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Di tutto e niente
penso, ho fatto lo stesso con il peso anni fa . Avevo appeso dietro la porta dei cartoncini su cui per mesi ho appuntato la data – in quel caso solo giorno e mese- e il mio peso, impegnandomi in una dieta e in una pesa molto consapevole e quotidiana. Anche qui il colpo d’occhio mi ha funzionato da ancoraggio e misura del cambiamento che man mano stavo ottenendo.
In entrambi gli ultimi due casi gli esiti dipendevano dal mio comportamento, dall’impegno e dalla volontà Un po’ diverso il diario della pressione quotidiana. Ho la sensazione che in quota parte vi sia qualcosa che dipenda anche dall’età e dal pregresso, che non è modificabile . “Secondo me – mi aveva detto la dottoressa- se cala di peso, almeno 15 punti di mercurio li perdiamo”. Serve che vada da un nutrizionista, un dietologo? “Questo me lo deve dire lei”. L’espressione del viso stava significando che questo dovrebbe poter dipendere davvero dal mio impegno. Ad ogni buon conto mi ha scritto su un post-it il numero di un “nutrizionista bravo” e lo ha appiccicato sul primo dei fogli su cui sono riportati i numeri della mia pressione quotidiana. La prima data appuntata è il 16 gennaio.
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Nei giorni successivi, fino a ieri, ho dissimulato le mie buone intenzioni. Erano vivaci ma nascoste dietro nuvole grigie che il vento prima o poi avrebbe spazzato palesandole come necessità – a prescindere che fossero o meno intenzioni. Il necessario va fatto. Lo dico rimproverandola all’anziana genitrice che assisto –non posso sottrarmi io a me stesso.
Ieri ho ritirato le analisi. Con il referto in mano intanto mi prenoterò elettrocardiogramma e visita cardiologica.
Nel pomeriggio tardi le ho inviate via mail alla dottoressa, che ancora non mi ha risposto con un commento – ma oggi è sabato. Ho letto con attenzione il mio referto: “Prestazione sottolineata: valore fuori norma”.
Quando si ha in mano i fogli del referto ho sempre la sensazione di agire in maniera analoga di chi compra un settimanale di enigmistica che ha nelle ultime pagine dedicate alle soluzioni di cruciverba, enigmi sciarade e giochi simili Se c’è scritta la risposta, in genere finisce che la vai vedere non solo quando proprio non la sai, ma molto spesso solo anche quando esiti nell’ipotizzare la soluzione.
Sono davvero poche le sottolineature nei tre fogli pieni di numeri che mi riguardano. Le ho inviate a un caro amico, eccellente clinico, con allegato il messaggio “ecco il mio io biochimico”.
“Sono le analisi di un ragazzino”, mi ha risposto. Sollecitandomi a comprare una tuta e ad andare a camminare, ma “vedi di farlo sul serio”. Verso l’ora di cena mi ha telefonato ridendo – mi sfotte con affetto, perché poi mi ha chiesto cosa avessi cucinato per cena.
Quotidianamente testo la mia nuova routine, che però io dovendo far spazio alla pasticchetta, alla misurazione della pressione e al resto devo necessariamente modificare. Devo metterci anche la camminata a passo veloce . “Almeno due chilometri, ogni giorno”, mi ha prescritto l’amico .
La tuta, cercata e ritrovata, l’avevo in fondo all’armadio. Oggi l’ho tirata fuori e messa in lavatrice. Lunedì sarà lavata, asciutta e profumata, ché si inizia.