologo non scritto del Grande Incubo. Non esiste ne­ razzurro «contemporaneo» che non indichi nel 5 maggio la data della sua più grande ferita da tifo­ so; non c’è giocatore dell’Inter

2001­2002 che non abbia spiega­ to come quello scudetto fosse sta­ to perso già a Verona, almeno quanto due settimane dopo al­ l’Olimpico contro la Lazio. AHI, CHE DOLOR Spesso le parti­ te contro il Chievo hanno scritto pagine non banali della storia in­ terista: il terribile infortunio alla testa per Chivu (gennaio 2010), le lacrime di Ranieri per un ritor­ no alla vittoria dopo sette sconfit­ te e due pareggi (marzo 2012),

l’ultima in nerazzurro di Sneijder (settembre 2012), ma soprattutto degli argentini del Triplete, con Moratti in tribuna a Verona per salutarli e anche per spedire mes­ saggi di fuoco a Thohir (maggio 2014). Ma il 2­2 del 2002, firmato da Cossato al minuto 91, fu ingo­ iato, quel pomeriggio e poi a po­ steriori, come un beverone ano­ malo di rimpianti e di veleni. «Duele», disse Cuper: fa male. Anche perché l’Inter si fece male da sola: andò sotto (Marazzina), riemerse (Dalmat), respirò pro­ fondamente (regalo di Lupatelli a Ronaldo: +4 sulla Roma e +5 sulla Juve), ma a quel punto avrebbe potuto/dovuto infierire, con un 3­1 mandato in fumo pri­ ma da Seedorf e poi soprattutto

da Recoba, per il più classico dei «gol sprecato, gol subìto». ERA GIÀ CALCIOPOLI Ma all’In­ ter fece male anche l’arbitro De Santis e il rigore non concesso a Ronaldo per fallo di D’Anna ap­ parse solare già quel giorno. «Non ce ne danno uno da 17 par­ tite», annotò perplesso Facchetti. «Ma io non ne parlo, altrimenti qualcuno si offende», sibilò Mo­ ratti con lo sguardo livido. L’epi­ sodio sarebbe stato poi riesumato quattro anni più tardi, in piena era Calciopoli, come esempio po­ stumo ma fra i più significativi di un piano anti­Inter già in piedi da tempo. Il tempo di perdere uno scudetto già vinto. Il gol del 2-2 di Cossato al 92’ di Chievo-Inter del 21 aprile 2002

© RIPRODUZIONE RISERVATA


DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

PALACIO

OSVALDO

2

2

PALOSCHI

2

KUCKA

JANKOVIC

2

2

MILAN-NAPOLI LE ULTIME 6 SFIDE AI RAGGI X Milan

3

I MIGLIORI MARCATORI CAVANI

3

HIGUAIN

3

EL SHAARAWY

2

1 gol 2 gol 3 gol

INLER

2

Napoli

MILAN-NAPOLI NAPOLI-MILAN

Vittorie Milan

Vittorie Napoli

0

20/02/2011

GIORNATA

26/10/2011

26ª

GIORNATA

21/10/2012

GIORNATA

3

18/05/2014

8ª GIORNATA

18/09/2011

6

38ª

GIORNATA

05/02/2012

GIORNATA

17/11/2012

22ª

GIORNATA

14/04/2013

13ª

GIORNATA

22/09/2013

32ª GIORNATA

08/02/2014

GIORNATA

23ª

Pareggi

3

GOL FATTI Milan

Napoli

6 11

Uno dei due gol di Osvaldo nell’ultima vittoria della Roma in casa del Genoa GAZZETTA DELLO SPORT

pericolosi gio di 3­0, finendo per perdere 4­3. Ci pensaro­ il Napoli trasformarsi nel proprio personale no Palacio e Paloschi, due anni prima a stende­ babau. Il Milan, cioè, non è più riuscito a bat­ re la Roma fu invece un’altra bella bestia, Diego tere gli uomini vestiti d’azzurro: sei confron­ Milito. La stagione scorsa, ultima di campiona­ ti, con un bilancio di tre pareggi e tre sconfit­ to, decise Fetfatzidis, le due volte precedenti te (e sfiorando la quarta, due anni fa, quan­ andò a segno Kucka. Ma il vero pericolo, sta­ do sotto 2­0 al San Paolo si scatenò El Shaa­ volta, è Alessandro Matri: la rawy con una doppietta). Il Roma, infatti, è la sua vittima primo k.o. nel 2011­12, con­ preferita (con Napoli e Chie­ tro un’altra bella bestia, vo), in carriera gli ha già rifila­ Edinson Cavani, autore di to 5 gol, 3 con la maglia del una tripletta. Gli ultimi due Cagliari e 2 con quella della con un altro mostro del gol, Juventus. Chissà, potrebbe fa­ NEL MEDIOEVO cioè Gonzalo Higuain: a se­ re un favore alla sua ex squa­ LA BESTIA NERA gno, con Britos, nel sacco del dra e anche a quella attuale, ERA IL DIAVOLO Meazza il 22 settembre 2013, perché un successo significhe­ Allegri sulla panchina del Mi­ rebbe tenere a distanza la  L’espressione «bestia lan, primo successo parteno­ Samp e soprattutto avvicinare nera» risale al Medioevo peo in casa rossonera dal 1986 addirittura il secondo posto. quando nell’iconografia il (quando segnò un certo Mara­ diavolo veniva rappresentato dona), poi doppietta nel 3­1 MILAN A SECCO Gli incroci come un animale di colore del ritorno al San Paolo, con pericolosi continuano. Il Mi­ nero. Col tempo è diventata Seedorf alla guida dei rosso­ lan punta l’aggancio al Napoli, sinonimo di ossessione nei neri, illusi dal gol lampo di che nel frattempo vuole dare confronti di qualcosa o Taarabt. L’1­1, quella sera, fu l’assalto al terzo posto. L’ulti­ qualcuno che non si riesce a segnato da Gokhan Inler, che ma volta che i rossoneri hanno sconfiggere. in casa ha il mirino puntato sui battuto gli avversari di oggi ce rossoneri, colpiti anche nel li avevano sì i «mostri»: gol di 2­2 del 2012­13. Non è mica Ibrahimovic, Boateng e Pato nel 3­0 del 28 feb­ un caso: ve lo ricordate come Aurelio De Lau­ braio 2011. Già, l’anno dello scudetto. Ma dopo rentiis, nell’estate 2011, decise di presentare lo essersi cucito il tricolore sul petto e aver perso svizzero, nuovo acquisto del Napoli? Con una tanti dei suoi maestri dell’horror (per gli avver­ bella maschera da leone. Nera, no, ma bestia lo sari), il Diavolo, che iconograficamente do­ era di sicuro. vrebbe rappresentare proprio la bestia, ha visto © RIPRODUZIONE RISERVATA

clic

Mathieu Flamini sblocca a San Siro. L’1-1 lo firmerà Pandev

Higuain gela il Meazza: il Napoli vince a Milano dopo 27 anni GAZZETTA DELLO SPORT

Da sinistra Stefano Okaka, 25 anni, Alessandro Matri, 30, e Gonzalo Higuain, 27


4

Serie A R 15a giornata

Morata, ora dimostra che sei da Juve

1L’ex Real in vantaggio su Llorente per far coppia con Tevez. Allegri: «Ha qualità, ma ha pur sempre 22 anni» Mirko Graziano

9L

INVIATO A VINOVO (TORINO)

 Le presenze di Morata in questo campionato con la Juve (297’ in totale) con 8 vittorie, una sconfitta e 4 gol realizzati

11

 Le presenze di Morata in Champions, divise tra Real Madrid (6) e Juve (5). Un solo gol segnato: col Real allo Schalke il 18/3/2014

6,63

 La media voto di Morata in Serie A. È il secondo della Juve dietro Tevez (6,85) e davanti alla coppia Marchisio-Pogba (6,46)

lorente o Morata: è il soli­ to ballottaggio per un po­ sto accanto all’intoccabile Carlos Tevez. Finora l’ha quasi sempre spuntata il navarro, Fernando da Pamplona. Non stavolta, forse. Già, la rifinitu­ ra di ieri ha dato un piccolo vantaggio al baby prodigio. Provato a lungo in coppia con l’Apache, il numero 9 bianco­ nero non ha però ancora l’asso­ luta sicurezza di ritrovare oggi una maglia da titolare: Allegri fatica infatti a rinunciare alla generosità e all’intelligenza tattica di Llorente, non a caso sempre titolare nelle ultime sei partite. Complessivamente 18 presenze, 16 delle quali par­ tendo dal primo minuto. DURA SCALATA Morata se l’aspettava sicuramente più semplice questa avventura ita­ liana, e a un certo punto era probabilmente convinto di aver svoltato grazie a presta­ zioni super in Grecia, a Genova (sponda rossoblù) e a Empoli: tre trasferte che lo avevano lanciato titolare anche nel ri­ torno con l’Olympiacos, gara però steccata; quella divenne invece la serata del riscatto di Llorente. «Quando si allena una grande squadra — ha det­ to ieri Allegri —, è normale avere a che fare in tutti i reparti con parecchi campioni. La con­ correnza non può mancare in un club che deve competere su più fronti, soprattutto scudetto

Alvaro Morata, 22 anni, attaccante, è arrivato quest’estate alla Juve. E’ cresciuto nel Real Madrid AFP

PERCHÉ VEDERE JUVE-SAMP Genova contro tutti/1: scintille a metà campo. Le due migliori difese e almeno 15 nazionali su 22, Under comprese. Pranzo ad alta intensità. Juventus Stadium, ore 12.30

e Champions League. È impen­ sabile giocare sempre con gli stessi per l’intera stagione. Ri­ guardo alle panchine di Mora­ ta, non scordiamoci che Alvaro ha sì grandissime qualità, ma è pur sempre un ragazzo di 22 anni che da semplice promessa del Real Madrid è passato a es­ sere un giocatore importante nella Juventus: le responsabili­ tà hanno un peso differente. Viene poi da un campionato

parecchio diverso da quello italiano, deve crescere ancora molto. Ha tutto per sfondare, lo farà di certo, madre natura l’ha dotato di qualità eccezio­ nali, ma insieme a lui ci sono Llorente, Tevez, Giovinco e Co­ man, è dunque normale che ci sia grande competitività là da­ vanti». ALLEGRI GLI CHIEDE... È altis­ sima la considerazione di cui

gode Morata a livello interna­ zionale. La Juventus lo ha strappato alla concorrenza di mezza Europa sborsando oltre 20 milioni di euro (l’investi­ mento più oneroso dell’era An­ drea Agnelli), ma per convin­ cere definitivamente il Real non ha potuto evitare di conce­ dere a Florentino Perez un di­ ritto di controriscatto (35 mi­ lioni nel 2016, qualcosa in più nel 2017), proprio perché a Madrid, nonostante abbiano già a disposizione i vari Cristia­ no Ronaldo, Bale e James Ro­ driguez, fanno fatica a meta­ bolizzare l’idea di rinunciare ad Alvaro. Allegri crede cieca­ mente in questo ragazzo, lo di­ ce spesso anche in privato, e sente forte la responsabilità nei confronti della Juve e di quello sforzo economico ormai inusuale nel calcio di casa no­ stra. Così sta curando in Mora­ ta ogni minimo particolare, compreso l’aspetto caratteria­ le. Intensità, umiltà e la giusta concentrazione in ogni fase de­ gli allenamenti e delle partite: argomenti sui quali Max non è disposto a trattare, a maggior ragione con i giovanissimi. Se n’è accorto appunto Morata, letteralmente travolto dalle ur­ la del suo tecnico per un in­ gresso dalla panchina non ade­ guato contro la Lazio, a Roma. Non è un caso che da quella se­ ra il 22enne spagnolo abbia messo insieme la miseria di 50’ in quattro gare, due delle quali (a Firenze e in casa contro l’At­ letico Madrid) passate intera­ mente in panchina. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PRIMAVERA

IL TECNICO DELLA SAMP

Inter, a Verona il primo k.o. È super Milan contro il Chievo

Sinisa è un duro e cita Eastwood «Se la Juve cade fa tanto rumore»

 La notizia c’è, ed è grossa. L’Inter di Vecchi perde l’imbattibilità a Verona, sconfitta 2-1 con i gol di Cappelluzzo (rigore) e Salifu; inutile la rete nel recupero di Baldini, fresco di debutto in prima squadra in Europa League con il Qarabag. La Roma (gioca oggi) resta l’unica senza sconfitte. Il Milan di Brocchi strapazza il Chievo. LA 13a GIORNATA GIRONE A Venerdì: ModenaEntella 2-1. Ieri: Fiorentina– Bologna 2-0, Genoa-Carpi 3-1, Spezia–Sampdoria 1-2, Torino– Varese 1-0; Trapani–Pro Vercelli rinviata. Oggi, ore 11: ParmaJuventus (Rai Sport 1). Classifica: Fiorentina 32 punti; Torino 30; Spezia 27; Juve e Samp 22; Bologna 19; Parma e Entella 17; Pro Vercelli 16; Genoa e Modena 11; Trapani 10; Carpi 8, Varese 5. GIRONE B Milan-Chievo 4-0, Brescia–Perugia 2-2, CesenaLanciano 3-1, Pescara-Sassuolo 00, Udinese-Cittadella 2-1, VeronaInter 2-1. Cagliari–Atalanta rinviata. Classifica: Inter 32 p.; Milan 28, Sassuolo 24; Verona e Cesena 21; Udinese 20; Chievo 19; Brescia 16; Atalanta e Pescara 14; Cagliari, Cittadella e Perugia 10; Lanciano 4. GIRONE C Livorno-Latina 0-1, Frosinone-Catania 1-1, PalermoVicenza 6-1, Ternana-Lazio 0-2 Avellino-Bari 2-3. Oggi, ore 11: Roma-Crotone; ore 11.30: EmpoliNapoli. Classifica: Roma 30 p.; Lazio e Bari 29; Livorno 24; Latina 22; Palermo 21; Empoli e Catania 19; Napoli 17; Ternana e Frosinone 11; Vicenza 8; Crotone e Avellino 6.

Clint Eastwood in «Il buono, il brutto e il cattivo» di Sergio Leone  GENOVA Parliamo di Clint Eastwood, non di un attore qualunque. Perché si può anche partire da un film di Sergio Leone per raccontare l’attesa della Samp in vista della sfida contro i campioni d’Italia. «Io ne ho visto uno bello — racconta Mihajlovic -, “Il buono, il brutto e il cattivo”. Lì c’è una battuta: “Mi piacciono i tipi come te, grandi e grossi, che quando cadono fanno tanto rumore”. Ecco, allo Stadium mi piacerebbe sentire tanto rumore». Samp, insomma, tutt’altro che battuta in partenza davanti ai bianconeri: «Vincere là equivarrebbe ad avere trovato un biglietto vincente della lotteria». Poi, una battuta su un vecchio interessamento della Juve nei suoi confronti: «Allegri è un grande allenatore, è stata la scelta giusta per loro. i risultati lo stanno dimostrando. Per me è un privilegio soltanto essere stato preso in considerazione da queste squadre. Con la Juve possiamo essere battuti, ma non partiamo battuti». fi.gri. © RIPRODUZIONE RISERVATA


DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

Pirlo a riposo in vista di Doha Il volante passa a Marchisio 1Dopo 5 gare da titolare Allegri dà una tregua al bresciano: il 22 c’è la Supercoppa

Pirlo e Marchisio in allenamento a Vinovo davanti ad Allegri LAPRESSE INVIATO A VINOVO (TORINO)

U

n occhio al campionato e qualche pensiero alla Supercoppa italiana del 22 dicembre, primo trofeo sta­ gionale in palio. Oggi la Samp­ doria, giovedì la trasferta di Cagliari, quindi tutti a Doha per la sfida con il Napoli: sia chiaro, l’obiettivo numero uno di Massimiliano Allegri è quel­ lo di andare in vacanza con la Roma sempre alle spalle, ma allo stesso tempo un minimo di turnover appare logico e ne­ cessario in prospettiva Super­ coppa. Di qui, il probabilissimo turno di riposo odierno per An­

RIl Principino è il tuttofare in mezzo del tecnico, che intima: «Niente cali di tensione» drea Pirlo, titolare nelle ultime cinque gare, uomo irrinuncia­ bile nelle sfide senza ritorno. Un inizio difficile per il genio bresciano, k.o. in estate, lungo recupero e stagione scattata di fatto solo a ottobre: titolare al rientro (contro la Roma), quin­ di l’ottimo mese di novembre, impreziosito dalle reti decisive

contro Empoli, Olympiacos e Torino. La Juve verrà costruita attorno a Pirlo contro il Napoli. Per oggi, invece, guida Claudio Marchisio, vero e proprio pu­ pillo di Allegri. Il Principino è una garanzia, là in mezzo sa fa­ re e ha fatto di tutto, sempre ad alti livelli. Con 19 presenze è uno dei giocatori più utilizzati dal tecnico: 16 volte titolare, una media di oltre 75’ a partita. Una pecca? Beh, finora è man­ cato in fase realizzativa: un so­ lo centro, in casa contro l’Udi­ nese, e un digiuno che dura ap­ punto dal 13 settembre. ANTENNE DRITTE «Occhio alla Samp — ammonisce Allegri —, non andiamo troppo avanti con i pensieri. Quella di Mihajlovic è una squadra che gioca bene e non ha nulla da perdere. Servirà una partita senza sbavature per portare a casa i tre punti. Il passaggio del turno in Champions deve esse­ re metabolizzato immediata­ mente. Dopo aver raggiunto un traguardo importante è nor­ male che ci possa essere un giorno dove ti puoi un attimino rilassare, ma abbiamo avuto due giorni per preparare que­ sta partita, e siamo abbastanza maturi per capire l’importanza di un simile periodo: dobbia­ mo vincere da qui a Natale, ed evitare di buttare via ciò che di buono abbiamo fatto finora. Non voglio cali di tensione». Chiusura dedicata a Garcia e alle continue allusioni alla sfi­ da fra bianconeri e giallorossi: «Ma no, basta. Non ho nessun motivo di parlare nuovamente di quella partita, che è stata giocata due mesi fa. C’è un campionato davanti, e credo che alla fine del torneo a vince­ re sia sempre la squadra più forte. Vediamo chi ci sarà da­ vanti all’ultima giornata». m.gra. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL DIFENSORE

Daje Romagnoli, cantano in coro Mihajlovic e Garcia 1Colonna Samp e speranza Roma, se blocca la Juve fa un piacere a tutte e due le sue squadre Filippo Grimaldi GENOVA

P

er Sinisa, ma un po’ an­ che per Rudi. Già, perché oggi giocherà per due, il buon Romagnoli. Alessio dacci una mano, il messaggio firma­ to (idealmente) dai suoi com­ pagni (di ieri e di domani) gial­ lorossi. Sarebbe una gioia dop­ pia, per il difensore blucerchia­ to, sgambettare una Juventus sino a oggi placcata invano dalla Roma di Garcia. ARRIVEDERCI A LUGLIO Del resto proprio Trigoria, a parti­ re dall’estate prossima, tornerà a essere il suo domicilio calci­ stico. Alessio è uno dei tanti fi­ gliocci di Zeman, che a Roma l’aveva lanciato al centro della difesa, lui che da bambino ave­ va iniziato come centrocampi­ sta. Poi, però, è successo che alla Roma, una fuoriserie, era diventato difficile trovare un posto al sole per un giovane co­ me lui, anche se dal grandissi­ mo avvenire. A dire il vero, la dirigenza romanista aveva già provato a trovargli una nuova sistemazione l’anno scorso, ma lui non volle andare via. Que­ st’anno la situazione s’era ro­

Alessio Romagnoli, 19 anni, difensore, prima stagione alla Samp LAPRESSE

6,25

 La media voto di Romagnoli in 9 partite con la Samp. Al primo posto c’è Romero (6,38) davanti a Gabbiadini (6,33)

vesciata: Garcia sarebbe stato disposto a tenerlo come com­ primario, ma non c’era grande convinzione da parte del club. E così, ecco il via libera per la Samp, complice non solo il pre­ sidente Ferrero, ma soprattut­ to il placet di Mihajlovic, che vede in lui l’erede di Nesta. De­ finizione che dice tutto, e che la Roma spera di vedere suffra­ gata l’anno prossimo dai fatti,

anche se è vero che la prima parte di stagione blucerchiata gli è servita eccome per cresce­ re, giocare con continuità e (ri)trovare fiducia. SENZA PAURA Peccato, è il grande cruccio di Sinisa, che la Samp lo stia facendo maturare per conto terzi, ma è la legge del mercato e si sapeva sin dal­ l’inizio che questo prestito si sarebbe dovuto concludere co­ sì. Intanto, i blucerchiati pos­ sono contare su un elemento che s’è preso senza tremare la maglia da titolare alla vigilia del derby, e mandando così in panchina nientemeno che il capitano Gastaldello, oggi al suo fianco al centro di una di­ fesa in emergenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Serie A R Il duello

6

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

I DUE REPARTI OFFENSIVI GENOA

BARICENTRO MEDIO

IAGO FALQUE

MOLTO BASSO 48 metri

Media tiri

Minuti giocati

1

9

735

Gol

6

ALESSANDRO MATRI

12

Minuti giocati

1,92 6

Occasioni create

13

DIEGO PEROTTI

Media tiri

1,23 Gol

1

FRANCESCO TOTTI

753

Gol

12

17

Presenze

Media tiri

Presenze

Minuti giocati

Media tiri

Minuti giocati

2,44

2

9

1.105

13

19

TOTTI

GERVINHO

Occasioni create

Presenze

GERVINHO

LJAJIC

653

Gol

24

Media tiri

Minuti giocati

1,5

886

Gol

2

Occasioni create Presenze

ROMA

BARICENTRO MEDIO BASSO 50,4 metri

Occasioni create

6

da titolare

PEROTTI

Minuti giocati

1,66

Occasioni create

Presenze

MATRI

Media tiri

471

Gol

1

IAGO

ADEM LJAJIC

Occasioni create

20

Presenze

12

GDS

Genoa e Roma? S’attaccano

1Due diverse filosofie di tridente si scontrano a Marassi: potenza ben pagata per

i giallorossi, fantasia in campo e sul mercato per Preziosi. Totti-Destro: è staffetta PERCHÉ VEDERE GENOA-ROMA

Genova contro tutti/2: pericoli sulla fascia. Pressing alto, palla a terra e uno contro uno: divertente. Poi Perotti-Gervinho, il meglio sugli esterni. Ferraris, ore 15

Massimo Cecchini Filippo Grimaldi GENOVA

S

e è vero che nella vita spesso le cose si pesano e non si contano, avrà di certo avuto ottimi motivi la Ro­ ma per puntare sui propri at­ taccanti — e i risultati sono sotto gli occhi di tutti —, ma di sicuro dal punto di vista econo­

mico il denaro che ha dovuto «contare» non è stato poco. In un braccio di ferro del genere, d’altronde, il Genoa non po­ trebbe mai competere. Ma oc­ chio a sposare «in toto» la tesi che Rudi Garcia ha usato dopo l’eliminazione ad opera del Ci­ ty. I fatturati fanno spesso la differenza, ma non sempre. Così, escludendo lo straordina­ rio capitan Totti cresciuto in casa, per le loro punte i giallo­ rossi hanno speso 8 milioni per Gervinho, 16 per Destro, 11 per Ljaijc, senza considerare i circa 28 per Iturbe e i 10 per Borriello. TRIDENTE LOW COST Musica tutta diversa rispetto a quella rossoblù, che ha permesso a Gasperini di trovarsi un triden­ te­gioiello grazie a brillanti operazioni di mercato talvolta simili a vere e proprie scom­

messe (Perotti ne è l’emble­ ma), anche se è vero che la sto­ ria del mercato rossoblù fatto da Preziosi negli ultimi anni ha offerto altri esempi in tal sen­ so. Un nome su tutti? Thiago Motta. Guai, poi, a cercare un parallelo fra i due tridenti. Se El Monito, la scimmietta, è sta­ to il capolavoro estivo del Gri­ fone (trecentomila euro il co­ sto dell’operazione: un’inezia, rispetto al valore attuale del giocatore), Matri è a Genova in prestito (con i rossoneri che pagano una buona parte del­ l’ingaggio del capocannoniere genoano: sei reti) mentre su Ia­ go, un passato (anche) fra Re­ al, Barcellona e Juventus, eter­ no incompreso, il Genoa ha in­ vestito circa un milione. Fatto curioso: nessuno dei tre ha an­ cora segnato al Ferraris. E poi l’alternativa­Lestienne, su cui la Roma ha già messo gli occhi.

QUI GENOA

dietro i blucerchiati, stavolta non vorremmo»

Gian Piero Gasperini, 56 anni ANSA

STAFFETTA Il dubbio più gran­ de per Garcia è legato oggi al­ l’utilizzo di uno tra Destro e Totti, con la quasi certezza che i due faranno staffetta. I dati raccontano mondi diversi: il capitano è il re delle occasioni create (24 contro le tre del ri­ vale), mentre il marchigiano ha una percentuale più alta sul fronte realizzativo (25% con­ tro 14%). Per questo, il passag­ gio di testimone tra i due pare la cosa più ovvia. Al momento infatti Ljajic appare inamovibi­

LA CIFRA

25%

La percentuale realizzativa di Destro: un gol ogni 4 tiri. Per lui 12 gare in A di cui 7 da titolare e 4 reti

Mattia Destro, 23 anni

le sia per la ritrovata vena sotto porta (con sei reti è il capocan­ noniere e ha una percentuale realizzativa del 40%), sia per il sacrificio in copertura, utile a supportare un tridente mai ba­ nale. GERVINHO & MARASSI Tanto, però pesa sulle spalle di Ger­ vinho. L’attaccante ivoriano dai primi di gennaio saluterà per andare in Coppa d’Africa e così — se anche oggi conclu­ desse il match senza fare gol — avrebbe chiuso questa fetta di stagione, senza aver fatto nep­ pure un gol in trasferta, Cham­ pions League compresa (cin­ que, invece, all’Olimpico). Oc­ chio, però, perché Marassi gli porta bene: l’anno scorso, pro­ prio a Genova (sponda samp­ doriana) segnò la sua prima re­ te in giallorosso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI ROMA

Gli stimoli del Gasp «Sfida alla pari? No Ma penso alla Samp» 1«Spesso siamo finiti

FORZA O FANTASIA? Paragoni impossibili, anche perché i due tridenti sono profondamente diversi. Grande potenza per gli uomini di Garcia, assoluta im­ prevedibilità per quelli di Ga­ sperini, dove Perotti è l’uomo che più di tutti ha consentito ai rossoblù questo non casuale salto di qualità.

GENOVA

U

n campionato «straordi­ nario», racconta il Gasp. E come dargli torto? Con il tono di chi sa di avere un grande gruppo ai suoi ordini, l’allenatore rossoblù racconta che «per fortuna non sempre vincono i più forti». Ricono­ scendo, di fatto, l’egemonia della Roma di Garcia, ma pure l’imprevedibilità di un Genoa che vuole stupire ancora, in­ nanzitutto se stesso. Perché si stanno divertendo un mondo, i genoani (intesi come squadra e tifoseria), questa è una certez­ za.

GIOCO PIÙ CHE PUNTI E, para­ dossalmente, il terzo posto è un aspetto in più, perché Gasperini è felicissimo soprattutto delle prestazioni del Genoa. «Sappia­ mo di non essere alla pari, ma con la Roma abbiamo l’aspira­ zione a restare in partita il più a lungo possibile». Il vantaggio, rispetto a un avversario che gio­ cherà già sapendo il risultato della sua grande rivale, è che «nella nostra testa non c’è la classifica. I riflettori sono pun­ tati su di noi, ma siamo sempre gli stessi ed è la nostra forza». Gli elogi? «I più graditi riguar­ dano il lavoro della società e del gruppo». L’ultimo messaggio è per la Samp. Mihajlovic aveva detto che la Samp davanti al Grifo sarebbe servita da stimo­ lo ai «cugini». E adesso? «Anche noi li guardiamo. La Samp rap­ presenta sempre uno stimolo. Storicamente siamo finiti spes­ so alle loro spalle, che bello se stavolta fossimo davanti...». fi.gri. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Le certezze di Garcia «Il nostro cammino finora eccezionale» 1Maicon fa discutere: venerdì non poteva lavorare col gruppo

Rudi Garcia, 50 anni ACTION

INVIATO A GENOVA

F

ra tentazioni e casi, la vi­ gilia di Rudi Garcia è co­ me sempre complessa.

CASO MAICON Ciò non toglie che adesso debba gestire un ca­ so Maicon che, pur senza esse­ re eclatante, ha fatto discutere molto a Trigoria. Il brasiliano, infatti, venerdì è arrivato all’al­ lenamento non al meglio della condizione (non entriamo nei dettagli) e con acciacchi al gi­ nocchio, così è stato deciso di riservargli un differenziato. Al netto dello stupore di parte del gruppo e chi vi ruota attorno,

non è escluso comunque che il brasiliano giochi lo stesso («è al 100%», dice il tecnico), però sulla destra potrebbe anche riaffacciarsi Torosidis oppure Florenzi, mentre come centrali duello Yanga Mbiwa­Manolas. IDEA STROOTMAN Dubbi an­ che in mediana. Ieri Garcia con Keita e Nainggolan ha provato Strootman. «Occorre voltare pagina — dice il francese —. Contro il Genoa sarà difficile, il nostro campionato passa da qui. Non ho visto la squadra stanca, faccio le scelte che ri­ tengo migliori, poi il risultato dice se ho fatto bene e in base a quello vengo giudicato.Vedo il bicchiere mezzo pieno: abbia­ mo 32 punti, con sei partite di Champions in più. Al momento il nostro campionato è eccezio­ nale. Le sconfitte? Quella con la Juve la possiamo togliere, perdere col Napoli e il City ci sta. I conti? A fine stagione». ma.cec. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Serie A R

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

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FRA TRIONFI, TONFI E IL NIÑO

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 1 Rafa Benitez, 54 anni, la notte del 25 maggio 2005: nella finale Champions di Istanbul il suo Liverpool batte il Milan ai rigori dopo aver recuperato da 0-3 a 3-3. 2 Lo sconforto di Benitez nella finale di Atene, due anni dopo: vincerà il Milan con doppietta di Inzaghi 3 Benitez insieme a Torres ai tempi del Liverpool AP/SPOSITO/LAPRESSE

Inzaghi ritrova il nemico Rafa: un colpo a lui e uno a Silvio 1Pippo risponde a Berlusconi: «Questo Milan non può ancora fare il salto per il terzo posto» E poi stuzzica Benitez sulla finale di Istanbul: «La sua serata più bella, ma io ero in tribuna» PERCHÉ VEDERE MILAN-NAPOLI

Falso nueve o nove vecchio stile? Cresta alla savonese o alla slovacca? Soprattutto, un test per il Milan: se perde ancora, rischia di finire decimo. Meazza, ore 20.45

G.B. Olivero Marco Pasotto

D

i una cosa va dato atto a Inzaghi: è da inizio sta­ gione che martella con lo stesso concetto. «Dobbiamo sempre ricordarci da dove arri­ viamo, e cioè da un ottavo po­ sto. Non ha senso parlare di Champions ora, i conti li fare­ mo alla fine». E gli va dato an­ che per un’altra cosa: quando Berlusconi è intervenuto nelle dinamiche di gioco, Pippo ha fatto capire chiaramente che i consigli presidenziali sono ben

accetti, ma poi le scelte le fa il tecnico. Dipendenza azienda­ le, certo, ma indipendenza de­ cisionale e concettuale, è il messaggio che passa nelle pa­ role di Pippo. Ieri in termini cristallini: «Da questa situazio­ ne si può uscire solo col lavoro, probabilmente la squadra non è ancora in grado di fare il salto per il terzo posto». Per chi non si ricordasse, ventiquattr’ore prima Berlusconi aveva dichia­ rato: «Sono sicuro che con que­ sta squadra possiamo andare in Champions». Inzaghi avreb­ be potuto solcare il mare del­ l’entusiasmo presidenziale, in­ vece ha girato la barca contro­ corrente. Realismo, innanzi­ tutto. Per gli obiettivi troppo sfuocati, prego ripassare. «Il presidente è una persona intel­ ligente, sa che ci vuole un po’ di pazienza. Con questa società, tifosi e sponsor faremo grandi cose ma non vogliamo illudere nessuno: non so quanto ci vor­ rà per diventare grandi». CRESCITA Quel che si dice par­

lare chiaro. Ieri Inzaghi a tratti è apparso abbastanza nervoso. Si irrigidisce quando si tocca l’argomento Muntari («Sono arrabbiato per la notizia di una presunta multa: ha fatto un’en­ trata dura ma non da killer, se così fosse sarebbe già fuori ro­ sa, il caso è chiuso»), i ripetuti cambi di formazione («Quan­ do i giocatori bravi stanno be­ ne giocano, e c’è continuità»), il momento della squadra («Non stiamo dicendo ai tifosi che va tutto bene, ma che stia­ mo crescendo: non mi piaccio­ no le chiacchiere da bar»), pe­ rò sottolinea con fermezza an­ che ciò che non va nella sua squadra: «Martedì scorso mi sono arrabbiato, l’avversario ha avuto più fame di noi e non possiamo permettercelo, è sta­ ta una sconfitta difficile da di­ gerire. E una squadra che vuole tornare grande non può perde­ re punti su angolo». RIVINCITA Il clima si alleggeri­ sce quando dal passato riemer­ gono serate indimenticabili.

Come la notte di Atene, conse­ gnata alla storia rossonera bat­ tendo il Liverpool di Benitez, che oggi Pippo sfida in panchi­ na. «È stimolante per me af­ frontarlo. Atene è nella memo­ ria mia e di tutti i tifosi, è la se­ rata più bella della mia vita. La sua immagino sia stata un paio d’anni prima, ma io ero in tri­ buna perché non stavo bene», ridacchia Inzaghi senza nem­ meno pronunciare la parola Istanbul. Una rivincita pazze­ sca. Probabilmente quella sera ad Atene Benitez aveva capito subito che sarebbe finita diver­ samente. Stesso avversario, stesso appuntamento. Ma un importantissimo elemento di differenza. Nel 2005 Inzaghi era in tribuna, malandato e rat­ tristato. Due anni dopo ad Ate­ ne invece, era in campo.

SONO SICURO: POSSIAMO ANDARE IN CHAMPIONS SILVIO BERLUSCONI PRESIDENTE MILAN

BALLOTTAGGIO Non era stata una vigilia facile per Pippo e nemmeno per il suo allenatore. In semifinale, nella partita per­ fetta contro lo United, Ancelot­ ti aveva schierato titolare Inza­

ghi e poi l’aveva sostituito con Gilardino, bravo a segnare la terza rete. Il dubbio Inzaghi­ Gilardino appassionava chi se­ guiva le vicende rossonere. Ma Ancelotti non aveva mai avuto dubbi: Pippo titolare. Anche se nell’allenamento di rifinitura Inzaghi non segnava nemme­ no con le mani. Carletto lo guardò e gli disse: «Tranquillo, domani ne fai due». Il tecnico ripetè la profezia a Galliani. Benitez temeva l’effetto Inza­ ghi, che va oltre la pericolosità in area. SERENITA’ E allora Benitez­In­ zaghi 1­1. Anche se Pippo non sarebbe d’accordo visto che nel 2005 non giocò la finale. Quel­ lo di stasera è il primo incrocio da allenatori. Inzaghi apprezza il calcio veloce che Benitez fa pratica nella fase offensiva e il modo sereno con cui gestisce il gruppo. Anche lui magari vor­ rebbe un po’ più di serenità. Ma ripartire da zero col Milan esclude a priori il concetto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

EL SHAARAWY RISCHIA

Sì a Menez-Bonaventura Torres, altra panchina  MILANELLO (Va) Nessun miracolo, anzi. Una conferma in negativo: «Per Alex, Abate e De Sciglio se ne parla dopo le vacanze. Abbiamo provato a recuperarli, ma si è deciso di non rischiarli», spiega Inzaghi. Quindi stasera difesa di nuovo in emergenza, con Bonera ancora adattato a destra, Armero a sinistra e Rami-Mexes centrali. Pippo comunque racconta che per battere il Napoli servirà «il miglior Milan della stagione» e si dice sicuro di vedere «una squadra all’altezza», anche perché le assenze non devono essere un alibi. A centrocampo, sparito di scena Van Ginkel («Peccato, era arrivato il suo momento»), con Montolivo e De Jong dovrebbe toccare a Poli. L’alternativa è Bonaventura, che però probabilmente avrà il suo da fare in avanti (in ogni caso

Jeremy Menez, 27 anni, è alla prima stagione al Milan LAPRESSE Jack giocherà con certezza). Due opzioni: esterno sinistro al posto di El Shaarawy (più facile), oppure a destra al posto di Honda (meno probabile). In mezzo ci sarà Menez: per Torres si profila la terza panchina di fila. m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Serie A R Il bomber più atteso

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

Benitez scuote Higuain «Fai il leader del Napoli»

1L’argentino non segna da tre partite e l’allenatore lo punge:

«Gonzalo deve capire che ha il dovere di trascinare i compagni» Mimmo Malfitano INVIATO A CASTELVOLTURNO (CE)

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o vorrebbe più concreto, magari un tantino più de­ terminato, negli ultimi 20 metri. Perché se è vero che il Napoli ha l’attacco più forte del campionato, come ha sottoli­ neato Pippo Inzaghi, è pur vero che nessuna delle sue punte è riuscita, fin qui, a essere conti­ nua sotto rete. Una condizione alla quale non sfugge nemme­ no il leader o, comunque, colui che dovrebbe esserlo, ovvero, Gonzalo Higuain, che non se­ gna da tre partite, Europa Lea­ gue compresa. Allora, Rafa Be­ nitez gliel’ha voluto ricordare alla vigilia della sfida al Milan. «Gonzalo deve capire che è il calciatore più importante per tutti noi, lui deve essere la ban­ diera della squadra e trascinar­ si dietro tutti i ragazzi: ha le ca­ pacità per farlo», ha osservato l’allenatore spagnolo. L’ennesi­ mo messaggio, insomma, per fargli capire che deve darsi una mossa, che il Napoli ha bisogno dei suoi gol e non solo della sua

INZAGHI? NESSUN CONTO APERTO, UNA COSA È GIOCARE E UN’ALTRA ALLENARE: UN BEL CONFRONTO I ROSSONERI HANNO QUALITÀ E GAMBA, E TANTI UOMINI CHE POSSONO METTERCI IN DIFFICOLTÀ RAFA BENITEZ SULLA GARA DI OGGI

fama di grande attaccante. SAN SIRO OK Dopo 14 giorna­ te, lo score dell’argentino ri­ porta appena 6 reti, un rendi­ mento né scandaloso né esal­ tante che, in ogni modo, non è servito a garantire quella diffe­ renza che avrebbe dovuto tene­ re il Napoli nella scia di Juven­ tus e Roma. E il dato non è sfug­ gito all’allenatore che nell’in­ tervista rilasciata a KissKiss Napoli, ha voluto pressarlo nuovamente, convinto com’è che senza le sue reti la stagione potrebbe chiudersi nell’anoni­ mato. Milano, tuttavia, l’ha sa­ puto esaltare nella passata sta­ gione. Proprio una sua prodez­ za servì al Napoli per espugna­ re San Siro. D’altra parte, è contro avversari di un certo spessore che la squadra ha bi­ sogno di un leader vero. E Beni­ tez l’ha individuato in Higuain, considerata l’involuzione tec­ nica e caratteriale che sta se­ gnando la stagione di Marek Hamsik e la partenza di Pepe Reina, l’uomo forte, che tanto manca all’interno dello spo­ gliatoio. PROMESSA I concetti espressi nei giorni scorsi dal Pipita po­ trebbero avere un senso com­ piuto se alle parole corrispon­ deranno, poi, i fatti. La promes­ sa fatta ai tifosi è stata pesante: «Voglio vincere la Supercoppa per dedicarla a loro», ha detto l’attaccante argentino, convin­ to che a Doha la Juventus si po­

trà battere. Intanto, c’è il cam­ pionato che chiede un impegno maggiore per riprendersi nuo­ vamente il terzo posto. S’è capi­ to che senza la Champions Lea­ gue sono venute meno anche le motivazioni, soprattutto in quei giocatori che avevano puntato tutto sul preliminare con l’Athletic Bilbao per allon­ tanare le tentazioni estive. Una storia passata, in ogni modo, stasera c’è il Milan e la possibi­ lità di centrare qualcosa di pre­ stigioso: battere i rossoneri a San Siro, resta sempre un’im­ presa che può servire a rivita­ lizzare un ambiente che stenta a riprendersi.

RISPETTO MILAN Ne ha tanto, Rafa Benitez, per l’avversario di questa sera. «Quella di Inzaghi è una squadra che ha qualità e gamba in tutti i reparti, in attac­ co hanno tanti ragazzi veloci, che potrebbero metterci in dif­ ficoltà. Al di là del modulo tatti­ co, ha molta qualità nei singo­ li», ha spiegato l’allenatore del Napoli che esclude ogni tipo di rivincita nei confronti di Inza­ ghi dopo la doppietta rifilata dall’allora attaccante del Milan al suo Liverpool, nella finale di coppa Campioni del 2007 (2­1), giocata a Atene. «No, nessun conto aperto, io voglio vincere tutte le partite. Poi, una

cosa è fare il calciatore, un’altra è allenare: sarà un confronto in­ trigante». Intrigante, certo, ma anche pieno di tensioni, perché nessuna della due squadre può uscire sconfitta da questa sfida: sarebbe imbarazzante per i due allenatori. Il Napoli non vince in campionato da tre giornate, l’ultima vittoria risale alla tra­ sferta di Firenze, risolta proprio da un gol di Gonzalo Higuain. Da allora, soltanto pareggi che gli sono costati il terzo posto. Il momento non è dei più esaltan­ ti per il Napoli che tra otto gior­ ni contenderà la Supercoppa italiana alla Juventus. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gonzalo Higuain, 27 anni, al Napoli dall’estate del 2013 LAPRESSE

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Serie A R Il bivio

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

O pandoro o panico Inter, con il Chievo sarà la svolta buona? 1Mancini sempre a secco in campionato: deve scuotere i suoi per allontanare la zona pericolosa e ottenere i rinforzi da ET Matteo Dalla Vite

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er sorpassare il Sassuolo: e questo fa già capire molte cose. Per rimettersi nella classifica di sinistra, for­ se. Perché sennò comincerebbe un’altra vita: decisamente pie­ na d’ansie e fantasmi e streghe e facce da panico. Se l’Inter non dovesse vincere a Verona sareb­ be tutta un’altra storia: e un’al­ tra storia, di sfide­salvezza, al­ l’Inter nessuno la vuole. LA PRIMA IN A Tutta un’altra storia perché in poche parole Roberto Mancini ­ nel post­ Baku ­ ha detto tutto: «Adesso dobbiamo cominciare a fare punti». Cerca la sua prima vit­ toria a Verona­Chievo nella sua seconda era nerazzurra in Serie A. Cerca una linearità convincente perché per ora si sono visti un primo tempo qua­ si perfetto (contro l’Udinese) seguito da un secondo avvilen­ te, una doppia rimonta d’orgo­ glio e di forza (a Roma) e una «ics» in cui ha segnato Obi mentre Icardi ha preso traver­ sa e portiere. Mancini sa che sbagliare creerebbe un boome­ rang di conseguenze ben poco piacevoli: ma Mancini, quan­ do c’è da azzannare la preda, non sbaglia praticamente mai. Sarà la svolta buona? SENSO DI RESPONSABILITA’ C’è un altro aspetto che deve far riflettere: finora tre tra­ sferte (derby, Roma e Qara­ bag) e nessuna vittoria. Ora, o pandoro o panico. Quest’Inter ha giocatori che alla prima o alla seconda difficoltà vanno nel pallone. Roberto Mancini sta lavorando pure su questo, e da oggi Sylvinho (un duro)

6 PUNTI PER 2 RAGIONI Vince­ re contro il Chievo sarebbe per l’Inter base di rilancio. Chievo ricorda il ko pre 5 maggio ma anche varie altre cose recenti. Una gara non banale insom­ ma, che deve riattivare la clas­ sifica normale e attuale. «Do­ po il k.o. con l’Udinese ­ ha det­ to il Mancio ­ ero incazzato an­ che e soprattutto per i giocatori, perché gli serve una vittoria». Questione di autosti­ ma, personalità e fragilità di cui sopra. Ma il Natale neraz­ zurro non sarebbe buono se non arrivasse pure la prima vittoria in A a San Siro targata Mancini: dopo Verona arriverà la Lazio, la ex squadra del Mancio su campo e panca. Mil­ le risvolti ma... 3 punti da prendere. Perché 6 punti in più nella classifica prima del 25 di­ cembre significherebbero due cose: a) presentarsi allo Juven­ tus Stadium alla Befana con la faccia non depressa; b) avere la forza numerica di convince­ re Thohir ad appoggiare un re­ galone sotto l’albero­mercato. AIUTATI CHE ET TI AIUTA Ro­ berto Mancini e la società ne hanno già ampiamente parlato, di rinforzi. E dopo il 22 lo fa­ ranno anche di più. Un anno fa il presidente Thohir seguì Maz­ zarri. Del tipo: vuoi tornare in Europa? Ho bisogno di Herna­

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INVIATO AD APPIANO GENTILE (COMO)

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nes e di un mancino. Fatto: mi­ lioni sul tavolo per Profeta e D’Ambrosio. Il Mancio cerca un regista (Lucas Leiva?) e un’ala d’attacco (da Lavezzi a Cerci, in Inghilterra parlano di un pre­ stito di Januzaj). Diciamo che ­ al momento ­ Psg e Atletico fati­ cano a ragionare sul prestito, ma se l’Inter si presenta con un’altra classifica, beh, aiutati che Thohir ti aiuta.

