Gazzetta 20141221

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domenica 21 dicembre 2014 anno LXX - numero 51 euro 1,40 lunedi 23 settembre 2015 anno 123 numero345 euro 1,40

(%&&!##% ($'" IL COMMENTO di Sebastiano Vernazza

Immenso Carlo E’ suo il mondo e pure il record

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OCCHIO, INZAGHI STA CRESCENDO A settembre di due anni fa Pippo Inzaghi e Massimiliano Allegri litigarono di brutto al centro Vismara di Milano. Inzaghi allenava gli Allievi del Milan, Allegri la prima squadra. «Vuoi prendermi il posto, eh?»,urlò Max. «Certo, e farò anche meglio!», rispose SuperPippo. Seguì pace raffazzonata in sede.

Il Real supera il San Lorenzo 2-0: è il 18° titolo internazionale, come Milan e Boca La festa di Ancelotti e del Real Madrid con la Coppa

RICCI ALLE PAGINE 22-23 Alessio Cerci, 27 anni, attaccante dell’Atletico Madrid

L’ARTICOLO A PAGINA 19

MILAN ROCCIOSO: 0-0 ALL’OLIMPICO

L’ANALISI di Andrea Schianchi 19

REAL, UNA VITTORIA ANCHE ITALIANA C’è un italiano sul tetto del mondo, si chiama Carlo Ancelotti, e in questi tempi grigi per il calcio di casa nostra la notizia è un’iniezione di allegria e di orgoglio. L’ARTICOLO A PAGINA 19

STORIE DA NON PERDERE 1 LO STOP NATALIZIO

La A va in vacanza Quanti incroci fra Dubai e Maldive VELLUZZI A PAGINA 17

2 I MOTIVI: STAFF E IBRIDO

Briatore spiega il divorzio Alonso-Ferrari

AHI ROMA PIPPO GODE (CON ALLEGRI)

Ai giallorossi viene negato un rigore, ma la prova è opaca pure in 11 contro 10. La Juve torna a +3. Inzaghi entusiasta: «Al passo con i migliori» BIANCHIN, CECCHINI, FROSIO, GOZZINI, LICARI, OLIVERO, PASOTTO, PUGLIESE, STOPPINI DA PAGINA 2 A PAGINA 7

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

Il tecnico traccia l’identikit di due esterni e un regista. Stasera sfida la Lazio e Lotito, con il quale non ha feeling. Duello Palacio-Klose: la finale mondiale e poi sono spariti BERARDINO, BREGA, CIERI, TAIDELLI ALLE PAGINE 12-13

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DOMANI SUPERCOPPA

Dai veleni di Pechino a Doha Marchisio-Hamsik la chiave di Juve-Napoli DELLA VALLE, MALFITANO ALLE PAGINE 8-9

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SICUREZZA

Contrordine di Alfano Nelle gare a rischio la Polizia torna negli stadi

3 EGUAGLIATO POPOV

9 771120 506000

RILANCIO INTER MANCINI BATTE TRE COLPI: CERCI LENNON E LUCAS

De Jong, tentando di contrastare Gervinho, tocca di mano: è rigore

CREMONESI A PAGINA 29

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MONDIALE PER CLUB: TRIONFA ANCELOTTI

Orsi re dei 50 sl Abbassa ancora il primato italiano

CATAPANO A PAGINA 16

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ARCOBELLI A PAGINA 34

IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI Clinton in soccorso di Conte: «Non è vero che gli stage non sono importanti»

RISULTATI & CLASSIFICA 16a GIORNATA

Il Sassuolo scappa Cesena, pari al 94’ GIOVEDÌ CAGLIARI-JUVENTUS NAPOLI-PARMA IERI SASSUOLO-CESENA ROMA-MILAN OGGI (ORE 15) VERONA-CHIEVO (ORE 12.30) ATALANTA-PALERMO FIORENTINA-EMPOLI SAMPDORIA-UDINESE TORINO-GENOA INTER-LAZIO (ORE 20.45) JUVENTUS* ROMA* NAPOLI* LAZIO SAMPDORIA GENOA MILAN* FIORENTINA UDINESE PALERMO *Una partita in più

39 36 27 26 26 26 25 23 21 21

INTER SASSUOLO* VERONA EMPOLI TORINO ATALANTA CHIEVO CAGLIARI* CESENA* PARMA* (-1)

1-3 2-0 1-1 0-0

20 20 17 16 14 14 13 12 9 6

SUPERG: L’AZZURRO SECONDO IN VAL GARDENA TIENE TESTA AL NORVEGESE

Paris dietro Jansrud: «Posso superarlo» MOLINARO A PAGINA 30

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Serie A R Anticipi 16a giornata

Pippo e il Milan sono Allegri Regge il muro, piccola Roma

1A Garcia manca

un rigore, ma la prova dei suoi è stata opaca: Juve a +3. Inzaghi si è difeso bene anche in 10, tirando in porta più degli avversari A destra il grande intervento di Diego Lopez, 33 anni, su Gervinho, 27, al 47’ s.t.

Fabio Licari ROMA

A

lla fine vince la Juve. Il Cagliari giovedì non s’era opposto, ieri il Mi­ lan ha «restituito» ai biancone­ LIVERANI ri quello che la Sampdoria ave­ va tolto. E la classifica ritorna quella di prima: Roma di nuo­ vo a ­3, aspettando la probabile ripartenza dell’altalena con il 2015. Ai punti il pari ci sta tut­ to, primo 0­0 della stagione al­ l’Olimpico (l’ultimo risa­ liva a marzo LA CIFRA contro l’In­ ter), secondo stop consecu­ tivo dopo il 2­2 con il Sas­ suolo. Ma si I punti della Roma in A discuterà a nel 2014, ben 15 meno lungo del ri­ gore non visto della Juventus da record da Rizzoli (e Sono 7 le sconfitte 2014, s o p r a t t u t t o contro le 2 della Juve dall’arbitro di porta Massa) per quel folle col­ po di mano di De Jong in area. Moviola o meno, era il 31’ e avrebbe cambiato la partita, sì, ma forse non la Roma. Quella vera, quella che impressiona per ampiezza di gioco, ritmo, tagli e aggressività, ieri non s’è proprio vista: lenta, imprecisa sotto rete, addirittura incapace di superare un Milan timido ma che, visti gli impacci cre­ scenti dei rivali, ha preso lenta­ mente coraggio e resistito pur nell’ultima mezz’ora in dieci (espulso Armero). Forse Gar­ cia avrebbe potuto aggiustare qualcosa, prima di un dispera­

nal Board non sembra ancora propenso. Non serve il replay, invece, per valutare l’espulsio­ ne di Armero al 25’ del secondo tempo: già ammonito, il co­ lombiano entra un po’ sgrazia­ to e con le mani colpisce il pal­ lone. Non è compensazione, ci mancherebbe.

80

De Jong, tentando di contrastare Gervinho, tocca di mano: è rigore

to quanto inutile assalto finale. Forse mai come in queste occa­ sioni si sente la mancanza della qualità di Pjanic. RIGORE ED ESPULSIONE Il ri­ gore, però, c’è. E sembra evi­ dentissimo anche dalle tribu­ ne, quando l’angolo di Florenzi piomba nell’area piccola. Ap­ profittando della confusione tra le tante teste che si incrocia­ no, o magari per un gesto d’istinto, De Jong allunga il braccio e scaraventa la palla sul fondo. Rizzoli vede rimessa per il portiere quasi fosse stato Gervinho a toccare, l’arbitro di

porta Massa non ci fa una bella figura e finisce tutto qui. O me­ glio, comincia tutto qui. La comprensibile polemica per quello che avrebbe potuto es­ sere (rigore e «rosso»). E la querelle sulla moviola in cam­ po. In teoria questo era un caso valutabile a video, in quanto il gioco era fermo e Garcia avreb­ be potuto chiedere uno dei due «challenge» concessi all’allena­ tore (secondo il progetto Blat­ ter). Siamo sinceri: applicare questa tecnologia, ben più complessa di quella su «gol fantasma», sarà comunque complicatissimo e l’Internatio­

ROMA, QUANTI LIMITI Ridur­ re il tutto agli episodi da movi­ ola sarebbe però ingiusto. La Roma non sa reagire all’ingiu­ stizia, mentre il Milan anche in dieci sa difendersi. Que­ stione di testa. Quella dei giallorossi, fin dall’inizio, è meno concentrata del solito. Sarà che il Milan sembra una pratica da li­ quidare in fretta, sarà che non sempre le parole di Garcia possono sortire l’effetto spera­ to, ma si capisce subito che qualcosa non quadra. Si capi­ sce da come, dopo neanche un minuto, il centrocampo lasci ti­ rare Honda da fuori e, sulla re­ spinta di De Sanctis, nessuno della difesa sia più veloce di Poli (altra parata). E si capisce

Sotto Francesco Totti, 38 anni, 11 presenze e 2 reti in questo campionato AP

ancora da come, superato il piccolo choc, il gioco si sviluppi con eccessiva lentezza. Non c’è spinta dalla fasce, per esempio: né Maicon riesce a sovrapporsi né Holebas è mai un pericolo. Ma soprattutto non c’è il solito predominio a centrocampo do­ ve De Rossi è ancora sotto rit­ mo, Keita soffre lo spostamen­ to sulla mezzala e Nainggolan non riesce ad avere la meglio sull’inesauribile Poli. Manovra che passa per linee orizzontali e non è mai innescata in attac­ co: Totti perde troppi palloni, mentre Florenzi (preferito a Ljajic: perché?) alterna una paio di belle iniziative a tanti errori, sempre in cerca del suo vero ruolo. MILAN DIFESA ONESTA Non è che il Milan sia questo spetta­ colo. Boutade berlusconiane a parte, la sua rosa è ben lontana da quella giallorossa e il gioco, con tutto il rispetto, è da pro­ vinciale. Primo obiettivo, non prenderle, e chi vivrà vedrà. Inzaghi non sceglie l’albero di Natale ma un presunto 4­


DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

LA MOVIOLA di LUCA BIANCHIN

GIÙ LE MANI DE JONG, ERA RIGORE. FUORI ARMERO: OK Roma-Milan è un gioco di mano: gira attorno alle... manate su palla. Subito l’episodio principale: cross al 31’, Gervinho in area non colpisce ma De Jong allunga la mano e - citando il regolamento - fa un «movimento in direzione del pallone». Era rigore, Rizzoli ha sbagliato. Poi l’altro episodio: il secondo giallo ad Armero. Premesso che il primo è giusto - ferma un contropiede di Totti - sul secondo si discute. Keita alza la palla per saltare Armero, che allunga le braccia e tocca. Giallo giusto perché da un paio d’anni si ritiene che un giocatore debba essere ammonito se ferma un auto-passaggio aumentando il volume del corpo o allargando il braccio. La volontarietà qui non importa. Altro? Sì, tanti gialli corretti e un rigore non dato per una manata di Poli: il braccio non va verso la palla. In più, una doppia trattenuta Mexes-Destro. Rizzoli fischia pro-Milan: forse troppo, ma non era rigore.

ROMA

0 0

ROMA (4-3-3) De Sanctis; Maicon (dal 36’ s.t. Torosidis), Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Keita, De Rossi (dal 29’ s.t. Destro), Nainggolan; Florenzi (dal 21’ s.t. Ljajic), Totti, Gervinho. PANCHINA Curci, Lobont, Emanuelson, Somma, Cole, Strootman, Paredes, Iturbe, Borriello. ALLENATORE Garcia. CAMBI DI SISTEMA 4-2-3-1 dal 29’ s.t. ESPULSI nessuno. AMMONITI Maicon, Florenzi, De Rossi per g.s.; Destro per c.n.r.

MILAN

MILAN (4-3-3) Diego Lopez; Bonera, Mexes, Zapata, Armero; Poli (dal 36’ s.t. Muntari), De Jong, Montolivo; Honda (dal 27’ s.t. Alex), Menez (dal 43’ s.t. El Shaarawy), Bonaventura. PANCHINA Abbiati, Agazzi, Zaccardo, Albertazzi, Essien, Saponara, Torres, Niang, Pazzini. ALLENATORE Inzaghi. CAMBI DI SISTEMA 3-5-1 dal 25’ s.t.; 4-4-1 dal 27’ s.t. ESPULSI Armero per doppia ammonizione al 25’ s.t. (g.s. e c.n.r.) AMMONITI De Jong per g.s., Mexes per c.n.r.

ARBITRO Rizzoli di Bologna. NOTE Paganti 19.448, incasso 1.174.101 euro; abbonati 27.172, quota 594.358 euro. Tiri in porta 6-7. Tiri fuori 2-2. Angoli 65. In fuorigioco 1-2. Recuperi 0’ p.t., 5’ s.t.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

1Bonera bravo a destra e a sinistra 1Armero

LE RESPINTE DIFENSIVE DI MEXES-ZAPATA

I CONTRASTI DEI DIFENSORI*

29’ Gervinho slalomista Serpentina dell’ivoriano, che salta mezza difesa e tira: altra bella parata di Diego Lopez 38’ Mexes all’improvviso Destro da 35 metri del francese, De Sanctis vola all’incrocio e devia in angolo

PALLE RECUPERATE DAI DIFENSORI Maicon (Roma)

I DUELLI DI TESTA VINTI DA MEXES-ZAPATA

Manolas (Roma) Holebas (Roma)

12’ Ancora Milan Rossoneri più intraprendenti: Bonaventura converge e calcia secco, trovando la risposta a terra di De Sanctis 21’ Garcia prova a cambiare qualcosa Roma in difficoltà, Garcia toglie Florenzi e inserisce Ljajic 25’ Rosso per Armero Seconda ammonizione per il colombiano (nella foto), che tocca di mano un pallone calciato da Keita 28’ Inzaghi corre ai ripari In inferiorità numerica, il Milan è costretto a coprirsi: fuori Honda, dentro Alex 29’ Roma a trazione anteriore Fuori De Rossi, appena ammonito: al suo posto, entra Destro 36’ Cambiano gli uomini, non i moduli Nel Milan, fuori Poli e dentro Muntari. Nella Roma, esce Maicon ed entra Torosidis 47’ Diego Lopez è un muro Gervinho chiede e ottiene il triangolo con Yanga-Mbiwa: assist di tacco per l’ivoriano, il portiere chiude bene

6 5 5 5

Yanga-Mbiwa (Roma)

5

GDS

DATI OPTA

fIL TEMA

LA DIGA CHE NON TI ASPETTI

Inzaghi, che difesa Zero gol presi in 180’ e Mexes fa il leader ROMA

6’ Poca potenza Appoggio involontario di petto di Honda per Menez: troppo debole il diagonale per impensierire De Sanctis

9

Armero (Milan) Bonera (Milan)

Marco Pasotto

SECONDO TEMPO

1

* Bonera-Mexes-Zapata-Armero

14’ Punizione di Totti Il capitano della Roma cerca la porta su punizione, ma la parabola del numero 10 non si abbassa

26’ Diego Lopez presente Sassata di Totti su punizione, il portiere del Milan respinge a mani aperte

PERSI

6

2’ Milan pericoloso Honda ci prova di sinistro da fuori, De Sanctis respinge corto ma è bravo a bloccare la seconda conclusione di Poli

21’ La Roma insiste Assist di Totti per Florenzi che stoppa e calcia, colpendo l’esterno della rete complice la deviazione di Diego Lopez

rinato dopo la panchina 1Diego Lopez fa il resto

VINTI

PRIMO TEMPO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3­3 con Bonaventura e Honda molto larghi: però, a forza di «falsi» centravanti e «false» se­ conde e terze punte, chi segne­ rà? Fa più tiri in porta della Ro­ ma, vero, ma è basso e corto, con Menez solo davanti e non assistito dall’inconcludente Honda, mentre Bonaventura ci mette polmoni e geometrie ma non può anche cercare il gol. Poli in mezzo non si arrende mai e soprattutto è la difesa che regge: Gervinho, l’unico della Roma che ci provi vera­ mente, arriva anche al tiro ma è sempre chiuso, disturbato, insomma mai riesce ad andar­ sene a modo suo. E quando Za­ pata non ce la fa, ecco Diego Lopez. Dopo aver sofferto un po’ nel primo tempo, i rossone­ ri si organizzano bene nella ri­ presa, prendendo coraggio, e poi non crollano mai dopo l’espulsione di Armero: ma è la Roma che si lancia a testa bas­ sa, comincia a crossare palloni per la testa di nessuno e insom­ ma facilità il lavoro di chi si di­ fende. Ed esce a testa alta.

LA TENDENZA DOPO IL NAPOLI STOP ALLA ROMA

3

E

adesso potete alzare la mano. Ma siamo sicuri di vederne poche. Pochissi­ me. Chi avrebbe detto che fra Napoli e Roma il Milan sarebbe riuscito a tenere immacolata la propria porta? Magari qualche inguaribile ottimista. Ma il Mi­ lan di Inzaghi è proprio questo: capace di tutto, nel male e nel bene. In grado di prenderne due a San Siro da una neopro­ mossa (Palermo) e di tirare giù la saracinesca contro i super at­ tacchi del campionato. Merito di squadra, questa è una pre­ messa doverosa: perché si sa che una buona fase di non pos­ sesso passa da dieci uomini, e non dalla sola linea difensiva. Eppure parliamone, di questa difesa. E partiamo da un dato gonfio di significato: nelle ulti­ me quattro partite il Milan ha preso un solo gol, col Genoa. O, se preferite, ne ha presi due nelle ultime cinque, contando anche Udinese e derby. I giallo­

rossi, in particolare, all’Olimpi­ co fino all’altro ieri avevano concesso soltanto un pareggio e, soprattutto, non avevano mai segnato meno di due gol. COMPLICAZIONI Insomma, parlare di piccola impresa non è esagerato, visto e considerato che il Milan ha giocato anche 25 minuti in dieci senza affon­ dare. La bava alla bocca che ama vedere Inzaghi stavolta l’hanno usata tutti, non solo chi è entrato dalla panchina. E poi, pensiamoci un attimo, a questa linea difensiva: la pri­ ma è stata – da destra – Bone­ ra, Mexes, Zapata, Armero. Cioè: un esterno non di ruolo, un centrale restituito al calcio dopo dieci partite in naftalina, un altro che non riesce a trova­ re continuità e un esterno sini­ stro che prima di ieri non aveva messo insieme nemmeno 300 minuti. In più la situazione si è ulteriormente complicata con la sua espulsione. A quel punto Bonera il tuttofare si è spostato a sinistra, Zapata a destra e ac­ canto a Mexes si è piazzato

Alex, la cui ultima presenza ri­ sale ai primi di novembre. Ma­ gari è esagerato gridare al mi­ racolo, ma la difesa rossonera ieri ha dimostrato come con­ centrazione e atteggiamento giusti a volte possano sopperi­ re a difficoltà anche grandi. Questione di attenzione e, fi­ nalmente, anche di organizza­ zione. Se il Milan torna da Ro­ ma con un punto in più anche nell’autostima, stavolta il meri­ to è dalla cintura in giù. Ma proprio fino in giù, dove la squadra ha inizio e dove Diego Lopez sta sfornando una parti­ ta decisiva dietro l’altra. Ieri sera De Sanctis l’ha votato mi­ gliore in campo e in effetti lo spagnolo ha fatto due inter­ venti che valgono quanto un gol. Entrambi su Gervinho, l’ultimo in pieno recupero. Sembrava gol fatto, ma Diego ci ha messo coscia e ginocchio: «Voglio fare il massimo in que­ sta squadra», racconta lui. Ag­ giunge Mexes: «Ha fatto un partitone». Giù il cappello, as­ sieme alla saracinesca. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA


Serie A R Anticipi 16a giornata

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DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

LE PAGELLE di G.B. OLIVERO ROMA

MILAN

6

5,5

TOTTI NON ILLUMINA DE ROSSI CHIUDE MALE IL TECNICO GARCIA

6,5

6

DE SANCTIS Abbastanza insicuro con i piedi e con le mani. Bravo a credere, unico all’Olimpico, che Mexes possa tirare e che lo faccia pure bene. Si distende bene su un destro rasoterra di Menez e poi assiste da posizione privilegiata all’assedio finale che però è improduttivo.

MANOLAS Tutto qui? Sembra dire quando sbriga il poco lavoro con l’entusiasmo dell’impiegato che si aspettava una giornata intensa. Un paio di chiusure eleganti nel primo tempo, non va mai in affanno perché è sempre piazzato bene e non abbocca alle finte degli avversari.

YANGA-MBIWA Il guizzo alla fine, nell’area del Milan: il tocco smarcaGervinho è un biglietto per il paradiso, ma Diego Lopez ha già chiuso. Non si passa. Dietro non ha molto da fare perché Menez svolazza di qua e di là e gli altri rossoneri si inseriscono poco: perché disturbare sotto le Feste?

HOLEBAS Inzaghi temeva le sue sovrapposizioni, ma non se ne vedono. Il greco resta molto basso e non si capisce perché, visto che Honda è fumoso e lo spazio ci sarebbe. Si adegua al ritmo lento, ma proprio lui avrebbe potuto creare gli strappi decisivi.

 PARATE 7  RINVII 4  PRESE ALTE 2

 PASSAGGI 46  RECUPERI 5  CONTRASTI 2

 PASSAGGI 42  RECUPERI 5  CONTRASTI 1

 PASSAGGI 31  CROSS 9  CONTRASTI 1

6

DIEGO LOPEZ PARATUTTO POLI CORRE HONDA È GIÙ IL TECNICO INZAGHI

5,5

6,5

La sindrome da accerchiamento non paga. Il Garcia che faceva giocare benissimo la Roma conquistò tutti. Quello che protesta e fa il Mourinho piace meno. Come questa Roma.

Studia bene la partita e conquista un gran punto. Le vacanze se le merita perché sta lavorando bene. È vero che il Milan non fa nulla per vincere, ma questa è un’altra storia. E un altro Milan.

IL MIGLIORE GERVINHO

6,5 È uno sprinter, parte da maratoneta. Quando accelera crea scompiglio, ma si incarta davanti al portiere. Prova ad aprire la scatola rossonera con ogni arnese. Ma la serratura non cede.

6

5

6

5,5

KEITA Il professore del centrocampo stavolta non fa una gran lezione: per carità, la cattedra non è in discussione, ma contro il Milan è tutto banale, scontato, perfino inutile visto lo sviluppo della partita. Legge peggio del solito alcune situazioni di gioco e si limita a contenere Montolivo.

DE ROSSI Il periodo difficile continua. Gioca male, gestisce lentamente il possesso nella fase iniziale dell’azione, conquista pochi palloni e si fa ammonire per un’entrata su Menez. Non trasmette nemmeno la carica che tanto servirebbe in una serata così complicata per molti compagni.

NAINGGOLAN Il Ninja combatte ma per lui è una serata strana. Cerca un varco per inserirsi e colpire, ma non lo trova mai. In costruzione non ha intuizioni particolari. Sbaglia poco, ma incide altrettanto. E l’impressione è che senza il vero Ninja la Roma adesso abbia due marce in meno.

FLORENZI In un minuto tira tre volte, come al gioco della pignatta. Ma la pentolaccia del Milan resiste. E allora si placa, come il bimbo deluso dal mancato successo. Si prende un’ammonizione e pian piano esce dalla partita, fino a scomparire e a spingere Garcia alla sostituzione.

 TIRI 0  RECUPERI 3  PASSAGGI 50

 TIRI 1  RECUPERI 3  PASSAGGI 52

 TIRI 0  RECUPERI 3  PASSAGGI 46

 TIRI 1  DRIBBLING 1  SPONDE 0

 TIRI 2  DRIBBLING 3  SPONDE 1

6,5

6,5

6,5

BONERA Altra prova di spessore. C’era il rischio di passare una serata sulle montagne russe e di scenderne frastornati. Invece fa il movimento giusto, lo saltano poche volte, esegue un paio di ottime diagonali e blocca una pericolosa ripartenza con un anticipo rischioso ma efficace.

MEXES Bravo nel fortino, meno quando gli passano dietro in spazi larghi: un paio di volte rischia il tracollo proprio perché non si accorge del movimento dell’avversario. Al 38’ tira dal casello di Roma Nord: per sua sfortuna l’unico ad aspettarsi il tiro era proprio De Sanctis.

ZAPATA Pulito, rapido, sempre attento. Costringe al giallo Maicon con una bella uscita e non consente mai un tiro facile a chi arriva dalle sue parti. Dopo il rosso ad Armero fa il terzino destro e anche in questa posizione non sbaglia praticamente nulla giocando con serenità.

POLI Sostituito da Muntari perché non si può giocare con la bombola d’ossigeno. Corre per due e dopo un primo tempo più accorto decide di pressare alto e di inserirsi senza palla. Un’altra dimostrazione di affidabilità e concretezza. Però deve tirare meglio.

 PASSAGGI 18  CONTRASTI 3  RECUPERI 5

 PASSAGGI 21  TIRI 1  CONTRASTI 2

 PASSAGGI 19  RECUPERI 3  CONTRASTI 0

 TIRI 3  RECUPERI 2  PASSAGGI 19

6

5

IL MIGLIORE DIEGO LOPEZ

7 E’ il Babbo Natale rossonero: piazza sotto l’albero di Berlusconi un punto e una letterina. «Caro Silvio, questa volta ti perdono. Ma prima di dire che siamo più forti della Roma riguarda le mie parate».

5,5

6

DE JONG Ottavo cartellino giallo, la ricerca del record continua. Ma al di là di questo, è il protagonista dell’episodio più importante della gara: era fallo di mani, rigore, espulsione e forse sconfitta. Prestazione in generale sufficiente, ma sul voto pesa quell’intervento non visto dagli arbitri.

MONTOLIVO Quasi meglio da mediano che da regista, da ruba palloni che da costruttore di gioco. Perde 21 palle e ne recupera 8, mostrando di non essere ancora al top della condizione. Ed è normale. Però il capitano è utile perché quando il Milan soffre lui è l’unico a sapere cosa fare del pallone.

HONDA Un tiro dopo pochi secondi su cui De Sanctis si accartoccia goffamente e poi quasi basta. Perde 13 palloni e un paio di questi si trasformano in rapide ripartenze che per poco la Roma non sfrutta. Rallenta qualche giocata in avanti su cui il Milan avrebbe potuto fare male.

MENEZ Le cose tecnicamente più belle della serata le fa lui: un paio di colpi di tacco, una veronica, qualche svolazzo elegante. Ma poi, stringi stringi, resta poco in mano. Come un piatto presentato bene, ma che ti lascia il senso di fame. E il rimpianto che avrebbe potuto saziarti.

 LANCI 7  RECUPERI 5  PASSAGGI 40

 TIRI 1  RECUPERI 8  PASSAGGI 27

 TIRI 1  RECUPERI 5  CONTRASTI 3

 TIRI 1  DRIBBLING 1  SPONDE 1

 PARATE 5  RINVII 9  PRESE ALTE 1

5 IL PEGGIORE MAICON

5 Già in clima natalizio: corre poco, non spinge mai, non si propone senza palla. Doveva essere la freccia avvelenata, invece non fa male a nessuno. Anzi, dura entrata su Zapata e ammonizione inevitabile.  PASSAGGI 38  CROSS 0  CONTRASTI 1

5

6,5

5,5

5,5

5

5,5

TOTTI Andamento lento. E il paradosso è che dovrebbe favorirlo, perché i limiti atletici verrebbero mascherati. Il problema è lo scarso movimento senza palla dei compagni. Manca la scintilla, lui non si accende. E perde 20 palloni. Da fermo sempre pericoloso, ma fa davvero poco.

LJAJIC Entra al posto di Florenzi, ma non lascia tracce. A sua discolpa, l’oggettiva difficoltà a entrare in una partita moscia. L’aggravante, però, è che lui avrebbe talento e gamba per cambiare l’inerzia della sfida. Non trascina, ma si lascia coinvolgere nel grigiore.

DESTRO Sostituisce De Rossi e guida l’assedio. Garcia spera che abbia un impatto devastante sulla partita, ma l’unico impatto ce l’ha con la testa di Diego Lopez. Che però è dura e non subisce grossi danni. Ammonito per una scenetta poco edificante con Mexes.

TOROSIDIS Si becca gli insulti di tutto l’Olimpico e forse anche di qualche familiare per la stramba idea di tirare da posizione quasi impossibile dopo un’uscita sbagliata di Diego Lopez.

 TIRI 1  DRIBBLING 0  SPONDE 1

 TIRI 0  DRIBBLING 0  SPONDE 0

 TIRI 0  DRIBBLING 0  SPONDE 0

 PASSAGGI 8  CROSS 5  CONTRASTI 0

6,5 IL PEGGIORE ARMERO

5 Se sei ammonito, raddoppi la concentrazione per evitare sciocchezze. Il fallo di mano è istinto, non c’è malizia, ma per il regolamento è giallo: quindi rosso e assedio finale. Prima, alcuni errori tecnici gravi.  TIRI 0  RECUPERI 6  PASSAGGI 17

6

s.v.

s.v.

BONAVENTURA Le 11 palle recuperate e le 6 intercettate sono l’immagine della sua partita: pochi fronzoli, tanto lavoro. È bravo dappertutto, nel primo tempo cerca di legare il gioco, nella ripresa di ripartire, nel finale di chiudere sulla fascia come un terzino aggiunto. Una certezza.

ALEX Entra a freddo per l’espulsione di Armero. L’ultima volta che aveva giocato era il 2 novembre, contro il Palermo, quando si fece male dopo due minuti. Mette il testone in mezzo all’area e respinge tutto quello che passa in zona.

MUNTARI Inzaghi lo inserisce quando si accorge che Poli non ha fiato nemmeno per chiedere il cambio. In trincea si sente a suo agio e spaventa chi prova a infastidirlo.

EL SHAARAWY Pochi minuti per provare a dare un senso ai lanci perditempo con cui il Milan, ormai assediato, ha chiuso la partita.

 TIRI 1  DRIBBLING 1  RECUPERI 11

 TIRI 0  RECUPERI 1  PASSAGGI 1

 TIRI 0  RECUPERI 1  PASSAGGI 1

 TIRI 1  RECUPERI 0  PASSAGGI 0

RIZZOLI Il mancato rigore condiziona il giudizio: non è il principale responsabile (Massa dove guardava?) ma l’errore resta grave. L’espulsione DI LIBERATORE 6,5 di Armero è codificata, anche se appare severa. BIANCHI 6,5

MASSA 4 GIACOMELLI 6

IL CASO

Altro incidente casalingo: «Ci manca un po’ di cattiveria» 1I giallorossi sprecano la terza chance avuta all’Olimpico nel mese di dicembre Maicon: «Più cinici». Totti: «Non molliamo» Massimo Cecchini ROMA

S

orpresa: niente voci d’an­ gelo sopra il presepe gial­ lorosso. Per la Roma, in­ fatti, la partita finisce con i cori di scherno dei tifosi rossoneri che cantano: «Vincerete il trico­ lor». In effetti sotto l’Albero di Natale i giallorossi trovano pac­ chi pieni di rimpianti. Certo, la mano di De Jong aleggia sul

match come il bastone di Gan­ dalf sulla Compagnia dell’Anel­ lo però — se tre indizi fanno una prova — occorrerà forse che Rudi Garcia ripassi in fretta Agatha Christie e le sue dedu­ zioni implacabili. OLIMPICO & GOL Nel mese di dicembre, infatti, i giallorossi all’Olimpico hanno avuto tre occasioni per dare una svolta alla loro stagione e ogni volta hanno fallito. Col Sassuolo

Francesco Totti, 38 anni ANSA

c’era l’occasione di accorciare le distanze con la Juve e invece il (faticoso) 2­2 annegò la chance; col Manchester City c’era la possibilità di coronare un sogno chiamato ottavi di Champions League e invece Na­ sri e Zabaleta confermarono le gerarchie del sorteggio di set­ tembre; infine stavolta col Mi­ lan c’era la chance per fare di nuovo sentire il fiato sul collo ai bianconeri ed invece ancora una volta sulla lingua è rimasto un punto con un retrogusto amaro. Domanda: sono tre in­ dizi che certificano la (momen­ tanea) immaturità della Roma? Ovviamente, se sia vero e — so­ prattutto — se ci sia un colpe­

vole, nessuno lo rivela, però un’altra spia su un inverno po­ co brillante lo racconta anche un altro dato: se si eccettua la partita col City, era dal maggio scorso che la squadra di Garcia non finiva una partita casalinga senza segnare almeno una rete. E in quell’ultima occasione l’av­ versaria non era una qualsiasi, bensì proprio la Juve (0­1). MAICON & TOTTI Un ingre­ diente che in questo momento manca alla zuppa romanista, comunque, lo rivela Maicon, un ex interista che in passato al Milan aveva saputo fare parec­ chio male. «L’episodio di De Jong è stato importante, ma io

lavoro per la mia squadra e non parlo mai dell’arbitro — spiega —. Dico però che, pur facendo bene, dobbiamo essere più cat­ tivi». Logico che il d.g. Baldis­ soni faccia bene a certificare la straordinarietà della stagione («Peccato per la svista dell’arbi­ tro addizionale, ma gli episodi fanno parte del gioco: speria­ mo di agganciare la Juve prima dello scontro diretto»), però la ragione non placa la fame. Per questo capitan Totti agli amici dice: «State tranquilli, la Roma non mollerà fino alla fine». A pensarci bene, forse sono gli auguri più belli che qualsiasi romanista vorrebbe ascoltare. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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fL’AREA TECNICA

fL’AREA TECNICA

L’ALLENATORE DELLA ROMA

L’ALLENATORE DEL MILAN

GARCIA VEDE LE OMBRE «IL RIGORE ERA EVIDENTE MA È UN PASSO INDIETRO» Andrea Pugliese ROMA

A

desso staccherà un po’ anche lui, riflettendo sulle occasioni perse, su alcune scelte e su quello che poteva essere. Se poi ci riuscirà a staccare, perché i pensieri nella testa di Rudi Garcia con­ tinueranno ad ondeggiare tra dubbi e convinzioni, tra la sod­ disfazione per la squalifica so­ spesa («Ma non ne voglio par­ lare») e l’amarezza per l’enne­ sima occasione sprecata. «So­ no due punti persi, è un passo indietro – dice alla fine il tecni­ co francese –. Volevamo vince­ re e occasioni per segnare ne abbiamo avute anche, ma Die­ go Lopez ha fatto due o tre grandi parate. Senza Pjanic c’è mancata un po’ di creatività, anche se c’era un rigore clamo­ roso». Già, e il rammarico è an­ che questo. «Io non mi lamen­ to, è un fatto di gioco, può suc­ cedere. Ma lo dico da tempo: se ci sono i giudici di porta devo­ no prendersi le loro responsa­ bilità, altrimenti non li mettia­ mo più. Per me, con i cinque ar­ bitri non cambia niente e que­ sta è una clamorosa conferma».

scelta di Florenzi la rifarei, so­ no convinto al 100% – conti­ nua Garcia –. Io in confusione? Se si vince siamo bravi, altri­ menti no, è sempre così. Loro hanno giocato una partita ul­ tradifensiva, con le linee molto strette e quel centrocampo a cinque che ci ha lasciato poco spazio per giocare. Gervinho forse doveva giocare di più tra De Jong e Montolivo, ma lui corre molto, fa tanti scatti ed accelerazioni, è normale che a volte debba recuperare. E in quei momenti sono gli altri che devono fare qualcosa di più».

SOLO GERVINHO SA SALTARE GLI UOMINI, NON POSSIAMO AFFIDARCI SEMPRE AL SUO DRIBBLING RUDI GARCIA ALLENATORE ROMA

SCELTE E FATICA Poi, però, la Roma pareggia proprio perché manca di creatività, con Mai­ con zoppicante, Totti fuori par­ tita e Ljajic in panchina. «La

GERVAIS E VIA Anche perché ieri, ad un certo punto, sem­ brava quasi che la Roma avesse una sola soluzione: palla a Gervinho e via, l’ivoriano con­ tro tutti. «È vero, per vincere contro una squadra organizza­ ta difensivamente bene come il Milan bisogna fare di più e co­ me prima cosa inquadrare maggiormente la porta. Poi quando ci sono giocatori più creativi come Pjanic a centro­ campo giochiamo diversamen­ te, è più facile impostare attac­ chi rapidi e ripartire. Solo Ger­ vinho sa saltare l’uomo, non possiamo affidarci sempre al suo uno contro uno, dovevamo essere più pericolosi su angoli e cross: ne abbiamo fatti ben 33, dovevamo essere più pre­ senti nell’area». PENSANDO AL 2015 E allora, mandato in soffitta il 2014, Garcia si augura un nuovo an­ no scintillante. «La sosta capita a puntino, i giocatori hanno bi­ sogno di riposare, soprattutto mentalmente. Ma siamo anco­ ra in corsa in tre competizioni, le giocheremo tutte per vince­ re. Servirà una mentalità di ferro, è questo che ho chiesto ai miei per il 2015». E servirà so­ prattutto non perdere ulteriore terreno dalla Juventus. «Ma siamo a soli tre punti, lo scorso anno di questi tempi eravamo a meno cinque e non avevamo la Champions». © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PORTIERE GIALLOROSSO

«Non hanno rubato nulla Peccato per gli ultimi 20’»

Morgan De Sanctis, 37 anni EVANGELISTA

Alessandra Gozzini ROMA

C

he con la bacchetta magica realizzasse il primo desiderio di Al­ legri non era facilmente im­ maginabile. Ma va così: il Milan di Pippo ipnotizza la Roma e concede lo scatto ju­ ventino. L’incantesimo rie­ sce nonostante una difesa arrangiata e il rosso ad Ar­ mero a metà ripresa, con In­ zaghi contrariatissimo: nel frattempo anche un suo ex allenatore collegato da Doha faceva gli scongiuri, gufando la Roma e speran­ do in un favore del Diavolo. Il venti settembre di due an­ ni fa Allegri e Pippo litigaro­ no a Vismara, il centro spor­ tivo delle giovanili rossone­ re, e fecero pace il giorno dopo in favore delle teleca­ mere di Milan Channel: di fatto è questa la prima vera cortesia che si rivolgono. MILAN PADRONE Ma il ma­ go Inzaghi ha realizzato so­ prattutto il suo di desiderio. Confidava di far riapparire all’Olimpico il Milan solido che aveva visto contro il Na­ poli, e stavolta non c’entra­ no né la bacchetta né la for­ tuna: «Sono felicissimo, ri­ masti in dieci ho visto un Mi­ lan che stava diventando padrone del campo e crede­

vo di poterla vincere. Mai l’avrei pensato: la squadra è stata fantastica, mi ha reso or­ goglioso. Senza cuore, qui per­ di. Napoli e Roma ci hanno da­ to grande consapevolezza e autostima: ce la siamo giocata contro squadre che lottano per lo scudetto. È con questo spiri­ to che possiamo arrivare terzi, ma solo se non ci montiamo la testa». Vista così aveva ragione Berlusconi, profetico anche ve­ nerdì, nell’ultima visita a Mila­ nello: «Andate in campo senza paura perché siamo più forti di loro». Considerato che è finita

IL MANI DI DE JONG È INVOLONTARIO. MONUMENTO ZAPATA PECCATO CHE ORA ARRIVI LA SOSTA FILIPPO INZAGHI ALLENATORE MILAN

pari, ma con il Milan sotto di un uomo, vale come previsione centrata. Del resto il presiden­ te ha un passato da amuleto del gruppo: c’è stato un perio­ do in cui le sue visite settima­ nali coincidevano con i tre punti nel weekend. Continua Pippo: «Quando alleni il Milan devi essere ambizioso, insieme al presidente e alla società vo­ gliamo riportare la squadra ai fasti di un tempo. Garcia ha fatto i complimenti a me, Saba­ tini li ha fatti a Galliani: vuol dire che siamo sulla strada giu­ sta e peccato che arrivi la so­ sta…». BOTTIGLIETTA In almeno un paio di occasioni Inzaghi ha in­ vece pensato che la bacchetta avesse funzionato al contrario: ma sia il rosso ad Armero che i cinque minuti di recupero del secondo tempo (le telecamere inquadrano Pippo prendersela con il quarto uomo) non hanno stregato il suo Milan, rimasto concentratissimo. Pippo si sfo­ ga solo alla fine, calciando una bottiglia a terra e imprecando per qualche fallo (a suo giudi­ zio) non fischiato: «L’espulsio­ ne mi pareva eccessiva, il fallo di mano era involontario. Ar­ mero ha giocato bene, come Zapata che è stato incredibile su Gervinho, ha giocato una partita monumentale». Ieri, a Inzaghi, è riuscita anche que­ st’ultima magia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PORTIERE ROSSONERO

«Il mani di De Jong? Capita di sbagliare Non siamo stati lucidi» 1De Sanctis ammette:

INZAGHI VEDE IL TRAGUARDO «ORMAI SIAMO AL LIVELLO DI CHI LOTTA PER IL TITOLO»

Davide Stoppini ROMA

L

a consolazione, magrissi­ ma per la Roma, è nel nu­ mero zero. Zero come i gol subiti da De Sanctis, dopo tre partite consecutive al­ l’Olimpico con due reti incassa­ te ciascuna. Porta imbattuta, sì: è la trentesima volta che ac­ cade su 54 match, ovvero dal­ l’inizio della scorsa stagione, dall’arrivo in giallorosso del portiere. Che pure non vive il suo miglior periodo, con uno stadio che dal post Sassuolo ru­ moreggia a ogni retropassag­ gio nel terrore di rivivere l’in­

cubo Zaza. Strana la vita, ama­ ra la serata che riporta la Roma a meno 3 dalla Juventus: «Ma 36 punti in 16 partite non sono un bottino da poco – dice De Sanctis –, considerato l’impe­ gno della Champions League e i tanti infortuni. Sì, è vero, nel­ le ultime due gare in casa avremmo potuto fare sei punti, ora saremmo davanti alla Ju­ ventus in classifica. Ma la stra­ da per lo scudetto è ancora lun­ ga». Magari leggermente più in salita, dopo lo 0­0 di ieri sera: «Il Milan ha fatto un’ottima partita, è in un buon momento di forma e non ha rubato nien­ te – ancora il portiere –. Noi ef­ fettivamente avremmo potuto essere più lucidi, soprattutto dopo l’espulsione di Armero. A quel punto bastava davvero po­ co per vincere. Non ci siamo riusciti, peccato per i 20 minuti finali. Il mani di De Jong? Può capitare di sbagliare. Comun­ que ora dobbiamo recuperare energie, ne abbiamo bisogno». © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Stiamo crescendo I conti li faremo solo a fine stagione» 1Diego Lopez: «Gran lavoro di squadra» Mexes: «Buon punto»

Diego Lopez, 33 anni FORTE

ROMA

U

na grande prova da ex, un bolide deviato in an­ golo da De Sanctis e so­ prattutto il muro tirato su in di­ fesa. Parla Mexes: «Io uomo ga­ ra? Il titolo lo merita Diego Lo­ pez, ha fatto un partitone. Abbiamo portato a casa un buon punto, dobbiamo continuare così. L’obiettivo era non perde­ re, alla fine potevamo pure met­ terli più in difficoltà. Vero, ab­ biamo anche sofferto, ma sap­ piamo che è giusto continuare su questa strada nel nuovo an­ no. Difendere più alti è una ri­ chiesta di Inzaghi e tutti noi di­

fensori ora stiamo facendo be­ ne». Lui su tutti, entrato da tito­ lare nella trasferta di Marassi contro la Sampdoria e rimasto fin qui sempre al centro della re­ troguardia milanista: «Ognuno ha il suo momento, io sto go­ dendo un po’ di più perché ora gioco, mentre prima invece ero ai margini...». Da migliorare c’è sempre l’antico vizio dei gol pre­ si da palla ferma: anche ieri il rigore non dato per il fallo di mano di De Jong è nato così. Continua Mexes: «Abbiamo su­ bìto parecchi gol su calcio piaz­ zato e ora inconsciamente stia­ mo più indietro, ma non va bene per il portiere, che non si sente libero e non può uscire con tutto quel casino davanti la porta». Diego Lopez interviene: «Sto la­ vorando bene, con staff e com­ pagni. Sento che stiamo cre­ scendo, c’è stato un lavoro enor­ me da parte di tutta la squadra. Cerchiamo sempre i tre punti e poi a fine anno si vedrà...». a.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MILAN

ROMA

MOLTO ALTO 57,6 metri

BARICENTRO

ROMA

26 44

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POSSESSO PALLA

24

27 20 10

61,6%

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6 7

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504 15 16

TIRI NELLO SPECCHIO

PALLE PERSE

fLA PARTITA AI RAGGI X

FALLI COMMESSI

CONTRASTI

L’alberello di Inzaghi Q mette i rami sulle fasce La Roma resta impigliata LA MOSSA TATTICA

BONAVENTURA: palle recuperate 11 HONDA: contrasti vinti 3 DE JONG: passaggi positivi 40 MONTOLIVO: palle intercettate 4

HOLEBAS

NAINGGOLAN HONDA MAICON

KEITA

BONAVENTURA DE JONG MONTOLIVO

POLI

TOTTI

PASSAGGIO MOVIMENTO

L’albero di Natale del Milan si trasforma quando i rossoneri non sono in possesso: Honda e Bonaventura, i due trequartisti, si allargano per blindare gli esterni, bloccando gli sganciamenti dei terzini di Garcia e impedendo così la superiorità numerica sulle bande. La Roma viene così quasi costretto al giro palla interno. Ma al centro Montolivo e Poli vanno in pressione sugli interni giallorossi e così ne rallentano la costruzione, mentre De Jong si occupa di Totti lasciandogli poche traiettorie di passaggio.

72%

7

15 34 18 28

25 5 17

23

27

con numeri eccellenti in fase di copertura: 11 palloni recuperati e 6 palloni intercettati, i nu­ meri migliori tra tutti quelli in campo.

