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domenica 21 dicembre 2014 anno LXX - numero 51 euro 1,40 lunedi 23 settembre 2015 anno 123 numero345 euro 1,40
(%&&!##% ($'" IL COMMENTO di Sebastiano Vernazza
Immenso Carlo E’ suo il mondo e pure il record
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OCCHIO, INZAGHI STA CRESCENDO A settembre di due anni fa Pippo Inzaghi e Massimiliano Allegri litigarono di brutto al centro Vismara di Milano. Inzaghi allenava gli Allievi del Milan, Allegri la prima squadra. «Vuoi prendermi il posto, eh?»,urlò Max. «Certo, e farò anche meglio!», rispose SuperPippo. Seguì pace raffazzonata in sede.
Il Real supera il San Lorenzo 2-0: è il 18° titolo internazionale, come Milan e Boca La festa di Ancelotti e del Real Madrid con la Coppa
RICCI ALLE PAGINE 22-23 Alessio Cerci, 27 anni, attaccante dell’Atletico Madrid
L’ARTICOLO A PAGINA 19
MILAN ROCCIOSO: 0-0 ALL’OLIMPICO
L’ANALISI di Andrea Schianchi 19
REAL, UNA VITTORIA ANCHE ITALIANA C’è un italiano sul tetto del mondo, si chiama Carlo Ancelotti, e in questi tempi grigi per il calcio di casa nostra la notizia è un’iniezione di allegria e di orgoglio. L’ARTICOLO A PAGINA 19
STORIE DA NON PERDERE 1 LO STOP NATALIZIO
La A va in vacanza Quanti incroci fra Dubai e Maldive VELLUZZI A PAGINA 17
2 I MOTIVI: STAFF E IBRIDO
Briatore spiega il divorzio Alonso-Ferrari
AHI ROMA PIPPO GODE (CON ALLEGRI)
Ai giallorossi viene negato un rigore, ma la prova è opaca pure in 11 contro 10. La Juve torna a +3. Inzaghi entusiasta: «Al passo con i migliori» BIANCHIN, CECCHINI, FROSIO, GOZZINI, LICARI, OLIVERO, PASOTTO, PUGLIESE, STOPPINI DA PAGINA 2 A PAGINA 7
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano
Il tecnico traccia l’identikit di due esterni e un regista. Stasera sfida la Lazio e Lotito, con il quale non ha feeling. Duello Palacio-Klose: la finale mondiale e poi sono spariti BERARDINO, BREGA, CIERI, TAIDELLI ALLE PAGINE 12-13
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DOMANI SUPERCOPPA
Dai veleni di Pechino a Doha Marchisio-Hamsik la chiave di Juve-Napoli DELLA VALLE, MALFITANO ALLE PAGINE 8-9
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SICUREZZA
Contrordine di Alfano Nelle gare a rischio la Polizia torna negli stadi
3 EGUAGLIATO POPOV
9 771120 506000
RILANCIO INTER MANCINI BATTE TRE COLPI: CERCI LENNON E LUCAS
De Jong, tentando di contrastare Gervinho, tocca di mano: è rigore
CREMONESI A PAGINA 29
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MONDIALE PER CLUB: TRIONFA ANCELOTTI
Orsi re dei 50 sl Abbassa ancora il primato italiano
CATAPANO A PAGINA 16
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ARCOBELLI A PAGINA 34
IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI Clinton in soccorso di Conte: «Non è vero che gli stage non sono importanti»
RISULTATI & CLASSIFICA 16a GIORNATA
Il Sassuolo scappa Cesena, pari al 94’ GIOVEDÌ CAGLIARI-JUVENTUS NAPOLI-PARMA IERI SASSUOLO-CESENA ROMA-MILAN OGGI (ORE 15) VERONA-CHIEVO (ORE 12.30) ATALANTA-PALERMO FIORENTINA-EMPOLI SAMPDORIA-UDINESE TORINO-GENOA INTER-LAZIO (ORE 20.45) JUVENTUS* ROMA* NAPOLI* LAZIO SAMPDORIA GENOA MILAN* FIORENTINA UDINESE PALERMO *Una partita in più
39 36 27 26 26 26 25 23 21 21
INTER SASSUOLO* VERONA EMPOLI TORINO ATALANTA CHIEVO CAGLIARI* CESENA* PARMA* (-1)
1-3 2-0 1-1 0-0
20 20 17 16 14 14 13 12 9 6
SUPERG: L’AZZURRO SECONDO IN VAL GARDENA TIENE TESTA AL NORVEGESE
Paris dietro Jansrud: «Posso superarlo» MOLINARO A PAGINA 30
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Serie A R Anticipi 16a giornata
Pippo e il Milan sono Allegri Regge il muro, piccola Roma
1A Garcia manca
un rigore, ma la prova dei suoi è stata opaca: Juve a +3. Inzaghi si è difeso bene anche in 10, tirando in porta più degli avversari A destra il grande intervento di Diego Lopez, 33 anni, su Gervinho, 27, al 47’ s.t.
Fabio Licari ROMA
A
lla fine vince la Juve. Il Cagliari giovedì non s’era opposto, ieri il Mi lan ha «restituito» ai biancone LIVERANI ri quello che la Sampdoria ave va tolto. E la classifica ritorna quella di prima: Roma di nuo vo a 3, aspettando la probabile ripartenza dell’altalena con il 2015. Ai punti il pari ci sta tut to, primo 00 della stagione al l’Olimpico (l’ultimo risa liva a marzo LA CIFRA contro l’In ter), secondo stop consecu tivo dopo il 22 con il Sas suolo. Ma si I punti della Roma in A discuterà a nel 2014, ben 15 meno lungo del ri gore non visto della Juventus da record da Rizzoli (e Sono 7 le sconfitte 2014, s o p r a t t u t t o contro le 2 della Juve dall’arbitro di porta Massa) per quel folle col po di mano di De Jong in area. Moviola o meno, era il 31’ e avrebbe cambiato la partita, sì, ma forse non la Roma. Quella vera, quella che impressiona per ampiezza di gioco, ritmo, tagli e aggressività, ieri non s’è proprio vista: lenta, imprecisa sotto rete, addirittura incapace di superare un Milan timido ma che, visti gli impacci cre scenti dei rivali, ha preso lenta mente coraggio e resistito pur nell’ultima mezz’ora in dieci (espulso Armero). Forse Gar cia avrebbe potuto aggiustare qualcosa, prima di un dispera
nal Board non sembra ancora propenso. Non serve il replay, invece, per valutare l’espulsio ne di Armero al 25’ del secondo tempo: già ammonito, il co lombiano entra un po’ sgrazia to e con le mani colpisce il pal lone. Non è compensazione, ci mancherebbe.
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De Jong, tentando di contrastare Gervinho, tocca di mano: è rigore
to quanto inutile assalto finale. Forse mai come in queste occa sioni si sente la mancanza della qualità di Pjanic. RIGORE ED ESPULSIONE Il ri gore, però, c’è. E sembra evi dentissimo anche dalle tribu ne, quando l’angolo di Florenzi piomba nell’area piccola. Ap profittando della confusione tra le tante teste che si incrocia no, o magari per un gesto d’istinto, De Jong allunga il braccio e scaraventa la palla sul fondo. Rizzoli vede rimessa per il portiere quasi fosse stato Gervinho a toccare, l’arbitro di
porta Massa non ci fa una bella figura e finisce tutto qui. O me glio, comincia tutto qui. La comprensibile polemica per quello che avrebbe potuto es sere (rigore e «rosso»). E la querelle sulla moviola in cam po. In teoria questo era un caso valutabile a video, in quanto il gioco era fermo e Garcia avreb be potuto chiedere uno dei due «challenge» concessi all’allena tore (secondo il progetto Blat ter). Siamo sinceri: applicare questa tecnologia, ben più complessa di quella su «gol fantasma», sarà comunque complicatissimo e l’Internatio
ROMA, QUANTI LIMITI Ridur re il tutto agli episodi da movi ola sarebbe però ingiusto. La Roma non sa reagire all’ingiu stizia, mentre il Milan anche in dieci sa difendersi. Que stione di testa. Quella dei giallorossi, fin dall’inizio, è meno concentrata del solito. Sarà che il Milan sembra una pratica da li quidare in fretta, sarà che non sempre le parole di Garcia possono sortire l’effetto spera to, ma si capisce subito che qualcosa non quadra. Si capi sce da come, dopo neanche un minuto, il centrocampo lasci ti rare Honda da fuori e, sulla re spinta di De Sanctis, nessuno della difesa sia più veloce di Poli (altra parata). E si capisce
Sotto Francesco Totti, 38 anni, 11 presenze e 2 reti in questo campionato AP
ancora da come, superato il piccolo choc, il gioco si sviluppi con eccessiva lentezza. Non c’è spinta dalla fasce, per esempio: né Maicon riesce a sovrapporsi né Holebas è mai un pericolo. Ma soprattutto non c’è il solito predominio a centrocampo do ve De Rossi è ancora sotto rit mo, Keita soffre lo spostamen to sulla mezzala e Nainggolan non riesce ad avere la meglio sull’inesauribile Poli. Manovra che passa per linee orizzontali e non è mai innescata in attac co: Totti perde troppi palloni, mentre Florenzi (preferito a Ljajic: perché?) alterna una paio di belle iniziative a tanti errori, sempre in cerca del suo vero ruolo. MILAN DIFESA ONESTA Non è che il Milan sia questo spetta colo. Boutade berlusconiane a parte, la sua rosa è ben lontana da quella giallorossa e il gioco, con tutto il rispetto, è da pro vinciale. Primo obiettivo, non prenderle, e chi vivrà vedrà. Inzaghi non sceglie l’albero di Natale ma un presunto 4
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
LA MOVIOLA di LUCA BIANCHIN
GIÙ LE MANI DE JONG, ERA RIGORE. FUORI ARMERO: OK Roma-Milan è un gioco di mano: gira attorno alle... manate su palla. Subito l’episodio principale: cross al 31’, Gervinho in area non colpisce ma De Jong allunga la mano e - citando il regolamento - fa un «movimento in direzione del pallone». Era rigore, Rizzoli ha sbagliato. Poi l’altro episodio: il secondo giallo ad Armero. Premesso che il primo è giusto - ferma un contropiede di Totti - sul secondo si discute. Keita alza la palla per saltare Armero, che allunga le braccia e tocca. Giallo giusto perché da un paio d’anni si ritiene che un giocatore debba essere ammonito se ferma un auto-passaggio aumentando il volume del corpo o allargando il braccio. La volontarietà qui non importa. Altro? Sì, tanti gialli corretti e un rigore non dato per una manata di Poli: il braccio non va verso la palla. In più, una doppia trattenuta Mexes-Destro. Rizzoli fischia pro-Milan: forse troppo, ma non era rigore.
ROMA
0 0
ROMA (4-3-3) De Sanctis; Maicon (dal 36’ s.t. Torosidis), Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Keita, De Rossi (dal 29’ s.t. Destro), Nainggolan; Florenzi (dal 21’ s.t. Ljajic), Totti, Gervinho. PANCHINA Curci, Lobont, Emanuelson, Somma, Cole, Strootman, Paredes, Iturbe, Borriello. ALLENATORE Garcia. CAMBI DI SISTEMA 4-2-3-1 dal 29’ s.t. ESPULSI nessuno. AMMONITI Maicon, Florenzi, De Rossi per g.s.; Destro per c.n.r.
MILAN
MILAN (4-3-3) Diego Lopez; Bonera, Mexes, Zapata, Armero; Poli (dal 36’ s.t. Muntari), De Jong, Montolivo; Honda (dal 27’ s.t. Alex), Menez (dal 43’ s.t. El Shaarawy), Bonaventura. PANCHINA Abbiati, Agazzi, Zaccardo, Albertazzi, Essien, Saponara, Torres, Niang, Pazzini. ALLENATORE Inzaghi. CAMBI DI SISTEMA 3-5-1 dal 25’ s.t.; 4-4-1 dal 27’ s.t. ESPULSI Armero per doppia ammonizione al 25’ s.t. (g.s. e c.n.r.) AMMONITI De Jong per g.s., Mexes per c.n.r.
ARBITRO Rizzoli di Bologna. NOTE Paganti 19.448, incasso 1.174.101 euro; abbonati 27.172, quota 594.358 euro. Tiri in porta 6-7. Tiri fuori 2-2. Angoli 65. In fuorigioco 1-2. Recuperi 0’ p.t., 5’ s.t.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
1Bonera bravo a destra e a sinistra 1Armero
LE RESPINTE DIFENSIVE DI MEXES-ZAPATA
I CONTRASTI DEI DIFENSORI*
29’ Gervinho slalomista Serpentina dell’ivoriano, che salta mezza difesa e tira: altra bella parata di Diego Lopez 38’ Mexes all’improvviso Destro da 35 metri del francese, De Sanctis vola all’incrocio e devia in angolo
PALLE RECUPERATE DAI DIFENSORI Maicon (Roma)
I DUELLI DI TESTA VINTI DA MEXES-ZAPATA
Manolas (Roma) Holebas (Roma)
12’ Ancora Milan Rossoneri più intraprendenti: Bonaventura converge e calcia secco, trovando la risposta a terra di De Sanctis 21’ Garcia prova a cambiare qualcosa Roma in difficoltà, Garcia toglie Florenzi e inserisce Ljajic 25’ Rosso per Armero Seconda ammonizione per il colombiano (nella foto), che tocca di mano un pallone calciato da Keita 28’ Inzaghi corre ai ripari In inferiorità numerica, il Milan è costretto a coprirsi: fuori Honda, dentro Alex 29’ Roma a trazione anteriore Fuori De Rossi, appena ammonito: al suo posto, entra Destro 36’ Cambiano gli uomini, non i moduli Nel Milan, fuori Poli e dentro Muntari. Nella Roma, esce Maicon ed entra Torosidis 47’ Diego Lopez è un muro Gervinho chiede e ottiene il triangolo con Yanga-Mbiwa: assist di tacco per l’ivoriano, il portiere chiude bene
6 5 5 5
Yanga-Mbiwa (Roma)
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GDS
DATI OPTA
fIL TEMA
LA DIGA CHE NON TI ASPETTI
Inzaghi, che difesa Zero gol presi in 180’ e Mexes fa il leader ROMA
6’ Poca potenza Appoggio involontario di petto di Honda per Menez: troppo debole il diagonale per impensierire De Sanctis
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Armero (Milan) Bonera (Milan)
Marco Pasotto
SECONDO TEMPO
1
* Bonera-Mexes-Zapata-Armero
14’ Punizione di Totti Il capitano della Roma cerca la porta su punizione, ma la parabola del numero 10 non si abbassa
26’ Diego Lopez presente Sassata di Totti su punizione, il portiere del Milan respinge a mani aperte
PERSI
6
2’ Milan pericoloso Honda ci prova di sinistro da fuori, De Sanctis respinge corto ma è bravo a bloccare la seconda conclusione di Poli
21’ La Roma insiste Assist di Totti per Florenzi che stoppa e calcia, colpendo l’esterno della rete complice la deviazione di Diego Lopez
rinato dopo la panchina 1Diego Lopez fa il resto
VINTI
PRIMO TEMPO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
33 con Bonaventura e Honda molto larghi: però, a forza di «falsi» centravanti e «false» se conde e terze punte, chi segne rà? Fa più tiri in porta della Ro ma, vero, ma è basso e corto, con Menez solo davanti e non assistito dall’inconcludente Honda, mentre Bonaventura ci mette polmoni e geometrie ma non può anche cercare il gol. Poli in mezzo non si arrende mai e soprattutto è la difesa che regge: Gervinho, l’unico della Roma che ci provi vera mente, arriva anche al tiro ma è sempre chiuso, disturbato, insomma mai riesce ad andar sene a modo suo. E quando Za pata non ce la fa, ecco Diego Lopez. Dopo aver sofferto un po’ nel primo tempo, i rossone ri si organizzano bene nella ri presa, prendendo coraggio, e poi non crollano mai dopo l’espulsione di Armero: ma è la Roma che si lancia a testa bas sa, comincia a crossare palloni per la testa di nessuno e insom ma facilità il lavoro di chi si di fende. Ed esce a testa alta.
LA TENDENZA DOPO IL NAPOLI STOP ALLA ROMA
3
E
adesso potete alzare la mano. Ma siamo sicuri di vederne poche. Pochissi me. Chi avrebbe detto che fra Napoli e Roma il Milan sarebbe riuscito a tenere immacolata la propria porta? Magari qualche inguaribile ottimista. Ma il Mi lan di Inzaghi è proprio questo: capace di tutto, nel male e nel bene. In grado di prenderne due a San Siro da una neopro mossa (Palermo) e di tirare giù la saracinesca contro i super at tacchi del campionato. Merito di squadra, questa è una pre messa doverosa: perché si sa che una buona fase di non pos sesso passa da dieci uomini, e non dalla sola linea difensiva. Eppure parliamone, di questa difesa. E partiamo da un dato gonfio di significato: nelle ulti me quattro partite il Milan ha preso un solo gol, col Genoa. O, se preferite, ne ha presi due nelle ultime cinque, contando anche Udinese e derby. I giallo
rossi, in particolare, all’Olimpi co fino all’altro ieri avevano concesso soltanto un pareggio e, soprattutto, non avevano mai segnato meno di due gol. COMPLICAZIONI Insomma, parlare di piccola impresa non è esagerato, visto e considerato che il Milan ha giocato anche 25 minuti in dieci senza affon dare. La bava alla bocca che ama vedere Inzaghi stavolta l’hanno usata tutti, non solo chi è entrato dalla panchina. E poi, pensiamoci un attimo, a questa linea difensiva: la pri ma è stata – da destra – Bone ra, Mexes, Zapata, Armero. Cioè: un esterno non di ruolo, un centrale restituito al calcio dopo dieci partite in naftalina, un altro che non riesce a trova re continuità e un esterno sini stro che prima di ieri non aveva messo insieme nemmeno 300 minuti. In più la situazione si è ulteriormente complicata con la sua espulsione. A quel punto Bonera il tuttofare si è spostato a sinistra, Zapata a destra e ac canto a Mexes si è piazzato
Alex, la cui ultima presenza ri sale ai primi di novembre. Ma gari è esagerato gridare al mi racolo, ma la difesa rossonera ieri ha dimostrato come con centrazione e atteggiamento giusti a volte possano sopperi re a difficoltà anche grandi. Questione di attenzione e, fi nalmente, anche di organizza zione. Se il Milan torna da Ro ma con un punto in più anche nell’autostima, stavolta il meri to è dalla cintura in giù. Ma proprio fino in giù, dove la squadra ha inizio e dove Diego Lopez sta sfornando una parti ta decisiva dietro l’altra. Ieri sera De Sanctis l’ha votato mi gliore in campo e in effetti lo spagnolo ha fatto due inter venti che valgono quanto un gol. Entrambi su Gervinho, l’ultimo in pieno recupero. Sembrava gol fatto, ma Diego ci ha messo coscia e ginocchio: «Voglio fare il massimo in que sta squadra», racconta lui. Ag giunge Mexes: «Ha fatto un partitone». Giù il cappello, as sieme alla saracinesca. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Serie A R Anticipi 16a giornata
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DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
LE PAGELLE di G.B. OLIVERO ROMA
MILAN
6
5,5
TOTTI NON ILLUMINA DE ROSSI CHIUDE MALE IL TECNICO GARCIA
6,5
6
DE SANCTIS Abbastanza insicuro con i piedi e con le mani. Bravo a credere, unico all’Olimpico, che Mexes possa tirare e che lo faccia pure bene. Si distende bene su un destro rasoterra di Menez e poi assiste da posizione privilegiata all’assedio finale che però è improduttivo.
MANOLAS Tutto qui? Sembra dire quando sbriga il poco lavoro con l’entusiasmo dell’impiegato che si aspettava una giornata intensa. Un paio di chiusure eleganti nel primo tempo, non va mai in affanno perché è sempre piazzato bene e non abbocca alle finte degli avversari.
YANGA-MBIWA Il guizzo alla fine, nell’area del Milan: il tocco smarcaGervinho è un biglietto per il paradiso, ma Diego Lopez ha già chiuso. Non si passa. Dietro non ha molto da fare perché Menez svolazza di qua e di là e gli altri rossoneri si inseriscono poco: perché disturbare sotto le Feste?
HOLEBAS Inzaghi temeva le sue sovrapposizioni, ma non se ne vedono. Il greco resta molto basso e non si capisce perché, visto che Honda è fumoso e lo spazio ci sarebbe. Si adegua al ritmo lento, ma proprio lui avrebbe potuto creare gli strappi decisivi.
PARATE 7 RINVII 4 PRESE ALTE 2
PASSAGGI 46 RECUPERI 5 CONTRASTI 2
PASSAGGI 42 RECUPERI 5 CONTRASTI 1
PASSAGGI 31 CROSS 9 CONTRASTI 1
6
DIEGO LOPEZ PARATUTTO POLI CORRE HONDA È GIÙ IL TECNICO INZAGHI
5,5
6,5
La sindrome da accerchiamento non paga. Il Garcia che faceva giocare benissimo la Roma conquistò tutti. Quello che protesta e fa il Mourinho piace meno. Come questa Roma.
Studia bene la partita e conquista un gran punto. Le vacanze se le merita perché sta lavorando bene. È vero che il Milan non fa nulla per vincere, ma questa è un’altra storia. E un altro Milan.
IL MIGLIORE GERVINHO
6,5 È uno sprinter, parte da maratoneta. Quando accelera crea scompiglio, ma si incarta davanti al portiere. Prova ad aprire la scatola rossonera con ogni arnese. Ma la serratura non cede.
6
5
6
5,5
KEITA Il professore del centrocampo stavolta non fa una gran lezione: per carità, la cattedra non è in discussione, ma contro il Milan è tutto banale, scontato, perfino inutile visto lo sviluppo della partita. Legge peggio del solito alcune situazioni di gioco e si limita a contenere Montolivo.
DE ROSSI Il periodo difficile continua. Gioca male, gestisce lentamente il possesso nella fase iniziale dell’azione, conquista pochi palloni e si fa ammonire per un’entrata su Menez. Non trasmette nemmeno la carica che tanto servirebbe in una serata così complicata per molti compagni.
NAINGGOLAN Il Ninja combatte ma per lui è una serata strana. Cerca un varco per inserirsi e colpire, ma non lo trova mai. In costruzione non ha intuizioni particolari. Sbaglia poco, ma incide altrettanto. E l’impressione è che senza il vero Ninja la Roma adesso abbia due marce in meno.
FLORENZI In un minuto tira tre volte, come al gioco della pignatta. Ma la pentolaccia del Milan resiste. E allora si placa, come il bimbo deluso dal mancato successo. Si prende un’ammonizione e pian piano esce dalla partita, fino a scomparire e a spingere Garcia alla sostituzione.
TIRI 0 RECUPERI 3 PASSAGGI 50
TIRI 1 RECUPERI 3 PASSAGGI 52
TIRI 0 RECUPERI 3 PASSAGGI 46
TIRI 1 DRIBBLING 1 SPONDE 0
TIRI 2 DRIBBLING 3 SPONDE 1
6,5
6,5
6,5
BONERA Altra prova di spessore. C’era il rischio di passare una serata sulle montagne russe e di scenderne frastornati. Invece fa il movimento giusto, lo saltano poche volte, esegue un paio di ottime diagonali e blocca una pericolosa ripartenza con un anticipo rischioso ma efficace.
MEXES Bravo nel fortino, meno quando gli passano dietro in spazi larghi: un paio di volte rischia il tracollo proprio perché non si accorge del movimento dell’avversario. Al 38’ tira dal casello di Roma Nord: per sua sfortuna l’unico ad aspettarsi il tiro era proprio De Sanctis.
ZAPATA Pulito, rapido, sempre attento. Costringe al giallo Maicon con una bella uscita e non consente mai un tiro facile a chi arriva dalle sue parti. Dopo il rosso ad Armero fa il terzino destro e anche in questa posizione non sbaglia praticamente nulla giocando con serenità.
POLI Sostituito da Muntari perché non si può giocare con la bombola d’ossigeno. Corre per due e dopo un primo tempo più accorto decide di pressare alto e di inserirsi senza palla. Un’altra dimostrazione di affidabilità e concretezza. Però deve tirare meglio.
PASSAGGI 18 CONTRASTI 3 RECUPERI 5
PASSAGGI 21 TIRI 1 CONTRASTI 2
PASSAGGI 19 RECUPERI 3 CONTRASTI 0
TIRI 3 RECUPERI 2 PASSAGGI 19
6
5
IL MIGLIORE DIEGO LOPEZ
7 E’ il Babbo Natale rossonero: piazza sotto l’albero di Berlusconi un punto e una letterina. «Caro Silvio, questa volta ti perdono. Ma prima di dire che siamo più forti della Roma riguarda le mie parate».
5,5
6
DE JONG Ottavo cartellino giallo, la ricerca del record continua. Ma al di là di questo, è il protagonista dell’episodio più importante della gara: era fallo di mani, rigore, espulsione e forse sconfitta. Prestazione in generale sufficiente, ma sul voto pesa quell’intervento non visto dagli arbitri.
MONTOLIVO Quasi meglio da mediano che da regista, da ruba palloni che da costruttore di gioco. Perde 21 palle e ne recupera 8, mostrando di non essere ancora al top della condizione. Ed è normale. Però il capitano è utile perché quando il Milan soffre lui è l’unico a sapere cosa fare del pallone.
HONDA Un tiro dopo pochi secondi su cui De Sanctis si accartoccia goffamente e poi quasi basta. Perde 13 palloni e un paio di questi si trasformano in rapide ripartenze che per poco la Roma non sfrutta. Rallenta qualche giocata in avanti su cui il Milan avrebbe potuto fare male.
MENEZ Le cose tecnicamente più belle della serata le fa lui: un paio di colpi di tacco, una veronica, qualche svolazzo elegante. Ma poi, stringi stringi, resta poco in mano. Come un piatto presentato bene, ma che ti lascia il senso di fame. E il rimpianto che avrebbe potuto saziarti.
LANCI 7 RECUPERI 5 PASSAGGI 40
TIRI 1 RECUPERI 8 PASSAGGI 27
TIRI 1 RECUPERI 5 CONTRASTI 3
TIRI 1 DRIBBLING 1 SPONDE 1
PARATE 5 RINVII 9 PRESE ALTE 1
5 IL PEGGIORE MAICON
5 Già in clima natalizio: corre poco, non spinge mai, non si propone senza palla. Doveva essere la freccia avvelenata, invece non fa male a nessuno. Anzi, dura entrata su Zapata e ammonizione inevitabile. PASSAGGI 38 CROSS 0 CONTRASTI 1
5
6,5
5,5
5,5
5
5,5
TOTTI Andamento lento. E il paradosso è che dovrebbe favorirlo, perché i limiti atletici verrebbero mascherati. Il problema è lo scarso movimento senza palla dei compagni. Manca la scintilla, lui non si accende. E perde 20 palloni. Da fermo sempre pericoloso, ma fa davvero poco.
LJAJIC Entra al posto di Florenzi, ma non lascia tracce. A sua discolpa, l’oggettiva difficoltà a entrare in una partita moscia. L’aggravante, però, è che lui avrebbe talento e gamba per cambiare l’inerzia della sfida. Non trascina, ma si lascia coinvolgere nel grigiore.
DESTRO Sostituisce De Rossi e guida l’assedio. Garcia spera che abbia un impatto devastante sulla partita, ma l’unico impatto ce l’ha con la testa di Diego Lopez. Che però è dura e non subisce grossi danni. Ammonito per una scenetta poco edificante con Mexes.
TOROSIDIS Si becca gli insulti di tutto l’Olimpico e forse anche di qualche familiare per la stramba idea di tirare da posizione quasi impossibile dopo un’uscita sbagliata di Diego Lopez.
TIRI 1 DRIBBLING 0 SPONDE 1
TIRI 0 DRIBBLING 0 SPONDE 0
TIRI 0 DRIBBLING 0 SPONDE 0
PASSAGGI 8 CROSS 5 CONTRASTI 0
6,5 IL PEGGIORE ARMERO
5 Se sei ammonito, raddoppi la concentrazione per evitare sciocchezze. Il fallo di mano è istinto, non c’è malizia, ma per il regolamento è giallo: quindi rosso e assedio finale. Prima, alcuni errori tecnici gravi. TIRI 0 RECUPERI 6 PASSAGGI 17
6
s.v.
s.v.
BONAVENTURA Le 11 palle recuperate e le 6 intercettate sono l’immagine della sua partita: pochi fronzoli, tanto lavoro. È bravo dappertutto, nel primo tempo cerca di legare il gioco, nella ripresa di ripartire, nel finale di chiudere sulla fascia come un terzino aggiunto. Una certezza.
ALEX Entra a freddo per l’espulsione di Armero. L’ultima volta che aveva giocato era il 2 novembre, contro il Palermo, quando si fece male dopo due minuti. Mette il testone in mezzo all’area e respinge tutto quello che passa in zona.
MUNTARI Inzaghi lo inserisce quando si accorge che Poli non ha fiato nemmeno per chiedere il cambio. In trincea si sente a suo agio e spaventa chi prova a infastidirlo.
EL SHAARAWY Pochi minuti per provare a dare un senso ai lanci perditempo con cui il Milan, ormai assediato, ha chiuso la partita.
TIRI 1 DRIBBLING 1 RECUPERI 11
TIRI 0 RECUPERI 1 PASSAGGI 1
TIRI 0 RECUPERI 1 PASSAGGI 1
TIRI 1 RECUPERI 0 PASSAGGI 0
RIZZOLI Il mancato rigore condiziona il giudizio: non è il principale responsabile (Massa dove guardava?) ma l’errore resta grave. L’espulsione DI LIBERATORE 6,5 di Armero è codificata, anche se appare severa. BIANCHI 6,5
MASSA 4 GIACOMELLI 6
IL CASO
Altro incidente casalingo: «Ci manca un po’ di cattiveria» 1I giallorossi sprecano la terza chance avuta all’Olimpico nel mese di dicembre Maicon: «Più cinici». Totti: «Non molliamo» Massimo Cecchini ROMA
S
orpresa: niente voci d’an gelo sopra il presepe gial lorosso. Per la Roma, in fatti, la partita finisce con i cori di scherno dei tifosi rossoneri che cantano: «Vincerete il trico lor». In effetti sotto l’Albero di Natale i giallorossi trovano pac chi pieni di rimpianti. Certo, la mano di De Jong aleggia sul
match come il bastone di Gan dalf sulla Compagnia dell’Anel lo però — se tre indizi fanno una prova — occorrerà forse che Rudi Garcia ripassi in fretta Agatha Christie e le sue dedu zioni implacabili. OLIMPICO & GOL Nel mese di dicembre, infatti, i giallorossi all’Olimpico hanno avuto tre occasioni per dare una svolta alla loro stagione e ogni volta hanno fallito. Col Sassuolo
Francesco Totti, 38 anni ANSA
c’era l’occasione di accorciare le distanze con la Juve e invece il (faticoso) 22 annegò la chance; col Manchester City c’era la possibilità di coronare un sogno chiamato ottavi di Champions League e invece Na sri e Zabaleta confermarono le gerarchie del sorteggio di set tembre; infine stavolta col Mi lan c’era la chance per fare di nuovo sentire il fiato sul collo ai bianconeri ed invece ancora una volta sulla lingua è rimasto un punto con un retrogusto amaro. Domanda: sono tre in dizi che certificano la (momen tanea) immaturità della Roma? Ovviamente, se sia vero e — so prattutto — se ci sia un colpe
vole, nessuno lo rivela, però un’altra spia su un inverno po co brillante lo racconta anche un altro dato: se si eccettua la partita col City, era dal maggio scorso che la squadra di Garcia non finiva una partita casalinga senza segnare almeno una rete. E in quell’ultima occasione l’av versaria non era una qualsiasi, bensì proprio la Juve (01). MAICON & TOTTI Un ingre diente che in questo momento manca alla zuppa romanista, comunque, lo rivela Maicon, un ex interista che in passato al Milan aveva saputo fare parec chio male. «L’episodio di De Jong è stato importante, ma io
lavoro per la mia squadra e non parlo mai dell’arbitro — spiega —. Dico però che, pur facendo bene, dobbiamo essere più cat tivi». Logico che il d.g. Baldis soni faccia bene a certificare la straordinarietà della stagione («Peccato per la svista dell’arbi tro addizionale, ma gli episodi fanno parte del gioco: speria mo di agganciare la Juve prima dello scontro diretto»), però la ragione non placa la fame. Per questo capitan Totti agli amici dice: «State tranquilli, la Roma non mollerà fino alla fine». A pensarci bene, forse sono gli auguri più belli che qualsiasi romanista vorrebbe ascoltare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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fL’AREA TECNICA
fL’AREA TECNICA
L’ALLENATORE DELLA ROMA
L’ALLENATORE DEL MILAN
GARCIA VEDE LE OMBRE «IL RIGORE ERA EVIDENTE MA È UN PASSO INDIETRO» Andrea Pugliese ROMA
A
desso staccherà un po’ anche lui, riflettendo sulle occasioni perse, su alcune scelte e su quello che poteva essere. Se poi ci riuscirà a staccare, perché i pensieri nella testa di Rudi Garcia con tinueranno ad ondeggiare tra dubbi e convinzioni, tra la sod disfazione per la squalifica so spesa («Ma non ne voglio par lare») e l’amarezza per l’enne sima occasione sprecata. «So no due punti persi, è un passo indietro – dice alla fine il tecni co francese –. Volevamo vince re e occasioni per segnare ne abbiamo avute anche, ma Die go Lopez ha fatto due o tre grandi parate. Senza Pjanic c’è mancata un po’ di creatività, anche se c’era un rigore clamo roso». Già, e il rammarico è an che questo. «Io non mi lamen to, è un fatto di gioco, può suc cedere. Ma lo dico da tempo: se ci sono i giudici di porta devo no prendersi le loro responsa bilità, altrimenti non li mettia mo più. Per me, con i cinque ar bitri non cambia niente e que sta è una clamorosa conferma».
scelta di Florenzi la rifarei, so no convinto al 100% – conti nua Garcia –. Io in confusione? Se si vince siamo bravi, altri menti no, è sempre così. Loro hanno giocato una partita ul tradifensiva, con le linee molto strette e quel centrocampo a cinque che ci ha lasciato poco spazio per giocare. Gervinho forse doveva giocare di più tra De Jong e Montolivo, ma lui corre molto, fa tanti scatti ed accelerazioni, è normale che a volte debba recuperare. E in quei momenti sono gli altri che devono fare qualcosa di più».
SOLO GERVINHO SA SALTARE GLI UOMINI, NON POSSIAMO AFFIDARCI SEMPRE AL SUO DRIBBLING RUDI GARCIA ALLENATORE ROMA
SCELTE E FATICA Poi, però, la Roma pareggia proprio perché manca di creatività, con Mai con zoppicante, Totti fuori par tita e Ljajic in panchina. «La
GERVAIS E VIA Anche perché ieri, ad un certo punto, sem brava quasi che la Roma avesse una sola soluzione: palla a Gervinho e via, l’ivoriano con tro tutti. «È vero, per vincere contro una squadra organizza ta difensivamente bene come il Milan bisogna fare di più e co me prima cosa inquadrare maggiormente la porta. Poi quando ci sono giocatori più creativi come Pjanic a centro campo giochiamo diversamen te, è più facile impostare attac chi rapidi e ripartire. Solo Ger vinho sa saltare l’uomo, non possiamo affidarci sempre al suo uno contro uno, dovevamo essere più pericolosi su angoli e cross: ne abbiamo fatti ben 33, dovevamo essere più pre senti nell’area». PENSANDO AL 2015 E allora, mandato in soffitta il 2014, Garcia si augura un nuovo an no scintillante. «La sosta capita a puntino, i giocatori hanno bi sogno di riposare, soprattutto mentalmente. Ma siamo anco ra in corsa in tre competizioni, le giocheremo tutte per vince re. Servirà una mentalità di ferro, è questo che ho chiesto ai miei per il 2015». E servirà so prattutto non perdere ulteriore terreno dalla Juventus. «Ma siamo a soli tre punti, lo scorso anno di questi tempi eravamo a meno cinque e non avevamo la Champions». © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PORTIERE GIALLOROSSO
«Non hanno rubato nulla Peccato per gli ultimi 20’»
Morgan De Sanctis, 37 anni EVANGELISTA
Alessandra Gozzini ROMA
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he con la bacchetta magica realizzasse il primo desiderio di Al legri non era facilmente im maginabile. Ma va così: il Milan di Pippo ipnotizza la Roma e concede lo scatto ju ventino. L’incantesimo rie sce nonostante una difesa arrangiata e il rosso ad Ar mero a metà ripresa, con In zaghi contrariatissimo: nel frattempo anche un suo ex allenatore collegato da Doha faceva gli scongiuri, gufando la Roma e speran do in un favore del Diavolo. Il venti settembre di due an ni fa Allegri e Pippo litigaro no a Vismara, il centro spor tivo delle giovanili rossone re, e fecero pace il giorno dopo in favore delle teleca mere di Milan Channel: di fatto è questa la prima vera cortesia che si rivolgono. MILAN PADRONE Ma il ma go Inzaghi ha realizzato so prattutto il suo di desiderio. Confidava di far riapparire all’Olimpico il Milan solido che aveva visto contro il Na poli, e stavolta non c’entra no né la bacchetta né la for tuna: «Sono felicissimo, ri masti in dieci ho visto un Mi lan che stava diventando padrone del campo e crede
vo di poterla vincere. Mai l’avrei pensato: la squadra è stata fantastica, mi ha reso or goglioso. Senza cuore, qui per di. Napoli e Roma ci hanno da to grande consapevolezza e autostima: ce la siamo giocata contro squadre che lottano per lo scudetto. È con questo spiri to che possiamo arrivare terzi, ma solo se non ci montiamo la testa». Vista così aveva ragione Berlusconi, profetico anche ve nerdì, nell’ultima visita a Mila nello: «Andate in campo senza paura perché siamo più forti di loro». Considerato che è finita
IL MANI DI DE JONG È INVOLONTARIO. MONUMENTO ZAPATA PECCATO CHE ORA ARRIVI LA SOSTA FILIPPO INZAGHI ALLENATORE MILAN
pari, ma con il Milan sotto di un uomo, vale come previsione centrata. Del resto il presiden te ha un passato da amuleto del gruppo: c’è stato un perio do in cui le sue visite settima nali coincidevano con i tre punti nel weekend. Continua Pippo: «Quando alleni il Milan devi essere ambizioso, insieme al presidente e alla società vo gliamo riportare la squadra ai fasti di un tempo. Garcia ha fatto i complimenti a me, Saba tini li ha fatti a Galliani: vuol dire che siamo sulla strada giu sta e peccato che arrivi la so sta…». BOTTIGLIETTA In almeno un paio di occasioni Inzaghi ha in vece pensato che la bacchetta avesse funzionato al contrario: ma sia il rosso ad Armero che i cinque minuti di recupero del secondo tempo (le telecamere inquadrano Pippo prendersela con il quarto uomo) non hanno stregato il suo Milan, rimasto concentratissimo. Pippo si sfo ga solo alla fine, calciando una bottiglia a terra e imprecando per qualche fallo (a suo giudi zio) non fischiato: «L’espulsio ne mi pareva eccessiva, il fallo di mano era involontario. Ar mero ha giocato bene, come Zapata che è stato incredibile su Gervinho, ha giocato una partita monumentale». Ieri, a Inzaghi, è riuscita anche que st’ultima magia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PORTIERE ROSSONERO
«Il mani di De Jong? Capita di sbagliare Non siamo stati lucidi» 1De Sanctis ammette:
INZAGHI VEDE IL TRAGUARDO «ORMAI SIAMO AL LIVELLO DI CHI LOTTA PER IL TITOLO»
Davide Stoppini ROMA
L
a consolazione, magrissi ma per la Roma, è nel nu mero zero. Zero come i gol subiti da De Sanctis, dopo tre partite consecutive al l’Olimpico con due reti incassa te ciascuna. Porta imbattuta, sì: è la trentesima volta che ac cade su 54 match, ovvero dal l’inizio della scorsa stagione, dall’arrivo in giallorosso del portiere. Che pure non vive il suo miglior periodo, con uno stadio che dal post Sassuolo ru moreggia a ogni retropassag gio nel terrore di rivivere l’in
cubo Zaza. Strana la vita, ama ra la serata che riporta la Roma a meno 3 dalla Juventus: «Ma 36 punti in 16 partite non sono un bottino da poco – dice De Sanctis –, considerato l’impe gno della Champions League e i tanti infortuni. Sì, è vero, nel le ultime due gare in casa avremmo potuto fare sei punti, ora saremmo davanti alla Ju ventus in classifica. Ma la stra da per lo scudetto è ancora lun ga». Magari leggermente più in salita, dopo lo 00 di ieri sera: «Il Milan ha fatto un’ottima partita, è in un buon momento di forma e non ha rubato nien te – ancora il portiere –. Noi ef fettivamente avremmo potuto essere più lucidi, soprattutto dopo l’espulsione di Armero. A quel punto bastava davvero po co per vincere. Non ci siamo riusciti, peccato per i 20 minuti finali. Il mani di De Jong? Può capitare di sbagliare. Comun que ora dobbiamo recuperare energie, ne abbiamo bisogno». © RIPRODUZIONE RISERVATA
«Stiamo crescendo I conti li faremo solo a fine stagione» 1Diego Lopez: «Gran lavoro di squadra» Mexes: «Buon punto»
Diego Lopez, 33 anni FORTE
ROMA
U
na grande prova da ex, un bolide deviato in an golo da De Sanctis e so prattutto il muro tirato su in di fesa. Parla Mexes: «Io uomo ga ra? Il titolo lo merita Diego Lo pez, ha fatto un partitone. Abbiamo portato a casa un buon punto, dobbiamo continuare così. L’obiettivo era non perde re, alla fine potevamo pure met terli più in difficoltà. Vero, ab biamo anche sofferto, ma sap piamo che è giusto continuare su questa strada nel nuovo an no. Difendere più alti è una ri chiesta di Inzaghi e tutti noi di
fensori ora stiamo facendo be ne». Lui su tutti, entrato da tito lare nella trasferta di Marassi contro la Sampdoria e rimasto fin qui sempre al centro della re troguardia milanista: «Ognuno ha il suo momento, io sto go dendo un po’ di più perché ora gioco, mentre prima invece ero ai margini...». Da migliorare c’è sempre l’antico vizio dei gol pre si da palla ferma: anche ieri il rigore non dato per il fallo di mano di De Jong è nato così. Continua Mexes: «Abbiamo su bìto parecchi gol su calcio piaz zato e ora inconsciamente stia mo più indietro, ma non va bene per il portiere, che non si sente libero e non può uscire con tutto quel casino davanti la porta». Diego Lopez interviene: «Sto la vorando bene, con staff e com pagni. Sento che stiamo cre scendo, c’è stato un lavoro enor me da parte di tutta la squadra. Cerchiamo sempre i tre punti e poi a fine anno si vedrà...». a.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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MILAN
ROMA
MOLTO ALTO 57,6 metri
BARICENTRO
ROMA
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POSSESSO PALLA
24
27 20 10
61,6%
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6 7
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504 15 16
TIRI NELLO SPECCHIO
PALLE PERSE
fLA PARTITA AI RAGGI X
FALLI COMMESSI
CONTRASTI
L’alberello di Inzaghi Q mette i rami sulle fasce La Roma resta impigliata LA MOSSA TATTICA
BONAVENTURA: palle recuperate 11 HONDA: contrasti vinti 3 DE JONG: passaggi positivi 40 MONTOLIVO: palle intercettate 4
HOLEBAS
NAINGGOLAN HONDA MAICON
KEITA
BONAVENTURA DE JONG MONTOLIVO
POLI
TOTTI
PASSAGGIO MOVIMENTO
L’albero di Natale del Milan si trasforma quando i rossoneri non sono in possesso: Honda e Bonaventura, i due trequartisti, si allargano per blindare gli esterni, bloccando gli sganciamenti dei terzini di Garcia e impedendo così la superiorità numerica sulle bande. La Roma viene così quasi costretto al giro palla interno. Ma al centro Montolivo e Poli vanno in pressione sugli interni giallorossi e così ne rallentano la costruzione, mentre De Jong si occupa di Totti lasciandogli poche traiettorie di passaggio.
72%
7
15 34 18 28
25 5 17
23
27
con numeri eccellenti in fase di copertura: 11 palloni recuperati e 6 palloni intercettati, i nu meri migliori tra tutti quelli in campo.