PINETINA E NYON Il resto del gruppo è pronto e Mancini ha provato la formazione anti­Chie­ vo con Kovacic dietro Icardi e Palacio nel 4­3­ 1­2. Domani a Nyon c’è il sorteggio di Europa League: la delegazione nerazzurra sarà compo­ sta dal d.g. Marco Fassone, da Paola Capozzi (responsabile rapporti con l’Uefa), dal respon­ sabile dell’ufficio stampa Leo Picchi e dalla nuova responsabile comunicazione internazio­ nale Marianna Mecacci (moglie di Gianluca Co­ motto, oggi difensore del Perugia). m.b.

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17 dare una risposta a convinzio­ ni che hanno bisogno di pun­ telli solidi. Di cambiamenti se ne sono visti, alcuni intravisti: pressione, proposizione, smi­ stamento veloce, aggressione alta e collettiva per recuperare il più in alto possibile il pallo­ ne. Ma a tutto questo deve es­ sere abbinata una parolina che negli ultimi anni è sparita: la continuità, intrisa d’atten­ zione.

Hernanes un anno dopo: crisi senza fine per il profeta

 i punti in classifica dell’Inter: il Chievo è a 13. Fino a oggi, il club nerazzurro ha segnato e subito gli stessi gol: 21. In trasferta, una sola vittoria (a Cesena)

 la vittoria di Roberto Mancini in questa sua seconda parentesi all’Inter: è stata in Europa League (e in rimonta) contro il Dnipro. Ora cerca la prima in A

lo aiuterà. Va praticamente in campo la stessa formazione che si è fatta incartare dal­ l’Udinese: è un richiamo chia­ ro al senso di responsabilità dei giocatori che da adesso in poi non possono e non devono più sbagliare. Quando il Man­ cio ha accettato la sfida­bis era convinto di avere una squadra in grado di lottare per il terzo posto. E ne è convinto ancora, ma ora sta alla squadra stessa

Hernanes, 29 anni, brasiliano, in Italia dal 2010 FORTE

n anno fa di questi tempi stava preparan­ do la terza gara consecutiva da titolare in A con la Lazio. Oggi corre per rientrare nella lista dei convocati per la trasferta di Vero­ na. La versione attuale di Hernanes è stata co­ piata con una carta carbone usurata. I contorni odierni sono indefiniti. L’adduttore lo ha co­ stretto a lavorare a parte dal 27 novembre (do­ po il Dnipro) fino a ieri, quando ha partecipato a una parte della seduta. Poi, alla fine, si è fer­ mato per una verifica atletica con Jonathan. Il Profeta sbiadito vuole tornare quello di inizio stagione. Non esaltante, ma con un paio di acu­ ti in campionato al Meazza: il gol del 2­0 al­ l’Atalanta su punizione e il colpo di testa al Na­ poli per fissare il 2­2 finale. C’era Mazzarri, con Mancini non ha avuto modo di soddisfare le nuove esigenze. In mediana servono piedi buo­ ni per non lasciare l’occhio di bue acceso solo su Mateo Kovacic. Hernanes, l’acquisto più costo­ so di Erick Thohir (15 milioni più 4 di bonus legati ai risultati della squadra), è stufo di dover rincorrere il tempo: vuole ritrovare se stesso.

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Roberto Mancini, 50 anni, non ha ancora vinto una partita di campionato da quando è tornato ad allenare l’Inter: 2 sconfitte e un pareggio

PAGATO 15 MILIONI

IL NUOVO VICE

È arrivato Sylvinho, lo specialista della difesa 1Ieri alla Pinetina, domani già in panchina Ha vinto con Messi e lavorato con Menezes Matteo Brega INVIATO AD A. GENTILE (COMO)

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e valigie ancora incel­ lophanate dopo il volo da San Paolo a Milano. Il sor­ riso fresco come quando gio­ cava. La lingua sciolta, la stes­ sa che lo rende un tecnico lo­ quace. Sylvinho è arrivato alla Pinetina direttamente dal Bra­ sile. I cancelli del centro spor­ tivo si sono aperti intorno alle 14.15, un’ora abbondante do­ po l’atterraggio a Malpensa. Uno dei primi a salutarlo e dargli il benvenuto è stato Fau­ sto Salsano, storico collabora­ tore di Mancini. Un altro pezzo di Manchester City approda dunque ad Appiano Gentile. I saluti, appunto, le strette di

mano con il Mancio e con il vi­ ce presidente Javier Zanetti. Poi il pranzo per iniziare a par­ lare di lavoro. Perché oggi po­ meriggio si parte, allenamen­ to di vigilia con vista Chievo. E sarà subito l’occasione per oc­ cuparsi della difesa, il motivo per cui Mancini lo ha voluto. OCCHI IN DIFESA Sarà il repar­ to su cui si concentrerà il cam­ pione d’Europa del 2009 con il Barcellona. Sylvinho ha firma­ to un contratto di due anni e mezzo equiparando la scaden­ za con quella dell’attuale alle­ natore (2017). Sarà ufficial­ mente un collaboratore del tec­ nico, visto che non possiede né il patentino Uefa A né il Uefa B. Per questo motivo il vice alle­ natore rimarrà Giulio Nuciari

TRA BARÇA, CITY E INTER 1

(e lo sarà ancora a lungo) in at­ tesa che Sylvinho frequenti i corsi necessari. Domani, co­ munque, sarà a Verona sulla panchina aggiuntiva, come col­ laboratore generico. «Sono emozionato e molto felice ­ le sue prime parole a Inter Chan­ nel ­, l’Inter è un grande club. Possiamo fare un bel lavoro, cercherò di aiutare Mancini che ringrazio ancora per l’op­ portunità». MANIACALE Il Sylvinho terzi­ no lo abbiamo conosciuto tutti, ma com’è il Sylvinho aspirante allenatore? Dal Brasile arriva­ no resoconti chiari: ben voluto dai giocatori, particolarmente loquace durante gli allena­ menti. Una caratteristica che ricalca la volontà di Mancini, quella di dialogare, di comuni­ care continuamente. Sylvinho prova e riprova ogni singolo movimento e passaggio, carica il gruppo e spesso la sua voce si

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 1 Sylvinho, oggi 40 anni, solleva la Champions League vinta con il Barcellona a Roma nel 2009 2 Sylvinho ai tempi del Manchester City, insieme all’altro brasiliano Robinho 3 La prima foto ufficiale con Mancini all’Inter ELMUNDODEPORTIVO/GETTY

sente di più di quella dell’alle­ natore stesso. Ecco, appunto: servirà grande concentrazione e il reparto potrà solo crescere con questo modus operandi. CURRICULUM DORATO D’al­ tronde uno con un curriculum del genere lo si ascolta sempre volentieri. Tra Brasile, Inghil­ terra e Spagna ha alzato 14 trofei. Sa cosa vuol dire lavora­ re per vincere un campionato (7 tra Paulista, Brasileirao e Li­ ga) o una Coppa (7, tra cui due volte la Champions League con il Barcellona). Ha iniziato nel Corinthians (dove avrebbe dovuto raccogliere l’eredità di Mano Menezes in panchina a gennaio 2015), poi è arrivato in Europa. Fu l’Arsenal di Arse­ ne Wenger a volerlo. Poi ecco Celta, Barcellona e infine il Ci­ ty proprio di Mancini, l’ultimo suo tecnico nella stagione 2009­10. Sylvinho ha lavorato anche con Frank Rijkaard e con Pep Guardiola, dividendo lo spogliatoio con gente come Ronaldinho, Xavi, Henry, Eto’o, Vieira, Puyol, Iniesta e Messi. Insomma, la voglia di imparare e di mettere a dispo­ sizione la sua esperienza c’è. Ora, bisogna solo lavorare. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Serie A R 15a giornata

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

Il Cagliari e la Serie A alla prova di quello che resta del Parma 1Donadoni tenta di tenere insieme una squadra moralmente a pezzi: bisogna vincere oggi per allontanare la rassegnazione PERCHÉ VEDERE PARMA-CAGLIARI Natalizia: le difese peggiori, gol per tutti. Da ghostbuster: i nuovi padroni del Parma, Zola, Ranieri, Ballardini. La partita di chi c’è ma non si vede. Tardini, ore 15

Andrea Schianchi INVIATO A PARMA

Q

uel che resta del Parma è poco. Quasi nulla. Cin­ que miseri punticini in classifica, la prospetti­ va­certezza di perderne altri per il mancato pagamento de­ gli stipendi di novembre, un carico di delusione che a smal­ tirlo chissà quanto ci vorrà, un’infermeria affollata come una circonvallazione nell’ora di punta e un ambiente che non è proprio lo specchio della serenità. Basta così? Neanche il più inguaribile degli ottimisti riuscirebbe a trovare ragioni per non piangere. È vero che il presidente Ghirardi ha fatto sa­ pere di aver venduto la società e che martedì ci saranno le fir­ me per il passaggio delle azio­ ni, ma non si sa neppure chi so­ no i compratori. Il futuro, in­ somma, è più di un salto nel buio e qualsiasi sentimento di depressione, visto lo scenario, è comprensibile e legittimo. Hai voglia a dire che devi pen­ sare positivo, ma come si fa? STRATEGIA Siccome, tuttavia,

il calcio è governato da regole misteriose che sfuggono, a vol­ te, alla logica, al Parma viene concessa un’altra possibilità. La sfida contro il Cagliari, oggi al Tardini, è qualcosa che asso­ miglia al «dentro o fuori»: una vittoria terrebbe la squadra di Donadoni agganciata al treno della speranza, una sconfitta o un pareggio la consegnerebbe­ ro a un destino triste, che siano russi, arabi, cinesi o ciprioti i nuovi proprietari. L’allenatore cerca di tenere alta l’attenzio­

ne dei suoi ragazzi, mentre il d.g. Leonardi spiega a tutto il gruppo che cosa è stato fatto negli ultimi giorni, operazioni di trattativa e di vendita com­ prese, e in questo modo prova a coinvolgere ancora di più i gio­ catori.

Sconfitte, penalizzazioni, cessioni: che altro può piovere sul Parma di Donadoni?

COME UNA FINALE Non è un’impresa facile, siamo ai li­ miti dell’acrobazia, perché da Cassano in giù i ragazzi di Do­ nadoni sono stanchi di sentirsi ripetere sempre le stesse paro­

le: state tranquilli, tutto si ri­ solverà, vi pagheremo presto, e cose del genere. Il sentiero è stretto e pericoloso, si sa, ma va percorso fino in fondo. Pur considerando la bassa qualità del gruppo e i problemi contin­ genti, la partita contro il Ca­ gliari va considerata come una finale, come una di quelle sfi­ de, per intenderci, che il Parma disputava negli anni d’oro. De­ v’essere per questo motivo che la società (fatto non consueto) ha chiesto ai tifosi, con un co­ municato, di partecipare, tifa­ re e sostenere. PER LA REGOLARITA’ Ma il ri­ sultato di Parma non interessa soltanto ai tifosi emiliani. Di­ ciamo la verità, c’è in ballo il campionato. Nel senso che il torneo deve avere una sua re­ golarità, tutte le partite devono essere giocate al massimo, non ci può essere la minima ombra. Sarebbe così se il Parma, prima ancora della fine del girone d’andata, fosse con un piede in Serie B? Se la vendita della so­ cietà si rende necessaria per evitare il fallimento economi­ co, la vittoria per il Parma è fondamentale anche come ri­ sposta alle solite e immancabili voci maligne. Le ultime due partite, anche se perse, contro Palermo e Lazio, hanno dimo­ strato che la squadra di Dona­ doni esce dal campo con la ma­ glia sudata, che l’impegno non manca, che tutto il possibile viene fatto. Non basta per fare punti in classifica, d’accordo, ma le supposizioni maliziose vanno respinte al mittente.

1Il tecnico al debutto: «Saremo affamati. E voglio pure spavalderia da tutti» Montella ha finito le punte: Mati Fernandez giocherà accanto al tedesco PERCHÉ VEDERE CESENAFIORENTINA

Partita tra novità ed emergenze. L’esordio di Di Carlo in panchina, Mati insieme a Gomez. Poi è alle 18, in regime di monopolio: un aperitivo. Manuzzi, ore 18

Alessandro Burioli Giovanni Sardelli

L’

emergenza classifica del Cesena contro l’emergen­ za offensiva della Fioren­ tina. E un tabù da sfatare, quel­ lo di Mimmo Di Carlo: mai, in A, un allenatore salito in corsa sul­ la panchina del Cesena ha de­ buttato con una vittoria. Nel­ l’ultimo precedente, fu proprio Di Carlo a dare un dispiacere ai bianconeri di Beretta, piegati

1­0 in casa del Chievo (2011­ 2012). Il nuovo tecnico del Ce­ sena, però, ha dalla sua il due su due contro Montella, battuto dai veneti, proprio in quella stessa stagione quando guidava il Catania, sia al Bentegodi sia al Massimino. «Giocheremo a specchio – dice il debuttante Di Carlo – con lo stesso sistema dei viola: non per guardare gli av­ versari, ma per provare a met­ terli in difficoltà. Saranno im­ portanti gli uno contro uno, nei quali spesso chi ha più fame rie­

sce a battere chi ha più tecnica. Noi dovremo giocare con quello spirito guerriero tipico del Ce­ sena. Non andremo in campo per non perdere, ma per prova­ re a vincere: voglio aggressività e spavalderia». INTERMITTENTE La Fiorentina da parte sua è aggrappata a Go­ mez, la cui condizione va e vie­ ne come le lucine intermittenti di Natale. Gli infortuni a raffica degli attaccanti hanno tolto a Montella Giuseppe Rossi, Ber­

A sinistra il tecnico Mimmo Di Carlo, 50 anni ANSA

Sopra, Mario Gomez, 29 AP

Contropiede Zeman: «Non è sfida salvezza» 1Il tecnico: «Chi parla di spareggio per la A non capisce di calcio. La società crede nel mio progetto» Mario Frongia ASSEMINI (CA)

«M

IL SEGNO DI CASSANO Cassa­ no, se davvero se ne andrà a gennaio (come pare), desidera lasciare un segno importante in questa stagione maledetta. E Donadoni, che è stato messo sotto osservazione dai nuovi proprietari ­ in attesa del loro insediamento ­ e già ci sono i nomi dei possibili sostituti (da Zola a Ranieri passando per Crespo), intende conquistare in condizioni estreme quello che lui considera, a ragione, uno scudetto: già, perché tale sarebbe la salvezza del Parma. Una specie di miracolo sporti­ vo, qualcosa su cui oggi nessu­ no scommetterebbe. Ma le co­ se più belle sono proprio quelle più inattese, o no?

ancano tante partite, chi parla di scontro salvezza capisce poco di calcio». Zdenek Zeman alla vigi­ lia della trasferta di Parma, dove a distanza di più di 25 anni ha ancora tanti estimatori e un club intitolato, non si nasconde. E inquadra gli avversari: «Mi aspetto un Parma insidioso che cerca il risultato. Hanno sbagliato con la Juve e giocato alla pari con le altre. Cas­ sano? Grande talen­ to, se si fosse integra­ to meglio nei gruppi dove è stato avrebbe avuto una carriera ancora più prestigio­ sa». Dagli avversari ai tonfi recenti: «IO IN «Quelle con Fiorenti­ e Chievo sono DISCUSSIONE? na sconfitte diverse: per ATTORNO A ME la seconda ho molto SENTO MOLTA da lamentarmi. Cer­ FIDUCIA» cheremo di rifarci col Parma sapendo che ZDENEK ZEMAN non sarà facile. Con TECNICO CAGLIARI il Chievo è stato un black out, deve ser­ virci da lezione». A casa Ibarbo, squalificato, e gli infortunati Sau e Colombi. Longo dal 1’? Zeman dribbla: «È a disposizione. Scelte ob­ bligate in attacco? Le scelte non sono mai ob­ bligate». Joao Pedro e Caio Rangel in pole. Per il resto, Avelar e Ceppitelli dovrebbero es­ serci dal via. Il discorso crisi, con 11 punti in 14 gare, si apre. Il boemo è glaciale: «Se mi sento in discussione? Conosco il calcio, la so­ cietà ha fiducia nel progetto ma poi dipende anche dall’umore della piazza. La squadra sta facendo il suo percorso, a parte i passi falsi con Roma e Chievo, vedo una certa crescita». Un assist per sondare il feeling coi tifosi: «Con il Chievo, fischi meritati, avrei fischiato an­ ch’io. Ma lo stadio pieno è stato un bel segna­ le. Abbiamo tanti giovani, sono convinto che abbiano le qualità per fare bene».

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OROGEL STADIUM, ORE 18

Scopriamo il Cesena di Di Carlo Fiorentina aggrappata a Gomez

CAGLIARI

nardeschi e Babacar, tanto che l’Aeroplanino è stato costretto a «inventarsi» la prima convoca­ zione annuale di Mounir El Hamdaoui, finora fuori da qual­ siasi idea viola. Ilicic pare fra­ stornato tra mercato e litigi con i tifosi, il problema di Marin lo spiega direttamente Montella. «È complementare a Gomez, ma entrambi devono migliorare nella transizione negativa. Ad ora non ci possiamo permettere questa carenza». Tradotto: con il pallone tutto ok, ma quando sono gli altri ad attaccare, se i due non si sacrificano sono do­ lori. Per questo il favorito per sostituire lo squalificato Cua­ drado dietro a Super Mario re­ sta Mati Fernandez. Uno che sa alla perfezione quello che Mon­ tella richiede. SCATTO La serataccia di giovedì in Europa League sembra alle spalle. «Talvolta è giusto dire ciò che veramente penso – pro­ segue il tecnico – e contro la Di­ namo abbiamo fatto una brutta figura. Il Cesena? Un nuovo al­ lenatore dà stimoli maggiori: più che intuire le idee di Di Car­ lo, dobbiamo pensare a noi stes­ si e a cosa vogliamo fare. Ora abbiamo bisogno di uno sprint nelle prossime gare». Il Cesena oggi, l’Empoli domenica prossi­ ma. Servono sei punti per pas­ sare un Natale ultrasereno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

TACCUINO SERIE A DONNE

In gol la sorella di Nainggolan  (m.cal.) Nella Res Roma che batte 3-1 il Riviera Romagna, primo gol in A per Riana Nainggolan, gemella del centrocampista giallorosso. Nona giornata: Orobica-Mozzanica 0-7, Brescia-Como 7-2, Cuneo-Firenze 1-4, Pordenone-Tavagnacco 02, Bari-Verona 1-3, Riviera di Romagna-Roma 1-3, Torres-San Zaccaria 4-0. Class.: Mozzanica 24; Verona e Firenze 23; Brescia 20; Tavagnacco e Roma 17; Torres 16; Riv. Romagna 12; S. Zaccaria 7; Bari e Cuneo 6; Pordenone 5; Orobica 4; Como 1.

SERIE A CALCIO A 5

Oggi si chiude il girone di andata Il Kaos a caccia della Final Eight  (m.cal.) Ultima dell’andata, ancora un posto nella Final 8 di Coppa Italia: in lizza Ferrara (che deve vincere a Napoli), Sestu (che riposa) e Latina (deve vincere e sperare in un passo falso emiliano). Undicesima giornata (ore 18): LazioAcqua&Sapone, Luparense-Asti (RaiSport 2), Napoli-Kaos, Pescara-Corigliano, Rieti-Latina. Riposa: Sestu. Class.: Lazio, Luparense e Asti 17; Pescara 15; Corigliano e Rieti 13; Acqua&Sapone 12; Sestu 11, Kaos 10; Latina 9; Napoli 3.

MEDICI SPORTIVI

Domani congresso a Roma  Medici sportivi a congresso domattina a Roma, al Polo Natatorio del Foro Italico. All’evento, organizzato dalla Libera Associazione dei Medici Italiani del Calcio (Lamica) in collaborazione con Villa Stuart, parteciperanno responsabili di tutti i club, oltre al medico azzurro Castellacci, al professor Mariani e al presidente Fims, Pigozzi.


Calcio R Settima puntata

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DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

I PADRI DELLA PATRIA

CONTENUTO PREMIUM

DALL’EMILIA ALL’EUROPA DELL’EST 1

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 1 Con la Coppa Italia 1992  2 Il momento della firma con lo Shakhtar Donetsk, 2002  3-4 Le figurine di Nevio Scala dall’album Panini con le maglie di Milan e Inter OMEGA/EPA

Nevio Scala

UNO CHEF PARTITO DAL BASSO FUSE ROCCO E IL CALCIO TOTALE E PARMA NON FU PIÙ PROVINCIA IL ROMANZO DEL CALCIO ITALIANO Storie di grandi uomini, tattiche e idee geniali. Sulla scia del nuovo corso di Antonio Conte con la Nazionale, riviviamo la storia di personaggi che hanno lasciato tracce indelebili in Serie A. Oggi è la volta di Nevio Scala, ex centrocampista di Milan e Inter e poi allenatore acclamato, che fece grande il primo Parma della famiglia Tanzi. GIÀ PUBBLICATE - Vittorio Pozzo (12 ottobre); Fulvio Bernardini (28 ottobre); Nereo Rocco (2 novembre); Helenio Herrera (9 novembre); Giovanni Trapattoni (20 novembre); Nils Liedholm (5 dicembre) IL RACCONTO di ANDREA SCHIANCHI

L’

allenatore di calcio è co­ me un cuoco. Sceglie i prodotti per il suo piat­ to, aggiunge un po’ di sale, corregge il sapore se è il caso, prova e riprova, assaggia e, al­ la fine, mette in tavola. La ve­ rifica del risultato è immedia­ ta: se ha fatto qualcosa di buo­ no, si vede dall’espressione dei commensali. Lo stesso ac­ cade a un allenatore: quando riesce a costruire una squadra bella, armoniosa, divertente (e possibilmente vincente), gli spettatori gliene sono grati e lo applaudono. Nevio Scala, a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta, indossò il grembiule del cuoco e tentò un esperimento che, restando in tema, si potrebbe definire di nouvelle cuisine. Il calcio italiano, allora, si divi­ deva in due macrocategorie: chi giocava a zona (il Milan di Sacchi e pochi altri) e chi a uo­

mo, marcature fisse, rigide e anche ruvide. Scala, cresciuto alla scuola di Nereo Rocco ma amante della bellezza e della sincronia del calcio olandese, disse a se stesso che era venu­ to il momento di cercare una terza via. Una sorta di com­ promesso tra le due scuole, prendendo il buono sia dal­ l’una sia dall’altra. Nacque co­ sì l’idea del 5­3­2, praticato ancora oggi, solo che lo chia­ mano 3­5­2 e i terzini vengo­ no definiti «esterni». Ma la zuppa e il suo sapore non cam­ biano. Tanto per renderci con­ to di che cosa stiamo parlan­ do, diciamo subito che la Ju­ ventus di Conte, cioè la squa­ dra che ha vinto gli ultimi tre scudetti, è figlia a livello tatti­ co di quell’idea che Scala ebbe al tramonto del secolo scorso. Nulla cambia, tutto si rimo­ della, si trasforma. SUCCESSI Già alla guida della Reggina, in Serie B a fine anni Ottanta, Scala tentò questa strada. Poi si trasferì a Parma,

stagione 1989­90, e fu il suc­ cesso. Immediata promozione in Serie A, raggiungimento di un posto Uefa nella stagione successiva, vittoria della Cop­ pa Italia nel 1992, successo in Coppa delle Coppe nel 1993, trionfo in Supercoppa Euro­ pea nel 1994, conquista della Coppa Uefa nel 1995, in finale contro la prima Juve di Lippi. Parma, non a caso, venne defi­ nita un’isola felice e una favo­ la del calcio italiano che allora dava lezioni in giro per l’Euro­ pa. Ma qual era il segreto di una simile cavalcata simbo­ leggiata, anche a livello musi­ cale, dalla «Marcia Trionfale» dell’Aida di Giuseppe Verdi che veniva suonata allo stadio Tardini prima di ogni partita? La semplicità, innanzitutto. E poi la serenità di un ambiente che consentiva e tollerava gli errori senza accanirsi alla ri­ cerca di un colpevole. Inoltre, la tranquillità economica ga­ rantita da Calisto Tanzi, anche se i primi successi arrivarono senza grandi investimenti e con giocatori che Scala si era portato dalla Serie B e aveva fatto crescere alla sua scuola tattica. INNOVAZIONI In che cosa consisteva questo 5­3­2? So­ stanzialmente Scala, fi­ glio degli insegnamen­ ti di Rocco come si di­ ceva, non abbando­ nava l’idea del vecchio libero, ma gli chiedeva di par­ tecipare con più frequenza alla co­ str uzione del­ l’azione. Lorenzo Minotti, il capitano

1Allievo del Paròn e amante

della zona olandese, sintetizzò PROMOZIONE ’90 le due scuole in un modello funzionale ancora oggi: il 5-3-2 Fu l’architetto di una squadra che dalla B conquistò l’Europa

L'IDENTIKIT NEVIO SCALA NATO IL: 22 NOVEMBRE 1947 A: LOZZO ATESTINO (PD) RUOLO: CENTROCAMPISTA, POI ALLENATORE

Nevio Scala inizia nelle giovanili di Nova Gens e Milan. Ha giocato con Roma, Fiorentina, Milan, Vicenza, Inter, Foggia, Monza e Adriese. In panchina, i successi maggiori a Parma, Dortmund e Donetsk. LE SQUADRE CHE HA ALLENATO REGGINA 1987-1989 PARMA 1989-1996 PERUGIA 1996-1997 BORUSSIA DORTMUND 1997-1998 BESIKTAS 2000-2001 SHAKHTAR DONETSK 2002 SPARTAK MOSCA 2003-2004

di quel Parma, era perfetto: piedi buoni, un sinistro da centrocampista, ottima visio­ ne di gioco e buon tempismo che colmava la lacuna della lentezza. In mezzo al campo, a dirigere le operazioni e a det­ tare i tempi della manovra, c’era Daniele Zoratto. Tutto passava da lui. L’azione classi­ ca si basava su un prolungato, e a volte estenuante, possesso­ palla in attesa di trovare gli spazi per far correre i terzini. Il tiqui­taca non è un’invenzio­ ne moderna... Una volta, nel 1993, a Cremona, l’arbitro Nicchi, forse stanco di vedere questa infinita serie di passag­ gi dei giocatori del Parma sen­ za che nessun avversario li an­ dasse a disturbare, fischiò un calcio di punizione per «meli­ na» (interpretò il non­gioco come una volontà di perdere tempo) e si beccò dure critiche dai designatori di allora. Per giocare come voleva Scala era necessaria una preparazione fisica di primo livello. E difatti il suo primo collaboratore era Ivan Carminati, poi alle di­ pendenze di Eriksson e Man­ cini: un autentico professore della materia, uno dei primi a utilizzare il computer in un’epoca in cui, per fare i conti, si usava ancora la matita... CADUTA Ingrediente do­ po ingrediente, il cuoco Scala preparò il suo piatto. Al primo anno di Serie A stupì tutti con il gioco, decisa­ mente innovativo; al­ la seconda stagione mise dentro due fo­ glioline di basilico co­

OSIO

MELLI

APOLLONI GAMBARO

ZORATTO

CATANESE

PIZZI

SCALA E ZOLA PARMA 1994-95

sempre il 5­3­2. I problemi, Scala li ebbe quando il patron Tanzi volle tentare il salto di qualità e acquistò campioni già affermati. Un esempio su tutti: Hristo Stoichkov. Il bul­ garo ai metodi di Scala poco si adattava. L’allenatore ve­ neto era diventato grande partendo dal basso, speri­ mentando anno dopo anno, assaggiando le novità e pre­ sentandole al pubblico sol­ tanto dopo che era stata rag­ giunta la perfezione. Ora si pretendeva tutto e subito. Fallimento inevitabile, quasi naturale. Ma ciò non signifi­ ca la fine della favola. Il Par­ ma di Scala resterà per sem­ pre, le cose belle non muoio­ no mai. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BUCCI

MINOTTI BENARRIVO GRUN

OSIO MELLI

GDS

CON ZOLA SFIORÒ LO SCUDETTO E VINSE UNA COPPA UEFA

BALLOTTA

MINOTTI

SUSIC

LA SUA DIFESA: TRE CENTRALI DI TECNICA E DUE TERZINI-ALI

COPPA ITALIA ’92 COPPA UEFA ’95

ZUNICO

DONATI

me Benarrivo e Di Chiara: erano ali vere e proprie, mica terzini; l’anno successivo vin­ se la Coppa delle Coppe la­ sciandosi trascinare dalla fol­ lia di Asprilla, salvo poi non fargli disputare la finale per punizione; la quarta stagione fu quello del grande duello con la Juve, lotta aperta in campionato, Coppa Uefa e Coppa Italia. Il Parma vinse la Uefa e perse le altre due corse. Ma che squadra, quella squadra! Bucci in porta, Cou­ to in difesa, Sensini e Dino Baggio a centrocampo, Zola in attacco. E, a far da spartito,

MINOTTI

APOLLONI DI CHIARA

ZORATTO

CUOGHI

BENARRIVO COUTO

D. BAGGIO

BROLIN

ZOLA GDS

APOLLONI DI CHIARA PIN

SENSINI ASPRILLA GDS


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Serie A R Anticipi 15a giornata

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

Mauri+Lulic: Lazio, tris da Champions

1La doppietta del capitano e il bosniaco affondano l’Atalanta: Pioli al terzo posto per una notte Stefano Cieri ROMA

M

auri e Anderson, anco­ ra loro. Con l’aggiunta di Lulic a dare alla vit­ toria contorni ancora più con­ fortanti. Dopo il blitz di Parma la Lazio conferma di essere uf­ ficialmente guarita. La gelata di novembre (un punto in tre partite) è alle spalle, la squa­ dra di Pioli sembra tornata quella brillante ed efficace che, a cavallo del mese di ottobre, infilò un filotto di cinque vitto­ rie e un pareggio in sei partite. TERZO POSTO AGGANCIATO Quella serie aveva proiettato i biancocelesti al terzo posto, li­ berando i sogni di Champions. Pareva un’illusione già svanita. Ma ora quello stesso terzo po­ sto è di nuovo realtà grazie al

LAZIO

3

3­0 sull’Atalanta, in attesa – è ovvio – di vedere cosa combi­ neranno le genovesi e il Napoli. I sogni laziali di Champions possono dunque ricominciare. E legittimamente. Perché dopo l’incoraggiante prova del Tar­ dini, contro l’Atalanta Mauri e compagni danno spettacolo con un’impressionante prova di forza. Lavorano ai fianchi i nerazzurri nel primo tempo per poi annichilirli nel corso di una ripresa quasi perfetta. Il 4­ 3­2­1 varato da Pioli a Parma si conferma un abito su misura per questa Lazio. Perché con­ sente ai due trequartisti Mauri e Anderson di fare il bello e il cattivo tempo. Si scambiano di posizione, non danno punti di riferimento. E sono tremenda­ mente efficaci quando si tratta di chiudere. Al Tardini il capi­ tano aveva segnato il gol del pari, il brasiliano quello del

0

ATALANTA

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Mauri al 6’ e al 26’, Lulic al 36’ s.t. LAZIO (4-3-2-1) Marchetti; Basta, De Vrij, Cana, Radu (dal 37’ s.t. Cavanda); A. Gonzalez, Ledesma, Lulic; Mauri (dal 28’ s.t. B. Keita), F. Anderson; Djordjevic (dal 31’ s.t. Klose). PANCHINA Berisha, Strakosha, Konko, Novaretti, Onazi, Cataldi. ALLENATORE Pioli. ESPULSI nessuno. AMMONITI nessuno. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO alto 55,4 m.

ATALANTA (4-3-1-2) Sportiello; Benalouane, Stendardo, Cherubin, Del Grosso (dal 19’ s.t. Dramè); Migliaccio (dal 15’ s.t. D’Alessandro), Cigarini, Carmona; Moralez; Denis, Bianchi (dal 28’ s.t. Boakye). PANCHINA Avramov, Biava, Bellini, Scaloni, Baselli, Grassi, Molina, Gomez, Spinazzola. ALL. Colantuono. ESPULSI nessuno. AMMONITI Denis e Migliaccio per gioco scorretto. CAMBI DI SISTEMA dal 15’ s.t. 4-4-2. BARICENTRO molto basso 45,5 m.

ARBITRO Rocchi di Firenze. NOTE paganti 7.157, abbonati 17.320. Incasso e quote n.c. Tiri in porta: 10-2. Tiri fuori: 8-3. In fuorigioco: 1-0. Angoli: 10-4. Rec.: p.t. 2’; s.t. 3’.

sorpasso. Con l’Atalanta, inve­ ce, si dividono i compiti. Il bra­ siliano pensa agli assist (fanta­ stico il primo, pregevole anche il secondo), il capitano realiz­ za. Appoggiando di piatto per il gol che sblocca la gara ad ini­ zio ripresa; con un sinistro a gi­ ro per quello che la chiude po­ co prima della mezzora. Poi, a completare la festa, provvede Lulic con uno dei suoi rari gol di testa su assist di Basta. ATALANTA, DOV’ERI? Lazio quasi perfetta, in controten­ denza rispetto a quella di qual­ che settimana fa. Quando par­ tiva sparata e poi spesso dilapi­ dava nella ripresa quanto co­ struito nel primo tempo. Ora invece parte piano, ma esce be­ ne alla distanza. Certo, nell’oc­ casione, il suo compito è anche agevolato da un’Atalanta quasi irriconoscibile. Nelle prime 7 trasferte la Colantuono band aveva incassato appena 6 gol (meglio, fuori casa, aveva fatto solo la Juve). In un colpo solo ne incassa tre e gli va pure be­ ne. Nel senso che le reti al pas­ sivo potevano essere di più. Ca­ lo di tensione? Pancia piena dopo il rocambolesco 3­2 sul Cesena? Forse. Ma anche Co­ lantuono (che non rischia, per ora) ci mette del suo. Abban­ dona il tradizione 4­4­1­1 per uno spregiudicato 4­3­1­2, con Bianchi e Denis in campo insie­ me. Poi, però, la squadra ber­ gamasca gioca solo per lo 0­0, riuscendo tuttavia a tenerlo appena per un tempo. E allora tanto valeva coprirsi di più. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LE MOVIOLE di VINCENZO D’ANGELO

CANNAVARO, OK IL ROSSO MIGLIACCIO DA ARANCIONE

Il tiro di Stefano Mauri, 34 anni, che vale la doppietta e il 2-0 LAPRESSE

Colantuono: settimana decisiva  Colantuono non rischia, per ora. Ma per il tecnico dell’Atalanta può essere decisiva la prossima partita con il Palermo. «Qualche problemino c’è, gli infortuni e i ritardi di condizione – ha detto Stefano Colantuono –. Speriamo nella pausa natalizia. Il primo tempo non l’abbiamo fatto male, pur producendo poco. Il vantaggio della Lazio ci ha scombinato i piani. Sapevamo che sarebbe stato un campionato di sofferenza. In questi anni però ci eravamo abituati troppo

bene...». Chi bene ci sta davvero è l’altro Stefano, Pioli, terzo in classifica per una notte: «La Lazio ha dimostrato maturità e lucidità – ha commentato –. La vittoria è meritata, anche se nel primo tempo siamo stati troppo imprecisi. I ragazzi si divertono, questo è un segnale importante. Il terzo posto? Ora guarderemo le altre partite con serenità, il nostro obiettivo è entrare tra le prime cinque alla fine della stagione». stop © RIPRODUZIONE RISERVATA

PALERMO-SASSUOLO L’arbitro Maresca giudica bene tutte le azioni principali della partita. Giuste le espulsioni di Consigli (che atterra Maresca al limite dell’area) e di Cannavaro autore di un brutto fallo su Dybala. Non ci sono i due rigori reclamati dal Sassuolo per interventi su Zaza, mentre Belotti è in posizione regolare in occasione del gol che decide il match. LAZIO-ATALANTA Pochi episodi all’Olimpico. L’arbitro Rocchi grazia in avvio Cigarini per un fallo tattico sulla trequarti: dopo 3’ Rocchi non se l’è sentita di estrarre il primo cartellino. Rischia grosso Stendardo al 29’ del primo tempo, quando in scivolata ferma Felipe Anderson in corsa appena dentro l’area: il difensore tocca pieno il pallone. Giallo a Migliaccio per il gomito largo su Radu: era da... arancione.

LE PAGELLE di DAVIDE STOPPINI BASTA OVUNQUE, FELIPE ANDERSON SUPER BIANCHI STECCA, CARMONA IL PIÙ LUCIDO LAZIO

7

4,5

IL MIGLIORE

IL MIGLIORE

STEFANO MAURI

GUGLIELMO STENDARDO

6,5

7,5 Un gol da centravanti, un altro da rifinitore: 51 gol in A non si segnano per caso. Letale negli inserimenti, intelligente quando si stacca dai centrali per non farsi marcare.

Se l’Atalanta resta a lungo in partita c’è molto dei suoi interventi, quasi sempre decisivi. Più in difficoltà quando il campo si apre, dopo l’1-0.

MARCHETTI 6 Lo sforzo più grande? Le esultanze ai gol. BASTA 7 Lo noti mica solo perché è biondo. Si diverte pure con Moralez davanti. E chiude con l’assist. DE VRIJ 6,5 Uno spilungone così se la ride contro chi prova spesso ad alzare il pallone. CANA 6,5 Piccole imprecisioni, ma sono di più le chiusure. RADU 6 Rischia sul contatto con D’Alessandro. (CAVANDA s.v.) GONZALEZ 6 Soliti polmoni, poco fluido nella circolazione di palla. LEDESMA 6 Titolare per necessità, frangiflutti per posizione, lento per natura. LULIC 6,5 Qualche tacco di troppo, però moto perpetuo e pure goleador. KEITA 6 Uno slalom, un segno di vita. FELIPE ANDERSON 7,5 La lampadina di Pioli, che nel primo tempo si accende a fatica. Ma nel secondo illumina a giorno. DJORDJEVIC 5,5 Tante sportellate, pochi spunti. KLOSE 6 Gioca qualche minuto in più del solito. Sempre troppo pochi, però. ALL. PIOLI 7 Una notte al terzo posto, pur nell’emergenza. Unico neo: Klose merita più spazio, se Djordjevic non è in serata.

SPORTIELLO 6,5 Due parate gioiello, in allungo su Anderson e nel finale su Keita. Non è certo lui il problema. BENALOUANE 5 Esterno che non sa cosa sia la fase offensiva. CHERUBIN 5 Bruciato da Anderson sul primo gol, quasi mai trova il tempo dell’anticipo. DEL GROSSO 5 Discese poche, chiusure ancora meno. DRAME’ 6 Intraprendente: perché non lui dall’inizio? MIGLIACCIO 5 Gomitata da arancione, fin lì non aveva demeritato. D’ALESSANDRO 6 Minuti che fanno rimpiangere la scelta di non averlo schierato dall’inizio. CIGARINI 5 I fischi li avrebbe presi pure oggi, se si fosse giocato a Bergamo. CARMONA 6 Il più lucido a centrocampo. L’unico che prova a giocare sulle due fasi. MORALEZ 5,5 La stazza sarà sempre quella, sulla precisione c’è parecchio da migliorare. Superficiale. BIANCHI 4 Centravanti ideale per le difese avversarie. BOAKYE 6 Un po’ di vivacità. DENIS 5 Si sbatte, ma non ha un pallone giocabile che sia uno. ALL. COLANTUONO 5 Non rischia, almeno fino a domenica. Dov’è la costruzione del gioco?

6 In Esclusiva nelle profumerie

ATALANTA

ROCCHI Gara semplice, ma una decisione lascia qualche dubbio: il gomito di Migliaccio avrebbe meritato il rosso. CARIOLATO 6 GAVA 6 IRRATI 6 PAIRETTO 6


Serie A R Anticipi 15a giornata

Blitz Belotti: Palermo va Sassuolo, illusione e beffa

LE PAGELLE di F.C. VAZQUEZ SHOW, SORRENTINO ALZA IL MURO MAGNANELLI DISTRATTO, FOLLIA CANNAVARO PALERMO

1Pavoletti pareggia Rigoni, nel recupero il colpo dell’attaccante

Iachini vede l’Europa, Di Francesco se la gioca anche in 10 contro 11 PALERMO

2

SASSUOLO

1

Francesco Caruso INVIATO A PALERMO

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Rigoni (P) al 3’ p.t.; Pavoletti (S) 40’, Belotti (P) 48’ s.t. PALERMO (3-5-2) Sorrentino; Muñoz, Gonzalez, Andelkovic; Morganella, Rigoni (dal 38’ s.t. Bolzoni), Maresca (dal 44’ s.t. Belotti), Chochev (dal 28’ s.t. Della Rocca), Lazaar; Vazquez, Dybala. PANCHINA Ujkani, Vitiello, Pisano, Milanovic, Emerson, Silva, Terzi, Quaison, Feddal. ALL. Iachini. CAMBI SISTEMA dal 44’ s.t. 3-4-3. BARICENTRO: medio 51 metri ESPULSI nessuno. AMMONITI Belotti c.n.r. SASSUOLO (3-5-2) Consigli; Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Longhi; Taider (dal 38’ s.t. Pavoletti), Magnanelli, Missiroli; Sansone (dal 32’ s.t. Floccari), Zaza, Floro Flores (dal 23’ s.t. Pomini). PANCHINA Polito, Antei, Chibsah, Biondini, Ariaudo, Bianco, Terranova, Brighi, Gliozzi. ALLENATORE De Francesco. CAMBI SISTEMA Dal 23’ s.t. 4-3-2. BARICENTRO: basso 48,4 metrI ESPULSI Consigli al 22’ s.t. per fallo da ultimo uomo, Cannavaro al 51’ s.t. (rosso diretto) per g.s. AMMONITI Gazzola, Mignanelli gioco scorretto; Zaza proteste. ARBITRO Maresca di Napoli. NOTE paganti 11.356, incasso 73.532 euro; abbonati 9.730, quota 115.601 euro. Tiri in porta 47. Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 3-2. Angoli 4-4. Recuperi: 0’ p.t; 7’ s.t.

S

e fosse un libro potrebbe intitolarsi «L’elogio della follia». Dell’intramonta­ bile volume di Erasmo da Rot­ terdam la gara della Favorita ha l’imprevedibilità di chi proprio non riesce a seguire il filo della logica. Il Palermo è costretto a vincere 2 volte una partita che avrebbe potuto aggiudicarsi senza patemi trasformando le occasioni create nel secondo tempo. Il Sassuolo, di contro, avrebbe potuto imprimere alla gara una traccia più tangibile nel primo tempo e invece l’ave­ va riagguantata in 10 contro 11 per poi farsela sfuggire nuova­ mente di mano a poche pagine dalla fine. Finisce la serie posi­ tiva della squadra di Di France­ sco che non perdeva da ben 8 turni di campionato, striscia storica in A. Non sarà storico il settimo posto del Palermo, per ora in condominio con Milan e Udinese perché in passato ha fatto pure meglio, ma intanto eguaglia il record di Delio Rossi che nel 2010 portò a 7 le gare utili consecutive. Se il Palermo non perde l’ultima del 2014 a Bergamo stabilisce il nuovo pri­ mato dell’era moderna: nel ’51 i rosanero superarono indenni le prime 11 di campionato.