Twitter @alexfrosio

giallorossi. Garcia fa possesso palla (61,6%) ma senza qualità

MILAN

10

PASSAGGI RIUSCITI

Alex Frosio

1Honda e Bonaventura si sacrificano bloccando gli esterni

MOLTO BASSO 41,6 metri

325

83,9%

38,4%

13

BARICENTRO

PASSAGGI EFFETTUATI

6

11

25 2

144 139

OCCASIONI CREATE

7

uando finisce 0­0 a volte si parla di parti­ UNO CONTRO UNO Il dato sui palloni intercetta­ ta tatticamente perfetta. In questo caso, il ti è significativo, perché il Milan ha giocato discorso è valido soprattutto, se non sola­ molto sulle traiettorie di passaggio. Con Mon­ mente, per il Milan, che ha fatto la partita tolivo e Poli in pressione su Nainggolan e Keita, che voleva ­ di contenimento ed eventualmente e Totti controllato da De Jong (20 i palloni persi di ripartenza ­ sfruttando anche le mancanze dal capitano giallorosso), le opzioni per De qualitative della Roma. Inzaghi parte rimodel­ Rossi in fase di costruzione sono state forte­ lando l’atteso albero di Natale (più 4­3­3 che 4­ mente limitate. Anche perché nella Roma si è 3­2­1) soprattutto in chiave difensiva. Dopo una visto pochissimo movimento senza palla, indi­ partenza propositiva, il Milan deve lasciare l’ini­ spensabile per scardinare un meccanismo di­ ziativa alla Roma, e sarà così fensivo così blindato come per tutta la partita (il possesso quello di ieri sera. Il (lento) palla alla fine è nettamente AREA BLINDATA possesso palla giallorosso ha giallorosso: 61,6% contro il trovato così l’unico sfogo 38,4 rossonero). Quando deve quando arrivava tra i piedi di difendere, dunque, i due tre­ Gervinho, l’unico ­ nella for­ quartisti Honda e Bonaventura mazione di ieri ­ a non temere, si sacrificano in copertura al­ e anzi a privilegiare, l’uno con­ largandosi sulle bande. Da lì, I cross della Roma, tro uno. L’attaccante ivoriano di solito, la Roma fa male per­ ma tentati sempre con la ha cercato per sei volte il drib­ ché sfrutta le sovrapposizioni bling ricavandone tre positivi. dei terzini. Maicon è lo specia­ difesa milanista piazzata E di conseguenza anche due lista, ma un po’ perché non a e senza specialisti grosse occasioni, le uniche postissimo fisicamente e un po’ al centro dell’area della Roma, nel primo tempo per il muro che si è trovato da­ quando ha puntato e saltato vanti, non ha mai sfondato. Mexes e nel finale quando ha chiesto e ottenuto l’uno­due da Yanga Mbiwa. In generale, alla SACRIFICIO Il brasiliano è stato il giallorosso Roma è mancata un po’ di qualità: facile pensa­ con più tocchi (72, come Keita, ma giocando un re a Pjanic, e non solo per il prodigioso slalom quarto d’ora in meno, considerato il recupero) con gol della stagione scorsa contro i rossoneri. però ha creato una sola occasione. Da quella Keita ha provato a fare il mediano incursore parte, oltre ad Armero che rosso a parte ha sof­ (come peraltro Poli dall’altra parte, ma parten­ ferto poco in fase difensiva, c’era Bonaventura, do da più lontano...) ma ha finito per sbattere autore di una partita di elevatissimo spessore contro la difesa milanista, perché mai la Roma tattico. Lui, «10» di natura, ha imparato il con­ è riuscita a servire i suoi attaccanti nello spazio tenimento negli anni al servizio di Colantuono ma sempre con la palla sui piedi. E così difende­ e dell’Atalanta (proprio in quella posizione da re diventa più semplice. esterno sinistro alto) e ha chiuso la sua partita © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Marchisio, punto fisso della Juve stellare 1E’ la bussola del centrocampo «Ora abbiamo un’altra mentalità» Fabiana Della Valle

AI RAGGI X

INVIATA A DOHA (QATAR)

TOCCHI PER ZONA 4

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5

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1

3

1

7

2

PASSAGGI POSITIVI

L’

per partita

59,88 LANCI

per partita

8,06 GDS

albergo che ospita la Juve è bello e impo­ nente. E’ lo stesso che sceglie il Bayern quando viene a Doha. Dentro c’è un via vai di gente: uomini in tunica e turbante che parlano d’affari, ra­ gazzi in jeans e ma­ gliette bianconere, che cercano i loro idoli. Clau­ dio Marchisio ne ha viste tante di scene così. Passa­ no gli anni ma lui è sempre lì. Un po’ come il vino, più invecchia, più il gusto mi­ gliora. Quando giochi in un centrocampo di stel­ le come quello della Ju­ ve, non è facile essere titolare. Lui è diven­ tato il più presente in mezzo al campo. Merito degli infortuni

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altrui all’inizio, poi delle pre­ stazioni e della continuità. Marchisio è la barra che tiene dritta la nave in mezzo alla tempesta: tra tanto estro ci vuole anche la normalità: «Mezzala o regista? Non ho mai avuto problemi a cambia­ re posizione, da regista tocchi più palloni ma anche da mez­ zala col nuovo modulo si gio­ ca di più». SALTO DI QUALITÀ IN EUROPA Il centrocampo della Juve è il più forte che c’è in Italia. Lì il Napoli fa fatica a competere: «E’ il miglior reparto di questa squadra ma per vincere devi essere completo. Inutile fare confronti, nelle partite sec­ che conta soprattutto la con­ centrazione. Loro sul fronte offensivo hanno Higuain, Callejon e Hamsik». Il Napoli non è mai stato un avversario facile da battere lontano da Torino: «Qui però siamo in campo neutro. Alla finale di Coppa Italia di due anni fa a Roma non siamo arrivati cari­ chi ma a Pechino abbiamo vinto noi: quindi siamo 1­1. Quest’anno c’è stato un cambiamento di staff ma anche di gioco, la maturità che ci ha dato la conquista dei tre scudetti ci ha permesso di assorbire i nuovi metodi di lavoro di Allegri senza trau­ mi. L’abbiamo dimo­ strato soprattutto in Champions League: ora abbiamo un’altra mentalità, che ci deve servire per migliorare in Europa. E’ lì che vo­ gliamo fare il passo avanti». Prima però c’è il Napoli. E Marchisio ha ancora spazio nella ba­ checa dei trofei. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Missione Hamsik La coppa per Napoli 1Marek e la chance di riscatto: «I fischi? Vincerò per i tifosi» Mimmo Malfitano

AI RAGGI X

INVIATO A DOHA

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2

2

2

2

1

PASSAGGI POSITIVI per partita 35,07 LANCI

per partita

2,71 GDS

L’

occasione è unica, forse. Potrebbe servirgli per respingere le critiche che non gli stanno perdonando nien­ te, in questa prima fase della stagione. C’è finito lui sott’accusa più di qualsiasi altro compa­ gno. Per quel talento che non funziona, certo, ma anche per l’aspetto caratteriale: non sempre Marek Hamsik ha saputo esse­ re determinato quando ci sarebbe stato bisogno del suo contributo. Sta­ volta, non c’è niente di più stimolante di questa finale di Supercoppa, la Juve è l’avversario di sempre, il nemico da combattere e battere. «Si tratta di una fina­

le e, dunque, un’opportunità importante», ha ammesso il centrocampista slovacco in vi­ sta di questa sfida attesa da tutta la tifoseria partenopea. PARTITA SPECIALE La defini­ sce così, Hamsik, la sfida di domani sera. «Speciale, per­ ché i tifosi la sentono troppo e vorremmo dare loro questa soddisfazione». Per stimolare la squadra è intervenuto an­ che Aurelio De Laurentiis con una bella ramanzina, ricor­ dando proprio a Marek la rab­ bia e la delusione vissuta due anni e mezzo prima a Pechino, nell’altra finale. Lui e Maggio sono gli unici superstiti di quella notte cinese. «Quello resta soltanto un brutto ricor­ do, quella sconfitta ci fece davvero male. Ma pensiamo alla gara che ci aspetta ades­ so». Dicevamo dell’importan­ za della Supercoppa. Il centro­ campista ne ha spiegato il per­ ché: «Ci aspettavamo tutti qualcosa in più da questa sta­ gione e invece abbiamo perso tanti punti pesanti. E lasciamo stare l’eliminazione dalla Champions Lea­ gue ai preliminari: quello choc l’abbiamo metabolizzato». Sul piano perso­ nale, Hamsik ha vissuto per la pri­ ma volta sulla sua pelle la contesta­ zione del San Paolo in occasione del 2­2 con l’Empoli. «Si di­ scute tanto di me, ma sono un professionista e continuerò a fare il mio lavoro. Non tocca a me dare i giudizi, dico solo che posso migliorare. I fischi? Non li commento. Io non fi­ schierei nessuno», ha concluso il capi­ tano del Napoli. © RIPRODUZIONE RISERVATA

NAZIONALE

Lippi consiglia Conte: «Lo stage serve poco Si accordi coi tecnici» 1L’ex c.t. dell’Italia: «La polemica tra Antonio e la Juve è nata da un grande amore: si risolverà»

L

a settimana da fegato in­ grossato di Antonio Conte si è conclusa ieri – a meno che oggi non piova dal cielo qualco­ s’altro – con le dichiarazioni di Marcello Lippi. L’ex c.t. azzurro, intervistato da RaiSport, ha ridi­ mensionato l’importanza degli stage per il gestore della Naziona­ le. Oltre al danno la beffa, e pro­ prio da un mio ex allenatore, de­ ve aver pensato Conte. Che dopo aver puntato forte su una paren­ tesi al di fuori delle date Fifa, pro­ prio l’altro ieri si era visto negare dalla Lega la certezza di averne almeno una ad inizio febbraio. Ci mancava solo la «sentenza» di Lippi, ieri. GIOCANO SEMPRE... «Mi sento di dare un piccolo suggerimento a Conte – ha detto l’attuale d.t. del Guangzhou –: non credo che uno stage sia così importante, il vero rapporto da stabilire è con gli allenatori. Secondo me il c.t. potrebbe fare un accordo coi col­ leghi dei club, soprattutto quelli più impegnati su tanti fronti, e decidere di evitare di chiamare i giocatori più importanti per le amichevoli. Questi giocano sem­ pre... Il problema dei calciatori non è che si stancano, ma che non possono allenarsi come dovreb­

Marcello Lippi, 67 anni AP

bero. Non conta uno stage in più, ma la collaborazione». PERMALOSAGGINE Quella che Conte ha chiesto ai colleghi mar­ tedì, ma anche per non diventare loro i primi oppositori allo stage. E le parole di Lippi devono avergli ricordato molto quelle dei diri­ genti che hanno messo i bastoni fra le ruote alla sua richiesta. A cominciare dalla Juve, con cui il c.t. continua ad avere frizioni la­ tenti e continue dal giorno del suo addio. Ma su questo argo­ mento Lippi, allenatore della Ju­ ve proprio ai tempi di Conte («Uno dei tanti leader che ho avu­ to. Permaloso? Mai quanto me»), ha usato toni molto diplomatici: «Sono i grandi amori a provocare queste situazioni: quello tra Con­ te e Juve è stato un grande amore, sfociato in una piccola incom­ prensione che verrà superata». Forse, ma proprio piccola non è... a.e. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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I veleni di Pechino e la Juve ancora prima

1Nel 2012 i bianconeri vinsero la Supercoppa fra le polemiche: in 2 anni il Napoli non ha colmato il gap che ha già raggiunto un primo traguardo: la qualificazione agli ottavi di finale di Cham­ pions League.

Mimmo Malfitano INVIATO A DOHA (QATAR)

C

i sono già due precedenti di questa sfida. Il primo risale agli Anni 90, nella finale giocata a settembre, al San Paolo: vinse il Napoli 5­1. Per il secondo, basta tornare indietro di due anni, all’agosto 2012. È stato un evento incre­ dibile, a Pechino, per la grande partecipazione di pubblico (60 mila spettatori stipati nel «Ni­ do d’uccello») sia per tutto quanto accadde durante e do­ po la partita. Una finale che ancora oggi fa discutere, come la direzione di Mazzoleni, che mandò su tutte le furie l’am­ biente napoletano. Le espul­ sioni di Zuniga e Pandev, san­ zionate dal direttore di gara, furono contestatissime da Au­ relio De Laurentiis e da Maz­ zarri, che venne espulso insie­ me ai due giocatori. La rabbia prevalse sulla buona educazio­ ne, perché il Napoli non si pre­ sentò alla premiazione a fine gara, in segno di protesta con­ tro l’arbitro e la Lega, organiz­ zatrice della Supercoppa. STRADE DIVERSE Un ricordo che il tempo ha consegnato al­ la storia e alle statistiche. Da allora, il cammino dei due club non ha subito variazioni sor­ prendenti. La Juve ha conti­ nuato a vincere, aggiungendo altri due scudetti a quello vinto al termine della stessa stagio­ ne, con Antonio Conte in pan­ china, mentre il Napoli ha mantenuto inalterato il suo

Bonucci rientra Sulla sinistra scalpita Evra  DOHA (f.d.v.) Mattinata tra palestra e relax, pranzo e poi allenamento. Così la Juve si sta preparando alla Supercoppa di domani. Massimiliano Allegri venerdì ha dato la libera uscita ai giocatori. Il tecnico non sembra avere dubbi sulla formazione: in difesa rientra Bonucci, squalificato a Cagliari, accanto a Chiellini. A sinistra dovrebbe toccare ad Evra, a centrocampo torna Pogba (a riposo perché diffidato in Sardegna) con Pirlo e Marchisio, poi Vidal trequartista, in attacco Tevez-Llorente. «La prima parte di stagione è stata soddisfacente - dice Chiellini - e se vinciamo la Supercoppa lo sarà al 100%». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mertens-Callejon solo lievi botte Ritorna Higuain  DOHA (mi.mal.) Sia Mertens sia Callejon hanno svolto un lavoro più leggero rispetto ai compagni. I due soffrono per le contusioni riportate col Parma. Nulla di preoccupante, in ogni modo, Benitez ha voluto risparmiare loro i contrasti per evitare ricadute. Dubbi non dovrebbe averne, l’allenatore spagnolo, soprattutto per quanto riguarda la fase offensiva: Higuain ritornerà al centro dell’attacco, alle sue spalle agiranno Callejon, Hamsik e Mertens. In difesa riproposti Albiol e Koulibaly. Ieri è arrivato a Doha Aurelio De Laurentiis che oggi parteciperà al ricevimento organizzato dall’Ambasciatore italiano in onore dei due club. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Le proteste dei napoletani con l’arbitro di porta Nicola Rizzoli EIDON

La festa Juve per la Supercoppa vinta 4-2 ai supplementari col Napoli IPP

RPer protestare

ventus. Ma è sul piano della programmazione tecnica che la differenza tra i due club ap­ pare improbabile. Il presidente continua il suo piano d’investi­ menti che prevede un limite sia per la spesa d’acquisto sia per gli ingaggi a cui ha posto un tetto. La crescita della Juve, in­

contro gli arbitri De Laurentiis fece disertare la premiazione

progetto, affidandolo ad un nuovo allenatore, Rafa Beni­ tez, con l’intenzione di provare il grande salto e rivincere uno scudetto dopo 24 anni dall’ulti­ mo. Programmi, diversi, ma non tanto, perché De Laurenti­ is non ha mai abbandonato, fi­ nora, l’idea di superare la Ju­

vece, resta costante. Da quat­ tro campionati è imbattibile, può perdere qualche punto nel corso dell’intera stagione, ma alla fine riesce sempre a cen­ trare l’obbiettivo: dopo tre scu­ detti vinti con Conte e l’abban­ dono dello stesso allenatore, il club è ripartito da Max Allegri

IL GAP RESTA Tra le due socie­ tà ci sono 12 punti di differen­ za, in campionato. E allora, vincere la Supercoppa potreb­ be rendere meno umiliante il distacco accumulato. L’allena­ tore spagnolo avverte più di ogni altra pressione la supre­ mazia dei campioni d’Italia, per evidenziarne le vittorie ama ricorrere spesso a lezioni di economia e sull’importanza del fatturato. Un ritornello tanto caro a Walter Mazzari che Benitez ha ripreso. Di cer­ to, non potrà bastare una Su­ percoppa a equilibrare il rap­ porto tra i due club o l’acquisto di Manolo Gabbiadini per col­ mare il gap esistente. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Calcio R Supercoppa -1

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I NOSTRI REPORTAGE

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Palla al Qatar SOLDI, STAR, ECCESSI E UN PIZZICO D’ITALIA NAZIONALE, FEDERAZIONE, CLUB: IL GOVERNO GESTISCE TUTTO E GUARDANDO AI MONDIALI PROVA A COSTRUIRE UN SUO CALCIO IL RACCONTO di FABIANA DELLA VALLE INVIATO A DOHA (QATAR)

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tariota innalzando la qualità delle prestazioni e di conseguenza del campionato». Chissà come sarebbe felice Conte di ricevere, ogni martedì, un report completo su tutti i giocatori convocabili, come suc­ cede a Djamel Belmadi, c.t. del Qatar. Però qui non ci sono i Berlusconi e gli Agnelli, i club sono sovven­ zionati dal governo. La crescita del movimento cal­ cistico passa per la nazionale e il Qatar vuole una squadra all’altezza per il 2022. Qualche progresso si è già visto: dopo 30 anni si è qualificata al Mondiale Under 20 del 2015. E l’Aspire nel 2011 ha vinto la Milk Cup (trofeo U7), battendo in finale 5­1 il Man­ chester United.

l mare da una parte, il deserto dall’altra. Tanto traffico e un’infinità di cantieri. Siamo a Doha, Qatar, contestata sede del Mondiale 2022. Do­ ve l’emiro Al Thani, della stessa famiglia che ha ac­ quistato il Psg, sogna di realizzare un’edizione «amazing» della Coppa, ma anche di avere una na­ zionale che non sfiguri tra le grandi. A Doha da un po’ di anni si lavora su questo. L’Italia rappresenta un modello: un po’ come i cinesi con le griffe di mar­ ca, provano a copiarci. Soprattutto dal punto di vista tattico e tecnico, dove sono più carenti. Per questo STIPENDI E PRESTAZIONI La struttura creata è importano italiani o gente che ha lavorato da noi. unica, però il talento non si costruisce in laborato­ Come Walter Di Salvo, ex preparato­ rio. Il fatto che nessuno ricordi nomi re di Lazio, Manchester e Real, chia­ di giocatori del Qatar la dice lunga mato 5 anni fa per gestire le perfor­ IL NUMERO sul livello del suo calcio. Chi conosce mance calcistiche del paese. Ibrahim Khalfan, fantasista dell’Al Sadd? È lui il miglior prodotto loca­ PROGRESSI L’obiettivo è costruire le. All’Aspire ci sono anche tanti gio­ la nazionale che nel 2022 dovrà rap­ vani arrivati con il progetto «Football presentare il Qatar al Mondiale di ca­ Dream», che scova i migliori talenti sa. «Ma puntiamo a qualificarci per I milioni di euro africani. Molti sospettano che il Qa­ Russia 2018», dice Di Salvo, diretto­ pagati dal Qatar tar stia cercando di costruirsi una na­ re del dipartimento performance fo­ zionale per il 2022 sottraendo i cam­ otball dell’Aspire Academy e ha por­ per ospitare pioncini ai loro paesi. Nella Qsl gio­ tato una nuova filosofia. L’Aspire è la Supercoppa tra cano 14 squadre. La più importante è un piccolo gioiello. Ci sono 13 campi Juve e Napoli l’Al Sadd, dove fino all’anno scorso da calcio e uno stadio indoor. Qui i c’era Raul. È in testa alla classifica in­ ragazzi studiano e giocano, non solo a pallone. Di sieme al Lekhwiya, campione in carica, allenato da Salvo fa da collante tra l’accademia, dove si allenano Michael Laudrup e con le vecchie conoscenze del tutte le nazionali giovanili, la Qfa (federazione qata­ calcio italiano Chico (Genoa) e Weiss (Pescara). Al­ riota), e la Qatar Star League, la nostra Serie A. «Ho tri volti noti: l’ex livornese Paulinho, Mark Brescia­ creato un pacchetto unico per tutte le squadre: i gio­ no, Lisandro Lopez. Ogni squadra può avere al mas­ catori fanno lo stesso test tre volte l’anno e usano lo simo 4 stranieri e c’è disparità tra quello che guada­ stesso sistema di match analysis per valutare i para­ gnano i big e gli altri. Uno stipendio normale è sui metri fisici e avere una fotografia completa della 500 mila euro annui, Raul prendeva 4 milioni. Ci partita. Vogliamo migliorare il livello del calcio qa­ sono 7 categorie di salari e una correlazione tra per­

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IL PAESE E LE SUE STELLE BAHRAIN

Doha QATAR

ARABIA SAUDITA

Forma di governo Monarchia costituzionale Indipendenza 1971, dal Regno Unito Superficie 11.607 kmq Popolazione 1.800.000 abitanti (stima 2013) Densità 155 abitanti/kmq Reddito pro capite 81.634 euro Moneta Riyal (1 eur=4,45 qar) Capo di stato Tamim Bin Hamad al Thani (34 anni) Budget per Confederations cup 2021 e Mondiale 2022 527 milioni di euro

EMIRATI ARABI UNITI

I BIG DELLA STARS LEAGUE Michael Laudrup Allenatore Lekhwija (ex Lazio, Juve, Barcellona e Real Madrid) Wladimir Weiss Attaccante Lekhwija (ex Pescara) Paulinho Attaccante Al-Arabi (ex Livorno) Lisandro Lopez Attaccante Al-Gharafa (ex Porto e Lione) Mark Bresciano Centrocampista Al-Gharafa (ex Empoli, Parma, Palermo e Lazio) GDS

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formance e stipendio: «Si chiama salary valuation ­ spiega Di Salvo ­ vengono considerati i minuti gioca­ ti, gli allenamenti e la qualità della prestazione: è un incentivo a far bene». C’è anche chi a Doha ha avuto problemi come l’attaccante francoalgerino Belou­ nis, messo sotto contratto nel 2007 dall’Al Jaish e poi fuori rosa nel 2011: ha raccontato di non essere più

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 1 Il Bayern Monaco si allena a Doha 2 La Supercoppa davanti a un centro commerciale che imita S. Siro 3 Tifosi del Qatar allo stadio 4 Il progetto del Qatar Foundation Stadium EPA/BOZZANI/ AFP

stato pagato e ha passato 19 mesi da «prigioniero» a Doha, perché le autorità locali gli negavano il visto. PROVA GENERALE In Qatar la gente va poco allo stadio ma impazzisce per il calcio degli altri: Liga, Premier e Serie A sono seguitissimi. Quando un grande nome viene a giocare qui, i nuovi compagni di squadra si fanno foto con lui come fossero tifosi qualunque. La Juve è tra le squadre più note, dopo Real, Barcellona, United. La Supercoppa è stato un modo per testare le loro capacità organizzative in vista del Mondiale, per avere Napoli e Juve hanno sborsato 2,4 milioni di euro. Lo stadio che ospiterà la partita, il Jassim Bin Hamad Stadium, non è tra quelli del Mondiale (ha solo 14 mila posti). L’idea iniziale era quella di costruire 12 impianti (di cui 4 a Doha), ora si sta pensando di scendere a 8. La que­ stione della sicurezza sui luoghi di lavoro ha fatto parecchio rumore: l’Ituc, International Trade Union Confederation, prima confederazione sindacale al mondo, continua a denunciare le condizioni di lavo­ ro intollerabili in cui operano gli immigrati, parlan­ do di centinaia di operai già morti nell’infinità di cantieri. Di questo però a Doha non si trova traccia. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Serie A R Verso il mercato

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Mancini aspetta già i magi «Due esterni e un regista»

NEMICI PER LA PELLE

1In attesa di dar forma alla sua Inter con il mercato (Cerci, Lennon, Lucas), il tecnico punta la Lazio: «Conta molto più della Juve e vale più dei punti che ha»

Lotito-Mancio Quel veto azzurro dopo 10 anni di liti

PERCHÉ VEDERE INTER-LAZIO Milano contro Roma parte seconda. Sfida Champions in incognito, travestita da quarta contro undicesima. Chicca: Felipe Anderson, uno dei cinque giocatori più in crescita della A. San Siro, ore 20.45

Stefano Cieri INVIATO A FORMELLO (ROMA)

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Luca Taidelli INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO) @LucaTaidelli

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essun dettaglio va trascu­ rato nell’operazione «en­ tusiasmo nerazzur­ ro».Roberto Mancini è in gran forma e scherza a più riprese. Forse anche quando spiega: «Se il Mancini allenatore prendereb­ be il Mancini giocatore a genna­ io? Ce ne sono tanti da prendere, anche migliori di me...». Il tecni­ co dell’Inter prima apparecchia in diretta tv uno scherzo a tre amici presenti in sala conferenze e ride a crepapelle. Poi apre il brindisi natalizio con la stampa ironizzando sul fairplay finan­ ziario: «Malgrado tutto, non vi facciamo mancare nulla». La ri­ sata era scappata anche prima, quando nel tracciare l’identikit di mercato sembrava parlare di Cristiano Ronaldo: «Abbiamo già fatto il punto, cerchiamo un esterno offensivo, anzi due. Ser­ ve un giocatore fortissimo, rapi­ dissimo, con tecnica altissima e che faccia gol. Eh sì, sennò me­ glio non prenderlo. I due che cer­ chiamo davanti devono fare la differenza, e serve che sappiano fare anche la fase difensiva. Ac­ quisti a centrocampo o in difesa? A volte si può trovare qualcuno che non trova spazio altrove e che per 6 mesi sarebbe utile a noi, ma pure a se stesso per pre­ pararsi a qualche competizione importante». Ogni riferimento a Cerci, Lennon e Lucas Lleiva non sembra del tutto casuale. GUARIN E VIDIC Vero che – dopo Mourinho – Mancini è il tecnico più bravo a far­ si prendere i giocato­ ri che vuole (e che il

Claudio Lotito, 57 anni, e Roberto Mancini, 50 LAPRESSE

Sopra Roberto Mancini, 50 anni, sembra osservare gli obiettivi di mercato. A destra Aaron Lennon, 27 anni, e Lucas Leiva, 27. Sotto Alessio Cerci, 27 LAPRESSEACTION-EPA-IPP

dt Ausilio in serata ha fatto inten­ dere che potrebbero essere anti­ cipate alcune operazioni, tipo Hernanes nel gennaio scorso), ma per arrivare a tre uomini che facciano la differenza servirebbe fare cassa con qualche cessione. A parole, non quella di Guarin: «Può migliorare tantissimo, è molto importante per noi». Di­ scorso che introduce una carrel­ lata sui singoli. «Vidic? Adesso la difesa è questa e sta migliorando gara dopo gara. Se lui meriterà di giocare, scenderà in campo. Kovacic? Come a Verona, può fa­ re la differenza. E può convivere con Hernanes. Come tutti i gio­ catori bravi, basta che pensino anche a difendere». TERZO POSTO E CONTE Ora co­ munque conta vincere e cresce­ re. «A Verona, ma pure contro l’Udinese, ho visto buone cose – fa il Mancio –. Poi è chiaro che la vittoria col Chievo ci voleva pro­ prio. Crediamo al terzo posto, anche se è inutile parlarne. Ci so­ no tante squadre in corsa e la classifica può cambiare in pochi turni. Basta vedere cosa è succes­ so alla Fiorentina. Ma al momen­ to giusto tra quelle in lotta per la Champions ci saremo anche noi. Ora pensiamo alla Lazio, che

conta molto di più della Juve, che ci aspetta alla ripresa. La squadra di Pioli meriterebbe più punti di quelli che ha, ma l’im­ portante è la prestazione che fa­ remo noi. Il bilancio dopo un me­ se di Inter non mi può soddisfare visto che abbiamo già perso due

clic LA CURIOSITÀ INTERISTA TRE PORTIERI SU TRE CON IL PASSATO LAZIALE  Tre su tre dal passato laziale. Sono i portieri dell’Inter che questa sera sfideranno una parte dei loro ricordi. Samir Handanovic è arrivato dal Treviso nel gennaio 2006, vi restò solo 6 mesi giocando un match di campionato (contro il Parma). Carrizo ci è passato in 3 momenti: nel 2008-09, da luglio a gennaio 2011 e nello stesso periodo del 2012. Infine Berni dal 2006 al 2011 con una parentesi alla Salernitana (da gennaio a giugno nel 2009).

IL DERBY DI TOSCANA

gare. Ma a darmi la carica sono i progressi dei ragazzi e la loro de­ dizione». Chiusura su Conte: «Lui ragiona da c.t, però su alcu­ ne cose ha ragione. La Serie A a 18 squadre avrebbe senso, ma non tutti sarebbero d’accordo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ritorno di Moratti a San Siro due mesi dopo le dimissioni  (l.t.) L’ultima volta risale al 19 ottobre scorso, con i salti di gioia insieme a Thohir per come Hernanes aveva riacciuffato il Napoli in pieno recupero. Ma quattro giorni dopo Massimo Moratti aveva rassegnato le dimissioni da presidente onorario. Da allora ha seguito in tv tutte le gare dei nerazzurri, tranne quella contro il Chievo, in concomitanza con un intervento all’Onu legato a Inter Campus. Salvo sorprese dell’ultimo momento, stasera Moratti però tornerà allo stadio. Proprio contro quella Lazio che, battuta 4-1, il 10 maggio scorso sancì la certezza dell’Europa League. Era la notte dell’addio di Zanetti. E dell’ultimo gol di Palacio...

ancini e la Lazio, praticamente un romanzo. Finito dieci anni fa. Anzi no. Perché, parafrasando Galliani (che a sua volta, parlando del ritorno di Kakà al Milan, parafrasava Venditti) certi amori non finiscono mai. Quello tra il Mancio e la Lazio è durato sette anni, dal 1997 al 2004. Tre anni da giocatore, metà campionato da vice allenatore e poi due anni da tecnico. Con l'intermezzo di un mese al Leicester, in Pre­ mier, e due mezze stagioni sulla panchina della Fiorentina. Formidabili quegli anni a cavallo del vecchio e del nuovo Millennio. Per il Mancio e per i tifosi laziali. Ai quali l’at­ tuale allenatore dell’Inter regalò coppe, tro­ fei e uno scudetto indimenticabile (certo, non da solo, ma lui era il leader di quella squadra). E poi anche da allenatore arricchì la bacheca societaria con una Coppa Italia. GIOIE E DOLORI Certi amori non finiscono mai. E così il 12 maggio scorso Mancini è tor­ nato a indossare la maglia biancoceleste nu­ mero 10. Si celebrava il 40° anniversario del primo scudetto laziale, quello di Chinaglia e Maestrelli. L’Olimpico era pieno come qua­ rant’anni prima e come un altro giorno di maggio (il 14) del 2000, quando Mancio e i suoi compagni regalarono ai laziali il secon­ do scudetto. Mancini è stato per la Lazio que­ sto e molto altro ancora. Ecco perché certi amori non finiscono mai. Ma, quando la se­ parazione si consuma, volano i piatti. Il di­ stacco dai colori biancocelesti, dieci anni fa, non fu indolore. La dirigenza del club non vo­ leva lasciarlo libero di dire sì a Moratti, nono­ stante la Lazio fosse a un passo dal fallimen­ to. Poi arrivò Lotito e col nuovo proprietario furono subito scintille. C’erano pendenze da sistemare, conti da risanare. Finì a carte bol­ late, con tanto di dichiarazioni a distanza non proprio amichevoli. Quello stesso Lotito che, dieci anni dopo, in veste di consigliere federale (o mentore del presidente Tavec­ chio, se preferite) ha avuto un ruolo non se­ condario nella scelta del nuovo c.t. della Na­ zionale. Il Mancio era nella rosa dei papabili, ma non fu mai contattato. «Con Lotito in Fe­ dercalcio figuratevi se chiamano me», confi­ dava Roby agli amici in quei caldi giorni esti­ vi. Sì, certi amori non finiscono mai. Effetti collaterali compresi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

INCROCIO DI PUNTE

Della Valle talismano Fiorentina Quagliarella, Amauri, Matri Sarri: «Empoli contro i migliori» Toro-Genoa al sapore di Juve PERCHÉ VEDERE FIORENTINAEMPOLI

Con la testa: squadre che giocano a calcio, piedi buoni con accento toscano. Con il cuore: Davide contro Golia, l’unico derby di provincia d’Italia Franchi, ore 15

Giacomo Cioni Giovanni Sardelli

U

n regalo per trentamila (spettatori). Ma soprat­ tutto il regalo è per se stesso. Mario Gomez cerca un gol al Franchi nell’ultima prima di Natale. Magari decisivo, per

iniziare a scrivere con un po’ d’anticipo il proprio 2015. L’esultanza al Franchi manca da un’era calcistica. Era il 16 mar­ zo quando Gomez corse sotto la Fiesole per l’ultima volta. «Vuo­ le cambiare il suo trend, la sua storia e il suo destino» ­ dice Montella. Per il tecnico è il der­ by del cuore. A Empoli arrivò bambino e se ne andò una deci­ na d’anni più tardi uomo. E cal­ ciatore top. Il brindisi d’auguri di ieri all’interno del Franchi ha portato ulteriore serenità. E qualche dichiarazione. «Al 2015 chiedo meno sfortuna – attacca il patron Andrea Della Valle ­ Siamo pronti a nuove sfi­ de. Il mercato? Pensiamo a sfol­ tire. Poi semmai penseremo a un “ritocchino”. Perché Montel­ la è, e rimarrà, al centro del no­

stro progetto» . Oggi testa al campo. «È facile perdere la concentrazione prima di Na­ tale ­ chiude il tecnico ­ Si pensa più a preparare la vali­ gia che alla gara. Andare in ritiro con un giorno d’antici­ po (venerdì, ndr) era dovero­ so. Così le mogli possono fa­ re shopping e comprare gli ultimi regali in tranquillità». QUI EMPOLI Da Sarri non ar­ rivano indicazioni sulla for­ mazione, il suo Empoli si è allenato a porte chiuse. «Contano i 3 punti ma sopra­ tutto giocare con il cuore e con l’anima. «La Fiorentina ­ prosegue il tecnico ­ dal pun­ to di vista tecnico è la più for­ te della categoria». © RIPRODUZIONE RISERVATA

PERCHÉ VEDERE TORINO-GENOA Perché è romantica come poche: 16 scudetti e una certa sensibilità per la storia. Come extra, esterni da Nazionale (Darmian-Antonelli) e allenatori trasformisti. Olimpico, ore 15

Francesco Bramardo Filippo Grimaldi

T

oro­Genoa a tinte juventi­ ne. Il passato parla chia­ ro. Due dei tre attaccanti granata dal passato juventino approdati al Toro nelle ultime due stagioni (Immobile, Qua­

gliarella e Amauri), a oggi non hanno convinto. In verità an­ che Ciro, prima di sbloccarsi e diventare il capocannoniere del campionato ha impiegato tempo: 5 gol in 941 minuti, uno in meno di Quagliarella dopo 15 giornate (4 reti e 1263 mi­ nuti). Dove era mancato Im­ mobile nella prima parte della stagione ci aveva messo una pezza Cerci (8 reti e 1217’ in campo), cosa che non è avve­ nuta quest’anno in casa grana­ ta. Amauri è ancora a secco in A, solo un gol per Martinez. Oggi Ventura dovrà scegliere ancora una volta chi affiancare a Quagliarella tra l’italobrasi­ liano e il venezuelano, ultima occasione per le punte prima del mercato e l’arrivo di qual­ cuno (Pinilla e Pandev su tutti)

al posto di Larrondo e Barreto. QUI GENOA In casa genoana Gasperini ha altri problemi, «dopo una settimana particola­ re al termine della quale chie­ do la massima concentrazione per allontanare le polemiche degli ultimi giorni. Mi spiace per Perotti, ma abbiamo le ri­ sorse per fare fronte anche ad assenze importanti». Via libe­ ra, dunque, a un ex juventino come Matri, che in bianconero s’è portato a casa (anche) due scudetti in un anno e mezzo, ed è oggi il bomber indiscusso di questo Genoa da alta classifica, con sei reti tutte segnate fuori casa. Oggi tocca di nuovo a lui. Probabilmente senza Lestien­ ne titolare, e senza tridente. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Serie A R I personaggi

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Si giocarono il Mondiale: spariti conseguenze. Nella cesta dei gol segnati finora c’è uno zero, grosso così, sdraiato sul fondo. Il vero Rodrigo lo porta in giro cercando di riempirlo. Ma l’attuale Ro­ drigo fatica.

Rodrigo Palacio, 32 anni RAMELLA

C’ERA UNA VOLTA IL GOL DI PALACIO L’INTER ATTENDE DA 225 GIORNI Matteo Brega INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

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o abbiamo lasciato a Rio de Janeiro il 13 luglio op­ pure proprio dentro il Me­ azza il 10 maggio. Fatto sta che il vero Rodrigo manca da un po’ dai campi. La caviglia sciupata avrebbe bisogno di riposo e di

QUI APPIANO

gesti affettuosi. Invece Palacio continua a correrci sopra, a uti­ lizzarla come joystick per svol­ tare all’improvviso, frenare, ac­ celerare. La generosità sconfi­ nata lo ha portato a sovraccari­ care una parte del corpo che l’ultimo Mondiale ha logorato. Per il bene dell’Inter, per il bene del suo ego portato a pensare prima agli altri. Ora ne paga le

QUI FORMELLO

Niente ritiro ieri tutti a casa Hernanes a gara in corso

Il dono di Pioli «Vorrei un Natale al 3° posto»

L’

VIGILIA IN FAMIGLIA Che ieri ha concesso ai giocatori di non stare in ritiro. Notte a casa e ri­ trovo questa mattina nel consue­ to hotel in zona stadio in cui la squadra fa risveglio muscolare e pranzo quando gioca a San Siro in notturna. Al termine del ma­ tch con la Lazio, rompete le righe generale. Ritrovo il 29 per volare a Marrakech, dove il giorno do­ po c’è l’amichevole col Psg. Dalla trasferta marocchina saranno esentati i giocatori attesi da voli intercontinentali per tornare a casa. Si alleneranno alla Pineti­ na dal 29 per ricongiungersi ai compagni il primo dell’anno. lu.tai.

ogliamo passare il Natale al terzo posto, quindi an­ diamo a San Siro per ottene­ re il massimo. Consapevoli che avremo di fronte una squadra in grande crescita che insegue i nostri stessi obiettivi». Stefano Pioli non si nasconde. Per la sua Lazio quello di oggi con l’Inter è un esame di maturità, oltre che uno scontro diretto per la zona Champions. Il tecni­ co laziale deve rinunciare a ben sette giocatori infortu­ nati: Biglia, Braafheid, Can­ dreva, Ciani, Ederson, Gen­ tiletti e Pereirinha. Le scelte di formazione sono quindi obbligate. L’unico dubbio è a centrocampo dove Onazi insidia Ledesma per il ruolo di play maker. In attacco in­ vece Klose sembra aver vin­ to il ballottaggio con Djor­ djevic. Alle spalle del tede­ sco agiranno i due trequar­ tisti Mauri e Anderson. Quest’ultimo, dopo le inco­ raggianti prestazioni con Varese, Parma e Atalanta è atteso da una conferma in una partita di cartello. «De­ ve approfittare delle occa­ sioni che ha a disposizione ­ dice Pioli a proposito del fantasista brasiliano ­. Per Felipe si tratta di completa­ re un percorso. Deve conti­ nuare a testa bassa. Ha la possibilità di fare bene, mi aspetto lo faccia già contro l’Inter». s.cie.

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unico dubbio in vista della Lazio sembra essere a sini­ stra. Tocca a Dodò (favori­ to) o Nagatomo? La certezza è che il giapponese poi saluterà per giocare la Coppa d’Asia in Australia e potrebbe tornare a fi­ ne gennaio. Certa anche l’assen­ za di Osvaldo, volato in Argenti­ na dopo il grave lutto che ha col­ pito la moglie. «C’era la possibili­ tà che Daniel giocasse titolare, ma ha avuto un problema perso­ nale e non possiamo farci nulla» ha spiegato ieri Mancini. Che nella rifinitura ha insistito sul rombo, con Medel davanti alla difesa e Kovacic alle spalle delle punte. L’arma in più potrebbe es­ sere Hernanes, che dopo il pro­ blema all’adduttore torna tra i convocati dopo il derby. «Non ha i 90’ nelle gambe, ma a gara in corso può darci una mano» con­ ferma il tecnico.

«V

GOL, DOVE SEI? Lui che por­ ta quel nome («Colui che è ricco nella gloria», letterale­ mente) vorrebbe da un lato rilassarsi e dall’altro a gioca­ re. Stasera gli tocca l’ultima ufficiale del 2014, 225 gior­ ni dopo l’ultimo gol segnato con la maglia dell’Inter. E gli sembrerà di rivedere qual­ cosa di già visto. Perché le ultime esultanze arrivarono proprio contro la Lazio. Una doppietta in un match finito 4­1 (con Mazzarri in panchi­ na) che sancì la qualificazio­ ne in Europa League. L’anno scorso furono 17 i gol alla fi­ ne del campionato, fu il mi­ glior marcatore nerazzurro. Il mondo capovolto di Ro­ drigo gli annebbia la vista. MANCIO DIXIT «Se avessi­ mo avuto una serie di attac­ canti lo avremmo fatto ripo­ sare ­ ha spiegato ieri Manci­ ni ­. A me Palacio va bene anche così, a Verona ha fatto una gran partita anche sen­ za gol. Adesso con le vacan­ ze avrà tempo di recuperare, ma sta già meglio». Il Man­ cio mette lì una frase indiriz­ zata alla società, alla scelta di avere soli 3 attaccanti in rosa. Un appunto a corsa av­ viata. Al massimo si può at­ tendere il mercato inverna­ le. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ti incontri all’Olimpico (nel­ l’1­0 del dicembre 2012 e nel­ l’1­0 del gennaio 2014).

Miroslav Klose, 36 anni FOTOPRESS

DOPPIO KLOSE ACUTO ALLA SCALA PER TORNARE KAISER LAZIO Nicola Berardino ROMA

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numeri sfiorano il parados­ so. Miro Klose, il bomber principe dei Mondiali (16 gol in 4 edizioni), non segna nelle trasferte di campionato con la Lazio da un anno e mez­ zo. L’ultimo centro a Torino

contro la Juventus nella scon­ fitta per 4­1 del 31 agosto 2013. Poi, sì è esaltato solo all’Olimpi­ co con la maglia biancoceleste: un digiuno esterno che stona con la sua fama di goleador pla­ netario. Così come nella colle­ zione di reti del 36enne attac­ cante tedesco manca un sigillo sul campo dell’Inter. Che ha in­ vece punito 2 volte in altrettan­

OMBRE E LUCI A San Siro, ha segnato contro il Milan ma quella è un’altra storia. Una delle tante che si riflettono nel presente di Klose. Che stasera torna titolare dopo tre gare o meglio un mese: 22 novembre, contro la Juventus. In questo campionato, il quarto con la La­ zio, solo 3 gol in 13 presenze (4 dal primo minuto). L’ultimo graffio vincente il 3 novembre nel 4­2 sul Cagliari. Poi, il disa­ gio per un impiego part­time all’ombra dell’esplosione di Djordjevic. E lo sfogo alla Bild: «Sto bene, mi sento in forma, ma gioco poco». Un divorzio paventato per gennaio e subito rientrato, ma un mal di pancia difficile da vincere specialmen­ te se l’immagine del panchina­ ro viene accostata alla scena del trionfo del 13 luglio a Rio de Janeiro. Con la finale Mon­ diale vinta con la Germania che oggi rimbalzerà nella mente di Klose appena incrocerà Pala­ cio, avversario di quella sera contro l’Argentina. Pioli lo ri­ lancia dall’inizio. Come, è già successo a San Siro in questo campionato, al debutto contro il Milan. Klose, il bomber della storia dei Mondiali, cerca un’al­ tra rete luccicante per la sua galleria. Perché in fondo si può aver avuto tutto, ma manca sempre qualcosa. E oggi Klose inseguirà quel gol in trasferta che non ha mai infilato all’In­ ter. Soprattutto, per risentirsi il bomber che può far volare la Lazio. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Serie A R La sfida del Bentegodi

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Dall’Arena a Zanin, è l’ABC del derby

1Verona-Chievo lettera per lettera. Malesani e l’esultanza, il cuore diviso del sindaco, il pandoro e molto altro 1

PERCHÉ VEDERE VERONA-CHIEVO

Città contro quartiere: è una rarità anche a livello internazionale. Due amiconi, Toni-Gamberini, mille rivalità e... altri 21 buoni motivi. Qui sotto, dalla A alla Z. Bentegodi, ore 12.30

dell’Hellas. Negli anni Ottanta il sabato pedalava verso il Ben­ tegodi dove giocava il Chievo in C. Icona sopra le parti. P COME PANDORO Diavolo di un calendario: il derby quattro giorni prima di Natale è il trionfo del pandoro. Come sempre, i giocatori del Verona andranno in campo regalando il Melegatti a quelli del Chievo sponsorizzato Paluani. Imba­ razzo.

V COME VERONESE. L’unico tra i 22 titolari è Riccardo Meggio­ rini, attaccante del Chievo, scongelato da Maran. Speciali­ sta in gol non banali.

VERONA (m.f.-g.t.) Andrea Mandorlini carica il Verona per il derby: «Siamo pronti. Giochiamo contro un Chievo che sta bene, che ha cambiato spirito da quando è arrivato Maran. Sarà un confronto in cui conterà molto l’aspetto agonistico». Sono 22 gli uomini convocati dal tecnico gialloblù. Lunga la lista degli assenti. Ballottaggio in porta tra Benussi e Rafael. Si va verso la conferma del 3-5-2 impiegato negli ultimi turni. Rolando Maran sottolinea: «Loro hanno una storia più lunga ma noi siamo orgogliosi di quello che portiamo avanti e ci sentiamo addosso questa maglia, questi colori». L’allenatore del Chievo, che da calciatore non era mai riuscito a giocare il derby, carica la squadra. Il Chievo si affaccia alla stracittadina con la sola assenza di Botta squalificato. «Vogliamo fare un grande regalo a tutti noi stessi. Siamo consapevoli delle difficoltà ma vogliamo cercare di far nostra la sfida. Con lo spirito giusto che deve caratterizzarci soprattutto in una partita bella e stimolante come questa. Toni è un grande, ma non c’è solo lui e dovremo essere bravi a contrastare tutti».

Z COME ZANIN, di nome Enzo: ha vissuto da giocatore, era portiere, il primo derby. Poi è rimasto come dirigente (re­ sponsabile sicurezza dello sta­ dio). Il Chievo è anche lui.

 Venduti 8.103 biglietti (1.354 per gli ospiti), oltre a 12 mila abbonati: ci saranno quindi oltre 20 mila spettatori al Bentegodi all’ora di pranzo.

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Guglielmo Longhi Q COME QUATTRO: i derby gio­ cati finora in serie A. Il bilancio è di due vittorie e 5 gol a testa. In totale, tra A e B, sono 5 vitto­ rie a testa e due pareggi.

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ll’ora di pranzo ecco Ve­ rona­Chievo, il derby più giovane, l’unico a non essere giocato in un capo­ luogo di regione. Noi lo raccon­ tiamo così.

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A COME ARENA, nel senso di anfiteatro ma anche di giorna­ le. L’unico simbolo che unisce veramente i tifosi. B COME BUBOLA. Chi? Massi­ mo Bubola, 60 anni, autore dell’inno del Verona cantato durante il primo derby di Serie A, il 18 novembre 2001. Ci sono rimaste parole non memorabi­ li: «C’è del giallo e del blu den­ tro il nostro cuore». C COME CAMPEDELLI, il signor Paluani, presidente del Chievo: sembra Harry Potter ma da ra­ gazzo pesava 90 chili. E’ lui a disegnare le maglie. D COME DIGA, il simbolo della frazione Chievo. Nata nel 1923, ferma il corso dell’Adige. Distrutta dai tedeschi nel 1945, è stata ricostruita l’anno dopo. E COME ESULTANZE Clamorose quelle di Alberto Malesani: l’aeroplanino con il Chievo per il 3­1 del 1995, la corsa folle e travolgente dopo il 3­2 con l’Hellas nel 2001: lancio in tri­ buna del giubbotto, compreso

R COME RIGORI. Il Chievo, con l’Udinese, è l’unica squadra a non averne avuto uno a favore. S COME SINDACO Flavio Tosi, si sa, è uno sfegatato tifoso del Verona. La compagna, Patrizia Bisinelli senatrice del Carroc­ cio, invece la pensa in modo opposto. Derby in famiglia, Le­ ga spaccata.

 1 Il gol realizzato da Toni che ha deciso il derby di aprile. 2 La sfrenata esultanza di Alberto Malesani, tecnico dell’Hellas, dopo la vittoria per 3-2 nel primo derby in A (18/11/2001). 3 Il sindaco Flavio Tosi con i tifosi del Verona. 4 Lazarevic (Chievo) sommerso dai compagni dopo il gol nel finale del derby di un anno fa

T COME TONI, fresco dei 300 gol in carriera. Menga poc!, co­ me dice la maglietta.

telefonino e chiavi di casa....

U COME UNIONE tra Verona e Chievo, idea a lungo inseguita e osteggiata: cinque anni fa sembrava cosa fatta, poi il pro­ getto è sfumato.

F COME FERMANELLI: è lui a firmare il primo gol del derby, il 10 dicembre 1994. Il Chievo pareggia con Gori. G COME GENIO Corini, il gran­ de assente. Ex giocatore di Ve­ rona e Chievo, ex tecnico del Chievo, esonerato dopo 7 gare. Dove sarà a mezzogiorno? H COME HELLAS Logico che nella squadra fondata nel 1903 da un gruppo di studenti del li­ ceo classico ci sia una colonia greca. Moras, Tachtsidis, Chri­ stodoulopoulos. Lo stopper, il

regista, il creativo: una polis di muratori e ingegneri. I COME INNO di Mameli, suo­ nato prima della sfida del no­ vembre 2001. Tosi, allora sem­ plice consigliere comunale, disse: «Non lo canto, meglio la marcia di Radetzky».

promozione. Verona sponda Hellas ama tutto di lui, eppure qualcuno, prima della vittoria di Udine, aveva cominciato a contestarlo. E poi M come Ma­ ran, che ha preso il Chievo da Corini e infilato una serie di 5 risultati utili prima di arren­ dersi all’Inter.

L COME LAZAREVIC, esterno sloveno del Chievo, autore di un solo gol in A, quello che al minuto 94 ha deciso il derby d’andata dello scorso campio­ nato.