Twitter @alexfrosio
giallorossi. Garcia fa possesso palla (61,6%) ma senza qualità
MILAN
10
PASSAGGI RIUSCITI
Alex Frosio
1Honda e Bonaventura si sacrificano bloccando gli esterni
MOLTO BASSO 41,6 metri
325
83,9%
38,4%
13
BARICENTRO
PASSAGGI EFFETTUATI
6
11
25 2
144 139
OCCASIONI CREATE
7
uando finisce 00 a volte si parla di parti UNO CONTRO UNO Il dato sui palloni intercetta ta tatticamente perfetta. In questo caso, il ti è significativo, perché il Milan ha giocato discorso è valido soprattutto, se non sola molto sulle traiettorie di passaggio. Con Mon mente, per il Milan, che ha fatto la partita tolivo e Poli in pressione su Nainggolan e Keita, che voleva di contenimento ed eventualmente e Totti controllato da De Jong (20 i palloni persi di ripartenza sfruttando anche le mancanze dal capitano giallorosso), le opzioni per De qualitative della Roma. Inzaghi parte rimodel Rossi in fase di costruzione sono state forte lando l’atteso albero di Natale (più 433 che 4 mente limitate. Anche perché nella Roma si è 321) soprattutto in chiave difensiva. Dopo una visto pochissimo movimento senza palla, indi partenza propositiva, il Milan deve lasciare l’ini spensabile per scardinare un meccanismo di ziativa alla Roma, e sarà così fensivo così blindato come per tutta la partita (il possesso quello di ieri sera. Il (lento) palla alla fine è nettamente AREA BLINDATA possesso palla giallorosso ha giallorosso: 61,6% contro il trovato così l’unico sfogo 38,4 rossonero). Quando deve quando arrivava tra i piedi di difendere, dunque, i due tre Gervinho, l’unico nella for quartisti Honda e Bonaventura mazione di ieri a non temere, si sacrificano in copertura al e anzi a privilegiare, l’uno con largandosi sulle bande. Da lì, I cross della Roma, tro uno. L’attaccante ivoriano di solito, la Roma fa male per ma tentati sempre con la ha cercato per sei volte il drib ché sfrutta le sovrapposizioni bling ricavandone tre positivi. dei terzini. Maicon è lo specia difesa milanista piazzata E di conseguenza anche due lista, ma un po’ perché non a e senza specialisti grosse occasioni, le uniche postissimo fisicamente e un po’ al centro dell’area della Roma, nel primo tempo per il muro che si è trovato da quando ha puntato e saltato vanti, non ha mai sfondato. Mexes e nel finale quando ha chiesto e ottenuto l’unodue da Yanga Mbiwa. In generale, alla SACRIFICIO Il brasiliano è stato il giallorosso Roma è mancata un po’ di qualità: facile pensa con più tocchi (72, come Keita, ma giocando un re a Pjanic, e non solo per il prodigioso slalom quarto d’ora in meno, considerato il recupero) con gol della stagione scorsa contro i rossoneri. però ha creato una sola occasione. Da quella Keita ha provato a fare il mediano incursore parte, oltre ad Armero che rosso a parte ha sof (come peraltro Poli dall’altra parte, ma parten ferto poco in fase difensiva, c’era Bonaventura, do da più lontano...) ma ha finito per sbattere autore di una partita di elevatissimo spessore contro la difesa milanista, perché mai la Roma tattico. Lui, «10» di natura, ha imparato il con è riuscita a servire i suoi attaccanti nello spazio tenimento negli anni al servizio di Colantuono ma sempre con la palla sui piedi. E così difende e dell’Atalanta (proprio in quella posizione da re diventa più semplice. esterno sinistro alto) e ha chiuso la sua partita © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Marchisio, punto fisso della Juve stellare 1E’ la bussola del centrocampo «Ora abbiamo un’altra mentalità» Fabiana Della Valle
AI RAGGI X
INVIATA A DOHA (QATAR)
TOCCHI PER ZONA 4
1
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3
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60
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PASSAGGI POSITIVI
L’
per partita
59,88 LANCI
per partita
8,06 GDS
albergo che ospita la Juve è bello e impo nente. E’ lo stesso che sceglie il Bayern quando viene a Doha. Dentro c’è un via vai di gente: uomini in tunica e turbante che parlano d’affari, ra gazzi in jeans e ma gliette bianconere, che cercano i loro idoli. Clau dio Marchisio ne ha viste tante di scene così. Passa no gli anni ma lui è sempre lì. Un po’ come il vino, più invecchia, più il gusto mi gliora. Quando giochi in un centrocampo di stel le come quello della Ju ve, non è facile essere titolare. Lui è diven tato il più presente in mezzo al campo. Merito degli infortuni
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altrui all’inizio, poi delle pre stazioni e della continuità. Marchisio è la barra che tiene dritta la nave in mezzo alla tempesta: tra tanto estro ci vuole anche la normalità: «Mezzala o regista? Non ho mai avuto problemi a cambia re posizione, da regista tocchi più palloni ma anche da mez zala col nuovo modulo si gio ca di più». SALTO DI QUALITÀ IN EUROPA Il centrocampo della Juve è il più forte che c’è in Italia. Lì il Napoli fa fatica a competere: «E’ il miglior reparto di questa squadra ma per vincere devi essere completo. Inutile fare confronti, nelle partite sec che conta soprattutto la con centrazione. Loro sul fronte offensivo hanno Higuain, Callejon e Hamsik». Il Napoli non è mai stato un avversario facile da battere lontano da Torino: «Qui però siamo in campo neutro. Alla finale di Coppa Italia di due anni fa a Roma non siamo arrivati cari chi ma a Pechino abbiamo vinto noi: quindi siamo 11. Quest’anno c’è stato un cambiamento di staff ma anche di gioco, la maturità che ci ha dato la conquista dei tre scudetti ci ha permesso di assorbire i nuovi metodi di lavoro di Allegri senza trau mi. L’abbiamo dimo strato soprattutto in Champions League: ora abbiamo un’altra mentalità, che ci deve servire per migliorare in Europa. E’ lì che vo gliamo fare il passo avanti». Prima però c’è il Napoli. E Marchisio ha ancora spazio nella ba checa dei trofei. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Missione Hamsik La coppa per Napoli 1Marek e la chance di riscatto: «I fischi? Vincerò per i tifosi» Mimmo Malfitano
AI RAGGI X
INVIATO A DOHA
TOCCHI PER ZONA 17
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3
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2
2
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1
PASSAGGI POSITIVI per partita 35,07 LANCI
per partita
2,71 GDS
L’
occasione è unica, forse. Potrebbe servirgli per respingere le critiche che non gli stanno perdonando nien te, in questa prima fase della stagione. C’è finito lui sott’accusa più di qualsiasi altro compa gno. Per quel talento che non funziona, certo, ma anche per l’aspetto caratteriale: non sempre Marek Hamsik ha saputo esse re determinato quando ci sarebbe stato bisogno del suo contributo. Sta volta, non c’è niente di più stimolante di questa finale di Supercoppa, la Juve è l’avversario di sempre, il nemico da combattere e battere. «Si tratta di una fina
le e, dunque, un’opportunità importante», ha ammesso il centrocampista slovacco in vi sta di questa sfida attesa da tutta la tifoseria partenopea. PARTITA SPECIALE La defini sce così, Hamsik, la sfida di domani sera. «Speciale, per ché i tifosi la sentono troppo e vorremmo dare loro questa soddisfazione». Per stimolare la squadra è intervenuto an che Aurelio De Laurentiis con una bella ramanzina, ricor dando proprio a Marek la rab bia e la delusione vissuta due anni e mezzo prima a Pechino, nell’altra finale. Lui e Maggio sono gli unici superstiti di quella notte cinese. «Quello resta soltanto un brutto ricor do, quella sconfitta ci fece davvero male. Ma pensiamo alla gara che ci aspetta ades so». Dicevamo dell’importan za della Supercoppa. Il centro campista ne ha spiegato il per ché: «Ci aspettavamo tutti qualcosa in più da questa sta gione e invece abbiamo perso tanti punti pesanti. E lasciamo stare l’eliminazione dalla Champions Lea gue ai preliminari: quello choc l’abbiamo metabolizzato». Sul piano perso nale, Hamsik ha vissuto per la pri ma volta sulla sua pelle la contesta zione del San Paolo in occasione del 22 con l’Empoli. «Si di scute tanto di me, ma sono un professionista e continuerò a fare il mio lavoro. Non tocca a me dare i giudizi, dico solo che posso migliorare. I fischi? Non li commento. Io non fi schierei nessuno», ha concluso il capi tano del Napoli. © RIPRODUZIONE RISERVATA
NAZIONALE
Lippi consiglia Conte: «Lo stage serve poco Si accordi coi tecnici» 1L’ex c.t. dell’Italia: «La polemica tra Antonio e la Juve è nata da un grande amore: si risolverà»
L
a settimana da fegato in grossato di Antonio Conte si è conclusa ieri – a meno che oggi non piova dal cielo qualco s’altro – con le dichiarazioni di Marcello Lippi. L’ex c.t. azzurro, intervistato da RaiSport, ha ridi mensionato l’importanza degli stage per il gestore della Naziona le. Oltre al danno la beffa, e pro prio da un mio ex allenatore, de ve aver pensato Conte. Che dopo aver puntato forte su una paren tesi al di fuori delle date Fifa, pro prio l’altro ieri si era visto negare dalla Lega la certezza di averne almeno una ad inizio febbraio. Ci mancava solo la «sentenza» di Lippi, ieri. GIOCANO SEMPRE... «Mi sento di dare un piccolo suggerimento a Conte – ha detto l’attuale d.t. del Guangzhou –: non credo che uno stage sia così importante, il vero rapporto da stabilire è con gli allenatori. Secondo me il c.t. potrebbe fare un accordo coi col leghi dei club, soprattutto quelli più impegnati su tanti fronti, e decidere di evitare di chiamare i giocatori più importanti per le amichevoli. Questi giocano sem pre... Il problema dei calciatori non è che si stancano, ma che non possono allenarsi come dovreb
Marcello Lippi, 67 anni AP
bero. Non conta uno stage in più, ma la collaborazione». PERMALOSAGGINE Quella che Conte ha chiesto ai colleghi mar tedì, ma anche per non diventare loro i primi oppositori allo stage. E le parole di Lippi devono avergli ricordato molto quelle dei diri genti che hanno messo i bastoni fra le ruote alla sua richiesta. A cominciare dalla Juve, con cui il c.t. continua ad avere frizioni la tenti e continue dal giorno del suo addio. Ma su questo argo mento Lippi, allenatore della Ju ve proprio ai tempi di Conte («Uno dei tanti leader che ho avu to. Permaloso? Mai quanto me»), ha usato toni molto diplomatici: «Sono i grandi amori a provocare queste situazioni: quello tra Con te e Juve è stato un grande amore, sfociato in una piccola incom prensione che verrà superata». Forse, ma proprio piccola non è... a.e. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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I veleni di Pechino e la Juve ancora prima
1Nel 2012 i bianconeri vinsero la Supercoppa fra le polemiche: in 2 anni il Napoli non ha colmato il gap che ha già raggiunto un primo traguardo: la qualificazione agli ottavi di finale di Cham pions League.
Mimmo Malfitano INVIATO A DOHA (QATAR)
C
i sono già due precedenti di questa sfida. Il primo risale agli Anni 90, nella finale giocata a settembre, al San Paolo: vinse il Napoli 51. Per il secondo, basta tornare indietro di due anni, all’agosto 2012. È stato un evento incre dibile, a Pechino, per la grande partecipazione di pubblico (60 mila spettatori stipati nel «Ni do d’uccello») sia per tutto quanto accadde durante e do po la partita. Una finale che ancora oggi fa discutere, come la direzione di Mazzoleni, che mandò su tutte le furie l’am biente napoletano. Le espul sioni di Zuniga e Pandev, san zionate dal direttore di gara, furono contestatissime da Au relio De Laurentiis e da Maz zarri, che venne espulso insie me ai due giocatori. La rabbia prevalse sulla buona educazio ne, perché il Napoli non si pre sentò alla premiazione a fine gara, in segno di protesta con tro l’arbitro e la Lega, organiz zatrice della Supercoppa. STRADE DIVERSE Un ricordo che il tempo ha consegnato al la storia e alle statistiche. Da allora, il cammino dei due club non ha subito variazioni sor prendenti. La Juve ha conti nuato a vincere, aggiungendo altri due scudetti a quello vinto al termine della stessa stagio ne, con Antonio Conte in pan china, mentre il Napoli ha mantenuto inalterato il suo
Bonucci rientra Sulla sinistra scalpita Evra DOHA (f.d.v.) Mattinata tra palestra e relax, pranzo e poi allenamento. Così la Juve si sta preparando alla Supercoppa di domani. Massimiliano Allegri venerdì ha dato la libera uscita ai giocatori. Il tecnico non sembra avere dubbi sulla formazione: in difesa rientra Bonucci, squalificato a Cagliari, accanto a Chiellini. A sinistra dovrebbe toccare ad Evra, a centrocampo torna Pogba (a riposo perché diffidato in Sardegna) con Pirlo e Marchisio, poi Vidal trequartista, in attacco Tevez-Llorente. «La prima parte di stagione è stata soddisfacente - dice Chiellini - e se vinciamo la Supercoppa lo sarà al 100%». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Mertens-Callejon solo lievi botte Ritorna Higuain DOHA (mi.mal.) Sia Mertens sia Callejon hanno svolto un lavoro più leggero rispetto ai compagni. I due soffrono per le contusioni riportate col Parma. Nulla di preoccupante, in ogni modo, Benitez ha voluto risparmiare loro i contrasti per evitare ricadute. Dubbi non dovrebbe averne, l’allenatore spagnolo, soprattutto per quanto riguarda la fase offensiva: Higuain ritornerà al centro dell’attacco, alle sue spalle agiranno Callejon, Hamsik e Mertens. In difesa riproposti Albiol e Koulibaly. Ieri è arrivato a Doha Aurelio De Laurentiis che oggi parteciperà al ricevimento organizzato dall’Ambasciatore italiano in onore dei due club. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Le proteste dei napoletani con l’arbitro di porta Nicola Rizzoli EIDON
La festa Juve per la Supercoppa vinta 4-2 ai supplementari col Napoli IPP
RPer protestare
ventus. Ma è sul piano della programmazione tecnica che la differenza tra i due club ap pare improbabile. Il presidente continua il suo piano d’investi menti che prevede un limite sia per la spesa d’acquisto sia per gli ingaggi a cui ha posto un tetto. La crescita della Juve, in
contro gli arbitri De Laurentiis fece disertare la premiazione
progetto, affidandolo ad un nuovo allenatore, Rafa Beni tez, con l’intenzione di provare il grande salto e rivincere uno scudetto dopo 24 anni dall’ulti mo. Programmi, diversi, ma non tanto, perché De Laurenti is non ha mai abbandonato, fi nora, l’idea di superare la Ju
vece, resta costante. Da quat tro campionati è imbattibile, può perdere qualche punto nel corso dell’intera stagione, ma alla fine riesce sempre a cen trare l’obbiettivo: dopo tre scu detti vinti con Conte e l’abban dono dello stesso allenatore, il club è ripartito da Max Allegri
IL GAP RESTA Tra le due socie tà ci sono 12 punti di differen za, in campionato. E allora, vincere la Supercoppa potreb be rendere meno umiliante il distacco accumulato. L’allena tore spagnolo avverte più di ogni altra pressione la supre mazia dei campioni d’Italia, per evidenziarne le vittorie ama ricorrere spesso a lezioni di economia e sull’importanza del fatturato. Un ritornello tanto caro a Walter Mazzari che Benitez ha ripreso. Di cer to, non potrà bastare una Su percoppa a equilibrare il rap porto tra i due club o l’acquisto di Manolo Gabbiadini per col mare il gap esistente. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Palla al Qatar SOLDI, STAR, ECCESSI E UN PIZZICO D’ITALIA NAZIONALE, FEDERAZIONE, CLUB: IL GOVERNO GESTISCE TUTTO E GUARDANDO AI MONDIALI PROVA A COSTRUIRE UN SUO CALCIO IL RACCONTO di FABIANA DELLA VALLE INVIATO A DOHA (QATAR)
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tariota innalzando la qualità delle prestazioni e di conseguenza del campionato». Chissà come sarebbe felice Conte di ricevere, ogni martedì, un report completo su tutti i giocatori convocabili, come suc cede a Djamel Belmadi, c.t. del Qatar. Però qui non ci sono i Berlusconi e gli Agnelli, i club sono sovven zionati dal governo. La crescita del movimento cal cistico passa per la nazionale e il Qatar vuole una squadra all’altezza per il 2022. Qualche progresso si è già visto: dopo 30 anni si è qualificata al Mondiale Under 20 del 2015. E l’Aspire nel 2011 ha vinto la Milk Cup (trofeo U7), battendo in finale 51 il Man chester United.
l mare da una parte, il deserto dall’altra. Tanto traffico e un’infinità di cantieri. Siamo a Doha, Qatar, contestata sede del Mondiale 2022. Do ve l’emiro Al Thani, della stessa famiglia che ha ac quistato il Psg, sogna di realizzare un’edizione «amazing» della Coppa, ma anche di avere una na zionale che non sfiguri tra le grandi. A Doha da un po’ di anni si lavora su questo. L’Italia rappresenta un modello: un po’ come i cinesi con le griffe di mar ca, provano a copiarci. Soprattutto dal punto di vista tattico e tecnico, dove sono più carenti. Per questo STIPENDI E PRESTAZIONI La struttura creata è importano italiani o gente che ha lavorato da noi. unica, però il talento non si costruisce in laborato Come Walter Di Salvo, ex preparato rio. Il fatto che nessuno ricordi nomi re di Lazio, Manchester e Real, chia di giocatori del Qatar la dice lunga mato 5 anni fa per gestire le perfor IL NUMERO sul livello del suo calcio. Chi conosce mance calcistiche del paese. Ibrahim Khalfan, fantasista dell’Al Sadd? È lui il miglior prodotto loca PROGRESSI L’obiettivo è costruire le. All’Aspire ci sono anche tanti gio la nazionale che nel 2022 dovrà rap vani arrivati con il progetto «Football presentare il Qatar al Mondiale di ca Dream», che scova i migliori talenti sa. «Ma puntiamo a qualificarci per I milioni di euro africani. Molti sospettano che il Qa Russia 2018», dice Di Salvo, diretto pagati dal Qatar tar stia cercando di costruirsi una na re del dipartimento performance fo zionale per il 2022 sottraendo i cam otball dell’Aspire Academy e ha por per ospitare pioncini ai loro paesi. Nella Qsl gio tato una nuova filosofia. L’Aspire è la Supercoppa tra cano 14 squadre. La più importante è un piccolo gioiello. Ci sono 13 campi Juve e Napoli l’Al Sadd, dove fino all’anno scorso da calcio e uno stadio indoor. Qui i c’era Raul. È in testa alla classifica in ragazzi studiano e giocano, non solo a pallone. Di sieme al Lekhwiya, campione in carica, allenato da Salvo fa da collante tra l’accademia, dove si allenano Michael Laudrup e con le vecchie conoscenze del tutte le nazionali giovanili, la Qfa (federazione qata calcio italiano Chico (Genoa) e Weiss (Pescara). Al riota), e la Qatar Star League, la nostra Serie A. «Ho tri volti noti: l’ex livornese Paulinho, Mark Brescia creato un pacchetto unico per tutte le squadre: i gio no, Lisandro Lopez. Ogni squadra può avere al mas catori fanno lo stesso test tre volte l’anno e usano lo simo 4 stranieri e c’è disparità tra quello che guada stesso sistema di match analysis per valutare i para gnano i big e gli altri. Uno stipendio normale è sui metri fisici e avere una fotografia completa della 500 mila euro annui, Raul prendeva 4 milioni. Ci partita. Vogliamo migliorare il livello del calcio qa sono 7 categorie di salari e una correlazione tra per
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IL PAESE E LE SUE STELLE BAHRAIN
Doha QATAR
ARABIA SAUDITA
Forma di governo Monarchia costituzionale Indipendenza 1971, dal Regno Unito Superficie 11.607 kmq Popolazione 1.800.000 abitanti (stima 2013) Densità 155 abitanti/kmq Reddito pro capite 81.634 euro Moneta Riyal (1 eur=4,45 qar) Capo di stato Tamim Bin Hamad al Thani (34 anni) Budget per Confederations cup 2021 e Mondiale 2022 527 milioni di euro
EMIRATI ARABI UNITI
I BIG DELLA STARS LEAGUE Michael Laudrup Allenatore Lekhwija (ex Lazio, Juve, Barcellona e Real Madrid) Wladimir Weiss Attaccante Lekhwija (ex Pescara) Paulinho Attaccante Al-Arabi (ex Livorno) Lisandro Lopez Attaccante Al-Gharafa (ex Porto e Lione) Mark Bresciano Centrocampista Al-Gharafa (ex Empoli, Parma, Palermo e Lazio) GDS
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formance e stipendio: «Si chiama salary valuation spiega Di Salvo vengono considerati i minuti gioca ti, gli allenamenti e la qualità della prestazione: è un incentivo a far bene». C’è anche chi a Doha ha avuto problemi come l’attaccante francoalgerino Belou nis, messo sotto contratto nel 2007 dall’Al Jaish e poi fuori rosa nel 2011: ha raccontato di non essere più
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1 Il Bayern Monaco si allena a Doha 2 La Supercoppa davanti a un centro commerciale che imita S. Siro 3 Tifosi del Qatar allo stadio 4 Il progetto del Qatar Foundation Stadium EPA/BOZZANI/ AFP
stato pagato e ha passato 19 mesi da «prigioniero» a Doha, perché le autorità locali gli negavano il visto. PROVA GENERALE In Qatar la gente va poco allo stadio ma impazzisce per il calcio degli altri: Liga, Premier e Serie A sono seguitissimi. Quando un grande nome viene a giocare qui, i nuovi compagni di squadra si fanno foto con lui come fossero tifosi qualunque. La Juve è tra le squadre più note, dopo Real, Barcellona, United. La Supercoppa è stato un modo per testare le loro capacità organizzative in vista del Mondiale, per avere Napoli e Juve hanno sborsato 2,4 milioni di euro. Lo stadio che ospiterà la partita, il Jassim Bin Hamad Stadium, non è tra quelli del Mondiale (ha solo 14 mila posti). L’idea iniziale era quella di costruire 12 impianti (di cui 4 a Doha), ora si sta pensando di scendere a 8. La que stione della sicurezza sui luoghi di lavoro ha fatto parecchio rumore: l’Ituc, International Trade Union Confederation, prima confederazione sindacale al mondo, continua a denunciare le condizioni di lavo ro intollerabili in cui operano gli immigrati, parlan do di centinaia di operai già morti nell’infinità di cantieri. Di questo però a Doha non si trova traccia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Serie A R Verso il mercato
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
Mancini aspetta già i magi «Due esterni e un regista»
NEMICI PER LA PELLE
1In attesa di dar forma alla sua Inter con il mercato (Cerci, Lennon, Lucas), il tecnico punta la Lazio: «Conta molto più della Juve e vale più dei punti che ha»
Lotito-Mancio Quel veto azzurro dopo 10 anni di liti
PERCHÉ VEDERE INTER-LAZIO Milano contro Roma parte seconda. Sfida Champions in incognito, travestita da quarta contro undicesima. Chicca: Felipe Anderson, uno dei cinque giocatori più in crescita della A. San Siro, ore 20.45
Stefano Cieri INVIATO A FORMELLO (ROMA)
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Luca Taidelli INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO) @LucaTaidelli
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essun dettaglio va trascu rato nell’operazione «en tusiasmo nerazzur ro».Roberto Mancini è in gran forma e scherza a più riprese. Forse anche quando spiega: «Se il Mancini allenatore prendereb be il Mancini giocatore a genna io? Ce ne sono tanti da prendere, anche migliori di me...». Il tecni co dell’Inter prima apparecchia in diretta tv uno scherzo a tre amici presenti in sala conferenze e ride a crepapelle. Poi apre il brindisi natalizio con la stampa ironizzando sul fairplay finan ziario: «Malgrado tutto, non vi facciamo mancare nulla». La ri sata era scappata anche prima, quando nel tracciare l’identikit di mercato sembrava parlare di Cristiano Ronaldo: «Abbiamo già fatto il punto, cerchiamo un esterno offensivo, anzi due. Ser ve un giocatore fortissimo, rapi dissimo, con tecnica altissima e che faccia gol. Eh sì, sennò me glio non prenderlo. I due che cer chiamo davanti devono fare la differenza, e serve che sappiano fare anche la fase difensiva. Ac quisti a centrocampo o in difesa? A volte si può trovare qualcuno che non trova spazio altrove e che per 6 mesi sarebbe utile a noi, ma pure a se stesso per pre pararsi a qualche competizione importante». Ogni riferimento a Cerci, Lennon e Lucas Lleiva non sembra del tutto casuale. GUARIN E VIDIC Vero che – dopo Mourinho – Mancini è il tecnico più bravo a far si prendere i giocato ri che vuole (e che il
Claudio Lotito, 57 anni, e Roberto Mancini, 50 LAPRESSE
Sopra Roberto Mancini, 50 anni, sembra osservare gli obiettivi di mercato. A destra Aaron Lennon, 27 anni, e Lucas Leiva, 27. Sotto Alessio Cerci, 27 LAPRESSEACTION-EPA-IPP
dt Ausilio in serata ha fatto inten dere che potrebbero essere anti cipate alcune operazioni, tipo Hernanes nel gennaio scorso), ma per arrivare a tre uomini che facciano la differenza servirebbe fare cassa con qualche cessione. A parole, non quella di Guarin: «Può migliorare tantissimo, è molto importante per noi». Di scorso che introduce una carrel lata sui singoli. «Vidic? Adesso la difesa è questa e sta migliorando gara dopo gara. Se lui meriterà di giocare, scenderà in campo. Kovacic? Come a Verona, può fa re la differenza. E può convivere con Hernanes. Come tutti i gio catori bravi, basta che pensino anche a difendere». TERZO POSTO E CONTE Ora co munque conta vincere e cresce re. «A Verona, ma pure contro l’Udinese, ho visto buone cose – fa il Mancio –. Poi è chiaro che la vittoria col Chievo ci voleva pro prio. Crediamo al terzo posto, anche se è inutile parlarne. Ci so no tante squadre in corsa e la classifica può cambiare in pochi turni. Basta vedere cosa è succes so alla Fiorentina. Ma al momen to giusto tra quelle in lotta per la Champions ci saremo anche noi. Ora pensiamo alla Lazio, che
conta molto di più della Juve, che ci aspetta alla ripresa. La squadra di Pioli meriterebbe più punti di quelli che ha, ma l’im portante è la prestazione che fa remo noi. Il bilancio dopo un me se di Inter non mi può soddisfare visto che abbiamo già perso due
clic LA CURIOSITÀ INTERISTA TRE PORTIERI SU TRE CON IL PASSATO LAZIALE Tre su tre dal passato laziale. Sono i portieri dell’Inter che questa sera sfideranno una parte dei loro ricordi. Samir Handanovic è arrivato dal Treviso nel gennaio 2006, vi restò solo 6 mesi giocando un match di campionato (contro il Parma). Carrizo ci è passato in 3 momenti: nel 2008-09, da luglio a gennaio 2011 e nello stesso periodo del 2012. Infine Berni dal 2006 al 2011 con una parentesi alla Salernitana (da gennaio a giugno nel 2009).
IL DERBY DI TOSCANA
gare. Ma a darmi la carica sono i progressi dei ragazzi e la loro de dizione». Chiusura su Conte: «Lui ragiona da c.t, però su alcu ne cose ha ragione. La Serie A a 18 squadre avrebbe senso, ma non tutti sarebbero d’accordo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il ritorno di Moratti a San Siro due mesi dopo le dimissioni (l.t.) L’ultima volta risale al 19 ottobre scorso, con i salti di gioia insieme a Thohir per come Hernanes aveva riacciuffato il Napoli in pieno recupero. Ma quattro giorni dopo Massimo Moratti aveva rassegnato le dimissioni da presidente onorario. Da allora ha seguito in tv tutte le gare dei nerazzurri, tranne quella contro il Chievo, in concomitanza con un intervento all’Onu legato a Inter Campus. Salvo sorprese dell’ultimo momento, stasera Moratti però tornerà allo stadio. Proprio contro quella Lazio che, battuta 4-1, il 10 maggio scorso sancì la certezza dell’Europa League. Era la notte dell’addio di Zanetti. E dell’ultimo gol di Palacio...
ancini e la Lazio, praticamente un romanzo. Finito dieci anni fa. Anzi no. Perché, parafrasando Galliani (che a sua volta, parlando del ritorno di Kakà al Milan, parafrasava Venditti) certi amori non finiscono mai. Quello tra il Mancio e la Lazio è durato sette anni, dal 1997 al 2004. Tre anni da giocatore, metà campionato da vice allenatore e poi due anni da tecnico. Con l'intermezzo di un mese al Leicester, in Pre mier, e due mezze stagioni sulla panchina della Fiorentina. Formidabili quegli anni a cavallo del vecchio e del nuovo Millennio. Per il Mancio e per i tifosi laziali. Ai quali l’at tuale allenatore dell’Inter regalò coppe, tro fei e uno scudetto indimenticabile (certo, non da solo, ma lui era il leader di quella squadra). E poi anche da allenatore arricchì la bacheca societaria con una Coppa Italia. GIOIE E DOLORI Certi amori non finiscono mai. E così il 12 maggio scorso Mancini è tor nato a indossare la maglia biancoceleste nu mero 10. Si celebrava il 40° anniversario del primo scudetto laziale, quello di Chinaglia e Maestrelli. L’Olimpico era pieno come qua rant’anni prima e come un altro giorno di maggio (il 14) del 2000, quando Mancio e i suoi compagni regalarono ai laziali il secon do scudetto. Mancini è stato per la Lazio que sto e molto altro ancora. Ecco perché certi amori non finiscono mai. Ma, quando la se parazione si consuma, volano i piatti. Il di stacco dai colori biancocelesti, dieci anni fa, non fu indolore. La dirigenza del club non vo leva lasciarlo libero di dire sì a Moratti, nono stante la Lazio fosse a un passo dal fallimen to. Poi arrivò Lotito e col nuovo proprietario furono subito scintille. C’erano pendenze da sistemare, conti da risanare. Finì a carte bol late, con tanto di dichiarazioni a distanza non proprio amichevoli. Quello stesso Lotito che, dieci anni dopo, in veste di consigliere federale (o mentore del presidente Tavec chio, se preferite) ha avuto un ruolo non se condario nella scelta del nuovo c.t. della Na zionale. Il Mancio era nella rosa dei papabili, ma non fu mai contattato. «Con Lotito in Fe dercalcio figuratevi se chiamano me», confi dava Roby agli amici in quei caldi giorni esti vi. Sì, certi amori non finiscono mai. Effetti collaterali compresi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
INCROCIO DI PUNTE
Della Valle talismano Fiorentina Quagliarella, Amauri, Matri Sarri: «Empoli contro i migliori» Toro-Genoa al sapore di Juve PERCHÉ VEDERE FIORENTINAEMPOLI
Con la testa: squadre che giocano a calcio, piedi buoni con accento toscano. Con il cuore: Davide contro Golia, l’unico derby di provincia d’Italia Franchi, ore 15
Giacomo Cioni Giovanni Sardelli
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n regalo per trentamila (spettatori). Ma soprat tutto il regalo è per se stesso. Mario Gomez cerca un gol al Franchi nell’ultima prima di Natale. Magari decisivo, per
iniziare a scrivere con un po’ d’anticipo il proprio 2015. L’esultanza al Franchi manca da un’era calcistica. Era il 16 mar zo quando Gomez corse sotto la Fiesole per l’ultima volta. «Vuo le cambiare il suo trend, la sua storia e il suo destino» dice Montella. Per il tecnico è il der by del cuore. A Empoli arrivò bambino e se ne andò una deci na d’anni più tardi uomo. E cal ciatore top. Il brindisi d’auguri di ieri all’interno del Franchi ha portato ulteriore serenità. E qualche dichiarazione. «Al 2015 chiedo meno sfortuna – attacca il patron Andrea Della Valle Siamo pronti a nuove sfi de. Il mercato? Pensiamo a sfol tire. Poi semmai penseremo a un “ritocchino”. Perché Montel la è, e rimarrà, al centro del no
stro progetto» . Oggi testa al campo. «È facile perdere la concentrazione prima di Na tale chiude il tecnico Si pensa più a preparare la vali gia che alla gara. Andare in ritiro con un giorno d’antici po (venerdì, ndr) era dovero so. Così le mogli possono fa re shopping e comprare gli ultimi regali in tranquillità». QUI EMPOLI Da Sarri non ar rivano indicazioni sulla for mazione, il suo Empoli si è allenato a porte chiuse. «Contano i 3 punti ma sopra tutto giocare con il cuore e con l’anima. «La Fiorentina prosegue il tecnico dal pun to di vista tecnico è la più for te della categoria». © RIPRODUZIONE RISERVATA
PERCHÉ VEDERE TORINO-GENOA Perché è romantica come poche: 16 scudetti e una certa sensibilità per la storia. Come extra, esterni da Nazionale (Darmian-Antonelli) e allenatori trasformisti. Olimpico, ore 15
Francesco Bramardo Filippo Grimaldi
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oroGenoa a tinte juventi ne. Il passato parla chia ro. Due dei tre attaccanti granata dal passato juventino approdati al Toro nelle ultime due stagioni (Immobile, Qua
gliarella e Amauri), a oggi non hanno convinto. In verità an che Ciro, prima di sbloccarsi e diventare il capocannoniere del campionato ha impiegato tempo: 5 gol in 941 minuti, uno in meno di Quagliarella dopo 15 giornate (4 reti e 1263 mi nuti). Dove era mancato Im mobile nella prima parte della stagione ci aveva messo una pezza Cerci (8 reti e 1217’ in campo), cosa che non è avve nuta quest’anno in casa grana ta. Amauri è ancora a secco in A, solo un gol per Martinez. Oggi Ventura dovrà scegliere ancora una volta chi affiancare a Quagliarella tra l’italobrasi liano e il venezuelano, ultima occasione per le punte prima del mercato e l’arrivo di qual cuno (Pinilla e Pandev su tutti)
al posto di Larrondo e Barreto. QUI GENOA In casa genoana Gasperini ha altri problemi, «dopo una settimana particola re al termine della quale chie do la massima concentrazione per allontanare le polemiche degli ultimi giorni. Mi spiace per Perotti, ma abbiamo le ri sorse per fare fronte anche ad assenze importanti». Via libe ra, dunque, a un ex juventino come Matri, che in bianconero s’è portato a casa (anche) due scudetti in un anno e mezzo, ed è oggi il bomber indiscusso di questo Genoa da alta classifica, con sei reti tutte segnate fuori casa. Oggi tocca di nuovo a lui. Probabilmente senza Lestien ne titolare, e senza tridente. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A R I personaggi
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
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Si giocarono il Mondiale: spariti conseguenze. Nella cesta dei gol segnati finora c’è uno zero, grosso così, sdraiato sul fondo. Il vero Rodrigo lo porta in giro cercando di riempirlo. Ma l’attuale Ro drigo fatica.
Rodrigo Palacio, 32 anni RAMELLA
C’ERA UNA VOLTA IL GOL DI PALACIO L’INTER ATTENDE DA 225 GIORNI Matteo Brega INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)
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o abbiamo lasciato a Rio de Janeiro il 13 luglio op pure proprio dentro il Me azza il 10 maggio. Fatto sta che il vero Rodrigo manca da un po’ dai campi. La caviglia sciupata avrebbe bisogno di riposo e di
QUI APPIANO
gesti affettuosi. Invece Palacio continua a correrci sopra, a uti lizzarla come joystick per svol tare all’improvviso, frenare, ac celerare. La generosità sconfi nata lo ha portato a sovraccari care una parte del corpo che l’ultimo Mondiale ha logorato. Per il bene dell’Inter, per il bene del suo ego portato a pensare prima agli altri. Ora ne paga le
QUI FORMELLO
Niente ritiro ieri tutti a casa Hernanes a gara in corso
Il dono di Pioli «Vorrei un Natale al 3° posto»
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VIGILIA IN FAMIGLIA Che ieri ha concesso ai giocatori di non stare in ritiro. Notte a casa e ri trovo questa mattina nel consue to hotel in zona stadio in cui la squadra fa risveglio muscolare e pranzo quando gioca a San Siro in notturna. Al termine del ma tch con la Lazio, rompete le righe generale. Ritrovo il 29 per volare a Marrakech, dove il giorno do po c’è l’amichevole col Psg. Dalla trasferta marocchina saranno esentati i giocatori attesi da voli intercontinentali per tornare a casa. Si alleneranno alla Pineti na dal 29 per ricongiungersi ai compagni il primo dell’anno. lu.tai.
ogliamo passare il Natale al terzo posto, quindi an diamo a San Siro per ottene re il massimo. Consapevoli che avremo di fronte una squadra in grande crescita che insegue i nostri stessi obiettivi». Stefano Pioli non si nasconde. Per la sua Lazio quello di oggi con l’Inter è un esame di maturità, oltre che uno scontro diretto per la zona Champions. Il tecni co laziale deve rinunciare a ben sette giocatori infortu nati: Biglia, Braafheid, Can dreva, Ciani, Ederson, Gen tiletti e Pereirinha. Le scelte di formazione sono quindi obbligate. L’unico dubbio è a centrocampo dove Onazi insidia Ledesma per il ruolo di play maker. In attacco in vece Klose sembra aver vin to il ballottaggio con Djor djevic. Alle spalle del tede sco agiranno i due trequar tisti Mauri e Anderson. Quest’ultimo, dopo le inco raggianti prestazioni con Varese, Parma e Atalanta è atteso da una conferma in una partita di cartello. «De ve approfittare delle occa sioni che ha a disposizione dice Pioli a proposito del fantasista brasiliano . Per Felipe si tratta di completa re un percorso. Deve conti nuare a testa bassa. Ha la possibilità di fare bene, mi aspetto lo faccia già contro l’Inter». s.cie.
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unico dubbio in vista della Lazio sembra essere a sini stra. Tocca a Dodò (favori to) o Nagatomo? La certezza è che il giapponese poi saluterà per giocare la Coppa d’Asia in Australia e potrebbe tornare a fi ne gennaio. Certa anche l’assen za di Osvaldo, volato in Argenti na dopo il grave lutto che ha col pito la moglie. «C’era la possibili tà che Daniel giocasse titolare, ma ha avuto un problema perso nale e non possiamo farci nulla» ha spiegato ieri Mancini. Che nella rifinitura ha insistito sul rombo, con Medel davanti alla difesa e Kovacic alle spalle delle punte. L’arma in più potrebbe es sere Hernanes, che dopo il pro blema all’adduttore torna tra i convocati dopo il derby. «Non ha i 90’ nelle gambe, ma a gara in corso può darci una mano» con ferma il tecnico.
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GOL, DOVE SEI? Lui che por ta quel nome («Colui che è ricco nella gloria», letterale mente) vorrebbe da un lato rilassarsi e dall’altro a gioca re. Stasera gli tocca l’ultima ufficiale del 2014, 225 gior ni dopo l’ultimo gol segnato con la maglia dell’Inter. E gli sembrerà di rivedere qual cosa di già visto. Perché le ultime esultanze arrivarono proprio contro la Lazio. Una doppietta in un match finito 41 (con Mazzarri in panchi na) che sancì la qualificazio ne in Europa League. L’anno scorso furono 17 i gol alla fi ne del campionato, fu il mi glior marcatore nerazzurro. Il mondo capovolto di Ro drigo gli annebbia la vista. MANCIO DIXIT «Se avessi mo avuto una serie di attac canti lo avremmo fatto ripo sare ha spiegato ieri Manci ni . A me Palacio va bene anche così, a Verona ha fatto una gran partita anche sen za gol. Adesso con le vacan ze avrà tempo di recuperare, ma sta già meglio». Il Man cio mette lì una frase indiriz zata alla società, alla scelta di avere soli 3 attaccanti in rosa. Un appunto a corsa av viata. Al massimo si può at tendere il mercato inverna le. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ti incontri all’Olimpico (nel l’10 del dicembre 2012 e nel l’10 del gennaio 2014).
Miroslav Klose, 36 anni FOTOPRESS
DOPPIO KLOSE ACUTO ALLA SCALA PER TORNARE KAISER LAZIO Nicola Berardino ROMA
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numeri sfiorano il parados so. Miro Klose, il bomber principe dei Mondiali (16 gol in 4 edizioni), non segna nelle trasferte di campionato con la Lazio da un anno e mez zo. L’ultimo centro a Torino
contro la Juventus nella scon fitta per 41 del 31 agosto 2013. Poi, sì è esaltato solo all’Olimpi co con la maglia biancoceleste: un digiuno esterno che stona con la sua fama di goleador pla netario. Così come nella colle zione di reti del 36enne attac cante tedesco manca un sigillo sul campo dell’Inter. Che ha in vece punito 2 volte in altrettan
OMBRE E LUCI A San Siro, ha segnato contro il Milan ma quella è un’altra storia. Una delle tante che si riflettono nel presente di Klose. Che stasera torna titolare dopo tre gare o meglio un mese: 22 novembre, contro la Juventus. In questo campionato, il quarto con la La zio, solo 3 gol in 13 presenze (4 dal primo minuto). L’ultimo graffio vincente il 3 novembre nel 42 sul Cagliari. Poi, il disa gio per un impiego parttime all’ombra dell’esplosione di Djordjevic. E lo sfogo alla Bild: «Sto bene, mi sento in forma, ma gioco poco». Un divorzio paventato per gennaio e subito rientrato, ma un mal di pancia difficile da vincere specialmen te se l’immagine del panchina ro viene accostata alla scena del trionfo del 13 luglio a Rio de Janeiro. Con la finale Mon diale vinta con la Germania che oggi rimbalzerà nella mente di Klose appena incrocerà Pala cio, avversario di quella sera contro l’Argentina. Pioli lo ri lancia dall’inizio. Come, è già successo a San Siro in questo campionato, al debutto contro il Milan. Klose, il bomber della storia dei Mondiali, cerca un’al tra rete luccicante per la sua galleria. Perché in fondo si può aver avuto tutto, ma manca sempre qualcosa. E oggi Klose inseguirà quel gol in trasferta che non ha mai infilato all’In ter. Soprattutto, per risentirsi il bomber che può far volare la Lazio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Serie A R La sfida del Bentegodi
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
Dall’Arena a Zanin, è l’ABC del derby
1Verona-Chievo lettera per lettera. Malesani e l’esultanza, il cuore diviso del sindaco, il pandoro e molto altro 1
PERCHÉ VEDERE VERONA-CHIEVO
Città contro quartiere: è una rarità anche a livello internazionale. Due amiconi, Toni-Gamberini, mille rivalità e... altri 21 buoni motivi. Qui sotto, dalla A alla Z. Bentegodi, ore 12.30
dell’Hellas. Negli anni Ottanta il sabato pedalava verso il Ben tegodi dove giocava il Chievo in C. Icona sopra le parti. P COME PANDORO Diavolo di un calendario: il derby quattro giorni prima di Natale è il trionfo del pandoro. Come sempre, i giocatori del Verona andranno in campo regalando il Melegatti a quelli del Chievo sponsorizzato Paluani. Imba razzo.
V COME VERONESE. L’unico tra i 22 titolari è Riccardo Meggio rini, attaccante del Chievo, scongelato da Maran. Speciali sta in gol non banali.
VERONA (m.f.-g.t.) Andrea Mandorlini carica il Verona per il derby: «Siamo pronti. Giochiamo contro un Chievo che sta bene, che ha cambiato spirito da quando è arrivato Maran. Sarà un confronto in cui conterà molto l’aspetto agonistico». Sono 22 gli uomini convocati dal tecnico gialloblù. Lunga la lista degli assenti. Ballottaggio in porta tra Benussi e Rafael. Si va verso la conferma del 3-5-2 impiegato negli ultimi turni. Rolando Maran sottolinea: «Loro hanno una storia più lunga ma noi siamo orgogliosi di quello che portiamo avanti e ci sentiamo addosso questa maglia, questi colori». L’allenatore del Chievo, che da calciatore non era mai riuscito a giocare il derby, carica la squadra. Il Chievo si affaccia alla stracittadina con la sola assenza di Botta squalificato. «Vogliamo fare un grande regalo a tutti noi stessi. Siamo consapevoli delle difficoltà ma vogliamo cercare di far nostra la sfida. Con lo spirito giusto che deve caratterizzarci soprattutto in una partita bella e stimolante come questa. Toni è un grande, ma non c’è solo lui e dovremo essere bravi a contrastare tutti».
Z COME ZANIN, di nome Enzo: ha vissuto da giocatore, era portiere, il primo derby. Poi è rimasto come dirigente (re sponsabile sicurezza dello sta dio). Il Chievo è anche lui.
Venduti 8.103 biglietti (1.354 per gli ospiti), oltre a 12 mila abbonati: ci saranno quindi oltre 20 mila spettatori al Bentegodi all’ora di pranzo.
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Guglielmo Longhi Q COME QUATTRO: i derby gio cati finora in serie A. Il bilancio è di due vittorie e 5 gol a testa. In totale, tra A e B, sono 5 vitto rie a testa e due pareggi.
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ll’ora di pranzo ecco Ve ronaChievo, il derby più giovane, l’unico a non essere giocato in un capo luogo di regione. Noi lo raccon tiamo così.
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A COME ARENA, nel senso di anfiteatro ma anche di giorna le. L’unico simbolo che unisce veramente i tifosi. B COME BUBOLA. Chi? Massi mo Bubola, 60 anni, autore dell’inno del Verona cantato durante il primo derby di Serie A, il 18 novembre 2001. Ci sono rimaste parole non memorabi li: «C’è del giallo e del blu den tro il nostro cuore». C COME CAMPEDELLI, il signor Paluani, presidente del Chievo: sembra Harry Potter ma da ra gazzo pesava 90 chili. E’ lui a disegnare le maglie. D COME DIGA, il simbolo della frazione Chievo. Nata nel 1923, ferma il corso dell’Adige. Distrutta dai tedeschi nel 1945, è stata ricostruita l’anno dopo. E COME ESULTANZE Clamorose quelle di Alberto Malesani: l’aeroplanino con il Chievo per il 31 del 1995, la corsa folle e travolgente dopo il 32 con l’Hellas nel 2001: lancio in tri buna del giubbotto, compreso
R COME RIGORI. Il Chievo, con l’Udinese, è l’unica squadra a non averne avuto uno a favore. S COME SINDACO Flavio Tosi, si sa, è uno sfegatato tifoso del Verona. La compagna, Patrizia Bisinelli senatrice del Carroc cio, invece la pensa in modo opposto. Derby in famiglia, Le ga spaccata.
1 Il gol realizzato da Toni che ha deciso il derby di aprile. 2 La sfrenata esultanza di Alberto Malesani, tecnico dell’Hellas, dopo la vittoria per 3-2 nel primo derby in A (18/11/2001). 3 Il sindaco Flavio Tosi con i tifosi del Verona. 4 Lazarevic (Chievo) sommerso dai compagni dopo il gol nel finale del derby di un anno fa
T COME TONI, fresco dei 300 gol in carriera. Menga poc!, co me dice la maglietta.
telefonino e chiavi di casa....
U COME UNIONE tra Verona e Chievo, idea a lungo inseguita e osteggiata: cinque anni fa sembrava cosa fatta, poi il pro getto è sfumato.
F COME FERMANELLI: è lui a firmare il primo gol del derby, il 10 dicembre 1994. Il Chievo pareggia con Gori. G COME GENIO Corini, il gran de assente. Ex giocatore di Ve rona e Chievo, ex tecnico del Chievo, esonerato dopo 7 gare. Dove sarà a mezzogiorno? H COME HELLAS Logico che nella squadra fondata nel 1903 da un gruppo di studenti del li ceo classico ci sia una colonia greca. Moras, Tachtsidis, Chri stodoulopoulos. Lo stopper, il
regista, il creativo: una polis di muratori e ingegneri. I COME INNO di Mameli, suo nato prima della sfida del no vembre 2001. Tosi, allora sem plice consigliere comunale, disse: «Non lo canto, meglio la marcia di Radetzky».
promozione. Verona sponda Hellas ama tutto di lui, eppure qualcuno, prima della vittoria di Udine, aveva cominciato a contestarlo. E poi M come Ma ran, che ha preso il Chievo da Corini e infilato una serie di 5 risultati utili prima di arren dersi all’Inter.
L COME LAZAREVIC, esterno sloveno del Chievo, autore di un solo gol in A, quello che al minuto 94 ha deciso il derby d’andata dello scorso campio nato.
N COME NIERO Alessandro, il poeta che al Chievo ha dedica to un libro di poesie. Ha defini to il derby pars contra totum pensiero ripreso in settimana da Pellissier.
M COME MANDORLINI, l’uomo del ritorno in A, della doppia
O COME OSVALDO Bagnoli, l’uomo dello storico scudetto
LA STAR CHE SE NE VA
QUI UDINESE
Samp, Gabbiadini saluta E Sinisa studia le alternative
1L’attaccante, ceduto al Napoli, giocherà l’ultima partita con la Sampdoria
Mihajlovic lo schiera titolare ma pensa oltre: pronta la formula col trequartista Filippo Grimaldi GENOVA
B ECCO CORREA: RITORNERÀ DOPO LE FESTE Primo giorno a Genova per il neo doriano Joaquin Correa, che ha effettuato i test medici al Laboratorio Albaro. L’argentino (nella foto Pegaso) tornerà dopo Natale. Mihajlovic: «Se ho voglia di allenarlo? Lui dovrà avere voglia di allenarsi con noi...».
