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Sabato 13.12.2014

Anno 118 - Numero 294 €1,90

COMMENTO di Umberto Zapelloni 23

PRESIDENTE DOV’E’ LA QUALITA’ MILAN? Se non si trattasse di Silvio Berlusconi, il presidente più vincente del calcio italiano (e non solo), non ci verrebbe neppure voglia di contraddirlo. Invece, quando lo sentiamo dire di essere sicuro che il Milan andrà in Champions League l’anno prossimo, non riusciamo proprio a capire su che cosa basi la sua certezza. Non siamo neppure in periodo pre elettorale... L’ARTICOLO A PAGINA 23

LE STORIE DA NON PERDERE 1 GIOVENTÙ RUBATA

I nostri talenti e la chimera Premier Non solo gioie... D’ANGELO, ODDI A PAGINA 20

UN INVIATO MOLTO SPECIALE

SACCHI ALLA CORTE DI CARLO SIVO ESCLUORNI 4 GI DRID A MA

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BERLUSCONI «NOI DI SICURO IN CHAMPIONS»

Silvio Berlusconi, 78 anni, con Pippo Inzaghi, 41 anni

Silvio: «Ora non ci sono mele marce. Inzaghi allena da fratello maggiore» Muntari entra duro: Van Ginkel k.o.

Arrigo nella tana del Real record (20!) di Ancelotti: «Che bello il mondo del mio allievo geniale. Carlo mi ha confessato che è sempre più teso, ma come DOMANI SFIDE PRIMATO i pokeristi non lo fa vedere. A Sergio Ramos ho Bertolacci-Florenzi detto di rinnovare e a Cristiano Ronaldo...» Genoa-Roma de’ noantri G. MONTI, OLIVERO ALLE PAGINE 5-6

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2 VITE MALEDETTE

Juve, gol a singhiozzo

DI ARRIGO SACCHI ALLE PAGINE 2-3

Eclisse Manaudou Beccata a rubare peluche a Eurodisney

DI FEO, DELLA VALLE, GRIMALDI, PUGLIESE, VERNAZZA ALLE PAGINE 8-9-10-11

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I TORMENTI

GRANDESSO A PAGINA 33

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Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

Cassano, ciao Parma E rischia Donadoni pronti Ranieri e Zola SCHIANCHI A PAGINA 15

Laure Manaudou, 28 anni

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3 L’ITALIANO DEI NUGGETS

Mistero Gallinari Non sa perché a Denver sta fuori

IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI Fair play finanziario. L’Inter rischia una sanzione pesantissima: il ritorno di Mazzarri.

LOPES PEGNA A PAGINA 28

PROGRAMMA & CLASSIFICA 15a GIORNATA

OGGI SASSUOLO-PALERMO (ORE 18) LAZIO-ATALANTA (ORE 20.45) DOMANI (ORE 15) JUVENTUS-SAMPDORIA (ORE 12.30) GENOA-ROMA PARMA-CAGLIARI UDINESE-VERONA CESENA-FIORENTINA (ORE 18) MILAN-NAPOLI (ORE 20.45) LUNEDÌ EMPOLI-TORINO (ORE 19) CHIEVO-INTER (ORE 21) JUVENTUS ROMA GENOA SAMPDORIA NAPOLI LAZIO MILAN UDINESE FIORENTINA SASSUOLO

35 32 26 25 24 23 21 21 20 19

PALERMO INTER EMPOLI VERONA ATALANTA CHIEVO TORINO CAGLIARI CESENA PARMA (-1)

18 17 15 14 14 13 13 11 8 5

Arrigo Sacchi tra Carlo Ancelotti e Sergio Ramos a Madrid GETTY

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L’INCHIESTA

Sport di confine La Roma di Tor Sapienza tra il calcio e i Rom PASINI-REDAELLI A PAGINA 35

L’INTERVENTO del Cardinale Agostino Vallini

LE PERIFERIE E LA CULTURA DELL’INCONTRO Le periferie fanno problema, non da oggi. Papa Francesco ha parlato di «emergenza sociale», a cui porre rimedio

e far progredire la cultura dell’incontro. Viviamo in un pianeta prevalentemente urbanizzato, nelle città si concentrano potere, ricchezza, tecnologia, innovazione, insieme a povertà, emarginazione, tensioni sociali.

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L’ARTICOLO A PAGINA 35


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Primo piano R Il reportage

UN INVIATO MOLTO SPECIALE

SACCHI «DENTRO IL MONDO DEL MIO ALLIEVO GENIALE» Arrigo Sacchi, 68 anni, è stato c.t. della Nazionale dal 1991 al ’96: vicecampione del mondo a Usa 94 FOTO MARCA

IL RACCONTO di ARRIGO SACCHI

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onosco Ancelotti dal 1987, lo volevo al Milan. Berlusconi era scettico, il medico del Milan dopo la visita sentenziò un’invalidità al ginocchio del 20 per cento. Il presidente mi disse: «Non posso prendere un giocatore con un’invalidità così grave e a Roma dicono che è una sòla». Risposi: «Mi preoccuperei se l’invalidità fosse nella testa». E aggiunsi: «Se lo acquista vinciamo il campionato». Lo comprò, fu un grande protagonista di quella straordinaria squadra. Poi lavorò con bravura con me come tecnico della Nazionale e dopo alcuni anni si mise in proprio con risultati eccellenti. Era da tanto che mi chiedeva di andare a trovarlo, già ero stato a Londra e a Parigi. Per me ritornare a Madrid significava ritrovare tanti amici. Sono partito giovedì, Carlo è venuto all’aeroporto e mi ha portato subito a visitare la Ciudad Deportiva. Il presidente Florentino Pérez la fece costruire nel 2005 e l’aggiorna praticamente ogni anno. Allora lavorarono contemporaneamente anche 1.000 operai. Ora è il più funzionale e moderno centro sportivo del mondo. Ci sono due alberghi a 5 stelle per la prima squadra e la «cantera», ristoranti, palestre, piscine, tutto il meglio per le cure fisioterapiche e per allenarsi. I campi sono perfetti grazie a un giardiniere inglese che li tiene in modo mirabile. Ce ne sono tre per la prima squadra in erba naturale, per la «cantera» quattro in erba naturale e 4 in sintetico, più uno stadio di 7-8 mila posti intestato al grande Di Stefano. Florentino pensa in grande. Quest’anno investirà 400 milioni per fare ancora più bello e moderno lo stadio Bernabeu. La sala dove sta il presidente sembra la stanza ovale della Casa Bianca. Questo è il Real Madrid: un’istituzione spagnola che rappresenta questa nazione nello sport e che conta circa 200 milioni di tifosi nel mondo. STIMOLO Carlo è un tecnico bravissimo che possiede e dà serenità, è felice di come stanno andando le cose e della stima che gode in tutto l’ambiente, compreso Florentino. Grazie al pre-

L'ANALISI di FILIPPO MARIA RICCI

HA CANCELLATO MOURINHO PUNTANDO SULL’ARMONIA

M

artedì sera dopo la vittoria contro il Ludogorets e la conquista del record spagnolo di successi consecutivi a Carlo Ancelotti hanno chiesto se la chiave umana, umorale, ambientale di questa straordinaria striscia dipendesse dall’amore

sincero che i giocatori nutrono per lui. Carlo ha sorriso, quasi imbarazzato, poi si è fatto una bella ristata: «No, dai, amore no… Non si può parlare d’amore con i calciatori... Preferisco il termine relazione, e la nostra credo sia molto buona. Ci dividiamo il lavoro. Io nutro

LA STRISCIA RECORD DI VITTORIE

Ancelotti Real Madrid 2014-15

20 Rijkaard Barcellona 2005-06

18 Mourinho Real Madrid 2010-11

15 Munoz Real Madrid 1960-61

15

Primato mondiale di vittorie Coritiba (Bra) 2011

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grande affetto per questa rosa e appena posso lo dimostro e lo dichiaro. Non so se è lo stesso per loro però posso dire che in questi mesi qui ho sentito grande affetto e appoggio da parte di tutto il club. Le cose vanno bene e per questo dobbiamo lottare perché il momento continui». D’accordo, magari la parola amore è esagerata. Però affetto, stima umana e professionale, simpatia, riconoscenza, sono termini che fotografano alla perfezione il rapporto tra Carlo e i suoi giocatori. E tra Carlo e lo staff. E tra Carlo e la gente che al Madrid lavora. E non perché

Reality Carlo sidente il club ha oggi il fatturato più importante del mondo (550 milioni) nel 2013-2014, si prevede di arrivare nel 2015 a 650. Pensate che quando arrivò Florentino nel 2000-2001 il fatturato era di 118 milioni, inferiore a quello del Milan. Il marketing nello stesso periodo è passato da 30 milioni a 176 milioni. Il presidente possiede capacità imprenditoriali e organizzative di altissimo livello. Però è anche molto esigente e critico con i suoi tecnici. Carlo è abituato a lavorare con presidenti che non lo lasciano tranquillo. Ma, se per la maggior parte dei tecnici sarebbe un problema, per lui è uno stimolo. Inoltre deve gestire una pressione mediatica inusuale negli altri club spagnoli, ma Ancelotti con flemma e intelligenza la tramuta in qualcosa di positivo. Tatticamente gioca con un 4-3-3 che si trasforma in 4-4-2 in fase difensiva. Gli hanno acquistato a centrocampo tutte mezzepunte: Modric, James Rodriguez, Kroos e Isco. Più tre attaccanti bravissimi: il fuoriclasse Ronaldo, Benzema e Bale, che sono prevalentemente portati alla fase offensiva. Con pazienza, abilità e chiarezza è riuscito a farne una squadra moderl’allenatore qualche giorno fa ha invitato 60 impiegati, dai suoi vice Clement e Hierro fino al magazziniere (e Arrigo Sacchi, visto che era di passaggio), a cena come già fece lo scorso Natale. No, la relazione è più spessa e saporita del «chuleton» del Meson Txistu. Dopo 3 anni di tensioni, frizioni e stress con Mourinho ossessionato da ogni cosa in maniera quasi paranoica tanto da licenziare cuochi, medici e impiegati vari alla Casa Blanca è tornata la serenità. Si lavora per vincere, ognuno al suo livello, con umanità. I giocatori hanno capito di che pasta era fatto Ancelotti e si sono schierati

na: possesso e ripartenze sono straordinarie. FLAMENCO Mi ha fatto conoscere tutto lo staff tecnico. Due allenatori in seconda come Paul Clement e Hierro, e poi Vecchi e un suo aiutante per i portieri, 4 preparatori fisici tra cui suo figlio Davide, Giovanni Mauri e il figlio di Mauri. Gli ho detto: «C’è un po’ di nepotismo». Mi ha risposto: «Lo so ma sono bravi e fidati, non posso discriminarli perché sono nostri figli». La sera di giovedì Carlo ha organizzato una cena per tutte le persone che lavorano con la prima squadra, una cinquantina. Ha invitato anche un complesso di flamenco e due ballerini per allietare la serata: tutti assieme per fare squadra. Il venerdì mattina, allenamento di rifinitura; il sabato, partita contro il Celta. Carlo, prima dell’allenamento, mi ha presentato tutti i giocatori. Ronaldo era in palestra: è un cultore del proprio corpo e un professionista esemplare. Quando mi ha visto mi ha salutato cordialmente, è sceso dalla cyclette e mi ha detto: «So che il suo Parma mi voleva acquistare quando io ero allo Sporting, ma purtroppo per voi il Manchester offriva di

al suo fianco quando nel gennaio scorso prese le difese di Di Maria, inviso al presidente. L’argentino è diventato un pezzo chiave della conquista della Décima, e nelle difficoltà invernali e primaverili, con Florentino Perez che parlava male del suo allenatore con chiunque gli capitasse a tiro, all’interno di Valdebebas si è cementato uno spirito di corpo capace di resistere agli addii estivi di Xabi Alonso e Di Maria, alle 3 sconfitte in 5 partite di agosto e settembre, seguite da queste 20 vittorie di fila. Un successo costruito su pace e amore. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Carlo Ancelotti, 55 anni, con Arrigo Sacchi, a Madrid in visita al suo allievo FOTO MARCA


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SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CONTENUTO PREMIUM

ARRIGO NELLA TANA DEL MADRID CI SVELA I SEGRETI DI ANCELOTTI, REGISTA DI UNA SQUADRA PAZZESCA LA PROGRESSIONE DI CARLETTO VITTORIE PAREGGI SCONFITTE

Reggiana 1995-96

10

41 17 GARE

14 % DI VITTORIE

41,4% Parma 1996-98

18

87

GARE 42

Carlo Ancelotti e Arrigo Sacchi a colloquio a Valdebebas, nella Ciudad Deportiva del Real Madrid, centro con 12 campi di allenamento

27 48,3%

RICORDI DA MILANELLO ALLA CASA BLANCA 1

Juventus

2

1998-2001

18

114

63 33 GARE 55,3% Milan 2001-09

81

420 101 GARE 238 56,7% Chelsea 2009-11

● 1 Sacchi allenatore, Ancelotti calciatore: quattro stagioni al Milan (1987-1991), uno scudetto, una Supercoppa Italiana, due Coppe Campioni, due Supercoppe Europee e due Intercontinentali ● 2 Sacchi d.t. del Real Madrid (2005) con Butragueño e l’allenatore Luxemburgo REUTERS

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più». Cristiano ha un ottimo rapporto coi compagni e con Carlo in particolare. Mi hanno colpito l’educazione e la modestia di tutti. Appena mi ha visto, Modric è sceso dal lettino dove stava facendo fisioterapia. Gli ho chiesto della partita Italia-Croazia, la risposta è stata: «In questo momento noi siamo più squadra». Gli ho risposto che Conte sta lavorando molto bene e che al ritorno saremo più competitivi. CONSIGLI L’allenamento è stato breve, avevano giocato anche il martedì. Ma c’è stato molto impegno. Le giocate sono state rapide e la partitella a due tocchi. Alla fine della seduta abbiamo parlato con Sergio Ramos del quale sono amico. Mi ha chiesto che cosa pensavo riguardo ai problemi del contratto, mi ha detto: «Voglio rinnovare ma Florentino mi vuole dare meno, cosa pensa?». Ho risposto: «Tu devi rimanere, pensa a Kakà e a Shevchenko che stavano bene al Milan e per i soldi sono andati via accorciandosi la carriera. Tu qui stai bene e devi rimanere». Gli ho ricordato inoltre che per convincere Florentino a comprarlo gli avevo garantito che sarebbe

109

20 GARE 67 61,4% Psg 2011-13

9 19

77

GARE 49

63,6% Real Madrid dal 2013

9

9

86 GARE

68 79%

stato il nuovo Maldini. Carlo è un padrone di casa eccezionale, non ha mai bisogno di alzare i toni, possiede la calma dei forti e così è anche suo figlio. Il sabato mattina sono andato alla Ciudad Deportiva dove aveva una riunione con i tecnici e con i giocatori. Subito mi ha mostrato i filmati del Celta e mi ha letto le relazioni. Siamo andati nella sala con i giocatori per la visione del video dove veniva proiettata la fase di attacco, di difesa e a gioco fermo del Celta. Carlo ha spiegato cosa era necessario fare per mettere in difficoltà l’avversario. Tutto questo in stretto castigliano, anche se ogni tanto gli è scappata qualche parola in italiano e la pronuncia è più da reggiano che da spagnolo. Però, visti i risultati, evidentemente lo capiscono bene. Alle 18.30 siamo saliti sul pullman per il Bernabeu dove migliaia di persone aspettavano la squadra. Devo ammettere che mi sono emozionato. Ho chiesto a Carlo come si sentiva. «Sono molto teso, passa il tempo ma lo sono sempre di più». Sarebbe un grande giocatore di poker: non me lo ha dato a vedere. I giocatori mi sembravano tranquilli.

PARTITA Mezz’ora prima che iniziasse l’incontro ho salutato tutti augurando in bocca al lupo e abbracciando Carlo, e sono salito dove avevo appuntamento col presidente. Mi ha detto: «Carlo sta lavorando bene». Gli ho detto che sarebbe passato alla storia come il mitico Bernabeu, si è schernito. Si diceva non fosse convinto del lavoro di Carlo, mi ha detto il contrario anche se desidererebbe che i migliori giocassero tutte le 60 partite della stagione. Quando lo ingaggiò mi disse: «Spiegagli bene che i tifosi vogliono una squadra padrona del campo e del pallone, con pochi lanci». Nell’intervallo ho incontrato Butragueno e Ramon Martinez. Ho chiesto al Buitre che pensava del Real e di Carlo, mi ha risposto: «Sta facendo un grande lavoro con pazienza e bravura. Chapeau». Il primo tempo è stato difficile, il Real ha faticato. Alla fine sono andato nello spogliatoio e con Carlo e il presidente si è parlato della sfida appena vinta. Sono convinto di una cosa: nessuno come lui sa fare gruppo e trovare le soluzioni più adatte. Per questo lo amano. In bocca al lupo, caro amico.

CARLO MI HA DETTO “PASSA IL TEMPO E SONO SEMPRE PIÙ TESO”. NON SI VEDE, COME AI POKERISTI SU CARLO ANCELOTTI TECNICO DEL REAL

SERGIO RAMOS MI HA CHIESTO “RINNOVO? MI OFFRONO MENO”. GLI HO DETTO DI RESTARE SU SERGIO RAMOS ESTERNO DEL REAL

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ANTICIPO DELLA LIGA

E Ronaldo ne fa altri due: arriva la ventesima di fila 1Si allunga la serie di vittorie, ma Casillas

ad Almeria è decisivo: rigore parato sull’1-2 Ora c’è il Mondiale per Club in Marocco CORRISPONDENTE DA MADRID

I

l Madrid arriva a 20 vittorie di fila (75 gol fatti e 10 subiti) e domani parte sereno per il Mondiale per Club in Marocco, ma il 4-1 ottenuto ad Almeria è un’altra storia ri-

spetto a quella che si è sviluppata sul campo. L’Almeria ha lottato, meritato, con un grande torto: sbagliare il rigore del 2-2 al 60’. Poteva riprendere il Real, la parata di Casillas su Verza ha tagliato le gambe a una squadra che nelle ultime nove partite ha fatto due punti,

perdendo sette volte. E che ieri era senza allenatore, con Francisco cacciato in settimana e Martinez in tribuna e in servizio domani, quando Rivera, allenatore della seconda squadra prestato alla prima per un giorno, tornerà a occuparsi dei suoi ragazzi in terza serie. Per Ancelotti niente turnover (assenti James, Modric, Ramos e Khedira), e l’unico cambio all’85’. Dentro tutti i buoni, vantaggio di Isco pareggiato da Verza dopo 5 minuti, 2-1 con un colpo

di testa di Bale quasi all’intervallo. Prima e dopo i gol tanto Almeria fino alla mazzata del rigore sbagliato. Nel finale doppietta di Ronaldo, che lo porta a un traguardo curioso: in Liga ha fatto gol in tutti e 7 i giorni della settimana. I suoi numeri sono mostruosi: 25 gol in 14 gare di Liga (l’intero Almeria ne ha fatti 12 in 15), 32 reti stagionali, 61 in 57 uscite nel 2014 (Portogallo incluso). f.m.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ALMERIA-REAL MADRID 1-4 MARCATORI Isco (R) al 34’, Verza (A) al 39’, Bale (R) al 42’ p.t.; Cristiano Ronaldo (R) al 36’ e al 44’ s.t.

Cristiano Ronaldo, 29 anni AFP

ALMERIA (4-4-1-1) Rubén; Michel, Ximo Navarro, Trujillo, Fran Vélez (dal 37’ s.t. Corona); Edgar, Verza, Thomas, Dubarbier (dal 14’ s.t. Zongo); Soriano (dal 22’ s.t. Wellington Silva); Hemed. All. Rivera. REAL MADRID (4-3-3) Casillas; Carvajal, Pepe, Varane, Marcelo; Illarramendi, Kroos, Isco; Bale, Benzema (dal 40’ s.t. Coentrao), Cristiano Ronaldo. All. Ancelotti. ARBITRO Alvarez Izquierdo.


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SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Serie A R L’appuntamento

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Berlusconi sogni senza limiti «Milan sicuro in Champions»

1Il patron rossonero e la consueta visita a Milanello: «Inzaghi è un fratello maggiore per i giocatori. Ora non ci sono mele marce». Frecciata a Balo?

Marek Hamsik, 27 anni, riceve il Vesuvio d’Oro

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G.B. Olivero

IL PIÙ ATTESO

INVIATO A MILANELLO (VA)

«Napoli è casa» Hamsik sfida il tabù San Siro

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atale a Milanello. Regista: Silvio Berlusconi. Attori protagonisti: Barbara Berlusconi, Adriano Galliani, Pippo Inzaghi. Attori non protagonisti: gli sponsor del club. Comparse: i giocatori. Il film è stato girato ieri nel centro sportivo rossonero dove la società ha invitato gli sponsor per gli auguri natalizi e per un primo bilancio della stagione. Berlusconi, come da tradizione, non è stato solo il regista ma anche il mattatore. È arrivato per ultimo, alle 14.14, circa mezz’ora dopo Galliani e Lady B. Poi ha raggiunto la Sala del Camino, ha fatto radunare la squadra e ha parlato ai giocatori alla presenza degli sponsor: «Abbiamo una squadra molto coesa, una rosa importante – ha detto mentre Milan Channel riprendeva –. Abbiamo una rosa azzurra e una allstar, potremmo mettere in campo un Milan nazionale e uno straniero. Andiamo tutti d’accordo, il nostro allenatore è bravissimo a essere fratello maggiore di tutti. Non ci sono mele marce (a qualcuno dalle parti di Liverpool saranno fischiate le orecchie, ndr). Sono sicuro che con questa squadra possiamo fare la Champions League l’anno prossimo e abbiamo tutto il tempo per raggiungere la posizione. Purtroppo a Genova abbiamo preso un gol un po’ così, abbiamo perso una grande occasione perché potevamo essere terzi e adesso chiederei più soldi ai nostri sponsor e invece siamo settimi e sono qui a cercare di tranquillizzarli». Dopo il discorso i giocatori (che in coro sono chiamati a recitare «Presidente, lei ha ragione») vanno a casa, ma naturalmente restano nell’aria le parole cariche di ottimismo e di fiducia. Per la verità, vista la situazione, le certezze di Berlusconi sulla partecipazione alla prossima Champions sembrano decisamente esagerate. E, cosa ancor più importante, cozzano contro le recenti riflessioni dei tifosi, che non hanno mai fatto mancare il loro entusiasmo e il loro apporto al complicato lavoro di Inzaghi, ma sono i primi a rendersi

1Lo slovacco, premiato ieri con

la cittadinanza sportiva, al Meazza non ha mai segnato ai rossoneri Gianluca Monti NAPOLI

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«IL PRESIDENTE MI HA DETTO: ADRIANO, CON BARBARA NON DEVI SPOSARTI MA QUASI...» ADRIANO GALLIANI A.D. MILAN

«SPOSARCI? MA SCUSATE, IO NON HO GIÀ UNA STORIA D’AMORE CON INZAGHI?» BARBARA BERLUSCONI A.D. MILAN

conto delle difficoltà tecniche. Ma il presidente, si sa, ama le missioni possibili e anche quelle impossibili e ha voluto lanciare un messaggio natalizio pieno di bollicine. Il film di ieri è venuto bene, adesso bisogna girarne uno in campo e questo è meno semplice. LE GAG Alla presenza anche di Marco Bogarelli di Infront, Galliani e Barbara Berlusconi hanno interpretato in modo molto convincente il loro ruolo. Il brand del Milan continua a essere importante nel mondo per le vittorie del passato e per il lavoro costante con il quale si cerca di costruire i successi del futuro. Dopo la partenza in elicottero del presidente, i due amministratori delegati hanno chiuso la giornata con un brindisi natalizio insieme ai giornalisti e allo stesso Inzaghi.

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«Pippo, l’hai mangiato il panettone...». «Vedremo, mancano ancora due partite, ma oggi mi sono portato avanti...». Il clima è decisamente allegro, c’è molta sintonia: «Adriano, ma noi non litighiamo sempre?», scherza Barbara. Galliani sfrutta l’assist: «Il presidente l’altra settimana mi ha detto: “Adriano, con Barbara non ti devi proprio sposare ma insomma...». E il contro-assist, stavolta, lo trasforma Lady B: «Ma io non ho già una storia d’amore con Pippo?». Si ride e si scherza, proprio come quando si assiste a un cinepanettone. Galliani e Barbara si fanno seri prima di andare via: «Pensiamo di crescere e ottenere risultati importanti. Ritorneremo grandi». È questo il film che i tifosi del Milan vorrebbero andare a vedere presto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

● 1 Silvio Berlusconi, 78 anni, a Milanello con Filippo Inzaghi, 41 anni 2 Il presidente del Milan con i vertici degli sponsor rossoneri 3 L’ex premier abbraccia la figlia Barbara, 30 anni BUZZI

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alla sala Scarlatti del conservatorio di Napoli alla Scala del calcio. Marek Hamsik è da anni il primo violino del Napoli, ma non è mai riuscito a «suonarle» al Milan, almeno a San Siro. Nove partite in quello stadio contro i rossoneri (le prime due con il Brescia) e mai una rete. Un acuto, invece, che gli è riuscito al Meazza contro l’Inter nel 3-0 del 2011. RECORD DI PRESENZE Eppure, San Siro sarebbe potuto diventare il suo palcoscenico abituale, se avesse accettato qualche anno fa la corte del Milan. Invece, Hamsik ha preferito rimanere a Napoli, dove ieri gli è stata conferita la cittadinanza sportiva da parte del Coni provinciale. A San Pietro a Majella, in pieno centro storico, lo slovacco ha ricevuto anche il premio «Vesuvio d’oro». Del resto, Hamsik è ormai un simbolo del Napoli e di Napoli. I suoi figli sono nati qui ed è, insieme a Ciro Ferrara, il quarto giocatore della storia azzurra per numero di presenze (322). Nel suo mirino ora ci sono Ferrario, Juliano e Bruscolotti. «I record sono fatti per essere battuti e io spero di superare chi mi precede in questa classifica — ha detto Hamsik — A Napoli mi sento a casa, questa città mi ripaga dei sacrifici che faccio per la maglia azzurra da quasi otto anni». BALLOTTAGGIO Nonostante il feeling con i napoletani, di recente è finito nel mirino della critica e dei tifosi. Con l’Empoli, al momento della sua sostituzione, i fischi hanno coperto i soliti applausi. Giovedì una rete (la quinta stagionale) con lo Slovan Bratislava, festeggiata baciando la maglia azzurra: «Siamo felici di aver vinto il nostro girone di Europa League, ora pensiamo al Milan». Contro i suoi connazionali, Marek ha lanciato segnali importanti a Benitez, che ha detto: «Abbiamo rivisto il giocatore che tutti conoscevano». Per questo motivo, Hamsik è in vantaggio nel ballottaggio con De Guzman. Benitez deciderà in extremis se Marek sarà il tenore adatto per la Scala. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Serie A R La storia

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Van Ginkel ancora k.o. ma la colpa è di Muntari

1Duro tackle in allenamento, distorsione alla caviglia per l’olandese

che starà fuori almeno 45 giorni. Il Milan potrebbe multare il ghanese

G.B. Olivero

QUI MILANELLO

Mossa Bonaventura Pippo pensa a Poli 1Inzaghi medita

di spostare in attacco l’ex atalantino per inserire un mediano in più anti-Napoli

INVIATO A MILANELLO (VA)

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n’entrata molto dura. Troppo per la caviglia destra di Marco Van Ginkel indebolita a ottobre da una distorsione che aveva tenuto a lungo l’olandese fuori dal campo. Sono cose che in allenamento non dovrebbero succedere, anche se magari sono dettate solo dalla voglia di dare il massimo. Eppure a volte accadono e le conseguenze spesso sono dolorose. Così durante la partitella Sulley Muntari ha affondato il tackle sulla caviglia di Van Ginkel e nello stesso momento sono affondati anche i sogni, almeno quelli a breve scadenza, del centrocampista olandese. La diagnosi parla di «trauma distorsivo alla caviglia destra con lesione capsulo legamentosa». Si tratta di almeno un mese e mezzo di stop, ma questa è solo la speranza del club ed è probabile che i tempi si allunghino. Tra l’altro, per caratteristiche fisiche, Van Ginkel non è un giocatore che trova rapidamente la condizione dopo un infortunio e quindi non è facile prevedere adesso quando l’olandese tornerà a disposizione di Inzaghi. MULTA? A Milanello circolano voci, naturalmente non confer-

INVIATO A MILANELLO

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A sinistra l’olandese Marco Van Ginkel, 22 anni, a destra il ghanese Sulley Muntari, 30 AP/FORTE

mate, di un’arrabbiatura generale nei confronti di Muntari. Lo staff tecnico cerca comprensibilmente di minimizzare anche per evitare che si arrivi alla delicata sfida di domani sera contro il Napoli in un clima rovinato da una polemica interna. Però di solito quando dallo spogliatoio escono certe voci è difficile che non siano vere. E infatti si parla già di un provvedimento disciplinare (multa salata?) nei confronti dell’irruente Muntari. Anche in questo caso non trapela nulla di ufficiale. Normale: se confermasse pubblicamente il provvedimento disciplinare la

società metterebbe il giocatore in una posizione antipatica. SFORTUNA Resta il fatto che Van Ginkel starà fuori a lungo a causa di un’entrata durissima di Muntari. E di conseguenza Inzaghi dovrà fare a meno dell’olandese in un periodo in cui, con l’inizio della Coppa Italia, avrebbe dato spazio a lui e agli altri giocatori utilizzati meno finora. Di sicuro per il momento l’esperienza rossonera del centrocampista è deludente. Arrivato in prestito dal Chelsea e considerato un elemento di grande talento, Van Ginkel ave-

va giocato da titolare a Empoli, alla quarta giornata (23 settembre). Ma proprio durante quella partita si era infortunato alla caviglia destra ed era rimasto fuori per più di due mesi: era tornato in panchina a Verona il 19 ottobre ma si era rivisto in campo solo il 30 novembre proprio contro l’Udinese. A Marassi, contro il Genoa, Van Ginkel è rimasto in panchina e ieri si è nuovamente infortunato alla solita caviglia. Adesso il Milan deve decidere se aspettarlo o se fare una scelta diversa sul mercato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ack piace perché dove lo metti sta. A Genova Bonaventura aveva giocato da mezzala sinistra, domani sera potrebbe tornare nel tridente offensivo. Il Napoli è una squadra che sa far male nelle ripartenze e Inzaghi sta pensando a un Milan un po’ meno offensivo rispetto a Marassi. Avanzando Bonaventura il tecnico potrebbe mettere un mediano in più. Jack può togliere il posto a Honda (che negli ultimi allenamenti è sembrato in crescita) o ad El Shaarawy (e in questo caso giocherebbe nella parte di campo che preferisce, la sinistra). IPOTESI POLI E in mezzo? L’ipotesi più probabile è quella del rientro di Muntari che però ieri ha fatto arrabbiare tutti con l’entrata su Van Ginkel: un tackle duro che di solito effettua anche in partita mettendosi costantemente a rischio cartellino. E allora Inzaghi potrebbe anche pensare ad Andrea Poli che nelle ultime settimane ha giocato poco ma che ha

Giacomo Bonaventura, 25 anni, prima stagione al Milan LAPRESSE

dimostrato nel finale a Genova di avere una buona gamba e di poter essere utile. A inizio stagione Poli era considerato uno dei cardini del nuovo Milan, Inzaghi lo stima molto ma di recente si è affidato poco ad Andrea che resta l’unico mediano a sapersi muovere senza palla e a garantire le due fasi. Poli deve ancora compiere il salto di qualità, migliorando negli inserimenti e nella gestione dello sforzo in partita. Ma è un patrimonio del club e, soprattutto, è pronto per giocare col Napoli. gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Serie A R Il duello particolare in Genoa-Roma

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GEMELLI DIVERSI

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Amici contro Ilenia e Nicole, fidanzate rispettivamente di Florenzi e Bertolacci, con i loro calciatori del cuore

BERTOLACCI E FLORENZI, UNA STORIA CHE PARTE DA BAMBINI Andrea e Alessandro a 10 anni lo sapevano già che avrebbero fatto i calciatori. «A lavorare», rispose Alessandro a chi gli chiese dove andasse col borsone. Andrea e Alessandro, di Roma e della Roma, che a un certo punto non giocavano e quasi non ci credevano più. Poi Strama vide in loro la luce e li lanciò. Maggio 2006, Giovanissimi, con l’Atalanta: due gare e una svolta, Andrea e Alessandro vanno in campo e non escono più. Poi strade diverse, ma senza mai mollarsi. Andrea e Alessandro sono Bertolacci e Florenzi, azzurri e affermati. Domani si affrontano in Genoa-Roma: terza contro seconda. I bambini ora sono grandi.

LA SFIDA DE’ NOANTRI «ALE, NON CORRERE» «ANDRE’, TI MARCO» LE INTERVISTE di GIULIO DI FEO @fantedipicche

Si ricorda quando vi siete conosciuti? Bertolacci «Prima di conoscerci avevamo già giocato contro con le squadre dei nostri quartieri: io sono di Spinaceto, lui di Vitinia, vivevamo a due chilometri. Poi siamo andati alla Roma e ci siamo beccati lì». Florenzi «Sì che mi ricordo, avevamo 10 anni, era per un allenamento allo stadio degli Eucalipti a viale Marconi. Prima di allora ci eravamo incrociati, ci conoscevamo solo di vista». Che bambino era Alessandro/Andrea? B «Simpatico, scherzoso, sempre allegro. Un bel carattere, sempre positivo». F «Fortissimo in campo e molto socievole fuori. Poi con gli anni ho imparato a conoscerlo meglio: è un ragazzo che dà confidenza solo a chi vuole lui. E a chi se la merita». Due date: 21 e 28 maggio 2006. Cosa le viene in mente? B «Roma-Atalanta! Fu la svolta della nostra vita calcistica. Stramaccioni diede a entrambi la possibilità di giocare, finalmente». F «Sì che mi ricordo: Roma-Atalanta nei Giovanissimi, fui pure espulso. Venivamo entrambi da un periodo buio, l’allenatore precedente non stravedeva per noi. Anzi, nun ce vedeva proprio. Di me diceva che ero troppo piccolo, e io una volta gli ho risposto: “Prima o poi però la palla cascherà pure per terra…”. Anche Andrea come me non trovava spazio. Poi arrivò Stramaccioni: lui ci vide, ci diede fiducia e ci donò la nostra dimensione». Un periodo duro è ancora più duro a quell’età: cosa pensavate? B «Che eravamo due ragazzi promettenti che non giocavano, non riuscivano a esprimersi e non si divertivano. Ci dispiaceva, ma allo stesso momento restavamo uniti e forti: tutti e due sa-

BERTOLACCI: «UNITI E FORTI ANCHE NEI MOMENTI PIÙ BUI. MA OCCHIO, ALE: SE STAI PER FARE GOL AL MIO GENOA TI PLACCO!»

L'IDENTIKIT ANDREA ALESSANDRO BERTOLACCI FLORENZI NATO 11 GENNAIO 1991 A ROMA RUOLO CENTROCAMPISTA PESO 75 ALTEZZA 1.79

NATO 11 MARZO 1991 A ROMA RUOLO CENTROCAMPISTA PESO 66 ALTEZZA 1.72

PRIMO GOL D’AUTORE Ha segnato il suo primo gol in A alla Juventus, il 20 febbraio 2011 AZZURRO DA SEMPRE Ha fatto la trafila nelle giovanili prima del debutto con Conte

BELLO DI NONNA Contro il Cagliari segna, sale in tribuna e bacia nonna: glielo aveva promesso. Indimenticabile

LE SUE SQUADRE LECCE 2010-11 GENOA 2012

LE SUE SQUADRE ROMA 2010-11 CROTONE 2011-12 ROMA 2012-

pevamo delle nostre capacità». F «Che ti tocca stare lì ad allenarti senza poter giocare, e che quasi quasi ti conviene tornare alla squadretta del quartiere senza costringere i tuoi genitori a grandi sacrifici. Ci pensi, anche se sei piccolo, ma allo stesso tempo ti sale la voglia di sfondare,di raggiungere quello in cui credi. Io e Andrea credevamo in un pallone, fin da bambini. E alla fine ci siamo riusciti». La risata più bella che vi siete fatti insieme? B «Una in particolare non c’è: fuori dal campo, ogni volta che siamo insieme, se sentimo male. Ma dalle risate, nel senso buono del termine.» F «Quando andiamo in vacanza, e non è una sola risata: facciamo quello tutto il tempo. L’ultima volta siamo stati a Lecce, dove ha giocato lui. Ma non è mica l’ultimo viaggio che faremo insieme...». La cosa più bella che ha visto fare sul campo all’altro? B «La rovesciata dell’anno scorso contro di noi: bella, e anche molto difficile…». F «Il gol al volo che ha fatto qualche settimana fa». Cosa gli invidia? B «Il carattere: lui è sempre allegro, ride e scherza con tutti, io sono più chiuso e non sempre ci riesco». F «Il fisico, di sicuro».

«ALE ADORAVA FABREGAS, POI È CAMBIATO... BERTOLACCI DA RAGAZZINO

Trovi un difetto all’altro. B «A volte è pesante. Nel senso buono, eh: scherza troppo, scherza troppo, dopo un po’ diventa pesante…». F «Non ne ha… scherzando, però, gli dico sempre che c’ha il culone alla Seedorf». A chi assomiglia l’altro in campo? B «Direi Fabregas: quando eravamo piccoli lo adorava, voleva essere come lui. Ora però ha cambiato ruolo, è un esterno bravissimo». F «A Seedorf, veramente. Forse lui era un pelo più tecnico, ma stiamo parlando comunque di un campionissimo…». Chi corre di più? B «Ce lo diranno i dati del Gps dopo la partita…» F «Io». A scuola chi andava meglio? B «Io». F «Lui».

Chi rimorchiava di più da ragazzi? B «Io». F «Lui». Comprerebbe una macchina usata dall’altro? B «Sì, mi fido. Anche se ho saputo che di recente ha bucato, non per colpa sua. L’avrei aiutato volentieri a sostituire la ruota...». F «Assolutamente si. Lui però penso proprio de no» Alla Playstation chi vince? B «Bellissima lotta perché giochiamo sempre insieme. Uno contro uno c’ammazzeremmo…». F «Bellissima lotta perché giochiamo sempre insieme. Uno contro uno ci equivaliamo». Se l’altro fosse una donna, lo sposerebbe? B «Se limasse quel difetto della pesantezza, diciamo di sì. Mi farebbe sempre ridere e staremmo bene insieme». F «Mamma mia… da donna sarebbe un bel rompic… A parte gli scherzi sì, è un ragazzo da sposare assolutamente, fa bene Nicole…». Pensi all’Italia, e ne scelga altri tre insieme a voi due B «Dietro Chiellini, in mezzo Pirlo, davanti Totti». F «Dietro Barzagli, in mezzo De Rossi, davanti Immobile». Francesco Totti per lei è... B «Come per chiunque cresca in giallorosso, un idolo, l’emblema della squadra. E allenarmici insieme è stata una grande emozione, il coronamento del sogno di ogni bambino di Roma». F «Una grandissima persona che ha come prima caratteristica l’umiltà. Ti fa sentire come se lo conoscessi da sempre: sempre disponibile, rispettosa del lavoro degli altri. «ANDREA Unico, in poche parole. È È COME pure per quello che si diSEEDORF, ce “il capitano”: il capitaPER no in tutto».

TECNICA E...

A chi serve di più una vittoria domani? B «A tutti e due». F «A noi, assolutamente. Loro già stanno bene al terzo posto». FLORENZI DA RAGAZZINO

Se uno marca l’altro che succede? B «Una risata ci scappa. Sarà comunque un duello divertente, oltre al passato che ci lega c’è pure quella sconfitta pesante che ci hanno inflitto l’anno scorso…». F «Al primo sguardo, se vedo che su di me c’è lui, mi verrà da ridere. Al cento per cento. Ma sarà lo stesso anche per lui...». Se l’altro va via in contropiede e c‘è solo lei tra lui e il portiere che fa? B «Lo placco, tipo rugby». F «Lo marco… Poi se lo devo buttà giù lo butto giù… vediamo che succede…». Se l’altro segna? B «Se dovesse fare un bel gol, complimenti e una stretta di mano. Poi fuori di nuovo amici per la pelle». F «Se dovesse finire 2-1 con doppietta di Florenzi mi va benissimo». Mandi un sms all’altro B «Mi raccomando, aiuta meno del solito la tua squadra. E corri poco». F «Sei un grande, ti voglio bene!». © RIPRODUZIONE RISERVATA

FLORENZI: «SE SEGNA LUI E LA ROMA VINCE 2-1 CON DUE RETI MIE MI VA BENISSIMO. E SE CI MARCHEREMO, CI VERRÀ UN PO’ DA RIDERE»


Serie A R

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Esterni sull’altalena Aspettando Iturbe a Roma cresce Ljajic 1Gervinho è intoccabile, il serbo è più continuo:

Garcia potrebbe aver trovato le ali giuste per Totti

Andrea Pugliese ROMA

A

inizio stagione non sembravano esserci dubbi, il tridente titolare della Roma sarebbe stato quello con Totti a inventare, giostrando da falso «nueve», e Gervinho ed Iturbe a volare via, verso la porta, sfruttando al massimo la fantasia e le giocate del capitano giallorosso. Poi, però, proprio perché il calcio non è una scienza esatta, le cose sono cambiate. Così tanto che Gervinho è rimasto lì, in cima alla lista degli amori (calcistici) di Rudi Garcia, mentre Iturbe è andato giù, molto giù, probabilmente anche troppo, visti i quasi 30 milioni di euro spesi in estate per strapparlo alla Juventus. In questa altalena degli esterni, in mezzo ci si è infilato Adem Ljajic, mai così continuo e decisivo in giallorosso come adesso. Tanto che lo stesso d.s. Walter Sabatini ha abbandonato l’idea di tornare sul mercato a gennaio per andare a caccia di un esterno offensivo, complice la Coppa d’Africa che porterà via a lungo (da inizio gennaio fi-

PRIMAVERA

Oggi si chiude l’andata: Milan col Chievo in tv ● Si chiude oggi l’andata del campionato Primavera. Inter e Roma sono già campioni d’inverno nei rispettivi gironi (B e C), mentre è ancora in bilico il primato del girone A, dove la Fiorentina ha due punti più di Torino e Spezia, grande rivelazione stagionale. Ieri intanto nell’anticipo, il Modena ha superato 2-1 l’Entella. Oggi in tv c’è il Milan di Brocchi contro il Chievo campione d’Italia, domani toccherà alla Juve di Grosso, ospite del Parma di Hernan Crespo. LA 13a GIORNATA GIRONE A Ieri: Modena-Entella 2-1. Oggi, ore 14.30: Fiorentina– Bologna, Spezia–Sampdoria, Torino–Varese; Trapani–Pro Vercelli rinviata. Domani, ore 11: Parma-Juventus (Rai Sport 1). Classifica (prime posizioni): Fiorentina 29 punti; Spezia e Torino 27; Juventus 22; Bologna e Sampdoria 19; Parma e Entella 17. GIRONE B Oggi, ore 11: MilanChievo (Rai Sport 1), Brescia– Perugia; ore 14.30: CesenaLanciano, Pescara-Sassuolo, Udinese-Cittadella, VeronaInter. Cagliari–Atalanta rinviata. Classifica (prime posizioni): Inter 32 p.; Milan 25, Sassuolo 23, Chievo 19; Cesena e Verona 18; Udinese 17. GIRONE C Oggi, ore 11: LivornoLatina; ore 11.30: FrosinoneCatania; ore 14: PalermoVicenza, Ternana-Lazio; ore 14.30: Avellino-Bari. Domani, ore 11: Roma-Crotone; ore 11.30: Empoli-Napoli. Classifica (prime posizioni): Roma 30 p.; Lazio e Bari 26; Livorno 21; Latina e Empoli 19.

no — è il rischio — a metà febbraio) proprio Gervinho. Intanto Garcia se li godrà anche domani, a Genova, quando saranno ancora loro a giostrare sulle corsie d’attacco giallorosse. VOLO ADEM A dire il vero, il tecnico francese lo andava dicendo ai quattro cantoni, in lungo e largo per tutto l’arco della scorsa stagione. «In Adem ci credo tanto, ha delle potenzialità altissime», era il leit motiv di Rudi quando le critiche accarezzavano l’immagine di Adem. C’era chi diceva che era svogliato, chi che non sapeva essere incisivo, quantomeno mai decisivo. Eppure Ljajic aveva comunque chiuso la stagione, quella scorsa, con 6 gol e 6 assist, un bottino non fantascientifico, ma neanche da buttare via (considerando partite e minutaggi). E quando quest’anno ha avuto l’occasione giusta, Adem non se l’è fatta sfuggire. È successo con il Torino, il 9 novembre scorso, quando ha giocato, regalato un assist (a Keita) e segnato, zittendo le critiche con un gesto soffocato dall’abbraccio dei compagni. Da quel momento Ljajic non

TACCUINO SCOMMESSE

Via alle audizioni Figc C’è anche Gattuso ROMA C’è anche Gennaro Gattuso nella lista delle audizioni della Figc nell’ambito dell’inchiesta sul calcio scommesse relativa al filone di Cremona. Si comincerà lunedì con Quadri, Bazzani, Wangyi Qui, Battistini, tutti non tesserati, e Altebrando (giocatore svincolato). Le audizioni proseguiranno nei giorni successivi con il seguente programma: Martedì: Grillo (svincolato), Spadaro (non tesserato), Intilisano (ex dirigente del Pergocrema), Rinci (non tesserato). Giovedì 18: Bombardini (svincolato), Gennaro Ivan Gattuso (tecnico Ofi Creta), Mingazzini (Lucchese), D’Anna (tecnico Chievo), Pieroni (non tesserato), Pipieri (ex dirigente Siena). Lunedì 22: Olivi (Santarcangelo), Bellucci (tecnico Sampdoria), Federico Giunti (tecnico Gualdo), Colucci (tecnico Bologna), Viappiani (agente), Ciaramitaro (Trapani).