N COME NIERO Alessandro, il poeta che al Chievo ha dedica­ to un libro di poesie. Ha defini­ to il derby pars contra totum pensiero ripreso in settimana da Pellissier.

M COME MANDORLINI, l’uomo del ritorno in A, della doppia

O COME OSVALDO Bagnoli, l’uomo dello storico scudetto

LA STAR CHE SE NE VA

QUI UDINESE

Samp, Gabbiadini saluta E Sinisa studia le alternative

1L’attaccante, ceduto al Napoli, giocherà l’ultima partita con la Sampdoria

Mihajlovic lo schiera titolare ma pensa oltre: pronta la formula col trequartista Filippo Grimaldi GENOVA

B ECCO CORREA: RITORNERÀ DOPO LE FESTE  Primo giorno a Genova per il neo doriano Joaquin Correa, che ha effettuato i test medici al Laboratorio Albaro. L’argentino (nella foto Pegaso) tornerà dopo Natale. Mihajlovic: «Se ho voglia di allenarlo? Lui dovrà avere voglia di allenarsi con noi...».

Hellas col 3-5-2 Maran teme Toni Stadio per 20mila

uona fortuna, Manolo. Saluti e grazie dalla Sampdoria: è stato bello incontrarsi. Gabbiadini si con­ geda oggi dal Ferraris venti­ quattr’ore dopo che il suo sosti­ tuto Correa (numericamente parlando, perché per il ruolo sarà un’altra storia) ha com­ piuto il suo primo blitz a Geno­ va per le visite mediche. I tifosi blucerchiati hanno previsto un congedo dall’attaccante in grande stile, com’è giusto che sia per un giocatore la cui cre­ scita nel suo anno e mezzo a Genova è andata avanti in pa­ rallelo a quella di tutto il grup­ po allenato da Mihajlovic. SALTO IN ALTO Gabbiadini ap­ proderà a Napoli all’apertura ufficiale del mercato di genna­ io, dopo avere accettato un’of­ ferta che fa felici tutti, ma so­ prattutto Benitez (che si ritro­ va un elemento di grande affi­ dabilità) e lo stesso giocatore,

PERCHÉ VEDERE SAMPDORIA-UDINESE

Se siete interisti, è facile: un passato reale (Strama) e uno potenziale (Mihajlovic). Per gli altri, la Samp che va a mille e l’Udinese che traballa. E occhio alla gestione di Di Natale... Marassi, ore 15

Manolo Gabbiadini, 23 anni, attaccante AFP

al quale è stato proposto un in­ gaggio sontuoso, superiore del 50% rispetto a quello attuale. L’ormai quasi ex capocanno­ niere blucerchiato di questa stagione (sei gol in dodici par­ tite, con 888 minuti in campo) percepirà infatti globalmente oltre 7 milioni netti per il pros­ simo quinquennio.

Di Natale in panca Strama lancia Thereau titolare Massimo Meroi

SAMP SI CAMBIA Resta da ca­ pire cos’abbia in mente oggi in mente per lui la... regia di Mihajlovic, al quale interessa — al di là dell’addio di Gabbia­ dini — portare a casa una vit­ toria «che ci servirebbe a ri­ prenderci il terzo posto alme­ no per i prossimi quindici gior­ ni». Manolo titolare o Soriano trequar tista? Di sicuro Mihajlovic ha accettato l’ope­ razione (e questo dovrebbe rappresentare quantomeno una garanzia per la piazza do­ riana), anche se fino all’ultimo i tifosi hanno chiesto a Gabbia­ dini di restare a Genova. I dub­ bi, al di là dei tempi per l’inseri­ mento di Correa, riguardano il modulo futuro di Sinisa. Sulla carta potrebbe utilizzare Feda­ to o Sansone, mantenendo il tridente, ma è poco probabile. L’alternativa è il 3­4­1­2, con Soriano trequartista, un’ipote­ si valida anche contro l’Udine­ se dell’amico Stankovic, «prati­ camente un fratello, oltre che il padrino dei miei figli, così co­ me lo sono io dei suoi». Quanto a Gabbiadini, il tempo dirà quanto perderà la Samp con la sua cessione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

UDINE

È

stato il sogno di Sinisa. Non solo della Juve. «Volevo portare Di Natale a Firen­ ze 5 anni fa, vista la sua vicinanza con Empoli, la città della moglie, ma mi dissero che era troppo vecchio. Peccato che poi abbia fatto altri 90 gol». La battuta del tecnico della Samp fa capire quanta apprensione metta To­ tò Di Natale (11 gol ai blucerchiati) alla vigi­ lia di una sfida che può proiettare la Samp verso l’altissima quota. Ma il problema a Mihajlovic potrebbe risolverlo Andrea Stra­ maccioni. L’allenatore dell’Udinese sembra infatti orientato a far partire dalla panchina l’attaccante, che finora ha segnato 8 (tutti in casa) dei 18 gol realizzati dalla sua squadra: «Totò sta bene, ma come si è visto in altre giornate, nelle partite in trasferta, può essere utile sia dall’inizio sia a gara in corso. Non posso dire se partirà titolare contro la Samp». Queste le parole del tecnico romano, che po­ trebbe preferirgli Thereau (5 gol), che in tra­ sferta ha colpito a Roma con la Lazio, a Paler­ mo e a Milano con l’Inter, segnando gol deci­ sivi che hanno fruttato punti importanti: due vittorie friulane e un pari a Palermo. Non una bocciatura per Di Natale (stasera alla Dome­ nica Sportiva), ma semplicemente una ge­ stione delle risorse, perché le punte di ruolo a disposizione di Stramaccioni sono solo due. «Finora ci è mancata la continuità, ma abbia­ mo le armi per andare a Genova a giocarcela alla pari contro la Samp», ha detto Strama. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Serie A R Anticipi 16a giornata

DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

Un pari nelle nebbie Sassuolo su rigore Cesena all’ultimo tiro

1Zaza porta in vantaggio gli emiliani dal dischetto: fallo

inesistente. Zé Eduardo raddrizza il risultato in pieno recupero SASSUOLO

1

CESENA

1

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Zaza (S) su rigore al 31’, Zé Eduardo (C) al 49’ s.t. SASSUOLO (4-3-3) Pomini; Vrsaljko, Terranova, Acerbi, Peluso; Taider (dal 25’ s.t. Floccari), Magnanelli, Missiroli; Berardi (dal 27’ s.t. Biondini), Zaza, Floro Flores (dal 17’ s.t. Sansone). (Polito, Celeste, Longhi, Antei, Bianco, Gazzola, Chibsah, Brighi, Pavoletti). ALL. Di Francesco. CAMBI DI SISTEMA dal 25’ s.t. 4-24-; dal 27’ s.t. 4-3-3 BARICENTRO MEDIO 51 METRI AMMONITI Peluso, Berardi, Magnanelli, Missiroli g. scorretto CESENA (3-5-1-1) Leali; Capelli, Lucchini (dal 35’ s.t. Succi), Magnusson; Giorgi, Carbonero (dal 1’ s.t. Brienza), Zé Eduardo, Cascione, Mazzotta; Defrel; Almeida (dal 35’ s.t. Rodriguez). (Agliardi, Bressan, Krajnc, Valzania, Nica, Coppola, Pulzetti, De Feudis, Garritano). ALL. Di Carlo CAMBI DI SISTEMA dal 35’ s.t. 4-31-2 BARICENTRO BASSO 50.1 METRI AMMONITI Defrel g. scorretto. ARBITRO Cervellera di Taranto. NOTE paganti 3.3.32, incasso 25.816; abbonati 7.747, quota 91.520. Tiri in porta 9-2. Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 1-1. Angoli 12-6. Rec: p.t. 0’; s.t. 4’

Il contatto tra Vrsaljko (sinistra) e Magnusson: per l’arbitro è rigore

Andrea Tosi INVIATO A REGGIO EMILIA

L

a sindrome del 94’ colpi­ sce ancora il Sassuolo che per la terza partita di fila lascia sul campo punti pesanti (e sono già 5) nella coda del re­ cupero. Dopo Roma e Paler­ mo, stavolta tocca al Cesena punire la difesa neroverde ne­ gli ultimissimi secondi. Ma se la squadra emiliana ha buoni motivi per recriminare è anche giusto sottolineare che il pa­ reggio acciuffato in extremis da Ze Eduardo è il premio me­ ritato per il coraggio e la vo­ lontà che gli ospiti mostrano nella ripresa. A parte un rigore

LA MOVIOLA di G.LO.

VRSALJKO GIU’ NON E’ FALLO Al 30’ s.t. l’episodio chiave: Vrsaljko va in area e cade dopo un contatto con Magnusson che vede solo il giudice di porta Pezzuto. Tre minuti dopo un altro contatto tra Magnusson e Sansone: anche questo non è fallo

fantasma che nella nebbia del Mapei Stadium vede solo il giudice di porta Pezzuto, al Sassuolo va tutto storto. Nel primo tempo i padroni di casa non finalizzano la superiorità delle conclusioni nello spec­ chio (7­0) sprecando con Za­ za, Berardi e Acerbi tre palle­ gol, poi nella ripresa i crampi di Berardi costringono Di Francesco, che poco prima aveva cambiato sistema pas­ sando alle 4 punte, a tornare al 4­3­3. Infine, la beffa del pari. Invece il Cesena torna a fare punti dopo tre k.o di fila, il pri­ mo risultato utile della gestio­ ne Di Carlo somiglia ad un cal­ do brodino. MODULO E CRAMPI Il Sassuolo ritrova Berardi e lascia Sanso­ ne in panca. Il Cesena si muove meglio sulle fasce, lascia Al­ meida solo davanti ma dietro Defrel è il solito motorino. Nel­ la ripresa Di Carlo inserisce Brienza per alzare il baricentro al posto dell’impalpabile Car­ bonero. Di Francesco risponde giostrando le punte, ripesca Sansone e poi mette Floccari con l’idea di spingere un 4­2­4 che in casa di solito funziona. Ma dopo 2’ Berardi deve arren­ dersi ai crampi e allora l’alle­ natore neroverde rivede il suo piano inserendo Biondini e tornando al sistema basico. Mentre la nebbia diventa sem­ pre più fitta, all’improvviso ar­ riva il penalty in regalo che Vr­ saljko si procura a spese di Ma­ gnusson. L’arbitro Cervellera si fida del suo collaboratore e Zaza fa centro. Il Cesena mette due punte e all’ultimo tuffo, dopo una grande parata di Po­ mini su Defrel, arriva il pari di Ze Eduardo che sbuca alle spalle di Terranova e insacca un assist di Defrel. Il pareggio è servito. Il Sassuolo si mangia le mani, il Cesena respira. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LE PAGELLE di A.TO. PELUSO SOSPESO, BERARDI MOLTO MOBILE ALMEIDA A VUOTO, BRIENZA E’ DECISIVO SASSUOLO

6

CESENA

6,5

IL MIGLIORE

IL MIGLIORE

POMINI

DEFREL

7

7 Al rientro da titolare, causa squalifica di Consigli, prende molto freddo e salva il risultato con una paratissima con la mano di richiamo sulla rasoiata di Defrel.

Gioca dappertutto, suggeritore e poi mezzala. Potrebbe segnare ma trova sulla sua strada un grande Pomini: suo l’assist col contagiri che frutta il pareggio.

VRSALJKO 6 Ha il merito di guadagnare il rigore che sblocca il risultato. TERRANOVA 5,5 Si fa sorprendere da dietro sullo stacco di Ze Eduardo. ACERBI 6 Ha un’occasione di testa ma colpisce debolmente, il suo dovere dietro lo fa. PELUSO 5 Rimane sempre sospeso nei 30 metri della mediana. TAIDER 5,5 Inghiottito nella ragnatela del centrocampo avversario. FLOCCARI 5,5 Il suo ingresso, modulato sul 4-2-4, non aggiunge nulla perché si torna subito al 4-3-3. MAGNANELLI 6 Il capitano non si risparmia mai. MISSIROLI 5,5 Un tiro deviato e molta confusione BERARDI 6 Si muove molto, ha una palla importante ma il gioco aereo non è la sua specialità. BIONDINI 5,5 Non recita la parte dell’ex. ZAZA 6 Alla fine segna sempre lui. Però incide molto poco sulla partita. FLORO FLORES 5,5 Si sbatte ma non vede mai la porta. SANSONE 5 Abituato a giocare titolare, ha perso il ritmo. ALL. DI FRANCESCO 6 Per la terza volta la sua squadra butta via il risultato nel recupero. Vuole vincere ma non riesce a fare il 4-2-4 per i crampi di Berardi.

LEALI 6,5 Due belle parate e tante uscite sicure, un portiere in crescita. CAPELLI 6 Tiene a bada Missiroli e Floro, non è poco a questi livelli. LUCCHINI 6 Non concede quasi nulla a Zaza. (Succi s.v.) MAGNUSSON 6 Positivo, più ingenuo che colpevole nell’azione del rigore. GIORGI 6,5 Corre tutta la sua fascia e alimenta l’azione, un vero mantice. CARBONERO 5 Fuori dai ritmi di una squadra che deve salvarsi. BRIENZA 6,5 Col suo ingresso nella ripresa fa salire la squadra. ZÉ EDUARDO 6,5 Lavora di sponda, a lungo invisibile poi esplode col gol del pareggio. CASCIONE 6,5 Centrocampista di lotta e di governo, imprescindibile in questa squadra. MAZZOTTA 6,5 All’inizio spinge forte come esterno offensivo poi si adegua a fare solo il terzino. ALMEIDA 5 Cerca la profondità ma non vede mai un pallone, deve sbloccarsi sotto porta (Rodriguez s.v.) ALL. DI CARLO 6,5 Predica coraggio per salvarsi e la squadra lo segue con una prova di carattere e volontà, ma se non si mette a segnare Almeida sarà dura risalire.

5

CERVELLERA Sulla sua direzione pesa l’episodio del rigore che si perde nella nebbia, fidandosi del giudice di porta. Ok i cartellini. NICOLETTI 6-POSADO 6 DAMATO 6- PEZZUTO 5


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Serie A R Pallone blindato

LE TAPPE DAL 2007

LEGGE 41 DEL 2007 / 1 Gli steward entrano negli stadi Dopo l’uccisione dell’ispettore Raciti a Catania, nel pacchetto anti-violenza viene disciplinata la figura e l’attività degli steward, già introdotta in un decreto legge del 2003

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LEGGE 41 DEL 2007 / 2 Daspo da 1 a 5 anni Dopo la morte di Raciti, Amato mette mano anche al Daspo, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive previsto dal 1989: lo emana il questore e dura fino a 5 anni

DIRETTIVA DEL 2009 Arriva la Tessera del tifoso Il ministro Maroni introduce la Tessera del tifoso, indispensabile per andare in trasferta e fare un abbonamento: non può essere rilasciata ai «daspati» e ai condannati per reati da stadio

DECRETO LEGGE DEL 12/11/2010 I poliziotti escono dalle curve Agli steward vengono affidati anche «servizi ausiliari dell’attività di polizia all’interno degli impianti»: questa norma, di fatto, fa sparire le divise dall’interno delle nostre curve

DECRETO LEGGE DEL 22/8/2014 Arriva il Daspo di gruppo Dopo la morte di Ciro Esposito, il ministro dell’Interno, Alfano, propone un nuovo giro di vite: Daspo fino a 8 anni, di gruppo e possibilità di vietare le trasferte a un’intera tifoseria

La svolta di Alfano: «Più polizia in curva»

1Nei casi più a rischio steward affiancati dagli agenti. E i prefetti dovranno segnalare gli stadi inadeguati Alessandro Catapano

Va ai magistrati il quadrangolare per Sant’Egidio

C

ontrordine agenti, torna­ te negli stadi! È ancora presto per dire se sia tra­ montata la simpatica figura del­ lo steward — introdotta nel 2003, disciplinata dal 2007 e dal 2010 incaricata anche di «servizi ausiliari di polizia» —, ma certamente la circolare in­ viata venerdì dal capo della Po­ lizia Alessandro Pansa a tutti i Questori certifica, a cominciare dal titolo («Un’ulteriore stretta negli stadi»), il fallimento di una politica che voleva «norma­ lizzare» le curve italiane non espellendo gli ultrà violenti, con cui si è continuato a scende­ re a patti, ma le divise. Che ora tornano di moda. «Nei casi estremi di particolare rischio e pericolo per l’incolumità degli spettatori — scrive Pansa — so­ no previste anche modalità di intervento dei reparti inquadra­ ti delle forze di polizia all’inter­ no degli stadi per isolare i vio­ lenti o coloro che mettono in pericolo gli altri spettatori con l’uso di bombe carta o artifici incendiari». La direttiva, parto­ rita dopo gli incidenti di Italia­ Croazia del 16 novembre, segna probabilmente la fine di una stagione in cui prefetti e questo­

Poliziotti schierati fuori dallo stadio di Bergamo alla fine della partita con la Roma, il 22 novembre ANSA

ri hanno agito con l’unico input di «ridurre i danni» (quindi co­ stretti a tollerare violazioni rite­ nute minime per evitarne di più gravi) e l’inizio di una nuova era in cui, «finalmente — si augura­ no dal Viminale — riconsegne­ remo le curve alle famiglie». CAMPER E ISPEZIONI Del resto, che non bastasse più piazzare una fila di steward per tenere a bada gli ultrà, lo ha ammesso lo

stesso Alfano, che ieri in occa­ sione del quadrangolare di soli­ darietà per la Comunità di San­ t’Egidio ha annunciato un altro giro di vite dopo quello estivo che sancì l’inasprimento del Da­ spo: «Interventi di cui avremmo fatto volentieri a meno — ha detto il ministro dell’Interno —, ma necessari per rendere anco­ ra più sicuri gli stadi». Che oggi, evidentemente, non lo sono ab­ bastanza, a dispetto delle stati­

stiche, che registrano in questa prima parte della stagione una flessione rispetto ad un anno fa degli incidenti (­9%) e dei feriti (­34%). Non sono calati, inve­ ce, le esplosioni e il lancio di materiale esplosivo o i casi di intimidazione degli steward, né, in generale, le curve hanno smesso di essere quelle zone franche in cui anche sedersi al posto assegnato dal proprio bi­ glietto è impossibile. Da qui è

 Parlamentari, funzionari del Viminale, magistrati e giornalisti: quattro squadre che ieri hanno giocato il quadrangolare all’insegna della legalità promosso per sostenere la Comunità di Sant’Egidio. Le squadre si sono affrontate sul campo 10 dell’Acqua Acetosa di Roma, sotto gli occhi di 300 bambini, e sono state dirette, tra gli altri, da Luigi Rosato, l’arbitro 17enne della sezione di Lecce picchiato in Seconda categoria. Hanno vinto i magistrati, premiati dal ministro Alfano, dal capo della Polizia Pansa e dal numero uno Coni Malagò.

-9%

 Il calo delle partite con incidenti rispetto al 2013. In diminuzione in questa stagione anche i feriti tra i poliziotti (-46%) e i civili (-34%)

nata l’esigenza di inserire nella circolare di Pansa anche «l’im­ piego nei varchi di accesso dei settori a rischio di camper delle forze di polizia all’interno dei quali effettuare perquisizioni» e la richiesta ai prefetti di «segna­ lare gli stadi inadeguati, per sensibilizzare gli enti proprieta­ ri agli adeguamenti necessari». Una novità che potrebbe co­ stringere anche le società più restii a collaborare con le auto­ rità. In questo caso l’ispirazione è arrivata dal caso del San Pao­ lo di Napoli, «stadio in cui — raccontano dal Viminale — vengono sistematicamente vio­ late tutte le norme di sicurezza, anche quelle basilari». E I CLUB? Il problema, al solito, è «reperire le risorse che renda­ no efficace l’azione degli opera­ tori, che troppo spesso non han­ no a disposizione strumenti idonei a contrastare i violenti», denuncia Daniele Tissone, se­ gretario del sindacato di polizia Silp Cgil. Anche quest’ultimo giro di vite sarà a carico della collettività. I nostri amati club continuano a fare orecchie da mercante. Per dire, si attendono ancora notizie del famoso con­ tributo richiestogli per pagare gli straordinari degli agenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Serie A R

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L’INCHIESTA

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CONTENUTO PREMIUM

Le vacanze di Natale 1

TUTTI AL CALDO IN FAMIGLIA PER STACCARE

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 Voglia di mare: è questa la vacanza natalizia preferita dai calciatori della Serie A. Ecco tre coppie famose in spiaggia 1 Francesco Totti e Ilary Blasi 2 Riccardo Montolivo con la moglie Cristina 3 Andrea Pirlo insieme alla fidanzata Valentina TWITTER/LAPRESSE

ROMA-JUVE ALLE MALDIVE LA STORIA di FRANCESCO VELLUZZI

È

un regalo per le mogli e per i bambini. È relativa­ mente vicina, sei ore d’ae­ reo, c’è tutto quel che un calcia­ tore vuole trovare: mare, gran­ di alberghi, centri commercia­ li, relax totale e pure il casinò per tentare la fortuna. Signore e signori, questa è Dubai. La meta più battuta dai giocatori della Serie A che scelgono di staccare per qualche giorno. Non si può dire lontani da tutti perché molti si ritrovano nello stesso albergo (lo scenografico La Vela in mezzo al mare, e il più classico Jumeirah i più get­ tonati). Non hanno particolare fantasia i calciatori, hanno solo bisogno di rilassarsi e far diver­ tire i familiari. Quindi, ufficial­ mente non è prevista una sfida a calcetto in spiaggia. Ma sa­ ranno parecchi a godersi il Na­ tale a Dubai. Ha ceduto anche l’attaccante dell’Udinese Totò di Natale, di solito restio ai lun­ ghi viaggi. Ma, dopo i 200 gol, ha voluto accontentare la mo­ glie Ilena e i piccoli Diletta e Fi­ lippo. Non c’è bisogno di con­ trollarlo, fa già una vita troppo tranquilla, ma lì troverà il suo vice Dejan Stankovic. Pure lui ha scelto gli Emirati. La Roma sarà rappresentata da Miralem Pjanic e Davide Astori che par­ tirà con la compagna France­ sca Fioretti. Astori, che non ha mai perso il legame con Caglia­ ri, troverà pure due ex compa­ gni che staccheranno per po­ chissimi giorni dalle dure cure zemaniane: Marco Sau e Victor Ibarbo, ormai inseparabili e uniti pure dallo stesso agente:

LA SERIE A SI SPOSTA AL MARE: TOTTI TROVA I BIANCONERI DOPO LA SUPERCOPPA, A DUBAI DI NATALE, PJANIC E MONTOLIVO

Riccardo Calleri. Dalle parti di Dubai dovrebbe affacciarsi, con la moglie Rachele, anche un altro ex cagliaritano, il por­ tiere della Lazio Federico Mar­ chetti. E poi i milanisti che nel paradiso del relax giocheranno in amichevole il 30 contro il Real Madrid di Ancelotti. A guidare il gruppo c’è Riccardo Montolivo con la moglie Cristi­ na De Pin, ma altri compagni rossoneri dovrebbero aggiun­ gersi a loro. Dall’Inter un solo

giocatore è segnalato a Dubai. MALDIVE Più lontane ma deci­ samente più affascinanti,e for­ se più costose, le Maldive. Le ha scelte Francesco Totti (ma pure il genoano Andrea Berto­ lacci che avrà piacere di saluta­ re il capitano romanista) che viaggia con la moglie Ilary Bla­ si e i piccoli Chanel e Christian. Non si illuda di star tranquillo. L’incubo Juventus si materia­ lizza anche lì. Perché da Doha,

dove domani si gioca la Super­ coppa, è in arrivo un bastimen­ to carico di bianconeri, alcuni dei quali seguiti dalle compa­ gne pure in Qatar. Gruppo col­ laudato con l’organizzatore delle vacanze Andrea Mere­ ghetti. Bonucci e Marchisio hanno scelto le Maldive. Dove è segnalato in arrivo Pippo In­ zaghi. Casa, invece, per gli altri tecnici delle big. Da Allegri a Mancini (che ama sempre più stare a Jesi) a Garcia che, però,

potrebbe regalarsi due giorni romantici a Parigi con la sua Francesca. Hanno scelto Parigi pure il veronese Obbadi e l’in­ terista M’Vila. NOZZE Un viaggio particolare è quello di Arturo Vidal, che spo­ sa a Santiago del Cile con rito religioso il 27 la sua Maria Te­ resa. Non immaginiamo una festa sobria sapendo qualcosa sulle serate del Guerrero che ha scelto l’ippodromo per il

giorno più bello. Anticipo di nozze per il portiere del Torino Daniele Padelli che passerà il Natale a Tarcento in Friuli con i futuri suoceri. A fine campio­ nato sposerà Claudia. Paparaz­ zi scatenati a caccia della cop­ pia più glamour: Gigi Buffon e Ilaria D’Amico, innamorati pazzi che non si nascondono più. Ma per ora nascondono la meta della vacanza. Che vale sempre una copertina. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PROGRAMMA Parma in campo il 27 Per Inter e Milan amichevoli di lusso Questo il programma delle feste delle 20 di A. Tutti concedono almeno una settimana di vacanza ai calciatori. ATALANTA Si riprende il 29 pomeriggio, ma Carmona, Denis, Moralez e Scaloni tornano l’1 gennaio. Avramov e Boakye in Italia il 31.  CAGLIARI Allenamento il 22 mattina, si riprende il 29.  CESENA Si riprende il 28.  CHIEVO Si riprende il 29.  EMPOLI Si riprende il 28 pomeriggio.  FIORENTINA Si riprende il 29.  GENOA Si riprende il 29 pomeriggio a Pegli.  INTER Ritrovo il 29 e partenza da Milano per Marrakech, in Marocco (esentati i giocatori che tornano a casa con voli intercontinentali), dove l’Inter giocherà il 30 un’amichevole col Paris Saint Germain, Il rientro in Italia è previsto per il 31 pomeriggio e l’1 pomeriggio allenamento ad Appiano Gentile.  JUVENTUS Vacanza dal 23, la Juve viaggerà la notte tra il 22 e il 23 subito dopo la Supercoppa. Si riprende il 31 pomeriggio.  LAZIO Si riprende il 29. Allenamento il 31 mattina e l’1 pomeriggio.  MILAN Vacanza fino al 27. Partenza per Dubai. Il 30 amichevole col Real Madrid. A Milanello il 31 pomeriggio.  NAPOLI Ripresa il 31. Programma dell’1 non ancora definito.  PALERMO Si riprende il 28 alle 18. Il 31 giornata libera, si riprende l’1 gennaio alle 18.  PARMA Si riprende il 27. Ma Donadoni ha dato le vacanze dopo la partita di Napoli del 18.  ROMA Si riprende il 29, i sudamericani ricominciano il 30.  SAMPDORIA Si riprende il 28. Mihajlovic deciderà dopo la partita di oggi con l’Udinese se concedere ai suoi un giorno di vacanza in più.  SASSUOLO Si riprende il 28.  TORINO Si riprende il 28 mattina a Torino. Allenamento il 31 mattina e l’1 gennaio al pomeriggio.  UDINESE Allenamento il 22 mattina, si riprende il 30.  VERONA Si riprende il 29. 


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Serie A R La guida

DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

OGGI ore 12.30 Stadio Bentegodi Verona

OCCHI PUNTATI SU

a 16

2. GU. RODRIGUEZ

In A mai pari i derby al Bentegodi E Toni si esalta contro il Chievo

4. MARQUEZ

18. MORAS

segnato 7 gol in carriera al club di Campedelli. Rebus Mandorlini: più Benussi che Rafael. Dubbi Maran: Paloschi davanti a Maxi Lopez

CLASSIFICA SQUADRE

JUVENTUS ROMA NAPOLI LAZIO SAMPDORIA GENOA MILAN FIORENTINA UDINESE PALERMO INTER SASSUOLO VERONA EMPOLI TORINO ATALANTA CHIEVO CAGLIARI CESENA PARMA (-1)

PT

39 36 27 26 26 26 25 23 21 21 20 20 17 16 14 14 13 12 9 6

CHIEVO

VERONA

PRECEDENTI IN SERIE A Vittorie Verona

PARTITE

69. MEGGIORINI

71. MARTIC

G

V

N

P

F

S

16 16 16 15 15 15 16 15 15 15 15 16 15 15 15 15 15 16 16 16

12 11 7 8 6 7 6 6 6 5 5 4 4 3 3 3 3 2 1 2

3 3 6 2 8 5 7 5 3 6 5 8 5 7 5 5 4 6 6 1

1 2 3 5 1 3 3 4 6 4 5 4 6 5 7 7 8 8 9 13

34 28 28 26 20 20 25 20 18 19 23 17 18 16 10 8 11 21 13 16

7 11 20 17 12 13 18 12 20 23 21 21 26 21 17 18 19 29 30 36

4 Pareggi

0

(4-3-1-2) (3-5-2)

OGGI ore 15 ARBITRO Orsato

18 MOLINA

17a GIORNATA

99 BOAKYE

Lunedì 5 gennaio LAZIO-SAMPDORIA ore 20.45 Martedì 6 gennaio ore 15 UDINESE-ROMA ore 12.30 CHIEVO-TORINO EMPOLI-VERONA GENOA-ATALANTA MILAN-SASSUOLO PALERMO-CAGLIARI PARMA-FIORENTINA CESENA-NAPOLI ore 18 JUVENTUS-INTER ore 21

21 CIGARINI 11 MORALEZ

9 DYBALA LAZAAR 7

(4-3-1-2)

UDINESE

33 M. GOMEZ 7 MACCARONE

20 VAZQUEZ

12

6

10 TAVANO

(4-3-1-2)

(4-4-1-1)

GENOA

(3-5-2)

LAZIO

(4-3-2-1)

OGGI ore 15 ARBITRO Tommasi

11

LAXALT

VALDIFIORI

CROCE

26 TONELLI 33 SEPE

19 MAKSIMOVIC

3 MESBAH

22 RIZZO

17 PALOMBO

14 OBIANG

11 GABBIADINI

9 OKAKA

23 EDER

23 HYSAJ

33 KONE

19 GUILHERME

33 PERES

26 PASQUALE

5 DANILO

15 MARCHESE

75 14 HEURTAUX BELMONTE 31 KARNEZIS

PANCHINA 1 Ujkani, 19 Terzi, 23 Feddal, 2 Vitiello, 3 E. Pisano, 13 Emerson, 21 Quaison, 18 Chochev 14 Della Rocca, 15 Bolzoni, 10 Joao Silva, 99 Belotti. ALL. Iachini. BALL. Dybala-Belotti 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. nessuno. INDISPONIBILI Daprelà (30 giorni). ALTRI Fulignati, Bamba, Ngoyi, Milanovic, Makienok, Bentivegna.

PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 5 Moro, 19 Barba, 22 Bianchetti, 8 Signorelli, 27 Zielinski, 20 Pucciarelli, 9 Mchedlidze, 99 Aguirre, 95 Rovini. ALLENATORE Sarri. BALLOTTAGGI Laxalt-Signorelli 70-30%. SQUALIFICATI Vecino (1). DIFFIDATI Croce, Tonelli, Mario Rui. INDISPONIBILI Laurini (7 giorni), Perticone e Guarente (da valutare). ALTRI Shekiladze, Biggeri.

PANCHINA 1 Brkic, 22 Scuffet, 2 Wague, 18 Bubnjic, 34 Gabriel Silva, 66 Pinzi, 21 Hallberg, 95 Evangelista, 13 A. Zapata, 82 Geijo, 10 Di Natale. ALL. Stramaccioni. BALLOTTAGGI Thereau-Di Natale 55-45%, Belmonte-Pinzi 60-40%. SQUAL. Allan (1). DIFFIDATI Badu, Bruno Fernandes. INDISPONIBILI Domizzi (7 giorni), Piris (7), Muriel (25). ALTRI Meret, Coda, Alhassan, Faraoni, Jadson.

2 3.20

1 1.48

X 3.95

2 6.50

14 GAZZI

1 1.80

X 3.30

2 4.50

Se volete restare aggiornati sulle formazioni, conoscere i consigli dei nostri esperti, consultare le statistiche dettagliate di ogni giocatore della Serie A, come Okaka (nella foto), e scoprire i segreti per vincere al nostro fantacalcio, da quest’anno la «Gazzetta dello Sport» mette a disposizione di tutti gli appassionati, gratuitamente, un’intera sezione dedicata all’interno del sito rosa. Su Fantanews si possono trovare tutti voti dati sul quotidiano il giorno dopo l’ultima partita di ogni turno di campionato, gli assist ufficiali al termine di tutte le gare, articoli esclusivi e la trasmissione «+3» di presentazione della Magic.

V

erde come la speranza. L’inedita maglia del Christmas Match di oggi col Palermo come metafora di un’Atalanta che prova a chiu­ dere il 2014 con una vittoria fondamentale, perché porte­ rebbe i nerazzurri a +5 sulla zona retrocessione. «Sapendo già il risultato del Cagliari, ab­ biamo un’occasione per allon­ tanarci ulteriormente dal ter­ zultimo posto ­ ha detto ieri Co­ lantuono ­ Vincendo ci avvici­ neremmo alla quota con cui abbiamo chiuso l’andata lo scorso anno (21 punti: ora so­ no 14, ndr), ma fortunatamen­ te non ci troviamo e non ci sia­ mo mai trovati a dovere vincere a tutti i costi». L’Atalanta, che non vince l’ultima dell’anno in A dal 1996­97, potrebbe ripro­ porre il rombo: Zappacosta ter­ zino, Gomez in panchina, Bo­ akye favorito su Bianchi e bal­ lottaggio Molina­Baselli.

La maglia dell’Atalanta per il Christmas Match (sopra), ed Edgar Barreto (sotto), 30 anni, del Palermo ATALANTA/FORTE

13 GUARIN

22 AMAURI

18 MEDEL

24 IAGO

17 KUZMANOVIC

10 KOVACIC

9 ICARDI

22 DODÒ

8 PALACIO

11 KLOSE 7 6 F. ANDERSON S. MAURI 19 24 16 LULIC LEDESMA PAROLO

87 ROSI

14 RONCAGLIA

26 RADU

27 CANA

3 DE VRIJ

8 BASTA

22 MARCHETTI

PANCHINA 30 Padelli, 13 Castellazzi, 5 Bovo, 21 Silva, 32 Masiello, 3 Molinaro, 8 Farnerud, 17 Martinez. ALL. Ventura. BALLOTTAGGI Maksimovic-Bovo 60-40%, Amauri-Martinez 60-40%. SQUALIFICATI Jansson (1). DIFFIDATI El Kaddouri, Glik, Moretti, Peres. INDISPONIBILI Basha (10 giorni), Benassi (5), Larrondo (10). ALTRI Perez, Nocerino, Sanchez Miño, Barreto.

PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 6 Andreolli, 14 Campagnaro, 15 Vidic, 55 Nagatomo, 88 Hernanes, 90 M’Vila, 20 Obi, 44 Krhin, 97 Bonazzoli. ALLENATORE Mancini. BALLOTTAGGI Medel-M’Vila 60-40%, Guarin-Hernanes 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. nessuno. INDISPONIBILI Jonathan (15 giorni). ALTRI Puscas, Donkor, Mbaye, Osvaldo.

PANCHINA 39 Sommariva, 4 De Maio, 40 Prisco, 19 Greco, 92 Mussis, 3 Antonini, 5 Izzo, 21 Edenilson, 16 Lestienne, 9 Pinilla, 18 Fetfatzidis. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Burdisso-De Maio 60-40%, Rosi-Lestienne 60-40%. SQUALIFICATI Perotti (4), Perin (1). DIFFIDATI De Maio, Greco, Antonelli, Roncaglia. INDISPONIBILI Mandragora (30 giorni), Kucka (5). ALTRI Parente, Panico, Santana.

PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 85 Novaretti, 39 Cavanda, 13 Konko, 32 Cataldi, 15 A. Gonzalez, 23 Onazi, 14 Keita, 9 Djordjevic. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Klose-Djordjevic 60-40%, Ledesma-Onazi 70-30%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Biglia, Cavanda, Marchetti, Radu. INDISPONIBILI Braafheid (2 mesi), Ciani (2), Gentiletti (4), Candreva (15 giorni), Ederson (25), Pereirinha (10), Biglia (15). ALTRI Sculli, Tounkara.

L’Atalanta in verde speranza Il Palermo ritrova Barreto Matteo Spini Fabrizio Vitale

EL KADDOURI 36 7 DARMIAN

8 BURDISSO

C’È LA MAGLIA NATALIZIA

GAZZAWEB www.gazzetta.it

33 23 5 D'AMBROSIO RANOCCHIA JUAN JESUS

23 LAMANNA

PANCHINA 2 Viviano, 1 Da Costa, 29 De Silvestri, 44 Fornasier, 10 Krsticic, 6 Duncan, 21 Soriano, 32 Marchionni, 18 Bergessio, 7 Fedato. ALL. Mihajlovic. BALLOTTAGGI Cacciatore-De Silvestri 60-40%, Gabbiadini-Soriano 60-40%. SQUAL. Romagnoli (1). DIFFIDATI Okaka, Gabbiadini, Duncan, Silvestre. INDISPONIBILI G. Sansone (3 giorni), Silvestre (10), Wszolek (10). ALTRI Massolo, De Vitis.

X 3.00

VIVES 20

24 MORETTI

BERTOLACCI STURARO 91 69 13 88 ANTONELLI RINCON

27 WIDMER

PANCHINA 12 Tatarusanu, 28 Alonso, 4 Richards, 40 Tomovic, 55 Hegazi, 5 Badelj, 16 Kurtic, 6 Vargas, 10 Aquilani, 8 Marin, 72 Ilicic, 77 El Hamdaoui. ALL. Montella. BALLOTTAGGI JoaquinAquilani 60-40% Pasqual-Alonso 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Borja Valero, Pizarro, Savic, Alonso. INDISPONIBILI Rossi (70 giorni), Bernardeschi (80), Lupatelli (80), Babacar (3). ALTRI Lazzari, Lezzerini, Brillante, Iakovenko, Octàvio, Bagadur.

1 2.30

25 GLIK

27 QUAGLIARELLA

PANCHINA 1 Avramov, 20 Biava, 33 Cherubin, 6 Bellini, 3 Del Grosso, 5 Scaloni, 8 Migliaccio, 7 D’Alessandro, 16 Baselli, 25 Spinazzola, 10 A. Gomez, 9 Bianchi. ALLENATORE Colantuono. BALLOTTAGGI Benalouane-Cherubin 70-30%, Molina-Baselli 55-45%, BoakyeBianchi 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Boakye, Cigarini, Migliaccio. INDISPONIBILI Estigarribia (5 mesi), Raimondi (5), Rosseti (15 giorni). ALTRI Frezzolini, Grassi.

1 HANDANOVIC

32 MATRI 7 BADU

OGGI ore 20.45 ARBITRO Tagliavento

1 GILLET

THEREAU 77

6 24 RUGANI

INTER

BRUNO FERNANDES 8

13 21 MARIO RUI

ANDELKOVIC G. GONZALEZ MUÑOZ 70 SORRENTINO

18 VERDI

(3-5-2)

86 28 19 CACCIATORE GASTALDELLO REGINI

11 CUADRADO

19 DENIS

TORINO

33 ROMERO

MATI FERNANDEZ BORJA VALERO 17 23 14 20 7 JOAQUIN PASQUAL PIZARRO

17 CARMONA

PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 34 Biraghi, 12 Cesar, 14 Cofie, 84 Manganì, 24 Schelotto, 63 Bellomo, 7 Lazarevic, 31 Pellissier, 10 Maxi Lopez. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Paloschi-Maxi Lopez 55-45%, Dainelli-Cesar 55-45%. SQUALIFICATI Botta (3). DIFFIDATI Hetemaj, Dainelli, Cesar. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Puggioni, Kupisz, Edimar.

(4-3-3)

OGGI ore 15 ARBITRO Irrati

19 BASANTA

CHIEVO (4-4-2)

87. ZUKANOVIC

EMPOLI 1 NETO 2 GO. RODRIGUEZ

1. BIZZARRI

PANCHINA 1 Rafael, 95 Gollini, 25 Marques, 40 Ale. Gonzalez, 16 Luna, 30 Campanharo, 27 Valoti, 97 Checchin, 93 Fares, 7 Saviola, 99 Nenè. ALLENATORE Mandorlini. BALLOTTAGGI Benussi-Rafael 60-40%, Brivio-Fares 80-20%. SQUALIFICATI Agostini (1). DIFFIDATI Campanharo, Ionita. INDISPONIBILI Sørensen (20 giorni), Obbadi (20), Sala, Ionita, Jankovic e J. Gomez (da valutare). ALTRI Cappelluzzo.

SAMPDORIA

15 SAVIC

MARESCA MORGANELLA 89 8 27 25 BARRETO RIGONI 4

VERONA (3-5-2)

(3-5-1-1)

OGGI ore 15 ARBITRO Russo

22 2 29 93 ZAPPACOSTA STENDARDO BENALOUANE DRAMÉ

3. DAINELLI 56. HETEMAJ

FIORENTINA

57 SPORTIELLO

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

10 RETI Tevez (2, Juventus). 8 RETI Icardi (2, Inter); Menez (4, Milan); Callejon (Napoli); Di Natale (Udinese). 7 RETI Higuain (1, Napoli); Dybala (1, Palermo). 6 RETI Matri (Genoa); Djordjevic e Mauri (Lazio); Honda (Milan); Ljajic (1, Roma); Gabbiadini (Sampdoria). 5 RETI Osvaldo (Inter); Vidal (2, Juventus); Cassano (1, Parma); Zaza (1, Sassuolo); Thereau (Udinese); Toni (2, Verona). 4 RETI Ekdal e Sau (Cagliari); Defrel (Cesena); Babacar (Fiorentina); Llorente e Morata (Juventus); Zapata (Napoli); Destro (Roma); Eder (1, Sampdoria); Quagliarella (Torino); Nico Lopez (Verona).

5

PALERMO

* 1 PUNTO DI PENALIZZAZIONE

MARCATORI

Del Verona contro il Chievo Luca Toni 7 gol Del Chievo contro il Verona Ezequiel Schelotto 1 gol

5

Chievo

ATALANTA

6. GAMBERINI 8. RADOVANOVIC

MIGLIOR MARCATORE

RETI FATTE

Verona

43. PALOSCHI

CHIEVO

Vittoria Verona: Verona-Chievo 3-2, 18/11/2001 Vittoria Chievo: Chievo-Verona 2-1, 24/03/2002 Vittoria Chievo: Verona-Chievo 0-1, 23/11/2013 Vittoria Verona: Chievo-Verona 0-1, 5/04/2014

2

2 3.20

21. FREY

13. IZCO

LE ULTIME VOLTE

Vittorie Chievo

2

RETI

9. TONI

20. CHRISTODOULOPOULOS

17. NICO LOPEZ

VERONA

10. HALLFREDSSON

77. TACHTSIDIS

X 3.10

ARBITRO Gervasoni ASSISTENTI Tasso-Paganesi QUARTO UOMO Preti ADDIZIONALI Rocchi-Di Paolo TV Sky Calcio 1 HD e Supercalcio HD; Premium Calcio 23. BIRSA e Calcio HD

28. BRIVIO

22. BENUSSI

1L’attaccante emiliano, che farà coppia con Nico Lopez, ha già

GIORNATA

1 2.25

PALERMO Iachini non si fida dell’ultima partita prima della sosta. Soprattutto non si fida dell’Atalanta alla ricerca di punti. Per questo la squadra si trova a Bergamo già da venerdì sera. L’obiettivo è di archiviare il 2014 nel migliore dei modi, anche per centrare il record de­ gli 8 risultati utili consecutivi, mai raggiunti nell’era Zampari­ ni. Il tecnico ai record non pen­ sa («Non ci faccio caso, penso solo al Palermo»), così come non si lascia stuzzicare da pos­ sibili prospettive da Europa, però potrà contare sul rientro di Barreto. Il paraguayano ha saltato le ultime due partite per squalifica e infortunio e questo pomeriggio torna in campo per dare il solito contributo di esperienza. In cabina di regia confermato Maresca, mentre in attacco, come sempre, spa­ zio all’estro di Vazquez e Dyba­ la. Intanto i rosanero si sono as­ sicurati il centrocampista bul­ garo Georgi Yanev, classe 1998, stellina del Levski Sofia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

1 2.00

X 3.10

2 3.95

1 2.05

X 3.25

2 3.45

TACCUINO COPPA ITALIA PRIMAVERA

Decise le semifinali Atalanta-Roma e Juve-Lazio  Saranno Atalanta-Roma e Juventus-Lazio le semifinali della Coppa Italia Primavera. Il derby di Torino sorride ai bianconeri, che battono 1-0 i granata (decide Muratore). Sorridono le romane: la Roma ne fa tre all’Inter (Adamo, Vestenicky e Verde su rigore, Camara dal dischetto per i nerazzurri). A Formello, 4-1 della Lazio al Palermo: Ferchichi illude i rosanero, prima dei gol di Murgia (doppietta), Palombi e Tounkara. Semifinali il 14 e il 28 gennaio, sorteggio per determinare chi giocherà l’andata in casa.

DONNE

Mozzanica k.o. in casa Verona nuova capolista  Cade in casa il Mozzanica, battuto 1-0 dal Brescia: Verona in vetta con il 3-1 alla Torres. Decima giornata: San Zaccaria-Orobica 3-1, Res Roma-Pordenone 2-1, Mozzanica-Brescia 0-1, Tavagnacco-Pink Bari 2-0, Firenze-Riviera di Romagna 1-1, Como-Cuneo 1-5, Verona-Torres 3-1. Class. (prime): Verona 26; Mozzanica e Firenze 24; Brescia 23; Tavagnacco e Res Roma 20.

CALCIO A 5

Primo turno Winter Cup Avanzano Acqua&Sapone e Kaos  Nel primo turno di Winter Cup, ok Acqua&Sapone (6-2 al Sestu) e Kaos Ferrara (4-1 al Napoli). Oggi (ore 17.30, diretta RaiSport 2) chiude Corigliano-Latina.


DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

OPINIONI La vignetta

19

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di Stefano Frosini

ANDRÉS INIESTA Calciatore del Barça  Una vittoria per terminare bene l’anno a casa!! Força Barça !! @ andresiniesta8

ROBERTA VINCI Campionessa di tennis  Selfie con Manu Dolcenera ieri alla festa del tennis vocepazzescaaaaa @roberta_vinci

VALERIO ASPROMONTE Azzurro di scherma  Grande Papa Francesco @LGSSportLab e @Molfettatkd @ValeAspro

TANIA CAGNOTTO Campionessa di tuffi  Incredibile ma vero, ho fatto i miei primi biscotti natalizi! fradallape non ci credi? @TCagnotto

FEDERICA BRIGNONE Azzurra di sci alpino  Mattinata da super tifosa, brava Merighetti, Paris non lo ferma più nessuno @FedeBrignone

La corsa Champions

Il caso Cappai

OCCHIO, IL MILAN DI INZAGHI CRESCE

CI SONO DUE MISURE PURE PER IL DOPING

IL COMMENTO di SEBASTIANO VERNAZZA @GazzaVernazza

A

settembre di due anni fa Pippo Inzaghi e Massimiliano Allegri litigarono di brutto al centro Vismara di Milano. Inzaghi allenava gli Allievi del Milan, Allegri la prima squadra. «Vuoi prendermi il posto, eh?»,urlò Max. «Certo, e farò anche meglio!», rispose SuperPippo. Seguì pace raffazzonata in sede. Ieri sera Inzaghi ha fatto ad Allegri un gran bel regalo di Natale. Il Milan ha fermato la Roma e così la Juve è risalita a più tre. I due colleghi non trascorreranno mai un San Silvestro assieme, ma oggi i loro rapporti sono forse un pochino meno tesi. Potenza di un risultato. Un anno fa, alla sedicesima giornata, la stessa di questo fine settimana, la Juve aveva cinque

punti di vantaggio sulla Roma, 43 a 38. Un anno fa però il turno prenatalizio si disputò alla diciassettesima e si andò alla sosta così: Juve 46, Roma 41. Il 2013 della Serie A finì all’insegna del più cinque. Dodici mesi più tardi la Roma aspetterà Capodanno a meno tre, 36 a 39. Come valutare i due punti rosicchiati? Difficile rispondere. Se si riavvolge il nastro fino alle chiacchiere dell’estate scorsa, quando la squadra di Garcia godeva di bellissimi pronostici, viene da storcere la bocca, ci aspettavamo di più. Se si rimane sulla pura aritmetica, due punti hanno un discreto peso. C’è poi da valutare un altro aspetto, non secondario. La Roma ha pareggiato contro un avversario di spessore, un Milan in crescita e capace di resistere all’Olimpico in inferiorità numerica per 25 minuti. Inzaghi ha sistemato la fase difensiva. Rispetto alle prime giornate, il Milan realizza meno gol, ma di meno ne subisce. E’ una

squadra più equilibrata, organizzata e attenta. Accantonato il pretenzioso assetto degli inizi, si fa massa critica tra mediana, trequarti e fasce. Minore effervescenza, maggiore consistenza. Il 3° posto è possibile. Inter­Lazio di stasera piatto forte della domenica: sono gli effetti collaterali della spalmatura causa Supercoppa. Juve Napoli hanno giocato giovedì, Roma e Milan ieri, oggi ci dobbiamo accontentare della corsa al 3° posto, dello scontro quasi diretto tra Inter e Lazio. Perché «quasi»? Perché in questo momento la Lazio ha sei punti più dell’Inter, divario in cui sono distribuite sei squadre (tante, forse troppe). Se crede sul serio alla possibilità di agganciare il playoff Champions, Roberto Mancini non ha alternativa alla vittoria. Un pari o ­ peggio ­ una sconfitta gli farebbe perdere la scia del treno. Non è l’ultima chiamata, ma la penultima forse sì, scivolare a meno nove dalla terza piazza sarebbe una mazzata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il trionfo del Real Madrid

ANCELOTTI MONDIALE, VITTORIA ITALIANA L’ANALISI di ANDREA SCHIANCHI

C’

è un italiano sul tetto del mondo, si chiama Carlo Ancelotti, e in questi tempi grigi per il calcio di casa nostra la notizia è un’iniezione di allegria e di orgoglio. In poco più di un anno di lavoro, con la pazienza e la saggezza dei contadini, virtù che si porta dentro da quando è nato in un paesino della Pianura Padana, Carletto ha consegnato al Real Madrid una Coppa dei Campioni (la Decima, la più sospirata), una Coppa del Re, una Supercoppa Europea e, adesso, un Mondiale per Club. Difficile fare meglio. Arrivare lassù in cima, tuttavia, non è stata una passeggiata. Ostacoli a non finire, fin dall’inizio dell’avventura. Ancelotti li ha superati utilizzando, di volta in volta, la leggerezza dell’ironia e la

furbizia dell’uomo di campagna. Ha ascoltato i mugugni del presidente Florentino Perez, quando le cose non giravano, e sapete come si è comportato? Esattamente come quando il suo padrone era Silvio Berlusconi: fingeva di adeguarsi e poi faceva di testa sua. Le polemiche gli sono sempre scivolate addosso senza sporcargli il vestito, e la coppa sollevata nella notte di Marrakech è anche il premio per lo stile di una vita. Ricordate quando qualche illuminato tifoso juventino gli urlava: «Un maiale non può allenare?». Lui sempre zitto, mai un gesto di reazione (che pure sarebbe stato comprensibile). E adesso di che cosa parlano quegli urlatori da stadio? A Madrid, se potessero, gli farebbero un monumento. I tifosi lo adorano, i giocatori pure. E Florentino Perez, saggiamente, è salito sul suo carro capendo che Ancelotti è l’uomo giusto per fare del Real la squadra più ammirata e forte del mondo. E ci voleva la sua mano per plasmare questa creatura:

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2014

PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

tanti trequartisti, tanti piedi buoni, tanti attaccanti e pochi difensori. Eppure Carletto, tenace come quando sul trattore di papà arava i campi vicino a casa, ha convinto tutti, Bale, Cristiano Ronaldo, Benzema, James Rodriguez, Kroos, Isco e compagnia bella, che per arrivare alla gloria si doveva passare per il sacrificio. Così ecco che CR7 rientra e recupera palloni, James pure, e Bale va avanti e indietro sulla fascia come se fosse un laterale qualsiasi. Questa è la vittoria più bella per Ancelotti. E questo Real Madrid, per chi lo osserva, è un’autentica macchina da spettacolo: 22 vittorie consecutive, pazzesco! Con questo titolo in bacheca gli spagnoli arrivano a 18 trofei internazionali e raggiungono gli argentini del Boca Juniors e il Milan. I tifosi rossoneri perdoneranno Carletto per questo piccolo sgarbo: ha regalato tante gioie sia da giocatore sia da allenatore che per una volta si può chiudere un occhio.

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NON SOLO CALCIO di FAUSTO NARDUCCI email: fnarducci@rcs.it

I

fari dell’accusa puntati negli occhi di Alex Schwazer e Carolina Kostner forse ci hanno impedito di vedere o almeno di indignarci per quella che è la vera vittima del sistema in questi mesi di Santa Inquisizione sul doping. La scure, calata senza pietà e distinzioni anche per far capire che il clima in Italia è cambiato, martedì scorso ha fatto rotolare dalla ghigliottina dell’antidoping la testa del 22enne Manuel Cappai, un pugile di medio livello che avrebbe volentieri fatto a meno di questa improvvisa notorietà in una carriera che, dopo qualche eliminazione precoce (sedicesimi all’Olimpiade 2012 e quarti ai Mondiali 2013), aveva appena toccato il bronzo nei pesi mosca ai campionati Ue di Sofia. Ricordate i «Whereabouts», i famigerati moduli sulla reperibilità per i controlli antidoping che gli azzurri sono obbligati a spedire alla Wada­Nado e di cui, sulla base dell’inchiesta penale di Bolzano, nel periodo 2010­2011 in molti si sono bellamente infischiati (non solo i 38 «graziati» dell’atletica ma almeno un centinaia negli altri sport)? Ebbene, fino alla vicenda Schwazer pochi ne conoscevano l’esistenza ma, alla luce delle negligenze emerse soprattutto nell’atletica, dall’estate scorsa il Coni ha deciso di usare la linea dura, tanto per far capire che il sistema è cambiato. Dunque, avvertimento alle prime due violazioni e squalifica alla terza come richiede l’articolo 2.4 del codice Wada «in relazione alla verbalizzazione in un arco di 18 mesi di 3 inadempienze connesse alle informazioni sul luogo di permanenza degli atleti». In base a questo regolamento, applicato finora in maniera soft, il 7 ottobre scorso la Procura antidoping ha disposto il deferimento del pugile alla prima sezione del Tribunale antidoping del Coni e lunedì scorso, proprio mentre tanti suoi colleghi ricevevano il collare d’oro al Coni,

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Cappai si è ritrovato squalificato per un anno. Inutile la sua giustificazione che le informative del Coni arrivassero a un recapito sbagliato e la comunicazione al Coni di un nuovo indirizzo e­mail. Il Tas si è limitato a riconoscere qualche attenuante e ha inflitto in automatico il minimo della pena, tra l’altro facendola decorrere dalla prima infrazione (giugno 2014) anziché dalla terza. Così, dal giugno 2015 in poi, consentirà a Cappai di partecipare agli Europei di Sofia (6­ 15 agosto) e alle qualificazioni olimpiche 2016 di Istanbul e Baku. Ma di quale grave colpa si è effettivamente macchiato Cappai? Il pugile sardo ha erroneamente valutato che durante la partecipazione ai raduni della Nazionale bastasse la comunicazione della Fpi alla Coni­ Nado e non ha dato peso alle due raccomandate (non mail nel suo caso) inviate dal Coni all’indirizzo di casa e rimaste inevase alle poste di Cagliari che non hanno potuto consegnarle ai genitori (che erano andati a ritirarli) per la mancanza di una delega del destinatario. Messo sull’avviso, Cappai nel terzo caso ha poi comunicato con 36 ore di ritardo la sua reperibilità presso il ritiro federale di Santa Maria degli Angeli ed è scattata la squalifica. Visto il discutibile precedente di Malagò, che pur nel suo ruolo di presidente Coni ha solidarizzato con la Kostner per le «amorevoli» bugie concesse ai controllori della Wada, non ci sogniamo minimamente di chiedere deroghe all’applicazione delle regole dell’antidoping, anche perché i colleghi di Nazionale di Cappai i moduli li hanno compilati regolarmente. Ma vorremmo che lo stesso zelo mostrato con un «pesce piccolo» come Cappai, in futuro venga applicato anche in altri casi più importanti. E ci fa sorridere il precedente di famiglia di Fabrizio Cappai, padre­allenatore di Manuel, che per la maxirissa provocata sul ring di Osini del 28 giugno 2013 ha rimediato dalla federboxe la miseria di tre mesi di sospensione (due cautelari e uno effettivo) che dimostrano come le leggi non siano uguali per tutti neanche all’interno della stessa famiglia.

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Mondiale Club R La finale 1

DOMINIO ASSOLUTO DEI BLANCOS

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 1 Il gol di Sergio Ramos di testa su calcio d’angolo che sblocca il risultato  2 Il raddoppio del Real Madrid firmato da Gareth Bale con un tiro che sorprende il portiere del San Lorenzo Torrico  3 La festa dei giocatori del Real Madrid e di Carlo Ancelotti con la coppa del Mondiale per Club AP

Carletto re del mondo Il Real sa solo vincere 1Con il San Lorenzo decidono i gol di Sergio Ramos e Bale E’ il trionfo di Ancelotti: mai 4 titoli in un anno per il Madrid REAL MADRID

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0

SAN LORENZO

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Sergio Ramos (R) al 37’ p.t.; Bale (R) al 6’ s.t. REAL MADRID (4-3-3) Casillas; Carvajal (dal 28’ s.t. Arbeloa), Pepe, Sergio Ramos (dal 44’ s.t. Varane), Marcelo (dal 44’ p.t. Coentrao); Isco, Kroos, James Rodriguez; Bale, Benzema, Cristiano Ronaldo. PANCHINA Keylor Navas, Pacheco, Nacho, Khedira, Medran, Illarramendi, Jesé, Hernandez. ALLENATORE Ancelotti ESPULSI nessuno AMMONITI Sergio Ramos, Carvajal per gioco scorretto

SAN LORENZO (4-3-2-1) Torrico; Buffarini, Kannemann, Yepes (dal 16’ s.t. Cetto), Mas; Veron (dal 12’ s.t. Romagnoli), Mercier, Barrientos; Ortigoza, Kalinski; Cauteruccio (dal 23’ s.t. Matos). PANCHINA Franco, Devecchi, Arias, Blandi, Cavallaro, Catalan, Fontanini, Quignon, Villalba. ALLENATORE Bauza ESPULSI nessuno AMMONITI Ortigoza, Buffarini, Kannemann per gioco scorretto, Barrientos per proteste

ARBITRO Lopez Castellanos. NOTE spettatori 38.345.Tiri in porta 6-3, tiri fuori 4-3, angoli 4-4, fuorigioco 2-0 Recuperi 2’ p.t. e 2’ s.t.

Filippo Maria Ricci INVIATO A MARRAKECH (Marocco) Twitter@filippomricci

P

uò sembrare strano, ma nei suoi 112 anni di storia il Real Madrid non aveva mai vinto 4 titoli in un anno solare. C’è voluto l’avvento di Carlo Magno Ancelotti perché av­ venisse. Al Grand Stade di Marrakech il Madrid ha battuto 2­0 i modesti e arroccati argentini del San Lorenzo e si è portato a casa il Mondia­ le per Club dopo la Copa del Rey, la Champions League e la Supercoppa Europea. Ancelotti ar­ riva a 30 titoli (16 da allenatore) e diventa il primo al mondo ad avere in salone 4 Interconti­ nentali/Mundialito (due da giocatore e due da allenatore) dando lustro al palmarès del Ma­ drid a scapito del «suo» Milan: alla Casa Blanca ora hanno 18 titoli internazionali come i rosso­ neri (e il Boca Juniors, mentre l’Al Ahly egizia­ no è a 19), e 4 Intercontinentali/Mundialito, sempre come il Milan. In entrambi i casi era stato Ancelotti a portare i rossoneri in cima alle graduatorie.

INGHILTERRA

Mimmo Cugini

A LA PREMIER 17a GIORNATA: Manchester CityCrystal Palace 3-0; Aston VillaManchester United 1-1; HullSwansea 0-1; Qpr-West Bromwich; 3-2 Southampton-Everton 3-0; Tottenham-Burnley 2-1; West HamLeicester 2-0. Oggi: NewcastleSunderland (ore 14.30); LiverpoolArsenal (17). Domani: StokeChelsea (21). CLASSIFICA Chelsea e Manchester City 39; Manchester United 32; West Ham 31; Southampton 29, Tottenham 27; Arsenal 26; Newcastle 23; Swansea 22; Everton, Liverpool 21; Aston Villa 20; Stoke 19; West Bromwich e Qpr 17; Sunderland 16; Crystal Palace, Burnley 15; Hull 13; Leicester 10.

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I titoli internazionali vinti dal Real Madrid (10 Champions, 2 Coppa Uefa, 2 Supercoppa Uefa 3 Intercontinentali, 1 Mondiale per Club) come Milan e Boca Juniors.

SUPER RAMOS Anche il 2014 di Sergio Ramos è da incorniciare. Ancelotti deve al suo difensore più di un elogio e infatti lo ha fatto uscire prima della fine perché si prendesse una meritata stan­ ding ovation. Ripassiamo: due gol nel clamoroso 4­0 a Monaco al Bayern di Guardiola, il provvi­ denziale pareggio al 93’ nella finale di Champions poi vinta, la prima rete della semifinale del Mon­ diale per Club e di nuovo lui a scardinare una dife­ sa rognosamente chiusa. Sergio era in dubbio per un piccolo problema muscolare ma alla viglia si è presentato in conferenza stampa e oltre a dire alla squadra del Papa che il Madrid è la squadra di Dio ha mostrato una voglia irrefrenabile: voleva gio­ care, voleva vincere. E perché no segnare: con la rete di ieri è arrivato a 52 col Madrid, in 425 parti­ te. Per darvi un’idea, sono gli stessi gol che ha se­ gnato Andres Iniesta col Barça in 522 gare. NERVI SCOPERTI La zuccata di Ramos su angolo di Kroos ha sovrastato ed è arrivata al tramonto del primo tempo quando i nervi del Madrid, e dello stesso Sergio, erano stati scoperti da una serata complessa. Partito come super favorito, il Madrid viaggiava su due strani binari: da un lato

SPAGNA

Silva lancia il City, preso il Chelsea Si ferma lo United

David Silva, 28 anni, 2 gol LAPRESSE

I TITOLI

ggancio riuscito, il City sorride e lascia tutta la pressione sul Chelsea. La vittoria sul Crystal Palace (la settima nelle ultime otto partite) porta il Manchester City in testa alla classifica della Premier, aspettando che la squadra di Mourinho scenda in campo (domani a Stoke on Trent). Si ferma invece a sei la striscia positiva dello United bloccato al Villa Park di Bir­ mingham nonostante il ritor­ no al gol del colombiano Fal­ cao. ZERO PUNTE La teoria che per vincere bisogna schierare tanti attaccanti frana miseramente per i risultati che escono dalle due squadre di Manchester. Pellegrini non ha Dzeko, Aguero e Jovetic e si inventa Millner finto nueve con Jesus Navas, Silva e Nasri alle spalle. Il City soffre nel primo tempo l’aggressività del Crystal Pala­ ce che chiude l’intervallo sullo 0­0, ma poi dilaga nel secondo quando la qualità del suo gioco

raggiunge livelli altissimi. Triangolazioni palla a terra con Zabaleta e Kolarov che su­ gli esterni sfondano il bunker dei londinesi e alla fine sul ta­ bellino finiscono gli uomini di maggior classe: David Silva e Yayà Tourè. Lo spagnolo fa doppietta sfruttando gli assit dei due difensori esterni, men­ tre l’ivoriano chiude alla sua maniera un contropiede fanta­ stico e firma il 3­0. Dicembre è un mese d’oro per Pellegrini: dopo la vittoria all’Olimpico sulla Roma il City sembra in crescita di gioco e di condizio­ ne tanto da poter fare a meno di tutti i suoi attaccanti. TANTE PUNTE Van Gaal ha in­ vece l’imbarazzo della scelta. Con l’Aston Villa inizia con Fal­ cao e Van Persie davanti, Va­ lencia e Young esterni altissi­ mi, Mata trequartista e Roo­ ney a centrocampo (?), nel fi­ nale butta dentro anche Di Maria. Lo United super offen­ sivo va sotto nel primo tempo per il gran gol di Benteke, si salva grazie a De Gea (ancora su Beneteke) e poi pareggia con Falcao. Neanche in supe­ riorità numerica (espulso Agbonlahor) riesce a superare l’Aston Villa. L’affollamento di attaccanti non è servito PELLE’ TORNA AL GOL Mentre il West Ham si conferma al quarto posto, riparte il Sou­ thampton e torna al gol Gra­ ziano Pellè. Per l’italiano otta­ vo gol in 17 partite. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cinquina Barça e Suarez piazza il primo «morso» Davide Longo

L Suarez, festa con Pedro LAPRESSE

LA LIGA 16ª GIORNATA Celta-Almeria 0-1 (disputata venerdì); Barcellona-Cordoba 5-0; Levante-Real Sociedad 1-1; EibarValencia 0-1. Rayo VallecanoEspanyol (giocata nella notte). Oggi: Villarreal-Deportivo La Coruna (ore 12); Granada-Getafe (ore 17); Elche-Malaga (ore 19); Athletic Bilbao-Atletico Madrid (ore 21). CLASSIFICA Real Madrid 39; Barcellona 38; Atletico Madrid 32; Valencia 31; Siviglia 30; Villarreal e Malaga 27; Eibar e Celta 20; Athletic Bilbao 19; Espanyol e Rayo Vallecano 17; Getafe 16; Levante e Real Sociedad 15; Almeria e Deportivo La Coruna 13; Granada 12; Cordoba 11; Elche 10.

a prima volta di Suarez in Liga e altri due gol di Messi realizzati con il piede meno «nobile», il destro. L’ultima del­ l’anno del Barcellona contro il Cordoba è quasi tutta qua. I cata­ lani dopo la frenata con il Getafe si rimettono in marcia e accor­ ciano a meno uno dal Real, ma con una gara in più che la capoli­ sta recupererà a febbraio. Mai in discussione il risultato di una partita che dopo due minuti il Barça aveva già indirizzato con Pedro bravo a monetizzare l’as­ sist di Rakitic da destra. Da lì il solito canovaccio: campo base piazzato sulla trequarti avversa­ ria, possesso palla a ritmi spesso sonnacchiosi e poi improvvise verticalizzazioni. Su una di que­ ste, a inizio ripresa, il primo «morso» di Suarez in Liga: con­ trollo e tocco facile facile dopo una combinazione Messi­Inie­ sta­Pedro. Per il «pistolero» fine di un digiuno di oltre 600 minu­ ti. Cordoba non pervenuto, né dal punto di vista tecnico, né da quello agonistico: «Mi vergogno, siamo venuti a chiedere la ma­

glietta ai giocatori del Barcello­ na», si scusa il tecnico Djukic. Gli andalusi nel finale abbassano la guardia e il risultato assume di­ mensioni più fedeli a quanto vi­ sto in campo. Il tris è griffato Pi­ que con la specialità della casa, colpo di testa su palla inattiva, poi arriva il doppio timbro di Messi: rigore in movimento sotto la traversa e girata sul primo pa­ lo. Entrambi di destro, come spesso gli capita in questa stagio­ ne, ma per ricordare a tutti che il piede «giusto» è l’altro, da ammi­ rare il controllo sul secondo. Il Camp Nou apprezza. Applaude anche Neymar, in panchina dopo l’infortunio alla caviglia e rispar­ miato da Luis Enrique: per con­ tendere Liga ed Europa al Real mondiale ci sarà bisogno di lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BARCELLONA 5 CORDOBA 0 MARCATORI Pedro al 2’ p.t.; Suarez all’8’, Pique al 35’, Messi al 37’ e al 46’ s.t. BARCELLONA (4-3-3) Bravo; Montoya, Pique, Mascherano, Alba; Rakitic (dal 20’ s.t. Xavi), Busquets, Iniesta (dal 31’ s.t. Rafinha); Pedro, Messi, Suarez. (Ter Stegen, Adriano, Mathieu, El Haddadi, Neymar) Allenatore: Luis Enrique CORDOBA (4-1-4-1) Carlos; Campabadal, I. Lopez (dal 15’ s.t. Pinillos), Pantic, Crespo; Deivid; Cartabia, Luso (dal 27’ s.t. F. Rossi), Ekeng, Borja Garcia (dal 30’ s.t. S. Lopez); Ghilas. (Saizar, Andone, Fidel, Abel). Allenatore: Djukic ARBITRO Lahoz NOTE ammonito Busquets


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LE PAGELLE di F.M.R.

IL TECNICO

SERGIO RAMOS, ANCORA LUI. CR7 NON SI VEDE KALINSKI SI SBATTE, BARRIENTOS FANTASMA REAL MADRID

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supponente, con errori che parevano dettati dal­ la scarsa concentrazione derivata dalla pochezza altrui, dall’altra una fame sin troppo pronuncia­ ta, un’improduttiva ingordigia. INGUARDABILE SAN LORENZO Il San Lorenzo, già patetico contro l’Auckland City, aspettava di vedere cosa regalavano gli eventi cercando di giocare col cronometro e con l’ansia avversaria. Interventi duri, difesa serrata, nessuna velleità offensiva: nella prima parte nemmeno un tiro di alcun genere. La reazione al gol di Ramos è dura­ ta per i primi 6’ della ripresa: il tempo di rimedia­ re due angoli non sfruttati e di vedere Torrico suicidare l’intera squadra facendosi passare la palla sotto il corpo su un tiro senza grandissime

pretese di Bale, al 24° gol di questo 2014. MADRID DA RECORD Preoccupazioni madridiste liquefatte, al San Lorenzo non sono servite nem­ meno le preghiere di Papa Francesco e sono rima­ ste giusto le variegate e ininterrotte canzoni dei quasi 10.000 argentini ritrovatisi a Marrakech per questo Natale anticipato. Meraviglia sonora, non ricambiata dai campioni del Sudamerica. Il Madrid ha controllato una gara senza sale né pas­ sione e allunga a 22 la striscia di vittorie consecu­ tive (81 a 10 lo score) e chiude il 2014 con 178 gol in 63 partite (media 2,82) e 51 vittorie (81%, con appena 7 sconfitte). Un Madrid da record, il Ma­ drid di Ancelotti.

La Fifa organizza il Mondiale per club dal 2005 (dopo una prima edizione nel 2000). Prima, a fregiarsi del titolo di campione del mondo era la vincente dell’Intercontinentale giocata tra le vincitrici di Coppa dei Campioni e Libertadores. Ecco i due albi d’oro. 

L’ALBO D’ORO DEL TORNEO

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Intercontinentale 1960 Real Madrid (Spa). 1961 Penarol (Uru). 1962-1963 Santos (Bra). 1964-1965 INTER. 1966 Penarol (Uru) 1967 Racing (Arg). 1968 Estudiantes (Arg). 1969 MILAN. 1970 Feyenoord (Ola). 1971 Nacional (Uru). 1972 Ajax (Ola) 1973 Independiente (Arg). 1974

FRANCIA

Alessandro Grandesso PARIGI Twitter @agrandesso

D LA LIGUE 1 19a GIORNATA Lens-Nizza 2-0 (giocata venerdì). Paris Saint Germain-Montpellier 0-0; Caen-Bastia 1-1; Lorient-Nantes 1-2; Metz-Monaco 0-1; Rennes-Reims 1-3; TolosaGuingamp 1-1. Oggi: Marsiglia-Lilla (ore 14); Saint Etienne-Evian Thonon (17); Bordeaux-Lione (21). CLASSIFICA Marsiglia e Paris Saint Germain 38; Lione 36; Saint Etienne 33; Monaco 32; Bordeaux 31; Nantes 30; Rennes e Reims 28; Montpellier 26; Nizza e Guingamp 22; Lilla e Tolosa 21; Lorient 20; Evian Thonon, Metz e Lens 19; Bastia 18; Caen 15.

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IL MIGLIORE

SERGIO RAMOS

ENZO KALINSKI

6,5

Come in semifinale, sblocca lui una gara incagliata. Tante volte decisivo nel grande 2014 del Madrid, ecco uno dei pochi trofei che gli mancava. Testa e cuore (Varane s.v.).

Povero, dev’essere frustrante giocare circondato da tanta pochezza. E’ l’unico che prova a costruire e anche a concludere. Non se lo fila nessuno dei suoi.

CASILLAS 6,5 Serata di relativa tranquillità, 700 partite col Madrid e terzo trofeo conquistato in Africa. CARVAJAL 6 Spinge meno del solito anche se non ha granché da difendere. ARBELOA 6 Carlo gli riconosce l’impegno e gli regala diversi minuti. PEPE 7 Ancora una volta impeccabile, e sempre senza picchiare. MARCELO 5,5 Prima disattento e poi infortunato: esce prima dell’intervallo. COENTRAO 6 Poco lavoro e poca spinta, come Carvajal. ISCO 6,5 L’assist a Bale è meraviglioso. Un 2014 chiuso in incredibile crescendo. KROOS 7 Il metronomo. Suo il corner per la rete di Ramos, 11° assist stagionale. JAMES RODRIGUEZ 6,5 Meno ispirato del solito, però sempre positivo. BALE 7 Non sempre fa la cosa giusta, ma segna un gol spezzagambe. BENZEMA 7 Impegno, intelligenza, classe. Altro che «gatto». RONALDO 5,5 Appannato, ansioso, erratico, un Mundialito senza gol. ALL. ANCELOTTI 8 Per il suo meraviglioso 2014 chiuso con 4 trofei, cosa mai successa in 112 anni di storia della Casa Blanca.

TORRICO 4 Il suo errore sul gol di Bale chiude di fatto la gara. BUFFARINI 6 Da terzino non fa danni, in mezzo fa poco. KANNEMANN 6 Picchia duro, senza paura. Ogni tanto difende bene. YEPES 4 Sovrastato da Ramos sul 1° gol, battuto da Bale sul 2°. CETTO 6 Entra quando c’è poco da difendere. Non peggiora la situazione. MAS 5 La preoccupazione lo convince a non affondare mai. VERON 5 Solo omonimo della famiglia delle «streghe», è il primo simbolico cambio. ROMAGNOLI 5 Talento che sta appassendo, acciaccato e poco utilizzato. MERCIER 5 Resiste finché il San Lorenzo non prende gol. Poi è inutile. BARRIENTOS 5 L’ex Catania non si vede praticamente mai. ORTIGOZA 5 Che a far gioco debba essere uno terribilmente sovrappeso non depone a favore dei campioni del Sudamerica. CAUTERUCCIO 5 Unica, solitaria e desolata punta, se ne va senza farsi notare. MATOS 5 Il San Lorenzo offensivamente non esiste, con o senza di lui. ALL. BAUZA 6 Vincere la Libertadores con questa squadra è stato un miracolo.

LOPEZ CASTELLANOS Il designatore Busacca aveva scelto il portoghese Proença, gli argentini hanno ottenuto questo guatemalteco puntiglioso e teatrale ma palesemente a disagio con l’ampio palcoscenico. Si muove, si sbraccia, ci prova, fatica con la veemenza argentina. LOPEZ 6 LEAL 6

ieci giorni da dimentica­ re. Il Psg se ne va in va­ canza con un bagaglio carico di problemi. Di identità, di gioco, di spogliatoio. Que­ stioni che rischiano di appe­ santire anche il nuovo anno, soprattutto se il Marsiglia di Bielsa dovesse mantenere il rit­ mo attuale. Da confermare og­ gi contro il Lilla. E il calo drasti­ co dei campioni in carica, inca­ paci di andare oltre il pareggio senza reti contro il modesto Montpellier, ha ridato credito anche al Lione dei giovani fatti in casa. LA CRISI E questo spiega molto della mezza stagione di un Psg che ha atteso però 23 partite, coppe incluse, prima di conce­ dere due sconfitte consecutive, in casa del Barcellona prima, in Champions, e a Guingamp do­ po. Due tonfi che potevano starci, avendo appunto un ca­ lendario più impegnativo ri­ spetto alle avversarie dirette.

Invece è emerso in modo allar­ mante il clima di decomposi­ zione di una squadra che, co­ me ammette lo stesso capitano Thiago Silva, «ha perso il gusto di giocare bene insieme». Le ragioni vanno ricercate anche nella gestione dello spogliatoio da parte dei dirigenti che ma­ gari privilegiano le star più pa­ gate, più in vista, provocando malumori. Emersi nell’ultima settimana pure in allenamen­ to. Il break potrebbe ridare os­ sigeno alla vita di gruppo. Nel frattempo però il Marsiglia rin­ grazia e si gioca il titolo onori­ fico di campione d’inverno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PSG-MONTPELLIER 0-0 PSG (4-3-3) Sirigu 6; Van Der Wiel 4, Thiago Silva 6, David Luiz 6, Maxwell 6 (dal 34’ s.t., Digne 6); Verratti 6, Motta 6, Matuidi 6 (dal 19’ s.t., Rabiot 6); Lucas 5,5, Ibrahimovic 5,5, Cavani 5 (dal 19’ s.t., Bahebeck 6). PANCHINA Douchez, Marquinhos, Aurier, Cabaye. ALLENATORE Blanc 5. ESPULSI Nessuno AMMONITI Verratti per gioco scorretto. MONTPELLIER (4-2-3-1) Ligali 6,5; Dabo 7 (dal 27’ s.t., Deplagne 6), Hilton 7, El Kaoutari 7, Congré 7; Marveaux 6.5, Saihi 6,5; Sanson 6,5, Martin 6 (dal 39’ s.t., Camara 6), Mounier 6,5; Barrios 5 (dal 32’ s.t., Berigaud 5,5). PANCHINA Pionnier, Gissi, Lasne, Bakar. ALLENATORE Courbis 6,5. ESPULSI Nessuno AMMONITI El Kaoutari, Saihi, Martin per gioco scorretto, Ligali per c.n.c.. ARBITRO Moreira 6. NOTE Spettatori 43mila circa. Tiri in porta: 5-0. Tiri fuori: 4-0. In fuorigioco: 2-3. Angoli: 8-5. Recuperi: 0’ e 3’.

Ancelotti : «Voglio un 2015 bello come il 2014»  MARRAKECH Anche nel momento del trionfo Carlo Ancelotti non perde il controllo e commenta la vittoria guardando al futuro: «E’ stato un anno incredibile, dopo aver vinto la Champions, adesso questo titolo. Ma non dobbiamo fermarci qui, dobbiamo pensare a lavorare perchè il 2015 sia un anno bello come il 2014. La stagione non è finita, anzi è solo a metà e noi abbiamo ancora tante vittorie da conquistare». Gli chiedono se è il momento più bello della sua carriera di allenatore, Carlo sorride: «Sì, è un bel momento, ma non so se sia il più bello». Ancora una volta decisivo Sergio Ramos cui Ancelotti ha concesso la standing ovation dello stadio: «Potrei parlare di lui, ma anche di tanti altri. Il Real Madrid è una squadra piena di tanti campioni, si vince tutti insieme» © RIPRODUZIONE RISERVATA

5,5

Atl. Madrid (Spa). 1975 n.d. 1976 Bayern (Ger). 1977 Boca (Arg). 1978 n.d. 1979 Olimpia (Par). 1980 Nacional (Uru). 1981 Flamengo (Bra). 1982 Penarol (Uru). 1983 Gremio (Bra). 1984 Independiente (Arg). 1985 JUVENTUS. 1986 River (Arg). 1987 Porto (Por). 1988 Nacional (Uru) 1989-

1990 MILAN. 1991 Stella Rossa (Jug) 1992-1993 San Paolo (Bra). 1994 Velez (Arg). 1995 Ajax (Ola). 1996 JUVENTUS 1997 Dortmund (Ger). 1998 Real (Spa). 1999 Man. United (Ing) 2000 Boca (Arg). 2001 Bayern (Ger). 2002 Real (Spa). 2003 Boca (Arg). 2004 Porto (Por).

GERMANIA

Crisi Psg: solo 0-0 Il Marsiglia oggi può andare in fuga

Laurent Blanc, 49 anni AFP

SAN LORENZO

IL MIGLIORE

7

23

Dortmund k.o. a Brema e Klopp ammette: «Sembriamo degli idioti» Gianluca Spessot MONACO DI BAVIERA

L

a classifica è impietosa. Il Borussia Dortmund, capace di conquistare gli ottavi di Champions (in­ contrerà la Juve), chiude il girone d’andata al penulti­ mo posto e se il Friburgo do­ vesse battere oggi l’Hanno­ ver gli toccherebbe il ruolo di fanalino di coda a 30 pun­ ti dal Bayern. «Siamo dove meritiamo di essere. Sem­ briamo degli idioti, ma la squadra ha sostanza e, nella pausa invernale, sistemere­ mo le troppe cose che non funzionano». Klopp è stato chiaro nel dopo gara, per poi aggiungere di voler parlare a lungo con Zorc, che, tra­ dotto, significa che bisogne­ rà fare qualcosa sul mercato. Ma cosa non sta funzionan­ do? Con 18 gol il Dortmund ha il quarto peggior attacco della Bundesliga, un attacco incapace di segnare più di una rete alla difesa più buca­ ta del torneo (38 volte in 16 gare). Ieri non si è salvato nessuno, nemmeno Immo­ bile. Nonostante il gol su calcio d’angolo, Hummels è

stato inguardabile e si è fatto saltare come un pivellino da un ottimo Selke (un gol ed un as­ sist) nell’azione del 2­0 di Bar­ tels. Le migliori occasioni sono capitate alla minestra mal ri­ scaldata Kagawa. Il giapponese è entrato nel secondo tempo e ha sbagliato prima di testa e poi di destro due buone palle­gol. Né lui, né Sahin hanno confer­ mato le attese. Subotic è la brutta copia del difensore am­ mirato in passato e Weidenfel­ ler è finito in panchina. È man­ cato Reus, ma da solo non potrà fare miracoli. Il lavoro per Klopp non manca. Anche Di Matteo non ride dopo il pari in­ terno con l’Amburgo (unica no­ ta positiva il rinnovo di Hunte­ laar fino al 2017). © RIPRODUZIONE RISERVATA

17ª GIORNATA Mainz-Bayern 1-2 (giocata venerdì). Schalke-Amburgo 0-0; Leverkusen-Eintracht 1-1; Augsburg-Borussia Moenc. 2-1; WerderDortmund 2-1; Stoccarda-Paderborn 0-0; Wolfsburg-Colonia 2-1. Oggi: Hertha-Hoffenheim (15.30); FriburgoHannover (17.30). CLASSIFICA Bayern 45; Wolfsburg 34; Leverkusen 28; Borussia Moenc, Schalke, Augsburg 27; Eintracht, Hoffenheim, Hannover 23; Paderborn, Colonia 19; Mainz, Hertha 18; Amburgo, Stoccarda, Werder 17; Dortmund 15; Friburgo 14.

Sergio Ramos con Ancelotti AP

Mondiale per Club 2000 Corinthians (Bra). 2005 San Paolo (Bra). 2006 Internacional (Bra). 2007 MILAN. 2008 Man. United (Ing). 2009 Barcellona (Spa). 2010 INTER. 2011 Barcellona (Spa). 2012 Corinthians (Bra). 2013 Bayern (Ger) 2014 Real (Spa).

TACCUINO INDIA

L’Atletico Kolkata vince il titolo NEW DELHI L’Atletico de Kolkata (club di proprietà dell’Atletico Madrid) ha battuto per 1-0 nello stadio DY Patil di Mumbai i Kerala Blasters FC nella finale della Indian Super League. Il gol che ha assegnato il trofeo è stato messo a segno al 90’ da Rafique.

GRECIA

L’Ofi di Gattuso ancora sconfitto ATENE L’Ofi Creta di Gennaro Gattuso perde 1-0 in casa del Platanias nella 15esima giornata del massimo campionato greco. Decide la rete di Tetteh che, all’84’, condanna la squadra dell’ex tecnico del Palermo alla terza sconfitta nelle ultime quattro partite. L’Ofi Creta resta al quart’ultimo posto con 14 punti in 15 gare.

HONDURAS

Il nuovo c.t. è Jorge Luis Pinto TEGUCIGALPA Il colombiano Jorge Luis Pinto è il nuovo ct della nazionale di calcio dell’Honduras. Negli ultimi Mondiali in Brasile alla guida della Costa Rica Pinto ha raggiunto i quarti di finale.


24

Serie B R 19a giornata

L'ANALISI di NICOLA BINDA

Bari, il portafortuna è Minala Secondo gol di fila e sei punti

TANTI FLOP ELEGGONO 1L’ex della Lazio stende anche il IL CARPI RE D’INVERNO Latina: con lui in

E

bbene sì, il Carpi è campione d’inverno. Il doppio turno na­ talizio (a proposito: la scelta di giocare il 24 e non il 26 lascia molti dubbi) che chiuderà l’an­ data è pronto a certifica­ re un verdetto (al limite il Carpi può essere af­ fiancato in vetta) che arriva dopo una tripla dimostrazione di merito. A Lanciano la capolista ha dato l’ennesima prova di consistenza, mentre le rivali hanno ribadito di non avere la continuità necessaria per andare a riprenderla. Non solo. Le cinque assenze tra i tito­ lari non si sono avvertite, segno di alta qualità per la rosa, pronta a ovviare anche al nuovo infortu­ nio di Concas, che po­ trebbe aver chiuso la sta­ gione in anticipo. Tra le squadre che alla vigilia di questo turno erano ai primi 9 posti soltanto l’Avellino ha vinto. La giornata è stata molto equilibrata, nessu­ na gara ha avuto un esito scontato e nessuna squa­ dra ha segnato più di due reti, tutte quelle che gio­ cavano in casa sono an­ date in gol (in B non suc­ cedeva da dicembre 2012) e, dopo due gior­ nate consecutive con quattro successi esterni (massimo stagionale), per la terza volta non ce ne sono stati. Oltre ai numeri, ci sono dati oggettivi che merita­ no una sottolineatura. Parliamo delle grandi, o presunte tali. Il Bologna? La squadra risente sem­ pre di più della confusio­ ne societaria e Lopez si deve meritare la fiducia. Lo Spezia? In 11 contro 10 non solo non vince, ma addirittura perde. Il Livorno? Cresce, certo, ma non ha la freddezza dei killer. Il Bari? Ah se non fosse per il Minala senza età... Il Catania? Quando sarà una squa­ dra potremo riparlarne. Attenzione semmai al vecchio Modena, che quella volpe di Novellino sta portando verso l’alto. Si sono anche sbloccati due elementi un po’ in discussione: Nardini ha segnato (una rarità per lui, che in B aveva fatto l’unico gol a marzo 2008) il gol numero 500 del campionato (ora sia­ mo a 506), Ferrari ha battezzato la partita nu­ mero 200 in B. Eh sì, ve­ dere i cugini del Carpi correre davanti (e quelli del Sassuolo galleggiare in Serie A) ha destato l’orgoglio modenese. Forse Caliendo esagera quando torna a ripropor­ re l’icona Trezeguet, fa bene Novellino a smor­ zarlo chiedendo gente di categoria. Ma intanto, in quella fetta d’Emilia, si apparecchia la tavola per un Natale di festa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

campo 10 punti in 4 partite Giuseppe Calvi INVIATO A BARI

«E

Minala fa gol, e Mina­ la fa gol...». Quando s’alza il coro dalla cur­ va nord, Joseph ha già ampia­ mente meritato, ancor prima della sua rete, qualche boato di ovazione del San Nicola. Il Bari infila la seconda vittoria conse­ cutiva e, come a Cittadella, an­ che contro il Latina ­ che la scor­ sa stagione aveva spezzato il so­ gno Serie A dei biancorossi ­ ri­ sulta decisivo il bambino­ vecchio camerunense prelevato in prestito dalla Lazio. Joseph Minala, 18 anni e una faccia da consumato protagonista, si prende la scena con una presta­ zione sontuosa. Schierato per la prima volta da titolare, il cen­ trocampista s’impone in fase di interdizione e brilla nell’impo­ stazione della manovra. Sem­ pre elegante nelle giocate, rie­ sce a regalare il secondo succes­ so di seguito: con un’incornata aveva risolto il match a Citta­ della, con un destro chirurgico su cross di De Luca stende il La­ tina e lancia i pugliesi a 2 punti dalla zona playoff. Appena 12 minuti disputati (con il Mode­ na, 1­1) sotto la gestione Man­ gia, Minala era stato utilizzato da Nicola (ieri espulso nel fina­ le, per essere uscito dall’area tecnica) nel recupero con il Tra­ pani (2­1) e, per 18 minuti, con il Cittadella (0­1): con l’exploit

BARI

1

LATINA

0

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Minala al 19’ s.t. BARI (3-5-2) Donnarumma 6; Salviato 6,5, Camporese 6, Filippini 6; Sabelli 6, Minala 7,5, Romizi 6,5 (dal 42’ s.t. Stoian s.v.), Sciaudone 5,5 (dal 18’ s.t. Gomelt 6), Defendi 6; Caputo 6, De Luca 6,5 (dal 28’ s.t. Rozzi 6). PANCHINA Guarna, Micai, Sall, Castrovilli, Galano, Partipilo. ALLENATORE Nicola 6,5. LATINA (3-5-2) Di Gennaro 6; Brosco 6, Dellafiore 6, Bruscagin 5,5 (dal 26’ s.t. Petagna 5); Almici 6, Crimi 6, Viviani 5,5, Sbaffo 5,5, Rossi 6; Pettinari 5,5 (dal 17’ s.t. Mangni 5,5), Paolucci 5,5 (dal 33’ s.t. Sforzini s.v.). PANCHINA Farelli, Cottafava, Valiani, Ashong, Milani, Celli. ALLENATORE Breda 5,5. ARBITRO Candussio di Cervignano del Friuli 6,5. GUARDALINEE Bottegoni 6–Ceccarelli 6. ESPULSI il tecnico Nicola (B) al 47’ s.t. per comportam. non regolamentare. AMMONITI Romizi (B), Brosco (L), Camporese (B), Defendi (B), Sabelli (B) e Petagna (L) per gioco scorretto. NOTE paganti 6.294, incasso di 34.865,50 euro; abbonati 11.019, quota di 81.099 euro. Tiri in porta 10 (con un palo)-2. Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 0-0. Angoli 5-7. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 6’.

IL MIGLIORE

7,5  MINALA

CENTROCAMPISTA DEL BARI

Catania e Brescia quanti problemi Brodino con 4 gol Francesco Caruso

CATANIA

2

BRESCIA

2

CATANIA

D

ue squadre in crisi, due allenatori reduci dalle giovanili. Ne scaturisce un piccolo pareggio, ricco di gol non certo di bel gioco. Il Cata­ nia abbandonato da Sannino al­ la vigilia alla fine di una serie di dispetti e ripicche, riparte dallo stesso risultato dell’ultima gara casalinga (2­2 con il Bologna) con la differenza che 2 settima­ ne fa recuperò il doppio svan­ taggio e stavolta invece non rie­ sce a sfruttare prima l’1­0 e poi il 2­1. L’ultimo successo sicilia­ no un mese fa (1­0 contro il La­ tina). Pellegrino, rispolverato dopo le 3 gare d’inizio campio­ nato, riparte da un pari proprio come nella sua gara d’esordio stagione (3­3 contro il Lancia­ no). Il Catania per 2 volte s’illu­ de ma alla fine porta a casa un misero punticino. Due volte ri­ sorge il Brescia orfano di Iaconi e affidato all’ex allenatore della Primavera, il croato Javorcic. SCIOPERO Il Catania gioca con una tifoseria quasi dimezzata dallo sciopero di buona parte degli ultrà della Nord, rimasti per tutta la gara fuori dal Cibali a protestare, intonando cori contro il presidente Pulvirenti.

PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Cani (C) al 6’, Corvia (B) al 15’ p.t.; Calaiò (C) al 14’, And. Caracciolo (B) su rigore al 39’ s.t. CATANIA (4-3-3) Frison 6; Sauro 5, Rinaudo 5,5, Spolli 5,5, Parisi 6; Escalante 5,5, Odjer 6,5, Chrapek 6; Cani 6 (dal 26’ s.t. Jankovic 5,5), Calaiò 6 (dal 46’ s.t. Marcelinho s.v.), Leto 6. PANCHINA Terracciano, Ramos, Garufi, Gallo, Piermarteri, Aveni, Rossetti. ALLENATORE Pellegrino 6. BRESCIA (4-3-2-1) Arcari 6,5; Scaglia 6,5, Ant. Caracciolo 5,5, Di Cesare 5,5, Coly 6; Bentivoglio 6, H’Maidat 6, Benali 6; Morosini 7 (dal 27’ s.t. Sodinha 5,5), Corvia 6,5 (dal 30’ s.t. Razzitti s.v.); And. Caracciolo 6. PANCHINA Minelli, Rizzola, Lancini, Sestu, Ragnoli, Quaggiotto, Valotti. ALLENATORE Javorcic 6.

CLASSIFICA SQUADRE

CARPI FROSINONE LIVORNO LANCIANO SPEZIA AVELLINO BOLOGNA PRO VERCELLI TRAPANI MODENA PERUGIA VICENZA BARI PESCARA TERNANA ENTELLA CATANIA BRESCIA VARESE (-3) LATINA CROTONE CITTADELLA

PT

37 31 30 29 29 29 28 27 27 26 26 26 25 22 22 22 21 20 19 18 17 16

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19

10 8 8 6 8 7 7 8 7 6 5 7 7 5 5 5 5 4 5 3 4 2

7 7 6 11 5 8 7 3 6 8 11 5 4 7 7 7 6 8 7 9 5 10

2 4 5 2 6 4 5 8 6 5 3 7 8 7 7 7 8 7 7 7 10 7

33 30 29 27 20 17 24 23 32 19 19 18 20 31 17 17 29 20 25 14 19 23

18 17 20 21 16 16 20 22 39 15 17 22 24 27 22 26 31 25 31 20 28 29

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

RISULTATI

Il gol di Joseph Minala, 18 anni, arrivato in prestito dalla Lazio ARCIERI

di ieri, il ragazzo si è conferma­ to un portafortuna, con lui in campo il Bari ha ottenuto 3 vit­ torie e un pari. «Prima non ero al meglio e Mangia non ha potu­ to contare su di me – dice Mina­ la — dopo il gol ho abbracciato Nicola: io e i miei compagni in­ dossavamo braccialetti colorati con la scritta “Ciao Ale”, dedica­ ti al figlio del nostro allenatore, morto in estate». Sarà felice, Jo­ seph, di festeggiare offrendo di nuovo nello spogliatoio la fo­ caccia barese ai compagni. ZANZARA DE LUCA Schierate con il 3­5­2, le squadre hanno un atteggiamento diverso: il Ba­ ri fa la partita, mentre il Latina punta soprattutto sulle ripar­ tenze. Dopo una punizione di Salviato (bella deviazione del portiere Di Gennaro), è De Luca ad alzare il ritmo, cercando in­ cursioni in area e dettando as­ Entrano invece i tifosi della Sud che hanno concesso al presi­ dente etneo una tregua di 40 giorni ma che non si sottraggo­ no agli slogan e alle invettive. Pellegrino privo di una mezza dozzina di titolari traccia una li­ nea difensiva e un centrocampo inediti, dove spiccano Parisi ter­ zino sinistro e Odjer regista: il primo 19 anni, il secondo 18. E a proposito di giovani, il miglio­ re è un altro diciannovenne, Morosini. I siciliani partono for­ te, sbagliano dopo pochi secon­ di una facile occasione con Cani che si rifà 5 minuti dopo inzuc­ cando in rete un angolo di Chra­ pek. Pareggio quasi immediato del Brescia: Morosini dalla de­ stra serve Corvia che conclude al volo alle spalle di Frison. Nel­ la ripresa il Catania si riporta sotto con una bella manovra Odjer­Escalante­Calaiò che in­ fila di prima intenzione. Il pa­ reggio quasi allo scadere su ri­ gore (fallo di Sauro su Benali) trasformato dall’airone Carac­ ciolo, impalpabile per tutta la gara. Il Brescia recupera in ex­ tremis ma senza rubare nulla. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL MIGLIORE

ARBITRO La Penna di Roma 6,5. GUARDALINEE Alassio 6,5Marinelli 6,5. AMMONITI Sauro (C), Odjer (C), H’Maidat (B), Chrapek (C) ed Escalante (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.305, incasso di 4.547 euro; abbonati 10.270, quota non comunicata. Tiri in porta 6-8. Tiri fuori 3-7. In fuorigioco 2-0. Angoli 4-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.