Andrea Belotti, 20 anni, segna il 2-1 al 48’ s.t.: era entrato da 4’ LAPRESSE

SPETTACOLO La gara prende da subito una china favorevole ai siciliani che la sbloccano dopo appena 3 minuti su angolo del solito Dybala e colpo di testa di Rigoni che per la prima volta in carriera infila in A un gol dietro l’altro in 180 minuti ed è ora a una sola rete dal suo record sta­ bilito lo scorso anno col Chievo (4). E poi ancora il genietto ar­ gentino sfiora il raddoppio da posizione impossibile. Da que­ sto momento in avanti però si vede molto più Sassuolo che Palermo. Una supremazia steri­ le. Il protagonista in negativo è Zaza: qualche pallone esce di poco, altri se li lascia sfilare sot­ to il naso. Nella ripresa è il Pa­ lermo a sciupare con Maresca e

Chochev il colpo del k.o. A me­ tà del tempo Consigli sbaglia l’uscita su Maresca ed è costret­ to al fallo da ultimo uomo: ros­ so diretto. Ma i padroni di casa non ne approfittano. Di France­ sco rischia il tutto per tutto e mette dentro Floccari e Pavo­ letti che scrivono al penultimo capitolo del libro il grande col­ po di scena o di follia, se prefe­ rite: triangolazione e gol del­ l’attaccante meno utilizzato fin qui. C’è ancora l’ultimo capito­ lo da leggere, però, quello nel quale Belotti, lanciato in area da Vazquez, griffa il suo primo gol alla Favorita e che gol: 3 punti d’oro e Sassuolo scaval­ cato. Spettacolo e follia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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6,5

SASSUOLO

6

IL MIGLIORE

IL MIGLIORE

ENZO MARESCA

LEONARDO PAVOLETTI

7

6,5

Da vero regista dà ordine ed equilibrio alla squadra, peccato che sbagli il gol del raddoppio con un’inzuccata appena fuori misura. Propizia l’espulsione di Consigli.

Entra e segna una rete che poteva essere molto preziosa, peraltro la prima in A. Utilizzato molto poco fin qui perché chiuso da compagni più famosi, meriterebbe più fiducia.

SORRENTINO 7 Dopo buone parate, salva la vittoria con un grande intervento su Zaza ad un amen dalla fine. MUNOZ 6 Gioca la solita partita tutta cuore e attenzione. GONZALEZ 6,5 Sempre sul pezzo, il costaricano cresce di settimana in settimana. ANDELKOVIC 5,5 Si fa saltare da Pavoletti in occasione del momentaneo pareggio. MORGANELLA 6,5 Macina chilometri su chilometri, mette in mezzo palloni interessanti. RIGONI 6,5 Segna il secondo gol consecutivo e poi lotta fino alla sostituzione (BOLZONI S.V.). BELOTTI 6,5 Otto minuti fondamentali: il tempo di segnare il 3° gol stagionale, forse ancora più pesante dell’uno-due al San Paolo. CHOCHEV 6,5 Giovane e alla prima stagione in Italia, mostra personalità e tecnica. DELLA ROCCA 6 Aiuta i suoi nel momento di pressione neroverde. LAZAAR 5,5 Spreca un paio di opportunità, sbaglia troppo. VAZQUEZ 6,5 Serve a Belotti l’assist per il 2-1. Si da molto da fare. DYBALA 6,5 Calcia l’angolo del gol e sfiora la rete subito dopo. Molto movimento nella ripresa. ALL. IACHINI 6,5 Mette l’uomo giusto al momento giusto.

CONSIGLI 5 Sbaglia l’intervento su Maresca, costretto al fallo da rosso. GAZZOLA 6,5 Prova qualche discesa, vince il duello con Lazaar. CANNAVARO 5 Bruttissimo fallo su Dybala, colpito a freddo. ACERBI 6 E‘ lui che tiene in gioco Belotti in occasione della rete finale. LONGHI 5,5 Manca una deviazione in area a tu per tu con Sorrentino, spesso superato da Morganella. TAIDER 6 La sua parte la fa. MAGNANELLI 5,5 Sul corner dell’1-0 aveva il compito di controllare Rigoni che gli prende il tempo. MISSIROLI 5,5 Si inverte spesso con Taider, non riesce a incidere. SANSONE 5 Molto movimento e poco arrosto, non si fa vedere quasi per nulla. FLOCCARI 6 Indovina l’assist per Pavoletti dando un senso al suo quarto d’ora di partita. ZAZA 5,5 In un paio di occasioni in area perde il tempo per la battuta a rete, manca il 2 a 2 in extremis. FLORO FLORES 5 Non restano tracce della sua partita. POMINI 6 Belotti lo infila da vicino e nulla può, ma prima compie buoni interventi. ALL. DI FRANCESCO 6 Indovina i cambi, forse meno l’undici iniziale: meglio gli attaccanti subentrati.

MARESCA Indovina quasi tutto. Zaza cade due volte in area e protesta ma nel primo caso si strattona con Muñoz e nel secondo cade senza che il suo difensore lo tocchi. Giuste anche le due espulsioni del Sassuolo. TONOLINI 6 - FIORITO 6; DI BELLO 6 - MINELLI 6.

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OCCHI PUNTATI SU...

a 15 SQUADRE

JUVENTUS ROMA GENOA LAZIO SAMPDORIA NAPOLI MILAN UDINESE PALERMO FIORENTINA SASSUOLO INTER EMPOLI VERONA ATALANTA CHIEVO TORINO CAGLIARI CESENA PARMA*

PT

35 32 26 26 25 24 21 21 21 20 19 17 15 14 14 13 13 11 8 5

PARTITE

Vittorie Juventus

RETI

26. LICHTSTEINER

8. MARCHISIO

G

V

N

P

F

S

14 14 14 15 14 14 14 14 15 14 15 14 14 14 15 14 14 14 14 14

11 10 7 8 6 6 5 6 5 5 4 4 3 3 3 3 3 2 1 2

2 2 5 2 7 6 6 3 6 5 7 5 6 5 5 4 4 5 5 0

1 2 2 5 1 2 3 5 4 4 4 5 5 6 7 7 7 7 8 12

30 27 20 26 19 26 23 17 19 16 16 21 16 16 8 11 10 20 11 16

5 11 12 17 11 18 18 18 23 11 20 21 21 25 18 17 17 26 25 34

52

112

GARE

172

Sampdoria

111

GOL

4 4

JUVENTUS (4-3-1-2)

Gabbiadini Eder Okaka Gastaldello

2

3

4

5

(3-5-1-1)

MILAN

ROMA

(4-3-3)

CAGLIARI

(4-3-3)

FIORENTINA

(3-5-1-1)

NAPOLI

OGGI ore 15 ARBITRO Valeri

1 PERIN 13 4 DE MAIO ANTONELLI

14 8 RONCAGLIA BURDISSO 88 RINCON

27 6 SANTACROCE LUCARELLI 30 33 ACQUAH RISPOLI

91 69 BERTOLACCI STURARO

24 IAGO

OGGI ore 18 ARBITRO Orsato

83 MIRANTE

32 MATRI

10 PEROTTI

14 VOLTA

99 CASSANO

10 TOTTI

8 LJAJIC

7 COSSU

9 LONGO

17 FARIAS

15 PJANIC

20 KEITA

4 NAINGGOLAN

20 EKDAL

5 CONTI

4 CRISETIG

8 15 AVELAR ROSSETTINI

26 DE SANCTIS

32 CEPPITELLI

6 LUCCHINI

14 MATI FERNANDEZ 28 7 17 ALONSO PIZARRO JOAQUIN 20 10 BORJA VALERO AQUILANI

21 BALZANO

19 BASANTA

2 GO. RODRIGUEZ

PANCHINA 23 Lamanna, 15 Marchese, 40 Prisco, 19 Greco, 92 Mussis, 3 Antonini, 87 Rosi, 5 Izzo, 21 Edenilson, 16 Lestienne, 9 Pinilla, 18 Fetfatzidis. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Burdisso-Izzo 6040%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI De Maio, Greco, Perotti, Antonelli, Roncaglia. INDISPONIBILI Mandragora (30 giorni), Kucka (3). ALTRI Sommariva, Parente, Panico, Santana.

PANCHINA 22 Iacobucci, 1 Cordaz, 4 Mendes, 29 Paletta, 19 Felipe, 20 Bidaoui, 13 Ristovski, 14 Galloppa, 80 Jorquera, 31 Mariga, 70 Lucas, 10 Belfodil. ALL. Donadoni. BALL. Santacroce-Felipe 55-45%, Lodi-Galloppa 55-45%. SQUALIFICATI Gobbi (1). DIFF. Galloppa. INDISPONIBILI Coda (2 mesi), Cassani (7 giorni), Ghezzal e Biabiany (da valutare). ALTRI Pozzi, Sarr, Jeraldino.

PANCHINA 1 Lobont, 44 Manolas, 3 Cole, 13 Maicon, 6 Strootman, 82 Emanuelson, 32 Paredes, 24 Florenzi, 8 Ljajic, 7 Iturbe, 9 Borriello, 22 Destro. ALLENATORE Garcia. BALL. Torosidis-Florenzi-Maicon 40-30-30%, Yanga-Mbiwa-Manolas 60-40%, PjanicStroootman 80-20%, Totti-Destro 60-40%. SQUAL. De Rossi (1). DIFF. Astori, Nainggolan, Pjanic. INDISP. Ucan (10 giorni), Skorupski (10), Balzaretti e Castan (da valutare). ALTRI Curci, Calabresi, Somma, Sanabria.

PANCHINA 30 Agliardi, 81 Bressan, 17 Magnusson, 8 De Feudis, 44 Cazzola, 56 Pulzetti, 77 Ze Eduardo, 9 Rodriguez, 11 Brienza, 18 Djuric, 19 Succi, 61 Garritano. ALLENATORE Di Carlo. BALLOTTAGGI Nica-De Feudis 55-45%, Defrel-Brienza 80-20%. SQUAL. Giorgi (1). DIFFIDATI De Feudis, Defrel e Lucchini. Indisp. Renzetti (2 giorni), Krajnc (2), Perico (7), Marilungo (28). ALTRI Coppola, Valzania.

PANCHINA 28 Carboni, 14 F. Pisano, 3 Murru, 33 Capuano, 24 Benedetti, 12 Capello, 16 Dessena, 18 Barella, 30 Donsah, 10 Joao Pedro, 13 Caio Rangel. ALL. Zeman. BALL. Balzano-F. Pisano 60-40%; Crisetig-Dessena 70-30%; Longo–Joao Pedro 70-30%. SQUAL. Ibarbo (1). DIFFIDATI Balzano, Farias. INDISPONIBILI Colombi (7 giorni), Sau (10), Eriksson (15). ALTRI Loi, Muroni, Giorico.

2 1.95

(4-4-2)

INTER

(4-3-1-2)

DOMANI ore 21 ARBITRO Massa

20 SARDO

6 GAMBERINI

8 RADOVANOVIC

13 IZCO

12 CESAR 56 HETEMAJ

69 MEGGIORINI 8 PALACIO 17 KUZMANOVIC

34 BIRAGHI 23 BIRSA

10 MAXI LOPEZ

13 GUARIN

22 5 23 DODO' JUAN JESUS RANOCCHIA

55 NAGATOMO

1 HANDANOVIC

PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 3 Dainelli, 26 Edimar, 84 Manganì, 14 Cofie, 24 Schelotto, 63 Bellomo, 7 Lazarevic, 31 Pellissier, 10 Maxi Lopez, 19 Botta. ALL. Maran. BALL. Paloschi-Maxi Lopez 55-45%, Hetemaj-Cofie 60-40%, CesarDainelli 55-45%. SQUAL. Zukanovic (1), Frey (1). DIFF. Hetemaj, Dainelli. INDISP. nessuno. ALTRI Puggioni, Kupisz. PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 15 Vidic, 2 Jonathan, 6 Andreolli, 14 Campagnaro, 25 Mbaye, 33 D’ambrosio, 20 Obi, 90 M’Vila, 7 Osvaldo. ALL. Mancini. BALL. Palacio-Osvaldo 60-40%, Nagatomo-Jonathan 55-45%. SQUAL. nessuno. DIFF. Dodò, Juan Jesus, Ranocchia. INDISP. Hernanes. (da valutare). ALTRI Bonazzoli, Puscas, Costa, Dimarco, Yao, Donkor, Baldini.

1 4.00

X 3.20

X 3.25

2 3.10

PANCHINA 12 Tatarusanu, 24 Lezzerini, 4 Richards, 40 Tomovic, 5 Badelj, 16 Kurtic, 6 Vargas, 8 Marin, 72 Ilicic, 77 El Hamdaoui. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI Aquilani–Marin 60-40%. SQUAL. Cuadrado (1). DIFF. Pizarro, Savic, Alonso. INDISP. Rossi (3 mesi), Lupatelli (3), Bernardeschi (3), Babacar (15 giorni), Pasqual (5). ALTRI Hegazi, Lazzari, Brillante, Iakovenko, Octàvio, Bagadur.

1 7.00

X 3.70

2 1.50

2 1.95

(4-2-3-1)

TORINO

(3-5-2)

DOMANI ore 19 ARBITRO Calvarese 33 SEPE

13 RAMI

5 MEXES

34 DE JONG

18 MONTOLIVO

10 HONDA

7 MENEZ

28 BONAVENTURA

14 MERTENS

9 HIGUAIN 17 HAMSIK

8 JORGINHO

23 HYSAJ

27 ARMERO

7 CALLEJON

33 ALBIOL

PANCHINA 45 Andujar, 15 Colombo, 4 Henrique, 5 Britos, 88 Inler, 19 Lopez, 6 De Guzman, 91 Zapata. ALL. Benitez. BALL. Jorginho-Inler 60-40%, GarganoLopez 60-40%, Hamsik-De Guzman 60-40%, Mesto-Henrique 60-40%. SQUAL. Maggio. DIFF. Koulibaly, Albiol. INDISP. Insigne (5 mesi), Zuniga (1), Michu (40 giorni). ALTRI Rosati, Palma, Radosevic. 1 2.70

Leva calcistica ’77 Di Natale-Toni a voi E’ derby del Triveneto Francesco Velluzzi

L

a classe ‘77 è ancora al po­ tere. Totò Di Natale e Luca Toni sono attori protago­ nisti nel campionato italiano. «E questo la dice lunga», ha sempre scherzato Luca, centra­ vanti del Verona, alludendo al fatto che il livello della A si è abbassato. Oggi si sfidano a Udine dove i bianconeri cerca­ no la continuità e una vittoria che al Friuli manca dal 26 otto­ bre, mentre i gialloblù sperano di non affondare in vista del derby prenatalizio che rischia­ no di affrontare in inferiorità rispetto al rilanciato Chievo. ASSENZE Toni c’è e lotta con Mandorlini, per la prima volta a rischio dopo anni meraviglio­ si in riva all’Adige. Ma il tecni­

L’attaccante dell’Udinese, Antonio Di Natale, 37 anni LAPRESSE

21 MARIO RUI

11 CROCE

7 MACCARONE

17 MARTINEZ

27 QUAGLIARELLA

24 MORETTI

14 GAZZI

33 PERES

25 GLIK

19 MAKSIMOVIC

7 EL KADDOURI

1 GILLET

PANCHINA 32 Abbiati, 1 Agazzi, 81 Zaccardo, 17 Zapata, 14 Albertazzi, 15 Essien, 4 Muntari, 8 Saponara, 92 El Shaarawy, 9 Torres, 11 Pazzini. ALLENATORE Inzaghi. BALLOTTAGGI Poli-El Shaarawy 70-30%, Honda-El Shaarawy 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI De Jong, Mexes, Rami. INDISPONIBILI Abate, Alex, De Sciglio, Van Ginkel, Niang e Mastour (da valutare). ALTRI nessuno.

6 VALDIFIORI 18 VERDI

8 FARNERUD

16 MESTO

24 RUGANI

10 TAVANO

36 DARMIAN

77 GARGANO

26 KOULIBALY

26 TONELLI

88 VECINO

X 3.25

2 2.50

PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 19 Barba, 22 Bianchetti, 5 Moro, 8 Signorelli, 13 Laxalt, 27 Zielinski, 20 Pucciarelli, 9 Mchedlidze, 99 Aguirre, 95 Rovini. ALLENATORE Sarri. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Vecino, Croce. INDISPONIBILI Laurini (15 giorni), Guarente e Perticone (da valutare). ALTRI Shekiladze, Biggeri. PANCHINA 30 Padelli, 13 Castellazzi, 5 Bovo, 18 Jansson, 21 Silva, 3 Molinaro, 6 Perez, 23 Nocerino, 22 Amauri. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Glik, Peres. INDISPONIBILI Basha (10 giorni), Benassi (2), Larrondo (15), Masiello (10), Vives (2), Sanchez Miño (2). ALTRI Barreto.

co che ha riportato in A il club di Maurizio Setti ieri si è dovu­ to arrendere davanti ad altre due assenze pesanti: il portiere Rafael (che aveva preso una botta con la Samp e verrà sosti­ tuito da Benussi che a Udine lo scorso anno non ha mai gioca­ to) e Juanito Gomez. Aggiunte a quelle di Ionita, Obbadi, Sa­ la, Marquez, Sorensen, Janko­ vic determinano un quadro preoccupante. Momentaccio. STRAMA SPERA Stramaccioni, carico dopo il blitz a casa Inter, se la passa meglio: ha un solo forfait non previsto, quello di Piris che garantisce un’altra chance a Domizzi, il Cambias­ so dell’Udinese, per carisma e ingombro. «Vogliamo dare continuità», ha detto il tecnico romano che cerca di crearsi un feeling serio con i diffidenti friulani: «Dobbiamo vincere per loro che a Milano erano mille e ci hanno sostenuti an­ che quando perdevamo». In ca­ sa può contare sulla forza d’ur­ to di Di Natale (7 centri), ma dovrà stare attento a Toni ­ «con Totò avrebbe formato una coppia fantastica» ­ e all’ex Ni­ co Lopez che, però, è ancora dei Pozzo: «Quello che toglie­ rei a loro». Giusto. Ma per Mandorlini «deve crescere». © RIPRODUZIONE RISERVATA

1 2.35

C’È UDINESE-VERONA

1L’Udinese, senza Piris, conta sul bomber di casa 1Verona: k.o. anche Rafael e Gomez

9 ICARDI 10 KOVACIC 18 MEDEL

1 2.20

(4-3-1-2)

1 RAFAEL

1 NETO

X 3.30

EMPOLI

16 POLI

31 GHOULAM

15 SAVIC

27 CRAGNO

1 3.75

25 BONERA

27 ALMEIDA

33 GOMEZ

27 GERVINHO

25 23 2 35 HOLEBAS ASTORI YANGA-MBIWA TOROSIDIS

25 CAPELLI

92 DEFREL

17 PALLADINO

(4-3-3)

23 DIEGO LOPEZ

7 23 2 CARBONERO 34 TABANELLI 3 NICA CASCIONE MAZZOTTA

8 21 J. MAURI 11 LODI DE CEGLIE

PANCHINA 2 Viviano, 1 Da Costa, 3 Mesbah, 44 Fornasier, 10 Krsticic, 6 Duncan, 32 Marchionni, 11 Gabbiadini, 18 Bergessio, 27 Djordjevic, 7 Fedato. ALLENATORE Mihajlovic. BALLOTTAGGI Regini-Mesbah 60-40%, Soriano-Gabbiadini 60-40%. SQUALIFICATI De Silvestri (1). DIFFIDATI Romagnoli, Duncan, Silvestre. INDISPONIBILI De Silvestri (5 giorni), Silvestre (5), Sansone (5), Wszolek (5), De Vitis (5). ALTRI Massolo.

OGGI ore 20.45 ARBITRO Damato

1 LEALI 15 COSTA

33. ROMERO

SAMPDORIA (4-3-1-2)

PANCHINA 34 Rubinho, 77 Audero, 20 Padoin, 38 Mattiello, 21 Pirlo, 7 Pepe, 14 Llorente, 12 Giovinco, 11 Coman. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Morata-Llorente 55-45%, Evra-Padoin 60-40%. SQUALIFICATI Chiellini (1). DIFFIDATI Marchisio, Bonucci, Lichtsteiner, Ogbonna e Pogba. INDISPONIBILI Asamoah (3 mesi), Romulo (3), Barzagli (40 giorni), Caceres (5), Marrone (5), Storari (da valutare). ALTRI Motta.

CESENA

OGGI ore 15 ARBITRO Banti

5. ROMAGNOLI

19. REGINI

(3-5-2)

1 BIZZARRI

Se volete restare aggiornati sulle formazioni, conoscere i consigli dei nostri esperti, consultare le statistiche dettagliate di ogni giocatore della Serie A, come Morata (foto), e scoprire i segreti per vincere al nostro fantacalcio, da quest’anno la «Gazzetta dello Sport» mette a disposizione di tutti gli appassionati, gratuitamente, un’intera sezione dedicata all’interno del sito rosa. Su Fantanews si possono trovare tutti voti dati sul quotidiano il giorno dopo l’ultima partita di ogni turno di campionato, gli assist ufficiali al termine di tutte le gare, articoli esclusivi e la trasmissione «+3» di presentazione della Magic.

3 3

28. GASTALDELLO

9

PARMA

CHIEVO

www.gazzetta.it

Tevez Morata Vidal Llorente Pogba

86. CACCIATORE

14. OBIANG

(4-3-3)

GAZZAWEB

in stagione

JUVENTUS

22. RIZZO

21. SORIANO

23. EDER

GENOA

PROSSIMO TURNO

9 RETI Tevez (2, Juventus). 8 RETI Icardi (2, Inter); Callejon (Napoli). 7 RETI Menez (4, Milan); Higuain (1, Napoli); Dybala (1, Palermo); Di Natale (Udinese). 6 RETI Matri (Genoa); Djordjevic e Mauri (Lazio); Honda (Milan); Ljajic (1, Roma). 5 RETI Osvaldo (Inter); Cassano (1, Parma); Gabbiadini (Sampdoria); Thereau (Udinese). 4 RETI Ekdal e Sau (Cagliari); Defrel (Cesena); Babacar (Fiorentina); Morata e Vidal (2, Juventus); Destro (Roma); Eder (1, Sampdoria); Zaza (Sassuolo); Quagliarella (Torino); Nico Lopez e Toni (2, Verona).

283

9. MORATA

9. OKAKA

17. PALOMBO

SAMPDORIA

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

MARCATORI

Pareggi

36

* 1 PUNTO DI PENALIZZAZIONE

GIOVEDÌ 18 DICEMBRE CAGLIARI-JUVENTUS (ore 19) NAPOLI-PARMA (ore 21) SABATO 20 DICEMBRE SASSUOLO-CESENA (ore 18) ROMA-MILAN (ore 20.45) DOMENICA 21 DICEMBRE VERONA-CHIEVO (ore 12.30) ATALANTA-PALERMO (ore 15) FIORENTINA-EMPOLI (ore 15) SAMPDORIA-UDINESE (ore 15) TORINO-GENOA (ore 15) INTER-LAZIO (ore 20.45)

24

Juventus

10. TEVEZ

37. PEREYRA

23. VIDAL

I MIGLIORI MARCATORI

Vittorie Sampdoria

2 10.00

ARBITRO Doveri ASSISTENTI Vuoto-Marrazzo QUARTO UOMO Faverani ADDIZIONALI TagliaventoMariani TV Sky Calcio 1 HD e SuperCalcio HD; Premium Calcio e Calcio HD

6. POGBA 19. BONUCCI

difesa blucerchiata, guidata dall’ex Gastaldello al rientro dal 1’ 1 Mihajlovic risponde con il trequartista dietro Eder-Okaka

CLASSIFICA

X 4.75

33. EVRA 5. OGBONNA

1. BUFFON

1Allegri si affida a Morata al fianco di Tevez per scardinare la

I PRECEDENTI

1 1.30

Juve, questa Samp fa paura Ma lo Stadium è un fortino

GIORNATA

17

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

X 3.00

2 3.10

UDINESE

(3-5-2)

VERONA

(4-3-3)

OGGI ore 15 ARBITRO Peruzzo 31 KARNEZIS 75 HEURTAUX 27 WIDMER

7 BADU

5 DANILO

11 DOMIZZI

6 19 26 ALLAN GUILHERME PASQUALE

77 THEREAU

10 DI NATALE

20 9 CHRISTODOULOPOULOS TONI

17 NICO LOPEZ

77 10 30 HALLFREDSSON TACHTSIDIS CAMPANHARO 33 2 18 AGOSTINI GU. RODRIGUEZ MORAS

71 MARTIC

22 BENUSSI

PANCHINA 1 Brkic, 97 Meret, 18 Bubnjic, 14 Belmonte, 34 Gabriel Silva, 8 B. Fernandes, 66 Pinzi, 33 Kone, 21 Hallberg, 95 Evangelista 82 Geijo, 13 A. Zapata. ALL. Stramaccioni. BALLOTTAGGI Badu-Kone 70-30%, Thereau-B. Fernandes 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Allan, B. Fernandes, Pinzi. INDISP. Piris (da valutare). ALTRI Coda, Wague, Faraoni, Alhassan, Jadson. PANCHINA 95 Gollini, 32 Ferrari, 40 Ale. Gonzalez, 25 Marques, 28 Brivio, 27 Valoti, 97 Checchin, 93 Fares, 7 Saviola, 99 Nenè. ALLENATORE Mandorlini. BALL. Martic-Ale. Gonzalez 70-30%. SQUAL. Marquez (1). DIFFIDATI Agostini, Campanharo, Ionita. INDISP. Obbadi (30 giorni), Sorensen (20), Rafael, Luna, Sala, Ionita, Jankovic e J. Gomez (da valutare). ALTRI Cappelluzzo.

1 1.90

X 3.30

2 3.95


18

Mondo R Spagna

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

Solo traversa per Messi Il Barcellona rallenta E il Real prende il largo

1Dopo 8 successi di fila 0-0 a Getafe: così Ancelotti vola a +4 E oggi l’Atletico può raggiungere i catalani al secondo posto GETAFE

0

BARCELLONA

0

GETAFE (4-1-4-1) Guaita; Valera, Naldo, Velazquez, Alexis; Lacen; Yoda (dal 31’ s.t. Pedro Leon), Michel, Sarabia, Lafita (dal 25’ s.t. Diego Castro); Sammir (dal 17’ s.t. Vazquez). PANCHINA Codina, Diawara, Rodriguez, Carlos. ALLENATORE Contra. ESPULSI nessuno. AMMONITI Sarabia e Castro. BARCELLONA (4-3-3) Claudio Bravo; Dani Alves (dal 34’ s.t. Adriano), Piqué, Mathieu, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Rakitic (dal 20’ s.t. Iniesta); Suarez, Messi, Pedro (dal 31’ s.t. Munir). PANCHINA Ter Stegen, Bartra, Mascherano, Rafinha. ALLENATORE Luis Enrique. ESPULSI nessuno. AMMONITI nessuno. ARBITRO Garrido. NOTE Spettatori 12.OOO. Tiri in porta 2-2. Tiri fuori 1-10. Angoli 4-5. In fuorigioco 3-4. Recuperi 1’ p.t.; 5’ s.t.

Il disappunto di Lionel Messi, 27 anni: il Barça non va oltre il pari ACTION IMAGES

Giuliano Adaglio

L’

aria di Madrid porta ma­ le al Barcellona. I catala­ ni non vanno oltre lo 0­0 sul campo del Getafe (sobbor­ go della capitale spagnola) e vedono allontanarsi in classifi­ ca il Real di Ancelotti e Ronal­ do, adesso a +4 sui rivali di sempre. Che la trasferta potes­ se essere insidiosa, Messi e compagni lo immaginavano: nelle sette partite precedenti in casa il Getafe aveva concesso solo sette gol, relativamente pochi per una squadra di bassa classifica. Le condizioni del campo, reso pesante dalla piog­

gia, hanno fatto il resto. Privo dell’infortunato Neymar, fer­ mato da una lieve distorsione alla caviglia, Luis Enrique af­ fianca Pedro a Messi e Suarez, con Rakitic preferito a Iniesta a centrocampo. La difesa, dopo l’esperimento a tre contro il Psg in Champions League, torna al­ la classica configurazione a quattro, con Mascherano in panchina e Mathieu in campo al fianco di Piqué a comporre la coppia centrale. DOPPIO MANI Al 20’ Suarez ha sul sinistro la palla del vantag­ gio, ma non riesce a inquadrare la porta lasciata sguarnita da Guaita. Un minuto dopo Messi

reclama un intervento di mano di Valera in area non visto dal­ l’arbitro. Sul capovolgimento di fronte le parti s’invertono: la «rabona» di Lafita impatta sul braccio di Dani Alves, ma an­ che in questo caso il direttore di gara decide di sorvolare. Il Bar­ cellona gioca sotto ritmo e le occasioni latitano: intorno a 40’ ci provano senza fortuna prima Xavi e poi Rakitic. L’occa­ sione per sbloccare il match ca­ pita a inizio ripresa: Messi è at­ terrato al limite dell’area, lo stesso argentino s’incarica di battere la punizione ma il suo sinistro termina la corsa sulla traversa a Guaita battuto. Ne­ anche l’ingresso di Iniesta con­ sente al Barcellona di cambiare marcia. Si interrompe così do­ po otto successi consecutivi tra campionato e coppe la striscia vincente dei blaugrana, che og­ gi possono subire l’aggancio in classifica dell’Atletico, impe­ gnato in casa con il Villarreal. LUIS ENRIQUE DELUSO In con­ ferenza stampa Luis Enrique ha provato a giustificare la presta­ zione opaca della propria squa­ dra: «È sempre difficile segnare quando gli avversari si chiudo­ no nella propria area di rigore. Preferirei avere più punti in classifica ­ ha aggiunto il tecni­ co del Barça ­ ma ci sono ancora tante partite da giocare e tutto può succedere». © RIPRODUZIONE RISERVATA

15ª GIORNATA Getafe-Barcellona 0-0; Valencia-Rayo 3-0; Cordoba-Levante 0-0; Malaga-Celta Vigo nella notte. Oggi Espanyol-Granada; Siviglia-Eibar; Atletico Madrid-Villarreal; Real Sociedad-Athletic Bilbao; Deportivo-Elche. CLASSIFICA Real Madrid 39; Barcellona 35; Atletico Madrid* 32; Siviglia* 29; Valencia 28; Villarreal* e Malaga* 24; Celta Vigo* 20; Eibar* 19; Ath. Bilbao* 18; Rayo 17; Getafe 16; Levante ed Espanyol* 14; Real Sociedad* 13; Granada* 12; Cordoba 11; Almeria, Deportivo* ed Elche* 10. *una partita in meno

RADIO UFFICIALE

radioitalia.it

GERMANIA

Bayern travolgente Campione d’inverno per la 20a stagione Gianluca Spessot MONACO DI BAVIERA

È

sempre più «Bunde­ sBayern». Con la vitto­ ria sul campo della terza i bavaresi sono campioni d’in­ verno con due turni d’antici­ po. Nessuno era mai riuscito a conquistare la «Herbstmei­ sterschaft» (in Germania so­ no precisi e ci ricordano che siamo ancora in autunno) per quattro volte di fila, tanto me­ no ad averne ben 20 nel pal­ marès ma Guardiola vuole tutto e mette in mostra l’ar­ genteria, lasciando solo Mül­ ler e Götze in panchina. L’Augsburg resiste 45’ poi va in riserva, aumentano gli spa­ zi e Benatia segna di testa il suo primo gol in Bundesliga su punizione di Ribery, dopo che il Bayern ha preso a domi­ nare. Robben è ancora una volta travolgente e dalla sua mattonella realizza una dop­ pietta. Anche Lewandowski entra nel tabellino ma si man­ gia altri due gol quasi fatti. MALE BORUSSIA A Dort­ mund è di nuovo tempesta dopo la nona sconfitta in campionato. Sul campo del­ l’Hertha la squadra di Klopp è inguardabile fino all’interval­ lo e l’ex Schieber segna un gran gol che decide la gara. Immobile, a sorpresa in cam­ po 90’, crea diverse occasioni

Arjen Robben, 30 anni, AP

ma nel finale spreca da pochi passi, mettendo a lato di testa. COLPITO VICE SCHALKE Brut­ to episodio in Schalke­Colonia: il vice allenatore dei padroni di casa, Hübscher, è stato colpito alla testa da un accendino ed è finito a terra insanguinato. Il manager dello Schalke ha di­ chiarato che sarà fatto di tutto per identificare il colpevole. © RIPRODUZIONE RISERVATA

15° GIORNATA Hoffenheim-Eintracht 3-2; Schalke-Colonia 1-2; AugsburgBayern 0-4; Hertha-Dortmund 1-0; Werder-Hannover 3-3; Friburgo-Amburgo 0-0; Mainz-Stoccarda 1-1. Oggi Leverkusen-Borussia Moench.; Wolfsburg-Paderborn. CLASSIFICA Bayern 39; Wolfsburg* 29; Augsburg 24; Leverkusen*, Borussia Moench.*, Schalke, Hoffenheim 23; Eintracht 21; Hannover 20; Colonia 18; Paderborn*, Hertha, Mainz 17, Amburgo 16; Friburgo, Dortmund, Werder 14; Stoccarda 13. *una partita in meno


Mondo R Inghilterra

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

Il Chelsea si rialza subito Ma Lampard spinge il City

1I Blues battono l’Hull City con i gol di Hazard e Diego Costa,

la squadra di Pellegrini passa a Leicester grazie all’ex di Mou CHELSEA

2

HULL CITY

0

LEICESTER C.

0

MAN. CITY

1

PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORE: Lampard (MC) al 40’ p.t. LEICESTER CITY (4-5-1) Hamer; Simpson, Wasilewski, Morgan, Koncheski; Mahrez, King, Cambiasso, Drinkwater (dal 34’ s.t. Knockaert), Schlupp (dal 19’ s.t. Ulloa); Vardy (dal 29’ s.t. Powell). PANCHINA Hammond, Moore, Smith, James. ALLENATORE Pearson. ESPULSI nessuno. AMMONITI nessuno. MANCHESTER CITY (4-2-3-1) Hart; Sagna, Kompany ( dal 34’ s.t. Demichelis), Mangala, Clichy; Yaya Tourè, Fernando; Nasri, Lampard (dal 15’ s.t. Milner), David Silva; Josè Angel Pozo (dal 29’ s.t. Jesus Navas. PANCHINA Caballero, Fernandinho, Kolarov, Zabaleta. ALLENATORE Pellegrini. ESPULSI nessuno. AMMONITI Hart per comp. non reg. Nasri gioco falloso ARBITRO Moss. NOTE spettatori 31.643.

CORRISPONDENTE DA LONDRA

O

CHELSEA (4-2-3-1) Cech; Ivanovic, Cahill, Terry, F.Luis; Matic, Mikel (37’ st Ramires); Willian (35’ s.t. Schurrle), Oscar (33’ s.t. Drogba), Hazard; Costa. PANCHINA Schwarzer, Azpilicueta, Zouma, Remy. ALLENATORE Mourinho. AMMONITI Cahill gioco scorretto, Willian e Costa per comportamento non reg.

ARBITRO Foy 5,5. NOTE spettatori 41.626. Tiri in porta 3-1. Tiri fuori 9-7. Angoli 5-4. In fuorigioco 0-1. Recuperi 2’ p.t.; 3’ s.t.

Riecco Balo ma in panca nel derby con lo United ld Trafford, new Balo­ telli? Le campane di Liverpool suonano da venerdì: l’attaccante italiano torna a disposizione dopo aver saltato le ultime sei gare. L’ultima apparizione risale al­ l’8 novembre: 79’ contro il Chelsea e buonanotte suona­ tori. La convocazione in Na­ zionale sembrava l’elisir giu­ sto per superare i guai di Li­ verpool. Previsione sbagliata: i pochi giorni in ritiro con l’Italia hanno solo peggiorato la situazione, con rapido ri­ torno alla base, sulla scia di un problema all’inguine. Un malanno che di solito si supe­ ra in due settimane: è trascor­ so un mese.

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Hazard (C) al 7’ p.t., Costa (C) al 23’ s.t.

HULL (4-4-2) McGregor; Elmohamady, Chester, Dawson (10’ p.t. Bruce), Davies; Robertson, Livermore, Huddlestone, Meyler; Jelavic (29’ s.t. Ramirez), Aluko (19’ s.t. Brady). PANCHINA Jacupovic, Rosenior, Quinn, Hernandez. ALLENATORE Bruce. ESPULSO Huddlestone al 15’ s.t. gioco scorretto. AMMONITI Huddlestone, Meyler e Chester gioco scorretto.

QUI LIVERPOOL

Il gol di Hazard, 23 anni, che porta in vantaggio il Chelsea GETTY e l’esultanza di Lampard, 36, decisivo per il City LA PRESSE

Stefano Boldrini CORRISPONDENTE DA LONDRA

N

on sappiamo se per i gol di testa nell’imminente nuovo contratto di Eden Hazard — scadenza 2019 — sia previsto un premio, di sicuro vedere il belga colpire e affon­ dare l’Hull dopo appena 7’ con una capocciata imperiale, sul cross di Oscar, non capita tutti i giorni. Narrano gli statistici che ci sarebbe solo un precedente: considerata l’altezza del fuori­ classe del Chelsea, 173 centi­ metri, il numero sembra plausi­ bile. Poi Hazard torna a fare Hazard e cucina l’assist per il 2­0 di Diego Costa: il brasiliano ritrova la rete personale che mancava dal 22 novembre e i Blues si mettono alle spalle il k.o. di Newcastle. STRATEGIA Il duello al vertice della Premier tra Chelsea e Manchester City è una sfida al­ l’ultimo fuoriclasse. Quando Mourinho viene a sapere, du­ rante l’intervallo, che la squa­ dra di Pellegrini è passata a Lei­ cester con un gol di Lampard, il portoghese si lascia scappare una frase: «Ancora lui?». Già: ancora lui. Della serie «il mio miglior nemico». Non rientra però nello stile di Mou rimpian­ gere il passato. E se Lampard ha lasciato Londra per riciclarsi a Manchester, bisogna chiedere spiegazioni in alto, magari allo stesso Abramovich. La cosa più importante, per i Blues, era di­

menticare Newcastle e il sorriso largo di Mou, che scherza con il collega Bruce a fine match, conferma che gli affanni del Nord­Est sono alle spalle. Il portoghese sta cercando di do­ sare le forze di una squadra co­ stretta ad affrontare un calen­ dario folle. Mou ha concesso due giorni di riposo la prossima settimana agli stranieri «euro­ pei» — tedeschi, belgi, spagno­ li, serbi — per consentire loro di vedere le famiglie prima di Natale. Martedì prossimo quar­ ti di Lega sul campo del Derby, poi riposo mirato per 48 ore. Il

Il Southampton in picchiata Arsenal a valanga  16ª GIORNATA BurnleySouthampton 1-0; Chelsea-Hull 2-0; Crystal Palace-Stoke 1-1; Leicester-Manchester C. 0-1; Sunderland-West Ham 1-1; West Brom-Aston Villa 1-0; Arsenal-Newcastle 4-1. Oggi Manchester Utd-Liverpool (14,30); Swansea-Tottenham (17). Domani Everton-Qpr (21). CLASSIFICA Chelsea 39; Man. City 36; Man.Utd* e West Ham 28; Southampton e Arsenal 26; Newcastle 23; Swansea* 22; Liverpool* e Tottenham 21*; Aston Villa e Stoke 19; Everton* 18; West Brom 17; Sunderland 16; Burnley e Crystal Palace 15; Qpr* 14; Hull 13; Leicester 10. *una partita in meno

Chelsea tornerà ad esibirsi in Premier il 22 dicembre, nel Monday Night a Stoke­on­Trent e quattro giorni dopo ci sarà il Boxing Day, un bollente derby con il West Ham, allo Stamford. IL FILM La politica del dosaggio spiega la panchina di Azpilu­ cueta. Mikel gioca al posto di Fabregas, squalificato. Cour­ tois ha un problema muscolare e Cech è titolare per la seconda volta di fila. Trovare il gol dopo appena 7’ consente ai Blues di evitare intoppi psicologici. Al resto ci pensa, nella sua mode­ stia, l’Hull, dove solo Livermore ha il coltello tra i denti e spa­ venta il Chelsea con un rasoter­ ra. L’infortunio di Dawson im­ poverisce la difesa e quando al quarto d’ora della ripresa Hud­ dlestone commette un fallo da killer su Filipe Luis, affondando i tacchetti sul ginocchio, la ban­ da di Bruce resta in 10. Il 2­0 è inevitabile. Ci pensa Costa, su azione avviata da Ivanovic con il tacco e rifinita da Hazard: lo spagnolo sale a quota 12 in classifica cannonieri. Peccato che poi, al solito, rimedi un car­ tellino giallo. Stavolta non liti­ ga, ma si tuffa ed in Inghilterra è considerato un peccato mor­ tale. Il grande rischio è quello di finire nella lista nera degli ar­ bitri ed essere fischiato in tutti gli stadi del Regno Unito. Mou però lo difende: «Diego non è un tuffatore». E incassa il 2­0 con classe: «Prestazione nor­ male, ma va bene così». © RIPRODUZIONE RISERVATA

BORINI Balo oggi dovrebbe andare in panchina nello sta­ dio dove, il 23 ottobre 2011, mostrò la famosa maglietta «Why always me?», dopo il primo gol nello storico 6­1 del City di Mancini sullo Uni­ ted. Nelle sliding doors del Li­ verpool, si rivede Mario e sia­ mo quasi ai saluti con Borini che a gennaio sarà ceduto. Il Sunderland lo rivuole per sal­ varsi, ma piace anche a club nostrani. Rodgers cerca il ri­ sultato di prestigio dopo l’ad­ dio alla Champions: punta su Sterling, oggi alla gara n.100 con i Reds. Ci sarà anche Lal­ lana, nonostante due costole incrinate: Rodgers chiede a tutti di sacrificarsi. LVG Van Gaal, con lo United reduce da 5 vittorie di fila, vi­ vrà la prima sfida con il Liver­ pool, vero derby d’Inghilter­ ra. Il santone festeggia l’infer­ meria che si sta svuotando e replica a muso duro all’ex Gary Neville, che accusa i Red Devils di avere una difesa da pub: «Ma che ne sa lui dello United?». bold © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mario Balotelli, 24 anni EPA

L’EVENTO ma il giorno delle gare, alle 7 del mattino, sono in piedi per seguirle. Quando diventai pre­ sidente, nel ‘76, giocavamo in 4a serie. In pochi anni la First Divi­ sion, le coppe europee e la fina­ le di FA Cup. Spero che i miei successi con il Watford siano ri­ cordati nella biografia persona­ le. Questa tribuna mi riempie il cuore. La famiglia Pozzo mi ha fatto un regalo immenso».

Watford, una tribuna per Elton John «Qui c’è la mia vita» 1«Questo gesto mi riempie il cuore, la famiglia Pozzo mi ha fatto un regalo immenso»

CORRISPONDENTE DA LONDRA

L

e note di Your Song, la can­ zone più famosa di Elton John, si alzano verso il cie­ lo in questo pomeriggio di sole e freddo. Le 14.50. Sul tappeto rosso che porta dagli spogliatoi al campo, appare, cappotto marrone e sciarpa con i colori giallo, rosso e nero del Watford, il baronetto di Pinner. Con lui, il compagno David e i figli Elijah e Zachary. L’artista saluta il popo­ lo del Vicarage e guarda la tri­

Elton John, presidente onorario del Watford con il compagno ACTION

buna intitolata a lui: the Sir El­ ton John Stand. All’Old Traf­ ford è dedicata ad Alex Fergu­ son: a ognuno la sua leggenda. REGALO Elton John ama il cal­ cio da sempre. «A sei anni veni­

vo allo stadio con mio padre. Il Watford aveva altri colori: bian­ co e blu. Per me, che sono nato a Pinner, era scontato diventare tifoso del Watford. Questo club è una parte fondamentale della mia esistenza. Vivo negli States,

I VERSI «Puoi dirlo a tutti, que­ sta è la mia canzone. Può darsi che sia piuttosto banale, ma or­ mai è fatta. Spero che non ti di­ spiaccia quello che ho messo in versi. Come è meravigliosa la vita finché tu sei al mondo». Queste le parole estratte da Your Song e immortalate nel frontespizio della tribuna. E questo spiega perché il calcio, in Inghilterra, sia unico. bold © RIPRODUZIONE RISERVATA

19

TACCUINO FRANCIA

Marsiglia a Monaco Psg sogno sorpasso PARIGI Impegno difficile per il Marsiglia sul campo del Monaco. Può approfittarne il Psg impegnato a Guingamp. 18° GIORNATA Lione-Caen 30; Nantes-Bordeaux 2-1, Bastia-Rennes 2-0, LorientMetz 3-1, Montpellier-Lens 3-3, Reims-Evian 3-2. Oggi NizzaSt.Etienne; Guingamp-Psg; Lilla-Tolosa; MonacoMarsiglia. CLASSIFICA Marsiglia* 38; Psg* 37; Lione 36; St. Etienne* 32; Bordeaux 31; Rennes 28; Monaco* 26; Montpellier, Reims 25; Nantes 24; Nizza* 21; Tolosa*, Lorient 20; Metz, Evian 19; Lilla*, Guingamp* 18; Bastia 17; Lens 16; Caen 14. *una partita in meno

IL PROGETTO

La vita di Gascoigne diventa un film LONDRA Dopo tante vicende legate all’abuso di alcool, una buona notizia per Gascoigne: una casa cinematografica vuole fare un film sulla sua vita. Secondo l’accordo preliminare, Gazza dovrebbe intascare un milione di sterline. Per la parte di se stesso, Gascoigne ha indicato Sean Bean, noto per «morire» in quasi tutti i film che ha fatto.