Hellas col 3-5-2 Maran teme Toni Stadio per 20mila
uona fortuna, Manolo. Saluti e grazie dalla Sampdoria: è stato bello incontrarsi. Gabbiadini si con geda oggi dal Ferraris venti quattr’ore dopo che il suo sosti tuto Correa (numericamente parlando, perché per il ruolo sarà un’altra storia) ha com piuto il suo primo blitz a Geno va per le visite mediche. I tifosi blucerchiati hanno previsto un congedo dall’attaccante in grande stile, com’è giusto che sia per un giocatore la cui cre scita nel suo anno e mezzo a Genova è andata avanti in pa rallelo a quella di tutto il grup po allenato da Mihajlovic. SALTO IN ALTO Gabbiadini ap proderà a Napoli all’apertura ufficiale del mercato di genna io, dopo avere accettato un’of ferta che fa felici tutti, ma so prattutto Benitez (che si ritro va un elemento di grande affi dabilità) e lo stesso giocatore,
PERCHÉ VEDERE SAMPDORIA-UDINESE
Se siete interisti, è facile: un passato reale (Strama) e uno potenziale (Mihajlovic). Per gli altri, la Samp che va a mille e l’Udinese che traballa. E occhio alla gestione di Di Natale... Marassi, ore 15
Manolo Gabbiadini, 23 anni, attaccante AFP
al quale è stato proposto un in gaggio sontuoso, superiore del 50% rispetto a quello attuale. L’ormai quasi ex capocanno niere blucerchiato di questa stagione (sei gol in dodici par tite, con 888 minuti in campo) percepirà infatti globalmente oltre 7 milioni netti per il pros simo quinquennio.
Di Natale in panca Strama lancia Thereau titolare Massimo Meroi
SAMP SI CAMBIA Resta da ca pire cos’abbia in mente oggi in mente per lui la... regia di Mihajlovic, al quale interessa — al di là dell’addio di Gabbia dini — portare a casa una vit toria «che ci servirebbe a ri prenderci il terzo posto alme no per i prossimi quindici gior ni». Manolo titolare o Soriano trequar tista? Di sicuro Mihajlovic ha accettato l’ope razione (e questo dovrebbe rappresentare quantomeno una garanzia per la piazza do riana), anche se fino all’ultimo i tifosi hanno chiesto a Gabbia dini di restare a Genova. I dub bi, al di là dei tempi per l’inseri mento di Correa, riguardano il modulo futuro di Sinisa. Sulla carta potrebbe utilizzare Feda to o Sansone, mantenendo il tridente, ma è poco probabile. L’alternativa è il 3412, con Soriano trequartista, un’ipote si valida anche contro l’Udine se dell’amico Stankovic, «prati camente un fratello, oltre che il padrino dei miei figli, così co me lo sono io dei suoi». Quanto a Gabbiadini, il tempo dirà quanto perderà la Samp con la sua cessione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
UDINE
È
stato il sogno di Sinisa. Non solo della Juve. «Volevo portare Di Natale a Firen ze 5 anni fa, vista la sua vicinanza con Empoli, la città della moglie, ma mi dissero che era troppo vecchio. Peccato che poi abbia fatto altri 90 gol». La battuta del tecnico della Samp fa capire quanta apprensione metta To tò Di Natale (11 gol ai blucerchiati) alla vigi lia di una sfida che può proiettare la Samp verso l’altissima quota. Ma il problema a Mihajlovic potrebbe risolverlo Andrea Stra maccioni. L’allenatore dell’Udinese sembra infatti orientato a far partire dalla panchina l’attaccante, che finora ha segnato 8 (tutti in casa) dei 18 gol realizzati dalla sua squadra: «Totò sta bene, ma come si è visto in altre giornate, nelle partite in trasferta, può essere utile sia dall’inizio sia a gara in corso. Non posso dire se partirà titolare contro la Samp». Queste le parole del tecnico romano, che po trebbe preferirgli Thereau (5 gol), che in tra sferta ha colpito a Roma con la Lazio, a Paler mo e a Milano con l’Inter, segnando gol deci sivi che hanno fruttato punti importanti: due vittorie friulane e un pari a Palermo. Non una bocciatura per Di Natale (stasera alla Dome nica Sportiva), ma semplicemente una ge stione delle risorse, perché le punte di ruolo a disposizione di Stramaccioni sono solo due. «Finora ci è mancata la continuità, ma abbia mo le armi per andare a Genova a giocarcela alla pari contro la Samp», ha detto Strama. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A R Anticipi 16a giornata
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
Un pari nelle nebbie Sassuolo su rigore Cesena all’ultimo tiro
1Zaza porta in vantaggio gli emiliani dal dischetto: fallo
inesistente. Zé Eduardo raddrizza il risultato in pieno recupero SASSUOLO
1
CESENA
1
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Zaza (S) su rigore al 31’, Zé Eduardo (C) al 49’ s.t. SASSUOLO (4-3-3) Pomini; Vrsaljko, Terranova, Acerbi, Peluso; Taider (dal 25’ s.t. Floccari), Magnanelli, Missiroli; Berardi (dal 27’ s.t. Biondini), Zaza, Floro Flores (dal 17’ s.t. Sansone). (Polito, Celeste, Longhi, Antei, Bianco, Gazzola, Chibsah, Brighi, Pavoletti). ALL. Di Francesco. CAMBI DI SISTEMA dal 25’ s.t. 4-24-; dal 27’ s.t. 4-3-3 BARICENTRO MEDIO 51 METRI AMMONITI Peluso, Berardi, Magnanelli, Missiroli g. scorretto CESENA (3-5-1-1) Leali; Capelli, Lucchini (dal 35’ s.t. Succi), Magnusson; Giorgi, Carbonero (dal 1’ s.t. Brienza), Zé Eduardo, Cascione, Mazzotta; Defrel; Almeida (dal 35’ s.t. Rodriguez). (Agliardi, Bressan, Krajnc, Valzania, Nica, Coppola, Pulzetti, De Feudis, Garritano). ALL. Di Carlo CAMBI DI SISTEMA dal 35’ s.t. 4-31-2 BARICENTRO BASSO 50.1 METRI AMMONITI Defrel g. scorretto. ARBITRO Cervellera di Taranto. NOTE paganti 3.3.32, incasso 25.816; abbonati 7.747, quota 91.520. Tiri in porta 9-2. Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 1-1. Angoli 12-6. Rec: p.t. 0’; s.t. 4’
Il contatto tra Vrsaljko (sinistra) e Magnusson: per l’arbitro è rigore
Andrea Tosi INVIATO A REGGIO EMILIA
L
a sindrome del 94’ colpi sce ancora il Sassuolo che per la terza partita di fila lascia sul campo punti pesanti (e sono già 5) nella coda del re cupero. Dopo Roma e Paler mo, stavolta tocca al Cesena punire la difesa neroverde ne gli ultimissimi secondi. Ma se la squadra emiliana ha buoni motivi per recriminare è anche giusto sottolineare che il pa reggio acciuffato in extremis da Ze Eduardo è il premio me ritato per il coraggio e la vo lontà che gli ospiti mostrano nella ripresa. A parte un rigore
LA MOVIOLA di G.LO.
VRSALJKO GIU’ NON E’ FALLO Al 30’ s.t. l’episodio chiave: Vrsaljko va in area e cade dopo un contatto con Magnusson che vede solo il giudice di porta Pezzuto. Tre minuti dopo un altro contatto tra Magnusson e Sansone: anche questo non è fallo
fantasma che nella nebbia del Mapei Stadium vede solo il giudice di porta Pezzuto, al Sassuolo va tutto storto. Nel primo tempo i padroni di casa non finalizzano la superiorità delle conclusioni nello spec chio (70) sprecando con Za za, Berardi e Acerbi tre palle gol, poi nella ripresa i crampi di Berardi costringono Di Francesco, che poco prima aveva cambiato sistema pas sando alle 4 punte, a tornare al 433. Infine, la beffa del pari. Invece il Cesena torna a fare punti dopo tre k.o di fila, il pri mo risultato utile della gestio ne Di Carlo somiglia ad un cal do brodino. MODULO E CRAMPI Il Sassuolo ritrova Berardi e lascia Sanso ne in panca. Il Cesena si muove meglio sulle fasce, lascia Al meida solo davanti ma dietro Defrel è il solito motorino. Nel la ripresa Di Carlo inserisce Brienza per alzare il baricentro al posto dell’impalpabile Car bonero. Di Francesco risponde giostrando le punte, ripesca Sansone e poi mette Floccari con l’idea di spingere un 424 che in casa di solito funziona. Ma dopo 2’ Berardi deve arren dersi ai crampi e allora l’alle natore neroverde rivede il suo piano inserendo Biondini e tornando al sistema basico. Mentre la nebbia diventa sem pre più fitta, all’improvviso ar riva il penalty in regalo che Vr saljko si procura a spese di Ma gnusson. L’arbitro Cervellera si fida del suo collaboratore e Zaza fa centro. Il Cesena mette due punte e all’ultimo tuffo, dopo una grande parata di Po mini su Defrel, arriva il pari di Ze Eduardo che sbuca alle spalle di Terranova e insacca un assist di Defrel. Il pareggio è servito. Il Sassuolo si mangia le mani, il Cesena respira. © RIPRODUZIONE RISERVATA
15
LE PAGELLE di A.TO. PELUSO SOSPESO, BERARDI MOLTO MOBILE ALMEIDA A VUOTO, BRIENZA E’ DECISIVO SASSUOLO
6
CESENA
6,5
IL MIGLIORE
IL MIGLIORE
POMINI
DEFREL
7
7 Al rientro da titolare, causa squalifica di Consigli, prende molto freddo e salva il risultato con una paratissima con la mano di richiamo sulla rasoiata di Defrel.
Gioca dappertutto, suggeritore e poi mezzala. Potrebbe segnare ma trova sulla sua strada un grande Pomini: suo l’assist col contagiri che frutta il pareggio.
VRSALJKO 6 Ha il merito di guadagnare il rigore che sblocca il risultato. TERRANOVA 5,5 Si fa sorprendere da dietro sullo stacco di Ze Eduardo. ACERBI 6 Ha un’occasione di testa ma colpisce debolmente, il suo dovere dietro lo fa. PELUSO 5 Rimane sempre sospeso nei 30 metri della mediana. TAIDER 5,5 Inghiottito nella ragnatela del centrocampo avversario. FLOCCARI 5,5 Il suo ingresso, modulato sul 4-2-4, non aggiunge nulla perché si torna subito al 4-3-3. MAGNANELLI 6 Il capitano non si risparmia mai. MISSIROLI 5,5 Un tiro deviato e molta confusione BERARDI 6 Si muove molto, ha una palla importante ma il gioco aereo non è la sua specialità. BIONDINI 5,5 Non recita la parte dell’ex. ZAZA 6 Alla fine segna sempre lui. Però incide molto poco sulla partita. FLORO FLORES 5,5 Si sbatte ma non vede mai la porta. SANSONE 5 Abituato a giocare titolare, ha perso il ritmo. ALL. DI FRANCESCO 6 Per la terza volta la sua squadra butta via il risultato nel recupero. Vuole vincere ma non riesce a fare il 4-2-4 per i crampi di Berardi.
LEALI 6,5 Due belle parate e tante uscite sicure, un portiere in crescita. CAPELLI 6 Tiene a bada Missiroli e Floro, non è poco a questi livelli. LUCCHINI 6 Non concede quasi nulla a Zaza. (Succi s.v.) MAGNUSSON 6 Positivo, più ingenuo che colpevole nell’azione del rigore. GIORGI 6,5 Corre tutta la sua fascia e alimenta l’azione, un vero mantice. CARBONERO 5 Fuori dai ritmi di una squadra che deve salvarsi. BRIENZA 6,5 Col suo ingresso nella ripresa fa salire la squadra. ZÉ EDUARDO 6,5 Lavora di sponda, a lungo invisibile poi esplode col gol del pareggio. CASCIONE 6,5 Centrocampista di lotta e di governo, imprescindibile in questa squadra. MAZZOTTA 6,5 All’inizio spinge forte come esterno offensivo poi si adegua a fare solo il terzino. ALMEIDA 5 Cerca la profondità ma non vede mai un pallone, deve sbloccarsi sotto porta (Rodriguez s.v.) ALL. DI CARLO 6,5 Predica coraggio per salvarsi e la squadra lo segue con una prova di carattere e volontà, ma se non si mette a segnare Almeida sarà dura risalire.
5
CERVELLERA Sulla sua direzione pesa l’episodio del rigore che si perde nella nebbia, fidandosi del giudice di porta. Ok i cartellini. NICOLETTI 6-POSADO 6 DAMATO 6- PEZZUTO 5
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Serie A R Pallone blindato
LE TAPPE DAL 2007
LEGGE 41 DEL 2007 / 1 Gli steward entrano negli stadi Dopo l’uccisione dell’ispettore Raciti a Catania, nel pacchetto anti-violenza viene disciplinata la figura e l’attività degli steward, già introdotta in un decreto legge del 2003
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
LEGGE 41 DEL 2007 / 2 Daspo da 1 a 5 anni Dopo la morte di Raciti, Amato mette mano anche al Daspo, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive previsto dal 1989: lo emana il questore e dura fino a 5 anni
DIRETTIVA DEL 2009 Arriva la Tessera del tifoso Il ministro Maroni introduce la Tessera del tifoso, indispensabile per andare in trasferta e fare un abbonamento: non può essere rilasciata ai «daspati» e ai condannati per reati da stadio
DECRETO LEGGE DEL 12/11/2010 I poliziotti escono dalle curve Agli steward vengono affidati anche «servizi ausiliari dell’attività di polizia all’interno degli impianti»: questa norma, di fatto, fa sparire le divise dall’interno delle nostre curve
DECRETO LEGGE DEL 22/8/2014 Arriva il Daspo di gruppo Dopo la morte di Ciro Esposito, il ministro dell’Interno, Alfano, propone un nuovo giro di vite: Daspo fino a 8 anni, di gruppo e possibilità di vietare le trasferte a un’intera tifoseria
La svolta di Alfano: «Più polizia in curva»
1Nei casi più a rischio steward affiancati dagli agenti. E i prefetti dovranno segnalare gli stadi inadeguati Alessandro Catapano
Va ai magistrati il quadrangolare per Sant’Egidio
C
ontrordine agenti, torna te negli stadi! È ancora presto per dire se sia tra montata la simpatica figura del lo steward — introdotta nel 2003, disciplinata dal 2007 e dal 2010 incaricata anche di «servizi ausiliari di polizia» —, ma certamente la circolare in viata venerdì dal capo della Po lizia Alessandro Pansa a tutti i Questori certifica, a cominciare dal titolo («Un’ulteriore stretta negli stadi»), il fallimento di una politica che voleva «norma lizzare» le curve italiane non espellendo gli ultrà violenti, con cui si è continuato a scende re a patti, ma le divise. Che ora tornano di moda. «Nei casi estremi di particolare rischio e pericolo per l’incolumità degli spettatori — scrive Pansa — so no previste anche modalità di intervento dei reparti inquadra ti delle forze di polizia all’inter no degli stadi per isolare i vio lenti o coloro che mettono in pericolo gli altri spettatori con l’uso di bombe carta o artifici incendiari». La direttiva, parto rita dopo gli incidenti di Italia Croazia del 16 novembre, segna probabilmente la fine di una stagione in cui prefetti e questo
Poliziotti schierati fuori dallo stadio di Bergamo alla fine della partita con la Roma, il 22 novembre ANSA
ri hanno agito con l’unico input di «ridurre i danni» (quindi co stretti a tollerare violazioni rite nute minime per evitarne di più gravi) e l’inizio di una nuova era in cui, «finalmente — si augura no dal Viminale — riconsegne remo le curve alle famiglie». CAMPER E ISPEZIONI Del resto, che non bastasse più piazzare una fila di steward per tenere a bada gli ultrà, lo ha ammesso lo
stesso Alfano, che ieri in occa sione del quadrangolare di soli darietà per la Comunità di San t’Egidio ha annunciato un altro giro di vite dopo quello estivo che sancì l’inasprimento del Da spo: «Interventi di cui avremmo fatto volentieri a meno — ha detto il ministro dell’Interno —, ma necessari per rendere anco ra più sicuri gli stadi». Che oggi, evidentemente, non lo sono ab bastanza, a dispetto delle stati
stiche, che registrano in questa prima parte della stagione una flessione rispetto ad un anno fa degli incidenti (9%) e dei feriti (34%). Non sono calati, inve ce, le esplosioni e il lancio di materiale esplosivo o i casi di intimidazione degli steward, né, in generale, le curve hanno smesso di essere quelle zone franche in cui anche sedersi al posto assegnato dal proprio bi glietto è impossibile. Da qui è
Parlamentari, funzionari del Viminale, magistrati e giornalisti: quattro squadre che ieri hanno giocato il quadrangolare all’insegna della legalità promosso per sostenere la Comunità di Sant’Egidio. Le squadre si sono affrontate sul campo 10 dell’Acqua Acetosa di Roma, sotto gli occhi di 300 bambini, e sono state dirette, tra gli altri, da Luigi Rosato, l’arbitro 17enne della sezione di Lecce picchiato in Seconda categoria. Hanno vinto i magistrati, premiati dal ministro Alfano, dal capo della Polizia Pansa e dal numero uno Coni Malagò.
-9%
Il calo delle partite con incidenti rispetto al 2013. In diminuzione in questa stagione anche i feriti tra i poliziotti (-46%) e i civili (-34%)
nata l’esigenza di inserire nella circolare di Pansa anche «l’im piego nei varchi di accesso dei settori a rischio di camper delle forze di polizia all’interno dei quali effettuare perquisizioni» e la richiesta ai prefetti di «segna lare gli stadi inadeguati, per sensibilizzare gli enti proprieta ri agli adeguamenti necessari». Una novità che potrebbe co stringere anche le società più restii a collaborare con le auto rità. In questo caso l’ispirazione è arrivata dal caso del San Pao lo di Napoli, «stadio in cui — raccontano dal Viminale — vengono sistematicamente vio late tutte le norme di sicurezza, anche quelle basilari». E I CLUB? Il problema, al solito, è «reperire le risorse che renda no efficace l’azione degli opera tori, che troppo spesso non han no a disposizione strumenti idonei a contrastare i violenti», denuncia Daniele Tissone, se gretario del sindacato di polizia Silp Cgil. Anche quest’ultimo giro di vite sarà a carico della collettività. I nostri amati club continuano a fare orecchie da mercante. Per dire, si attendono ancora notizie del famoso con tributo richiestogli per pagare gli straordinari degli agenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A R
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
L’INCHIESTA
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CONTENUTO PREMIUM
Le vacanze di Natale 1
TUTTI AL CALDO IN FAMIGLIA PER STACCARE
2
3
Voglia di mare: è questa la vacanza natalizia preferita dai calciatori della Serie A. Ecco tre coppie famose in spiaggia 1 Francesco Totti e Ilary Blasi 2 Riccardo Montolivo con la moglie Cristina 3 Andrea Pirlo insieme alla fidanzata Valentina TWITTER/LAPRESSE
ROMA-JUVE ALLE MALDIVE LA STORIA di FRANCESCO VELLUZZI
È
un regalo per le mogli e per i bambini. È relativa mente vicina, sei ore d’ae reo, c’è tutto quel che un calcia tore vuole trovare: mare, gran di alberghi, centri commercia li, relax totale e pure il casinò per tentare la fortuna. Signore e signori, questa è Dubai. La meta più battuta dai giocatori della Serie A che scelgono di staccare per qualche giorno. Non si può dire lontani da tutti perché molti si ritrovano nello stesso albergo (lo scenografico La Vela in mezzo al mare, e il più classico Jumeirah i più get tonati). Non hanno particolare fantasia i calciatori, hanno solo bisogno di rilassarsi e far diver tire i familiari. Quindi, ufficial mente non è prevista una sfida a calcetto in spiaggia. Ma sa ranno parecchi a godersi il Na tale a Dubai. Ha ceduto anche l’attaccante dell’Udinese Totò di Natale, di solito restio ai lun ghi viaggi. Ma, dopo i 200 gol, ha voluto accontentare la mo glie Ilena e i piccoli Diletta e Fi lippo. Non c’è bisogno di con trollarlo, fa già una vita troppo tranquilla, ma lì troverà il suo vice Dejan Stankovic. Pure lui ha scelto gli Emirati. La Roma sarà rappresentata da Miralem Pjanic e Davide Astori che par tirà con la compagna France sca Fioretti. Astori, che non ha mai perso il legame con Caglia ri, troverà pure due ex compa gni che staccheranno per po chissimi giorni dalle dure cure zemaniane: Marco Sau e Victor Ibarbo, ormai inseparabili e uniti pure dallo stesso agente:
LA SERIE A SI SPOSTA AL MARE: TOTTI TROVA I BIANCONERI DOPO LA SUPERCOPPA, A DUBAI DI NATALE, PJANIC E MONTOLIVO
Riccardo Calleri. Dalle parti di Dubai dovrebbe affacciarsi, con la moglie Rachele, anche un altro ex cagliaritano, il por tiere della Lazio Federico Mar chetti. E poi i milanisti che nel paradiso del relax giocheranno in amichevole il 30 contro il Real Madrid di Ancelotti. A guidare il gruppo c’è Riccardo Montolivo con la moglie Cristi na De Pin, ma altri compagni rossoneri dovrebbero aggiun gersi a loro. Dall’Inter un solo
giocatore è segnalato a Dubai. MALDIVE Più lontane ma deci samente più affascinanti,e for se più costose, le Maldive. Le ha scelte Francesco Totti (ma pure il genoano Andrea Berto lacci che avrà piacere di saluta re il capitano romanista) che viaggia con la moglie Ilary Bla si e i piccoli Chanel e Christian. Non si illuda di star tranquillo. L’incubo Juventus si materia lizza anche lì. Perché da Doha,
dove domani si gioca la Super coppa, è in arrivo un bastimen to carico di bianconeri, alcuni dei quali seguiti dalle compa gne pure in Qatar. Gruppo col laudato con l’organizzatore delle vacanze Andrea Mere ghetti. Bonucci e Marchisio hanno scelto le Maldive. Dove è segnalato in arrivo Pippo In zaghi. Casa, invece, per gli altri tecnici delle big. Da Allegri a Mancini (che ama sempre più stare a Jesi) a Garcia che, però,
potrebbe regalarsi due giorni romantici a Parigi con la sua Francesca. Hanno scelto Parigi pure il veronese Obbadi e l’in terista M’Vila. NOZZE Un viaggio particolare è quello di Arturo Vidal, che spo sa a Santiago del Cile con rito religioso il 27 la sua Maria Te resa. Non immaginiamo una festa sobria sapendo qualcosa sulle serate del Guerrero che ha scelto l’ippodromo per il
giorno più bello. Anticipo di nozze per il portiere del Torino Daniele Padelli che passerà il Natale a Tarcento in Friuli con i futuri suoceri. A fine campio nato sposerà Claudia. Paparaz zi scatenati a caccia della cop pia più glamour: Gigi Buffon e Ilaria D’Amico, innamorati pazzi che non si nascondono più. Ma per ora nascondono la meta della vacanza. Che vale sempre una copertina. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PROGRAMMA Parma in campo il 27 Per Inter e Milan amichevoli di lusso Questo il programma delle feste delle 20 di A. Tutti concedono almeno una settimana di vacanza ai calciatori. ATALANTA Si riprende il 29 pomeriggio, ma Carmona, Denis, Moralez e Scaloni tornano l’1 gennaio. Avramov e Boakye in Italia il 31. CAGLIARI Allenamento il 22 mattina, si riprende il 29. CESENA Si riprende il 28. CHIEVO Si riprende il 29. EMPOLI Si riprende il 28 pomeriggio. FIORENTINA Si riprende il 29. GENOA Si riprende il 29 pomeriggio a Pegli. INTER Ritrovo il 29 e partenza da Milano per Marrakech, in Marocco (esentati i giocatori che tornano a casa con voli intercontinentali), dove l’Inter giocherà il 30 un’amichevole col Paris Saint Germain, Il rientro in Italia è previsto per il 31 pomeriggio e l’1 pomeriggio allenamento ad Appiano Gentile. JUVENTUS Vacanza dal 23, la Juve viaggerà la notte tra il 22 e il 23 subito dopo la Supercoppa. Si riprende il 31 pomeriggio. LAZIO Si riprende il 29. Allenamento il 31 mattina e l’1 pomeriggio. MILAN Vacanza fino al 27. Partenza per Dubai. Il 30 amichevole col Real Madrid. A Milanello il 31 pomeriggio. NAPOLI Ripresa il 31. Programma dell’1 non ancora definito. PALERMO Si riprende il 28 alle 18. Il 31 giornata libera, si riprende l’1 gennaio alle 18. PARMA Si riprende il 27. Ma Donadoni ha dato le vacanze dopo la partita di Napoli del 18. ROMA Si riprende il 29, i sudamericani ricominciano il 30. SAMPDORIA Si riprende il 28. Mihajlovic deciderà dopo la partita di oggi con l’Udinese se concedere ai suoi un giorno di vacanza in più. SASSUOLO Si riprende il 28. TORINO Si riprende il 28 mattina a Torino. Allenamento il 31 mattina e l’1 gennaio al pomeriggio. UDINESE Allenamento il 22 mattina, si riprende il 30. VERONA Si riprende il 29.
18
Serie A R La guida
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
OGGI ore 12.30 Stadio Bentegodi Verona
OCCHI PUNTATI SU
a 16
2. GU. RODRIGUEZ
In A mai pari i derby al Bentegodi E Toni si esalta contro il Chievo
4. MARQUEZ
18. MORAS
segnato 7 gol in carriera al club di Campedelli. Rebus Mandorlini: più Benussi che Rafael. Dubbi Maran: Paloschi davanti a Maxi Lopez
CLASSIFICA SQUADRE
JUVENTUS ROMA NAPOLI LAZIO SAMPDORIA GENOA MILAN FIORENTINA UDINESE PALERMO INTER SASSUOLO VERONA EMPOLI TORINO ATALANTA CHIEVO CAGLIARI CESENA PARMA (-1)
PT
39 36 27 26 26 26 25 23 21 21 20 20 17 16 14 14 13 12 9 6
CHIEVO
VERONA
PRECEDENTI IN SERIE A Vittorie Verona
PARTITE
69. MEGGIORINI
71. MARTIC
G
V
N
P
F
S
16 16 16 15 15 15 16 15 15 15 15 16 15 15 15 15 15 16 16 16
12 11 7 8 6 7 6 6 6 5 5 4 4 3 3 3 3 2 1 2
3 3 6 2 8 5 7 5 3 6 5 8 5 7 5 5 4 6 6 1
1 2 3 5 1 3 3 4 6 4 5 4 6 5 7 7 8 8 9 13
34 28 28 26 20 20 25 20 18 19 23 17 18 16 10 8 11 21 13 16
7 11 20 17 12 13 18 12 20 23 21 21 26 21 17 18 19 29 30 36
4 Pareggi
0
(4-3-1-2) (3-5-2)
OGGI ore 15 ARBITRO Orsato
18 MOLINA
17a GIORNATA
99 BOAKYE
Lunedì 5 gennaio LAZIO-SAMPDORIA ore 20.45 Martedì 6 gennaio ore 15 UDINESE-ROMA ore 12.30 CHIEVO-TORINO EMPOLI-VERONA GENOA-ATALANTA MILAN-SASSUOLO PALERMO-CAGLIARI PARMA-FIORENTINA CESENA-NAPOLI ore 18 JUVENTUS-INTER ore 21
21 CIGARINI 11 MORALEZ
9 DYBALA LAZAAR 7
(4-3-1-2)
UDINESE
33 M. GOMEZ 7 MACCARONE
20 VAZQUEZ
12
6
10 TAVANO
(4-3-1-2)
(4-4-1-1)
GENOA
(3-5-2)
LAZIO
(4-3-2-1)
OGGI ore 15 ARBITRO Tommasi
11
LAXALT
VALDIFIORI
CROCE
26 TONELLI 33 SEPE
19 MAKSIMOVIC
3 MESBAH
22 RIZZO
17 PALOMBO
14 OBIANG
11 GABBIADINI
9 OKAKA
23 EDER
23 HYSAJ
33 KONE
19 GUILHERME
33 PERES
26 PASQUALE
5 DANILO
15 MARCHESE
75 14 HEURTAUX BELMONTE 31 KARNEZIS
PANCHINA 1 Ujkani, 19 Terzi, 23 Feddal, 2 Vitiello, 3 E. Pisano, 13 Emerson, 21 Quaison, 18 Chochev 14 Della Rocca, 15 Bolzoni, 10 Joao Silva, 99 Belotti. ALL. Iachini. BALL. Dybala-Belotti 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. nessuno. INDISPONIBILI Daprelà (30 giorni). ALTRI Fulignati, Bamba, Ngoyi, Milanovic, Makienok, Bentivegna.
PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 5 Moro, 19 Barba, 22 Bianchetti, 8 Signorelli, 27 Zielinski, 20 Pucciarelli, 9 Mchedlidze, 99 Aguirre, 95 Rovini. ALLENATORE Sarri. BALLOTTAGGI Laxalt-Signorelli 70-30%. SQUALIFICATI Vecino (1). DIFFIDATI Croce, Tonelli, Mario Rui. INDISPONIBILI Laurini (7 giorni), Perticone e Guarente (da valutare). ALTRI Shekiladze, Biggeri.
PANCHINA 1 Brkic, 22 Scuffet, 2 Wague, 18 Bubnjic, 34 Gabriel Silva, 66 Pinzi, 21 Hallberg, 95 Evangelista, 13 A. Zapata, 82 Geijo, 10 Di Natale. ALL. Stramaccioni. BALLOTTAGGI Thereau-Di Natale 55-45%, Belmonte-Pinzi 60-40%. SQUAL. Allan (1). DIFFIDATI Badu, Bruno Fernandes. INDISPONIBILI Domizzi (7 giorni), Piris (7), Muriel (25). ALTRI Meret, Coda, Alhassan, Faraoni, Jadson.
2 3.20
1 1.48
X 3.95
2 6.50
14 GAZZI
1 1.80
X 3.30
2 4.50
Se volete restare aggiornati sulle formazioni, conoscere i consigli dei nostri esperti, consultare le statistiche dettagliate di ogni giocatore della Serie A, come Okaka (nella foto), e scoprire i segreti per vincere al nostro fantacalcio, da quest’anno la «Gazzetta dello Sport» mette a disposizione di tutti gli appassionati, gratuitamente, un’intera sezione dedicata all’interno del sito rosa. Su Fantanews si possono trovare tutti voti dati sul quotidiano il giorno dopo l’ultima partita di ogni turno di campionato, gli assist ufficiali al termine di tutte le gare, articoli esclusivi e la trasmissione «+3» di presentazione della Magic.
V
erde come la speranza. L’inedita maglia del Christmas Match di oggi col Palermo come metafora di un’Atalanta che prova a chiu dere il 2014 con una vittoria fondamentale, perché porte rebbe i nerazzurri a +5 sulla zona retrocessione. «Sapendo già il risultato del Cagliari, ab biamo un’occasione per allon tanarci ulteriormente dal ter zultimo posto ha detto ieri Co lantuono Vincendo ci avvici neremmo alla quota con cui abbiamo chiuso l’andata lo scorso anno (21 punti: ora so no 14, ndr), ma fortunatamen te non ci troviamo e non ci sia mo mai trovati a dovere vincere a tutti i costi». L’Atalanta, che non vince l’ultima dell’anno in A dal 199697, potrebbe ripro porre il rombo: Zappacosta ter zino, Gomez in panchina, Bo akye favorito su Bianchi e bal lottaggio MolinaBaselli.
La maglia dell’Atalanta per il Christmas Match (sopra), ed Edgar Barreto (sotto), 30 anni, del Palermo ATALANTA/FORTE
13 GUARIN
22 AMAURI
18 MEDEL
24 IAGO
17 KUZMANOVIC
10 KOVACIC
9 ICARDI
22 DODÒ
8 PALACIO
11 KLOSE 7 6 F. ANDERSON S. MAURI 19 24 16 LULIC LEDESMA PAROLO
87 ROSI
14 RONCAGLIA
26 RADU
27 CANA
3 DE VRIJ
8 BASTA
22 MARCHETTI
PANCHINA 30 Padelli, 13 Castellazzi, 5 Bovo, 21 Silva, 32 Masiello, 3 Molinaro, 8 Farnerud, 17 Martinez. ALL. Ventura. BALLOTTAGGI Maksimovic-Bovo 60-40%, Amauri-Martinez 60-40%. SQUALIFICATI Jansson (1). DIFFIDATI El Kaddouri, Glik, Moretti, Peres. INDISPONIBILI Basha (10 giorni), Benassi (5), Larrondo (10). ALTRI Perez, Nocerino, Sanchez Miño, Barreto.
PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 6 Andreolli, 14 Campagnaro, 15 Vidic, 55 Nagatomo, 88 Hernanes, 90 M’Vila, 20 Obi, 44 Krhin, 97 Bonazzoli. ALLENATORE Mancini. BALLOTTAGGI Medel-M’Vila 60-40%, Guarin-Hernanes 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. nessuno. INDISPONIBILI Jonathan (15 giorni). ALTRI Puscas, Donkor, Mbaye, Osvaldo.
PANCHINA 39 Sommariva, 4 De Maio, 40 Prisco, 19 Greco, 92 Mussis, 3 Antonini, 5 Izzo, 21 Edenilson, 16 Lestienne, 9 Pinilla, 18 Fetfatzidis. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Burdisso-De Maio 60-40%, Rosi-Lestienne 60-40%. SQUALIFICATI Perotti (4), Perin (1). DIFFIDATI De Maio, Greco, Antonelli, Roncaglia. INDISPONIBILI Mandragora (30 giorni), Kucka (5). ALTRI Parente, Panico, Santana.
PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 85 Novaretti, 39 Cavanda, 13 Konko, 32 Cataldi, 15 A. Gonzalez, 23 Onazi, 14 Keita, 9 Djordjevic. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Klose-Djordjevic 60-40%, Ledesma-Onazi 70-30%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Biglia, Cavanda, Marchetti, Radu. INDISPONIBILI Braafheid (2 mesi), Ciani (2), Gentiletti (4), Candreva (15 giorni), Ederson (25), Pereirinha (10), Biglia (15). ALTRI Sculli, Tounkara.
L’Atalanta in verde speranza Il Palermo ritrova Barreto Matteo Spini Fabrizio Vitale
EL KADDOURI 36 7 DARMIAN
8 BURDISSO
C’È LA MAGLIA NATALIZIA
GAZZAWEB www.gazzetta.it
33 23 5 D'AMBROSIO RANOCCHIA JUAN JESUS
23 LAMANNA
PANCHINA 2 Viviano, 1 Da Costa, 29 De Silvestri, 44 Fornasier, 10 Krsticic, 6 Duncan, 21 Soriano, 32 Marchionni, 18 Bergessio, 7 Fedato. ALL. Mihajlovic. BALLOTTAGGI Cacciatore-De Silvestri 60-40%, Gabbiadini-Soriano 60-40%. SQUAL. Romagnoli (1). DIFFIDATI Okaka, Gabbiadini, Duncan, Silvestre. INDISPONIBILI G. Sansone (3 giorni), Silvestre (10), Wszolek (10). ALTRI Massolo, De Vitis.
X 3.00
VIVES 20
24 MORETTI
BERTOLACCI STURARO 91 69 13 88 ANTONELLI RINCON
27 WIDMER
PANCHINA 12 Tatarusanu, 28 Alonso, 4 Richards, 40 Tomovic, 55 Hegazi, 5 Badelj, 16 Kurtic, 6 Vargas, 10 Aquilani, 8 Marin, 72 Ilicic, 77 El Hamdaoui. ALL. Montella. BALLOTTAGGI JoaquinAquilani 60-40% Pasqual-Alonso 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Borja Valero, Pizarro, Savic, Alonso. INDISPONIBILI Rossi (70 giorni), Bernardeschi (80), Lupatelli (80), Babacar (3). ALTRI Lazzari, Lezzerini, Brillante, Iakovenko, Octàvio, Bagadur.
1 2.30
25 GLIK
27 QUAGLIARELLA
PANCHINA 1 Avramov, 20 Biava, 33 Cherubin, 6 Bellini, 3 Del Grosso, 5 Scaloni, 8 Migliaccio, 7 D’Alessandro, 16 Baselli, 25 Spinazzola, 10 A. Gomez, 9 Bianchi. ALLENATORE Colantuono. BALLOTTAGGI Benalouane-Cherubin 70-30%, Molina-Baselli 55-45%, BoakyeBianchi 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Boakye, Cigarini, Migliaccio. INDISPONIBILI Estigarribia (5 mesi), Raimondi (5), Rosseti (15 giorni). ALTRI Frezzolini, Grassi.
1 HANDANOVIC
32 MATRI 7 BADU
OGGI ore 20.45 ARBITRO Tagliavento
1 GILLET
THEREAU 77
6 24 RUGANI
INTER
BRUNO FERNANDES 8
13 21 MARIO RUI
ANDELKOVIC G. GONZALEZ MUÑOZ 70 SORRENTINO
18 VERDI
(3-5-2)
86 28 19 CACCIATORE GASTALDELLO REGINI
11 CUADRADO
19 DENIS
TORINO
33 ROMERO
MATI FERNANDEZ BORJA VALERO 17 23 14 20 7 JOAQUIN PASQUAL PIZARRO
17 CARMONA
PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 34 Biraghi, 12 Cesar, 14 Cofie, 84 Manganì, 24 Schelotto, 63 Bellomo, 7 Lazarevic, 31 Pellissier, 10 Maxi Lopez. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Paloschi-Maxi Lopez 55-45%, Dainelli-Cesar 55-45%. SQUALIFICATI Botta (3). DIFFIDATI Hetemaj, Dainelli, Cesar. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Puggioni, Kupisz, Edimar.
(4-3-3)
OGGI ore 15 ARBITRO Irrati
19 BASANTA
CHIEVO (4-4-2)
87. ZUKANOVIC
EMPOLI 1 NETO 2 GO. RODRIGUEZ
1. BIZZARRI
PANCHINA 1 Rafael, 95 Gollini, 25 Marques, 40 Ale. Gonzalez, 16 Luna, 30 Campanharo, 27 Valoti, 97 Checchin, 93 Fares, 7 Saviola, 99 Nenè. ALLENATORE Mandorlini. BALLOTTAGGI Benussi-Rafael 60-40%, Brivio-Fares 80-20%. SQUALIFICATI Agostini (1). DIFFIDATI Campanharo, Ionita. INDISPONIBILI Sørensen (20 giorni), Obbadi (20), Sala, Ionita, Jankovic e J. Gomez (da valutare). ALTRI Cappelluzzo.
SAMPDORIA
15 SAVIC
MARESCA MORGANELLA 89 8 27 25 BARRETO RIGONI 4
VERONA (3-5-2)
(3-5-1-1)
OGGI ore 15 ARBITRO Russo
22 2 29 93 ZAPPACOSTA STENDARDO BENALOUANE DRAMÉ
3. DAINELLI 56. HETEMAJ
FIORENTINA
57 SPORTIELLO
CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI
10 RETI Tevez (2, Juventus). 8 RETI Icardi (2, Inter); Menez (4, Milan); Callejon (Napoli); Di Natale (Udinese). 7 RETI Higuain (1, Napoli); Dybala (1, Palermo). 6 RETI Matri (Genoa); Djordjevic e Mauri (Lazio); Honda (Milan); Ljajic (1, Roma); Gabbiadini (Sampdoria). 5 RETI Osvaldo (Inter); Vidal (2, Juventus); Cassano (1, Parma); Zaza (1, Sassuolo); Thereau (Udinese); Toni (2, Verona). 4 RETI Ekdal e Sau (Cagliari); Defrel (Cesena); Babacar (Fiorentina); Llorente e Morata (Juventus); Zapata (Napoli); Destro (Roma); Eder (1, Sampdoria); Quagliarella (Torino); Nico Lopez (Verona).
5
PALERMO
* 1 PUNTO DI PENALIZZAZIONE
MARCATORI
Del Verona contro il Chievo Luca Toni 7 gol Del Chievo contro il Verona Ezequiel Schelotto 1 gol
5
Chievo
ATALANTA
6. GAMBERINI 8. RADOVANOVIC
MIGLIOR MARCATORE
RETI FATTE
Verona
43. PALOSCHI
CHIEVO
Vittoria Verona: Verona-Chievo 3-2, 18/11/2001 Vittoria Chievo: Chievo-Verona 2-1, 24/03/2002 Vittoria Chievo: Verona-Chievo 0-1, 23/11/2013 Vittoria Verona: Chievo-Verona 0-1, 5/04/2014
2
2 3.20
21. FREY
13. IZCO
LE ULTIME VOLTE
Vittorie Chievo
2
RETI
9. TONI
20. CHRISTODOULOPOULOS
17. NICO LOPEZ
VERONA
10. HALLFREDSSON
77. TACHTSIDIS
X 3.10
ARBITRO Gervasoni ASSISTENTI Tasso-Paganesi QUARTO UOMO Preti ADDIZIONALI Rocchi-Di Paolo TV Sky Calcio 1 HD e Supercalcio HD; Premium Calcio 23. BIRSA e Calcio HD
28. BRIVIO
22. BENUSSI
1L’attaccante emiliano, che farà coppia con Nico Lopez, ha già
GIORNATA
1 2.25
PALERMO Iachini non si fida dell’ultima partita prima della sosta. Soprattutto non si fida dell’Atalanta alla ricerca di punti. Per questo la squadra si trova a Bergamo già da venerdì sera. L’obiettivo è di archiviare il 2014 nel migliore dei modi, anche per centrare il record de gli 8 risultati utili consecutivi, mai raggiunti nell’era Zampari ni. Il tecnico ai record non pen sa («Non ci faccio caso, penso solo al Palermo»), così come non si lascia stuzzicare da pos sibili prospettive da Europa, però potrà contare sul rientro di Barreto. Il paraguayano ha saltato le ultime due partite per squalifica e infortunio e questo pomeriggio torna in campo per dare il solito contributo di esperienza. In cabina di regia confermato Maresca, mentre in attacco, come sempre, spa zio all’estro di Vazquez e Dyba la. Intanto i rosanero si sono as sicurati il centrocampista bul garo Georgi Yanev, classe 1998, stellina del Levski Sofia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
1 2.00
X 3.10
2 3.95
1 2.05
X 3.25
2 3.45
TACCUINO COPPA ITALIA PRIMAVERA
Decise le semifinali Atalanta-Roma e Juve-Lazio Saranno Atalanta-Roma e Juventus-Lazio le semifinali della Coppa Italia Primavera. Il derby di Torino sorride ai bianconeri, che battono 1-0 i granata (decide Muratore). Sorridono le romane: la Roma ne fa tre all’Inter (Adamo, Vestenicky e Verde su rigore, Camara dal dischetto per i nerazzurri). A Formello, 4-1 della Lazio al Palermo: Ferchichi illude i rosanero, prima dei gol di Murgia (doppietta), Palombi e Tounkara. Semifinali il 14 e il 28 gennaio, sorteggio per determinare chi giocherà l’andata in casa.
DONNE
Mozzanica k.o. in casa Verona nuova capolista Cade in casa il Mozzanica, battuto 1-0 dal Brescia: Verona in vetta con il 3-1 alla Torres. Decima giornata: San Zaccaria-Orobica 3-1, Res Roma-Pordenone 2-1, Mozzanica-Brescia 0-1, Tavagnacco-Pink Bari 2-0, Firenze-Riviera di Romagna 1-1, Como-Cuneo 1-5, Verona-Torres 3-1. Class. (prime): Verona 26; Mozzanica e Firenze 24; Brescia 23; Tavagnacco e Res Roma 20.
CALCIO A 5
Primo turno Winter Cup Avanzano Acqua&Sapone e Kaos Nel primo turno di Winter Cup, ok Acqua&Sapone (6-2 al Sestu) e Kaos Ferrara (4-1 al Napoli). Oggi (ore 17.30, diretta RaiSport 2) chiude Corigliano-Latina.