7  MOROSINI

TREQUARTISTA DEL BRESCIA

sist per Caputo. L’ex atalantino si scatena, è pericoloso con un pallonetto, stoppato dall’uscita di Di Gennaro. Tra i nerazzurri ci provano Pettinari e Almici. SOFFERENZA LATINA Nella ri­ presa la pattuglia di Breda sof­ fre sempre più l’imprendibile Minala, che ispira invano per Caputo e Sciaudone. Scampato un pericolo su iniziativa di Pao­ lucci, il Bari s’arrampica sulle spalle del suo gigante. Con un colpo di testa, Minala costringe Di Gennaro a deviare il pallone sul palo. E al 18’, dopo scambio Caputo­De Luca e interventi maldestri di Di Gennaro e Rossi, il camerunese con un destro di controbalzo fa impazzire il po­ polo biancorosso. Il Bari manca il raddoppio con Defendi e Ca­ puto, mentre il Latina è incapa­ ce di bucare la difesa pugliese. © RIPRODUZIONE RISERVATA

AVELLINO-BOLOGNA BARI-LATINA CATANIA-BRESCIA ENTELLA-LIVORNO FROSINONE-CITTADELLA LANCIANO-CARPI MODENA-TRAPANI PERUGIA-PESCARA PRO VERCELLI-TERNANA VARESE-CROTONE VICENZA-SPEZIA

1-0 1-0 2-2 1-1 1-1 1-1 2-1 2-2 2-1 1-0 1-0

17a GIORNATA Mercoledì 24, ore 15 CROTONE-FROSINONE (ore 12.30) BOLOGNA-PRO VERCELLI BRESCIA-BARI CARPI-PERUGIA CITTADELLA-CATANIA LATINA-ENTELLA PESCARA-VARESE SPEZIA-LANCIANO TERNANA-MODENA TRAPANI-AVELLINO VICENZA-LIVORNO

MARCATORI 13 RETI Granoche (3, Modena). 10 RETI Castaldo (4, Avellino); And. Caracciolo (6, Brescia); Mbakogu (3, Carpi); Marchi (4, Pro Vercelli). 9 RETI Calaio’ (3, Catania); Maniero (5, Pescara); Mancosu (6, Trapani). 8 RETI Ciano (3, Crotone); D. Ciofani (2) e Curiale (Frosinone); Vantaggiato (Livorno); Melchiorri (Pescara).

Il Vicenza in dieci fredda lo Spezia Marino, che passo Roberto Pelucchi INVIATO A VICENZA

A

ttenzione al Vicenza: da quando in panchi­ na c’è Pasquale Mari­ no è un’altra squadra (5 vitto­ rie, 1 pareggio e 2 sconfitte) e ora inquadra la zona playoff, altroché guardarsi alle spalle. La vittoria sullo Spezia è arri­ vata nel finale con un contro­ piede micidiale lanciato da Cocco e rifinito da Lores con un pallonetto a giro. Per di più in 10 (espulso Garcia Te­ na) e nel momento di massi­ ma pressione spezzina. La partita è stata a lungo in bili­ co, mai completamente nelle mani dell’una o dell’altra squadra. Dopo un primo tem­ po con pochi sussulti, il Vi­ cenza trascinato da Di Genna­ ro ha avuto un buon impatto sul secondo tempo, ma è stato lo Spezia ad avere le occasio­ ni più limpide: prima Bremec ha salvato su Situm, poi è sta­ ta la traversa a negare il gol a Catellani. Ci si è messa anche la sfortuna, quando una con­ clusione di Piccolo è stata stoppata con la schiena da Ceccarelli. Dopo il secondo giallo a Garcia Tena, lo Spezia è andato all’assalto con poca prudenza. Così da una puni­ zione battuta corta da Brezo­ vec, è nato il gol di Lores, che

ha premiato il coraggio del Vi­ cenza. Marino gioca in pratica con due registi (Di Gennaro e Moretti) e la sua voglia di osare lo sottopone spesso al rischio del contropiede. Il Vicenza ha visto sfumare di un soffio due­tre bel­ le occasioni, con Giacomelli, Mo­ retti e Laverone, ed è rimasto compatto. A volte le fortune bi­ sogna sapersele meritare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

VICENZA-SPEZIA

1-0

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Lores al 44’ s.t. VICENZA (4-3-3) Bremec 6; Sampirisi 6, Brighenti 6,5, Gentili 6,5, Garcia Tena 5,5; Moretti 6, Di Gennaro 6,5 (dal 22’ s.t. Sbrissa 6), Cinelli 6; Laverone 6, Cocco 6 (dal 47’ s.t. Camisa s.v.), Giacomelli 5,5 (dall’11’ s.t. Lores 7). (Vigorito, El Hasni, Figliomeni, Alhassan, Sciacca, Mancini). All. Marino 6,5. SPEZIA (3-5-2) Chichizola 6; Datkovic 6, Ceccarelli 6,5, Piccolo 6,5; De Col 6 (dal 42’ s.t. Giannetti s.v.), Brezovec 6,5, Juande s.v. (dal 15’ p.t. Sammarco 6), Schiattarella 5,5, Milos 5,5; Situm 6 (dal 32’ s.t. Cisotti s.v.), Catellani 6. (Nocchi, Valentini, Acampora, Bastoni, Culina, Ebagua). All. Bjelica 6. ARBITRO Minelli di Varese 5,5. GUARDALINEE Mondin 6-Colella 6. ESPULSI Garcia Tena (V) al 39’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Datkovic (S), Cinelli (V) e Gentili (V) per gioco scorretto. NOTE paganti 3.519, incasso di 31.229 euro; non valevano gli abbonamenti. Tiri in porta 6-3 (con una traversa). Tiri fuori 4-5. In fuorigioco 2-4. Angoli 10-4. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’.


Serie B R 19a giornata

DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

Stop al Frosinone Ciofani timbra Poi il Cittadella si merita il punto 1Scaglia al 90’

(23’) un tiro ravvicinato dopo un doppio scambio con Sgri­ gna. È allora che Stellone cam­ bia modulo accentrando e ar­ retrando Soddimo, fin lì avulso dal gioco, in mediana con Gori e Gucher, passando a un 4­3­3 che riporta la contesa in equili­ brio. Il Frosinone prende cam­ po e, dopo le precedenti inizia­ tive di Dionisi ­ che conclude di poco a lato (23’) dopo aver ser­ vito Daniel Ciofani che tira de­ bolmente (12’) ­, sfiora la rete con Gucher su punizione: Va­ lentini respinge in tuffo(41’).

Massimiliano Ancona

beffa Zappino e punisce la difesa a oltranza scelta da Stellone dopo il gol FROSINONE

1

CITTADELLA

1

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE D. Ciofani (F) al 2’, Scaglia (C) al 45’ s.t. FROSINONE (4-4-2) Zappino 5; Zanon 5,5, Russo 5,5, Schiavi 6, M. Ciofani 6 (dal 42’ s.t. Masucci s.v.); Paganini 6, Gori 6 (dal 38’ s.t. Musacci s.v.), Gucher 6, Soddimo 6 (dal 28’ s.t. Frara 6); D. Ciofani 7, Dionisi 6. PANCHINA Pigliacelli, Curiale, Gessa, Altobelli, Carlini, Formato. ALLENATORE Stellone 6. CITTADELLA (4-4-2) Valentini 6,5; De Leidi 6, Cappelletti 6, Scaglia 6,5, Barreca 6; Pecorini 6 (dal 27’ s.t. Benedetti 6), Rigoni 6,5, Busellato 6 (dal 35’ s.t. Paolucci 6), Minesso 6,5 (dall’11’ s.t. Gerardi 6,5); Coralli 6,5, Sgrigna 7. PANCHINA Pierobon, Pellizzer, Donazzan, Mancuso, Palma, Amato. ALLENATORE Foscarini 6,5. ARBITRO Ros di Pordenone 5,5. GUARDALINEE Citro 6-D’Apice 6. AMMONITI Zanon (F), Busellato (C), Cappelletti(C) e Gori (F) per gioco scorretto; Schiavi (F) per proteste. NOTE paganti 1.549, incasso di 11.632 euro; abbonati 3.060, quota di 18.041,01 euro. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 0-2. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.

INVIATO A FROSINONE

N

o, non è una beffa per il Frosinone. Non inganni il pareggio agguantato solo al 90’ dal Cittadella. L’1­1 di Scaglia (colpo di testa all’in­ dietro su fallo laterale a lunga gittata con l’ampia complicità della difesa di casa e dell’inde­ ciso Zappino) puntella la pan­ china di Foscarini e premia il suo Cittadella, il cui ultimo po­ sto è un mistero. Ma, soprattut­ to, punisce la difesa a oltranza, con un po’ di supponenza, del Frosinone, certo stanco, ma che troppo presto ha creduto potesse bastare l’8° gol stagio­ nale di Daniel Ciofani (stacco imperioso su cross di Gori) per vincere. E invece la squadra di Stellone, ancora seconda da sola, perde l’occasione per ro­ sicchiare due punti al Carpi ca­ polista e guadagnarne almeno altrettanti sugl’inseguitori. CHIAVE Squadre a specchio. In avvio, sia Foscarini che Stello­ ne scelgono il 4­4­2. Ma quello del Cittadella è più compatto e presidia meglio gli spazi appro­ fittando di un Frosinone lungo e confuso dal ritmo degli ospi­ ti. In particolare, Minesso a si­ nistra è assai abile nel muover­ si tra le linee, mandando in tilt Gori, Paganini e Zanon che se lo ritrovano un po’ dappertutto senza riuscire a contenerlo. Co­ sì dopo un tiro di Sgrigna (4’), Minesso ispira Coralli che cal­ cia malamente a lato (10’) e poi si vede respingere da Zappino

RIPRESA Bastano una mancia­ ta di secondi a Daniel Ciofani per sbloccare la gara. Il Citta­ della sbanda. Rischia il 2­0, ma Valentini si oppone a Paganini smarcato nello spazio da Dio­ nisi (12’). Poi riprende in mano la gara passando al 4­3­3: den­ tro Gerardi per Minesso, ormai in riserva. La qualità di Sgrigna e quella di Coralli possono così sprigionarsi. Prima Busellato, poi Benedetti impegnano Zap­ pino, che sembra assistere im­ potente al tocco vincente di Scaglia (45’). Il Cittadella, che non vince dal 20 settembre, guadagna un punto meritato dopo aver protestato per un contatto sospetto in area tra Russo e Coralli (39’). Il Frosi­ none, che non vince dal 21 no­ vembre e recrimina per un fallo in area su Paganini sull’1­0, perde il successo in extremis. Come a Bologna. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL MIGLIORE

7  SGRIGNA

ATTACCANTE DEL CITTADELLA

L’Entella piace Livorno, un pari e buoni segnali Perla Galabinov 1Mazzarani porta Prina in vantaggio, poi viene premiato il coraggio di Gautieri: 4 punte ENTELLA

1

LIVORNO

1

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Mazzarani (E) all’11’, Galabinov (L) al 24’ s.t. ENTELLA (4-3-3) Paroni 7; Belli 5,5, Iacoponi 6, Russo 6,5, Cecchini 5; Volpe 6, Di Tacchio 6,5, Botta 6 (dal 31’ s.t. Troiano 6); Costa Ferreira 5 (dal 18’ s.t. Battocchio 5), Litteri 5,5, Mazzarani 7 (dal 39’ s.t. Valagussa s.v.). PANCHINA Van der Want, Latour, Lanini, Lewandowski, Malele, Camigliano. ALLENATORE Prina 6,5. LIVORNO (4-2-4) Mazzoni 6; Maicon 5,5 (dal 21’ s.t. Moscati 6), Bernardini 6,5, Emerson 6,5, Lambrughi 6; Mosquera 7 (dal 35’ s.t. Belingheri s.v.), Djokovic 6; Siligardi 6,5, Galabinov 6, Vantaggiato 6, Jelenic 5,5 (dal 21’ s.t. Cutolo 6,5). PANCHINA Coser, Gemiti, Ricci, Surraco, Gonnelli, Favilli. ALLENATORE Gautieri 6,5. ARBITRO Pairetto di Nichelino 6,5. GUARDALINEE Paiusco 6-Caló 6. AMMONITI Maicon (L), Djokovic (L), Mosquera (L) e Bernardini (L) per gioco scorretto; Costa Ferreira (E) per comp. non reg. NOTE paganti 1.065, incasso di 13.288,50 euro; abbonati 1.165, quota di 9.602,41 euro. Tiri in porta 8 (con una traversa)-7. Tiri fuori 26. In fuorigioco 3-0. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.

Alessio Da Ronch INVIATO A CHIAVARI (GE)

U

n pareggio e due sorri­ si. Entella e Livorno fanno solo un piccolo passo verso i rispettivi tra­ guardi, ma possono esultare ugualmente. I liguri confer­ mano la loro forza casalinga e allungano la loro serie a 5 risultati utili consecutivi, i to­ scani non riescono a recupe­ rare punti a Carpi e Frosino­ ne e a infrangere il tabù tra­ sferta, 3 pareggi e due scon­ fitte nelle ultime cinque partite esterne, ma Gautieri gioca con grande coraggio e la squadra dimostra una cre­ scita importante dal punto di vista della personalità. CONVINZIONE Decisiva la fiducia nelle proprie idee di Prina e Gautieri. Il primo sfi­ da assenze e fatica senza cambiare i suoi principi, il se­ condo vara con coraggio il 4­ 2­4 con due centravanti veri in campo contemporanea­ mente, e viene premiato pro­ prio da una prodezza di Gala­ binov, l’uomo presentato un po’ a sorpresa, anche se a lungo in difficoltà. AVANTI TUTTA La sfida la di­ rige il Livorno. Gautieri fa saltare il centrocampo e chie­ de di servire rapidamente il pallone alle quattro punte. Le occasioni non mancano, ma Paroni neutralizza Siligardi, Jelenic e Vantaggiato. I primi minuti del secondo tempo,

25

però, sono un vero buco nero per i toscani, che riemergono confusi dall’intervallo e subisco­ no meritatamente il gol: prima Mazzoni si salva, con una gran­ de parata su Iacoponi e l’aiuto di Vantaggiato sulla carambola se­ guente, poi il portiere deve in­ chinarsi alla freddezza di Maz­ zarani, che sfrutta un errore di Maicon, riprende il pallone do­ po una prima respinta di Mazzo­ ni e lo piazza nell’angolino. Gautieri non vacilla ma si gioca il tutto per tutto con Belingheri per Mosquera e Cutolo per Jele­ nic, proprio quest’ultimo inven­ ta l’assist perfetto per il colpo di testa di Galabinov che vale il meritato pari. NIENTE BARRICATE Prina, co­ me detto, non cambia nulla, no­ nostante assenze pesanti in at­ tacco e in difesa e la fatica sup­ plementare del recupero contro il Modena. Il tecnico dei liguri non cerca di sfruttare la superio­ rità numerica a centrocampo, ma chiede di ribattere colpo su colpo con rapidità, cercando di ribaltare l’azione con pochi toc­ chi. Le risposte migliori arriva­ no da Mazzarani, ispiratissimo fin dall’avvio, quando impegna Mazzoni con un bel tiro dopo un’azione personale. Costa Fer­ reira chiede un rigore, ma trova solo l’ammonizione, Di Taccho colpisce la traversa dal limite dopo un clamoroso errore di Si­ ligardi, poi il gol che illude e la sofferenza finale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL MIGLIORE

7  MAZZARANI

FANTASISTA DELL’ENTELLA

Nardini-Ferrari La prima volta esalta il Modena Trapani ribaltato

Perugia, il sesto pareggio di fila Il Pescara scatta poi si salva al 92’

La Pro Vercelli fa il ribaltone Ternana svanita tra la nebbia

Rea, gol e dedica per Bettinelli Il Varese respira Crotone a secco

Paolo Reggianini

Antonello Menconi

Raffaella Lanza

Filippo Brusa

MODENA

PERUGIA

VERCELLI

VARESE

M

a beffa per il Perugia si consuma sotto quella Curva Nord che non ha mai smes­ so di incitare. Contro la squadra della propria città e della quale ne ha vestito la ma­ glia per otto anni, Camplone stava già pensan­ do alla vittoria che avrebbe interrotto la serie dei 5 pari. E’ stato Maniero di testa a punirlo. Il Pescara ha iniziato bene: incursione di Manie­ ro, Koprivec è stato costretto al fallo davanti alla porta, giusti il rigore e anche il rosso. Dal dischetto Maniero si è fatto parare la conclu­ sione da Provedel e sulla respinta Memushaj l’ha buttata dentro. Poi il gol del Perugia col rigore di Falcinelli. Nella ripresa al Perugia non è bastato il vantaggio di Fossati.

L

on la visibilità ridotta al minimo per la nebbia, la Pro Vercelli batte la Ternana e torna a vincere al Piola. Un successo che proietta i padroni di casa in zona playoff, an­ che se patron Massimo Secondo fa il pompie­ re: «Io guardo sempre la parte destra del tele­ video, contando i punti che ci separano dalla quint’ultima». La Ternana invece ripiomba nelle zone critiche. La Pro imprime un ritmo alto, ma la Ternana al 42’ passa con un diago­ nale di Ceravolo. La Pro non si sfilaccia e a ini­ zio ripresa pareggia con Cosenza di testa. I bianchi diventano padroni del campo e trova­ no il gol vittoria su rigore: Vitale ferma Statel­ la e Marchi non sbaglia dal dischetto.

C

ngelo Rea aveva trascorso la notte con un solo pensiero: il gol da dedicare a Bettinelli. Il difensore, pur dolorante al polpaccio, è riuscito a far felice l’allenatore, costruendo l’1­0 con cui il Varese ha battuto il Crotone e ritrovato il successo, che mancava dal 2 novembre: l’unica emozione della gara è arrivata proprio dal suo sinistro, deviato in porta al 4’ da Ferrari. Rea, che dopo i playout di giugno col Novara aveva fatto confezionare la maglietta «B come Bettinelli» per festeggia­ re la salvezza, è corso ad abbracciare il tecni­ co, pronto a passare dal 4­4­2 al 4­3­3, finendo col 4­1­4­1, per battere il Crotone, in silenzio stampa. Solo il presidente Vrenna ha commen­ tato: «Abbiamo dominato ma senza tirare».

odena festeggia la prima volta di Nar­ dini e Ferrari. I due panchinari hanno spento nei minuti finali il sogno del Trapani, passato col gran gol di Falco e poi tra­ dito da Nadarevic che al 36’ ha fallito solo da­ vanti a Manfredini. Novellino (ancora espul­ so) è stato costretto ad affidarsi a Ferrari che stavolta non ha tradito e, a 2’ dalla fine, ha segnato il primo gol stagionale. Un guizzo che potrebbe far ricredere Caliendo che ha dichia­ rato di voler portare a Modena il suo ex assisti­ to Trezeguet («Noi lo vogliamo, dipende da lui»), mentre Novellino non sembra dell’idea. E non aveva mai segnato nemmeno Nardini in 92 gare in B con la maglia del Modena. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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A

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MODENA-TRAPANI 2-1 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Falco (T) al 16’ p.t.; Nardini (M) al 31’, Ferrari (M) al 43’ s.t. MODENA (4-2-3-1) Manfredini 6; Gozzi 6, Zoboli 6, Cionek 6, Rubin 6 (27’ s.t. Nardini 7); A. Martinelli 6 (18’ s.t. Luppi 6), Schiavone 6; Nizzetto 6,5, Signori 6,5, Beltrame 5,5 (dal 31’ p.t. Ferrari 7); Granoche 6. (Lanzotti, Marzorati, Tonucci, Osuji, Calapai, Manfrin). All. Novellino 6. TRAPANI (4-4-2) Marcone 6,5; Lo Bue 6, Terlizzi 5,5, Pagliarulo 6, Rizzato 5,5; Nadarevic 5, Zampa 6, Ciaramitaro 6,5, Basso 6 (dal 27’ s.t. D. Martinelli 5,5); Falco 6,5, Abate 5,5. (Gomis, Barillà, Vidanov, Daì, Lombardi, Aramu, Citro, Caldara). All. Boscaglia 5,5. ARBITRO Mariani di Aprilia 6. GUARDALINEE Di Iorio 6-Tolfo 6. ESPULSI il tecnico Novellino (M) al 2’ s.t. per proteste AMMONITI Terlizzi ((T), Lo Bue (T) e Schiavone (M) per gioco scorretto; Falco (T) per proteste NOTE paganti 1.238, incasso di 9.501 euro; abbonati 3.526, quota di 24.907 euro. Tiri in porta 6-2. Tiri fuori 8-5. In fuorigioco 5-1. Angoli 14-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

PERUGIA-PESCARA 2-2 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Memushaj (Pes) al 26’, Falcinelli (Per) su rig. al 34’ p.t.; Fossati (Per) al 9’, Maniero (Pes) al 47’ s.t. PERUGIA (4-3-1-2) Koprivec 4,5; Del Prete 6 (32’ st. Fazzi 6), Goldaniga 6, Giacomazzi 6, Crescenzi 6,5; Taddei 6,5 (25’ s.t. Verre 6), Fossati 7, Nicco 6,5; Lanzafame 7; Falcinelli 6,5, Perea 6 (dal 25’ p.t. Provedel 6,5). (Flores, Rossi, Lo Porto, Lignani, Vinicius, Rabusic). All. Camplone 6,5. PESCARA (4-4-2) Aresti 6; Cosic 6 (dal 34’ s.t. Zampano s.v.), Zuparic 6, Pesoli 6, Pucino 6; Politano 5,5 (dal 34’ s.t. Caprari sv.), Bjarnason 6,5, Brugman 6,5 (22’ st Pasquato 6,5), Memushaj 6,5; Melchiorri 6,5, Maniero 6,5. (Fiorillo, Vitturini, Selasi, Torreira, Pogba, Da Silva). All. Baroni 6. ARBITRO Abbattista di Molfetta 6. GUARDALINEE Zivelli 5,5-Disalvo 6. ESPULSI Koprivec (Per) al 24’ p.t. per gioco scorretto. AMMONITI Giacomazzi (Per), Pesoli (Pes), Cosic (Pes), Goldaniga (Per) e Memushaj (Pes) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.071, incasso non comunicato; abbonati 7.219, quota di 62.629 euro. Tiri in porta 6-4. Tiri fuori 7-7. In fuorigioco 0-1. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 4’, s.t. 4’.

PRO VERCELLI-TERNANA 2-1 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Ceravolo (T) al 42’ p.t.; Cosenza (PV) al 5’, Marchi (PV) su rigore al 40’ s.t. PRO VERCELLI (4-3-3) Russo 5,5; Marconi 6,5, Cosenza 7, Milesi 6, Scaglia 6,5; Emmanuello 6 (dal 31’ s.t. Statella 6,5), Castiglia 7,5, Scavone 6; Di Roberto 5,5 (dal 22’ s.t. Beretta 6), Marchi 6, Belloni 6,5 (dal 45’ s.t. Matute s.v.). (Anacoura, Liviero, Ardizzone, Ragatzu, Bunino, Ferri). All. Scazzola 6,5. TERNANA (3-5-2) Brignoli 6,5; Valjent 6, Bastrini 6,5, Popescu 6,5 (dal 41’ s.t. Falletti 6); Janse 6, Gavazzi 5 (dal 25’ s.t. Eramo 5,5), Viola 5, Crecco 5,5, Vitale 6; Avenatti 6, Ceravolo 6,5 (dal 30’ s.t. Bojinov 5,5). (Sala, Ferronetti, Gava, Russini, Diop, Palumbo). All. Tesser 6. ARBITRO Ghersini di Genova 6. GUARDALINEE Di Vuolo 5,5-Avellano 6. AMMONITI Marconi (P), Popescu (T) e Vitale (T) per gioco scorretto. NOTE paganti 758, incasso di 5.548 euro; abbonati 1.775, quota di 8.106 euro. Tiri in porta 9-4. Tiri fuori 7-5. In fuorigioco 2-1. Angoli 12-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

VARESE-CROTONE 1-0 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Rea al 4’ p.t. VARESE (4-4-2) Bastianoni 6; Luoni 6, Borghese 6, Rea 6,5, De Vito 6 (dal 7’ s.t. Corti 6); Fiamozzi 6, Barberis 6, Blasi 6, Falcone 6; Lupoli 6 (dal 33’ s.t. Rivas s.v.), Neto Pereira 6,5 (dal 44’ s.t. Miracoli s.v.). (Perucchini, Simic, Rojas, Truzzi, Forte, Petkovic). All. Bettinelli 6,5. CROTONE (4-3-3) Secco 6; Balasa 6, Dos Santos 6,5, Gigli 5,5, Ferrari 5,5; Dezi 5,5 (dall’11’ s.t. Padovan 6), Minotti 6 (dal 20’ s.t. Salzano 5,5), Maiello 6; Ciano 5 (dal 31’ s.t. Sprocati 5,5), Torregrossa 5,5, De Giorgio 5,5. (Bajza, Martella, Zampano, Galardo, Oduamadi, Beleck). All. Drago 5,5. ARBITRO Fabbri di Ravenna 5,5. GUARDALINEE Zappatore 6–Peretti 6. AMMONITI Ferrari (C), De Vito (V), Rea (V) e Maiello (C) per g.s.; Corti (V) per proteste; Salzano (C) per c.n.r. NOTE paganti 899, incasso di 6.125 euro; abbonati 1.849, quota di 11.589,73 euro. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 0-6. In fuorigioco 2-0. Angoli 4-6. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.


26

Lega Pro R 18a giornata

DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

GIRONE A

Feralpi per la storia Primo derby vinto con Pinardi di lusso 1Nella ripresa botta e risposta tra difensori Poi il Lumezzane crolla: Scienza vede i playoff LUMEZZANE

1

FERALPI SALÒ

3

Sergio Cassamali LUMEZZANE (BS)

MARCATORI Leonarduzzi (FS) al 4’, Cazé (L) all’8’, Tantardini (FS) al 35’, Romero (FS) al 44’ s.t. LUMEZZANE (3-5-2) Dalle Vedove 6; Biondi 6, Cazé 6,5, Monticone 5 (dal 37’ s.t. Gabriel s.v.); Mogos 6, Franchini 6, Meduri 6,5, Baldassin 5,5 (dal 38’ s.t. Djiby s.v.), Pini 5; Alimi 5 (dal 28’ s.t. De Paula 5), Ekuban 6. (Guagnetti, Gatto, Magri, Furaforte). All. Braghin 5,5. FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani 6; Tantardini 7 (dal 48’ s.t. Savi s.v.), Leonarduzzi 7, Ranellucci 6, Belfasti 6; Fabris 6,5, Pinardi 7,5, Cavion 6 (dal 28’ s.t. Cittadino 6); Bracaletti 6,5, Romero 7, Gulin 5,5 (dal 15’ s.t. Zerbo 6). (Gaffi, Carboni, Broli, Di Benedetto). All. Scienza 7. ARBITRO Maggioni di Lecco 6. NOTE spettatori 600 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Tantardini, Meduri, Belfasti e Monticone. Angoli 6-5.

a Feralpi Salò si libera del­ l’incubo Lumezzane. Se­ gna per la prima volta un gol ai cugini e vince il suo pri­ mo derby in campionato dal­ l’alto di una superiorità espres­ sa soprattutto nella seconda parte di gara. E’ un Alex Pinar­ di in versione lusso ad ispirare due delle tre reti dei gardesani, che quest’anno sembrano pro­ prio avere una marcia in più degli avversari. Il lavoro di Giuseppe Scienza sta produ­ cendo ottimi frutti e lo si vede molto bene soprattutto nel se­ condo tempo, quando gli ospiti prendono in mano il controllo delle operazioni e costringono il Lumezzane sulla difensiva.

Venezia sorride ma ci sarà il -1 Crisi Pro Patria

Il Pordenone c’è: pari dopo 10 k.o. Bruno salva Real

L

Un Lumezzane che nemmeno la grinta di Braghin riesce a scuotere, anche se la reazione dopo il gol del momentaneo vantaggio di Leonarduzzi era bastata a produrre subito il pa­ reggio dell’1­1. SUPER PINARDI Niente spiedo tra le due dirigenze questa vol­ ta, anche perché i rapporti tra le due società non sono più poi così idilliaci, eppure l’impres­ sione suscitata nel primo tem­ po è che ad entrambe possa an­ dare bene il pareggio. Tocca così ad un difensore, Leonar­ duzzi, innescare allora la mic­ cia che accende la gara ad ini­ zio ripresa; il capitano segna infatti in mischia sugli sviluppi di un angolo di Pinardi dopo che Dalle Vedove aveva respin­ to il suo primo tiro. Un altro di­ fensore (il brasiliano Cazé) pa­ reggia dopo appena 4’ su assist di Ekuban, ma Pinardi fa anco­ ra la differenza ed al 35’ inne­ sca Tantardini per il diagonale vincente. Il Lumezzane non riesce a cambiare passo e Ro­ mero, tra i migliori in campo, mette la parola fine al derby a conclusione di un’azione di contropiede rifinita da Braca­ letti. Feralpi Salò che sale, più vicina ai playoff, mentre al Lu­ mezzane stavolta il derby va di traverso con una classifica che resta precaria. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Risveglio Giana Ci pensa Rossini Il Südtirol cade

PRO PATRIA

0

PORDENONE

1

GIANA

1

VENEZIA

2

REAL VICENZA

1

SÜDTIROL

0

MARCATORI Bellazzini su rigore al 20’, Magnaghi al 37’ s.t. PRO PATRIA (4-4-2) Melillo 6; Cannoni 6, Botturi 6, Anderson 5,5 (dal 33’ s.t. Moscati s.v.), Gerolino 5,5; Candido 6, Cannataro 5,5 (dal 28’ s.t. Arati 6), Giorno 5,5, Taino 5,5 (dal 19’ s.t. Terrani 5,5); D’Errico 5,5, Serafini 5,5. (Perilli, Casantini, Lamorte, Zaro). All. Tosi 5,5. VENEZIA (4-4-2) Fortunato 6; Sales 5,5, Legati 6, Marino 6, Ghosheh 6; Raimondi 7 (dal 41’ s.t. Panzeri s.v.), Esposito 6,5, Zaccagni 6,5, Bellazzini 6,5 (dal 31’ s.t. Cernuto s.v.); Magnaghi 6,5, Greco 6 (dal 25’ s.t. Varano 6). (Zima, Scialpi, Franchini, Siega). All. Serena 7. ARBITRO Capilungo di Lecce 5. NOTE paganti 293, abbonati 474, incasso di 3.281,56 euro. Espulso Serafini al 45’ s.t.; ammonito Sales. Angoli 5-5.

MARCATORI A. Migliorini (P) al 18’ p.t.; Bruno (RV) su rigore al 32’ s.t. PORDENONE (3-5-2) Careri 7; Rosania 6 (dal 7’ s.t. Pramparo 6), Fissore 6,5, Capogrosso 6; Simoncelli 6,5, G. Migliorini 6,5 (dal 19’ s.t. Buratto 5,5), A. Migliorini 6,5, Maracchi 6,5, Placido 6; Maccan 6, Barbuti 6 (dal 23’ s.t. Conti 5). (Bazzichetto, Uliano, Paladin, Benatti). All. Rossitto 6,5. REAL VICENZA (3-5-2) Tomei 5; Beccaro 5,5 (dal 1’ s.t. Calcagnotto 6), Solini 6 (dal 18’ s.t. Galuppini 6,5), Piccinni 6,5; Lavagnoli 6, Dalla Bona 5,5, Pavan 6 (dall’11’ s.t. Caporali 6), Malagò 6, Vannucci 6; Odogwu 6, Bruno 6. (Bonato, Barzan, Chiarello, Sandrini). All. Marcolini 6,5. ARBITRO De Angeli di Abbiategrasso 5. NOTE paganti 450, abbonati 100, incasso non comunicato. Ammoniti Maracchi, Solini, Placido e Conti. Angoli 2-11.

BUSTO ARSIZIO (Va) Il Venezia continua la sua marcia verso la parte alta della classifica, anche se sarà penalizzato di un punto per il mancato versamento dei contributi sugli stipendi di settembre e ottobre. Una Pro Patria in piena crisi crolla nella ripresa dopo il rigore di Bellazzini che apre le porte dei 3 punti alla squadra di Serena, poi c’è il bis nel finale con Magnaghi. Aldo Restelli

PORDENONE Il Pordenone, dopo 10 k.o. di fila, ferma il Real Vicenza, resta ultimo ma si avvicina all’AlbinoLeffe. Che affronterà alla ripresa per limare i 4 punti di distacco. La squadra di Rossitto passa con una punizione di Andrea Migliorini e sfiora il raddoppio con Maccan. Nella ripresa il pari di Bruno - che si era divorato un gol nel primo tempo - su rigore. Nel recupero palo di Galuppini. Alberto Francescut

MARCATORE Rossini al 18’ s.t. GIANA (4-4-1-1) Ghislanzoni 7; Perico 6, Bonalumi 6,5, Montesano 6,5, Augello 6; Rossini 7 (dal 34’ s.t. Sosio s.v.), Marotta 7, Biraghi 6, Solerio 6,5 (dal 46’ s.t. Spiranelli s.v.); Crotti 6 (dal 26’ s.t. Pinto 6); Perna 6,5. (Sanchez, Di Lauri, Sarao, Recino). All. Albé 7. SÜDTIROL (4-3-3) Melgrati 6; Tait 6, Mladen 5,5, Tagliani 6, Kiem 5,5; Furlan 6, Mazzitelli 6 (dal 10’ s.t. Fink 6), Branca 6,5; Campo 6 (dal 24’ s.t. Chinellato 6), Fischnaller 7, Cia 6,5 (dal 24’ s.t. Marras 6). (Miori, Ientile, Brugger, Lendric). All. Sormani 6. ARBITRO Baroni di Firenze 6. NOTE paganti 205, non ci sono abbonati, incasso di 2.030 euro. Ammoniti Mladen, Cia, Tait e Rossini. Angoli 2-6. MONZA La Giana chiude un 2014 favoloso tornando alla vittoria dopo due k.o. di fila. Superato il Südtirol, che non perdeva e non subiva gol da 5 giornate. Albé schiera una squadra quadrata che lascia l’iniziativa agli ospiti, che nel primo tempo vanno al tiro con Campo, Fishnaller e Mazzitelli, conclusioni parate da Ghislanzoni. Al 18’ della ripresa la Giana confeziona il contropiede decisivo: Crotti lancia Solerio, passaggio al centro per Perna che vede Rossini, il quale infila Melgrati di piatto. Il Südtirol cerca di reagire, Sormani cambia il tridente ma la Giana chiude tutti gli spazi e blinda i 3 punti. Stefano Spinelli 

GIRONE B

CLASSIFICA SQUADRE

NOVARA PAVIA ALESSANDRIA BASSANO REAL VICENZA MONZA FERALPI SALO' COMO SUDTIROL VENEZIA CREMONESE AREZZO GIANA TORRES RENATE MANTOVA LUMEZZANE PRO PATRIA (-1) ALBINOLEFFE PORDENONE

PT

34 34 33 33 32 30 30 29 26 25 23 23 22 20 20 20 17 12 10 6

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

17 17 17 17 18 17 18 17 18 18 17 17 18 17 17 18 18 18 18 18

10 10 9 9 8 9 9 9 7 8 6 6 6 5 5 5 4 2 2 1

4 4 6 6 8 3 3 2 5 1 5 5 4 5 5 5 5 7 4 3

3 3 2 2 2 5 6 6 6 9 6 6 8 7 7 8 9 9 12 14

28 28 28 29 29 23 22 24 20 25 23 14 16 14 20 16 15 22 8 11

15 19 15 17 19 13 21 18 18 21 22 15 18 18 27 18 27 35 25 34

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

COSÌ OGGI Ore 12.30 TORRES (4-2-3-1) Testa; Cafiero, Migliaccio, Marchetti, Imparato; Pizza, Giuffrida; Foglia, Baraye, Maiorino; Santaniello. (Costantino, Aya, Funari, Minarini, Fatticcioni, Franco, Pizzutelli). All. Cosco. CREMONESE (4-3-3) Galli; Palomeque, Castellini, Gambaretti, Favalli; A. Marchi, Palermo, Moroni; Di Francesco, Brighenti, Kirilov. (Battaiola, Crialese, Giorgi, Mascolo, Lombardo, Ciccone, M. Marchi). All. Giampaolo. ARBITRO D’Apice di Arezzo (CamillucciDi Monte). Ore 14.30 ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi; Sosa, Sirri, Terigi; Spighi, Mezavilla, Vitofrancesco, Taddei, Sabato; Guazzo, Marconi. (Poluzzi, Scotto, Pappaianni, Valentini, Nicolao, Rantier, Gentile). All. D’Angelo. RENATE (4-3-3) Cincilla; Adobati, Riva, Gavazzi, Morotti; Muchetti, Chimenti, Mantovani; Cocuzza, Spampatti, Scaccabarozzi. (Vannucchi, Di Gennaro, Mascheroni, Mira, Pedrinelli, Rovelli, Florian). All. Boldini. ARBITRO Panarese di Lecce (Affatato-Fusco). AREZZO (3-5-1-1) Benassi; Villagatti, Panariello, Pisani; Brumat, Gambadori, Carcione, Dettori, Cucciniello; Erpen; Montini. (Leuci, Guarino, Padulano, Coppola, Bonvissuto, Campagna, De Martino). All. Capuano. NOVARA (3-5-2) Tozzo; Martinelli, Freddi, Vicari; Dickmann, Bianchi, Miglietta, Gustavo, Pesce; Gonzalez, Evacuo. (Montipò, Beye, Galassi, Buzzegoli, Schiavi, Corazza, Manconi). All. Toscano. ARBITRO Dei Giudici di Latina (Michieli-Nocenti). Ore 16 BASSANO (4-2-3-1) Rossi; Semenzato, Priola, Bizzotto, Stevanin; Cenetti, Davì; Furlan, Iocolano, Cattaneo; Pietribiasi. (Grandi, Zanella, Ingegneri, Tonon, Trento, Cortesi, Maistrello). All. Asta. MONZA (3-5-2) Viotti; Briganti, Massoni, Zullo; Franchino, Perini, Hetemaj, Foglio, Anghileri; Vita, Anastasi. (Chimini, Pessina, Rampi, Bollini, D’Alessandro, Margiotta, Zigoni). All. Pea. ARBITRO Piccinini di Forlì (Pepe-Scarica). Ore 18 PAVIA (3-4-1-2) Facchin; Cristini, Abbate, Malomo; Ghiringhelli, Pederzoli, Rosso, Sereni; Cesarini; Soncin, Falconieri. (Volturo, Cardin, Biasi, Carotti, Corvesi, Cogliati, Romanini). All. Maspero. COMO (3-5-2) Falcone; Ambrosini, Giosa, Lebran; Casoli, Fietta, Ardito, Scapuzzi, Fautario; Defendi, Le Noci. (Crispino, Marchi, Corticchia, Rinaldi, Cristofari, Ganz, De Sousa). All. Colella. ARBITRO Lanza di Nichelino (Galetto-Baccini).

E’ valanga Pisa Tuttocuoio k.o. dopo una svista TUTTOCUOIO

1

PISA

4

MARCATORI Finocchio (P) al 29’ p.t.; Arma (P) su rigore al 3’, Misuraca (P) al 13’, Colombo (T) su rigore al 37’, Arma (P) al 42’ s.t. TUTTOCUOIO (3-5-2) Bacci 6; Colombini 5,5, Falivena 6, Ingrosso 5,5 (dal 12’ s.t. Pane 6); Pacini 6, Deiola 5 (dal 1’ s.t. Civilleri 6), Gargiulo 6, Dramane 5,5, Zanchi 6; Colombo 6, Gioè 5 (dal 20’ s.t. Tempesti 5,5). (Morandi, Mancini, Balde, Mulas). All. Alvini 6. PISA (4-3-3) Pelagotti 6; Dicuonzo 6, Rozzio 6, Lisuzzo 6, Costa 6 (dal 42’ s.t. Sini s.v.); Misuraca 6,5, Iori 6,5, Mandorlini 6; Frediani 6,5, Arma 7 (dal 44’ s.t. Stanco s.v.), Finocchio 6,5 (dal 36’ s.t. Beretta s.v.). (Moschin, Giovinco, Pellegrini, Nuti). All. Braglia 6,5. ARBITRO Formato di Benevento 5. NOTE paganti 2.283, abbonati 137, incasso di 23.889 euro. Ammoniti Lisuzzo, Colombo, Ingrosso, Iori e Colombini. Angoli 2-4.

Sandomenico-gol e L’Aquila vola Flop del Grosseto GROSSETO

1

L’AQUILA

2

MARCATORI Pichlmann (G) su rigore al 16’, Pacilli (LA) su rigore al 45’ p.t.; Sandomenico (LA) al 33’ s.t. GROSSETO (3-5-2) Mangiapelo 6; Elez 5,5, Morero 5, Monaco 6; Formiconi 5,5, Okosun 5 (dal 34’ s.t. Boccardi s.v.), Verna 5,5, Lugo 5,5, Boron 5,5 (dal 43’ s.t. Albertini s.v.); Pichlmann 6, Torromino 5,5. (Berardi, Longo, Mariotti, Massimo, Burzigotti). All. Padalino 5. L’AQUILA (3-4-3) Zandrini 7; Pomante 6,5, Maccarrone 5,5, Zaffagnini 6,5; Pedrelli 6,5, Corapi 6, Del Pinto 6, Karkalis 5,5 (dal 13’ s.t. Sandomenico 6,5); Triarico 6,5 (dal 28’ s.t. Scrugli 6), Perna 6, Pacilli 6,5 (dal 34’ s.t. Mancini s.v.). (Cacchioli, De Francesco, Di Lollo, Di Mercurio). All. Zavettieri 7. ARBITRO Cifelli di Campobasso 6. NOTE paganti 737, abbonati 461, incasso di 9.472 euro. Ammoniti Maccarrone, Okosun, Boron, Elez e Perna. Angoli 5-4.

PONTEDERA (Pi) Due sviste arbitrali lanciano il Pisa nell’inedito derby: prima il gol fantasma di Finocchio (la palla non era entrata), poi i dubbi sul rigore trasformato da Arma. Tuttocuoio k.o. e Braglia sale a -2 dalla capolista Ascoli. Luca Calò

GROSSETO Colpo dell’Aquila che dimentica lo scivolone con la Pro Piacenza e vince in rimonta a Grosseto. Male Padalino, k.o. dopo 4 risultati utili: la sua squadra non sa prendere in mano la gara e costruire palle gol, a parte quelle di Pichlmann e Torromino al 27’ della ripresa sull’11, salvate da Zandrini. Decisivo il solito Sandomenico, che entra e fa gol. Maurizio Caldarelli

Pontedera, pari firmato Cardelli Carrarese stop

Cuttone, debutto da tre punti Prato che regali

CARRARESE

1

SANTARCANGELO

1

PONTEDERA

1

PRATO

0

MARCATORI Gasbarro (P) al 29’, Gherardi (C) al 43’ p.t. CARRARESE (4-3-1-2) Calderoni 6; Berra 6, Sbraga 6, Battistini 6, Gorzegno 6; Brondi 6,5 (dal 45’ s.t. Pedone s.v.), Castagnetti 6, Gnahoré 6; Gherardi 6,5 (dal 28’ s.t. Di Nardo 6); Cellini 6, Merini 6,5 (dal 38’ s.t. Ademi s.v.). (Zanotti, Maccabruni, Lancini, Galli). All. Remondina 6. PONTEDERA (3-5-1-1) Cardelli 7; Polvani 6, Redolfi 6, Gasbarro 6,5; Galli 6, Luperini 6, Caponi 6,5, Settembrini 6, Paparusso 6 (dal 10’ s.t. Videtta 5,5); Cesaretti 6,5; Della Latta 5,5. (Ricci, Allegra, Disanto, Favilli, Gori, Tazzari). All. Indiani 6,5. ARBITRO Andreini di Forlì 7. NOTE paganti 685, abbonati 380, incasso di 5.938 euro. Ammoniti Sbraga, Della Latta, Gasbarro, Castagnetti, Luperini, Videtta e Redolfi. Angoli 4-5.

MARCATORE Argeri su rigore al 41’ s.t. SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi 6; Traoré 5,5, Cola 6, Olivi 6, Rossi 6; Torelli 5,5 (dal 28’ s.t. Ridolfi 6), Obeng 5,5, Bisoli 5,5; Pedrabissi 5,5 (dal 14’ s.t. Graziani 6); Guidone 5, Radoi 5 (dal 25’ s.t. Argeri 6,5). (Marani, Capitanio, Scicchitano, Ballardini). All. Cuttone 6. PRATO (4-3-1-2) Ivusic 6; Bagnai 5, Dametto 6,5, Pasa 6, Bandini 5,5; Cavagna 6,5, Tassi 6 (dal 32’ s.t. Bengala 5; dal 45’ s.t. Ogunseye s.v.), Grifoni 6 (dal 23’ s.t. Gabbianelli 5); Fanucchi 6; Bocalon 5,5, Rubino 5. (Brunelli, Matteo, Martinelli, Toccafondi). All. Esposito 6. ARBITRO Capone di Palermo 6,5. NOTE paganti 395, abbonati 195, incasso di 5.220 euro. Ammoniti Bisoli, Fanucchi, Gabbianelli, Dametto e Olivi. Angoli 4-3.

CARRARA Non va al di là del pari la Carrarese, rallentata da un Pontedera rimaneggiato. I padroni di casa partono bene ma sulla loro strada trovano le parate di un ottimo Cardelli. A sorpresa il Pontedera passa in vantaggio al 29’ su angolo, con una deviazione ravvicinata di Gasbarro dopo il tocco di Luperini. La Carrarese pareggia verso fine primo tempo con Gherardi, che su cross dalla destra di Berra scarica un sinistro potente alle spalle di Cardelli. Luca Santoni

SANTARCANGELO (Rn) Il Santarcangelo del neo tecnico Cuttone ottiene un fondamentale successo salvezza sul Prato grazie al rigore di Argeri. Pesa l’ingenuità del difensore ospite Bagnai, che a 4’ dalla fine commette un inutile fallo di mano col pallone destinato sul fondo, consentendo alla squadra di casa di trasformare il rigore della vittoria. Meglio il Prato nella ripresa ma l’errore di Bocalon sotto porta e l’harakiri di Bagnai rilanciano il Santarcangelo. Loriano Zannoni

Boniperti junior e quella doppietta per il nonno 1 Filippo, il nipote di Giampiero, aveva fatto un gol in carriera. Dopo l’infortunio è ripartito da Mantova: «Grazie Juric» Matteo Bursi MANTOVA

I

l destino è nel nome, ma per emergere non è suffi­ ciente portare un cognome illustre. Sul suo talento Juric ha messo da subito la mano sul fuoco. Sbocciato dalla Primave­ ra della Juventus, esordì in Se­ rie A con i bianconeri nel mag­ gio 2011. Poi per Filippo Boni­ perti tante pagine difficili e un peregrinare continuo senza un approdo felice. Sette maglie

cambiate in poco più di 3 anni: ora Mantova, il feeling con il tecnico croato e la magica sera­ ta di venerdì. Nella nebbia vir­ giliana due lampi per il riscatto, due reti per ribaltare l’Albino­ Leffe e prendersi un importan­ te snodo salvezza. Fin qui aveva segnato un solo gol tra i profes­ sionisti, con il Carpi. Al Martelli è arrivata la prima doppietta a culminare una prestazione da applausi. «Ci voleva proprio, è la dimostrazione che il lavoro paga. La mia carriera – confida Boniperti jr – dopo l’infortunio

al tendine rotuleo del 2012, aveva preso una piega strana: 8 mesi fuori e poi molte difficol­ tà. Spero di essermi sbloccato definitivamente, da 10 giorni la condizione fisica è buona». LA SCELTA VINCENTE Una chia­ mata inverte la direzione, dopo una scelta coraggiosa. «In esta­ te ho deciso di risolvere il con­ tratto col Parma. Ho svoltato, mi sono allenato da solo per mesi a Torino, tra palestra e campo, seguito solo da due pre­ paratori (Augusto Achino e Pa­ olo Cilli, ndr). Sono stati mesi lunghi e complicati». Dedizione e pensieri, poi l’offerta del Mantova: «Non vedevo l’ora di tornare a giocare. Mi ha subito contagiato l’entusiasmo di Ju­ ric, capace di farmi sentire su­

pà, ma da tutta la famiglia ho costante vicinanza. Dal nonno e da tutti ho sentito affetto so­ prattutto nei momenti più diffi­ cili. Quando si segnano 2 gol è facile ricevere attestati di sti­ ma, è quando la fortuna non gi­ ra che risulta determinante sentire il sostegno».