INDIA

Materazzi che botta La finale s’allontana NUOVA DELHI Il sogno di Materazzi rischia di interrompersi. Il suo Chennaiyin ha trionfato nella fase iniziale dell’Indian Super League ma ieri a Kochi contro Kerala Blasters hanno perso 3-0 la semifinale d’andata dei playoff davanti a oltre 60mila spettatori. Martedì l’ex Inter e Nesta cercherà il miracolo in casa a Chennai, per ribaltare la sconfitta e andare in finale.

MONDIALE PER CLUB

Auckland ancora ok Beffa per La Rocca RABAT Continua la marcia dell’Auckland nel Mondiale per club. I neozelandesi battono 1-0 il Setif (Irving al 7’ s.t.) e conquistano la semifinale col San Lorenzo. Nell’altra partita, il Western Sydney Wanderers sfiora l’impresa con il Cruz Azul: in vantaggio con l’italiano Jacopo La Rocca al 20’ della ripresa, gli australiani subiscono la rimonta dei messicani, a segno con Torrado su rigore al 90’. Nei supplementari gol dell’argentino Pavone al 108’ e ancora Torrado dal dischetto 10’ dopo per il 3-1. In semifinale sarà Cruz Azul-Real Madrid.

TURCHIA

Il Gala post-Prandelli fa tris in campionato Il Galatasaray non si ferma più: da quando è andato via Prandelli ha infilato 4 vittorie di fila in Turchia (3 in campionato e una in coppa) con in mezzo la sconfitta in Champions con l’Arsenal. Ieri 5-0 in trasferta al Konyaspor: in classifica sono primi a +1 sul Fenerbahçe, in attesa del Besiktas che gioca oggi in casa del Gaziantepspor.

IL DOPO SUSIC

Bazdarevic nuovo c.t. Bosnia SARAJEVO Mehmed Bazdarevic è il nuovo c.t. della Bosnia. Lo ha ufficializzato la Federcalcio locale che ha scelto l’ex allenatore di Grenoble e Sochaux per sostituire l’esonerato Susic.


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DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA


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OPINIONI La vignetta

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Juventus-Sampdoria

L’assemblea Cio

AD ALLEGRI SERVE IL MIGLIOR TEVEZ

SPORT OLIMPICI CHE RIVOLUZIONE

IL COMMENTO/1 di ANTONIO DI ROSA

C

i siamo. Mancano due partite prima del riposo natalizio. Il primo verdetto sarà emesso a ridosso delle feste. Juve prima, Roma seconda? Distacchi invariati o rimonta dei giallorossi? I bianconeri, come gli avversari, vengono da una micidiale sequela di appuntamenti tra campionato e Champions. Partite ogni tre giorni più gli impegni con le nazionali. Un tour de force massacrante. Tutti i giocatori sono in riserva di energie e aspettano solo il momento di staccare la spina. Ma, per ora, non c’è tempo per fermarsi. Oggi Genova diventa il crocevia per entrambe: la Juve allo Stadium contro la Sampdoria, la Roma a Marassi contro il Genoa. Non sarà facile battere i giocatori di Mihajlovic, gradita sorpresa del campionato. Gli uomini del «sopralerighe» presidente Ferrero

puntano al colpaccio. Ma Allegri sa che non può mancare questo appuntamento. Bisogna dimenticare le ultime due partite senza gol e ristimolare il fiuto dei suoi attaccanti. Soprattutto Tevez che ha giocato quasi sempre, ha già segnato 14 gol in stagione e gli si chiede lo straordinario per respingere l’assalto della Roma. Il suo compagno di linea, Llorente, quest’anno ha centrato solo 4 volte la rete. Non è in grandissima forma ma neppure Morata, quando è stato impiegato, ha dimostrato di valere il ruolo di titolare se non a sprazzi. E’ un giovane di sicuro talento ma ancora immaturo. Troppo individualista, poco abituato al gioco di squadra. Dopo la Samp, ci sarà il Cagliari fuori casa e la Supercoppa italiana contro il Napoli a Doha. Insomma uno sprint pre­riposo non facile. Allegri ha cambiato volto tattico ai bianconeri partita dopo partita ma gli infortuni lo hanno frenato e costretto a fare le stesse scelte per mancanza di ricambi. La stagione della Juventus fino a questo

momento è molto positiva. Migliore di quella dell’anno scorso visto che si è guadagnata l’accesso agli ottavi di Champions. E proprio per questo motivo s’impone una riflessione sul mercato di gennaio. Alla squadra di Allegri serve un difensore ma non uno qualsiasi. Il rientro di Rugani dall’Empoli sarebbe la scelta migliore anche in prospettiva. Ma se Giovinco andrà alla Fiorentina l’arrivo di Savic potrà colmare l’assenza di Barzagli cui si è aggiunto Caceres. Non si può dire che la Juve segni poco ma la vena di Tevez non può essere illimitata. Il campione argentino ha bisogno di pause e di un aiuto: Zaza è il migliore investimento. Infine Vidal. Il cileno è l’ombra del centrocampista meraviglioso degli anni passati. Non sappiamo se il suo rendimento sia condizionato dall’infortunio, certo è che non ha dato finora il contributo che gli si chiede. E’ determinato a restare alla Juventus o vuole cambiare? Allegri ha bisogno di lui, ma del vero Vidal non della brutta copia che abbiamo visto fino a oggi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Genoa-Roma

A GARCIA SERVE LA VITTORIA «TIRAMISÙ» avesse pareggiato o persino vinto nessuno avrebbe avuto nulla da dire. Polemiche roventi subito dopo. E un contraccolpo psicologico che innegabilmente c’è stato.

IL COMMENTO/2 di FABIO BIANCHI mail: fbianchi@rcs.it twitter: @fabiowhites

S

cattiamo una fotografia della situazione. In campionato Roma incollata alla Juve, distante solo 3 punti. Quelli dello scontro diretto. Ci sta. In coppa, retrocessa in Europa League dopo aver pescato il girone della morte. Peccato, ma anche qui a inizio stagione si sarebbe potuto ipotizzare una situazione del genere. Allora perché c’è questo senso di delusione attorno alla «Maggica»? Semplice: perché a un certo punto sembrava che la Roma potesse decollare. In Champions grande prestazione a casa del City e Cska frantumato all’Olimpico. In campionato la grande bellezza: gioco e vittorie, personalità debordante, determinazione nel comandare le partite. Tanto da arrivare super fiduciosi alla madre di tutte le sfide con la Juve. Ha perso ancora, ma se

Poi è arrivato l’autunno nero del sergente Garcia e la sua truppa. Dal primo di ottobre, la Roma ha giocato 12 partite: 5 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte. Non proprio un ruolino da grande. Quel maledetto Bayern. E’ come se le sette martellate subite all’Olimpico avessero aperto una breccia insanabile nell’autostima della squadra. Alla Roma è venuto il braccino. Al suo tecnico è venuto il braccino. In campionato non è più stata devastante, ha pareggiato partite già vinte col Sassuolo. Ha sprecato due match point in Champions. Si è fatta agguantare all’ultimo respiro a Mosca arretrando troppo il baricentro. Poi, intrisa di insicurezze, ha consentito al City di fare la gara all’Olimpico. Ieri Garcia ha detto che «la Roma non è stanca. Col Manchester ha giocato bene per un’ora poi forse ha capito che non era la sua serata». Beh, una squadra

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2014

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sicura di sè la crea la sua serata. Se poi va male pazienza, ma se la gioca fino in fondo. Non c’è dubbio che l’eliminazione in Champions abbia dato un’altra mazzata al morale della truppa. E in questo quadro, la sfida in casa del Genoa terzo in classifica diventa cruciale. E’ la porta scorrevole del futuro della Roma. Perdere a Marassi arricchirebbe il bagaglio dei dubbi, aumenterebbe l’insicurezza. Di contro, un convincente successo sarebbe il tiramisù dalla depressione, la reazione giusta per dire a tutti, ma soprattutto a loro stessi: siamo ancora qui. Poi arriverà il mercato di gennaio e la Roma dovrà fare spesa. La partenza di Benatia si è sentita eccome e se ci aggiungi la perdita di Castan è ovvio che ci voglia un difensore centrale di peso. E magari un fluidificante per non costringere Florenzi ad adattarsi sempre. Ma l’acquisto più importante per il 2015 potrebbe essere Strootman. Perché alla Roma sarà venuto il braccino, ma qualche alibi ce l’ha.

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NON SOLO CALCIO di FAUSTO NARDUCCI email: gol@rcs.it

I

n futuro avremo le Olimpiadi del taglio e cucito. Possiamo immaginare il fermento che regna in seno al mondo olimpico e alle federazioni internazionali dopo la 127a assemblea del Cio che all’inizio della settimana ha rotto definitivamente quel bunker, un tempo inviolabile, della sacralità del programma olimpico. A ben guardare sotto la spinta del presidente Jacques Rogge e dell’ex vicepresidente canadese Dick Pound si vede un’ansia di cambiamento che va più veloce della crisi di vocazione internazionale che la giustifica. Il vecchio sistema delle rotazioni (quello che ha portato all’inserimento di golf e rugby a Rio 2016) ha mostrato definitivamente il suo limite con i casi della lotta e del baseball, il cosiddetto effetto yo­yo: prima esclusi e poi riammessi (per il primo è ufficiale, per il secondo scontato, insieme al softball). L’unica cosa che resta effettivamente inviolabile per ragioni di «capienza» è il numero dei partecipanti olimpici: 10.500 per le Olimpiadi estive, 2900 per quelle invernali. Anche se si parla di un incremento del 10% nel caso il Paese organizzatore sia disposto ad accollarsi l’aumento dei costi. E relativamente ritoccabile è anche quello dei titoli da assegnare, che poi corrisponde alle discipline ammesse, che passerà dai 302 di Londra ai 310 di Rio. Ma all’interno di questo recinto nessuno impedisce di portare gli sport da 28 a 30 e procedere a robusti travasi. Intanto, con pragmatica lungimiranza, è stato praticamente deciso che da Tokyo 2020 ogni Paese ospitante potrà scegliere l’aggiunta di una disciplina di grande popolarità

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nazionale: Il Giappone pensa a baseball­softball (se non entreranno per altre vie), l’Italia alle rotelle che assicurerebbero una consistente iniezione di medaglie. Ma poi ci sono le nuove discipline che bussano potentemente alle porte: in prima fila il popolarissimo (fra i giovani) surf e lo squash spinto dal successo ottenuto ai Giochi del Commonwealth di Glasgow di quest’anno; poi karate, arrampicata, sumo e perfino sepak takraw, una specie di pallavolo indonesiana giocata con i piedi. Ma l’argomento più spinoso è quello delle specialità che le singole federazioni internazionali dovrebbero sacrificare per fare posto alle nuove discipline e qui il gioco si fa duro. Brian Roe, funzionario senior della Iaaf, ha indicato al Sydney Morning le 5 specialità dell’atletica che nelle discussioni di Montecarlo sono risultate più a rischio: nell’ordine 200 (superflui fra 100 e 400), 10.000 (poco disputati in pista, rimpiazzabili con analoga gara su strada), peso (meno televisivo del disco), una delle marce (ma qui perfino Coe, presidente in pectore della Iaaf, fa dura opposizione) e perfino il triplo, che però da Edwards in poi è troppo radicato nella cultura anglosassone. La scure cadrebbe poi sugli sport troppo condizionati dai giudici. Principale indiziata la ginnastica che perderebbe ritmica e trampolino elastico (perfino il presidente Grandi ha ammesso il rischio). Già fin troppo sacrificati vela (escluse le storiche star) e scherma (la rotazione a Rio riguarderà purtroppo fioretto femminile e sciabola maschile a squadre) qualche taglio ulteriore potrebbe toccare anche il ciclismo che però rilancia proponendo per Tokyo una prova mista in pista. Quel che è certo è che le scelte si potranno fare fino a tre anni prima dei Giochi, quindi a Lima 2017 oltre a scegliere la sede olimpica del 2024 (Roma?) i delegati dovranno armarsi di ago e forbici.

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22

Serie B R 18a giornata

L'ANALISI di NICOLA BINDA

Mbakogu è anche l’uomo derby Il Carpi allunga verso la Serie A

IL RITORNELLO CHE ADESSO 1La febbre non frena la capolista SI SENTE SEMPRE MENO che batte un

«S

ì ma tanto alla distanza i valori emergono e le grandi vengono fuori...». Il ritornello lo sentiamo ripetere da settimane, per non dire da anni vi­ sto che in passato è sem­ pre stato così. Forse è meglio cominciare a met­ terlo in dubbio. Lo vedete cosa sta combinando il Carpi? Sei punti sulla seconda e sette sul terzo posto significano, a 270’ dal giro di boa, titolo d’inverno blindato. La squadra di Castori ha 2 punti più del Palermo di un anno fa e ne conta 15 più della scorsa stagione, è l’unica squadra ad aver vinto nelle ultime due giornate, fa cadere i tabù (mai vincente Castori contro Novellino, ultima vittoria in casa col Mode­ na 18 anni fa) ed è una macchina tanto semplice quanto perfetta: la difesa difende, il centrocampo chiude e riparte, l’attac­ cante segna. 1­0, gol di Mbakogu, con il Modena come a Bari. Segnali... E il Frosinone? Se i valori devono davvero premia­ re le grandi, la partita di Bologna ha detto che ci vorrà ancora molto, ma molto tempo. Perché la squadra di Stellone ha giocato alla pari ed è sta­ ta raggiunta solo per una svista del suo portiere. Il Bologna non è superiore. Forse ha bisogno solo di una cosa: far parlare solo il campo. Più Cacia e me­ no Tacopina, insomma. Chi fa davvero paura adesso sono Livorno e Spezia, due corazzate (almeno rispetto alle altre) che se trovano con­ tinuità diventano perico­ lose. Già, ma la trovano? Perché marciando a sin­ ghiozzo non si va lonta­ no. Attenzione, comun­ que. Perché altre grandi non se ne vedono. Voglia­ mo parlare del Bari? Ok, questa vittoria è pesan­ tissima, sposta l’attenzio­ ne su Minala e sul giallo della sua età (18 anni? Mah), ma in realtà rimet­ te a posto una classifica che si era fatta preoccu­ pante e che il club ­ giu­ stamente ­ aveva iniziato a osservare da una pro­ spettiva diversa. Con i playoff a 4 punti lo sce­ nario cambia, ma forse di questi tempi è meglio continuare a guardarsi alle spalle. Come adesso deve fare l’ultima big del lotto, quel Catania che si vede fare la formazione tutte le volte dal medico sociale e non dall’allena­ tore, vista l’impressio­ nante raffica di infortuni. Adesso Sannino è in di­ scussione, ma che colpe può avere? Allena una squadra costruita con poca logica, e soprattutto preparata atleticamente da un veterano come Ventrone, che forse sta­ volta ha tirato un po’ troppo la corda. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

Modena troppo rinunciatario Roberto Pelucchi INVIATO A CARPI (MODENA)

D

opo una notte insonne, il pomeriggio della gloria. Jerry Mbakogu si è dimo­ strato più forte della febbre e di un virus intestinale che lo han­ no fiaccato, ma non abbattuto. E’ stato lui a firmare la vittoria nel derby con un colpo di testa chirurgico quando la gara si sta­ va incamminando verso uno 0­0 tremendamente ingiusto. Perché il Modena ha fatto trop­ po poco per vincerla e perché il Carpi ha mostrato qualcosa di più in tutto: nel gioco, nelle oc­ casioni, nella voglia. CARPI INTELLIGENTE Castori è sempre più padrone: decimo ri­ sultato utile, 7 punti sul terzo posto occupato dal Livorno e una sempre maggior capacità di gestire il peso del primo posto. Il gol­vittoria di Mbakogu — sfuggito al controllo di Grano­ che per ricevere il corner di Por­ cari, anche lui febbricitante — è arrivato al 34’ della ripresa, ma già prima c’erano state le avvi­ saglie. Castori, ancora una vol­ ta, ha impostato la partita al meglio, riuscendo pure a tra­ sformare un colpo di sfortuna (Romagnoli fuori quasi subito per infortunio) nel valore ag­ giunto: infatti, è entrato Letizia che ha dominato sulla sinistra, mentre Gagliolo è stato bravo anche come centrale difensivo.

CARPI

1

MODENA

0

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Mbakogu al 34’ s.t. CARPI (4-1-4-1) Gabriel 6; Struna 6, Romagnoli s.v. (dal 16’ p.t. Letizia 7), Suagher 6,5, Gagliolo 6,5; Porcari 6,5; Concas 6, Lollo 6,5, Bianco 7 (dal 39’ s.t. Mbaye s.v.), Di Gaudio 6 (dal 34’ s.t. Lasagna s.v.); Mbakogu 7. PANCHINA Maurantonio, Sabbione, Gatto, Laner, De Silvestro, Inglese. ALLENATORE Castori 7. MODENA (4-4-2) Pinsoglio 6; Gozzi 6, Cionek 6, Zoboli 6, Manfrin 5,5; Calapai 5,5 (dal 10’ s.t. Luppi 5), Salifu 5 (dal 36’ s.t. Nardini s.v.), Signori 5, Nizzetto 5,5; Granoche 5,5, Ferrari 6 (dal 36’ p.t. Beltrame 5). PANCHINA Manfredini, Tonucci, Rubin, Marzorati, Osuji, Martinelli. ALLENATORE Novellino 5. ARBITRO Gavillucci di Latina 5. GUARDALINEE Peretti 6-De Troia 6. AMMONITI Lollo (C), Signori (M), Manfrin (M), Concas (C), Mbakogu (C) e Suagher (C) per gioco scorretto; Salifu (M) e Porcari (C) per proteste. NOTE paganti 3.900, incasso di 49.653 (non valevano gli abbonamenti). Tiri in porta 5-1. Tiri fuori 7-1. In fuorigioco 2-2. Angoli 62. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 5’.

IL MIGLIORE

7  MBAKOGU

ATTACCANTE DEL CARPI

Gautieri, 3 mosse e il Livorno corre Crollo del Catania Gaetano Imparato

LIVORNO

4

CATANIA

2

INVIATO A LIVORNO

E

ra la sfida tra due ex scu­ gnizzi, Gautieri da Mer­ gellina e Sannino di Otta­ viano. Si decide in due minuti ­ dal 33’ al 34’ della ripresa ­ gra­ zie ai tre cambi dell’allenatore del Livorno. Dentro Jefferson, Galabinov poi Siligardi, tutti e tre in gol e il vecchio copione fi­ nisce in coriandoli. I tre cambi di Sannino, invece, sono obbli­ gati da infortuni e a fine gara va a scusarsi anche per colpe non sue coi catanesi in curva. LA CHIAVE Il Livorno parte con Jelenic riconfermato nel triden­ te, Cutolo sul lato opposto: loro confezionano il vantaggio. Cross di Cutolo, Moscati di testa devia sul palo, il tap­in in sforbi­ ciata di Jelenic è stupendo, mi­ cidiale. C’è anche Luci centrale, tridente e mediana ritoccati, la difesa falcidiata di Gautieri (tre titolarissimi squalificati) ha un quartetto inedito. Sannino? Non sta meglio: 11 out tra infor­ tuni e squalifiche e tre gli si rompono in curva (Capuano, Martinho e Rosina escono per guai muscolari). Il primo tempo s’incanala su un binario dritto, il pari siciliano su cross di Mar­ tinho, tiraccio respinto ad Esca­

PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Jelenic (L) al 9’, Chrapek (C) al 36’ p.t.; Calaiò (C) su rigore al 12’, Jefferson (L) al 33’, Galabinov (L) al 34’, Siligardi (L) al 44’ s.t. LIVORNO (4-3-3) Mazzoni 6,5; Maicon 6, Gonnelli 6, Bernardini 6, Gemiti 6; Moscati 6, Luci 5,5 (dal 15’ s.t. Galabinov 7), Biagianti 6; Cutolo 6,5 (dal 19’ s.t. Siligardi 7), Vantaggiato 6,5, Jelenic 7 (32’ s.t. Jefferson 7). PANCHINA Cipriani, Ricci, Macera, Djokovic, Belingheri, Surraco. ALLENATORE Gautieri 7,5. CATANIA (3-5-2) Frison 5; Sauro 5,5, Spolli 5,5, Capuano 5,5 (dal 30’ s.t. Parisi 6,5); Escalante 6, Chrapek 7, Odjer 6, Rosina 6 (dal 17’ s.t. Garufi 5), Martinho 6 (dal 47’ p.t. Jankovic 5,5); Calaiò 6,5, Cani 7. PANCHINA Terracciano, Ficara, Piermarteri, Berezny, Marcelinho, Ramos. ALLENATORE Sannino 6. ARBITRO Di Paolo di Avezzano 5. GUARDALINEE Del Giovane 6Valeriani 6. AMMONITI Maicon (L), Luci (L), Martinho (C), Jankovic (C), Moscati (L), Chrapek (C) e Spolli (C) per gioco scorretto; Mazzoni (L) per comportam. non regolamentare. NOTE paganti 1.059, incasso di 7.253 euro; abbonati 4.351, quota di 21.274,31 euro. Tiri in porta 9 (con un palo)-4. Tiri fuori 3-5. In fuorigioco 1-6. Angoli 6-3. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.

CLASSIFICA SQUADRE

CARPI FROSINONE LIVORNO SPEZIA LANCIANO BOLOGNA TRAPANI AVELLINO PERUGIA PRO VERCELLI VICENZA MODENA TERNANA BARI PESCARA ENTELLA CATANIA BRESCIA CROTONE VARESE (-3) LATINA CITTADELLA

PT

36 30 29 29 28 28 27 26 25 24 23 22 22 22 21 20 20 19 17 16 15 15

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 18 17 18 18 18 17 18 18 18 17 17 18

10 8 8 8 6 7 7 6 5 7 6 5 5 6 5 5 5 4 4 4 2 2

6 6 5 5 10 7 6 8 10 3 5 7 7 4 6 5 5 7 5 7 9 9

2 4 5 5 2 4 5 4 3 8 7 5 6 8 7 7 8 7 9 6 6 7

32 29 28 20 26 24 31 16 17 21 17 16 16 19 29 15 27 18 19 24 13 22

17 16 19 15 20 19 37 16 15 21 22 13 20 24 25 24 29 23 27 30 19 28

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

RISULTATI

Il gol decisivo di Jerry Mbakogu, 22 anni, arrivato a quota 10 LAPRESSE

Novellino ha parlato di «risulta­ to ingiusto. Per 80’ abbiamo te­ nuto testa al Carpi e io ho fatto di tutto per cercare di alzare la squadra, inserendo esterni che potevano dare qualità». MODENA INOFFENSIVO Analisi giusta in parte: il tecnico ha fat­ to la mossa per provare a vince­ re (dentro Luppi al posto del­ l’adattato Calapai), ma è l’at­ teggiamento generale che non è stato all’altezza. La perdita di Schiavone in settimana e quella di Ferrari dopo 36 minuti gli hanno complicato la vita. Ma, a fronte di una buona fase difen­ siva, il Modena è mancato a centrocampo ­ dove ha cattura­ to gli occhi un Bianco sempre più autorevole ­ e in avanti è stato inoffensivo (un tiro nello specchio con Calapai nel primo tempo e una punizione di Niz­ zetto che ha sfiorato il palo nel lante, Chrapek piazza la palla tra gambe e sagome per l’1­1. SVOLTE Meglio il plurale, sono tante. Si parte da un rigore ge­ neroso: Cani entra in area, al contatto con Moscati cade. Ar­ madio com’è la cosa sembra dubbia, Di Paolo opta per il pe­ nalty che Calaiò realizza. Sem­ bra fatta, il Catania col peggior bottino in trasferta in B (2 pun­ ti) sembra svangarla. Poi arriva lo strano tiro di Jefferson, la palla rimbalza su una zolla e beffa Frison. Nemmeno un mi­ nuto che una saetta di Galabi­ nov, dal limite, lo aggira e s’infi­ la radente il palo. Se non ba­ stasse, Jefferson innesca al tiro Siligardi: 4­2, fine dei giochi. Sannino vicino all’impresa, Fri­ son ne prende quattro e lo scu­ gnizzo di Ottaviano incassa le tre mosse da scacco matto, con la panchina che traballa. Ma c’è un’altra svolta, quella di Spinel­ li. «A breve mi affiancherà un socio di minoranza: non esclu­ do che col tempo acquisirà più spazio». No, Livorno­Catania non ha dato spazio alla noia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL MIGLIORE

7,5  GAUTIERI

ALLENATORE DEL LIVORNO

finale). «Troppo poco? Ma di fronte c’era il Carpi...», ha os­ servato Novellino, facendo il complimento migliore alla ca­ polista. Carpi non è più provin­ cia dell’impero e i tifosi non si accontentano più, tanto che a un certo punto si è alzato il coro «Castori portaci in Europa». Non esageriamo. La squadra, però, c’è. E’ viva, pimpante. Ha creato tre occasioni nette nel primo tempo (parata di Pinso­ glio su Lollo, salvataggio sulla linea di Granoche, gol mangia­ to da Di Gaudio) e un paio nella ripresa (Bianco e Lasagna, oltre alla rete). E non si può dire che sia stata aiutata da Gavillucci, che ha tollerato il gioco duro (risparmiato il rosso a Signori e il giallo a Cionek) e diretto la partita in modo discutibile. Pri­ ma del match tafferugli tra tifo­ si, 4 sono in ospedale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA-FROSINONE 2-2 BRESCIA-SPEZIA 0-1 CARPI-MODENA 1-0 CITTADELLA-BARI 0-1 CROTONE-PRO VERCELLI 0-1 ENTELLA-VICENZA 2-1 LATINA-VARESE domani, ore 20.30 LIVORNO-CATANIA 4-2 PESCARA-AVELLINO 0-0 TERNANA-LANCIANO 0-1 TRAPANI-PERUGIA 2-2

PROSSIMO TURNO Venerdì 19, ore 20.30 LANCIANO-CARPI ore 19 AVELLINO-BOLOGNA ore 21 Sabato 20, ore 15 BARI-LATINA CATANIA-BRESCIA ENTELLA-LIVORNO FROSINONE-CITTADELLA MODENA-TRAPANI PERUGIA-PESCARA PRO VERCELLI-TERNANA VARESE-CROTONE VICENZA-SPEZIA

MARCATORI 13 RETI Granoche (3, Modena). 10 RETI Castaldo (4, Avellino); Mbakogu (3, Carpi). 9 RETI And. Caracciolo (5, Brescia); Marchi (3, Pro Vercelli); Mancosu (6, Trapani). 8 RETI Calaio’ (3, Catania); Ciano (3, Crotone); Curiale (Frosinone); Vantaggiato (Livorno); Maniero (5) e Melchiorri (Pescara). 7 RETI D. Ciofani (2, Frosinone); Catellani (3, Spezia); Neto Pereira (Varese).

Testata di Minala Bari, un vero blitz Cittadella a picco Simone Prai CITTADELLA (PADOVA)

I

l Bari torna a vincere do­ po due sconfitte, i tre punti arrivano sul cam­ po del Cittadella che resta in fondo alla classifica. Un suc­ cesso maturato soltanto nel recupero, quando ormai il pareggio sembrava già stato scritto, invece ha deciso il primo gol da professionista di Minala, l’attaccante in prestito dalla Lazio (divenne celebre per i dubbi sui suoi 18 anni) mandato in campo nell’ultimo quarto di gara e subito decisivo. UN TIRO UN GOL Entrambe bisognose di punti per la classifica, le due squadre cer­ cano l’iniziativa, il gioco, ma la paura di scoprirsi troppo, di prestare il fianco all’avver­ saria si traduce in una serie di errori nell’ultimo passag­ gio, nella giocata decisiva. Le occasioni sono quindi po­ chissime, i due portieri resta­ no inoperosi per gran parte del primo tempo. Soltanto conclusioni dalla distanza, troppo poco per sperare di vincere la partita. La ripresa inizia con un’occasionissima per il Cittadella, cross di Sgrigna, testa di Gerardi e salvataggio sulla linea di

porta di Salviato. La risposta del Bari è affidata a Sciaudone, de­ stro dalla distanza a lato, ben più insidioso il tiro di Caputo al 31’, che finisce sull’esterno della rete. Quindi ci prova anche De Luca, destro a fil di palo. Il Bari fa sua la gara in pieno recupero, nell’unica conclusione nello specchio della porta: angolo di Sciaudone e imperioso colpo di testa vincente di Minala. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CITTADELLA-BARI 0-1 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Minala al 47’ s.t. CITTADELLA (4-4-2) Valentini 6; De Leidi 6,5 (dal 34’ s.t. Pellizzer s.v.), Cappelletti 6, Scaglia 6, Barreca 6,5; Sgrigna 5, Rigoni 6, Busellato 6 (dal 30’ s.t. Benedetti s.v.), Minesso 6; Coralli 5, Gerardi 5 (dal 20’ s.t. Paolucci 6). (Pierobon, Donazzan, Mancuso, Palma, Amato). All. Foscarini 6. BARI (3-5-2) Donnarumma 6; Camporese 6, Donati 6, Ligi 6; Salviato 6,5 (dal 35’ s.t. Filippini s.v.), Sciaudone 6,5, Romizi 6 (dal 27’ s.t. Minala 7), Gomelt 6, Defendi 6; Galano 5,5 (dal 22’ s.t. De Luca 6), Caputo 5,5. (Guarna, Micai, Stoian, Wolski, Sall, Rozzi). All. Nicola 6,5. ARBITRO La Penna di Roma 5,5. GUARDALINEE Santoro 6,5-Di Francesco 6,5. AMMONITI Ligi (B), Donati (B), Busellato (C) e Caputo (B) per gioco scorretto. NOTE paganti 845, incasso di 6.916 euro; abbonati 1.573, quota di 5.806 euro. Tiri in porta 2-1. Tiri fuori 2-4. In fuorigioco 1-1. Angoli 6-8. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.


Serie B R 18a giornata

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

Frosinone, doppio scatto Il Bologna sa rimediare tra colpi di scena ed errori 1La squadra di Stellone non chiude la partita e viene ripresa dall’ex Maietta BOLOGNA

2

FROSINONE

2

PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI D. Ciofani (F) al 33’ p.t.; Bessa (B) al 4’, autorete di Oikonomou (B) al 17’, Maietta (B) al 40’ s.t. BOLOGNA (4-3-1-2) Coppola 5,5; Ceccarelli 6, Oikonomou 4,5, Maietta 6,5, Morleo 5,5 (dal 30’ s.t. Masina s.v.); Zuculini 6 (dal 36’ s.t. Giannone s.v.), Casarini 5 (dal 23’ s.t. Improta 5), Bessa 6,5; Laribi 6; Cacia 5, Acquafresca 6. PANCHINA Stojanovic, Garics, Abero, Troianiello, Bentancourt, Paez. ALLENATORE Lopez 6. FROSINONE (4-4-2) Zappino 5; Zanon 6,5, Russo 6,5, Blanchard 6, Crivello 6,5; Paganini 5,5, Gori 6, Gucher 6,5, Masucci 6 (dal 31’ s.t. Soddimo 5,5); D. Ciofani 7, Dionisi 6 (dal 36’ s.t. Curiale 5). PANCHINA Pigliacelli, Schiavi, M. Ciofani, Musacci, Frara, Gessa, Carlini. ALLENATORE Stellone 6,5. ARBITRO Pasqua di Tivoli 6. GUARDALINEE Tolfo 6-Caliari 6. AMMONITI Masucci (F) per comportamento non regolamentare; Zuculini (B), Gucher (F), Ceccarelli (B) e Blanchard (F) per gioco scorretto. NOTE paganti 4.668, incasso di 32.468 euro; abbonati 9.315, quota di 63.079 euro. Tiri in porta 9-3. Tiri fuori 4-7. In fuorigioco 1-3. Angoli 4-3. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’.

Mimmo Maietta, 32 anni, è stato una stagione e mezza a Frosinone LIVERANI

ea Tosi BOLOGNA

N

el finale Joe Tacopina la­ scia la tribuna e sale in balaustra per spingere la rimonta del Bologna sul Frosi­ none più solido e in pieno con­ trollo del vantaggio acquisito. E’ la mossa scaramantica del­ l’avvocato di New York che poco prima aveva assistito sempre dall’alto al primo pareggio della sua squadra. Ancora una volta il fluido magico del presidente rossoblù si fa sentire perchè Zappino compie una papera co­ lossale su un innocuo cross dal­ la trequarti spalancando la por­ ta alla volée di Maietta che se­ gna il più classico e insperato gol dell’ex fissando il risultato definitivo. E’ l’epilogo di una partita schizofrenica nella qua­ le il Bologna produce il triplo di

tiri in porta giocando appena 20’ in due spezzoni, all’inizio e alla fine della ripresa, mentre il Frosinone domina in lungo e in largo ma conclude poco spre­ cando almeno tre contropiede a campo aperto per mettere in cassaforte la vittoria. Alla fine

IL MIGLIORE

7  D. CIOFANI

ATTACCANTE DEL FROSINONE

entrambe le squadre possono ritenere di avere perso due pun­ ti, questo pareggio però certifi­ ca la tenuta del Frosinone nelle primissime posizioni. BOLOGNA DOUBLE FACE La squadra emiliana gioca un pri­ mo tempo bruttissimo, lento e senza idee. Il contrario di quello giocato a Catania la settimana precedente. Lopez subisce du­ ramente in mediana dove l’as­ senza di Matuzalem si fa sentire perchè il suo sostituto Casarini come regista è un pesce fuor d’acqua. Subìto il primo gol, su angolo regalato dallo stordito Oikonomou (negativo il suo rientro), i rossoblù vanno in tilt, per loro fortuna arriva la pausa senza altri danni e al ritorno in campo il Bologna sembra tra­ sformato. Così Bessa indovina l’angolino con un destro dal li­ mite lasciando Zappino di mar­ mo, per il giovane brasiliano è il primo sigillo da professionista. La fiammata dei padroni di casa si spegne sulla conclusione di Laribi che viene spazzata ad un metro dalla linea da Zanon e si riaccende nel finale grazie alla maldestra uscita del portiere frusinate. FROSINONE SCIUPONE La vice­ capolista si illude per 75’ di sali­ re a ­2 punti dal primo posto ma prima il gol di Mbakogu a Carpi e poi l’errore del suo portiere la fanno scivolare a ­6. Un diffe­ renziale che brucia al tecnico Stellone, deluso per la poca concretezza dei suoi in avanti. Dopo il grande gol di Daniel Ciofani che svetta di testa sul­ l’angolo di Gucher, il Frosinone produce solo un tiro e mezzo nello specchio bolognese e tor­ na in vantaggio grazie all’auto­ rete di Oikonomou che devia nella propria porta un tiro­cross di Zanon innescato da una pu­ nizione del solito Gucher. Poi gli ospiti sbagliano tutte le ri­ partenze, l’ultima nel recupero col neoentrato Curiale che tutto solo si allunga malamente il pallone davanti a Coppola. Il pareggio è servito tra sospiri e amarezze. © RIPRODUZIONE RISERVATA

23

Spezia in paradiso col lampo di Situm Sprofondo Brescia Gian Paolo Laffranchi BRESCIA

F

inisce con i giocatori del Brescia sotto la cur­ va Nord, per confron­ tarsi col pubblico e chiedere sostegno in un momento delicato. Forse il più delica­ to di 103 anni di storia. La partita, vinta di misura dal­ lo Spezia che non ruba nulla e viaggia dritto sulla sua strada lastricata di ambizio­ ni (la Serie A adesso è a un punto), è lo specchio della grave situazione biancaz­ zurra. Una squadra che si impegna senza ottenere nulla, che parte a handicap e non riesce a rimontare. Tale e quale a una società che fatica tremendamente a darsi un futuro e vede il fal­ limento dietro l’angolo. LA CRISI La salvezza del Brescia passa dalla scaden­ za imminente degli stipendi (martedì): il rischio è un’al­ tra penalizzazione, il che si­ gnificherebbe ­6 o ­7 e avvi­ cinerebbe il tracollo in tutti i sensi. Ieri si sono registrati altri contatti fra Ubi Banca e il gruppo di Sagramola, in­ teressato all’acquisto. Nes­ sun esito concreto, mentre il tempo stringe e ballano 4 milioni (quelli necessari a finire la stagione). LA VITTORIA La partita, al­ meno quella, ha una storia semplice. Lo Spezia colpisce a freddo un Brescia in piena emergenza, privo all’inizio di tutti i big tranne Sestu e Di Cesare. Situm col suo tuf­ fo di testa dopo nemmeno 2’ mette a nudo i consueti limi­

ti sui calci piazzati della squa­ dra di Iaconi, contestatissimo e adesso a rischio. Incassato il gol su calcio d’angolo, Arcari (preferito a Minelli) si deve su­ perare su De Col e Catellani per evitare guai peggiori. Ancora più difficile l’intervento a ini­ zio ripresa su un pallone sca­ gliato dalla lunga distanza da Canadjija e deviato sulla tra­ versa. Nel secondo tempo il Brescia migliora, grazie agli in­ gressi dei convalescenti Corvia (traversa su punizione) e So­ dinha (pericolo costante). Ma Razzitti non punge ed è Cisotti a presentarsi a tu per tu con Ar­ cari, nuovamente strepitoso prima del triplice fischio. E del­ la pioggia di fischi riservata a un Brescia sull’orlo del baratro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BRESCIA-SPEZIA 0-1 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORE Situm al 2’ p.t. BRESCIA (4-3-2-1) Arcari 7; Sestu 6, Ant. Caracciolo 6,5, Di Cesare 6, Coly 5; Bentivoglio 5, Olivera 5, Benali 5,5; Valotti 5,5 (dal 24’ s.t. Sodinha 6), Morosini 5,5 (dal 1’ s.t. Corvia 6); Razzitti 5 (dal 38’ s.t. H’Maidat s.v.). (Minelli, Ragnoli, Gargiulo, Quaggiotto, Cistana, Rizzola). All. Iaconi 5. SPEZIA (3-5-2) Chichizola 6; Datkovic 6, Ceccarelli 6,5, Piccolo 6,5; De Col 6,5, Brezovec 6 (dal 19’ s.t. Sammarco 6), Bakic 6,5 (dal 1’ s.t. Schiattarella 6), Milos 6, Canadjija 6,5; Situm 6,5 (dal 23’ s.t. Cisotti 5,5), Catellani 5,5. (Nocchi, Acampora, Giannetti, Culina, Migliore, Ebagua). All. Bjelica 6. ARBITRO Baracani di Firenze 6. GUARDALINEE Raparelli 5,5-Oliveri 5,5. AMMONITI Bentivoglio (B), Ant. Caracciolo (B), Corvia (B) e Bakic (S) per gioco scorretto; Razzitti (B) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti e abbonati 3.781 incasso di 5.341 euro; quota abbonati non comunicata. Tiri in porta 4 (con un palo)-7 (con un palo). Tiri fuori 5-2. In fuorigioco 2-2. Angoli 3-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.

Solo una traversa e due proteste Pescara-Avellino: ma quanta noia...

Mammarella c’è Lanciano da urlo Ma alla Ternana manca un rigore

La Pro Vercelli firma l’impresa Crotone battuto e poi contestato

Ecco Mazzarani e Cecchini in gol Sorriso Entella Il Vicenza cade

Gennaro Bozza

Massimo Laureti

Luigi Saporito

Andrea Ferro

INVIATO A PESCARA

TERNI

CROTONE

CHIAVARI (GENOVA)

na rovesciata di Maniero al 28’ della ri­ presa deviata da Frattali sulla traversa è la sola vera emozione di una partita che più moscia non si può. Al massimo si possono aggiungere due recriminazioni, una per parte, per rigori non concessi, ma senza gran fonda­ mento: Melchiorri va a terra nell’area del­ l’Avellino, ma la sensazione è che cada appena sente la mano di Ely; Salamon colpisce col braccio nella sua area, ma dopo essere stato spinto da Castaldo, cui viene fischiato fallo. Il resto è poca cosa. Ely viene espulso nella ripre­ sa, ma Baroni aspetta 18’ per mettere una pun­ ta al posto di un centrocampista, anziché di un difensore, il risultato è che l’Avellino sfiora i gol al 48’ con Schiavon (tiro di poco alto).

U

ammarella, sempre lui. Stavolta bef­ fando Brignoli con una punizione dal­ la trequarti che al 26’ della ripresa s’infila in rete, mortificando la Ternana nel suo momento migliore. Lanciano tutto difesa (anche in dieci) e ripartenze, solido e attento, capace di ottenere il massimo pur senza creare molto. A 20 minuti dalla fine Mammarella lo ha spinto in avanti. La Ternana ha accusato il colpo e non è stata lucida nella reazione. Alla fine il giallo. Palla nell’area abruzzese, mi­ schione e Diop va giù a due passi dalla porta trattenuto da Mammarella. Pezzuto fa finta di niente, il guardalinee Calò non lo aiuta, il Li­ berati e Tesser protestano. Fin qui la Ternana non ha avuto neppure un rigore a favore.

M

mpresa della Pro Vercelli che, pur decima­ ta, si prende i tre punti in casa di un Croto­ ne irriconoscibile rispetto alla gara vinta ad Avellino. Primo tempo noioso, poche palle gol mentre nella ripresa si è visto qualcosa in più. La svolta della partita nei cambi, vincenti quelli di Scazzola che inserisce Beretta e Bello­ ni che assieme a Fabiano confezionano il gol vittoria grazie ad un velocissimo triangolo nel cuore dell’area crotonese. Tutto ciò a 4’ dalla fine e con la Pro in 10 per il rosso a Coly un minuto prima del gol vittoria. A fine gara pe­ sante contestazione al Crotone, mentre in sala stampa non arriva nessuno per spiegare i mo­ tivi di questo brutto quarto k.o. casalingo.

I

primi gol di Mazzarani e Cecchini regala­ no all’Entella un successo che mancava da oltre un mese. Il fantasista, sinora a segno solo in Coppa Italia a metà agosto (con il Bene­ vento), ha deviato con il piatto destro sugli svi­ luppi di un calcio d’angolo, mentre il difenso­ re, da poco tornato disponibile, ha insaccato di testa. In entrambe le circostanze tutt’altro che esente da colpe la difesa del Vicenza. Che ha accorciato le distanze poco prima dello scade­ re con Cocco di testa. Per i veneti secondo k.o. della gestione Marino, dopo 13 punti in 6 gare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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PESCARA-AVELLINO 0-0 PESCARA (4-4-2) Aresti 6; Cosic 6(dal 17’ s.t. Vitturini 6),Pesoli 6, Salamon 6, Bunoza s.v. (dal 7’ p.t. Zampano 6); Politano 5,5, Appelt 5,5, Memushaj 5,5, Bjarnason 6 (dal 35’ s.t. Da Silva s.v.); Melchiorri 5,5, Maniero 5,5. (Fiorillo, Zuparic, Selasi, Torreira, Sowe, Pasquato). All. Baroni 5,5. AVELLINO (3-5-2) Gomis 6 (dal 42’ p.t. Frattali 6); Vergara 6, Ely 5, Chiosa 6; Pisacane 6, D’Angelo 6, Kone 6, Schiavon 6,5, Zito 6; Comi 5,5 (dal 13’ s.t. Arrighini 6), Castaldo 6,5. (Frattali, Petricciuolo, Fabbro, Visconti, Arini, Angeli, Pozzebon, Soumarè). All. Rastelli 6. ARBITRO Saia di Palermo 5,5. GUARDALINEE Prenna 6-Villa 6. ESPULSI Ely (A) al 18’ s.t. per gioco scorretto; Salamon (P) al 49’ s.t. per gioco scorretto. AMMONITI Schiavon (A), D’Angelo (A), Pesoli (P) e Appelt (P) per gioco scorretto; Melchiorri (P) per c.n.r. NOTE paganti 2.456, incasso di 18.584 euro; abbonati 3.545, quota di 17.043 euro. Tiri in porta 4 (con una traversa)-1. Tiri fuori 1-3. In fuorigioco 2-1. Angoli 4-2. Recuperi: p.t. 5’, s.t. 4’.