DONNE

Mozzanica, Verona e Firenze in trasferta (m.cal.) Oggi (ore 14.30) è in programma la nona giornata del campionato di Serie A femminile. Il programma: Orobica-Mozzanica, BresciaComo, Cuneo-Firenze, Pordenone-Tavagnacco, Pink Bari-Verona, Riviera di Romagna-Res Roma, TorresSan Zaccaria. Class. (prime): Mozzanica 21; Verona e Firenze 20; Brescia 17; Res Roma e Tavagnacco 14.

L’argentino Juan Manuel Iturbe, 21 anni, e il serbo Adem Ljajic, 23 anni, attaccanti della Roma ANSA/ LAPRESSE

VIA I PUNTI UN SORRISO PER CASTAN ● Un altro passo avanti. Ieri Leandro Castan ha tolto i punti, dopo l’operazione alla testa del 3 dicembre. Con lui nella foto c’è il professor Giulio Maira, che l’ha operato nella Clinica Quisisana

è più uscito (sei partite consecutive), anche in virtù di una capacità difensiva che non gli apparteneva. Quando domani andrà a sinistra aiuterà su Edenilson, a destra proverà a contenere Antonelli. «Fosse per me resterei a Roma anche dieci anni», ha detto lui. Avanti così, chissà che non succeda. CALA MANUEL Se Adem nella Roma è il volto della felicità, Manuel Iturbe è quello del dispiacere. «Sono una pippa», disse un mesetto fa. Non è così, ovvia-

mente, ma l’argentino ha fatto solo intravedere quel che può fare. Complice la sfortuna, i due infortuni che gli hanno tarpato le ali mentre le stava aprendo (gol al Cska, in casa, ed alla Juve), facendogli perdere ritmo e fiducia. Nel complesso, però, Iturbe deve ancora entrare nella testa di Garcia, capire cosa vuole da lui, calarsi meglio nella Roma. Ogni volta che entra prende mille punizioni, cercate con il corpo e frenate sulla corsa, ma non va mai dentro come dovrebbe. Per dimenticare, ieri sera

Manuel ha partecipato alla maratona Telethon, regalando un sorriso al piccolo Alessio (affetto da emiplegia alternante). «Noi siamo una scatola dei sogni e facciamo di tutto per regalarli a chi ha meno fortuna di noi», ha detto il d.g. Mauro Baldissoni, annunciando che a Genova la Roma giocherà con Telethon sulla maglie, che poi verranno messe all’asta. Iturbe ci sarà forse solo per un po’. Per ora come uomo ha vinto, presto spera di farlo come giocatore. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Serie A R L’analisi

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Juve, la medicina Stadium guarirà il singhiozzo del gol?

ANTICIPI E POSTICIPI

1Arriva da 2 gare senza reti e non succedeva da quasi tre anni. Allo Stadium in A, da

agosto sempre almeno 2 gol. Tevez ci conta, ma il fratello su twitter: «Torna al Boca»

ATTACCO BIANCONERO IN CIFRE TEVEZ

Massimiliano Allegri, 47, tecnico della Juve ANSA Presenze

Tiri

Gol

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Tiri

Gol

18

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4

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Tiri

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0

Allegri riparte nel nuovo anno contro l’Inter

LLORENTE

MORATA

GIOVINCO

I dati sono complessivi e si riferiscono a campionato e Campions League GDS

Fabiana Della Valle MILANO

I

mesi passano, le partite aumentano, la stanchezza comincia a farsi sentire e i gol diminuiscono. E’ quanto sta accadendo alla Juventus, che in fase realizzativa ha avuto una leggera flessione. Lo dimostrano i numeri: 7 gol nelle ultime 5 partite tra campionato e Champions, che non sono pochi ma lo diventano se paragonati ai 14 delle precedenti 5 giornate: i bianconeri dal Palermo al Parma avevano tenuto una media di più di tre reti a partita. Mica male. Novembre è stato il periodo più prolifico: su 37 centri in totale, 19 sono arrivati in questo mese.

ALLO STADIUM SI SEGNA A dicembre invece la Juventus è ancora a secco: due partite e due zero a zero, risultato mai arrivato prima in questa stagione. Era dal febbraio 2011 che la Juventus non rimaneva 180 minuti senza gol (l’ultimo doppio 0-0 consecutivo risale addirittura al 2006). Niente di preoccupante, per carità, visto che la Juventus sta viaggiando a ritmi impressionanti: tre sconfitte nelle 20 partite disputate, una sola in campionato. In Serie A la Juventus vanta, oltre al primo posto, anche il miglior attacco (30 reti) e la miglior difesa (5 subite). Però la Roma è sempre lì, appena tre punti più in basso, e i bianconeri non possono permettersi di rallentare. Anche perché le fatiche

calcistiche juventine non si esauriscono con il campionato: il 22 dicembre a Doha la squadra di Allegri affronterà il Napoli in Supercoppa per il primo trofeo della stagione. Quindi l’imperativo è ritrovare il gol domani contro la Samp, con l’aiuto dello Stadium: in questo campionato nelle gare casalinghe la Juve non ha mai fatto meno di due reti. TWEET AMBIGUO Il più desideroso di interrompere il digiuno è Carlitos Tevez, che non fa centro in A dal 22 novembre (Lazio-Juve). Ieri il fratello dell’argentino ha twittato: «Non dimenticate mai questa faccia “galline”. Manca poco che torni e vi faccia di nuovo la famosa Gallinella».

Sfottò dedicato ai tifosi del River Plate, storico avversario dell’ex squadra di Tevez, il Boca, che però ha agitato i tifosi della Juve, preoccupati dall’idea che Carlitos voglia tornare a casa. Contro la bestia nera bianconera (la Sampdoria è l’ultima squadra ad aver violato lo Stadium in campionato, 6 gennaio 2013), Tevez giocherà in coppia con uno dei due spagnoli: più Morata che Llorente al momento. A proposito di Alvaro, le statistiche dicono che è l’attaccante bianconero con la più alta percentuale realizzativa: 17 tiri in porta e 4 gol, 23,53% contro il 14,81% del connazionale. Potrebbe essere l’uomo giusto per interrompere il digiuno di gol. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Carlos Tevez, 30 anni, seconda stagione alla Juve LAPRESSE

Ecco il quadro degli anticipi e dei posticipi della Serie A dalla 17a alla 22a giornata. 17a GIORNATA Lunedì 5 gennaio Lazio-Sampdoria (ore 20.45) Martedì 6 gennaio Udinese-Roma (12.30), Cesena-Napoli (18), Juventus-Inter (21) 18a GIORNATA Sabato 10 gennaio Sassuolo-Udinese (18), Torino-Milan (20.45) Domenica 11 gennaio InterGenoa (12.30), Napoli-Juventus (20.45) 19a GIORNATA Sabato 17 gennaio Empoli-Inter (18), Palermo-Roma (20.45) Domenica 18 gennaio LazioNapoli (12.30), Juventus-Verona (20.45) 20a GIORNATA Sabato 24 gennaio Cagliari-Sassuolo* (15), Inter-Torino** (18), Lazio-Milan (20.45) Domenica 25 gennaio Fiorentina-Roma (20.45) Lunedì 26 gennaio Empoli-Udinese (19), Napoli-Genoa (21) 21a GIORNATA Sabato 31 gennaio Atalanta-Cagliari*** (15), Genoa-Fiorentina (18), Roma-Empoli (20.45) Domenica 1° febbraio Sassuolo-Inter (12.30), Milan-Parma (20.45) 22a GIORNATA Sabato 7 febbraio Verona-Torino (18), Juventus-Milan (20.45) Domenica 8 febbraio Fiorentina-Atalanta (12.30), Inter-Palermo (20.45) Lunedì 9 febbraio Lazio-Genoa° (20.45) (*) in caso di qualificazione sia del Sassuolo sia del Torino ai quarti di Coppa Italia. In caso di qualificazione ai quarti del Sassuolo ma non del Torino, o di mancata qualificazione sia del Sassuolo sia del Torino, la gara si giocherà alle ore 18.00. In caso di qualificazione ai quarti del Torino ma non del Sassuolo, la gara si giocherà domenica 25 gennaio alle 15. (**) nel solo caso di qualificazione del Torino ai quarti di Coppa Italia. (***) nel solo caso di qualificazione dell’Atalanta ai quarti di Coppa Italia. (°) per indisponibilità dello stadio Olimpico a causa del Sei Nazioni di rugby. COPPA ITALIA OTTAVI DI FINALE Martedì 13 gennaio Milan-Sassuolo Mercoledì 14 gennaio Torino Lazio e Parma-Cagliari Giovedì 15 gennaio Juventus-Verona Martedì 20 gennaio Roma-Empoli Mercoledì 21 gennaio Fiorentina-Atalanta e Inter-Sampdoria Giovedì 22 gennaio Napoli-Udinese QUARTI DI FINALE Martedì 27 gennaio Milan/Sassuolo-Torino/Lazio Mercoledì 28 gennaio Parma/Cagliari-Juventus/Verona Martedì 3 febbraio Roma/Empoli-Fiorentina/Atalanta Mercoledì 4 febbraio Napoli/Udinese-Inter/Sampdoria Orari e programmazione tv da comunicare

SEGRETI DI UN SUCCESSO

Il trio Gastaldello-Palombo-Eder La nuova Samp ha vecchie radici Filippo Grimaldi GENOVA

S

orpresa: uno degli stakanovisti della Samp (dietro a Okaka il maratoneta) non fa parte del gruppo dei baby-prodigio di Mihajlovic (e sono parecchi: Rizzo e Romagnoli su tutti). Il nome? Un certo Eder (1.034 minuti giocati in 14 partite: nessuno come lui fra i blucerchiati), che in questa squadra era arrivato in uno dei periodi più bui (gennaio 2012, in pieno dramma-retrocessione), se l’era presa sulle spalle dandole una mano nei playoff verso il ritorno in A, sino a continuare a guidarla nelle ultime due stagioni (e mez-

za). Nuovi bomber arrivano (Okaka) e partono (Gabbiadini, fra un mesetto), ma questo brasiliano molto... italiano (è nel nostro Paese da quasi dieci anni) è sempre qui.

rà.,Chissà mai perché. Non s’è arreso: la Samp era sempre stata casa sua, e tale sarebbe dovuta rimanere. Ha cambiato ruolo, s’è piazzato per qualche tempo davanti a Da Costa, poi

QUI (PER SEMPRE) Davanti al vice bomber stagionale dei blucerchiati (a quota 4: il re è Gabbiadini, con cinque centri), in fatto di presenze c’ Palombo. Un sampdoriano della prima ora, si potrebbe definire. Tanto per capire: quello in corso è il tredicesimo campionato con la maglia della Samp, se si eccettua il breve interregno dei sei mesi iniziali del 2012 all’Inter. Poi è tornato a casa, più da reprobo che da figliol prodigo, come qualcuno ricorde-

L’USATO SICURO DI MIHAJLOVIC 1

è tornato nella sua posizione naturale, a fare il playmaker in mezzo al campo. Lì è nata, e lì continuerà la sua storia, con o senza la fascia di capitano, divisa fra lui e Gastaldello, l’altro

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● 1 Daniele Gastaldello, 31 anni, difensore ● 2 Angelo Palombo, 33, centrocampista ● 3 Eder Citadin Martins, 28, attaccante LAPRESSE

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senatore. Sin qui, tredici partite e 1.079 minuti in campo per Palombo, con Mihajlovic che ne ha fatto uno dei simboli del gruppo. Per stessa ammissione dei nuovi, Angelo è uno di quelli che capisce prima degli altri le tue necessità, e d è lì pronto a darti una mano.

Lite con Sinisa: ci sono le scuse Vicenda chiusa

CONTA IL GRUPPO La banda dei senatori non finisce qui: da Mesbah a Silvestre, da Marchionni a Bergessio, ma Gastaldello ha una marcia in più. Curiosamente, nell’ultimo successo esterno sampdoriano a Torino (6 gennaio 2013) quest’ultimo e Palombo c’erano. Quando alla vigilia del derby il Gasta ha perso il posto a favore di Romagnoli, non ha fiatato. Esattamente la reazione che Sinisa si sarebbe auspicato da lui. Con una postilla del Gasta: «Se è successo a me e sono stato zitto, dovranno fare altrettanto tutti gli altri». Gli interessi del gruppo, prima di tutto.

● GENOVA La vicenda è chiusa. Scuse accettate, da parte della Sampdoria e di Mihajlovic, dopo il movimentato episodio che si era verificato il 20 settembre scorso a Nervi, pochi minuti prima della partenza della squadra per Reggio Emilia. Un uomo, Luis Carlos Ortega Escobar, visibilmente alterato, aveva innescato un alterco in cui era rimasto coinvolto anche il tecnico blucerchiato. Le indagini sul caso erano passate alla stazione dei Carabinieri di Genova Nervi, ma alla fine ha prevalso il buonsenso. L’uomo si è scusato per il suo inspiegabile gesto: alla Sampdoria ed a Sinisa tutto questo è stato sufficiente. fi.gri.

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SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

La ballata degli ex Da Vialli a Brady da Pruzzo a Conti

LO SAPEVATE CHE LIPPI DA GIOVANE ERA DORIANO? 1

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1Juve-Samp e Genoa-Roma racchiudono tanti intrecci di mercato: che traffico di campioni

Sebastiano Vernazza twitter @GazzaVernazza

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li affari sono affari e non si guarda in faccia a nessuno, ma alcune società mantengono tra loro canali preferenziali. Domani si giocano Juve-Samp e Genoa-Roma, partite chiave per l’alta classifica, e basta dare una scorsa agli almanacchi per rendersi conto che Juve e Samp amano fare mercato tra loro, così come Genoa e Roma. Prendete bianconeri e blucerchiati, ad esempio: nel 2010, per la rifondazione, Andrea Agnelli si rivolse alla Sampdoria e «scritturò» Beppe Marotta come direttore generale e Gigi Delneri come allenatore. E forse non tutti sanno o ricordano che, prima di diventare l’arma letale della Roma dello scudetto del 1983, il duo Bruno Conti-Roberto Pruzzo fece pratica nel Genoa, in Serie B, nel 1975-76. Anzi, c’è di più, nell’estate del ‘78 Conti venne rispedito al Genoa per una stagione, a «conguaglio» della cifra che la Roma sborsò per avere Pruzzo.

JUVESAMP STORARI GALIA

CERVONE

F. MORINI VIERCHOWOD GASTALDELLO BENETTI

COLLOVATI

SIGNORINI

TURONE

JUGOVIC PANUCCI BERTOLACCI SANDREANI

B. MORA

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GENOAROMA

BRADY

NELA

MAROCCHINO CONTI

VIALLI RCS

E come allenatori Lippi e Garbutt ● Sopra le formazioni dei doppi ex di Juve-Samp e di GenoaRoma. E gli allenatori? La mista «JuveSamp» potrebbe dirigerla Marcello Lippi, difensore doriano dal ‘70 al ‘79 e tecnico della Juve in due riprese tra il ‘94 e il 2004. «GenoaRoma» la affideremmo all’inglese William Garbutt, più volte al Genoa dal 1912 in poi e alla Roma dal ‘27 al ‘29: si deve a lui il fatto che gli allenatori siano chiamati mister.

PRUZZO

● 1) Gianluca Vialli, dalla Samp alla Juve 2) Roberto Pruzzo, cresciuto nel Genoa e campione d’Italia con la Roma 3) Liam Brady (dietro di lui Platini) dalla Juve alla Samp nel 1982 4) Bruno Conti, una vita in giallorosso con due parentesi al Genoa 5) Marcello Lippi: ha giocato nella Samp, ha allenato la Juve

ZIGONI RCS

CIRCA 40 E 30 Dal secondo dopoguerra a oggi Juve e Samp hanno «condiviso» circa quaranta giocatori di rango, Genoa e Roma una trentina. Cifre approssimative per difetto, nella nostra ricerca ci siamo limitati ai nomi più importanti. Avvertenza, non tutti i trasferimenti sono stati diretti. Per rendere meglio l’idea abbiamo compilato i top 11 dei doppi ex di Juve e Samp e di quelli di Genoa e Roma (vedere infografiche sopra). Ci siamo presi una licenza «poetica»: abbiamo inserito Gastaldello nella mista JuveSamp e Bertolacci nella mista Genoa-

Roma. «Gasta» - per giunta l’abbiamo schierato fuori ruolo, terzino sinistro, lui che è un centrale - non ha mai giocato una partita in prima squadra nella Juve, ma era titolare nella Primavera bianconera vincitrice del Viareggio 2003, con Gasperini allenatore. Bertolacci idem, mai presente nella Roma dei grandi, è però cresciuto nel vivaio giallorosso e tanto basta. MIGRAZIONI DI MASSA Negli anni Novanta la prodigiosa Samp di Mantovani migrò in massa a Torino, sponda Juve: Vialli, Vierchowod, Jugovic,

Lombardo, Fusi (via Toro). Una cifra di campioni genoani sono diventati romanisti (o viceversa): i citati Pruzzo e Bruno Conti più Turone - l’autore del gol annullato in Juve-Roma del 1981 -, Panucci, Collovati, Signorini per nominare i più noti. Nota per i giovani: nella mista JuveSamp abbiamo preferito Bruno Mora ad Attilio «Popeye» Lombardo. Chi era Mora? Una grande ala destra di mezzo secolo fa. Alle nuove generazioni certi cognomi diranno poco o nulla, ma non potevamo lasciar fuori due duri come Francesco Morini e Benetti. In GenoaRo-

ma abbiamo ripescato Sandreani, oggi nello staff di Conte in Nazionale e a suo tempo centrocampista «totale» in giallorossoblù. Di questa squadra ci intriga l’attacco, dove abbiamo escluso gente come Destro, Borriello, Toni, Iorio e Barison. Oggi un tridente Conti-Pruzzo-Zigoni farebbe impazzire le folle. Come dite, ragazzi, non sapete chi sia Zigoni, al massimo conoscete suo figlio GianMarco ora al Monza? Cercate in rete e buon divertimento. Gianfranco Zigoni da Oderzo, altrimenti detto il «Pelé bianco». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Serie A R

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IL DUELLO

Andreolli tenta il sorpasso: Vidic nel mirino 1Il centrale può scavalcare il serbo nelle gerarchie. Mercato: ieri emissari tedeschi dal dt Ausilio

Matteo Dalla Vite

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mpeccabile capitano a Baku, in forte risalita nell’Inter: Marco Andreolli emerge. Il fatto è che Pioli avrebbe chiesto di sondare un’eventuale trasferimento alla Lazio. Conferme non ce ne sono state ma Pioli e Andreolli hanno vissuto assieme una stagione al Chievo. Di certo la volontà del centrale italiano è quella di ritagliarsi spazio nell’Inter: non è da escludere che - nelle attuali gerarchie nerazzurre - l’interista possa entrare in fortissima concorrenza con Vidic, indiscutibile campione nello United e ancora inutilizzato da Mancini.

Jonathan decolla Se lui è in campo l’Inter non perde 1In ballottaggio con Nagatomo per lunedì sera:

prima dell’infortunio, zero k.o. e nessun gol subìto

Matteo Brega INVIATO AD APPIANO GENTILE (COMO)

«S

entirò la tua mancanza, Jonathan!». Dopo il gabbiano Sullivan del libro di Richard Bach, con il senno del poi anche l’Inter avrebbe dovuto sussurrarlo quel 24 settembre. Era la serata della vittoria contro l’Atalanta, quella che sarebbe stata l’ultima apparizione del brasiliano, quando in panchina c’era ancora Walter Mazzarri. Ora è tornato in gruppo, ha lavorato anche ieri alla Pinetina con tutta la squadra e il problema al polpaccio pare rientrato. Pare, visti i tempi di recupero. Jonathan è più sereno ora e lunedì sera contro il Chievo sarà almeno in panchina. Il minimo, visto che da ieri anche Roberto Mancini ha iniziato a provarlo come alternativa a Nagatomo sulla fascia destra.

Un po’ perché sa che dal brasiliano si può attendere una prova di generosità dopo il lungo stop (lunedì, se giocasse, sarebbero trascorsi 82 giorni dall’ultima apparizione) e un po’ perché Jonathan porta bene. Il Mancio magari non ci fa caso, nella sua testa ci sono altri pensieri. CHE NUMERI!Però nelle 5 gare di questa stagione in cui il brasiliano ha giocato, l’Inter non solo non ha mai perso ma non ha nemmeno mai subito gol. In tutto 4 vittorie (2 contro lo Stjarnan, una con Atalanta e Dnipro) e un pareggio (con il Torino). Bilancio di 12 gol fatti e nemmeno uno incassato. Sarebbe un buon punto di partenza per gli scaramantici, a pensarci bene forse anche per il tecnico di Jesi che sta ancora cercando la prima vittoria in campionato. Lunedì, tra l’altro, sarà passato un mese dal suo ritorno sulla panchina neraz-

BRASILIANO CHE PIACE Personaggio adorato nello spogliatoio nerazzurro, anche per via del suo parlare il portilian, un mix di portoghese e italiano. Risate e scherzi, l’anima di questo ragazzo che quando l’Inter lo prese si sentì sulle spalle il peso dell’eredità di Maicon. Una bestemmia calcistica per qualcuno, un punto fisso per Mazzarri che lo alzò nelle gerarchie interne fino a proprietario della fascia destra. L’infortunio di inizio stagione lo ha frenato, togliendogli anche la serenità. Ora, il ritorno, il rapporto con Mancini da oliare e la possibilità di tornare utile alla causa. Particolare da non sottovalutare: il contratto in scadenza nel 2016 lo sistema in una posizione delicata. Mostrarsi utile potrebbe ravvivare una trattativa di rinnovo che per il momento sembra una fiammella fioca.

zurra. E al quarto tentativo bisognerà cercarla la vittoria, sia per allontanarsi da zone pericolose sia per tornare a guardare il campionato da una prospettiva più consona agli stan- LE ULTIME Ieri la squadra si è dard. Jonathan, che rimarrà in allenata per un’ora e mezza diballottaggio con Nagatomo fi- visa sostanzialmente in due no all’ultimo, ha pure segnato gruppi. Da una parte coloro che sono rimasti a laal Bentegodi e vorare alla PineVerona gli porta LA CHIAVE tina in questi bene. Il suo degiorni, dall’altra stino è legato più chi ha giocato a che altro all’HelBaku giovedì. A las. Contro cui parte ha lavorato segnò l’anno solo Hernanes, scorso in campionato sia al- settembre: il giorno in mentre Vidic (dopo una prima l’andata sia al ri- cui ha giocato la sua parte atletica in torno. E soprattutto quest’ulti- ultima gara stagionale solitaria) si è unicon l’Inter. Potrebbe to al gruppo. ma gara fu di Mancini ha ritroalto livello. Così tornare a Verona vato il gruppo e le fasce nerazzurre potrebbero dipingersi di ha iniziato a preparare il Chievo verdeoro, con Dodò a sinistra. ripartendo dalla solita base del Musica brasiliana, come quella 4-3-1-2. Da questa mattina, riche ascolta Jonathan (ogni ge- prenderà le prove più concrete. © RIPRODUZIONE RISERVATA nere, a parte il rock pesante).

Jonathan Cicero Moreira, 28 anni, è cresciuto nel Cruzeiro. Poi passò al Santos prima di arrivare in Italia dove ha giocato anche con il Parma LAPRESSE

Marco Andreolli, 28 anni, cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, e il serbo Nemanja Vidic, 33

TEDESCHI AD APPIANO Ieri, ad Appiano Gentile, una delegazione tedesca di un’agenzia di procura ha incontrato il dt Piero Ausilio: le parti si riaggiorneranno ma nel frattempo sono state chieste informazioni su Taider e Alvaro Pereira (di proprietà dell’Inter) per la Bundesliga. Fra Ausilio e l’agenzia tedesca si è parlato di giocatori tipo Schmelzer e Firmino, ma l’impossibilità attuale di poter fare acquisti se non successivi a cessioni ha raffreddato ogni idea. SYLVINHO: «INTER, PROGETTO SUPER» Mancini (che stasera potrebbe presenziare a Bologna a un evento benefico) ha sempre il doppio sogno di gennaio: vorrebbe Lavezzi (se non sarà a gennaio, sarà per giugno) o uno come lui; e desidera un regista (Lucas Leiva?). Ieri il vice-Sylvinho avrebbe firmato il contratto, oggi potrebbe essere al fianco del Mancio e lunedì a Verona. «Ottima proposta, grande progetto, spero di aver fatto la scelta migliore» dice l’ex terzino del Barça. La prossima settimana ci saranno tre feste natalizie distinte (per sponsor, dipendenti e giovanili) con la presenza dei giocatori. GLI AVREI SPACCATO LA FACCIA Dal fronteQarabag ecco Richard Almeida, autore del gol pazzescamente annullato dal guardalinee Pelikan. «Quando l’ho visto dopo il match avrei voluto colpirlo in faccia ma per evitare sanzioni mi sono sfogato col muro: lo spogliatoio ha tremato».

FORTE-ANDREOLI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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LO STRANO MOMENTO

Verona sotto sopra: Chievo in volo, Hellas in crisi 1La squadra di Maran, che lunedì sera

ospita i nerazzurri, in serie positiva da 5 turni, quella di Mandorlini non vince da 8

Rolando Maran, 51 anni GETTY

Andrea Mandorlini, 54 anni ANSA

Guglielmo Longhi

A

Verona il mondo si è rovesciato: la squadra destinata a soffrire è tornata a galla, quella che un anno fa correva ora è in crisi. Chievo ed Hellas aspettano il derby pre natalizio in modi oppositi: gustandosi l’attimo e curando le ferite. Ma prima ci sono impegni tutt’altro che semplici: l’Inter in casa e la trasferta di Udine. STA BENE Il Chievo sta bene da 5 giornate: 2 vittorie e 3 pareggi. L’effetto Maran si è cominciato a sentire con un leggero ritardo, dopo le sconfitte con

Roma e Genoa, ma ora è qualcosa di consolidato. Il nuovo tecnico ha fatto un lavoro a 360 gradi: nuova preparazione atletica, nuovo modulo, il collaudato 4-4-2 e qualche cambio mirato, come Bizzarri per Bardi, Zukanovic (lunedì fuori per squalifica), a sinistra al posto di Biraghi, Meggiorini per Maxi Lopez. E più in generale la squadra ha mostrato un altro atteggiamento, facendo un calcio più offensivo, ma senza perdere l’equilibrio generale: da quando è cominciata la svolta, 5 gol segnati e 2 subiti STA MALE Erano abituati a stupire per altri motivi: quando due anni fa correvano verso la

promozione, quando un anno fa si erano insediati nella parte sinistra della classifica. Tempi lontani: oggi il Verona vive momenti complicati, dopo la sconfitta con la Samp sono arrivati i fischi e il d.s. Sogliano si è affrettato a dire che Mandorlini non è in discussione, ci mancherebbe. Contestare la squadra suona quasi eretico, però i numeri confermano che l’obiettivo di fondo è stato derubricato dai confini della zona Europa alla salvezza: l’Hellas arriva da tre sconfitte di fila, non vince da 8 giornate, avendo conquistato solo 3 pareggi. Per trovare una simile striscia in A bisogna tornare indietro di oltre un ventennio, stagione

‘91-92: solo due punti nelle ultime 8 gare e retrocessione. Lo scaramantico Mandorlini pensa però al presente e cerca di fermare la caduta. E’ passato al 3-5-2 con Nico Lopez accanto a Toni, rinunciando all’amato 43-3, ma non è bastato. Qualcuno sta deludendo, come Tachtsidis e Rafa Marquez che non è riuscito a far pesare la sua esperienza. E poi c’è un alibi non da poco: i molti infortunati. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Direttore Carlo Paris e la redazione di Rai Sport si stringono affettuosamente a Marco Civoli e ai suoi famigliari per la scomparsa della cara mamma

Germana Guaraldi Civoli e esprimono sentite condoglianze. - Milano, 12 dicembre 2014.


Serie A R

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Klose si riprende la Lazio Pax Champions con Pioli

1L’allenatore lo rilancia titolare, il terzo posto è l’obiettivo comune

«A Roma mi trovo benissimo: resto quest’anno e anche il prossimo» Kaiser, ne era consapevole, ma si aspettava di giocare da titolare più delle 4 partite (su 14) concessegli da Pioli. La quinta da titolare ci sarà stasera contro l’Atalanta. Le intenzioni di Pioli sono queste, anche se ufficialmente il ballottaggio con Djordjevic è apertissimo e una decisione sarà presa solo all’ultimo momento.

PERCHÉ VEDERE LAZIO-ATALANTA Il Kaiser ci tiene a far gol e sarà spalleggiato da quel Felipe Anderson che si è ricordato di essere con l’amico Neymar un talento. Ma occhio all’Atalanta: viene da tre 0-0 fuori casa Olimpico, ore 20.45

Stefano Cieri INVIATO A FORMELLO (ROMA)

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al di schiena? Passato. Mal di pancia? Anche. Dopo la crisetta di inizio dicembre, la prima in tre anni e mezzo di pacifica convivenza, tra Miro Klose e la Lazio è tornato il sereno. «Gioco nella Lazio - ha detto ieri l’attaccante - e questo mi rende fiero. Sono felice qui. Voglio restare quest’anno e anche il prossimo. Se mi guardo intorno cosa c’è di meglio?» E il d.s. Tare ha ribadito: «Klose non si muove dalla Lazio. Ha un contratto fino a giugno e un’opzione per il rinnovo automatico». Amici come prima, quindi. E stasera con l’Atalanta, a chiudere il cerchio, ci sarà anche il ritorno tra i titolari del Kaiser, la cui gara partita dall’inizio è quella del 22 novembre con la Juve).

Miro Klose, 36 anni: il 22 novembre con la Juve ultima gara da titolare LAPRESSE

TUTTO COME PRIMA Dopo quella partita era arrivata l’ennesima panchina, col Chievo, con l’ennesimo ingresso in campo a pochi minuti dal 90’. La classica goccia che fa traboccare il vaso. E infatti il vaso è traboccato, sotto forma di intervista alla Bild nella quale Klose manifestava tutto il suo malumore per lo scarso utilizzo concessogli da Pioli e paventa-

I VIOLA VERSO CESENA

Marin avanza coi gol nella Fiorentina senza Cuadrado 1Appare favorito

davanti ad Aquilani e a Ilicic per sostituire lo squalificato colombiano

Giovanni Sardelli FIRENZE

M

ai più così. La Fiorentina triste e infreddolita nei piedi e nel cuore vista contro la Dinamo Minsk è piaciuta poco. Difesa più dai tifosi, vista la classifica blindata del girone di Europa League, che dal tecnico. «Sono deluso e amareggiato. Mentalmente non c’eravamo, mi vergogno a perdere partite così» il giudizio di Montella. Piuttosto semplice intuire il tenore del discorso fatto ai suoi dentro le segrete mura dello spogliatoio. Male alcuni big, Cuadrado su tutti («Non era con la testa dentro la partita»), ancora peggio coloro che, visto lo scarso utilizzo, dovevano far cambiare idea al tecnico («Molte valutazioni le avevo già fatte»). Insomma, serataccia. BRIGLIE STRETTE La difesa a spada tratta della squadra anche nelle giornate nere è stato sempre un «must» per Montella. Perciò, dietro lo sfogo, potrebbe esserci anche un po’ di strategia. La Fiorentina ha ora due gare sulla carta abbordabili con Cesena ed Empoli. Mon-

Marko Marin, 25 anni LAPRESSE

tella vuole evitare che la tensione si abbassi troppo. Per di più in un periodo che considera tra i più complicati, visto che le vacanze di Natale si avvicinano e la concentrazione dei giocatori tende ad abbassarsi. Ora, sottovalutare l’impegno sarà più difficile. Dopo lo scarico di ieri, rimane solo l’allenamento odierno per preparare la gara a Cesena. Formazione quasi fatta, con la conferma della squadra schierata nelle ultime tre gare, a eccezione dello squalificato Cuadrado. Per quel posto è lotta a tre. Leggermente favorito Marin (ancora a zero minuti giocati in campionato) dopo il gol di giovedì. A ruota Aquilani (non al top per una tendinite) e Ilicic (frastornato dalle voci di mercato). © RIPRODUZIONE RISERVATA

va un addio o a gennaio. Un’esternazione accolta con disappunto da tecnico e società, tanto che l’ipotesi di un divorzio a gennaio pareva davvero concreta. Ma poi è arrivata la pax. Cercata e trovata tanto da Pioli quanto dal d.s. Tare. La Lazio considera il tedesco il suo fiore all’occhiello, da utilizzare però con il contagocce vista l’età (36 anni e mezzo). Lui, il

OBIETTIVO TERZO POSTO La certezza, in ogni caso, è che Klose è recuperato alla causa. Una notizia fondamentale per Pioli perché il tedesco può essere il valore aggiunto per la squadra biancoceleste nella corsa alla Champions. Non solo per quello che può dare in campo, ma anche e soprattutto per la forza che può imprimere al gruppo un campione del mondo come lui. L’ex Bayern non si sente ancora un pezzo da museo. E il suo sfogo di dieci giorni fa va inquadrato in questa ottica. Contro l’Atalanta, che bucò al primo incontro ma contro la quale poi è sempre rimasto a secco, è pronto a dimostrarlo. Con la sua specialità, che sono ovviamente i gol. Nonostante lo scarso impiego ne ha segnati 3 in questo campionato. Aggiornare la statistica è un’esigenza, anche per suggellare definitivamente la pace con la Lazio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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I RIVALI

L’Atalanta si sdoppia tra salvezza e affari Sale Gila, c’è Dockal 1Contatti con il

Guangzhou anche per Diamanti. E per la fascia spunta il ceco dello Sparta Praga

Filippo Di Chiara Matteo Spini

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unto primo, la vittoria obbligata. Fatto. Punto secondo, la continuità. E poi il mercato che avrà un ruolo non di poco conto per l’Atalanta. Il club di Percassi scorre il memorandum di fine 2014 e cerca risultati e gioco anche in trasferta: portato a casa il fondamentale successo sul Cesena, stasera va a caccia di un risultato positivo in casa della Lazio. L’emergenza è cessata e la speranza è che – con il recupero di diversi giocatori – emergano anche condizione, gioco e consapevolezza: tradotto, si attende un’Atalanta bella e redditizia. Oltre a «quelli» del legamento (Rosseti, Estigarribia e Raimondi), ai box c’è il solo Zappacosta, non convocato. La sua assenza obbliga a proporre una squadra più coraggiosa (dentro uno tra D’Alessandro e Molina, con Gomez sull’altra fascia), oppure a tornare al 4-3-3 e in

Alberto Gilardino, 32 anni

avanti Bianchi guadagna terreno su Denis. «La serenità non è mai mancata – ha detto ieri Colantuono-, ma di certo, venendo da una vittoria, sarà più facile giocare. Noi cerchiamo continuità». AFFARI Campo a parte, i dirigenti nerazzurri stanno setacciando il mercato. Col Guangzhou il discorso è iniziato per Gilardino ed è proseguito su Diamanti. Si tratta il prestito ma il club cinese ha investito tanto per strappare il duo a Genoa e Bologna. Un’altra pista calda porta a Praga e precisamente all’esterno destro Borek Dockal, 26enne ceco dello Sparta. Dockal piace (tanto) e in questo momento è in pole per rimpiazzare Estigarribia e Raimondi. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Martinez, la favola del gol per i bambini di Caracas

1Tre reti in sei giorni: il 21enne venezuelano, tra i tatuaggi su Mandela e la fede cattolica, si è preso il Torino e un posto vicino a Quagliarella Francesco Bramardo INVIATO A COPENAGHEN (DAN)

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uò anche darsi che la qualificazione al Torino l’abbia regalata il difensore del Copenaghen Antonsson: all’andata rigore su Quagliarella e tre punti per i granata, che al ritorno hanno avuto la gara in discesa grazie alla sua espulsione. Ma la favola di Josef Martinez nel Paese di Andersen è una di quelle storie che fanno bene ai giovani che si avvicinano al mondo del calcio. Tre gol in sei giorni – al Palermo in campionato e doppietta al Copenaghen in Europa League – sono un bel biglietto da visita per l’attaccante venezuelano, fino a pochi giorni fa definito «acerbo», soprattutto dal punto di vista tattico e non a caso impiegato da Ventura col contagocce. Negli ultimi tempi, complice l’uscita di scena di Larrondo e Barreto dal parco attaccanti, Martinez si è fatto largo a gomitate tra Quagliarella, superimpegato e con necessità di rifiatare, e Amauri, poco adatto ai movimenti chiesti da Ventura. Ora, con i due gol ai danesi, Martinez è il nuovo idolo nelle favelas di Caracas. «Ho faticato per superare le difficoltà del campionato italiano, molto tattico, ma ne valeva la pena».

Il mercato di Cairo: «Adesso due colpi» In lizza Pandev-Pinilla 1Il presidente:

«Cassano mi piace Pazzini non ci serve Giovinco? Rimane impercorribile»

PIEDI PER TERRA La preoccupazione di Ventura dopo il bel gol al Palermo era che il venezuelano facesse la fine di Bruno Peres, dopo la rete capolavoro nel derby sotto tono nella gara successiva con il Palermo. Ma alla fine Josef è stato più grande dei suoi 21 anni: la sua fame è tanta, come la voglia di giocare la terza gara di fila da titolare ad Empoli, stavolta in coppia con Quagliarella. «Arrivo dalla Svizzera – la spiegazione di Josef – e lì si gioca un calcio molto diverso: qui è più tattico, avevo bisogno di un po’ di tempo per giocare come Miccoli, siamo simili per caratteristiche tecniche e per l’altezza». Ma anche per gli orecchini con diamante all’orecchio... TATUAGGI L’Europa è la dimensione di Martinez: ha giocato 11 partite e segnato un gol tra preliminari ed Europa League con Young Boys e Thun, poi tre con il Toro tra Brommapoikarna e Copenaghen. Nato a Valencia e cresciuto a Caracas, nel club della capitale, acquistato dallo Young Boys in estate per 3 milioni di euro, «el muchachito de Valencia» vanta 15 presenze e 2 gol nella nazionale maggiore, 127 gare da professionista e 27 gol all’attivo. Quando è giù di corda l’attaccante venezuelano rilegge le parole tatuate

DOPO L’EUROPA LEAGUE

INVIATO A COPENAGHEN

L

Il venezuelano Josef Martinez, 21 anni, al Toro dallo Young Boys ANSA

sulla pelle. La religione cattolica su una gamba, «sia fatta la tua volontà», sul braccio una frase in ricordo della nonna, uno slogan di pace di Nelson Mandela. Sempre vicino alle vicende del proprio paese e dei ragazzi delle favelas di Caracas, Martinez, soprannominato in patria «Brigante vinotinto» per il colore della maglia della nazionale, di recente ha realizzato un documentario di 40’

sulla storia della sua vita dal titolo «Combate y victoria», combatti e vinci. «Se ce l’ho fatta io possono farcela anche tanti ragazzi che nel mio Paese devono affrontare mille problemi per sopravvivere». E infatti Martinez, con il papà Alexander e il proprio procuratore Sebastian Cano, si sta adoperando per il recupero dei ragazzi di strada di Caracas. © RIPRODUZIONE RISERVATA

a qualificazione ai sedicesimi di Europa League non cambia i programmi della società: il presidente Urbano Cairo è consapevole della necessità di rinforzare l’organico al mercato di gennaio in due reparti nevralgici: attacco e centrocampo. Davanti c’è bisogno di un bomber affidabile per qualità, condizioni fisiche e gol nei piedi: quello che non sono stati nella prima parte della stagione Larrondo e Barreto, entrambi in partenza. Stesso discorso a centrocampo per Nocerino. Così, di ritorno da Copenaghen, Cairo ha ribadito la necessità più urgente del momento, «guardare alla sfida di lunedì contro l’Empoli. Ci sono molti motivi per essere soddisfatti della qualificazione ai sedicesimi: tra preliminari e qualificazioni è come se avessimo passato quattro turni, ora però bisogna concentrarsi sul campionato. Raddop-

Urbano Cairo, 57 anni ANSA

piando gli impegni abbiamo perso terreno in Serie A: ora vanno recuperate posizioni in classifica». Ventura non ha nascosto l’emergenza con la quale convive dall’inizio della stagione: «Proveremo a fare qualche innesto in squadra, quel paio di operazioni utili senza stravolgere la rosa». In attacco occhi puntati su Pandev e Pinilla, ma a Ventura (come alla Samp) piace Cassano. Giovinco invece, dice ancora Cairo, «non è una pista percorribile: è complicato trattare con un giocatore in scadenza. E poi non è cambiato molto dall’estate scorsa, vuole rimanere alla Juve. Pazzini? Ci serve un attaccante con altre caratteristiche. Cassano? Ottimo giocatore». f.bra. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Nazionali R LA SENTENZA UEFA

LE SCELTE DI DI BIAGIO

Razzi a S.Siro In Croazia stadio chiuso a 8.000 tifosi

Sportiello-Rizzo, prima volta in Under 21 contro la B Italia

● NYON Chiusura parziale dello stadio per un turno alla Croazia mentre per l’Italia, come previsto, solamente una multa: questa la sentenza della Commissione Disciplinare, Etica e di Controllo dell’Uefa (CEDB), che si è pronunciata ieri su quanto accaduto il 16 novembre a San Siro nel corso della sfida fra le nazionali di Conte e Kovac (qualificazioni a Euro 2016). La gara fu sospesa per una decina di minuti per il lancio in campo di razzi e fumogeni, provenienti in particolare dal settore occupato dai tifosi croati, ma poi fu portata regolarmente a termine. L’Italia, che era stata deferita per accensione e lancio di ordigni, è stata punita solo con un’ammenda di 13 mila euro, visto che gli investigatori Uefa avevano escluso da subito responsabilità organizzative della nostra federazione per l’ingresso allo stadio del materiale vietato. La Croazia invece era chiamata a rispondere di comportamenti razzisti, intemperanze dei tifosi e lancio dei petardi e razzi che avevano comportato la sospensione temporanea dela gara: la squadra di Kovac dovrà quindi giocare la prossima gara interna con un settore dello stadio da almeno 8 mila posti senza pubblico. Prevista anche un’ammenda di 80 mila euro: in ogni caso, provvedimenti meno punitivi di quelli temuti dalla federazione croata, che paventava una o due partite da giocare a porte chiuse.

● Prima in Under 21 per Sportiello, Rizzo, Paganini e Verre. Complici i posticipi di A e B, il c.t. Di Biagio fa un po’ di esperimenti per la sfida di martedì contro la B Italia (Trapani, ore 12.30); tra i 18 convocati, torna pure De Col. I CONVOCATI Portieri: Leali (Cesena), Sportiello (Atalanta); Difensori: Antei (Sassuolo), De Col (Spezia), Goldaniga (Perugia), Romagnoli (Samp), Sabelli (Bari); Centrocampisti: Baselli (Atalanta), Cataldi (Lazio), Dezi (Crotone), Molina (Atalanta), Paganini (Frosinone), Rizzo (Samp), Sturaro (Genoa), Verre (Perugia); Attaccanti: Belotti (Palermo), Berardi (Sassuolo), Trotta (Barnsley).

IL CONTE TOUR DALL’EMPOLI ● Il tour di Antonio Conte in visita ai club di Serie A ieri ha fatto tappa a Empoli, dove il c.t. ha incontrato Maurizio Sarri e assistito a un suo allenamento


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Parma, il futuro è lontano da Cassano

1Fantantonio ha già disdetto l’affitto di casa. E Donadoni è a un bivio: se perde con Zeman pronti Ranieri o Zola Andrea Schianchi INVIATO A PARMA

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attesa si riempie di ipotesi e progetti. Sono il segno della speranza che si è diffusa in città da quando si è saputo che il presidente Ghirardi ha venduto la maggioranza delle azioni del Parma. Non ci s’illude, per carità, troppe volte si è rimasti scottati da presunti compratori che non avevano i soldi nemmeno per pagare il conto del ristorante, però si compensa la depressione per il presente (ultimo posto in classifica e tanti debiti) con una visione meno buia per il futuro. Non si conoscono i nomi degli acquirenti, stando al comunicato del Parma dovrebbero essere presentati martedì dopo le firme in uno studio notarile di Brescia, tuttavia si sa che è stata compilata la lista dei membri del nuovo consiglio di amministrazione: tutti professionisti italiani che, in un modo o nell’altro, rappresentano gli investitori stranieri. Se poi questi ultimi siano russo-ciprioti, arabi, cinesi, americani o... marziani, poco importa ai tifosi: ciò che conta è che i capitali, quindi i soldi, siano «tracciabili» e «puliti». E che siano parecchi per poter potenziare la squadra e saldare parte dei debiti. MOSSA Con 5 punti in classifica e la prospettiva di perderne altri due in febbraio per inadempienze amministrative (non sono stati pagati gli sti-

pendi e le tasse a metà novembre), la situazione del Parma è a dir poco drammatica. Soltanto una vittoria contro il Cagliari, domenica al Tardini, e uno scoppiettante mercato di gennaio potrebbero rimettere in carreggiata gli emiliani. È in questa ottica che i futuri proprietari starebbero lavorando. Prima mossa: la conferma di Pietro Leonardi come direttore generale. Non avrà più la carica di amministratore delegato, ma continuerà a essere il referente principale del club. Giovedì Leonardi ha incontrato i

ma anche Torino e Fiorentina sono sulle sue tracce. Al momento ci sono soltanto sussurri, telefonate, parole: mancano le firme che, in questi casi, sono determinanti. Il Parma, in ogni caso, nonostante gli ultimi giorni siano stati dedicati alla trattativa di vendita della società, si sta guardando intorno. Si puntano gli occhi su Gilardino, Bergessio, Diamanti, Giovinco, e si valutano le loro posizioni. A centrocampo, invece, gli osservati speciali sono Gonzalez (Lazio) e Kone (Udinese).