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
OPINIONI La vignetta
19
www.gazzetta.it
TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO
di Stefano Frosini
ANDRÉS INIESTA Calciatore del Barça Una vittoria per terminare bene l’anno a casa!! Força Barça !! @ andresiniesta8
ROBERTA VINCI Campionessa di tennis Selfie con Manu Dolcenera ieri alla festa del tennis vocepazzescaaaaa @roberta_vinci
VALERIO ASPROMONTE Azzurro di scherma Grande Papa Francesco @LGSSportLab e @Molfettatkd @ValeAspro
TANIA CAGNOTTO Campionessa di tuffi Incredibile ma vero, ho fatto i miei primi biscotti natalizi! fradallape non ci credi? @TCagnotto
FEDERICA BRIGNONE Azzurra di sci alpino Mattinata da super tifosa, brava Merighetti, Paris non lo ferma più nessuno @FedeBrignone
La corsa Champions
Il caso Cappai
OCCHIO, IL MILAN DI INZAGHI CRESCE
CI SONO DUE MISURE PURE PER IL DOPING
IL COMMENTO di SEBASTIANO VERNAZZA @GazzaVernazza
A
settembre di due anni fa Pippo Inzaghi e Massimiliano Allegri litigarono di brutto al centro Vismara di Milano. Inzaghi allenava gli Allievi del Milan, Allegri la prima squadra. «Vuoi prendermi il posto, eh?»,urlò Max. «Certo, e farò anche meglio!», rispose SuperPippo. Seguì pace raffazzonata in sede. Ieri sera Inzaghi ha fatto ad Allegri un gran bel regalo di Natale. Il Milan ha fermato la Roma e così la Juve è risalita a più tre. I due colleghi non trascorreranno mai un San Silvestro assieme, ma oggi i loro rapporti sono forse un pochino meno tesi. Potenza di un risultato. Un anno fa, alla sedicesima giornata, la stessa di questo fine settimana, la Juve aveva cinque
punti di vantaggio sulla Roma, 43 a 38. Un anno fa però il turno prenatalizio si disputò alla diciassettesima e si andò alla sosta così: Juve 46, Roma 41. Il 2013 della Serie A finì all’insegna del più cinque. Dodici mesi più tardi la Roma aspetterà Capodanno a meno tre, 36 a 39. Come valutare i due punti rosicchiati? Difficile rispondere. Se si riavvolge il nastro fino alle chiacchiere dell’estate scorsa, quando la squadra di Garcia godeva di bellissimi pronostici, viene da storcere la bocca, ci aspettavamo di più. Se si rimane sulla pura aritmetica, due punti hanno un discreto peso. C’è poi da valutare un altro aspetto, non secondario. La Roma ha pareggiato contro un avversario di spessore, un Milan in crescita e capace di resistere all’Olimpico in inferiorità numerica per 25 minuti. Inzaghi ha sistemato la fase difensiva. Rispetto alle prime giornate, il Milan realizza meno gol, ma di meno ne subisce. E’ una
squadra più equilibrata, organizzata e attenta. Accantonato il pretenzioso assetto degli inizi, si fa massa critica tra mediana, trequarti e fasce. Minore effervescenza, maggiore consistenza. Il 3° posto è possibile. InterLazio di stasera piatto forte della domenica: sono gli effetti collaterali della spalmatura causa Supercoppa. Juve Napoli hanno giocato giovedì, Roma e Milan ieri, oggi ci dobbiamo accontentare della corsa al 3° posto, dello scontro quasi diretto tra Inter e Lazio. Perché «quasi»? Perché in questo momento la Lazio ha sei punti più dell’Inter, divario in cui sono distribuite sei squadre (tante, forse troppe). Se crede sul serio alla possibilità di agganciare il playoff Champions, Roberto Mancini non ha alternativa alla vittoria. Un pari o peggio una sconfitta gli farebbe perdere la scia del treno. Non è l’ultima chiamata, ma la penultima forse sì, scivolare a meno nove dalla terza piazza sarebbe una mazzata. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il trionfo del Real Madrid
ANCELOTTI MONDIALE, VITTORIA ITALIANA L’ANALISI di ANDREA SCHIANCHI
C’
è un italiano sul tetto del mondo, si chiama Carlo Ancelotti, e in questi tempi grigi per il calcio di casa nostra la notizia è un’iniezione di allegria e di orgoglio. In poco più di un anno di lavoro, con la pazienza e la saggezza dei contadini, virtù che si porta dentro da quando è nato in un paesino della Pianura Padana, Carletto ha consegnato al Real Madrid una Coppa dei Campioni (la Decima, la più sospirata), una Coppa del Re, una Supercoppa Europea e, adesso, un Mondiale per Club. Difficile fare meglio. Arrivare lassù in cima, tuttavia, non è stata una passeggiata. Ostacoli a non finire, fin dall’inizio dell’avventura. Ancelotti li ha superati utilizzando, di volta in volta, la leggerezza dell’ironia e la
furbizia dell’uomo di campagna. Ha ascoltato i mugugni del presidente Florentino Perez, quando le cose non giravano, e sapete come si è comportato? Esattamente come quando il suo padrone era Silvio Berlusconi: fingeva di adeguarsi e poi faceva di testa sua. Le polemiche gli sono sempre scivolate addosso senza sporcargli il vestito, e la coppa sollevata nella notte di Marrakech è anche il premio per lo stile di una vita. Ricordate quando qualche illuminato tifoso juventino gli urlava: «Un maiale non può allenare?». Lui sempre zitto, mai un gesto di reazione (che pure sarebbe stato comprensibile). E adesso di che cosa parlano quegli urlatori da stadio? A Madrid, se potessero, gli farebbero un monumento. I tifosi lo adorano, i giocatori pure. E Florentino Perez, saggiamente, è salito sul suo carro capendo che Ancelotti è l’uomo giusto per fare del Real la squadra più ammirata e forte del mondo. E ci voleva la sua mano per plasmare questa creatura:
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2014
PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri
tanti trequartisti, tanti piedi buoni, tanti attaccanti e pochi difensori. Eppure Carletto, tenace come quando sul trattore di papà arava i campi vicino a casa, ha convinto tutti, Bale, Cristiano Ronaldo, Benzema, James Rodriguez, Kroos, Isco e compagnia bella, che per arrivare alla gloria si doveva passare per il sacrificio. Così ecco che CR7 rientra e recupera palloni, James pure, e Bale va avanti e indietro sulla fascia come se fosse un laterale qualsiasi. Questa è la vittoria più bella per Ancelotti. E questo Real Madrid, per chi lo osserva, è un’autentica macchina da spettacolo: 22 vittorie consecutive, pazzesco! Con questo titolo in bacheca gli spagnoli arrivano a 18 trofei internazionali e raggiungono gli argentini del Boca Juniors e il Milan. I tifosi rossoneri perdoneranno Carletto per questo piccolo sgarbo: ha regalato tante gioie sia da giocatore sia da allenatore che per una volta si può chiudere un occhio.
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I
fari dell’accusa puntati negli occhi di Alex Schwazer e Carolina Kostner forse ci hanno impedito di vedere o almeno di indignarci per quella che è la vera vittima del sistema in questi mesi di Santa Inquisizione sul doping. La scure, calata senza pietà e distinzioni anche per far capire che il clima in Italia è cambiato, martedì scorso ha fatto rotolare dalla ghigliottina dell’antidoping la testa del 22enne Manuel Cappai, un pugile di medio livello che avrebbe volentieri fatto a meno di questa improvvisa notorietà in una carriera che, dopo qualche eliminazione precoce (sedicesimi all’Olimpiade 2012 e quarti ai Mondiali 2013), aveva appena toccato il bronzo nei pesi mosca ai campionati Ue di Sofia. Ricordate i «Whereabouts», i famigerati moduli sulla reperibilità per i controlli antidoping che gli azzurri sono obbligati a spedire alla WadaNado e di cui, sulla base dell’inchiesta penale di Bolzano, nel periodo 20102011 in molti si sono bellamente infischiati (non solo i 38 «graziati» dell’atletica ma almeno un centinaia negli altri sport)? Ebbene, fino alla vicenda Schwazer pochi ne conoscevano l’esistenza ma, alla luce delle negligenze emerse soprattutto nell’atletica, dall’estate scorsa il Coni ha deciso di usare la linea dura, tanto per far capire che il sistema è cambiato. Dunque, avvertimento alle prime due violazioni e squalifica alla terza come richiede l’articolo 2.4 del codice Wada «in relazione alla verbalizzazione in un arco di 18 mesi di 3 inadempienze connesse alle informazioni sul luogo di permanenza degli atleti». In base a questo regolamento, applicato finora in maniera soft, il 7 ottobre scorso la Procura antidoping ha disposto il deferimento del pugile alla prima sezione del Tribunale antidoping del Coni e lunedì scorso, proprio mentre tanti suoi colleghi ricevevano il collare d’oro al Coni,
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Cappai si è ritrovato squalificato per un anno. Inutile la sua giustificazione che le informative del Coni arrivassero a un recapito sbagliato e la comunicazione al Coni di un nuovo indirizzo email. Il Tas si è limitato a riconoscere qualche attenuante e ha inflitto in automatico il minimo della pena, tra l’altro facendola decorrere dalla prima infrazione (giugno 2014) anziché dalla terza. Così, dal giugno 2015 in poi, consentirà a Cappai di partecipare agli Europei di Sofia (6 15 agosto) e alle qualificazioni olimpiche 2016 di Istanbul e Baku. Ma di quale grave colpa si è effettivamente macchiato Cappai? Il pugile sardo ha erroneamente valutato che durante la partecipazione ai raduni della Nazionale bastasse la comunicazione della Fpi alla Coni Nado e non ha dato peso alle due raccomandate (non mail nel suo caso) inviate dal Coni all’indirizzo di casa e rimaste inevase alle poste di Cagliari che non hanno potuto consegnarle ai genitori (che erano andati a ritirarli) per la mancanza di una delega del destinatario. Messo sull’avviso, Cappai nel terzo caso ha poi comunicato con 36 ore di ritardo la sua reperibilità presso il ritiro federale di Santa Maria degli Angeli ed è scattata la squalifica. Visto il discutibile precedente di Malagò, che pur nel suo ruolo di presidente Coni ha solidarizzato con la Kostner per le «amorevoli» bugie concesse ai controllori della Wada, non ci sogniamo minimamente di chiedere deroghe all’applicazione delle regole dell’antidoping, anche perché i colleghi di Nazionale di Cappai i moduli li hanno compilati regolarmente. Ma vorremmo che lo stesso zelo mostrato con un «pesce piccolo» come Cappai, in futuro venga applicato anche in altri casi più importanti. E ci fa sorridere il precedente di famiglia di Fabrizio Cappai, padreallenatore di Manuel, che per la maxirissa provocata sul ring di Osini del 28 giugno 2013 ha rimediato dalla federboxe la miseria di tre mesi di sospensione (due cautelari e uno effettivo) che dimostrano come le leggi non siano uguali per tutti neanche all’interno della stessa famiglia.
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Mondiale Club R La finale 1
DOMINIO ASSOLUTO DEI BLANCOS
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1 Il gol di Sergio Ramos di testa su calcio d’angolo che sblocca il risultato 2 Il raddoppio del Real Madrid firmato da Gareth Bale con un tiro che sorprende il portiere del San Lorenzo Torrico 3 La festa dei giocatori del Real Madrid e di Carlo Ancelotti con la coppa del Mondiale per Club AP
Carletto re del mondo Il Real sa solo vincere 1Con il San Lorenzo decidono i gol di Sergio Ramos e Bale E’ il trionfo di Ancelotti: mai 4 titoli in un anno per il Madrid REAL MADRID
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SAN LORENZO
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Sergio Ramos (R) al 37’ p.t.; Bale (R) al 6’ s.t. REAL MADRID (4-3-3) Casillas; Carvajal (dal 28’ s.t. Arbeloa), Pepe, Sergio Ramos (dal 44’ s.t. Varane), Marcelo (dal 44’ p.t. Coentrao); Isco, Kroos, James Rodriguez; Bale, Benzema, Cristiano Ronaldo. PANCHINA Keylor Navas, Pacheco, Nacho, Khedira, Medran, Illarramendi, Jesé, Hernandez. ALLENATORE Ancelotti ESPULSI nessuno AMMONITI Sergio Ramos, Carvajal per gioco scorretto
SAN LORENZO (4-3-2-1) Torrico; Buffarini, Kannemann, Yepes (dal 16’ s.t. Cetto), Mas; Veron (dal 12’ s.t. Romagnoli), Mercier, Barrientos; Ortigoza, Kalinski; Cauteruccio (dal 23’ s.t. Matos). PANCHINA Franco, Devecchi, Arias, Blandi, Cavallaro, Catalan, Fontanini, Quignon, Villalba. ALLENATORE Bauza ESPULSI nessuno AMMONITI Ortigoza, Buffarini, Kannemann per gioco scorretto, Barrientos per proteste
ARBITRO Lopez Castellanos. NOTE spettatori 38.345.Tiri in porta 6-3, tiri fuori 4-3, angoli 4-4, fuorigioco 2-0 Recuperi 2’ p.t. e 2’ s.t.
Filippo Maria Ricci INVIATO A MARRAKECH (Marocco) Twitter@filippomricci
P
uò sembrare strano, ma nei suoi 112 anni di storia il Real Madrid non aveva mai vinto 4 titoli in un anno solare. C’è voluto l’avvento di Carlo Magno Ancelotti perché av venisse. Al Grand Stade di Marrakech il Madrid ha battuto 20 i modesti e arroccati argentini del San Lorenzo e si è portato a casa il Mondia le per Club dopo la Copa del Rey, la Champions League e la Supercoppa Europea. Ancelotti ar riva a 30 titoli (16 da allenatore) e diventa il primo al mondo ad avere in salone 4 Interconti nentali/Mundialito (due da giocatore e due da allenatore) dando lustro al palmarès del Ma drid a scapito del «suo» Milan: alla Casa Blanca ora hanno 18 titoli internazionali come i rosso neri (e il Boca Juniors, mentre l’Al Ahly egizia no è a 19), e 4 Intercontinentali/Mundialito, sempre come il Milan. In entrambi i casi era stato Ancelotti a portare i rossoneri in cima alle graduatorie.
INGHILTERRA
Mimmo Cugini
A LA PREMIER 17a GIORNATA: Manchester CityCrystal Palace 3-0; Aston VillaManchester United 1-1; HullSwansea 0-1; Qpr-West Bromwich; 3-2 Southampton-Everton 3-0; Tottenham-Burnley 2-1; West HamLeicester 2-0. Oggi: NewcastleSunderland (ore 14.30); LiverpoolArsenal (17). Domani: StokeChelsea (21). CLASSIFICA Chelsea e Manchester City 39; Manchester United 32; West Ham 31; Southampton 29, Tottenham 27; Arsenal 26; Newcastle 23; Swansea 22; Everton, Liverpool 21; Aston Villa 20; Stoke 19; West Bromwich e Qpr 17; Sunderland 16; Crystal Palace, Burnley 15; Hull 13; Leicester 10.
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I titoli internazionali vinti dal Real Madrid (10 Champions, 2 Coppa Uefa, 2 Supercoppa Uefa 3 Intercontinentali, 1 Mondiale per Club) come Milan e Boca Juniors.
SUPER RAMOS Anche il 2014 di Sergio Ramos è da incorniciare. Ancelotti deve al suo difensore più di un elogio e infatti lo ha fatto uscire prima della fine perché si prendesse una meritata stan ding ovation. Ripassiamo: due gol nel clamoroso 40 a Monaco al Bayern di Guardiola, il provvi denziale pareggio al 93’ nella finale di Champions poi vinta, la prima rete della semifinale del Mon diale per Club e di nuovo lui a scardinare una dife sa rognosamente chiusa. Sergio era in dubbio per un piccolo problema muscolare ma alla viglia si è presentato in conferenza stampa e oltre a dire alla squadra del Papa che il Madrid è la squadra di Dio ha mostrato una voglia irrefrenabile: voleva gio care, voleva vincere. E perché no segnare: con la rete di ieri è arrivato a 52 col Madrid, in 425 parti te. Per darvi un’idea, sono gli stessi gol che ha se gnato Andres Iniesta col Barça in 522 gare. NERVI SCOPERTI La zuccata di Ramos su angolo di Kroos ha sovrastato ed è arrivata al tramonto del primo tempo quando i nervi del Madrid, e dello stesso Sergio, erano stati scoperti da una serata complessa. Partito come super favorito, il Madrid viaggiava su due strani binari: da un lato
SPAGNA
Silva lancia il City, preso il Chelsea Si ferma lo United
David Silva, 28 anni, 2 gol LAPRESSE
I TITOLI
ggancio riuscito, il City sorride e lascia tutta la pressione sul Chelsea. La vittoria sul Crystal Palace (la settima nelle ultime otto partite) porta il Manchester City in testa alla classifica della Premier, aspettando che la squadra di Mourinho scenda in campo (domani a Stoke on Trent). Si ferma invece a sei la striscia positiva dello United bloccato al Villa Park di Bir mingham nonostante il ritor no al gol del colombiano Fal cao. ZERO PUNTE La teoria che per vincere bisogna schierare tanti attaccanti frana miseramente per i risultati che escono dalle due squadre di Manchester. Pellegrini non ha Dzeko, Aguero e Jovetic e si inventa Millner finto nueve con Jesus Navas, Silva e Nasri alle spalle. Il City soffre nel primo tempo l’aggressività del Crystal Pala ce che chiude l’intervallo sullo 00, ma poi dilaga nel secondo quando la qualità del suo gioco
raggiunge livelli altissimi. Triangolazioni palla a terra con Zabaleta e Kolarov che su gli esterni sfondano il bunker dei londinesi e alla fine sul ta bellino finiscono gli uomini di maggior classe: David Silva e Yayà Tourè. Lo spagnolo fa doppietta sfruttando gli assit dei due difensori esterni, men tre l’ivoriano chiude alla sua maniera un contropiede fanta stico e firma il 30. Dicembre è un mese d’oro per Pellegrini: dopo la vittoria all’Olimpico sulla Roma il City sembra in crescita di gioco e di condizio ne tanto da poter fare a meno di tutti i suoi attaccanti. TANTE PUNTE Van Gaal ha in vece l’imbarazzo della scelta. Con l’Aston Villa inizia con Fal cao e Van Persie davanti, Va lencia e Young esterni altissi mi, Mata trequartista e Roo ney a centrocampo (?), nel fi nale butta dentro anche Di Maria. Lo United super offen sivo va sotto nel primo tempo per il gran gol di Benteke, si salva grazie a De Gea (ancora su Beneteke) e poi pareggia con Falcao. Neanche in supe riorità numerica (espulso Agbonlahor) riesce a superare l’Aston Villa. L’affollamento di attaccanti non è servito PELLE’ TORNA AL GOL Mentre il West Ham si conferma al quarto posto, riparte il Sou thampton e torna al gol Gra ziano Pellè. Per l’italiano otta vo gol in 17 partite. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Cinquina Barça e Suarez piazza il primo «morso» Davide Longo
L Suarez, festa con Pedro LAPRESSE
LA LIGA 16ª GIORNATA Celta-Almeria 0-1 (disputata venerdì); Barcellona-Cordoba 5-0; Levante-Real Sociedad 1-1; EibarValencia 0-1. Rayo VallecanoEspanyol (giocata nella notte). Oggi: Villarreal-Deportivo La Coruna (ore 12); Granada-Getafe (ore 17); Elche-Malaga (ore 19); Athletic Bilbao-Atletico Madrid (ore 21). CLASSIFICA Real Madrid 39; Barcellona 38; Atletico Madrid 32; Valencia 31; Siviglia 30; Villarreal e Malaga 27; Eibar e Celta 20; Athletic Bilbao 19; Espanyol e Rayo Vallecano 17; Getafe 16; Levante e Real Sociedad 15; Almeria e Deportivo La Coruna 13; Granada 12; Cordoba 11; Elche 10.
a prima volta di Suarez in Liga e altri due gol di Messi realizzati con il piede meno «nobile», il destro. L’ultima del l’anno del Barcellona contro il Cordoba è quasi tutta qua. I cata lani dopo la frenata con il Getafe si rimettono in marcia e accor ciano a meno uno dal Real, ma con una gara in più che la capoli sta recupererà a febbraio. Mai in discussione il risultato di una partita che dopo due minuti il Barça aveva già indirizzato con Pedro bravo a monetizzare l’as sist di Rakitic da destra. Da lì il solito canovaccio: campo base piazzato sulla trequarti avversa ria, possesso palla a ritmi spesso sonnacchiosi e poi improvvise verticalizzazioni. Su una di que ste, a inizio ripresa, il primo «morso» di Suarez in Liga: con trollo e tocco facile facile dopo una combinazione MessiInie staPedro. Per il «pistolero» fine di un digiuno di oltre 600 minu ti. Cordoba non pervenuto, né dal punto di vista tecnico, né da quello agonistico: «Mi vergogno, siamo venuti a chiedere la ma
glietta ai giocatori del Barcello na», si scusa il tecnico Djukic. Gli andalusi nel finale abbassano la guardia e il risultato assume di mensioni più fedeli a quanto vi sto in campo. Il tris è griffato Pi que con la specialità della casa, colpo di testa su palla inattiva, poi arriva il doppio timbro di Messi: rigore in movimento sotto la traversa e girata sul primo pa lo. Entrambi di destro, come spesso gli capita in questa stagio ne, ma per ricordare a tutti che il piede «giusto» è l’altro, da ammi rare il controllo sul secondo. Il Camp Nou apprezza. Applaude anche Neymar, in panchina dopo l’infortunio alla caviglia e rispar miato da Luis Enrique: per con tendere Liga ed Europa al Real mondiale ci sarà bisogno di lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA
BARCELLONA 5 CORDOBA 0 MARCATORI Pedro al 2’ p.t.; Suarez all’8’, Pique al 35’, Messi al 37’ e al 46’ s.t. BARCELLONA (4-3-3) Bravo; Montoya, Pique, Mascherano, Alba; Rakitic (dal 20’ s.t. Xavi), Busquets, Iniesta (dal 31’ s.t. Rafinha); Pedro, Messi, Suarez. (Ter Stegen, Adriano, Mathieu, El Haddadi, Neymar) Allenatore: Luis Enrique CORDOBA (4-1-4-1) Carlos; Campabadal, I. Lopez (dal 15’ s.t. Pinillos), Pantic, Crespo; Deivid; Cartabia, Luso (dal 27’ s.t. F. Rossi), Ekeng, Borja Garcia (dal 30’ s.t. S. Lopez); Ghilas. (Saizar, Andone, Fidel, Abel). Allenatore: Djukic ARBITRO Lahoz NOTE ammonito Busquets
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LE PAGELLE di F.M.R.
IL TECNICO
SERGIO RAMOS, ANCORA LUI. CR7 NON SI VEDE KALINSKI SI SBATTE, BARRIENTOS FANTASMA REAL MADRID
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supponente, con errori che parevano dettati dal la scarsa concentrazione derivata dalla pochezza altrui, dall’altra una fame sin troppo pronuncia ta, un’improduttiva ingordigia. INGUARDABILE SAN LORENZO Il San Lorenzo, già patetico contro l’Auckland City, aspettava di vedere cosa regalavano gli eventi cercando di giocare col cronometro e con l’ansia avversaria. Interventi duri, difesa serrata, nessuna velleità offensiva: nella prima parte nemmeno un tiro di alcun genere. La reazione al gol di Ramos è dura ta per i primi 6’ della ripresa: il tempo di rimedia re due angoli non sfruttati e di vedere Torrico suicidare l’intera squadra facendosi passare la palla sotto il corpo su un tiro senza grandissime
pretese di Bale, al 24° gol di questo 2014. MADRID DA RECORD Preoccupazioni madridiste liquefatte, al San Lorenzo non sono servite nem meno le preghiere di Papa Francesco e sono rima ste giusto le variegate e ininterrotte canzoni dei quasi 10.000 argentini ritrovatisi a Marrakech per questo Natale anticipato. Meraviglia sonora, non ricambiata dai campioni del Sudamerica. Il Madrid ha controllato una gara senza sale né pas sione e allunga a 22 la striscia di vittorie consecu tive (81 a 10 lo score) e chiude il 2014 con 178 gol in 63 partite (media 2,82) e 51 vittorie (81%, con appena 7 sconfitte). Un Madrid da record, il Ma drid di Ancelotti.
La Fifa organizza il Mondiale per club dal 2005 (dopo una prima edizione nel 2000). Prima, a fregiarsi del titolo di campione del mondo era la vincente dell’Intercontinentale giocata tra le vincitrici di Coppa dei Campioni e Libertadores. Ecco i due albi d’oro.
L’ALBO D’ORO DEL TORNEO
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Intercontinentale 1960 Real Madrid (Spa). 1961 Penarol (Uru). 1962-1963 Santos (Bra). 1964-1965 INTER. 1966 Penarol (Uru) 1967 Racing (Arg). 1968 Estudiantes (Arg). 1969 MILAN. 1970 Feyenoord (Ola). 1971 Nacional (Uru). 1972 Ajax (Ola) 1973 Independiente (Arg). 1974
FRANCIA
Alessandro Grandesso PARIGI Twitter @agrandesso
D LA LIGUE 1 19a GIORNATA Lens-Nizza 2-0 (giocata venerdì). Paris Saint Germain-Montpellier 0-0; Caen-Bastia 1-1; Lorient-Nantes 1-2; Metz-Monaco 0-1; Rennes-Reims 1-3; TolosaGuingamp 1-1. Oggi: Marsiglia-Lilla (ore 14); Saint Etienne-Evian Thonon (17); Bordeaux-Lione (21). CLASSIFICA Marsiglia e Paris Saint Germain 38; Lione 36; Saint Etienne 33; Monaco 32; Bordeaux 31; Nantes 30; Rennes e Reims 28; Montpellier 26; Nizza e Guingamp 22; Lilla e Tolosa 21; Lorient 20; Evian Thonon, Metz e Lens 19; Bastia 18; Caen 15.
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IL MIGLIORE
SERGIO RAMOS
ENZO KALINSKI
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Come in semifinale, sblocca lui una gara incagliata. Tante volte decisivo nel grande 2014 del Madrid, ecco uno dei pochi trofei che gli mancava. Testa e cuore (Varane s.v.).
Povero, dev’essere frustrante giocare circondato da tanta pochezza. E’ l’unico che prova a costruire e anche a concludere. Non se lo fila nessuno dei suoi.
CASILLAS 6,5 Serata di relativa tranquillità, 700 partite col Madrid e terzo trofeo conquistato in Africa. CARVAJAL 6 Spinge meno del solito anche se non ha granché da difendere. ARBELOA 6 Carlo gli riconosce l’impegno e gli regala diversi minuti. PEPE 7 Ancora una volta impeccabile, e sempre senza picchiare. MARCELO 5,5 Prima disattento e poi infortunato: esce prima dell’intervallo. COENTRAO 6 Poco lavoro e poca spinta, come Carvajal. ISCO 6,5 L’assist a Bale è meraviglioso. Un 2014 chiuso in incredibile crescendo. KROOS 7 Il metronomo. Suo il corner per la rete di Ramos, 11° assist stagionale. JAMES RODRIGUEZ 6,5 Meno ispirato del solito, però sempre positivo. BALE 7 Non sempre fa la cosa giusta, ma segna un gol spezzagambe. BENZEMA 7 Impegno, intelligenza, classe. Altro che «gatto». RONALDO 5,5 Appannato, ansioso, erratico, un Mundialito senza gol. ALL. ANCELOTTI 8 Per il suo meraviglioso 2014 chiuso con 4 trofei, cosa mai successa in 112 anni di storia della Casa Blanca.
TORRICO 4 Il suo errore sul gol di Bale chiude di fatto la gara. BUFFARINI 6 Da terzino non fa danni, in mezzo fa poco. KANNEMANN 6 Picchia duro, senza paura. Ogni tanto difende bene. YEPES 4 Sovrastato da Ramos sul 1° gol, battuto da Bale sul 2°. CETTO 6 Entra quando c’è poco da difendere. Non peggiora la situazione. MAS 5 La preoccupazione lo convince a non affondare mai. VERON 5 Solo omonimo della famiglia delle «streghe», è il primo simbolico cambio. ROMAGNOLI 5 Talento che sta appassendo, acciaccato e poco utilizzato. MERCIER 5 Resiste finché il San Lorenzo non prende gol. Poi è inutile. BARRIENTOS 5 L’ex Catania non si vede praticamente mai. ORTIGOZA 5 Che a far gioco debba essere uno terribilmente sovrappeso non depone a favore dei campioni del Sudamerica. CAUTERUCCIO 5 Unica, solitaria e desolata punta, se ne va senza farsi notare. MATOS 5 Il San Lorenzo offensivamente non esiste, con o senza di lui. ALL. BAUZA 6 Vincere la Libertadores con questa squadra è stato un miracolo.
LOPEZ CASTELLANOS Il designatore Busacca aveva scelto il portoghese Proença, gli argentini hanno ottenuto questo guatemalteco puntiglioso e teatrale ma palesemente a disagio con l’ampio palcoscenico. Si muove, si sbraccia, ci prova, fatica con la veemenza argentina. LOPEZ 6 LEAL 6
ieci giorni da dimentica re. Il Psg se ne va in va canza con un bagaglio carico di problemi. Di identità, di gioco, di spogliatoio. Que stioni che rischiano di appe santire anche il nuovo anno, soprattutto se il Marsiglia di Bielsa dovesse mantenere il rit mo attuale. Da confermare og gi contro il Lilla. E il calo drasti co dei campioni in carica, inca paci di andare oltre il pareggio senza reti contro il modesto Montpellier, ha ridato credito anche al Lione dei giovani fatti in casa. LA CRISI E questo spiega molto della mezza stagione di un Psg che ha atteso però 23 partite, coppe incluse, prima di conce dere due sconfitte consecutive, in casa del Barcellona prima, in Champions, e a Guingamp do po. Due tonfi che potevano starci, avendo appunto un ca lendario più impegnativo ri spetto alle avversarie dirette.
Invece è emerso in modo allar mante il clima di decomposi zione di una squadra che, co me ammette lo stesso capitano Thiago Silva, «ha perso il gusto di giocare bene insieme». Le ragioni vanno ricercate anche nella gestione dello spogliatoio da parte dei dirigenti che ma gari privilegiano le star più pa gate, più in vista, provocando malumori. Emersi nell’ultima settimana pure in allenamen to. Il break potrebbe ridare os sigeno alla vita di gruppo. Nel frattempo però il Marsiglia rin grazia e si gioca il titolo onori fico di campione d’inverno. © RIPRODUZIONE RISERVATA
PSG-MONTPELLIER 0-0 PSG (4-3-3) Sirigu 6; Van Der Wiel 4, Thiago Silva 6, David Luiz 6, Maxwell 6 (dal 34’ s.t., Digne 6); Verratti 6, Motta 6, Matuidi 6 (dal 19’ s.t., Rabiot 6); Lucas 5,5, Ibrahimovic 5,5, Cavani 5 (dal 19’ s.t., Bahebeck 6). PANCHINA Douchez, Marquinhos, Aurier, Cabaye. ALLENATORE Blanc 5. ESPULSI Nessuno AMMONITI Verratti per gioco scorretto. MONTPELLIER (4-2-3-1) Ligali 6,5; Dabo 7 (dal 27’ s.t., Deplagne 6), Hilton 7, El Kaoutari 7, Congré 7; Marveaux 6.5, Saihi 6,5; Sanson 6,5, Martin 6 (dal 39’ s.t., Camara 6), Mounier 6,5; Barrios 5 (dal 32’ s.t., Berigaud 5,5). PANCHINA Pionnier, Gissi, Lasne, Bakar. ALLENATORE Courbis 6,5. ESPULSI Nessuno AMMONITI El Kaoutari, Saihi, Martin per gioco scorretto, Ligali per c.n.c.. ARBITRO Moreira 6. NOTE Spettatori 43mila circa. Tiri in porta: 5-0. Tiri fuori: 4-0. In fuorigioco: 2-3. Angoli: 8-5. Recuperi: 0’ e 3’.
Ancelotti : «Voglio un 2015 bello come il 2014» MARRAKECH Anche nel momento del trionfo Carlo Ancelotti non perde il controllo e commenta la vittoria guardando al futuro: «E’ stato un anno incredibile, dopo aver vinto la Champions, adesso questo titolo. Ma non dobbiamo fermarci qui, dobbiamo pensare a lavorare perchè il 2015 sia un anno bello come il 2014. La stagione non è finita, anzi è solo a metà e noi abbiamo ancora tante vittorie da conquistare». Gli chiedono se è il momento più bello della sua carriera di allenatore, Carlo sorride: «Sì, è un bel momento, ma non so se sia il più bello». Ancora una volta decisivo Sergio Ramos cui Ancelotti ha concesso la standing ovation dello stadio: «Potrei parlare di lui, ma anche di tanti altri. Il Real Madrid è una squadra piena di tanti campioni, si vince tutti insieme» © RIPRODUZIONE RISERVATA
5,5
Atl. Madrid (Spa). 1975 n.d. 1976 Bayern (Ger). 1977 Boca (Arg). 1978 n.d. 1979 Olimpia (Par). 1980 Nacional (Uru). 1981 Flamengo (Bra). 1982 Penarol (Uru). 1983 Gremio (Bra). 1984 Independiente (Arg). 1985 JUVENTUS. 1986 River (Arg). 1987 Porto (Por). 1988 Nacional (Uru) 1989-
1990 MILAN. 1991 Stella Rossa (Jug) 1992-1993 San Paolo (Bra). 1994 Velez (Arg). 1995 Ajax (Ola). 1996 JUVENTUS 1997 Dortmund (Ger). 1998 Real (Spa). 1999 Man. United (Ing) 2000 Boca (Arg). 2001 Bayern (Ger). 2002 Real (Spa). 2003 Boca (Arg). 2004 Porto (Por).
GERMANIA
Crisi Psg: solo 0-0 Il Marsiglia oggi può andare in fuga
Laurent Blanc, 49 anni AFP
SAN LORENZO
IL MIGLIORE
7
23
Dortmund k.o. a Brema e Klopp ammette: «Sembriamo degli idioti» Gianluca Spessot MONACO DI BAVIERA
L
a classifica è impietosa. Il Borussia Dortmund, capace di conquistare gli ottavi di Champions (in contrerà la Juve), chiude il girone d’andata al penulti mo posto e se il Friburgo do vesse battere oggi l’Hanno ver gli toccherebbe il ruolo di fanalino di coda a 30 pun ti dal Bayern. «Siamo dove meritiamo di essere. Sem briamo degli idioti, ma la squadra ha sostanza e, nella pausa invernale, sistemere mo le troppe cose che non funzionano». Klopp è stato chiaro nel dopo gara, per poi aggiungere di voler parlare a lungo con Zorc, che, tra dotto, significa che bisogne rà fare qualcosa sul mercato. Ma cosa non sta funzionan do? Con 18 gol il Dortmund ha il quarto peggior attacco della Bundesliga, un attacco incapace di segnare più di una rete alla difesa più buca ta del torneo (38 volte in 16 gare). Ieri non si è salvato nessuno, nemmeno Immo bile. Nonostante il gol su calcio d’angolo, Hummels è
stato inguardabile e si è fatto saltare come un pivellino da un ottimo Selke (un gol ed un as sist) nell’azione del 20 di Bar tels. Le migliori occasioni sono capitate alla minestra mal ri scaldata Kagawa. Il giapponese è entrato nel secondo tempo e ha sbagliato prima di testa e poi di destro due buone pallegol. Né lui, né Sahin hanno confer mato le attese. Subotic è la brutta copia del difensore am mirato in passato e Weidenfel ler è finito in panchina. È man cato Reus, ma da solo non potrà fare miracoli. Il lavoro per Klopp non manca. Anche Di Matteo non ride dopo il pari in terno con l’Amburgo (unica no ta positiva il rinnovo di Hunte laar fino al 2017). © RIPRODUZIONE RISERVATA
17ª GIORNATA Mainz-Bayern 1-2 (giocata venerdì). Schalke-Amburgo 0-0; Leverkusen-Eintracht 1-1; Augsburg-Borussia Moenc. 2-1; WerderDortmund 2-1; Stoccarda-Paderborn 0-0; Wolfsburg-Colonia 2-1. Oggi: Hertha-Hoffenheim (15.30); FriburgoHannover (17.30). CLASSIFICA Bayern 45; Wolfsburg 34; Leverkusen 28; Borussia Moenc, Schalke, Augsburg 27; Eintracht, Hoffenheim, Hannover 23; Paderborn, Colonia 19; Mainz, Hertha 18; Amburgo, Stoccarda, Werder 17; Dortmund 15; Friburgo 14.
Sergio Ramos con Ancelotti AP
Mondiale per Club 2000 Corinthians (Bra). 2005 San Paolo (Bra). 2006 Internacional (Bra). 2007 MILAN. 2008 Man. United (Ing). 2009 Barcellona (Spa). 2010 INTER. 2011 Barcellona (Spa). 2012 Corinthians (Bra). 2013 Bayern (Ger) 2014 Real (Spa).
TACCUINO INDIA
L’Atletico Kolkata vince il titolo NEW DELHI L’Atletico de Kolkata (club di proprietà dell’Atletico Madrid) ha battuto per 1-0 nello stadio DY Patil di Mumbai i Kerala Blasters FC nella finale della Indian Super League. Il gol che ha assegnato il trofeo è stato messo a segno al 90’ da Rafique.
GRECIA
L’Ofi di Gattuso ancora sconfitto ATENE L’Ofi Creta di Gennaro Gattuso perde 1-0 in casa del Platanias nella 15esima giornata del massimo campionato greco. Decide la rete di Tetteh che, all’84’, condanna la squadra dell’ex tecnico del Palermo alla terza sconfitta nelle ultime quattro partite. L’Ofi Creta resta al quart’ultimo posto con 14 punti in 15 gare.
HONDURAS
Il nuovo c.t. è Jorge Luis Pinto TEGUCIGALPA Il colombiano Jorge Luis Pinto è il nuovo ct della nazionale di calcio dell’Honduras. Negli ultimi Mondiali in Brasile alla guida della Costa Rica Pinto ha raggiunto i quarti di finale.
24
Serie B R 19a giornata
L'ANALISI di NICOLA BINDA
Bari, il portafortuna è Minala Secondo gol di fila e sei punti
TANTI FLOP ELEGGONO 1L’ex della Lazio stende anche il IL CARPI RE D’INVERNO Latina: con lui in
E
bbene sì, il Carpi è campione d’inverno. Il doppio turno na talizio (a proposito: la scelta di giocare il 24 e non il 26 lascia molti dubbi) che chiuderà l’an data è pronto a certifica re un verdetto (al limite il Carpi può essere af fiancato in vetta) che arriva dopo una tripla dimostrazione di merito. A Lanciano la capolista ha dato l’ennesima prova di consistenza, mentre le rivali hanno ribadito di non avere la continuità necessaria per andare a riprenderla. Non solo. Le cinque assenze tra i tito lari non si sono avvertite, segno di alta qualità per la rosa, pronta a ovviare anche al nuovo infortu nio di Concas, che po trebbe aver chiuso la sta gione in anticipo. Tra le squadre che alla vigilia di questo turno erano ai primi 9 posti soltanto l’Avellino ha vinto. La giornata è stata molto equilibrata, nessu na gara ha avuto un esito scontato e nessuna squa dra ha segnato più di due reti, tutte quelle che gio cavano in casa sono an date in gol (in B non suc cedeva da dicembre 2012) e, dopo due gior nate consecutive con quattro successi esterni (massimo stagionale), per la terza volta non ce ne sono stati. Oltre ai numeri, ci sono dati oggettivi che merita no una sottolineatura. Parliamo delle grandi, o presunte tali. Il Bologna? La squadra risente sem pre di più della confusio ne societaria e Lopez si deve meritare la fiducia. Lo Spezia? In 11 contro 10 non solo non vince, ma addirittura perde. Il Livorno? Cresce, certo, ma non ha la freddezza dei killer. Il Bari? Ah se non fosse per il Minala senza età... Il Catania? Quando sarà una squa dra potremo riparlarne. Attenzione semmai al vecchio Modena, che quella volpe di Novellino sta portando verso l’alto. Si sono anche sbloccati due elementi un po’ in discussione: Nardini ha segnato (una rarità per lui, che in B aveva fatto l’unico gol a marzo 2008) il gol numero 500 del campionato (ora sia mo a 506), Ferrari ha battezzato la partita nu mero 200 in B. Eh sì, ve dere i cugini del Carpi correre davanti (e quelli del Sassuolo galleggiare in Serie A) ha destato l’orgoglio modenese. Forse Caliendo esagera quando torna a ripropor re l’icona Trezeguet, fa bene Novellino a smor zarlo chiedendo gente di categoria. Ma intanto, in quella fetta d’Emilia, si apparecchia la tavola per un Natale di festa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
campo 10 punti in 4 partite Giuseppe Calvi INVIATO A BARI
«E
Minala fa gol, e Mina la fa gol...». Quando s’alza il coro dalla cur va nord, Joseph ha già ampia mente meritato, ancor prima della sua rete, qualche boato di ovazione del San Nicola. Il Bari infila la seconda vittoria conse cutiva e, come a Cittadella, an che contro il Latina che la scor sa stagione aveva spezzato il so gno Serie A dei biancorossi ri sulta decisivo il bambino vecchio camerunense prelevato in prestito dalla Lazio. Joseph Minala, 18 anni e una faccia da consumato protagonista, si prende la scena con una presta zione sontuosa. Schierato per la prima volta da titolare, il cen trocampista s’impone in fase di interdizione e brilla nell’impo stazione della manovra. Sem pre elegante nelle giocate, rie sce a regalare il secondo succes so di seguito: con un’incornata aveva risolto il match a Citta della, con un destro chirurgico su cross di De Luca stende il La tina e lancia i pugliesi a 2 punti dalla zona playoff. Appena 12 minuti disputati (con il Mode na, 11) sotto la gestione Man gia, Minala era stato utilizzato da Nicola (ieri espulso nel fina le, per essere uscito dall’area tecnica) nel recupero con il Tra pani (21) e, per 18 minuti, con il Cittadella (01): con l’exploit
BARI
1
LATINA
0
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Minala al 19’ s.t. BARI (3-5-2) Donnarumma 6; Salviato 6,5, Camporese 6, Filippini 6; Sabelli 6, Minala 7,5, Romizi 6,5 (dal 42’ s.t. Stoian s.v.), Sciaudone 5,5 (dal 18’ s.t. Gomelt 6), Defendi 6; Caputo 6, De Luca 6,5 (dal 28’ s.t. Rozzi 6). PANCHINA Guarna, Micai, Sall, Castrovilli, Galano, Partipilo. ALLENATORE Nicola 6,5. LATINA (3-5-2) Di Gennaro 6; Brosco 6, Dellafiore 6, Bruscagin 5,5 (dal 26’ s.t. Petagna 5); Almici 6, Crimi 6, Viviani 5,5, Sbaffo 5,5, Rossi 6; Pettinari 5,5 (dal 17’ s.t. Mangni 5,5), Paolucci 5,5 (dal 33’ s.t. Sforzini s.v.). PANCHINA Farelli, Cottafava, Valiani, Ashong, Milani, Celli. ALLENATORE Breda 5,5. ARBITRO Candussio di Cervignano del Friuli 6,5. GUARDALINEE Bottegoni 6–Ceccarelli 6. ESPULSI il tecnico Nicola (B) al 47’ s.t. per comportam. non regolamentare. AMMONITI Romizi (B), Brosco (L), Camporese (B), Defendi (B), Sabelli (B) e Petagna (L) per gioco scorretto. NOTE paganti 6.294, incasso di 34.865,50 euro; abbonati 11.019, quota di 81.099 euro. Tiri in porta 10 (con un palo)-2. Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 0-0. Angoli 5-7. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 6’.
IL MIGLIORE
7,5 MINALA
CENTROCAMPISTA DEL BARI
Catania e Brescia quanti problemi Brodino con 4 gol Francesco Caruso
CATANIA
2
BRESCIA
2
CATANIA
D
ue squadre in crisi, due allenatori reduci dalle giovanili. Ne scaturisce un piccolo pareggio, ricco di gol non certo di bel gioco. Il Cata nia abbandonato da Sannino al la vigilia alla fine di una serie di dispetti e ripicche, riparte dallo stesso risultato dell’ultima gara casalinga (22 con il Bologna) con la differenza che 2 settima ne fa recuperò il doppio svan taggio e stavolta invece non rie sce a sfruttare prima l’10 e poi il 21. L’ultimo successo sicilia no un mese fa (10 contro il La tina). Pellegrino, rispolverato dopo le 3 gare d’inizio campio nato, riparte da un pari proprio come nella sua gara d’esordio stagione (33 contro il Lancia no). Il Catania per 2 volte s’illu de ma alla fine porta a casa un misero punticino. Due volte ri sorge il Brescia orfano di Iaconi e affidato all’ex allenatore della Primavera, il croato Javorcic. SCIOPERO Il Catania gioca con una tifoseria quasi dimezzata dallo sciopero di buona parte degli ultrà della Nord, rimasti per tutta la gara fuori dal Cibali a protestare, intonando cori contro il presidente Pulvirenti.
PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Cani (C) al 6’, Corvia (B) al 15’ p.t.; Calaiò (C) al 14’, And. Caracciolo (B) su rigore al 39’ s.t. CATANIA (4-3-3) Frison 6; Sauro 5, Rinaudo 5,5, Spolli 5,5, Parisi 6; Escalante 5,5, Odjer 6,5, Chrapek 6; Cani 6 (dal 26’ s.t. Jankovic 5,5), Calaiò 6 (dal 46’ s.t. Marcelinho s.v.), Leto 6. PANCHINA Terracciano, Ramos, Garufi, Gallo, Piermarteri, Aveni, Rossetti. ALLENATORE Pellegrino 6. BRESCIA (4-3-2-1) Arcari 6,5; Scaglia 6,5, Ant. Caracciolo 5,5, Di Cesare 5,5, Coly 6; Bentivoglio 6, H’Maidat 6, Benali 6; Morosini 7 (dal 27’ s.t. Sodinha 5,5), Corvia 6,5 (dal 30’ s.t. Razzitti s.v.); And. Caracciolo 6. PANCHINA Minelli, Rizzola, Lancini, Sestu, Ragnoli, Quaggiotto, Valotti. ALLENATORE Javorcic 6.
CLASSIFICA SQUADRE
CARPI FROSINONE LIVORNO LANCIANO SPEZIA AVELLINO BOLOGNA PRO VERCELLI TRAPANI MODENA PERUGIA VICENZA BARI PESCARA TERNANA ENTELLA CATANIA BRESCIA VARESE (-3) LATINA CROTONE CITTADELLA
PT
37 31 30 29 29 29 28 27 27 26 26 26 25 22 22 22 21 20 19 18 17 16
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19
10 8 8 6 8 7 7 8 7 6 5 7 7 5 5 5 5 4 5 3 4 2
7 7 6 11 5 8 7 3 6 8 11 5 4 7 7 7 6 8 7 9 5 10
2 4 5 2 6 4 5 8 6 5 3 7 8 7 7 7 8 7 7 7 10 7
33 30 29 27 20 17 24 23 32 19 19 18 20 31 17 17 29 20 25 14 19 23
18 17 20 21 16 16 20 22 39 15 17 22 24 27 22 26 31 25 31 20 28 29
SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI
RISULTATI
Il gol di Joseph Minala, 18 anni, arrivato in prestito dalla Lazio ARCIERI
di ieri, il ragazzo si è conferma to un portafortuna, con lui in campo il Bari ha ottenuto 3 vit torie e un pari. «Prima non ero al meglio e Mangia non ha potu to contare su di me – dice Mina la — dopo il gol ho abbracciato Nicola: io e i miei compagni in dossavamo braccialetti colorati con la scritta “Ciao Ale”, dedica ti al figlio del nostro allenatore, morto in estate». Sarà felice, Jo seph, di festeggiare offrendo di nuovo nello spogliatoio la fo caccia barese ai compagni. ZANZARA DE LUCA Schierate con il 352, le squadre hanno un atteggiamento diverso: il Ba ri fa la partita, mentre il Latina punta soprattutto sulle ripar tenze. Dopo una punizione di Salviato (bella deviazione del portiere Di Gennaro), è De Luca ad alzare il ritmo, cercando in cursioni in area e dettando as Entrano invece i tifosi della Sud che hanno concesso al presi dente etneo una tregua di 40 giorni ma che non si sottraggo no agli slogan e alle invettive. Pellegrino privo di una mezza dozzina di titolari traccia una li nea difensiva e un centrocampo inediti, dove spiccano Parisi ter zino sinistro e Odjer regista: il primo 19 anni, il secondo 18. E a proposito di giovani, il miglio re è un altro diciannovenne, Morosini. I siciliani partono for te, sbagliano dopo pochi secon di una facile occasione con Cani che si rifà 5 minuti dopo inzuc cando in rete un angolo di Chra pek. Pareggio quasi immediato del Brescia: Morosini dalla de stra serve Corvia che conclude al volo alle spalle di Frison. Nel la ripresa il Catania si riporta sotto con una bella manovra OdjerEscalanteCalaiò che in fila di prima intenzione. Il pa reggio quasi allo scadere su ri gore (fallo di Sauro su Benali) trasformato dall’airone Carac ciolo, impalpabile per tutta la gara. Il Brescia recupera in ex tremis ma senza rubare nulla. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MIGLIORE
ARBITRO La Penna di Roma 6,5. GUARDALINEE Alassio 6,5Marinelli 6,5. AMMONITI Sauro (C), Odjer (C), H’Maidat (B), Chrapek (C) ed Escalante (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.305, incasso di 4.547 euro; abbonati 10.270, quota non comunicata. Tiri in porta 6-8. Tiri fuori 3-7. In fuorigioco 2-0. Angoli 4-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
7 MOROSINI
TREQUARTISTA DEL BRESCIA
sist per Caputo. L’ex atalantino si scatena, è pericoloso con un pallonetto, stoppato dall’uscita di Di Gennaro. Tra i nerazzurri ci provano Pettinari e Almici. SOFFERENZA LATINA Nella ri presa la pattuglia di Breda sof fre sempre più l’imprendibile Minala, che ispira invano per Caputo e Sciaudone. Scampato un pericolo su iniziativa di Pao lucci, il Bari s’arrampica sulle spalle del suo gigante. Con un colpo di testa, Minala costringe Di Gennaro a deviare il pallone sul palo. E al 18’, dopo scambio CaputoDe Luca e interventi maldestri di Di Gennaro e Rossi, il camerunese con un destro di controbalzo fa impazzire il po polo biancorosso. Il Bari manca il raddoppio con Defendi e Ca puto, mentre il Latina è incapa ce di bucare la difesa pugliese. © RIPRODUZIONE RISERVATA
AVELLINO-BOLOGNA BARI-LATINA CATANIA-BRESCIA ENTELLA-LIVORNO FROSINONE-CITTADELLA LANCIANO-CARPI MODENA-TRAPANI PERUGIA-PESCARA PRO VERCELLI-TERNANA VARESE-CROTONE VICENZA-SPEZIA
1-0 1-0 2-2 1-1 1-1 1-1 2-1 2-2 2-1 1-0 1-0
17a GIORNATA Mercoledì 24, ore 15 CROTONE-FROSINONE (ore 12.30) BOLOGNA-PRO VERCELLI BRESCIA-BARI CARPI-PERUGIA CITTADELLA-CATANIA LATINA-ENTELLA PESCARA-VARESE SPEZIA-LANCIANO TERNANA-MODENA TRAPANI-AVELLINO VICENZA-LIVORNO
MARCATORI 13 RETI Granoche (3, Modena). 10 RETI Castaldo (4, Avellino); And. Caracciolo (6, Brescia); Mbakogu (3, Carpi); Marchi (4, Pro Vercelli). 9 RETI Calaio’ (3, Catania); Maniero (5, Pescara); Mancosu (6, Trapani). 8 RETI Ciano (3, Crotone); D. Ciofani (2) e Curiale (Frosinone); Vantaggiato (Livorno); Melchiorri (Pescara).