Al centro Filippo Boniperti, 23: ha steso l’AlbinoLeffe con 2 gol PHOTO MANTOVA

8

 Le squadre di Boniperti: cresciuto nella Juventus, ha poi giocato con Ascoli, Carpi, Empoli, Parma, Crotone, Nova Gorica e ora Mantova

bito importante: era ciò di cui avevo bisogno». A chiudere in bellezza un anno complicato a metà tra Slovenia (dove l’aveva parcheggiato il Parma) e Italia, i due gol all’AlbinoLeffe. I com­ plimenti a pioggia e, natural­ mente, da chi gli è più vicino: «Mi ha subito chiamato mio pa­

REGALI Dovesse chiedere un regalo di Natale, Filippo non avrebbe dubbi: «Prolungare il momento positivo e scartare il dono a fine stagione. Con la soddisfazione, la mia legata a quella del Mantova, di centrare gli obiettivi: ora i nostri destini viaggiano di pari passo». L’esempio di nonno Giampiero resta il modello, ora Filippo può aver ritrovato la strada. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Lega Pro R 18a giornata Spal ok a Pistoia dopo 80 anni Semplici, così sì PISTOIESE

1

SPAL

5

MARCATORI Togni (S) al 22’, Fioretti (S) su rigore al 25’ p.t.; Gentile (S) al 4’, Di Quinzio (S) al 25’, Piscitella (P) al 35’, Germinale (S) al 45’ s.t. PISTOIESE (4-3-3) Olczak 5; Celiento 5 (dal 1’ s.t. Golubovic 5), Di Bari 5,5, Piana 5, Frascatore 5; Calvano 5, Vassallo 5,5, Mungo 5,5 (dal 29’ p.t. Coulibaly 4; dal 25’ s.t. Frugoli 5,5); Falzerano 5, Tripoli 5, Piscitella 5,5. (Pazzagli, Falasco, Ciciretti, Saric). All. Lucarelli 5. SPAL (4-3-3) Menegatti 6; Lazzari 7, Aldrovandi 6,5, Gasparetto 6,5, Giani 6,5; Gentile 7,5, Togni 6,5, Landi 7; Di Quinzio 7 (dal 30’ s.t. Capece s.v.), Fioretti 6,5 (dal 20’ s.t. Germinale 6,5), Finotto 7 (dal 44’ s.t. Veratti s.v.). (Albertoni, Bellemo, Rosina, Silvestri). All. Semplici 7. ARBITRO Illuzzi di Molfetta 7. NOTE paganti 965, abbonati 500, incasso di 13.851 euro. Espulso Piana al 39’ s.t.; ammoniti Di Bari, Piana, Frascatore, Fioretti e Togni. Angoli 10-2. PISTOIA Incredibile ma vero. La Spal - reduce da 4 k.o. - risorge a Pistoia, dove non vinceva da 80 anni (Serie B, 1934-35). Prima vittoria per Semplici. Travolta la Pistoiese, sotto 2-0 all’intervallo e colpita altre 3 volte nella ripresa (inutile il gol di Piscitella). Enzo Cabella 

Colpaccio Pro La decide Rieti Gubbio a secco PRO PIACENZA

1

GUBBIO

0

MARCATORE Rieti al 43’ p.t. PRO PIACENZA (4-3-3) Alfonso 7; Rieti 7, Silva 6, Bini 5,5, Castellana 5,5; Marmiroli 5, Schiavini 6, Porcino 6; Matteassi 6, Speziale 6, Caboni 5 (dal 25’ s.t. Mella 6). (Iali, Ignico, Sane, Ravasi, Pasaro, Torri). All. Franzini 6,5. GUBBIO (4-3-3) Iannarilli 6; Luciani 6, Lasicki 6, Galuppo 5,5, D’Anna 6; Guerri 6 (dal 44’ s.t. Esposito s.v.), Loviso 5,5, Casiraghi 6 (dal 25’ s.t. Cais 5); Mancosu 5 (dal 33’ s.t. Vettraino s.v.), Regolanti 5, Marchionni 6,5. (Citti, Rosato, Manganelli, Castelletto). All. Acori 5,5. ARBITRO Viotti di Tivoli 6,5. NOTE spettatori 500 circa; abbonati 154, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Loviso, Bini, Mancosu, Matteassi, Mella e Marchionni. Angoli 3-10. PIACENZA Decide un sinistro a giro di un terzino, Rieti, in una partita che la Pro Piacenza tiene in equilibrio nel primo tempo, e concede al Gubbio nel secondo, ma il migliore attacco del torneo s’inceppa anche per un paio di buoni interventi di Alfonso. Per la squadra di Franzini sono 7 punti nelle ultime tre partite, mentre si ferma a 5 la serie positiva degli umbri. Nella ripresa punizione di Porcino e gol di Speziale, fermato però in fuorigioco. Il Gubbio gioca tanto ma non punge. Paolo Gentilotti 

DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

GIRONE C

CLASSIFICA SQUADRE

ASCOLI PISA L'AQUILA TERAMO REGGIANA GUBBIO PONTEDERA PISTOIESE GROSSETO ANCONA TUTTOCUOIO SPAL CARRARESE SAVONA FORLI' LUCCHESE PRATO SANTARCANGELO SAN MARINO PRO PIACENZA (-8)

PT

34 32 31 29 28 26 26 26 25 25 25 24 23 22 19 18 17 15 11 10

PARTITE

RETI

G

V

N

P

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S

18 18 18 17 17 18 18 18 18 18 18 18 18 17 17 17 18 18 17 18

9 9 8 8 8 7 6 7 6 6 6 7 4 6 5 4 4 3 2 5

7 5 7 5 4 5 8 5 7 7 7 3 11 4 4 6 5 6 5 3

2 4 3 4 5 6 4 6 5 5 5 8 3 7 8 7 9 9 10 10

25 25 20 20 25 27 22 23 25 22 21 18 20 22 19 14 23 13 18 10

10 14 14 19 15 21 19 25 20 19 25 19 16 27 28 18 31 21 27 24

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

COSÌ OGGI Ore 14.30 TERAMO (5-3-2) Tonti; Scipioni, Brugaletta, Speranza, Masullo, Petrella; Di Paolantonio, Amadio, Cenciarelli; Lapadula, Donnarumma. (Serraiocco, Caidi, Lulli, D’Egidio, Di Matteo, Buonaiuto, Bucchi). All. Vivarini. SAVONA (3-5-2) Addario; Cabeccia, Marconi, Antonelli; Marchetti, Cerone, Quintavalla, Bramati, Giorgione; Demartis, Scappini. (Gozzi, Galimberti, Carta, Casarini, Vittori, Nucera, Spadafora). All. Aloisi. ARBTITRO Valiante di Nocera Inferiore (Sbrescia-Carovigno). Ore 16 REGGIANA (4-3-3) Feola; Andreoni, Spanò, Sabotic, Mignanelli; Bruccini, Maltese, Angiulli; Alessi, Ruopolo, Siega. (Messina, Gueye, Palumbo, Parola, Tremolada, Vernocchi, Sinigaglia). All. Colombo. LUCCHESE (4-2-3-1) Di Masi; Calcagni, Espeche, Calistri, Nolè; Mingazzini, Degeri; Ferretti, Lo Sicco, Boilini; Strizzolo. (Casapieri, Dejori, Bachini, Santeramo, Biasci, Chianese, Ferrante). All. Galderisi. ARBITRO Massimi di Termoli (Tribelli-Moraglia). Ore 18 FORLÌ (4-3-3) Casadei; Catacchini, Drudi, Jidayi, Turi; T. Arrigoni, Pettarin, Djuric; Melandri, Forte, Castellani. (Lani, Reato, Fantini, L. Arrigoni, Bisoli, Hamlili, Docente). All. Rossi. SAN MARINO (4-2-3-1) Vivan; Bregliano, Fogacci, Ferrero, Cruz; Soligo, Magnanelli; Coto, Sensi, Bangoura; La Mantia. (Migani, Paolini, Demontis, Palazzi, Valeriani, Casolla, Poletti). All. Tazzioli. ARBITRO Pagliardini di Arezzo (Bercigli-Cinquini).

CLASSIFICA

La Casertana corre con Campilongo Lezione al Savoia

SQUADRE

SALERNITANA JUVE STABIA BENEVENTO CASERTANA LECCE FOGGIA (-1) MATERA PAGANESE CATANZARO VIGOR LAMEZIA BARLETTA LUPA ROMA MARTINA COSENZA MELFI MESSINA SAVOIA ISCHIA AVERSA NORMANNA REGGINA (-4)

1Svolta col nuovo allenatore: 3 vittorie di fila Crisi tecnica e societaria a Torre Annunziata SAVOIA

0

CASERTANA

3

Vincenzo Pinto TORRE ANNUNZIATA (NA)

MARCATORI Diakite al 2’, Murolo al 17’, Mancosu al 50’ s.t. SAVOIA (4-4-2) Santurro 6; Cremaschi 5,5, Checcucci 6, Sirigu 5 (dal 30’ s.t. Verruschi s.v.), Di Nunzio 6; Gallo 5,5, Malaccari 5,5 (dal 4’ s.t. Di Piazza 5,5), Sevieri 5,5, Scarpa 6; D’Appolonia 5,5 (dal 30’ s.t. Corsetti s.v.), Cipriani 5. (Gragnaniello, Giordani, Panariello, Sanseverino). All. Ugolotti 5,5. CASERTANA (4-3-3) Fumagalli 6; Idda 6,5, Mattera 6,5, Murolo 7, Bianco 6,5; Marano 6 (dal 12’ s.t. Carrus 6), Cruciani 6,5, Mancosu 7; Cunzi 6 (dal 42’ s.t. Tito s.v.), Diakite 7,5, Mancino 6 (dal 28’ s.t. Antonazzo 6). (D’Agostino, Bruno, Rajcic, Alvino). All. Campilongo 7. ARBITRO Mainardi di Bergamo 5,5. NOTE paganti 1.011, abbonati 260, incasso di 8.834 euro. Ammoniti Gallo, Sirigu, Cipriani, Marano, Mancosu e Diakite. Angoli 0-5.

a Casertana vola, il Savoia sprofonda. Lo show rosso­ blu potrebbe assomigliare ad una lezione di calcio da par­ te della squadra di Salvatore Campilongo che ora sente aria di altissima classifica e gonfia il petto con numeri interessanti. Con l’avvento di Campilongo, tre successi di fila, 270 minuti senza prendere gol e alle porte, dopo la sosta natalizia e di fine anno, il derby con la Salernita­ na. Al suo cospetto il Savoia ce­ de di schianto nella ripresa do­ po un primo tempo di sostan­ ziale equilibrio (da registrare una sola conclusione, quella del difensore rossoblu Bianco, su piazzato dal limite, alla mez­

Derby di violenza Floriano decisivo E’ stop al Foggia

Euforia Martina Ripresa da urlo e Paganese stesa

L

37 35 34 33 31 31 27 25 24 22 22 22 20 19 19 17 13 12 10 6

COSÌ OGGI

PARTITE

RETI

G

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17 17 17 18 17 18 17 18 17 17 18 18 18 17 17 17 18 17 18 17

11 10 9 10 9 8 7 7 6 6 6 5 5 4 3 3 2 2 1 2

4 5 7 3 4 8 6 4 6 4 4 7 5 7 10 8 7 6 7 4

2 2 1 5 4 2 4 7 5 7 8 6 8 6 4 6 9 9 10 11

26 27 27 29 22 22 25 17 21 19 13 19 22 18 15 15 15 14 15 10

14 17 15 16 14 14 15 18 17 22 14 27 24 20 17 24 25 24 28 26

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

z’ora). Inevitabili, per gli uomi­ ni di Ugolotti, i riflessi di una crisi, oltre che tecnica, soprat­ tutto societaria. Ad inizio ripre­ sa Diakite approfitta di un erro­ raccio di Malaccari, fila per 40 metri palla al piede e deposita in rete la palla del vantaggio (2’). Al 17’ il raddoppio di Mu­ rolo, di testa, su azione d’ango­ lo, e dopo la traversa di Diakite arriva anche il tris di Mancosu in contropiede a chiudere defi­ nitivamente la gara. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Aversa, arriva la prima vittoria Un tris alla Lupa

FOGGIA

0

MARTINA

2

AVERSA NORMANNA

3

BARLETTA

1

PAGANESE

0

LUPA ROMA

1

MARCATORE Floriano al 27’ p.t. FOGGIA (4-3-3) Narciso 6; Bencivenga 5,5 (dal 42’ s.t. Gerbo s.v.), Potenza 6, Gigliotti 6, Agostinone 6; D’Allocco 6, Agnelli 6,5, Maza 5,5 (dal 17’ s.t. Leonetti 6); Sarno 5,5, Iemmello 5,5, Cavallaro 5,5 (dal 29’ s.t. Bollino 5,5). (Micale, Loiacono, Grea, Sicurella). All. De Zerbi 5,5. BARLETTA (4-3-3) Liverani 6,5; Meola 6 (dal 47’ s.t. Regno s.v.), Stendardo 6,5, Radi 6,5, Cortellini 6; De Rose 6, Quadri 6 (dal 29’ s.t. Palazzolo 6), Legras 6,5; Venitucci 5,5 (dal 44’ s.t. Zammuto s.v.), Fall 6,5, Floriano 7. (De Martino, Gemignani, Rizzitelli, Guarco). All. Sesia 6,5. ARBITRO Serra di Torino 6. NOTE paganti 3.810, abbonati 1.190, incasso non comunicato. Ammoniti Agnelli, Maza, Iemmello e Stendardo. Angoli 1-0. FOGGIA La perla di Floriano basta al Barletta per conquistare il derby e la terza vittoria di fila. E per fermare il Foggia, k.o. dopo 13 giornate. La squadra di De Zerbi gioca ma non tira, quella di Sesia attende e riparte. E passa al 27’ con un capolavoro di Floriano da 30 metri. La reazione del Foggia è rabbiosa ma non porta al pari. Incidenti a fine partita: la polizia ha impedito il contatto tra le due tifoserie, ma ci sono stati 10 arresti e 5 agenti sono rimasti feriti. Emanuele Losapio 

PT

MARCATORI De Risio al 18’, Montalto al 47’ s.t. MARTINA (4-4-2) Bleve 6,5; De Giorgi 6,5, Fabiano 6,5, Patti 6,5, Memolla 6,5; Arcidiacono 7, De Risio 7, De Lucia 6,5, Carretta 6,5; Montalto 7,5, Magrassi 6 (dal 10’ s.t. Tomi 6,5). (Modesti, Caso, Samnick, Diop, Kalombo, Leto). All. Ciullo 6,5. PAGANESE (4-4-2) Marruocco 6,5; Tartaglia 6 (dal 10’ s.t. Paterni 6), Moracci 6, Bocchetti 6, Armenise 6; Calamai 5,5, De Liguori 6 (dal 47’ s.t. Deli s.v.), Baccolo 6, Malcore 6 (dal 19’ s.t. Bernardo s.v.); Caccavallo 5,5, Girardi 5,5. (Casadei, Djibo, Bergamini, Maaroufi). All. Sottil 6. ARBITRO Giua di Pisa 6,5. NOTE spettatori 1.400 circa; abbonati 790, paganti e incasso nc. Espulso Calamai al 22’ s.t.; amm. Marruocco, Armenise, Carretta, Bocchetti e Patti. Angoli 1-3.

MARCATORI De Luca (AN) al 38’ p.t.; Capodaglio (LR) al 14’, De Luca (AN) al 28’, Papa (AN) al 50’ s.t. AVERSA NORMANNA (3-5-2) Forte 6; Scognamillo 6, Cardinale 6,5, Esposito 6; Del Prete 6,5 (dal 42’ s.t. Balzano s.v.), Castellano 6 (dal 26’ s.t. Martiniello 6), Catinali 6,5, Capua 6,5, Forino 6; De Luca 7, Cicerelli 6,5 (dal 32’ s.t. Papa 6,5). (Savelloni, Viglietti, Giannusa, Carbonaro). All. Marra 6,5. LUPA ROMA (4-3-3) Rossi 6; Pasqualoni 6, Cascone 6, Conson 5,5 (dal 10’ s.t. Tulli 5,5), Celli 5,5; Bariti 6, Prevete 5,5 (dal 28’ s.t. Moras 5,5), Capodaglio 6,5; Cerrai 6,5, Tajarol 6 (dal 26’ s.t. Mastropietro 5,5), Perrulli 6. (Rossini, Frabotta, Faccini, Santarelli). All. Cucciari 5,5. ARBITRO Mantelli di Brescia 6. NOTE spettatori 400 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Catinali, Conson, Celli, Pasqualoni, Scognamillo, Cerrai, Perrulli e Moras. Angoli 3-4.

MARTINA FRANCA (Ta) Una ripresa giocata come in occasione della vittoria di Lecce consente al Martina di bissare il successo ai danni di una Paganese che sino all’intervallo si era dimostrata avversario molto ostico. Sono bastati l’innesto di Tomi, un’invenzione dalla distanza di De Risio e il suggello di Montalto, dopo diversi tentativi mancati d’un soffio, per stendere la squadra di Sottil. Tonio Messia

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AVERSA (Ce) L’Aversa Normanna supera 3-1 la Lupa Roma, conquista la prima vittoria e può trascorrere un Natale sereno. I ragazzi di Marra passano in vantaggio al 38’ con De Luca su cross di Scognamillo. Nella ripresa la Lupa pareggia con un sinistro di Capodaglio (decisiva la deviazione di Scognamillo), ma ’Aversa torna in vantaggio al 28’ ancora con De Luca di testa. Nel recupero arriva il terzo gol di Papa. Giovanni Aruta

Ore 11 SALERNITANA (3-5-2) Gori; Bianchi, Tuia, Lanzaro; Colombo, Bovo, Pestrin, Favasuli, Franco; Caetano, Gabionetta. (Russo, Pezzella, Penta, Giandonato, Volpe, Grillo, Mendicino). All. Menichini. MESSINA (3-5-2) Iuliano; Altobello, Stefani, Silvestri; Cane, Damonte, Bucolo, V. Pepe, Benvenga; Bjelanovic, Orlando. (Lagomarsini, E. Pepe, Donnarumma, Izzillo, Bortoli, Corona, Bonanno). All. Grassadonia. ARBITRO Prontera di Bologna (Donvito-Margini). Ore 12.30 ISCHIA (3-5-2) Giordano; Impagliazzo, Sirignano, Empereur; Finizio, Di Cesare, Iannascoli, Gerevini, De Agostini; Schetter, Ciotola. (Mennella, Rainone, Trofa, Armeno, Fiandaca, Ingretolli, D’Amico). All. Maurizi. LECCE (4-3-1-2) Caglioni; Donida, Martinez, Abruzzese, Lopez; Papini, Filipe, Salvi; Bogliacino; Della Rocca, Miccoli. (Petrachi, Vinetot, Lepore, Sacilotto, Rosafio, Carrozza, Doumbia). All. Lerda. ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno (Chiocchi-Malacchi). Ore 14.30 CATANZARO (4-3-3) Bindi; Calvarese, Rigione, Ferraro, Squillace; Maiorano, Vacca, Ilari; Barraco, Fofana, Russotto. (Cannizzaro, Orchi, Ricci, Pacciardi, Morosini, Martignago, Yeboah). All. Sanderra. REGGINA (4-3-1-2) Kovacsik; Ungaro, Di Lorenzo, Camilleri, Karagounis; Salandria, Rizzo, Armellino; Insigne; Louzada, Masini. (Cetrangolo, Syku, Ammirati, Gjuci, Maimone, Mazzone, Viola). All. Alberti. ARBITRO Vesprini di Macerata (Sangiorgio-Piazza). Ore 16 BENEVENTO (4-4-2) Piscitelli; Celjak, Lucioni, Scognamiglio, Pezzi; Alfageme, Vitiello, D’Agostino, Melara; Eusepi, Marotta. (Pane, Bassini, D’Angelo, Allegretti, Mazzeo, Campagnacci, Kanoute). All. Brini. COSENZA (3-4-3) Ravaglia; Blondett, Tedeschi, Magli; Zanini, Arrigoni, Caccetta, Sperotto; Tortolano, Cori, Calderini. (Saracco, Ciancio, Carrieri, Corsi, De Angelis, Criaco, Cesca). All. Roselli. ARBITRO Colarossi di Roma (A. Cordeschi-S. Cordeschi). VIGOR LAMEZIA (4-2-3-1) Piacenti; Spirito, Rapisarda, Gattari, Malerba; Puccio, Scarsella; Voltasio, Improta, Montella; Del Sante. (Rosti, Kostadinovic, Pirelli, Giampà, Rossini, Catalano, Held). All. Erra. JUVE STABIA (4-2-3-1) Pisseri; Cancellotti, Migliorini, Romeo, Contessa; Jidayi, La Camera; Nicastro, Bombagi, Lepiller; Di Carmine. (Fiory, Liotti, Bacchetti, Caserta, Vella, Gammone, Ripa). All. Pancaro. ARBITRO Di Martino di Teramo (Pollaci-D’Annibale). Ore 18 MELFI (4-3-1-2) Perina; Guerriera, Di Filippo, Dermaku, Pinna; Agnello, Spezzani, Giacomarro; Tortori; Caturano, Fella. (Gagliardini, Annoni, Colella, Amelio, Tundo, Libutti, Nappello). All. Bitetto. MATERA (3-4-3) Bifulco; D’Aiello, De Franco, Mucciante; Bernardi, Iannini, Coletti, Mazzarani; Turchetta, Letizia, Madonia. (Baiocco, Faisca, Di Noia, Albadoro, Guerra, Pagliarini, Gallozzi). All. Auteri. ARBITRO Marini di Roma (MonettaOpromolla).


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Motori R Formula 1

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LE CONFIDENZE DI...

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CONTENUTO PREMIUM FERNANDO RECLAMAVA TECNICI DI QUALITÀ E CRITICAVA IL SÌ DELLA FERRARI ALLA NUOVA F.1

Briatore

Fernando Alonso, 33 anni, con Flavio Briatore, 64 in acqua; sopra lo spagnolo con Ron Dennis, 67 OMEGA LAPRESSE

ALONSO VIA DALLA ROSSA COLPA DI STAFF E IBRIDO IL RETROSCENA di ANDREA CREMONESI

L

uca di Montezemolo, ancora l’altra sera par­ lava con ammirazione di Fernando Alonso, facendo intuire che nel suo cuore ha uno spazio simile a quello di Michael Schuma­ cher. Anche se uno con la Fer­ rari ha vinto 5 titoli e l’altro ze­ ro. Anzi, lo spagnolo è andato via proprio perché convinto che la missione stesse diven­ tando impossibile. Una perdita dolorosa per il Cavallino, come dicono i risultati e il confronto con Massa e Raikkonen. ACCORDO Quando Fernando ha deciso di cambiare aria? An­ cora nel 2013. A trattare l’usci­ ta Flavio Briatore, che ha sem­ pre legami strettissimi con il pi­ lota che gli ha regalato due ti­ toli quando dirigeva la Renault. Si è trattato di un pat­ to tra gentiluomini con Monte­ zemolo: se la macchina 2014 non fosse stata all’altezza, adios. È bastata una stretta di mano. D’altronde Fernando era stanco del solito ritornello: «Vedrai, la prossima sarà l’auto vincente». Le delusioni ricor­ renti, anziché lenire, hanno fi­ nito per ingigantire il «peccato originale»: Abu Dhabi 2010. Un Mondiale perso per una strategia balorda: «Bastava la­ sciare Fernando in pista per vincerlo», denuncia Briatore. TECNICI Sono due i motivi di attrito con la rossa che hanno

spinto Fernando al divorzio. Il primo: la campagna acquisti per rafforzare lo staff tecnico, che agli occhi di Fernando e di Flavio appariva insufficiente. «La Ferrari deve puntare ai numero 1 e non ai numero... 25!», è la tesi del manager cu­ neese. E così non è stato: ogni qualvolta Alonso parlava con i propri interlocutori la doman­ da era sempre la stessa, ben sapendo che la risposta avreb­

HA DETTO

«MARANELLO DEVE PUNTARE AI NUMERI 1, NON AI N. 25...» TECNICI NON ALL’ALTEZZA PAT FRY EX DI MARANELLO

«LA MCLAREN? CONVINTI DAGLI INVESTIMENTI DELLA HONDA» IL RITORNO A WOKING ATTRAZIONE FATALE

Cvc: Marchionne ha stoppato Montezemolo presidente?  Sergio Marchionne avrebbe posto il veto alla candidatura di Luca di Montezemolo al ruolo di presidente del consiglio di amministrazione della Delta Copco, la società che gestisce la Formula 1 per conto del fondo di investimento Cvc. A rivelarlo è stata la Sport Bild, secondo la quale durante la riunione di giovedì a Londra si sarebbe discusso della successione di Peter Brabeck Letmathe, malgrado l’argomento non fosse originariamente in agenda: il fatto è che l’attuale presidente soffrirebbe seri problemi di

salute e ciò potrebbe spingerlo a lasciare presto l’incarico. Ecclestone, confermato amministratore delegato, avrebbe suggerito il nome di Montezemolo come eventuale successore ma Marchionne che, assumendo la presidenza della Ferrari, ne ha ereditato il posto nel board si sarebbe opposto: a quel punto Bernie sarebbe solo riuscito a cooptare l’ex capo del Cavallino come consigliere di amministrazione non operativo. La notizia del veto non ha però trovato conferme in Fiat e a Maranello.

be deluso le attese: «Ma chi progetta la macchina?». IBRIDO Il secondo elemento di disaccordo riguardava la tec­ nologia ibrida: per Alonso (e Briatore) la Ferrari non ha sfruttato il potere di veto per bloccare questa rivoluzione. Un errore. «Il problema 2013 era chiaro e riguardava l’aero­ dinamica, mentre come moto­ re eravamo lì, insieme alla con­

correnza — è il punto di vista di Briatore —. Così si rischiava di fare un salto nel buio anche dal punto di vista del motore». Cosa puntualmente avvenuta. Insomma, l’addio era già scrit­ to, se vogliamo, sin dai test in­ vernali, quando era palese il distacco incolmabile con la Mercedes. L’uscita di scena di Domenicali e di Montezemolo dunque nulla hanno avuto a che fare con il divorzio.

LEGGENDA Via dalla Ferrari. Ma per andare dove? Il tentati­ vo di un fantascientifico scam­ bio con Hamilton per approda­ re alla Mercedes è morto sul nascere: Briatore, intuendo la maretta che stava montando all’interno della scuderia di Brackley, ha monitorato la si­ tuazione. «Ma non c’è mai sta­ ta una seria trattativa». Mentre la Honda costituiva un’attra­ zione irresistibile non solo e

non tanto per la storia del bino­ mio vincente con Ayrton Senna (e con Alain Prost), ma per l’impegno finanziario che i giapponesi metteranno in que­ sta impresa, dove tra l’altro po­ tranno sfruttare la loro espe­ rienza con la tecnologia ibrida. E i guai con Ron Dennis? La spy story? Il turbolento 2007? «Il tempo cura tutto», sentenzia Briatore. Fernando è consape­ vole che bisognerà rimboccarsi le maniche per tornare compe­ titivi, ma è ottimista, perché, contrariamente a Maranello, a Woking si punta sui grossi no­ mi, a cominciare da Prodro­ mou, già numero 2 di Red Bull con Adrian Newey. COMPAGNO E Button? Che in­ fluenza ha avuto lo spagnolo sulla conferma (quasi a sorpre­ sa) di Jenson? «Nessuna — commenta Briatore —. É una questione interna, riguardava le sponsorizzazioni. Ma siamo contenti, perché è un ragazzo a posto, intelligente, abile. E ha già lavorato con Fernando nel mio team». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Sci R Coppa del Mondo

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fIL DUELLO DELL’ANNO

Jansrud-Paris, sfida in Paradiso

1Il norvegese non si ferma più: nel superG in Val Gardena 4 vittoria su 6 prove veloci. Unico al suo a

livello è l’azzurro, secondo: «Due podi in due giorni, fantastico. Limo alcuni errori e posso batterlo» Pierangelo Molinaro INVIATO IN VAL GARDENA (BZ)

F

ra Kjetil Jansrud e Domi­ nik Paris è quasi un corpo a corpo. C’è il francese Fayed con loro in discesa, e l’austriaco Reichelt in superG, ma solo loro sul podio e dintor­ ni delle gare veloci rispondono sempre «presente». Per ora vin­ ce sempre Jansrud, sei gare ve­ loci, due secondi posti e quattro vittorie, l’ultima ieri nel superG della Val Gardena. Ma Paris gli è addosso con un secondo po­ sto, due terzi, due quarti ed un quinto. Sciabolate in Paradiso. Ancora una volta nel superG di ieri il ventinovenne norvegese è stato perfetto. E’ lecito chie­ dersi dove fosse sino al febbraio scorso, prima dell’Olimpiade, quando era un gran sciatore ma con una sola vittoria all’attivo in Coppa del Mondo in tanti an­ ni di carriera. Colpa dell’ombra di Svindal? A Sochi Jansrud ha spiegato le ali e adesso non si ferma più. Anche per re Svindal sarebbe ora difficile battere questa «serpe in seno».

QUINTO E SETTIMO

UN INSEGUIMENTO A TUTTA VELOCITA’ Sabato 29/11

Domenica 30/11

Venerdì 5/12

Venerdì 5/12

Venerdì 19/12

Sabato 20/12

Lake Louise (Can) Discesa

Lake Louise (Can) SuperG

Beaver Creek (Usa) Discesa

Beaver Creek (Usa) SuperG

Val Gardena Discesa

Val Gardena SuperG

1 Jansrud

1 Jansrud

1 Jansrud

2 Jansrud

2 Jansrud

1 Jansrud

4 Paris

3 Paris

3 Paris

5 Paris

3 Paris

2 Paris

0”41

0”31

0”69

0”30

0”84

0”46

Paris

Jansrud

RCS

I SUCCESSI

3

vittorie di Paris in Coppa del Mondo, tutte in discesa: a Bormio 2012, Kitzbuehel 2013 e Lake Louise 2013

PARIS La differenza con Paris molte volte sta proprio nell’uti­ lizzo delle braccia. Confessia­ molo, l’azzurro è più spettaco­ lare, ma certe aperture della posizione di massima velocità costano centesimi di secondo. Se Dominik riuscirà ad avvici­

S

e chiedete a Gianluca Rulfi, responsabile degli uomini jet, se l’ha reso più felice la piazza d’onore di Paris o il quinto ed il settimo di Innerhofer e Marsaglia vi risponderà sen­ za esitazioni: «Paris ormai è una certezza, recuperare In­ ner, Marsaglia e Casse che si è piazzato 23°, è fondamen­ tale per la squadra. I primi due vengono da diversi pro­ blemi fisici e i primi risultati sono stati agghiaccianti. In Canada pensavo che Inne­ rhofer fosse più avanti, inve­ ce ho dovuto fare i conti con al realtà. Marsaglia ha corso con un antidolorifico in cor­ po, ma ora può avere più fi­ ducia in se stesso».

Nelle sei gare di velocità disputate finora, Jansrud ha sempre battuto Paris ma non l’ha mai distaccato di più di un secondo. Nel superG di Beaver Creek il migliore azzurro è stato Peter Fill, quarto

IL VOLO Quello di ieri era un superG complesso, su un terre­ no molto mosso che costringe­ va gli sci a rimanere per metà del tempo per aria, una traccia­ tura bella e varia con curve di tutti i raggi. E siccome il superG non ha le prove e la velocità va letteralmente inventata, era praticamente impossibile esse­ re perfetti. Per tutti, ma non per Jansrud che si mosso come nel salotto di casa. Mai un inciam­ po, mai una sbracciata per ri­ trovare l’equilibrio, una sciata di una tale fluidità, compostez­ za e leggerezza da far sembrare lo sci oltre i cento all’ora un esercizio facile. No, è invece difficilissimo e per Kjetil è il ri­ sultato di una perfetta distribu­ zione del peso sugli sci che per­ mette di tenere alla perfezione la traiettoria prefissata con

quello esterno alla curva e al­ lieviare l’attrito con quello in­ terno. Lui riesce ad attaccare dove gli altri invece si difendo­ no, è questo soprattutto che fa la differenza. «Sì — confessa Jansrud — mi sta riuscendo tutto facile. Il problema mag­ giore in queste gare è dietro al cancelletto di partenza, dove tutti mormorano che sono il fa­ vorito ed il mio problema è non pensarci, rimanere sereno cer­ cando di divertirmi. E in questo momento mi diverto un mon­ do...».

Innerhofer e Marsaglia rinati: «Ormai vicini al top»

RDominik: «Sorpreso dal rendimento in superG. Ora Santa Caterina: pista nuova e difficile» nare la compostezza dell’avver­ sario potrà anche batterlo. Ma non sarà affatto facile. Comun­ que l’azzurro, come Jansrud, ormai attacca sempre. E’ la sua nuova forma mentale. Confes­ sa Jansrud: «Che Paris abbia ta­ lento lo so da anni e vedo che cresce, ma sinceramente non mi aspettavo che in superG di­ ventasse tanto veloce. Che sal­ to dalla scorsa stagione! Sì, è l’avversario a cui dare maggior attenzione, da studiare e capi­

re. E aspettare sulla linea del traguardo se parte dopo di te». Poi Jansrud è scappato perché l’aspettava un elicottero per provare la pista del gigante di oggi nella vicina Alta Badia. I PARTICOLARI Parole che a Paris fanno piacere. «Per bat­ terlo — afferma l’azzurro — devo mettere a punto alcuni particolari. Ora non c’è tempo per allenarsi, la sera di Natale siamo già a Santa Caterina per la discesa». Quali particolari? «A volte sbaglio il tempo del­ l’attacco di una curva. Ma se devo essere sincero non mi aspettavo questo rendimento, soprattutto in superG. In que­ sta specialità mi aiuta anche il fatto di aver migliorato il nu­ mero di partenza. Lo scorso an­ no quando uscivo dal cancellet­

to non trovavo le piste nelle at­ tuali condizioni. Due podi in due giorni, per me è semplice­ mente fantastico. Ora si tratta di continuare, di crescere anco­ ra se possibile. La prossima di­ scesa a Santa Caterina Valfurva sarà molto impegnativa. Ho già corso sulla pista Compagnoni lo scorso anno ai campionati italiani, ma la parte alta è tutta nuova, è stata alzata ed è molto impegnativa. L’abbiamo prova­ ta la settimana scorsa, mette paura. Curve veloci e strette, ideali per Innerhofer. Spero che questo miei risultati aiuti­ no anche la squadra, visto il ri­ sultato in questo superG di In­ ner e Marsaglia». LA SQUADRA Sì, Paris l’ha aiu­ tata e molto. Ha evitato che le cattive prestazioni di altri ele­ menti come Innerhofer causate da problemi fisici facessero ca­ dere tutto il gruppo nel limbo. Sono gorghi da cui poi diventa difficile uscire. Invece adesso tutta la squadra azzurra di pro­ ve veloci sa che si allena con un riferimento sicuro, che arrivar­ gli vicino significa essere pure nei pressi del podio. La conti­ nuità di questo Forestale dà fi­ ducia a tutti, traccia la strada per un gruppo che è sempre fra i migliori al mondo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GUIDA Oggi il gigante in Alta Badia In tv: 9.30 e 12.30 SUPERG MASCHILE (Val Gardena): 1. Jansrud (Nor) 1’33”87; 2. PARIS a 46/100; 3. Reichelt (Aut) a 54/100; 4. Kriechmayr (Aut) a 56/100; 5. INNERHOFER a 59/100; 6. Janka (Svi) a 68/100; 7. MARSAGLIA a 77/100; 8. Baumann (Aut) a 83/100; 9. Defago (Svi) a 99/100; 10. Striedinger (Aut) a 1”07; 11. Viletta (Svi) a 1”09; 12. Franz (Aut) w Cook (Can) a 1”14; 14. Streitberger (Aut) a 1”22; 15. Roger (Fra) a 1”26; 23. CASSE a 1”65; 37. HEEL a 2”17; 47. KLOTZ a 2”79; 48. VARETTONI a 2”90; 53. BATTILANI a 3”71. Ritirati: Nyman (Usa), Kueng (Svi), Fill, Mayer (Aut), Ligety (Usa), Clarey (Fra). Coppa del Mondo (11 p.): 1. Jansrud 592; 2. Hirscher 440; 3. Paris 345. Coppa superG (3 p.): 1. Jansrud 280; 2. Reichelt (Aut) 200; 3. Paris 185. OGGI GIGANTE MASCHILE (Alta Badia; manche ore 9.30/12.30). Pettorali: 1. Hirscher, 3 Pinturault (Fra), 4 Ligety, 5 Neureuther (Ger), 6 Dopfer (Ger), 7 Raich (Aut), 8 Jitloff (Usa), 9 Janka, 10 Muffat Jeandet (Fra), 11 Kristoffersen (Nor), 12 Missillier (Fra), 15 NANI, 16 Jansrud, 17 Mayer (Aut), 20 SIMONCELLI, 24 EISATH, 26 BORSOTTI, 29 BLARDONE, 42 MARSAGLIA, 53 CASSE, 57 PERAUDO, 61 MAURBERGER. Coppa gigante (3 prove): 1. Hirscher 260; 2. Ligety 206; 10. Simoncelli 64. TV Dirette su RaiSport 1 ed Eurosport.

INNERHOFER Il vice campio­ ne olimpico di discesa ha so­ gnato anche il podio da cui l’hanno diviso solo 5/100 di secondo. «Ogni giorno cre­ sco e questo mi rende felice ­ dice ­. Un piazzamento im­ portante perché su questa pista non ero mai andato ol­ tre il decimo posto. Venerdì in discesa ero un po’ stanco dopo l’allenamento di gio­ vedì in gigante, stanco e do­ lorante alla schiena. Adesso so di non essere lontano dai migliori. Quando penso a quanto si allenano gli altri sto male. Vivo rincorrendo. Ora gli altri vanno a casa e si riposano due giorni mentre io farò due giorni di allena­ mento. Tutti dicono che ho talento, ma questo talento non conta niente se non puoi lavorare. Nelle prime gare americane mi sentivo un estraneo, avvertivo solo insicurezza. Questo quinto posto vale una medaglia». MARSAGLIA Non sono stati inferiori i problemi di Mat­ teo Marsaglia, pure lui ha una schiena malmessa e a novembre ha saltato la pri­ ma parte degli allenamenti in Colorado per uno stira­ mento al polpaccio destro. «Sono all’80% — racconta — e giù dal podio solo per un grosso errore. Mi sono sdraiato sulla neve, sono riuscito a rialzarmi ma lì mi sono giocato il podio. Que­ sto piazzamento ci voleva perché vengo da una stagio­ ne orribile. In Gardena sono stato costretto a saltare la discesa perché il giorno del­ la prova avevo la schiena bloccata. Soffro la protru­ sione di due ernie, che ogni tanto infiammano i nervi. Giovedì mi sono allenato in gigante e non ero neanche male, ma la forma è un’altra cosa. Il prossimo obiettivo è piazzarmi anche in discesa. Arrivederci a Santa Cateri­ na». pa.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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fIL DUELLO NELLA STORIA

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ALTRA NEVE BIATHLON

FONDO

Inseguimento, Tripletta Norvegia beffa Wierer: nella 15 km tl uomini 4a per soli 4/10 10 km alla Bjoergen

Lindsey Vonn, 30 anni: è alla sesta vittoria in Val d’Isere (altre tre discese e due supercombinate). dove ha centrato anche due terzi posti AFP

Vonn splende ancora La Proell è a un passo

 A Pokljuka (Slo), ancora una grande Dorothea Wierer, che nell’inseguimento di Coppa del Mondo manca il podio per 4 decimi: «All’ultimo poligono ero senza forze». Anche Karin Oberhofer, che ha risolto il problema al piede, e Nicole Gontier nelle prime 10. Le 3 azzurre oggi nella mass start. Donne, ins.: 1. Domracheva (Bie) 29’55”9 (1); 2. Makarainen (Fin) a 10”0 (1); 3. Vali Semerenko (Ucr) a 36”8 (1); 4. Wierer a 37”2 (2); 8. Oberhofer a 1’26”2 (3); 10. Gontier a 1’53”1 (3). CdM: 1. Makarainen 362; 2. Domracheva 303; 4. Wierer 242; 5. Oberhofer 234. Ins. uomini: 1. Svendsen (Nor) 30’43”3(0); 2. Shipulin (Rus) a 17”8 (2); 3. M.Fourcade (Fra) a 59”5 (1); 10. L.Hofer a 1’27”9 (2); 18. D.Windisch a 1’44”2 (4). CdM:1. Svendsen 311; 34. Windisch 80; 35. Hofer 73.

 Non c’erano azzurre nella 10 km tl di Coppa del Mondo di fondo a Davos (Svi) vinta ancora dalla norvegese Marit Bjoergen; e nella 15 km tl uomini un solo azzurro a punti, Francesco De Fabiani; tripletta norvegese e primo successo distance per Gloersen. Oggi speranze per Pellegrino nella sprint. Donne, 10 km tl: 1. Bjoergen (Nor) 24’57”7; 2. Fessel (Ger)a 19”9; 3. Weng (Nor) a 26”7; CdM: 1 Bjoergen (Nor) 749; 2. Johaug (Nor) 528; 74. Vuerich 3. Uomini, 15 km tl: 1. Gloersen (Nor) 34’27”9; 2. Northug (Nor) a 4”8; 3. Jesperson (Nor) a 10”4; 24. De Fabiani a 56”7; 40. Clara a 1’27”6; 53. Di Centa a 1’50”8. CdM: 1. Sundby (Nor) 531; 2. Krogh (Nor) 445; 24. De Fabiani 81. Oggi sprint: dalle 12.15 (Rai Sport 2 ed Eurosport): Pellegrino, Vierin, Urbani, Nizzi; donne: Laurent e Vuerich.

BOB

1Domina la discesa in Val d’Isere, in superG può eguagliare il primato femminile di vittorie: «Ma se ne parlo si allontana» Simone Battaggia

E

ra il 9 marzo 2012 e Lind­ sey Vonn festeggiava ad Are il primo posto in gi­ gante. Era l’undicesima gara vinta in una stagione trionfale, il 52° sigillo in carriera. Cin­ quantadue, cioè solo dieci in meno di Annemarie Moser Proell, sottolineò qualcuno. A 27 anni, la statunitense appari­ va già tremendamente vicina al record dell’austriaca, la don­ na che dominò gli anni Settan­ ta in maniera così incisiva — sei Coppe del Mondo, tre podi olimpici e sei iridati — da esse­ re votata come la sciatrice più forte del ventesimo secolo. Sa­ rebbe riuscita a raggiungerla? «Certamente, se rimane sana — rispose quel giorno Alex Ho­ edmoser, capoallenatore degli statunitensi e connazionale di Moser Proell —. La sola cosa che potrebbe fermarla è un in­ fortunio». ADDIO FANTASMI Ieri Lindsey Vonn ha dimostrato di poter­ cela fare, anche a dispetto de­ gli infortuni. Perché se Moser Proell ebbe la fortuna di chiu­ dere la carriera senza inci­ denti di rilievo — saltò la sta­ gione 1975­76 per assistere il padre malato, ma aprì anche un bar nel suo paese, Kleinarl — il trionfo nella discesa di Val d’Isere rappresenta per la statunitense l’epilogo di un anno e mezzo di dolore e dub­ bi. Molto più di quanto lo sia stato la vittoria di due setti­ mane fa a Lake Louise, la sua pista prediletta. Perché ieri Vonn ha scacciato molti fan­ tasmi. Proprio su una com­ pressione della Oreiller­Killy, infatti, nel dicembre scorso sentì cedere il ginocchio de­ stro già martoriato ai Mon­ diali di Schladming 2013. Quel giorno il fidanzato Tiger Woods, dal parterre, la vide fermarsi e scendere in lacri­ me, per il dolore e la rabbia di dover rinunciare ai Giochi di Sochi, per sottoporsi a una se­ conda operazione.

POTENTE Ieri la statunitense ha commesso qualche sbavatu­ ra, ma ha dato dimostrazione di sicurezza e potenza. Nessu­ na esitazione nei passaggi che l’anno scorso l’avevano tradita, nessun problema a piegarsi in curva e a caricare sul ginocchio destro, la scorrevolezza dei tempi migliori. Il tutto su una pista con una neve poco uni­ forme e decisamente più velo­ ce rispetto alla sola prova del

LA GUIDA Oggi superG: diretta dalle 10.30 RaiSport1 ed Eurosport 2 DISCESA FEMMINILE (Val d’Isere): 1. Vonn 1’44”47; 2. Rebensburg (Ger) e Goergl (Aut) a 19/100; 4. Gut (Svi) a 39/100; 5. Gisin (Svi) e Suter (Svi) a 46/100; 7. Maze (Slo) a 48/100; 8. Abderhalden (Svi) a 61/100; 9. MERIGHETTI a 68/100; 10. Kling (Sve) a 69/100; 11. Fenninger (Aut) a 73/100; 12. Weirather (Lie) a 88/100; 13. Yurkiw (Can) a 99/100; 14. Hosp (Aut) a 1”03; 19. STUFFER a 1”50; 22. SCHNARF a 1”75; 27. E. FANCHINI a 2”03; 30. N. FANCHINI a 2”31; 31. MARSAGLIA a 2”36; 47. GOGGIA a 5”46. Coppa del Mondo (10 prove): 1. Maze 596: 2. Fenninger 327; 3. Vonn 312; 4. Zettel (Aut) 290; 5. Shiffrin (Usa); 15. BRIGNONE 155. Coppa discesa (3): 1. Vonn 232; 2. Maze 168; 16. E. FANCHINI 60. OGGI (ore 10.30) superG. Pettorali: 3 CURTONI, 7 MARSAGLIA, 9 Rebensburg, 14 STUFFER, 15 N. FANCHINI, 16 Gut, 18 Fenninger, 19 Weirather, 20 Goergl, 21 Vonn, 22 Maze, 28 GOGGIA, 31 MERIGHETTI, 45 SCHNARF, 53 E. FANCHINI. Coppa superG (1): 1. Gut 100; 9. Merighetti 29. IN TV Dir. Raisport 1 ed Eurosport 2.

