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Volontariato & Associazioni

trovato un’associazione di pazienti, che mi ha accolto, non facendomi sentire più sola e incompresa . Mi ha fornito tanta informazione sulla patologia, tanto da permettermi di acquisire un self management e una self efficacy tali, da diventare io “medico di me stessa”, gestendo al meglio la mia malattia e la mia cura.

Mi ha aiutato ad accettare la fibromialgia e la sua cronicità, a comprenderla e ad affrontarla nel modo più appropriato, attraverso una gestione multidisciplinare, dove non esiste una pillola magica, una terapia farmacologica risolutiva, ma l’insieme di tante terapie complementari, che mettendo al centro il paziente nella sua interezza, mente e corpo, gli permettono di condurre una vita dignitosa.

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Giusy Fabio, vicepresidente Aisf

Mi ha fatto comprendere che è il paziente che per primo si deve mettere in gioco, che deve cambiare stile di vita, abitudini, che deve trovare la forza e la volontà di muoversi attraverso attività fisiche adeguate, cambiare abitudini alimentari che lo aiutino a regolare il proprio stato infiammatorio, che deve stringere i denti e sopportare i farmaci indicati con i loro effetti collaterali, che come supporto principale, serve avere quello psicologico . Vivere con un dolore e una sofferenza cronica rende fragili chi ne soffre ed essere

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