Il Vicenza in dieci fredda lo Spezia Marino, che passo Roberto Pelucchi INVIATO A VICENZA
A
ttenzione al Vicenza: da quando in panchi na c’è Pasquale Mari no è un’altra squadra (5 vitto rie, 1 pareggio e 2 sconfitte) e ora inquadra la zona playoff, altroché guardarsi alle spalle. La vittoria sullo Spezia è arri vata nel finale con un contro piede micidiale lanciato da Cocco e rifinito da Lores con un pallonetto a giro. Per di più in 10 (espulso Garcia Te na) e nel momento di massi ma pressione spezzina. La partita è stata a lungo in bili co, mai completamente nelle mani dell’una o dell’altra squadra. Dopo un primo tem po con pochi sussulti, il Vi cenza trascinato da Di Genna ro ha avuto un buon impatto sul secondo tempo, ma è stato lo Spezia ad avere le occasio ni più limpide: prima Bremec ha salvato su Situm, poi è sta ta la traversa a negare il gol a Catellani. Ci si è messa anche la sfortuna, quando una con clusione di Piccolo è stata stoppata con la schiena da Ceccarelli. Dopo il secondo giallo a Garcia Tena, lo Spezia è andato all’assalto con poca prudenza. Così da una puni zione battuta corta da Brezo vec, è nato il gol di Lores, che
ha premiato il coraggio del Vi cenza. Marino gioca in pratica con due registi (Di Gennaro e Moretti) e la sua voglia di osare lo sottopone spesso al rischio del contropiede. Il Vicenza ha visto sfumare di un soffio duetre bel le occasioni, con Giacomelli, Mo retti e Laverone, ed è rimasto compatto. A volte le fortune bi sogna sapersele meritare. © RIPRODUZIONE RISERVATA
VICENZA-SPEZIA
1-0
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Lores al 44’ s.t. VICENZA (4-3-3) Bremec 6; Sampirisi 6, Brighenti 6,5, Gentili 6,5, Garcia Tena 5,5; Moretti 6, Di Gennaro 6,5 (dal 22’ s.t. Sbrissa 6), Cinelli 6; Laverone 6, Cocco 6 (dal 47’ s.t. Camisa s.v.), Giacomelli 5,5 (dall’11’ s.t. Lores 7). (Vigorito, El Hasni, Figliomeni, Alhassan, Sciacca, Mancini). All. Marino 6,5. SPEZIA (3-5-2) Chichizola 6; Datkovic 6, Ceccarelli 6,5, Piccolo 6,5; De Col 6 (dal 42’ s.t. Giannetti s.v.), Brezovec 6,5, Juande s.v. (dal 15’ p.t. Sammarco 6), Schiattarella 5,5, Milos 5,5; Situm 6 (dal 32’ s.t. Cisotti s.v.), Catellani 6. (Nocchi, Valentini, Acampora, Bastoni, Culina, Ebagua). All. Bjelica 6. ARBITRO Minelli di Varese 5,5. GUARDALINEE Mondin 6-Colella 6. ESPULSI Garcia Tena (V) al 39’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Datkovic (S), Cinelli (V) e Gentili (V) per gioco scorretto. NOTE paganti 3.519, incasso di 31.229 euro; non valevano gli abbonamenti. Tiri in porta 6-3 (con una traversa). Tiri fuori 4-5. In fuorigioco 2-4. Angoli 10-4. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’.
Serie B R 19a giornata
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
Stop al Frosinone Ciofani timbra Poi il Cittadella si merita il punto 1Scaglia al 90’
(23’) un tiro ravvicinato dopo un doppio scambio con Sgri gna. È allora che Stellone cam bia modulo accentrando e ar retrando Soddimo, fin lì avulso dal gioco, in mediana con Gori e Gucher, passando a un 433 che riporta la contesa in equili brio. Il Frosinone prende cam po e, dopo le precedenti inizia tive di Dionisi che conclude di poco a lato (23’) dopo aver ser vito Daniel Ciofani che tira de bolmente (12’) , sfiora la rete con Gucher su punizione: Va lentini respinge in tuffo(41’).
Massimiliano Ancona
beffa Zappino e punisce la difesa a oltranza scelta da Stellone dopo il gol FROSINONE
1
CITTADELLA
1
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE D. Ciofani (F) al 2’, Scaglia (C) al 45’ s.t. FROSINONE (4-4-2) Zappino 5; Zanon 5,5, Russo 5,5, Schiavi 6, M. Ciofani 6 (dal 42’ s.t. Masucci s.v.); Paganini 6, Gori 6 (dal 38’ s.t. Musacci s.v.), Gucher 6, Soddimo 6 (dal 28’ s.t. Frara 6); D. Ciofani 7, Dionisi 6. PANCHINA Pigliacelli, Curiale, Gessa, Altobelli, Carlini, Formato. ALLENATORE Stellone 6. CITTADELLA (4-4-2) Valentini 6,5; De Leidi 6, Cappelletti 6, Scaglia 6,5, Barreca 6; Pecorini 6 (dal 27’ s.t. Benedetti 6), Rigoni 6,5, Busellato 6 (dal 35’ s.t. Paolucci 6), Minesso 6,5 (dall’11’ s.t. Gerardi 6,5); Coralli 6,5, Sgrigna 7. PANCHINA Pierobon, Pellizzer, Donazzan, Mancuso, Palma, Amato. ALLENATORE Foscarini 6,5. ARBITRO Ros di Pordenone 5,5. GUARDALINEE Citro 6-D’Apice 6. AMMONITI Zanon (F), Busellato (C), Cappelletti(C) e Gori (F) per gioco scorretto; Schiavi (F) per proteste. NOTE paganti 1.549, incasso di 11.632 euro; abbonati 3.060, quota di 18.041,01 euro. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 0-2. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
INVIATO A FROSINONE
N
o, non è una beffa per il Frosinone. Non inganni il pareggio agguantato solo al 90’ dal Cittadella. L’11 di Scaglia (colpo di testa all’in dietro su fallo laterale a lunga gittata con l’ampia complicità della difesa di casa e dell’inde ciso Zappino) puntella la pan china di Foscarini e premia il suo Cittadella, il cui ultimo po sto è un mistero. Ma, soprattut to, punisce la difesa a oltranza, con un po’ di supponenza, del Frosinone, certo stanco, ma che troppo presto ha creduto potesse bastare l’8° gol stagio nale di Daniel Ciofani (stacco imperioso su cross di Gori) per vincere. E invece la squadra di Stellone, ancora seconda da sola, perde l’occasione per ro sicchiare due punti al Carpi ca polista e guadagnarne almeno altrettanti sugl’inseguitori. CHIAVE Squadre a specchio. In avvio, sia Foscarini che Stello ne scelgono il 442. Ma quello del Cittadella è più compatto e presidia meglio gli spazi appro fittando di un Frosinone lungo e confuso dal ritmo degli ospi ti. In particolare, Minesso a si nistra è assai abile nel muover si tra le linee, mandando in tilt Gori, Paganini e Zanon che se lo ritrovano un po’ dappertutto senza riuscire a contenerlo. Co sì dopo un tiro di Sgrigna (4’), Minesso ispira Coralli che cal cia malamente a lato (10’) e poi si vede respingere da Zappino
RIPRESA Bastano una mancia ta di secondi a Daniel Ciofani per sbloccare la gara. Il Citta della sbanda. Rischia il 20, ma Valentini si oppone a Paganini smarcato nello spazio da Dio nisi (12’). Poi riprende in mano la gara passando al 433: den tro Gerardi per Minesso, ormai in riserva. La qualità di Sgrigna e quella di Coralli possono così sprigionarsi. Prima Busellato, poi Benedetti impegnano Zap pino, che sembra assistere im potente al tocco vincente di Scaglia (45’). Il Cittadella, che non vince dal 20 settembre, guadagna un punto meritato dopo aver protestato per un contatto sospetto in area tra Russo e Coralli (39’). Il Frosi none, che non vince dal 21 no vembre e recrimina per un fallo in area su Paganini sull’10, perde il successo in extremis. Come a Bologna. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MIGLIORE
7 SGRIGNA
ATTACCANTE DEL CITTADELLA
L’Entella piace Livorno, un pari e buoni segnali Perla Galabinov 1Mazzarani porta Prina in vantaggio, poi viene premiato il coraggio di Gautieri: 4 punte ENTELLA
1
LIVORNO
1
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Mazzarani (E) all’11’, Galabinov (L) al 24’ s.t. ENTELLA (4-3-3) Paroni 7; Belli 5,5, Iacoponi 6, Russo 6,5, Cecchini 5; Volpe 6, Di Tacchio 6,5, Botta 6 (dal 31’ s.t. Troiano 6); Costa Ferreira 5 (dal 18’ s.t. Battocchio 5), Litteri 5,5, Mazzarani 7 (dal 39’ s.t. Valagussa s.v.). PANCHINA Van der Want, Latour, Lanini, Lewandowski, Malele, Camigliano. ALLENATORE Prina 6,5. LIVORNO (4-2-4) Mazzoni 6; Maicon 5,5 (dal 21’ s.t. Moscati 6), Bernardini 6,5, Emerson 6,5, Lambrughi 6; Mosquera 7 (dal 35’ s.t. Belingheri s.v.), Djokovic 6; Siligardi 6,5, Galabinov 6, Vantaggiato 6, Jelenic 5,5 (dal 21’ s.t. Cutolo 6,5). PANCHINA Coser, Gemiti, Ricci, Surraco, Gonnelli, Favilli. ALLENATORE Gautieri 6,5. ARBITRO Pairetto di Nichelino 6,5. GUARDALINEE Paiusco 6-Caló 6. AMMONITI Maicon (L), Djokovic (L), Mosquera (L) e Bernardini (L) per gioco scorretto; Costa Ferreira (E) per comp. non reg. NOTE paganti 1.065, incasso di 13.288,50 euro; abbonati 1.165, quota di 9.602,41 euro. Tiri in porta 8 (con una traversa)-7. Tiri fuori 26. In fuorigioco 3-0. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.
Alessio Da Ronch INVIATO A CHIAVARI (GE)
U
n pareggio e due sorri si. Entella e Livorno fanno solo un piccolo passo verso i rispettivi tra guardi, ma possono esultare ugualmente. I liguri confer mano la loro forza casalinga e allungano la loro serie a 5 risultati utili consecutivi, i to scani non riescono a recupe rare punti a Carpi e Frosino ne e a infrangere il tabù tra sferta, 3 pareggi e due scon fitte nelle ultime cinque partite esterne, ma Gautieri gioca con grande coraggio e la squadra dimostra una cre scita importante dal punto di vista della personalità. CONVINZIONE Decisiva la fiducia nelle proprie idee di Prina e Gautieri. Il primo sfi da assenze e fatica senza cambiare i suoi principi, il se condo vara con coraggio il 4 24 con due centravanti veri in campo contemporanea mente, e viene premiato pro prio da una prodezza di Gala binov, l’uomo presentato un po’ a sorpresa, anche se a lungo in difficoltà. AVANTI TUTTA La sfida la di rige il Livorno. Gautieri fa saltare il centrocampo e chie de di servire rapidamente il pallone alle quattro punte. Le occasioni non mancano, ma Paroni neutralizza Siligardi, Jelenic e Vantaggiato. I primi minuti del secondo tempo,
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però, sono un vero buco nero per i toscani, che riemergono confusi dall’intervallo e subisco no meritatamente il gol: prima Mazzoni si salva, con una gran de parata su Iacoponi e l’aiuto di Vantaggiato sulla carambola se guente, poi il portiere deve in chinarsi alla freddezza di Maz zarani, che sfrutta un errore di Maicon, riprende il pallone do po una prima respinta di Mazzo ni e lo piazza nell’angolino. Gautieri non vacilla ma si gioca il tutto per tutto con Belingheri per Mosquera e Cutolo per Jele nic, proprio quest’ultimo inven ta l’assist perfetto per il colpo di testa di Galabinov che vale il meritato pari. NIENTE BARRICATE Prina, co me detto, non cambia nulla, no nostante assenze pesanti in at tacco e in difesa e la fatica sup plementare del recupero contro il Modena. Il tecnico dei liguri non cerca di sfruttare la superio rità numerica a centrocampo, ma chiede di ribattere colpo su colpo con rapidità, cercando di ribaltare l’azione con pochi toc chi. Le risposte migliori arriva no da Mazzarani, ispiratissimo fin dall’avvio, quando impegna Mazzoni con un bel tiro dopo un’azione personale. Costa Fer reira chiede un rigore, ma trova solo l’ammonizione, Di Taccho colpisce la traversa dal limite dopo un clamoroso errore di Si ligardi, poi il gol che illude e la sofferenza finale. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MIGLIORE
7 MAZZARANI
FANTASISTA DELL’ENTELLA
Nardini-Ferrari La prima volta esalta il Modena Trapani ribaltato
Perugia, il sesto pareggio di fila Il Pescara scatta poi si salva al 92’
La Pro Vercelli fa il ribaltone Ternana svanita tra la nebbia
Rea, gol e dedica per Bettinelli Il Varese respira Crotone a secco
Paolo Reggianini
Antonello Menconi
Raffaella Lanza
Filippo Brusa
MODENA
PERUGIA
VERCELLI
VARESE
M
a beffa per il Perugia si consuma sotto quella Curva Nord che non ha mai smes so di incitare. Contro la squadra della propria città e della quale ne ha vestito la ma glia per otto anni, Camplone stava già pensan do alla vittoria che avrebbe interrotto la serie dei 5 pari. E’ stato Maniero di testa a punirlo. Il Pescara ha iniziato bene: incursione di Manie ro, Koprivec è stato costretto al fallo davanti alla porta, giusti il rigore e anche il rosso. Dal dischetto Maniero si è fatto parare la conclu sione da Provedel e sulla respinta Memushaj l’ha buttata dentro. Poi il gol del Perugia col rigore di Falcinelli. Nella ripresa al Perugia non è bastato il vantaggio di Fossati.
L
on la visibilità ridotta al minimo per la nebbia, la Pro Vercelli batte la Ternana e torna a vincere al Piola. Un successo che proietta i padroni di casa in zona playoff, an che se patron Massimo Secondo fa il pompie re: «Io guardo sempre la parte destra del tele video, contando i punti che ci separano dalla quint’ultima». La Ternana invece ripiomba nelle zone critiche. La Pro imprime un ritmo alto, ma la Ternana al 42’ passa con un diago nale di Ceravolo. La Pro non si sfilaccia e a ini zio ripresa pareggia con Cosenza di testa. I bianchi diventano padroni del campo e trova no il gol vittoria su rigore: Vitale ferma Statel la e Marchi non sbaglia dal dischetto.
C
ngelo Rea aveva trascorso la notte con un solo pensiero: il gol da dedicare a Bettinelli. Il difensore, pur dolorante al polpaccio, è riuscito a far felice l’allenatore, costruendo l’10 con cui il Varese ha battuto il Crotone e ritrovato il successo, che mancava dal 2 novembre: l’unica emozione della gara è arrivata proprio dal suo sinistro, deviato in porta al 4’ da Ferrari. Rea, che dopo i playout di giugno col Novara aveva fatto confezionare la maglietta «B come Bettinelli» per festeggia re la salvezza, è corso ad abbracciare il tecni co, pronto a passare dal 442 al 433, finendo col 4141, per battere il Crotone, in silenzio stampa. Solo il presidente Vrenna ha commen tato: «Abbiamo dominato ma senza tirare».
odena festeggia la prima volta di Nar dini e Ferrari. I due panchinari hanno spento nei minuti finali il sogno del Trapani, passato col gran gol di Falco e poi tra dito da Nadarevic che al 36’ ha fallito solo da vanti a Manfredini. Novellino (ancora espul so) è stato costretto ad affidarsi a Ferrari che stavolta non ha tradito e, a 2’ dalla fine, ha segnato il primo gol stagionale. Un guizzo che potrebbe far ricredere Caliendo che ha dichia rato di voler portare a Modena il suo ex assisti to Trezeguet («Noi lo vogliamo, dipende da lui»), mentre Novellino non sembra dell’idea. E non aveva mai segnato nemmeno Nardini in 92 gare in B con la maglia del Modena. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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A
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MODENA-TRAPANI 2-1 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Falco (T) al 16’ p.t.; Nardini (M) al 31’, Ferrari (M) al 43’ s.t. MODENA (4-2-3-1) Manfredini 6; Gozzi 6, Zoboli 6, Cionek 6, Rubin 6 (27’ s.t. Nardini 7); A. Martinelli 6 (18’ s.t. Luppi 6), Schiavone 6; Nizzetto 6,5, Signori 6,5, Beltrame 5,5 (dal 31’ p.t. Ferrari 7); Granoche 6. (Lanzotti, Marzorati, Tonucci, Osuji, Calapai, Manfrin). All. Novellino 6. TRAPANI (4-4-2) Marcone 6,5; Lo Bue 6, Terlizzi 5,5, Pagliarulo 6, Rizzato 5,5; Nadarevic 5, Zampa 6, Ciaramitaro 6,5, Basso 6 (dal 27’ s.t. D. Martinelli 5,5); Falco 6,5, Abate 5,5. (Gomis, Barillà, Vidanov, Daì, Lombardi, Aramu, Citro, Caldara). All. Boscaglia 5,5. ARBITRO Mariani di Aprilia 6. GUARDALINEE Di Iorio 6-Tolfo 6. ESPULSI il tecnico Novellino (M) al 2’ s.t. per proteste AMMONITI Terlizzi ((T), Lo Bue (T) e Schiavone (M) per gioco scorretto; Falco (T) per proteste NOTE paganti 1.238, incasso di 9.501 euro; abbonati 3.526, quota di 24.907 euro. Tiri in porta 6-2. Tiri fuori 8-5. In fuorigioco 5-1. Angoli 14-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
PERUGIA-PESCARA 2-2 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Memushaj (Pes) al 26’, Falcinelli (Per) su rig. al 34’ p.t.; Fossati (Per) al 9’, Maniero (Pes) al 47’ s.t. PERUGIA (4-3-1-2) Koprivec 4,5; Del Prete 6 (32’ st. Fazzi 6), Goldaniga 6, Giacomazzi 6, Crescenzi 6,5; Taddei 6,5 (25’ s.t. Verre 6), Fossati 7, Nicco 6,5; Lanzafame 7; Falcinelli 6,5, Perea 6 (dal 25’ p.t. Provedel 6,5). (Flores, Rossi, Lo Porto, Lignani, Vinicius, Rabusic). All. Camplone 6,5. PESCARA (4-4-2) Aresti 6; Cosic 6 (dal 34’ s.t. Zampano s.v.), Zuparic 6, Pesoli 6, Pucino 6; Politano 5,5 (dal 34’ s.t. Caprari sv.), Bjarnason 6,5, Brugman 6,5 (22’ st Pasquato 6,5), Memushaj 6,5; Melchiorri 6,5, Maniero 6,5. (Fiorillo, Vitturini, Selasi, Torreira, Pogba, Da Silva). All. Baroni 6. ARBITRO Abbattista di Molfetta 6. GUARDALINEE Zivelli 5,5-Disalvo 6. ESPULSI Koprivec (Per) al 24’ p.t. per gioco scorretto. AMMONITI Giacomazzi (Per), Pesoli (Pes), Cosic (Pes), Goldaniga (Per) e Memushaj (Pes) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.071, incasso non comunicato; abbonati 7.219, quota di 62.629 euro. Tiri in porta 6-4. Tiri fuori 7-7. In fuorigioco 0-1. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 4’, s.t. 4’.
PRO VERCELLI-TERNANA 2-1 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Ceravolo (T) al 42’ p.t.; Cosenza (PV) al 5’, Marchi (PV) su rigore al 40’ s.t. PRO VERCELLI (4-3-3) Russo 5,5; Marconi 6,5, Cosenza 7, Milesi 6, Scaglia 6,5; Emmanuello 6 (dal 31’ s.t. Statella 6,5), Castiglia 7,5, Scavone 6; Di Roberto 5,5 (dal 22’ s.t. Beretta 6), Marchi 6, Belloni 6,5 (dal 45’ s.t. Matute s.v.). (Anacoura, Liviero, Ardizzone, Ragatzu, Bunino, Ferri). All. Scazzola 6,5. TERNANA (3-5-2) Brignoli 6,5; Valjent 6, Bastrini 6,5, Popescu 6,5 (dal 41’ s.t. Falletti 6); Janse 6, Gavazzi 5 (dal 25’ s.t. Eramo 5,5), Viola 5, Crecco 5,5, Vitale 6; Avenatti 6, Ceravolo 6,5 (dal 30’ s.t. Bojinov 5,5). (Sala, Ferronetti, Gava, Russini, Diop, Palumbo). All. Tesser 6. ARBITRO Ghersini di Genova 6. GUARDALINEE Di Vuolo 5,5-Avellano 6. AMMONITI Marconi (P), Popescu (T) e Vitale (T) per gioco scorretto. NOTE paganti 758, incasso di 5.548 euro; abbonati 1.775, quota di 8.106 euro. Tiri in porta 9-4. Tiri fuori 7-5. In fuorigioco 2-1. Angoli 12-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
VARESE-CROTONE 1-0 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Rea al 4’ p.t. VARESE (4-4-2) Bastianoni 6; Luoni 6, Borghese 6, Rea 6,5, De Vito 6 (dal 7’ s.t. Corti 6); Fiamozzi 6, Barberis 6, Blasi 6, Falcone 6; Lupoli 6 (dal 33’ s.t. Rivas s.v.), Neto Pereira 6,5 (dal 44’ s.t. Miracoli s.v.). (Perucchini, Simic, Rojas, Truzzi, Forte, Petkovic). All. Bettinelli 6,5. CROTONE (4-3-3) Secco 6; Balasa 6, Dos Santos 6,5, Gigli 5,5, Ferrari 5,5; Dezi 5,5 (dall’11’ s.t. Padovan 6), Minotti 6 (dal 20’ s.t. Salzano 5,5), Maiello 6; Ciano 5 (dal 31’ s.t. Sprocati 5,5), Torregrossa 5,5, De Giorgio 5,5. (Bajza, Martella, Zampano, Galardo, Oduamadi, Beleck). All. Drago 5,5. ARBITRO Fabbri di Ravenna 5,5. GUARDALINEE Zappatore 6–Peretti 6. AMMONITI Ferrari (C), De Vito (V), Rea (V) e Maiello (C) per g.s.; Corti (V) per proteste; Salzano (C) per c.n.r. NOTE paganti 899, incasso di 6.125 euro; abbonati 1.849, quota di 11.589,73 euro. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 0-6. In fuorigioco 2-0. Angoli 4-6. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
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Lega Pro R 18a giornata
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
GIRONE A
Feralpi per la storia Primo derby vinto con Pinardi di lusso 1Nella ripresa botta e risposta tra difensori Poi il Lumezzane crolla: Scienza vede i playoff LUMEZZANE
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FERALPI SALÒ
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Sergio Cassamali LUMEZZANE (BS)
MARCATORI Leonarduzzi (FS) al 4’, Cazé (L) all’8’, Tantardini (FS) al 35’, Romero (FS) al 44’ s.t. LUMEZZANE (3-5-2) Dalle Vedove 6; Biondi 6, Cazé 6,5, Monticone 5 (dal 37’ s.t. Gabriel s.v.); Mogos 6, Franchini 6, Meduri 6,5, Baldassin 5,5 (dal 38’ s.t. Djiby s.v.), Pini 5; Alimi 5 (dal 28’ s.t. De Paula 5), Ekuban 6. (Guagnetti, Gatto, Magri, Furaforte). All. Braghin 5,5. FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani 6; Tantardini 7 (dal 48’ s.t. Savi s.v.), Leonarduzzi 7, Ranellucci 6, Belfasti 6; Fabris 6,5, Pinardi 7,5, Cavion 6 (dal 28’ s.t. Cittadino 6); Bracaletti 6,5, Romero 7, Gulin 5,5 (dal 15’ s.t. Zerbo 6). (Gaffi, Carboni, Broli, Di Benedetto). All. Scienza 7. ARBITRO Maggioni di Lecco 6. NOTE spettatori 600 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Tantardini, Meduri, Belfasti e Monticone. Angoli 6-5.
a Feralpi Salò si libera del l’incubo Lumezzane. Se gna per la prima volta un gol ai cugini e vince il suo pri mo derby in campionato dal l’alto di una superiorità espres sa soprattutto nella seconda parte di gara. E’ un Alex Pinar di in versione lusso ad ispirare due delle tre reti dei gardesani, che quest’anno sembrano pro prio avere una marcia in più degli avversari. Il lavoro di Giuseppe Scienza sta produ cendo ottimi frutti e lo si vede molto bene soprattutto nel se condo tempo, quando gli ospiti prendono in mano il controllo delle operazioni e costringono il Lumezzane sulla difensiva.
Venezia sorride ma ci sarà il -1 Crisi Pro Patria
Il Pordenone c’è: pari dopo 10 k.o. Bruno salva Real
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Un Lumezzane che nemmeno la grinta di Braghin riesce a scuotere, anche se la reazione dopo il gol del momentaneo vantaggio di Leonarduzzi era bastata a produrre subito il pa reggio dell’11. SUPER PINARDI Niente spiedo tra le due dirigenze questa vol ta, anche perché i rapporti tra le due società non sono più poi così idilliaci, eppure l’impres sione suscitata nel primo tem po è che ad entrambe possa an dare bene il pareggio. Tocca così ad un difensore, Leonar duzzi, innescare allora la mic cia che accende la gara ad ini zio ripresa; il capitano segna infatti in mischia sugli sviluppi di un angolo di Pinardi dopo che Dalle Vedove aveva respin to il suo primo tiro. Un altro di fensore (il brasiliano Cazé) pa reggia dopo appena 4’ su assist di Ekuban, ma Pinardi fa anco ra la differenza ed al 35’ inne sca Tantardini per il diagonale vincente. Il Lumezzane non riesce a cambiare passo e Ro mero, tra i migliori in campo, mette la parola fine al derby a conclusione di un’azione di contropiede rifinita da Braca letti. Feralpi Salò che sale, più vicina ai playoff, mentre al Lu mezzane stavolta il derby va di traverso con una classifica che resta precaria. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Risveglio Giana Ci pensa Rossini Il Südtirol cade
PRO PATRIA
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PORDENONE
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GIANA
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VENEZIA
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REAL VICENZA
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SÜDTIROL
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MARCATORI Bellazzini su rigore al 20’, Magnaghi al 37’ s.t. PRO PATRIA (4-4-2) Melillo 6; Cannoni 6, Botturi 6, Anderson 5,5 (dal 33’ s.t. Moscati s.v.), Gerolino 5,5; Candido 6, Cannataro 5,5 (dal 28’ s.t. Arati 6), Giorno 5,5, Taino 5,5 (dal 19’ s.t. Terrani 5,5); D’Errico 5,5, Serafini 5,5. (Perilli, Casantini, Lamorte, Zaro). All. Tosi 5,5. VENEZIA (4-4-2) Fortunato 6; Sales 5,5, Legati 6, Marino 6, Ghosheh 6; Raimondi 7 (dal 41’ s.t. Panzeri s.v.), Esposito 6,5, Zaccagni 6,5, Bellazzini 6,5 (dal 31’ s.t. Cernuto s.v.); Magnaghi 6,5, Greco 6 (dal 25’ s.t. Varano 6). (Zima, Scialpi, Franchini, Siega). All. Serena 7. ARBITRO Capilungo di Lecce 5. NOTE paganti 293, abbonati 474, incasso di 3.281,56 euro. Espulso Serafini al 45’ s.t.; ammonito Sales. Angoli 5-5.
MARCATORI A. Migliorini (P) al 18’ p.t.; Bruno (RV) su rigore al 32’ s.t. PORDENONE (3-5-2) Careri 7; Rosania 6 (dal 7’ s.t. Pramparo 6), Fissore 6,5, Capogrosso 6; Simoncelli 6,5, G. Migliorini 6,5 (dal 19’ s.t. Buratto 5,5), A. Migliorini 6,5, Maracchi 6,5, Placido 6; Maccan 6, Barbuti 6 (dal 23’ s.t. Conti 5). (Bazzichetto, Uliano, Paladin, Benatti). All. Rossitto 6,5. REAL VICENZA (3-5-2) Tomei 5; Beccaro 5,5 (dal 1’ s.t. Calcagnotto 6), Solini 6 (dal 18’ s.t. Galuppini 6,5), Piccinni 6,5; Lavagnoli 6, Dalla Bona 5,5, Pavan 6 (dall’11’ s.t. Caporali 6), Malagò 6, Vannucci 6; Odogwu 6, Bruno 6. (Bonato, Barzan, Chiarello, Sandrini). All. Marcolini 6,5. ARBITRO De Angeli di Abbiategrasso 5. NOTE paganti 450, abbonati 100, incasso non comunicato. Ammoniti Maracchi, Solini, Placido e Conti. Angoli 2-11.
BUSTO ARSIZIO (Va) Il Venezia continua la sua marcia verso la parte alta della classifica, anche se sarà penalizzato di un punto per il mancato versamento dei contributi sugli stipendi di settembre e ottobre. Una Pro Patria in piena crisi crolla nella ripresa dopo il rigore di Bellazzini che apre le porte dei 3 punti alla squadra di Serena, poi c’è il bis nel finale con Magnaghi. Aldo Restelli
PORDENONE Il Pordenone, dopo 10 k.o. di fila, ferma il Real Vicenza, resta ultimo ma si avvicina all’AlbinoLeffe. Che affronterà alla ripresa per limare i 4 punti di distacco. La squadra di Rossitto passa con una punizione di Andrea Migliorini e sfiora il raddoppio con Maccan. Nella ripresa il pari di Bruno - che si era divorato un gol nel primo tempo - su rigore. Nel recupero palo di Galuppini. Alberto Francescut
MARCATORE Rossini al 18’ s.t. GIANA (4-4-1-1) Ghislanzoni 7; Perico 6, Bonalumi 6,5, Montesano 6,5, Augello 6; Rossini 7 (dal 34’ s.t. Sosio s.v.), Marotta 7, Biraghi 6, Solerio 6,5 (dal 46’ s.t. Spiranelli s.v.); Crotti 6 (dal 26’ s.t. Pinto 6); Perna 6,5. (Sanchez, Di Lauri, Sarao, Recino). All. Albé 7. SÜDTIROL (4-3-3) Melgrati 6; Tait 6, Mladen 5,5, Tagliani 6, Kiem 5,5; Furlan 6, Mazzitelli 6 (dal 10’ s.t. Fink 6), Branca 6,5; Campo 6 (dal 24’ s.t. Chinellato 6), Fischnaller 7, Cia 6,5 (dal 24’ s.t. Marras 6). (Miori, Ientile, Brugger, Lendric). All. Sormani 6. ARBITRO Baroni di Firenze 6. NOTE paganti 205, non ci sono abbonati, incasso di 2.030 euro. Ammoniti Mladen, Cia, Tait e Rossini. Angoli 2-6. MONZA La Giana chiude un 2014 favoloso tornando alla vittoria dopo due k.o. di fila. Superato il Südtirol, che non perdeva e non subiva gol da 5 giornate. Albé schiera una squadra quadrata che lascia l’iniziativa agli ospiti, che nel primo tempo vanno al tiro con Campo, Fishnaller e Mazzitelli, conclusioni parate da Ghislanzoni. Al 18’ della ripresa la Giana confeziona il contropiede decisivo: Crotti lancia Solerio, passaggio al centro per Perna che vede Rossini, il quale infila Melgrati di piatto. Il Südtirol cerca di reagire, Sormani cambia il tridente ma la Giana chiude tutti gli spazi e blinda i 3 punti. Stefano Spinelli
GIRONE B
CLASSIFICA SQUADRE
NOVARA PAVIA ALESSANDRIA BASSANO REAL VICENZA MONZA FERALPI SALO' COMO SUDTIROL VENEZIA CREMONESE AREZZO GIANA TORRES RENATE MANTOVA LUMEZZANE PRO PATRIA (-1) ALBINOLEFFE PORDENONE
PT
34 34 33 33 32 30 30 29 26 25 23 23 22 20 20 20 17 12 10 6
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
17 17 17 17 18 17 18 17 18 18 17 17 18 17 17 18 18 18 18 18
10 10 9 9 8 9 9 9 7 8 6 6 6 5 5 5 4 2 2 1
4 4 6 6 8 3 3 2 5 1 5 5 4 5 5 5 5 7 4 3
3 3 2 2 2 5 6 6 6 9 6 6 8 7 7 8 9 9 12 14
28 28 28 29 29 23 22 24 20 25 23 14 16 14 20 16 15 22 8 11
15 19 15 17 19 13 21 18 18 21 22 15 18 18 27 18 27 35 25 34
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA
COSÌ OGGI Ore 12.30 TORRES (4-2-3-1) Testa; Cafiero, Migliaccio, Marchetti, Imparato; Pizza, Giuffrida; Foglia, Baraye, Maiorino; Santaniello. (Costantino, Aya, Funari, Minarini, Fatticcioni, Franco, Pizzutelli). All. Cosco. CREMONESE (4-3-3) Galli; Palomeque, Castellini, Gambaretti, Favalli; A. Marchi, Palermo, Moroni; Di Francesco, Brighenti, Kirilov. (Battaiola, Crialese, Giorgi, Mascolo, Lombardo, Ciccone, M. Marchi). All. Giampaolo. ARBITRO D’Apice di Arezzo (CamillucciDi Monte). Ore 14.30 ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi; Sosa, Sirri, Terigi; Spighi, Mezavilla, Vitofrancesco, Taddei, Sabato; Guazzo, Marconi. (Poluzzi, Scotto, Pappaianni, Valentini, Nicolao, Rantier, Gentile). All. D’Angelo. RENATE (4-3-3) Cincilla; Adobati, Riva, Gavazzi, Morotti; Muchetti, Chimenti, Mantovani; Cocuzza, Spampatti, Scaccabarozzi. (Vannucchi, Di Gennaro, Mascheroni, Mira, Pedrinelli, Rovelli, Florian). All. Boldini. ARBITRO Panarese di Lecce (Affatato-Fusco). AREZZO (3-5-1-1) Benassi; Villagatti, Panariello, Pisani; Brumat, Gambadori, Carcione, Dettori, Cucciniello; Erpen; Montini. (Leuci, Guarino, Padulano, Coppola, Bonvissuto, Campagna, De Martino). All. Capuano. NOVARA (3-5-2) Tozzo; Martinelli, Freddi, Vicari; Dickmann, Bianchi, Miglietta, Gustavo, Pesce; Gonzalez, Evacuo. (Montipò, Beye, Galassi, Buzzegoli, Schiavi, Corazza, Manconi). All. Toscano. ARBITRO Dei Giudici di Latina (Michieli-Nocenti). Ore 16 BASSANO (4-2-3-1) Rossi; Semenzato, Priola, Bizzotto, Stevanin; Cenetti, Davì; Furlan, Iocolano, Cattaneo; Pietribiasi. (Grandi, Zanella, Ingegneri, Tonon, Trento, Cortesi, Maistrello). All. Asta. MONZA (3-5-2) Viotti; Briganti, Massoni, Zullo; Franchino, Perini, Hetemaj, Foglio, Anghileri; Vita, Anastasi. (Chimini, Pessina, Rampi, Bollini, D’Alessandro, Margiotta, Zigoni). All. Pea. ARBITRO Piccinini di Forlì (Pepe-Scarica). Ore 18 PAVIA (3-4-1-2) Facchin; Cristini, Abbate, Malomo; Ghiringhelli, Pederzoli, Rosso, Sereni; Cesarini; Soncin, Falconieri. (Volturo, Cardin, Biasi, Carotti, Corvesi, Cogliati, Romanini). All. Maspero. COMO (3-5-2) Falcone; Ambrosini, Giosa, Lebran; Casoli, Fietta, Ardito, Scapuzzi, Fautario; Defendi, Le Noci. (Crispino, Marchi, Corticchia, Rinaldi, Cristofari, Ganz, De Sousa). All. Colella. ARBITRO Lanza di Nichelino (Galetto-Baccini).
E’ valanga Pisa Tuttocuoio k.o. dopo una svista TUTTOCUOIO
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PISA
4
MARCATORI Finocchio (P) al 29’ p.t.; Arma (P) su rigore al 3’, Misuraca (P) al 13’, Colombo (T) su rigore al 37’, Arma (P) al 42’ s.t. TUTTOCUOIO (3-5-2) Bacci 6; Colombini 5,5, Falivena 6, Ingrosso 5,5 (dal 12’ s.t. Pane 6); Pacini 6, Deiola 5 (dal 1’ s.t. Civilleri 6), Gargiulo 6, Dramane 5,5, Zanchi 6; Colombo 6, Gioè 5 (dal 20’ s.t. Tempesti 5,5). (Morandi, Mancini, Balde, Mulas). All. Alvini 6. PISA (4-3-3) Pelagotti 6; Dicuonzo 6, Rozzio 6, Lisuzzo 6, Costa 6 (dal 42’ s.t. Sini s.v.); Misuraca 6,5, Iori 6,5, Mandorlini 6; Frediani 6,5, Arma 7 (dal 44’ s.t. Stanco s.v.), Finocchio 6,5 (dal 36’ s.t. Beretta s.v.). (Moschin, Giovinco, Pellegrini, Nuti). All. Braglia 6,5. ARBITRO Formato di Benevento 5. NOTE paganti 2.283, abbonati 137, incasso di 23.889 euro. Ammoniti Lisuzzo, Colombo, Ingrosso, Iori e Colombini. Angoli 2-4.
Sandomenico-gol e L’Aquila vola Flop del Grosseto GROSSETO
1
L’AQUILA
2
MARCATORI Pichlmann (G) su rigore al 16’, Pacilli (LA) su rigore al 45’ p.t.; Sandomenico (LA) al 33’ s.t. GROSSETO (3-5-2) Mangiapelo 6; Elez 5,5, Morero 5, Monaco 6; Formiconi 5,5, Okosun 5 (dal 34’ s.t. Boccardi s.v.), Verna 5,5, Lugo 5,5, Boron 5,5 (dal 43’ s.t. Albertini s.v.); Pichlmann 6, Torromino 5,5. (Berardi, Longo, Mariotti, Massimo, Burzigotti). All. Padalino 5. L’AQUILA (3-4-3) Zandrini 7; Pomante 6,5, Maccarrone 5,5, Zaffagnini 6,5; Pedrelli 6,5, Corapi 6, Del Pinto 6, Karkalis 5,5 (dal 13’ s.t. Sandomenico 6,5); Triarico 6,5 (dal 28’ s.t. Scrugli 6), Perna 6, Pacilli 6,5 (dal 34’ s.t. Mancini s.v.). (Cacchioli, De Francesco, Di Lollo, Di Mercurio). All. Zavettieri 7. ARBITRO Cifelli di Campobasso 6. NOTE paganti 737, abbonati 461, incasso di 9.472 euro. Ammoniti Maccarrone, Okosun, Boron, Elez e Perna. Angoli 5-4.
PONTEDERA (Pi) Due sviste arbitrali lanciano il Pisa nell’inedito derby: prima il gol fantasma di Finocchio (la palla non era entrata), poi i dubbi sul rigore trasformato da Arma. Tuttocuoio k.o. e Braglia sale a -2 dalla capolista Ascoli. Luca Calò
GROSSETO Colpo dell’Aquila che dimentica lo scivolone con la Pro Piacenza e vince in rimonta a Grosseto. Male Padalino, k.o. dopo 4 risultati utili: la sua squadra non sa prendere in mano la gara e costruire palle gol, a parte quelle di Pichlmann e Torromino al 27’ della ripresa sull’11, salvate da Zandrini. Decisivo il solito Sandomenico, che entra e fa gol. Maurizio Caldarelli
Pontedera, pari firmato Cardelli Carrarese stop
Cuttone, debutto da tre punti Prato che regali
CARRARESE
1
SANTARCANGELO
1
PONTEDERA
1
PRATO
0
MARCATORI Gasbarro (P) al 29’, Gherardi (C) al 43’ p.t. CARRARESE (4-3-1-2) Calderoni 6; Berra 6, Sbraga 6, Battistini 6, Gorzegno 6; Brondi 6,5 (dal 45’ s.t. Pedone s.v.), Castagnetti 6, Gnahoré 6; Gherardi 6,5 (dal 28’ s.t. Di Nardo 6); Cellini 6, Merini 6,5 (dal 38’ s.t. Ademi s.v.). (Zanotti, Maccabruni, Lancini, Galli). All. Remondina 6. PONTEDERA (3-5-1-1) Cardelli 7; Polvani 6, Redolfi 6, Gasbarro 6,5; Galli 6, Luperini 6, Caponi 6,5, Settembrini 6, Paparusso 6 (dal 10’ s.t. Videtta 5,5); Cesaretti 6,5; Della Latta 5,5. (Ricci, Allegra, Disanto, Favilli, Gori, Tazzari). All. Indiani 6,5. ARBITRO Andreini di Forlì 7. NOTE paganti 685, abbonati 380, incasso di 5.938 euro. Ammoniti Sbraga, Della Latta, Gasbarro, Castagnetti, Luperini, Videtta e Redolfi. Angoli 4-5.
MARCATORE Argeri su rigore al 41’ s.t. SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi 6; Traoré 5,5, Cola 6, Olivi 6, Rossi 6; Torelli 5,5 (dal 28’ s.t. Ridolfi 6), Obeng 5,5, Bisoli 5,5; Pedrabissi 5,5 (dal 14’ s.t. Graziani 6); Guidone 5, Radoi 5 (dal 25’ s.t. Argeri 6,5). (Marani, Capitanio, Scicchitano, Ballardini). All. Cuttone 6. PRATO (4-3-1-2) Ivusic 6; Bagnai 5, Dametto 6,5, Pasa 6, Bandini 5,5; Cavagna 6,5, Tassi 6 (dal 32’ s.t. Bengala 5; dal 45’ s.t. Ogunseye s.v.), Grifoni 6 (dal 23’ s.t. Gabbianelli 5); Fanucchi 6; Bocalon 5,5, Rubino 5. (Brunelli, Matteo, Martinelli, Toccafondi). All. Esposito 6. ARBITRO Capone di Palermo 6,5. NOTE paganti 395, abbonati 195, incasso di 5.220 euro. Ammoniti Bisoli, Fanucchi, Gabbianelli, Dametto e Olivi. Angoli 4-3.
CARRARA Non va al di là del pari la Carrarese, rallentata da un Pontedera rimaneggiato. I padroni di casa partono bene ma sulla loro strada trovano le parate di un ottimo Cardelli. A sorpresa il Pontedera passa in vantaggio al 29’ su angolo, con una deviazione ravvicinata di Gasbarro dopo il tocco di Luperini. La Carrarese pareggia verso fine primo tempo con Gherardi, che su cross dalla destra di Berra scarica un sinistro potente alle spalle di Cardelli. Luca Santoni
SANTARCANGELO (Rn) Il Santarcangelo del neo tecnico Cuttone ottiene un fondamentale successo salvezza sul Prato grazie al rigore di Argeri. Pesa l’ingenuità del difensore ospite Bagnai, che a 4’ dalla fine commette un inutile fallo di mano col pallone destinato sul fondo, consentendo alla squadra di casa di trasformare il rigore della vittoria. Meglio il Prato nella ripresa ma l’errore di Bocalon sotto porta e l’harakiri di Bagnai rilanciano il Santarcangelo. Loriano Zannoni
Boniperti junior e quella doppietta per il nonno 1 Filippo, il nipote di Giampiero, aveva fatto un gol in carriera. Dopo l’infortunio è ripartito da Mantova: «Grazie Juric» Matteo Bursi MANTOVA
I
l destino è nel nome, ma per emergere non è suffi ciente portare un cognome illustre. Sul suo talento Juric ha messo da subito la mano sul fuoco. Sbocciato dalla Primave ra della Juventus, esordì in Se rie A con i bianconeri nel mag gio 2011. Poi per Filippo Boni perti tante pagine difficili e un peregrinare continuo senza un approdo felice. Sette maglie
cambiate in poco più di 3 anni: ora Mantova, il feeling con il tecnico croato e la magica sera ta di venerdì. Nella nebbia vir giliana due lampi per il riscatto, due reti per ribaltare l’Albino Leffe e prendersi un importan te snodo salvezza. Fin qui aveva segnato un solo gol tra i profes sionisti, con il Carpi. Al Martelli è arrivata la prima doppietta a culminare una prestazione da applausi. «Ci voleva proprio, è la dimostrazione che il lavoro paga. La mia carriera – confida Boniperti jr – dopo l’infortunio
al tendine rotuleo del 2012, aveva preso una piega strana: 8 mesi fuori e poi molte difficol tà. Spero di essermi sbloccato definitivamente, da 10 giorni la condizione fisica è buona». LA SCELTA VINCENTE Una chia mata inverte la direzione, dopo una scelta coraggiosa. «In esta te ho deciso di risolvere il con tratto col Parma. Ho svoltato, mi sono allenato da solo per mesi a Torino, tra palestra e campo, seguito solo da due pre paratori (Augusto Achino e Pa olo Cilli, ndr). Sono stati mesi lunghi e complicati». Dedizione e pensieri, poi l’offerta del Mantova: «Non vedevo l’ora di tornare a giocare. Mi ha subito contagiato l’entusiasmo di Ju ric, capace di farmi sentire su
pà, ma da tutta la famiglia ho costante vicinanza. Dal nonno e da tutti ho sentito affetto so prattutto nei momenti più diffi cili. Quando si segnano 2 gol è facile ricevere attestati di sti ma, è quando la fortuna non gi ra che risulta determinante sentire il sostegno».