RMartedì i nomi dei

PANCHINA Domanda inevitabile e legittima: se il Parma ha tanti debiti, come può pensare di investire pesantemente nel mercato? La risposta è semplice: i giocatori non verrebbero acquistati a titolo definitivo, ma con la formula del prestito con diritto di riscatto prefissato e vincolato alla permanenza in Serie A. Un modo per non tirare fuori soldi in questo momento delicato e per garantirsi un po’ di ossigeno in vista delle scadenze di febbraio, quando dovranno essere pagati gli stipendi ai tesserati. Chiaro che ci si sta muovendo su un crinale pericoloso e servono le qualità di un grande equilibrista per evitare di cadere. La squadra e Donadoni, intanto, si preparano alla partita della verità. E pare che i nuovi proprietari abbiano messo sotto osservazione anche l’allenatore: se vince, bene; altrimenti sarebbero pronti Ranieri o Zola.

nuovi proprietari, che avrebbero già messo l’allenatore sotto osservazione

rappresentanti del nuovo Parma e ha dato la sua disponibilità. Adesso si ragiona sulle operazioni in entrata e in uscita.

Roberto Donadoni, 51 anni, e Antonio Cassano, 32 anni LAPRESSE

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● I pareggi del Parma, che ha vinto 2 partite e ne ha perse 12. Ultimo con 5 punti, è stato penalizzato (-1) per il mancato pagamento Irpef

1,5

● I milioni di ingaggio annuale di Cassano, che ha un contratto con il Parma fino al 2016. È il giocatore più pagato del club emiliano

PROGRAMMI Se la difesa, con i rientri di Paletta e Cassani dopo i lunghi infortuni, si può considerare a posto, altrettanto non si può dire per l’attacco e il centrocampo. Servono due elementi per ogni reparto, anche perché il Parma quasi certamente perderà Antonio Cassano. Fantantonio ha già disdetto il contratto d’affitto della casa sul Lungoparma e sta preparando le valigie. Il suo obiettivo è tornare alla Samp,

RADIO UFFICIALE

radioitalia.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I due ex si scaldano

CLAUDIO RANIERI ● A Parma nel 2007 Il tecnico romano, licenziato dalla Grecia dopo 4 partite di qualificazione a Euro 2016, ha allenato il Parma nel 2007

GIANFRANCO ZOLA ● L’idolo gialloblù L’ultima sua panchina è il Watford: a Parma ha giocato dal 1993 al 1996 vincendo Uefa e Supercoppa


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SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Magic +3 R Campionato

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

«Beppe ed Eusebio Il vostro segreto è il mio pressing»

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1Novellino ha allenato Iachini e Di Francesco, tecnici di Palermo e Sassuolo: «Il lavoro degli attaccanti l’hanno imparato da me. La salvezza? Ce la faranno»

GIORNATA

IL PROGRAMMA OGGI SASSUOLO-PALERMO (ORE 18) LAZIO-ATALANTA (ORE 20.45) DOMANI JUVENTUS-SAMPDORIA (ORE 12.30) GENOA-ROMA, PARMACAGLIARI, UDINESE-VERONA (ORE 15) CESENA-FIORENTINA (ORE 18) MILAN-NAPOLI (ORE 20.45) LUNEDÌ EMPOLI-TORINO (ORE 19) CHIEVO-INTER (ORE 21)

CLASSIFICA SQUADRE

PT

JUVENTUS ROMA GENOA SAMPDORIA NAPOLI LAZIO MILAN UDINESE FIORENTINA SASSUOLO PALERMO INTER EMPOLI ATALANTA VERONA CHIEVO TORINO CAGLIARI CESENA PARMA*

35 32 26 25 24 23 21 21 20 19 18 17 15 14 14 13 13 11 8 5

PARTITE

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RETI

G

V

N

P

F

S

14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14

11 10 7 6 6 7 5 6 5 4 4 4 3 3 3 3 3 2 1 2

2 2 5 7 6 2 6 3 5 7 6 5 6 5 5 4 4 5 5 0

1 2 2 1 2 5 3 5 4 3 4 5 5 6 6 7 7 7 8 12

30 27 20 19 26 23 23 17 16 15 17 21 16 8 16 11 10 20 11 16

5 11 12 11 18 17 18 18 11 18 22 21 21 15 25 17 17 26 25 34

* 1 PUNTO DI PENALIZZAZIONE

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

a

16 GIORNATA GIOVEDÌ 18 DICEMBRE CAGLIARI-JUVENTUS (ore 19) NAPOLI-PARMA (ore 21) SABATO 20 DICEMBRE SASSUOLO-CESENA (ore 18) ROMA-MILAN (ore 20.45) DOMENICA 21 DICEMBRE VERONA-CHIEVO (ore 12.30) ATALANTA-PALERMO (ore 15) FIORENTINA-EMPOLI (ore 15) SAMPDORIA-UDINESE (ore 15) TORINO-GENOA (ore 15) INTER-LAZIO (ore 20.45)

MARCATORI 9 RETI Tevez (2, Juventus). 8 RETI Icardi (2, Inter); Callejon (Napoli). 7 RETI Menez (4, Milan); Higuain (1, Napoli); Dybala (1, Palermo); Di Natale (Udinese). 6 RETI Matri (Genoa); Djordjevic (Lazio); Honda (Milan); Ljajic (1, Roma). 5 RETI Osvaldo (Inter); Cassano (1, Parma); Gabbiadini (Sampdoria); Thereau (Udinese).

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Fabrizio Vitale PALERMO

L’

inedito è servito e va in scena in versione doppia. Perché non solo Palermo e Sassuolo non si sono mai affrontate nella loro storia, ma anche Iachini e Di Francesco sono al primo incrocio in carriera. Reduci da strisce positive (8 risultati utili del Sassuolo e 6 del Palermo), oggi proveranno a farsi lo sgambetto sotto lo sguardo curioso di Walter Novellino, il vecchio maestro che li ha allenati e ispirati. I tre si sono anche ritrovati assieme nel 2001 al Piacenza: Novellino allenatore, Iachini vice e Di Francesco giocatore. «Sì, ma durò soltanto due mesi – ricorda Novellino – perché Zamparini mi chiese di liberare Iachini per affidargli la panchina del Venezia. Mi disse: “dammelo che poi ti do un giocatore”. Promessa mai mantenuta, Zamparini è ancora in debito con me, spero che se lo ricordi a gennaio… Scherzi a parte, ero sicuro che sarebbero diventati due tecnici validi, erano entrambi già allenatori in campo. Iachini lo conosco meglio, abbiamo giocato insieme ad Ascoli e poi l’ho allenato a Ravenna e Venezia. Beppe era un predestinato per questo mestiere, chi mi ha sorpreso di più è Eusebio, ha fatto un gran lavoro».

co. Entrambi, però, hanno una cosa in comune e l’hanno presa da me: il pressing degli attaccanti per conquistare palla e ripartire».

BEPPE ERA UN PREDESTINATO ED È SANGUIGNO COME ME WALTER NOVELLINO SU IACHINI

EUSEBIO MI HA SORPRESO, HA FATTO UN GRANDE LAVORO WALTER NOVELLINO SU DI FRANCESCO

Sarà anche la sfida dei giovani talenti, anche se mancherà Berardi, il duello tra Dybala e Zaza si preannuncia interessante. «Giovani sì, ma ormai delle certezze in due contesti ben organizzati. Io ci metterei anche Vazquez, mi ha davvero stupito. Bisogna fare i complimenti a Iachini per come lo ha valorizzato già l’anno scorso in B».

Walter Novellino, 61 anni, con Iachini (50), in alto, e Di Francesco (45)

Palermo e Sassuolo possono andare oltre la salvezza? «Credo di sì, si salveranno tranquillamente e a quel punto potranno fare da guastafeste. La Serie A ormai è un campionato livellato in cui le medio-piccole

Chi vince tra i due? «Voglio bene a entrambi, nessun pronostico. Sarà una gara spettacolare e nessuno dei due si accontenterà».

70. SORRENTINO

12. GONZALEZ

7. LAZAAR

9. DYBALA 83. FLORO FLORES

27. RIGONI 20. VAZQUEZ 89. MORGANELLA

18 PUNTI

19. TAIDER

10. ZAZA 4. MAGNANELLI

17. SANSONE

Due scuole di pensiero differenti, volendo anche agli opposti dal punto di vista tattico. «Iachini è un novelliniano, mentre Di Francesco è uno zemaniano – spiega il tecnico del Modena – . Uno sanguigno come me, l’altro riflessivo. Utilizzano moduli diversi che però rischiano di assomigliarsi, perché il 4-3-3 del Sassuolo è spesso un 4-5-1 che Eusebio è bravo a far funzionare con tre attaccanti che difendono. Beppe ha trovato la quadratura con un 3-5-2 che rende offensivo portando molti uomini all’attac-

PANCHINA 1 Ujkani, 19 Terzi, 23 Feddal, 3 Pisano, 2 Vitiello, 13 Emerson, 21 Quaison, 14 Della Rocca, 8 Barreto, 15 Bolzoni, 10 Joao Silva, 99 Belotti ALLENATORE Iachini BALLOTTAGGI Chochev-Bolzoni 60-40% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI nessuno INDISPONIBILI Daprelà (30 giorni), Ngoyi (da valutare), Makienok (da valutare) ALTRI Fulignati, Milanovic, Bamba, Bentivegna DRITTE SÌ Dybala NO Morganella

3. LONGHI

23. GAZZOLA

28. CANNAVARO

19 PUNTI

7. MISSIROLI 15. ACERBI

PALERMO 3-5-2

MARCHETTI In 7 partite fuori casa l’Atalanta ha fatto 2 gol: porta immacolata?

18. CHOCHEV

25. MARESCA

6. MUNOZ

DAMMI IL 5 LE SICUREZZE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ARBITRO Maresca ASSISTENTI Tonolini-Fiorito IV Tegoni ADD. Di Bello-Minelli PREZZI da 10 a 200 euro TV Sky SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD

OGGI ore 18 4. ANDELKOVIC

possono giocare alla pari anche con le big. Sia Palermo che Sassuolo l’hanno dimostrato e meriterebbero qualche punto in più. Ci faranno divertire entrambe».

STENDARDO L’avvocato, ex della gara, in difesa della Dea

MENEZ Col Napoli è big match, bonus in arrivo?

FERNANDES Gioca vicino a di Di Natale, quasi di punta

DYBALA Il giocatore più «caldo» del campionato

47.CONSIGLI

SASSUOLO 4-3-3 PANCHINA 1 Pomini, 16 Polito, 5 Antei, 13 Ariaudo, 20 Bianco, 26 Terranova, 6 Chibsah, 8 Biondini, 33 Brighi, 14 Pavoletti, 95 Gliozzi, 99 Floccari ALLENATORE Di Francesco BALLOTTAGGI Floro Flores-Floccari 55-45% SQUALIFICATI Vrsaljko (1), Peluso (1), Berardi (1) DIFFIDATI Taider, Vrsaljko, Floro Flores INDISPONIBILI Pegolo (2 mesi), Manfredini (1 mese) DRITTE SÌ Zaza NO Cannavaro

5 DA PAURA IL RISCHIATUTTO

CRAGNO Lo dice la statistica: meglio stare alla larga dai portieri di Zeman

LUCARELLI Contro i sardi, però, in difesa spesso si balla.

MEDEL Per ora ha una media punti da brividi: 5,64

PALOMBO Contro la Juve sofferenza da preventivare

TAVANO Due soli gol in 13 partite: c’è di meglio...


18

Magic +3 R Campionato ARBITRO Rocchi ASSISTENTI Cariolato-Gava IV Longo ADD. Irrati-Pairetto PREZZI da 14 a 120 euro TV SkySport 1 HD, SuperCalcio HD, Calcio 1 HD, Premium Calcio, Calcio HD

OGGI ore 20.45 26. RADU 22. MARCHETTI 27. CANA 19. LULIC

3. DE VRIJ

20. PADOIN 1. BUFFON 5. OGBONNA

7. F. ANDERSON

15. A. GONZALEZ

6. S. MAURI

6. POGBA

19. BONUCCI 26. LICHTSTEINER

24. LEDESMA

8. BASTA

7. D’ALESSANDRO

11. KLOSE 11. MORALEZ

19. DENIS

21. PIRLO

21. SORIANO 10. TEVEZ

14 PUNTI 33. CHERUBIN

10. GOMEZ

LAZIO 4-3-2-1

ARBITRO Peruzzo ASSISTENTI Di Liberatore-Citro IV Ranghetti ADD. Rizzoli-Fabbri PREZZI da 25 a 180 euro TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 2, Calcio 2 HD

26. PASQUALE

11. DOMIZZI

6. ALLAN

27. WIDMER

23. TABANELLI

18. MORAS

14 PUNTI

MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

ABBIATI (MIL) AGAZZI (MIL) AGLIARDI (CES) ANDUJAR (NAP) AVRAMOV (ATA) BARDI (CHI) BASSI (EMP) BENUSSI (VER) BERISHA (LAZ) BERNI (INT) BIGGERI (EMP) BIZZARRI (CHI) BRESSAN (CES) BRKIC (UDI) BUFFON (JUV) CARBONI (CAG) CARRIZO (INT) CASTELLAZZI (TOR) COLOMBO (NAP) CONSIGLI (SAS) CORDAZ (PAR) CRAGNO (CAG) DA COSTA (SAM) DE SANCTIS (ROM) DIEGO LOPEZ (MIL) FREZZOLINI (ATA) FULIGNATI (PAL) GILLET (TOR) GOLLINI (VER) HANDANOVIC (INT) IACOBUCCI (PAR) KARNEZIS (UDI) LAMANNA (GEN) LEALI (CES) LOBONT (ROM) MARCHETTI (LAZ) MASSOLO (SAM) MERET (UDI) MIRANTE (PAR) NETO (FIO) PADELLI (TOR) PERIN (GEN) POLITO (SAS) POMINI (SAS) PUGGIONI (CHI) PUGLIESI (EMP) RAFAEL C.B. (NAP) RAFAEL D.A. (VER) ROMERO S. (SAM) ROSATI (NAP) RUBINHO (JUV) SCUFFET (UDI) SECULIN (CHI) SEPE (EMP) SKORUPSKI (ROM) SOMMARIVA (GEN) SORRENTINO (PAL) SPORTIELLO (ATA) STORARI (JUV) STRAKOSHA (LAZ) TATARUSANU (FIO) UJKANI (PAL) VIVIANO (SAM)

5.93 6.17 6.17 5.75 5.88 6.60 6.35 6.04 5.71 6.12 6.33 6.05 6.75 6.14 5.17 6.46 6.04 6.00 5.59 6.25 5.50 6.68 6.50 5.93 6.12 6.38 6.20 5.75 6.21 6.58 6.00 6.33

5.33 5.00 5.13 2.50 6.00 6.33 5.70 4.57 3.92 5.30 6.25 3.63 4.50 4.86 3.25 5.29 5.58 4.00 3.20 5.07 3.50 6.00 5.29 4.75 5.00 4.90 2.50 4.93 6.36 5.00 6.13

-25 920 1078 1036 411 487 790 427 477 434 823 832 380 -342 1116 1400 685 516 1030 725 979 808 -

55 61 88 84 75 68 68 78 69 73 84 71 73 47 89 94 73 64 33 86 72 73 38

a a S a a a S a a a a a a a S a a a a a a R a S S a a S a a a R a S a S a a S R a R a a a a S a a a a a a R a a S S a a a a a

DIFENSORI GIOCATORE

MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

ACERBI (SAS) AGOSTINI (VER) ALBIOL (NAP) ALONSO (FIO) ANDELKOVIC (PAL) ANDREOLLI (INT)

6.28 5.60 5.54 5.62 5.64 5.75

6.39 5.45 5.50 5.65 5.57 5.75

6.17 5.13 5.33 6.00 5.75 -

7.00 5.50 5.43 6.08 5.50 -

878 382 899 1048 675 -

74 61 75 86 69 -

a S a a a a

17. JOAQUIN 33. M. GOMEZ 8. MARIN

8 PUNTI

14. MATI FERNANDEZ

20. BORJA VALERO

12. SAVIC

ANTEI (SAS) ANTONINI (GEN) ARIAUDO (SAS) ASTORI (ROM) AVELAR (CAG) BAGADUR (FIO) BALZANO (CAG) BALZARETTI (ROM) BAMBA (PAL) BARBA (EMP) BASANTA (FIO) BASTA (LAZ) BELLINI (ATA) BELMONTE (UDI) BENALOUANE (ATA) BENEDETTI (CAG) BIANCHETTI (EMP) BIANCO (SAS) BIAVA (ATA) BIRAGHI (CHI) BOCHNIEWICZ (UDI) BONERA (MIL) BONUCCI (JUV) BOVO (TOR) BRITOS (NAP) BRIVIO (VER) BUBNJIC (UDI) BURDISSO (GEN) CACCIATORE (SAM) CAMPAGNARO (INT) CANA (LAZ) CANNAVARO (SAS) CAPELLI (CES) CAPUANO (CAG) CASTAN (ROM) CAVANDA (LAZ) CEPPITELLI (CAG) CESAR (CHI) CHERUBIN (ATA) COLE (ROM) COSTA (PAR) DAINELLI (CHI) D'AMBROSIO (INT) DANILO (UDI) DARMIAN (TOR) DE CEGLIE (PAR) DE MAIO (GEN) DE VRIJ (LAZ) DEL GROSSO (ATA) DODO' (INT) DOMIZZI (UDI) DONKOR (INT) DRAME' (ATA) EDENILSON (GEN) EDIMAR (CHI) EMANUELSON (ROM) EMERSON (PAL) EVRA (JUV) FARAONI (UDI) FEDDAL (PAL) FELIPE (PAR) FORNASIER (SAM) GABRIEL SILVA (UDI) GAMBERINI (CHI) GASTALDELLO (SAM) GASTON SILVA (TOR) GAZZOLA (SAS) GHOULAM (NAP) GLIK (TOR) GONZALEZ ALE. (VER) GONZALEZ G. (PAL) HEGAZI (FIO) HENRIQUE (NAP) HEURTAUX (UDI) HOLEBAS (ROM) HYSAJ (EMP) IZZO (GEN) JANSSON (TOR) JONATHAN (INT)

5.92 5.92 4.75 6.14 5.77 5.77 5.00 6.12 5.88 5.83 5.00 5.91 6.17 6.00 5.45 5.50 6.32 6.00 5.38 5.62 5.00 5.95 5.93 5.50 5.57 6.07 5.62 6.50 5.50 6.00 5.55 5.94 5.75 5.69 5.56 5.68 5.38 6.11 6.08 5.71 6.09 5.85 5.88 5.57 5.88 5.77 5.90 5.83 6.00 4.90 5.27 6.08 6.20 5.42 5.78 6.04 5.17 6.25 5.17 5.86 6.00 5.68 6.67 6.50 6.25

5.75 6.33 4.50 5.93 6.18 5.73 4.50 6.88 5.75 5.75 5.00 5.91 6.17 5.94 5.15 5.17 6.43 5.75 5.12 5.62 5.00 6.05 5.79 5.25 5.36 5.93 5.46 6.50 5.50 5.58 5.45 5.81 5.75 5.62 5.44 5.55 5.25 6.29 6.31 6.86 5.95 5.69 5.88 5.61 5.62 5.69 5.85 5.83 5.92 4.70 5.32 6.00 6.70 5.33 5.94 6.38 5.17 6.56 5.17 6.11 6.33 5.61 6.67 6.50 6.25

5.50 3.00 5.13 7.17 5.50 5.50 7.50 5.33 6.63 6.67 5.75 6.13 5.17 5.17 6.17 6.00 5.25 5.13 6.00 6.00 5.75 5.75 5.38 5.00 5.50 5.50 5.50 4.17 6.00 6.17 6.25 6.63 5.17 6.13 5.25 6.25 8.00 6.00 7.00 -

5.83 6.67 3.50 5.83 7.40 6.07 9.50 5.25 6.00 5.20 7.50 5.88 4.90 6.50 7.00 4.50 5.13 5.63 5.75 5.17 5.25 4.67 5.75 5.83 6.50 5.50 6.25 5.50 5.80 5.90 4.75 5.63 5.40 5.00 6.71 6.08 7.60 5.92 6.00 5.75 5.43 6.17 5.71 5.80 5.75 6.17 5.25 5.67 6.00 6.50 5.33 5.75 6.17 5.00 7.00 6.36 5.50 5.64 7.00 6.00

164 734 389 806 552 993 663 170 600 490 99 742 1231 242 612 221 329 603 814 217 -79 185 545 750 576 721 414 610 -133 791 742 -470 637 894 515 727 280 655 378 314 931 145 685 869 1117 738 432 833 398 748 1189 738 632 -

48 67 73 70 79 80 63 44 54 73 87 74 40 76 71 59 75 73 80 61 68 63 74 81 79 55 74 84 75 61 68 78 48 56 79 56 45 80 80 76 79 83 79 -

S S a a S a R a a S a R a a R a a a S S a a a a R S a a S a R a S a a a R R a a a a R R S S R a R a a a a S a a R a a a S a a a a a a a R R a a R R R R R S a

20 PUNTI

FIORENTINA 3-5-1-1

19. BASANTA

PANCHINA 30 Agliardi, 81 Bressan, 2 Nica, 3 Mazzotta, 17 Magnusson, 4 Valzania, 44 Cazzola, 77 Ze Eduardo, 9 Rodriguez, 11 Brienza, 18 Djuric, 19 Succi ALLENATORE Di Carlo BALLOTTAGGI Tabanelli-Nica 60-40%, Renzetti-Mazzotta 90-10% SQUALIFICATI: Giorgi (1) DIFFIDATI De Feudis e Defrel INDISPONIBILI Perico (7 giorni), Marilungo (30 giorni) ALTRI Coppola, Krajnc, Pulzetti, Garritano DRITTE SÌ Defrel NO Capelli JUAN JESUS (INT) KONKO (LAZ) KOULIBALY (NAP) KRAJNC (CES) LAZAAR (PAL) LICHTSTEINER (JUV) LONGHI (SAS) LUCARELLI (PAR) LUCCHINI (CES) LUNA (VER) MAGNUSSON (CES) MAICON (ROM) MAKSIMOVIC (TOR) MANOLAS (ROM) MARCHESE (GEN) MARIO RUI (EMP) MARQUES (VER) MARTIC (VER) MAZZOTTA (CES) MBAYE (INT) MESBAH (SAM) MESTO (NAP) MEXES (MIL) MILANOVIC MILAN (PAL) MOLINARO (TOR) MONTELEONE (PAL) MORAS (VER) MORETTI (TOR) MORGANELLA (PAL) MOTTA (JUV) MUNOZ (PAL) MURRU (CAG) NAGATOMO (INT) NICA (CES) NOVARETTI (LAZ) OGBONNA (JUV) PALETTA (PAR) PARENTE (GEN) PASQUAL (FIO) PASQUALE (UDI) PEDRO MENDES (PAR) PERES (TOR) PISANO E. (PAL) PISANO F. (CAG) RADU (LAZ) RAMI (MIL) RANOCCHIA (INT) REGINI (SAM) RENZETTI (CES) RICHARDS (FIO) RISPOLI (PAR) RISTOVSKI (PAR) RODRIGUEZ GON. (FIO) RODRIGUEZ GUI. (VER) ROMAGNOLI (SAM) RONCAGLIA (GEN) ROSI (GEN) ROSSETTINI (CAG) RUGANI (EMP) SANTACROCE (PAR) SARDO (CHI) SAVIC (FIO) SCALONI (ATA) SOMMA (ROM) STENDARDO (ATA) TERRANOVA (SAS) TERZI (PAL) TOMOVIC (FIO) TONELLI (EMP) TOROSIDIS (ROM) VIDIC (INT) VITIELLO (PAL) VOLTA (CES) WAGUE (UDI) YANGA MBIWA (ROM) ZACCARDO (MIL) ZAPATA C. (MIL)

2. G. RODRIGUEZ 1. NETO

28. ALONSO

VERONA CESENA 3-5-2 3-5-2

PANCHINA 95 Gollini, 22 Benussi, 71 Martic, 28 Brivio, 16 Luna, 27 Valoti, 97 Checchin, 20 Christodoulopoulos, 93 Fares, 21 J. Gomez, 7 Saviola, 99 Nenè ALLENATORE Mandorlini BALLOTTAGGI Campanharo-Christodoulopoulos 60-40% SQUALIFICATI Marquez (1) DIFFIDATI Agostini, Campanharo, Ionita INDISPONIBILI Sorensen (40 giorni), Obbadi (30), Sala (da val.), Ionita (da val.), Jankovic (da val.) ALTRI Cappelluzzo DRITTE SÌ Toni NO Marques

PORTIERI 6.13 6.33 6.00 3.13 4.38 5.38 3.75 4.50 3.17 6.38 4.38 4.50 5.50 7.00 4.50 3.75 4.75 5.50 4.75 5.50 -

27. ALMEIDA 92. DEFREL

1. RAFAEL

GIOCATORE

4.93 4.83 5.17 3.25 4.38 6.20 6.27 4.92 3.79 5.46 5.07 4.75 4.75 5.29 3.17 5.36 4.46 4.85 2.95 5.39 4.50 6.04 5.50 4.64 4.62 5.62 4.90 4.25 4.61 5.86 5.00 6.00

8. DE FEUDIS

25. MARQUES

2. GU. RODRIGUEZ

PANCHINA 22 Scuffet, 1 Brkic, 14 Belmonte, 18 Bubnjic, 34 Gabriel Silva, 66 Pinzi, 21 Hallberg, 95 Evangelista, 33 Kone, 77 Thereau, 82 Geijo, 9 Muriel ALLENATORE Stramaccioni BALLOTTAGGI Bruno Fernandes-Thereau 70-30% Domizzi-Piris 55-45%, Badu-Kone 60-40% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Badu, Allan, Bruno Fernandes, Pinzi INDISPONIBILI Piris (da valutare) ALTRI Meret, Coda, Wague, Faraoni, Alhassan, Jadson, Zapata DRITTE SÌ DI Natale NO Badu

33. RENZETTI

7. PIZARRO

33. AGOSTINI

UDINESE 3-5-1-1

ARBITRO Orsato ASSISTENTI Meli-Galloni IV Posado ADD. Giacomelli-Ghersini PREZZI da 25 a 120 euro TV Sky SuperCalcio HD, Calcio 2 HD; Premium Calcio 1, Calcio 2 HD

34. CASCIONE

6. LUCCHINI

77. TACHTSIDIS

10. HALLFREDSSON

21 PUNTI

PANCHINA 2 Viviano, 1 Da Costa, 44 Fornasier, 19 Regini, 10 Krsticic, 6 Duncan, 4 De Vitis, 32 Marchionni, 11 Gabbiadini, 18 Bergessio, 27 Djordjevic, 7 Fedato ALLENATORE Mihajlovic BALLOTTAGGI Mesbah-Regini 60-40% SQUALIFICATI De Silvestri (1) DIFFIDATI Romagnoli, Duncan, Silvestre INDISPONIBILI De Silvestri (5 giorni), Silvestre (5), Sansone (5), Wszolek (5). ALTRI Massolo, Djordjevic DRITTE SÌ Eder NO Cacciatore

25. CAPELLI 1. LEALI

40. ALE. GONZALEZ

30. CAMPANHARO 9. TONI

SAMPDORIA 4-3-3

DOMANI ore 18

7. CARBONERO

17. NICO LOPEZ

1. ROMERO

3. MESBAH

14. VOLTA

10. DI NATALE

7. BADU 32. BRUNO FERNANDES

25 PUNTI

PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 33 Evra, 38 Mattiello, 7 Pepe, 37 Pereyra, 12 Giovinco, 11 Coman, 11 Llorente. ALLENATORE Allegri BALLOTTAGGI Padoin-Evra 70-30%, Morata-Llorente 60-40% SQUALIFICATI Chiellini (1) DIFFIDATI Marchisio INDISPONIBILI Barzagli (40 giorni), Caceres (5), Marrone (5), Asamoah (85), Romulo (85). ALTRI Motta DRITTE SÌ Tevez NO Padoin

19. GUILHERME

75. HEURTAUX

5. ROMAGNOLI

28. GASTALDELLO

PANCHINA 1 Avramov, 20 Biava, 5 Scaloni, 6 Bellini, 3 Del Grosso, 8 Migliaccio, 16 Baselli, 95 Grassi, 18 Molina, 25 Spinazzola, 99 Boakye, 9 Bianchi ALLENATORE Colantuono BALLOTTAGGI D’Alessandro-Molina 60-40%, Denis-Bianchi 60-40%, Gomez-Migliaccio 70-30% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Boakye, Cigarini. INDISPONIBILI Estigarribia (5 mesi), Raimondi (5 mesi), Rosseti (15 giorni), Zappacosta (4 giorni) ALTRI Frezzolini DRITTE SÌ Stendardo NO Denis

86. CACCIATORE

14. OBIANG

ATALANTA JUVENTUS 4-4-1-1 4-3-1-2

DOMANI ore 15

31. KARNEZIS 5. DANILO

17. PALOMBO

35 PUNTI

57. SPORTIELLO

93. DRAMÈ

PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 85 Novaretti, 13 Konko, 39 Cavanda, 23 Onazi, 32 Cataldi, 14 Keita, 9 Djordjevic. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI A. Gonzalez-Onazi 60-40 %, Klose-Djordjevic 70-30 %. SQUAL. Parolo (1). DIFFIDATI Biglia, Cavanda, Marchetti, Radu. INDISP. Biglia (2 giorni), Braafheid (2 mesi), Candreva (20 giorni), Ciani (2 mesi), Ederson (1 mese), Gentiletti (4 mesi), Pereirinha (5 giorni). ALTRI Sculli, Tounkara. DRITTE SI’ F. Anderson NO Cana

22. RIZZO

9. OKAKA

23. EDER

2. STENDARDO 17. CARMONA

23 PUNTI

9. MORATA

23. VIDAL

8. MARCHISIO

29. BENALOUANE

21. CIGARINI

ARBITRO Doveri ASSISTENTI Vuoto-Marrazzo IV Faverani ADD. Tagliavento-Mariani PREZZI da 15 a 90 euro TV Sky SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD

DOMANI ore 12.30

5.61 5.00 6.04 5.25 5.83 6.15 6.17 5.25 5.69 5.50 6.29 5.71 6.17 6.12 5.88 5.60 5.50 5.42 5.83 5.67 5.88 5.67 5.79 5.93 5.80 6.11 6.00 5.33 5.00 5.25 6.05 5.50 5.90 5.58 5.57 6.17 5.25 5.25 5.92 5.82 5.81 5.58 6.00 5.83 5.67 4.88 5.73 6.00 6.25 6.00 5.83 5.81 6.21 5.30 5.88 6.04 6.00 6.33 5.67 5.50 5.83 5.92 5.86 5.33 5.50 5.75 5.80 5.75

CENTROCAMPISTI

5.50 5.00 6.08 5.25 5.89 6.58 6.17 5.29 5.65 5.50 6.21 5.75 6.00 6.69 5.96 5.20 5.33 5.42 5.83 5.67 5.50 5.58 5.96 5.93 5.70 6.06 6.00 5.17 3.00 5.00 5.91 5.50 5.90 5.42 5.43 6.38 4.75 5.19 5.75 6.05 5.92 5.42 5.91 5.67 5.83 4.88 5.54 6.00 6.56 5.65 5.83 5.65 6.64 5.30 5.75 6.14 5.50 6.67 5.67 5.33 6.06 6.54 6.14 5.22 5.50 5.67 5.90 5.44

5.25 5.17 5.75 7.33 5.17 5.88 5.75 5.88 5.67 5.88 5.50 5.33 5.50 6.13 6.00 5.67 6.00 5.50 5.67 6.88 5.33 6.00 6.00 6.25 5.33 5.00 6.50 5.75 6.13 5.75 7.38 5.25 6.00 7.25 5.00 6.50 7.50 5.25 5.50 -

5.29 5.00 5.71 5.00 5.75 7.17 6.00 5.67 6.00 5.67 5.67 5.80 6.10 6.00 5.75 5.17 5.33 6.00 5.88 5.75 5.00 6.57 5.67 5.80 6.10 6.00 5.50 3.00 4.00 6.25 5.67 5.50 5.63 6.90 5.50 5.13 6.00 5.70 5.86 5.13 6.30 5.67 6.17 4.50 5.36 5.88 6.33 5.50 5.86 6.21 5.50 6.00 6.36 5.50 6.50 5.33 5.67 6.00 6.75 5.38 5.00 5.50 5.86 5.63 5.70

811 790 620 1284 325 508 172 784 846 708 493 851 229 259 647 966 160 690 719 528 727 674 -114 557 210 361 188 888 369 243 954 804 864 625 539 92 617 1222 980 644 985 1095 706 1081 448 192 857 236 954 833 398 1212 843 778 186 485 1185 756

PANCHINA 12 Tatarusanu, 55 Hegazi, 4 Richards, 40 Tomovic, 23 Pasqual, 25 Brillante, 32 Lazzari, 5 Badelj, 10 Aquilani, 16 Kurtic, 6 Vargas, 72 Ilicic ALLENATORE Montella BALLOTTAGGI Marin-Ilicic-Aquilani 40-30-30% SQUALIFICATI Cuadrado (1) DIFF. Pizarro, Savic, Alonso INDISPONIBILI Rossi (80 giorni), Bernardeschi (80 giorni), Lupatelli (90 giorni), Babacar (15 giorni) ALTRI Lezzerini, Iakovenko, El Hamdaoui, Octavio, Bagadur DRITTE SÌ Marin NO Basanta 76 74 69 88 62 65 73 79 73 71 81 48 58 58 49 64 70 78 67 72 75 73 70 70 61 85 67 86 74 80 46 68 59 88 50 82 78 89 63 84 72 68 50 73 90 76 75 63 79 72

a a S S S a a S a a a a a a S a a a S a a a a a R a S a S a S S a a a R a a R R R S a a a a a a R S S a R R R a a R R a a a a a a R a a R a a a R a R a R

GIOCATORE

MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

ACQUAH (PAR) 5.50 ALHASSAN (UDI) ALLAN (UDI) 5.96 ANTONELLI (GEN) 6.19 AQUILANI (FIO) 5.96 ARMERO (MIL) 5.67 BADELJ (FIO) 5.17 BADU (UDI) 6.00 BARELLA (CAG) BARRETO E. (PAL) 6.27 BASELLI (ATA) 6.06 BELLOMO (CHI) 5.83 BERTOLACCI (GEN) 6.23 BIDAOUI (PAR) BIONDINI (SAS) 5.75 BIRSA (CHI) 6.00 BOLZONI (PAL) 5.78 BONAVENTURA (MIL) 6.15 BORJA VALERO (FIO) 6.04 BRIENZA (CES) 5.89 BRIGHI (SAS) 5.62 BRILLANTE (FIO) 4.50 CAIO RANGEL (CAG) 6.50 CAMPANHARO (VER) 5.95 CAPELLO (CAG) 5.30 CARBONERO (CES) CARMONA (ATA) 5.79 CASCIONE (CES) 6.12 CATALDI (LAZ) CAZZOLA (CES) CHIBSAH (SAS) 6.00 CHOCHEV (PAL) 5.75 CHRISTODOULOPOULOS (VER) 5.78 CIGARINI (ATA) 6.00 COFIE (CHI) 5.78 COMAN (JUV) 6.38 CONTI (CAG) 5.83 COPPOLA (CES) 5.40 COSSU (CAG) 6.04 CRISETIG (CAG) 5.92 CROCE (EMP) 6.14 D'ALESSANDRO (ATA) 5.88 DAVID LOPEZ (NAP) 6.09 DE FEUDIS (CES) 5.75 DE GUZMAN (NAP) 5.94 DE JONG (MIL) 5.82 DE ROSSI (ROM) 6.00 DE VITIS (SAM) DELLA ROCCA (PAL) DESSENA (CAG) 6.11 DONSAH (CAG) 6.12 DUNCAN (SAM) 5.70 EKDAL (CAG) 6.07 EL KADDOURI (TOR) 5.75 ESSIEN (MIL) 5.58 EVANGELISTA (UDI) 5.25 FARNERUD (TOR) 5.60 FELIPE ANDERSON (LAZ) 5.85 FERNANDES (UDI) 5.85 FERNANDEZ M. (FIO) 6.56 FETFATZIDIS (GEN) 6.50 FLORENZI (ROM) 6.19 GALLOPPA (PAR) 5.86 GARGANO (NAP) 6.33 GAZZI (TOR) 6.00 GOMEZ (ATA) 5.50 GONZALEZ ALV. (LAZ) 5.50 GRASSI (ATA) 6.00 GRECO (GEN) 6.00 GUARIN (INT) 6.06 GUILHERME (UDI) 5.71 HALLBERG (UDI) HALLFREDSSON (VER) 5.85 HAMSIK (NAP) 5.67 HETEMAJ (CHI) 5.96 HONDA (MIL) 6.07 IAGO (GEN) 5.94

5.21 5.86 6.85 5.88 5.67 5.17 5.96 6.68 6.00 6.17 6.46 5.75 6.04 5.72 6.54 6.38 5.94 5.50 4.50 6.50 5.80 5.10 5.54 5.96 6.00 5.50 5.89 5.86 5.72 6.62 5.56 5.20 6.19 5.75 6.25 5.81 6.09 5.60 7.06 6.05 6.10 6.06 6.12 5.40 6.86 5.50 5.42 5.25 6.20 6.10 6.19 7.17 6.50 6.73 5.79 6.33 5.85 5.50 5.50 6.00 5.70 7.06 5.64 5.95 6.33 5.85 7.46 6.19

4.50 5.38 9.00 5.50 5.50 5.75 7.33 5.75 6.75 6.75 6.25 6.13 6.38 5.00 6.00 5.63 5.00 5.50 4.75 5.50 6.13 6.50 7.00 5.17 5.00 5.63 5.67 6.13 6.00 5.88 5.25 8.33 5.50 5.38 6.00 5.17 5.75 6.25 5.00 5.00 7.00 6.75 8.25 6.50 5.33 5.83 5.33 5.75 5.83 5.75 5.83 5.25 5.50 5.50 6.17

5.25 6.36 6.93 5.50 6.00 5.17 6.25 7.08 5.88 6.25 6.67 5.63 6.21 6.00 5.92 6.17 6.10 6.00 4.50 5.67 5.33 5.58 5.79 6.00 6.00 6.20 5.70 5.63 8.00 5.67 5.38 5.92 6.00 5.93 5.50 6.25 5.88 6.88 6.20 5.50 6.40 6.50 5.50 8.29 5.70 5.33 5.00 7.50 5.50 6.08 7.60 6.50 5.75 5.33 6.00 5.75 6.00 5.50 5.67 5.57 6.30 5.50 5.79 6.93 5.70

551 1115 1318 290 837 745 1166 567 330 1081 130 1010 254 945 1008 560 654 425 808 647 626 557 904 1249 97 720 909 379 638 527 882 711 924 804 1050 856 887 460 303 398 828 913 914 373 799 523 1097 529 728 479 646 684 516 718 210 641 1018 833 492 841 1022 545 772

57 80 83 63 74 75 54 76 48 77 56 67 79 56 53 59 54 58 62 66 59 74 52 72 69 77 56 69 61 75 64 62 70 36 78 74 63 64 72 71 85 62 57 65 70 52 65 70 74 55 64 75 60 67

S a a R S S S R a a S a a a R a S a a a a a a a a a R S a a a a R R S S a a S S a R R S a a a a a a a a a a a S a R R a a R a S S a a a a R a a a a a a S


SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ARBITRO Banti ASSISTENTI Costanzo-Preti IV Tasso ADD. Mazzoleni-Russo PREZZI da 25 a 150 euro TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 1, Calcio HD

DOMANI ore 15 13. ANTONELLI 1. PERIN

5. IZZO

4. DE MAIO 14. RONCAGLIA

32. MATRI 24. IAGO

11. DE CEGLIE

16. PJANIC 20. KEITA

27. ARMERO

4. MUNTARI

CAGLIARI 4-3-3 PANCHINA 28 Carboni, 14 Pisano, 3 Murru, 33 Capuano, 24 Benedetti, 12 Capello, 16 Dessena, 30 Donsah, 10 Joao Pedro, 13 Caio Rangel ALLENATORE Zeman BALLOTTAGGI Balzano-Pisano 60-40%; Ceppitelli-Benedetti 70-30%; Crisetig-Dessena 70-30%; Longo-Caio Rangel 70-30% SQUALIFICATI Ibarbo (1) DIFFIDATI Balzano, Farìas INDISPONIBILI Colombi (7 giorni), Sau (10), Eriksson (15) ALTRI Muroni, Giorico, Barella, Loi. DRITTE SÌ Farìas NO Ceppitelli.

