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Cinque domande per cinque esperti

Punti di vista Cinque domande per cinque esperti

Prof. Ronald Jung | Svizzera

Università di Zurigo

Abbiamo chiesto a cinque esperti di rispondere a cinque domande sugli eventi e la formazione dopo la pandemia. Risultato? 25 rivelazioni professionali e personali.

Cosa l’ha più colpita a livello di formazione durante la pandemia?

Geistlich vLab. Abbiamo potuto interagire con persone che non avevamo mai potuto raggiungere su così vasta scala in un workshop in presenza.

Come è cambiata la sua organizzazione degli eventi?

Stiamo ancora programmando gli eventi internazionali come l’EAO solamente online. Con partecipanti da tutto il mondo, è impossibile prevedere se il prossimo incontro sarà misto o nuovamente in presenza.

Come si può compensare la mancanza di contatto personale?

Ritengo positivo ciò che la nuova normalità ci offre. Qualche anno fa, i clinici erano scettici sulla formazione online. Oggi la mentalità è cambiata.

Qual è il suo nuovo format ideale per un corso?

Un concetto misto con scambio online di conoscenze teoriche, esercizi pratici in presenza e un programma di mentoring online che porti il nuovo concetto nella pratica.

Come possono orientarsi i giovani clinici tra i tanti corsi proposti online?

I corsi affidabili sono quelli offerti da università o aziende che lavorano con docenti indipendenti. Erin O’Donnell Dotzler | Stati Uniti

Accademia americana di parodontologia

Cosa l’ha più colpita a livello di formazione durante la pandemia?

I 14+ webinar dell’AAP, che spaziavano da informazioni epidemiologiche sul COVID-19 a considerazioni sulla cura del paziente.

Come è cambiata la sua organizzazione degli eventi?

Grazie alle piattaforme virtuali abbiamo amplificato i nuovi contenuti multidimensionali curati dalla community globale di esperti.

Come si può compensare la mancanza di contatto personale?

Il format virtuale non sostituisce il contatto personale, ma ha il vantaggio di rendere gli opinion leader più accessibili, ad esempio usando la funzione chat, durante un intervento online.

Qual è il suo nuovo format ideale per un corso?

Cicli di apprendimento multidimensionali, ad esempio corsi online con possibilità di follow-up in presenza.

Come possono orientarsi i giovani clinici tra i tanti corsi proposti online?

Avere più alternative significa che i clinici devono essere più attenti a discernere l’obiettività e l’integrità del contenuto.

Prof. Michael Payer | Austria

Scuola di odontoiatria Università di medicina Graz

Cosa l’ha più colpita a livello di formazione durante la pandemia?

Le giornate digitali EAO a settembre 2020, durante le quali partecipanti da tutto il mondo hanno potuto ascoltare relatori eccezionali in onda da uno studio televisivo di Parigi.

Come è cambiata la sua organizzazione degli eventi?

Penso che non saremo mai in grado di compensare completamente la mancanza di interazioni personali, ma la formazione online ha sicuramente aiutato molto durante la pandemia.

Come si può compensare la mancanza di contatto personale?

Abbiamo imparato molto sulla formazione online e il potere dei social, ma sarò felice quando torneremo alla normalità anche negli eventi.

Qual è il suo nuovo format ideale per un corso?

Un format che offra sia il contatto personale e lo scambio scientifico in presenza rispettando tutte le norme di sicurezza, sia lo streaming in diretta per coloro che non possono partecipare.

Come possono orientarsi i giovani clinici tra i tanti corsi proposti online?

Le società scientifiche e le università hanno il chiaro dovere di impartire una formazione online di qualità. Tuttavia, i giovani colleghi sono già molto abili nel valutare il livello qualitativo dei corsi online. Prof. Chunbo Tang | Cina

Università di medicina di Nanjing

Cosa l’ha più colpita a livello di formazione durante la pandemia?

L’estate scorsa la nostra università ha condotto il suo annuale concorso-dibattito sull’implantologia orale online. La portata dell’evento è stata più grande che mai.

Come è cambiata la sua organizzazione degli eventi?

La formazione online stava già diventando una tendenza, che la pandemia ha solo accelerato. Abbiamo scelto argomenti più interessanti e invitato relatori con spiccate capacità di comunicazione.

Come si può compensare la mancanza di contatto personale?

Dovremmo trarre il massimo vantaggio da tutte le tecnologie digitali. Un’applicazione mobile più avanzata potrebbe aiutare.

Qual è il suo nuovo format ideale per un corso?

Una combinazione di corsi online e in presenza. Gli eventi in presenza sono indispensabili, ma i corsi online raggiungono più clinici e risolvono il problema dei lunghi spostamenti nei paesi più grandi.

Come possono orientarsi i giovani clinici tra i tanti corsi proposti online?

Questa generazione è cresciuta nell’era digitale e può adattarsi rapidamente se offriamo corsi giusti e interessanti, in grado di stimolare il loro interesse ed entusiasmo. Prof. Daniel Buser | Svizzera

Università di Berna

Cosa l’ha più colpita a livello di formazione durante la pandemia?

I progressi compiuti con i corsi misti di formazione continua (CE), con streaming live o su richiesta.

Come è cambiata la sua organizzazione degli eventi?

Ho tenuto innumerevoli webinar e organizzato corsi online come il GBR Master Course a Berna. Credo che il futuro dei corsi CE saranno proposte miste in cui i partecipanti potranno essere presenti sul posto oppure collegati online con streaming live o su richiesta.

Come si può compensare la mancanza di contatto personale?

Quando la pandemia sarà superata, le offerte esclusivamente online scompariranno.

Qual è il suo nuovo format ideale per un corso?

Corsi CE misti perché favoriscono chiaramente lo scambio internazionale di conoscenze.

Come possono orientarsi i giovani clinici tra i tanti corsi proposti online?

Non è così facile. Sono quattro i fattori che possono aiutarli a scegliere: (1) relatori e la loro reputazione, (2) piattaforma e landing page, (3) marketing sui social e (4) la strategia di sconto sulla quota di iscrizione.

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