Al centro Filippo Boniperti, 23: ha steso l’AlbinoLeffe con 2 gol PHOTO MANTOVA
8
Le squadre di Boniperti: cresciuto nella Juventus, ha poi giocato con Ascoli, Carpi, Empoli, Parma, Crotone, Nova Gorica e ora Mantova
bito importante: era ciò di cui avevo bisogno». A chiudere in bellezza un anno complicato a metà tra Slovenia (dove l’aveva parcheggiato il Parma) e Italia, i due gol all’AlbinoLeffe. I com plimenti a pioggia e, natural mente, da chi gli è più vicino: «Mi ha subito chiamato mio pa
REGALI Dovesse chiedere un regalo di Natale, Filippo non avrebbe dubbi: «Prolungare il momento positivo e scartare il dono a fine stagione. Con la soddisfazione, la mia legata a quella del Mantova, di centrare gli obiettivi: ora i nostri destini viaggiano di pari passo». L’esempio di nonno Giampiero resta il modello, ora Filippo può aver ritrovato la strada. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Lega Pro R 18a giornata Spal ok a Pistoia dopo 80 anni Semplici, così sì PISTOIESE
1
SPAL
5
MARCATORI Togni (S) al 22’, Fioretti (S) su rigore al 25’ p.t.; Gentile (S) al 4’, Di Quinzio (S) al 25’, Piscitella (P) al 35’, Germinale (S) al 45’ s.t. PISTOIESE (4-3-3) Olczak 5; Celiento 5 (dal 1’ s.t. Golubovic 5), Di Bari 5,5, Piana 5, Frascatore 5; Calvano 5, Vassallo 5,5, Mungo 5,5 (dal 29’ p.t. Coulibaly 4; dal 25’ s.t. Frugoli 5,5); Falzerano 5, Tripoli 5, Piscitella 5,5. (Pazzagli, Falasco, Ciciretti, Saric). All. Lucarelli 5. SPAL (4-3-3) Menegatti 6; Lazzari 7, Aldrovandi 6,5, Gasparetto 6,5, Giani 6,5; Gentile 7,5, Togni 6,5, Landi 7; Di Quinzio 7 (dal 30’ s.t. Capece s.v.), Fioretti 6,5 (dal 20’ s.t. Germinale 6,5), Finotto 7 (dal 44’ s.t. Veratti s.v.). (Albertoni, Bellemo, Rosina, Silvestri). All. Semplici 7. ARBITRO Illuzzi di Molfetta 7. NOTE paganti 965, abbonati 500, incasso di 13.851 euro. Espulso Piana al 39’ s.t.; ammoniti Di Bari, Piana, Frascatore, Fioretti e Togni. Angoli 10-2. PISTOIA Incredibile ma vero. La Spal - reduce da 4 k.o. - risorge a Pistoia, dove non vinceva da 80 anni (Serie B, 1934-35). Prima vittoria per Semplici. Travolta la Pistoiese, sotto 2-0 all’intervallo e colpita altre 3 volte nella ripresa (inutile il gol di Piscitella). Enzo Cabella
Colpaccio Pro La decide Rieti Gubbio a secco PRO PIACENZA
1
GUBBIO
0
MARCATORE Rieti al 43’ p.t. PRO PIACENZA (4-3-3) Alfonso 7; Rieti 7, Silva 6, Bini 5,5, Castellana 5,5; Marmiroli 5, Schiavini 6, Porcino 6; Matteassi 6, Speziale 6, Caboni 5 (dal 25’ s.t. Mella 6). (Iali, Ignico, Sane, Ravasi, Pasaro, Torri). All. Franzini 6,5. GUBBIO (4-3-3) Iannarilli 6; Luciani 6, Lasicki 6, Galuppo 5,5, D’Anna 6; Guerri 6 (dal 44’ s.t. Esposito s.v.), Loviso 5,5, Casiraghi 6 (dal 25’ s.t. Cais 5); Mancosu 5 (dal 33’ s.t. Vettraino s.v.), Regolanti 5, Marchionni 6,5. (Citti, Rosato, Manganelli, Castelletto). All. Acori 5,5. ARBITRO Viotti di Tivoli 6,5. NOTE spettatori 500 circa; abbonati 154, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Loviso, Bini, Mancosu, Matteassi, Mella e Marchionni. Angoli 3-10. PIACENZA Decide un sinistro a giro di un terzino, Rieti, in una partita che la Pro Piacenza tiene in equilibrio nel primo tempo, e concede al Gubbio nel secondo, ma il migliore attacco del torneo s’inceppa anche per un paio di buoni interventi di Alfonso. Per la squadra di Franzini sono 7 punti nelle ultime tre partite, mentre si ferma a 5 la serie positiva degli umbri. Nella ripresa punizione di Porcino e gol di Speziale, fermato però in fuorigioco. Il Gubbio gioca tanto ma non punge. Paolo Gentilotti
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
GIRONE C
CLASSIFICA SQUADRE
ASCOLI PISA L'AQUILA TERAMO REGGIANA GUBBIO PONTEDERA PISTOIESE GROSSETO ANCONA TUTTOCUOIO SPAL CARRARESE SAVONA FORLI' LUCCHESE PRATO SANTARCANGELO SAN MARINO PRO PIACENZA (-8)
PT
34 32 31 29 28 26 26 26 25 25 25 24 23 22 19 18 17 15 11 10
PARTITE
RETI
G
V
N
P
F
S
18 18 18 17 17 18 18 18 18 18 18 18 18 17 17 17 18 18 17 18
9 9 8 8 8 7 6 7 6 6 6 7 4 6 5 4 4 3 2 5
7 5 7 5 4 5 8 5 7 7 7 3 11 4 4 6 5 6 5 3
2 4 3 4 5 6 4 6 5 5 5 8 3 7 8 7 9 9 10 10
25 25 20 20 25 27 22 23 25 22 21 18 20 22 19 14 23 13 18 10
10 14 14 19 15 21 19 25 20 19 25 19 16 27 28 18 31 21 27 24
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA
COSÌ OGGI Ore 14.30 TERAMO (5-3-2) Tonti; Scipioni, Brugaletta, Speranza, Masullo, Petrella; Di Paolantonio, Amadio, Cenciarelli; Lapadula, Donnarumma. (Serraiocco, Caidi, Lulli, D’Egidio, Di Matteo, Buonaiuto, Bucchi). All. Vivarini. SAVONA (3-5-2) Addario; Cabeccia, Marconi, Antonelli; Marchetti, Cerone, Quintavalla, Bramati, Giorgione; Demartis, Scappini. (Gozzi, Galimberti, Carta, Casarini, Vittori, Nucera, Spadafora). All. Aloisi. ARBTITRO Valiante di Nocera Inferiore (Sbrescia-Carovigno). Ore 16 REGGIANA (4-3-3) Feola; Andreoni, Spanò, Sabotic, Mignanelli; Bruccini, Maltese, Angiulli; Alessi, Ruopolo, Siega. (Messina, Gueye, Palumbo, Parola, Tremolada, Vernocchi, Sinigaglia). All. Colombo. LUCCHESE (4-2-3-1) Di Masi; Calcagni, Espeche, Calistri, Nolè; Mingazzini, Degeri; Ferretti, Lo Sicco, Boilini; Strizzolo. (Casapieri, Dejori, Bachini, Santeramo, Biasci, Chianese, Ferrante). All. Galderisi. ARBITRO Massimi di Termoli (Tribelli-Moraglia). Ore 18 FORLÌ (4-3-3) Casadei; Catacchini, Drudi, Jidayi, Turi; T. Arrigoni, Pettarin, Djuric; Melandri, Forte, Castellani. (Lani, Reato, Fantini, L. Arrigoni, Bisoli, Hamlili, Docente). All. Rossi. SAN MARINO (4-2-3-1) Vivan; Bregliano, Fogacci, Ferrero, Cruz; Soligo, Magnanelli; Coto, Sensi, Bangoura; La Mantia. (Migani, Paolini, Demontis, Palazzi, Valeriani, Casolla, Poletti). All. Tazzioli. ARBITRO Pagliardini di Arezzo (Bercigli-Cinquini).
CLASSIFICA
La Casertana corre con Campilongo Lezione al Savoia
SQUADRE
SALERNITANA JUVE STABIA BENEVENTO CASERTANA LECCE FOGGIA (-1) MATERA PAGANESE CATANZARO VIGOR LAMEZIA BARLETTA LUPA ROMA MARTINA COSENZA MELFI MESSINA SAVOIA ISCHIA AVERSA NORMANNA REGGINA (-4)
1Svolta col nuovo allenatore: 3 vittorie di fila Crisi tecnica e societaria a Torre Annunziata SAVOIA
0
CASERTANA
3
Vincenzo Pinto TORRE ANNUNZIATA (NA)
MARCATORI Diakite al 2’, Murolo al 17’, Mancosu al 50’ s.t. SAVOIA (4-4-2) Santurro 6; Cremaschi 5,5, Checcucci 6, Sirigu 5 (dal 30’ s.t. Verruschi s.v.), Di Nunzio 6; Gallo 5,5, Malaccari 5,5 (dal 4’ s.t. Di Piazza 5,5), Sevieri 5,5, Scarpa 6; D’Appolonia 5,5 (dal 30’ s.t. Corsetti s.v.), Cipriani 5. (Gragnaniello, Giordani, Panariello, Sanseverino). All. Ugolotti 5,5. CASERTANA (4-3-3) Fumagalli 6; Idda 6,5, Mattera 6,5, Murolo 7, Bianco 6,5; Marano 6 (dal 12’ s.t. Carrus 6), Cruciani 6,5, Mancosu 7; Cunzi 6 (dal 42’ s.t. Tito s.v.), Diakite 7,5, Mancino 6 (dal 28’ s.t. Antonazzo 6). (D’Agostino, Bruno, Rajcic, Alvino). All. Campilongo 7. ARBITRO Mainardi di Bergamo 5,5. NOTE paganti 1.011, abbonati 260, incasso di 8.834 euro. Ammoniti Gallo, Sirigu, Cipriani, Marano, Mancosu e Diakite. Angoli 0-5.
a Casertana vola, il Savoia sprofonda. Lo show rosso blu potrebbe assomigliare ad una lezione di calcio da par te della squadra di Salvatore Campilongo che ora sente aria di altissima classifica e gonfia il petto con numeri interessanti. Con l’avvento di Campilongo, tre successi di fila, 270 minuti senza prendere gol e alle porte, dopo la sosta natalizia e di fine anno, il derby con la Salernita na. Al suo cospetto il Savoia ce de di schianto nella ripresa do po un primo tempo di sostan ziale equilibrio (da registrare una sola conclusione, quella del difensore rossoblu Bianco, su piazzato dal limite, alla mez
Derby di violenza Floriano decisivo E’ stop al Foggia
Euforia Martina Ripresa da urlo e Paganese stesa
L
37 35 34 33 31 31 27 25 24 22 22 22 20 19 19 17 13 12 10 6
COSÌ OGGI
PARTITE
RETI
G
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17 17 17 18 17 18 17 18 17 17 18 18 18 17 17 17 18 17 18 17
11 10 9 10 9 8 7 7 6 6 6 5 5 4 3 3 2 2 1 2
4 5 7 3 4 8 6 4 6 4 4 7 5 7 10 8 7 6 7 4
2 2 1 5 4 2 4 7 5 7 8 6 8 6 4 6 9 9 10 11
26 27 27 29 22 22 25 17 21 19 13 19 22 18 15 15 15 14 15 10
14 17 15 16 14 14 15 18 17 22 14 27 24 20 17 24 25 24 28 26
PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA
z’ora). Inevitabili, per gli uomi ni di Ugolotti, i riflessi di una crisi, oltre che tecnica, soprat tutto societaria. Ad inizio ripre sa Diakite approfitta di un erro raccio di Malaccari, fila per 40 metri palla al piede e deposita in rete la palla del vantaggio (2’). Al 17’ il raddoppio di Mu rolo, di testa, su azione d’ango lo, e dopo la traversa di Diakite arriva anche il tris di Mancosu in contropiede a chiudere defi nitivamente la gara. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Aversa, arriva la prima vittoria Un tris alla Lupa
FOGGIA
0
MARTINA
2
AVERSA NORMANNA
3
BARLETTA
1
PAGANESE
0
LUPA ROMA
1
MARCATORE Floriano al 27’ p.t. FOGGIA (4-3-3) Narciso 6; Bencivenga 5,5 (dal 42’ s.t. Gerbo s.v.), Potenza 6, Gigliotti 6, Agostinone 6; D’Allocco 6, Agnelli 6,5, Maza 5,5 (dal 17’ s.t. Leonetti 6); Sarno 5,5, Iemmello 5,5, Cavallaro 5,5 (dal 29’ s.t. Bollino 5,5). (Micale, Loiacono, Grea, Sicurella). All. De Zerbi 5,5. BARLETTA (4-3-3) Liverani 6,5; Meola 6 (dal 47’ s.t. Regno s.v.), Stendardo 6,5, Radi 6,5, Cortellini 6; De Rose 6, Quadri 6 (dal 29’ s.t. Palazzolo 6), Legras 6,5; Venitucci 5,5 (dal 44’ s.t. Zammuto s.v.), Fall 6,5, Floriano 7. (De Martino, Gemignani, Rizzitelli, Guarco). All. Sesia 6,5. ARBITRO Serra di Torino 6. NOTE paganti 3.810, abbonati 1.190, incasso non comunicato. Ammoniti Agnelli, Maza, Iemmello e Stendardo. Angoli 1-0. FOGGIA La perla di Floriano basta al Barletta per conquistare il derby e la terza vittoria di fila. E per fermare il Foggia, k.o. dopo 13 giornate. La squadra di De Zerbi gioca ma non tira, quella di Sesia attende e riparte. E passa al 27’ con un capolavoro di Floriano da 30 metri. La reazione del Foggia è rabbiosa ma non porta al pari. Incidenti a fine partita: la polizia ha impedito il contatto tra le due tifoserie, ma ci sono stati 10 arresti e 5 agenti sono rimasti feriti. Emanuele Losapio
PT
MARCATORI De Risio al 18’, Montalto al 47’ s.t. MARTINA (4-4-2) Bleve 6,5; De Giorgi 6,5, Fabiano 6,5, Patti 6,5, Memolla 6,5; Arcidiacono 7, De Risio 7, De Lucia 6,5, Carretta 6,5; Montalto 7,5, Magrassi 6 (dal 10’ s.t. Tomi 6,5). (Modesti, Caso, Samnick, Diop, Kalombo, Leto). All. Ciullo 6,5. PAGANESE (4-4-2) Marruocco 6,5; Tartaglia 6 (dal 10’ s.t. Paterni 6), Moracci 6, Bocchetti 6, Armenise 6; Calamai 5,5, De Liguori 6 (dal 47’ s.t. Deli s.v.), Baccolo 6, Malcore 6 (dal 19’ s.t. Bernardo s.v.); Caccavallo 5,5, Girardi 5,5. (Casadei, Djibo, Bergamini, Maaroufi). All. Sottil 6. ARBITRO Giua di Pisa 6,5. NOTE spettatori 1.400 circa; abbonati 790, paganti e incasso nc. Espulso Calamai al 22’ s.t.; amm. Marruocco, Armenise, Carretta, Bocchetti e Patti. Angoli 1-3.
MARCATORI De Luca (AN) al 38’ p.t.; Capodaglio (LR) al 14’, De Luca (AN) al 28’, Papa (AN) al 50’ s.t. AVERSA NORMANNA (3-5-2) Forte 6; Scognamillo 6, Cardinale 6,5, Esposito 6; Del Prete 6,5 (dal 42’ s.t. Balzano s.v.), Castellano 6 (dal 26’ s.t. Martiniello 6), Catinali 6,5, Capua 6,5, Forino 6; De Luca 7, Cicerelli 6,5 (dal 32’ s.t. Papa 6,5). (Savelloni, Viglietti, Giannusa, Carbonaro). All. Marra 6,5. LUPA ROMA (4-3-3) Rossi 6; Pasqualoni 6, Cascone 6, Conson 5,5 (dal 10’ s.t. Tulli 5,5), Celli 5,5; Bariti 6, Prevete 5,5 (dal 28’ s.t. Moras 5,5), Capodaglio 6,5; Cerrai 6,5, Tajarol 6 (dal 26’ s.t. Mastropietro 5,5), Perrulli 6. (Rossini, Frabotta, Faccini, Santarelli). All. Cucciari 5,5. ARBITRO Mantelli di Brescia 6. NOTE spettatori 400 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Catinali, Conson, Celli, Pasqualoni, Scognamillo, Cerrai, Perrulli e Moras. Angoli 3-4.
MARTINA FRANCA (Ta) Una ripresa giocata come in occasione della vittoria di Lecce consente al Martina di bissare il successo ai danni di una Paganese che sino all’intervallo si era dimostrata avversario molto ostico. Sono bastati l’innesto di Tomi, un’invenzione dalla distanza di De Risio e il suggello di Montalto, dopo diversi tentativi mancati d’un soffio, per stendere la squadra di Sottil. Tonio Messia
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AVERSA (Ce) L’Aversa Normanna supera 3-1 la Lupa Roma, conquista la prima vittoria e può trascorrere un Natale sereno. I ragazzi di Marra passano in vantaggio al 38’ con De Luca su cross di Scognamillo. Nella ripresa la Lupa pareggia con un sinistro di Capodaglio (decisiva la deviazione di Scognamillo), ma ’Aversa torna in vantaggio al 28’ ancora con De Luca di testa. Nel recupero arriva il terzo gol di Papa. Giovanni Aruta
Ore 11 SALERNITANA (3-5-2) Gori; Bianchi, Tuia, Lanzaro; Colombo, Bovo, Pestrin, Favasuli, Franco; Caetano, Gabionetta. (Russo, Pezzella, Penta, Giandonato, Volpe, Grillo, Mendicino). All. Menichini. MESSINA (3-5-2) Iuliano; Altobello, Stefani, Silvestri; Cane, Damonte, Bucolo, V. Pepe, Benvenga; Bjelanovic, Orlando. (Lagomarsini, E. Pepe, Donnarumma, Izzillo, Bortoli, Corona, Bonanno). All. Grassadonia. ARBITRO Prontera di Bologna (Donvito-Margini). Ore 12.30 ISCHIA (3-5-2) Giordano; Impagliazzo, Sirignano, Empereur; Finizio, Di Cesare, Iannascoli, Gerevini, De Agostini; Schetter, Ciotola. (Mennella, Rainone, Trofa, Armeno, Fiandaca, Ingretolli, D’Amico). All. Maurizi. LECCE (4-3-1-2) Caglioni; Donida, Martinez, Abruzzese, Lopez; Papini, Filipe, Salvi; Bogliacino; Della Rocca, Miccoli. (Petrachi, Vinetot, Lepore, Sacilotto, Rosafio, Carrozza, Doumbia). All. Lerda. ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno (Chiocchi-Malacchi). Ore 14.30 CATANZARO (4-3-3) Bindi; Calvarese, Rigione, Ferraro, Squillace; Maiorano, Vacca, Ilari; Barraco, Fofana, Russotto. (Cannizzaro, Orchi, Ricci, Pacciardi, Morosini, Martignago, Yeboah). All. Sanderra. REGGINA (4-3-1-2) Kovacsik; Ungaro, Di Lorenzo, Camilleri, Karagounis; Salandria, Rizzo, Armellino; Insigne; Louzada, Masini. (Cetrangolo, Syku, Ammirati, Gjuci, Maimone, Mazzone, Viola). All. Alberti. ARBITRO Vesprini di Macerata (Sangiorgio-Piazza). Ore 16 BENEVENTO (4-4-2) Piscitelli; Celjak, Lucioni, Scognamiglio, Pezzi; Alfageme, Vitiello, D’Agostino, Melara; Eusepi, Marotta. (Pane, Bassini, D’Angelo, Allegretti, Mazzeo, Campagnacci, Kanoute). All. Brini. COSENZA (3-4-3) Ravaglia; Blondett, Tedeschi, Magli; Zanini, Arrigoni, Caccetta, Sperotto; Tortolano, Cori, Calderini. (Saracco, Ciancio, Carrieri, Corsi, De Angelis, Criaco, Cesca). All. Roselli. ARBITRO Colarossi di Roma (A. Cordeschi-S. Cordeschi). VIGOR LAMEZIA (4-2-3-1) Piacenti; Spirito, Rapisarda, Gattari, Malerba; Puccio, Scarsella; Voltasio, Improta, Montella; Del Sante. (Rosti, Kostadinovic, Pirelli, Giampà, Rossini, Catalano, Held). All. Erra. JUVE STABIA (4-2-3-1) Pisseri; Cancellotti, Migliorini, Romeo, Contessa; Jidayi, La Camera; Nicastro, Bombagi, Lepiller; Di Carmine. (Fiory, Liotti, Bacchetti, Caserta, Vella, Gammone, Ripa). All. Pancaro. ARBITRO Di Martino di Teramo (Pollaci-D’Annibale). Ore 18 MELFI (4-3-1-2) Perina; Guerriera, Di Filippo, Dermaku, Pinna; Agnello, Spezzani, Giacomarro; Tortori; Caturano, Fella. (Gagliardini, Annoni, Colella, Amelio, Tundo, Libutti, Nappello). All. Bitetto. MATERA (3-4-3) Bifulco; D’Aiello, De Franco, Mucciante; Bernardi, Iannini, Coletti, Mazzarani; Turchetta, Letizia, Madonia. (Baiocco, Faisca, Di Noia, Albadoro, Guerra, Pagliarini, Gallozzi). All. Auteri. ARBITRO Marini di Roma (MonettaOpromolla).
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Motori R Formula 1
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
LE CONFIDENZE DI...
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CONTENUTO PREMIUM FERNANDO RECLAMAVA TECNICI DI QUALITÀ E CRITICAVA IL SÌ DELLA FERRARI ALLA NUOVA F.1
Briatore
Fernando Alonso, 33 anni, con Flavio Briatore, 64 in acqua; sopra lo spagnolo con Ron Dennis, 67 OMEGA LAPRESSE
ALONSO VIA DALLA ROSSA COLPA DI STAFF E IBRIDO IL RETROSCENA di ANDREA CREMONESI
L
uca di Montezemolo, ancora l’altra sera par lava con ammirazione di Fernando Alonso, facendo intuire che nel suo cuore ha uno spazio simile a quello di Michael Schuma cher. Anche se uno con la Fer rari ha vinto 5 titoli e l’altro ze ro. Anzi, lo spagnolo è andato via proprio perché convinto che la missione stesse diven tando impossibile. Una perdita dolorosa per il Cavallino, come dicono i risultati e il confronto con Massa e Raikkonen. ACCORDO Quando Fernando ha deciso di cambiare aria? An cora nel 2013. A trattare l’usci ta Flavio Briatore, che ha sem pre legami strettissimi con il pi lota che gli ha regalato due ti toli quando dirigeva la Renault. Si è trattato di un pat to tra gentiluomini con Monte zemolo: se la macchina 2014 non fosse stata all’altezza, adios. È bastata una stretta di mano. D’altronde Fernando era stanco del solito ritornello: «Vedrai, la prossima sarà l’auto vincente». Le delusioni ricor renti, anziché lenire, hanno fi nito per ingigantire il «peccato originale»: Abu Dhabi 2010. Un Mondiale perso per una strategia balorda: «Bastava la sciare Fernando in pista per vincerlo», denuncia Briatore. TECNICI Sono due i motivi di attrito con la rossa che hanno
spinto Fernando al divorzio. Il primo: la campagna acquisti per rafforzare lo staff tecnico, che agli occhi di Fernando e di Flavio appariva insufficiente. «La Ferrari deve puntare ai numero 1 e non ai numero... 25!», è la tesi del manager cu neese. E così non è stato: ogni qualvolta Alonso parlava con i propri interlocutori la doman da era sempre la stessa, ben sapendo che la risposta avreb
HA DETTO
«MARANELLO DEVE PUNTARE AI NUMERI 1, NON AI N. 25...» TECNICI NON ALL’ALTEZZA PAT FRY EX DI MARANELLO
«LA MCLAREN? CONVINTI DAGLI INVESTIMENTI DELLA HONDA» IL RITORNO A WOKING ATTRAZIONE FATALE
Cvc: Marchionne ha stoppato Montezemolo presidente? Sergio Marchionne avrebbe posto il veto alla candidatura di Luca di Montezemolo al ruolo di presidente del consiglio di amministrazione della Delta Copco, la società che gestisce la Formula 1 per conto del fondo di investimento Cvc. A rivelarlo è stata la Sport Bild, secondo la quale durante la riunione di giovedì a Londra si sarebbe discusso della successione di Peter Brabeck Letmathe, malgrado l’argomento non fosse originariamente in agenda: il fatto è che l’attuale presidente soffrirebbe seri problemi di
salute e ciò potrebbe spingerlo a lasciare presto l’incarico. Ecclestone, confermato amministratore delegato, avrebbe suggerito il nome di Montezemolo come eventuale successore ma Marchionne che, assumendo la presidenza della Ferrari, ne ha ereditato il posto nel board si sarebbe opposto: a quel punto Bernie sarebbe solo riuscito a cooptare l’ex capo del Cavallino come consigliere di amministrazione non operativo. La notizia del veto non ha però trovato conferme in Fiat e a Maranello.
be deluso le attese: «Ma chi progetta la macchina?». IBRIDO Il secondo elemento di disaccordo riguardava la tec nologia ibrida: per Alonso (e Briatore) la Ferrari non ha sfruttato il potere di veto per bloccare questa rivoluzione. Un errore. «Il problema 2013 era chiaro e riguardava l’aero dinamica, mentre come moto re eravamo lì, insieme alla con
correnza — è il punto di vista di Briatore —. Così si rischiava di fare un salto nel buio anche dal punto di vista del motore». Cosa puntualmente avvenuta. Insomma, l’addio era già scrit to, se vogliamo, sin dai test in vernali, quando era palese il distacco incolmabile con la Mercedes. L’uscita di scena di Domenicali e di Montezemolo dunque nulla hanno avuto a che fare con il divorzio.
LEGGENDA Via dalla Ferrari. Ma per andare dove? Il tentati vo di un fantascientifico scam bio con Hamilton per approda re alla Mercedes è morto sul nascere: Briatore, intuendo la maretta che stava montando all’interno della scuderia di Brackley, ha monitorato la si tuazione. «Ma non c’è mai sta ta una seria trattativa». Mentre la Honda costituiva un’attra zione irresistibile non solo e
non tanto per la storia del bino mio vincente con Ayrton Senna (e con Alain Prost), ma per l’impegno finanziario che i giapponesi metteranno in que sta impresa, dove tra l’altro po tranno sfruttare la loro espe rienza con la tecnologia ibrida. E i guai con Ron Dennis? La spy story? Il turbolento 2007? «Il tempo cura tutto», sentenzia Briatore. Fernando è consape vole che bisognerà rimboccarsi le maniche per tornare compe titivi, ma è ottimista, perché, contrariamente a Maranello, a Woking si punta sui grossi no mi, a cominciare da Prodro mou, già numero 2 di Red Bull con Adrian Newey. COMPAGNO E Button? Che in fluenza ha avuto lo spagnolo sulla conferma (quasi a sorpre sa) di Jenson? «Nessuna — commenta Briatore —. É una questione interna, riguardava le sponsorizzazioni. Ma siamo contenti, perché è un ragazzo a posto, intelligente, abile. E ha già lavorato con Fernando nel mio team». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Sci R Coppa del Mondo
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fIL DUELLO DELL’ANNO
Jansrud-Paris, sfida in Paradiso
1Il norvegese non si ferma più: nel superG in Val Gardena 4 vittoria su 6 prove veloci. Unico al suo a
livello è l’azzurro, secondo: «Due podi in due giorni, fantastico. Limo alcuni errori e posso batterlo» Pierangelo Molinaro INVIATO IN VAL GARDENA (BZ)
F
ra Kjetil Jansrud e Domi nik Paris è quasi un corpo a corpo. C’è il francese Fayed con loro in discesa, e l’austriaco Reichelt in superG, ma solo loro sul podio e dintor ni delle gare veloci rispondono sempre «presente». Per ora vin ce sempre Jansrud, sei gare ve loci, due secondi posti e quattro vittorie, l’ultima ieri nel superG della Val Gardena. Ma Paris gli è addosso con un secondo po sto, due terzi, due quarti ed un quinto. Sciabolate in Paradiso. Ancora una volta nel superG di ieri il ventinovenne norvegese è stato perfetto. E’ lecito chie dersi dove fosse sino al febbraio scorso, prima dell’Olimpiade, quando era un gran sciatore ma con una sola vittoria all’attivo in Coppa del Mondo in tanti an ni di carriera. Colpa dell’ombra di Svindal? A Sochi Jansrud ha spiegato le ali e adesso non si ferma più. Anche per re Svindal sarebbe ora difficile battere questa «serpe in seno».
QUINTO E SETTIMO
UN INSEGUIMENTO A TUTTA VELOCITA’ Sabato 29/11
Domenica 30/11
Venerdì 5/12
Venerdì 5/12
Venerdì 19/12
Sabato 20/12
Lake Louise (Can) Discesa
Lake Louise (Can) SuperG
Beaver Creek (Usa) Discesa
Beaver Creek (Usa) SuperG
Val Gardena Discesa
Val Gardena SuperG
1 Jansrud
1 Jansrud
1 Jansrud
2 Jansrud
2 Jansrud
1 Jansrud
4 Paris
3 Paris
3 Paris
5 Paris
3 Paris
2 Paris
0”41
0”31
0”69
0”30
0”84
0”46
Paris
Jansrud
RCS
I SUCCESSI
3
vittorie di Paris in Coppa del Mondo, tutte in discesa: a Bormio 2012, Kitzbuehel 2013 e Lake Louise 2013
PARIS La differenza con Paris molte volte sta proprio nell’uti lizzo delle braccia. Confessia molo, l’azzurro è più spettaco lare, ma certe aperture della posizione di massima velocità costano centesimi di secondo. Se Dominik riuscirà ad avvici
S
e chiedete a Gianluca Rulfi, responsabile degli uomini jet, se l’ha reso più felice la piazza d’onore di Paris o il quinto ed il settimo di Innerhofer e Marsaglia vi risponderà sen za esitazioni: «Paris ormai è una certezza, recuperare In ner, Marsaglia e Casse che si è piazzato 23°, è fondamen tale per la squadra. I primi due vengono da diversi pro blemi fisici e i primi risultati sono stati agghiaccianti. In Canada pensavo che Inne rhofer fosse più avanti, inve ce ho dovuto fare i conti con al realtà. Marsaglia ha corso con un antidolorifico in cor po, ma ora può avere più fi ducia in se stesso».
Nelle sei gare di velocità disputate finora, Jansrud ha sempre battuto Paris ma non l’ha mai distaccato di più di un secondo. Nel superG di Beaver Creek il migliore azzurro è stato Peter Fill, quarto
IL VOLO Quello di ieri era un superG complesso, su un terre no molto mosso che costringe va gli sci a rimanere per metà del tempo per aria, una traccia tura bella e varia con curve di tutti i raggi. E siccome il superG non ha le prove e la velocità va letteralmente inventata, era praticamente impossibile esse re perfetti. Per tutti, ma non per Jansrud che si mosso come nel salotto di casa. Mai un inciam po, mai una sbracciata per ri trovare l’equilibrio, una sciata di una tale fluidità, compostez za e leggerezza da far sembrare lo sci oltre i cento all’ora un esercizio facile. No, è invece difficilissimo e per Kjetil è il ri sultato di una perfetta distribu zione del peso sugli sci che per mette di tenere alla perfezione la traiettoria prefissata con
quello esterno alla curva e al lieviare l’attrito con quello in terno. Lui riesce ad attaccare dove gli altri invece si difendo no, è questo soprattutto che fa la differenza. «Sì — confessa Jansrud — mi sta riuscendo tutto facile. Il problema mag giore in queste gare è dietro al cancelletto di partenza, dove tutti mormorano che sono il fa vorito ed il mio problema è non pensarci, rimanere sereno cer cando di divertirmi. E in questo momento mi diverto un mon do...».
Innerhofer e Marsaglia rinati: «Ormai vicini al top»
RDominik: «Sorpreso dal rendimento in superG. Ora Santa Caterina: pista nuova e difficile» nare la compostezza dell’avver sario potrà anche batterlo. Ma non sarà affatto facile. Comun que l’azzurro, come Jansrud, ormai attacca sempre. E’ la sua nuova forma mentale. Confes sa Jansrud: «Che Paris abbia ta lento lo so da anni e vedo che cresce, ma sinceramente non mi aspettavo che in superG di ventasse tanto veloce. Che sal to dalla scorsa stagione! Sì, è l’avversario a cui dare maggior attenzione, da studiare e capi
re. E aspettare sulla linea del traguardo se parte dopo di te». Poi Jansrud è scappato perché l’aspettava un elicottero per provare la pista del gigante di oggi nella vicina Alta Badia. I PARTICOLARI Parole che a Paris fanno piacere. «Per bat terlo — afferma l’azzurro — devo mettere a punto alcuni particolari. Ora non c’è tempo per allenarsi, la sera di Natale siamo già a Santa Caterina per la discesa». Quali particolari? «A volte sbaglio il tempo del l’attacco di una curva. Ma se devo essere sincero non mi aspettavo questo rendimento, soprattutto in superG. In que sta specialità mi aiuta anche il fatto di aver migliorato il nu mero di partenza. Lo scorso an no quando uscivo dal cancellet
to non trovavo le piste nelle at tuali condizioni. Due podi in due giorni, per me è semplice mente fantastico. Ora si tratta di continuare, di crescere anco ra se possibile. La prossima di scesa a Santa Caterina Valfurva sarà molto impegnativa. Ho già corso sulla pista Compagnoni lo scorso anno ai campionati italiani, ma la parte alta è tutta nuova, è stata alzata ed è molto impegnativa. L’abbiamo prova ta la settimana scorsa, mette paura. Curve veloci e strette, ideali per Innerhofer. Spero che questo miei risultati aiuti no anche la squadra, visto il ri sultato in questo superG di In ner e Marsaglia». LA SQUADRA Sì, Paris l’ha aiu tata e molto. Ha evitato che le cattive prestazioni di altri ele menti come Innerhofer causate da problemi fisici facessero ca dere tutto il gruppo nel limbo. Sono gorghi da cui poi diventa difficile uscire. Invece adesso tutta la squadra azzurra di pro ve veloci sa che si allena con un riferimento sicuro, che arrivar gli vicino significa essere pure nei pressi del podio. La conti nuità di questo Forestale dà fi ducia a tutti, traccia la strada per un gruppo che è sempre fra i migliori al mondo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GUIDA Oggi il gigante in Alta Badia In tv: 9.30 e 12.30 SUPERG MASCHILE (Val Gardena): 1. Jansrud (Nor) 1’33”87; 2. PARIS a 46/100; 3. Reichelt (Aut) a 54/100; 4. Kriechmayr (Aut) a 56/100; 5. INNERHOFER a 59/100; 6. Janka (Svi) a 68/100; 7. MARSAGLIA a 77/100; 8. Baumann (Aut) a 83/100; 9. Defago (Svi) a 99/100; 10. Striedinger (Aut) a 1”07; 11. Viletta (Svi) a 1”09; 12. Franz (Aut) w Cook (Can) a 1”14; 14. Streitberger (Aut) a 1”22; 15. Roger (Fra) a 1”26; 23. CASSE a 1”65; 37. HEEL a 2”17; 47. KLOTZ a 2”79; 48. VARETTONI a 2”90; 53. BATTILANI a 3”71. Ritirati: Nyman (Usa), Kueng (Svi), Fill, Mayer (Aut), Ligety (Usa), Clarey (Fra). Coppa del Mondo (11 p.): 1. Jansrud 592; 2. Hirscher 440; 3. Paris 345. Coppa superG (3 p.): 1. Jansrud 280; 2. Reichelt (Aut) 200; 3. Paris 185. OGGI GIGANTE MASCHILE (Alta Badia; manche ore 9.30/12.30). Pettorali: 1. Hirscher, 3 Pinturault (Fra), 4 Ligety, 5 Neureuther (Ger), 6 Dopfer (Ger), 7 Raich (Aut), 8 Jitloff (Usa), 9 Janka, 10 Muffat Jeandet (Fra), 11 Kristoffersen (Nor), 12 Missillier (Fra), 15 NANI, 16 Jansrud, 17 Mayer (Aut), 20 SIMONCELLI, 24 EISATH, 26 BORSOTTI, 29 BLARDONE, 42 MARSAGLIA, 53 CASSE, 57 PERAUDO, 61 MAURBERGER. Coppa gigante (3 prove): 1. Hirscher 260; 2. Ligety 206; 10. Simoncelli 64. TV Dirette su RaiSport 1 ed Eurosport.
INNERHOFER Il vice campio ne olimpico di discesa ha so gnato anche il podio da cui l’hanno diviso solo 5/100 di secondo. «Ogni giorno cre sco e questo mi rende felice dice . Un piazzamento im portante perché su questa pista non ero mai andato ol tre il decimo posto. Venerdì in discesa ero un po’ stanco dopo l’allenamento di gio vedì in gigante, stanco e do lorante alla schiena. Adesso so di non essere lontano dai migliori. Quando penso a quanto si allenano gli altri sto male. Vivo rincorrendo. Ora gli altri vanno a casa e si riposano due giorni mentre io farò due giorni di allena mento. Tutti dicono che ho talento, ma questo talento non conta niente se non puoi lavorare. Nelle prime gare americane mi sentivo un estraneo, avvertivo solo insicurezza. Questo quinto posto vale una medaglia». MARSAGLIA Non sono stati inferiori i problemi di Mat teo Marsaglia, pure lui ha una schiena malmessa e a novembre ha saltato la pri ma parte degli allenamenti in Colorado per uno stira mento al polpaccio destro. «Sono all’80% — racconta — e giù dal podio solo per un grosso errore. Mi sono sdraiato sulla neve, sono riuscito a rialzarmi ma lì mi sono giocato il podio. Que sto piazzamento ci voleva perché vengo da una stagio ne orribile. In Gardena sono stato costretto a saltare la discesa perché il giorno del la prova avevo la schiena bloccata. Soffro la protru sione di due ernie, che ogni tanto infiammano i nervi. Giovedì mi sono allenato in gigante e non ero neanche male, ma la forma è un’altra cosa. Il prossimo obiettivo è piazzarmi anche in discesa. Arrivederci a Santa Cateri na». pa.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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fIL DUELLO NELLA STORIA
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ALTRA NEVE BIATHLON
FONDO
Inseguimento, Tripletta Norvegia beffa Wierer: nella 15 km tl uomini 4a per soli 4/10 10 km alla Bjoergen
Lindsey Vonn, 30 anni: è alla sesta vittoria in Val d’Isere (altre tre discese e due supercombinate). dove ha centrato anche due terzi posti AFP
Vonn splende ancora La Proell è a un passo
A Pokljuka (Slo), ancora una grande Dorothea Wierer, che nell’inseguimento di Coppa del Mondo manca il podio per 4 decimi: «All’ultimo poligono ero senza forze». Anche Karin Oberhofer, che ha risolto il problema al piede, e Nicole Gontier nelle prime 10. Le 3 azzurre oggi nella mass start. Donne, ins.: 1. Domracheva (Bie) 29’55”9 (1); 2. Makarainen (Fin) a 10”0 (1); 3. Vali Semerenko (Ucr) a 36”8 (1); 4. Wierer a 37”2 (2); 8. Oberhofer a 1’26”2 (3); 10. Gontier a 1’53”1 (3). CdM: 1. Makarainen 362; 2. Domracheva 303; 4. Wierer 242; 5. Oberhofer 234. Ins. uomini: 1. Svendsen (Nor) 30’43”3(0); 2. Shipulin (Rus) a 17”8 (2); 3. M.Fourcade (Fra) a 59”5 (1); 10. L.Hofer a 1’27”9 (2); 18. D.Windisch a 1’44”2 (4). CdM:1. Svendsen 311; 34. Windisch 80; 35. Hofer 73.
Non c’erano azzurre nella 10 km tl di Coppa del Mondo di fondo a Davos (Svi) vinta ancora dalla norvegese Marit Bjoergen; e nella 15 km tl uomini un solo azzurro a punti, Francesco De Fabiani; tripletta norvegese e primo successo distance per Gloersen. Oggi speranze per Pellegrino nella sprint. Donne, 10 km tl: 1. Bjoergen (Nor) 24’57”7; 2. Fessel (Ger)a 19”9; 3. Weng (Nor) a 26”7; CdM: 1 Bjoergen (Nor) 749; 2. Johaug (Nor) 528; 74. Vuerich 3. Uomini, 15 km tl: 1. Gloersen (Nor) 34’27”9; 2. Northug (Nor) a 4”8; 3. Jesperson (Nor) a 10”4; 24. De Fabiani a 56”7; 40. Clara a 1’27”6; 53. Di Centa a 1’50”8. CdM: 1. Sundby (Nor) 531; 2. Krogh (Nor) 445; 24. De Fabiani 81. Oggi sprint: dalle 12.15 (Rai Sport 2 ed Eurosport): Pellegrino, Vierin, Urbani, Nizzi; donne: Laurent e Vuerich.
BOB
1Domina la discesa in Val d’Isere, in superG può eguagliare il primato femminile di vittorie: «Ma se ne parlo si allontana» Simone Battaggia
E
ra il 9 marzo 2012 e Lind sey Vonn festeggiava ad Are il primo posto in gi gante. Era l’undicesima gara vinta in una stagione trionfale, il 52° sigillo in carriera. Cin quantadue, cioè solo dieci in meno di Annemarie Moser Proell, sottolineò qualcuno. A 27 anni, la statunitense appari va già tremendamente vicina al record dell’austriaca, la don na che dominò gli anni Settan ta in maniera così incisiva — sei Coppe del Mondo, tre podi olimpici e sei iridati — da esse re votata come la sciatrice più forte del ventesimo secolo. Sa rebbe riuscita a raggiungerla? «Certamente, se rimane sana — rispose quel giorno Alex Ho edmoser, capoallenatore degli statunitensi e connazionale di Moser Proell —. La sola cosa che potrebbe fermarla è un in fortunio». ADDIO FANTASMI Ieri Lindsey Vonn ha dimostrato di poter cela fare, anche a dispetto de gli infortuni. Perché se Moser Proell ebbe la fortuna di chiu dere la carriera senza inci denti di rilievo — saltò la sta gione 197576 per assistere il padre malato, ma aprì anche un bar nel suo paese, Kleinarl — il trionfo nella discesa di Val d’Isere rappresenta per la statunitense l’epilogo di un anno e mezzo di dolore e dub bi. Molto più di quanto lo sia stato la vittoria di due setti mane fa a Lake Louise, la sua pista prediletta. Perché ieri Vonn ha scacciato molti fan tasmi. Proprio su una com pressione della OreillerKilly, infatti, nel dicembre scorso sentì cedere il ginocchio de stro già martoriato ai Mon diali di Schladming 2013. Quel giorno il fidanzato Tiger Woods, dal parterre, la vide fermarsi e scendere in lacri me, per il dolore e la rabbia di dover rinunciare ai Giochi di Sochi, per sottoporsi a una se conda operazione.
POTENTE Ieri la statunitense ha commesso qualche sbavatu ra, ma ha dato dimostrazione di sicurezza e potenza. Nessu na esitazione nei passaggi che l’anno scorso l’avevano tradita, nessun problema a piegarsi in curva e a caricare sul ginocchio destro, la scorrevolezza dei tempi migliori. Il tutto su una pista con una neve poco uni forme e decisamente più velo ce rispetto alla sola prova del
LA GUIDA Oggi superG: diretta dalle 10.30 RaiSport1 ed Eurosport 2 DISCESA FEMMINILE (Val d’Isere): 1. Vonn 1’44”47; 2. Rebensburg (Ger) e Goergl (Aut) a 19/100; 4. Gut (Svi) a 39/100; 5. Gisin (Svi) e Suter (Svi) a 46/100; 7. Maze (Slo) a 48/100; 8. Abderhalden (Svi) a 61/100; 9. MERIGHETTI a 68/100; 10. Kling (Sve) a 69/100; 11. Fenninger (Aut) a 73/100; 12. Weirather (Lie) a 88/100; 13. Yurkiw (Can) a 99/100; 14. Hosp (Aut) a 1”03; 19. STUFFER a 1”50; 22. SCHNARF a 1”75; 27. E. FANCHINI a 2”03; 30. N. FANCHINI a 2”31; 31. MARSAGLIA a 2”36; 47. GOGGIA a 5”46. Coppa del Mondo (10 prove): 1. Maze 596: 2. Fenninger 327; 3. Vonn 312; 4. Zettel (Aut) 290; 5. Shiffrin (Usa); 15. BRIGNONE 155. Coppa discesa (3): 1. Vonn 232; 2. Maze 168; 16. E. FANCHINI 60. OGGI (ore 10.30) superG. Pettorali: 3 CURTONI, 7 MARSAGLIA, 9 Rebensburg, 14 STUFFER, 15 N. FANCHINI, 16 Gut, 18 Fenninger, 19 Weirather, 20 Goergl, 21 Vonn, 22 Maze, 28 GOGGIA, 31 MERIGHETTI, 45 SCHNARF, 53 E. FANCHINI. Coppa superG (1): 1. Gut 100; 9. Merighetti 29. IN TV Dir. Raisport 1 ed Eurosport 2.
GLI ORI
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ori mondiali a Val d’Isere 2009 per Vonn: discesa e superG. Ha vinto un oro olimpico in discesa nel 2010
giorno prima. «Bellissimo. Al via ero un po’ nervosa, in alle namento avevo commesso qualche imprecisione, ed è dif ficile gareggiare quando hai un solo allenamento a disposizio ne. Ho sciato con aggressività. Avevo fiducia nel mio corpo e il ginocchio ha retto bene. Nes sun problema, nessun dolore, quindi tutto a posto». Oggi in superG, avrà l’opportunità di eguagliare le 62 vittorie di Mo ser Proell. Da grande competi trice qual è, la statunitense ha detto più volte di tenere a quel record. «Prima però lasciate che lo batta — scherzava all’ar rivo —. Ne ho parlato così tan to da avere l’impressione che più ci torno sopra, più si allon tana». SENZA FOGA L’austriaca Elisa beth Goergl e la tedesca Vikto ria Rebensburg — una speciali sta del gigante, al primo podio in discesa — sono rimaste se conde di 19/100. Tina Maze, leader di Coppa del Mondo, è finita settima. Tra le azzurre la migliore è stata Daniela Meri ghetti, nona a 68/100 dalla statunitense. «Avevo paura di fare cavolate — ha detto la fi nanziera bresciana —, così ho cercato di non metterci troppa foga, di sciare in maniera intel ligente. Questo è il mio livello attuale, sono a mezzo secondo dal podio, però con questi piaz zamenti prendo fiducia e nelle prossime settimane arriveran no gare più adatte a me». Più lontane, anche se nelle trenta, Verena Stuffer, Johanna Sch narf, Elena e Nadia Fanchini. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA SFIDA ANNEMARIE MOSER PROELL LINDSEY VONN
Le canadesi Kaillie Humphries e Kate O’Brien, terze nel bob donne AP
Storico esordio di due donne nel 4 Start lento, ma che brava Humphries VITTORIE TOTALI
62
61
DISCESA
36
31
SUPERG
-
20
16
3
GIGANTE
SLALOM
3
2
COMBINATA
7
5
A Calgary (Can), storico esordio di due donne in una gara di bob a 4 di Coppa del Mondo. Dopo la prima discesa, ieri sera, l’olimpionica canadese Kaillie Humphries e la statunitense Elana Meyers Taylor erano terzultima e penultima (ultimo era il lettone Kibermanis, ribaltato). Rispetto al lettone Melbardis, leader a metà gara in 53”63, Humphries era in ritardo di 74/100 e Meyers Taylor di 1”21. I loro equipaggi pagavano le partenze più lente: 5”23 per Humphries e 5”26 per Meyers Taylor, contro i 5”03 di Melbardis e il 5”18 del peggiore bob guidato da un uomo. Buona la guida di Humphries. Nella notte si è corsa la seconda manche.