ARBITRO Calvarese ASSISTENTI Iori-Dobosz IV Pegorin ADD. Guida-Sacchi PREZZI da 20 a 150 euro TV Sky SuperCalcio HD, Calcio 2 HD; Premium Calcio, Calcio HD

LUNEDÌ ore 19 21. MARIO RUI 33. SEPE 24. RUGANI 11. CROCE 6. VALDIFIORI

23. HYSAJ

7. MACCARONE

18. VERDI

88. VECINO

7. CALLEJON

10. TAVANO 16. MESTO

77. GARGANO

27. CRAGNO

8. AVELAR

26. TONELLI

9. HIGUAIN 17. HAMSIK

28. BONAVENTURA

11 PUNTI

PANCHINA 22 Iacobucci, 1 Cordaz, 4 Mendes, 29 Paletta, 19 Felipe, 20 Bidaoui, 13 Ristovski, 14 Galloppa, 80 Jorquera, 31 Mariga, 10 Belfodil, 9 Pozzi. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Santacroce-Felipe 55-45%, Santacroce-Paletta 55-45%, Lodi-Galloppa 55-45% SQUALIFICATI Gobbi (1) DIFFIDATI Galloppa. INDISPONIBILI Cassani (7 giorni), Coda (60 giorni), Ghezzal e Biabiany (da verificare) ALTRI Sarr, Jeraldino, Lucas. DRITTE SÌ Cassano NO Lodi

92. EL SHAARAWY

7. MENEZ

32. CEPPITELLI

15. ROSSETTINI

ARBITRO Damato ASSISTENTI Crispo-De Luca IV Padovan ADD. Gervasoni-Tommasi PREZZI da 26 a 395 euro TV SkySport 1 HD, SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD

21. BALZANO

20. EKDAL

ROMA PARMA 4-3-3 3-5-2

5. MEXES

18. MONTOLIVO

5. CONTI

5 PUNTI

26. DE SANCTIS

PANCHINA 28 Skorupski, 1 Lobont, 13 Maicon, 3 Cole, 82 Emanuelson, 35 Torosidis, 44 Manolas, 32 Paredes, 6 Strootman, 22 Destro, 7 Iturbe, 9 Borriello ALLENATORE Garcia BALLOTTAGGI Yanga-Mbiwa-Manolas 60-40%, Florenzi-Maicon 65-35%, Totti-Destro 60-40%. SQUALIFICATI De Rossi (1) DIFFIDATI Astori, Pjanic, Nainggolan INDISPONIBILI Casta e Balzaretti (da 3 mesi in su). ALTRI Uçan, Sanabria, Somma DRITTE SÌ Nainggolan NO Astori

34. DE JONG

4. CRISETIG

7 COSSU

32 PUNTI

DOMANI ore 20.45

13. RAMI

17. FARIAS 9. LONGO

25. HOLEBAS

PANCHINA 23 Lamanna, 39 Sommariva, 8 Burdisso, 15 Marchese, 19 Greco, 92 Mussis, 3 Antonini, 87 Rosi, 21 Edenilson, 16 Lestienne, 9 Pinilla, 18 Fetfatzidis ALLENATORE Gasperini BALLOTTAGGI Iago-Lestienne 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI De Maio, Greco, Perotti, Antonelli, Roncaglia INDISPONIBILI Mandragora (30 giorni), Kucka (un giorno). ALTRI Parente, Panico, Santana DRITTE SÌ Perotti NO Rincon

17. PALLADINO

99. CASSANO

33. RISPOLI

24. FLORENZI

2. YANGA-MBIWA

23. ASTORI

23. DIEGO LOPEZ

21. LODI 30. ACQUAH

4. NAINGGOLAN

GENOA 4-3-3

8. MAURI

27. SANTACROCE

27. GERVINHO

8. LJAJIC

15. COSTA

6. LUCARELLI

10. TOTTI

26 PUNTI

25. BONERA

83. MIRANTE

10. PEROTTI

91. BERTOLACCI

88. RINCON

ARBITRO Valeri ASSISTENTI Manganelli-De Pinto IV Nicoletti ADD. Chiffi-Abbattista PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 2 HD

DOMANI ore 15

69. STURARO

19

33. PERES

27. QUAGLIARELLA 20. VIVES

17. MARTINEZ 14. GAZZI

19. MAKSIMOVIC

33. ALBIOL 14. MERTENS

21 PUNTI

8. JORGINHO 26. KOULIBALY

MILAN 4-3-3

5.80 5.70 6.08 5.33 6.10 5.65 5.92 6.59 5.75 5.89 5.50 6.00 5.79 5.75 5.62 5.75 5.00 5.67 5.33 5.33 6.15 5.88 5.00 5.50 6.46 6.00 5.00 6.00 5.82 6.28 5.69 6.07 5.64 6.14 5.92 5.83 5.50 5.95 6.00 5.67 5.00 5.25 6.67 5.67 6.27 5.90 6.00 6.25 6.00 6.27 5.75 6.42 5.79 6.00 6.05 6.32 6.46 5.91 6.00 5.75 5.77 6.00 6.29 6.07 6.00 5.29 5.50 6.08

6.00 5.90 6.67 5.75 6.30 5.45 6.00 6.82 5.65 6.32 5.50 6.00 6.14 5.92 5.50 6.00 4.75 5.67 5.29 5.33 6.58 5.73 4.50 5.50 6.65 6.00 5.00 6.00 6.05 7.56 5.54 7.57 5.68 6.00 6.25 5.67 5.50 6.45 5.88 6.11 5.00 5.25 7.12 6.08 6.42 5.70 6.00 6.42 6.00 6.45 5.50 6.69 5.57 7.00 5.91 6.93 7.17 5.91 6.82 5.75 5.85 6.32 6.29 6.36 6.00 5.29 5.50 5.92

7.25 6.00 6.67 5.17 7.50 5.00 5.25 6.25 6.13 5.50 4.75 5.50 6.00 6.83 5.75 5.38 6.83 5.00 9.13 6.00 6.00 6.25 7.75 7.67 5.50 5.50 6.17 6.38 7.13 5.33 7.17 6.00 8.00 7.75 6.00 5.75 6.88 7.50 6.00 5.67 5.83

6.70 5.50 7.17 6.50 6.67 5.50 6.75 6.25 5.80 6.07 6.25 7.00 6.00 5.75 6.50 5.00 5.75 5.50 5.25 6.00 5.67 4.50 7.00 5.75 5.83 9.50 5.42 7.79 5.67 5.88 6.00 5.75 5.80 5.83 6.70 5.00 4.83 6.75 6.25 6.67 5.75 6.50 6.21 6.30 6.57 5.75 7.33 5.70 6.42 6.10 5.90 6.86 5.50 5.21 6.25 6.38 6.25 6.00 5.13 5.60

529 698 784 435 1106 764 745 364 878 228 247 210 1143 317 303 656 122 764 1154 915 819 331 467 504 710 901 1290 847 488 1113 1200 308 1114 685 223 1006 436 793 759 1044 807 274 1520 371 1145 921 1696 1295 269 515 537 1177 1018 671 466 955

72 65 74 68 82 63 53 65 65 67 37 66 73 59 59 70 67 70 64 59 76 66 78 66 53 67 66 63 71 61 45 56 50 65 84 67 73 76 82 75 55 71 78 71 56 44 64 47

S R a a S a a a S S a a a a S a a a a a a S a a a a a S a a a a a R a a R a a a R R a a a a S a a a a S a a a a S R R a S R a a S S a R a a a a a a a S S a a

15 PUNTI

8. FARNERUD

1. RAFAEL

PANCHINA 45 Andujar, 15 Colombo, 4 Henrique, 5 Britos, 96 Luperto, 88 Inler, 22 Radosevic, 19 Lopez, 6 De Guzman, 91 Zapata ALLENATORE Benitez BALLOTTAGGI Jorginho-Inler 60-40%, Gargano-Lopez 60-40%, Hamsik-De Guzman 60-40%, Mesto-Henrique 60-40% SQUALIFICATI Maggio DIFFIDATI Koulibaly, Albiol INDISPONIBILI Zuniga (4 settimane), Insigne (5 mesi), Michu (6 settimane) ALTRI Rosati, Palma DRITTE SÌ Higuain NO Mesto SPINAZZOLA (ATA) STROOTMAN (ROM) STURARO (GEN) TABANELLI (CES) TACHTSIDIS (VER) TAIDER (SAS) UCAN (ROM) VALDIFIORI (EMP) VALOTI (VER) VALZANIA (CES) VARGAS J. (FIO) VAZQUEZ (PAL) VECINO (EMP) VERDI (EMP) VIDAL (JUV) VIVES (TOR) WIDMER (UDI) YABRE (CES) ZAPATA A. (UDI) ZE' EDUARDO (CES) ZIELINSKI (EMP)

4.00 6.19 5.50 5.88 6.15 6.19 5.62 6.15 6.11 6.05 6.17 5.69 5.81 5.17 5.90

4.00 5.81 5.50 6.27 6.80 6.38 5.62 6.46 6.29 6.27 7.28 5.69 6.19 5.17 5.90

5.25 5.50 7.00 6.63 4.33 7.63 7.50 7.50 5.50 6.00 6.00

5.75 5.50 5.75 7.10 6.50 5.63 5.86 5.86 6.00 10.50 5.50 6.36 5.00 6.00

331 375 391 743 691 1129 -87 432 1199 1308 983 1065 549 332 123 318

60 57 63 83 69 86 81 76 66 67 67

a R S S S S a a R a a a a R S R S a a a S

ATTACCANTI GIOCATORE

MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

AGUIRRE (EMP) AMAURI (TOR) BARRETO P. (TOR) BELFODIL (PAR) BELOTTI (PAL) BENTIVEGNA (PAL) BERGESSIO (SAM) BIANCHI (ATA) BOAKYE (ATA) BONAZZOLI (INT) BORRIELLO (ROM) BOTTA (CHI) CALLEJON (NAP) CAPPELLUZZO (VER) CASSANO (PAR) CODA M. (PAR) DEFREL (CES) DENIS (ATA) DESTRO (ROM) DI NATALE (UDI) DJORDJEVIC (LAZ) DJORDJEVIC L. (SAM) DJURIC (CES) DYBALA (PAL) EDER (SAM) EL HAMDAOUI (FIO) EL SHAARAWY (MIL) FARES (VER) FARIAS (CAG) FEDATO (SAM) FLOCCARI (SAS) FLORO FLORES (SAS) GABBIADINI (SAM) GARRITANO (CES) GEIJO (UDI) GERVINHO (ROM) GIOVINCO (JUV) GLIOZZI (SAS) GOMEZ M. (FIO) GOMEZ T. (VER) HIGUAIN (NAP) HUGO ALMEIDA (CES) IAKOVENKO (FIO) ICARDI (INT) ITURBE (ROM) JOAO SILVA (PAL) KEITA B. (LAZ) KLOSE (LAZ) LJAJIC (ROM) LLORENTE (JUV) LOI (CAG) LONGO (CAG)

5.78 5.05 5.79 5.88 5.60 5.55 5.50 6.12 6.07 6.15 6.31 5.77 5.36 5.95 6.35 6.07 5.72 6.43 6.21 6.32 5.68 5.00 5.89 6.07 6.35 6.00 6.55 6.50 5.50 6.00 5.96 5.67 5.92 5.93 5.50 5.75 5.72 6.45 5.81 5.57

5.72 4.95 6.29 5.88 5.60 5.91 5.50 6.12 7.82 7.46 7.12 6.73 5.36 7.00 8.00 7.39 6.11 8.11 7.11 6.77 6.36 5.00 6.56 6.36 7.95 5.83 7.23 6.50 5.81 6.21 7.21 5.83 7.85 6.36 5.00 5.75 6.78 8.45 6.50 5.57

5.00 5.83 6.00 4.50 5.63 6.13 7.13 5.00 5.67 6.83 6.75 6.88 10.13 9.13 7.25 7.88 5.67 7.17 8.33 7.83 6.63 5.50 7.63 5.67 9.33 5.83 5.67 5.50 10.63 7.50 5.33

5.70 5.20 5.79 6.00 5.25 5.92 5.50 6.25 7.71 6.86 7.33 7.00 5.29 5.50 10.00 6.50 5.60 8.29 6.43 6.36 6.75 6.63 6.75 7.67 5.75 6.25 6.75 5.90 6.21 6.21 6.00 5.75 6.83 5.67 7.42 7.88 7.50 5.75

430 178 469 276 455 -120 -89 870 742 784 395 503 694 558 539 1627 1429 977 1255 328 507 1112 49 84 867 540 273 1036 576 854 572 330 196 1616 715 254

60 54 54 54 42 64 69 57 61 51 47 80 59 55 84 61 64 84 47 53 56 59 65 51 67 55 67 51 53 52 77 63 62

a S a a R a a R S S a a a a a S R R R S R a R a R a a a S a a a R a a a S a a S S S a a a a a S R a a S

24. MORETTI

PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 19 Barba, 22 Bianchetti, 5 Moro, 8 Signorelli, 13 Laxalt, 27 Zielinski, 20 Pucciarelli, 9 Mchelidze, 99 Aguirre, 95 Rovini. ALLENATORE Sarri BALLOTTAGGI nessuno SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Vecino, Croce INDISPONIBILI Guarente (da valutare), Laurini (una settimana), Perticone (3-4 giorni) ALTRI Shekiladze, Biggeri, Rovini DRITTE SÌ Verdi NO Tavano

ARBITRO Massa ASSISTENTI Musolino-Schenone IV Barbirati ADD. Cervellera-Candussio PREZZI da 22 a 85 euro TV SkySport 1 HD, SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD

34 BIRAGHI 12. CESAR

23. BIRSA

56. HETEMAJ

6. GAMBERINI 20. SARDO

10. MAXI LOPEZ

13. IZCO

8. RADOVANOVIC

9. ICARDI

69. MEGGIORINI 8. PALACIO

13 PUNTI

13. GUARIN 10. KOVACIC 18. MEDEL

17. KUZMANOVIC

CHIEVO 4-4-2

2. JONATHAN 23. RANOCCHIA

17 PUNTI 5. JUAN JESUS

1. HANDANOVIC

INTER 4-3-1-2

22. DODO'

PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 3 Dainelli, 26 Edimar, 84 Manganì, 14 Cofie, 24 Schelotto, 63 Bellomo, 7 Lazarevic, 31 Pellissier, 43 Paloschi, 19 Botta. ALLENATORE Maran BALLOTTAGGI Maxi Lopez-Paloschi 55-45%, Hetemaj-Cofie 60-40%, Cesar-Dainelli 55-45% SQUALIFICATI Zukanovic (1), Frey (1) DIFFIDATI Hetemaj, Dainelli INDISPONIBILI nessuno ALTRI Puggioni, Kupisz DRITTE SÌ Gamberini NO Maxi Lopez MACCARONE (EMP) MARTINEZ (TOR) MATRI (GEN) MAXI LOPEZ (CHI) MCHEDLIDZE (EMP) MEGGIORINI (CHI) MONCINI (CES) MORATA (JUV) MURIEL (UDI) NENE' (VER) NICO LOPEZ (VER) OKAKA (SAM) OSVALDO (INT) PALACIO (INT) PALLADINO (PAR) PALOSCHI (CHI) PANICO (GEN) PAVOLETTI (SAS) PAZZINI (MIL) PELLISSIER (CHI)

TORINO 3-5-2

PANCHINA 30 Padelli, 13 Castellazzi, 5 Bovo, 18 Jansson, 21 Silva, 3 Molinaro, 6 Perez, 7 El Kaddouri, 22 Amauri ALLENATORE Ventura BALLOTTAGGI nessuno SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Glik, Peres INDISPONIBILI Basha (10 giorni), Benassi (10 giorni), Larrondo (15 giorni), Masiello (20 giorni), Nocerino (25 giorni), Sanchez Miño (5 giorni) ALTRI Barreto DRITTE SÌ Martinez NO Vives

LUNEDÌ ore 21

1. BIZZARRI

13 PUNTI

25. GLIK 1. GILLET

36. DARMIAN

NAPOLI EMPOLI 4-2-3-1 4-3-1-2

31. GHOULAM

PANCHINA 32 Abbiati, 1 Agazzi, 81 Zaccardo, 17 Zapata, 16 Poli, 15 Essien, 8 Saponara, 10 Honda, 9 Torres, 11 Pazzini ALLENATORE Inzaghi BALLOTTAGGI Bonera-Zapata 70-30%, Muntari-Honda 70-30%, Menez-Torres 55-45%. SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI De Jong, Mexes, Rami INDISPONIBILI Abate, Alex, De Sciglio, Albertazzi, Niang, Van Ginkel, Mastour (da valutare) ALTRI nessuno DRITTE SÌ Menez NO Bonera ILICIC (FIO) INLER (NAP) IZCO (CHI) JAADI (UDI) JOAO PEDRO (CAG) JOAQUIN (FIO) JORGINHO (NAP) JORQUERA (PAR) KEITA S. (ROM) KONE (UDI) KOVACIC (INT) KRHIN (INT) KRSTICIC (SAM) KUPISZ (CHI) KURTIC (FIO) KUZMANOVIC (INT) LAXALT (EMP) LAZAREVIC (CHI) LAZZARI (FIO) LEDESMA (LAZ) LESTIENNE (GEN) LODI (PAR) LUCAS SOUZA (PAR) LULIC (LAZ) MAGNANELLI (SAS) MANGANI (CHI) MARCHIONNI (SAM) MARCHISIO (JUV) MARESCA (PAL) MARIGA (PAR) MARIN (FIO) MATTIELLO (JUV) MAURI J. (PAR) MAURI S. (LAZ) MEDEL (INT) MENEZ (MIL) MERTENS (NAP) MIGLIACCIO (ATA) MISSIROLI (SAS) MOLINA (ATA) MONTOLIVO (MIL) MORALEZ (ATA) MORO (EMP) MUNTARI (MIL) MURONI (CAG) MUSSIS (GEN) M'VILA (INT) NAINGGOLAN (ROM) OBI (INT) OBIANG (SAM) OCTAVIO (FIO) ONAZI (LAZ) PADOIN (JUV) PALOMBO (SAM) PAREDES (ROM) PEPE (JUV) PEREYRA (JUV) PEREZ (TOR) PEROTTI (GEN) PINZI (UDI) PIRLO (JUV) PIZARRO (FIO) PJANIC (ROM) POGBA (JUV) POLI (MIL) PUCCIARELLI (EMP) PULZETTI (CES) QUAISON (PAL) RADOSEVIC (NAP) RADOVANOVIC (CHI) RIERA (UDI) RIGONI (PAL) RINCON (GEN) RIZZO (SAM) SANTANA (GEN) SAPONARA (MIL) SCHELOTTO (CHI) SIGNORELLI (EMP) SORIANO (SAM)

24 PUNTI

6.09 5.25 6.12 5.56 5.70 6.06 6.62 5.81 5.60 5.86 6.32 6.00 5.45 5.58 6.04 5.70 5.67 6.25

6.91 6.75 7.58 5.83 5.70 6.50 8.00 5.94 5.50 6.86 6.96 7.94 5.40 6.75 6.81 5.70 5.67 7.75

7.88 6.50 7.33 8.50 7.25 8.00 7.25 6.00 8.00 6.75 8.33

6.92 5.83 5.67 5.67 6.60 7.63 6.38 5.67 6.50 6.50 6.50 5.38 6.63 6.64 5.33 5.50 8.33

1329 414 729 151 213 783 730 455 215 631 1036 367 704 829 627 200 241 674

PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 55 Nagatomo, 6 Andreolli, 14 Campagnaro, 25 Mbaye, 33 D’Ambrosio, 20 Obi, 15 Vidic, 90 M’Vila, 7 Osvaldo. ALLENATORE Mancini BALLOTTAGGI Palacio-Osvaldo 60-40%; Jonathan-Nagatomo 55-45%. SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Dodò, Juan Jesus, Ranocchia INDISPONIBILI Hernanes (da valutare) ALTRI Bonazzoli, Puscas, Costa, Dimarco, Yao, Donkor, Baldini DRITTE SÌ Icardi NO Medel 85 62 56 61 72 65 71 50 59 53 57 59 72 67 42 -

R R S a R R a S R S a a S a R R a a a S

PINILLA (GEN) POZZI (PAR) QUAGLIARELLA (TOR) RODRIGUEZ (CES) ROVINI (EMP) SANABRIA (ROM) SANSONE N. (SAS) SAVIOLA (VER) SERENI (SAS) SHEKILADZE (EMP) SUCCI (CES) TAVANO (EMP) TEVEZ (JUV) THEREAU (UDI) TONI (VER) TORRES (MIL) TOTTI (ROM) TOUNKARA (LAZ) ZAPATA D. (NAP) ZAZA (SAS)

5.83 6.32 6.00 6.00 5.50 5.50 5.73 6.85 6.04 6.00 5.39 6.44 6.20 5.78

6.44 7.11 6.71 6.32 5.83 6.75 6.23 9.04 7.15 6.79 5.67 7.22 8.00 6.89

5.00 6.00 6.25 6.88 6.67 9.25 7.50 7.13 5.25 7.75 9.75 7.83

7.30 7.00 7.17 6.00 6.00 9.00 5.75 10.20 6.86 5.57 5.13 6.63 8.00 6.88

477 76 916 303 866 261 688 1250 914 812 302 1114 1035 936

57 71 54 57 70 79 80 61 46 64 73 60

S a R S a a a a a a a R S R R S R a a R

Che cosa sono i primi due numeri?La media voto, poi la Magic media. Quella del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o in trasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in base a decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anche della rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana.


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Calcio R

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA TENDENZA

CONTENUTO PREMIUM

Gioventù rubata

ce Borini (prima tappa dal Bologna al Chelsea, oggi al Liverpool), Mannone (dall’Atalanta all’Arsenal) e in parte Gollini, portiere del ‘95 ora al Verona, che nel 2012 lasciò la Fiorentina sempre per lo United, dove invece non lo seguì l’altro talento viola Bernardeschi. Si sono persi negli anni i vari Gallaccio (lasciò la Lazio per il Chelsea nel 2001, ora gioca in Eccellenza laziale). E Zamblera (dall’Atalanta al Newcastle nel 2008, ora alla Grumellese, Eccellenza lombarda). Mentre spera ancora di ritrovarsi Davide Petrucci.

I NOSTRI BABY E LA PREMIER: POCHE GIOIE TANTI DOLORI

Alex Ferguson sa di avere tra le mani una gemma che il 18 ottobre 2005 debutterà in Premier con gol contro il Sunderland. Eppure Rossi non era il talento più luminoso di quel Parma. Il pezzo preer un Giuseppe Rossi che ce l’ha fatta, giato era Arturo Lupoli, il suo gemello del gol, tanti altri potenziali campioni si sono autore di 44 reti nell’anno degli Allievi Nazionali. persi. La fuga di giovani stelle all’estero Alla fine uno scelse lo United, l’altro l’Arsenal. A è diventata quasi una prassi nel nuovo Londra Lupoli fu accolto come una star. Il primo millennio. Sarà perché fino alla fine giorno Wenger lo accompagnò personalmente a degli Anni 90 era l’Italia la patria del calcio, con visitare il centro sportivo: prima lo spogliatoio le nostre big che dominavano nelle Coppe euro- dell’Academy (la nostra Primavera), poi quello pee. Società sane, ricche, con vivai d’eccellenza. della squadra riserve e infine quello della prima Il forte interesse di Southampton e Psv verso il squadra, come a dire: «Ragazzo, questo sarà il giovanissimo centravanti della Roma e dell’Italia tuo percorso...». Poi il pranzo con la famiglia nel Under 17 Gianluca Scamacca, fa tornare di attua- tavolo accanto ai re dei Gunners. Sì perché i prilità una questione mai risolta. Il ragazzo domani mi a incrociare il giovane Lupoli furono Henry, Pires e Vieira. Henry rimase così avrebbe il derby Allievi contro la impressionato da Lupoli da dichiaLazio, ma in settimana si è allenato rare poi in un’intervista che «quel IL NUMERO poco, per una febbre che lascia ragazzino italiano ricorda Paolo spazio a qualche sospetto: in tanti Rossi». Erano i tempi in cui Lupoli a Trigoria lo danno già per perso, segnava e cresceva nella squadra con la testa altrove. Passato il derriserve, dove faceva coppia con by ci sarà la sosta, poi il suo comBendtner. Oggi, causa infortuni, pleanno, il primo gennaio, e da sfortune e forse anche una fame di quel giorno avrà l’età per firmare le gare in Premier un contratto da professionista: con di Giuseppe Rossi con successo che ha perso troppo presto, Lupoli è al Varese in Serie B. la Roma, o più probabilmente con qualche altro club. Perché all’este- il Manchester United: ALLA CORTE DI CR7 Tra i casi più ro sanno muoversi in anticipo, in- segnò solo al debutto eclatanti c’è quello di Federico dividuare l’obiettivo, e poi corteg- contro il Sunderland Macheda. Era l’estate 2007, Magiare giocatore e famiglia. Il resto lo fanno le strutture, il prestigio, e stipendi più cheda quasi 16enne viene convocato per il ritiro della prima squadra. La Lazio dei grandi lo aspetche allettanti. ta, ma lui non si presenta. Perché? C’è lo United COPPIA D’ORO Giuseppe Rossi fu uno dei primi a di Cristiano Ronaldo ad attenderlo, con un consalutare, in cerca di fortuna Oltremanica. Nato tratto da capogiro e un lavoro per papà Pasquale. nel New Jersey da genitori italiani, insieme alla L’esplosione il 5 aprile 2009, col gol capolavoro famiglia tornò in Italia a 12 anni, per iniziare l’av- nel recupero che ribalta l’Aston Villa e lo manda ventura nel Parma. Cinque anni dopo, il Manche- sulle prime pagine di tutti i giornali. Ma col temster United gli offrì il primo contratto da profes- po Macheda è sparito dal giro dei top club, stecsionista. A 17 anni, nell’estate 2004, Pepito sbar- cando nei vari prestiti (tra cui sei mesi alla Samp) ca all’Old Trafford dalla porta principale. Sir e uscendo dal giro azzurro. Ce l’hanno fatta inve-

L’INCHIESTA di VINCENZO D’ANGELO E FRANCESCO ODDI

P

5

Giuseppe Rossi, 27 anni, dal Parma al Manchester United nel 2004, appena 17enne. Fu uno dei primi ad essere scippato dalla Premier AP

CASO PETRUCCI Il suo caso fece scalpore: la Roma sembrava una sorta di isola felice, fino a quando il Manchester United venne a prendersi uno dei migliori talenti degli Allievi di Stramaccioni. Pochi mesi dopo Ferguson lo inserì in lista Uefa per farlo debuttare in Champions, e cominciò il suo calvario, con una pubalgia mal curata, finito con quasi due anni buttati via. «E a settembre ho rescisso con lo United e ho firmato per il Cluj in Romania — racconta Petrucci —. Siamo secondi in campionato, finisse così saremmo in Champions. Anche se la società ha dei problemi finanziari, e gli stipendi arrivano in ritardo. Però ho ricominciato a giocare con continuità: non era facile, sono arrivato a campionato iniziato e la squadra già rodata». Per la scelta di lasciare la Roma nessun rimpianto, neanche pensando che Florenzi e Bertolacci – con lui nei Giovanissimi – sono titolari in A e nel giro azzurro. «Meritano quello che stanno ottenendo. Ma rifarei tutto: è un’esperienza che ti accresce sia come giocatore sia come persona. In Inghilterra non c’è differenza tra ragazzi e giocatori della prima squadra, avevo legato con tanti del gruppo di Ferguson: con Evra, che parlava italiano e mi ha dato una mano all’inizio, con i portoghesi Anderson e Nani. E con Rio Ferdinand: sa consigliarti, scherzare ed essere serissimo quando serve. Gli infortuni hanno rovinato tutto: mi hanno fatto perdere il giro azzurro, avevo fatto tutte le Nazionali giovanili e sono uscito sul più bello, quando gli altri sono arrivati in U21. Io intanto giravo in prestito: il Peterborough, allenato dal figlio di Ferguson, il Charlton, l’Anversa in Belgio. Prestiti di tre o sei mesi, difficile trovare continuità. Ma chi parte difficilmente se ne pente. Macheda, che conoscevo da bambino e che mi aveva consigliato di raggiungerlo al Manchester United, può sembrare che abbia fatto un passo indietro, ma col contratto che ha al Cardiff si è sistemato per la vita». Per l’Italia, però, un rimpianto c’è. «In Inghilterra, quando mi sono fatto male, non ci hanno capito molto: era un problema che potevo risolvere molto prima. Dopo un calvario evitabilissimo, sono tornato a Roma, mi sono fatto curare e ho risolto tutto. Sotto questo aspetto l’Italia resta avanti rispetto a tutti gli altri Paesi. E del resto non escludo in futuro di tornarci: in Romania ho firmato per un anno per poter avere la possibilità di decidere il futuro a giugno — ammette Petrucci —. E se qualcuno avesse un progetto serio, potrei liberarmi anche a gennaio». Dalla chiamata della Premier, al richiamo dell’Italia. E non è certo un caso isolato.

I TOP

FABIO BORINI 23 anni Attaccante del Liverpool

VITO MANNONE 26 anni Portiere del Sunderland

I FLOP

FEDERICO MACHEDA 23 anni Attaccante del Cardiff

FABIO ZAMBLERA 24 anni Attaccante della Grumellese

L’ULTIMO

GIANLUCA SCAMACCA 15 anni, punta degli Allievi della Roma

© RIPRODUZIONE RISERVATA

DA PEPITO ROSSI 17ENNE AL MANCHESTER UNITED FINO A SCAMACCA, IL ROMANISTA CHE A 15 ANNI POTREBBE GIÀ LASCIARE L’ITALIA: VIAGGIO TRA CHI CE L’HA FATTA E CHI ORA GIOCA NEI DILETTANTI


Mondo R Inghilterra

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Mou-Pellegrini, parte la volata La Premier se la giocano loro

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MARIO SCRIVE ALLA F.A.

1José felice per il City che passa in Champions: «Così il campionato si gioca ad armi pari»

Per il Chelsea calendario tosto e gioco essenziale, a Manchester hanno un attacco atomico Stefano Boldrini CORRISPONDENTE DA LONDRA

A

nche a Londra hanno brindato alla qualificazione del Manchester City agli ottavi di Champions. «Meglio così, in campionato ce la giochiamo ad armi pari», le parole di José Mourinho dopo l’impresa della squadra di Manuel Pellegrini. Agli squali, ultima metafora dell’allenatore portoghese, non bisogna concedere vantaggi. In una Premier che dalla stagione 2016-17 vivrà, secondo le indiscrezioni circolate ieri, anche il Friday Night, il duello Chelsea-Manchester City assicura un cartellone pieno fino a maggio. Il terzo incomodo è il Manchester United, reduce da un filotto di 5 successi di fila, che secondo Mou «ha il beneficio di non dover affrontare le coppe europee», tanto per ribadire quanto stia a cuore allo Special One il tema dei doppi, se non tripli, impegni. Ma lo United, oltre al ritardo in classifica, ha altri problemi: un’infermeria sempre affollata. Dal primo giorno di lavoro di Van Gaal, ben 47 infortuni.

Balotelli chiede scusa per evitare la squalifica

LE PRETENDENTI A CONFRONTO Baricentro MEDIO 51,3 metri

Valore di mercato (fonte Transfermarkt)

Età media

Gol fatti

Gol subiti

Giocatore più prolifico

DIEGO COSTA

CORRISPONDENTE DA LONDRA Tiri nello specchio 95 (6,33 a partita) 4

46

18

2

21

29

24

5

5

16

12

2

S 444,75

26,9

milioni di euro (5° al mondo)

anni

34

13

11 gol

CHELSEA MANCHESTER CITY Baricentro MEDIO 52,9 metri

Valore di mercato (fonte Transfermarkt)

Età media

Gol fatti

Gol subiti

Giocatore più prolifico

AGUERO

Tiri nello specchio 89 (5,93 a partita) 11

24

42

13

9

23

36

9

4

10

9

1

441,25

29

milioni di euro (6° al mondo)

anni

32

14

14 gol

INFOGRAFICA GAZZETTA DELLO SPORT - DATI OPTA-TRANSFERMARKT

CALENDARIO Il duello ChelseaCity vivrà un dicembre bollente. In Europa i campionati si fermano, mentre in Inghilterra si gioca senza sosta. Il Chelsea affronterà 7 gare, una in più – i quarti di Coppa di Lega a Derby il 16 dicembre – del City, contro avversari più tosti (West Ham, Southampton e Tottenham), mentre le rivali della banda di Pellegrini soffrono nella zona retrocessione. Non solo: 4 trasferte per i Blues e appena 2 per il City. A pareggiare i conti del calendario, ci pensa l’infortunio di Aguero: il capocannoniere della Premier – 14 gol – rientrerà a fine febbraio. CONFRONTI Il duello è interessante anche dal punto di vista tecnico. I numeri indicano due scuole di pensiero. Il Chelsea sfrutta di più i lanci (56,27 contro 47.93), tira di più in porta (95 a 89), segna di più (34 a 32)

Mario Balotelli, 24 anni AP

Oggi c’è l’Arsenal Domani il big match United-Liverpool ● 16ª GIORNATA Oggi: BurnleySouthampton; Chelsea-Hull; Crystal Palace-Stoke; LeicesterManchester City; SunderlandWest Ham; West Brom-Aston Villa (ore 16); Arsenal-Newcastle (ore 18). Domani: Manchester United-Liverpool (ore 14,30); Swansea-Tottenham (ore 17). Lunedì: Everton-Qpr (ore 21). CLASSIFICA Chelsea 36; Manchester City 33; Manchester United 28; West Ham 27; Southampton 26; Arsenal e Newcastle 23; Swansea 22; Liverpool e Tottenham 21; Aston Villa 19; Everton e Stoke 18; Sunderland 15; Crystal Palace, West Brom e Qpr 14; Hull 13; Burnley 12; Leicester 10.

FRANCIA

e utilizza meno giocatori (20 a 22). Il suo calcio si riassume in una parola: essenziale. Il Manchester City tocca di più il pallone (791,87 a 741,8), tende di più alla verticalizzazione (198,6 a 181,07) e ricorre di più al passaggio (593,33 a 545,4). Una filosofia che si esprime in un concetto: possesso. Mou preferisce la sciabola, Pellegrini il fioretto. UOMINI E GOL Il City è più forte in attacco: il trio Aguero (14), Jovetic (4) e Dzeko (2) ha realizzato 20 gol, mentre Costa (11), Drogba (3) e Remy (2) sono a quota 15. Il Chelsea ha una migliore linea di trequarti: Hazard (5), Oscar (3) e Willian (1), ma il City risponde con un centrocampo più offensivo (Yaya Touré 4 gol e Lampard 3). Fabregas è il re degli assist in Premier: ben 11.

NO MERCATO La sfida riparte oggi. Il City gioca a Leicester, ultima in classifica. Torna Kompany e l’umore generale è alle stelle dopo l’impresa di Roma. Hart e Milner stanno per rinnovare il contratto e un vecchio nemico, l’ex United Paul Scholes, ammette che oggi il club di Mansour ha più fascino dei Red Devils: «I successi e l’inaugurazione della nuova accademia rendono il City più gradito ai giovani». Il Chelsea si consola con un sondaggio, reso noto dal Telegraph: un bambino su cinque crede che Gesù Cristo sia un giocatore dei Blues. Mourinho, che si occupa di cose più terrene, mette invece la parola fine alle voci di mercato: «A gennaio stiamo fermi. Zero operazioni. Torres? Lo abbiamo prestato al Milan per due stagioni e qui ora non torna». © RIPRODUZIONE RISERVATA

CONTRO IL RAZZISMO

Sopra, José Mourinho, 51 anni AFP Sotto, Manuel Pellegrini, 61 GETTY

ignori della corte, mi rimetto alla vostra clemenza. È il senso della scelta di Mario Balotelli: l’attaccante italiano del Liverpool ha infatti accettato il deferimento per il post pubblicato su Instagram lunedì 1 dicembre e in cui, sull’immagine di Super Mario dal titolo «Don’t be racist», scriveva, tra l’altro, «afferra i soldi come un ebreo». Balotelli aveva tempo fino al 15 dicembre per presentare ricorso e chiedere un’audizione, ma ha preferito, su consiglio dei suoi legali e del Liverpool, scrivere una lettera per chiedere nuovamente scusa. I Reds e Mario sperano che la vicenda possa concludersi con una multa. Dovesse scattare anche la squalifica, sarebbe un ulteriore guaio per Balotelli, di nuovo a disposizione di Rodgers dopo aver saltato le ultime sei gare del Liverpool. In questo caso, secondo quanto prescrive il contratto del giocatore, ci sarebbe pure una multa interna. FORSE IN CAMPO Balotelli potrebbe tornare in campo domani, all’Old Trafford, nella sentitissima sfida con il Manchester United. L’allenatore nordirlandese ha ammesso ieri: «Valuteremo le sue condizioni. Negli ultimi allenamenti è andato bene». Lambert, che ha giocato quattro gare di fila, non è al top e Sturridge rientrerà solo a febbraio. bold © RIPRODUZIONE RISERVATA

GERMANIA

Psg verso Guingamp Bielsa nel Principato

Bayern ad Augsburg per il titolo d’inverno

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sg prima, Marsiglia poi. Domani riprende la staffetta per la vetta della Ligue 1. Una sfida tutta in chiave europea. I parigini, reduci dalla sconfitta al Camp Nou (3-1), costata il primo posto del girone, utile in vista degli ottavi di Champions League, giocano infatti sul campo dell’eroico Guingamp, unico club francese sopravvissuto alla fase a gruppi di Europa League. Il Marsiglia di Bielsa, primo, gioca a Monaco che invece si è qualificato da primo al top 16 europeo. Intanto, in difesa del tecnico del Psg Laurent Blanc, criticato da media e direzione, è intervenuto Bernard Laporte, allenatore del Tolone di rugby campione d’Europa, che se l’è presa con il presidente parigino Nasser Al Khelaifi: «È un buffone e non capisce nulla di calcio».

TERZO INCOMODO Nell’anticipo di ieri, intanto, il Lione si è sbarazzato del Caen, ultimo in classifica, consolidando il proprio terzo posto. Mattatore dell’incontro è stato ancora una volta Alexandre Lacazette, autore di una doppietta che gli permette di allungare a quota 15 in testa alla classifica dei marcatori. Alessandro Grandesso © RIPRODUZIONE RISERVATA

18ª GIORNATA Ieri: Lione-Caen 3-0. Oggi: NantesBordeaux; Bastia-Rennes; LorientMetz; Montpellier-Lens; Reims-Evian. Domani: Nizza-St Etienne; GuingampPsg; Lilla-Tolosa; Monaco-Marsiglia. CLASSIFICA Marsiglia 38; Psg 37; Lione 36; St Etienne 32; Bordeaux 31; Rennes 28; Monaco 26; Montpellier e Nantes 24; Reims 22; Nizza 21; Tolosa 20; Metz ed Evian 19; Lilla e Guingamp 18; Lorient 17; Lens 15; Bastia e Caen 14.

Clarence Seedorf riceve la maglietta Respect da Michel Platini KNVB

Seedorf diventa ambasciatore Uefa

C

larence Seedorf è stato nominato ambasciatore globale Uefa per la diversità e il cambiamento. L’ex tecnico del Milan ha ricevuto il riconoscimento ad Amsterdam dal presidente dell’Uefa Michel Platini: «Sono soddisfatto delle campagne condotte finora dall’Uefa contro la discrimina-

zione - ha detto Platini - ma c’è ancora molto lavoro da fare e sono felice di poter contare sul contributo di Seedorf, una leggenda del calcio europeo. «È un onore e un privilegio - ha risposto Seedorf -, sento che possiamo fare grandi passi avanti, per un mondo del calcio più integrato, positivo e tollerante. © RIPRODUZIONE RISERVATA

a vera sorpresa di questa stagione in Bundesliga è l’Augsburg. Il bomber della squadra (5 gol) è un difensore: Paul Verhaegh, olandese classe ‘83 che ha giocato 56’ nell’ottavo di finale contro il Messico ai Mondiali. L’Augsburg viene da 4 vittorie consecutive ed è al terzo. Oggi ospita il Bayern, che qui l’anno scorso vide interrompersi la serie di 53 risultati utili consecutivi in Bundesliga. Allora era già matematicamente campione ma Guardiola ha imparato la lezione e ha fatto riposare i suoi uomini migliori contro il Cska, per poter mettere in campo forze fresche anche perché una vittoria significherebbe il titolo d’inverno. Il Dortmund fa visita all’Hertha: Immobile dovrebbe par-

tire dalla panchina. Il centravanti azzurro è andato ancora in gol in Champions ma in campionato è rimasto spesso a guardare. Alla Bild ha confessato: «Tutti mi dicono che i primi mesi sono difficili, ma sono sicuro che il mio momento arriverà. Non sono uno che cambia squadra ogni sei mesi». Gianluca Spessot © RIPRODUZIONE RISERVATA

15ª GIORNATA Ieri: Hoffenheim-Eintracht 3-2. Oggi: Schalke-Colonia; Augsburg-Bayern; Hertha-Dortmund; Werder-Hannover; Friburgo-Amburgo; Mainz-Stoccarda. Domani: Leverkusen-Borussia Moenc.; Wolfsburg-Paderborn. CLASSIFICA Bayern 36; Wolfsburg 29; Augsburg 24; Leverkusen, Schalke, Borussia Moenc. e Hoffenheim 23; Eintracht 21; Hannover 19; Paderborn 17; Mainz 16; Colonia e Amburgo 15; Dortmund e Hertha 14; Friburgo e Werder 13; Stoccarda 12.


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SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT


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budget superiori (e neppure paragonabili). E’ vero che con 5 soli punti in più sarebbe terzo, ma è anche vero che da qui a Natale dovrà affrontare Napoli e Roma, con il rischio di non riuscire a muovere troppo la classifica.

COMMENTO ONI di UMBERTO ZAPELLONI email: uzapelloni@gazzetta.itt twitter: @uzapelloni

S

e non si trattasse di Silvio Berlusconi, il presidente più vincente del calcio italiano (e non solo), non ci verrebbe neppure voglia di contraddirlo. Invece, quando lo sentiamo dire di essere sicuro che il Milan andrà in Champions League l’anno prossimo, non riusciamo proprio a capire su che cosa basi la sua certezza. Non siamo neppure in periodo pre elettorale... In queste prime 14 giornate il Milan ha ottenuto 21 punti con 5 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte contro Juventus, Palermo e Genoa. Non ha perso soltanto contro squadre fuori portata (Juventus), ma anche contro club che di certo non hanno

Finora i successi societari sono stati superiori a quelli sportivi. I contratti siglati da Barbara Berlusconi sono da squadra di primo livello, cosa che in realtà il Milan degli ultimi anni non è più. Pippo Inzaghi sarà anche bravissimo a fare il fratello maggiore di tutti, ma il materiale a sua disposizione è quello che è. «Coeso, determinato e senza mele marce», certo, ma la mancanza di qualità è lampante. Sfidiamo il presidente Berlusconi a trovare nella rosa del Milan di oggi un campione che avrebbe potuto giocare titolare nei suoi grandi Milan, quelli che hanno conquistato 5 Champions. Non ne vediamo uno. E’ inutile continuare a prendere in giro i tifosi

dipingendo mondi diversi da quelli reali. Il Milan di oggi non solo non è all’altezza di Juventus e Roma, ma rischia pesantemente di perdere anche contro Napoli, Genoa, Sampdoria, Fiorentina... Diciamo che senza qualche ritocchino al mercato di gennaio, difficilmente la Champions potrà essere raggiunta. Certo, il discorso è diverso se il presidente con l’intervento di ieri, nel suo quindicesimo venerdì consecutivo a Milanello, voleva soltanto caricare la squadra, metterla di fronte alle sue responsabilità alla vigilia di una partita fondamentale per la crescita (in classifica e nella convinzione dei propri mezzi). Al Berlusconi motivatore possiamo ancora dare fiducia. Ma ci consenta di non credergli quando parla di un Milan con tutte le carte in regola per andare in Champions. Il tempo delle favole è finito. Anche nello sport. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’incontro al Coni

ASPETTANDO IL RENZI&MALAGÒ SHOW PALAZZO DI VETRO ETRO di RUGGIERO PALOMBO osti in piedi e tutto esaurito lunedì prossimo al Coni, per il Renzi&Malagò show. La verve dialettica dei due e Roma 2024 (Mafia Capitale permettendo) assicurano alla cerimonia della consegna dei Collari d’Oro un successo planetario. Quello che ci vuole alla vigilia di Natale e per riprendersi da un pieno di convegni non propriamente memorabili. Dopo quello-parata sul doping, scavalcato dalle deflagranti carte della Procura di Padova destinate a riservare ancora tante (brutte) sorprese, è toccato giovedì alla «specificità dello sport e la tutela dei vivai nel diritto dell’Unione Europea». Tema ambizioso e da trattare con le pinze, vista la storica idiosincrasia di Bruxelles ad affrontare la questione per quella che realmente è, e cioè che di troppi stranieri e di giochi senza frontiere il calcio ma anche il basket europei finiranno con lo scoppiare. La sensazione complessiva è stata quella di un

pannicello caldo messo al servizio del Governo a ormai pochi giorni dalla fine del semestre europeo targato Italia. Che doveva essere altrimenti utilizzato e che invece sul tema è trascorso senza muovere foglia, salvo, appunto, svegliarsi ma non troppo all’ultimo minuto. Da salvare, in mezzo al festival del superfluo, l’intervento assai aggressivo di Mario Pescante in versione Cio, l’accorata del presidente del basket francese Jean-Pierre Siutat, e la propositività di Michele Uva, il solo a ipotizzare una qualche via d’uscita. Quanto al sottosegretario vigilante sullo sport Graziano Delrio il suo «bisogna fare qualcosa» ci ha ricordato l’intervista rilasciata da allora ministro alla Gazzetta in cui a proposito del Credito Sportivo dichiarava con legittimo orgoglio chiusa la lunga fase commissariale. Era l’estate 2013. Paolo d’Alessio, commissario dell’istituto dal gennaio 2012, è ancora lì. Proprio nelle stesse ore in cui il fiorentino presidente del Consiglio spopolerà al Foro Italico, a Firenze va in onda un’Assemblea della Lega Pro, obiettivo l’approvazione del bilancio, che promette scintille. Macalli vs Gravina&Ghirelli, in estrema sintesi.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2014

CLASSICPICS Sito di foto storiche ● Maratona di Boston 1967 - Gli organizzatori cercano di fermare una donna durante la gara. @History_Pics

Un club, una filosofia

MILAN, DOV’È LA QUALITÀ DA CHAMPIONS?

DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it

ARIANNA FONTANA Azzurra di short track ● Terza ISUWorldCup a #Shanghai. Tutti con me a tifare gli azzurri ABOMBA @AryFonta

MARA MAIONCHI Produttrice discografica ● Magnini, Pellegrini se facciamo staffetta io vi aspetto al bar vicino al traguardo! @maramaionchi

Parola di Berlusconi

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PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

Dai due fronti arrivano segnali diametralmente opposti, che ricordano tanto la contesa elettorale del Coni tra Malagò e Pagnozzi: si tratterà solo di vedere chi tra Macalli, che è certo di «tenere», e Gravina e Ghirelli, che sono sicuri di avere in mano il consenso anche scritto della maggioranza delle società, si rivelerà il Malagò della situazione. Macalli, fumantino presidente in carica, rischia di essere sfiduciato ma a quanto è dato sapere eventuali ribaltoni non avrebbero almeno nell’immediato ripercussioni dalle parti del presidente federale Tavecchio, che a scanso di equivoci diserterà la contesa. Ghirelli, che nel frattempo ha incassato presso la Scuola superiore di Polizia l’immancabile premio e lo ha celebrato illustrando la propria riforma del calcio, ha presentato presso la Procura di Firenze richiesta di reintegro quale direttore generale della Lega Pro, dopo il licenziamento in tronco di fine settembre. Una vicenda in cui ci sono molte cose, anche amministrative, che sembrano non quadrare: per vederci più chiaro ci vorrebbe Palazzi, che da due mesi ha in mano il dossier Ghirelli, e un’inchiesta lampo. È una parola...

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BARÇA, IL GIOCO CONTA SEMPRE MENO MARCA NZA LA DIFFERENZA O di SANTIAGO SEGUROLA

L’

annoso dibattito sullo stile e i risultati è sbarcato laddove meno era atteso: al Camp Nou, il santuario del Barça, il club che meglio ha saputo risolvere l’equazione tra estetica ed efficacia. L’ossessione era di tale portata che la squadra e i suoi ideologi sono stati ripetutamente accusati d’arroganza. Cruijff e Guardiola sono i nomi di maggior spicco, però gente come Xavi ha più volte preso le difese dello stile Barça con un ardore quasi biblico. Nei suoi anni migliori, quelli dedicati da Guardiola alla costruzione della sua magnifica opera, il Barça era una macchina pressoché perfetta. Riuscì a chiudere il cerchio, e lo fece magistralmente, con la massima espressione tecnica, la solidità difensiva – durante l’era Guardiola, il portiere Valdez fu sempre il meno battuto della Liga -, decisioni intelligenti, ambizione, competitività e risultati straordinari. Il Barcellona di Guardiola raggiunse l’apice, ma altre due versioni del Barça sono state eccezionali. La prima fu disegnata da Cruijff 25 anni fa. L’olandese fu il profeta di un modello che cambiò letteralmente la storia del club. Fino ad allora la squadra catalana era stata una grande incompiuta: in materia di risultati era un club perdente, forse il più grande perdente del mondo. Cruijff ha rivoluzionato il Barça e ha lasciato un’eredità che è stata assai ben gestita. Frank Rijkaard ne seguì le orme e tra il 2004 e il 2006 fu alla guida di un Barça magnifico. Ma è con Guardiola che è stato raggiunto, e forse superato, lo zenit. Da quando ha avuto inizio il nuovo secolo, il Real Madrid e il Barcellona hanno ottenuto gli stessi grandi titoli: tre Champions e sei Campionati a testa. Tuttavia, a livello di percezione delle due squadre, il Barça ha ottenuto molto di più: il Barcellona è stato universalmente riconosciuto come il riferimento mondiale del calcio. Era

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la squadra dello stile, della purezza tecnica, dei piccoli calciatori che giocavano come astuti diavoli. In materia di marketing, è stato proprio lo stile il miglior prodotto pubblicitario del Barça. Tale identità si sta perdendo, o forse è già svanita. Mercoledì ha avuto la meglio su un deludente París Saint Germain, squadra di grandi singoli ma ancora acerba: si nota la mancanza di storia e credibilità e i primi a esserne coscienti sono gli stessi giocatori. E ciò nonostante il Psg avrebbe potuto sconfiggere un Barça sfigurato. Luis Enrique ha schierato una squadra senza laterali – Dani Alves era squalificato, Montoya e Douglas non convocati, Jordi Alba e Adriano in panchina -, con tre centrali, Busquets e Mascherano davanti alla difesa, Iniesta avulso dal gioco, e Pedrito inoperante sulla fascia. Si possono riconoscere al Barça due soli meriti: ha vinto la partita, assicurandosi il primo posto nel gruppo, ed è riuscito a disorientare tutti. I giornalisti, i tifosi e lo stesso Psg. A inizio stagione Luis Enrique aveva dichiarato che la sua squadra sarebbe stata imprevedibile. Obiettivo raggiunto. Fino ad oggi non ha schierato per due volte la stessa formazione: ogni settimana propone un nuovo esperimento. Ma il dato più importante, e allarmante, è che il Barça, di questo passo, si sta allontanando sempre più dall’identità che aveva dato al club fama e successi.A salvare la squadra sono state le giocate strepitose dei suoi grandi attaccanti. Ma di ciò si tratta, di giocate, di esplosioni individuali sempre meno legate al gioco collettivo. Il Barcellona comincia ad assomigliare al Luis Enrique giocatore: un eclettico perfetto tanto per lo stile di Javier Clemente quanto per quello del Barça. Giocò nel Real Madrid, poi passò al Barça e divenne un idolo dei tifosi. Un calciatore diretto, pragmatico, senza fronzoli, le cui qualità si avvicinavano più a quelle tradizionali del Real che a quelle del Barcellona. Così era da giocatore e così è da allenatore. Nel frattempo al Camp Nou inizia a diffondersi un’eresia: si celebrano le vittorie ma il gioco conta sempre meno.

