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Da vedere/ascoltare
Nel 1973 Kusama decise di rientrare in Giappone, e dal 1977 si ricoverò volontariamente all’ospedale psichiatrico Seiwa di Tokio, dal quale esce solo per lavorare nello studio che ha affittato di fronte alla struttura .
Nel 1993 tornò alla Biennale, questa volta invitata ufficialmente come rappresentante del padiglione giapponese, con Mirror Room (Pumpkin), una stanza ricoperta da una decorazione a sfondo giallo zucca a pois neri, contenente un altro spazio interno a specchi dotato di uno spioncino che invita lo spettatore a curiosare nella mente dell’artista.
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Da quel momento in poi, l’artista ha iniziato a realizzare anche opere su commissione, che hanno come protagonisti fiori ed elementi del mondo naturale.
Per le sue rare apparizioni pubbliche Kusama si mostra in genere con una parrucca rosso fuoco e un vestito, inevitabilmente, a pois .