SALTO
Vince Freitag Bresadola fuori dai top 30 Sbuca Richiard Freitag, finora non più avanti di un 12° posto, ed è ancora tedesco il trampolino di Coppa del Mondo a Engelberg (Svi). Escluso dai migliori 30 per la seconda serie Davide Bresadola, alla fine 33°. Sul podio l’austriaco Hayboeck, che aveva chiuso in testa la prima manche. Solo 23° l’asso austriaco Schlierenzauer.
Richard Freitag, 23 anni EPA Hs-137: 1. Freitag (Ger) 277.7 ;2. Koudelka (R.Cec) 277.1; 3. Hayboeck (Aut) 276.2; 33. Bresadola 115 (121.5). CdM: 1. Fannemel (Nor) 440 ; 2. Freund (Ger) 397; 3. Hayboeck (Aut) 373; 32. Bresadola 31.
COMBINATA NORDICA
Azzurri sesti a squadre a Ramsau La Norvegia brucia la Germania A Ramsau (Aut), per la prova a squadre di Coppa del Mondo di combinata nordica, Armin Bauer, Alessandro Pittin (miglior tempo sugli sci in seconda frazione), Lukas Runggaldier e Samuel Costa chiudono sesti a 2’09”7 dalla Norvegia, che ha vinto a 1 decimo sulla Germania grazie alla spaccata vincente di Joergen Graabak su Fabian Riessle. Terzo posto per la Francia a 6”5. Oggi la Gundersen individuale, con Samuel Costa e Armin Bauer qualificati dopo il provisional round e Pittin e Runggaldier eliminati.
32
Pallavolo R SuperLega: 11ª giornata
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
Modena all’attacco di Trento La striscia record oggi trema
1La capolista emiliana ha vinto gli ultimi 27 set consecutivamente e può
eguagliare il primato di 30 che è proprio dei trentini. Kooistra lascia Molfetta?
A
Trento c’è in ballo un re cord, da giocarsi set per set. Il primato dei parzia li vinti consecutivamente. Mo dena, che arriva a casa della Energy T.I. Diatec, fin qui ne ha vinti 27 di fila. In pratica ha per so il primo giocato in stagione, in casa con Perugia (2426), e poi li ha vinti tutti. Per eguaglia re il record in epoca di rally point gliene mancano 3. Il pri mato infatti è di 30. E a chi ap partiene? Ma a Trento, ovvia mente. Trento della stagione 2010/11, che alla quarta gior nata vinse al tiebreak a Macera ta, risalendo dall’12 (vincendo gli ultimi due parziali, dunque). Che chiuse il girone di andata con tutti 30 – 9 consecutivi,
quindi – e alle prima di ritorno a Castellana Grotte dopo aver conquistato il primo, perse il se condo set 2931, terminando quindi la striscia a quota 30. Trait d’union tra le due squadre, Trento di allora e Modena di og gi, Andrea Sala. Poi, tra le due serie, va messa quella di Piacen za di Ljubo Travica, nel 2004/05, che tra la nona di an data e la quinta di ritorno di set ne vinse 28 di fila. Va detto peraltro detto che mai si erano visti tanti 30 come quest’anno. Mai infatti – da quando è stato introdotto il ral ly point si era arrivati a più del 50% alla 10° giornata. Ora sia no a 33 delle 60 gare giocate (55%), l’anno scorso erano stati
28, due anni fa 29 (48%) , nel 2009/10 34, ma su 70 partite (48.5%). TRENTO-MODENA (niba-p.r.) Tutte e due arrivano da un filotto di 9 vittorie di fila: in campionato Modena, fra SuperLega e Cev i trentini. Trento al completo, con Zygadlo-Nemec, Birarelli-Solè, Lanza (premiato come mvp di SuperLega di novembre) -Kaziyski, Colaci libero. Per Modena è un esame -verità . Lorenzetti dovrebbe partire coi serbi Petric e Kovacevic, con Ngapeth dalla panchina. Sulla diagonale principale Bruninho-Vettori, VerheesPiano i centrali, Rossini (L). MACERATA-LATINA (m.g.-p.a.) L’ultimo successo di Latina a Macerata risale a 10 anni fa. «La differenza la faranno alla fine pochi palloni”, avverte il tecnico marchigiano Giuliani. Macerata in formazione tipo: assente Fei, si punterà sul doppio cambio della diago-
Luca Vettori, 23 anni TARANTINI
nale con Monopoli-Kurek. Tutti a disposizione per Latina: Sottile-Starovic, Van de Voorde-Rossi, Urnaut-Rauwerdink, libero Manià. PERUGIA-MONZA (an.me.-giu.ma.) – Grbic terrà ancora a riposo De Cecco e Giovi, che non ancora recuperati dagli infortuni. Al loro posto Paolucci e Fanuli, Al centro staffetta tra Barone e il ristabilito Buti. In banda tocca a Maruotti, con Vujevic in panchina. Per Monza probabile partenza di Tiberti in regia al posto di Jovovic con Padura Diaz opposto, Elia-Gotsev, Galliani-Botto, De Pandis libero. RAVENNA-MOLFETTA (f.v.-s.cam) ravenna cerca la vittoria nelo scontro diretto per qualificarsi alla Coppa Italia senza Koumentakis, bloccato da un’infiammazione al piede destro. Al suo.posti ballottaggio Zappoli- Gabriele. Molfetta nel caos: nessun comunicato, ma Kooistra avrebbe chiesto di andare via. Il club starebbe per ingaggiare un nuovo opposto. Pugliesi ancora senza Piscopo, ancora convalescente. PADOVA-PIACENZA (ma.s.-m.mar.) Volpato si è allenato poco in settimana per un’influenza. Probabile l’esordio dall’inizio di Aguillard. Padova con: Orduna-Giannotti, Quiroga-Rosso, Aguillard-Mattei e Balaso libero. Piacenza cerca la quinta vittoria consecutiva fra campionato e Champions: tre punti sarebbero fondamentali per blindare la Coppa Italia, trofeo di cui i biancorossi sono detentori. Con: Vermiglio-Poey, Ostapenko-Alletti, Massari-Zlatanov e Mario Junior libero. Riposa: VERONA © RIPRODUZIONE RISERVATA
Veres trascina Milano Cecilia Mussi DESIO (MB)
M
ilano centra le terza vit toria stagionale, dopo una battaglia di 2 ore e 18’ con l’Altotevere. Successo al tiebre ak, in rimonta dall’12. Eccel lente prestazione di Veres, con 24 punti, il 53% in attacco, il 70% di positive in ricezione e ben 6 muri, votato mvp. Buona la prova anche dell’opposto Mi lan Bencz, che ha così riassun to: «Abbiamo giocato bene a tratti, siamo stati capaci di filot ti di 34 punti di fila, ma ne ab biamo anche presi altrettanto. Sono andati bene muro e dife sa, così abbiamo vinto il quinto set. Adesso pensiamo a Piacen za, dobbiamo guardare al risul tato, solo a giocare bene e con continuità». Top scorer dell’Al totevere, con 20 punti, Luigi Randazzo: «Siamo dispiaciuti: i due punti ci servivano». MILANO-SANSEPOLCRO 3-2 (32-34, 25-23, 23-25, 25-19, 15-13) REVIVRE MILANO: Vinicius 16, Valsecchi 7, Kauliakamoa 6, Veres 24, De Togni 13, Bencz 21; Rizzo (L), Preti 2, Mattera. N.e. Patriarca, Cerbo, Bermudez. All. Maranesi ALTOTEVERE SANSEPOLCRO: Mazzone 10, Baroti 16, Randazzo 20, Aganits 10, Corvetta 2, Della Lunga 7; Tosi (L), Lensi (L), Dolfo 2, Maric 12, Kaszap. N.e. Franceschini, Teppan. All. Montagnani. ARBITRI: Lot e Rapisarda NOTE: Spettatori: 930, incasso 845. Durata set: 36’, 28’, 29’, 26’, 19’ Totale: 138’ Revivre: battute sbagliate 22, vincenti 5, muri 17, 2ªlinea 13, errori 35. Altotevere: b.s. 17, v. 9, m. 13, s.l. 21, e. 31. Trofeo Gazzetta: 6 Veres, 5 Bencz, 4 Dos Santos, 3 De Togni, 2 Rizzo, 1 Kauliakamoa. CLASSIFICA Modena 27; Macerata 25; Trento 21; Perugia 19; Verona 18; Latina, Ravenna 15; Piacenza 14; Molfetta 9; Sansepolcro 7; Milano 6; Padova 5; Monza 2.
A-1 DONNE Novara è un rullo Conegliano stesa e primato rafforzato NOVARA-CONEGLIANO 3-0 (25-23, 25-18, 25-21) IGOR NOVARA: Hill 9, Chirichella 5, Barun 19, Klineman 13, Guiggi 11, Signorile 2; Sansonna (L), Alberti, Zanette. N.e. Partenio, Bonifacio, Kim. All. Pedullà. IMOCO CONEGLIANO: Fiorin 3, Barazza 6, Nikolova 10, Ozsoy 12, Adams 11, Glass 3; De Gennaro (L), Katic, Nicoletti, Barcellini 3. N.e. Boscoscuro, Furlan. All.Negro. ARBITRI: Gini e Venturi. NOTE Spettatori 2500. Durata set: 26’, 25’, 25’; tot.: 76’. Igor: battute sbagliate 6, vincenti 4, muri 9, errori 6. Imoco: b.s. 5, v. 0, m. 5, e. 7. Trofeo Gazzetta: 6 Barun, 5 Guiggi, 4 Sansonna, 3 Klineman, 2 Adams, 1 Hill. NOVARA – Nell’anticipo della penultima di andata la Igor Novara schianta Conegliano in tre set, regalandosi un Natale da sogno. La squadra di Pedullà conferma il primato in classifica e, soprattutto, le potenzialità di un gruppo in crescita, che sa come vincere anche partite tirare e complesse, come è stata la sfida con l’Imoco. Nella trasferta non impossibile di Forlì ,nel giorno di Santo Stefano, la Igor può conquistare il titolo di campione d’inverno. OGGI, 10ª giornata (ore 18): PiacenzaCasalmaggiore; Bergamo-Forlì; Modena-Busto Arsizio; UrbinoMontichiari; Firenze-Scandicci (ore 19.00). Classifica: Novara 26,; Modena 22; Casalmaggiore 20; Conegliano 18; Busto Arsizio 16; Piacenza 15; Montichiari, Bergamo 14; Firenze 10; Scandicci 6; Forlì 4; Urbino 0.
Basket R Serie A: 11a giornata EUROLEGA CALENDARIO TOP 16
Resi noti ieri i calendari delle Top 16 di Eurolega. L’EA7 Milano debutterà in casa venerdì 2 gennaio contro i russi del Nizhny Novgorod, prima di affrontare due trasferte consecutive, ad Atene contro l’Olympiacos Pireo e a Malaga.
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
GIRONE F 2 gennaio: Milano-Nizhny Novgorod 8 gennaio: Olympiacos Pireo-Milano 15-16 gennaio: Malaga-Milano 22-23 gennaio: Milano-Fenerbahce 29-30 gennaio: Vitoria-Milano 5-6 febbraio: Milano-Efes Istanbul
12-13 febbraio: Cska Mosca-Milano 26-27 febbraio: Nizhny-Milano 5-6 marzo: Milano-Olympiacos Pireo 12-13 marzo: Milano-Malaga 19-20 marzo: Fenerbahce-Milano 26-27 marzo: Milano-Vitoria 2-3 aprile: Efes Istanbul-Milano
9-10 aprile: Milano-Cska Mosca Si qualificano ai quarti le prime 4 dei due gironi. Il gruppo E è composto da Real Madrid, Barcellona, Alba Berlino, Maccabi Tel Aviv, Panathinaikos Atene, Galatasaray Istanbul, Stella Rossa Belgrado e Zalgiris Kaunas.
Antonio Pitoni
33
EUROCUP Stilato anche il calendario delle Last 32 di Eurocup, con tre italiane ancora in corsa. Così la 1a giornata (6/7 gennaio): Sassari-Gran Canaria; Cantù-Khimki; Roma-Krasny Volgograd. Le prime 2 di ogni girone passano agli ottavi.
ROMA
LA 11A GIORNATA
I
In campo alle 20.30 diretta RaiSport 1 Alle 12 Cantù-Venezia
l momento, per affrontare Milano, non è certo dei più favorevoli. «Anche perché avremo di fronte una squadra al massimo della forma, come dimostra anche la qualificazio ne alle Top 16 di Eurolega», fa notare del resto Rok Stipcevic. Eppure l’ex Olimpia, oggi a Ro ma, non teme il confronto. «Ri spetto l’EA7 ma non ho paura», assicura il play croato della Vir tus mentre l’adrenalina verso la palla a due di stasera a Roma che darà il via alla sfida tra le due metropoli della serie A, co mincia già a farsi sentire. FATTORE TESTA «Siamo consa pevoli di dover scendere in campo contro una delle due squadre, insieme a Sassari, più forti d’Italia – spiega l’esterno dell’Acea –. Così come, allo stesso tempo, siamo consape voli che sarà necessario dare il 100% sul piano dell’energia e della forza mentale, perché tut to inizia e finisce da questi due fattori senza i quali non si va da nessuna parte, anche se hai preparato alla perfezione la partita». La sfida più difficile della stagione arriva, per la Vir tus, nel momento di massima difficoltà. A 5 giornate dalla fi ne dell’andata, si ritrova ad in seguire le prime 8 per centrare il secondo obiettivo stagionale: un posto alle Final 8 di Coppa Italia, dopo quello già messo a segno delle Last 32 di Eurocup. «Sono d’accordo con coach Dalmonte quando ha detto, do po la sconfitta di domenica ad Avellino, che la strada per le Fi nal 8 è diventata difficile – am mette Stipcevic –. Ma di certo non molleremo. Sappiamo di aver ottenuto un grande risul tato dominando il girone di Eu rocup: è la prova che possiamo fare bene anche in campiona to». UP AND DOWN Resta un fatto il gap che separa il rendimento di Roma in Europa e in Italia. Do ve il cammino della squadra di Dalmonte ha subito il primo ve ro stop con la sconfitta di Pesa ro al fotofinish. Costata i 2 pun ti che, a conti fatti, oggi la ten gono fuori dalle prime 8. «Pri ma dell’inizio della stagione leggevo i pronostici sull’Euro cup e nessuno ci dava una sola possibilità di passare il turno,
Oggi (ore 18.15) si gioca l’11a giornata in serie A. Questo il programma. ROMA-MILANO (Ore 20.30, RaiSport 1) Arbitri: Sabetta, Seghetti, Bartoli. Squadre al completo. CANTU’-VENEZIA Ore 12 (RaiSport 2) Arbitri: Biggi, Sahin, Aronne. (p.t.-m.c.) Cantù: in dubbio Abass per un problema muscolare alla coscia destra, recuperato Shermadini. Recalcati recupera Moore (ginocchio) e Stone (febbre), Goss ha saltato primi allenamenti per affaticamento muscolare. Migliora la tenuta di Nelson dopo un’altra settimana di allenamenti
«Come si batte Milano? Energia e forza mentale»
1Roma e Stipcevic, play ex Olimpia, sfidano i tricolori nel posticipo
«Senza testa non vai da nessuna parte anche se ti prepari al meglio»
Rok Stipcevic, 28 anni, play croato ma sloveno di nascita CIAMILLO
ma le cose sono andate diversa mente – fa notare però Stipce vic –. Paghiamo il fatto di esse re una squadra giovane, con tanti rookie sia in serie A che in Eurocup». Ciò nonostante, Rok è ottimista: «Stiamo attraver sando un momento di up and down sul fronte dei risultati ma sono convinto, per come lavo riamo e per come ci preparia mo, che prima poi, anche se non so dire se ciò accadrà pri mo o dopo la Coppa Italia, la continuità arriverà». Milano e Sassari a parte, del resto, inse rendo anche Venezia («Mi ha stupito») tra i top team del campionato, tutto può ancora succedere. «La serie A è una
IL DOMINIO IN EUROCUP PROVA CHE POSSIAMO FAR BENE IN A ROK STIPCEVIC PLAY DI ROMA
maratona – assicura –. Tante squadre saliranno e altre scen deranno rispetto alla situazio ne attuale». MESSAGGIO AL POZ Prima di Roma, nella carriera italiana di Stipcevic, c’è stata anche una
L’ANTICIPO
32 di valutazione e spegne, con Hayes, la rimonta dei virtussini Nicola Zanarini
giamento troppo molle , restan do sotto per 40’. La gara è decisa già dopo 15’ sul 17 (2239). Sotto i colpi del rientrante Clark e di Hayes, Bologna sprofonda fino al 22 di inizio 3° quarto (3254) e prova a risalire trasci nata da Ray fino al 4 sul 6165. Ma Hayes e la lucida completez za dell’ex Luca Vitali (32 di va lutazione) spengono le speran ze di rimonta dei bianconeri.
BOLOGNA
A
lla vigilia Valli aveva chiesto ai suoi di mettere in campo tanta energia fin dalla palla a due per non do ver poi sprecare energie fisiche e mentali per risalire. Detto e non fatto. Dopo la pessima pro va di Varese, la Virtus si è ripre sentata in campo con un atteg
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PISTOIA-AVELLINO Arbitri: Lamonica, Filippini, Caiazza. (f.l.) Johnson (flessore) ci sarà, così come Brown (influenza) e Filloy (ginocchio e piede). CASERTA-VARESE Arbitri: Lanzarini, Vicino, Paglialunga. (l.b.-a.f.) Due le novità nella Pasta Reggia: la guardia bulgara Bozhidar Avramov e il play sloveno Aleksandar Capin, ex di turno. Dopo l’addio a Gaines, è previsto il taglio del play Moore che continua ad allenarsi con la squadra. Varese sempre senza Kangur. PESARO-TRENTO Arbitri: Begnis, Taurino, Bettini. (cam.ca-c.a.) Pesaro con Gaines al posto di Myles. Trento al completo. SASSARI-REGGIO EMILIA Domani, ore 20.30 (g.d.) A Jeff Brooks è stata riscontrata una pleurite che lo fermerà per almeno un mese. Mercato: Becirovic e Haynez due dei nomi che circolano. CLASSIFICA Reggio Emilia, Milano, Venezia 16; Trento, Brindisi, Sassari, Cremona 12; Avellino 10; Bologna*, Pistoia, Roma, Varese, Capo d’Orlando, Cantù 8; Pesaro 6; Caserta 0. *: 2 punti di penalizzazione. A-2 GOLD Oggi (ore 18) la 13a giornata: Napoli-Brescia; Agrigento-Ferentino; Casale Monferrato-Casalpusterlengo; Trieste-Mantova; Veroli-Torino; Barcellona-Biella; Trapani-Jesi; VeronaForlì.
NBA: PORTLAND SBANCA SAN ANTONIO
Vitali trascina Cremona al colpo Bologna, continua il momento no 1L’ex chiude con
parentesi a Milano (12 partite tra il 2012 e il 2013 prima del passaggio a Pesaro), dove era arrivato grazie a due stagioni convincenti a Varese, oggi pari classifica dell’Acea. «Pozzecco? Tutti sanno che il passaggio da giocatore ad allenatore è un passo molto difficile: devi ve dere la partita non più da den tro il campo, ma da un’altra prospettiva ed è necessario un po’ di tempo per adattarsi – spiega il play della Virtus –.Va rese ha più di mezzo campiona to a disposizione per rientrare in gioco, ma anche un palazzet to, tra i più caldi d’Italia, che al la lunga può fare la differenza».
BRINDISI-CAPO D’ORLANDO Arbitri: Sardella, Baldini, Quarta. (g.m.-s.p.) Brindisi al completo con il rientro di Denmon, tenuto precauzionalmente a riposo in settimana per un’infiammazione al ginocchio. Esordio per Michael Eric, arrivato dopo l’infortunio a Simmons. ): Tre assenze e una new entry nell’Orlandina. A disposizione di coach Griccioli il play Nick Cochran tesserato nelle ultime ore. Salteranno la trasferta invece Burgess, Nicevic e Pecile.
VENA Bologna paga la scarsa vena di Gaddy in regia e di tutta la squadra nel tiro da 2, consoli dando l’ultima posizione nella speciale classifica con un elo quente 15/52 (29%). Tra le cu riosità statistiche spiccano an che le 6 vittorie di fila della be stia nera Cusin sulla Virtus e lo 0/5 casalingo di Mazzola con
Cremona. «Abbiamo perso con tro una squadra di veterani, che hanno messo a nudo i nostri li miti e in particolare la nostra scarsa potenza in area. Non ab biamo tiro da fuori e dovremmo correre di più in contropiede, ma sappiamo di avere questo valore. Sono rammaricato an che se siamo esattamente dove dovremmo essere, ovvero a lot tare per non retrocedere» con stata Valli, mentre Pancotto non cambia obiettivo nonostan te i 12 punti in classifica. «Vitto ria importante per il cammino verso la salvezza. Abbiamo vin to soprattutto con la difesa del primo tempo e dell’ultimo quarto, dimostrando che sap piamo reagire anche alle situa zioni difficili». © RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA
70
CREMONA
83
(16-25, 32-47; 51-61) GRANAROLO BOLOGNA: Gaddy 2 (1/8), Ray 22 (5/11, 2/3), Fontecchio 11 (1/1, 3/4), O. White 6 (1/4, 0/3), Gilchrist 3 (0/6); Hazell 13 (4/10, 0/5), Cuccarolo 5 (2/4), Mazzola 8 (1/7, 0/1), Imbrò (0/1), Tassinari, Vercellino. All.: Valli. VANOLI CREMONA: L. Vitali 16 (3/3, 2/4), Hayes 20 (8/9, 0/3), Clark 17 (2/8, 2/2), Bell 10 (2/5, 2/8), Cusin 6 (3/8); Gazzotti (0/1), Mian 2 (1/1, 0/2), Campani 1 (0/2), Ferguson 11 (1/1, 3/4), Mei. All.: Pancotto. ARBITRI: Martolini, Lo Guzzo, Calbucci. NOTE- T.l.: Bol 25/32, Cre 16/21. Rimb.: Bol 48 (Mazzola 9), Cre 39 (Vitali 7). Ass.: Bol 7 (Gaddy 3), Cre 15 (Vitali). Progr.: 5’ 9-10, 15’ 22-39, 25’ 40-57, 35’ 61-69. Usc. 5 falli: Campani 38’02” (6476), White 38’24” (64-76), Gaddy 39’02” (68-76), Fontecchio 39’32” (70-78). Spett.: 5630.
Spurs, ancora un k.o. dopo tre supplementari Non accadeva dal 1951, allora toccò ai Baltimore Bullets. Stavolta a San Antonio, che dopo i 3 supplementari di mercoledì nella sconfitta contro Memphis, ha replicato, perdendo anche stavolta, per mano di uno scatenato Damian Lillard, che coi suoi 43 punti ha trascinato Portland al successo in casa dei campioni Nba. Con Parker ancora fermo per problemi muscolari, coach Popovich è stato costretto a tenere in campo a lungo la sua star, Duncan, 43 minuti dopo i 48 coi Grizzlies di 48 prima. Belinelli ha chiuso con 10 punti in 32’. Gli stessi di Gallinari in 24’ nel successo di Denver sui Clippers. Serata da dimenticare per Kobe Bryant, fermatosi a 9
punti con 3/15 dal campo nel k.o. interno dei Lakers contro i Thunder, privi dello scavigliato Durant. Kobe ha anche fallito il tiro della vittoria allo scadere. Prima partita dell’era post Rondo a Boston e agile successo sui derelitti Timberwolves con 21 punti di Olynyk. Play titolare per ora è stato promosso Evan Turner, anche se Marcus Smart, in ripresa da un infortunio, vedrà il grosso del minutaggio una volta che sarà al top. Ieri: New York-Phoenix 9099. Venerdì: Orlando-Utah 94101; Philadelphia-Charlotte 91109; Boston-Minnesota 114-98; Cleveland-Brooklyn 95-91; Detroit-Toronto 100-110; MiamiWashington 103-105; MemphisChicago 97-103; San AntonioPortland 119-129 d3ts; DenverClippers 109-106; LakersOklahoma City 103-104.
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Nuoto R Tricolori invernali
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
Pallanuoto R
La zampata di Orsi: 21”64 Eguaglia il mitico Popov
Florentia che rimonta E il Savona ruggisce
1Abbassa il suo record italiano dei 50 sl e pareggia il tempo dello Zar Ha cambiato 4 mental coach: «Sono nell’Olimpo. Ed è solo il primo passo»
ecima giornata con sor prese. A Napoli la più si gnificativa, con la Flo rentia che contro il Posillipo conquista il primo punto.
Stefano Arcobelli RICCIONE
A
vevano venduto troppo presto la pelle dell’Orso. E invece Marco si regala un sabato da Popov. Chiamate lo zar di Budrio. Planato a Doha, Orsi non si ferma più: ma quando scade il suo stato di for ma celestiale? Ispirato, cresciu to, anzi «viziato» (parole sue) a tortellini dalla mamma che lo ha generato insieme ad altre due gemelle, a 24 anni appena compiuti, il Bomber polverizza il suo stesso record italiano di 4 anni fa che ballava tra un body e l’altro. Lo ha limato da 21”82 a 21”64, lo stesso crono al cen tesimo dell’antico mondiale del russo, che aveva una classe in nata ma non sprigionava certo l’allegria dell’Orso. Fortificata attraverso prestazioni altale nanti, fino alla scorsa stagione, mandando all’inferno — pro prio così — la bellezza di 4 mental coach. «Finché ha trova to lo psicologo giusto» sorride di gusto Roberto Odaldi, che ha trasformato un anatroccolo in fenomeno: «Non è stato facile arrivare a questo punto, ma sia mo cresciuti insieme, abbiamo trovato la preparazione giusta, gli abbiamo messo intorno uno staff. Ora ad ogni gara sa supe rarsi, non si ferma al 7080%, prima a Marco mancava sem pre qualcosa. Poi ha battuto Morozov e Cielo ai Mondiali ed ha svoltato. Adesso, cresce di gara in gara». EUFORIA Una progressione «euforica», la definisce Orsi: ispirata da una valanga di at tenzioni che «non posso più tra dire, come potrei deludere tan to affetto?». Una battuta dietro l’altra per dire che «ho una for ma olimpica, è la risposta a quei marziani: da qui a Rio ho tempo e margini». Gli mancano, per dirla con il tecnico, una decina
di centimetri «ma li suppliamo con fantasia e impegno». Orsi e il segreto di tanta rapidità? «La mia droga sono i tortellini di mamma, i miei muscoli sono sa nissimi. E la carica della gente mi galvanizza: ho bisogno solo di tutti questi appassionati che credono in me e non solo per ché vado forte. Io trasmetto passione, entusiasmo, alle gria». Con questo crono agli As soluti invernali, Orsi sarebbe stato d’argento agli Europei di Berlino dietro mister quintale Manaudou; con questo crono s’inserisce al 6° posto mondiale del 2014; con questo crono va lorizza, consolida il 20”69 del l’argento mondiale di vasca cor ta. E se pensa ai Mondiali estivi in vasca lunga a Kazan nei quali dovrà ribadire di essere entrato un una nuova dimensione: «Questo è un messaggio per tut ti, sono nell’olimpo ed è solo un primo passo. Certi tempi non li facevo solo con i costumoni, mi è bastato un costumino: che piacere eguagliare un grandis simo come Popov. Mi manca so lo il record italiano dei 100 sl in corta (di Magnini, in 46”26), ndr) non voglio sprecare una condizione così neanche ai re gionali di Coppa Brema». Insa ziabile, questo Bomber delle pi scine, che scherza col calcio («devo andare allo stadio per fare andare più forte il Bolo gna...») prima di riflettere: «Si
50 SL Cronologia record italiano 50 sl TEMPO ATLETA 22”53 Lorenzo Vismara 22”40 Lorenzo Vismara 22”40 Lorenzo Vismara 22”21 Lorenzo Vismara 22”06 Lorenzo Vismara 22”03 Marco Orsi 22”01 Federico Bocchia 21”82 Marco Orsi 21”64 Marco Orsi
ANNO 1998 1998 1999 1999 1999 2009 2009 2009 2014
BRESCIA-ROMA VIS ROMA 19-7 (3-0, 3-1, 4-4, 9-2) Brescia: Del Lungo, Bruni 1, C.Presciutti 3, Guerrato, Molina, Rizzo 1, Giorgi 3, Nora 1, N.Presciutti 1, Bodegas 5, D.Fiorentini 1, Napolitano 3, Dian. All. Bovo. Roma Vis Nova: Bonito, Pappacena 1, Murro, Mirarchi 1, Banovac 2, Parisi, Spinelli 2, Innocenzi, Rigo, Reynolds, Cuccovillo 1, Nicosia. All. Ciocchetti. Arbitri: Bianco e Romolini. Note: sup. num. Brescia 5 (4 gol), Roma 4 (3). (f.pe.) Pioggia di gol per il Brescia contro la Vis Nova, grande prova di Bodegas autore di 5 reti.
Marco Orsi, 24 anni, nei 50 sl quest’anno è stato argento ai Mondiali in vasca corta di Doha LAPRESSE
chiama consapevolezza, ora so che posso andare oltre certi li miti, mi si è aperto un mondo: da buon nuotatore a grande». PALTRINIERI E GLI ALTRI Il si pario sui tricolori in vasca lun ga a tutto sprint conferma Erika Ferraioli nei 100 sl da 54”30 e protagonista in 54”19 del duel lo in staffetta con Federica Pel legrini. Consente a Gregorio Paltrinieri di godersi un 1500 ancora sotto i 15’ prima di ap plaudire la premiazione dedi cata al suo mentore Stefano Morini «tecnico dell’anno». Ve de persino una ragazzina del ‘99, Giulia Verona, vincere i 200 rana in 2’27” dopo la doppietta di un’altra minorenne d’assalto come Arianna Castiglioni. E nel dorso è sbocciata la dicianno venne Panziera che s’allena con Codia, 3° italiano di sempre nei 100 delfino. Strenne. © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GUIDA La Verona, 15 anni, vince i 200 rana Nei 50 la Castiglioni Risultati (50 m). Serie dirette. Uomini - 50 sl: 1. Orsi 21”64 (rec. ital., 6° t. mondiale 2014); 2. Bocchia 22”47, 3. Leonardi 22”58. 200 sl: 1. Detti 1’49”76, 2. Lestingi 1’50”13, 3. Boffa 1’50”53. 1500 sl: 1. Paltrinieri 14’57”08, 2. Detti 15’03”11, 3. Joly (Fra) 15’16”70, 4. Ruffini 15’21”34 (p.). 50 dorso: 1. Bonacchi 25”27, 2. Sabbioni 25”74, 3. Pizzamiglio 25”88. 200 do: 1. Ciccarese 1’58”95, 2. Mencarini 1’59”12, 3. Turchi 2’01”32. 100 rana: 1. Toniato 1’01”08, 2. Antonelli 1’01”53, 3. Giorgetti 1’01”69. 100 farf.: 1. Codia 52”32 (p., 3o t. it.alltime), 2. Rivolta 52”56, 3. D’Angelo 53”00 (p.). 200 mx: 1. Turrini 2’00”61, 2. Cova 2’01”24, 3. Dioli 2’01”56. 4x100 mx: 1. Fiamme Oro 3’38”05 (Ciccarese 55”29, Giorgetti 1’0073, Rivolta 52”22, Orsi 49”81); 2. Esercito 3’39”37. Class. società: 1. Aniene 195; 2. Fiamme Oro
169.50; 3. Esercito 158. Donne - 100 sl: 1. Ferraioli 54”30 (26”20, p.), 2. Pezzato 55”42 (p.), 3. Galizi 55”67. 400 sl: 1. Balmy (Fra) 4’08”64, 2. Caramignoli 4’11”14, 3. Masini Luccetti 4’11’25 (p.). 1500 sl: 1. Caramignoli 16’13”76, 2. Ponsele’ 16’18”41, 3. Bruni 16’23”70. 100 dorso: 1. Panziera 1’01”24, 2. Zofkova 1’01”48, 3. Negri 1’01”67. 50 rana: 1. Castiglioni 31”43, 2. Carraro 31”65, 3. Scarcella 32”02, 4. Fissneider 32”18. 200 ra: 1. Verona (’99) 2’27”88; 2. Fangio 2’29”20; 3. Celli 2’29”58. 50 fa.: 1. Di Pietro 26”63, 2. Gemo 26”97, 3. Di Liddo 27”20. 200 fa.: 1. Polieri 2’10”46; 2. Strickner 2’11”77; 3. Albenzi 2’12”07. 400 mx: 1. Trombetti 4’43”73 (p.), 2. Toni 4’48”96, 3. Cusinato 4’50”38. 4x100 sl: 1. Esercito 3’49”43 (rec. ital., prec. Aniene 3’44”62 del 2009, Letrari 56”84, Nesti 56”81, Biondani 55”84, Ferraioli 54”19), 2. Aniene 3’44”62 (4a f. Pellegrini 54”29). Class. società: 1. Aniene 171.50; 2. Esercito 99; 3. Forestale 76.50.
Ciclismo R L’annuncio
da 16 mila euro a Ganna (under 23), Bevilacqua e Orlandi (juniores) Claudio Ghisalberti
P
rogetto talenti: l’idea del c.t. azzurro Davide Cassa ni (a breve verrà nomina to anche coordinatore generale delle Nazionali) per rivitalizza re un settore giovanile che da anni attraversa una crisi pro fonda sta prendendo sempre più forma. Dopo i 600 test su corridori della categoria allievi nella scorsa stagione, l’approc cio al 2015 è iniziato una decina
di giorni fa nel velodromo di Montichiari, dove sono stati te stati trenta juniores. «Con il Centro studi della Federazione abbiamo messo a punto un pro tocollo che vogliamo portare in quindici velodromi italiani. Inoltre faremo uno stage al me se con una quindicina di atleti under 23 e juniores. Il primo è in programma a Jesolo dal 4 al 6 gennaio. Qualche under 23, come Bertazzo, Petilli e Balleri ni al Tour de San Luis in Argen tina, correrà in maglia azzurra con i pro’. Insomma, ci sarà un filo conduttore che terrà assie me tutta l’attività». ECCELLENZA MONDIALE Il set tore che ha maggiormente biso gno di cure è senza dubbio quel lo della cronometro. Una spe cialità dove, oltre al fattore umano, conta tantissimo anche
RMartedì ci sarà la consegna a Treviso Prende così forma il progetto talenti del c.t. Cassani il fattore tecnologico, ovvero i materiali. E qui l’Italia può gio care un’eccellenza mondiale. I successi nelle gare contro il tempo di Bradley Wiggins e Chris Froome, ma anche il do minio della Gran Bretagna in pi
SAVONA-S.MANAGEMENT 11-9 (4-3, 4-3, 1-3, 2-0) Carisa Savona: Antona, Alesiani 2, Damonte 3 (1 rig.), Colombo 2, L.Bianco, Pesenti, Mistrangelo 1, Fulcheris, G. Bianco, Tomasic 2, Agostini, G.Fiorentini 1. N.e. Zerilli. All. Angelini. Bpm Sport Management: Volarevic, M.Luongo 1, Binchi, Zimonjic, Filipovic 1 rig., A.Di Fulvio 1, B.Ivovic 1, Steardo, M.Lapenna, Bini 3, Razzi 2, Sadovyy. N.e. Conti. All. Baldineti. Arbitri: Calabrò e Pascucci. Note: sup. num. Savona 12 (4), S.Management 14 (5). Usc. 3 f. Sadovyy 31’30”. (f.si.) Due gol dalla distanza di Tomasic e Damonte nel quarto tempo decidono un match bello e tirato. CAN. NAPOLI-LAZIO 8-9 (2-2, 1-1, 2-1, 3-5) Canottieri Napoli: Vassallo, Buonocore, Migliaccio 2, Da.Brguljan, Borrelli 1, Ronga, Campopiano, G.Mattiello 3, Velotto, Baraldi, Esposito 2. N.e. Vitullo, Turiello. All. Zizza. Lazio: Vespa, Samuels 2, Di Rocco, Africano, Gianni, Colosimo, Cannella 3, Vittorioso 3, Leporale, A.Calcaterra, Maddaluno 1, Mele. N.e. Correggia. All. Formiconi. Arbitri: Piano e Pinato. Note: sup. num. Canottieri 7 (5), Lazio 7 (5). Esp. Formiconi per proteste 28’35’’. (f.nap.) Quinto risultato utile di fila della Lazio che batte e sorpassa la Canottieri: decisivo a 50’’ Vittorioso, ma ottima la prova del 17enne Cannella. COMO-BOGLIASCO 6-9 (1-3, 1-2, 1-2, 3-2) Como: Oliva, Foti, Krizman 1, Susak 1, Busilacchi, Ferraris 2, Milakovic, Jelaca, Pellegatta, E.Pagani, Gaffuri 1 rig., Cesini 1, Garancini. All. Stritof. Bogliasco: Prian, De Trane 2, A.Di Somma, Gavazzi 1, E.Di Somma, Ravina 3, Loomis 1, Monari, Boero, Guidaldi, Puccio, Deserti 2, Pellegrini. All. Bettini. Arbitri: Alfio e Paoletti. Note: s.num. Como 15 (5), Bogliasco 7 (4). Usc. 3 f. Milakovic 3° t., E.Di Somma e Deserti 4° t. (si.cle.) Bogliasco conduce sempre, il Como spreca troppo in superiorità. POSILLIPO-FLORENTIA 10-10 (3-2, 5-2, 1-2, 1-4) Posillipo: Caruso, Dolce 1, Foglio 1, Klikovac, Radovic 2, Renzuto 2, Gallo 2, E.Russo 1, Bertoli 1, Mauro, Saccoia, Negri. N.e. Ferraro. All. Cufino. Florentia: Mugelli, Gambacorta 1, Generini, Coppoli 2, Dani, Bosazzi, Brancatello, Liang Nianxiang 2, Gragnani, Gobbi 3, Ercolano 1, Tan Fehiu 1. N.e. Cicali. All. Vannini. Arbitri: Ricciotti e Rovida. Note: sup. num. Posillipo 9 (3), Florentia 11 (6). Usc. 3 f. Bertoli 27’33”. Esp. Ercolano 26’45” per proteste, Dolce e Generini per gioco violento 31’51”. (f.nap.) La Florentia rimonta dal -4 (9-5) al 10-10 (Tan Fehiu al 29’).
Il Bolide di Wiggins-Froome per gli azzurrini della crono 1Le bici Pinarello
D
A sinistra: Filippo Ganna, 18 anni. Sopra: Bradley Wiggins, 34 BETTINI
sta, hanno l’impronta della Cicli Pinarello. Wiggo, per esempio, è diventato campione del mon do in sella alla Bolide, un «mo stro» da 16.000 euro. Martedì, a Treviso, la stessa bici verrà con segnata da Fausto Pinarello ai nostri tre migliori talenti: l’un der 23 Filippo Ganna e gli junio res Simone Bevilacqua e Federi co Orlandi. «Queste bici sono il top assoluto e i nostri ragazzi non possono che trarne giova mento — dichiara Cassani —. Per l’Italia è un accordo tecnico
importantissimo. E’ un ono re correre con una bici così». CROSS A NAMUR L’inverno è anche la stagione del cross. Oggi a Namur, in Belgio, si corre la quarta prova di Cop pa del mondo. Le nostre spe ranze sono Eva Lechner (donne élite) e Gioele Berto lini (under 23). Tra i big, do po lo stop a tempo indeter minato di Sven Nys, da bat tere il belga Pauwels. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’anticipo: Carpisa Yamamay Acquachiara-Pro Recco 6-14. Class.: Brescia 30; Pro Recco 27; Sport Management 22; Acquachiara 21; Savona* 15; Lazio 13; Can. Napoli 12; Como*, Bogliasco* 9; Posillipo* 7; Roma Vis Nova 6; Florentia 1. (*una partita in meno). Pr. turno (10/1): Roma Vis Nova-Posillipo, Sport Management-Brescia, Bogliasco-Can. Napoli (9/1), Lazio-Savona, pro recco-Como, Florentia-Acquachiara. DONNE La 10a giornata: Cosenza-Orizzonte 7-7, Padova-Firenze 14-5, Bogliasco-Sis Roma 16-6, Rapallo-Prato 6-7, Despar Messina-Mediterranea Imperia 7-7. Class.: Padova 27; Messina 23; Imperia 22; Bogliasco 16; Rapallo 15; Orizzonte, Prato 13; Cosenza 7; Roma, Firenze 3.
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
TUTTENOTIZIE
35
1BASEBALL: MORENO A RIMINI (m.c.) Colpo del Rimini che ingaggia il 35enne rilievo venezuelano Victor Moreno, dal 2009 al 2011 a Bologna, reduce da alcune brillanti stagioni nel triplo A messicano con gli Acereros Monclova, ora nella lega pro’ del suo paese, con i Cardenales de Lara.
ATLETICA/ALTO ATLETICA
McPherson positiva a uno stimolante Pugno duro Usada: 21 mesi di squalifica 1Cancellato il salto da 2.00 a giugno ai campionati statunitensi in cui aveva eguagliato il «record» della Di Martino: 35 cm di differenziale tra la propria altezza e la misura saltata Andrea Buongiovanni
A
tletica e doping: per fortuna il 2014 è agli sgoccioli. Perché un anno così, per quantità di casi (grandi e piccoli), non c’era mai stato. L’ultimo in ordine di tempo riguarda Inika McPherson, 28enne salta trice in alto statunitense che, partendo dai suoi 165 centimetri d’altezza, ai cam pionati nazionali del 29 giu gno scorso a Sacramento, era diventata la nona donna della storia a sorvolare i due metri. L’Usada, l’agenzia an tidoping a stelle e strisce, l’ha sospesa ventuno mesi. La texana, proprio in occa sione del controllo di quella gara, è risultata positiva al benzoylecgonine, metaboli te della cocaina, stimolante proibito. La squalifica è par tita il 27 luglio, giorno in cui l’atleta ha accettato la pena, lievemente ridotta rispetto al protocollo, perché si è ac certato che l’uso non è stato finalizzato al miglioramen to delle prestazioni sportive.
IPPICA
Radiofreccia esame europeo a Parigi
Radiofreccia Fi vince 4 GP PERRUCCI Oggi a Vincennes è il giorno del Criterium Continental (m 2100, ore 15.08) una delle prove cardine dell’inverno parigino. Sono 18 i quattro anni in pista fra cui un poker d’italiani: Remo Gas (P. Vercuysse), Ringostarr Treb (R. Vecchione), Rod Stewart (D. Thomain) e Radiofreccia Fi (Fed. Esposito). Quest’ultima resta su 5 vittorie consecutive (fra cui GP d’Europa e Continentale) e dovrebbe essere la nostra punta. Sicuramente non sarà la favorita, vista la presenza dei migliori coetanei del Vecchio Continente fra cui spicca il francese Aladin d’Ecajeul, a segno nel Prix Laurent e nel Prix Douesnel. Ieri intanto, ennesima grande prestazione di Roxane Griff al trotto montato. La saura, con in sella Eric Raffin, ha dominato in 1.11.8 il Prix Lemonnier (m 2175) davanti ad Armando Keivistshof e Torre Crepin, lanciando la propria candidatura al raddoppio nel Prix de Cornulier (l’Amérique della sella) del quale è campionessa in carica.
A sinistra Inika McPherson, 28 anni. Sopra Antonietta Di Martino, 36 AFP-OMEGA
LA STORIA La McPherson, in ogni caso, perde i 2.00 (le resta un personale di 1.96 realizzato in aprile), il titolo a favore del l’eterna Chaunte Lowe (quel giorno a 1.94), deve rinunciare alla prossima stagione, Mon diali di Pechino inclusi (dopo che da Daegu 2011 a Mosca 2013 e da Istanbul 2012 a So pot 2014, ha partecipato agli ultimi quattro, due indoor compresi) e lascia ad Antoniet ta Di Martino il record del mon
SURF
Medina campione del mondo Primo brasiliano Solo la leggenda Kelly Slater ci era riuscito così presto, a soli 20 anni. Il brasiliano Gabriel Medina ne compirà 21 domani. Si è fatto un regalo in anticipo, laureandosi campione mondiale di surf col successo nel pipeline del North Shore d’Oahu alle Hawaii, festeggiato in patria come un eroe: è il primo carioca nella storia della disciplina a laurearsi campione del mondo, in un albo d’oro monopolizzato da statunitensi e australiani. Lo stesso Slater, 42enne, 11 mondiali vinti in carriera, ha chiuso al terzo posto l’edizione 2014. Medina ha approfittato dell’eliminazione al 5° turno del campione in carica, l’australiano Mick Fanning: decisiva nell’occasione la vittoria del connazionale di Medina, Alejo Muniz, contro l’ex iridato rimasto l’unico rivale diretto del brasiliano. Soprattutto, per il primo titolo per il Brasile nella storia del surf. «Il mio più grande sogno si è avverato - ha detto Gabriel -, ora ho raggiunto il mio obiettivo».