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Serie B R L’anticipo della 18a giornata

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Questo Perugia non muore mai Il Trapani si fa rimontare 2 gol 1Siciliani avanti con Vidanov e Basso, poi si scatena Lanzafame: assist e rigore procurato TRAPANI

2

PERUGIA

2

TRAPANI (4-4-2) Gomis 7; Vidanov 6,5, Pagliarulo 6, Terlizzi 6,5, Rizzato 6; Basso 6 (dal 25’ s.t. Aramu 5,5), Ciaramitaro 6,5, Barillà 5,5 (dal 40’ s.t. Citro s.v.), Nadarevic 5,5; Falco 5,5 (dal 10’ s.t. Lombardi 5,5), Abate 6. PANCHINA Marcone, Daì, Zampa, Pastore, Martinelli, Lo Bue. ALLENATORE Boscaglia 6.

PERUGIA (4-3-2-1) Provedel 6; Comotto 6 (dal 1’ s.t. Vinicius 6,5), Goldaniga 6, Giacomazzi 6,5, Crescenzi 6; Fazzi 6 (dal 14’ s.t. Verre 6), Fossati 6, Nicco 6; Parigini 6 (dal 29’ s.t. Perea s.v.), Lanzafame 7; Falcinelli 6,5. PANCHINA Koprivec, Flores, Lo Porto, Rossi, Rabusic. ALLENATORE Camplone 6,5.

ARBITRO Candussio di Cervigano 6. GUARDALINEE Soricaro 6-Bindoni 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Comotto (P), Nadarevic (P), Goldaniga (P) e Aramu (T) per gioco scorretto; Parigini (P) per c.n.r. NOTE paganti 2.842, incasso di 22.305,60 euro; abbonati 2.579, quota di 21.036 euro. Tiri in porta 2-10. Tiri fuori 1-8. In fuorigioco 0-1. Angoli 4-8. Recuperi: p.t. 1‘, s.t. 5‘.

BOLOGNA

CLASSIFICA SQUADRE

PT

CARPI FROSINONE BOLOGNA TRAPANI LIVORNO SPEZIA LANCIANO AVELLINO PERUGIA VICENZA MODENA TERNANA PRO VERCELLI PESCARA CATANIA BRESCIA BARI ENTELLA CROTONE VARESE (-3) CITTADELLA LATINA

33 29 27 27 26 26 25 25 25 23 22 22 21 20 20 19 19 17 17 16 15 15

PARTITE N

RETI

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F

17 17 17 18 17 17 17 17 18 17 16 17 17 17 17 17 17 16 17 17 17 17

9 6 2 31 17 8 5 4 27 14 7 6 4 22 17 7 6 5 31 37 7 5 5 24 17 7 5 5 19 15 5 10 2 25 20 6 7 4 16 16 5 10 3 17 15 6 5 6 16 20 5 7 4 16 12 5 7 5 16 19 6 3 8 20 21 5 5 7 29 25 5 5 7 25 25 4 7 6 18 22 5 4 8 18 24 4 5 7 13 23 4 5 8 19 26 4 7 6 24 30 2 9 6 22 27 2 9 6 13 19

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SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

PROSSIMO TURNO Venerdì 19, ore 20.30 LANCIANO-CARPI ore 19 AVELLINO-BOLOGNA ore 21 Sabato 20, ore 15 BARI-LATINA CATANIA-BRESCIA ENTELLA-LIVORNO FROSINONE-CITTADELLA MODENA-TRAPANI PERUGIA-PESCARA PRO VERCELLI-TERNANA VARESE-CROTONE VICENZA-SPEZIA

CROTONE

(4-3-3)

PRO VERCELLI OGGI ore 15

(4-3-1-2)

FROSINONE

(4-3-3)

PREZZI 10-55 euro

22 SECCO 30 3 23 BALASA DOS SANTOS GIGLI

13 FERRARI

6 DEZI

17 MAIELLO

20 SALZANO

28 CIANO

9 TORREGROSSA

10 DE GIORGIO

OGGI ore 15

(4-4-2) PREZZI 12-65 euro

35 COPPOLA 32 2 20 CECCARELLI OIKONOMOU MAIETTA 14 ZUCULINI

23 BESSA

9 CACIA

3 MORLEO

16 CASARINI

9 D. CIOFANI

26 MASUCCI

8 GUCHER

5 GORI

17 PAGANINI

3 CRIVELLO

6 BLANCHARD

(3-5-2)

OGGI ore 15

PREZZI 5-80 euro

7 ● LANZAFAME

PERUGIA

Gioca una grande partita, non va in gol, ma li propizia entrambi: assist per Goldaniga e rigore procurato, che poi Falcinelli trasforma

CARPI

(4-4-1-1)

MODENA

(4-4-2)

OGGI ore 15

PREZZI 12-42 euro

29 11 BENTIVOGLIO OLIVERA 28 VALOTTI

4 RUSSO

2 ZANON

24 COLY

17 BENALI

CITTADELLA

21 ROMAGNOLI

23 SUAGHER

6 GAGLIOLO

7 CONCAS

17 PORCARI

8 BIANCO

11 DI GAUDIO

23 MOROSINI

20 LOLLO

18 SITUM

(3-4-1-2)

OGGI ore 15

PREZZI 12-45 euro

4 29 27 30 3 ACAMPORA BAKIC CANADJIJA BREZOVEC DE COL 5 20 CECCARELLI DATKOVIC

8 NIZZETTO 33 RUBIN

11 MINESSO

18 CAPUTO

32 GRANOCHE

28 ZOBOLI

8 RIGONI

5 3 PELLIZZER BARRECA 17 16 BUSELLATO BENEDETTI 10 SGRIGNA

7 CORALLI

26 23 SIGNORI SCHIAVONE

1 CHICHIZOLA

25 13 CAPPELLETTI SCAGLIA

10 MBAKOGU

19 BELTRAME

(4-4-2)

BARI 22 VALENTINI

13 STRUNA

33 RAZZITTI

31 PICCOLO

DUE LAMPI La partenza lanciata del Perugia con buone conclusioni di Falcinelli (un paio di volte) e Fazzi trova solo le deviazioni dei difensori e del portiere granata. E come un lampo ad illuminare il Provinciale giunge il gol di Vidanov, che stacca più alto di tutti su angolo di Falco. Ma è solo una parentesi nell’assedio del Perugia che riprende imperterrito ad attaccare, mostrando buone doti di palleggio, ma pessime qualità realizzative. E così si spiega l’esiguo bottino di gol realizzati (15). Ci prova ripetutamente Lanzafame senza fortuna, ma l’occasione più ghiotta la spreca Fazzi che in area sceglie la con-

22 GABRIEL

19 3 6 SESTU ANT. CARACCIOLO DI CESARE

1 ZAPPINO

15 CIONEK

2 CALAPAI

16 FILIPPINI

13 GOZZI

25 DEFENDI 13 LIGI

12 PINSOGLIO

4 ROMIZI 5 DONATI

3 SALVIATO

24 CAMPORESE

22 DONNARUMMA

BRESCIA Momento nero: problemi societari ed emergenza (8 assenti). PANCHINA 12 Minelli, 18 H’Maidat, 20 Gargiulo, 34 Sodinha, 35 Cistana, 36 Rizzola, 4 Ragnoli, 21 Quaggiotto, 7 Corvia. ALLENATORE Iaconi. SQUALIFICATI Lancini e Scaglia. DIFFIDATI Benali, Di Cesare e Lancini.

CARPI Ballottaggio Di Gaudio-Letizia. Poli non recupera, Romagnoli sì. PANCHINA 12 Maurantonio, 4 Sabbione, 3 Letizia, 24 Mbaye, 14 Gatto, 28 Laner, 27 Embalo, 15 Lasagna, 9 Inglese. ALLENATORE Castori. SQUALIFICATI Pasciuti. DIFFIDATI Gagliolo, Mbakogu e Porcari.

CITTADELLA Foscarini ritrova Pellizzer, Sgrigna, Benedetti e Minesso. PANCHINA 1 Pierobon, 29 Amato, 24 Palma, 18 Donazzan, 20 Mancuso, 9 Gerardi, 23 Paolucci, 4 De Leidi. ALL. Foscarini. SQUALIFICATI Pecorini. DIFFIDATI Barreca, Cappelletti, Coralli, Minesso, Pellizzer, Rigoni e Sgrigna.

FROSINONE Sette novità rispetto alla gara con la Ternana: davanti c’è Dionisi. PANCHINA 22 Pigliacelli, 23 Schiavi, 13 M. Ciofani, 14 Musacci, 7 Frara, 20 Gessa, 10 Soddimo, 11 Curiale, 29 Carlini. ALLENATORE Stellone. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Blanchard, Dionisi, Schiavi e Zanon.

SPEZIA Novità sulle corsie: spazio a De Col e Acampora. In attacco torna Situm. PANCHINA 22 Nocchi, 17 Migliore, 25 Milos, 7 Sammarco, 15 Culina, 23 Schiattarella, 9 Giannetti, 14 Cisotti, 21 Ebagua. ALLENATORE Bjelica. SQUALIFICATI Juande e Valentini. DIFFIDATI Bakic, Brezovec e Migliore.

MODENA Un dubbio: 4-4-2 o Granoche unica punta con Salifu a centrocampo. PANCHINA 1 Manfredini, 34 Tonucci, 6 Marzorati, 5 Osuji, 4 Nardini, 10 Luppi 27 Manfrin, 20 Salifu, 9 Ferrari. ALLENATORE Novellino. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Manfrin, Nizzetto, Pinsoglio e Salifu.

BARI Respinto il ricorso per Contini (3 turni di squalifica): Donati in difesa. PANCHINA 1 Guarna, 12 Micai, 23 Sall, 21 Wolski, 14 Minala, 26 Gomelt, 9 De Luca, 20 Stoian, 33 Rozzi. ALL. Nicola. SQUALIFICATI Contini e Sabelli. DIFFIDATI Calderoni, Contini, De Luca, Defendi, Donati, Ligi e Stoian.

ARBITRO Pasqua di Tivoli. GUARDALINEE Tolfo-Caliari. TV Sky Calcio 3 HD.

ARBITRO Baracani di Firenze. GUARDALINEE Raparelli-Oliveri. TV Sky Calcio 7 HD.

ARBITRO Gavillucci di Latina. GUARDALINEE Peretti-De Troia. TV Sky Calcio 6 HD.

ARBITRO La Penna di Roma. GUARDALINEE Santoro-Di Francesco. TV Sky Calcio 9.

ENTELLA

(4-3-2-1)

VICENZA OGGI ore 15

(4-3-3) PREZZI 10-35 euro

1 PARONI 16 5 CESAR RUSSO

2 IACOPONI

3 CECCHINI

23 BOTTA

8 4 TROIANO VOLPE 10 17 MAZZARANI COSTA FERREIRA 18 LITTERI 27 LAVERONE

8 SCAVONE

21 CASTIGLIA

20 MATUTE

8 CINELLI

4 MORETTI

18 SCIACCA

3 14 32 31 D'ELIA GARCIA TENA FIGLIOMENI SAMPIRISI 1 BREMEC

LIVORNO

(4-3-3)

CATANIA

(5-3-2)

OGGI ore 15

PREZZI 9-80 euro

PESCARA AVELLINO

3 GEMITI

8 MOSCATI

27 BIAGIANTI

28 DJOKOVIC

26 SILIGARDI

24 VANTAGGIATO

31 CUTOLO

17 CANI 39 ODJER 6 MARTINHO

17 COSIC 7 POLITANO

20 CHRAPEK

3 8 24 15 ESCALANTE SPOLLI CAPUANO SAURO 1 FRISON

PREZZI 10-55 euro

18 ARESTI 5 15 PESOLI SALAMON 6 APPELT

11 ZAMPANO

8 32 MEMUSHAJ BJARNASON

9 19 MELCHIORRI MANIERO

9 CALAIÒ 10 ROSINA

(4-4-2)

OGGI ore 15

1 MAZZONI 23 4 21 MAICON BERNARDINI GONNELLI

(4-4-2)

9 COMI

TERNANA

(3-5-2)

LANCIANO OGGI ore 15

(4-3-3) PREZZI 7-35 euro

22 BRIGNOLI 6 16 17 MECCARIELLO BASTRINI POPESCU 2 JANSE

GAVAZZI 7

10 VIOLA

CRECCO 26

3 VITALE

9 20 CERAVOLO AVENATTI

10 CASTALDO

9 THIAM

3 ZITO

18 SCHIAVON

21 KONE

8 D'ANGELO

27 CHIOSA

6 FABBRO

5 ELY

19 PISACANE

22 GOMIS

24 DI CECCO

8 10 MONACHELLO PICCOLO 20 PAGHERA

3 2 MAMMARELLA AQUILANTI

17 VASTOLA 5 TROEST

clusione di controbalzo e la palla s’impenna sopra la traversa. Chi sbaglia, paga. Ed ecco il secondo lampo granata: cross di Rizzato, Abate prolunga di testa in area per Basso che conclude al volo imparabilmente. Molto bello. PROTESTE Il Perugia non si perde d’animo e continua a srotolare calcio di buona fattura. Il premio arriva subito: punizione di Lanzafame e Goldaniga di testa infila colpendo all’indietro. Il Trapani non accenna alcuna reazione e si limita a una strenua difesa del vantaggio ormai risicato e sempre più in bilico. Dai e dai, nonostante le parate di Gomis (su Falcinelli) e il salvataggio di Terlizzi, alla fine il pareggio arriva e lo propizia Lanzafame, il migliore in campo: in area Pagliarulo lo atterra e dal dischetto Falcinelli trasforma spiazzando Gomis. L’ultimo brivido arriva per un presunto mani di Lanzafame nella propria area, ma l’uomo della notte in realtà devia la sfera con il petto, salvando un pari giusto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’EX BOMBER

A Livorno c’è il Catania ma ora Protti sta con i rivali Gianni Tacchi

10 8 GALANO SCIAUDONE

BOLOGNA Matuzalem squalificato e Buchel k.o.: in mezzo Bessa e Casarini. PANCHINA 1 Stojanovic, 8 Garics, 13 Abero, 24 Ferrari, 6 Paez, 15 Perez, 10 Giannone, 19 Troianiello, 33 Improta. ALLENATORE Lopez. SQUALIFICATI Matuzalem. DIFFIDATI Abero e Maietta.

19 COCCO

22 RUSSO

(4-3-2-1)

SPEZIA

10 CATELLANI

18 DIONISI

10 GIACOMELLI

2 MARCONI

BRESCIA

18 ACQUAFRESCA

30 DI ROBERTO

26 COLY

U

n mese dopo, la storia si ripete e il Trapani spreca un doppio vantaggio: 2-0, 2-2. Il 16 novembre era toccato al Catania rovinare la festa del Provinciale, stavolta è il Perugia a rimontare fra mille, non giustificate, proteste. Gli umbri incamerano il quinto pareggio di fila e si godono un punto che dopo 45’ sembrava improbabile. Gli ospiti fanno la partita, mentre il Trapani fa 2 tiri in porta e 2 gol. I siciliani, sebbene privi di Mancosu, trovano l’uno-due vincente senza però riuscire a sfruttarlo fino in fon-

21 LARIBI

9 MARCHI

6 MILESI

IL MIGLIORE

1 ARCARI

10 FABIANO

25 SCAGLIA

Francesco Caruso INVIATO A TRAPANI

PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Vidanov (T) al 16’, Basso (T) al 41’ p.t.; Goldaniga (P) al 3’, Falcinelli (P) su rigore al 34’ s.t.

do. Boscaglia deve rinunciare anche al regista, Scozzarella (oltre a Iunco e Feola), ed è proprio in mezzo al campo che la formazione siciliana va in soggezione. Camplone lamenta le defezioni di Del Prete e Taddei, ma non rinuncia a cercare la profondità, che trova a sinistra con Crescenzi e a destra con Comotto (nella ripresa con Vinicius).

18 CONTI

12 NICOLAS

CROTONE Maiello e De Giorgio tornano dopo la squalifica. Difesa confermata. PANCHINA 34 Concetti, 24 Martella, 27 Zampano, 21 Suciu, 15 Sprocati, 29 Oduamadi, 7 Ricci, 18 Padovan, 25 Beleck. ALLENATORE Drago. SQUALIFICATI Minotti. DIFFIDATI Balasa, Modesto e Oduamadi.

ENTELLA Sansovini, non al top, forse in panchina visti i 3 impegni in 7 giorni. PANCHINA 12 Van Der Want, 30 Lewandowski, 31 Camigliano, 24 Belli, 32 Battocchio, 6 Di Tacchio, 9 Sansovini, 27 Malele, 20 Lanini. ALLENATORE Prina. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Cesar, Costa Ferreira e Di Tacchio.

LIVORNO Grande emergenza in difesa. PANCHINA 22 Cipriani, 6 Ricci, 10 Luci, 14 Mosquera, 7 Belingheri, 20 Jelenic, 9 Surraco, 16 Galabinov, 18 Jefferson. ALLENATORE Gautieri. SQUALIFICATI Ceccherini, Emerson e Lambrughi. DIFF. Biagianti, Ceccherini, Lambrughi, Luci, Siligardi e Vantaggiato.

PESCARA Cosic e Zampano non al top: pronto Vitturini, convocato nella B Italia. PANCHINA 12 Aldegani, 37 Vitturini, 21 Bunoza, 13 Zuparic, 24 Selasi, 34 Torreira, 14 Sowe, 25 Pasquato, 26 Da Silva. ALLENATORE Baroni. SQUALIFICATI Lazzari e Pucino. DIFFIDATI Appelt, Cosic e Zuparic.

TERNANA Janse debutta dal 1’ al posto di Fazio, k.o.. Ceravolo favorito su Bojinov. PANCHINA 1 Sala, 4 Valjent, 27 Eramo, 28 Palumbo, 8 Piredda, 11 Falletti, 15 Bojinov, 18 Russini, 19 Diop. ALLENATORE Tesser. SQUALIF. nessuno. DIFFIDATI Avenatti, Falletti, Fazio, Gavazzi e Viola.

PRO VERCELLI Problemi dietro: Bani e Germano out, Coly e Marconi non al top. PANCHINA 1 Anacoura, 29 Ferri, 11 Liviero, 14 Emmanuello, 17 Ardizzone, 7 Statella, 18 Belloni, 23 Ragatzu, 32 Beretta. ALLENATORE Scazzola. SQUALIFICATI Cosenza. DIFF. Belloni, Ferri, Ronaldo e Scavone.

VICENZA In difesa manca anche Camisa. Moretti preferito a Di Gennaro. PANCHINA 22 Vigorito, 5 El Hasni, 6 Alhassan, 16 Gerbaudo, 21 Di Gennaro, 20 Sbrissa, 11 Spiridonovic, 29 Lores, 34 Mancini. ALLENATORE Marino. SQUALIFICATI Brighenti e Gentili. DIFFIDATI Cocco, Ragusa e Sciacca.

CATANIA Out anche Almiron (stirato?). PANCHINA 22 Terracciano, 28 Parisi, 33 Ramos, 16 Garufi, 27 Jankovic, 25 Piermarteri, 40 Berezny, 7 Marcelinho. ALLENATORE Sannino. SQUALIFICATI Leto e Rinaudo. DIFF. Almiron, Calello, Castro, Gyomber, Leto, Martinho, Rosina e Sauro.

AVELLINO K.o. Bittante, Filkor e Regoli. Probabile il passaggio al 4-4-2. PANCHINA 1 Frattali, 17 Vergara, 2 Petricciuolo, 13 Visconti, 4 Arini, 23 Angeli, 15 Soumarè, 7 Pozzebon, 11 Arrighini. ALLENATORE Rastelli. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Arini, D’Angelo e Schiavon.

LANCIANO Aquilanti o Amenta per Ferrario. Dubbi in attacco: Gatto spera. PANCHINA 1 Aridità, 6 Amenta, 21 Nunzella, 25 Bacinovic, 23 Grossi, 29 Agazzi, 7 Turchi, 28 Gatto, 11 Fioretti. ALLENATORE D’Aversa. SQUALIFICATI Ferrario. DIFFIDATI Monachello e Troest.

ARBITRO Abisso di Palermo. GUARDALINEE Gori-Intagliata. TV Sky Calcio 12.

ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore. GUARDALINEE De Meo-Liberti. TV Sky Calcio 10.

ARBITRO Di Paolo di Avezzano. GUARDALINEE Del Giovane-Valeriani. TV Sky Calcio 4 HD.

ARBITRO Saia di Palermo. GUARDALINEE Prenna-Villa. TV Sky Calcio 5 HD.

ARBITRO Pezzuto di Lecce. GUARDALINEE Calò-Bellutti. TV Sky Calcio 11.

C’

è chi ricorda quel ragazzino sbarcato a Livorno nel 1985 e partito 3 stagioni dopo con la voglia di tornare. C’è una città intera ancora emozionata per quel gol a Treviso nel 2002: porta aperta per la Serie B dopo trent’anni e svolta della storia recente amaranto. E ci sono i più giovani, che condividono le sue vecchie imprese sui social. Perché Igor Protti è il campione di tutti i livornesi: 9 stagioni e 2 promozioni (prima in B e poi in A, nel 2004, 55 anni dopo l’ultima volta). Ma oggi non lavora per il Livorno: da 2 anni e mezzo è nella rete di osservatori del Catania, anche se in Sicilia non è mai stato presentato. E la sfida di oggi, per lui, è qualcosa di particolare. IL PARADOSSO Prima di lui c’è stato Armando Picchi, insieme e dopo Cristiano Lucarelli. Ma Protti, per un livornese, è esattamente quello che Riva ha rappresentato per Cagliari: tutto. Ecco perché è incredibile non vederlo dietro una scrivania amaranto. È l’uomo della rinascita dopo oltre mezzo secolo, lo specchio di una città sincera e sanguigna. Che non riesce ad avvicinarsi a un tipo introverso come Gautieri, tra l’altro compagno di Protti a Bari dal ‘93 al ‘96. Oggi l’ex attaccante amaranto non sarà al Picchi, oggi toccherà a Vantaggiato e a Calaiò: gol sicuri, gol diversi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Latina-Varese lunedì alle 20.30 ● La 18a giornata si chiuderà lunedì (20.30) con il posticipo Latina-Varese: arbitrerà Manganiello di Pinerolo. ● ENTELLA BENEFICA Per aiutare gli alluvionati di Chiavari, l’Entella darà all’Anffas locale (la sede è distrutta) il ricavato della vendita dell’agenda 2015 e del libro del centenario.


Serie B R 18a giornata

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Uomini gol e vecchi strateghi Carpi-Modena derby di lusso 1Mbakogu contro

Granoche ma pure Castori-Novellino, gli allenatori più anziani della B

Davide Setti CARPI (MO)

V

enti chilometri e 11 punti di distanza. E’ una geografia calcistica inedita quella che oggi mette di fronte, per la sfida numero 27 della storia, il Carpi capolista e il Modena che insegue i playoff. Mai i biancorossi si erano presentati al cospetto dei «cugini» da primi della classe. Mai i gialloblù si

erano affacciati alla sfida da terza squadra della provincia (in A c’è il Sassuolo che precede tutti). Scenario insolito che accende i toni di una gara ricca di incroci speciali. VECCHI A CHI? Quello più suggestivo lo regalano i due tecnici, Fabrizio Castori e Walter Novellino, i più longevi fra i 22 allenatori di B. Divisi da 13 mesi (Novellino ne ha fatti 61 a giugno, Castori 60 a luglio), hanno saputo restare al passo coi tempi e imprimere nel dna di Carpi e Modena la loro grinta e passione. Insieme mettono sul piatto 13 promozioni ottenute dai dilettanti (Castori ha vinto tutte le categorie minori) fino alla Serie A, conquistata ben 4 volte da Novellino. «Sono felice che io e Walter siamo ancora di moda,

Il nigeriano Jerry Mbakogu, 22 anni, 9 gol con il Carpi LIVERANI

L’uruguaiano Pablo Granoche, 31 anni, 13 gol col Modena LIVERANI

chi non accetta compromessi e lavora con serietà alla fine viene premiato», ha sottolineato Castori nella conferenza pre derby. Poi c’è la sfida dei numeri opposti, che tanto diversi alla fine non sono. Il miglior attacco del campionato, quello del Carpi (31 gol), proverà a bucare la miglior difesa (12 gol subiti dal Modena), anche se ultimamente le differenze si sono assottigliate: nelle ultime 9 gare (6 vittorie e 3 pari) il Carpi ha subito appena 3 gol su azione, mentre l’attacco del Modena ha prodotto ben 14 reti nelle ultime 7 partite, Coppa Italia compresa, e vanta il capocannoniere del campionato, quel Pablo Granoche a segno 13 volte. Proprio l’uruguaiano darà vita alla sfida nella sfida, tutta straniera, con Jerry Mbakogu, che lo insegue fra i marcatori con 9 gol. Entrambi sono rimasti a secco nei due derby della passata stagione, i primi della storia in B, capaci di regalare 9 reti (3-2 per il Carpi a Modena e 2-2 al ritorno). Gli incroci da derby proseguono fra ex veri e mancati: fra i primi c’è Bianco, «cervello» del Carpi, a Modena

25

nel 2009-10, mentre sulla sponda modenese Acosty (sei mesi senza fortuna l’anno scorso a Carpi) è fuori uso e Manfredini (a Carpi in D) è il vice di Pinsoglio; fra i secondi c’è il patron biancorosso Bonacini, che nel 2012 fu a un passo dall’acquisto del Modena, e il carpigiano Luppi, ora in gialloblù, che in estate innescò un piccolo derby di mercato. INCROCI Ma ancora più curioso è il destino incrociato che riguarda gli staff tecnici. Gian Domenico Costi, vice di Castori, è cresciuto nel Modena, ma è l’unico ad aver affiancato Bonacini sin dal 2008 alla Dorando Pietri, prima della fusione col Carpi. L’anno prima chiuse la carriera alla Pavullese a 38 anni, eliminando nei playoff di Eccellenza proprio la Dorando di Bonacini, i cui pali erano difesi da Marco Bizzarri, carpigiano doc e da due stagioni preparatore dei portieri del Modena. Per loro sarà un derby nel derby, come per i 4 mila che in tre giorni hanno esaurito tutti i posti del piccolo Cabassi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lega Pro R Gli anticipi della 17a giornata

Gara show, colpo San Marino Bjelanovic frena il Benevento La Reggiana si mangia le mani Che assist per la Salernitana SAN MARINO-REGGIANA

5-4

MARCATORI La Mantia (SM) al 6’, Alessi (R) al 14’, Coto (SM) al 36’, Ruopolo (R) al 38’, Angiulli (R) al 44’ p.t.; Cruz (SM) al 10’, Sensi (SM) al 14’, Angiulli (R) al 15’, La Mantia (SM) al 24’ s.t. SAN MARINO (4-2-3-1) Vivan 5,5; Bregliano 5,5 (dal 20’ s.t. Palazzi 6), Fogacci 5,5, Ferrero 5,5, Cruz 6; Magnanelli 5,5 (dal 21’ s.t. Demontis 6), Soligo 5,5; Coto 7, Sensi 7,5, Bangoura 6 (dal 1’ st Casolla 5,5); La Mantia 7. (Migani, Paolini, Valeriani, Pesaresi). All. Tazzioli 6. REGGIANA (4-3-3) Feola 5; Andreoni 5,5, Spanò 6, Gueye 6,5 (dal 43’ s.t. Palumbo s.v.), Mignanelli 5,5; Bruccini 6,5, Maltese 6 (dal 31’ s.t. Sinigaglia sv), Angiulli 7,5; Alessi 6,5 (dal 20’ s.t. Tremolada 6), Ruopolo 6,5, Siega 6. (Messina,

GIRONE A TANTI RISCHI PER IL PAVIA A BOLZANO Ore 14.30 SÜDTIROL (4-3-3) Melgrati; Kiem, Tagliani, Mladen, Martin; Furlan, Bertoni, Branca; Fischnaller, Lendric, Cia. (Miori, Ientile, Pacifico, Mazzitelli, Marras, Campo, Chinellato). All. Sormani. PAVIA (4-2-3-1) Facchin; Ghiringhelli, Cristini, Abbate, Sereni; Rosso, Carotti; Cogliati, Cesarini, Corvesi; Soncin. (Volturo, Malomo, Sorbo, Cardin, Sabato, Falconieri, Romanini). All. Maspero. ARBITRO Proietti di Terni (Trovatelli-Berti). Ore 15 RENATE (4-3-3) Cincilla; Bonfanti, Adobati, Riva, Morotti; Muchetti, Chimenti, Mantovani; Cocuzza, Spampatti, Scaccabarozzi. (Steni, Di Gennaro, Mira, Mascheroni, Rovelli, Florian, Iovine). All. Boldini. BASSANO (4-2-3-1) Rossi; Toninelli, Priola, Bizzotto, Semenzato; Cenetti, Proietti; Furlan, Nolè, Iocolano; Pietribiasi. (Grandi, Ingegneri, Stevanin, Davì, Cattaneo, Cortesi, Maistrello). All. Asta. ARBITRO Morreale di Roma (Cecconi-Raspollini). Ore 16 NOVARA (3-5-2) Tozzo; Martinelli, Vicari, Beye; Dickmann, Galassi, Miglietta, Gustavo, Pesce; Gonzalez, Evacuo. (Montipò, Freddi, Bianchi, Buzzegoli, Schiavi, Corazza, Manconi). All. Toscano. PORDENONE (3-5-2) Careri; Fissore, Peccarisi, Rosania; Simoncelli, Maracchi, A. Migliorini, Uliano, Placido; Paladin, Maccan. (Bazzichetto, Capogrosso, Pramparo, Buratto, Conti, Benatti,

Moretti, Ceccarelli, Vernocchi). All. Colombo 6. ARBITRO Capilungo di Lecce 5,5. NOTE spettatori 200 circa, paganti, abbonati e incasso n.c. Ammoniti Ferrero, La Mantia, Magnanelli e Ruopolo. Angoli: 4-1 per la Reggiana.

SAN MARINO Il San Marino torna a vincere dopo 7 k.o. consecutivi e lo fa contro la vicecapolista Reggiana al termine di un festival del gol. Finisce 5-4 per i Titani una gara senza soste, con le difese infreddolite e gli attaccanti dai piedi caldi. Sblocca La Mantia al 6’, anticipando di testa l’uscita di Feola sul cross da destra di Coto. La Reggiana risponde al 14’ con il diagonale di Alessi, tra le proteste di casa per un presunto fuorigioco. Al 38’ è Barbuti). All. Rossitto. ARBITRO Fanton di Lodi (GrazianoZingrillo). Ore 17 REAL VICENZA (3-5-2) Tomei; Beccaro, Solini, Carlini; Lavagnoli, Cristini, Pavan, Malagò, Vannucci; Bruno, Bardelloni. (Ziglioli, Barzan, Chiarello, Caporali, Sandrini, Galuppini, Odogwu). All. Marcolini. MANTOVA (3-4-3) Festa; Trainotti, Marchiori, Scrosta; Zammarini, Di Santantonio, Paro, Pondaco; Boniperti, Said, Caridi. (Paleari, Menini, Todisco, Gonzi, Fortunato, Tomicic, Novothny). All. Juric. ARBITRO Capraro di Cassino (Solazzi-Sechi). Ore 19.30 FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani; Tantardini, Leonarduzzi, Ranellucci, Belfasti; Fabris, Pinardi, Cavion; Bracaletti, Romero, Gulin. (Proietti Gaffi, Carboni, Broli, Cittadino, Zerbo, Di Benedetto, Zamparo). All. Scienza. GIANA (4-3-3) Ghislanzoni; Perico, Bonalumi, Montesano, Solerio; Marotta, Biraghi, Pinto; Rossini, Perna, Spiranelli. (Alvisi, Sosio, Augello, Di Lauri, Crotti, Recino, Sarao). All. Albé. ARBITRO Piscopo di Imperia (Quitadamo-Evoli). DOMANI Ore 11 AlbinoLeffe-Lumezzane: Spinelli di Terni. Ore 14.30 Venezia-Torres: Pietropaolo di Modena. Ore 16 Monza-Arezzo: Colosimo di Torino. Ore 18 Como-Alessandria: Rapuano di Rimini. LUNEDÌ Ore 20.45 Cremonese-Pro Patria: Zanonato di Vicenza. CLASSIFICA Pavia p. 33; Bassano* 32; Novara 31; Alessandria* e Como 29; Real Vicenza 28; Monza* 26; Südtirol 25; Feralpi Salò 24; Arezzo 22; Cremonese e Torres* 20; Venezia e Giana 19; Mantova e Renate 17; Lumezzane 14; Pro Patria (-1) 12; AlbinoLeffe 10; Pordenone 5. (* una gara in meno).

Ruopolo a portare sul 2-1 i granata sfruttando una corta deviazione di Vivan. Ancora Reggiana sul finire di tempo: Angiulli si libera di forza di Ferrero e insacca con un sinistro potente da fuori. Anche la ripresa non è da meno: al 10’ la punizione di Sensi è deviata sul palo, sulla ribattuta Cruz è pronto alla scivolata del 3-3. Al 14’ ancora Sensi con un sinistro a giro riporta in vantaggio il San Marino (4-3), ma alla Reggiana basta un un minuto per pareggiare con un sinistro dal limite di Angiulli. Il definitivo 5-4 è ancora di La Mantia, anticipando di testa Feola. Giorgia Bertozzi

GIRONE B IL PISA CERCA IL RISCATTO CON L’ANCONA

Rachid Arma (Pisa) LAPRESSE Ore 14.30 L’AQUILA (3-4-3) Zandrini; Pomante, Maccarrone, Zaffagnini; Triarico, Corapi, Del Pinto, Pedrelli; Pacilli, Perna, Sandomenico. (Cacchioli, Karkalis, Di Mercurio, De Francesco, Di Lollo, Mancini, Bernasconi). All. Zavettieri. PRO PIACENZA (4-3-3) Alfonso; Rieti, Bini, Silva, Castellana; Marmiroli, Schiavini, Porcino; Matteassi, Speziale, Caboni. (Iali, Ignico, Sane, Mella, Torri, Ravasi, Pasaro). All. Franzini. ARBITRO Mancini di Fermo (LoniCantiani). Ore 15 PRATO (4-3-1-2) Brunelli; Bandini, Bagnai, Dametto, Grifoni; Romanò, Cavagna, Pasa; Fanucchi; Rubino, Bocalon. (Ivusic, Eguelfi, Bengala, Tassi, Gabbianelli, Ogunseye, Fofana). All. Esposito. GROSSETO (3-5-2) Mangiapelo; Mariotti, Morero, Monaco; Formiconi, Okosun, Verna, Lugo, Boron; Giovio, Torromino. (Berardi, Elez, Burzigotti, Albertini, Longo, Massimo, Finazzi). All. Padalino. ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno (Imperiale-Rossi). Ore 16 PISA (3-5-2) Pelagotti; Rozzio, Mandorlini, Sini; Frediani, Morrone, Iori, Misuraca, Costa; Arma, Giovinco. (Moschin, Anichini, D’Angina, Finocchio, Beretta, Nuti,

MESSINA-BENEVENTO 1-1 MARCATORI Scognamiglio (B) al 18’ p.t.; Bjelanovic (M) al 3’ s.t. MESSINA (3-5-2) Iuliano 5,5; De Bode 4,5 (dal 1’ s.t. Cane 6,5), Stefani 5, Altobello 6; Silvestri 5,5, Damonte 5,5, Bucolo 5,5 (dal 44’ s.t. Bortoli s.v.), Izzillo 6 (dal 19’ s.t. Bonanno 5,5), Donnarumma 5,5; Orlando 5,5, Bjelanovic 6,5. (Lagomarsini, Stampa, E. Pepe, Corona). All. Grassadonia 6. BENEVENTO (4-4-2) Pane 5,5; Celjak 6, Lucioni 6, Scognamiglio 6,5, Pezzi 6; Alfageme 5,5, Vitiello 5,5, Agyei 5,5, Campagnacci 6 (dal 30’ s.t. Kanoute s.v.); Marotta 5,5 (dal 36’ s.t. Mazzeo s.v.), Eusepi 6. (Layeni, Frasciello, Bassini, D’Angelo, Allegretti) All. Brini 5,5 ARBITRO Guccini di Albano Laziale 6,5. Stanco). All. Braglia. ANCONA (3-4-3) Aprea; Mallus, Paoli, Maini; Parodi, Sampietro, Di Ceglie, D’Orazio; Bondi, Paponi, Tulli. (Lori, Barilaro, Morbidelli, Cangi, Pizzi, Cognigni, Arcuri). All. Cornacchini. ARBITRO Illuzzi di Molfetta (Semperboni-Bresmes). Ore 17 ASCOLI (4-4-2) Lanni; Avogadri, Pelagatti, Mengoni, Dell’Orco; Mustacchio, Addae, Berrettoni, Chiricò; Altinier, Perez. (Ragni, Cinaglia, Mori, Gualdi, Carpani, Giovannini, Bangal). All. Petrone. SANTARCANGELO (4-3-2-1) Nardi; Tavanti, Polenghi, Olivi, Rossi; Obeng, Bisoli, Torelli; De Respinis, Radoi; Guidone. (Marani, Cola, Salvatori, Palmieri, Argeri, Pedrabissi, Graziani). All. Fraschetti. ARBITRO Boggi di Salerno (ZanellaVettorel). Ore 19.30 GUBBIO (4-3-3) Iannarilli; Luciani, Lasicki, Galuppo, D’Anna; Guerri, Loviso, Castelletto; Mancosu, Regolanti, Marchionni. (Citti, Caldore, Manganelli, Domini, Esposito, Vettraino, Cais). All. Acori. PISTOIESE (3-4-1-2) Olczak; Celiento, Di Bari, Falasco; Calvano, Vassallo, Frascatore; Mungo; Falzerano, Piscitella. (Pazzagli, Pasini, Ciciretti, Saric, Golubovic, Tripoli, Coulibaly). All. Lucarelli. ARBITRO Strippoli di Bari (SpensieriZanardi). DOMANI Ore 12.30 Savona-Forlì: Pillitteri di Palermo. Ore 14.30 Lucchese-Tuttocuoio: Pelagatti di Arezzo. Ore 16 Pontedera-Teramo: Piccinini di Forlì. Ore 18 Spal-Carrarese: Luciano di Lamezia Terme. CLASSIFICA Ascoli p. 31; Reggiana* e L’Aquila 28; Pisa e Teramo 26; Gubbio, Pontedera e Pistoiese 25; Grosseto e Tuttocuoio 24; Ancona 22; Spal 21; Carrarese, Savona e Forlì 19; Lucchese 17; Prato 16; Santarcangelo 12; San Marino* 11; Pro Piacenza (-8) 4. (*una partita in più).

NOTE Spettatori 2.000 circa, abbonati 1.779, incasso e paganti non comunicati. Ammoniti Silvestri, Agyei, Bonanno, Bjelanovic. Angoli 5-9.

MESSINA Alla fine il diverso spessore delle rose non si è rivelato un fattore determinante. Tra Messina e Benevento è un pari logica conseguenza di una partita dai due volti. Nel primo tempo gli ospiti annullano il Messina, i campani attaccano le corsie con costanza e occupano in pianta stabile la metà campo siciliana. Dopo lo squillo di testa di Damonte inizia il tiro al bersaglio verso Iuliano. Alfageme in 1’ spreca due volte. Il gol arriva al 18’: punizio-

GIRONE C REGGINA, C’È IL DEBUTTO DI ALBERTI

Roberto Alberti (Reggina) LAPRESSE Ore 14.30 CASERTANA (4-3-3) Fumagalli; Idda, Mattera, Murolo, Bianco; Marano, Cruciani, Mancosu; Cunzi, Diakite, Mancino. (D’Agostino, D’Alterio, Tito, Carrus, De Marco, Alvino, Alessandro) All. Campilongo. VIGOR LAMEZIA (4-4-2) Rosti; Rapisarda, Kostadinovic, Gattari, Malerba; Puccio, Battaglia, Scarsella, Improta; Montella, Del Sante. (Piacenti, Spirito, Giampà, Rossini, Voltasio, Catalano, Held) All. Erra. ARBITRO Perotti di Legnano (Zancanaro-Zanetti). Ore 15 REGGINA (4-3-1-2) Kovacsik; Di Lorenzo, Camilleri, Crescenzi, Karagounis; Armellino, Dall’Oglio, Salandria; Insigne; Louzada, Viola. (Cetrangolo, Ungaro, Ammirati, Syku, Maimone, Masini, Gjuci). All. Alberti. FOGGIA (4-3-3) Narciso; Loiacono, Potenza, Gigliotti, Agostinone; D’Allocco, Agnelli, Maza; Sarno, Iemmello, Cavallaro.

ne di Campagnacci, stacco di testa di Scognamiglio a scavalcare Iuliano che sbaglia l’uscita. Il vantaggio non quieta la fame degli ospiti. Alfageme sfiora il raddoppio prima con un tiro rotato che lambisce il palo, poi costringendo Iuliano a rifugiarsi in corner. Occasioni e rimpianti, ma ad inizio ripresa bisogna riavvolgere il nastro: il primo morso del Messina è letale, la firma è di Bjelanovic che al 3’ trova al volo l’angolo più lontano (l’attaccante a gennaio potrebbe andare al Pordenone, trattativa avanzata). Il Benevento si scuote, ma il sinistro di Eusepi si scaglia sul palo. Piero Rizzo (Micale, Bencivenga, Grea, Altobelli, Sicurella, Bollino, Leonetti). All. De Zerbi. ARBITRO Prontera di Bologna (Bernabei-Argento). Ore 16 BARLETTA (4-3-3) Liverani; Meola, Stendardo, Radi, Cortellini; De Rose, Quadri, Legras; Danti, Fall, Floriano. (De Martino, Zammuto, Kiakis, Guarco, Gemignani, Palazzolo, Rizzitelli). All.Sesia. SALERNITANA (3-5-2) Gori; Tuia, Lanzaro, Trevisan; Colombo, Bovo, Pestrin, Favasuli, Franco; Caetano, Gabionetta. (Russo, Bianchi, Penta, Giandonato, Volpe, Mounard, Mendicino). All. Menichini. ARBITRO Rossi di Rovigo (PellegriniCampitelli). Ore 17 LECCE (4-3-3) Caglioni; Mannini, Martinez, Abruzzese, Lopez; Salvi, Papini, Bogliacino; Carrozza, Moscardelli, Doumbia (Petrachi, Vinetot, Donida, Filipe, Lepore, Miccoli, Della Rocca). All. Lerda. MARTINA (4-4-1-1) Bleve; De Giorgi, Patti, Fabiano, Memolla; Carretta, De Risio, De Lucia, Tomi; Arcidiacono; Montalto. (Modesti, Caso, Kalombo, Leto, Diop, Magrassi, Calvetti.) All. Ciullo. ARBITRO Amoroso di Paola (OlivieroNapoletano). DOMANI Ore 12.30 Paganese-Catanzaro: Martinelli di Roma. Ore 14.30 Cosenza-Aversa Normanna: Dionisi di L’Aquila; Lupa Roma-Savoia: Guarino di Caltanissetta. Ore 16 Matera-Ischia: Rasia di Bassano del Grappa. Ore 18 Juve Stabia-Melfi: Amabile di Vicenza. CLASSIFICA Salernitana p. 37; Benevento* 34; Juve Stabia 32; Lecce 31; Foggia (-1) 28; Casertana 27; Matera 26; Catanzaro 24; Vigor Lamezia e Paganese 22; Lupa Roma 21; Melfi 19; Messina* 17; Barletta e Cosenza 16; Martina 14; Savoia 12; Ischia 11; Aversa 7; Reggina (-4) 6. (*una partita in più).


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Formula 1 R Verso la nuova stagione

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

facile» senza però fornire dettagli sulla discussione.

FERNANDO È FORTISSIMO E INTELLIGENTE, SA CHE BISOGNA LAVORARE INSIEME

Jenson Button, 34 anni, quindici stagioni in Formula 1. Campione del mondo con la BrawnGP nel 2009, ha vinto 15 gare in carriera GETTY

«Esperto, non bollito Bella sfida Alonso» 1A 34 anni Button riparte grazie allo spagnolo che l’ha

imposto alla McLaren: «Pure con Hamilton è stata dura...»

Giusto Ferronato

E

ra sorridente come un bambino cui hanno regalato il giocattolo preferito, sollevato, non è azzardato dire rinato. La vita (sportiva) di Jenson Button è ricominciata quasi inaspettatamente a 34 anni, in un freddo giorno di dicembre di un 2014 difficilissimo, iniziato con la scomparsa di papà John, morto a gennaio. Il dolore per la perdita del punto di riferimento affettivo, una stagione senza lampi, la notizia dell’ingaggio di Fernando Alonso, la crescita di Kevin Magnussen, il serio rischio di perdere il sedile 2015.