TERNANA-LANCIANO 0-1 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Mammarella al 26’ s.t. TERNANA (3-5-2) Brignoli 6; Meccariello 6, Bastrini 6, Popescu 6 (dal 37’ s.t. Diop s.v.); Janse 6, Gavazzi 5,5, Viola 5,5, Crecco 6 (dal 30’ s.t. Falletti s.v.), Vitale 6; Avenatti 5, Bojinov 6,5 (17’ s.t. Ceravolo 6). (Sala, Valjent, Eramo, Palumbo, Boninsegni, Russini). All. Tesser 6. LANCIANO (4-3-3) Nicolas 7; Aquilanti 6, Troest 5,5, Amenta 6,5, Mammarella 6,5; Vastola 6, Paghera 6 (dal 13’ s.t. Bacinovic 5,5), Di Cecco 6; Piccolo 5 (38’ s.t. Grossi s.v.), Monachello 6 (25’ s.t. Gatto 6), Thiam 6. (Aridità, Fioretti, De Vita, Conti, Nunzella, Agazzi). All. D’Aversa 6. ARBITRO Pezzuto di Lecce 5,5. GUARDALINEE Calò 5-Bellutti 5,5. AMMONITI Amenta (L), Vastola (L), Meccariello (T), Popescu (T) e Janse (T) per gioco scorretto; Bacinovic (L) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 2.695, incasso di 21.483,80 euro; abbonati 1.695, quota di 10.486,46 euro. Tiri in porta 7-5. Tiri fuori 6-6. In fuorigioco 1-0. Angoli 5-6. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.

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CROTONE-PRO VERCELLI 0-1 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Belloni al 41’ s.t. CROTONE (4-3-3) Secco 5,5; Balasa 5,5 (dal 30’ s.t. Zampano 5,5), Dos Santos 5, Gigli 5, Ferrari 5; Dezi 5, Maiello 5, Salzano 4,5; Ciano 5, Torregrossa 5,5 (dal 35’ s.t. Padovan s.v.), De Giorgio 5 (8’ s.t. Beleck 5). (Concetti, Martella, Galardo, Suciu, Ricci, Oduamadi). All. Drago 5. PRO VERCELLI (4-3-3) Russo 6; Marconi 6, Coly 5, Milesi 6,5, Scaglia 6,5; Matute 6,5, Castiglia 6 (dal 35’ s.t. Ardizzone s.v.), Scavone 6,5; Di Roberto 6 (dal 23’ s.t. Beretta 6,5), Marchi 6 (dal 30’ s.t. Belloni 7), Fabiano 7. (Anacoura, Ferri, Liviero, Emmanuello, Statella, Ragatzu). All. Scazzola 7,5. ARBITRO Abisso di Palermo 6. GUARDALINEE Gori 6–Intagliata 6. ESPULSI Coly (PV) al 40’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Milesi (PV), Dezi (C) e Marconi (PV) per g.s. NOTE paganti 1.012, incasso di 3.096 euro; abbonati 2.979, quota di 15.352 euro. Tiri in porta 4-2. Tiri fuori 2-3. In fuorigioco 1-1. Angoli 1-5. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.

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ENTELLA-VICENZA 2-1 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Mazzarani (E) al 15’ p.t.; Cecchini (E) al 16’, Cocco (V) al 43’ s.t. ENTELLA (4-3-2-1) Paroni 6,5; Iacoponi 7 (dal 39’ s.t. Belli s.v.), Cesar 7, Russo 6,5, Cecchini 7 (dal 22’ s.t. Lewandowski 6); Volpe 6,5, Botta 6,5, Troiano 7 (dal 30’ s.t. Di Tacchio s.v.); Costa Ferreira 6,5, Mazzarani 7; Litteri 6,5. (Van der Want, Latour, Lanini, Valagussa, Malele, Camigliano). All. Prina 6,5. VICENZA (4-3-3) Bremec 5,5; Sampirisi 5, Figliomeni 5, Garcia Tena 5, D’Elia 5; Sciacca 5,5 (dal 15’ s.t. Lores 6), Moretti 5 (dall’11’ s.t. Di Gennaro 6), Cinelli 5,5 (dal 28’ s.t. Sbrissa s.v.); Laverone 5,5, Cocco 6, Giacomelli 6. (Vigorito, El Hasni, Alhassan, Spiridonovic, Gerbaudo, Mancini). All. Marino 5,5. ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore 6. GUARDIALINEE De Meo 5,5-Liberti 6. EPULSI D’Elia (V) al 2’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Volpe (E), Laverone (V), Cecchini (E) e Lores (V) per gioco scorretto. NOTE paganti 264, incasso di 3.548 euro; abbonati 1.100, quota di 9.552 euro. Tiri in porta 6 (con un palo)-2. Fuori 4-0. In fuorigioco 10-0. Angoli 8-4. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.


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Lega Pro R 17a giornata

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

GIRONE A

Bassano ribaltato Florian-Cocuzza: colpaccio Renate

Evacuo&Gonzalez senza avversari Il Novara in testa 1I due attaccanti abbattono il Pordenone Otto vittorie nelle ultime 9 gare per Toscano NOVARA

2

PORDENONE

0

MARCATORI Evacuo al 9’ p.t.; Gonzalez al 39’ s.t. NOVARA (3-5-2) Tozzo 6; Martinelli 6,5, Freddi 6,5, Vicari 6; Dickmann 6, Bianchi 6,5, Miglietta 5 (dal 29’ s.t. Schiavi 6,5), Gustavo 5,5 (dal 20’ s.t. Buzzegoli 6), Pesce 6; Evacuo 7, Gonzalez 6,5 (dal 40’ s.t. Corazza s.v.). (Montipò, Beye, Migliavacca, Manconi). All. Toscano 6,5. PORDENONE (3-5-2) Careri 6; Fissore 5,5, Peccarisi 4,5, Rosania 5; Simoncelli 5, Maracchi 5, A. Migliorini 6, Uliano 5 (dal 27’ s.t. Conti 5), Placido 5; Paladin 5 (dal 9’ s.t. Benatti 6), Maccan 5. (Bazzichetto, Corrado, Capogrosso, Pramparo, Barbuti). All. Rossitto 5,5. ARBITRO Fanton di Lodi 6. NOTE paganti 557, abbonati 3.140, incasso di 15.067 euro. Espulso Peccarisi al 34’ s.t.; ammoniti Freddi, Paladin, Fissore, Simoncelli e Buzzegoli. Angoli 4-1.

NOVARA Vince ancora il Novara, che trova il quinto successo consecutivo in casa, l’ottavo nelle ultime nove giornate, e conquista così la vetta della classifica (condivisa con il Pavia) in attesa del recupero del Bassano. Gli azzurri rifilano un gol per tempo al Pordenone, al decimo k.o. consecutivo e incapace di reagire. Il Novara parte forte, sfiorando il gol con Gustavo al 4’ (bella respinta di Careri) e trovando il vantaggio 5’ dopo con Evacuo, freddo da pochi passi dopo l’ottimo assist di Pesce. Forte del vantaggio, il Novara addormenta la partita e Gonzalez sfiora il 2-0 colpendo la traversa dal limite. Nella ripresa nessuna reazione degli ospiti, che rimangono anche in dieci al 34’ (doppio giallo per Peccarisi) e subiscono il colpo del k.o. al 39’: Gonzalez è protagonista di una serpentina per il suo ottavo gol stagionale, che chiude la gara. Giuseppe Maddaluno

Südtirol attacca Super Facchin blinda il Pavia

Magia di Bruno E il Real svolta Rabbia Mantova

2

BASSANO

1

MARCATORI Pietribiasi (B) al 34’ p.t.; Florian (R) al 29’, Cocuzza (R) al 46’ s.t. RENATE (3-5-2) Cincilla 6,5; Adobati 6, Di Gennaro 7, Riva 6,5; Bonfanti 6, Muchetti 6, Chimenti 6, Mantovani 5,5 (dal 1’ s.t. Scaccabarozzi 6,5), Iovine 6 (dal 27’ s.t. Rovelli 6,5); Spampatti 6 (dal 22’ s.t. Florian 6,5), Cocuzza 7. (Vannucchi, Morotti, Mascheroni, Mira). All. Boldini 6,5. BASSANO (4-2-3-1) Rossi 6; Toninelli 6,5, Priola 6, Ingegneri 5,5, Semenzato 6 (dal 20’ s.t. Bizzotto 5,5); Cenetti 6, Proietti 6; Furlan 5,5 (dall’8’ s.t. Davì 5,5), Nolè 5, Iocolano 6,5; Pietribiasi 7 (dal 28’ s.t. Maistrello 6). (Grandi, Stevanin, Cortesi, Cattaneo). All. Asta 6. ARBITRO Morreale di Roma 6. NOTE spettatori 200 circa; abbonati 60, paganti e incasso nc. Espulso Nolè al 35’ s.t.; ammoniti Iovine, Chimenti, Furlan e Bonfanti. Angoli 8-4. MEDA (Mb) Il Renate, con il nuovo 3-5-2, abbatte il Bassano, che nel finale paga alcune disattenzioni della difesa e l’espulsione di Nolè. Decidono le reti nella ripresa di Florian e Cocuzza, bravi a sfruttare i calci d’angolo di Scaccabarozzi e a segnare di testa, ribaltando così la settima rete stagionale di Pietribiasi. Prima sconfitta esterna per il Bassano, ora dietro a Novara e Pavia in attesa del recupero di mercoledì ad Alessandria. Franco Cantù 

Ci pensa Romero È gioia Feralpi Giana, ora è crisi

SÜDTIROL

0

REAL VICENZA

2

FERALPI SALÒ

1

PAVIA

0

MANTOVA

0

GIANA

0

SUDTIROL (4-3-3) Melgrati 7; Kiem 6,5, Tagliani 6,5, Mladen 6, Martin 7; Furlan 6,5, Bertoni 6,5, Branca 6,5 (dal 43’ s.t. Fink s.v.); Campo 6,5 (dal 46’ s.t. Chinellato s.v.), Fischnaller 7, Cia 6 (dal 35’ s.t. Marras s.v.). (Miori, Brugger, Mazzitelli, Lendric). All. Sormani 7. PAVIA (4-3-3) Facchin 7,5; Ghiringhelli 5,5, Abbate 6, Malomo 6, Sereni 6; Cardin 6 (dal 42’ s.t. Corvesi s.v.), Rosso 6, Carotti 6; Falconieri 5,5 (dal 30’ s.t. Romanini s.v.), Cesarini 6, Soncin 5,5 (dal 1’ s.t. Cogliati 6). (Volturo, Buongiorno, Sorbo, Lucente). All. Maspero 6. ARBITRO Proietti di Terni 6. NOTE spettatori 1.300 circa; abbonati 182, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Falconieri, Furlan, Tagliani, Cia, Carotti e Martin. Angoli 7-3. BOLZANO Il Südtirol più bello dell’anno raccoglie solo un pari con la capolista Pavia, che ci prova ma viene dominata e salvata da Facchin. Dopo la prima mezz’ora la squadra di Sormani protesta per un gol annullato a Cia per dubbio fuorigioco. Il Pavia, nel recupero, costringe Melgrati al miracolo sulla punizione di Cesarini. Nella ripresa ancora più forcing del Südtirol che costringe agli straordinari la difesa ospite. Incredibili le parate di Facchin su colpo di testa di Branca al 10’ e su Fischnaller allo scadere. Francesco Bertagnolli 

RENATE

MARCATORI Bruno al 31’ p.t.; autorete di Marchiori al 41’ s.t. REAL VICENZA (3-5-2) Tomei 6,5; Beccaro 6 (dal 45’ s.t. Barzan s.v.), Solini 6,5, Carlini 6,5; Lavagnoli 6, Cristini 6, Pavan 6, Caporali 6 (dal 28’ s.t. Malagò 6), Vannucci 6; Bruno 7,5, Galuppini 6 (dal 19’ s.t. Bardelloni 5,5). (Bonato, Sandrini, Chiarello, Odogwu). All. Marcolini 6,5. MANTOVA (3-5-2) Festa 6,5; Trainotti 6, Marchiori 5,5, Scrosta 5,5; Zammarini 6, Di Santantonio 5,5, Paro 6, Fortunato 5,5 (dall’11’ s.t. Sartore 5,5), Pondaco 5,5 (dal 25’ s.t. Novothny 5,5); Said 6 (dal 37’ s.t. Tomicic 5,5), Boniperti 6. (Paleari, Todisco, Blaze, Gonzi). All. Juric 5,5. ARBITRO Capraro di Cassino 5,5. NOTE paganti 152, abbonati 90, incasso di 1.146 euro. Ammoniti Cristini, Said, Carlini, Boniperti, Bardelloni e Novothny. Angoli 5-4. VICENZA Dopo una sconfitta e due pareggi, il Real Vicenza vince grazie alla prodezza di Bruno (una fucilata dai 30 metri) e all’autorete di Marchiori, che ha spinto in rete il cross di Malagò dalla sinistra nel finale. Il Mantova e Juric, espulso per proteste al 5’ della ripresa, si sono lamentati per il rigore non concesso a Said per una presunta trattenuta di Solini. Al Mantova è stato negato anche un gol, realizzato da Said, per fuorigioco. Marta Benedetti 

MARCATORE Romero all’11’ p.t. FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani 6,5; Tantardini 6, Leonarduzzi 7, Ranellucci 6,5, Belfasti 6,5; Fabris 6, Pinardi 7 (dal 2’ s.t. Cittadino 6), Cavion 6 (dal 43’ s.t. Broli s.v.); Bracaletti 6, Romero 7, Gulin 6,5 (dal 34’ s.t. Zerbo s.v.). (Proietti Gaffi, Carboni, Di Benedetto, Zamparo). All. Scienza 6,5. GIANA (4-4-2) Ghislanzoni 7; Perico 6,5, Montesano 5,5, Bonalumi 5, Solerio 5,5; Marotta 6, Biraghi 6,5, Perna 5,5, Di Lauri 5 (dal 1’ s.t. Augello 6); Recino 6,5 (dal 29’ s.t. Sarao s.v.), Spiranelli 5,5 (dall’11’ s.t. Rossini 6). (Alvisi, Sosio, Pinto, Crotti). All. Albè 6. ARBITRO Piscopo di Imperia 6,5. NOTE spettatori 500 circa; paganti, abbonati e incasso n.c.. Ammoniti Montesano, Bonalumi, Marotta, Ranellucci e Romero. Angoli 2-6. SALÒ (Bs) La Feralpi Salò va al massimo con il minimo sforzo: basta un gol contro la Giana per la settima vittoria interna (in 9 gare). La sfida si sblocca in avvio con un bel diagonale di Romero sul quale il portiere si fa trovare impreparato. Poi la Feralpi colpisce due volte la traversa con Gulin, che nella ripresa ha altre due occasioni sventate da Ghislanzoni. Punteggio risicato, ma netta la differenza nel gioco, calato comunque nella ripresa dopo l’infortunio di Pinardi. La Giana, pericolosa nel finale con Perna, attraversa un momentono: è la quarta sconfitta in 5 gare. Giulio Tosini 

GIRONE B

CLASSIFICA SQUADRE

NOVARA PAVIA BASSANO REAL VICENZA ALESSANDRIA COMO FERALPI SALO' MONZA SÜDTIROL AREZZO TORRES CREMONESE RENATE VENEZIA GIANA MANTOVA LUMEZZANE PRO PATRIA (-1) ALBINOLEFFE PORDENONE

PT

34 34 32 31 29 29 27 26 26 22 20 20 20 19 19 17 14 12 10 5

PARTITE

RETI

G

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17 17 16 17 15 16 17 15 17 16 15 16 17 16 17 17 16 16 16 17

10 10 9 8 8 9 8 8 7 6 5 5 5 6 5 4 3 2 2 1

4 4 5 7 5 2 3 2 5 4 5 5 5 1 4 5 5 7 4 2

3 3 2 2 2 5 6 5 5 6 5 6 7 9 8 8 8 7 10 14

28 28 29 28 26 24 19 19 20 13 14 20 20 21 15 14 13 21 7 10

15 19 17 18 15 16 20 12 17 14 13 21 27 21 18 17 24 30 22 33

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

COSÌ OGGI Ore 11 ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi; Ondei, Moi, Cortinovis, Barzaghi; Gazo, Taugourdeau, Maietti; Corradi; Pesenti, Momentè. (Amadori, Ardit, Geroni, Nichetti, Aurelio, Vorobjovs, Personè). All. Mangone. LUMEZZANE (3-5-2) Dalle Vedove; Biondi, Belotti, Pini; Mogos, Franchini, Alimi, Baldassin, Benedetti; De Paula, Ekuban. (Guagnetti, Monticone, Cazé, Djiby, Gabriel, Gatto, Fumana). All. Braghin. ARBITRO Spinelli di Terni (Zinzi-Ficarra). Ore 14.30 VENEZIA (4-3-1-2) Fortunato; Cernuto, Legati, Marino, Sales; Zaccagni, Esposito, Bellazzini; Greco; Magnaghi, Raimondi. (Zima, Panzeri, Ghosheh, Alba, Scialpi, Franchini, Siega). All. Serena. TORRES (4-1-4-1) Testa; Cafiero, Marchetti, Migliaccio, Imparato; Giuffrida; Baraye, Foglia, Pizza, Maiorino; Balistreri. (Costantino, Aya, Funari, Minarini, Lisai, Pizzutelli, Santaniello). All. Cosco. ARBITRO Pietropaolo di Modena (Pizzagalli-Novellino). Ore 16 MONZA (3-4-3) Viotti; Briganti, Massoni, Zullo; Franchino, Burrai, Hetemaj, Anghileri; Vita, Anastasi, Foglio. (Chimini, Perini, Pessina, Rampi, Margiotta, Zigoni, Virdis). All. Pea. AREZZO (3-5-1-1) Benassi; Villagatti, Panariello, Millesi; Brumat, Cucciniello, Gambadori, Dettori, Coppola; Erpen; Montini. (Leuci, Guarino, Padulano, Bonvissuto, Pisani, Campagna, Vitiello). All. Capuano. ARBITRO Colosimo di Torino (Rizzato-Rossini). Ore 18 COMO (3-5-2) Falcone; Curti, Giosa, Marchi; Casoli, Cristofari, Ardito, Le Noci, Fautario; Ganz, Defendi. (Crispino, Ambrosini, Lebran, Fietta, Comentale, Scapuzzi, De Sousa). All. Colella. ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi; Sosa, Sirri, Sabato; Vitofrancesco, Taddei, Obodo, Mezavilla, Mora; Rantier, Marconi. (Poluzzi, Terigi, Pappaianni, Nicolao, Spighi, Scotto, Guazzo). All. D’Angelo. ARBITRO Rapuano di Rimini (Larotonda-Garavaglia). LUNEDÌ Ore 20.45 Cremonese-Pro Patria: Zanonato di Vicenza. LA SVOLTA Monza, nuovo presidente MONZA (m.del.) Dennis Bingham è il nuovo presidente del Monza. L’imprenditore inglese con interessi nel campo del petrolio ha acquistato il club da Armstrong. Bingham dovrà ricapitalizzare e pagare gli arretrati per evitare la messa in mora.

L’Ascoli va in fuga grazie ad Altinier nel ricordo di Rozzi 1Il centravanti ne fa due: Santarcangelo k.o. Sono 20 anni dalla morte del presidentissimo

ASCOLI PICENO Nella gara in cui si è celebrato il ventennale della

scomparsa di Costantino Rozzi, l’Ascoli scende in campo con i calzettoni rossi tanto cari al presidentissimo e supera il Santarcangelo con un gol per tempo di Altinier ed allunga in vetta (L’Aquila e Reggiana k.o.). I padroni di casa fanno valere il loro maggior tasso tecnico, ma il Santarcangelo non si dimostra rassegnato, proponendo un gioco sbarazzino e veloce. E però l’Ascoli a passare in vantaggio al 12’ con Altinier che insacca di destro un assist di Berrettoni. Al 17’ Perez si mangia letteralmente il raddoppio facendosi ipnotizzare da Nardi in uscita ed al 19’ Mengoni stende Guidone in area: rigore ed ammonizione per il bianconero che salterà il derby di venerdì sera ad Ancona (a proposito: i tifosi chiedono più dei mille biglietti concessi). E lo stesso Guidone a tirare, ma la palla finisce sul palo. La partita si chiude al rientro in campo, con il gol di Altinier al 13’. Danilo Dionisi

Sorpresa Pro con Matteassi L’Aquila fa crac

Scatto Pistoiese Il solito Loviso rialza il Gubbio

ASCOLI

2

SANTARCANGELO

0

MARCATORE Altinier al 12’ p.t. e al 13’ s.t. ASCOLI (4-4-2) Lanni 6; Avogadri 6, Pelagatti 6, Mengoni 6, Dell’Orco 6,5; Mustacchio 5,5 (40’ s.t. Barison s.v.), Addae 7, Berrettoni 6 (22’ s.t. Gualdi 6), Chiricò 6; Perez 6, Altinier 7,5 (dal 26’ s.t. Carpani 6). (Ragni, Cinaglia, Giovannini, Bangal). All. Petrone 6,5. SANTARCANGELO (4-4-2) Nardi 6,5; Salvatori 6, Polenghi 5,5, Cola 6, Rossi 6; Torelli 6 (dal 26’ s.t. Scicchitano 6), Obeng 6, Bisoli 6, Radoi 5,5 (dal 17’ s.t. Argeri 6); Guidone 5,5, De Respinis 6 (dal 18’ s.t. Graziani 5,5). (Marani, Olivi, Corduas , Palmieri). All. Fraschetti 6. ARBITRO Boggi di Salerno 6. NOTE paganti 2.425, abbonati 2.442, incasso 39.770,64 euro. Ammoniti Mengoni, Polenghi, Salvatori. Angoli 3-3. 

L’AQUILA

0

GUBBIO

1

PRO PIACENZA

1

PISTOIESE

1

MARCATORE Matteassi al 35’ s.t. L’AQUILA (3-4-1-2) Zandrini 5; Pomante 5,5, Maccarrone 6, Zaffagnini 5,5; Triarico 5 (dal 29’ s.t. Bernasconi s.v.), Corapi 6, De Francesco 5,5 (dall’11’ s.t. Del Pinto 6), Pedrelli 5,5; Mancini 5 (dall’11’ s.t. Perna 5); Pacilli 5, Sandomenico 5,5. (Cacchioli, Karkalis, Di Mercurio, Di Lollo). All. Zavettieri 5. PRO PIACENZA (4-3-2-1) Alfonso 6; Rieti 6,5, Silva 6, Bini 6, Castellana 6; Matteassi 6,5, Schiavini 6,5, Porcino 6,5; Marmiroli 6 (dal 30’ p.t. Mella 6), Carboni 6; Speziale 6 (dal 37’ s.t. Torri s.v.). (Iali, Ignico, Mazzocchi, Sane, Pasaro). All. Franzini 6,5. ARBITRO Mancini di Fermo 5,5. NOTE paganti 1.349, abbonati 340, incasso non comunicato. Ammoniti Carboni, Bini, Zaffagnini, Maccarrone, Sandomenico e Mella. Angoli 8-3. L’AQUILA La Pro Piacenza si impone al Fattori. L’Aquila incassa la seconda sconfitta dell’era Zavettieri e perde il secondo posto. Le trame rossoblù si smarriscono sulla trequarti, anche quando il tecnico torna al 4-3-3. La Pro al 35’ della ripresa trova il gol: Schiavini apre per Porcino che entra in area, salta Zandrini e appoggia per Matteassi che infila. Alessandro Fallocco 

MARCATORI Vassallo (P) all’11’, Loviso (G) al 32’ s.t. GUBBIO (4-3-3) Iannarilli 6,5; Luciani 6, Lasicki 6,5, Galuppo 6,5, D’Anna 6,5; Guerri 6,5, Loviso 7,5, Castelletto 6 (dal 28’ s.t. Cais s.v.); Mancosu 6 (dal 43’ s.t. Esposito s.v.), Regolanti 6, Marchionni 6 (dal 15’ s.t. Vettraino 6). (Citti, Manganelli, Caldore, Domini). All. Acori 7. PISTOIESE (4-3-3) Olczak 7; Celiento 6, Di Bari 6, Falasco 6,5, Frascatore 6; Calvano 7, Mungo 6 (dal 20’ s.t. Saric 6), Vassallo 6,5; Falzerano 6,5, Tripoli 6 (dal 32’ Golubovic s.v.), Piscitella 7,5 (dal 24’ s.t. Coulibaly s.v.). (Pazzagli, Golubovic, Ciciretti, Frugoli). All. Lucarelli 6,5. ARBITRO Strippoli di Bari 7. NOTE paganti 588, abbonati 721, incasso 9.094 euro. Amm. D’Anna, Falasco e Mungo. Angoli 3-4. GUBBIO (Pg) S’interrompe a quattro la serie di vittorie di fila del Gubbio. Pistoiese in vantaggio nella ripresa all’11’ con Vassallo: il pareggio arriva al 32’ con una punizione capolavoro di Loviso, che firma il suo nono gol stagionale. L’ex Bologna è un giocatore che in Lega Pro fa la differenza e Acori su di lui sta costruendo un piccolo capolavoro. Ai punti gli umbri avrebbero meritato di più, ma la Pistoiese ha dimostrato di valere le posizioni di alta classifica. Euro Grilli 


Lega Pro R 17a giornata Il Pisa si sveglia Iori, regia e gol E c’è il nuovo d.s. PISA

2

ANCONA

1

MARCATORI Iori (P) al 12’ p.t.; Finocchio (P) al 6’, Cognigni (A) al 7’ s.t. PISA (4-1-4-1) Pelagotti 6; Mandorlini 6, Rozzio 6, Sini 6, Costa 6; Iori 6,5; Frediani 6 (dal 21’ s.t. Pellegrini 6), Morrone 6 , Misuraca 6, Finocchio 6,5 (dal 36’ s.t. Stanco s.v.); Arma 6,5. (Adornato, Giovinco, Beretta, Nuti, Marcon). All. Braglia 6,5. ANCONA (5-4-1) Aprea 5; Parodi 6, Mallus 5,5 (dal 38’ s.t. Barilaro s.v.), Paoli 5,5, Maini (dal 1’ s.t. Cognigni 6,5), D’Orazio 5,5; Morbidelli 5,5, Sampietro 6 (dal 28’ s.t. Pizzi 6), De Ceglie 6, Tulli 6,5; Bondi 6. (Lori, Gelonese, Arcuri, Paponi). All. Cornacchini 6. ARBITRO Illuzzi di Molfetta 6. NOTE paganti 1.223, abbonati 2.877, incasso n.c.. Espulso Paoli al 42’ s.t.; ammoniti Maini, D’Orazio, Misuraca, Parodi, Morrone, Finocchio e Arma. Angoli 3-0. PISA Il Pisa vince in casa dopo un mese e mezzo e sale al secondo posto con una novità: il nuovo d.s. è Fabrizio Ferrigno, capitano della promozione in B del 2007. L’inedito 4-1-4-1 di Braglia spegne l’Ancona colpito da Iori e Finocchio - che poi passa al 4-2-3-1, cresce e accorcia con Cognigni. Il Pisa soffre e si copre, sfiorando anche il tris con Arma. Ma almeno respira. Alessio Carli 

Brodino al Prato Grosseto salvato da Torromino PRATO

1

GROSSETO

1

MARCATORI Bocalon (P) al 6’, Torromino (G) al 46’ s.t. PRATO (3-4-1-2) Brunelli 6; Bagnai 6, Pasa 6, Dametto 6; Grifoni 6,5 (dal 40’ s.t. Bandini s.v.) Romanò 6, Cavagna 6, Eguelfi 6; Fanucchi 5,5 (dal 40’ s.t. Bengala s.v.); Rubino 6, Bocalon 6,5. (Ivusic, Matteo, Gabbianelli, Ogunseye, Fofana). All. Esposito 6. GROSSETO (3-4-1-2) Mangiapelo 6; Mariotti 6, Morero 5,5, Monaco 6; Formiconi 6, Okosun 6, Verna 5,5, Boron 6 (40’ s.t. Albertini s.v.); Lugo 6; Giovio 5,5, Torromino 7,5. (Berardi, Longo, Burzigotti, Elez, Massimo, Finazzi). All. Padalino 6. ARBITRO Paolini di Ascoli 6. NOTE paganti 245, abbonati 727, incasso di 4.050 euro. Ammoniti Giovio, Morero e Romanò. Angoli 5-4. PRATO Il Prato respira e rompe il digiuno che durava da inizio novembre, ma il pasto da 3 punti svanisce nel finale. A tempo scaduto Torromino, al terzo tentativo da fuori area, regala infatti il pari al Grosseto. Punto comunque importante per la squadra dell’ex Esposito, attenta in difesa e produttiva in attacco: bene Grifoni, riportato a centrocampo, che avvia l’azione del vantaggio di Bocalon. Il Grosseto non perde né la calma né l’ordine, trovando il pareggio in extremis. Piero Ceccatelli

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

GIRONE C

CLASSIFICA SQUADRE

ASCOLI PISA REGGIANA L'AQUILA TERAMO GUBBIO PISTOIESE PONTEDERA GROSSETO TUTTOCUOIO ANCONA SPAL CARRARESE SAVONA FORLI' LUCCHESE PRATO SANTARCANGELO SAN MARINO PRO PIACENZA (-8)

PT

34 29 28 28 26 26 26 25 25 24 22 21 19 19 19 17 17 12 11 7

PARTITE

RETI

G

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17 17 17 17 16 17 17 16 17 16 17 16 16 16 16 16 17 17 17 17

9 8 8 7 7 7 7 6 6 6 5 6 3 5 5 4 4 2 2 4

7 5 4 7 5 5 5 7 7 6 7 3 10 4 4 5 5 6 5 3

1 4 5 3 4 5 5 3 4 4 5 7 3 7 7 7 8 9 10 10

24 21 25 18 16 27 22 19 24 20 20 13 17 20 18 14 23 12 18 9

8 13 15 13 17 20 20 14 18 21 18 16 15 26 26 18 30 21 27 24

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

COSÌ OGGI Ore 12.30 SAVONA (4-3-3) Addario; Marchetti, Marconi, Antonelli, Carta; Cerone, Quintavalla, Giorgione; De Feo, Scappini, Spadafora. (Pennesi, Cabeccia, Bramati, Biondo, Casarini, Demartis, Nucera). All. Di Napoli. FORLÌ (3-5-2) Scotti; Jidayi, Drudi, Guidi; Catacchini, T. Arrigoni, Pettarin, Djuric, Fantoni; Melandri, Castellani. (Casadei, Reato, Angeli, Turi, Bisoli, Bolelli, Forte). All. Rossi. ARBITRO Pillitteri di Palermo (Marques-Mauro). Ore 14.30 LUCCHESE (4-2-3-1) Di Masi; Calcagni, Espeche, Calistri, Nolè; Santeramo, Degeri; Ferretti, Lo Sicco, Boilini; Raicevic. (Casapieri, Dejori, Vosnakidis, Mingazzini, Bianchi, Strizzolo, Ferrante). All. Galderisi. TUTTOCUOIO (3-5-2) Bacci; Balde, Falivena, Ingrosso; Pacini, Deiola, Gargiulo, Dramane, Zanchi; Colombo, Gioè. (Morandi, Colombini, Tempesti, Civilleri, Pane, Salustri, Gelli). All. Alvini. ARBITRO Pelagatti di Arezzo (Defina-Bologna). Ore 16 PONTEDERA (3-5-2) Ricci; Redolfi, Vettori, Gasbarro; Luperini, Bartolomei, Caponi, Settembrini, Paparusso; Grassi, Disanto. (Cardelli, Allegra, Cesaretti, Della Latta, Polvani, Tazzari, Galli). All. Indiani. TERAMO (5-3-2) Tonti; Scipioni, Diakite, Speranza, Perrotta, Masullo; Di Paolantonio, Amadio, Cenciarelli; Lapadula, Donnarumma. (Serraiocco, Brugaletta, Lulli, Maresca, Petrella, Buonaiuto, Bucchi). All. Vivarini. ARBITRO Piccinini di Forlì (Fraschetti-Abruzzese).

Ore 18 SPAL (4-3-3) Menegatti; Ferretti, Silvestri, Giani, Legittimo; Landi, Togni, Filippini; De Cenco, Fioretti, Finotto. (Albertoni, Gasparetto, Lazzari, Di Quinzio, Capece, Gentile, Germinale). All. Semplici. CARRARESE (4-3-1-2) Calderoni; Berra, Sbraga, Teso, Gorzegno; Brondi, Castagnetti, Beltrame; Belcastro; Cellini, Merini. (Zanotti, Benassi, Lancini, Galli, Gherardi, Ademi, Di Nardo). All. Remondina. ARBITRO Luciano di Lamezia Terme (Hager-Manco).

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Alt alla Salernitana La capolista non c’è Barletta, basta Fall 1Un’altra squadra pugliese fatale a Menichini Secondo successo di fila per gli uomini di Sesia BARLETTA

1

SALERNITANA

0

MARCATORE Fall al 39’ p.t. BARLETTA (4-3-3) Liverani 6; Meola 6,5 (dal 39’ s.t. Regno s.v.), Stendardo 6,5, Radi 6,5, Cortellini 6,5; De Rose 6,5, Quadri 6,5 (dal 48’ s.t. Palazzolo s.v.), Legras 6,5; Danti 7 (dal 19’ s.t. Zammuto 6,5), Fall 7, Floriano 6,5. (De Martino, Guarco, Gemignani, Rizzitelli). All. Sesia 7. SALERNITANA (3-5-2) Gori 6,5; Bianchi 5, Tuia 4,5, Lanzaro 5; Colombo 5, Bovo 5 (dal 14’ s.t. Mendicino 5,5), Pestrin 6, Favasuli 5 (dal 31’ s.t. Giandonato 5,5), Franco 4,5; Caetano 5, Gabionetta 4,5. (Russo, Trevisan, Volpe, Mounard, Penta). All. Menichini 5. ARBITRO Rossi di Rovigo 5,5. NOTE paganti 1.305, abbonati 1.194, incasso di 15.093,07 euro. Espulso Trevisan (dalla panchina) al 19’ s.t.; ammoniti Gabionetta, Lanzaro, Fall e Cortellini. Angoli 6-4.

Colpo Martina Carretta batte il «suo» Lecce

INVIATO A BARLETTA

L

e pugliesi fanno male alla Salernitana. Dopo aver perso l’imbattibilità col Lecce (1­3 il 24 ottobre), la squadra di Menichini s’inchina a un gol di Ameth Fall (già a se­ gno a Lamezia) e si ferma a Barletta dopo 6 successi. Buon per la capolista che le concor­ renti (in attesa della Juve Sta­ bia, che gioca oggi) non ne ap­ profittino in pieno (pari per il Benevento, ora a ­3) o non ne approfittino proprio (Lecce k.o. e a ­6 col Foggia). Perché se la Salernitana è quella mes­ sa sotto dal Barletta – al secon­ do successo di fila – il k.o. del Puttilli potrebbe essere un al­ larme. I campani colpiscono

Sarno gol dell’ex E il Foggia corre Alberti, inizio no

LA CHIAVE Il Barletta, senza Venitucci, affida il centrocam­ po a De Rose, Quadri e Legras e l’attacco a Danti, Fall e Floria­ no. Che mettono a soqquadro il 3­5­2 avversario. Danti, per esempio, riesce spesso a sfon­ dare a sinistra. L’andamento lento della mediana salernita­ na, in cui si salva solo Pestrin, e la giornata no di Caetano e Ga­ bionetta in avanti, esaltano il Barletta, il cui unico difetto è la poca concretezza. Almeno sino al destro vincente (39’) da fuo­ ri area di Fall, che approfitta dell’esitazione di Tuia. LA RIPRESA Menichini inseri­ sce Mendicino e passa a un 3­4­ 1­2 con Gabionetta e Caetano che si alternano sulla trequarti. Mossa vana. Perché il pressing del Barletta non dà tregua e il passaggio al 5­3­2 conferma quanto conti l’atteggiamento della squadra. Il Barletta conti­ nua a essere corto e a sfiorare il 2­0 nelle ripartenze. La Saler­ nitana della ripresa è solo in un destro alto di Pestrin (5’): dav­ vero poco per una capolista. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Tris Casertana Campilongo vola La Vigor spreca

LECCE

0

REGGINA

0

CASERTANA

3

MARTINA

1

FOGGIA

2

VIGOR LAMEZIA

0

MARCATORE Carretta al 31’ s.t. LECCE (4-3-3) Caglioni 5,5; Mannini 5, Martinez 6, Abruzzese 6, Lopez 5; Salvi 5,5 (dal 31’ s.t. Lepore s.v.), Papini 5,5, Bogliacino 6; Carrozza 5, Moscardelli 5 (19’ s.t. Della Rocca 5,5), Doumbia 5 (5’ s.t. Miccoli 6). (Petrachi, Filipe, Vinetot, Donida). All. Lerda 5. MARTINA (4-4-2) Bleve 7; De Giorgi 6, Patti 6, Fabiano 6,5, Memolla 6; Carretta 7,5, De Lucia 6, De Risio 6, Tomi 6; Montalto 6, Arcidiacono 5 (dal 42’ s.t. Samnick s.v.). (Modesti, Brunetti, Kalombo, Caso, Magrassi, Diop). All. Ciullo 7. ARBITRO Fiore di Barletta 6,5. NOTE paganti 2.031, abbonati 2.228, incasso di 29.270,32 euro. Amm. De Risio, Lopez. Angoli 6-1. LECCE Il salentino Mirko Carretta mette k.o. il Lecce realizzando il gol del meritato successo del Martina, che esce tra gli applausi dei tifosi avversari. L’esterno offensivo nato a Gallipoli (dopo la rete non ha esultato), ha trafitto Caglioni al 31’ della ripresa, con un tiro dal limite dell’area. Lenta e incapace di costruire gioco, la squadra di Lerda non ha saputo incidere in fase offensiva, rischiando di cadere già al 29’ s.t., quando Arcidiacono ha graziato Caglioni. Ha arbitrato Fiore di Barletta, sostituto di Amoroso (ammalato). Giuseppe Calvi 

Massimiliano Ancona

un palo (7’) e falliscono un gol (32’) con Franco, poi lasciano il proscenio alla squadra di Se­ sia, corta e aggressiva: Gori evita un passivo più pesante e il palo di Danti (9’) impedisce la svolta già in avvio.

MARCATORI Sarno all’11’ p.t.; D’Allocco al 14’ s.t. REGGINA (4-3-3) Kovacsik 6; Di Lorenzo 5, Camilleri 5, Crescenzi 4,5, Karagounis 4; Armellino 4,5, Dall’Oglio 4,5 (dal 33’ s.t. Gjuci s.v.), Salandria 6; Insigne 4,5, Masini 4 (dal 20’ s.t. Viola 5), Louzada 5. (Cetrangolo, Ungaro, Syku, Perrone, Maimone). All. Alberti 5,5. FOGGIA (4-3-3) Narciso 6; Bencivenga 6,5 (dal 35’ s.t. Grea s.v.), Potenza 6 (dal 27’ p.t. Loiacono 6), Gigliotti 6,5, Agostinone 6,5; D’Allocco 6,5, Agnelli 6, Maza 6 (dal 10’ s.t. Sicurella 6); Sarno 7, Iemmello 6, Cavallaro 6,5. (Micale, Altobelli, Bollino, Leonetti). All. De Zerbi 7. ARBITRO Prontera di Bologna 6,5. NOTE spettatori 1.500 circa; abbonati 2.245, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Gigliotti, Masini, Dall’Oglio e Louzada. Angoli 2-0 REGGIO CALABRIA Comincia male l’avventura di Alberti sulla panchina della Reggina, k.o. in casa con il Foggia. Che sblocca subito il risultato con l’ex Sarno (non esulta) grazie a un errore di Karagounis. Nella ripresa la Reggina sciupa il pari con Masini e nel capovolgimento di fronte D’Allocco raddoppia. I tifosi della Reggina hanno contestato e chiesto a Foti di cedere la società. Lorenzo Vitto 

MARCATORI Bianco al 15’, Mancino al 20’ p.t.; Cunzi al 4’ s.t. CASERTANA (4-3-3) Fumagalli 6; Idda 6,5, Mattera 6,5, Murolo 6,5, Bianco 7; Marano 6,5, Cruciani 6 (dal 21’ s.t. De Marco 6), Mancosu 6 (dal 34’ s.t. Alessandro 6); Cunzi 7, Diakite 6, Mancino 6,5 (dal 15’ s.t. Carrus 6). (D’Agostino, D’Alterio, Tito, Alvino). All. Campilongo 6,5. VIGOR LAMEZIA (4-4-2) Rosti 5,5; Spirito 5,5, Rapisarda 5,5, Gattari 5, Malerba 5; Puccio 6, Giampà 5 (dal 1’ s.t. Catalano 5), Scarsella 5,5, Improta 5 (dal 13’ s.t. Voltasio 5); Del Sante 5,5 (dal 34’ s.t. Held 5), Montella 5,5. (Piacenti, Kostadinovic, Rossini, Battaglia). All. Erra 5,5. ARBITRO Perotti di Legnano 6. NOTE spettatori 2.500 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Fumagalli, Cruciani, Gattari e Idda. Angoli 6-3. CASERTA Netta vittoria della Casertana, che inizialmente soffre la Vigor Lamezia (due occasioni fallite da Montella e Scarsella) ma poi dilaga. I padroni di casa sbloccano il risultato al 15’ con Bianco su punizione, raddoppiano dopo cinque minuti con Mancino e chiudono il match con Cunzi in avvio di ripresa. Per gli ospiti, al terzo k.o. consecutivo, solo tanto rammarico per aver sprecato ghiotte occasioni con Del Sante al 32’ del primo tempo e al 17’ della ripresa (salvataggio sulla linea di Diakite). Lucio Bernardo 

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CLASSIFICA SQUADRE

SALERNITANA BENEVENTO JUVE STABIA FOGGIA (-1) LECCE CASERTANA MATERA CATANZARO PAGANESE VIGOR LAMEZIA LUPA ROMA MELFI BARLETTA MARTINA MESSINA COSENZA SAVOIA ISCHIA AVERSA NORMANNA REGGINA (-4)

PT

37 34 32 31 31 30 26 24 22 22 21 19 19 17 17 16 12 11 7 6

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

17 17 16 17 17 17 16 16 16 17 16 16 17 17 17 16 16 16 16 17

11 9 9 8 9 9 7 6 6 6 5 3 5 4 3 3 2 2 0 2

4 7 5 8 4 3 5 6 4 4 6 10 4 5 8 7 6 5 7 4

2 1 2 1 4 5 4 4 6 7 5 3 8 8 6 6 8 9 9 11

26 27 25 22 22 26 25 21 16 19 16 15 12 20 15 16 13 14 12 10

14 15 17 13 14 16 15 16 16 22 22 15 14 24 24 20 20 24 25 26

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

COSÌ OGGI Ore 12.30 PAGANESE (4-3-3) Marruocco; Tartaglia, Schiavino, Moracci, Bocchetti; Calamai, De Liguori, Baccolo; Malcore, Bernardo, Herrera. (Casadei, Paterni, Djibo, Armenise, Bergamini, Maaroufi, Deli). All. Sottil. CATANZARO (3-5-1-1) Bindi; Ricci, Rigione, Ferraro; Daffara, Maiorano, Vacca, Ilari, Di Chiara; Russotto; Silva Reis. (Scuffia, Calvarese, Orchi, Squillace, Morosini, Martignago, Fofana). All. Sanderra. ARBITRO Martinelli di Roma (Menicacci-Argentieri). Ore 14.30 COSENZA (4-2-3-1) Ravaglia; Ciancio, Tedeschi, Magli, Sperotto; Arrigoni, Caccetta; Fornito, Calderini, Tortolano; Cori. (Saracco, Blondett, Zanini, Corsi, Criaco, Mosciaro, De Angelis). All. Roselli. AVERSA NORMANNA (4-3-3) Forte; Balzano, Esposito, Cardinale, Pippa; Capua, Giannusa, Catinali; Carbonaro, De Luca, De Vena. (Salese, Castellano, De Matteis, Papa, Forino, Del Prete, Martiniello). All. Marra. ARBITRO Dionisi di L’Aquila (Cipressa-Antonacci). LUPA ROMA (4-3-3) Rossi; Frabotta, Cascone, Conson, Celli; Raffaello, Capodaglio, Cerrai; Bariti, Tajarol, Perrulli. (Rossini, Martorelli, Faccini, Santarelli, Prevete, Tagliavacche, Moras). All. Cucciari. SAVOIA (4-4-2) Santurro; Verruschi, Di Nunzio, Sirigu, Sabatino; Malaccari, Gallo, Sevieri, Scarpa; D’Appolonia, Del Sorbo. (Gragnaniello, Giordani, Corsetti, Checcucci, Di Piazza, Sanseverino, Cremaschi). All. Ugolotti. ARBITRO Guarino di Caltanissetta (Ruggeri-D’Alberto). Ore 16 MATERA (3-4-3) Baiocco; Faisca, De Franco, Mucciante; Mazzarani, Di Noia, Coletti, Giacomini; Pagliarini, Letizia, Madonia. (Bifulco, Turchetta, Iannini, Albadoro, Bernardi, Guerra, Mercadante). All. Auteri. ISCHIA (3-5-2) Giordano; Impagliazzo, Sirignano, Empereur; Finizio, Bulevardi, Wagner, Gerevini, De Agostini; D’Amico, Ciotola. (Mennella, Trofa, Rainone, Iannascoli, Armeno, Fiandaca, Ingretolli). All. Maurizi. ARBITRO Rasia di Bassano (Guglielmi-Colizzi). Ore 18 JUVE STABIA (4-2-3-1) Pisseri; Cancellotti, Polak, Romeo, Liotti; Jidayi, La Camera; Nicastro, Bombagi, Lepiller; Di Carmine. (Fiory, Jefferson, Caserta, Vella, Gammone, Gomez, Ripa). All. Pancaro. MELFI (4-3-1-2) Perina; Guerriera, Di Filippo, Dermaku, Pinna; Giacomarro, Spezzani, Fella; Berardino; Caturano, Tortori. (Gagliardini, Annoni, Colella, Amelio, Tundo, Libutti, Nappello). All. Bitetto. ARBITRO Amabile di Vicenza (De Filippis-Barbetta).