Gabriel Medina, 20 anni AFP
do del differenziale della spe cialità, cioè della misura che passa tra la propria altezza e quella saltata, che le due, con 35 centimetri, detenevano in comproprietà (la campana, con il suo 1.69, nel 2011 è arrivata fino a 2.04). E’ anche, di fatto, la fine della bella storia, solo in parte dipanatasi, di un poten ziale personaggio. Perché la piccola Inika, studi in storia afroamericana, non è una che passa inosservata: le
GHIACCIO / FIGURA
Cappellini-Lanotte convincono ai Tricolori
Anna Cappellini-Luca Lanotte Oggi (inizio gare alle 9, ingresso gratuito), al Palavela di Torino si assegnano i titoli italiani seniores di figura. Alle 18.30 Gala di chiusura con Carolina Kostner ed Evgeny Plushenko. I corti di ieri hanno proposto il brillante ritorno di Anna Cappellini-Luca Lanotte nella danza. I campioni del mondo e d’Europa, con un programma riveduto e corretto, hanno positivamente impressionato. Nelle coppie, autoritario esordio italiano di Valentina Marchei-Ondrej Hotarek, che precedono di 1.26 punti Nicole Della MonicaMatteo Guarise. Nell’individuale conducono Ivan Righini e la torinese Giada Russo. Uomini. Corto: 1. Righini 75.32; 2. Palermo 59.03; 3. Rizzo 58.46. Donne. Corto: 1. Russo 55.01; 2. Rodeghiero 51.35; 3. Cristini 49.73. Coppie. Corto: 1. Marchei-Hotarek 58.44; 2. Della Monica-Guarise 57.18; 3. Cernuschi-Ambrosini 45.66. Danza. Corto: 1. CappelliniLanotte 75.55; 2. GuignardFabbri 66.95; 3. KomatsubaraFabbri 59.75. Sincro. Corto: 1. Hot Shivers 54.41; 2. Shining Blades 30.11; 3. Flying Angels 19.00.
strane acconciature sempre di verse (s’è presentata in pedana completamente rasata, con ca pelli lunghi colorati e con una cresta da mohicano), i pear cing facciali, i tanti tatuaggi (labbra rosse sulla guancia si nistra, una Betty Boop, una ti gre, una slitta, una croce, una scritta «bella» in italiano sul collo, un colibrì, delle rose co me quelle che hanno la mam ma e la sorella, un cuoricino e via dicendo), fino alla chiac chierata e non certo nascosta love story con la 23enne quat trocentista nigeriana Regina George. TRAFEH PUNITO Intanto, sem pre dagli Stati Uniti, rimbalza la notizia della squalifica di Mo Trafeh, 29enne fondista, con dannato a quattro anni di stop dalla Corte di arbitrato a cui era ricorso, per possesso di Epo e manipolazione di provette in un controllo antidoping. L’atle ta di origine marocchina, che si è ritirato quest’anno, speciali sta delle corse su strada, perde tre titoli nazionali su distanze spurie: la squalifica, infatti, è retroattiva dal 2012. © RIPRODUZIONE RISERVATA
RUGBY
Pro 12: alle 17 in tv Dragons-Zebre Ferrari a Treviso (ma.p.) Rientrano Leonardo Sarto e Mauro Bergamasco nelle Zebre che oggi alle 17 (diretta Nuvolari) a Newport difendono il punto di vantaggio in classifica sui Dragons gallesi. Nel XV Giulio Bisegni come secondo centro. Mediana Haimona-Leonard. Il XV: Daniller; Venditti, Bisegni, Pratichetti, L. Sarto; Haimona, Leonard; Van Schalkwyk, Cristiano, Ma. Bergamasco; Bortolami, Geldenhuys; Chistolini, Manici, Lovotti. Ieri: Glasgow-Munster 21-18; Ospreys-Ulster 31-20. Classifica: Ospreys 36; Glasgow 35; Munster 33; Leinster 32; Ulster 31; Connacht 27; Scarlets 23; Edimburgo 20; Cardiff 17; Zebre* 9; Dragons* 8; Treviso 4. (*: una in meno) FERRARI A TREVISO (e.sp.) Dopo l’addio di Sbaraglini, l’argentino Manuel Ferrari è il nuovo tecnico della mischia di Treviso. Da decenni in Italia, recentemente era consulente della mischia delle Accademie federali. Sarà al lavoro da domani, in vista del derby con le Zebre di domenica a Parma.
CROSS INTERNAZIONALI (pe.m.) Oggi, al tradizionale cross di Bruxelles (Permit Iaaf), favoriti il portacolori del Bahrain Albert Rop e la keniana Faith Kipyegon, mentre al 35° cross di Venta de Baños (Spa) l’uomo da battere è l’ugandese Timothy Toroitich. MARCIA EUROPEA Sfuma il sogno di Grosseto di ospitare la Coppa Europa di marcia 2015: dopo la rinuncia dell’ucraina Ivano-Frankivsk, rassegna a Murcia (Spa) il 17 maggio. MARATONA PISA Record i 2950 partenti alla 16a maratona di Pisa di oggi (9). Favoriti Abdelhadi Tyar e Jilali Jamali (Mar) con gli azzurri Marco D’Innocenti, Francesco Caroni e Lorenzo Trincheri; Nikolina Sustic (Cro) e Anna Spagnoli tra le donne.
BOXE VALENTINO NO (i.m.) Ad Almaty (Kaz) nei 60 Domenico Valentino subisce la 3a sconfitta nella 3a giornata di Apb per 3-0 (59-54,59-55, 58-56) dal russo Dmitry Polianskiy e dice addio come Picardi (52) alle speranze di qualificazione olimpica nel torneo. Altri: Tojibaev b.Suarez, Joyce b. Bril, Abdrakhmamov b. Donato Conceicao. CAMBIO A ROMA (g.l.g.) Il favorito e campione in carica Manuel Lancia perde a sorpresa il titolo del leggeri, già difeso vittoriosamente 3 volte, dal torinese Ballisai. Al momento del k.o. i giudici avevano uno il pari, gli altri due, un vantaggio di due punti per Lancia. L’incontro di Alfano annullato perché l’avversario non è rientrato nel peso. Leggeri (camp. italiano): Ballisai (18-2) b Lancia (11-1-1) kot 8. Medi: Buccheri (181-1) c. Cospolite (Fra, 10-5-1) p 8. Leggeri: Falcinelli b. Cioce ko 3. CANADA (r.g.) A Quebec (Can) il mediomassimo Adonis Stevens (Can. 25-1) 37 anni, mantiene la cintura Wbc, battendo Dmitri Sukhotaky (Rus. 22-3) ko al 5°. Nelle semifinali IBF, il welter, Dan Ion (Rom. 34-2) supera Kevin Bizier (Usa 23-2) per split decision e diventa lo sfidante di Kell Brooks (Ing 33), il supermedio Andre Dirrell (Usa 24-1) si impone a Derek Edwards (Can. 27-8-2) sui 12 r. L’ex iridato dilettanti (2009) mediomassimi Artur Beterbiev (Rus. 7) mantiene la cintura Naba e conquista i titoli Nabo Wbo e Nord America Ibf, contro Jeff Page jr. (Usa 15-1) ko al 2° round. A Mendoza (Arg) Juan Carlos Reveco (35-1) mantiene la cintura Wba mosca su Yodmongkol Vor Saengthep (Tha, 34-3) kot al 5°.
GHIACCIO SHORT TRACK Così ieri a Seul (S.Cor) nella 2a giornata della 4a tappa della Coppa del Mondo di short track. Italdonne (Peretti, Viviani, A. Valcepina, Tombolato) esclusa dalla finale a 4 in staffetta. Uomini. 1000: 1. Wu Dajing (Cina); 2. Kwak Yoon-Gy (S.Cor); 3. Knegt (Ola); 17. Cassinelli; 24. Viscardi; 27. Gurini. 1500: 1. Sin Da Woon (S.Cor); 2. Chen Dequan (Cina); 3. Park Se Yeong (S.Cor); 13. Confortola; 14. Dotti; 24. Rodigari. Donne. 1000: 1.Han Yutong (Cina); 2. St-Gelais (Can); 3. Christie (Gb); 21. A. Valcepina; 22. Viviani; 23. Tombolato. 3000: 1. Choi Minjeong (S.Cor); 2. Tao Jiaying (Cina); 3. Lee EunByul (S.Cor); 16. Peretti; 24. Tota.
HOCKEY GHIACCIO ITALIA, 2° KO CON LA POLONIA (m.l.) L’Italia senior schierata ieri dal coaching staff Zanatta-Mair senza oriundi (in porta Caffi) si è arresa anche nella 2a amichevole milanese stavolta 3-1 con la Polonia. Provvisorio pareggio nel 1° periodo di Caletti. UNDER 20 (m.l.) Ieri si sono chiusi i Mondiali Under 20 di Prima Divisione gruppo A di Asiago (Vi) con l’Italia quarta (e già salva) battuta 9-5 dalla Slovenia (retrocessa). Cl.: Bielorussia (promossa Gruppo A) 14; Norvegia 10; Lettonia 7; Italia 5; Austria 5; Slovenia 4. EBEL (m.l.) Oggi per il 29° turno di Ebel il Bolzano riceve al Palaonda (18.45) il Linz (Aut). Class.: Salisburgo 42; Linz 36; Fehervar 35; Vienna 34; Znojmo 32; Graz 31; Villach 29; Bolzano, Klagenfurt* 27; Innsbruck 25; Dornbirner 24; Lubiana* 23. (* 1 in più)
IPPICA IERI 7-4-6-12-13 Ad Aversa (m 1640): 1 Paola Zn (V.P. Dell’Annunziata) 1.14.6; 2 Normandiass; 3 Nefer Team; 4 Passione d’Ete; 5 Oaks Effe. Tot.: 4,99; 1,99, 2,21, 2,08 (44,89). Quinté: 4.198,90. Quarté: 355,21. Tris: 75,56. OGGI SI CORRE A Trotto: Roma (13.15), Firenze (13.25), Bologna (14.25) e Montegiorgio (15.25). Galoppo: Pisa (13.30) e Napoli (14.40).
NUOTO CHE FRATUS (m.can-al.f.) Ai campionati brasiliani di Rio (50 m), Bruno Fratus domina lo sprint: suoi i 50 sl orfani di Cesar Cielo, e nell’Open si migliora in 21’’41. Record femminile sudamericano nei 50 sl per Etiene Medeiros in 24”74. Uomini: 50 sl Fratus 21”41, Santos 22”15, Lessa 22”17; 100 ra Franca 1’00”44; 200 ra Simon 2’10”58; 200 mx Pereira 1’57”23, Rodrigues 1’59”89. Donne: 50 sl Medeiros 24”74, Herrmann 25”02. MOROZOV E HEEMSKERK (al.f.) A San Pietroburgo (Rus 25 m). Uomini: 50 sl Morozov 20”85, Tikhobaev 21”27; 200 sl Izotov 1’42”22, Lobintsev 1’44”92; 200 do Rylov 1’53”47; 100 ra Morozov 57”51, Kostin 57”62; 100 fa Tsurkin (Bie) 50”30, Korotyshkin 50”69. Donne: 100 sl Heemskerk (Ola) 51”71, Kromowidjojo (Ola) 52”35, Herasimenia (Bie) 53”87; 100 do Ustinova 57”29; 50 ra Nijhuis (Ola) 30”06; 200 ra Astashkina (15) 2’21”93; 50 fa Dekker (Ola) 25”11; 100400 mx Hosszu (Ung) 57”89, 4’27”18.
PALLAMANO IN CAMPO (an.gal.) La 4a di ritorno in A. Gir. A: Trieste-Bolzano 25-28; Merano-Cassano Magnago 29-30 (d.r.), Bressanone-Pressano 24-27. Class.: Bolzano 36; Pressano 30; Trieste 20; Cassano M. 19; Merano 16; Eppan 12; Bressanone 10; Cologne 6; Mezzoc. 4. Gir. B: Castenaso-Romagna 23-27, Ambra-Dossobuono 38-32, Casalgrande-Bologna 30-28, EstenseSassari 30-21. Cl.: Romagna 36; Carpi 30; Ambra 19; Estense 18; Bologna 15; Castenaso 14; Casalgrande 13; Sassari 6; Dossobuono 5. Gir. C: Lazio-Alcamo 24-18, Benevento-Fondi 33-30, DoricaConversano 26-19, Fasano-Gaeta 47-24. Cl.: Fasano 33; Dorica 27; Fondi 24; Siracusa 23; Benevento 21; Gaeta 13; Conversano 9; Lazio, Alcamo 3. EURODONNE (an.gal.) Oggi (ore 18, diretta streaming su Ehf.tv) a Budapest (Ung) la finale degli Europei femminili tra Norvegia e Spagna. Un precedente: la finale 2008 in Macedonia vinta dalle scandinave, che cercano il 6° titolo. Per il 3° posto (15,30) le campionesse del Montenegro sfidano la Svezia.
RUGBY DOMINGUEZ UFFICIALE Ieri a Canal+, il presidente di Tolone Mourad Boudjellal ha confermato l’arrivo di Diego Dominguez nello staff dei campioni d’Europa. Dal 2 gennaio 2016 affiancherà Bernard Laporte, che sei mesi dopo gli lascerà la panchina. “Ha una voglia di vincere che ho trovato raramente” ha commentato Boudjellal. ECCELLENZA La 7a: Calvisano-Lazio 27-14; Padova-San Donà 9-15; Fiamme Oro-Viadana 45-27; Mogliano-Rovigo 42-17. Oggi Prato-L’Aquila (ore 15, dir. RaiSport 1). Classifica: Calvisano 30; Mogliano 27; Fiamme Oro 24; Rovigo 23; Viadana 19; San Donà 16; Lazio 14; Padova 13; Prato, L’Aquila 0.
TAEKWONDO TRICOLORI Oggi a Pozzuoli si chiudono i Tricolori. I titoli assegnati finora: Uomini: 54 kg Giovanni Giorgi; 58 kg Marteen Di Pietro; -63 kg Simone Crescenzi; -68 kg Davide Spinosa. Donne: -46kg Ginevra Graf; -49kg Erica Nicoli; -53kg Emanuele Pacchiarotta; -57kg Cristina Gaspa: -62kg Daniela Ruotolo; -67kg Cristiana Rizzelli; -73kg Marina Rizzelli; +73kg Annika Bulegato.
TUFFI BRAVI MARCONI (al.f.) Trofeo di Natale a Trieste. Uomini 3m: T.Marconi 354.55, Tocci 340.20, Auber 338.40. Donne. 1 m: M. Marconi 254.45, Bertocchi 243.30, Dallapè 238.70.
HOCKEY PISTA IN CAMPO (m.nan) Si è giocata la 12a in serie A-1. Risultati. Bassano-Pieve 5-1, Breganze-Giovinazzo 8-7, Cgc Viareggio-Forte dei Marmi 3-2, Follonica-Lodi 5-3, Sarzana-Prato 10-2, Trissino-Correggio 4-0, ValdagnoMatera 8-3. Classifica: Forte d.Marmi 33, Breganze 28, Valdagno 24, Bassano 23, Cgc Viareggio 22, Lodi 19, Follonica e Pieve 17, Sarzana 12, Giovinazzo 11, Matera 9, Correggio 6, Prato 3.
Leonardo Sarto. 22 anni FAMA
VELA CLASSI OLIMPICHE (r.ra.) Bene gli azzurri del 49er a Palamos (Spa) nelle GAES Christmas Race. Dopo 3 giornate 2° Cherini–Tesei, 7° Angilella–Zucchetti, 12° Dubbini–Dubbini, 13°Plazzi–Molineris.
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DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
tel.02/6282.7555 - 7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03).
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DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
IL FATTO DEL GIORNO PERCORSO A OSTACOLI
L’aula del Senato, che ha approvato la Legge di Stabilità e che il 7 gennaio discuterà la riforma elettorale LAPRESSE
tato sulla legge una quantità di mance – termine scelto dal Corriere della Sera – cioè de nari a pioggia distribuiti a vari clienti, secondo la più antica prassi dell’epoca Dc. È inter venuta niente di meno che la Commissione europea che ci sorveglia e ci guida, perché il default italiano è sempre a portata di mano. Renzi, sta volta, è saltato sul cavallo del rigore e ha fatto suoi i rim brotti di Bruxelles, ripassando il testo – si dice – e togliendo i più clamorosi interventi da sottogoverno. Si tratti o no di una mossa propagandistica, in aula è arrivato alla fine un testo che non abbiamo ancora potuto leggere, ma che sem brerebbe raffazzonato e pieno di sbagli. I senatori, trattan dosi di fiducia, l’hanno passa to lo stesso. Ma che sappiano davvero quello che hanno ap provato mi sento di escluder lo. Del resto, non è stato trop po diverso neanche l’anno scorso, col governo Letta. Brunetta parlò di «suk»: «La maggioranza era riunita con il governo non per trovare solu zioni per gli italiani ma per fa re marchette, provvedimenti ad personam per singole cate gorie, al fine di acquisirne i consensi». Questo nel dicem bre 2013.
Ma è normale che l’ok alla Legge di Stabilità sia arrivato al Senato 3 con l’ennesima fiducia?
1Opposizioni furiose, eppure da Prodi in poi si è sempre fatto Renzi nella notte ha tagliato decine di norme “ad personam” di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
Il Senato ha approvato la Legge di Stabilità niente di meno che alle cinque di ieri mattina, con la chiama per il voto di fiducia cominciata alle due, i deputati dell’opposizione – Sel, M5S, Le ga furibondi e in particolare, sul lato Forza Italia, Brunetta («governo nel caos, governo al la frutta, governo di arroganti e dilettanti allo sbaraglio»). Per ammissione dello stesso Renzi, che se ne è scusato, il te sto approvato in tutta fretta è pieno di errori, di ogni tipo, er
rori di calcolo ed errori di lingua. È sintomatico del clima generale l’episodio MorandoLanzillotta.
1
Sentiamo. Enrico Morando aveva promesso che il maxie mendamento di cui è fatta la Legge di Stabilità sarebbe arri vato in aula entro le 17, ma alle 17 non c’era, alle 18 nemmeno e allora la Lanzillotta, presiden te di turno dell’aula e membro del numeroso gruppo delle can didate al Quirinale, ha detto: «Quello che accade all’interno del governo sono interna corpo ris, al di là delle facce del mini stro Morando che non possono
essere registrate agli atti parla mentari…».
2
Spieghiamo questo “interna corporis”,,, È latino, significherebbe «cose che stanno dentro il cor po» oppure le intimità, quindi i segreti, ciò che non può essere detto, specie in aula. In questo caso le interna corporis sono di vario tipo: la Camera ha prima di tutto stravolto il testo licen ziato dal consiglio dei ministri, così s’è perso parecchio tempo e in Senato la Commissione ha ri nunciato a concludere i lavori passando il testo direttamente all’aula. Ncd e Pd hanno proiet
Che cos’è il “maxiemendamento”? Si riduce la legge a un solo articolo che contiene tut te le disposizioni previste pri ma dell’emendamento. In questo modo si taglia la di scussione e la si chiude rapi damente, mettendo la fidu cia. Per Renzi è la trentaduesi ma fiducia, ed entro martedì, quando a votare la fiducia sa
LA CHIAVE
Renzi: «Abbiamo fermato l’assalto alla diligenza. E lasciato a bocca asciutta i vecchi appetiti» Padoan: «Provvedimento equilibrato ed efficace. L’Italia dimostra alla Ue di essere affidabile»
rà la Camera, saremo alla nu mero 33. Lamenti sul fatto che il Parlamento è stato esau torato a cui Renzi ha però fat to spallucce. Ha ragione Ren zi: hanno governato a botte di fiducia tutti i governi prece denti, Prodi, Berlusconi, Mon ti e Letta. Il Parlamento non sa più decidere da un pezzo. I decreti sono inevitabili.
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IL DOPO NAPOLITANO
Vendola apre «Al Quirinale votiamo Prodi se il Pd vuole»
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Cosa dice questa legge? Nella confusione gene rale crediamo di aver ca pito che non aumenterà il ca none Rai e che resta un tetto alla Tasi del 2,5 per mille (nel 2012 era dell’1 per mille). Gli artigiani senza dipendenti go dranno di un credito d’impo sta per l’Irap. La rete elettrica delle Ferrovie dello Stato sarà ceduta a Terna, 535 milioni saranno versati alle Poste, le elezioni regionali e locali del l’anno prossimo saranno ac corpate in un solo giorno, agevolazioni fiscali per chi, attraverso il cumulo, non su pera i 20 mila euro l’anno di reddito (regime dei minimi). Poi, per qualche ragione che non so spiegare, l’Iva sui pel let da riscaldamento è stata portata dal 10 al 22%, verse remo 10,5 milioni per contri buire alla manutenzione del sarcofago dell’ex centrale di Chernobyl, i dipendenti delle province saranno collocati da qualche parte nella pubblica amministrazione e se entro due anni non avranno trovato posto verranno messi in cassa integrazione con l’80% dello stipendio (si calcola che an dranno a casa 20 mila perso ne, ci sono proteste altissime con occupazioni di sedi, sin dacati sul piede di guerra, ecc.), le partecipate di piccole dimensioni saranno chiuse. Una grande insalata, come ve de, e ho citato solo una parte minima dei provvedimenti.
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Mamma mia. Però arriverà il Jobs Act e il risparmio energetico da 1517 miliardi in due anni. I tagli annunciati, inoltre, am montano a 16 miliardi. Però la spesa pubblica supera il 50% del bilancio dello Stato e in terventi spot come quelli con tenuti in questa legge non portano lontano: ci vorrebbe un ripensamento generale. Ma chi ha la forza per imboc care una strada simile? © RIPRODUZIONE RISERVATA
Nichi Vendola, 56 anni LAPRESSE
N
el balletto verso l’elezio ne dell’erede di Giorgio Napolitano, si inserisce Nichi Vendola, leader di Sinistra Ecologia Libertà. La sua richie sta: al Quirinale vada «un ele mento di speranza e fiducia in un Paese ormai estenuato». Dun que, «se il Pd vuole, dopo quattro votazioni possiamo eleggere Ro mano Prodi». Mentre, «se l’in quilino del Colle fosse il suggello del Patto del Nazareno, noi sare mo sulle barricate». Il centrode stra non gradisce: «In gioco non ci sono le primarie dell’Ulivo, bensì l’elezione del nuovo presi dente della Repubblica che deve essere necessariamente super partes», ribatte Forza Italia. Ven dola, del resto, è convinto che il Pd di Renzi e il centrodestra del Cav abbiano «inquinato» pesan temente la politica e vuole sicu rezze almeno sul Colle: per il lea der di Sel la Legge di Stabilità «è l’ultimo «colpo al cuore del wel fare» mentre «l’Italicum (al Se nato dal 7 gennaio, ndr) porterà ad un vicolo cieco». E poi, c’è Matteo Salvini, che «scommette sulle paure». CONFRONTO A proposito di Sal vini: il segretario della Lega Nord, in visita all’ex Villaggio Olimpico di Torino, occupato da centinaia di immigrati (conte stazioni ma nessun incidente), propone «un confronto tv con Renzi, su tasse, pensioni, immi grazione, semestre Ue». In sera ta, un altro attacco, alla «sanato ria a beneficio di coloro che met tono nei loro bar slot machine il legali», una «beffa per chi vive» la tragedia della ludopatia. f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA
NOTIZIE TASCABILI IL LEADER DE L’AVANA: «RISPETTO RECIPROCO»
ARRESTATE SEI PERSONE
IL PRESIDENTE ANM SABELLI: «PROPOSTE DEBOLI»
Appalti truccati Il sindaco di Trani finisce in manette
Corruzione, i magistrati al governo: «Bisogna agire, non basta stupirsi»
Avrebbe pilotato un appalto da oltre 2 milioni di euro per la vigilanza degli immobili comunali e richieste di assunzioni in una municipalizzata. Con queste accuse è stato arrestato il sindaco di Trani, Luigi Nicola Riserbato (centrodestra). Con lui in manette altre cinque persone. Sette gli indagati a piede libero.
Il magistrato Rodolfo Sabelli ANSA
«Al governo chiediamo meno stupore e scandalo e più determinazione». È stato Rodolfo Sabelli, presidente dell’Anm, a vibrare la nuova sferzata contro l’esecutivo che, dopo l’«ennesimo gravissimo scandalo», quello di Mafia Capitale, ha annunciato sulla corruzione — ad avviso delle toghe — solo proposte «deboli». Il disegno di legge licenziato dal consiglio dei ministri il 12 dicembre, con l’aumento delle pena da 4-8 a 6-10 anni e il limite al patteggiamento non basta, anzi può essere addirittura controproducente: «Noi speriamo che sia presentata una proposta di legge adeguata alla gravità di questo crimine, sempre più saldamente collegato ai fenomeni mafiosi». E, sulla prescrizione, Sabelli ribadisce la richiesta della magistratura: «Si interrompa dopo la sentenza di primo grado».
ERA SENZA EQUIPAGGIO IL CAMBIO DEL PAPA
PYONGYANG RISPONDE
Castro, messaggio a Obama: «Cuba rimarrà comunista»
Soccorsa in Sicilia Finita l’era Bertone nave alla deriva Tauran nominato con 800 migranti nuovo Camerlengo
Cyber-attacchi, la Corea del Nord: indagini con gli Usa
Cuba resta comunista. Lo ha detto il leader de L’Avana Raul Castro, “raffreddando” l’euforia dopo lo storico avvio della normalizzazione dei rapporti con gli Usa. Il Paese «non cambierà il suo sistema politico — dice Castro — del resto non abbiamo mai chiesto agli Usa di cambiare il suo sistema. L’unico modo per avanzare è il rispetto reciproco». Cuba intende accelerare le riforme economiche ma l’abolizione dell’embargo è «una strada lunga e difficile»: Castro invita il presidente Usa Barack Obama a usare lo strumento a sua disposizione degli «ordini esecutivi». Da gennaio il Congresso Usa sarà in mano ai repubblicani che hanno gli strumenti per bloccare, o almeno per ostacolare a lungo, una svolta che osteggiano.
La guardia costiera è intervenuta, ieri, in soccorso di un mercantile con a bordo 800 migranti siriani, a circa 100 miglia dalle coste siciliane. Il cargo navigava senza equipaggio, che aveva abbandonato la nave dopo aver inserito il pilota automatico. Il team della Capitaneria di Porto è salito sul mercantile e ne ha così ripreso il controllo.
La Corea del Nord passa al contrattacco. Dopo le accuse lanciate dagli Usa di essere dietro ai cyber-attacchi lanciati alla Sony per il film satira sul dittatore Kim Jong-Un, Pyongyang sostiene di non c’entrare nulla. La proposta è di un’inchiesta congiunta con Washington per identificare gli hacker. La Sony, intanto, pensa al web per far uscire il film.
Scolari a L’Avana, accanto a ritratti di Che Guevara e Fidel Castro AP
Il cardinale Tarcisio Bertone non è più il Camerlengo di Santa Romana Chiesa: Papa Francesco ha nominato al suo posto il cardinale Jean Louis Tauran, 71 anni, storico ministro degli esteri di San Giovanni Paolo II ed attuale presidente del dicastero per il dialogo interreligioso. Suo vice è monsignor Giampiero Godler. Il Camerlengo deve
Jean Louis Tauran, 71 anni ANSA amministrare i beni temporali quando il Papa è assente e, soprattutto, presiedere la sede vacante alla morte del Santo Padre o, come accaduto con Benedetto XVI, in caso di sua rinuncia al soglio pontificio.
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DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
Napoli, botte ai bambini Denunciate due maestre
NATALE CON I TUOI
1Decisive le telecamere in un asilo di Portici. Chiesto il rinvio a giudizio
Feste senza viaggi A casa in 48 milioni Ma cresce la spesa
Schiaffi e pizzicotti e in un caso un piccolo a testa in giù nel passeggino
1Il 61% non parte
quartiere Bellavista, all’inizio dell’anno ha cambiato gestio ne. I genitori dei bambini coin volti hanno presentato una dettagliata denuncia dopo la scoperta delle violenze.
Daniele Vaira @danvaira
S
chiaffi, pizzicotti, pasti serviti sui banchi. Perfi no un bimbo tenuto a te sta in giù nel passeggino: due insegnanti di un asilo privato di Portici nel Napoletano sono state denunciate per maltrat tamenti aggravati ai danni di alcuni bambini di età compre sa tra i sei mesi e i due anni. Secondo gli elementi raccolti le maestre avrebbero percosso i piccoli affidati alle loro cure, tenendoli a volte in condizioni di carenza igienica. I bambini in alcuni casi venivano adagia ti sui pavimenti dei bagni in at tesa del cambio del pannolino, e non venivano lavati. LA SEGNALAZIONE Sono un dici i piccoli di età compresa tra sei mesi e due anni che avrebbero subito maltratta menti: giocattoli lanciati sul volto dei bambini, e c’è perfino il caso di un piccolo tenuto fer mo, «incastrandolo» tra un banchetto e una parete. Le in dagini sono partite dopo una segnalazione anonima giunta via mail. La successiva instal lazione di microcamere in cin que locali dell’asilo ha permes so di acquisire i riscontri sulla base dei quali il pm Giuseppe
Il frame di una microcamera che testimonia le violenze nell’asilo di Portici
Cimmarotta della procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio delle due indagate, S.G., oggi sospesa dal servizio, e M.C., che è, invece, alle di pendenze di una scuola pub blica in Toscana dopo aver vin to un concorso. Una segnala zione sull’accaduto è stata inoltrata alla direzione scola stica regionale competente. I casi di maltrattamenti conte stati risalgono all’aprile scor so. L’asilo, che si trova nel
RViolenze sui bimbi dai sei mesi ai due anni. L’inchiesta partita grazie a mail anonima
LE REAZIONI Sui social network è scoppiata la rabbia degli internauti, e centinaia sono stati i commenti sulla vi cenda con critiche e insulti alle due maestre. «Quando si han no dei bambini in custodia si dovrebbe sempre tenere un comportamento esemplare», uno dei tanti. «Dovrebbero es sere licenziate in tronco, è un comportamento disumano, sperando che la giustizia sia rapida». L’episodio ha risve gliato anche il mondo della po litica: diversi gli esponenti che hanno chiesto l’installazione delle telecamere nelle scuole oltre ai test attitudinali per gli insegnanti. Tra i più battaglieri Nunzia De Girolamo la capo gruppo di Area Popolare (Ncd Udc), che ha rilanciato una sua proposta di legge: «Credo sia giunto il momento che le tele camere diventino uno stru mento di prevenzione e un de terrente per certe azioni. I bambini hanno diritto alla loro sicurezza fisica e mentale, la privacy non può essere un pa ravento». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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n Paese diviso fra chi ha non ha perso il be nessere e chi soffre la crisi. O, forse, un unico Pae se che fatica ad arrivare a fi ne mese ma intravede timidi segnali di ripresa. È ciò che sembra emergere dai dati sulle vacanze di fine anno di Federalberghi e di Confturi smoConfcommercio. Da un lato, 48 milioni di italiani resteranno a casa per Natale e Capodanno e il 61% di loro lo farà per problemi econo mici. Si muoveranno 11,8 milioni di persone, 1,6% ri spetto al 2013 (quando il ca lo era stato doppio, 3%). Eppure, paragonato al 2013, il giro d’affari è previ sto in crescita del 12%, con una spesa per le vacanze na talizie che potrebbe arrivare a 7,8 miliardi di euro e — so prattutto — quel 12% è «completamente frutto del l’impennata di italiani che si recheranno all’estero, sia sulla scia della riapertura del mercato del Mar Rosso, sia attratti dalle grandi capi tali europee», specifica Fe deralberghi. Che calcola un giro d’affari di 4,7 miliardi spesi in Italia (+4% rispetto al 2013) e di 3,1 miliardi per
IN GRUPPO Ma il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, bussa alla porta del governo: «La domanda interna langue, ci vediamo negare anche gli strumenti necessari per inter cettare la clientela internazio nale. I costi di gestione, il peso della burocrazia e la pressione fiscale salgono». Le associazio ni dei consumatori rincarano la dose: «Si taglia in tutto il comparto relativo al Natale — spiega Carlo Rienzi, presidente del Codacons — Le vendite re gistrano un andamento negati vo, con una riduzione media del 5% rispetto allo scorso an no e una contrazione genera lizzata dei consumi, pari a circa 500 milioni sul 2013». Eppure ConfturismoConfcommercio indica spiragli di ottimismo: una famiglia su due dichiara di volersi concedere una vacanza in gruppo, in famiglia o con gli amici, nei prossimi tre mesi. Se la crisi si attenua. f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tabaccaio ucciso ad Asti: continua la caccia ai 2 killer
La madre di Loris «Con me in cella, morto due volte» «Mio figlio è stato ucciso due volte: la prima quando per mano dell’assassino ha smesso di vivere, la seconda quando mi hanno arrestata e messa in carcere come colpevole del suo omicidio». È quello che ha detto Veronica Panarello, la madre del piccolo Loris, al proprio avvocato Francesco Villardita dopo i funerali del figlio ai quali non ha preso parte. La donna è stata trasferita, intanto, dal carcere di Catania a quello di Agrigento. Nel frattempo il marito Davide Stival è intervenuto, attraverso il suo legale, sulla questione del cuscino di fiori di Veronica lasciato fuori dalla chiesa il giorno dei funerali del figlio. «Non è stata una mia scelta».
per la crisi. Boom di mete all’estero
i viaggi all’estero (+27,5%). Nel frattempo, Confturismo Confcommercio, in collabora zione con l’Istituto Piepoli, re gistra un incremento della pro pensione degli italiani al viag gio (l’indice cresce da 55 a 58 su 100 in un mese): è quasi ai massimi da maggio e recupera un livello «sufficiente» rispetto alla significativa flessione del l’ottobre scorso.
ALTRE SCOSSE IN TOSCANA: SI DORME FUORI
Lo sciame sismico che ha colpito la Toscana si è fatto sentire anche ieri: in particolare, nella notte tra venerdì e sabato, con «una sessantina di scosse lievi, ma solo 4 superiori ai 3 gradi», secondo la Regione Toscana. Nel Chianti, dove è stato localizzato l’epicentro, quasi 200 persone hanno trascorso la notte nelle brandine dentro centri sportivi (foto LaPresse). Altre hanno dormito in auto. Il totale delle scosse supera intanto quota 200.
«Ormai non si vive in pace da nessuna parte», dicono alla periferia di Asti, dove venerdì sera un rapinatore ha ucciso con due colpi di pistola il tabaccaio Manuel Bacco, 37 anni. Davanti al negozio dell’uomo, amici e conoscenti hanno deposto mazzi di fiori. Ma non c’è traccia dell’auto bianca usata per la fuga dai due banditi (il complice sarebbe rimasto sulla porta). Carabinieri e polizia hanno organizzato posti di blocco oltre 60 uomini impegnati - e una ventina di testimonianze hanno permesso di tracciare gli identikit. Si sospetta che i malviventi, giovani e forse con altri complici, siano italiani, professionisti del crimine. La
dinamica della sparatoria è sotto esame: al momento del tentativo di furto (i banditi sono fuggiti senza rubare l’incasso, di circa 200 euro), il titolare ha reagito, per proteggere la moglie Cinzia, ma il ladro ha immediatamente fatto fuoco. Una pallottola avrebbe raggiunto Bacco al cuore, senza lasciargli scampo. Sul posto sono stati trovati due bossoli di una pistola semiautomatica, calibro 765. «Fare il tabaccaio è ormai un mestiere pericoloso», osserva il presidente nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Risso, che sottolinea anche «l’insicurezza nella quale siamo costretti a lavorare per raccogliere soldi non nostri ma dello Stato».
AltriMondi R
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
VITTIMA DEGLI HACKER
OTTO IDEE DA METTERE SOTTO L’ALBERO
Madonna corre ai ripari Dopo il furto pubblica sei brani del nuovo cd
«A TV Sky Online Magic App: 90 giorni di cinema, serie tv e show da vedere in streaming sul web (39 euro)
VOLANTE Il Parrot Rolling Spider è un drone ultra-compatto guidato dallo smartphone (99 euro)
CESTO PER GOLOSI Da ordinare online, il box con i prodotti italiani: il sito è www.primotaglio.it (60 euro)
VIDEOGAME Il videogioco per le ragazzine, da Nintendo, «Violetta: Musica e Ritmo» (20 euro)
HI-TECH Universal Grab di Meliconi, trasforma i tablet in schermi da tavolo o da muro (30 euro)
ADOZIONE Con una donazione al Wwf adotta una tigre o un panda: assieme al certificato a casa arriva un peluche
MADE IN ITALY Smemoranda e Eataly insieme per un’agenda che rispetta l’ambiente (11-15 euro)
BOLLICINE IN ROSA La bottiglia di champagne Lanson Rose Label con la sua «pochon» rosa (36 euro)
Dal drone al cestino doc Quest’anno il regalo è last minute e low cost
tebook appena nata dalla colla borazione con Smemoranda: utile e “trendy”. Chi cerca una proposta solidale, potrà sceglie re quella del Wwf: basta fare una donazione online per adot tare a distanza un cucciolo. In regalo arriverà a casa, assieme al certificato di adozione, un peluche della specie animale scelta. Per i più piccoli l’ultima tentazione è Xeno, robot inte rattivo di Giochi Preziosi: dor me sotto il letto, ha bisogno di affetto (costa 99 euro). Si può guardare in casa Disney, poi. La regina del merchandising è di certo Violetta. Tra le ultime pro poste dedicate all’idolo delle ra gazzine, il videogioco per Nin tendo Violetta: Musica e Ritmo. Oppure si può scegliere il nuovo Kindle di Amazon (ereader da 59 euro) che consente ai genito ri di creare profili personalizza ti per i figli e stabilire obiettivi di lettura. Ma il regalo del mo mento per grandi e piccini è senz’altro un drone. Ce n’è tan tissimi pronti a decollare e per ogni tasca. Proponiamo, per esempio, il Parrot Rolling Spi der, entry level di ottimo livello. Consigli a cura della redazione Altri Mondi
1Qualche consiglio per i ritardatari, tutto entro i 99 euro
E per chi sceglie il solidale: si adotta un cucciolo a distanza
L
a crisi non smette di mor dere, i consumi continua no a scendere (sei milioni d’italiani non riceveranno nep pure un regalo, stima Confeser centi) e i saldi, nella disperazio ne dei negozianti, anticiperan no al 3 gennaio, ma Natale è sempre Natale... La corsa al do no dell’ultima ora, dunque, sta volta potrebbe essere ancora più affollata. Ecco un piccolo elenco di suggerimenti per ri tardatari che non vogliono spendere più di 100 euro. IN TV E ONLINE Difficile che la sci scontenti ricevere un abbo
namento ai canali tv a paga mento: Mediaset e Sky si danno battaglia a caccia di nuovi clien ti. La prima propone Premium for Christmas, tre mesi di abbo namento a tutti i programmi, l’altra risponde con Sky Online Magic App, 90 giorni di cinema, serie tv e show da vedere in streaming sul web. Le confezio ni si comprano ovunque, i prez zi sono identici. I consumi sono in picchiata, resiste solo l’hite ch, ecco perché cresce a dismi sura l’offerta di accessori. Un’idea per tutte, la Universal Grab di Meliconi (quella che riempì le case italiane di “gusci”
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per telecomandi) per trasfor mare i tablet in schermi da tavo lo o da muro. Per restare sul l’online, basta collegarsi al neo nato www.primotaglio.it per ordinare buon cibo made in Italy, prodotto poche ore prima della consegna (le “box” natali zie fanno ancora in tempo ad arrivare per il 24). Alla mala pa rata, presentarsi con una bella bottiglia di champagne è come far gol in zona Cesarini. Noi sce gliamo il Lanson Rose Label, magari con la sua pochon in neoprene: rosa come la Gazzet ta. A proposito di mangiare, nei negozi Eataly si acquista la no
vrei voluto pub blicare il mio nuovo singolo Li ving for love il giorno di San Valentino 2015 e il resto del l’album in primavera. E avrei preferito che i miei fan potessero ascoltare le ver sioni definitive delle mie canzoni anziché gli abbozzi che sono cominciati a circo lare. Ma è andata così: con siderate queste sei canzoni come un regalo di Natale». Madonna decide con una mossa a sorpresa di rispon dere al furto informatico su bito qualche giorno fa, quando sono stati pubblicati su Internet tredici brani del suo nuovo disco, già a uno stadio avanzato di lavora zione. Ieri, l’annuncio: sei canzoni sono da subito di sponibili su iTunes Store e si
possono scaricare acquistan dole singolarmente o preno tando l’album, in uscita nella prima settimana di marzo del 2015. Dopo la diffusione illega le sul web, la reazione di Miss Ciccone è stata furibonda: «Uno stupro alla mia arte, è ter rorismo», aveva scritto la pop star. Per Madonna si tratta del tredicesimo disco: si intitolerà Rebel Heart e conterrà 19 can zoni. I brani disponibili sono Bitch I’m Madonna (con la rap per Nicki Minaj), Unapologetic bitch, Illuminati, Living for love, Devil Pray e infine Ghosttow. Intanto, l’artista americana starebbe pensando a un tour mondiale nel 2015 per celebra re i 30 anni di Like a Virgin con una serie di concerti a suppor to del nuovo album. «Sarà un tour speciale», avrebbe riferito una fonte al Daily Mail.
ADDIO ALLA LISI: «VADO DA PAPÀ» «Avevi l’energia di una pischella», ha detto uno dei nipoti di Virna Lisi per salutare l‘attrice scomparsa mercoledì e di cui ieri, a Roma, si è celebrato il funerale. Le parole più toccanti in un giorno in cui tanta gente comune e volti noti (dal presidente del Coni Giovanni Malagò ad attori come Gabriel Garko, Franco Nero e Margherita Buy) hanno onorato la Lisi. «Non immaginavo tanto affetto», ha detto il figlio, Corrado Pesci che ha svelato le ultime parole della madre: «Vado in cielo da papà» (foto LaPresse).
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DOVE GLI ANIMALI SONO PREZIOSI. ELETTA CATENA PET DELL’ANNO!
OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI
CONSIGLI
21/3 - 20/4 ARIETE
21/4 - 20/5 TORO
21/5 - 21/6 GEMELLI
22/6 - 22/7 CANCRO
23/7 - 23/8 LEONE
24/8 - 22/9 VERGINE
7
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6-
6-
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5,5
Luna e Giove realizzano i vostri desideri. Nel lavoro, in fatto di soldi e di amore. La forma fisica pretende movimento, fatica, sudore. Anche suino.
Il vostro umore è cupo, ma shopping e lavoro appaiono favoriti. Strategie machiavelliche riescono: portafogli, immagine e sudombelico ringraziano mucho.
Avete voglia di azzannare il perone di chiunque. Specie di quelle amebe che v’ostacolano. Ignoratele e fornicate, se potete. Spese azzeccate e godute.
Siete elettrici. E se v’infilassero la spina nel naso (o altrove) accendereste le luci dell’albero. Calma. E appagate the irrefrenabil suin che vive in voi.
La Luna vi fa ottenere molto. Nel lavoro e negli affetti. Ma sta per venirvi una panza come un panettone magnum: ci vuole sport. Sudombelico skizoide.
È piacevole come un attacco di sciatica poco prima di fornicare, la Luna. E paventa liti, polemiche, spreco di soldi. Evitateli, per il vostro bene.
23/9 - 22/10 BILANCIA
23/10 - 22/11 SCORPIONE
23/11 - 21/12 SAGITTARIO
22/12 - 20/1 CAPRICORNO
21/1 - 19/2 ACQUARIO
20/2 - 20/3 PESCI
7+
6,5
8
5,5
7-
5,5
In un vortice d’impegni, vi muovete con baldanza e gaiezza. Gli amici v’aiutano, la zona sudombelicale s’addobba a festa e riceve doni suini.
GAZZA METEO
a cura di ILMETEO.IT
Gli incassi rincuorano, le spese sono convenienti e azzeccate. Ma l’ormon diventa un cicinìn di bocca buona: lo «ndo cojo cojo» non vi giova.
OGGI Milano MAX 6° MIN 3°
Nuovi entusiasmi esaltano la vostra domenica, che emana afror di suino. E la fortuna giunge anche dove doveste rivelarvi delle big pipp.
Roma
MAX 15° MIN 7°
Ideate, architettate, pianificate, senza deprimere tutta la CEE con le vostre lagne. E state lontani dalle lagne altrui. Sudombelico d’eccelsa abilità.
DOMANI Milano MAX 6° MIN 3°
Roma
MAX 15° MIN 7°
La Luna vi dà vigore. Pure suino. Ma niente azzardi nel lavoro e nello sport. Lo stress prenatalizio vi fa venir voglia di emigrare a Sumatra. Esagerati.
La stanchezza, il lavoro, lo shopping vi fan venir gli zebedei a forma di cometa, coda compresa: self control auspicasi. C’è pure scarsa fantasia suina.
DOPODOMANI Milano Roma MAX 6° MIN 3°
MAX 15° MIN 7°
LO SPORT IN TV cALciO
«IL VOLO» NATALIZIO
I TRE TENORINI SI ESIBISCONO AL SENATO Saranno i tre giovani tenori italiani de «Il Volo» i protagonisti del XVIII Concerto di Natale del Senato. Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble eseguiranno, nell’Aula di Palazzo Madama, famosi brani natalizi e grandi classici del panorama musicale internazionale. Saranno accompagnati dall’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta. DA VEDERE OGGI SU RAI1 ALLE 12.20
ViLLArreAL depOrTiVO Liga 12.00 - Fox sports VerOnA - chieVO serie a 12.30 - sky supErcaLcio, sky caLcio 1, Mp caLcio mArsigLiA - LiLLe Ligue 1 14.00 - Fox sports 2 newcAsTLe sunderLAnd premier League 14.30 - Fox sports ATALAnTA - pALermO serie a 15.00 - sky caLcio 4, Mp caLcio 3 FiOrenTinA- empOLi serie a 15.00 - sky caLcio 1, Mp caLcio 2 sAmpdOriA - udinese serie a 15.00 - sky caLcio 3 TOrinO - genOA serie a 15.00 - sky caLcio 2, Mp caLcio 1 LiVerpOOL - ArsenAL premier League 17.00 - Fox sports FriBurgO - hAnnOVer Bundesliga 17.30 - sky caLcio 9
inTer - LAziO serie a 20.45 - sky sport 1, sky caLcio 1, Mp caLcio
FOOTBALL AmericAnO
ArizOnA cArdinALs seATTLe seAhAwks NFL 2.00 - Fox sports 2
AThLeTic BiLBAO ATLeTicO mAdrid Liga 21.00 - Fox sports BOrdeAux - LiOne Ligue 1 21.00 - Fox sports 2
cOppA deL mOndO staffetta Femminile 4 x 5 km 10.30 - rai sport 2
BAskeT
sci ALpinO
ViTAsneLLA cAnTù reYer umAnA VeneziA serie a 12.00 - rai sport 2 AceA rOmA eA7 miLAnO serie a 20.30 - rai sport 1
BiAThLOn
cOppA deL mOndO 15 km maschile con partenza in linea. 13.30 - Eurosport
cOmBinATA nOrdicA
cOppA deL mOndO Hs 96. Da ramsau, austria 15.30 - Eurosport 2 cOppA deL mOndO Gundersen 10 km. 15.30 - Eurosport 2
sci di FOndO
cOppA deL mOndO slalom maschile 1a manche. Dalla Val Badia, italia 9.15 - Eurosport, rai sport 1 cOppA deL mOndO Gigante femminile. Dalla Val d’isere, Francia 10.30 - rai sport 1 cOppA deL mOndO slalom maschile 2a manche. Dalla Val Badia, italia 12.30 - rai sport 1
Tennis
The mATch FOr AFricA Dalla svizzera 20.00 - sky sport 3
VOLLeY
energY T.i. – mOdenA VOLLeY superLega maschile 17.00 - rai sport 1
40
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DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA
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