FIRMA E invece nella notte tra mercoledì e giovedì è arrivata la firma sul contratto biennale (più precisamente un annuale con opzione per il secondo). «Un’attesa che è valsa la pena — ha detto l’inglese — ho avuto una lunga carriera in Formula 1 ma questo è per me un nuovo inizio. Mi sento come quando ho

cominciato con la Williams». Che il vento stesse cambiando lo si era un po’ percepito negli ultimissimi giorni. Mentre Jenson rispondeva speranzoso via Twitter ai tanti tifosi che gli chiedevano notizie, la discussione con Ron Dennis continuava, un segnale che i giochi non erano ancora decisi in favore di Magnussen. Il presidente del team (sempre più saldamente al comando dopo che ieri si è saputo che Mumtalakat, un fondo sovrano del Bahrain, gli ha venduto la sua quota azionaria della scuderia, consentendo allo stesso Dennis di diventare il maggior azionista McLaren) ha spiegato che ci è voluto il tempo che riteneva fosse necessario «anche a causa della discussione sulla terza macchina». IMPAZIENZA «Capisco l’impazienza dei fan e dei media, ma ci è voluto il tempo che serviva. Avevo alcuni dubbi su Jenson, gli ho proposto delle soluzioni, lui mi ha detto “No problem” e da lì in avanti è stato tutto più

L’IRIDATO MOTOGP AL TORNEO SUPERPRESTIGIO

Marc, il fisco e le lacrime «Le tasse le pago in Spagna»

● (v.s.) Si è anche commosso Marc Marquez: la voce rotta, ha dovuto interrompere la conferenza stampa di presentazione del Superprestigio, la gara di dirt track che stasera (diretta SkyMotoGP dalle 19.30) al Palau Saint Jordi a Barcellona lo vedrà sfidare specialisti della specialità (anche Troy Bayliss) sull’anello di

ESPERIENZA Due elementi hanno fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte di Button: il desiderio di Alonso di averlo al suo fianco e quello della Honda di un altro pilota esperto per sviluppare le esordienti power unit giapponesi, oltre a una consistente riduzione dell’ingaggio. La nuova coppia di Woking ha fin qui collezionato 501 GP. «Tantini no?» ha scherzato Button sull’argomento. «L’aspetto esperienza in F1 conta molto — ha spiegato il campione del mondo del 2009 con la BrawnGP — il ritorno della Honda con la McLaren è una sfida davvero emozionante, sono certo che sia io sia Fernando potremo dare un grosso contributo alla Honda (fra l’altro, proprio ieri la vettura 2015 ha passato il crash test, ndr). Sono anche molto contento che Kevin rimarrà comunque parte della squadra come test driver. È un pilota molto veloce e un ragazzo straordinario. Conosco molto bene i ragazzi della Honda, avendo guidato vetture di F.1 dotate dei loro motori dal 2003 al 2008. Ho un enorme rispetto e ammirazione per loro e prometto di dare il 100%». L'OK DI ALONSO Alonso ha speso parole importanti per la sua riconferma e naturalmente anche nella conferenza stampa ufficiale: «Sarà un piacere lavorare con Jenson — ha detto lo spagnolo — è un vero gentleman e un grande professionista, è un pilota che ha una personalità differente rispetto a Hamilton». Riferimento diretto al conflitto sportivo col compagno di squadra che ha contribuito alla rottura del rapporto tra Alonso e la McLaren in quel burrascoso 2007. Dennis non ha voluto correre rischi, meglio mettere vicino allo spagnolo un pilota che sa fare squadra, questa McLaren che deve risalire la china non può perdere tempo in battaglie intestine fin dall’inizio.

200 metri in terra. Motivo? Il trasferimento della residenza ad Andorra, visto dai media di tutto il mondo come un escamotage per eludere il fisco spagnolo. L’iridato MotoGP ha messo in cima alla scaletta della conferenza stampa la questione, ha chiesto di poter parlare solo in spagnolo e si è sfogato: «Sono un ragazzo di 21 anni e sono sempre stato sincero con tutti. Ho deciso di andare a vivere da solo perché ormai sono grande e perché voglio i miei spazi. Ho scelto Andorra perché ideale per il mio training invernale. Rispetto chi ha fatto illazioni sul mio comportamento, ma nello stesso tempo ci tengo a dire a tutti che continuerò a pagare le tasse nel mio paese». Poi le lacrime.

ATMOSFERA E difatti Button ha ricambiato la cortesia con Alonso: «Fernando è un pilota fortissimo, siamo entrambi esperti, lui è molto intelligente e sa come creare la giusta atmosfera per lavorare all’interno di una squadra. Soprattutto sa quanto sia importante lavorare insieme per far crescere la macchina». Anche il fatto che Alonso è il compagno di squadra probabilmente più forte affrontato (gli altri due iridati con cui ha corso sono stati Jacques Villeneuve e Hamilton) non gli crea alcun imbarazzo: «Lo so bene, Fernando è una grossa sfida, ma anche Lewis lo è stata — ha risposto — questa sfida di vincere con la McLaren-Honda è però talmente affascinante che sono troppo emozionato».

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TACCUINO IL PRESIDENTE FIA

Todt su Marchionne «Porta idee nuove» ● «Sebastian Vettel è un vero punto di riferimento. Uno dei migliori piloti in F.1». Jean Todt, presidente Fia, loda il tedesco in un’intervista per Rainews 24 e parla della Ferrari: «È come una persona stanca che va dal medico per avere una buona cura. Ma non serve fare rivoluzioni». La nomina di Maurizio Arrivabene lo convince: «Personaggio di carisma, in gamba, da sempre vicino a Maranello». E del presidente Sergio Marchionne dice: «Molto intelligente, un grande lavoratore, arriva con idee nuove». Ultimo pensiero per Michael Schumacher: «È a casa, assistito al meglio. Ha bisogno di vincere un’altra battaglia. Lo vedo almeno una volta alla settimana. Ha tutto il tempo per recuperare».

IL PATRON DELLA FOM

Ecclestone propone un’erede donna ● Bernie Ecclestone, 84 anni, si appresta a tornare nella Delta Topco, dopo aver dato le dimissioni mesi fa per il processo in Germania: «Non è ancora il momento di farmi da parte». Ha però già un’idea sull’erede: Sacha WoodwardHill, attuale capo del suo ufficio legale. «Non sarebbe male una donna al comando».

FORMULA E

Si corre in Uruguay La Formula E sbarca in Uruguay, sul circuito di Punta Del Este, per la terza prova (diretta su Fox Sports 2 HD). Oggi qualifiche alle 15 e gara alle 19. Sarà il debutto per Jean-Éric Vergne, ex Toro Rosso, con il team Andretti.

MOTOR SHOW

Domani Fisico sulla F.1 ● Al Motor Show di Bologna torna il Memorial Bettega di rally dopo 3 anni, con 8 stelle al via fra cui Jacques Villeneuve e Robert Kubica, entrambi su una Ford Fiesta. Domani si assegna il trofeo. Fra le attrazioni anche i pit stop di una Ferrari F.1 guidata da Giancarlo Fisichella.

900 MILIONI IN 5 ANNI

Audi investe in Italia ● L’Audi continua a puntare sull’Italia. «Dal 2014 al 2018 investiremo oltre 900 milioni sui nostri marchi: Lamborghini, Italdesign Giugiaro e Ducati», ha detto a Milano il ceo del gruppo Rupert Stadler.


CICLISMO R Il progetto azzurro

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Dai giovani ai pro’ Cassani non solo c.t. 1Avrà la direzione unica di tutte le Nazionali: «Per una linea comune» Ciro Scognamiglio cscognamiglio@gazzetta.it twitter@cirogazzetta

P

iù che di supervisione o di coordinamento, in Federazione si preferisce parlare di «direzione unica per tutte le Nazionali». La sostanza però è quella: dal 2015 — la decisione potrebbe essere ufficiale da metà gennaio — al vertice della struttura tecnica azzurra ci sarà Davide Cassani. Al suo fianco, il tecnico delle donne Dino Salvoldi per quanto riguarda gli aspetti più strettamente logistici e organizzativi. Circa un anno dopo la nomina a c.t. dei professionisti, è un ulteriore passo in avanti per il 53enne romagnolo. Quasi uno sbocco naturale. GIOVANI E in un certo senso Cassani si è già calato nel ruolo, visto che c’era anche lui mercoledì e giovedì al velodro-

mo di Montichiari (Brescia) per i test di valutazione tecnica e funzionale che hanno visto impegnati 28 juniores, più alcuni allievi in procinto di passare di categoria. C’era anche il responsabile di categoria Rino De Candido, oltre al c.t. della pista Marco Villa. «Sono contento dell’atmosfera che c’era, e del lavoro che stiamo facendo — spiega Cassani —. Nonostante le ristrettezze di bilancio, la Federazione vuole investire sull’attività giovanile. Un punto fondamentale è la costituzione su tutto il territorio di una quindicina di centri di avviamento al ciclismo. Serviranno ad essere vicini a squadre e corridori, allargando la base di reclutamento. E magari, grazie al centro studi della nostra federazione dove lavorano tecnici molto preparati, evitare che si commettano errori. Per esempio, non è necessario che un ciclista esordiente si alleni sulla resistenza pedalando per

IL RE DEL TOUR 2013

Le novità di Froome Adesso in Tasmania Poi alla Ruta del Sol 1Cambia programma: il leader Sky non si sta allenando in Sudafrica e non debutterà in Oman contro Nibali

Froome (a destra) con Porte

G

li allenamenti invernali nel «suo» Sudafrica e poi il debutto stagionale in Oman, a febbraio. Chris Froome ci aveva abituato così. Ma per l’inglese di Sky, magari anche per cercare nuovi stimoli dopo una stagione non fortunata, stavolta ci sono delle variazioni sul tema. Una è di questi giorni: Froome, che un mese fa si era sposato a sorpresa con la compagna storica Michelle Cound, è volato addirittura in Tasmania, dall’altra parte del mondo. Si sta allenando con il compagno di squadra (e amico) Richie Porte, che in Tasmania ci è nato:

nei giorni scorsi hanno partecipato entrambi, tra l’altro, a un criterium benefico, la Stan Siejka Classic di Launceston. Nella foto a sinistra sono in cima al Monte Wellington. «Mi ha tirato il collo», ha detto scherzando Froome a proposito di Porte. PROGRAMMI Nuova anche l’arena scelta (salvo sorprese) per il debutto stagionale. Niente Tour of Oman, vinto negli ultimi due anni, e niente scontro diretto quindi «immediato» con Vincenzo Nibali (che pure nel 2015 correrà la corsa del Sultanato). Froome debutterà, più o meno negli stessi giorni, alla Ruta del Sol in Spagna. Una scelta di basso profilo, per un inizio di stagione più soft? Sarà così fino a un certo punto. Perché nella gara andalusa, negli ultimi anni «stritolata» dalle corse di nuova generazione e costretta ad accontentarsi di un campo-partenti in tono minore, Froome troverà il grande rivale Alberto Contador. Insomma, si potrebbe rivedere subito il braccio di ferro che ha caratterizzato l’ultima Vuelta, vinta dal «Pistolero» proprio a scapito di Froome. Il quale ha già confermato che sarà sempre il Tour de France il momento chiave del suo 2015. La strada è ancora lunghissima. E magari qualche variazione sul tema può servire a percorrerla meglio. ci. sco. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto di gruppo al velodromo di Montichiari durante i test di valutazione con gli juniores: il c.t. Davide Cassani è il quinto da sinistra BETTINI

centinaia di chilometri. Anzi. Non solo non è necessario, ma è sbagliato».

«CON IL PROGETTO TALENTO ABBIAMO GIÀ TESTATO OLTRE 600 RAGAZZI: LA BASE SI ALLARGA» «MULTIDISCIPLINA. E DICO NO AI COMPARTIMENTI STAGNI: I SETTORI DEVONO PARLARSI» DAVIDE CASSANI 53 ANNI

RITIRI Raduni e ritiri azzurri sono destinati a diventare una piacevole abitudine. Già fissato il primo, dal 4 al 6 gennaio a Jesolo, per juniores e Under 23, destinato soprattutto (ma non solo) alla cronometro. E di «macchia azzurra» si parlerà sempre più spesso anche alle corse. La Nazionale correrà già al Tour de San Luis in Argentina (ci saranno tra gli altri Enrico Battaglin e il promettente neopro’ Mareczko, velocista di appena 20 anni di cui si parla molto bene: 13 vittorie nel 2014), ma in generale non si dovrà aspettare i Mondiali di Richmond in settembre per tifare Italia: tra il nuovo format degli Europei su strada, i Giochi olimpici europei di Baku e la preolimpica del 16 agosto a Rio de Janeiro, ce n’è abbastanza per considerare un po’ supe-

rato il concetto di «squadra che esiste un solo giorno all’anno». ATTESE «Dobbiamo avere una linea comune — continua Cassani — e uscire dalla logica del ragionamento a compartimenti stagni. Ci sono delle squadre nel calcio, e penso al Barcellona, che fanno giocare anche il settore giovanile con lo stesso modulo della prima squadra. Naturalmente il ciclismo non è uguale al calcio, ma spero di avere reso il concetto. Anche “mischiare” giovani e campioni affermati non può fare che bene. Penso a quello che è successo quest’anno al Memorial Pantani, un ragazzo emergente come Moscon ha potuto correre da compagno di squadra di Nibali che aveva appena vinto il Tour de France! Ma vi rendete conto di quale motivazione possa essere?». PROSPETTIVE A Cassani non sfugge certo la complessità del-

la sfida. Nel primo anno sull’ammiraglia azzurra il romagnolo ha raccolto consensi generalizzati, ma al recente Mondiale di Ponferrada il migliore dei nostri è stato Sonny Colbrelli, 13°. E tutta la spedizione ha portato a casa la sola medaglia d’argento della junior Sofia Bertizzolo. «È chiaro che dobbiamo pensare ai risultati, ma ancor di più a mettere le basi perché possano arrivare. Ritorniamo alle categorie giovanili: il calendario dilettantistico italiano si è impoverito, ma noi abbiamo re-inserito nel nostro programma 2015 corse come la Roubaix e la Liegi-Bastogne-Liegi. E poi daremo sempre più importanza alla multidisciplinarietà. Pista, crono, ma anche cross, mtb e bmx. L’approccio che pensa soltanto alla bici da strada è perdente. Diego Rosa ha fatto mtb, Trentin e Aru il cross, e potrei continuare...». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Basket R Situazione difficile per le stelle azzurre

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TROPPI INFORTUNI: L’IMPATTO DEGLI ITALIANI NELLA NBA E’ IN CADUTA LIBERA 66 62 80 Totale 208

Partite giocate

BARGNANI

21,4

su 246 (84%) GALLINARI

15,6

19,5

Media punti a partita

35 71 73 Totale 179

su 246 (56,9%)

Media punti totali a partita

42 0 80 Totale 122 *Datome ha 2.7

su 246 (72,7%)

su 246 (49,5%)

17,7 16,2

14,6 10,5

BELINELLI

31 43 66 Totale 140

11,8

47,5

Media punti totali a partita

Media punti totali a partita

13,3 11,4

9,6

45,9

43,2

punti in 34 gare nel 2013-14 e 7 punti in una gara nel 2014-15

Media punti totali a partita

2011-12

2012-13

6,7

24,7 0

2010-11

0 21 14 Totale 35

8,4

su 68 (51,4%)

Media punti totali a partita

15,1

0 2013-14*

2014-15* GDS

Gallinari non sa perché non gioca 1Fuori per una botta al ginocchio: «Sto bene. Il problema? Spiegare che basket fa Denver» ottimi numeri. Riguardando i video con i vice-allenatori, nonostante la mira, per il minutaggio che faccio sono cifre discrete e migliori di chi sta in campo più di me. L’unica cosa che posso fare è impegnarmi al massimo e lo sto facendo»

Massimo Lopes Pegna CORRISPONDENTE A NEW YORK

G

allinari, è stato fuori nell’ultima partita per infortunio. Come sta? «Ho preso una botta all’interno del ginocchio — racconta Danilo —, quello buono andato in iperestensione. Ho provato a giocarci sopra per quattro gare. Invece, l’altra sera ho deciso di fermarmi e starò a riposo per qualche altra giornata. Preoccupato? No, non ci sono danni strutturali: è solo una contusione».

Dipende dagli schemi di coach Shaw, che si adattano meno alle sue caratteristiche? «Ma il problema è proprio questo: dovessi descriverle come giochiamo, non saprei da dove cominciare. Cambiamo ogni volta, in questo momento non abbiamo un nostro marchio di fabbrica. Io sono versatile, uno che può adattarsi a qualsiasi tipo di modulo: insomma, una soluzione per me dovrebbe sempre esserci. Naturalmente nelle ultime gare ho giocato talmente poco, che risultare decisivi in quegli scampoli la vedo dura. E il ginocchio non c’entra, non ho più limitazioni di tempo».

Due partite da titolare su 21: spiegazioni? «Non mi è stato spiegato. Non credo che c’entri il ginocchio, perché fisicamente sto bene. Bisognerebbe chiedere all’allenatore. Ci ho parlato, ma temo che la situazione rimarrà questa. E’ il modo in cui vuole gestire la squadra e me».

A Denver c’è malumore, c’è il rischio che salti la panchina di Shaw? «Sicuramente non si trova in una situazione facile, perché le aspettative erano altre. Invece, abbiamo avuto una partenza difficile. Se ce l’hai a Est magari riesci a recuperare, a Ovest non sarà semplice».

Cioè preferisce farla partire dalla panchina, anche quando sono fuori diversi giocatori per infortunio? «Esatto, nell’ultima settimana eravamo in dieci contati per tre partite consecutive. Semplicemente, vede Wilson (Chandler) in quintetto». Giocando meno minuti, le statistiche non possono essere straordinarie, anche per colpa di un po’ di ruggine al tiro. E’ questo il problema? C’è un modo per fargli cambiare idea? «Ho fatto tante buone gare, con

Danilo Gallinari, 26 anni: mai così pochi punti e minuti dall’anno da rookie AFP

EUROLEGA

Sassari lotta 30’ Poi il Real se ne va «Già dato tutto» SASSARI

58

MADRID

83

(18-14, 33-41; 51-54) BANCO SARDEGNA SASSARI Dyson 2 (1/4, 0/2), Logan 9 (1/4, 1/8), Devecchi 5 (1/3, 1/1), Todic 5 (1/4, 1/4), Lawal 8 (3/5); Sosa 18 (5/13, 1/3), Formenti 3 (1/2 da 3), Chessa 5 (1/2, 0/3), Sacchetti 3 (1/5 da 3). N.e.: Sanders, Vanuzzo, Brooks. All. Sacchetti. REAL MADRID Fernandez 4 (2/5, 0/3), Llull 12 (4/9 da tre), Maciulis 6 (0/1, 2/5), Nocioni 8 (4/5, 0/4), Bourousis 2 (1/2); Rivers 9 (3/3, 1/2), Campazzo 6 (0/1), Reyes 14 (6/8), Ayon 9 (4/7), Carroll 11 (2/4, 2/2), Slaughter 2 (1/1). All. Laso.

ARBITRI Rocha (Por), Piloidis (Gre), Glisic (Ser) NOTE T.l.: Sas 14/19, Mad 10/11. Rimb.: Sas 30 (Lawal 9), Mad 45 (Carrol 7). Ass.: Sas 12 (Sosa 6), Mad 22 (Campazzo 6). Progr.: 5’ 0-6, 15’ 25-23, 25’ 35-47, 35’ 52-67. Spett. 4483.

U

n break di 21-1 all’inizio dell’ultimo quarto, sul 51-54, dà al Real Madrid la vittoria su Sassari già eliminata che aveva già recuperato da -16. «Abbiamo recuperato due grossi gap — dice Meo Sacchetti —, con un bello sforzo per arrivare a giocare la par-

tita. Nell’ultimo quarto abbiamo sbagliato un po’ di tiri aperti, per la stanchezza per mancanza di lucidità, ed a quel punto non siamo più riusciti ad essere aggressivi: probabilmente avevamo già dato tutto. Lo spirito che hanno messo in campo ragazzi entrati dalla panchina è stato importante». Giovannni Dessole GIRONE A Kazan-Zalgiris 73-60, Efes Istanbul-Nizhny Novgorod 61-65, Sassari-Real 58-83. Classifica: Real* 7 vinte-2 perse; Efes* 6-3; Kazan 5-4; Zalgiris, Nizhny 4-5; Sassari 1-8. GIRONE B Limoges-Alba Berlino 65-71. Classifica: Cska Mosca* 9-0; Maccabi* 6-3; Malaga*, Alba* 4-5; Limoges, Cedevita Zagabria 2-7. GIRONE C Classifica: Barcellona 8-1*; Fenerbahce 7-2*; Panathinaikos 5-4*; Milano 4-5*; Bayern 2-7; Turow 1-8. GIRONE D Vitoria-Valencia 93-89, Olympiacos-Stella Rossa Belgrado 64-59. Classifica: Olympiacos* 8-1; Stella Rossa*, Vitoria* 5-4; Klaipeda 4-5; Galatasaray 3-6; Valencia 2-7. *qualificate alle Top 16

HA DETTO

CI HO PARLATO MA SHAW IN QUINTETTO VEDE CHANDLER I NUGGETS NON HANNO UN MARCHIO DI FABBRICA SPERIAMO DI ESSERE TUTTI AL MASSIMO IN NAZIONALE DANILO GALLINARI ALA DI DENVER

● Pietro Aradori è potuto uscire dal contratto col Galatasaray per inadempienze del club e ora e free agent ma non vuole tornare in Italia: sta valutando opportunità in Spagna e Germania. In Eurolega ha realizzato 7 punti in 21’ di media. ● Solo due gare nel giovedì notte della Nba: Harden ha segnato 44 punti, LeBron non ha giocato. Oklahoma CityCleveland 103-94 (Westbrook 26; Irving 20), SacramentoHouston 109-113 (Collison 24; Harden 44). ● Oggi si vota per il nuovo presidente della Lnp: due i candidati, Marco Tajana, che rappresenta la continuità con la presidenza Bragaglio uscente, e Pietro Basciano. ● La Famila Wuber Schio ha perso 59-75 (Honti, Sottana 12) con la capolista Fenerbahce ed è 2-4 in Eurolega donne.

In certe partite, i Nuggets di Shaw ricordano quelli di Karl. «Vorrebbe giocare con quel sistema lì. Ma non sta funzionando granché. Quando una squadra attraversa periodi di alti e bassi come la nostra, ci sono tante ragioni, non una soltanto. Bisognerebbe creare un’identità più precisa in attacco e difesa. Minutaggi e ruoli stabiliti. Nei team vincenti si fa così». Non è un gran momento per noi italiani: Bargnani infortunato a New York, Datome in panchina a Detroit. «No, non è un periodo facile: si può solo migliorare. Spero che saremo tutti al massimo quest’estate in Nazionale». A proposito, sorteggio sfortunato. Gruppo con Spagna, Germania, Serbia e Turchia. «Ma alla fine per vincere le medaglie devi comunque scontrarti con le più forti —ride —. Prima o dopo ha poca importanza. Non è un girone agevole, ma se hai obiettivi di un certo tipo non bisogna preoccuparsi troppo». Qualche team che l’ha sorpresa a Ovest? «Non pensavo che Memphis potesse fare così bene. Avrei detto i playoff, ma un inizio con il botto non me l’aspettavo».

In città qualcuno rimpiange l’ex George Karl. «Normale, con lui sono stati nove campionati importanti. Non hanno mai vinto, ma la gente si è divertita. A me piace-

Aradori lascia il Galatasaray Italia? Non ora

va molto, il mio salto di qualità nella Nba l’ho fatto con lui. Dunque ho proprio un bel ricordo».

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DUE ANTICIPI IN SERIE A

Gazzetta.it: orsi volanti oggi in Avellino-Roma

O

ggi due anticipi della 10a giornata col clou su Gazzetta.it alle 20.30, Avellino-Roma. La Sidigas è al completo, c’è il divieto di trasferta per i tifosi di Roma decisa dalla Prefettura visto che l’anno scorso si sono verificati scontri a fine gara con le Forze dell’Ordine. Anche Roma è al completo. La speranza è che volino in campo, dopo il primo canestro, molti orsi di peluche: saranno raccolti ad Avellino e su altri campi che aderiscono all’iniziativa Teddy Bear Toss (lanciata dalla A-2 Gold), e distribuiti ai bimbi ricoverati negli ospedali. PISTOIA-BRINDISI Nell’altro anticipo, l’Enel sale a Pistoia ovviamente senza Cedric Sim-

mons (5-6 mesi i tempi di recupero dopo l’operazione) e ha ingaggiato in sostituzione Michael Eric, pivot di passaporto nigeriano (26 anni, 209 cm) ex Temple e D-League. Ancora non al meglio James Mays dopo l’infortunio alla caviglia di due mesi fa. Pistoia al completo: dovrebbe esserci anche Magro debilitato dalla febbre in settimana mentre non preoccupa l’affaticamento per Filloy, che ha indotto ad un lavoro differenziato. l.z.-f.l.-g.m. ● Oggi (20.30): Pistoia-Brindisi (Lanzarini, Biggi, Calbucci), Avellino-Roma (Bettini, Mazzoni, Di Francesco). Classifica: Venezia 18; Reggio Emilia, Milano, 14; Sassari 12; Brindisi, Cremona, Trento 10; Bologna (pen. -2), Cantù, Roma, Avellino, Pistoia 8; Varese, Capo d’Orlando 6; Pesaro 4; Caserta 2.


Sci R Coppa del Mondo in Svezia

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GIGANTE MASCHILE

Hirscher ringhia L’Italia è Borsotti 1L’austriaco vince le due manche,

l’azzurro si ritrova dopo 2 anni neri

Federica Brignone, 25 anni, è nata a Milano e vive in Valle d’Aosta. In Coppa del Mondo vanta quattro secondi posti e tre terzi REUTERS

Marcel Hirscher, 25 anni, ha già vinto tre coppe del mondo AFP

Brignone, che sfortuna Quarta a 3/100 dal podio

M

1Il gigante di Are alla Maze, quinta Nadia Fanchini. Male le altre azzurre, ma per risparmiare sono arrivate 13 ore prima del via!

T

ina Maze scappa. Vince il gigante di Are e porta a 177 punti il vantaggio nella classifica generale sulla Fenninger e stamane con lo slalom potrebbe ulteriormente allungare. Quella della slovena è stata un’autentica prova di forza concentrata in una manche, la seconda, dopo che la prima, con un disegno atipico ed una velocità più vicina al superG, l’aveva vista solo settima a 58/100 di secondo dalla leader provvisoria, l’austriaca Brem. Ma è stata una bella giornata anche per l’Italia, che ha piazzato Federica Brignone al quarto posto e Nadia Fanchini al quinto. La Maze ha disputato una seconda manche da manuale, dove ha spaventato per grinta e potenza. Il ghiaccio della pista svedese ha messo ancora più in evidenza le sue qualità e la slovena, già vincitrice di uno slalom (Levi), una discesa (Lake Louise) e questo gigante, pare quella di due stagioni fa, quando, dopo l’infortunio della Vonn, conquistò la Coppa con il più alto punteggio mai realizzato (2414). Ieri ha annichilito le avversarie con una discesa super. La Brem era davanti, ma è partita nella seconda senza prendere tutti i rischi e si è ritrovata terza, superata anche dalla ventiduenne svedese Sara Hector, sorpresa di giornata, partita con il numero 25 e classificatasi seconda già nella prima parte della gara. AZZURRE La Brignone con il quarto posto a 3/100 dal podio

mantenere il gruppo di partenza in attesa di tempi migliori». Nadia è un vero animale da gara.

7

Pierangelo Molinaro

● Azzurre fuori dalla 2a manche. Colpa pure del viaggio massacrante UsaItalia-Svezia: 10 ore dopo l’arrivo le atlete erano in pista

ha confermato di essere tornata al massimo livello. Quinta a Soelden, terza ad Aspen, quarta ieri. Il podio sembra sempre alla sua portata. La sua sciata rispetto alla scorsa stagione è molto più stabile, non entra più con la spalla nella curva, gesto che rischiava sempre di farle toccare la neve con lo scarpone. E ora ci crede, sa di poter sciare anche per vincere. «Se andavo 3/100 più veloce... – sospira Federica – Sono in condizione e aspetto le prossime gare». Ma diciamo la verità, nessuno aspettava fra le prime Nadia Fanchini dopo la disastrosa trasferta americana. Lontana dalla condizione per i troppo allenamenti persi in estate, ha ritrovato se stessa grazie al ghiaccio della pista di Are, quel ghiaccio che esalta il suo fiuto per la velocità, la sua tecnica decisa. «Sono contenta – confessa – ci voleva perché l’uscita in gigante ad Aspen e il distacco preso in superG a Lake Louise mi avevano prostrato. Certo, non sono ancora in forma, ma almeno questo piazzamento mi aiuta a

QUATTRO QUARTI POSTI IN 18 GARE DATA

ATLETA

GARA

LOCALITA’

DISTACCO DAL PODIO

DISTACCO DAL PRIMO

29-nov

Paris

Discesa

Lake Louise

27/100

41/100

05-dic

Paris

Discesa

Beaver Creek

13/100

69/100

06-dic

Fill

SuperG

Beaver Creek

4/100

66/100

12-dic

Brignone

Gigante

Are

3/100

43/100

LE ALTRE Purtroppo nessuna delle altre sette azzurre è riuscita a qualificarsi per la seconda manche. Ma c’è una scusante. Mentre tutte le altre squadre erano ad allenarsi ad Are già da martedì in arrivo dall’America, le nostre formazioni sono tornate in Italia, si sono allenate in qualche modo ed hanno raggiunto la Svezia dopo un lunghissimo viaggio solo giovedì sera. Le ragazze erano già in pista meno di 10 ore dopo l’arrivo e al via 3 ore più tardi. Va bene i risparmi, ma fatti in questo modo frustrano i risultati e le ragazze che hanno un disperato bisogno di risalire le classifiche. Così, mentre la Pirchler non si è qualificata, le altre sono uscite nella prima manche. Spiace per Manuela Moelgg, che a metà aveva appena mezzo secondo di distacco dalla Brem, prima di essere tradita da un dosso. Stessa sorte per Marsaglia, Irene Curtoni e Marta Bassino, mentre dopo le cadute Nicole Agnelli ed Elena Curtoni sono state portate in ospedale per accertamenti. Pare nulla di grave, ma ulteriori esami saranno effettuati in Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Tina Maze, 31 anni

LA GUIDA Stamane slalom femminile in diretta tv GIGANTE DONNE: 1. Maze (Slo) 2’23”84; 2. Hector (Sve) a 20/100; 3. Brem (Aut) 28/100; 4. BRIGNONE 31/100; 5. N. FANCHINI 35/100; 6. Fenninger (Aut) 37/100; 7. Lindell Vikarby (Sve) 41/100; 8. Marmottan (Fra) 89/100; 9. Pietilae Holmner (Sve) 1”18; 10. Shiffrin (Usa) 1”36; 11. Zettel (Aut) 1”40; 12. Kirchgasser (Aut) 1”67; 13. Mowinkel (Nor) 1”73; 14. Drev (Slo) 1”94; 15. Worley (Fra) 2”16; 16 Weirather (Lie) 2”24; 17. Barioz (Fra) 2”27. Non qual. II m.: Pichler. Rit. I m.: I. Curtoni, Moelgg, Marsaglia, Bassino, Agnelli, E. Curtoni. Rit. II m.: Rebensburg (Ger) Goergl (Aut). Coppa del Mondo (7 prove): 1. Maze (Slo) p. 480; 2. Fenninger (Aut) 303; 3. Zettel (Aut) 274; 13. Brignone 155. Coppa gigante (3 prove): 1. Brem (Aut) p. 220; 2. Shiffrin (Usa) 166; 3. Fenninger 162; 5. Brignone 155. GIGANTE MASCHILE: 1. Hirscher (Aut) 2’30”18; 2. Ligety (Usa) a 1”22; 3. Luitz (Ger) 1”50; 4. Dopfer (Ger) 1”76; 5. Fanara 2”84; 6. Pinturault (Fra) 2”91; 7. Raich (Aut) 3”13; 8. Hauger (Nor) 3”20; 9 Muffat Jeandet (Fra) e Kristoffersen (Nor) 3”34; 11. Cavaziel (Svi) 3”50; 12. BORSOTTI 3”63; 13. E. Zurbriggen (Svi) 4”35; 14. Sandell (Fin) 4”46; 15. EISATH 4”49; 16 . Janka (Svi) 4”57; 17. Torsti (Fin) 4”70; 19. SIMONCELLI 5”29. Non qual. I. m.: Blardone, Marsaglia, Tonetti, Nani. Ritirati I m.: Neureuther (Ger), Jansrud (Nor), Reichelt (Aut), Casse, Peraudo. Coppa del Mondo (8 prove): 1. Jansrud (Nor) p. 412; 2. Hirscher (Aut) 340; 3. Ligety (Usa) 246; 6. Paris 205. Coppa gigante (3 prove): 1. Hirscher (Aut) 260; 2. Ligety (Usa) 206; 3. Pinturault (Fra) 180; 10. Simoncelli 64. PROGRAMMA Ad Are. Oggi slalom donne (manche ore 9.30/12.30). Domani slalom maschile (10.30/13.30).

arcel Hirscher riprende a ringhiare. Lo fa dominando il gigante di Are alla sua maniera, risultando il più veloce in ambedue le manche. Una lezione, soprattutto a Ligety che, senza i larghi spazi di Beaver Creek, non è riuscito a sciare con la solita fluidità ed alla fine all’avversario ha dovuto rendere ben 1”22. Terzo la sorpresa Stefan Luitz, il tedesco partito con il pettorale 22, che era già quarto alla fine della prima discesa. Ma c’è il trucco, un tutore in carbonio fatto su misura che già aveva acceso polemiche alla fine della scorsa stagione. Questo tutore in pratica permette al ginocchio di lavorare su un solo asse, quello antero-postero. Se tale aggeggio è ininfluente su nevi morbide, sul ghiaccio stabilizza le curve e contiene quegli scarrocciamenti laterali che costano centesimi. La Fis ha detto che si tratta di sicurezza e per questo non lo ha vietato, ma sarà il caso che comincino ad usarlo anche gli altri. TRANELLI Non era un gigante facile su una pista perfettamente preparata, ma infida come un serpente con i suoi dossi che a volte nascondevano le porte e le contropendenze. Insomma andava capito e non tutti lo hanno fatto come testimoniano i distacchi della prima manche. Basti pensare che con 4”27 da Hirscher si accedeva alla seconda manche, un’enormità. Diversi atleti sono andati in crisi e gli azzurri più di altri. Serviva un’ottima ricognizione per capire dove anticipare una porta e dove si poteva schiacciare sul gas. Hirscher lo ha fatto alla perfezione. BORSOTTI Si diceva che la squadra italiana si è persa nella prima manche, solo in tre sono sopravvissuto al taglio, ma in mezzo a diverse controprestazioni brilla il dodicesimo posto di Giovanni Borsotti, che nella seconda manche è stato secondo solo a Hirscher. Il 24enne di Bardonecchia (To) non è una sorpresa perché in America aveva vinto ad Aspen due giganti del circuito continentale Nor-Am, ma a Beaver Creek era uscito. «Ci voleva questa prestazione – spiega Borsotti – perché l’uscita di Beaver mi aveva lasciato dei dubbi. Con questo piazzamento

rientro nei primi trenta di partenza e la rincorsa al primo gruppo può continuare». Il suo è un recupero importante dopo due stagioni perse per un grave infortunio ad un ginocchio. Il ritorno nel circuito di Coppa del Mondo è stato difficoltoso, ma con la seconda manche di ieri Borsotti ha dimostrato che può sciare con i migliori e soprattutto, visto che la squadra sta risentendo delle assenze di Moelgg e De Aliprandini, alleggerire le spalle ancora fragili di

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● Le vittorie di Hirscher in Coppa del Mondo, due già ottenute in questa stagione entrambe in gigante, la prima a Soelden

Roberto Nani delle maggiori responsabilità. Forse anche questo peso ha contribuito alla disastrosa prima manche del livignasco, fuori dai 30 con un fardello di 5”55 da Hirscher. Stanchezza per i tanti viaggi o mancata comprensione di un percorso che andava studiato a fondo? Bene anche Florian Eisath, quindicesimo, mentre Davide Simoncelli ha recuperato nella seconda tornata e si è piazzato 19° soprattutto con l’orgoglio. Ma siamo per ora ancora lontano dal vertice, la speranza è vedere la reazione fra una settimana in Val Badia. Ad Are comunque non è finita, domani c’è lo slalom. pa.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gare in Alto Adige: domani la decisione ● E’ stato rinviato a domani il controllo definitivo della neve in Val Gardena e Alta Badia per le gare del prossimo weekend, superG, discesa e gigante. Fra le ipotesi potrebbe saltare il superG di venerdì per lasciare posto ad un allenamento di discesa. ● A S. CATERINA Gli azzurri hanno collaudato ieri la pista di S. Caterina Valfurva (So) dove è in programma la discesa maschile di Coppa il 28 dicembre. Innerhofer il più veloce. ● MOELGG FRA I PALI Manfred Moelgg, che si è rotto il 20 agosto il tendine d’Achille, è tornato nei giorni scorsi ad allenarsi con la squadra, 2 giorni di slalom e 2 di gigante.


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Doping R Atletica

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Iaaf nella bufera Si dimette pure il capo antidoping 1Fra accuse di corruzione e liste di «sospetti»

Morale: «Parlai di controlli mancati, fui licenziato» Valerio Piccioni

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aaf sempre più nella bufera. Adesso molla anche il responsabile dell’antidoping della Federatletica internazionale. Gabriel Dollè avrebbe rassegnato l’incarico dopo un confronto con la commissione etica, che ha in mano l’inchiesta sulle denunce del documentario della tv tedesca Ard sul doping di Stato in Russia. Si tratta della terza rinuncia dopo quella del presidente della federazione russa, Valentin Balakhnichev, che ha lasciato il ruolo di tesoriere Iaaf, e di Papa Massata Diack, figlio del presidente Lamine, che non è più consulente marketing. Alex Schwazer, 29 anni, oro olimpico a Pechino 2008 nella 50 km

GIALLO SHOBUKHOVA Secondo il «Guardian», Dollè sarebbe stato menzionato molte volte nella deposizione ddavanti alla commissione etica della Iaaf, di Andrei Baranov, l’agente di Liliya Shobukhova, la maratoneta che avrebbe pagato a due dirigenti russi 450mila sterline per ottenere

la possibilità di continuare a gareggiare nonostante le regole del passaporto biologico la condannassero alla sospensione. Sempre secondo il quotidiano inglese, la vicenda non sarebbe nata ieri, ma addirittura in aprile. Per poi deflagrare con il documentario te-

Nuoto R A Sabadell

Belmonte scatenata Record del mondo nei 1500 sl in corta 1Ai campionati

nazionali la spagnola scende a 15’19”71: ora detiene 5 primati

Mireia Belmonte, 24 anni EPA

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ai 4 ori ai Mondiali di Doha al record mondiale nei 1500: è una Belmonte che continua a rivelarsi inarrestabile. Ieri Mireia, miglior sportiva dell’anno nel suo paese nel 2013, ha esordito col botto nei campionati spagnoli invernali a Sabadell in vasca corta: per la catalana un 15’19”71 con il quale ha cancellato il limite che apparteneva alla neozelandese Lauren Boyle (già compagna di allenamenti dell’allieva di Fred Vergnoux e assente a Doha) in 15’22”68, realizzato a Wellington il 9 agosto scorso, ai campionati invernali della città agli an-

tipodi. Mireia ha inoltre migliorato il suo primato europeo: 15’26”95 del 29 novembre 2013 a Castellon. Ora detiene ben cinque primati del mondo in vasca corta, perché accanto a quello dei 1500 sl può aggiungere i 400 e gli 800 sl, i 200 farfalla e i 400 misti. Laura Da Rocha in 1’00”80 ha eguagliato il primato spagnolo della Belmonte nei 100 misti. RISULTATI. Uomini 200 sl Martin 1’45”96; 50 do Ortiz 23”50; 50 ra Melkonian 27”45; 100 fa Cerniak (Pol) 51”02; 100 mx Ortiz 53”.01. Donne: 200 sl Costa 1’53”96; 1500 sl Belmonte 15’19”71 (rec. mondiale ed europeo); 50 do Peris 27”23; 50 ra Vall 31”15; 100 fa Mills 59”13; 100 mx Da Rocha 1’00”80 (rec. naz). pe.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA

TEST ROMANI (al.f.) A Roma (25 m). Uomini: 100 sl Santucci 50”75; 200 sl Di Giorgio 1’51”65; 100 do Milli 55”82; 200 do Ciccarese 1’59”64; 200 ra Bizzarri 2’17”52; 50-100 fa Codia 24”28, 53”72. Donne: 800 sl Ponselè 8’46”47. BOCCHIA E TARZIA (al.f.) A Bologna (25 m). Uomini: 50 sl Bocchia 21”70; 200 sl, 200 fa Geni 1’48”40, 1’59”60. Donne: 50 sl Carraro 26”50. A Genova (25 m). Uomini: 200 sl, 200 ra Pavone 1’52”52, 2’17”85. Donne: 100 sl, 100200 do, 400 mx Musso 56”46, 1’02”11, 2’09”47, 4’45”16; 50-100 fa Tarzia 27”82, 1’00”11. A Ferrara (25 m). Uomini: 100 fa Minichini 55”80. Donne: 100 fa Fiordoro 1’04”10.

RDall’inchiesta

di Bolzano su Schwazer emerge un elenco di 219 casi di valori anomali

desco sulla Russia. Tutto lascia pensare che ci possano essere nuove puntate, con il coinvolgimento di altre responsabilità. LISTE «ITALIANE» Ma oltre l’iceberg della vicenda Shobukhova, emerge sempre di più una storia di controlli antidoping nell’atletica internazionale pieni di buchi. Ieri avevamo scritto di altre liste di «sospetti» emerse nei documenti di chiusura indagini dell’inchiesta Schwazer di Bolzano. Si trattava di atleti con valori anomali, non di positività, ma indubbiamente colpisce la lunghezza di questo elenco, che comprende 219 casi. QUEL LICENZIAMENTO Torna alla ribalta anche un precedente, datato 2001. Il momento in cui Salvatore Morale, ostacolista da record del mondo diventato poi dirigente della Iaaf, denuncia il colabrodo dei controlli a sorpresa in quel periodo. Per risposta, la Federatletica internazionale gli manda la lettera di licenziamento. Su 1742 controlli a sorpresa, ben 258 andarono a vuoto. E più della metà degli atleti - la lista comprendeva i primi 20 di ogni specialità non diede alcuna reperibilità per tutto l’anno 2000, in pratica impedendo qualsiasi forma di controllo. Il sistema aveva allora una regola: per accedere ai premi, bisognava aver effettuato almeno due controlli. Situazione in cui non si trovava la maggior parte degli atleti. «Nessun premio fu congelato nell’anno 2000. Ciò che avvenne dopo il mio allontanamento non lo so». Morale è amaro: «Pare che la situazione non sia poi così cambiata...E non sono fiducioso: ci sono troppi interessi in gioco». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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A BOLZANO

Otto mesi di pena Trovato l’accordo pm-Schwazer 1Patteggiamento al traguardo: la Procura dice sì E adesso si torna al fronte sportivo

Il pm Giancarlo Bramante

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atteggiamento al traguardo. Si sarebbe arrivati all’accordo fra la procura della Repubblica di Bolzano e Alex Schwazer: l’equilibrio è stato raggiunto sugli 8 mesi di detenzione, con sospensione della pena, una soluzione che deve ora passare per il Gip. Ma il percorso è ormai tracciato. Da una parte il desiderio dell’atleta di chiudere il prima possibile almeno la sua vicenda penale, dall’altra la soddisfazione del pm Giancarlo Bramante, che ha condotto l’indagine nata dalla positività all’eritropoietina dell’olim-

pionico a Racines (Bolzano) nel controllo Wada. La legge antidoping prevede una pena da 3 mesi a 3 anni. Lo «sconto» è stato di un terzo della pena. Il patteggiamento riguarda non soltanto la positività preolimpica, ma anche le contestazioni sugli anni 2010-2011, su cui la Procura ritiene ci siano «prove inconfutabili» di assunzioni vietate. A questo punto, rimane in piedi soltanto la parte del procedimento che vede indagati per «favoreggiamento», i due medici federali dell’atletica di allora, Giuseppe Fischetto e Pierluigi Fiorella, e la funzionaria Fidal Rita Bottiglieri. La prima udienza del processo si potrebbe tenere in primavera. FRONTE SPORTIVO Per Schwazer, l’unico fronte aperto resta quello sportivo. Anzi, riaperto. Dopo la squalifica a tre anni e sei mesi, che scadrà il 30 gennaio 2016, è in corso un procedimento bis che ha portato a un nuovo interrogatorio presso la procura antidoping del Coni. Procura che sta valutando, con alcuni interrogatori, l’importanza della «collaborazione» fornita da Schwazer e in base alla quale si era parlato di uno sconto di pena. Anche se il marciatore deve rispondere di altre due violazioni delle norme sportive antidoping. v.p. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Nuoto R La francese

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

STORIE MALEDETTE

VALORE: 170 EURO Un giorno di shopping a Disneyland Parigi con un’amica e la figlia Manon, di 4 anni e mezzo, si è trasformato in giallo con furto per Laure Manaudou, fermata al negozio Emporium con dei peluche per 170 euro. E con parte della merce rubata dall’amica. La Manaudou avrebbe ammesso di aver rubato, ma ieri ha smentito su Facebook e Twitter. Messaggi subito cancellati. E’ stata rilasciata con un richiamo all’ordine.