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Motori R L’evento

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

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PRANZO DI NATALE

Maurizio Arrivabene, 57 anni, e l’«uscente» Fernando Alonso, 33 3

 1 Marc Marquez, 21 anni, bicampione del mondo della MotoGP e vincitore del Superprestigio  2 Lo spagnolo taglia il traguardo: dietro di lui lo specialista americano di flat track Jared Mees  3 Marquez in curva di traverso PORROZZI

Marquez: ecco il Superprestigio Asfalto o terra, il re è sempre lui

1Al 2° tentativo Marc si aggiudica il «mondialino» di dirt track nella sua Barcellona sbaragliando colleghi del Motomondiale e specialisti: «Un bel modo di finire l’anno» ché Dani Ribalta gli è caduto da­ vanti. Nelle altre ha fatto filotto, compresa l’ultima strappata con @paologozzi1 un perentorio doppio sorpasso ategli un manubrio, un ai danni di Bradley Smith, bri­ motore e due ruote, poi ci tannico della MotoGP, e lo stes­ pensa il Piccolo Diavolo. so Ribalta. Stesso cammino vin­ Marc Marquez, re della Moto­ cente nella categoria dei fuori­ GP, sbanca anche sulla terra do­ stradisti per l’americano Jared minando il Superprestigio nel Mees, 28enne del Michigan tra i dirt track (pista sporca) davanti migliori del dirt track Usa. Ma ai ventimila del Palau Saint Jor­ nella Superfinale, sulla distanza di, il palasport olimpico della lampo di dodici giri, Mees è par­ sua Barcellona. Era la seconda tito solo 4° e non è più riuscito volta che si cimentava in questo ad acciuffare Marquez davanti a show: lo scorso gennaio nella lui. Il mattatore ha lasciato sfo­ prima edizione aveva perso lo gare il connazionale fuoristradi­ sprint finale contro lo speciali­ sta Gerard Bailo, poi si è avven­ sta americano Brad Baker, sta­ tato sull’americano Kenny volta non ha dato scampo. Noyes, fresco campione spagno­ MM93 ha sbaragliato prima la lo Superbike. Era fatta, i sei giri categoria riser­ restanti sono sta­ vata ai colleghi ti passerella con della velocità, IL NUMERO Mees vicino mai poi ha fatto sec­ veramente peri­ chi anche gli assi coloso. Centrato del fuoristrada. anche quest’ulti­ Piccolo rammari­ mo obbiettivo co: niente rivinci­ 2014, Marquez ta contro Baker, Le vittorie stagionali adesso può anda­ che si era lussato di Marc Marquez: re in vacanza do­ la spalla sinistra po aver spento la nelle libere del 13 su 18 gare in polemica sulla mattino. Ma fer­ MotoGP, una in residenza ad An­ m a r e qu e s to Superprestigio dorra: «Conti­ Marquez sempli­ nuerò a pagare le cemente straordinario forse sa­ tasse in Spagna» aveva precisa­ rebbe stato difficile anche per il to, piangendo, nella presenta­ migliore d’oltreoceano. zione di venerdì.

Paolo Gozzi

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SOLO VINCERE Marc chiude l’anno come lo aveva comincia­ to, cioè strabiliando. Si tratta della 14a vittoria in stagione, sommata alle 13 in 18 GP colle­ zionate in MotoGP. Adesso il catalano ha vinto (quasi) tutto: Moto3, Moto2, MotoGP (due volte) e perfino sulla terra. Che tra l’altro gli è congeniale, visto che si allena tutto l’anno sulla pista di Rufea, vicino casa, in­ sieme al fratellino Alex e Tito Rabat. Che però ne devono an­ cora mangiare di polvere: Tito, iridato Moto2, non ha superato i ripescaggi, il minore dei Mar­ quez ha mancato la qualifica­ zione alla Superfinale. LE GARE Nelle quattro finali ri­ servate agli assi della velocità Marc ha mancato il bersaglio so­ lo una volta (sesto posto) per­

GLI ALTRI Migliore degli italia­ ni Luca Baldassarri, sesto tra i velocisti, subito eliminati Enea Bastianini e Luca Marconi. De­ lusione per Troy Bayliss, 45 an­ ni, che tornava a correre in alle Europa sei anni dopo il ritiro da triplice campione del mondo Superbike. L’estate scorsa ha vinto tre titoli nazionali nel dirt track e due nella Supermotard ma sul piccolo tracciato indoor non si è trovato arenandosi nel ripescaggio. CLASSIFICA 1. Marquez (Spa-Honda) 12 giri in 2’35”121; 2.Mees (Usa-Honda) a 0”299; 3. Noyes (Usa-Kawasaki) a 2”347; 4. Bailo (Spa-Suzuki) a 3”502; 5. Ribalta (Spa-Ktm) a 4”062; 6. Brindley (GbKawasaki) a 5”635; 7. Smith (GbYamaha) a 7”355; 8. Chereyre (FraTm) a un giro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA TECNICA di MARCO GENTILI

DA KENNY ROBERTS A VALENTINO IL «TRAVERSO» ALLENAMENTO IDEALE

E

ra il 1978, ma molti protagonisti dell’epoca se lo ricordano come fosse oggi. Quello fu l’anno della rivoluzione per il Motomondiale. L’anno in cui irrompe sulla scena un pilota americano che in patria era il re del dirt track. Molti dei colleghi di Kenny Roberts, pilota della Yamaha OW35K, non sapevano chi fosse quel giovanotto californiano né tantomeno cosa fosse questo «dirt track» che lo aveva reso famoso in patria. Soprattutto, i vari Barry Sheene, Johnny Cecotto, Graziano Rossi non riuscivano a capacitarsi come Roberts riuscisse ad andare più veloce di tutti, a

mangiarsi le curve grazie al suo innovativo stile di guida. Il segreto di Roberts è da cercare nel suo passato e in quella disciplina dal nome esotico. Con i suoi tre titoli nel triennio 1978­80 Kenny dimostrò che saper andare forte sullo sterrato è come avere dei cavalli supplementari da poter scaricare sull’asfalto liscio del Motomondiale. Ed è stato solo il primo di una lunga lista di piloti arrivati sul tetto del mondo (spesso a bordo di moto difficili da gestire, come nel caso di Casey Stoner con la Ducati) sfruttando i trucchi delle derapate sull’ovale sterrato dove si corrono le gare di dirt track. I suoi epigoni

ISTRUZIONI PER L’USO 1. MOTO

Per il dirt track si usanomoto da cross o motard modificate per la competizione

2. MOTORE

Quattro tempi con motore da 250 cmc o di cilindrata superiore

1 3 4

3. CERCHIONI

2

5

A razze con diametro da 17 pollici al posteriore, 16,5 o 17 all’anteriore

4. FRENI

Il freno anteriore viene rimosso, resta solo quello dietro

5. GOMME

Da supermotard con battistrada da bagnato RCS

sono Nicky Hayden, Valentino Rossi (che ha comprato un terreno per costruirsi un Ranch privato dove allenarsi) e, in tempi più recenti, Marc Marquez. Due fuoriclasse ma anche due piloti ossessionati dal miglioramento. Eppure i fatti e l’esperienza dimostrano che allenarsi sulla terra battuta a bordo di moto grezze e prive di ogni ausilio «tecnologico», dal freno anteriore alla gestione elettronica della trazione, è il migliore degli allenamenti per esaltare le proprie doti in pista. È paradossale ma, più l’elettronica entra nella MotoGP, più emergono le abilità dei piloti nati sulla terra. Nel dirt track lo stile di guida è opposto rispetto a quello delle moto da pista sia per la posizione in sella (ginocchia aderenti alla moto e gomiti alti) sia per il modo di affrontare le curve in derapata e di traverso, col piede a terra. I piloti, la cui guida in pista è così condizionata dal controllo di trazione in curva, cercano col dirt track di entrare in contatto «fisico» con una moto quasi primitiva, per trovare un miglior feeling col mezzo e avere un controllo totale sulla risposta della trazione e della sospensione posteriori. Avere un rapporto simbiotico con una moto «nuda e cruda» come quelle da dirt track serve a spingere meglio in curva, cercare di ottenere angolazioni migliori di piega, riuscire a guadagnare qualche centesimo imparando a far slittare in modo controllato il posteriore. E in fondo riporta tutti noi ad avere un rapporto più umano con le due ruote: nonostante la tecnologia che avanza, in MotoGP vince la semplicità di chi sa smanettare meglio con una moto «normale»: motore, asfalto e terra. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchionne e Arrivabene con Elkann: «Ferrari, sei da prima fila»

T

ra un brindisi e un au­ gurio per le feste, le pa­ role che si sono sentite più spesso al tradizionale pranzo di Natale della Ge­ stione sportiva Ferrari (che ha riunito tutti i dipendenti della scuderia) sono state «futuro», «talento» e «attac­ co». A Maranello ha fatto il suo debutto nel ruolo di di­ rettore generale della Ges Maurizio Arrivabene che ha suonato la carica: «Ora sia­ mo qui per gli auguri, da gennaio voglio vedervi non in difesa ma all’attacco, per­ ché l’obiettivo è riportare la Scuderia Ferrari nelle posi­ zioni che merita». Sulla stes­ sa linea il presidente del Ca­ vallino Sergio Marchionne: «In questa sala ­ ha detto ­ ci sono molte persone di gran­ de talento. Io sono qui per farvi lavorare al meglio e darvi le risorse per fare in modo che con le vostre capa­ cità la coppia di piloti straor­ dinari che abbiamo sia in grado di competere per la prima fila. Maurizio ­ ha ag­ giunto Marchionne ­ ha la mia piena fiducia, conosce questo mondo da molto tem­ po e ha le capacità per gui­ dare la Scuderia in un perio­ do difficile. Non temete il cambiamento, abbiate il co­ raggio di dare idee. So che ne siete capaci ed è di questo di cui la Ferrari ha bisogno». Un incoraggiamento arriva anche dal presidente di Fca John Elkann, che per il 2015 ha annunciato il rilancio del marchio Alfa Romeo: «Sia­ mo estremamente legati alla Ferrari e stiamo lavorando per garantirle un futuro an­ cora migliore». Al brindisi di Natale uno degli ospiti più attesi è stato Fernando Alon­ so, che lascia la Ferrari dopo cinque stagioni e ha postato su Twitter un messaggio di pace alla sua ex scuderia «Grazie per tutto! Di cuore, il meglio per il futuro».

TACCUINO MOTOR SHOW

Memorial Bettega, Kubica parte in testa  (n.z.) La 39a edizione del Motor Show si chiude alle 16.50 con il Memorial Bettega: in testa Robert Kubica. Alle 13.10 c’è il pit stop Ferrari con Giancarlo Fisichella, alle 12.45 la Star Parade con Sandro Munari su Lancia Stratos.

FORMULA E

In Uruguay 1° Buemi Primi punti per Trulli  In Uruguay vince Sebastien Buemi seguito da Piquet e Di Grassi (leader del mondiale con 58 punti). Primi punti per Jarno Trulli (4°), dodicesima Michela Cerruti.


CICLISMO R Il protagonista più atteso oggi a Silvelle

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«Toglietemi tutto, non il mio cross»

1Fontana, bronzo olimpico e iridato mtb, è tornato sui prati: «Per divertirmi e divertire. Ma niente Mondiale» Ciro Scognamiglio cscognamiglio@gazzetta.it twitter@cirogazzetta

L

a scelta del cuore. «Perché ogni volta che comincio il primo allenamento del­ l’anno con la bici da cross, sor­ rido. E quando lo finisco, sorri­ do ancora di più». Questo è Marco Aurelio Fontana. Da bronzo olimpico e iridato della mountain bike, e con una me­ daglia d’oro a Rio 2016 da inse­ guire, sulla stagione invernale del cross potrebbe permettersi, diciamo così, di sorvolare. «Ma non ci penso neppure. Per me si tratta di un ritorno alle origini. Al primo amore. Pensate che la prima gara di cross che ho fatto me la ricordo, quella in moun­ tain bike no... Lo faccio per di­ vertire e divertirmi». E oggi, a Silvelle di Trebaseleghe (Pado­ va), il 30enne lombardo (nato a Giussano, cresciuto a Cesano Maderno e oggi residente a Ca­ stell’Arquato, nel Piacentino) sarà al via della quarta tappa del Giro d’Italia di ciclocross.

Photo: Studio Bortolotti e Sandro Leonelli - Lega Navale Gruppo Sub

Fontana, innanzitutto la condizione. Come sta? «Sono in crescita, anche se, co­ me al solito, fino a Natale non è semplice allenarsi con conti­ nuità, visti i tanti impegni. Questa è solo la terza gara di cross che faccio. Ma respirare l’aria della competizione mi fa bene. Non ne posso fare a me­ no. Ho un compagno di squa­ dra, il tedesco Fumic, che come me fa tutta la stagione in mountain bike, poi stacca com­

pletamente e ritorna in gara a febbraio. Io non potrei mai, ep­ pure facciamo lo stesso mestie­ re!». Quali aspettative ha per il resto della stagione sui prati? «Di sicuro arriverò fino al Tri­ colore di gennaio in Puglia (a Pezze di Greco, l’11 gennaio; ndr). A proposito: sono davve­ ro contento che si disputi al Sud, perché gli appassionati so­ no tanti e per una volta posso­ no pensare di venirci a vedere senza troppi chilometri da fare. Mentre la partecipazione al

RIl leader azzurro ha rinnovato con la Cannondale fino al 2016: «Rio sarà il punto d’arrivo» Mondiale di Tabor (1 febbraio) la vedo molto difficile. Non mi fa piacere, mi confronto spesso con il c.t. Fausto Scotti su que­ sto, ma poi ci saranno gli impe­ gni della mountain bike e a un Mondiale io non ci so andare soltanto per partecipare. Né posso pensare di poter fare tut­ ta la stagione al massimo della forma. Magari, dopo i Giochi di Rio, sarà possibile prepararlo al meglio. Io ci conto». Come giudica il momento del movimento italiano? «Buono. Per qualche anno c’eravamo io ed Enrico Franzoi, e la differenza sugli altri era

netta. Adesso è diverso, stanno crescendo giovani come Berto­ lini e i fratelli Braidot. I parteci­ panti aumentano. Possiamo es­ sere ottimisti».

SFIDA BERTOLINI Marco Aurelio Fontana è uno de tanti big in gara oggi a Silvelle di Trebaseleghe (Padova) nella 4a e penultima prova del Giro d’Italia di cross, abbinata a «Ciao Armando», manifestazione in memoria di Armando Zamprogna. Tra i protagonisti (oltre 400 iscritti nelle varie categorie) sono attesi la maglia rosa Gioele Bertolini, Marco Ponta, Cristian Cominelli, Thomas Paccagnella, Luca e Daniele Braidot e il belga Kenneth Van Compernolle. In campo femminile la favorità è la vice-iridata Eva Lechner (quattro vittorie su quattro quest’anno), opposta alla maglia rosa Alice Maria Arzuffi, a Nicoletta Bresciani e alla giovane promessa Chiara Teocchi. Inizio alle 9.30, le gare clou a partire dalle 13. Diretta tv su RaiSport 2 dalle 13.15.

Da qualche giorno ha firmato un rinnovo biennale con la sua squadra, il team Cannondale Factory Racing. «Onestamente non pensavo neppure all’ipotesi di correre altrove. A Rio abbiamo comin­ ciato a pensare già dopo la festa per il bronzo olimpico di Lon­ dra. È un progetto ciclismo, ma non solo. Portiamo avanti uno stile di vita». In che senso? «Vogliamo fare capire che lo sport è sacrificio, ma anche di­ vertimento. È duro, però è pure spettacolo. Perciò i fan, in de­ terminati momenti, possono essere ospiti del nostro track e vedere da vicino, senza filtri, che cosa facciamo. Ci sono vi­ deo dedicati, un kit di abbiglia­ mento studiato apposta per il cross country e tante altre cose stiamo studiando per afferma­ re quello che è un vero e pro­ prio stile di vita». Lei è sposato e ha un figlio, Emiliano, di 14 mesi. Il Fontana papà com’è? «Un papà fortunato, perché d’inverno posso portarlo al ni­ do, per esempio. Con un figlio la vita è più impegnativa, ma più completa. Poi certo, in casa sono diventato il numero tre (sorride, ndr). Ma ci sta, e va bene così». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Derny: Buttazzoni campione d’Italia

Marco Aurelio Fontana, 30 anni, campione italiano in carica: nel ciclocross ha vinto 5 tricolori assoluti, nella mountain bike 4 BETTINI

 Campionato italiano di derny di scena ieri al velodromo di Montichiari (Brescia). Il titolo è andato ad Alex Buttazzoni (pilotato da Mauro Valentini), che ha battuto Omar Bertazzo (con Christian Dagnoni) e Francesco Castegnaro (con Fabio Perego). Per il 29enne friulano, che succede a Marco Coledan, è il primo tricolore nella specialità. Quarto Davide Viganò, che di recente ha firmato per il 2015 con il Team Idea. Nella serata, Andrea Tarlao, che ha completato 191 giri (per un totale di 47.569 metri), ha battuto il record dell’ora di Paraciclismo.

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Sci R La numero uno

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WONDER

VONN

CHE SOMIGLIANZA CON SHARON STONE! Lindsey Vonn, nell’immagine in alto, imita Sharon Stone (sotto) nella scena più famosa di «Basic instinct» dove recitava con Michael Douglas.

«INSEGUO LA LEGGENDA PROELL» certa di aver allungato la mia carriera: se non ci saranno altri intoppi arriverò fino all’Olimpiade del 2018».

Massimo Lopes Pegna CORRISPONDENTE A NEW YORK Twitter@Pegnarol

Punterà anche alla quinta Coppa del Mondo? «Quest’anno sarà difficile. Penso più alle coppe di discesa e superG. Ho già saltato tre giganti e sarebbe dura fare punti in questa disciplina. Poi, non faccio più lo slalom. Tutto è possibile, ma ho altri obiettivi in testa».

L

a più decorata sciatrice d’America (più de­ gli uomini) ha la voce calorosa e allegra co­ me sempre, dopo una iniezione di fiducia pazze­ sca che si è procurata il weekend scorso in Cana­ da: trionfo in discesa e 2° posto in superG a Lake Louise, il luogo che ha addomesticato per la 15a volta dopo quasi due anni di assenza per infor­ tunio. Ora si allena a casa, a Vail, a un passo dal palcoscenico mondiale di Beaver Creek (a feb­ braio), per ripresentarsi al cancelletto in Val d’Isere sabato. Lindsey, si aspettava di rivincere subito? «Sinceramente, no. Speravo di andare sul po­ dio. Ma non avevo nelle gambe tanti giorni di allenamento sugli sci e non potevo sapere quan­ to fossi veloce in pista. Dopo la prima prova, pensavo più a un piazzamento fra le top cin­ que». Sbagliò l’anno passato, quando cercò di tornare alle competizioni forse troppo presto? «Il rientro fu programmato nel modo giusto. Sbagliai a prendermi certi rischi durante l’alle­ namento. Mi sentivo recuperata al cento per cento, come adesso, e sciavo persino meglio. Ora so di dover azzardare solo in gara: l’unico momento in cui devo dare tutto». Il norvegese Jansrud, fuori nel 2013 per infortunio, ha detto che lo stop gli ha permesso di diventare più forte di prima. E’ così anche per lei? «Sì, perché hai l’opportunità di trascorrere mol­ to tempo in palestra, dove riesci a potenziarti il fisico più di quando metti gli sci. Nel mio caso, dopo essere rimasta fuori per due stagioni, au­ mentano pure le motivazioni e ti viene una vo­ glia matta di rimetterti in gioco. Inoltre, sono

HA RIVINTO DOPO DUE ANNI K.O. Lindsey Vonn, è nata Kildow a Burnsville, in Minnesota, il 18 ottobre 1984 da una coppia di avvocati. Il cognome Vonn arriva dall’ex marito Thomas da cui ha divorziato nel 2013, ma che Lindsey continua a utilizzare. E’ alta 1.78 e pesa 70 kg ed è nel circuito di Coppa del Mondo dal 2002: sabato scorso ha vinto la discesa di Lake Louise alla seconda gara dopo due anni di stop per l’infortunio al ginocchio destro dei Mondiali di Schladming. Hai vinto anche un oro olimpico e due ori mondiali

Come il Mondiale di febbraio e raggiungere e superare il record di 62 vittorie in Coppa di Annemarie Moser Proell (Vonn è a quota 60). Chi è per lei la sciatrice austriaca? «Una leggenda come Stenmark. Era la migliore e rappresenta la storia del nostro sport e sono onorata che il mio nome ora venga accostato al suo. L’ho ammirata solo in video (ha smesso pri­ ma della sua nascita, ndr) e comunque quando ero bambina la tv a casa mia era spesso spenta». Ha menzionato l’Olimpiade 2018 in Corea del Sud, quando avrà 33 anni. Ma se il fisico glielo consentirà, le piacerebbe continuare? «Difficile dirlo ora. Quei Giochi sono il traguardo da tagliare: vor­ rei conquistare un’altra meda­ glia. E, poi, molte atlete hanno avuto una certa fortuna a quel­ l’età».

vo di vincere una medaglia all’Olimpiade, poi al­ l’inizio l’idea di potermi aggiudicare il titolo del­ la discesa. Ma non avrei mai pensato di arrivare a essere così brava». Mai pensato di praticare un altro sport? «Mi sarebbe piaciuto diventare una tennista, ma purtroppo il talento è quello che è». Più brava lei a insegnare sci a Tiger Woods o lui a farle apprendere il golf? Ride. «Mi sa che lui è un professore più prepara­ to di me. Diciamo, che io sono una buona stu­ dente e lui un insegnante coi fiocchi. Significa che gioco a golf meglio di quanto lui scii? (Altra risata). Credo di avere più occasioni di stare sui green di quante lui ne abbia di andare sulla ne­ ve. Quindi è più facile per me fare pratica con mazze e palline».

«SONO MEGLIO IO NEL GOLF CHE TIGER SUGLI SCI? DICIAMO CHE LUI È UN GRAN MAESTRO E IO UN’OTTIMA ALLIEVA»

A quale dei suoi trionfi è più affezionata? «E’ un pareggio fra due gare: la medaglia d’oro olimpica in disce­ sa (prima donna Usa a riuscirci, ndr) a Vancouver nel 2010 e la mia 60a vittoria, l’ultima, otto giorni fa a Lake Louise. Per la dif­ ficoltà di tornare sul primo gradi­ no del podio dopo tutti questi me­ si passati senza neve. In assoluto, LINDSEY VONN il successo più duro». OLIMPIONICA DI DISCESA Com’è il rapporto con Mikaela Shiffrin, 19 anni: compagna di squadra o temuta rivale? «Non sciamo mai insieme. Perché lei fa preva­ lentemente le specialità tecniche e io quelle ve­ loci. Raramente ci siamo sfidate. Non la conosco bene, abbiamo calendari diversi». Chi sono stati i suoi modelli e si aspettava di arrivare a essere una delle più forti del mondo? «Il mio idolo è sempre stata Picabo Street. Anche se crescendo non ho mai guardato lo sport in televisione. La incontrai una volta in un negozio di sci e ne rimasi folgorata: ha avuto un grosso impatto sulla mia carriera. Certo, come tanti bambini, sogna­

Due anni fa affermò che le sarebbe piaciuto sfidare gli uomini. «Dissi che su alcune piste meno complicate, come quella di Lake Louise o Val Gardena, sarebbe sta­ to possibile competere con loro. Allora, però, ero al top della mia forma. Ci vorrebbero ore e ore di allenamento e in questo momen­ to non sarei pronta. Ma è qualco­ sa che ho ancora in testa e mi pia­ cerebbe averne l’opportunità». Come mai dopo la separazione nel 2011 e il divorzio nel 2013 da Thomas Vonn non ha ripreso il suo cognome da nubile, Kildow? «Avrei voluto farlo, ma ci ho mes­ so tanto tempo per farmi cono­ scere come Vonn, che cambiare sarebbe stato controproducente. Gareggio da molti anni con que­ sto cognome e se adesso mi ripre­ sentassi con l’altro creerei confu­ sione nel pubblico. Soprattutto in un Paese come gli Stati Uniti dove lo sci non è popolarissimo».

Dunque, negli Usa è ancora lo sport da guardare soltanto all’Olimpiade, ogni quattro anni? «Si stanno facendo passi avanti. Il Mondiale in Colorado di febbraio, con una grande attenzio­ ne mediatica, aiuterà la causa. E naturalmente una grossa mano la stiamo dando anche noi con i risultati. Parlo di Ted (Ligety), Bode (Miller), Julia (Mancuso) e Mikaela (Shiffrin)». Per quale dei suoi successi le piacerebbe essere ricordata? «Spero, per tutto ciò che sono stata capace di dimostrare in pista in questi anni. Vorrei che si dicesse semplicemente che Lindsey è stata una sciatrice forte e leale». © RIPRODUZIONE RISERVATA

«NON TORNERO’ AL MIO COGNOME KILDOW, HO IMPIEGATO ANNI E VITTORIE PER FARMI CONOSCERE»

SUCCESSI IN COPPA: 62 A 60 PER ANNEMARIE  Annemarie Proell (nella foto Ansa in alto con Tomba) è nata 61 anni fa a Kleinarl, in Austria. Nessuno ha vinto quanto lei, anche se le mancavano i superG entrati in Coppa nel 1985. Ha conquistato 6 coppe del mondo assolute e 10 di specialità grazie a 62 vittorie fra il 1971 ed il 1979. Ai Giochi Olimpici ha vinto l’oro della discesa a Lake Placid (Usa) 1980 e due argenti in discesa e gigante a Sapporo (Giap) 1972. Quattro invece gli ori ai Mondiali (combinata Sapporo ‘72, discesa St. Moritz 74, discesa e combinata Garmisch 1978) e due bronzi..

IL CONFRONTO  Ecco il confronto fra Anne Marie Moser Proell e Lindsey Vonn, prima e seconda nella classifica delle vittorie in Coppa del Mondo. La Vonn ha il vantaggio di poter vincere anche in superG: questa prova mancava quando l’austriaca dominava il mondo GARA

PROELL

VONN

DISCESA

36

30

SUPERG

20

GIGANTE

16

3

SLALOM

7

5

TOTALE

62

60


30

1

0

0

Y

E

A

R

S

C

O

L

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E

C

T

I

O

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Maze saluta e va in fuga Costazza graffia: sesta

1Tina cede solo a Pietilae nello slalom di Are e scappa in classifica Grande prova dell’azzurra, ma si rivede anche la Moelgg: 14a Pierangelo Molinaro

T

ina Maze è davvero in fu­ ga nella classifica genera­ le di Coppa del Mondo. Si piazza seconda nello slalom di Levi, in Svezia, e porta a 257 punti il vantaggio sull’imme­ diata inseguitrice, la detentri­ ce del trofeo, l’austriaca Anna Fenninger. La marcia della slo­ vena è semplicemente impres­ sionante: su otto gare sin qui disputate ha già raccolto tre vittorie in altrettante speciali­ tà, un secondo ed un terzo po­ sto ed una sola volta, nel gigan­ te di apertura a Soelden, è usci­ ta dalle prime 10 (22a). Riguar­ do alla nausea dello sci, che si temeva arrivasse dopo la Cop­ pa del Mondo conquistata due anni fa ed i due ori olimpici di Sochi, neanche l’ombra. Evi­ dentemente Tina ha ritrovato serenità, quella che mancava nella prima parte della scorsa stagione. Il suo staff tutto az­ zurro tranne la fisioterapista funziona a dovere ed ha trova­ to la chiave per tenerla sempre al massimo della condizione. LA SCELTA Ieri nello slalom di Are solo la svedese Maria Pieti­ lae Holmner l’ha preceduta di soli 6/100 di secondo, ma la slovena ha dato l’impressione di non aver dato fondo a tutto il suo potenziale, preferendo for­ se gli 80 punti sicuri della piaz­ za d’onore ai rischi inevitabili per inseguire la vittoria. Una sensazione dettata dalla sua stabilità fra i pali, mai un fre­ mito, dalla fluidità della sua azione, dal controllo perfetto della potenza che Tina utilizza solo quando è necessaria. In­ somma, un’atleta completa, nel culmine della maturità agonistica che non spreca alcu­ na energia in una marcia lunga e dispendiosa come quella in Coppa del Mondo. Uno slalom con due manche completa­ mente diverse: una prima da attaccare a tutta tenendo pre­ sente una trappola a metà stra­ da, ed una seconda più com­ plessa, caratterizzata da diver­ si cambi di ritmo. Ma tanto di cappello anche alle svedesi, Pietilae e Hansdotter (terza) in testa, uno squadrone nelle pro­ ve tecniche che sta crescendo tante giovani di valore sotto la guida di un tecnico italiano ed

La slovena Tina Maze, 31 anni, in questa stagione ha già vinto tre gare in slalom, discesa e gigante AP

LA GUIDA Slalom uomini alle 10.30 e 13.30 in diretta tv SLALOM DONNE: 1. Pietilae Holmner (Sve) 1’43”65; 2. Maze (Slo) a 6/100; 3. Hansdotter (Sve) 32/100; 4. Shiffrin (Usa) 34/100; 5. Kirchgasser (Aut) 71/100; 6. COSTAZZA 76/100; 7. Thalmann (Aut) 77/100; 8. Holdener (Svi) 84/100; 9. M. Gisin (Svi) 99/100; 10. Strakova (Cec) 1”08; 11. Gagnon (Can) 1”10; 12. Swenn Larsson (Sve) 1”16; 14. MOELGG 1”72; 24. I. CURTONI 3”30. Non qual II m.: Pardeller, B. Schild (Aut). Rit. I m.: Hosp (Aut), Brignone. Coppa del Mondo (9 prove): 1. Maze (Slo) p. 560; 2. Fenninger (Aut) 303; 3. Zettel (Aut) 290; 14. Brignone 155. Coppa slalom (3 prove): 1. Hansdotter (Sve) p. 220; 2. Maze (Slo) 209; 3. Pietilae Holmner (Sve) 200; 11. Costazza 71; 17. Moelgg 40. OGGI Slalom maschile (ore 10.30/ 13.30). Pettorali: 1 Matt (Aut), 2 Hargin (Sve), 3 THALER, 4 Hirscher (Aut), 5 Neureuther (Ger), 6 Kristoffersen (Nor), 7 Dopfer (Ger), 8 GROSS, 25 RAZZOLI, 31 DEVILLE, 36 RONCI, 47 TONETTI, 65 BORSOTTI. Coppa slalom (1 prova): 1. Kriostoffersen (Nor) p. 100; 2. Hirscher (Aut) 80; 3. Neureuther (Ger) 60; 5. Thaler 45. TV Diretta su RaiSport 1 ed Eurosport alle ore 10.15 e 13.15.

ex della squadra azzurra, l’al­ toatesino Christian Thoma. So­ lo una Maze così poteva inse­ rirsi fra loro. Quarta la regina uscente della specialità la 19enne statunitense Mikaela Shiffrin che però fra le porte strette pare aver perso lo smal­ to della scorsa stagione. Fatica ad ingranare, in partenza ha sempre bisogno di qualche porta per trovare il ritmo, ma ormai non si può più concede­ re nulla a nessuno. AZZURRE RAMPANTI E’ stata comunque una bella giornata anche per le azzurre, con Chia­ ra Costazza che si è piazzata sesta e Manuela Moelgg, parti­ ta con il pettorale 52, 14a. Ci ha aiutato la neve ghiacciata, ma la Costazza, senza un arretra­ mento dopo la partenza a raz­ zo che nella prima manche l’ha frenata, poteva ambire al po­ dio. «E’ vero – confessa Chiara – quell’errore lo devo proprio correggere. Ma adesso ho tem­ po per allenarmi bene e cresce­ re ancora perché sento di avere ancora ampi margini». Sta sciando bene e se trova mag­ gior continuità infilando sem­ pre due manche come ieri, sul fondo ghiacciato può sempre dire la sua. Chiara ha tecnica e velocità e deve dare definitiva­ mente un calcio alle paure la­

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 Le vittorie in Coppa del Mondo ottenute in tutte le specialità da Tina Maze in tredici stagioni sul massimo palcoscenico

sciatele da un brutto infortu­ nio che le ha fatto perdere qua­ si tre stagioni. E’ stata una grande giornata anche per Ma­ nuela Moelgg, che con questo piazzamento nel prossimo ag­ giornamento delle liste di par­ tenza tornerà definitivamente fra le prime trenta, quindi con un numero sul petto che le per­ metterà di attaccare di più. Il suo è un recupero importantis­ simo in una squadra che in sla­ lom non ha punti di riferimen­ to. La Moelgg scia ad un livello ben superiore di quanto dica la lista di merito, è precipitata lo scorso anno per il mal di schie­ na che le impediva di allenarsi ed esprimersi. Sarebbe impor­ tante per lei prendere il via nel­ le prime posizioni, soprattutto in vista dei Mondiali di febbra­ io per poter andare all’insegui­ mento di quell’oro che gettò via nel 2009 a Val d’Isere.Lo può fare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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FONDO COPPA DEL MONDO: 10 E 15 KM TC

Norvegia top a Davos, Pellegrin 27° Oggi c’è la sprint tl con Pellegrino Il fondo azzurro continua a soffrire: soprattutto a tecnica classica. In Coppa del Mondo a Davos, dominio norvegese nella 15 maschile e 10 femminile, vinte dal capoclassifica Martin Sundby e da Therese Johaug sulla leader Bjoergen con distacchi abissali. Un solo azzurro a punti, Mattia Pellegrin, 27°. Oggi le sprint a skating con F.Pellegrino (già sul podio e in finale al debutto a Davos), Vierin, D.Hofer, Vuerich, Laurent, Debertolis, Baudin e Stuerz. Uomini, 15 km tc: 1. Sundby (Nor) 39’39”7; 2. Toenseth (Nor) a 6”6; 3. Cologna (Svi) a 7”3; 4.

Roethe (Nor) a 16”4; 10. Northug (Nor) a 54”9; 27. Pellegrin a 1’29”9; 42. Noeckler a 2’08”3; 52. De Fabiani a 2’43”1; 53. Clara a 2’47”1. CdM: 1. Sundby (Nor) 491; 22. De Fabiani 74. Donne, 10 km tc: 1. Johaug (Nor) 28’30”8; 2. Bjoergen (Nor) a 42”5; 3. Niskanen (Fin) a 58”5; 4. Haag (Sve) a 1’07”1; 7. Kowalczyk (Pol) a 1’21”7; 42. Baudin a 2’53”8; 46. Scardoni a 3’15”5; 51. Sturz a 3’37”4; 53. Debertolis a 3’48”1; rit. De Martin. CdM: 1. Bjoergen (Nor) 599; 2. Johaug (Nor) 488; 66. Laurent 1. Oggi: sprint tl U e D (dir. Rai Sport 2 ed Eurosport dalle 15.15).

BIATHLON / 1

BIATHLON / 2

Azzurre ancora brave: quarte in staffetta

Taschler si dimette da vice presidente Ibu

Quattro errori al poligono di Nicole Gontier impediscono alla staffetta rosa del biathlon di salire sul podio a Hochfilzen (Aut). Le azzurre (oltre alla valdostana, Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi autrice di un grande recupero e Karin Oberhofer) sono quarte a 17” dalla R.Ceca, terza. Vittoria della Germania (1h11’40”4) sulla Bielorussia della Domracheva, a 21”1. Nella 4x7.5 km uomini, successo della Russia su Francia e Norvegia: ottava l’Italia di Lukas Hofer. Oggi inseg. (11.20-14.15, Eurosport).

Gottlieb Taschler si è autosospeso da vicepresidente Ibu, la federazione internazionale. «Sono rimasto scioccato dalle recenti notizie che mi accusano di essere coinvolto in affari di doping e, ancora peggio, di aver aiutato mio figlio Daniel a ottenere sostanze dopanti scrive l’ex ct azzurro, 53 anni, accusato dalla Procura di Padova di aver affidato il figlio al medico inibito Michele Ferrari per un ciclo di Epo -. Questo non è vero e farò di tutto per chiarire queste gigantesche accuse».

SLITTINO COPPA DEL MONDO A CALGARY

Il doppio azzurro Christian Oberstolz e Patrick Gruber, quinto AP

La Germania è imbattibile Oberstolz-Gruber quinti La quarta vittoria in altrettante gare di Coppa del Mondo di slittino. La detentrice della sfera di cristallo si è imposta anche a Calgary, battendo di 58 e 434 millesimi le canadesi Alex Gough e Arianne Jones; azzurre: 11. Voetter, 14. Robatscher. CdM: 1. Geisenberger 400; 15. Voetter 85. Nel doppio settima vittoria (4 su 4 quest’anno) per

Eggert/Benecken: iI duo tedesco ha preceduto di 39 millesimi i connazionali Wendl/Arlt, terzo posto per i canadesi WAlker/Snith a 208 millesimi. Azzurri: 5. Oberstolz-Gruber, 8. Rieder-Rastner, 11. GruberKainzwaldner. CdM: 1. Eggert/Benecken 400. Nella notte italiana il singolo con Fischnaller.

Pallanuoto R La nona giornata

Recco in emergenza: che fatica battere il Posillipo N ella 9a giornata, la Pro Recco, senza sei gioca­ tori (Pastorino, Giorget­ ti Aicardi, Felugo, Lapenna e Di Fulvio) e col tecnico Milanovic squalificato, fatica a battere il Posillipo. PRO RECCO-POSILLIPO 8-6 (3-2, 2-3, 1-1, 2-0) Pro Recco: Tempesti, Prlainovic 2, Figlioli 1, Giacoppo 1, A.Fondelli 1, A.Ivovic 2, N.Gitto; Figari 1, Davin, Cipollina, Vara, Bassani, Dufour. All. Milakovic. Posillipo: Caruso, Dolce, Klikovac, Radovic 1, Renzuto 1, Gallo 1, Bertoli 1; Foglio 1, Saccoia 1, Ferraro, Russo, Mauro, Negri. All. Cufino. Arbitri: Caputi e Fusco. Note: sup.num. Pro Recco 7 (4 gol), Posillipo 6 (1). (i.v.) Nell’ultimo tempo decidono le reti di Giacoppo (in superiorità) e Figlioli.

FLORENTIA-BRESCIA 7-14 (1-2, 1-4, 1-4, 4-4) Florentia: Mugelli, Gambacorta, Generini, Coppoli 2, Brancatello , Gobbi, Ercolano 2; Panerai 2, Bosazzi, Dani, Tan Feihu 1. N.e. Gragnani, Cicali. All. Vannini. Brescia: Del Lungo, Molina 2, Rizzo 3, Nora 2, Bodegas, D.Fiorentini 1, Napolitano 1; Bruni, Guerrato 1, Pagani 1, Giorgi 2, N.Presciutti 1, Dian. All. Bovo. Arbitri: Pinato e Sponza. Note: sup. num. Florentia 6 (1), Brescia 10 (3). Usc. 3 f. Generini 3° t., Gobbi 4° t. (a.p.) Vittoria ampia del Brescia, ma senza umiliazione per la Florentia che mostra lievi miglioramenti. S.MANAGEMENT-CAN.NAPOLI 11-10 (2-2, 2-2, 2-3, 5-3) Bpm Sport Management: Volarevic, M.Luongo 3 (2 rig.), Binchi, Zimonjic, D.Filipovic 4 (1 rig.), A.Di Fulvio, B.Ivovic 1, Steardo, M.Lapenna, Bini 1, Razzi

Andrea Fondelli (Recco) CIAMILLO

1, Sadovyy 1, Conti. All. Baldineti. Canottieri Napoli: Turiello, Buonocore 1, Lanfranco, Migliaccio 3, Dar.Brguljan 3, Borrelli, Ronga, Campopiano 1, G.Mattiello, Velotto 1, Baraldi 1, Esposito, Vassallo. All. Zizza. Arbitri: Collantoni e Navarra. Note: sup.num. Sport Management 9 (3), Can.Napoli 15 (5). Usc. 3 f. Razzi 3° t., Binchi 4° t. Esp. Baraldi 2° t. per gioco violento, Velotto e Baldineti 3° t. per proteste. (giu.ma.) A Monza una partita molto equilibrata (Volarevic e Turiello in evidenza in avvio), il finale è della Sport Management. ROMA VIS NOVA-SAVONA 5-7 (1-2, 0-2, 3-2, 1-1) Roma Vis Nova: Bonito, Pappacena, Murro, Rugora, Banovac 1, Parisi, Spinelli1, Innocenzi 1 rig., Vitola 1, Rigo, Reynolds 1, Cuccovillo, Nicosia. All. Ciocchetti. Carisa Savona: Antona, Alesiani 1, Damonte 3, Colombo 1, L.Bianco, Pesenti, Mistrangelo, Fulche-

ris, G.Bianco, Tomasic, Agostini 1, G.Fiorentini 1, Missiroli. All. Angelini. Arbitri: L.Bianco e Ercoli. Note: sup. num. Vis Nova 10 (1), Savona 19 (4). Usc 3 f. L.Bianco, Pappacena 4° t. (g.sc.) Tanti rimpianti per la Vis Nova (anche un rigore fallito da Cuccovillo per mancata esecuzione nel 4° tempo sul 5-6). Damonte, il migliore, ha chiuso i giochi a 3’10” dalla fine. LAZIO-BOGLIASCO 14-9 (1-1, 5-3, 4-3, 4-2) Lazio: Vespa, Samuels 1, Di Rocco 2, Africano 1, Gianni 1, Colosimo, Cannella 1, Vittorioso 4 (1 rig.), Leporale 1, A.Calcaterra 2, Maddaluno 1, Mele, Correggia. All. Formiconi. Bogliasco: Prian, De Trane 1, A.Di Somma, Gavazzi, E.Di Somma, Ravina 1, Loomis 1, Monari 1, Boero, Guidaldi 2, Guidi 1, Deserti 2, Insollitto. All. Bettini. Arbitri: Centineo e Colombo. Note: s. num. Lazio 13 (7), Bogliasco 9 (4). Usc. 3 f. Deserti 4° t.

(g.sc.) Quarto risultato utile consecutivo della Lazio che batte il Bogliasco grazie a un gran Vittorioso (4 reti). Gara dal secondo tempo nelle mani dei biancocelesti che si levano dalla zona calda della classifica. L’anticipo: Como-Carpisa Yamamay Acquachiara 5-11. Classifica: Brescia 27; Pro Recco 24; Sport Management 22; Acquachiara 21; Can.Napoli, Savona* 12; Lazio 10; Como *9; Posillipo*, Bogliasco*, Roma Vis Nova 6; Florentia 0. (*una partita in meno) Prossimo turno (20/12): SavonaSport Management, Brescia-Roma Vis Nova, Acquachiara-Pro Recco (19/12), Como-Bogliasco, Posillipo-Florentia, Can.Napoli-Lazio. SETTEROSA A Roma, 9-9 nell’amichevole tra Italia e Cina. Frassinetti ha toccato le 200 presenze azzurre.