GLI ORI

2

ori mondiali a Val d’Isere 2009 per Vonn: discesa e superG. Ha vinto un oro olimpico in discesa nel 2010

giorno prima. «Bellissimo. Al via ero un po’ nervosa, in alle­ namento avevo commesso qualche imprecisione, ed è dif­ ficile gareggiare quando hai un solo allenamento a disposizio­ ne. Ho sciato con aggressività. Avevo fiducia nel mio corpo e il ginocchio ha retto bene. Nes­ sun problema, nessun dolore, quindi tutto a posto». Oggi in superG, avrà l’opportunità di eguagliare le 62 vittorie di Mo­ ser Proell. Da grande competi­ trice qual è, la statunitense ha detto più volte di tenere a quel record. «Prima però lasciate che lo batta — scherzava all’ar­ rivo —. Ne ho parlato così tan­ to da avere l’impressione che più ci torno sopra, più si allon­ tana». SENZA FOGA L’austriaca Elisa­ beth Goergl e la tedesca Vikto­ ria Rebensburg — una speciali­ sta del gigante, al primo podio in discesa — sono rimaste se­ conde di 19/100. Tina Maze, leader di Coppa del Mondo, è finita settima. Tra le azzurre la migliore è stata Daniela Meri­ ghetti, nona a 68/100 dalla statunitense. «Avevo paura di fare cavolate — ha detto la fi­ nanziera bresciana —, così ho cercato di non metterci troppa foga, di sciare in maniera intel­ ligente. Questo è il mio livello attuale, sono a mezzo secondo dal podio, però con questi piaz­ zamenti prendo fiducia e nelle prossime settimane arriveran­ no gare più adatte a me». Più lontane, anche se nelle trenta, Verena Stuffer, Johanna Sch­ narf, Elena e Nadia Fanchini. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SFIDA ANNEMARIE MOSER PROELL LINDSEY VONN

Le canadesi Kaillie Humphries e Kate O’Brien, terze nel bob donne AP

Storico esordio di due donne nel 4 Start lento, ma che brava Humphries VITTORIE TOTALI

62

61

DISCESA

36

31

SUPERG

-

20

16

3

GIGANTE

SLALOM

3

2

COMBINATA

7

5

 A Calgary (Can), storico esordio di due donne in una gara di bob a 4 di Coppa del Mondo. Dopo la prima discesa, ieri sera, l’olimpionica canadese Kaillie Humphries e la statunitense Elana Meyers Taylor erano terzultima e penultima (ultimo era il lettone Kibermanis, ribaltato). Rispetto al lettone Melbardis, leader a metà gara in 53”63, Humphries era in ritardo di 74/100 e Meyers Taylor di 1”21. I loro equipaggi pagavano le partenze più lente: 5”23 per Humphries e 5”26 per Meyers Taylor, contro i 5”03 di Melbardis e il 5”18 del peggiore bob guidato da un uomo. Buona la guida di Humphries. Nella notte si è corsa la seconda manche.

SALTO

Vince Freitag Bresadola fuori dai top 30  Sbuca Richiard Freitag, finora non più avanti di un 12° posto, ed è ancora tedesco il trampolino di Coppa del Mondo a Engelberg (Svi). Escluso dai migliori 30 per la seconda serie Davide Bresadola, alla fine 33°. Sul podio l’austriaco Hayboeck, che aveva chiuso in testa la prima manche. Solo 23° l’asso austriaco Schlierenzauer.

Richard Freitag, 23 anni EPA Hs-137: 1. Freitag (Ger) 277.7 ;2. Koudelka (R.Cec) 277.1; 3. Hayboeck (Aut) 276.2; 33. Bresadola 115 (121.5). CdM: 1. Fannemel (Nor) 440 ; 2. Freund (Ger) 397; 3. Hayboeck (Aut) 373; 32. Bresadola 31.

COMBINATA NORDICA

Azzurri sesti a squadre a Ramsau La Norvegia brucia la Germania  A Ramsau (Aut), per la prova a squadre di Coppa del Mondo di combinata nordica, Armin Bauer, Alessandro Pittin (miglior tempo sugli sci in seconda frazione), Lukas Runggaldier e Samuel Costa chiudono sesti a 2’09”7 dalla Norvegia, che ha vinto a 1 decimo sulla Germania grazie alla spaccata vincente di Joergen Graabak su Fabian Riessle. Terzo posto per la Francia a 6”5. Oggi la Gundersen individuale, con Samuel Costa e Armin Bauer qualificati dopo il provisional round e Pittin e Runggaldier eliminati.


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Pallavolo R SuperLega: 11ª giornata

DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

Modena all’attacco di Trento La striscia record oggi trema

1La capolista emiliana ha vinto gli ultimi 27 set consecutivamente e può

eguagliare il primato di 30 che è proprio dei trentini. Kooistra lascia Molfetta?

A

Trento c’è in ballo un re­ cord, da giocarsi set per set. Il primato dei parzia­ li vinti consecutivamente. Mo­ dena, che arriva a casa della Energy T.I. Diatec, fin qui ne ha vinti 27 di fila. In pratica ha per­ so il primo giocato in stagione, in casa con Perugia (24­26), e poi li ha vinti tutti. Per eguaglia­ re il record in epoca di rally point gliene mancano 3. Il pri­ mato infatti è di 30. E a chi ap­ partiene? Ma a Trento, ovvia­ mente. Trento della stagione 2010/11, che alla quarta gior­ nata vinse al tiebreak a Macera­ ta, risalendo dall’1­2 (vincendo gli ultimi due parziali, dunque). Che chiuse il girone di andata con tutti 3­0 – 9 consecutivi,

quindi – e alle prima di ritorno a Castellana Grotte dopo aver conquistato il primo, perse il se­ condo set 29­31, terminando quindi la striscia a quota 30. Trait d’union tra le due squadre, Trento di allora e Modena di og­ gi, Andrea Sala. Poi, tra le due serie, va messa quella di Piacen­ za di Ljubo Travica, nel 2004/05, che tra la nona di an­ data e la quinta di ritorno di set ne vinse 28 di fila. Va detto peraltro detto che mai si erano visti tanti 3­0 come quest’anno. Mai infatti – da quando è stato introdotto il ral­ ly point ­ si era arrivati a più del 50% alla 10° giornata. Ora sia­ no a 33 delle 60 gare giocate (55%), l’anno scorso erano stati

28, due anni fa 29 (48%) , nel 2009/10 34, ma su 70 partite (48.5%). TRENTO-MODENA (niba-p.r.) Tutte e due arrivano da un filotto di 9 vittorie di fila: in campionato Modena, fra SuperLega e Cev i trentini. Trento al completo, con Zygadlo-Nemec, Birarelli-Solè, Lanza (premiato come mvp di SuperLega di novembre) -Kaziyski, Colaci libero. Per Modena è un esame -verità . Lorenzetti dovrebbe partire coi serbi Petric e Kovacevic, con Ngapeth dalla panchina. Sulla diagonale principale Bruninho-Vettori, VerheesPiano i centrali, Rossini (L). MACERATA-LATINA (m.g.-p.a.) L’ultimo successo di Latina a Macerata risale a 10 anni fa. «La differenza la faranno alla fine pochi palloni”, avverte il tecnico marchigiano Giuliani. Macerata in formazione tipo: assente Fei, si punterà sul doppio cambio della diago-

Luca Vettori, 23 anni TARANTINI

nale con Monopoli-Kurek. Tutti a disposizione per Latina: Sottile-Starovic, Van de Voorde-Rossi, Urnaut-Rauwerdink, libero Manià. PERUGIA-MONZA (an.me.-giu.ma.) – Grbic terrà ancora a riposo De Cecco e Giovi, che non ancora recuperati dagli infortuni. Al loro posto Paolucci e Fanuli, Al centro staffetta tra Barone e il ristabilito Buti. In banda tocca a Maruotti, con Vujevic in panchina. Per Monza probabile partenza di Tiberti in regia al posto di Jovovic con Padura Diaz opposto, Elia-Gotsev, Galliani-Botto, De Pandis libero. RAVENNA-MOLFETTA (f.v.-s.cam) ravenna cerca la vittoria nelo scontro diretto per qualificarsi alla Coppa Italia senza Koumentakis, bloccato da un’infiammazione al piede destro. Al suo.posti ballottaggio Zappoli- Gabriele. Molfetta nel caos: nessun comunicato, ma Kooistra avrebbe chiesto di andare via. Il club starebbe per ingaggiare un nuovo opposto. Pugliesi ancora senza Piscopo, ancora convalescente. PADOVA-PIACENZA (ma.s.-m.mar.) Volpato si è allenato poco in settimana per un’influenza. Probabile l’esordio dall’inizio di Aguillard. Padova con: Orduna-Giannotti, Quiroga-Rosso, Aguillard-Mattei e Balaso libero. Piacenza cerca la quinta vittoria consecutiva fra campionato e Champions: tre punti sarebbero fondamentali per blindare la Coppa Italia, trofeo di cui i biancorossi sono detentori. Con: Vermiglio-Poey, Ostapenko-Alletti, Massari-Zlatanov e Mario Junior libero. Riposa: VERONA © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veres trascina Milano Cecilia Mussi DESIO (MB)

M

ilano centra le terza vit­ toria stagionale, dopo una battaglia di 2 ore e 18’ con l’Altotevere. Successo al tiebre­ ak, in rimonta dall’1­2. Eccel­ lente prestazione di Veres, con 24 punti, il 53% in attacco, il 70% di positive in ricezione e ben 6 muri, votato mvp. Buona la prova anche dell’opposto Mi­ lan Bencz, che ha così riassun­ to: «Abbiamo giocato bene a tratti, siamo stati capaci di filot­ ti di 3­4 punti di fila, ma ne ab­ biamo anche presi altrettanto. Sono andati bene muro e dife­ sa, così abbiamo vinto il quinto set. Adesso pensiamo a Piacen­ za, dobbiamo guardare al risul­ tato, solo a giocare bene e con continuità». Top scorer dell’Al­ totevere, con 20 punti, Luigi Randazzo: «Siamo dispiaciuti: i due punti ci servivano». MILANO-SANSEPOLCRO 3-2 (32-34, 25-23, 23-25, 25-19, 15-13) REVIVRE MILANO: Vinicius 16, Valsecchi 7, Kauliakamoa 6, Veres 24, De Togni 13, Bencz 21; Rizzo (L), Preti 2, Mattera. N.e. Patriarca, Cerbo, Bermudez. All. Maranesi ALTOTEVERE SANSEPOLCRO: Mazzone 10, Baroti 16, Randazzo 20, Aganits 10, Corvetta 2, Della Lunga 7; Tosi (L), Lensi (L), Dolfo 2, Maric 12, Kaszap. N.e. Franceschini, Teppan. All. Montagnani. ARBITRI: Lot e Rapisarda NOTE: Spettatori: 930, incasso 845. Durata set: 36’, 28’, 29’, 26’, 19’ Totale: 138’ Revivre: battute sbagliate 22, vincenti 5, muri 17, 2ªlinea 13, errori 35. Altotevere: b.s. 17, v. 9, m. 13, s.l. 21, e. 31. Trofeo Gazzetta: 6 Veres, 5 Bencz, 4 Dos Santos, 3 De Togni, 2 Rizzo, 1 Kauliakamoa. CLASSIFICA Modena 27; Macerata 25; Trento 21; Perugia 19; Verona 18; Latina, Ravenna 15; Piacenza 14; Molfetta 9; Sansepolcro 7; Milano 6; Padova 5; Monza 2.

A-1 DONNE Novara è un rullo Conegliano stesa e primato rafforzato NOVARA-CONEGLIANO 3-0 (25-23, 25-18, 25-21) IGOR NOVARA: Hill 9, Chirichella 5, Barun 19, Klineman 13, Guiggi 11, Signorile 2; Sansonna (L), Alberti, Zanette. N.e. Partenio, Bonifacio, Kim. All. Pedullà. IMOCO CONEGLIANO: Fiorin 3, Barazza 6, Nikolova 10, Ozsoy 12, Adams 11, Glass 3; De Gennaro (L), Katic, Nicoletti, Barcellini 3. N.e. Boscoscuro, Furlan. All.Negro. ARBITRI: Gini e Venturi. NOTE Spettatori 2500. Durata set: 26’, 25’, 25’; tot.: 76’. Igor: battute sbagliate 6, vincenti 4, muri 9, errori 6. Imoco: b.s. 5, v. 0, m. 5, e. 7. Trofeo Gazzetta: 6 Barun, 5 Guiggi, 4 Sansonna, 3 Klineman, 2 Adams, 1 Hill. NOVARA – Nell’anticipo della penultima di andata la Igor Novara schianta Conegliano in tre set, regalandosi un Natale da sogno. La squadra di Pedullà conferma il primato in classifica e, soprattutto, le potenzialità di un gruppo in crescita, che sa come vincere anche partite tirare e complesse, come è stata la sfida con l’Imoco. Nella trasferta non impossibile di Forlì ,nel giorno di Santo Stefano, la Igor può conquistare il titolo di campione d’inverno. OGGI, 10ª giornata (ore 18): PiacenzaCasalmaggiore; Bergamo-Forlì; Modena-Busto Arsizio; UrbinoMontichiari; Firenze-Scandicci (ore 19.00). Classifica: Novara 26,; Modena 22; Casalmaggiore 20; Conegliano 18; Busto Arsizio 16; Piacenza 15; Montichiari, Bergamo 14; Firenze 10; Scandicci 6; Forlì 4; Urbino 0.


Basket R Serie A: 11a giornata EUROLEGA CALENDARIO TOP 16

Resi noti ieri i calendari delle Top 16 di Eurolega. L’EA7 Milano debutterà in casa venerdì 2 gennaio contro i russi del Nizhny Novgorod, prima di affrontare due trasferte consecutive, ad Atene contro l’Olympiacos Pireo e a Malaga.

DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

GIRONE F 2 gennaio: Milano-Nizhny Novgorod 8 gennaio: Olympiacos Pireo-Milano 15-16 gennaio: Malaga-Milano 22-23 gennaio: Milano-Fenerbahce 29-30 gennaio: Vitoria-Milano 5-6 febbraio: Milano-Efes Istanbul

12-13 febbraio: Cska Mosca-Milano 26-27 febbraio: Nizhny-Milano 5-6 marzo: Milano-Olympiacos Pireo 12-13 marzo: Milano-Malaga 19-20 marzo: Fenerbahce-Milano 26-27 marzo: Milano-Vitoria 2-3 aprile: Efes Istanbul-Milano

9-10 aprile: Milano-Cska Mosca Si qualificano ai quarti le prime 4 dei due gironi. Il gruppo E è composto da Real Madrid, Barcellona, Alba Berlino, Maccabi Tel Aviv, Panathinaikos Atene, Galatasaray Istanbul, Stella Rossa Belgrado e Zalgiris Kaunas.

Antonio Pitoni

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EUROCUP Stilato anche il calendario delle Last 32 di Eurocup, con tre italiane ancora in corsa. Così la 1a giornata (6/7 gennaio): Sassari-Gran Canaria; Cantù-Khimki; Roma-Krasny Volgograd. Le prime 2 di ogni girone passano agli ottavi.

ROMA

LA 11A GIORNATA

I

In campo alle 20.30 diretta RaiSport 1 Alle 12 Cantù-Venezia

l momento, per affrontare Milano, non è certo dei più favorevoli. «Anche perché avremo di fronte una squadra al massimo della forma, come dimostra anche la qualificazio­ ne alle Top 16 di Eurolega», fa notare del resto Rok Stipcevic. Eppure l’ex Olimpia, oggi a Ro­ ma, non teme il confronto. «Ri­ spetto l’EA7 ma non ho paura», assicura il play croato della Vir­ tus mentre l’adrenalina verso la palla a due di stasera a Roma che darà il via alla sfida tra le due metropoli della serie A, co­ mincia già a farsi sentire. FATTORE TESTA «Siamo consa­ pevoli di dover scendere in campo contro una delle due squadre, insieme a Sassari, più forti d’Italia – spiega l’esterno dell’Acea –. Così come, allo stesso tempo, siamo consape­ voli che sarà necessario dare il 100% sul piano dell’energia e della forza mentale, perché tut­ to inizia e finisce da questi due fattori senza i quali non si va da nessuna parte, anche se hai preparato alla perfezione la partita». La sfida più difficile della stagione arriva, per la Vir­ tus, nel momento di massima difficoltà. A 5 giornate dalla fi­ ne dell’andata, si ritrova ad in­ seguire le prime 8 per centrare il secondo obiettivo stagionale: un posto alle Final 8 di Coppa Italia, dopo quello già messo a segno delle Last 32 di Eurocup. «Sono d’accordo con coach Dalmonte quando ha detto, do­ po la sconfitta di domenica ad Avellino, che la strada per le Fi­ nal 8 è diventata difficile – am­ mette Stipcevic –. Ma di certo non molleremo. Sappiamo di aver ottenuto un grande risul­ tato dominando il girone di Eu­ rocup: è la prova che possiamo fare bene anche in campiona­ to». UP AND DOWN Resta un fatto il gap che separa il rendimento di Roma in Europa e in Italia. Do­ ve il cammino della squadra di Dalmonte ha subito il primo ve­ ro stop con la sconfitta di Pesa­ ro al fotofinish. Costata i 2 pun­ ti che, a conti fatti, oggi la ten­ gono fuori dalle prime 8. «Pri­ ma dell’inizio della stagione leggevo i pronostici sull’Euro­ cup e nessuno ci dava una sola possibilità di passare il turno,

Oggi (ore 18.15) si gioca l’11a giornata in serie A. Questo il programma. ROMA-MILANO (Ore 20.30, RaiSport 1) Arbitri: Sabetta, Seghetti, Bartoli. Squadre al completo. CANTU’-VENEZIA Ore 12 (RaiSport 2) Arbitri: Biggi, Sahin, Aronne. (p.t.-m.c.) Cantù: in dubbio Abass per un problema muscolare alla coscia destra, recuperato Shermadini. Recalcati recupera Moore (ginocchio) e Stone (febbre), Goss ha saltato primi allenamenti per affaticamento muscolare. Migliora la tenuta di Nelson dopo un’altra settimana di allenamenti

«Come si batte Milano? Energia e forza mentale»

1Roma e Stipcevic, play ex Olimpia, sfidano i tricolori nel posticipo

«Senza testa non vai da nessuna parte anche se ti prepari al meglio»

Rok Stipcevic, 28 anni, play croato ma sloveno di nascita CIAMILLO

ma le cose sono andate diversa­ mente – fa notare però Stipce­ vic –. Paghiamo il fatto di esse­ re una squadra giovane, con tanti rookie sia in serie A che in Eurocup». Ciò nonostante, Rok è ottimista: «Stiamo attraver­ sando un momento di up and down sul fronte dei risultati ma sono convinto, per come lavo­ riamo e per come ci preparia­ mo, che prima poi, anche se non so dire se ciò accadrà pri­ mo o dopo la Coppa Italia, la continuità arriverà». Milano e Sassari a parte, del resto, inse­ rendo anche Venezia («Mi ha stupito») tra i top team del campionato, tutto può ancora succedere. «La serie A è una

IL DOMINIO IN EUROCUP PROVA CHE POSSIAMO FAR BENE IN A ROK STIPCEVIC PLAY DI ROMA

maratona – assicura –. Tante squadre saliranno e altre scen­ deranno rispetto alla situazio­ ne attuale». MESSAGGIO AL POZ Prima di Roma, nella carriera italiana di Stipcevic, c’è stata anche una

L’ANTICIPO

32 di valutazione e spegne, con Hayes, la rimonta dei virtussini Nicola Zanarini

giamento troppo molle , restan­ do sotto per 40’. La gara è decisa già dopo 15’ sul ­17 (22­39). Sotto i colpi del rientrante Clark e di Hayes, Bologna sprofonda fino al ­22 di inizio 3° quarto (32­54) e prova a risalire trasci­ nata da Ray fino al ­4 sul 61­65. Ma Hayes e la lucida completez­ za dell’ex Luca Vitali (32 di va­ lutazione) spengono le speran­ ze di rimonta dei bianconeri.

BOLOGNA

A

lla vigilia Valli aveva chiesto ai suoi di mettere in campo tanta energia fin dalla palla a due per non do­ ver poi sprecare energie fisiche e mentali per risalire. Detto e non fatto. Dopo la pessima pro­ va di Varese, la Virtus si è ripre­ sentata in campo con un atteg­

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PISTOIA-AVELLINO Arbitri: Lamonica, Filippini, Caiazza. (f.l.) Johnson (flessore) ci sarà, così come Brown (influenza) e Filloy (ginocchio e piede). CASERTA-VARESE Arbitri: Lanzarini, Vicino, Paglialunga. (l.b.-a.f.) Due le novità nella Pasta Reggia: la guardia bulgara Bozhidar Avramov e il play sloveno Aleksandar Capin, ex di turno. Dopo l’addio a Gaines, è previsto il taglio del play Moore che continua ad allenarsi con la squadra. Varese sempre senza Kangur. PESARO-TRENTO Arbitri: Begnis, Taurino, Bettini. (cam.ca-c.a.) Pesaro con Gaines al posto di Myles. Trento al completo. SASSARI-REGGIO EMILIA Domani, ore 20.30 (g.d.) A Jeff Brooks è stata riscontrata una pleurite che lo fermerà per almeno un mese. Mercato: Becirovic e Haynez due dei nomi che circolano. CLASSIFICA Reggio Emilia, Milano, Venezia 16; Trento, Brindisi, Sassari, Cremona 12; Avellino 10; Bologna*, Pistoia, Roma, Varese, Capo d’Orlando, Cantù 8; Pesaro 6; Caserta 0. *: 2 punti di penalizzazione. A-2 GOLD Oggi (ore 18) la 13a giornata: Napoli-Brescia; Agrigento-Ferentino; Casale Monferrato-Casalpusterlengo; Trieste-Mantova; Veroli-Torino; Barcellona-Biella; Trapani-Jesi; VeronaForlì.

NBA: PORTLAND SBANCA SAN ANTONIO

Vitali trascina Cremona al colpo Bologna, continua il momento no 1L’ex chiude con

parentesi a Milano (12 partite tra il 2012 e il 2013 prima del passaggio a Pesaro), dove era arrivato grazie a due stagioni convincenti a Varese, oggi pari classifica dell’Acea. «Pozzecco? Tutti sanno che il passaggio da giocatore ad allenatore è un passo molto difficile: devi ve­ dere la partita non più da den­ tro il campo, ma da un’altra prospettiva ed è necessario un po’ di tempo per adattarsi – spiega il play della Virtus –.Va­ rese ha più di mezzo campiona­ to a disposizione per rientrare in gioco, ma anche un palazzet­ to, tra i più caldi d’Italia, che al­ la lunga può fare la differenza».

BRINDISI-CAPO D’ORLANDO Arbitri: Sardella, Baldini, Quarta. (g.m.-s.p.) Brindisi al completo con il rientro di Denmon, tenuto precauzionalmente a riposo in settimana per un’infiammazione al ginocchio. Esordio per Michael Eric, arrivato dopo l’infortunio a Simmons. ): Tre assenze e una new entry nell’Orlandina. A disposizione di coach Griccioli il play Nick Cochran tesserato nelle ultime ore. Salteranno la trasferta invece Burgess, Nicevic e Pecile.

VENA Bologna paga la scarsa vena di Gaddy in regia e di tutta la squadra nel tiro da 2, consoli­ dando l’ultima posizione nella speciale classifica con un elo­ quente 15/52 (29%). Tra le cu­ riosità statistiche spiccano an­ che le 6 vittorie di fila della be­ stia nera Cusin sulla Virtus e lo 0/5 casalingo di Mazzola con

Cremona. «Abbiamo perso con­ tro una squadra di veterani, che hanno messo a nudo i nostri li­ miti e in particolare la nostra scarsa potenza in area. Non ab­ biamo tiro da fuori e dovremmo correre di più in contropiede, ma sappiamo di avere questo valore. Sono rammaricato an­ che se siamo esattamente dove dovremmo essere, ovvero a lot­ tare per non retrocedere» con­ stata Valli, mentre Pancotto non cambia obiettivo nonostan­ te i 12 punti in classifica. «Vitto­ ria importante per il cammino verso la salvezza. Abbiamo vin­ to soprattutto con la difesa del primo tempo e dell’ultimo quarto, dimostrando che sap­ piamo reagire anche alle situa­ zioni difficili». © RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA

70

CREMONA

83

(16-25, 32-47; 51-61) GRANAROLO BOLOGNA: Gaddy 2 (1/8), Ray 22 (5/11, 2/3), Fontecchio 11 (1/1, 3/4), O. White 6 (1/4, 0/3), Gilchrist 3 (0/6); Hazell 13 (4/10, 0/5), Cuccarolo 5 (2/4), Mazzola 8 (1/7, 0/1), Imbrò (0/1), Tassinari, Vercellino. All.: Valli. VANOLI CREMONA: L. Vitali 16 (3/3, 2/4), Hayes 20 (8/9, 0/3), Clark 17 (2/8, 2/2), Bell 10 (2/5, 2/8), Cusin 6 (3/8); Gazzotti (0/1), Mian 2 (1/1, 0/2), Campani 1 (0/2), Ferguson 11 (1/1, 3/4), Mei. All.: Pancotto. ARBITRI: Martolini, Lo Guzzo, Calbucci. NOTE- T.l.: Bol 25/32, Cre 16/21. Rimb.: Bol 48 (Mazzola 9), Cre 39 (Vitali 7). Ass.: Bol 7 (Gaddy 3), Cre 15 (Vitali). Progr.: 5’ 9-10, 15’ 22-39, 25’ 40-57, 35’ 61-69. Usc. 5 falli: Campani 38’02” (6476), White 38’24” (64-76), Gaddy 39’02” (68-76), Fontecchio 39’32” (70-78). Spett.: 5630.

Spurs, ancora un k.o. dopo tre supplementari  Non accadeva dal 1951, allora toccò ai Baltimore Bullets. Stavolta a San Antonio, che dopo i 3 supplementari di mercoledì nella sconfitta contro Memphis, ha replicato, perdendo anche stavolta, per mano di uno scatenato Damian Lillard, che coi suoi 43 punti ha trascinato Portland al successo in casa dei campioni Nba. Con Parker ancora fermo per problemi muscolari, coach Popovich è stato costretto a tenere in campo a lungo la sua star, Duncan, 43 minuti dopo i 48 coi Grizzlies di 48 prima. Belinelli ha chiuso con 10 punti in 32’. Gli stessi di Gallinari in 24’ nel successo di Denver sui Clippers. Serata da dimenticare per Kobe Bryant, fermatosi a 9

punti con 3/15 dal campo nel k.o. interno dei Lakers contro i Thunder, privi dello scavigliato Durant. Kobe ha anche fallito il tiro della vittoria allo scadere. Prima partita dell’era post Rondo a Boston e agile successo sui derelitti Timberwolves con 21 punti di Olynyk. Play titolare per ora è stato promosso Evan Turner, anche se Marcus Smart, in ripresa da un infortunio, vedrà il grosso del minutaggio una volta che sarà al top.  Ieri: New York-Phoenix 9099. Venerdì: Orlando-Utah 94101; Philadelphia-Charlotte 91109; Boston-Minnesota 114-98; Cleveland-Brooklyn 95-91; Detroit-Toronto 100-110; MiamiWashington 103-105; MemphisChicago 97-103; San AntonioPortland 119-129 d3ts; DenverClippers 109-106; LakersOklahoma City 103-104.


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Nuoto R Tricolori invernali

DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

Pallanuoto R

La zampata di Orsi: 21”64 Eguaglia il mitico Popov

Florentia che rimonta E il Savona ruggisce

1Abbassa il suo record italiano dei 50 sl e pareggia il tempo dello Zar Ha cambiato 4 mental coach: «Sono nell’Olimpo. Ed è solo il primo passo»

ecima giornata con sor­ prese. A Napoli la più si­ gnificativa, con la Flo­ rentia che contro il Posillipo conquista il primo punto.

Stefano Arcobelli RICCIONE

A

vevano venduto troppo presto la pelle dell’Orso. E invece Marco si regala un sabato da Popov. Chiamate­ lo zar di Budrio. Planato a Doha, Orsi non si ferma più: ma quando scade il suo stato di for­ ma celestiale? Ispirato, cresciu­ to, anzi «viziato» (parole sue) a tortellini dalla mamma che lo ha generato insieme ad altre due gemelle, a 24 anni appena compiuti, il Bomber polverizza il suo stesso record italiano di 4 anni fa che ballava tra un body e l’altro. Lo ha limato da 21”82 a 21”64, lo stesso crono al cen­ tesimo dell’antico mondiale del russo, che aveva una classe in­ nata ma non sprigionava certo l’allegria dell’Orso. Fortificata attraverso prestazioni altale­ nanti, fino alla scorsa stagione, mandando all’inferno — pro­ prio così — la bellezza di 4 mental coach. «Finché ha trova­ to lo psicologo giusto» sorride di gusto Roberto Odaldi, che ha trasformato un anatroccolo in fenomeno: «Non è stato facile arrivare a questo punto, ma sia­ mo cresciuti insieme, abbiamo trovato la preparazione giusta, gli abbiamo messo intorno uno staff. Ora ad ogni gara sa supe­ rarsi, non si ferma al 70­80%, prima a Marco mancava sem­ pre qualcosa. Poi ha battuto Morozov e Cielo ai Mondiali ed ha svoltato. Adesso, cresce di gara in gara». EUFORIA Una progressione «euforica», la definisce Orsi: ispirata da una valanga di at­ tenzioni che «non posso più tra­ dire, come potrei deludere tan­ to affetto?». Una battuta dietro l’altra per dire che «ho una for­ ma olimpica, è la risposta a quei marziani: da qui a Rio ho tempo e margini». Gli mancano, per dirla con il tecnico, una decina

di centimetri «ma li suppliamo con fantasia e impegno». Orsi e il segreto di tanta rapidità? «La mia droga sono i tortellini di mamma, i miei muscoli sono sa­ nissimi. E la carica della gente mi galvanizza: ho bisogno solo di tutti questi appassionati che credono in me e non solo per­ ché vado forte. Io trasmetto passione, entusiasmo, alle­ gria». Con questo crono agli As­ soluti invernali, Orsi sarebbe stato d’argento agli Europei di Berlino dietro mister quintale Manaudou; con questo crono s’inserisce al 6° posto mondiale del 2014; con questo crono va­ lorizza, consolida il 20”69 del­ l’argento mondiale di vasca cor­ ta. E se pensa ai Mondiali estivi in vasca lunga a Kazan nei quali dovrà ribadire di essere entrato un una nuova dimensione: «Questo è un messaggio per tut­ ti, sono nell’olimpo ed è solo un primo passo. Certi tempi non li facevo solo con i costumoni, mi è bastato un costumino: che piacere eguagliare un grandis­ simo come Popov. Mi manca so­ lo il record italiano dei 100 sl in corta (di Magnini, in 46”26), ndr) non voglio sprecare una condizione così neanche ai re­ gionali di Coppa Brema». Insa­ ziabile, questo Bomber delle pi­ scine, che scherza col calcio («devo andare allo stadio per fare andare più forte il Bolo­ gna...») prima di riflettere: «Si

50 SL Cronologia record italiano 50 sl TEMPO ATLETA 22”53 Lorenzo Vismara 22”40 Lorenzo Vismara 22”40 Lorenzo Vismara 22”21 Lorenzo Vismara 22”06 Lorenzo Vismara 22”03 Marco Orsi 22”01 Federico Bocchia 21”82 Marco Orsi 21”64 Marco Orsi

ANNO 1998 1998 1999 1999 1999 2009 2009 2009 2014

BRESCIA-ROMA VIS ROMA 19-7 (3-0, 3-1, 4-4, 9-2) Brescia: Del Lungo, Bruni 1, C.Presciutti 3, Guerrato, Molina, Rizzo 1, Giorgi 3, Nora 1, N.Presciutti 1, Bodegas 5, D.Fiorentini 1, Napolitano 3, Dian. All. Bovo. Roma Vis Nova: Bonito, Pappacena 1, Murro, Mirarchi 1, Banovac 2, Parisi, Spinelli 2, Innocenzi, Rigo, Reynolds, Cuccovillo 1, Nicosia. All. Ciocchetti. Arbitri: Bianco e Romolini. Note: sup. num. Brescia 5 (4 gol), Roma 4 (3). (f.pe.) Pioggia di gol per il Brescia contro la Vis Nova, grande prova di Bodegas autore di 5 reti.

Marco Orsi, 24 anni, nei 50 sl quest’anno è stato argento ai Mondiali in vasca corta di Doha LAPRESSE

chiama consapevolezza, ora so che posso andare oltre certi li­ miti, mi si è aperto un mondo: da buon nuotatore a grande». PALTRINIERI E GLI ALTRI Il si­ pario sui tricolori in vasca lun­ ga a tutto sprint conferma Erika Ferraioli nei 100 sl da 54”30 e protagonista in 54”19 del duel­ lo in staffetta con Federica Pel­ legrini. Consente a Gregorio Paltrinieri di godersi un 1500 ancora sotto i 15’ prima di ap­ plaudire la premiazione dedi­ cata al suo mentore Stefano Morini «tecnico dell’anno». Ve­ de persino una ragazzina del ‘99, Giulia Verona, vincere i 200 rana in 2’27” dopo la doppietta di un’altra minorenne d’assalto come Arianna Castiglioni. E nel dorso è sbocciata la dicianno­ venne Panziera che s’allena con Codia, 3° italiano di sempre nei 100 delfino. Strenne. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GUIDA La Verona, 15 anni, vince i 200 rana Nei 50 la Castiglioni Risultati (50 m). Serie dirette. Uomini - 50 sl: 1. Orsi 21”64 (rec. ital., 6° t. mondiale 2014); 2. Bocchia 22”47, 3. Leonardi 22”58. 200 sl: 1. Detti 1’49”76, 2. Lestingi 1’50”13, 3. Boffa 1’50”53. 1500 sl: 1. Paltrinieri 14’57”08, 2. Detti 15’03”11, 3. Joly (Fra) 15’16”70, 4. Ruffini 15’21”34 (p.). 50 dorso: 1. Bonacchi 25”27, 2. Sabbioni 25”74, 3. Pizzamiglio 25”88. 200 do: 1. Ciccarese 1’58”95, 2. Mencarini 1’59”12, 3. Turchi 2’01”32. 100 rana: 1. Toniato 1’01”08, 2. Antonelli 1’01”53, 3. Giorgetti 1’01”69. 100 farf.: 1. Codia 52”32 (p., 3o t. it.alltime), 2. Rivolta 52”56, 3. D’Angelo 53”00 (p.). 200 mx: 1. Turrini 2’00”61, 2. Cova 2’01”24, 3. Dioli 2’01”56. 4x100 mx: 1. Fiamme Oro 3’38”05 (Ciccarese 55”29, Giorgetti 1’0073, Rivolta 52”22, Orsi 49”81); 2. Esercito 3’39”37. Class. società: 1. Aniene 195; 2. Fiamme Oro

169.50; 3. Esercito 158. Donne - 100 sl: 1. Ferraioli 54”30 (26”20, p.), 2. Pezzato 55”42 (p.), 3. Galizi 55”67. 400 sl: 1. Balmy (Fra) 4’08”64, 2. Caramignoli 4’11”14, 3. Masini Luccetti 4’11’25 (p.). 1500 sl: 1. Caramignoli 16’13”76, 2. Ponsele’ 16’18”41, 3. Bruni 16’23”70. 100 dorso: 1. Panziera 1’01”24, 2. Zofkova 1’01”48, 3. Negri 1’01”67. 50 rana: 1. Castiglioni 31”43, 2. Carraro 31”65, 3. Scarcella 32”02, 4. Fissneider 32”18. 200 ra: 1. Verona (’99) 2’27”88; 2. Fangio 2’29”20; 3. Celli 2’29”58. 50 fa.: 1. Di Pietro 26”63, 2. Gemo 26”97, 3. Di Liddo 27”20. 200 fa.: 1. Polieri 2’10”46; 2. Strickner 2’11”77; 3. Albenzi 2’12”07. 400 mx: 1. Trombetti 4’43”73 (p.), 2. Toni 4’48”96, 3. Cusinato 4’50”38. 4x100 sl: 1. Esercito 3’49”43 (rec. ital., prec. Aniene 3’44”62 del 2009, Letrari 56”84, Nesti 56”81, Biondani 55”84, Ferraioli 54”19), 2. Aniene 3’44”62 (4a f. Pellegrini 54”29). Class. società: 1. Aniene 171.50; 2. Esercito 99; 3. Forestale 76.50.

Ciclismo R L’annuncio

da 16 mila euro a Ganna (under 23), Bevilacqua e Orlandi (juniores) Claudio Ghisalberti

P

rogetto talenti: l’idea del c.t. azzurro Davide Cassa­ ni (a breve verrà nomina­ to anche coordinatore generale delle Nazionali) per rivitalizza­ re un settore giovanile che da anni attraversa una crisi pro­ fonda sta prendendo sempre più forma. Dopo i 600 test su corridori della categoria allievi nella scorsa stagione, l’approc­ cio al 2015 è iniziato una decina

di giorni fa nel velodromo di Montichiari, dove sono stati te­ stati trenta juniores. «Con il Centro studi della Federazione abbiamo messo a punto un pro­ tocollo che vogliamo portare in quindici velodromi italiani. Inoltre faremo uno stage al me­ se con una quindicina di atleti under 23 e juniores. Il primo è in programma a Jesolo dal 4 al 6 gennaio. Qualche under 23, come Bertazzo, Petilli e Balleri­ ni al Tour de San Luis in Argen­ tina, correrà in maglia azzurra con i pro’. Insomma, ci sarà un filo conduttore che terrà assie­ me tutta l’attività». ECCELLENZA MONDIALE Il set­ tore che ha maggiormente biso­ gno di cure è senza dubbio quel­ lo della cronometro. Una spe­ cialità dove, oltre al fattore umano, conta tantissimo anche

RMartedì ci sarà la consegna a Treviso Prende così forma il progetto talenti del c.t. Cassani il fattore tecnologico, ovvero i materiali. E qui l’Italia può gio­ care un’eccellenza mondiale. I successi nelle gare contro il tempo di Bradley Wiggins e Chris Froome, ma anche il do­ minio della Gran Bretagna in pi­

SAVONA-S.MANAGEMENT 11-9 (4-3, 4-3, 1-3, 2-0) Carisa Savona: Antona, Alesiani 2, Damonte 3 (1 rig.), Colombo 2, L.Bianco, Pesenti, Mistrangelo 1, Fulcheris, G. Bianco, Tomasic 2, Agostini, G.Fiorentini 1. N.e. Zerilli. All. Angelini. Bpm Sport Management: Volarevic, M.Luongo 1, Binchi, Zimonjic, Filipovic 1 rig., A.Di Fulvio 1, B.Ivovic 1, Steardo, M.Lapenna, Bini 3, Razzi 2, Sadovyy. N.e. Conti. All. Baldineti. Arbitri: Calabrò e Pascucci. Note: sup. num. Savona 12 (4), S.Management 14 (5). Usc. 3 f. Sadovyy 31’30”. (f.si.) Due gol dalla distanza di Tomasic e Damonte nel quarto tempo decidono un match bello e tirato. CAN. NAPOLI-LAZIO 8-9 (2-2, 1-1, 2-1, 3-5) Canottieri Napoli: Vassallo, Buonocore, Migliaccio 2, Da.Brguljan, Borrelli 1, Ronga, Campopiano, G.Mattiello 3, Velotto, Baraldi, Esposito 2. N.e. Vitullo, Turiello. All. Zizza. Lazio: Vespa, Samuels 2, Di Rocco, Africano, Gianni, Colosimo, Cannella 3, Vittorioso 3, Leporale, A.Calcaterra, Maddaluno 1, Mele. N.e. Correggia. All. Formiconi. Arbitri: Piano e Pinato. Note: sup. num. Canottieri 7 (5), Lazio 7 (5). Esp. Formiconi per proteste 28’35’’. (f.nap.) Quinto risultato utile di fila della Lazio che batte e sorpassa la Canottieri: decisivo a 50’’ Vittorioso, ma ottima la prova del 17enne Cannella. COMO-BOGLIASCO 6-9 (1-3, 1-2, 1-2, 3-2) Como: Oliva, Foti, Krizman 1, Susak 1, Busilacchi, Ferraris 2, Milakovic, Jelaca, Pellegatta, E.Pagani, Gaffuri 1 rig., Cesini 1, Garancini. All. Stritof. Bogliasco: Prian, De Trane 2, A.Di Somma, Gavazzi 1, E.Di Somma, Ravina 3, Loomis 1, Monari, Boero, Guidaldi, Puccio, Deserti 2, Pellegrini. All. Bettini. Arbitri: Alfio e Paoletti. Note: s.num. Como 15 (5), Bogliasco 7 (4). Usc. 3 f. Milakovic 3° t., E.Di Somma e Deserti 4° t. (si.cle.) Bogliasco conduce sempre, il Como spreca troppo in superiorità. POSILLIPO-FLORENTIA 10-10 (3-2, 5-2, 1-2, 1-4) Posillipo: Caruso, Dolce 1, Foglio 1, Klikovac, Radovic 2, Renzuto 2, Gallo 2, E.Russo 1, Bertoli 1, Mauro, Saccoia, Negri. N.e. Ferraro. All. Cufino. Florentia: Mugelli, Gambacorta 1, Generini, Coppoli 2, Dani, Bosazzi, Brancatello, Liang Nianxiang 2, Gragnani, Gobbi 3, Ercolano 1, Tan Fehiu 1. N.e. Cicali. All. Vannini. Arbitri: Ricciotti e Rovida. Note: sup. num. Posillipo 9 (3), Florentia 11 (6). Usc. 3 f. Bertoli 27’33”. Esp. Ercolano 26’45” per proteste, Dolce e Generini per gioco violento 31’51”. (f.nap.) La Florentia rimonta dal -4 (9-5) al 10-10 (Tan Fehiu al 29’).

Il Bolide di Wiggins-Froome per gli azzurrini della crono 1Le bici Pinarello

D

A sinistra: Filippo Ganna, 18 anni. Sopra: Bradley Wiggins, 34 BETTINI

sta, hanno l’impronta della Cicli Pinarello. Wiggo, per esempio, è diventato campione del mon­ do in sella alla Bolide, un «mo­ stro» da 16.000 euro. Martedì, a Treviso, la stessa bici verrà con­ segnata da Fausto Pinarello ai nostri tre migliori talenti: l’un­ der 23 Filippo Ganna e gli junio­ res Simone Bevilacqua e Federi­ co Orlandi. «Queste bici sono il top assoluto e i nostri ragazzi non possono che trarne giova­ mento — dichiara Cassani —. Per l’Italia è un accordo tecnico

importantissimo. E’ un ono­ re correre con una bici così». CROSS A NAMUR L’inverno è anche la stagione del cross. Oggi a Namur, in Belgio, si corre la quarta prova di Cop­ pa del mondo. Le nostre spe­ ranze sono Eva Lechner (donne élite) e Gioele Berto­ lini (under 23). Tra i big, do­ po lo stop a tempo indeter­ minato di Sven Nys, da bat­ tere il belga Pauwels. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’anticipo: Carpisa Yamamay Acquachiara-Pro Recco 6-14. Class.: Brescia 30; Pro Recco 27; Sport Management 22; Acquachiara 21; Savona* 15; Lazio 13; Can. Napoli 12; Como*, Bogliasco* 9; Posillipo* 7; Roma Vis Nova 6; Florentia 1. (*una partita in meno). Pr. turno (10/1): Roma Vis Nova-Posillipo, Sport Management-Brescia, Bogliasco-Can. Napoli (9/1), Lazio-Savona, pro recco-Como, Florentia-Acquachiara. DONNE La 10a giornata: Cosenza-Orizzonte 7-7, Padova-Firenze 14-5, Bogliasco-Sis Roma 16-6, Rapallo-Prato 6-7, Despar Messina-Mediterranea Imperia 7-7. Class.: Padova 27; Messina 23; Imperia 22; Bogliasco 16; Rapallo 15; Orizzonte, Prato 13; Cosenza 7; Roma, Firenze 3.


DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

TUTTENOTIZIE

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1BASEBALL: MORENO A RIMINI (m.c.) Colpo del Rimini che ingaggia il 35enne rilievo venezuelano Victor Moreno, dal 2009 al 2011 a Bologna, reduce da alcune brillanti stagioni nel triplo A messicano con gli Acereros Monclova, ora nella lega pro’ del suo paese, con i Cardenales de Lara.

ATLETICA/ALTO ATLETICA

McPherson positiva a uno stimolante Pugno duro Usada: 21 mesi di squalifica 1Cancellato il salto da 2.00 a giugno ai campionati statunitensi in cui aveva eguagliato il «record» della Di Martino: 35 cm di differenziale tra la propria altezza e la misura saltata Andrea Buongiovanni

A

tletica e doping: per fortuna il 2014 è agli sgoccioli. Perché un anno così, per quantità di casi (grandi e piccoli), non c’era mai stato. L’ultimo in ordine di tempo riguarda Inika McPherson, 28enne salta­ trice in alto statunitense che, partendo dai suoi 165 centimetri d’altezza, ai cam­ pionati nazionali del 29 giu­ gno scorso a Sacramento, era diventata la nona donna della storia a sorvolare i due metri. L’Usada, l’agenzia an­ tidoping a stelle e strisce, l’ha sospesa ventuno mesi. La texana, proprio in occa­ sione del controllo di quella gara, è risultata positiva al benzoylecgonine, metaboli­ te della cocaina, stimolante proibito. La squalifica è par­ tita il 27 luglio, giorno in cui l’atleta ha accettato la pena, lievemente ridotta rispetto al protocollo, perché si è ac­ certato che l’uso non è stato finalizzato al miglioramen­ to delle prestazioni sportive.

IPPICA

Radiofreccia esame europeo a Parigi

Radiofreccia Fi vince 4 GP PERRUCCI  Oggi a Vincennes è il giorno del Criterium Continental (m 2100, ore 15.08) una delle prove cardine dell’inverno parigino. Sono 18 i quattro anni in pista fra cui un poker d’italiani: Remo Gas (P. Vercuysse), Ringostarr Treb (R. Vecchione), Rod Stewart (D. Thomain) e Radiofreccia Fi (Fed. Esposito). Quest’ultima resta su 5 vittorie consecutive (fra cui GP d’Europa e Continentale) e dovrebbe essere la nostra punta. Sicuramente non sarà la favorita, vista la presenza dei migliori coetanei del Vecchio Continente fra cui spicca il francese Aladin d’Ecajeul, a segno nel Prix Laurent e nel Prix Douesnel. Ieri intanto, ennesima grande prestazione di Roxane Griff al trotto montato. La saura, con in sella Eric Raffin, ha dominato in 1.11.8 il Prix Lemonnier (m 2175) davanti ad Armando Keivistshof e Torre Crepin, lanciando la propria candidatura al raddoppio nel Prix de Cornulier (l’Amérique della sella) del quale è campionessa in carica.

A sinistra Inika McPherson, 28 anni. Sopra Antonietta Di Martino, 36 AFP-OMEGA

LA STORIA La McPherson, in ogni caso, perde i 2.00 (le resta un personale di 1.96 realizzato in aprile), il titolo a favore del­ l’eterna Chaunte Lowe (quel giorno a 1.94), deve rinunciare alla prossima stagione, Mon­ diali di Pechino inclusi (dopo che da Daegu 2011 a Mosca 2013 e da Istanbul 2012 a So­ pot 2014, ha partecipato agli ultimi quattro, due indoor compresi) e lascia ad Antoniet­ ta Di Martino il record del mon­

SURF

Medina campione del mondo Primo brasiliano  Solo la leggenda Kelly Slater ci era riuscito così presto, a soli 20 anni. Il brasiliano Gabriel Medina ne compirà 21 domani. Si è fatto un regalo in anticipo, laureandosi campione mondiale di surf col successo nel pipeline del North Shore d’Oahu alle Hawaii, festeggiato in patria come un eroe: è il primo carioca nella storia della disciplina a laurearsi campione del mondo, in un albo d’oro monopolizzato da statunitensi e australiani. Lo stesso Slater, 42enne, 11 mondiali vinti in carriera, ha chiuso al terzo posto l’edizione 2014. Medina ha approfittato dell’eliminazione al 5° turno del campione in carica, l’australiano Mick Fanning: decisiva nell’occasione la vittoria del connazionale di Medina, Alejo Muniz, contro l’ex iridato rimasto l’unico rivale diretto del brasiliano. Soprattutto, per il primo titolo per il Brasile nella storia del surf. «Il mio più grande sogno si è avverato - ha detto Gabriel -, ora ho raggiunto il mio obiettivo».