IL RACCONTO di ALESSANDRO GRANDESSO

M

agari avrà pensato che poi avrebbe pagato lo sponsor. Come poteva accadere fino a qualche anno fa entrando in qualsiasi boutique di Lancel o Gucci sui Campi Elisi. Oppure, dopo una giornata a respirare l’aria del regno incantato di Disneyland Paris, si sarà lasciata ispirare dalla banda Bassotti. Ma nel parco dei divertimenti di Topolino, Pippo e Paperino vigono comunque leggi umane e Laure Manaudou è tornata alla dura realtà giovedì pomeriggio quando è stata fermata da una guardia che gli ha chiesto di aprire la borsa. Dentro dei peluche del valore di 170 euro. Ma non lo scontrino. Così è arrivata anche la polizia che ha portato l’ex campionessa in caserma. Con lei un’amica, filmata invece dalle videocamere di sicurezza mentre rubava merce per 300 euro. La Manaudou, secondo Europe 1, sarebbe uscita in serata, verso le 21, e solo dopo aver ammesso il furto, cavandosela con una romanzina e un richiamo formale. La notizia ovviamente ha fatto il giro di Internet, ennesimo capitolo di una vita cadenzata da exploit in vasca e colpi di scena fuori. Tra amori passionali, rotture eclatanti, foto osé, e ormai anche il brivido da fuorilegge. SOLDI E dire che nell’autobiografia uscita ad ottobre, la Manaudou, parlando di soldi, citava l’esempio dei genitori «talmente onesti», definendosi a sua volta donna non di certo venale: «Il denaro mi interessa talmente poco che non saprei neppure dire quanto ne ho in banca». Aggiungendo quindi di preferire le compere in negozi a buon mercato che in quelli di lusso perché «anche se ho i soldi, mi sembra stupido sperperarli». Privilegio di una ragazza che cominciò a guadagnare molto fin da adolescente, grazie ai trionfi in piscina. Nel 2007 arrivò il primo vero grosso contratto di sponsorizzazione con il re del lusso Bernard Pinault che gli garantì un milione di euro per cinque anni. E fu così che Laure scoprì il gusto dello shopping libero: «Grazie anche al contratto con Lancel – scrive ancora Manaudou – potevo entrare in qualsiasi boutique, scegliere quel che mi piaceva e poi uscire».

AMORI In ogni caso, avrebbe potuto pagarsi tutto lo stesso di tasca sua, per via di contratti pubblicitari che le fruttavano almeno tre milioni annui, tra-

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CONTENUTO PREMIUM

Manaudou RUBA PELUCHE TRISTE DECLINO DI UNA STELLA sformandola appena ventenne in un’icona da dare in pasto anche all’opinione pubblica internazionale. Nonostante i rischi legati a una filosofia di vita sbarazzina, imprevedibile e ricca di improvvise virate. Come quando abbandonò la Francia per seguire l’amore italiano,

Luca Marin. Rapporto burrascoso andato in frantumi come in una telenovela. Poi ci fu lo scandalo delle foto sconce finite in rete, vendetta di un precedente fidanzato. Laure lasciò credere invece fosse Marin, che l’aveva mollata, per poi rivelare nell’autobiografia che si tratta-

FERMATA CON LA FIGLIA DI 4 ANNI E UN’AMICA E POI RILASCIATA. AMORI E SCANDALI DI UNA CAMPIONESSA INQUIETA

Laure Manaudou, 28 anni, 1 oro olimpico e 3 mondiali

va del nuotatore Pierre Henri che però le ha fatto causa, chiedendo mezzo milione di euro di danni. E poi, dopo un flirt transitorio, ecco la storia con Frederick Bousquet. Con il campione francese, la Manaudou ha avuto una figlia, Manon, nel 2010. Nascita che le ha permesso di riscoprire l’affetto della madre che pensava l’avesse concepita per sbaglio. Ma la relazione con Bousquet è arrivata lo stesso al capolinea pochi mesi fa. Anche per via di un aborto, al quinto mese, che ha minato un rapporto già fragile. Nonostante l’annuncio della nuova gravidanza l’avesse fatto lei stessa, in diretta tv, una sera di gennaio del 2013. Mettendo fine ad una carriera comunque splendida: 127 medaglie e 81 titoli internazionali e nazionali. FUTURO Comunque una carriera vissuta quasi come una frustrazione: «Non mi è mai piaciuto nuotare», scrive ancora Laure. Forse perché, in fin dei conti, fu costretta a vivere una vita sconnessa dalla realtà, tra cadenze massacranti di allenamenti e gare, e un’esposizione mediatica difficile da gestire, per sua stessa ammissione: «Il successo è arrivato troppo presto, non ero pronta. Ho fatto molti errori, ma non mi pento di nulla». Slogan sfoggiato anche dopo la rottura con Marin e il primo addio al nuoto nel 2009, su una maglietta che citava una celebre canzone di Edith Piaf: «Je ne regrette rien». Motto da eterna adolescente. La stessa che riappare quando magari si lascia andare in un sorriso. Donna fatta, ma ancora alla ricerca di una nuova strada e una nuova vita, tra corsi di yoga, lezioni di spirito di competizione a imprenditori, e il debutto in televisione, da presentatrice di una trasmissione sulla natura. E comunque lontano dalla piscina dove era tornata a tuffarsi per tentare un ultimo exploit all’Olimpiade di Londra del 2012. E dove ogni tanto ci sguazza «senza guardare il cronometro per non deprimermi». Laure Manaudou ormai condivide la vita con il campione surfista Benoit Moussilmani e sogna segretamente una carriera da attrice, seguendo corsi di teatro. Magari il furto a Disneyland era solo un atto di emulazione di qualche star hollywoodiana, finita altrettanto clamorosamente schedata in commissariato. Di sicuro, il modo migliore per rimanere al centro dell’attenzione, proprio quando il fratello Florent cominciava a farsi un nome, a suon di record in vasca. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Campioni in fuorigioco

BOBBY MOORE Il calciatore inglese fu accusato del furto di un braccialetto nel 1970 a Bogotà, prima di una partita con la Colombia. Fermato e rilasciato, fu poi scagionato

IGOR BELANOV Il calciatore, punta dell’Urss di Lobanowski e Pallone d’Oro 1986, è stato più volte pizzicato a rubare con la moglie Irina in alcuni grandi magazzini tedeschi.

JENNIFER CAPRIATI Ragazza prodigio del tennis, nel 1993, a 17 anni, venne arrestata a Tampa, in Florida, per aver rubato un anello in una gioielleria. Tra il 2001 e 2002 vinse tre Slam.

NAOYA TOMITA Il nuotatore giapponese agli ultimi Giochi Asiatici è stato colto dalle telecamere mentre rubava una fotocamera a un giornalista. Dal capo delegazione le pubbliche scuse


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L’inchiesta R 1a puntata

STORIE DI CONFINE

L'INTERVENTO CARD. AGOSTINO VALLINI*

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CONTENUTO PREMIUM

I CAMPI DELL’INTEGRAZIONE 1

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PERIFERIE: PER UNA CULTURA DELL’INCONTRO

L

● 1 Il campo Sandro Pertini della Polisportiva attiva da ben 38 anni e affiliata alla Roma calcio. Per scelta fa attività giovanile solo fino ai ragazzi di 16 anni e sogna un campo in sintetico. 2 Uno dei tre palloni gestiti dalla Pallavolo Tor Sapienza: storica società sorta con i fratelli Avalle, Gianni e Simonetta, che ancora allena le più giovani al VolleyRò

Roma

TOR SAPIENZA DOVE IL CALCIO FA GIOCARE I ROM zo de Paoli, il parroco, don Antonio Di Santo, ospita una società sportiva. «Questo non è un quartiere razzista. C’è un volontariato molto attivo, la gente è per l’accoglienza». Gli stranieri sono il 25%. «Qualche preoccupazione viene dai campi rom – aggiunge Luca Alfonsi, responsabile del centro sportivo – che dovrebbero ospitarne un centinaio, saranno il triplo. L’oratorio è aperto a tutti e, per chi frequenta la scuola, l’integrazione c’è di fatto»

DANIELE REDAELLI E GIAN LUCA PASINI

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(1a puntata - continua)

UN QUARTIERE, DUE ANIME ienza

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QUARTIERE TOR SAPIENZA

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PARTE NUOVA

PARTE STORICA

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ROMA

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«NON È UN QUARTIERE RAZZISTA: LA CRISI E LA MICRO CRIMINALITA’ HANNO ESASPERATO GLI ANIMI»

POLISPORTIVA Dal volley al calcio, poco lontano c’è l’impianto dell’Associazione Polisportiva Dilettantistica Nuova Tor Sapienza. Non c’è solo il calcio, ma anche la ginnastica artistica (l’azzurra di Londra 2012, Giorgia Campana, viene da qui), la danza classica e moderna, karate, pilates. I tesserati sono circa 500, 200 i calciatori fino a 16 anni. La scuola calcio è affiliata alla Roma. «Noi prendiamo tutti – spiegano il presidente Imerio Masi e il d.s. Antonio Micozzi -, anche alcuni ragazzi rom. Quelli segnalati dai servizi sociali non pagano o pagano una quota ridotta. Non abbiamo fini di lucro e se avanza qualcosa viene reinvestito. Quello che è successo un mese fa è il frutto dell’esasperazione. La microcriminalità è il vero problema e un fatto quotidiano: non passa giorno che non spacchino un vetro o che non ti aprano la macchina. Giù alla pallavolo gli hanno tagliato i palloni per entrare a rubare nel magazzino: tanti danni e nessun valore. Da noi sono entrati pochi giorni fa: porte e finestre scassate per fregarsi le merendine del bar! Il nostro impegno è tutto rivolto al sociale: non possiamo ne vogliamo guadagnare». «Io - aggiunge il presidente di questa Polisportiva attiva da 38 anni - ero uno dei ragazzini di questa foto - e indica una immagine scolorita appesa al muro - sono sempre rimasto in questo quartiere. Mia mamma lasciava la chiave nella toppa... Adesso le cose sono cambiate: ma la gente non è razzista. Noi puntiamo a fare far attività sportiva ai giovani. Perché questo significa toglierli dalla strada». Fuori un gruppo di bambini calcio rincorre un pallone, nel fango del campo principale. Il sogno sarebbe averlo in sintetico, sarebbe bello si avverasse. (ha collaborato Alessandra Gaetani)

De

on fosse esploso lo scandalo della cupola romana si parlerebbe ancora delle periferie degradate, delle paure dilaganti dei romani, degli episodi di intolleranza e razzismo. Per fare un’inchiesta sulle problematiche periferie romane basterebbe tirare a sorte. Noi abbiamo puntato su Tor Sapienza per alcuni giorni, a novembre, teatro di scontri, abitanti esasperati IMMIGRATI I problemi più grossi sono nella parschierati contro un centro di accoglienza immi- te più recente di Tor Sapienza, la periferia della grati, gestito dalla Cooperativa Il Sorriso, in par- periferia, dove il centro è rappresentato dal complesso ellittico di casermoni, dite evacuati e ancora protetti dai ventato famoso durante la «rivolblindati della polizia. Una storia IL DATO ta». All’interno, nell’idea del prostrana, che forse si leggerà in mogettista, dovevano essere raggrupdo diverso in futuro, con il prosepate le attività commerciali, che guire delle indagini sulla Mafia ora sono sparite. La chiesa di San della Capitale che qualche zampiCirillo Alessandrino è nuovissima. no potrebbe averlo messo. Impianti sportivi collegati: zero. PASOLINI Tor Sapienza è periferia mila e 648 gli abitanti Accanto la Tor Sapienza 2008 sta Est, stretta tra il VII Municipio, censiti nel quartiere di ultimando un centro sportivo che quello della Cinecittà di Ramazzotconta 3 palestre, 3 piscine, 2 campi ti, «dove i tram non vanno avanti Tor Sapienza: Roma di calciotto e 4 di calcetto. Aprirà a Est. Circa 3000 sono più» e Centocelle, dove iniziò la marzo. Splendido, ma è la sensacarriera Baglioni. Poco distante è gli stranieri zione che non sia propriamente un Ponte Mammolo, dove abitò Pasocentro di aggregazione per i giovalini appena arrivato a Roma, terra d’ispirazione ni del quartiere. Domani la Mezza Roma Run pasper Ragazzi di vita, saggio sulle borgate romane. serà di qui, una mezzamaratona «per ricucire il Tor Sapienza è divisa in due, si può individuare un tessuto sociale» come dice l’assessore Paolo Masicentro storico, sorto sul terreno che circondava ni. Eventi sporadici. Per trovare lo sport quotidiauna torre quadrata del XIII secolo. Nel 1923, un no bisogna scendere di qualche centinaio di meferroviere antifascista della prima ora, Michele tri. Qui ci sono i 3 palloni della Pallavolo Tor SaTesta, costruì 25 abitazioni economiche per ope- pienza, che fa parte del Consorzio Volley Friends. rai. E’ l’inizio del quartiere storico. Ugo Loreti, d.s. del Volley Friends, abita qui: «Questa sarebbe una zona tranquilla, qualche Qui i problemi sono modesti. Nell’oratorio della problema lo danno i campi rom. La crisi ha accenchiesa di Santa Maria Immacolata e San Vincen- tuato alcuni aspetti di disagio e la sopportazione

è scesa. Non eravamo preparati a finire in prima pagina. Qui non c’era nulla, poi siamo riusciti ad avere la prima tensostruttura che vedete, un impianto comunale mai finito. Era stato occupato e semidistrutto. Lo abbiamo rimesso in piedi a spese nostre, poi è venuta la seconda struttura e infine la terza, con 4 campi da beach, che aprirà tra poco». Una bella realtà, con 300 atleti (100 maschi), che partecipa a 20 campionati dal minivolley fino alla B-1 femminile. Maurizio Cianetti, presidente della società, è orgoglioso: «Siamo multietnici e cerchiamo di aiutare le famiglie che non ce la fanno. Insieme al presidente del Volley Friends, Enrico Onofry, stiamo facendo un gran lavoro. Le associazioni sportive, in queste realtà, sostituiscono le carenze delle istituzioni. Noi vogliamo creare un esempio che diventi una contaminazione positiva per il quartiere».

Via

e periferie fanno problema, non da oggi. Papa Francesco ha parlato di «emergenza sociale», a cui porre rimedio e far progredire la cultura dell’incontro. Viviamo in un pianeta prevalentemente urbanizzato, nelle città si concentrano potere, ricchezza, tecnologia, innovazione, insieme a povertà, emarginazione, tensioni sociali. Il fenomeno immigrazione, inarrestabile, complica ulteriormente le relazioni umane. Nelle città vivono insieme cittadini, noncittadini, cittadini a metà, avanzi urbani. Le diseguaglianze sociali aumentano, specialmente in un tempo di crisi economica prolungata; dilagano la paura, la violenza, l’isolamento sociale. Sono urgenti politiche inclusive, che assicurino il minimo vitale a chi ne è privo da anni, per molti da sempre. Nell’ottica di una sostanziale equità sociale, le poche risorse disponibili dovrebbero assicurare i beni essenziali: casa, salute, istruzione, vivibilità, legalità. Anche i media possono molto: diano voce e immagini alla speranza, alle tante forme nascoste di promozione umana e di carità. Papa Francesco spinge la comunità cristiana a intensificare l’impegno. Nella grande città dove, salvo le microaggregazioni familiari o amicali, la gente non si conosce, non socializza, non sente di appartenervi più di tanto, le parrocchie, spesso unici centri di socializzazione, si fanno promotrici della “cultura dell’incontro” tra le diverse componenti sociali: un aspetto importante della Chiesa “in uscita” che il Papa richiama insistentemente. Nei quartieri, soprattutto di periferia, occorre superare il sospetto e il pregiudizio, promuovere dialogo, ascolto, rispetto delle idee altrui, per una convivenza pacifica e inclusiva. I consigli pastorali parrocchiali, organismi di partecipazione ecclesiale formati soprattutto da laici, invitino i rappresentanti delle realtà sociali presenti sul territorio a dibattere le questioni socialmente rilevanti e sofferte, studino proposte concrete da inviare alle istituzioni locali. Insomma, per una “cultura dell’incontro” è urgente un esercizio di vera umanità e di democrazia sostanziale. *Vicario del Papa per la Diocesi di Roma

Via Pren estina Via Prenestina Il nome Tor Sapienza arriva dall’antichità: il quartiere storico sorge sul terreno che circondava una torre quadrata del XIII secolo. Accanto alla torre sorse un casale che il cardinal Domenico Pantagati (detto il Capranica), acquistò per ospitare gli studenti del collegio di San Girolamo nel 1457, saranno loro a chiamarlo Sapienza Nuova, da qui, appunto Tor Sapienza RCS


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Boxe R Stanotte il Mondiale welter Wba

Thurman una macchina da pugni per i sogni di Bundu

Riccardo Crivelli

S

e un soprannome serve ad assecondare un destino, Keith Thurman ha già spalancate davanti a sé le porte della gloria. Il detentore della corona Wba ad interim dei welter, sfidato stanotte dal nostro Leonard Bundu sotto le luci leggendarie dell’MGM Grand a Las Vegas, si porta appresso un appellativo semplice e al tempo stesso terrificante: One Time, Una Volta. Perché quando arriva, anche con un solo colpo, devasta. In 23 match (più un no contest), solo in due hanno resistito alla furia distruttrice del nativo di Clearwater, Florida, una zona evidentemente vocata per la nobile arte, perché da lì arrivano Antonio Tarver, Winky Wright e Jeff Lacy, tutti ex campioni del mondo. NASO ROTTO Coda da cavallo e un gancio sinistro che non fa prigionieri, Thurman conobbe il ring a scuola, a sette anni: «Ero all’Ymca e nelle ore di educazione fisica si tenevano anche lezioni di pugilato: rimasi ammirato da un bambino piccolo piccolo che non si fece mai prendere da uno molto più grande e grosso di lui e finì per rompergli il naso. Tornai a casa, dissi a mamma che sarei stato pugile e il giorno dopo lei mi iscrisse ai corsi». Il tutor era Benny Getty, che sarebbe rimasto il suo allenatore fino al 2009, anno in cui morì. Da dilettante, Keith ha conquistato 6 titoli nazionali ed è stato sconfitto da Demetrius Andrade nella finale dei Trials olimpici 2008. Il fulminante avvio tra i professionisti, nove vittorie per k.o. al primo round nei primi nove incontri, lo ha subito messo sulla mappa, come dicono in America, e nel 2012 si è guadagnato il titolo di prospetto del-

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APB

Russo vince e si avvicina all’Olimpiade

1L’americano ha vinto 21 match

su 23 per k.o. e vuole Mayweather: diretta Italia Uno dalle tre

Si incrociano gli sguardi di Keith Thurman, 26 anni, imbattuto in 24 incontri (21 ko) e Leonard Bundu, 40 anni, record 31 vittorie e 2 pari ACTION IMAGES

l’anno per Ring Magazine. STILE E INTELLIGENZA Una crescita graduale, divenuta impetuosa negli ultimi due anni, quando ha sconfitto tre ex iridati: Quintana, Zaveck e Julio Diaz. Quest’ultimo, travolto in tre round ad aprile, dopo il match ha annunciato il ritiro. Una macchina infernale, insomma, un avversario durissimo per l’ex campione d’Europa fiorentino. Ma Thurman non è soltanto una belva da k.o.: dietro

lo stile da fighter che lo rende amatissimo dagli appassionati e qualche atteggiamento guascone sul ring, si nasconde un ragazzo con una testa pensante. Dopo il trionfo su Diaz, avrebbe potuto monetizzare il momento magico, e invece ha deciso di fermarsi senza più combattere fino a stanotte: «Ho un’infiammazione cronica al tendine della spalla sinistra, ho 26 anni e devo pensare al futuro: a cosa mi servono i soldi se poi non potrò più usare il

braccio per combattere?». Intelligente e pure fedele: Jay Z, il rapper che ha creato una sua scuderia, gli ha offerto sei milioni di dollari per tre match, ma lui ha rifiutato per rimanere con Hal Haymon, il manager che lo segue fin dai primi passi. Con la certezza che lo porterà all’obiettivo finale: «Io inseguo il cane più grosso, perciò voglio Mayweather. E’ un grandissimo pugile, ma ha cominciato la parabola discendente. Se è vero che si ritira alla fine dell’an-

no prossimo, spero possa darmi una chance». In tutto questo, dove mettere Bundu? «Lo rispetto, io rispetto tutti gli avversari. Non sono un fanatico del k.o., credo che la mia forza risieda nella capacità di individuare sempre il punto debole del mio avversario. Se dovessi perdere? Vorrà dire che non sono stato bravo abbastanza e che dovrò imparare dagli errori». Non c’è dubbio, sa colpire. Con i pugni e con la lingua. © RIPRODUZIONE RISERVATA

● (l.b.) Clemente Russo si avvicina ai Giochi Rio 2016. Ieri sera il pugile di Marcianise ha sconfitto – davanti al suo pubblico, al Palamaggiò di Castel Morrone (Caserta) – la medaglia d’oro dei campionati asiatici 2013, il ventiseienne kazako Anton Pinchuk. La semifinale vinta da Tatanka, valevole per la fase preranking della Aiba Professional Boxing (APB), categoria pesi massimi, si è decisa ai punti alla sesta ripresa. Verdetto chiaro fin dall’inizio, e decisiva la quarta ripresa: troppo aggressivo Russo per il lungo pugile kazako, che ha provato con il jab mancino ad impensierire Clemente, bravo comunque a controllare l’incontro senza tralasciare lo spettacolo per la sua gente. Prossimo impegno per il boxeur di Terra di Lavoro, la finale di Catania il prossimo 30 gennaio contro Egorov, che lo ha battuto a Bergamo: «Sono abbastanza soddisfatto, sono stato troppo veloce per lui e fisicamente mi sono sentito bene». Negli altri tre incontri, vittorie dell’algerino Chouaib Bouloudinats per k.o. tecnico sull’americano Javonta Charles dopo tre riprese, dell’ucraino Roman Golovashenko ai punti contro Yamil Peralta (Argentina) e appunto di Aleksei Egorov (Russia) che ha avuto la meglio, ancora ai punti, del tedesco Emir Ahmatovic.

Pallavolo R L’intervista

Atanasijevic promette «Prima lo scudetto poi prendo la laurea» 1Il bomber di Perugia concentrato sulla sfida con Macerata «Loro sono forti e collaudati, ma noi vogliamo testarci...» Antonello Menconi PERUGIA

S

a bene che anche in questa stagione il destino della Sir Safety in campionato e in Champions dipenderà da lui. Ma non vuol darlo a vedere. Anche perché nella sua mente c’è solo la sfida con Macerata. Aleksandar Atanasijevic, 23 anni, nazionale serbo, dice che «è una partita fondamentale per Perugia per capire a che livello siamo. Un’occasione per misurarci davanti ai loro tifosi, sapendo che sarà difficile, ma non impossibile». Macerata più o meno forte dello scorso anno? «Loro sono sempre forti, perché hanno tanti giocatori di valore e rispetto alla scorsa stagione hanno cambiato pochissimo, quindi hanno già una buona intesa». Quale giocatore toglierebbe a Macerata per questa sfida? «Senz’altro Marko Podrascanin, un giocatore che può decidere qualsiasi partita». Anche se è molto legato a lui…

«Si è vero. E’ un grande amico come Dragan Stankovic. Sono ragazzi fantastici e tutti noi non vediamo l’ora di ritrovarci in Nazionale per trascorrere del tempo insieme. Intanto però, cercherò con i miei compagni di batterli». Ma dove può arrivare quest’anno Perugia? «La Sir Safety è un grande club, con dirigenti e tecnici competenti e disponibili e con dei tifosi eccezionali. Oggi nel mondo tutti conoscono questo club e io sono felicissimo di farne parte. Rispetto allo scorso anno ci sono diversi nuovi giocatori e si sa che questo all’inizio può portare a maggiori difficoltà. Purtroppo abbiamo avuto vari infortuni e quindi solo più avanti capiremo qual è la nostra reale forza». Cosa vi sta dando in più Nikola Grbic? «Io credo che Grbic sia stato il miglior giocatore nella storia della pallavolo e quindi ogni giorno possiamo imparare qualcosa di nuovo da lui e questo ci permette di migliorare anche come squadra. Siamo primi nel girone di Champions

LA GUIDA De Cecco in dubbio RaiSport ore 17.30 (m.g. - an.me.) Lube reduce da un successo nelle ultime 3 gare e ancora priva di Fei alle prese con l’infortunio a un piede e neppure convocato (ore 17,30 diretta Rai Sport 1). Giuliani deve risolvere il rebus degli schiacciatori con il ballottaggio Kurek-Kovar, con quest’ultimo che dovrebbe essere preferito. Resto del sestetto con Baranowicz-Sabbi, PodrascaninStankovic, Henno libero. C’è anche De Cecco con la Sir Safety, ma Grbic deciderà sono in mattinata se affidargli la regia o preferirgli Paolucci. Dubbio al centro tra Buti e Barone. Il libero sarà Giovi. In banda tocca a Maruotti, con Vujevic pronto dalla panchina. Classifica: Modena 24; Macerata 22; Perugia 19; Trento 18; Verona, Latina, Ravenna 15; Piacenza 11; Molfetta 9; Città di Castello 6; Padova 5; Milano 2; Monza 1. ANTICIPO DONNE (al.fr.) Stasera Pomì Casalmaggiore - Savino del Bene Scandicci (ore 20.30, diretta Rai Sport). Classifica: Modena 21; Novara 20; Casalmaggiore 17; Conegliano 16; Piacenza 15; Bergamo 14; Busto 13; Montichiari 11; Firenze 7; Scandicci 6; Forlì 4; Urbino 0. A ROVIGO (i.m.) In A-2 donne dopo la sconfitta a Monza si è dimesso l’allenatore della Beng Rovigo Stefano Ferrari. Suadra affidata al vice Flisi.

Alexandar Atanasijevic (23 anni) con il vulcanico presidente di Perugia: Gino Sirci TARANTINI

e stiamo facendo bene in Superlega, avendo perso solo due gare. Rispetto allo stesso periodo di un anno fa stiamo andando meglio, anche se la stagione è ancora lunghissima». Ma la Sir Safety può vincere lo scudetto? «E’ presto per dirlo. Ora è importante pensare solo alle prossime partite e soprattutto a Macerata. Chiaro che noi lotteremo sino alla fine e continueremo a lavorare ogni giorno uniti e con il massimo impegno, come stiamo facendo». Soddisfatto del suo rendimento personale avuto sinora? «Io cerco sempre di offrire la miglior prestazione per aiutare la squadra. Sono soddisfatto di quanto ho fatto sinora e anche

la squadra ha reso bene. Bisogna comunque considerare che quest’anno il campionato è di livello superiore e rimane il più difficile al mondo». Pensa alla pallavolo, ma anche a studiare… «Sì è vero. Sto studiando, ma non come facevo prima. Per me è difficile, perché avrei bisogno di essere in Serbia e in questo momento è impossibile. Posso dare gli esami quando sono a Belgrado Di certo non mollerò e uno degli obiettivi più importanti della mia vita, forse ancor più della pallavolo, è di finire quanto prima l’università. I miei genitori, entrambi medici, ci tengono molto e voglio arrivare in fondo e diventare avvocato anche per la loro gioia».

Tempesta Brasile multe e polemiche ● (m.can.) Volley brasiliano nella bufera. Il Banco do Brasil toglie la sponsorizzazione alla Confederazione dopo 23 anni. Motivo? Le irregolarità emerse sui contratti per 9 milioni di euro, quando l’ente era guidato da Ary Graça, oggi presidente Fivb. Intanto la Confederazione ha rinunciato a organizzare le finali di World League 2015 a causa delle squalifiche arrivate ai suoi tesserati per una partita del Mondiale: 10 giornate a Bernardo, 6 al libero Mario Junior, 1 Murilo, 1000 euro di multa a Bruno.


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TUTTENOTIZIE FOOTBALL

Obama duro sul caso Rice «Nfl inadeguata contro la violenza» ● Il caso di violenza domestica di Ray Rice ha dimostrato che la Nfl era «rimasta indietro» nello stabilire politiche sul comportamento dei suoi atleti. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, facendo riferimento al caso del giocatore dei Baltimore Ravens che in un ascensore di un hotel di Atlantic City sferrò un violento pugno all’allora fidanzata (poi moglie) Janay Palmer, facendola cadere a terra priva di sensi. A inizio settembre fu diffuso il video dell’episodio, che accese il dibattito sull’accusa di incapacità della lega di rispondere alle violenze commesse dai giocatori. In una intervista a Espn Radio, Obama ha detto: «Non ci si deve trovare a dover improvvisare quando accade qualcosa del genere, devono essere in vigore chiare politiche». Il caso di Rice, secondo il presidente americano, ha aumentato la consapevolezza sul problema, mostrando che gli uomini devono cambiare i loro comportamenti «iniziando da quando sono piccoli». Rice è appena stato riabilitato dalla Nfl.

TENNIS

La schiena è ok Nadal si allena per il cemento

Rafa Nadal, 28 anni, n. 3 Atp ● Seconda settimana d’allenamento sul veloce, a Maiorca, del n. 3 del mondo, Rafa Nadal, col connazionale spagnolo Pablo Carreño Busta, una delle rivelazioni del 2014 (n. 51 Atp). Rafa, che, a causa dell’infortunio al polso, dell’operazione d’appendicite e poi delle cure alla schiena con cellule staminali, ha disputato l’ultimo match ufficiale ad ottobre a Basilea (battuto da baby Coric), rientrerà alle gare il 2 gennaio nella ricca esibizione sul cemento di Abu Dhabi (Eau) con Djokovic, Wawrinka, Monfils e Tsonga (che però accusa problemi al polso e si dice a rischio per gli Australian Open dal 19 gennaio a Melbourne). Il mancino di Maiorca farà invece l’esordio stagionale sul circuito Atp, il 5-11 gennaio a Doha (Qatar). «Ci stiamo allenando al meglio: i medici ci hanno dato l’ok e tutto procede secondo i programmi. Sul veloce, il servizio è fondamentale: stiamo lavorando più sulle percentuali e sul piazzamento che sulla potenza», spiega Toni Nadal, lo zio-coach del re di 9 Roland Garros.

1+COMBINATA E SALTO, LIBEREC RINUNCIA La ceca Liberec rinuncia alle prove di Coppa del Mondo di salto e combinata del 7 e 8 febbraio per difficoltà economiche: la concomitanza con il biathlon , l’hockey e i Mondiali di sci alpino l’hanno privata dei soldi della televisione

SCI NORDICO

Biathlon, Oberhofer seconda nella sprint senza errori al tiro 1A Davos invece due gare in classico della

Coppa di fondo: il c.t. Chenetti punta sui giovani

Karin Oberhofer, 29 anni, bronzo olimpico in staffetta mista GETTY

tante è continuare a rimanere con i piedi per terra, dedico il secondo posto alla mia nipotina Anna di 8 mesi, evidentemente mi porta fortuna» Tra gli uomini successo èer il norvegese Johannes Boe, lontani gli azzurri. FONDO Anche la Coppa del Mondo di fondo sbarca sulle Alpi e deve subito fare i conti con una profonda rivoluzione di programma, per carenza di neve. Le gare in classico di Davos (Svi) sono state salvate solo grazie alla riduzione delle distanze di gara (15 km tc uomini e 10 km tc donne), dove si attende un altro festival norvegese, anche se sulle (non abbondanti) nevi amiche si attende il ritorno dell’olimpionico Dario Cologna; poi il centro turistico dei Grigioni ospiterà anche il recupero delle gare annullate a La Clusaz (Fra) del prossimo weekend (10 km tl donne e 15 km tl uomini e Sprint tl). Dopo le ombre scandinave di inizio Coppa, il c.t. azzurro Chenetti avvia la ricostruzione schierando la linea verde con Francesco Defabiani e Mattia Pellegrin, accanto a Clara e Hofer, mentre tra le donne De Martin, Scardoni, Debertolis e Baudin. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A

ncora grande Italia nella Coppa del Mondo femminile. Dopo il terzo posto di Dorothea Wierer nella pursuit di Ostersund, Karin Oberhofer fa addirittura meglio piazzandosi seconda nella sprint di Hochfilzen. La ventinovenne dell’Esercito, precisissima al poligono e veloce sugli sci, si è inchinata solamente a Kaisa Makarainen, nettamente davanti a tutte le avversarie no-

GOLF

In Sudafrica F. Molinari è 2° Risale Paratore ● Francesco Molinari (133 68 65, -11) con un’ottima prestazione sottolineata da un parziale di 65 (-7) colpi, miglior score di giornata, è volato dall’ottavo al secondo posto alle spalle del sudafricano Branden Grace, leader con 128 (62 66, -16), nell’Alfred Dunhill Championship, seconda gara dell’European Tour 2015, sul percorso del Leopard Creek CC (par 72), a Malelane in Sudafrica. Da evidenziare anche il bel recupero di Alessandro Tadini e di Renato Paratore, il 17enne debuttante nel circuito, dalla centesima alla 38esima posizione con 141 (-3) e con gli stessi punteggi di 73 (+1) e di 68 (-4), mentre non ha superato il taglio per due colpi Andrea Pavan, 85° con 145 (76 69, +1). Per i romani Pavan e Paratore un disguido con le sacche che non sono arrivate in tempo in Sudafrica. Solo ieri hanno potuto utilizzare i bastoni giusti. Per Francesco Molinari, un piazzamento ni primi posti a Leopard Creek significherebbe il ritorno tra i primi 50 giocatori al mondo.

Francesco Molinari GETTY

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nostante un errore al tiro. Per Karin, fra le protagoniste dello storico bronzo olimpico di Sochi nella staffetta mista, si tratta del primo podio in Coppa in gare individuali. Entra nella speciale graduatoria di italiane nelle prime tre con Nathalie Santer, Michela Ponza e Dorothea Wierer. la Oberhofer ha risolto i problemi al poligono che l’avevano penalizzata in Svezia: «Abbiamo lavorato molto in questi giorni su certi particolari, adesso l’impor-

PALLANUOTO

Nell’anticipo l’Acquachiara passa a Como

Giuseppe Valentino CIAMILLO ● (si.cle.) L’Acquachiara esce alla distanza nell’anticipo. COMO-ACQUACHIARA 5-11 (1-2, 2-1, 1-3, 1-5) Como: Oliva, Foti, Krizman, Susak, Busilacchi 1, Ferraris, Milakovic, Jelaca 1, Pellegatta, E.Pagani, Gaffuri 2, Cesini 1, Garancini. All. Stritof. Acquachiara: Caprani, Perez, Rossi, Paskalin 2, Marziali 4, Petkovic, Lanzoni 2, Ferrone, S.Luongo, Valentino 2, Astarito, M.Gitto 1, Lamoglia. All. De Crescenzo. Arbitri: Bianchi e Piano. Note: s.n. Como 5 (1), Acquachiara 11 (6). Oggi (9a g., ore 18): LazioBogliasco, Pro Recco-Posillipo, Roma Vis Nova-Savona, Sport Management-Can.Napoli, Florentia-Brescia. Class.: Brescia 24; Pro Recco, Acquachiara** 21; Sport Management 19; Can.Napoli 12; Como, Savona* 9; Lazio 7; Posillipo*, Bogliasco*, Roma Vis Nova 6; Florentia 0. (*una partita in meno; **una in più) ECATOMBE (i.v.) A Recco, alle assenze già sicure di Aicardi, Felugo e Giorgetti, infortunati, si sono aggiunte quelle di Di Fulvio e Lapenna: scarlattina. SETTEROSA Oggi alle 14.30, a Roma, si gioca l’amichevole tra Italia e Cina femminile.

Uomini, 10 km sprint: 1. J. Boe (Nor) 24’34”9 (0); 2. Schempp (Ger) a 14”3; 3. Birnbacher (Ger) a 17”9. Coppa (4): Svendsen (Nor) 176; M. Fourcade (Fra) 156. Donne, 7.5 km sprint: 1. Makarainen (Fin) 20’55”6 (1); 2. OBERHOFER a 10”4 (0); 3. Eckhoff (Nor) a 29”9 (1); 13. WIERER a 52”7 (1). Coppa (4): Makarainen 222; 2. Eckhoff 182; 7. OBERHOFER 131. Fondo. Coppa, uomini: 1. Sundby (Nor),391; 2. Krogh (Nor),309; 3. Golberg (Nor), 230; 20. Defabiani,74; 33. Pellegrino 36. Donne: 1. Bjoergen (Nor) 519; 2. Johaug (Nor) 388; 3. Weng (Nor) 304.

IPPICA

Hong Kong Cup da 2.5 milioni Atzeni ha chance ● (e.lan.) Quarantanove cavalli al via, di cui 9 giapponesi e 10 europei, per una posta in palio complessiva di 9 milioni di euro. Numeri davvero dell’altro mondo per noi italiani, quelli dei 4 gruppi 1 in programma domani dalle 7 (le 14 ora locale) a Sha Tin, Hong Kong, nel 130° anniversario della fondazione del locale Jockey Club. A rappresentare l’Italia saranno Andrea Atzeni e Mirco Demuro. A cullare il sogno della vittoria è in particolare il fantino di Nurri, che sarà al via nella prova più prestigiosa del convegno, l’Hong Kong Cup (m. 2000 – 2.500.000 euro), in coppia con Farraj. DemuroSan, forte di quattro ingaggi negli altrettanti big events di giornata, nella Cup salirà invece in sella all’outsider Helene Super Star. Migliori chance di piazzamento quindi nel Vase (m. 2400 – 1,65 milioni di euro), in cui è chiamato a interpretare Khaya, nel Mile (2,3 milioni), in coppia con Glorious Days, e soprattutto nello Sprint (m. 1200 – 1,85 milioni), che affronterà in sella a Little Gerda.

Andrea Atzeni, 23 anni

BEACH VOLLEY ● WORLD TOUR (c.f.) Coppie azzurre fuori dal podio dell’Open di Mangaung (Saf), ultimo atto del World Tour 2014. Momoli-Giombini, vittoriose 2-0 con Behrens-Seyfferth (Ger), si sono arrese 2-0 nei quarti a Carico-Dicello. Noni Caminati-Rossi, k.o. 2-0 dai cileni GrimaltGrimalt. Così le semifinali odierne. Uomini: Krou/Rowlandson (Fra) c. Nummerdor-Varenhorst (Ola) e GrimaltGrimalt (Cile) c. Fuchs-Kaczmarek (Ger). Donne: Ukolova-Prokopeva (Rus) c. TakeMizoe(Giap) e Carico-Dicello (Usa) c. Bonnerova-Hermannova (R. Cec). Domani le finali.

BOXE STASERA IN TV TRICOLORE DEI MASSIMI (r.g.) Al Palarubini di Trieste (Loreni Boxe) due titoli in palio. Si assegna il Tricolore massimi, lasciato vacante da Matteo Modugno (15), tra Fabio Tuiach (26-3) e Gianluca Mandras (9-3). Nei superleggeri, Samuele Esposito (18-2) sfidato da Brunet Zamora (26-2-2) per l’Intercontinentale Ibf. Italia 1 dalle 23.45. Superleggeri: Acatullo (6-2-1) c. De Prophetis (16-5), 6 t.; gallo donne: Piazza (9-2) c. Ferenczi (Ung, 8-39-5). ● ITALIANI (r.g.) Ad Albertsklund (Dan) l’italiano Gianluca Di Ceglie (10-2), ex sfidante al tricolore leggeri, affronta il russo-svedese Anthony Yigit (10-0-1) sulle 8 riprese. A Mantova, superleggeri: Napolitano (2-1) c. Randazzo (4-2-2); mediomassimi: Haddaji (5-3) c. Buriola (2) 6 t.

EQUITAZIONE ●

VINCE BRASH (cat. vagn.) Il britannico Scott Brash, numero 1 nel ranking mondiale, e’ il vincitore della Top Ten Rolex IJRC 2014 disputata ieri al Palaexpo di Ginevra. In sella a Hello Sanctos e protagonista dell’unico doppio netto della gara, Brash ha preceduto Patrice Delaveau (Lacrimoso HDC) e il campione olimpico, lo svizzero Steve Guerdat (Albfueren’s Paille). Celebrati nell’occasione anche i fratelli D’Inzeo. Al vincitore e’ andato un trofeo offerto dalla famiglia in memoria e consegnato dalle figlie, Cristina e Susanna

GHIACCIO FINALE GRAND PRIX NEL SEGNO DI HANYU E’ dell’oro olimpico, il giapponese Yuzuru Hanyu, il corto maschile della finale del Grand Prix di figura a Barcellona. L’atteso Javier Fernandez 5°. Nella danza conducono i canadesi Kaitlyn WeaverAndrew Poje. Oggi tutti i liberi (RaiSport 2 ore 16 e 19.25; Eurosport 2 ore 20.30). Sr. Uomini. Corto: 1. Hanuy (Giap) 94.08; 2. Machida (Giap) 87.82; 3. Kovtun (Rus) 87.02; 4. Voronov (Rus) 84.48; 5. Fernandez (Spa) 79.18; 6. Mura (Giap) 78.35. Danza. Corto: 1. Weaver-Poje (Can) 71.34; 2. Chock-Bates (Usa) 65.06; 3. Shibutani-Shibutani (Usa) 63.90; 4. GillesPoirier (Can) 62.49; 5. Papadakis-Cizeron (Fra) 61.48; 6. Ilinykh-Zhiganshin (Rus) 60.25. Jr. Uomini. Finale: 1. (3.1.) Uno (Giap) 238.27. Donne. Finale: 1. (1.1.) Medvedeva (Rus) 190.89. Coppie. Finale: 1. (1.1.) Seguin-Bilodeau (Can) 175.57. Danza. Finale: 1. (1.1.) Yanovskaya-Mozgov (Rus) 148.58. PISTA LUNGA: ITALIA 5a Buon 5° posto dell’Italia maschile di Andrea Giovannini, Luca Stefani e Nicola Tumolero (a 1”33 dal podio) nell’inseguimento a squadre nella prima giornata della quarta tappa della Coppa del Mondo in pista lunga a Heerenveen (Ola). Mirko Nenzi 10° nei 500. Uomini. 500 (I). I: 1. Kulizhnikov (Rus) 34”63; 2. Was (Pol) 34”91; 3. Dubreuil (Can) 35”16; 10. Nenzi 35”33. II: 12. Bosa 35”80; 23. Zanghellini 36”39. Inseguimento a squadre: 1. Sud Corea 3’44”57; 2. Olanda 3’44”97; 3. Norvegia 3’45”52; 4. Canada 3’45”57; 5. Italia 3’46”85. Donne. 500. I: 1. Sang-Hwa Lee (S.Cor) 37”69; 2. Kodaira (Giap) 37”70; 3. Hesse (Ger) 37”88. II: 11. Daldossi 39”67. 3000. I: 1. Sablikova (R.Ceca) 4’02”84; 2. Wüst (Ola) 4’03”14; 3. Achtereekte (Ola) 4’05”95. II: 12. F. Lollobrigida 4’16”36. ● SHORT TRACK Non è positivo il bilancio dell’Italia, assente Arianna Fontana, nella prima giornata della terza tappa di Coppa del Mondo di short track, a Shanghai (Cina), dedicata alle qualificazioni. Solo Yuri Confortola nei 1500, Elena Viviani in entrambi i 500 e la staffetta femminile composta anche da Lucia Peretti, Ylenia Tota e Arianna Valcepina, sono direttamente promossi (rispettivamente a semifinale, quarti e semifinale). Per gli altri eliminazioni dirette o ripescaggi. Pesa, in particolare, la bocciatura della staffetta maschile (Confortola, Rodigari, Viscardi e Dotti) che rischia di compromettere la partecipazione ai Mondiali. Oggi finali di 500 (I), 1500 e semifinali delle staffette:

l’Italdonne trova Canada, Sud Corea e Ungheria.

HOCKEY GHIACCIO ●

FINE REGULAR (m.l.) Si chiude la stagione regolare con il 22° turno in programma oggi. Bagarre per la leadership con 5 squadre in 2 punti. Le prime 6 già ammesse al Master Round. Ore 18.30: Milano-Asiago. Ore 19.30: Appiano-Cortina; Egna-Vipiteno; RenonFassa. Ore 20.30: Gardena-Caldaro; Valpellice-Val Pusteria. Classifica: Asiago, Val Pusteria 45; Milano 44; Valpellice, Renon 43; Gardena 33; Vipiteno 27; Cortina 26; Appiano 23; Egna 22; Fassa 17; Caldaro 10.

IPPICA ●

OGGI QUINTÉ A TREVISO (e.lan.) Quindici al via, scegliamo Munter (13), Nicholson Treb (14), Orientor Of Nando (12), Isaak Bi (15), Melody Dechiari (9), Oberdan (1). Si corre anche, trotto: Aversa (14.50). Galoppo: Roma (14.10), Siracusa (14.35). ● IERI 12-10-2-1-3(e.lan.) A Montegiorgio (m. 1600): 1 Ramaya Om (D. Quarneti), 2 Roxy Staf, 3 Ribas Om, 4 Rosa dei Venti, 5 Real Deimar. Tot: 4,56; 2,32, 4,36, 6,09 (65,88). Quinté: € 3856,62. Quarté: € 1865,10. Tris: € 492.

PALLAMANO ●

CAMPIONATO (an.gal.) Oggi la 3a di ritorno in A maschile. Gir. A: ore 19 Bolzano–Merano, Pressano-Cologne, Eppan-Mezzocorona; 20.30 Cassano Magnago-Bressanone. Gir. B: 19 SassariCarpi, Dossobuono-Casalgrande, Romagna-Ambra; 20.30 Bologna-Ferrara. Gir. C: 19 Alcamo-Fasano, GaetaBenevento, Fondi-Ancona; 20.30 Conversano-Siracusa.

RUGBY OGGI IN CHAMPIONS CUP NORTHAMPTON-TREVISO (e.sp.) Mentre l’Eprc ha deciso che l’audizione di Martin Castrogiovanni per le dichiarazione di domenica contro Richard Cockerill si svolgerà mercoledì a Londra, oggi a Northampton (ore 16.15, diretta Sky Sport 2), nel 4° turno di Champions Cup, match n. 100 per Treviso nelle coppe europee. Rispetto al k.o. di una settimana fa Casellato cambia centri e terze linee, mentre davanti vista l’assenza di Harden, spostato Muccignat a destra. Gori torna titolare. Treviso: Haywrd; Ragusi, Morisi, Bacchin, Nitoglia; Carlisle, Gori; Luamanu, Minto, Swanepoel; Fuser, Pavanello; Muccignat, Anae, Zanusso. A disposizione: Kudin, Novak, Acosta, Vallejos, Lazzaroni, Favaro, Trevisan, Ambrosini. Girone 5. Altra: Racing Parigi-Ospreys. Classifica: Racing, Northampton 10; Ospreys 7; Treviso 0. ZEBRE E ROVIGO IN CHALLENGE CUP (ma.p., i.m.) Per il 4° turno di Challenge Cup, alle 16, le Zebre ospitano a Parma il Gloucester: serve l’impresa per sperare nel 2° posto. Cambio in terza linea, dove Bernabò sostituisce J. Sarto. Rovigo, alle 15 al Battaglini, affronta Grenoble, ripresentando titolare dopo 201 giorni di stop per infortunio il centro Joe Van Niekerk (rottura tendine d’Achille), tra gli assenti ilpilone Guillermo Roan (microfrattura a un piede, out 15 giorni). Girone 1. Altra: L. Irish-Cardiff. Classifica: Cardiff 14; L. Irish 10; Grenoble 5; Rovigo 0. Girone 5. Altra: Oyonnax-Brive. Classifica: Gloucester 14; Oyonnax 8; Zebre 4; Brive 1.