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Basket R La decima giornata

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

Venezia-Reggio sfida primato E non pensiate che scoppino...

GLI ANTICIPI

Roma rimonta Gaines «ruba» e salva Avellino

1Due novità al vertice: negli ultimi anni

le rivelazioni hanno resistito fino alla fine Luca Chiabotti

L

a novità è che Venezia­ Reggio Emilia è la sfida per il primo posto. Non che sia interpretata da novità al massimo livello. Due anni fa al vertice dopo 9 giornate c’erano Varese e Sassari, non solo al co­ mando ma interpreti di una pallacanestro diversa, più spet­ tacolare. L’anno scorso con Sas­ sari e l’eterna Siena, in testa c’era Brindisi. Nove giornate cominciano a delineare i rap­ porti di forza di un campionato: se consideriamo la classifica a questo punto della stagione, nel 2010, Caserta restò seconda fino alla fine, come Varese e Sassari nel 2013. L’anno scorso, Brindisi finì quinta. Solo Biella, nel 2012, uscì dai playoff dopo aver raggiunto il secondo po­ sto. Bisogna essere cauti nel ca­ talogare Venezia­Reggio Emilia come una bella favola di inizio campionato, soprattutto adesso che la Grissin Bon giocherà solo in Italia e l’Umana ha aggiunto un altro giocatore importante. NELSON Nell’Umana debutta Spencer Nelson, ex senese n.4 nel roster di Recalcati dopo Vig­ giano, Ress e Ortner. Se sfida nuova deve essere, aggiungia­ moci che Hrvoje Peric si presen­ ta nella vesti inedita di miglior realizzatore in campo, 15 punti di media, l’unico confermato dall’Umana dell’anno passato. Ed è significativo che, della sfi­ da di oggi, Carlo Recalcati indi­ chi un giocatore italiano di 2.15, Riccardo Cervi, come l’elemento in grado di spostare i termini della sfida. «Reggio Emilia è una squadra molto ma molto interessante — dice — al di la del valore, propone solu­ zioni tattiche differenti davanti alle quali dovremo essere pron­

ti. Cambia molto in attacco e in difesa con Cervi, che alza il li­ vello di intimidazione, o con Lavrinovic che invece dà una doppia dimensione».

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MILANO-CASERTA (l.b.)Squadre al completo, con Caserta ci sarà anche Gaines vicino al taglio. Ratificate le dimissioni di Atripaldi. Arbitri: Taurino, Aronne, Quarta. VARESE-BOLOGNA (a.f.-n.z.) Varese al completo, eccetto Kangur, Pozzecco ha scontato la squalifica. Virtus con Hazell in dubbio per una botta a un tallone, Imbro’ sente dolore al ginocchio operato ma ci sarà. Portannese ancora fuori. Arbitri: Sahin, Chiari, Caiazza. Televisione: 20.30 RaiSport 1. VENEZIA-REGGIO EMILIA (m.c.-f.p.) Taliercio esaurito, Recalcati recupera Jeff Viggiano pronto al debutto anche Spencer Nelson. Grissin Bon ancora priva di Kaukenas e con Darjus Lavrinovic da operare.

74

PISTOIA

70

ROMA

70

BRINDISI

83

(23-12, 48-34; 58-50)

(21-17, 32-30; 47-52)

SIDIGAS AVELLINO: Gaines 11 (1/4, 2/2), Banks 12 (3/6, 1/3), Hanga 9 (2/6, 0/4), Harper 21 (6/9, 3/7), Anosike 13 (6/8); Cadougan 5 (1/1, 1/1), Lechthaler, Cavaliero 2 (1/3), Trasolini 1. N.e.: Cortese, Gioia, Severini. All.: Vitucci.

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA: Hall 8 (0/2, 2/3), Brown 21 (2/6, 1/3), Williams 15 (3/6, 3/9), Milbourne 11 (4/7, 0/3), Johnson 7 (3/5); Filloy 7 (1/1, 1/2), Cinciarini 1 (0/4, 0/3), Magro . N.e.: Bianchi, Mastellari, Severini. All.: P.Moretti.

ARBITRI: Mazzoni, Bettini, Di Francesco. NOTE – T.l.: Ave 13/20, Rom 5/6. Rim.: Ave 34 (Anosike 13), Rom 31 (De Zeeuw 8). Ass.: Ave 18 (Banks 6), Rom 17 (Stipcevic 7). Progr.: 5’ 13-7, 15’ 33-22, 25’ 54-43, 35’ 63-57. Usc. 5 f.: Jones 37’13’’ (65-65). F. antisp.: Jones 5’47’’ (13-7). F. tecn.: panchina Roma 34’39’’ (63-57). Spett. 2100 per 18.000 euro. AVELLINO - Avellino riscatta la sconfitta al fotofinish di Bologna vincendo allo stesso modo contro Roma dell’ex Dalmonte, indimenticato coach della storica promozione in A del 2000. Gara dal doppio volto con la Sidigas padrone del campo nei primi 20’ (Harper ed Anosike i migliori) dove sale fino al +17 del 19’ (48-31) per poi andare in confusione in 19’ della ripresa, nei quali Roma, già in rimonta nel terzo quarto, ha poi piazzato il break di 15-3 nell’ultimo periodo con cui ha ribaltato la gara (63-65 al 37’; 66-68 al 39’). Con l’inerzia in mano, ecco il colpo di coda di Avellino che nell’ultimo minuto impatta con Banks, quindi mette la freccia decisiva con Gaines che a 30’’ dalla fine vola a canestro intercettando un passaggio errato di Triche a Stipcevic. Ed è lo stesso Gaines a chiudere la gara a 7’’ dalla fine con un 2/2 dalla lunetta. Luca Dalmonte vuole precisare: «Premesso che non ho capito la triste decisione di non avere i nostri tifosi per una presa di posizione gratuita, sulla gara abbiamo avuto un impatto negativo per cattiveria e forza mentale, concedendo 48 punti nei primi 20’». Frank Vitucci è contento: «Successo meritato senza ombre e dubbi con il nostro primo tempo migliore di quelli finora prodotti. Alla fine la lezione di Bologna è servita per Gaines e la gestione dei possessi decisivi». Luigi Zappella

Julyan Stone, 26 anni, dopo un inizio difficile, s’è sbloccato LAPRESSE

LA GUIDA In campo alle 18.15 Varese-Bologna 20.30 su RaiSport1

AVELLINO

ACEA ROMA: Triche 9 (2/6, 1/2), Gibson 6 (0/1, 2/5), Ejim 4 (2/3, 0/2), Jones 10 (0/2, 3/3), Morgan 12 (5/9); Stipcevic 6 (0/3, 2/6), De Zeeuw 15 (3/4, 3/8), D’Ercole 6 (0/1, 2/4), Sandri 2 (1/1). N.e.: Kushchev, Finamore, Pulazzi. All.: Dalmonte.

CERVI Cervi, 23 anni, 24’ di me­ dia in campo, 70% al tiro, pri­ mo nelle stoppate, è davvero la chiave anche in previsione az­ zurra. E’ con un centro come lui che Reggio Emilia mostra l’ani­ ma preferita se incassata la brutta notizia dell’operazione e dell’addio a Darjus Lavrinovic, il pivot che non ha giocato an­ cora per un duplice infortunio, la società deciderà probabil­ mente di rinunciare anche al gemello Ksystof, più ala pivot, che l’ha sostituito finora ma uti­ lizzato sempre di meno, per cercare un uomo più possente in area. Scelte future, oggi si gioca così, per il primato, per la prima volta.

Arbitri: Martolini, Rossi, Paglialunga. CREMONA-PESARO (a.r.-cam.ca.) Vanoli ancora senza Clark (infortunio muscolare), Pesaro senza Myles (lesione all’adduttore della gamba sinistra) per almeno un mese. Arbitri: Baldini, Borgioni, Weidmann CAPO D’ORLANDO-CANTU’ (s.p.-p.t.) Ancora tre importanti assenze per l’Upea: Pecile, Bianconi e Nicevic. Al completo Cantù. Arbitri: Lamonica, Bartoli, Attard. TRENTO-SASSARI (domani) Arbitri: Paternicò, Lo Guzzo, Morelli. Televisione: ore 20, RaiSport 1. CLASSIFICA: Venezia 16; Reggio Emilia, Milano 14; Sassari, Brindisi* 12; Cremona, Trento, Avellino* 10; Bologna (pen. -2), Pistoia*, Cantù, Roma* 8; Varese, Capo d’Orlando 6; Pesaro 4; Caserta 0. *una gara in più  BASCIANO PRESIDENTE Pietro Basciano è stato eletto presidente della Lega Nazionale Pallacanestro con 207 voti contro i 102 dello sfidante Marco Tajana. Il consiglio della A-2 Gold è

formato da Betti (Ferentino), Martelli (Casale) e Lardinelli (Jesi). Oggi in Gold (ore 18): Angelico BiellaLighthouse Trapani, Centrale Latte Brescia-Moncada Agrigento, ForlìTrieste, Dinamica Mantova-Veroli, Assigeco Casalpusterlengo-Tezenis Verona, Manital Torino-Sigma Barcellona, Fmc Ferentino-Novipiù Casale. Domani: Jesi-Napoli Classifica: Verona 18; Brescia 16; Casale, Ferentino, Torino 14; Mantova, Trieste 12; Biella, Trapani, Barcellona 10; Napoli, Jesi 8; Casalpusterlengo 6; Forlì 5 (pen. -3); Veroli 4.  A-1 DONNE: Ieri: Ragusa-LaSpezia 76-40, Orvieto-Cagliari 91-64, Battipaglia-Venezia 72-65. Oggi (ore 18): Parma-Napoli, Vigarano-Trieste, Lucca-Umbertide, Schio-San Martino DL. Classifica: Ragusa* 24; Schio 18; Umbertide 16; San Martino DL, Venezia* 14; Lucca, Battipaglia*, Cagliari* 12; Napoli 10; Parma 8; Vigarano, La Spezia*, Orvieto* 6; Triestina 2. * una gara in più

Pullen e Denmon 50 punti: Brindisi passa a Pistoia

ENEL BRINDISI: Pullen 26 (4/7, 3/7), Denmon 24 (5/9, 4/9), Turner 3 (0/1, 1/2), James 4 (2/6, 0/4), Mays 13 (6/11); Harper 6 (3/7, 0/2), Bulleri 6 (2/3 da 3), Cournooh (0/1), Zerini 1. N.e.: Altavilla, Calò. All.: Bucchi. ARBITRI: Lanzarini, Biggi, Calbucci. NOTE - T.l.: Pis 23/28 , Bri 13/16. Rimb.: Pis 40 (Johnson 12), Bri 36 (James 9). Ass.: Pis 12 (Hall 5), Bri 13 (Pullen 4). Progr.: 5’ 15-5, 15’ 2423, 25’ 39-43, 35’ 60-62. Usc. 5f.: Brown 39’ 42” (70-78). Sp. 4000. PISTOIA – La coppia PullenDenmon segna 50 punti e stende Pistoia, l’Enel si mantiene nella parte nobile della classifica. «Ci vogliono giocatori come questi per vincere le partite» gongola Bucchi, ma l’allenatore se l’era vista brutta, sotto di 10 già al 5’. Pullen l’ha tenuta a galla, mentre Denmon con 15 punti dell’ultimo quarto è il match winner. In Puglia è atteso il centro nigeriano Michael Eric, 26 anni, 208 cm uscito da Temple University, che stava giocando in Grecia, per sostituire l’infortunato Simmons. La Tesi Group si era illusa, anche al 13’ sul più 5, ma la crescita di Mays, fin lì impalpabile, scava il solco al 25’ con canestri e tante piccole cose utili. Nell’ultimo quarto si segna solo da tre, Bulleri infierisce e Brindisi è abile a tenere a distanza i padroni di casa, arrivando al massimo vantaggio proprio sulla sirena. A niente è valsa la prestazione di Brown tra i biancorossi, con uno straordinario 14/15 dalla lunetta, è l’ultimo ad arrendersi, però subire 31 punti nell’ultima frazione è stato fatale. Brindisi dimostra su questo campo di trovarsi a proprio agio, aveva vinto lo scorso anno (ed anche nella finale di Legadue di tre anni fa), cancellando lo sconfitta interna di domenica scorsa con Varese. «Una notizia aver tenuto gli avversari a 70 punti» sottolinea il tecnico dei pugliesi. L’analisi di coach Moretti è lucida: «Metterei sul banco degli imputati le palle perse e le basse percentuali di tiro che hanno caratterizzato la nostra partita, tranne nei primi 5’. Ci hanno tolto il ritmo». Filippo Laico

NBA

Kobe a 8 punti da Jordan: stanotte può superarlo 1La lunga sfida per la corona del più grande di sempre, oggi propone un sorpasso storico. Ma LeBron è già in scia

Michael Jordan, oggi 51 anni, e Kobe Bryant, 36: due miti REUTERS

A

Kobe Bryant mancano 9 punti per superare Mi­ chal Jordan e issarsi al terzo posto tra i migliori mar­ catori della storia della Nba dietro a Jabbar e Karl Malone. E se il calcolo delle probabilità è una scienza più o meno esat­ ta, ci riuscirà proprio stanotte, contro Minnesota: Kobe ha re­ alizzato 9 o più punti nel 98.9% delle partite disputate negli ultimi 10 anni, l’ultima eccezione, il 16 dicembre del 2013 contro Atlanta. A San An­ tonio, venerdì notte, sembrava in orario per il sorpasso dopo aver realizzato 11 punti nel primo quarto sui 30 necessari. Ma ha sbagliato gli ultimi 5 tiri

compreso quello alla fine dei tempi regolamentari, finendo 7/22. Soprattutto ha dato 9 as­ sist preferendo i passaggi al ti­ ro. S’è fermato a 22 nonostan­ te l’overtime, e il canestro del­ la vittoria è stato di Nick Young, da 10 metri a 7” dalla fine.

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 Partite che mancano a LeBron James, alla attuale media di realizzazione, per superare Jordan. Cioè meno di 4 stagioni complete

SORPASSO Tanto Kobe sa che il sorpasso numerico è solo questione di (poco) tempo: quello che veramente Bryant ha sempre invidiato, e cercato di battere, di Jordan sono i ti­ toli vinti, 6­5 per MJ, ma con i tempi che corrono ai Lakers è difficile che a 36 anni possa mai riconquistare l’anello. La

 Partite che Jordan ha giocato in meno rispetto a Bryant: infatti la sua media è superiore, 30.1 a 25.4. LeBron è a 27.4, dietro solo a MJ e Chamberlain

voglia però c’è: «Voi figli di p.... vi state allenando di m....» è il succo di quel che ha detto ai compagni alla vigilia della gara con gli Spurs. La reazione c’è stata. E stasera potrà ripar­ tire la sfida tra i tifosi di Jordan e quelli di Kobe su chi sia stato il più grande di sempre, con LeBron James già in scia per superare le due grandi stelle. Nella gara di San Antonio, Be­ linelli ha realizzato 9 punti in 20’. E ieri, i Golden State War­ riors hanno portato a 15 le vit­ torie consecutive (bilancio 20­2, primo assoluto) contro Dallas. I Lakers, e il loro mito, sono lontani, sorpasso o no. Risultati Ieri: Dallas-Golden State 98-105 (Ellis 24; Curry 29). Venerdì: Chicago-Portland 115-106; Washington-LA Clippers 104-96; Atlanta-Orlando 87-81; Boston-New York 95-101; Brooklyn-Philadelphia 88-70; TorontoIndiana 106-94; Memphis-Charlotte 113-107 (2 t.s.); Minnesota-Oklahoma City 92-111; New Orleans-Cleveland 119114; Phoenix-Detroit 103-105; Utah -Miami 95-100; San Antonio -LA Lakers 110-112 (t.s.). 

TOP SCORER MARCATORI OGNI EPOCA K. ABDUL JABBAR KARL MALONE MICHAEL JORDAN KOBE BRYANT WILT CHAMBERLAIN SHAQUILLE O’NEAL MOSES MALONE ELVIN HAYES DIRK NOWITZKI HAKEEM OLAJUWON OSCAR ROBERTSON DOMINIQUE WILKINS MARCATORI MEDIA PARTITA MICHAEL JORDAN WILT CHAMBERLAIN LEBRON JAMES ELGIN BAYLOR KEVIN DURANT JERRY WEST ALLEN IVERSON BOB PETTIT GEORGE GERVIN OSCAR ROBERTSON KOBE BRYANT CARMELO ANTHONY

PUNTI 38.387 36.928 32.292 32.284 31.419 28.596 27.409 27.313 27.200 26.946 26.710 26.668 PUNTI 30,12 30,07 27,47 27,36 27,32 27,03 26,66 26,36 26,18 25,68 25,46 25,20


Tennis R L’intervista

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A TU PER TU

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CONTENUTO PREMIUM

Fognini «CATTIVO? SOLO FLAVIA MI CAPISCE»

PENNETTA E FABIO COPPIA D’ASSI

IL N. 1 AZZURRO: «VIVE LE MIE STESSE SITUAZIONI, IMPARERÒ DA LEI A GESTIRMI. FACILE PARLARE DAL DIVANO DI CASA...» L’INTERVISTA di VINCENZO MARTUCCI

L’

Harbour è tutto suo e del­ lo sponsor Adidas. Del suo sorriso, di quell’umanità così sconosciuta ai più e così dif­ ferente da quella che esprime sul campo. Come toccano con mano frotte di ragazzini che pal­ leggiano con lui, e collezionano foto e autografi di Fabio Fognini, il numero 1 del tennis italiano, il 20 del mondo, il campione a in­ termittenza degli ultimi due an­ ni. «Se fuori fosse come quando gioca sarebbe un dramma, inve­ ce è un bravissimo ragazzo, pec­ cato che pochi lo sappiano dav­ vero», chiosa papà Fulvio.

Ad aprile, a Montecarlo, da numero 13 del mondo, ha sfidato il 12, Tsonga: la sua stagione è finita su quel 7-5 3-4 30-0? «No, non sono d’accordo. Dopo quel torneo ho fatto bene so­ prattutto a Cincinnati, è vero, ma se devo individuare il torneo dove veramente c’è stata la svol­ ta della stagione, dico New York. Sapevo che era un’occasione». Proprio agli Us Open, quando ha perso contro Mannarino, lei ha detto: «Sono disgustato del mio tennis». «Appunto. Dopo, è diventata molto dura».

Quest’anno s’è vergognato qualche volta di sé? «Mi è dispiaciuta soprattutto quella parola sbagliata con Fabio Fognini, salutiamo il 2014 Krajinovic. Perché non sono io, che se ne va. non sono razzi­ «Voglio guardare sta. E’ stato un il bicchiere mez­ CLASSIFICA sfogo del mo­ zo pieno: sono ar­ mento, sbagliato, rivato a 150 punti che è stato subito dai “top ten”, e ho riportato ed am­ chiuso la seconda plificato moltissi­ stagione conse­ mo». cutiva fra i primi La miglior posizione 20. In definitiva, Colpa dei giornaliè stata una sta­ in classifica sti, come sempre. gione bella al mondiale di Fognini «Non voglio fare 50%». (prima volta, marzo polemiche. Ma in 2014). Oggi è 20° Italia siamo sem­ Guardiamo la parpre più tifosi che te mezza vuota sportivi, e mettia­ del bicchiere. TITOLI mo più in eviden­ «La prima metà za le cose negati­ del 2014 è stata ve». molto positiva, mi sono preso Però lei stesso ha tante soddisfa­ ammesso più volzioni e ho creato te: «Scusate, ho I tornei Atp vinti da nuove aspettati­ perso la testa». Fognini in singolare: ve, soprattutto «Non sono male­ dentro di me. Poi Amburgo e ducato, ho avuto ho accusato pres­ Stoccarda 2013, reazioni sbagliate sioni e tensioni, Vina del Mar 2014 che hanno fatto anche grazie a male più a me che voi amici giornalisti, che pure a qualsiasi altro. Me ne dispiace, fate il vostro lavoro, lo capisco. E ma Fabio Fognini non è soltanto ho fatto sempre più fatica. Ho questo». anche combinato qualche pa­ sticcio, di cui ho pagato le conse­ Ha perso partite assurde: a Pariguenze». gi Bercy, contro il numero 176 del mondo, Lucas Pouille. Che vuol dire quando ripete: «Ci «Non è questione di classifica: ho messo la faccia»? quel francese è giovane ed è for­ «Che io sto là, al centro del cam­ te, ne sentiremo parlare. E’ stata po, sotto i riflettori, e tutti vedo­ una brutta sconfitta in una lista no perfettamente le mie reazio­ bella lunga». ni. Anche le più piccole. Chi giu­ dica da casa, col telecomando in Lì, a fine partita ha anche litigato mano, che ne sa di quant’è dura con un arbitro bravo, e amico, giocarsi punto dietro punto, ga­ come Carlos Bernardes. me dietro game, partita dietro «Sì, ma anche lui lì ha sbaglia­ partita? Bisogna rimanere sem­ to... Comunque, non devo litiga­ pre concentrati, sul pezzo. Il re con l’arbitro. E basta. Ho sba­ tennis è uno sport complicato». gliato».

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Peggio ancora ha fatto a Pechino con Chuhan Wang, numero 553 del mondo. «Sì, forse quella è stata la partita dove ho giocato davvero male male». Parliamo della vittoria più bella. «Anche per il momento, per l’im­ portanza, perché era in Davis, ed era un “top 3”, direi Murray a Napoli». Pensavamo che rispondesse: Fla-

via Pennetta, la collega con cui è fidanzato. «Flavia è molto importante, mi capisce meglio di tutti perché anche lei vive le mie stesse situa­ zioni. La nostra è una bella sto­ ria. Magari abbiamo program­ mazioni diverse di tornei, ma adesso per esempio, siamo insie­ me, qui a Milano. Non siamo perfetti, ma siamo felici». Flavia ha detto: «Fabio deve imparare ad accettare la sua imperfe-

zione, in partita. La normalità è giocare male, e vincere. In quei momenti lì o ti accetti così come sei, oppure scappi». «E ha ragione. Di sicuro devo im­ parare da lei a gestire momenti difficili come uno scadimento di forma. Lei l’ha fatto, al Masters B di Sofia, dov’è arrivata stanca, ma ha saputo giocare comunque al massimo. Io ho tanti anni da­ vanti a me, e devo riuscirci». Il problema è più la gestione dei

 Fabio Fognini, 27 anni, e Flavia Pennetta 32, numero 12 al mondo in singolare 10 titoli Wta in carriera. La Pennetta e Fognini sono usciti allo scoperto come coppia grazie a un selfie postato su Twitter a marzo di quest’anno, dopo la straordinaria vittoria della brindisina a Indian Wells.

nervi o della concentrazione? «Per quanto mi riguarda parte tutto dalla gestione delle energie. Perché il mio gioco si basa molto sul fisico. E se sono scarico chia­ ramente accuso anche di testa, di tutto. Faccio troppa fatica a livel­ lo mentale e poi reagisco in modo esagerato. Come è successo nella seconda parte della stagione, quand’ero sempre più vuoto, in campo. Io devo essere sempre al top con le forze, per rendere». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Pallavolo R Superlega: l’anticipo

OGGI 10a GIORNATA INIZIO ORE 18

MONZA-MILANO (ore 17, RaiSport) (giu.ma.) Diagonale Jovovic (in dubbio)-Padura Diaz, Elia e Gotsev centrali, Galliani e Botto schiacciatori, De Pandis libero. Milano conferma: KauliakamoaBencz opposto, Veres-Preti, Valsecchi-De Togni, Rizzo libero.

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

MODENA-LATINA (p.r. - p.a.) Modena a caccia dell’8° 3-0 consecutivo. N’Gapeth e Kovacevic, poi Bruninho-Vettori, centrali Verhees-Piano, Rossini libero. Con Urnaut e Semenzato ristabiliti, Blengini dovrebbe affidarsi a SottileStarovic, Van de Voorde-Rossi, Skrimov-Rauwerdink, libero Manià.

VERONA-RAVENNA (r.pu. - s.cam.) Verona punta a concludere 5° l’andata. Giani schiera Coscione-Gasparini, Deroo-Sander, Zingel-Anzani, Pesaresi libero. Koumentakis in forse, pronto Zappoli. Cebulj martello, diagonale CavannaRenan, Cester e Mengozzi al centro. Bari e Goi liberi.

PIACENZA-MOLFETTA (m.mar. - f.v.) Radici conferma il sestetto Vermiglio-Poey, OstapenkoAlletti, Massari-Zlatanov e Mario Junior libero. Molfetta in emergenza senza Piscopo, Noda Blanco e Blagojevic: Bossi e Candellaro centrali, diagonale Hierrezuelo-Kooistra, Del Vecchio e Sket in banda, Romiti libero.

Parodi il perfezionista «Macerata, possiamo fare molto meglio»

A-1 DONNE Scandicci k.o. Casalmaggiore avvicina la vetta

1Perugia battuto, ma lo schiacciatore non si accontenta:

«Ora pensiamo al Belgorod in Champions. Possiamo batterli» Mauro Giustozzi

MACERATA

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PERUGIA

1

MACERATA

I

l fortino Fontescodella re­ sta inespugnabile mentre si ferma dopo 9 vittorie consecutive (compresa la Champions) la corsa di Peru­ gia. Una gara che ha offerto emozioni ma anche tanti erro­ ri. Simone Parodi, è stata una sfida equilibrata e che la Lube si è aggiudicata in rimonta. «Francamente non è che abbia­ mo disputato una grandissima partita. Potevamo e dovevamo fare meglio e di più. E’ stata una sfida che abbiamo vinto ma che potevamo anche perde­ re. Su questo dobbiamo riflet­ tere per i prossimi impegni». Tanti errori soprattutto in battuta.

(23-25, 25-23, 26-24, 27-25) CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA Baranowicz 4, Kovar 11, Stankovic 9, Sabbi 24, Parodi 13, Podrascanin 11; Henno (L), Kurek, Shumov, Paparoni (L), Monopoli. N.e. Bonacic. All. Giuliani. SIR SAFETY PERUGIA Beretta 1, Paolucci 1, Maruotti 16, Barone 8, Atanasijevic 15, Fromm 14; Giovi (L), Buti 3, Vujevic, Maruotti 16, Tzioumakas, Fanuli (L). N.e. Cricco. All. Grbic. ARBITRI Gnani e Bartolini. NOTE Spettatori 2023, incasso di 8430 euro. Durata set: 27’, 28’, 34’, 34’ totale 123’. Lube: bs. 26, v. 3, m. 12, 2L. 13, e. 39. Sir Safety: bs. 18, v. 6, m. 5, 2L. 10, e. 29. Nel quarto set cartellino rosso alla Sir Safety. Trofeo Gazzetta 6 Parodi, 5 Sabbi, 4 Podrascanin, 3 Maruotti, 2 Stankovic, 1 Barone.

«Guardate, se vi dico che pro­ prio questa settimana ci siamo allenati con maggior frequenza proprio in questo fondamenta­ le mi credete? Che vuol dire, che ci siamo allenati troppo? No, sono gare che nascono in questo modo. Diciamo che per il valore dei giocatori in campo, possiamo fare molto meglio». E’ una Lube che nel punto a punto, ha fatto valere la sua esperienza superiore. «Mettiamola in questo modo però certamente la nostra pre­ stazione non è stata di quelle memorabili. Abbiamo possibi­ lità tecniche molto superiori e dobbiamo essere in grado di ti­ rarle fuori meglio anche perché gli avversari che ci attendono sono di gran levatura. Però, se riusciamo a vincere partite del genere significa che quando giocheremo meglio potremo toglierci altre soddisfazioni.

SANSEPOLCRO-TRENTO (an.me. - ni.ba.) Nell’Altotevere ballottaggio come opposto tra Maric e Baroti. Corvetta-Maric, MazzoneAganits, Della Lunga-Randazzo, Tosi libero. Stoytchev recupera Lanza (spalla destra). Zygadlo-Nemec, Lanza e Kaziyski martelli, Birarelli-Solé centrali, Colaci libero.

Simone Parodi, 28 anni, schiaccia contro il muro di Perugia ZANI

Siamo una grande squadra e vogliamo dimostrarlo». L’assenza del palleggiatore De Cecco vi ha favorito? «Sicuramente averlo o meno contro non è la stessa cosa. Ma devo spezzare una lancia a fa­ vore di Paolucci. Un giocatore che è da tempo nella rosa di Pe­ rugia, conosce bene l’ambiente ed i compagni. È una riserva so­ lo numericamente perché ha dimostrato di poterci stare, e bene, in Superlega». Adesso c’è il Belgorod campione d’Europa per la prima gara di ritorno di Champions League. «Sì, dobbiamo resettare subito

e concentrarci sui russi. Ci at­ tende un lungo viaggio e una gara difficile. Al Fontescodella con loro siamo arrivati vicini al tie­break. Sono convinto che possiamo vincere in Russia». E con un Parodi così questa Lube può riuscire nell’impresa? «Sto bene e sto giocando con continuità. Questa è la cosa che forse mi era mancata lo scorso anno». © RIPRODUZIONE RISERVATA

CLASSIFICA Macerata 25, Modena 24, Perugia 19, Trento 18, Verona 15, Latina 15, Ravenna 15, Piacenza 11, Molfetta 9, Sansepolcro 6, Padova 5, Milano 2, Monza 1

POMI’ CASALMAGGIORESCANDICCI DEL BENE 3-1 (25-22, 25-18, 25-27, 25-18) CASALMAGGIORE: Ortolani 18, Skorupa 1, Bianchini 16, Gibbemeyer 8, Tirozzi 20, Stevanovic 15; Sirressi (L), Gennari. Ne: Zago, Agrifoglio, Klimovich, Quiligotti (L). All. Mazzanti. SCANDICCI: Perinelli 8, Vincourova 3, Stufi 11, Garzaro 8, Lipicer 13, Muresan 16; Ruzzini (L), Vanzurova 5, Menghi, Astarita, Lussana (L). Ne: Scacchetti. All.: Bellano. ARBITRI: Frapiccini e Lot. NOTE – Spettatori 1200 circa. Durata set: 27’, 24’, 30’, 25’; tot. 106’. Casalmaggiore: bs. 13, v. 6, m. 10, sl. 6, e. 8. Scandicci: bs. 5, v. 2, m. 9, sl. 3, e. 13. Tr. Gazzetta: Bianchini 6, Ortolani 5, Gibbemeyer 4, Lipicer 3, Tirozzi 2, Stufi 1. VIADANA – (gio.gar.) Primo set combattuto. Seconda parte senza storia. Il terzo parziale sembra riaprire tutto ma nel quarto la Pomì con Ortolani in crescita porta a casa i 3 punti. PROGRAMMA (9a giornata, ore 18) Busto Arsizio - Piacenza, Conegliano - Modena, Novara Bergamo, Firenze - Urbino (domani ore 20.30), Montichiari - Forlì . CLASSIFICA Modena 21, Casalmaggiore, Novara 20, Conegliano 16, Piacenza 15, Bergamo 14, Busto Arsizio 13, Montichiari 11, Firenze 7, Scandicci 6, Forlì 4, Urbino 0.


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1BOXE: KLITSCHKO PAPA’ Wladimir Klitschko, re dei massimi Wbo, Ibf e Wba è diventato

TUTTENOTIZIE ATLETICA/1

Antidoping Iaaf Il responsabile non s’è dimesso E’ in pensione  La bufera cha sta travolgendo la Iaaf assume le sembianze di un giallo internazionale. Gabriel Dollè, il responsabile francese della federazione internazionale, non ricopre più il ruolo. Ma non perché dimessosi nelle scorse ore in seguito a un confronto con la commissione etica della federazione stessa che indaga circa le accuse tedesche di doping sistematico in Russia. Più semplicemente – a sentir lui – perché in settembre è andato in pensione. E’ quanto ha dichiarato al quotidiano L’Equipe nell’edizione di ieri. Il dirigente transalpino non ha né smentito né confermato di essere stato ascoltato dalla commissione, ma non ha volutamente fornito alcun particolare relativo ai contenuti dell’incontro. Ha solo aggiunto che sugli atleti russi l’attenzione è da tempo particolarmente alta e che l’introduzione del passaporto biologico, benché positiva, ha portato a diversi problemi di interpretazione dei dati relativi e di gestione degli stessi. Insomma: l’addio di Dollé non è probabilmente assimilabile a quelli del russo Valentin Balakhnichev e del senegalese Papa Massata Diack dai rispettivi ruoli in seno alla Iaaf.

papà: l’attrice e fidanzata Hayden Panettiere ha dato alla luce una bambina. Dopo il 53° successo su 63 per k.o. sul bulgaro Pulev, il gigante del ring si gode un fine anno da campione e papà felice cesso di Irina Slutskaya del 2004, è il primo uno­due.

GHIACCIO / FIGURA

Finale Grand Prix La Tuktamysheva guida l’armata russa 1Quattro tra le prime cinque: a Barcellona è un dominio. Tra gli uomini super Hanyu

IL RITORNO L’affermazione del­ la 17enne allieva dell’eterno Alexei Mishin, già maestro di Evgeny Plushenko (sette tripli nel libero), non sorprende. Ha del clamoroso, se si pensa che la ragazza ai campionati nazionali 2013 fu decima. Ma questa è la sua sesta vittoria stagionale in sette gare, tantissime (è stata seconda a Skate America). L’unica a scalfire la dittatura? La statunitense Ashley Wagner, terza e per la terza volta conse­ cutiva sul podio. Tra gli uomini, con Javier Fernandez piazzato, trionfa l’olimpionico e iridato giapponese Yuzuru Hanyu, vit­ tima di un clamoroso «scontro» alla Cup of China. Nel libero, con 194.08, incrementa di 67/100 la propria seconda mi­ glior prestazione mondiale, a 2.67 dal record di Patrick Chan. a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La russa Elizaveta Tuktamysheva, 17 anni, nel libero di Barcellona AP

L

a campionessa olimpi­ ca, Adelina Sotnikova, a causa anche di un infor­ tunio a una caviglia, non ha ancora esordito nella stagio­ ne. Lo farà, forse, tra due set­ timane ai campionati nazio­ nali. Ma non basta la sua as­ senza a limitare lo squadro­ ne russo femminile, mai così forte. Le giovanissime patti­ natrici di Mosca e dintorni, alla finale del Grand Prix di Barcellona, occupano quat­

tro delle prime cinque posizio­ ni. Un dominio. E’ mancata la tripletta (sarebbe stata la prima nella specialità nella storia del circuito: nel corto c’era stato un poker), perché Anna Pogorilaya e Julia Lipnitskaia sono scivola­ te al 4° e al 5° posto. Al vertice, però, la conferma di Elizaveta Tuktamysheva e di Elena Radio­ nova, seconda a 4.84 punti do­ po la terza piazza di giovedì, parla chiaro. Per la Russia, che non si imponeva dal quarto suc­

Uomini. Finale: 1. (1.1.) Hanyu (Giap) 288.16; 2. (5.2.) Fernandez (Spa) 253.90; 3. (4.3.) Voronov (Rus) 244.5; 4. (3.5.) Kovtun (Rus) 242.27; 5. (6.4.) Mura (Giap) 235.37; 6. (2.6.) Machida (Giap) 216.13. Donne. Finale: 1. (1.1.) Tuktamysheva (Rus) 203.58; 2. (3.2.) Radionova (Rus) 198.74; 3. (6.3.) Wagner (Usa) 189.50; 4. (4.4.) Pogorilaya (Rus) 180.29; 5. (2.6.) Lipnitskaia (Rus) 177.79; 6. (5.5.) Hongo (Giap) 176.13. Coppie. Finale: 1. (1.1.) Duhamel-Radford (Can) 220.72; 2. (2.2.) StolbovaKlimov (Rus) 213.72; 3. 3. (3.5.) Wenjing sui-Cong Han (Cina) 194.31; 4. (5.3.) Cheng Peng-Hao Zhang (Cina) 191.79; 5. (4.6.) Xiaoyu Yu-Yang Jin (Cina) 187.79; 6. (6.4.) Kavaguti-Smirnov (Rus) 184.54. Danza. Finale: 1. (1.1.) Weaver-Poje (Can) 181.14; 2. (2.2.) Chock-Bates (Usa) 167.09; 3. (5.3.) Papadakis-Cizeron (Fra) 162.39; 4. (3.6.) Shibutani-Shibutani (Usa) 158.94; 5. (4.5.) Gilles-Poirier (Can) 158.16; 6. (6.4.) Ilinykh-Zhiganshin (Rus) 156.46.

BASEBALL LIVERZIANI ELETTO MVP FRACCARI: «A TOKYO 2020» (m.c.) Consegnati al Galà di Parma, i premi della stagione. Claudio Liverziani (Bologna), Mvp Ibl con l’85%. A Yomel Rivera (Parma) il «Glorioso» miglior lanciatore di scuola italiana e il «Beneck» (giovane). Il «Max Ott» (battitore) a Stefano Desimoni (Parma). Softball: Greta Cecchetti (Bollate) mvp, l’«Orlandini» (giovane) a Marta Gasparotto; Gambuti, Calzolari, Buganè e Paini nella Hall of Fame. Il presidente Fraccari: «Da oggi lavoriamo insieme per un sogno, tornare all’Olimpiade. Le modifiche Cio sono una grande notizia. Ora si riaprono le porte per Tokyo 2020».

BEACH VOLLEY WORLD TOUR (c.f.) Oggi a Mangaung (Saf) epilogo dell’ultima tappa del World Tour 2014. Nel maschile finale tra Nummerdor-Schuil (Ola), già vincitori a fine settembre del Grande Slam di San Paolo (Bra) e Grimalt-Grimalt (Cile). Tra le donne, a sorpresa, BonnerovaHermannova (R.Ceca)-Take-Mizoe (Giap). 

BOXE MAYWEATHER A PACQUAIO ORA DICE SÌ’ PER IL 2 MAGGIO Floyd Mayweather, re Wba e Wbc dei welter (imbattuto in 47 match), ora tende la mano a Manny Pacquiao, iridato Wbo (56-5-2): «E’ da anni che vuole sfidarmi, ha avuto problemi legati ai controlli ematici, ci sono state anche differenze economiche sulle borse, ma ora aspetto di affrontarlo visto che ha questa necessità disperata di farlo dopo le sconfitte da Marquez e Bradley. Sono pronto». L’ipotesi di data è il 2 maggio 2015.  LARA (r.g.) A San Antonio (Usa) il cubano Erislandy Lara (20-2-2) mantiene i superwelter Wba battendo Ishe Smith (Usa 26-7) ai punti.

GHIACCIO SHORT TRACK E’ il 10° posto di Yuri Confortola nei 1500 il miglior risultato azzurro della prima giornata di finali della 3a tappa della Coppa del Mondo di short track a Shanghai (Cina). La staffetta femminile (Lucia Peretti, Elena Viviani, Arianna Valcepina, Federica Tombolato), 4a in semifinale, oggi disputa la finale 5° posto. Uomini. 500 (I): 1. Kwak Yoon-Gy (S.Cor); 2. Liu Sandor (Ung); 3. Migunov (Rus); 25. Gurini; 33. Viscardi; sq. Cassinelli. 1500: 1. Sin Da Woon (S.Cor); 2. C. Hamelin (Can); 3. Krueger (Usa); 10. Confortola; 24. Dotti; 25. Rodigari. Donne. 500 (I): 1. Fan Kexin (Cina); 2. St-Gelais (Can); 3. Kim Alang (S.Cor); 14. Viviani; 18. A. Valcepina. 1500: 1. Han Yutong (Cina); 2. Shim Suk Hee (S.Cor); 3. Li Hongshuang (Cina); 19. Peretti; 24. Tombolato; rit. Tota.  PISTA LUNGA A Heerenveen (Ola), nella 2a giornata della 4a tappa della Coppa del Mondo in pista lunga, 11° posto di Andrea Giovannini nei 5000. Uomini. 1000. I: 1. Kulizhnikov (Rus) 1’08”77; 2. Nuis (Ola) 1’09”04; 3. Otterspeer (Ola) 1’09”06. II: 10. Nenzi 1’11”15; 18. Bosa 1’12”03. 5000. I: 1. Kramer (Ola) 6’12”74; 2. Bergsma (Ola) 6’14”08; 3. Olde Heuvel (Ola) 6’19”58; 11. Giovannini 6’30”59. II: 14. L. Stefani 6’37”15. Donne. 1000. I: 1. Richardson (Usa) 1’14”63; 2. Bowe (Usa) 1’14”68; 3. Qishi Li (Cina) 1’15”71. II: 21. Daldossi 1’22”31. Inseguimento a squadre: 1. Olanda 2’59”69; 2. Germania 3’01”96; 3. Polonia 3’02”31. 

ATLETICA/2

Europei cross L’Italia punta sui giovani

Azzurre a Samokov COLOMBO  Oggi a Samokov, località bulgara a 1350 metri sul livello del mare, su un circuito presumibilmente fangoso, va in scena il 21° Europeo di cross (453 atleti di 34 Paesi). Tra gli uomini torna l’oro uscente, lo spagnolo Bezabeh, non apparso in grandi condizioni: più accreditati i turchi Kemboi e Kaya. Poi il francese Chahdi e l’olandese Choukoud. Tra le donne la francese Duarte, oro 2013, la svedese Bahta (favorita), l’irlandese Britton, la portoghese Moreira, la britannica Steel, la neo spagnola Gebre e la belga Belete. L’Italia (molte assenze), punta su alcuni juniores e, tra i seniores, sui capitani La Rosa e Romagnolo e su Maraoui e Dal Ri. Programma (ora italiana, locale +1) - 9.30. Jr D (km 3.9): Cocco, Martinetti, Matese, Olmo, Reina, Stefani. 9.48. Jr (km 6.1): Bouih, Y. Crippa, Chiappinelli, Ettaqi, Giacobazzi, Riva. 10.32. U. 23 D (km 6.1). 11.16. U. 23 (km 7.8): N. Crippa, D’Onofrio, Ed Derraz, Quazzola. 12.06. Sr D (km 7.8): Dal Ri, Maraoui, Pulina, Roffino, Romagnolo. 12.58. Sr (km 10): El Mazoury, La Rosa, Nasti, Razine. Tv: diff. RaiSport 2, ore 19.40.

IPPICA / ROYAL MARES

A Napoli è sfida tra regine: Tast la più attesa Bella edizione delle Royal Mares. Per fortuna arriva una estera, la danese di Francia Tast of Bourbon che è anche la favorita della corsa visto che ha frequentato ben altre categorie (ha vinto Cravoisier e Prix de Rome a Enghien). Ma l’allieva di Jean-Pierre Dubois, che in Italia ha già corso (è stata terza ad aprile nel Città di Torino), non se la porta da casa. Rodeo Driver Ok, sempre competitiva nelle corse che contano, e Per Amore Gual, rivista in ordine l’ultima volta, sono avversarie di tutto rispetto. Come del resto Orsia e Linda di Casei che detiene il record della corsa (1.12.4 nel 2012). 5ª corsa - 16 - Royal Mares m 1600: 1 Per Amore Gual (R. Vecchione); 2 Rodeo Drive Ok (P. Gubellini); 3 Linda di Casei (A. Gocciadoro); 4 Tast of Bourbon (J.P. Dubois); 5 Orsia (G. Minnucci); 6 Oudry dei Veltri (G. Ruocco); 7 Ogill Rum (G. Battistini); 8 Olona Ok (V.P. Dell’Annunziata); 9 Rosemary Gar (M. Minopoli jr); 10 Piccolarobytor (A. Di Nardo); 11 Ragusa Jet (G. Di Nardo); 12 Osiride d’Or (R. Gallucci); 13 Pri mavera As (D. Cangiano).

Tast of Bourbon PERRUCCI

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GOLF

F. Molinari è 4° in Sudafrica: corre per il titolo

Francesco Molinari, 32 anni  Francesco Molinari, quarto con 203 colpi (68 65 70, -13), sarà in corsa per il titolo nel giro finale dell’Alfred Dunhill Championship, che si conclude sul percorso del Leopard Creek CC (par 72), a Malelane in Sudafrica. Il torinese è a tre colpi dal leader, il sudafricano Branden Grace (200 - 62 66 72, -16), che ha notevolmente rallentato con un 72 (par) dopo i primi due giri ad alta velocità, ed è preceduto anche dal danese Luca Bjerregaard, secondo con 201 (-15), e dall’inglese Danny Willett terzo con 202 (-14). Ha recuperato sette posizioni Renato Paratore, al debutto nel circuito, 31° con 213 (73 68 72, -3), mentre ne ha perse 23 Alessandro Tadini, 61° con 219 (73 68 78, +3). Francesco Molinari di colpi ne ha assommati 70 (-2) fissando praticamente lo score con tre birdie e un bogey sulle prime dieci buche. Poi non si è staccato dal par fino alla 18ª sprecando qualche colpo in dirittura d’arrivo, come aveva fatto nel secondo turno. Renato Paratore ha girato nel 72 del par. Per Tadini 61esima posizione.

