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2.7.3 Sintesi degli obiettivi strategici
calamità naturali, fruizione del territorio, turismo, settori di elevata importanza nella RER. La ricerca può creare nuove opportunità per le imprese che operano in questi settori che consentano di abbattere gli impatti antropici, mantenendo gli ecosistemi e le risorse in buona qualità sì da consentire la produzione dei servizi eco sistemici; • L’economia circolare: l’esigenza di superare il convenzionale modello economico per favorire uno sviluppo sostenibile fa emergere il concetto di economia circolare, per favorire la transizione verso l’utilizzo di risorse rinnovabili, disaccoppiando la crescita economica dal consumo di risorse finite. Approcci come l’eco-design, la condivisione, il riuso, la riparazione e il riciclo contribuiscono a mantenere il valore di oggetti e materiali, rispettando i limiti ambientali, incrementando la percentuale di risorse rinnovabili o riciclabili e la riduzione dello spreco alimentare. L’economia circolare può portare importanti risparmi economici, maggiore competitività dell’industria e incremento dei livelli occupazionali.
2.7.3 Sintesi degli obiettivi strategici
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Di seguito la sintesi degli obiettivi strategici così emersi dal Forum Energia e Sviluppo Sostenibile e che rappresentano una più puntuale declinazione di questa priorità, per la quale in sede di definizione approvazione della S3 non si era provveduta all’identificazione di specifiche traiettorie tecnologiche. Essi sono elencati con riferimento a ciascuna della Value Chain nelle quali si articola il Clust-ER Energia e Sviluppo Sostenibile. La descrizione completa degli obiettivi strategici è riportata all’Allegato 1.
Value Chain Low Carbon Economy
1 - Biometano e altri biocombustibili I biocarburanti sostenibili, quali il biometano gassoso o liquido (bio-GNL), sono una delle principali alternative ai combustibili fossili utilizzati nei trasporti, sia navali che su gomma, in quanto sono facilmente utilizzabili con le infrastrutture di trasporto esistenti. L’aumento della quota di impiego di biometano e altri biocombustibili è indicato dai documenti di programmazione a livello europeo, nazionale e regionale come fattore strategico per gli obiettivi sulle rinnovabili. La regione Emilia-Romagna detiene un primato in termini di presenza di impianti a biogas, di diffusione capillare della rete del gas naturale e di filiera industriale per la componentistica del settore, che le conferisce una posizione competitiva rispetto a questo obiettivo strategico. Ulteriori comparti di interesse nell’ambito dei combustibili a ridotte emissioni inquinanti sono i biocombustibili alternativi ed innovativi, come quelli derivanti dalla valorizzazione chimica o termochimica delle biomasse.
2 - Smart Energy Systems L’approvvigionamento energetico affidabile e sostenibile è uno dei principali requisiti infrastrutturali per supportare lo sviluppo economico. La crescente produzione di energia da fonte rinnovabile richiede una capacità di adattamento alla variabilità dovuta all’intermittenza della sorgente, che le attuali reti energetiche non sono in grado di fornire. Gli Smart Energy Systems rappresentano l’evoluzione dell’attuale sistema energetico che cerca di trovare sinergie tra l’insieme delle reti elettrica, termica (teleriscaldamento/raffrescamento), del gas naturale ed anche la rete dei trasporti, integrando i sistemi di accumulo e le tecnologie ICT. L’attività di R&S e formazione del capitale umano su Smart Energy Systems rappresenta un’opportunità vitale che i governi e il settore privato hanno per collaborare al comune obiettivo di realizzare le reti energetiche del futuro che dovranno ridurre le emissioni e aumentare l’efficienza energetica.
3 - Efficienza energetica e soluzioni low carbon per l’industria L’efficienza energetica è una delle strategie economicamente più vantaggiose per attuare la transizione verso una economia low-carbon, creando, al contempo, crescita e occupazione. In aggiunta ad essa, la cattura, lo stoccaggio e la conversione in sostanze d’uso della CO2 sono tra le soluzioni più promettenti per ridurre le emissioni di gas serra nella produzione di potenza e una strada obbligata per conseguire lo stesso risultato nell’industria di processo ad elevata intensità energetica. Il tessuto industriale regionale ben si presta allo sviluppo di tecnologie per il miglioramento dell’efficienza energetica, sia generando ricadute dirette sulla competitività economica dello stesso sia dando impulso a nuove filiere industriali da esportare, come l’efficienza nell’agroindustria o nel settore ceramico. Altri comparti industriali regionali di rilievo, come oil&gas e chimica, possono contribuire all’avanzamento delle strategie per la cattura, lo stoccaggio e l’utilizzo della CO2 .
Value Chain Sostenibilità ambientale e servizi eco sistemici
4 - Sviluppo sostenibile delle aree costiere Nelle zone costiere marine vive oltre il 60 % della popolazione mondiale. Gli ecosistemi costieri sono tra i sistemi più produttivi e, allo stesso tempo, i più minacciati al mondo nel fornire i beni e i servizi ecosistemici funzionali alla conservazione degli equilibri naturali e al benessere socio economico delle comunità che vivono in tale ambiente. La principale causa del degrado delle coste sono le pratiche di sviluppo inadeguate delle diverse attività antropiche. Per una corretta difesa e uno sviluppo sostenibile delle zone costiere, oltre ad una corretta gestione delle risorse inclusa quella idrica, è necessario trovare un equilibrio tra l’erosione del capitale naturale e l’aumento del capitale economico attraverso lo sviluppo di progetti di ricerca, la realizzazione di interventi anche infrastrutturali e la formazione di capitale umano che, prestando attenzione all’intero ecosistema, sviluppino e mettano in atto dei piani di gestione integrata delle coste.
5 - Impatti antropici sulla qualità dell’aria e i cambiamenti climatici L’emissione di inquinanti determina il deterioramento della qualità dell’aria, anche con molestie olfattive, e il riscaldamento del clima. Le due problematiche vanno affrontate in modo integrato, evitando azioni a beneficio di uno dei due aspetti ma a scapito dell’altro. Importante è anche l’aspetto della qualità dell’aria indoor. Il controllo ambientale presenta opportunità nel campo della sensoristica avanzata e nell’integrazione delle reti di monitoraggio con prodotti satellitari (Copernicus). Le opere di mitigazione riguardano tecnologie end-of-pipe e nuove tecnologie produttive, oltre alle tecnologie per la qualità dell’aria indoor. Tutto questo deve essere integrato dalla modellistica per valutare l’impatto degli scenari economici e ambientali. Nuove professionalità si stanno già creando in