SCACCHI ●

MALE CARUANA Continua il momento di difficoltà per Fabiano Caruana, impegnato a Londra nel «Chess Classic».L’azzurro ha perso la prima partita con l’inglese Adams, poi ha rapidamente pareggiato con Anand, in sole 17 mosse. Ieri contro Anish Giri, ventenne olandese, non è riuscito a vincere nonostante il bianco. Così per ora è in ultima posizione.

SPORT INVERNALI ●

SLITTINO COREANO Le gare di slittino dell’Olimpiade invernale 2018 a Pyoeonchang, in Corea del Sud, non saranno trasferite in Giappone..

VELA ●

COPA BRASIL (r.ra.)Si apre ufficialmente oggi a Rio la Copa Brasil riservata alle classi olimpiche. Al via anche gli azzurri Bissaro–Sicouri (Nacra 17), Conti–Clapcich (49er FX), Marrai e Coccoluto (Laser), Zennaro (Radial), Tartaglini (RSX). Intanto a Melbourne, 1a tappa del circuito ISAF 2015: Riccardo Leccese nel Kite Race è al comando della classifica con sei primi su sei prove.


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SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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IL FATTO DEL GIORNO IL VENERDÌ NERO

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dato scorporato per categorie, quindi non sappiamo se ha incrociato le braccia, per esempio, un numero significativo di statali. Alle 54 manifestazioni indette in altrettante piazze italiane hanno partecipato circa 70 mila persone. Tolti i grossi concentramenti di Torino, Milano, Roma e Genova nelle altre città hanno protestato poche centinaia di cittadini. Ovunque presenza significativa di centri sociali e di qualche studente. Lo sciopero, per essere considerato generale, ha segnato tuttavia dei buchi significativi. Il mondo dell’informazione (giornali, radio, televisione) non se n’è quasi accorto. Il Paese, in altri termini, non è stato paralizzato.

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● 1 Un momento degli scontri tra polizia e antagonisti di fronte alla sede della Regione Lombardia a Milano ● 2 Il segretario della Cgil Susanna Camusso parla in piazza a Torino ● 3 Un gruppo di manifestanti mostra alcuni cartelli contro il premier Matteo Renzi ANSA/LAPRESSE

Sindacati in piazza: ma la prova di forza sui temi del lavoro 1 a che cosa porterà?

di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Quanti lavoratori hanno scioperato ieri? Quanti sono scesi in piazza? A queste domande rispondono quasi solo i sindacati con le loro cifre, naturalmente trionfanti.

1Le proteste in 54 città: scontri a Milano e Torino

Per la Cgil adesione al 60%. E lo sciopero spacca ancor di più il Pd: domani resa dei conti in Direzione

Di quali cifre e di quali percentuali si tratta? Secondo quanto comunica la Cgil, hanno aderito allo sciopero indetto da Cgil, Uil e Ugl il 60% dei lavoratori. Non c’era la Cisl, che pur non condividendo il Jobs Act e il resto, ha giudicato lo sciopero generale uno sbaglio. I tre sindacati hanno scelto lo slogan «Così non va» e hanno proclamato l’astensione dal lavoro per chiedere al governo di cambiare le sue politiche economiche, cioè il Jobs Act, la legge di stabilità e il provvedimento sulla Pubblica amministrazione (contratti ancora bloccati). Non c’è ancora un

Però nelle città il disagio è stato notevole. Il sindacato dice che si è fermato l’80% degli autobus e il 50% di treni e aerei. Ci sono stati incidenti a Torino, Milano e Roma, secondo il solito schema: gruppetti più esagitati hanno cercato di forzare i presidi degli agenti, sono stati tirati uova, pomodori, sassi, bastoni e quant’altro, la polizia ha caricato e manganellato, alla fine risultano nove fermati a Torino e undici agenti contusi a Milano. Ci sono state cariche e incidenti anche a Roma. A Milano, una ventina di antagonisti ha assaltato il palazzo della regione in costume da Babbo Natale. La polizia ha sparato cinque lacrimogeni. Ha passato cinque minuti antipatici anche D’Alema a Bari (stava lì per un convegno organizzato dalla sua Fondazione Italiaeuropei). I manifestanti lo hanno riconosciuto e gli hanno tirato addosso fango, insultandolo. D’Alema, scappato in albergo, ha commentato che la gente non ne può più dei politici.

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D’Alema non è nemico di Renzi? Sono sottigliezze che al popolo esasperato sfuggono. D’Alema è un potente assai noto, e come tale viene trattato. Per il resto, sì: D’Alema sta dalla parte dei sindacati contro Renzi e ha un ruolo guida nello scontro col premier. Lui e la Bindi hanno manovrato per mandar sotto il governo l’altro giorno e sarà contro di loro che domani in Direzione

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il segretario del partito sembra intenzionato ad allestire una specie di resa dei conti. Il clima dentro il Pd è tale che molti osservatori ritengono molto probabile il voto anticipato a maggio. Prima però ci saranno le dimissioni di Napolitano e l’elezione del nuovo presidente. Sono guai.

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Che cosa hanno detto i sindacalisti dal palco? La Camusso ha parlato a Torino: «Forse per Renzi lo Statuto dei lavoratori è vecchio perché ha 40 anni. Non vorremmo sentirgli dire che anche la Costituzione è vecchia perché ne ha 70». Non si cambia e non si esce dalla crisi andando contro il mondo del lavoro: «Vorrei che le promesse diventassero realtà, fateci vedere cosa state scrivendo nei decreti attuativi della riforma del lavoro. Se il messaggio di Renzi è “tiriamo dritto” sappia che sappiamo tirare dritto anche noi». Barbagallo, capo della Uil: «Oggi fermiamo l’Italia per farla ripartire nella direzione giusta. Ci sono ancora margini per rimediare; i decreti attuativi del Jobs Act devono essere ancora emanati e la legge di stabilità ancora approvata. Se si metterà mano ai 150 miliardi di evasione fiscale, ai 27 di costi della politica e alla riforma fiscale si potrà rilanciare l’economia». Landini, capo della Fiom (metalmeccanici Cgil) ha parlato a Genova: «La lotta continuerà. Non ci fermiamo, Renzi può mettere tutte le fiducie che vuole. Quando la logica è che il lavoro lo puoi scambiare con i soldi, allora diventa una merce. Ma se a uno abituato a pensare che tutto si può comprare o vendere, qualcuno dice “a me non mi comperi perché non sono in vendita”, il gioco cambia. Se Renzi vuole unire il Paese, tolga dal tavolo l’articolo 18».

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In definitiva che cosa vogliono? Avere una parte, essere convocati, poter dire di aver determinato questa o quella scelta. Barbagallo lo ha detto chiaramente: «Mettiamo in atto una nuova resistenza contro chi pensa di poter fare a meno dei sindacati: siamo quelli che facciamo andare avanti il Paese».

LA RIFORMA

Renzi, la stretta anti-corruzione: «Pene più dure» 1Ok del Consiglio dei ministri al disegno di legge: più facili le confische, si allunga la prescrizione. Il premier: «Noi a testa alta» Filippo Conticello @filippocont

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agare fino all’ultimo centesimo. Sottrarre il malloppo. Restituire il maltolto. E così, di infinito in infinito, ieri sera Matteo Renzi ha presentato la attese nuove norme anti-corruzione. È servito un consiglio dei ministri di un’ora esatta e il veleno di troppi scandali per arrivare al risultato. Del resto, i processi sui grandi appalti pubblici di Expo e Mose uniti alla bufera di mafia capitale hanno reso assordante l’allarme. E accelerato lo scossone del governo col progetto di pene più severe e confische più facili in un disegno di legge rotondo. «Dovevamo cambiare le regole del gioco, pensiamo che la corruzione sia una grande, grande sfida», ha poi detto il premier nella conferenza stampa con il ministro della Giustizia, Andrea Orlan-

do. Una questione di promesse e obiettivi, così Renzi ha voluto aggiungere: «Abbiamo mantenuto l’impegno di norme più severe. Andiamo a testa più che alta, ma pensiamo che si debba fare di più perché ci sono patteggiamenti che consentono di non andare in carcere». Ecco spiegata allora quell’insistenza a «far pagare ai corrotti tutto, fino all’ultimo giorno, fino all’ultimo centesimo». I PUNTI-CHIAVE Ieri si è discusso di alcuni punti-chiave che integrano, «irrobustiscono» il disegno di legge che esiste già: la pena minima per la corruzione «propria» passa da quattro a sei anni, la massima da otto a dieci. Novità anche sul capitolo più scivoloso, quello chiamato «prescrizione»: si allunga di due anni dopo la condanna di primo grado, di un anno dopo il secondo. Ma ciò non risparmierà nessuno dalla galera e dalla restituzione di quanto ru-

Matteo Renzi (a destra) con il ministro della Giustizia Andrea Orlando ANSA

RSarà prevista

la restituzione integrale del maltolto anche con il patteggiamento

bato. Al riguardo, il premier ha spiegato la novità con le solite parole a effetto: «Cari corrotti, non solo vi becchiamo ma non vi consentiamo di tenervi il malloppo. Il giochino sarà finito: il patteggiamento legato alla corruzione non consente di evitare il carcere o di ridare i soldi». Si semplifica pure la confisca, vista la possibilità di

aggredire anche il patrimonio degli eredi con lo stesso meccanismo previsto per i mafiosi. Per il momento, però, niente interventi sulla corruzione in atti giudiziari e sulla concussione, ma per chi sospetta un compromesso al ribasso ecco servita la risposta: «Se questo è un compromesso, sono pronto a farli a tutta la vita». Il governo ha comunque scelto la forma del disegno di legge, visto che il decreto è stato considerato «inappropriato in materia penale». Ma proprio alla luce di questo particolare, il premier ha preferito spedire un messaggio a deputati e senatori: «Ora mi aspetto l’approvazione in fretta, siamo disposti anche a mettere la fiducia». Altri avvertimenti, invece, per i magistrati: «È fondamentale che si arrivi a sentenza prima possibile». L’INCHIESTA A ROMA Dalle parti di Roma, si aspettavano la stretta renziana, più o meno

quanto buone notizie dalla procura nell’inchiesta su mafia capitale. Del resto, l’impianto accusatorio è solido e i giudici del tribunale del Riesame hanno confermato il carcere per il capo dei capi: a Massimo Carminati è stata ribadita ieri l’aggravante mafiosa, un punto per i pm. Il sindaco Ignazio Marino ha pure firmato l’atto per formalizzare la costituzione dell’amministrazione come parte offesa ma, a leggere le carte, l’indignazione monta ogni giorno di più. Nessun tessuto produttivo romano, infatti, scampava ai clan, perfino le piste ciclabili: una informativa del Ros descrive così un appalto sospetto da 800 mila euro a Salvatore Buzzi. È l’altro personaggio chiave dell’inchiesta, il dominus delle cooperative che in un sms agli atti aveva un curioso augurio per il 2013: «Che sia pieno di monnezza, profughi, sfollati e bufere». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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AltriMondi R

SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

La madre di Loris resta in carcere Il giallo del cellulare

IL CASO DI BORDIGHERA

AI LIVELLI DEL 2009

@marcogentili80

I

l gip di Ragusa Claudio Maggioni ha convalidato il fermo di Veronica Panarello. La donna, accusata di aver ucciso il figlio Loris, di otto anni, resta in carcere con le imputazioni di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Per il giudice la ricostruzione dell’accusa è compatibile con l’omicidio: «La vettura di Veronica Panarello il 29 novembre scorso risulta essere passata per due volte dal mulino vecchio», è scritto nell’ordinanza di custodia cautelare. Per il gip la madre del piccolo ha mentito: «La donna non si è trovata dove diceva di essere ed è provato che nello stesso tempo era altrove», si legge nel disposto. Il difensore della Panarello, Francesco Villardita, ha già annunciato che presenterà ricorso al tribunale del riesame di Catania. INTERROGATORIO Ogni giorno che passa la vicenda della morte del piccolo Loris si tinge sempre più di giallo. Nell’interrogatorio di garanzia di giovedì, la madre ha negato fermamente di fronte al Gip di essere stata l’autore materiale dell’omicidio. Inoltre ha respinto le accuse della sorella secondo cui avrebbe nascosto un secondo cellulare con le foto e i video di

Le ricerche del neonato scomparso a Bordighera ANSA

La turista russa «Ho annegato il mio bambino: era malato»

Marco Gentili

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Uno striscione davanti alla scuola del piccolo Loris, a Santa Croce Camerina

Loris. È stato proprio su due telefonini che si sono concentrate le attenzioni degli inquirenti. Gli investigatori della polizia postale che stanno cercando di fare luce sull’omicidio hanno acquisito un secondo apparecchio di Veronica Panarello. Si tratta di un cellulare che nei mesi scorsi ha prestato a un’amica che aveva il telefonino rotto. Quest’ultima lo ha utilizzato con la sua sim e quindi nell’apparato sono stati trovate soltanto foto e immagini di Loris. Questo sarebbe il cellulare di cui ha parlato nei giorni scorsi la sorella di Veronica, Anto-

nella, alla quale la donna arrestata avrebbe detto «di avere un cellulare segreto nascosto bene con immagini e foto di Loris». La polizia postale ha poi passato al setaccio uno smartphone che veniva usato dal bimbo. L’AUTOPSIA Nella serata di ieri sono intanto trapelati i primi risultati dell’autopsia sul corpo di Loris, depositati in Procura. Dagli accertamenti preliminari è emerso che bambino non ha subito violenze sessuali né il giorno in cui è stato ucciso né precedentemente. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA CRISTOFORETTI «ITALIA, SEI BELLA DALLO SPAZIO...» ● Su Twitter @AstroSamantha impazza: la prima astronauta italiana dell’Esa, SamanthaCristoforetti, ha 200mila follower. Ieri (nella foto) si è collegata con l’Asi: «Ogni giorno divento una creatura dello spazio, essere senza peso è la sensazione migliore», ha detto. E ancora: «Dallo Spazio che bella l’Italia».

ra convinta che il piccolo Semyon soffrisse di epilessia come la nonna. È per questo che Natalia Sotnikova avrebbe ucciso il figlio di dieci mesi facendolo annegare in mare a Bussana, una frazione di Bordighera (Im). La donna, che è stata arrestata nella serata di giovedì con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà, è attualmente rinchiusa nel carcere genovese di Pontedecimo, dove viene costantemente sorvegliata nel caso tentasse di togliersi la vita. Natalia Sotnikova è sposata da luglio con l’attuale marito, un connazionale, che si trovava con lei e il bambino in viaggio in Italia e che per primo ha dato l’allarme notando l’assenza del piccolo. Il matrimonio era avvenuto negli Usa. I due hanno dichiarato di occuparsi di un’agenzia di turismo e di brokeraggio in campo petrolifero. RICOSTRUZIONE Secondo una delle versioni fornite da Natalia ai pm che l’hanno a lungo interrogata, convinta che il piccolo stesse male ha deciso di «non farlo soffrire» e di portarlo in mare. Ha preso l’auto e si è diretta verso Bussana. Qui, lei stessa avrebbe deciso di morire gettandosi in acqua con il piccolo addormentato dentro il marsupio ma dopo aver nuotato per circa 100 metri si è disfatta del figlio ed è tornata a riva, per poi rientrare in albergo. Ancora senza esito le ricerche del corpo del neonato, che sono andate avanti per tutta la giornata di ieri.

MODA E AFFARI

Rivoluzione in casa Gucci, lascia la Giannini 1L’addio dopo tredici anni del direttore creativo. Via anche il suo compagno, l’a.d. Di Marco

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n cambio epocale: dopo oltre 12 anni lasciano la maison Gucci il direttore creativo Frida Giannini e l’amministratore delegato Patrizio Di Marco. Di Marco, che ha fatto parte del gruppo Kering (che controlla la storica azienda nata a Firenze 90 anni fa) per più di 13 anni, lascerà l’azienda il primo gennaio e sarà sostituito da Marco Bizzarri, finora a capo del polo del lusso (Gucci esclu-

sa) di Kering che comprende anche i marchi Bottega Veneta, Saint Laurent, Brioni, Balenciaga, Sergio Rossi, Stella McCartney. Frida Giannini, entrata nel 2002, lascerà il suo incarico alla fine di febbraio. La decisione di Francois-Henri Pinault, presidente e a.d. del colosso del lusso francese Kering, ha stupito tutti sia in azienda sia sui mercati finanziari, dove il gruppo (quotato a parigi) ieri ha perso l’1,57% del suo valore chiudendo a 156,3 euro per azione. MARCHIO IN CALO Una mossa, quella di Pinault, che sembra collegata ai deboli riscontri del terzo trimestre dell’anno. che aveva visto le vendite del gruppo rallentare più del previsto at-

testandosi a 2,52 miliardi di euro, con una debole performance del marchio Gucci, con vendite in rialzo di appena lo 0,6% dal +4% dei primi due trimestri dell’anno e ritmo di crescita più basso dal terzo trimestre 2009. POTERE Una decisione che arriva come un fulmine a ciel sereno anche se da tempo si vociferava che la stilista romana di 41 anni fosse in uscita da Gucci insieme con Patrizio Di Marco, suo compagno nella vita e padre della sua bambina. Una coppia di successo che si era formata sul lavoro: una cosa che pare non fosse ben vista dai vertici della società. mar.ge. Frida Giannini e Patrizio Di Marco

VOLI NEL CAOS

Petrolio a picco: A Londra spazio sotto i 58 dollari aereo bloccato: Borse in calo computer in tilt

1Il gip convalida il fermo. Indagini sul telefono usato da Veronica. «Nessuna violenza sessuale sul bimbo»

NOTIZIE TASCABILI

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● Non si arresta la caduta del prezzo del petrolio. Il light crude Wti perde 2,17 dollari a 57,78 dollari al barile, scendendo sotto quota 58 dollari per la prima volta dal maggio 2009. Un calo che si riflette sulle Borse: Milano chiude con un -3%, con Eni a picco (-4,2 %) e negli Usa gli energetici perdono un punto percentuale. La giornata è stata segnata dall’attacco del presidente della Commissione Ue Juncker all’Italia e alla Francia (che ieri ha subito un nuovo taglio del rating da Fitch): «Io non ho denaro fresco ma se gli Stati vogliono contribuire con risorse nazionali al fondo sono benvenuti». Pronta la replica del ministro dell’economia Padoan: «L’Ue acceleri il piano di investimenti altrimenti dalla crisi non si esce».

Caos negli aeroporti londinesi AP ● L’intero spazio aereo di Londra, nel Regno Unito, è stato chiuso per un guasto ai sistemi computerizzati. La chiusura del pomeriggio di ieri, è durata fino alle 20 italiane ha provocato ritardi sul traffico aereo nei quattro aeroporti di Londra. Durante il k.o. dovuto a un guasto che si è verificato al centro di Swanwick, nello Hampshire, gli aerei non hanno mai smesso di atterrare, mentre ci sono stati dei blocchi su quelli in fase di decollo.

L’OMICIDIO DI FEDERICA NEL 2012

Federica Mangiapelo, morta nel lago di Bracciano il 1° novembre 2012

Morta nel lago di Bracciano Il fidanzato finisce in manette ● È stato arrestato ieri sera Marco di Muro, fidanzato di Federica Mangiapelo, 16enne trovata morta nel lago di Bracciano, vicino a Roma, la notte di Halloween 2012. I carabinieri gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per omicidio volontario aggravato. Fu l’unico indagato all’epoca come atto dovuto: gli investigatori allora vagliavano la pista dell’abuso di droga. «C’è stata una svolta, ora aspettiamo il rinvio a giudizio», ha detto Andrea Rossi, avvocato di Rosella, madre di Federica. La donna si è sempre opposta all’archiviazione. E si è rifiutata di credere che fosse una miocardite la causa della morte di Federica, che la sera prima era a una festa e la mattina dopo fu ritrovata senza vita in acqua.

LA PERIZIA DEI RIS

Yara, furgone e auto di Bossetti: nessuna traccia ● Non sono state trovate tracce di Yara Gambirasio sul furgone Fiat Daily e sulla Volvo utilizzati da Massimo Bossetti, il muratore in carcere dal 16 giugno scorso per l’omicidio della tredicenne di Brembate di Sopra. Analogo risultato avrebbero dato gli accertamenti sugli oggetti sequestrati in casa del

Massimo Bossetti, 44 anni ANSA muratore. Questi gli esiti della perizia del Ris, depositata ieri in tribunale a Bergamo. Intanto è stata fissata al 25 febbraio l’udienza davanti alla Cassazione in cui si discuterà la richiesta di scarcerazione di Bosetti

TENSIONE IN CISGIORDANIA

Getta acido e ustiona bimbe ebree La polizia: «Attacco terroristico» ● Sono cinque i civili israeliani (due genitori e tre giovani ragazze ebree) rimasti feriti in un attacco con l’acido - come confermato dal portavoce militare - da parte di «un terrorista» palestinese. L’attacco è avvenuto nei pressi di un check point vicino Beitar Illit, in Cisgiordania, sulla strada numero 60 tra Gerusalemme e Betlemme. Tre bambine di età compresa fra otto e dieci anni hanno riportato ustioni agli arti e un uomo di 40 anni, padre delle ragazze, è stato ustionato agli occhi e al volto. I feriti sarebbero in condizioni non gravi, così come il presunto aggressore, che è stato colpito alle gambe.


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SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Lo sport secondo Georg ÂŤIl doping è un’epidemia Conte? Bravo strategaÂť 1L’arcivescovo parla per la prima volta in tv all’ArenaÂť di Giletti ÂŤRoma 2024 potrebbe far dimenticare tante cose spiacevoli...Âť Elisabetta Esposito

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o chiamano il George Clooney del Vaticano, Vanity Fair gli dedicò una copertina con il titolo ÂŤEssere bello non è peccatoÂť e la sua foto in calzoncini e polo sul campo da tennis ha fatto il giro del mondo. Adesso Padre Georg si fa vedere un po’ meno. Un tempo era il segretario particolare di Benedetto XVI, ora che è arcivescovo e prefetto della casa Pontificia trova giusto non finire tanto spesso sui giornali. Ma lui ha ancora molto da dire. Per questo ha scelto di rilasciare adesso la sua prima intervista televisiva. Raccolta da Donatella Scarnati di RaiSport, sarĂ trasmessa domani alle 14 su Rai1 all’Arena di Massimo Giletti. Ve ne proponiamo una parte in esclusiva.

Padre Georg, 58 anni, con Antonio Conte all’Olimpico per Roma-Bayern 1-7

IL CALCIO ÂŤSono un grandissimo tifoso del Bayern Monaco e quest’anno non ho resistito alla tentazione di andarlo a vedere all’Olimpico, per la prima volta dal vivo. Ăˆ stato il famoso 7-1 contro la Roma... Il Bayern è co-

me una sinfonia, che funziona perchĂŠ ha un maestro come Guardiola. Da bambino giocavo come libero, due volte sono stato anche espulso... Il mio idolo era Beckenbauer. Conte farebbe giocare il Papa davanti alla

difesa? Ha ragione. So che alcuni lo vedono attaccante, ma per me è un eccellente libero, che come Beckembauer può colpire anche in attacco. A proposito di Conte, il suo occhio mi piace molto, è un occhio chiaro come il mio e si vede benissimo lo spirito strategico. Per questo mi piace l’Italia, ha passione e convinzione e quando gioca come Conte vuole, cioè come squadra, diventa molto forteÂť. IL DOPING ÂŤPurtroppo il doping è diventato un’epidemia e va contrastata in tutti i modi. Quando c’è una mela marcia, bisogna eliminarla. Squalifiche a vita? No, per me è importante dare a una persona una chance, chi ha sbagliato deve potersi pentire e capire il suo erroreÂť. ROMA OLIMPICA ÂŤSe ci sono i presupposti e una meta chiara e precisa, allora penso che possa essere una candidatura importante. Può diventare un vantaggio per tutto il Paese, soprattutto per i romani che cosĂŹ avrebbero una spinta per lasciarsi dietro di sĂŠ qualcosa di molto spiacevoleÂť. E non è difficile immaginare che si riferisca a Mafia Capitale, problema che tratterĂ nel resto dell’intervista, insieme alla sua passione per la musica e per Sanremo. A proposito, sempre all’Arena domani Carlo Conti annuncerĂ i 20 concorrenti del Festival. Piaceranno anche a Padre Georg? Š RIPRODUZIONE RISERVATA

IL VINCITORE DEL TALENT

Dopo X Factor Lorenzo punta a Sanremo 1Il 19enne catanese: ÂŤIo al Festival? Sarebbe un sogno, una grande vetrina per la mia musicaÂť

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l giorno dopo la finalissima di X Factor, con l’ennesimo record di ascolti (1,3 milioni di spettatori), già si parla di Sanremo. I tempi sono giusti, giusto domani Carlo Conti annuncerà chi parteciperà . E allora i giornalisti incalzano il vincitore, Lorenzo Fragola. Ci sarà ? Io non ne so niente, ma sarebbe pazzesco. Il Festival potrebbe essere una grande vetrina per la mia musica. Adesso

voglio mettermi al lavoro e realizzare un prodotto che mi soddisfi, a prescindere dal successo che potrĂ avereÂť. Per il momento ne ha avuto in abbondanza. GiovedĂŹ sera, insieme al trofeo per il twittatissimo programma di Sky Uno, ha ricevuto anche il Disco d’oro per The reason why, il brano (ancora in vetta su iTunes) di cui ha scritto testo e musica e che lo aveva lanciato tra i favoriti per il successo finale giĂ dalla primissima audizione. ÂŤCi avevo provato anche lo scorso anno — racconta il 19enne catanese cresciuto ascoltando Modugno — ma mi avevano eliminato subito. Non ero pronto, tremavo davanti ai giudici. Ho voluto tentare di nuovo subito per superare l’ostacolo: è anda-

ta bene. Ma io sono sempre rimasto me stesso. E sugli altri finalisti, Madh, Ilaria e Mario: Era una gara era molto aperta. Tutti e quattro eravamo contenti di essere arrivati fin lÏ e tutti ci meritavamo di vincere. I tre ovviamente ricambiano: Lorenzo meriterebbe di andare a Sanremo e dovrebbe farlo con una sua canzone. ANDREA A WEMBLEY Intanto stasera un altro cantante italiano tenterà il colpaccio. Andrea Faustini, 20enne romano, è tra i tre finalisti della seguitissima versione inglese di X Factor e si esibirà addirittura alla Wembley Arena di Londra. e.e. Lorenzo Fragola, 19 anni LAPRESSE

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GAZZAWEEKEND UNA DOMENICA PER GLI APPASSIONATI

I Cosplayer di Spiderman protagonisti domani al Lingotto di Torino

Torino capitale del fumetto CosĂŹ i comics prendono vita â—? ÂŤTorino ComicsÂť, appassionante mostra-mercato del fumetto, si tiene ogni anno ad aprile, ma per le feste natalizie ecco una speciale anteprima. Domani al Lingotto c’è ÂŤComics Christmas Cosplay DayÂť: dalle 10 alle 19 protagonisti i Cosplayer che, con trucco e parrucco, daranno vita ai personaggi piĂš amati. Poi, nell’esclusivo Mercatino di Natale ÂŤOtakuÂť, si scovano le primizie del fumetto giapponese. COMICS CHRISTMAS COSPLAY DAY DOMANI AL LINGOTTO DI TORINO, PADIGLIONE 1, DALLE 10 ALLE 19, PREZZO 9 EURO

TRA MUSICA E SFILATE

LA MOSTRA A BOLOGNA

Tattoo d’Italia Dai Joy Division La Liguria al mito Oasis: ospita i piÚ belli Manchester rock � Sanremo Tattoo Fest ospita il meglio del settore: fino a domani, al Palafiori, 130 tra i migliori tatuatori italiani lavoreranno per il pubblico. In piÚ, stands di accessorri, mostre, burlesque, musica, sfilate piÚ il contest finale con premiazione dei migliori tatoo. SANREMO TATTOO FEST FINO A DOMANI, A SANREMO. INGRESSO 10 EURO

� Manchester vive di musica. A 20 anni dal primo album degli Oasis, Definitely Maybe che ha incendiato il brit-rock, una mostra fotografica esplora la scena di cui i fratelli Gallagher sono la punta dell’iceberg. Alla galleria ONO di Bologna, Smiths, Joy Division, Stone Roses, My Bloody Valentine OASIS-MANCHESTER, THE STORY SO FAR MOSTRA ALLA GALLERIA ONO DI BOLOGNA

PER GOLOSI: IL FESTIVAL PARTENOPEO

Napoli fa festa con i vecchi sapori Lo street food si gusta in piazza â—? Napoli, si sa, di cibi di strada se ne intende. E oggi in centro lo si può intuire: in piazza del GesĂš. circa 30 ÂŤfood truckersÂť prepareranno eccellenze gastronomiche napoletane ÂŤdi stradaÂť, dalle ÂŤzeppulelle di pasta cresciutaÂť agli scagliozzi di polenta fritti. ÂŤNapoletanizzatoÂť pure il nome: l’evento si chiama ÂŤStritÂť Food Festival. STRIT FOOD FESTIVAL FESTA DEL CIBO DI STRADA. OGGI IN PIAZZA DEL GESĂ™ A NAPOLI

Š RIPRODUZIONE RISERVATA

DOVE GLI ANIMALI SONO PREZIOSI. ELETTA CATENA PET DELL’ANNO!

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

CONSIGLI

21/3 - 20/4 ARIETE

21/4 - 20/5 TORO

21/5 - 21/6 GEMELLI

22/6 - 22/7 CANCRO

23/7 - 23/8 LEONE

24/8 - 22/9 VERGINE

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Ci son portinaie e impiccioni che meditano intromissioni sia nella vostra privacy sia nel lavoro. Difendetevi. E curate i dettagli. Ormone smisurato.

L’umore è buono, i viaggi agevoli, lo shopping prenatalizio azzeccato. Sudombelico borghese: un’avventura potrebbe sfociare in una storia ufficiale.

La Luna vi fa emanare lo stesso fascino del bugiardino del Bronchenolo. Siate piĂš glam. Amici poco presenti, slancio suino possente (ma senza poesia).

Sabato ok per viaggi e vita sociale. Oltre che denso di progetti riusciti. Gli amici vi sono vicini, oltre che utili, le sollecitazioni suine sono tante.

La pigrizia forse impera, ma vi tocca trottare. Sopportate. E occhio a come maneggerete i soldi: potreste acquistare schifezze. Sudombelico mogio.

Lavoro, svaghi e progetti hanno il patrocinio della fortuna. La gente, poi, vi ama. E vi lecca. Sia per blandirvi, sia suinamente. Sabatone.

23/9 - 22/10 BILANCIA

23/10 - 22/11 SCORPIONE

23/11 - 21/12 SAGITTARIO

22/12 - 20/1 CAPRICORNO

21/1 - 19/2 ACQUARIO

20/2 - 20/3 PESCI

5,5

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6-

Stanchezza e spleen incrinano il clima prenatalizio del sabato. Non sbattetevi: a che serve? Solo a rendervi piĂš mosci. E sfigati. Fornicatorially too.

Sabato piacevole, grazie agli amici e agli affetti. E se anche vi tocca lavorare, non vi abbatterete piÚ di tanto. Zona sudombelicale un po’ piÚ a festa.

La vostra autonomia sembra essere minacciata da rogne e fallocefali. Tutelatevi, non perdete il controllo, occhio alla forma fisica. C’è sciopero suino.

Viaggi, shopping, lavoro e palestra vi dĂ nno soddisfazioni, l’amore si glassa. Insomma, il sabato è bello. Con interludi fornicatori corposi, anche.

Il rischio che oggi siate scontrosi, aggressivi e iper reattivi c’è. Scongiuratelo. Rilassandovi, sorridendo, fornicando. E occhio agli acquisti sòla.

La Luna porta impicci, vi apre gli occhi su cose utili. Ma il morale cala piÚ della produzione industriale in Italia. E con essa l’ormone. State su.

LO SPORT IN TV

LO SHOW ÂŤCOSĂŒ LONTANI...Âť

LA RINCORSA DEGLI AFFETTI Ăˆ ON THE ROAD Seconda edizione, al timone sempre Al Bano, ma con una nuova compagna a bordo: al posto di Cristina Parodi, c’è Paola Perego a condurre col cantante pugliese ÂŤCosĂŹ lontani cosĂŹ viciniÂť. Lo show riparte oggi con la solita formula felice: per il pubblico gustose storie di persone che gli eventi della vita hanno separato e alle quali si offre la possibilitĂ di rivedersi. Tutto senza uno studio tv, ma totalmente on the road DA VEDERE SU RAI 1, OGGI ALLE 21.15

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La giacca rock o le scarpe Inter? Regali di stile Fabrizio Sclavi

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elli, utili, desiderati, sono i regali per l’uomo scelti nell’universo moda. Non è vero che sono solo per ricchi del FarEast o per cittadini russi. Per andare sul sicuro, per questo Natale, basta scegliere nel grande paniere moda. Ci sono regali per tutte le tasche e tutti i gusti. Per chi vuol farsi notare in montagna, accanto al camino, ecco il maglione Polo Ralph Lauren a fantasia natalizia in bianco e nero. Per il giovane trendy che la sera va in discoteca ecco la giac-

ca in panno di lana con le maniche in pelle di Antony Morato. O il giacchino firmato Diesel, in pelle nera, con tante zip e dettagli (stellette comprese) rosso Natale che sembra l’armatura perfetta per il guerriero della notte. Anche gli accessori saranno quelli supergriffati. Tra tutti, le scarpe di Cesare Paciotti. Nere, allacciate con la suola in micro gomma e soprattutto per pochi, perché prodotte in numero limitato e a fin di bene: parte dei 312 euro a paio andrà in beneficenza. Sono proprio come quelle che lo stilista marchigiano ha disegnato per l’Inter e fornito ai nerazzurri per la divisa ufficiale.

ulle piste da sci o in città per una corsa liberatoria. Tutti i regali in una sacca (magari quella moderna e mimetica firmata Puma) e poi via! È vacanza. Per chi va a sciare il regalo è la mascherina della Oakley, iridescente e avvolgente. C’è poi la tuta da sci, questa deve essere di EA7 Emporio Armani, come le divise delle Olimpiadi invernali. Per chi ama essere trendy a tutte le ore ecco il giacchino della linea ADIDAS&Pharrell Williams, un mito della produzione musicale statunitense. Il pop rock incrocia lo sport e diventa oggetto da regalare: una

giacca sportiva con zip e classiche bande ma a simpatici pois e rigorosamente rossi. E per camminare, anzi correre, sia in estate che in inverno ci sono le sneakers bicolor Asics. Fa freddo, niente è più caldo e comodo di un piumino d’oca, ma Colmar che sa come muoversi nel mondo sportivo già da un po’, pensando ai giovani ha creato il giubbino imbottito con cappuccio e le maniche di felpa idrorepellenti che sfidano le intemperie e curano il look. Per chi ama i dettagli, ecco gli occhiali tecnologici di Prada che guardano al futuro con la barra traforata rossa, in pieno tema natalizio. f.sc.

COLMAR ORIGINALS BOMBER in tessuto ultraleggero e maniche in felpa ● 325 euro

ADIDAS ORIGINALS = PHARRELL WILLIAMS FELPA con stampa pois e bande ● 120 euro

© RIPRODUZIONE RISERVATA

EA7 EMPORIO ARMANI PIUMINO da sci in piuma, con inserti stretch ● 490 euro POLO RALPH LAUREN MAGLIONE jacquard disegni ispirazione nordica ● 349 euro

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DIESEL BIKER GIACCHINO in pelle nera con dettagli rossi e zip ● 880 euro

CESARE PACIOTTI PER L’INTER Spazzolata e suola in micro gomma ● 312 euro

MANUEL RITZ TARTAN Giacca da sera a quadri e revers a lancia ● 290 euro

PEUTEREY GIACCA CALDA trapuntata imbottita in piuma d’oca ● 521.00 euro

Rolex è di classe Il sub di Locman da competizione Augusto Veroni

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er tutte le tasche e tutti i gusti: a partire dal (gran) bel subacqueo di Locman che si permette di costare meno di 600 euro pur montando un movimento meccanico a carica automatica e parti della cassa in titanio. Un exploit della marca che esporta da sempre il nostro gusto e l’amore per la qualità. Ma è impressionante anche la «prestazione» di Eberhard & Co, capace di un orologio ricchissimo di raffinatezze ad un prezzo, come sempre, più che onesto. Il Tazio Nuvolari «solo tempo» è un esempio di come l’orologio sportivo possa esse-

re anche di grande eleganza. Eleganza che troviamo nell’Omega Trésor. L’aspetto è tradizionale, ma moderno nel diametro. All’interno della cassa (d’oro) un movimento a carica manuale vanta il bilanciere ad inerzia variabile con spirale in silicio, l’esclusivo scappamento CO-Axial e una resistenza assoluta ai campi magnetici. E il rapporto fra prezzo e qualità è da best buy nella categoria. Altrettanto vale per il Rolex SkyDweller, originale combinazione di orologio con calendario annuale e doppio fuso orario. Il tutto gestito da un’originale lunetta che fa da interruttore per decidere quale funzione regolare tramite la corona. Più che concorrenziale vista la cassa d’oro bianco. © RIPRODUZIONE RISERVATA

OAKLEY MASCHERA da neve con lenti avvolgenti specchiate colorate ● 189 euro

FRED PERRY CAMICIA Color indaco, tessuto stretch e microfantasia ● 119,50 euro

PRADA EYEWEAR OCCHIALE con barra in metallo traforato ● 252 euro

OROLOGI

IWC PORTOGHESE Yacht Club Chronograph «Ocean Racer», 45,4 mm ● 12.700 euro

OMEGA DE VILLE TRÉSOR 40 mm di diametro ● 10.400 euro

EBERHARD & CO TAZIO NUVOLARI «Solo Tempo», diametro 42,5 mm ● 1.790 euro

LOCMAN STEALTH PROFESSIONAL 300 Metri, 46 mm di diametro ● 595 euro

SECTOR 450 CRONOGRAFO con finitura «effetto usato», 48 mm ● 299 euro

FESTINA CHRONO BIKE 44 mm di diametro ● 299 euro

ASICS SCARPE bicolor in suede con suola tecnica bianca a contrasto ● 125 euro

PUMA ZAINO mimetico d’ispirazione outdoor vintage ● 135 euro


SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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1 LA COVER GAZZETTA Ovviamente rosa, con la prima pagina della storica vittoria

Mondiale a Berlino 2006 TUTTO VERO: per proteggere il cellulare continuando a tifare Italia. Le cover della Gazzetta sono in vendita nel Gazza Store di Milano, da 15 euro

per Natale AMERICAN SNIPER DI CHRIS KYLE, 352 pagine, Mondadori ● 18 euro

DISNEY TSUM TSUM PELUCHE CHE ggi con le sembianze dei personaggi Disney ● da 5 a 30 euro

TECNOLOGIA

Tutto è smart Cellulare, cuffie e braccialetti Massimo Arcidiacono

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LIBRI

Pompei, gli Usa o il mitico Snoopy Leggere fa bene Francesco Rizzo

«I

l mio segreto? Furbizia e libri», diceva Harry Potter. La prima non si vende, per i secondi la scelta è vasta. Qualche idea. Per il teledipendente, I tre giorni di Pompei, di Alberto Angela che trasforma l’esplosione del Vesuvio, 79 anni dopo Cristo, nel ritratto di una città che ricorda le nostre (corruzione e botte fra tifosi): i proventi vanno al restauro di un affresco a Pompei. Per i cinefili, American Sniper, da cui Clint Eastwood ha tratto un film: riflessioni di Chris Kyle, il miglior cecchino dell’esercito Usa, un libro sulla guerra degli uomini nei giorni della guerra virtuale. Se preferite la cucina, un piccolo caso: La

LA FILOSOFIA DI SNOOPY DI CHARLSE M. SCHULZ 412 pagine, Salani ● 16,90 euro

MANUALE DI UN MONACO... DI KEISUKE MATSUMOTO 208 pagine, Vallardi ● 12,50 euro

I TRE GIORNI DI POMPEI DI ALBERTO ANGELA 496 pagine, Rizzoli ● 20 euro

scienza della pasticceria, di Dario Bressanini, ovvero capire i segreti della chimica dietro le ricette (grazie a quale mistero un bigné viene bene?). Passata la fame, brividi e sport: John Grisham e il suo I segreti di Gray Mountain riportano agli Usa della crisi, dove una donna avvocato scopre che gli affari del carbone sono più sporchi dei giochi in Borsa; in Un giorno triste così felice, di Lorenzo Iervolino, la parabola alcolica di Socrates, campione, poeta e rivoluzionario del calcio brasiliano. Non può mancare la guida per vivere meglio: occhio a Manuale di un monaco buddista per sconfiggere la paura degli altri, di Keisuke Matsumoto. E per chi preferisce sentirsi ragazzo, c’è sempre La filosofia di Snoopy.

arà il Natale della tecnologia indossabile, smartwatch e smartband in primis, dispositivi che monitorano le fasi del sonno o l’attività fisica. In testa al gruppo il Samsung Gear S, l’orologio con schermo curvo e touch che si connette al telefonino Android integrandone le funzioni, con in più un «personal trainer» incorporato. Seguito da una serie di nuove proposte: dal braccialetto FitBit Charge al Jawbone Up Move, gioiellino dal basso prezzo. Altra tendenza è quella dell’ascolto

musicale con qualità hi-fi: primeggia l’affidabilità di Bose, scesa a patti con i tempi, con oggetti colorati, stilosi e a prezzi competitivi, ma ai giovani proposte eco-friendly come quelle di House of Marley. Certo, a fare la parte del leone sono sempre gli smartwatch: a fine anno saranno 1,3 miliardi nel mondo. Qui l’oggetto del desiderio resta l’iPhone 6 di Apple, il massimo dello stato dell’arte, ma si fanno strada i cinesi con telefoni competitivi ormai sotto i 350 euro. Uno per tutti l’Huawei Honor 6. L’hi-tech si paga sempre meno: si guardi, per esempio, al tablet Amazon Fire Hd7, offre abbastanza, costa poco. Il regalo perfetto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BOSE SOUNDSPORT CUFFIE ottimali per l’esercizio fisico. Tre colori disponibili ● 159,95 euro

SAMSUNG GEAR S SMARTWATCH con display curvo touchscreen e funzioni fitness ● 399 euro

HONOR 6 CUGINO dell’Ascend P7 di Huawei, display da 5”, camera da 13 mpx ● 299 euro

UP MOVE DI JAWBONE ACTIVITY TRACKER, monitora sonno e alimentazione ● 49,99 euro

LIBERATE HOUSE OF MARLEY SISTEMA AUDIO con device blue tooth, speaker 4 x ● 129,99 euro

FIRE HD 7 TABLET Amazon con schermo da 7”, 2 fotocamere, wifi, in cinque colori ● 139 euro

GIOCATTOLI

Dal planetario alla Pigotta Viva la fantasia Stefania Angelini

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lla fine l’importante è fare contenti i bambini. Spesso le letterine a Babbo Natale abbondano di richieste super-pubblicizzate alla tv. E gli adulti si chiedono: ma sarà questo il regalo più adatto? «Non esiste un giocattolo giusto o sbagliato: l’importante è seguire le inclinazioni dei bimbi e allo stesso tempo scegliere qualcosa di inaspettato, che li aiuti a scoprire il mondo», spiega Marta Farina, psicologa, tra i giurati di Toy Award, il premio dedicato ai giocattoli migliori tra quelli presentati alla fiera «G! Come giocare» che si è da po-

co svolta a Milano. Tecnologia sì (i vari tablet dedicati, con molte attività educative incorporate come storie animate, giochi, disegno, esercizi di lettura) vanno bene, purché usati con moderazione. Oppure, stando sempre sul tecnologico, per i bambini che sognano di fare l’astronauta, c’è il Planetario per vedere le costellazioni lontane. Ma l’importante è non far mancare sotto l’albero giochi che accendano la fantasia (come le classiche bambole e peluche) e la manualità (quelli con pennarelli e carta, per esempio), e che possano coinvolgere fratellini e amichetti (il nuovo Monopoly - che ora si può anche personalizzare - è un grande classico). Buona scelta a tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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STAR THEATER PROIETTORE HD per dormire sotto le stelle da Imaginarium ● 119 euro

PIGOTTA LA BAMBOLA di pezza Unicef si trova in oltre 600 piazze d’Italia ● 20 euro

CITTA’ DEL SOLE CUCINA per i giovani cuochi: fuochi, forno, lavello e dispensa ● 58,50 euro

CRAYOLA LABORATORIO DEI PENNARELLI SET per creare colori unici (da 6 anni) ● 29.90 euro

SIMBA 28 MAGIC IL LIBRO da costruire. All’interno 4 dinosauri ● 9,90 euro

HASBRO MY MONOPOLY adesso si può personalizzare con un’applicazione ● 39,90 euro

LA SCIENZA DELLA PASTICCERIA DI DARIO BRESSANINI, 200 pagine, Gribaudo ● 19,90 euro

I SEGRETI DI GRAY MOUNTAIN DI JOHN GRISHAM 792 pagine, Mondadori ● 15 euro

UN GIORNO TRISTE COSÌ FELICE DI LORENZO IERVOLINO, 343 pagine, 66thand2nd ● 17 euro

IPHONE 6 IL TELEFONINO Apple ha il display da 4,7”, c’è anche Plus ● da 729 euro


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SABATO 13 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT


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