VELA

Volvo Race Team Brunel vince la 2a tappa  (r.ra.) Alla fine l’ha spuntata Team Brunel. Lo scafo olandese comandato dallo skipper Bouwe Bekking (51 anni, al suo attivo 6 giri del mondo) ha vinto la 2° tappa di questa Volvo Ocean Race. Anche l’arrivo ieri ad Abu Dhabi è stato al cardiopalma, dopo 23 giorni e quasi 6000 miglia di navigazione dal Sud Africa agli Emirati Arabi, il distacco tra i primi due scafi è stato minimo: 16 minuti e 20 secondi il ritardo dei franco/cinesi di Dongfeng che hanno tagliato in seconda posizione bissando il risultato precedente, terzo posto per Abu Dhabi Racing. La classifica dopo 2 tappe vede questi tre equipaggi in testa a pari punti, e questa volta con le barche tutte uguali il risultato sarà incerto fino alla fine: «Con questi monotipi si deve lavorare tanto – ha commentato Bekking -. In passato forse ci si poteva rilassare un po’, se si aveva una barca veloce, ma adesso devi spingere al massimo, sempre». Le altre 3 barche ancora in gara sono attese nella giornata di oggi.

HOCKEY GHIACCIO SERIE A (m.l.) L’Asiago espugna Milano (3073 spettatori): è chiusa la stagione regolare, le prime 6 al Master Round, le altre al playoff round. Risultati: Milano-Asiago 1-5; AppianoCortina 2-3; Renon-Fassa 8-1 (1-0, 5-1, 20); Egna-Vipiteno 3-5; Gardena-Caldaro 8-1; Valpellice-Val Pusteria 2-3. Classifica: Val Pusteria, Asiago 48; Renon 46; Milano 44; Valpellice 43; Gardena 36; Vipiteno 30; Cortina 29; Appiano 23; Egna 22; Fassa 17; Caldaro 10.  BOLZANO K.O. (m.l.) Nel 26° turno di Ebel, Bolzano sconfitto 4-3 in casa del Fehervar (Ung). Oggi (ore 17.30) gioca a Villach (Aut).  MONDIALINO ITALIANO (m.l.) L’Italia u. 20 di Erwin Kostner oggi (ore 20.30) debutta nel Mondiale di Prima Divisione Gruppo A ad Asiago (Vi). Avversaria la Norvegia, retrocessa. 

HOCKEY PISTA COPPA E CAMPIONATO (m.nan.) Eurolega, 4a giornata. Girone A: 

Il Vo65 di Team Brunel GETTY

Barcellona (Spa)-Bassano 6-3. Girone B: Breganze-Ginevra (Svi) 7-2. Girone C: Forte dei Marmi-Liceo La Coruna 11-6. Girone D: Valdagno-La Vendéenne (Fra) 10-3. Serie A-1 (11a giornata): Giovinazzo-Cgc Viareggio 4-4; LodiSarzana 4-2; Pieve-Trissino 4-2. . Classifica: Forte d.M. 30; Breganze 22; Cgc Viareggio*, Lodi* 19; Valdagno 18; Bassano, Pieve* 17; Trissino* 16; Follonica 14; Giovinazzo* 11; Matera, Sarzana* 9; Correggio 6; Prato 3 (*una in più).

IPPICA IERI 15-14-10-9-4 A Treviso (m 2060): 1 Isaak Bi (2100 A. Raspante) 1.15.5; 2 Nicholson Treb; 3 Navigator Cof; 4 Melody Dechiari; 5 Nureiev Champ; Tot.: 4,83; 1,73, 1,21, 2,05 (12,32) Quinté: n.v. Quarté: 1.077,38. Quarté: 195,92. Tris: 45,93.  OGGI Trotto: Napoli (14), Roma (13.05), Torino (14.50), Bologna (14.25) e Firenze (13.20). Galoppo: Pisa (13.30).  A PARIGI Ieri il migliore degli italiani è stato Orionde degli Dei (R. Andreghetti), quinto nel Prix de la Ville de Cabourg (m 2100) vinto da Ustinof du Vivier (E. Raffin) in 1.13.4. Oggi Oropuro Bar (M. Smorgon) al via nel Prix Dumouch (ex Chateaudun). 

NUOTO BELMONTE TRIS (pe.m.) A Sabadell (25 m), tripletta della Belmonte agli invernali spagnoli. Donne, 400 sl-200 fa-400 mx Belmonte 3’55”36, 2’03”17, 4’26”26; 200 ra Vall 2’20”57 (r.n.).  RANOMI SPRINT Ad Amsterdam (50 m). Donne, 50 sl Kromowidjojo 24”33, Heemskerk 24”62; 400 sl Van Rouwendaal 4’07”42; 100 ra Njiuhis 1’07”65, Pedersen (Dan) 1’07”68; 100 fa Dekker 57”56. 

PALLAMANO SERIE A (an.gal.) La 3a di ritorno in A maschile. Girone A: Bolzano-Merano 39-24; Pressano-Cologne 29-21; EppanMezzocorona 27-21. Classifica: Bolzano 33; Pressano 27; Trieste 20; Merano 15; Cassano Magnago 14; Eppan 12; Bressanone 10; Cologne 6; Mezzocorona 4. Girone B: SassariCarpi 19-37; Dossobuono-Casalgrande 29-28 d.r.; Romagna-Ambra 24-18. Classifica: Romagna 33; Carpi 30; Ambra 16; Ferrara 15; Castenaso 14; Bologna 12; Casalgrande 10; Sassari 6; Dossobuono 5. Girone C: AlcamoFasano 22-37; Gaeta-Benevento 30-29; Fondi-Ancona 37-25; ConversanoSiracusa 20-21. Classifica: Fasano 30; Ancona 27; Fondi 24; Siracusa 23; Benevento 15; Gaeta 13; Conversano 9; Alcamo 3; Lazio 0. 

PESI UN 45ENNE TRICOLORE (an.gal.) Ai campionati italiani di Valenzano (Ba) vince anche un 45enne: è il modenese Andrea Rovatti (+105 kg) con 338 kg (oggi dalle 9 le gare femminili). I vincitori - 56 kg: Scarantino 259 (r.i.). 62: Di Giusto 264. 69: Zanni (17 anni) 274. 77: Menna 205. 85: Pizzolato 340. 94: Manfredi 330. 105: Noto 315. +105: Rovatti 338. Squadre: Fiamme Oro.

RUGBY TREVISO, CHE UMILIAZIONE (ro.pa.) Nel 4° turno di Champions, Treviso umiliato in casa dei campioni d’Inghilterra del Northampton, che segnano 11 mete e vincono 67-0. Girone 5. Altra: Racing Parigi-Ospreys 18-14. Classifica: Northampton 15; Racing 14; Ospreys 8; Benetton 0. ZEBRE E ROVIGO K.O. (m.pi.-i.m.) Nel 4° di Challenge, sconfitte interne per Zebre (32-16 con il Gloucester a Parma, mete di Venditti e Van Schalkwyk, rosso a Odiete) e Rovigo (17-20 col Grenoble, con meta di Caffini e 4 calci di Farolini), che conquista il primo punto in classifica. Girone 1. Altra: L. Irish-Cardiff 34-23. Classifica: Cardiff, L. Irish 14; Grenoble 10; Rovigo 1. Girone 5. Altra: OyonnaxBrive 22-17. Classifica: Gloucester 19; Oyonnax 12; Zebre 4; Brive 2.  TROFEO ECCELLENZA (ro.pa.) Semifinali: Calvisano-Padova 25-0; Fiamme Oro-Mogliano 26-27. Finale il 22 febbraio in sede da definirsi.

SCHERMA COLLARE D’ORO A JESI MALAGÒ: «QUI NEL 2024» Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha insignito il Club Scherma Jesi (Vezzali, Trillini, Di Francisca) del Collare d’oro. Malagò: «La scherma sta a Jesi come la Ferrari a Maranello». Nel caso di Giochi 2024 in Italia, proposta Jesi come sede.


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DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

dosi in manicomio…? L’Iva è una sigla che significa “Impo­ sta sul Valore Aggiunto”. Si ta­ glia un albero e se ne ricavano assi di legno. Poi si vendono le assi di legno e si applica una tassa sul prodotto venduto per­ ché il valore iniziale dell’albe­ ro è aumentato. Poi lei con le assi fabbrica una casetta e la vende: nuova tassa sulla cre­ scita di valore. E così via. L’Iva alla fine la paga il consumato­ re. L’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) sono le tasse dovute per quello che si è guadagnato con lo stipendio o con l’attività artigianale o con le rendite da azioni comprate o da affitti riscossi. L’Imu, Impo­ sta Unica Comunale, è la tassa sulla casa, contro cui Berlusco­ ni ha combattuto inutili batta­ glie (Berlusconi, nel corso del ventennio, ha indetto varie giornate intitolate No Tax Day). Sull’Imu dobbiamo fer­ marci un attimo.

IL FATTO DEL GIORNI STANGATA DI FINE ANNO

3 Un modulo da compilare per il pagamento dell’Imu: martedì scatterà per gli italiani il Tax Day ANSA

Si avvicina il Tax Day: quanti soldi lasceremo nelle casse dello Stato?

1Martedì una pioggia di scadenze fiscali: per la Cgia gli italiani sono chiamati a versare ben 44 miliardi al Fisco o ai comuni

43%

 È la percentuale della pressione fiscale ufficiale in Italia nel 2014. La pressione fiscale «reale» a causa del sommerso è molto maggiore

10,6

 Sono i miliardi che gli italiani pagheranno di Imu: 12 miliardi saranno relativi ai versamenti Iva. Il gettito derivante dalla Tasi sarà, invece di 2,3 miliardi

di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Martedì scatta il Tax Day. Signi­ fica che dobbiamo pagare un mucchio di tasse. I numeri sono impressionanti.

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Cioè? Ha fatto i calcoli la Cgia, quelli di Mestre che lavo­ rano per la Confartigianato. Dovremo versare 44 miliardi, così ripartiti: 16 miliardi di versamenti Iva, 12 miliardi dalle ritenute Irpef dei lavora­ tori dipendenti, 10,6 miliardi per l’Imu, 2,3 miliardi dalla Ta­

NOTIZIE TASCABILI LA MARCIA PER I DIRITTI: IN MIGLIAIA IN PIAZZA

si, 1,9 miliardi dalla Tari, 1 mi­ liardo dall’Irpef dei lavoratori autonomi, altri spiccioli da al­ tre robe che non voglio nem­ meno citare.

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Non mi ricordo più che cos’è l’Iva, non mi ricordo più che cos’è l’Irpef, non mi ricordo più che cos’è l’Imu, non mi ricordo più che cos’è la Tasi, non mi ricordo più che cos’è la Tari… Ho visto di recente una com­ media in cui un personaggio, per pagare meno tasse, proget­ ta di farsi prete (non so se è davvero una scappatoia effica­ ce). Lei crede che rinchiuden­

Perché? L’Imu, come le successive Tari e Tasi, le incassano i comuni. Renzi aveva pensato di raggruppare tutte queste tasse comunali in un’unica im­ posta onnicomprensiva, i cui limiti sarebbero stati fissati dal governo. Ha poi deciso di rin­ viare questa semplificazione, e la cosa avrebbe potuto essere gravida di conseguenze. Ci av­ verte la stessa Cgia: per que­ st’anno l’aliquota base è dell’1 per mille, ma i comuni posso­ no alzarla fino a 2,5 per mille. Intanto, però, con l’emenda­ mento presentato ieri alla Leg­ ge di Stabilità (come spieghia­ mo qui a fianco) il governo ha evitato per ora che l’aliquota Tasi possa schizzare fino al 6 per mille, confermando anche per il 2015 il tetto al 2,5 per mille.

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Aiuto! Ma quanto ci chiedono questi comuni? Che poi neanche ce ne accorgiamo, siamo tutti abituati a prendercela col fisco o col governo e al sindaco non ci pensiamo mai. Qui c’è uno studio del Centro Studi ReAl­Sintesi basato sui rendiconti 2013 dei capoluo­ ghi di regione. Paghiamo ogni anno in media al nostro gover­ no cittadino 466 euro, pop­ panti compresi. Significa che i comuni si pigliano oggi alme­ no 27 miliardi l’anno, contro i 20 del 2008. Siccome so già

che vuole la classifica, le fac­ cio sapere che il comune più esoso è Milano, 905 euro ad abitante, seguito da Venezia (853) e da Roma (813).

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Deve ancora spiegare la Tari e la Tasi. La Tari è la Tassa Rifiuti, dovuta da proprietari, inqui­ lini di residenze private, tito­ lari di imprese commerciali o industriali. Pagheranno una Tari più salata negozi, risto­ ranti, locali notturni. La Tasi è un tributo che si paga per i Servizi Indivisibili. Il comune affronta delle spese per la po­ lizia locale o il mantenimen­ to del verde pubblico ed è im­ possibile suddividere queste somme tra i singoli cittadini secondo il godimento di cia­ scuno perché questo godi­ mento individuale è eviden­ temente non calcolabile. Per fortuna esistono le detrazio­ ni. Se uno, per esempio, ha tanti figli ha diritto a pagare un po’ meno tasse. Nella nor­ mativa relativa alla dichiara­ zione dei redditi (Irpef) sono previsti 160 tipi di detrazioni diverse e ogni tanto, secondo la logica della cosiddetta spending review (risparmi sui costi della pubblica am­ ministrazione) si pensa di ta­ gliarne qualche decina, a mazzetti. La storia delle de­ trazioni mi dà il destro di ri­ cordare che pochi giorni fa s’è saputo di un pensionato romano il quale, titolare di una pensione da 1.655, 90 euro, se l’è vista massacrata da conguagli e addizionali ed è riuscito a incassare 3 euro (dico tre euro) proprio grazie alle detrazioni. Altrimenti avrebbe dovuto pagar lui al­ l’Inps la somma di 48 euro. In definitiva,secondo i calcoli della Cgia la pressione fiscale è al 43,3 per cento, un livello tra i più elevati in Europa. «Ma la pressione fiscale reale – dice il buon Bortolussi, ca­ po di quell’ufficio studi — va­ le a dire quella che grava sui contribuenti onesti, che si misura togliendo dal Pil no­ minale il peso dell’economia non osservata, si colloca ap­ pena sotto il 50% attestando­ si, secondo una nostra stima, al 49,5%: oltre 6 punti per­ centuali in più del dato uffi­ ciale». L’“economia non os­ servata” sarebbe il nero e l’economia criminale. Un du­ ecento miliardi circa.

LEGGE DI STABILITÀ

Tasse sulla casa e canone Rai «Congelati gli aumenti»

Con la Tasi incassati 2,3 miliardi ANSA

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alle tasse ai giochi, pas­ sando per il canone Rai e la Sanità: sono una ses­ santina gli emendamenti che il governo ha presentato, ieri, in commissione Bilancio al Sena­ to sulla legge di Stabilità. Tra i più importanti, il congelamen­ to del previsto aumento nel 2015 delle tasse sulla casa, che evita l’innalzamento al 6 per mille dell’aliquota per la Tasi. Congelato anche il canone Rai. L’anno prossimo i contribuenti dovranno pagare lo stesso im­ porto versato quest’anno, pari a 113,50 euro. Previsto anche un miliardo alle Regioni per l’allentamento del Patto di sta­ bilità e 75 milioni per accelera­ re le bonifiche contro l’inquina­ mento da amianto. L’EPATITE C Novità anche per quanto riguarda il settore dei giochi con una sanatoria per i centri scommesse non autoriz­ zati, lo stop all’aumento dei prelievo fiscale sulle slot e l’an­ ticipazione della gara del lotto al 2015, oltre a un versamento annuo di 500 milioni di euro da parte dei concessionari. Per la pulizia delle scuole sono in ar­ rivo 130 milioni di euro. Ed è prevista l’esclusione delle spe­ se per l’edilizia scolastica dal patto di Stabilità per province e città metropolitane: il governo stanzia 100 milioni in due anni. Uno degli emendamenti preve­ de di istituire un fondo di 100 milioni per il superfarmaco So­ fosbuvir per la cura dell’epatite C. Per il sottosegretario all’Eco­ nomia Baretta, si tratta di un «intervento consistente e a tut­ to campo che affronta problemi economici e sociali rilevanti».

A CUNEO: «STA BENE»

DOPO LA SCAMPATA TRAGEDIA DI MARZO

Trovato il 16enne scomparso in gita Era in un bosco

Svezia, sfiorata collisione nei cieli tra jet russo e aereo passeggeri

 È stato ritrovato tra la boscaglia nei pressi di Piozzo (Cn) Federico Tagliaretti, il 16enne scomparso giovedì scorso durante una gita scolastica. Il giovane è parso infreddolito, ma in buone condizioni. Decisivo per i soccorritori, lo zainetto grigio e arancione di Federico, notato in un'area vicina al ragazzo.

È tensione nei cieli nordeuropei ANSA

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 Ancora tensione nei cieli del nord Europa. In Svezia, le autorità militari hanno denunciato una sfiorata collisione tra un caccia russo e un velivolo turistico decollato da Copenaghen. A riportare il mancato impatto, verificatosi venerdì sera nei cieli a sud di Malmoe, l'aeronautica svedese, che ha parlato anche di caccia locali e danesi che si sono levati in volo per intercettare il jet russo. Formalmente, hanno aggiunto da Stoccolma, il velivolo moscovita non ha violato lo spazio aereo svedese, ma avrebbe altresì disattivato il trasponder, dispositivo di identificazione che avrebbe consentito all'aereo passeggeri di avvistarlo sul radar. A marzo un'altra mancata collisione, ancora più ravvicinata tra un aereo di linea della Scandinavian Airlines, che arrivò a soli 100 metri da un altro jet russo.

COLPITO CONVOGLIO NATO TRE I FERITI GRAVI

IN LETTONIA GLI EFA

Maxi corteo a Washington contro le violenze sui neri

Tre attentati A Bari incendio in Afghanistan in una palazzina: Almeno 20 vittime muore una 53enne

La mafia di Pif miglior commedia agli Oscar europei

 In migliaia hanno riempito ieri le strade di Washington, negli Stati Uniti, per manifestare contro le uccisioni di civili neri per mano della polizia e per chiedere al Congresso una legge contro la discriminazione razziale. A guidare il corteo, i genitori di Michael Brown (il 18enne ucciso a Ferguson il 9 agosto scorso), la madre di Tamir Rice (il 12enne ammazzato a Cleveland) e la famiglia di Eric Garner ( immobilizzato e soffocato da un agente a Staten Island) , per la prima volta riuniti. Alla marcia, partita da Freedom Plaza, ne ha fatto eco un'altra, alla stessa ora, a New York. Organizzatori dell'evento, il reverendo Al Sharpton e la Naacp, storica associazione per la difesa dei diritti delle minoranze afroamericane.

 Talebani all’attacco in Afghanistan dove ieri, a due settimane dalla conclusione della missione Isaf, iniziata 13 anni fa, una nuova ondata di attentati (almeno tre) ha colpito militari e civili facendo in tutto 20 morti. Nell’ultimo attacco un kamikaze si è fatto saltare in aria al passaggio di un convoglio Nato provocando 7 morti tra cui due americani.

 «La mafia uccide solo d’estate» di Pif ha trionfato nella categoria European Comedy alla 27ª edizione degli European Film Awards. Alla rassegna, quest’anno svoltasi in Lettonia, l’ex iena — regista e protagonista della pellicola ha voluto dedicare il premio alle vittime delle mafie: «Non le dimenticherò mai».

Afroamericani in marcia contro le recenti uccisioni della polizia REUTERS

 Un incendio, ieri mattina, è scoppiato in un palazzo residenziale a Bari, in via Cavour, provocando un morto e tre feriti. A perdere la vita è stata Michela Corvaglia, 53 anni, che si è lanciata nell’androne per sfuggire alla fiamme. I feriti, invece, sono tutti del suo nucleo familiare. Sua figlia, Valentina Russo, 26 anni, si sarebbe lanciata nel cortile

Il palazzo andato in fiamme a Bari interno del palazzo. Gravi anche la madre, Maria Santoro, 82 anni e il fratello, Giovanni, 52 anni, trovati incoscienti. Tra le ipotesi sulle cause il malfunzionamento di una stufa o il corto circuito dell’impianto elettrico.


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DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

Riforme, arriva il primo sì Ma c’è alta tensione nel Pd

1Otto deputati della minoranza dem: «Sostituiteci in commissione» Poi in serata ecco l’ok. E Civati minaccia il premier: rischio scissione

invece, all’emendamento, sem­ pre firmato minoranza Pd, sul­ l’innalzamento del quorum ai tre quinti dei votanti per l’elezione del capo dello Stato. Così la rifor­ ma istituzionale, modificata ri­ spetto al Senato, sarà regolar­ mente in aula martedì.

Filippo Conticello @filippocont

U

no dei tanti campi da gio­ co in cui da mesi, tra com­ pagni di squadra, si entra in scivolata. Ieri lo scontro den­ tro al Pd, solita zuffa tra renziani e minoranza del partito, si è con­ centrato nella commissione Affa­ ri costituzionali della Camera, che ha approvato il ddl sulle ri­ forme soltanto in serata. In pre­ cedenza, durante una riunione dei dem, animata al punto da portare a un rinvio di due ore dei lavori, otto deputati (Cuperlo, Lattuca, Pollastrini, Bindi, Ago­ stini, Lauricella, D’Attorre e Gior­ gis) avevano prima chiesto, e poi parzialmente ritrattato, di essere sostituiti per le votazioni degli emendamenti. Un modo per spargere il dissenso, senza man­ dare sotto il governo e i relatori. Ufficiosamente da Palazzo Chigi avevano subito snobbato («Tanto noi i numeri li abbiamo lo stes­ so»), ma nella giornata non era­ no mancate le scintille. Al centro la riproposizione della norma, bocciata mercoledì con un emen­ damento della minoranza, per consentire al presidente della Re­

Il leader della minoranza democratica, Pippo Civati, ieri a Bologna ANSA

pubblica di nominare senatori. Per evitare psicodrammi, i dissi­ denti sono, sì, rientrati in com­ missione (lasciata invece da Le­ ga, M5S e Sel), ma non hanno vo­ tato. E alla fine hanno posto una «condizione» per proseguire nel lavoro senza chiedere di essere sostituiti: il giudizio preventivo di costituzionalità della Consulta sulla nuova legge elettorale. Ok,

GENNAIO E FEBBRAIO SARANNO MESI UN PO’ COMPLICATI, CI SONO PASSAGGI ISTITUZIONALI MATTEO RENZI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

INCANDESCENTE Un passo più a sinistra, la temperatura è stata perfino più alta e la parola «scis­ sione» ha smesso di essere tabù. Ieri l’ha lasciata intendere Pippo Civati, nell’ennesimo discorso minaccioso: «Se Renzi si presen­ ta con il Jobs Act e con le cose che sta dicendo alle elezioni a marzo, non saremo con lui», ha detto a Bologna. Ha paventato la nascita di un nuovo partito di sinistra: «Si costituirà sicuramente, non per colpa nostra». All’incontro c’era anche Silvia Prodi, neoelet­ ta consigliere regionale, e Vitto­ rio Prodi, ex presidente della pro­ vincia ed europarlamentare. So­ no nipote e fratello di un uomo citato ieri più a volte: «Per il Qui­ rinale ci vuole Romano Prodi», ha ribadito Civati. E di fronte a queste tempeste, il premier tirerà le fila solo oggi: c’è un assemblea del partito e sarà incandescente. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SORRISI E REGALI RENZI DAL PAPA CON LA FAMIGLIA  Oltre 30 minuti insieme nella Sala della Biblioteca. Ieri, nell’udienza privata dal Papa di Matteo Renzi, si è parlato di crisi e occupazione giovanile. E alla fine dell’incontro, è stata fatta entrare la famiglia del premier (foto): Francesco ha salutato la moglie Agnese e i figli, Francesco, Emanuele ed Ester. Nel tradizionale scambio di doni, Renzi ha portato vini e olio, il Papa una medaglia.

Carminati trasferito lontano da Roma Marino: «Affari finiti» capitale spostato in un carcere friulano «Incompatibilità con l’ambiente»

Il boss Massimo Carminati ANSA

Loris, la madre: «Fatemi andare ai suoi funerali» 1La donna resta in carcere: «Indole malvagia» Il marito: «Aveva il bimbo in auto» Daniele Vaira @danvaira

Veronica Panarello, 26 anni ANSA

«U

n’azione efferata, rivelatrice di un’indole malvagia e priva del più elementare senso d’umana pietà». La Procura di Ragusa non ha dubbi nel ritenere Veronica Panarello colpevole dell’omicidio del figlio, il piccolo Loris. Anzi, secondo i magistrati «ha agi­ to da sola, con cinismo e de­ terminazione». E potrebbe «uccidere ancora». Ed è per questo che rimarrà in carce­ re. Per gli inquirenti sono di­ versi i punti che la inchioda­ no. I filmati delle telecame­ re, intanto, hanno smentito il percorso che lei ha descrit­ to agli investigatori. La sua Polo nera non è mai stata av­ vistata davanti alla scuola di Santa Croce Camerina ed è stata ripresa due volte vicino al Vecchio Mulino, dove è stato ritrovato il cadavere. L’arma del delitto, una fa­ scetta di plastica, è compati­ bile con quelle che lei stessa ha consegnato alle maestre. Tra le concause del delitto per gli inquirenti anche «il fragile quadro psicologico della donna, non disgiunto da un vissuto personale di disagio nei rapporti con la famiglia d’origine». L’APPELLO Lei, Veronica, continua a difendersi stre­ nuamente: «Sono innocente, non ho ucciso Loris. E voglio andare ai suoi funerali. Sono sotto attacco mediatico e an­

LO SCANDALO

1Il capo della mafia

IL DELITTO DI RAGUSA

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assimo Carminati, ca­ po dei capi di mafia ca­ pitale, ieri è stato tra­ sferito nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo, in Friuli. Assieme a lui, a cui venerdì il Riesame ha ribadito l’aggravan­ te mafiosa, hanno cambiato ga­ lera in tanti: gran parte degli ar­ restati nell’inchiesta che ha ter­ remotato Roma e che si trovava­ no a Rebibbia. Lo spostamento si è reso necessario per una que­ stione di «incompatibilità am­ bientale» e sabato l’altro arre­ stato eccellente dell’inchiesta, il dominus delle coop sociali di Roma Salvatore Buzzi, era stato trasferito nel carcere di Nuoro. Tali spostamenti sono anche dettati dal fatto che gli arresta­ ti, per l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, devono essere detenuti in re­ parti di massima sicurezza. In­ tanto, ieri mattina il sindaco di Roma Ignazio Marino, al teatro

Ambra Jovinelli per l’iniziativa «Affari, criminalità, corruzio­ ne: cambiamo tutto» organizza­ ta da Sel, ha parlato del «mondo di mezzo» della sua città: «Gli affari per quella gente sono fini­ ti, nella nostra amministrazio­ ne posto per quelle persone non c’è. Chi ha creato discontinuità e nelle intercettazioni era visto come un nemico, deve andare avanti », ha esordito il primo cit­ tadino. E, intanto, agli atti del­ l’inchiesta spunta ora anche una curiosa intercettazione am­ bientale in un bar di Roma, il 7 febbraio 2013. Protagonisti l’imprenditore Mario Zurlo e il braccio destro di Carminati, Riccardo Brugia: senza mai scandire il nome, parlavano di Silvia Pesante, già direttrice del carcere del Frosinone e venerdì sostituita alla guida dell’istituto di pena di Sulmona. Dicevano di averla vista in auto con Luigi Ciavardini, ex Nar condannato a 30 anni per la strage alla sta­ zione di Bologna e dal 2009 in stato di semilibertà. Sono co­ munque fissati per domani mat­ tina, nel carcere di Regina Coe­ li, gli interrogatori di Rocco Ro­ tolo e di Salvatore Ruggero, ul­ timi due ad essere finiti in carcere per associazione per de­ linquere di stampo mafioso.

Marò, libertà provvisoria: martedì si decide  La Corte Suprema indiana ha fissato per martedì una udienza sulle condizioni di libertà provvisoria di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i marò italiani coinvolti in un incidente il 15 febbraio 2012 in cui morirono due pescatori indiani al largo del Kerala. Il presidente H.L. Dattu con altri due giudici ascolterà i legali della difesa e il pubblico ministero riguardo a possibili richieste presentate per conto dei due fucilieri. Latorre si trova dal 13 settembre in Puglia per un permesso terapeutico di quattro mesi concessogli dopo l’ictus che lo ha colpito a Nuova Delhi. Girone è, invece, regolarmente in servizio presso gli uffici dell’addetto militare italiano in India. Nella tortuosa vicenda giudiziaria che li coinvolge, i due fucilieri avevano in passato ottenuto due «licenze» per rientrare in Italia in occasione del Natale e di elezioni legislative.

che la famiglia non mi crede». E poi ha lanciato un appello ai suoi cari. «Non mi abbandona­ te». Secondo quanto riferisce il legale della donna, Franco Vi­ lardita: «Veronica è stata ab­ bandonata dalla sua famiglia, non ha più vestiti né biancheria per potersi cambiare, sta usan­ do capi messi a disposizione dalle detenute del carcere». LE INTERCETTAZIONI L’atteg­ giamento e le convinzioni dei familiari emergono dalle inter­ cettazioni di un dialogo tra sua madre e la nonna. Nonna: «La gente ha il dito puntato su di lei...». Madre: «Ma lei non l’ha fatto da sola questo, ci sarà un complice... Da sola ha fatto tut­ to, può essere? Non può essere». Nonna: «Il bambino è entrato e non è uscito più... ti rendi con­ to!». Madre: «L’ha portato fuori con la macchina, dentro il porta­ bagagli». E sul fatto che l’auto di Veronica si sia attardata è inter­ venuto anche il marito Davide, parlando con il padre Andrea. Davide: «Ti rendi conto dei giri che ha fatto...Sei minuti». An­ drea: «Eh certo Davide, ha im­ piegato di più perché aveva Loris dentro la macchina». La salma del bambino sarà restituita alla famiglia la prossima settimana, visto che ancora non si sono conclusi gli esami del medico legale Giuseppe Iuvara. La Pro­ cura ha spiegato che gli esami istologici hanno escluso «ogni traccia di abuso sessuale». © RIPRODUZIONE RISERVATA

PROCESSO CONCORDIA

Schettino sbotta: «Colpa del team» Poi si commuove

«È

stata colpa del te­ am di plancia». Si è difeso così Fran­ cesco Schettino, interrogato ieri durante la quarta udienza del processo di Grosseto, visibilmente inal­ berato, il tono della voce ben più concitato rispetto alle precedenti comparizio­ ni. «Nessuno (gli ufficiali, ndr) mi diceva che c’era l’ac­ qua, mi arrivavano infor­ mazioni confuse e parziali sui compartimenti allagati». «Non è possibile — ha poi sbottato Schettino rivolgen­ dosi ad Alessandra Guarini, avvocato e ultima parte civi­ le intervenuta — che degli ufficiali non manifestino a un comandante che si anda­ va su uno scoglio». E anco­ ra: «Sarebbe stato meglio se fossi andato in plancia alla fine della manovra, a fare il fischio di saluto al Giglio, e

li avessi lasciati soli in plancia questi qui...». «Sì, era meglio», ha quindi commentato una vo­ ce tra le poltrone del Teatro Moderno, a cui il comandante ha subito risposto: «Eh, tutti scienziati sono ora!», inaspren­ do l’accento campano. LACRIME Poi, ripercorrendo le fasi del ribaltamento della Concordia e le modalità con cui decise di abbandonare la nave su una scialuppa, Schetti­ no ha improvvisamente abbas­ sato il capo, commosso, e di­ chiarato: «Purtroppo ci furono persone rimaste incastrate tra i terrazzini, sono momenti indi­ menticati». Quindi la spiega­ zione: «In quel momento tra morire, tuffarsi, cadere, sono andato sulla scialuppa». Schet­ tino ha infine aggiunto: «Sono pronto ad avere la mia quota di responsabilità». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

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VIA I CARTELLONI SEXY

Belen è un pericolo? «Distrae alla guida»

Billy Bob Thornton interpreta il cattivissimo Lorne Malvo nella serie tv «Fargo» in onda da domani su Sky Atlantic alle 21.10

Lo spot in lingerie di Belen Rodriguez per le vie di Milano ANSA

Fargo, il film diventa serie «La tv è più coraggiosa»

hissà se l’avrebbe im­ maginato, Belen Ro­ driguez, che posando per una marca di intimo sa­ rebbe stata accusata di met­ tere in pericolo gli automo­ bilisti. Il caso è montato a Milano, dove una delegazio­ ne di cittadini ha infatti chie­ sto alla Polizia municipale di rimuovere i manifesti affissi in Corso Buenos Aires raffi­ guranti la modella colpevoli, pare, di distrarre i milanesi alla guida e di pregiudicarne

1Da martedì su Sky gli episodi ispirati al thriller dei fratelli Coen

Mix di azione e humor nero, tra i protagonisti il figlio di Tom Hanks Massimo Arcidiacono INVIATO A COURMAYEUR (AOSTA)

«È

una marea di sangue Lester questa nostra vita, la merda che ci fanno ingoiare...» dice, a un certo punto Malvo, killer aso­ ciale, atipico. Uno che è meglio non incontrare mai. E l’altro, Lester, assicuratore sfigato e mite, vittima della moglie, dei superiori, della società, annui­ sce. Succederà di tutto nella mezz’oretta seguente e alla fi­ ne del primo episodio di Fargo, Lester, lo splendido Martin Freeman (il Bilbo dello Hobbit e il Watson dello Sherlock tele­ visivo), non sarà più lo stesso, dopo aver fatto fuori volente o nolente la moglie e l’antagoni­ sta di sempre. Poteva essere uno sbiadito remake del sem­ preverde film del 1996 e, inve­ ce, la miniserie (prodotta da Fx e Mgm) presentata al Cour­ mayeur Noir in Festival e in on­ da su Sky Atlantic da dopodo­ mani (16 dicembre, ore 21,10), è un piccolo capolavoro di scrittura, regia, recitazione.

Ma è soprattutto un cocktail superalcolico di azione e hu­ mor nero, violento e al tempo stesso grottesco e surreale. I fratelli Coen, che con il loro primo film di culto arrivarono al successo e all’Oscar, si limi­ tano alla sceneggiatura, ma la mano — come si suol dire — è la loro. «In un certo senso la se­ rie comincia dove finisce il film» annota Antonio Visca, di­ rettore di Sky Atlantic. Un mix di pura innocenza e di pura cattiveria in continuo conflitto tra loro che ha già raccolto tre Emmy Awards e cinque nomi­ nation ai Golden Globe, candi­ dandosi a miglior serie della stagione. Il cast, poi, sorprende per la cura quasi cinematogra­ fica. Detto di Freeman, il catti­ vissimo Lorne Malvo è basta­ la­parola Billy Bob Thornton, un ruolo di rilievo spetta a Kate Walsh (la dottoressa Montgo­ mery di Grey’s Anatomy), men­ tre per la parte che fu di Fran­ ces McDormand nel film si punta sulla semisconosciuta, ma azzeccata, Allison Tolman. Colin Hanks, il figlio della star Tom Hanks che si è fatto le ossa

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la sicurezza. L’appello, arrivato alle autorità attraverso decine di segnalazioni, sembra verrà accolto domani, quando le gi­ gantografie dovrebbero lasciar spazio ad una più discreta pub­ blicità di un profumo. Ma la bella argentina non ha creato un precedente: solo qualche settimana fa le forze dell’ordine di Mosca avevano dovuto ri­ muovere una pubblicità super­ sexy i cui manifesti, attaccati a dei camion, avevano causato ben 517 incidenti in 24 ore.

que nomination ai Globe, ma giura che non andrà alle pre­ miazioni: «Li consegnano la domenica sera, io ho due figli piccoli, avrò giocato con loro tutto il weekend, sarò sfinito e me ne andrò a dormire alle 3».

L’AGENTE GRIMLY? RUOLO FRUSTRANTE PER ME ALL’INIZIO, POI MI È PIACIUTO: HA UNA COSCIENZA COLIN HANKS ATTORE

e una propria carriera in diver­ se serie, invece, interpreta l’agente Gus Grimly. «Ho avuto qualche difficoltà iniziale con questo ruolo, l’ho trovavo fru­ strante — dice Hanks, al telefo­ no da Los Angeles —. Poi, però, è cresciuta la mia ammirazio­ ne. Una cosa mi è piaciuta di Gus: ha una coscienza, sa cosa è il bene e cosa il male. In que­ sto, credo, siamo simili». Colin Hanks per la sua interpretazio­ ne ha meritato una delle cin­

MINNESOTA I dieci episodi di Fargo sono stati girati in Cana­ da, a temperature proibitive, anche se la storia è ambientata nel Minnesota (come nel film, solo 11 anni dopo). La neve, il biancore assoluto, il freddo fi­ niscono per essere determinan­ ti, uccidono quanto Malvo. «Ve­ ro, sono un protagonista in più — conferma Hanks —. Se si chiede alla gente cosa ricorda del Fargo dei Coen, diranno: l’accento dei personaggi, la ne­ ve e una trituratrice per il le­ gno. C’è tutto, tranne quest’ul­ tima. Ma con più libertà perché la tv ha più coraggio del cine­ ma». Visto il successo, la serie avrà anche una seconda stagio­ ne, ma con nuovi attori e una nuova storia. Ma una cosa è già certa: molte cose possono capi­ tare nel bel mezzo del nulla.

TORNANO GLI AUGURI D’ARTISTA: 19 CARTOLINE «SFIDANO» IL CANCRO  Da Al Bano a Vasco Rossi, passando per Totti, Mika Vasco Rossi, Arisa (nella foto i suoi auguri): sono 19 i protagonisti di «Auguri d’artista», l’iniziativa benefica« di «Sorrisi e Canzoni». Ogni personaggio ha disegnato una speciale cartolina che sarà in regalo con il settimanale fino a martedì. Il ricavato andrà per la cura contro il cancro e sarà devoluto alla onlus Associazione per la Ricerca Europea in Chirurgia Oncologica (Areco). Gli originali saranno messi all’asta su www.charitystars.com. Le 19 cartoline saranno poi disponibili su www.shopforyou.it.

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DOVE GLI ANIMALI SONO PREZIOSI. ELETTA CATENA PET DELL’ANNO!

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

CONSIGLI

21/3 - 20/4 ARIETE

21/4 - 20/5 TORO

21/5 - 21/6 GEMELLI

22/6 - 22/7 CANCRO

23/7 - 23/8 LEONE

24/8 - 22/9 VERGINE

7-

7

6

7+

7

7+

Domenica operosa, anche non volendo. Ciò che farete vi verrà bene, certo, ma un po’ di relax non guasterebbe. La fornicazione, comunque, vi riequilibra

Luna sfolgorante, per una domenica che vi vede recuperare posizioni. Non siate maldestri, non eccedete e trionferete. Anche suinamente.

Occhio a come parlate e agite: rischiate di darvi la zappa sugli zebedei. Le energie, però, sono ottime. E da mettere a frutto. L’ormon è giulivissimo.

Domenica OK, per via di impegni, shopping, movida nelle vostre corde. Siete pure comunicativi e arrapativi. Così in amor vi togliete tante soddisfazioni.

La domenica si rivela edonisticogaudente. Anche suinamente parlando. Ma ignorate le provocazioni, anche allo stadio. C’è profumo di soldi.

La Luna nel vostro segno vi rende saette, i progetti nascono e si realizzano bene, la vostra immagine brilla. Sentimenti batte slancio suino ai punti.

23/9 - 22/10 BILANCIA

23/10 - 22/11 SCORPIONE

23/11 - 21/12 SAGITTARIO

22/12 - 20/1 CAPRICORNO

21/1 - 19/2 ACQUARIO

20/2 - 20/3 PESCI

6

7+

5,5

8

5,5

5,5

Venire a sapere ciò che non sapevate spiazza. Ma aiuta a preservare integri l’immagine, il portafogli, i glutei santi. Come oggi. Aneliti suini appagati.

GAZZA METEO

a cura di ILMETEO.IT

Il caso e la fortuna vi giocano a favore. E voi bevete d’un fiato i rivali, spendete bene e rendete bene, su ogni fronte. Sudombelico spentino, però.

OGGI Milano MAX 8° MIN 6°

La Luna è acida, oggi. Che paventa perdite di bon ton, punti simpatia e sponsor. Moderate le reazioni. Anche nel turbinar della fornicazione: è meglio.

Roma

MAX 15° MIN 10°

La Luna vi fa brillare nel lavoro, in società, ovunque. E voi acquisite punti-immagine. L’amore ristora, il sudombelico è incline alla reiterazione.

DOMANI Milano MAX 8° MIN 6°

Roma

MAX 15° MIN 10°

Alcuni astri vi stanno col fiato sul collo. E diventate intolleranti. Non commettete azzardi, men che meno allo stadio. Fornicazione un po’ molle.

I rapporti con gli altri sfiniscono: meglio selezionare accuratally. E stare con g li occhi aperti, per evitare fregature. Scarse le energie, anche suine.

DOPODOMANI Milano Roma MAX 8° MIN 6°

MAX 15° MIN 10°

LO SPORT IN TV CAlCiO

LA SOAP «IL SEGRETO»

GLI INTRECCI AMOROSI PURE NEL SERALE La soap opera spagnola più amata ha cambiato i prota­ gonisti (ora la storia ruota attorno all’amore contrasta­ to di Maria e Gonzalo, gli «eredi» di Pepa e Tristan), ma il pubblico nostrano sembra ancora apprezzare. Così oggi Canale 5 propone una puntata serale de «Il Segreto» e l’attenzione cadrà ancora una volta sul terribile stupro di Maria: si continuerà ad indagare sul colpevole, ma non solo... DA VEDERE SU CANALE 5, OGGI ALLE 21.10

pArmA - juVentus Campionato primavera 11.00 - rAi Sport 2 espAnyOl - GrAnAdA Liga 12.00 - fox SportS 2 juVentus - sAmpdOriA Serie A 12.30 - Sky CALCio 1, Sky SupEr CALCio, Mp CALCio AjAx - utreCHt Eredivisie 12.30 - fox SportS mAnCHester united liVerpOOl premier League 14.30 - fox SportS psV eindHOVen twente Eredivisie 14.30 - fox SportS 2 GenOA - rOmA Serie A 15.00 - Sky CALCio 1, Mp CALCio 1 pArmA - CAGliAri Serie A 15.00 - Sky CALCio 2 udinese - VerOnA Serie A 15.00 - Sky CALCio 3, Mp CALCio 2 BAyer leVerkusen BOrussiA mönCHenGlAdBACH Bundesliga 15.30 - Sky Sport 3, Sky CALCio 6

swAnseA tOttenHAm premier League 17.00 - fox SportS GuinGAmp pAris sAint GermAin Ligue 1 17.00 - fox SportS 2 wOlFsBurG pAderBOrn Bundesliga 17.30 - Sky CALCio 6 CesenA - FiOrentinA Serie A 18.00 - Sky CALCio 2, Sky SupEr CALCio, Mp CALCio 1 AtletiCO mAdrid VillArreAl Liga 19.00 - fox SportS milAn - nApOli Serie A 20.45 - Sky Sport 1, Sky CALCio 1, Sky SupEr CALCio, Mp CALCio mOnACO - mArsiGliA Ligue 1 21.00 - fox SportS reAl sOCiedAd AtletiCH BilBAO Liga 21.00 - fox SportS 2

CAlCiO A 5

lupArense - Asti Serie A1 18.00 - rAi Sport 2

BAsket

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GOlF

AlFred dunHill CHAmpiOnsHip pga European tour Da Malelane, Sudafrica 11.00 - Sky Sport 3

sCi AlpinO

COppA del mOndO Slalom maschile 1ª manche. Da Are, Svezia 10.15 - EuroSport, rAi Sport 1 COppA del mOndO Slalom maschile 2ª manche. Da Are, Svezia 13.15 - EuroSport, rAi Sport 1

sCi di FOndO

COppA del mOndO Sprint a tecnica libera maschile e femminile Da Davos, Svizzera 15.15 - EuroSport 2

VOlley

VerO mOnzA reViVre milAnO Super Lega 17.00 - rAi Sport 1


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DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA


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