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Stile Over

Inutile dire che tutto ciò, nonostante la mia passione per la storia della medicina, non mi confortava per niente; anzi, mi sono resa conto che in televisione sopportavo tranquillamente le immagini di interventi chirurgici anche cruenti, ma era meglio che chiudessi gli occhi se era inquadrato un ago (pare che si chiami belonefobia ). Mi è successo anche al cinema, quando dopo aver superato indenne le sequenze più impressionanti del Dracula di Bram Stoker ho rischiato di svenire di fronte alla celebre scena della trasfusione Ovviamente non sono mai riuscita a donare il sangue e qualunque incontro con i temuti aghi, si trattasse di prelievi per analisi o di anestesia dal dentista, mi ha sempre terrorizzata . A cambiare almeno parzialmente la situazione è stata, nei primi giorni del nuovo millennio, una storta alla caviglia particolarmente perfida, e soprattutto una di quelle magie per cui una cosa sgradevole assume un carattere diverso se proposta in un’altra lingua. Quando il gentile medico marocchino che mi stava visitando mi disse con voce sicura “il faut faire une piqûre” , mi sono resa conto che l’esotica piqûre non si portava dietro le ansie della mia infanzia, e tutto sommato sembrava assai meno temibile della vecchia iniezione. Senza contare che, come scoprii in quell’occasione, nel frattempo le siringhe monouso realizzate grazie ai progressi della tecnologia garantivano effettivamente punture quasi indolori

Mi piacerebbe dire che da quel giorno tutto si è risolto. In realtà non è proprio così, ma nonostante le mie ansie sono riuscita a fare senza eccessivi traumi qualche seduta dal dentista e le vaccinazioni anti Covid. E perfino a fare un prelievo di sangue per le analisi in laboratorio (per il precedente, più di dieci anni prima, era venuto il medico a casa). Insomma, la situazione è migliorata. Ho detto migliorata, non risolta… e confesso che la ricerca delle immagini per questo Stile Over mi ha messo a dura prova.

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