Gabriel Medina, 20 anni AFP

do del differenziale della spe­ cialità, cioè della misura che passa tra la propria altezza e quella saltata, che le due, con 35 centimetri, detenevano in comproprietà (la campana, con il suo 1.69, nel 2011 è arrivata fino a 2.04). E’ anche, di fatto, la fine della bella storia, solo in parte dipanatasi, di un poten­ ziale personaggio. Perché la piccola Inika, studi in storia afroamericana, non è una che passa inosservata: le

GHIACCIO / FIGURA

Cappellini-Lanotte convincono ai Tricolori

Anna Cappellini-Luca Lanotte  Oggi (inizio gare alle 9, ingresso gratuito), al Palavela di Torino si assegnano i titoli italiani seniores di figura. Alle 18.30 Gala di chiusura con Carolina Kostner ed Evgeny Plushenko. I corti di ieri hanno proposto il brillante ritorno di Anna Cappellini-Luca Lanotte nella danza. I campioni del mondo e d’Europa, con un programma riveduto e corretto, hanno positivamente impressionato. Nelle coppie, autoritario esordio italiano di Valentina Marchei-Ondrej Hotarek, che precedono di 1.26 punti Nicole Della MonicaMatteo Guarise. Nell’individuale conducono Ivan Righini e la torinese Giada Russo. Uomini. Corto: 1. Righini 75.32; 2. Palermo 59.03; 3. Rizzo 58.46. Donne. Corto: 1. Russo 55.01; 2. Rodeghiero 51.35; 3. Cristini 49.73. Coppie. Corto: 1. Marchei-Hotarek 58.44; 2. Della Monica-Guarise 57.18; 3. Cernuschi-Ambrosini 45.66. Danza. Corto: 1. CappelliniLanotte 75.55; 2. GuignardFabbri 66.95; 3. KomatsubaraFabbri 59.75. Sincro. Corto: 1. Hot Shivers 54.41; 2. Shining Blades 30.11; 3. Flying Angels 19.00.

strane acconciature sempre di­ verse (s’è presentata in pedana completamente rasata, con ca­ pelli lunghi colorati e con una cresta da mohicano), i pear­ cing facciali, i tanti tatuaggi (labbra rosse sulla guancia si­ nistra, una Betty Boop, una ti­ gre, una slitta, una croce, una scritta «bella» in italiano sul collo, un colibrì, delle rose co­ me quelle che hanno la mam­ ma e la sorella, un cuoricino e via dicendo), fino alla chiac­ chierata e non certo nascosta love story con la 23enne quat­ trocentista nigeriana Regina George. TRAFEH PUNITO Intanto, sem­ pre dagli Stati Uniti, rimbalza la notizia della squalifica di Mo Trafeh, 29enne fondista, con­ dannato a quattro anni di stop dalla Corte di arbitrato a cui era ricorso, per possesso di Epo e manipolazione di provette in un controllo antidoping. L’atle­ ta di origine marocchina, che si è ritirato quest’anno, speciali­ sta delle corse su strada, perde tre titoli nazionali su distanze spurie: la squalifica, infatti, è retroattiva dal 2012. © RIPRODUZIONE RISERVATA

RUGBY

Pro 12: alle 17 in tv Dragons-Zebre Ferrari a Treviso  (ma.p.) Rientrano Leonardo Sarto e Mauro Bergamasco nelle Zebre che oggi alle 17 (diretta Nuvolari) a Newport difendono il punto di vantaggio in classifica sui Dragons gallesi. Nel XV Giulio Bisegni come secondo centro. Mediana Haimona-Leonard. Il XV: Daniller; Venditti, Bisegni, Pratichetti, L. Sarto; Haimona, Leonard; Van Schalkwyk, Cristiano, Ma. Bergamasco; Bortolami, Geldenhuys; Chistolini, Manici, Lovotti. Ieri: Glasgow-Munster 21-18; Ospreys-Ulster 31-20. Classifica: Ospreys 36; Glasgow 35; Munster 33; Leinster 32; Ulster 31; Connacht 27; Scarlets 23; Edimburgo 20; Cardiff 17; Zebre* 9; Dragons* 8; Treviso 4. (*: una in meno) FERRARI A TREVISO (e.sp.) Dopo l’addio di Sbaraglini, l’argentino Manuel Ferrari è il nuovo tecnico della mischia di Treviso. Da decenni in Italia, recentemente era consulente della mischia delle Accademie federali. Sarà al lavoro da domani, in vista del derby con le Zebre di domenica a Parma.

CROSS INTERNAZIONALI (pe.m.) Oggi, al tradizionale cross di Bruxelles (Permit Iaaf), favoriti il portacolori del Bahrain Albert Rop e la keniana Faith Kipyegon, mentre al 35° cross di Venta de Baños (Spa) l’uomo da battere è l’ugandese Timothy Toroitich.  MARCIA EUROPEA Sfuma il sogno di Grosseto di ospitare la Coppa Europa di marcia 2015: dopo la rinuncia dell’ucraina Ivano-Frankivsk, rassegna a Murcia (Spa) il 17 maggio.  MARATONA PISA Record i 2950 partenti alla 16a maratona di Pisa di oggi (9). Favoriti Abdelhadi Tyar e Jilali Jamali (Mar) con gli azzurri Marco D’Innocenti, Francesco Caroni e Lorenzo Trincheri; Nikolina Sustic (Cro) e Anna Spagnoli tra le donne. 

BOXE VALENTINO NO (i.m.) Ad Almaty (Kaz) nei 60 Domenico Valentino subisce la 3a sconfitta nella 3a giornata di Apb per 3-0 (59-54,59-55, 58-56) dal russo Dmitry Polianskiy e dice addio come Picardi (52) alle speranze di qualificazione olimpica nel torneo. Altri: Tojibaev b.Suarez, Joyce b. Bril, Abdrakhmamov b. Donato Conceicao.  CAMBIO A ROMA (g.l.g.) Il favorito e campione in carica Manuel Lancia perde a sorpresa il titolo del leggeri, già difeso vittoriosamente 3 volte, dal torinese Ballisai. Al momento del k.o. i giudici avevano uno il pari, gli altri due, un vantaggio di due punti per Lancia. L’incontro di Alfano annullato perché l’avversario non è rientrato nel peso. Leggeri (camp. italiano): Ballisai (18-2) b Lancia (11-1-1) kot 8. Medi: Buccheri (181-1) c. Cospolite (Fra, 10-5-1) p 8. Leggeri: Falcinelli b. Cioce ko 3.  CANADA (r.g.) A Quebec (Can) il mediomassimo Adonis Stevens (Can. 25-1) 37 anni, mantiene la cintura Wbc, battendo Dmitri Sukhotaky (Rus. 22-3) ko al 5°. Nelle semifinali IBF, il welter, Dan Ion (Rom. 34-2) supera Kevin Bizier (Usa 23-2) per split decision e diventa lo sfidante di Kell Brooks (Ing 33), il supermedio Andre Dirrell (Usa 24-1) si impone a Derek Edwards (Can. 27-8-2) sui 12 r. L’ex iridato dilettanti (2009) mediomassimi Artur Beterbiev (Rus. 7) mantiene la cintura Naba e conquista i titoli Nabo Wbo e Nord America Ibf, contro Jeff Page jr. (Usa 15-1) ko al 2° round. A Mendoza (Arg) Juan Carlos Reveco (35-1) mantiene la cintura Wba mosca su Yodmongkol Vor Saengthep (Tha, 34-3) kot al 5°. 

GHIACCIO SHORT TRACK Così ieri a Seul (S.Cor) nella 2a giornata della 4a tappa della Coppa del Mondo di short track. Italdonne (Peretti, Viviani, A. Valcepina, Tombolato) esclusa dalla finale a 4 in staffetta. Uomini. 1000: 1. Wu Dajing (Cina); 2. Kwak Yoon-Gy (S.Cor); 3. Knegt (Ola); 17. Cassinelli; 24. Viscardi; 27. Gurini. 1500: 1. Sin Da Woon (S.Cor); 2. Chen Dequan (Cina); 3. Park Se Yeong (S.Cor); 13. Confortola; 14. Dotti; 24. Rodigari. Donne. 1000: 1.Han Yutong (Cina); 2. St-Gelais (Can); 3. Christie (Gb); 21. A. Valcepina; 22. Viviani; 23. Tombolato. 3000: 1. Choi Minjeong (S.Cor); 2. Tao Jiaying (Cina); 3. Lee EunByul (S.Cor); 16. Peretti; 24. Tota. 

HOCKEY GHIACCIO ITALIA, 2° KO CON LA POLONIA (m.l.) L’Italia senior schierata ieri dal coaching staff Zanatta-Mair senza oriundi (in porta Caffi) si è arresa anche nella 2a amichevole milanese stavolta 3-1 con la Polonia. Provvisorio pareggio nel 1° periodo di Caletti.  UNDER 20 (m.l.) Ieri si sono chiusi i Mondiali Under 20 di Prima Divisione gruppo A di Asiago (Vi) con l’Italia quarta (e già salva) battuta 9-5 dalla Slovenia (retrocessa). Cl.: Bielorussia (promossa Gruppo A) 14; Norvegia 10; Lettonia 7; Italia 5; Austria 5; Slovenia 4.  EBEL (m.l.) Oggi per il 29° turno di Ebel il Bolzano riceve al Palaonda (18.45) il Linz (Aut). Class.: Salisburgo 42; Linz 36; Fehervar 35; Vienna 34; Znojmo 32; Graz 31; Villach 29; Bolzano, Klagenfurt* 27; Innsbruck 25; Dornbirner 24; Lubiana* 23. (* 1 in più)

IPPICA IERI 7-4-6-12-13 Ad Aversa (m 1640): 1 Paola Zn (V.P. Dell’Annunziata) 1.14.6; 2 Normandiass; 3 Nefer Team; 4 Passione d’Ete; 5 Oaks Effe. Tot.: 4,99; 1,99, 2,21, 2,08 (44,89). Quinté: 4.198,90. Quarté: 355,21. Tris: 75,56.  OGGI SI CORRE A Trotto: Roma (13.15), Firenze (13.25), Bologna (14.25) e Montegiorgio (15.25). Galoppo: Pisa (13.30) e Napoli (14.40). 

NUOTO CHE FRATUS (m.can-al.f.) Ai campionati brasiliani di Rio (50 m), Bruno Fratus domina lo sprint: suoi i 50 sl orfani di Cesar Cielo, e nell’Open si migliora in 21’’41. Record femminile sudamericano nei 50 sl per Etiene Medeiros in 24”74. Uomini: 50 sl Fratus 21”41, Santos 22”15, Lessa 22”17; 100 ra Franca 1’00”44; 200 ra Simon 2’10”58; 200 mx Pereira 1’57”23, Rodrigues 1’59”89. Donne: 50 sl Medeiros 24”74, Herrmann 25”02.  MOROZOV E HEEMSKERK (al.f.) A San Pietroburgo (Rus 25 m). Uomini: 50 sl Morozov 20”85, Tikhobaev 21”27; 200 sl Izotov 1’42”22, Lobintsev 1’44”92; 200 do Rylov 1’53”47; 100 ra Morozov 57”51, Kostin 57”62; 100 fa Tsurkin (Bie) 50”30, Korotyshkin 50”69. Donne: 100 sl Heemskerk (Ola) 51”71, Kromowidjojo (Ola) 52”35, Herasimenia (Bie) 53”87; 100 do Ustinova 57”29; 50 ra Nijhuis (Ola) 30”06; 200 ra Astashkina (15) 2’21”93; 50 fa Dekker (Ola) 25”11; 100400 mx Hosszu (Ung) 57”89, 4’27”18. 

PALLAMANO IN CAMPO (an.gal.) La 4a di ritorno in A. Gir. A: Trieste-Bolzano 25-28; Merano-Cassano Magnago 29-30 (d.r.), Bressanone-Pressano 24-27. Class.: Bolzano 36; Pressano 30; Trieste 20; Cassano M. 19; Merano 16; Eppan 12; Bressanone 10; Cologne 6; Mezzoc. 4. Gir. B: Castenaso-Romagna 23-27, Ambra-Dossobuono 38-32, Casalgrande-Bologna 30-28, EstenseSassari 30-21. Cl.: Romagna 36; Carpi 30; Ambra 19; Estense 18; Bologna 15; Castenaso 14; Casalgrande 13; Sassari 6; Dossobuono 5. Gir. C: Lazio-Alcamo 24-18, Benevento-Fondi 33-30, DoricaConversano 26-19, Fasano-Gaeta 47-24. Cl.: Fasano 33; Dorica 27; Fondi 24; Siracusa 23; Benevento 21; Gaeta 13; Conversano 9; Lazio, Alcamo 3.  EURODONNE (an.gal.) Oggi (ore 18, diretta streaming su Ehf.tv) a Budapest (Ung) la finale degli Europei femminili tra Norvegia e Spagna. Un precedente: la finale 2008 in Macedonia vinta dalle scandinave, che cercano il 6° titolo. Per il 3° posto (15,30) le campionesse del Montenegro sfidano la Svezia. 

RUGBY DOMINGUEZ UFFICIALE Ieri a Canal+, il presidente di Tolone Mourad Boudjellal ha confermato l’arrivo di Diego Dominguez nello staff dei campioni d’Europa. Dal 2 gennaio 2016 affiancherà Bernard Laporte, che sei mesi dopo gli lascerà la panchina. “Ha una voglia di vincere che ho trovato raramente” ha commentato Boudjellal.  ECCELLENZA La 7a: Calvisano-Lazio 27-14; Padova-San Donà 9-15; Fiamme Oro-Viadana 45-27; Mogliano-Rovigo 42-17. Oggi Prato-L’Aquila (ore 15, dir. RaiSport 1). Classifica: Calvisano 30; Mogliano 27; Fiamme Oro 24; Rovigo 23; Viadana 19; San Donà 16; Lazio 14; Padova 13; Prato, L’Aquila 0. 

TAEKWONDO TRICOLORI Oggi a Pozzuoli si chiudono i Tricolori. I titoli assegnati finora: Uomini: 54 kg Giovanni Giorgi; 58 kg Marteen Di Pietro; -63 kg Simone Crescenzi; -68 kg Davide Spinosa. Donne: -46kg Ginevra Graf; -49kg Erica Nicoli; -53kg Emanuele Pacchiarotta; -57kg Cristina Gaspa: -62kg Daniela Ruotolo; -67kg Cristiana Rizzelli; -73kg Marina Rizzelli; +73kg Annika Bulegato. 

TUFFI BRAVI MARCONI (al.f.) Trofeo di Natale a Trieste. Uomini 3m: T.Marconi 354.55, Tocci 340.20, Auber 338.40. Donne. 1 m: M. Marconi 254.45, Bertocchi 243.30, Dallapè 238.70. 

HOCKEY PISTA IN CAMPO (m.nan) Si è giocata la 12a in serie A-1. Risultati. Bassano-Pieve 5-1, Breganze-Giovinazzo 8-7, Cgc Viareggio-Forte dei Marmi 3-2, Follonica-Lodi 5-3, Sarzana-Prato 10-2, Trissino-Correggio 4-0, ValdagnoMatera 8-3. Classifica: Forte d.Marmi 33, Breganze 28, Valdagno 24, Bassano 23, Cgc Viareggio 22, Lodi 19, Follonica e Pieve 17, Sarzana 12, Giovinazzo 11, Matera 9, Correggio 6, Prato 3. 

Leonardo Sarto. 22 anni FAMA

VELA CLASSI OLIMPICHE (r.ra.) Bene gli azzurri del 49er a Palamos (Spa) nelle GAES Christmas Race. Dopo 3 giornate 2° Cherini–Tesei, 7° Angilella–Zucchetti, 12° Dubbini–Dubbini, 13°Plazzi–Molineris. 


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DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

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AltriMondi R

DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

IL FATTO DEL GIORNO PERCORSO A OSTACOLI

L’aula del Senato, che ha approvato la Legge di Stabilità e che il 7 gennaio discuterà la riforma elettorale LAPRESSE

tato sulla legge una quantità di mance – termine scelto dal Corriere della Sera – cioè de­ nari a pioggia distribuiti a vari clienti, secondo la più antica prassi dell’epoca Dc. È inter­ venuta niente di meno che la Commissione europea che ci sorveglia e ci guida, perché il default italiano è sempre a portata di mano. Renzi, sta­ volta, è saltato sul cavallo del rigore e ha fatto suoi i rim­ brotti di Bruxelles, ripassando il testo – si dice – e togliendo i più clamorosi interventi da sottogoverno. Si tratti o no di una mossa propagandistica, in aula è arrivato alla fine un testo che non abbiamo ancora potuto leggere, ma che sem­ brerebbe raffazzonato e pieno di sbagli. I senatori, trattan­ dosi di fiducia, l’hanno passa­ to lo stesso. Ma che sappiano davvero quello che hanno ap­ provato mi sento di escluder­ lo. Del resto, non è stato trop­ po diverso neanche l’anno scorso, col governo Letta. Brunetta parlò di «suk»: «La maggioranza era riunita con il governo non per trovare solu­ zioni per gli italiani ma per fa­ re marchette, provvedimenti ad personam per singole cate­ gorie, al fine di acquisirne i consensi». Questo nel dicem­ bre 2013.

Ma è normale che l’ok alla Legge di Stabilità sia arrivato al Senato 3 con l’ennesima fiducia?

1Opposizioni furiose, eppure da Prodi in poi si è sempre fatto Renzi nella notte ha tagliato decine di norme “ad personam” di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Il Senato ha approvato la Legge di Stabilità niente di meno che alle cinque di ieri mattina, con la chiama per il voto di fiducia cominciata alle due, i deputati dell’opposizione – Sel, M5S, Le­ ga ­ furibondi e in particolare, sul lato Forza Italia, Brunetta («governo nel caos, governo al­ la frutta, governo di arroganti e dilettanti allo sbaraglio»). Per ammissione dello stesso Renzi, che se ne è scusato, il te­ sto approvato in tutta fretta è pieno di errori, di ogni tipo, er­

rori di calcolo ed errori di lingua. È sintomatico del clima generale l’episodio Morando­Lanzillotta.

1

Sentiamo. Enrico Morando aveva promesso che il maxie­ mendamento di cui è fatta la Legge di Stabilità sarebbe arri­ vato in aula entro le 17, ma alle 17 non c’era, alle 18 nemmeno e allora la Lanzillotta, presiden­ te di turno dell’aula e membro del numeroso gruppo delle can­ didate al Quirinale, ha detto: «Quello che accade all’interno del governo sono interna corpo­ ris, al di là delle facce del mini­ stro Morando che non possono

essere registrate agli atti parla­ mentari…».

2

Spieghiamo questo “interna corporis”,,, È latino, significherebbe «cose che stanno dentro il cor­ po» oppure le intimità, quindi i segreti, ciò che non può essere detto, specie in aula. In questo caso le interna corporis sono di vario tipo: la Camera ha prima di tutto stravolto il testo licen­ ziato dal consiglio dei ministri, così s’è perso parecchio tempo e in Senato la Commissione ha ri­ nunciato a concludere i lavori passando il testo direttamente all’aula. Ncd e Pd hanno proiet­

Che cos’è il “maxiemendamento”? Si riduce la legge a un solo articolo che contiene tut­ te le disposizioni previste pri­ ma dell’emendamento. In questo modo si taglia la di­ scussione e la si chiude rapi­ damente, mettendo la fidu­ cia. Per Renzi è la trentaduesi­ ma fiducia, ed entro martedì, quando a votare la fiducia sa­

LA CHIAVE

Renzi: «Abbiamo fermato l’assalto alla diligenza. E lasciato a bocca asciutta i vecchi appetiti» Padoan: «Provvedimento equilibrato ed efficace. L’Italia dimostra alla Ue di essere affidabile»

rà la Camera, saremo alla nu­ mero 33. Lamenti sul fatto che il Parlamento è stato esau­ torato a cui Renzi ha però fat­ to spallucce. Ha ragione Ren­ zi: hanno governato a botte di fiducia tutti i governi prece­ denti, Prodi, Berlusconi, Mon­ ti e Letta. Il Parlamento non sa più decidere da un pezzo. I decreti sono inevitabili.

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IL DOPO NAPOLITANO

Vendola apre «Al Quirinale votiamo Prodi se il Pd vuole»

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Cosa dice questa legge? Nella confusione gene­ rale crediamo di aver ca­ pito che non aumenterà il ca­ none Rai e che resta un tetto alla Tasi del 2,5 per mille (nel 2012 era dell’1 per mille). Gli artigiani senza dipendenti go­ dranno di un credito d’impo­ sta per l’Irap. La rete elettrica delle Ferrovie dello Stato sarà ceduta a Terna, 535 milioni saranno versati alle Poste, le elezioni regionali e locali del­ l’anno prossimo saranno ac­ corpate in un solo giorno, agevolazioni fiscali per chi, attraverso il cumulo, non su­ pera i 20 mila euro l’anno di reddito (regime dei minimi). Poi, per qualche ragione che non so spiegare, l’Iva sui pel­ let da riscaldamento è stata portata dal 10 al 22%, verse­ remo 10,5 milioni per contri­ buire alla manutenzione del sarcofago dell’ex centrale di Chernobyl, i dipendenti delle province saranno collocati da qualche parte nella pubblica amministrazione e se entro due anni non avranno trovato posto verranno messi in cassa integrazione con l’80% dello stipendio (si calcola che an­ dranno a casa 20 mila perso­ ne, ci sono proteste altissime con occupazioni di sedi, sin­ dacati sul piede di guerra, ecc.), le partecipate di piccole dimensioni saranno chiuse. Una grande insalata, come ve­ de, e ho citato solo una parte minima dei provvedimenti.

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Mamma mia. Però arriverà il Jobs Act e il risparmio energetico da 15­17 miliardi in due anni. I tagli annunciati, inoltre, am­ montano a 16 miliardi. Però la spesa pubblica supera il 50% del bilancio dello Stato e in­ terventi spot come quelli con­ tenuti in questa legge non portano lontano: ci vorrebbe un ripensamento generale. Ma chi ha la forza per imboc­ care una strada simile? © RIPRODUZIONE RISERVATA

Nichi Vendola, 56 anni LAPRESSE

N

el balletto verso l’elezio­ ne dell’erede di Giorgio Napolitano, si inserisce Nichi Vendola, leader di Sinistra Ecologia Libertà. La sua richie­ sta: al Quirinale vada «un ele­ mento di speranza e fiducia in un Paese ormai estenuato». Dun­ que, «se il Pd vuole, dopo quattro votazioni possiamo eleggere Ro­ mano Prodi». Mentre, «se l’in­ quilino del Colle fosse il suggello del Patto del Nazareno, noi sare­ mo sulle barricate». Il centrode­ stra non gradisce: «In gioco non ci sono le primarie dell’Ulivo, bensì l’elezione del nuovo presi­ dente della Repubblica che deve essere necessariamente super partes», ribatte Forza Italia. Ven­ dola, del resto, è convinto che il Pd di Renzi e il centrodestra del Cav abbiano «inquinato» pesan­ temente la politica e vuole sicu­ rezze almeno sul Colle: per il lea­ der di Sel la Legge di Stabilità «è l’ultimo «colpo al cuore del wel­ fare» mentre «l’Italicum (al Se­ nato dal 7 gennaio, ndr) porterà ad un vicolo cieco». E poi, c’è Matteo Salvini, che «scommette sulle paure». CONFRONTO A proposito di Sal­ vini: il segretario della Lega Nord, in visita all’ex Villaggio Olimpico di Torino, occupato da centinaia di immigrati (conte­ stazioni ma nessun incidente), propone «un confronto tv con Renzi, su tasse, pensioni, immi­ grazione, semestre Ue». In sera­ ta, un altro attacco, alla «sanato­ ria a beneficio di coloro che met­ tono nei loro bar slot machine il­ legali», una «beffa per chi vive» la tragedia della ludopatia. f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA

NOTIZIE TASCABILI IL LEADER DE L’AVANA: «RISPETTO RECIPROCO»

ARRESTATE SEI PERSONE

IL PRESIDENTE ANM SABELLI: «PROPOSTE DEBOLI»

Appalti truccati Il sindaco di Trani finisce in manette

Corruzione, i magistrati al governo: «Bisogna agire, non basta stupirsi»

 Avrebbe pilotato un appalto da oltre 2 milioni di euro per la vigilanza degli immobili comunali e richieste di assunzioni in una municipalizzata. Con queste accuse è stato arrestato il sindaco di Trani, Luigi Nicola Riserbato (centrodestra). Con lui in manette altre cinque persone. Sette gli indagati a piede libero.

Il magistrato Rodolfo Sabelli ANSA

 «Al governo chiediamo meno stupore e scandalo e più determinazione». È stato Rodolfo Sabelli, presidente dell’Anm, a vibrare la nuova sferzata contro l’esecutivo che, dopo l’«ennesimo gravissimo scandalo», quello di Mafia Capitale, ha annunciato sulla corruzione — ad avviso delle toghe — solo proposte «deboli». Il disegno di legge licenziato dal consiglio dei ministri il 12 dicembre, con l’aumento delle pena da 4-8 a 6-10 anni e il limite al patteggiamento non basta, anzi può essere addirittura controproducente: «Noi speriamo che sia presentata una proposta di legge adeguata alla gravità di questo crimine, sempre più saldamente collegato ai fenomeni mafiosi». E, sulla prescrizione, Sabelli ribadisce la richiesta della magistratura: «Si interrompa dopo la sentenza di primo grado».

ERA SENZA EQUIPAGGIO IL CAMBIO DEL PAPA

PYONGYANG RISPONDE

Castro, messaggio a Obama: «Cuba rimarrà comunista»

Soccorsa in Sicilia Finita l’era Bertone nave alla deriva Tauran nominato con 800 migranti nuovo Camerlengo

Cyber-attacchi, la Corea del Nord: indagini con gli Usa

 Cuba resta comunista. Lo ha detto il leader de L’Avana Raul Castro, “raffreddando” l’euforia dopo lo storico avvio della normalizzazione dei rapporti con gli Usa. Il Paese «non cambierà il suo sistema politico — dice Castro — del resto non abbiamo mai chiesto agli Usa di cambiare il suo sistema. L’unico modo per avanzare è il rispetto reciproco». Cuba intende accelerare le riforme economiche ma l’abolizione dell’embargo è «una strada lunga e difficile»: Castro invita il presidente Usa Barack Obama a usare lo strumento a sua disposizione degli «ordini esecutivi». Da gennaio il Congresso Usa sarà in mano ai repubblicani che hanno gli strumenti per bloccare, o almeno per ostacolare a lungo, una svolta che osteggiano.

 La guardia costiera è intervenuta, ieri, in soccorso di un mercantile con a bordo 800 migranti siriani, a circa 100 miglia dalle coste siciliane. Il cargo navigava senza equipaggio, che aveva abbandonato la nave dopo aver inserito il pilota automatico. Il team della Capitaneria di Porto è salito sul mercantile e ne ha così ripreso il controllo.

 La Corea del Nord passa al contrattacco. Dopo le accuse lanciate dagli Usa di essere dietro ai cyber-attacchi lanciati alla Sony per il film satira sul dittatore Kim Jong-Un, Pyongyang sostiene di non c’entrare nulla. La proposta è di un’inchiesta congiunta con Washington per identificare gli hacker. La Sony, intanto, pensa al web per far uscire il film.

Scolari a L’Avana, accanto a ritratti di Che Guevara e Fidel Castro AP

 Il cardinale Tarcisio Bertone non è più il Camerlengo di Santa Romana Chiesa: Papa Francesco ha nominato al suo posto il cardinale Jean Louis Tauran, 71 anni, storico ministro degli esteri di San Giovanni Paolo II ed attuale presidente del dicastero per il dialogo interreligioso. Suo vice è monsignor Giampiero Godler. Il Camerlengo deve

Jean Louis Tauran, 71 anni ANSA amministrare i beni temporali quando il Papa è assente e, soprattutto, presiedere la sede vacante alla morte del Santo Padre o, come accaduto con Benedetto XVI, in caso di sua rinuncia al soglio pontificio.


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DOMENICA 21 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA

Napoli, botte ai bambini Denunciate due maestre

NATALE CON I TUOI

1Decisive le telecamere in un asilo di Portici. Chiesto il rinvio a giudizio

Feste senza viaggi A casa in 48 milioni Ma cresce la spesa

Schiaffi e pizzicotti e in un caso un piccolo a testa in giù nel passeggino

1Il 61% non parte

quartiere Bellavista, all’inizio dell’anno ha cambiato gestio­ ne. I genitori dei bambini coin­ volti hanno presentato una dettagliata denuncia dopo la scoperta delle violenze.

Daniele Vaira @danvaira

S

chiaffi, pizzicotti, pasti serviti sui banchi. Perfi­ no un bimbo tenuto a te­ sta in giù nel passeggino: due insegnanti di un asilo privato di Portici nel Napoletano sono state denunciate per maltrat­ tamenti aggravati ai danni di alcuni bambini di età compre­ sa tra i sei mesi e i due anni. Secondo gli elementi raccolti le maestre avrebbero percosso i piccoli affidati alle loro cure, tenendoli a volte in condizioni di carenza igienica. I bambini in alcuni casi venivano adagia­ ti sui pavimenti dei bagni in at­ tesa del cambio del pannolino, e non venivano lavati. LA SEGNALAZIONE Sono un­ dici i piccoli di età compresa tra sei mesi e due anni che avrebbero subito maltratta­ menti: giocattoli lanciati sul volto dei bambini, e c’è perfino il caso di un piccolo tenuto fer­ mo, «incastrandolo» tra un banchetto e una parete. Le in­ dagini sono partite dopo una segnalazione anonima giunta via mail. La successiva instal­ lazione di microcamere in cin­ que locali dell’asilo ha permes­ so di acquisire i riscontri sulla base dei quali il pm Giuseppe

Il frame di una microcamera che testimonia le violenze nell’asilo di Portici

Cimmarotta della procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio delle due indagate, S.G., oggi sospesa dal servizio, e M.C., che è, invece, alle di­ pendenze di una scuola pub­ blica in Toscana dopo aver vin­ to un concorso. Una segnala­ zione sull’accaduto è stata inoltrata alla direzione scola­ stica regionale competente. I casi di maltrattamenti conte­ stati risalgono all’aprile scor­ so. L’asilo, che si trova nel

RViolenze sui bimbi dai sei mesi ai due anni. L’inchiesta partita grazie a mail anonima

LE REAZIONI Sui social network è scoppiata la rabbia degli internauti, e centinaia sono stati i commenti sulla vi­ cenda con critiche e insulti alle due maestre. «Quando si han­ no dei bambini in custodia si dovrebbe sempre tenere un comportamento esemplare», uno dei tanti. «Dovrebbero es­ sere licenziate in tronco, è un comportamento disumano, sperando che la giustizia sia rapida». L’episodio ha risve­ gliato anche il mondo della po­ litica: diversi gli esponenti che hanno chiesto l’installazione delle telecamere nelle scuole oltre ai test attitudinali per gli insegnanti. Tra i più battaglieri Nunzia De Girolamo la capo­ gruppo di Area Popolare (Ncd­ Udc), che ha rilanciato una sua proposta di legge: «Credo sia giunto il momento che le tele­ camere diventino uno stru­ mento di prevenzione e un de­ terrente per certe azioni. I bambini hanno diritto alla loro sicurezza fisica e mentale, la privacy non può essere un pa­ ravento». © RIPRODUZIONE RISERVATA

U

n Paese diviso fra chi ha non ha perso il be­ nessere e chi soffre la crisi. O, forse, un unico Pae­ se che fatica ad arrivare a fi­ ne mese ma intravede timidi segnali di ripresa. È ciò che sembra emergere dai dati sulle vacanze di fine anno di Federalberghi e di Confturi­ smo­Confcommercio. Da un lato, 48 milioni di italiani resteranno a casa per Natale e Capodanno e il 61% di loro lo farà per problemi econo­ mici. Si muoveranno 11,8 milioni di persone, ­1,6% ri­ spetto al 2013 (quando il ca­ lo era stato doppio, ­3%). Eppure, paragonato al 2013, il giro d’affari è previ­ sto in crescita del 12%, con una spesa per le vacanze na­ talizie che potrebbe arrivare a 7,8 miliardi di euro e — so­ prattutto — quel 12% è «completamente frutto del­ l’impennata di italiani che si recheranno all’estero, sia sulla scia della riapertura del mercato del Mar Rosso, sia attratti dalle grandi capi­ tali europee», specifica Fe­ deralberghi. Che calcola un giro d’affari di 4,7 miliardi spesi in Italia (+4% rispetto al 2013) e di 3,1 miliardi per

IN GRUPPO Ma il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, bussa alla porta del governo: «La domanda interna langue, ci vediamo negare anche gli strumenti necessari per inter­ cettare la clientela internazio­ nale. I costi di gestione, il peso della burocrazia e la pressione fiscale salgono». Le associazio­ ni dei consumatori rincarano la dose: «Si taglia in tutto il comparto relativo al Natale — spiega Carlo Rienzi, presidente del Codacons — Le vendite re­ gistrano un andamento negati­ vo, con una riduzione media del 5% rispetto allo scorso an­ no e una contrazione genera­ lizzata dei consumi, pari a circa 500 milioni sul 2013». Eppure Confturismo­Confcommercio indica spiragli di ottimismo: una famiglia su due dichiara di volersi concedere una vacanza in gruppo, in famiglia o con gli amici, nei prossimi tre mesi. Se la crisi si attenua. f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Tabaccaio ucciso ad Asti: continua la caccia ai 2 killer

La madre di Loris «Con me in cella, morto due volte»  «Mio figlio è stato ucciso due volte: la prima quando per mano dell’assassino ha smesso di vivere, la seconda quando mi hanno arrestata e messa in carcere come colpevole del suo omicidio». È quello che ha detto Veronica Panarello, la madre del piccolo Loris, al proprio avvocato Francesco Villardita dopo i funerali del figlio ai quali non ha preso parte. La donna è stata trasferita, intanto, dal carcere di Catania a quello di Agrigento. Nel frattempo il marito Davide Stival è intervenuto, attraverso il suo legale, sulla questione del cuscino di fiori di Veronica lasciato fuori dalla chiesa il giorno dei funerali del figlio. «Non è stata una mia scelta».

per la crisi. Boom di mete all’estero

i viaggi all’estero (+27,5%). Nel frattempo, Confturismo­ Confcommercio, in collabora­ zione con l’Istituto Piepoli, re­ gistra un incremento della pro­ pensione degli italiani al viag­ gio (l’indice cresce da 55 a 58 su 100 in un mese): è quasi ai massimi da maggio e recupera un livello «sufficiente» rispetto alla significativa flessione del­ l’ottobre scorso.

ALTRE SCOSSE IN TOSCANA: SI DORME FUORI

 Lo sciame sismico che ha colpito la Toscana si è fatto sentire anche ieri: in particolare, nella notte tra venerdì e sabato, con «una sessantina di scosse lievi, ma solo 4 superiori ai 3 gradi», secondo la Regione Toscana. Nel Chianti, dove è stato localizzato l’epicentro, quasi 200 persone hanno trascorso la notte nelle brandine dentro centri sportivi (foto LaPresse). Altre hanno dormito in auto. Il totale delle scosse supera intanto quota 200.

 «Ormai non si vive in pace da nessuna parte», dicono alla periferia di Asti, dove venerdì sera un rapinatore ha ucciso con due colpi di pistola il tabaccaio Manuel Bacco, 37 anni. Davanti al negozio dell’uomo, amici e conoscenti hanno deposto mazzi di fiori. Ma non c’è traccia dell’auto bianca usata per la fuga dai due banditi (il complice sarebbe rimasto sulla porta). Carabinieri e polizia hanno organizzato posti di blocco oltre 60 uomini impegnati - e una ventina di testimonianze hanno permesso di tracciare gli identikit. Si sospetta che i malviventi, giovani e forse con altri complici, siano italiani, professionisti del crimine. La

dinamica della sparatoria è sotto esame: al momento del tentativo di furto (i banditi sono fuggiti senza rubare l’incasso, di circa 200 euro), il titolare ha reagito, per proteggere la moglie Cinzia, ma il ladro ha immediatamente fatto fuoco. Una pallottola avrebbe raggiunto Bacco al cuore, senza lasciargli scampo. Sul posto sono stati trovati due bossoli di una pistola semiautomatica, calibro 765. «Fare il tabaccaio è ormai un mestiere pericoloso», osserva il presidente nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Risso, che sottolinea anche «l’insicurezza nella quale siamo costretti a lavorare per raccogliere soldi non nostri ma dello Stato».


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VITTIMA DEGLI HACKER

OTTO IDEE DA METTERE SOTTO L’ALBERO

Madonna corre ai ripari Dopo il furto pubblica sei brani del nuovo cd

«A TV Sky Online Magic App: 90 giorni di cinema, serie tv e show da vedere in streaming sul web (39 euro)

VOLANTE Il Parrot Rolling Spider è un drone ultra-compatto guidato dallo smartphone (99 euro)

CESTO PER GOLOSI Da ordinare online, il box con i prodotti italiani: il sito è www.primotaglio.it (60 euro)

VIDEOGAME Il videogioco per le ragazzine, da Nintendo, «Violetta: Musica e Ritmo» (20 euro)

HI-TECH Universal Grab di Meliconi, trasforma i tablet in schermi da tavolo o da muro (30 euro)

ADOZIONE Con una donazione al Wwf adotta una tigre o un panda: assieme al certificato a casa arriva un peluche

MADE IN ITALY Smemoranda e Eataly insieme per un’agenda che rispetta l’ambiente (11-15 euro)

BOLLICINE IN ROSA La bottiglia di champagne Lanson Rose Label con la sua «pochon» rosa (36 euro)

Dal drone al cestino doc Quest’anno il regalo è last minute e low cost

tebook appena nata dalla colla­ borazione con Smemoranda: utile e “trendy”. Chi cerca una proposta solidale, potrà sceglie­ re quella del Wwf: basta fare una donazione online per adot­ tare a distanza un cucciolo. In regalo arriverà a casa, assieme al certificato di adozione, un peluche della specie animale scelta. Per i più piccoli l’ultima tentazione è Xeno, robot inte­ rattivo di Giochi Preziosi: dor­ me sotto il letto, ha bisogno di affetto (costa 99 euro). Si può guardare in casa Disney, poi. La regina del merchandising è di certo Violetta. Tra le ultime pro­ poste dedicate all’idolo delle ra­ gazzine, il videogioco per Nin­ tendo Violetta: Musica e Ritmo. Oppure si può scegliere il nuovo Kindle di Amazon (e­reader da 59 euro) che consente ai genito­ ri di creare profili personalizza­ ti per i figli e stabilire obiettivi di lettura. Ma il regalo del mo­ mento per grandi e piccini è senz’altro un drone. Ce n’è tan­ tissimi pronti a decollare e per ogni tasca. Proponiamo, per esempio, il Parrot Rolling Spi­ der, entry level di ottimo livello. Consigli a cura della redazione Altri Mondi

1Qualche consiglio per i ritardatari, tutto entro i 99 euro

E per chi sceglie il solidale: si adotta un cucciolo a distanza

L

a crisi non smette di mor­ dere, i consumi continua­ no a scendere (sei milioni d’italiani non riceveranno nep­ pure un regalo, stima Confeser­ centi) e i saldi, nella disperazio­ ne dei negozianti, anticiperan­ no al 3 gennaio, ma Natale è sempre Natale... La corsa al do­ no dell’ultima ora, dunque, sta­ volta potrebbe essere ancora più affollata. Ecco un piccolo elenco di suggerimenti per ri­ tardatari che non vogliono spendere più di 100 euro. IN TV E ONLINE Difficile che la­ sci scontenti ricevere un abbo­

namento ai canali tv a paga­ mento: Mediaset e Sky si danno battaglia a caccia di nuovi clien­ ti. La prima propone Premium for Christmas, tre mesi di abbo­ namento a tutti i programmi, l’altra risponde con Sky Online Magic App, 90 giorni di cinema, serie tv e show da vedere in streaming sul web. Le confezio­ ni si comprano ovunque, i prez­ zi sono identici. I consumi sono in picchiata, resiste solo l’hi­te­ ch, ecco perché cresce a dismi­ sura l’offerta di accessori. Un’idea per tutte, la Universal Grab di Meliconi (quella che riempì le case italiane di “gusci”

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per telecomandi) per trasfor­ mare i tablet in schermi da tavo­ lo o da muro. Per restare sul­ l’online, basta collegarsi al neo­ nato www.primotaglio.it per ordinare buon cibo made in Italy, prodotto poche ore prima della consegna (le “box” natali­ zie fanno ancora in tempo ad arrivare per il 24). Alla mala pa­ rata, presentarsi con una bella bottiglia di champagne è come far gol in zona Cesarini. Noi sce­ gliamo il Lanson Rose Label, magari con la sua pochon in neoprene: rosa come la Gazzet­ ta. A proposito di mangiare, nei negozi Eataly si acquista la no­

vrei voluto pub­ blicare il mio nuovo singolo Li­ ving for love il giorno di San Valentino 2015 e il resto del­ l’album in primavera. E avrei preferito che i miei fan potessero ascoltare le ver­ sioni definitive delle mie canzoni anziché gli abbozzi che sono cominciati a circo­ lare. Ma è andata così: con­ siderate queste sei canzoni come un regalo di Natale». Madonna decide con una mossa a sorpresa di rispon­ dere al furto informatico su­ bito qualche giorno fa, quando sono stati pubblicati su Internet tredici brani del suo nuovo disco, già a uno stadio avanzato di lavora­ zione. Ieri, l’annuncio: sei canzoni sono da subito di­ sponibili su iTunes Store e si

possono scaricare acquistan­ dole singolarmente o preno­ tando l’album, in uscita nella prima settimana di marzo del 2015. Dopo la diffusione illega­ le sul web, la reazione di Miss Ciccone è stata furibonda: «Uno stupro alla mia arte, è ter­ rorismo», aveva scritto la pop­ star. Per Madonna si tratta del tredicesimo disco: si intitolerà Rebel Heart e conterrà 19 can­ zoni. I brani disponibili sono Bitch I’m Madonna (con la rap­ per Nicki Minaj), Unapologetic bitch, Illuminati, Living for love, Devil Pray e infine Ghosttow. Intanto, l’artista americana starebbe pensando a un tour mondiale nel 2015 per celebra­ re i 30 anni di Like a Virgin con una serie di concerti a suppor­ to del nuovo album. «Sarà un tour speciale», avrebbe riferito una fonte al Daily Mail.

ADDIO ALLA LISI: «VADO DA PAPÀ»  «Avevi l’energia di una pischella», ha detto uno dei nipoti di Virna Lisi per salutare l‘attrice scomparsa mercoledì e di cui ieri, a Roma, si è celebrato il funerale. Le parole più toccanti in un giorno in cui tanta gente comune e volti noti (dal presidente del Coni Giovanni Malagò ad attori come Gabriel Garko, Franco Nero e Margherita Buy) hanno onorato la Lisi. «Non immaginavo tanto affetto», ha detto il figlio, Corrado Pesci che ha svelato le ultime parole della madre: «Vado in cielo da papà» (foto LaPresse).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

DOVE GLI ANIMALI SONO PREZIOSI. ELETTA CATENA PET DELL’ANNO!

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

CONSIGLI

21/3 - 20/4 ARIETE

21/4 - 20/5 TORO

21/5 - 21/6 GEMELLI

22/6 - 22/7 CANCRO

23/7 - 23/8 LEONE

24/8 - 22/9 VERGINE

7

6,5

6-

6-

7,5

5,5

Luna e Giove realizzano i vostri desideri. Nel lavoro, in fatto di soldi e di amore. La forma fisica pretende movimento, fatica, sudore. Anche suino.

Il vostro umore è cupo, ma shopping e lavoro appaiono favoriti. Strategie machiavelliche riescono: portafogli, immagine e sudombelico ringraziano mucho.

Avete voglia di azzannare il perone di chiunque. Specie di quelle amebe che v’ostacolano. Ignoratele e fornicate, se potete. Spese azzeccate e godute.

Siete elettrici. E se v’infilassero la spina nel naso (o altrove) accendereste le luci dell’albero. Calma. E appagate the irrefrenabil suin che vive in voi.

La Luna vi fa ottenere molto. Nel lavoro e negli affetti. Ma sta per venirvi una panza come un panettone magnum: ci vuole sport. Sudombelico skizoide.

È piacevole come un attacco di sciatica poco prima di fornicare, la Luna. E paventa liti, polemiche, spreco di soldi. Evitateli, per il vostro bene.

23/9 - 22/10 BILANCIA

23/10 - 22/11 SCORPIONE

23/11 - 21/12 SAGITTARIO

22/12 - 20/1 CAPRICORNO

21/1 - 19/2 ACQUARIO

20/2 - 20/3 PESCI

7+

6,5

8

5,5

7-

5,5

In un vortice d’impegni, vi muovete con baldanza e gaiezza. Gli amici v’aiutano, la zona sudombelicale s’addobba a festa e riceve doni suini.

GAZZA METEO

a cura di ILMETEO.IT

Gli incassi rincuorano, le spese sono convenienti e azzeccate. Ma l’ormon diventa un cicinìn di bocca buona: lo «ndo cojo cojo» non vi giova.

OGGI Milano MAX 6° MIN 3°

Nuovi entusiasmi esaltano la vostra domenica, che emana afror di suino. E la fortuna giunge anche dove doveste rivelarvi delle big pipp.

Roma

MAX 15° MIN 7°

Ideate, architettate, pianificate, senza deprimere tutta la CEE con le vostre lagne. E state lontani dalle lagne altrui. Sudombelico d’eccelsa abilità.

DOMANI Milano MAX 6° MIN 3°

Roma

MAX 15° MIN 7°

La Luna vi dà vigore. Pure suino. Ma niente azzardi nel lavoro e nello sport. Lo stress prenatalizio vi fa venir voglia di emigrare a Sumatra. Esagerati.

La stanchezza, il lavoro, lo shopping vi fan venir gli zebedei a forma di cometa, coda compresa: self control auspicasi. C’è pure scarsa fantasia suina.

DOPODOMANI Milano Roma MAX 6° MIN 3°

MAX 15° MIN 7°

LO SPORT IN TV cALciO

«IL VOLO» NATALIZIO

I TRE TENORINI SI ESIBISCONO AL SENATO Saranno i tre giovani tenori italiani de «Il Volo» i protagonisti del XVIII Concerto di Natale del Senato. Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble eseguiranno, nell’Aula di Palazzo Madama, famosi brani natalizi e grandi classici del panorama musicale internazionale. Saranno accompagnati dall’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta. DA VEDERE OGGI SU RAI1 ALLE 12.20

ViLLArreAL depOrTiVO Liga 12.00 - Fox sports VerOnA - chieVO serie a 12.30 - sky supErcaLcio, sky caLcio 1, Mp caLcio mArsigLiA - LiLLe Ligue 1 14.00 - Fox sports 2 newcAsTLe sunderLAnd premier League 14.30 - Fox sports ATALAnTA - pALermO serie a 15.00 - sky caLcio 4, Mp caLcio 3 FiOrenTinA- empOLi serie a 15.00 - sky caLcio 1, Mp caLcio 2 sAmpdOriA - udinese serie a 15.00 - sky caLcio 3 TOrinO - genOA serie a 15.00 - sky caLcio 2, Mp caLcio 1 LiVerpOOL - ArsenAL premier League 17.00 - Fox sports FriBurgO - hAnnOVer Bundesliga 17.30 - sky caLcio 9

inTer - LAziO serie a 20.45 - sky sport 1, sky caLcio 1, Mp caLcio

FOOTBALL AmericAnO

ArizOnA cArdinALs seATTLe seAhAwks NFL 2.00 - Fox sports 2

AThLeTic BiLBAO ATLeTicO mAdrid Liga 21.00 - Fox sports BOrdeAux - LiOne Ligue 1 21.00 - Fox sports 2

cOppA deL mOndO staffetta Femminile 4 x 5 km 10.30 - rai sport 2

BAskeT

sci ALpinO

ViTAsneLLA cAnTù reYer umAnA VeneziA serie a 12.00 - rai sport 2 AceA rOmA eA7 miLAnO serie a 20.30 - rai sport 1

BiAThLOn

cOppA deL mOndO 15 km maschile con partenza in linea. 13.30 - Eurosport

cOmBinATA nOrdicA

cOppA deL mOndO Hs 96. Da ramsau, austria 15.30 - Eurosport 2 cOppA deL mOndO Gundersen 10 km. 15.30 - Eurosport 2

sci di FOndO

cOppA deL mOndO slalom maschile 1a manche. Dalla Val Badia, italia 9.15 - Eurosport, rai sport 1 cOppA deL mOndO Gigante femminile. Dalla Val d’isere, Francia 10.30 - rai sport 1 cOppA deL mOndO slalom maschile 2a manche. Dalla Val Badia, italia 12.30 - rai sport 1

Tennis

The mATch FOr AFricA Dalla svizzera 20.00 - sky sport 3

VOLLeY

energY T.i. – mOdenA VOLLeY superLega maschile 17.00 - rai sport 1


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