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2.7.5 Relazioni con le politiche nazionali ed europee
ESSE (environment, safety & sustainability) Manager
Responsabile ESSE (environment, safety & sustainability)
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Abilitatore di ecosistema L’ESSE Manager è un professionista interno o esterno allo staff direzionale che cura i temi della sicurezza sul lavoro e ottimizza la produzione in relazione a percorsi di sostenibilità ambientale ed energetica.
Il Responsabile ESSE, senza disporre della autonomia del Manager ESSE affianca la figura manageriale omonima nelle operazioni di controllo e di attuazione dei percorsi individuati.
Figura con elevata i) comprensione dei vari domini tecnologici e di business, ii) capacità relazionali e iii) propensione all’avvio/ sviluppo di collaborazioni tra società e/o tra settore pubblico e privato.
2.7.5 Relazioni con le politiche nazionali ed europee
Sono tre le aree tematiche della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente nelle quali si possono collocare gli obiettivi strategici del Clust-ER ESS. L’area tematica “Industria intelligente e sostenibile, energia e ambiente, con riferimento all’efficienza energetica, alle fonti rinnovabili e alla sostenibilità dei processi produttivi” comprende gli obiettivi strategici OS 3 (Efficienza energetica e soluzioni low carbon per l’industria) e 5 (Impatti antropici sulla qualità dell’aria e i cambiamenti climatici) individuati dal Clust-ER ESS. Nelle aree tematiche “Agenda Digitale, Smart Communities, Sistemi di mobilità intelligente” e “Turismo, Patrimonio culturale e industria della creatività”, soprattutto per gli aspetti riguardanti il monitoraggio, e la gestione/tutela del patrimonio naturale e urbano trovano invece rispondenza gli obiettivi strategici 4 (Sviluppo Sostenibile delle Aree costiere) e 5 (Impatti antropici sulla qualità dell’aria e i cambiamenti climatici).
Strategia Energetica Nazionale
La Strategia Energetica Nazionale, pubblicata dal Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dell’Ambiente a novembre 2017 si pone l’obiettivo di rendere il sistema energetico nazionale più competitivo, sostenibile e sicuro. La Strategia costituisce un impulso per la realizzazione di importanti investimenti, incrementando lo scenario tendenziale con investimenti complessivi aggiuntivi di 175 miliardi di euro al 2030, per reti e infrastrutture gas e elettriche, per fonti rinnovabili, e per l’efficienza energetica. Gli obiettivi della SEN sono coerenti con gli obiettivi strategici del Clust-ER ESS per quanto riguarda gli aspetti legati alle smart energy systems, il biometano e gli altri biocombustibili
Posizionamento del tema all’interno dei Cluster Tecnologici Nazionali
Nel panorama dei Cluster Tecnologici Nazionali, gli obiettivi strategici individuati dal Clust-ER ESS trovano corrispondenza nelle tematiche presidiate da tre Cluster Tecnologici Nazionali: il cluster SPRING, il cluster Energia e il cluster BIG. I temi legati alla valorizzazione dei sottoprodotti in ottica di economia circolare, rispetto alle biomasse (obiettivo strategico 6, Economia circolare), sono coerenti con le linee di lavoro del Cluster SPRING, dedicato alla transizione verso una chimica verde e nel quale sono attivi 13 soci Emiliano-Romagnoli. Inoltre, gli obiettivi strategici 1 (Biometano e altri biocombustibili) e 2 (Smarty Energy Systems) del Clust-ER ESS sono compresi nelle traiettorie tecnologiche del Cluster Tecnologico Nazionale Energia. Questo Cluster si pone l’obiettivo di supportare il raggiungimento dei target previsti in termini di pianificazione della ricerca dal SET-Plan25, dalla SEN, dal Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) e dal piano Industria 4.0, coinvolgendo tutti gli attori operanti a vario titolo e livello nel settore energia. Infine, in modo trasversale, gli obiettivi strategici 4 (Sviluppo Sostenibile delle Aree Costiere) e gli obiettivi strategici 1 (Biometano e altri combustibili), e 6 (Economia Circolare e sviluppo sostenibile) sono intersecati dai temi di interesse per il Cluster Tecnologico Nazionale BIG (Blue Italian Growth), che si propone di generare opportunità di sviluppo tecnologico e innovativo per il sistema industriale marino e marittimo del paese all’intersezione tra ricerca pubblica e privata.
Incrocio con le principali iniziative Europee
Vengono sinteticamente richiamate le principali azioni di policy a livello Europeo nelle quali trovano rafforzamento gli obiettivi del Clust-ER ESS.
Clima ed Energia Il quadro per il clima e l’energia 2030, in sinergia con gli Accordi di Parigi del 2015, fissa tre obiettivi principali da conseguire entro l’anno indicato: • una riduzione almeno del 40% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990) • una quota almeno del 27% di energia rinnovabile • un miglioramento almeno del 27% dell’efficienza energetica. Il quadro, adottato nell’ottobre 2014, si basa sul pacchetto per il clima e l’energia 2020 ed è coerente con la prospettiva a lungo termine delineata nella tabella di marcia verso un’economia competitiva a basse emissioni di carbonio entro il 2050, ma anche con gli obiettivi per l’energia al 2050 e con il Libro bianco sui trasporti. Dal punto di vista delle emissioni di gas a effetto serra, il quadro prevede l’obiettivo vincolante di ridurre entro il 2030 le emissioni nel territorio
dell’UE di almeno il 40% rispetto ai livelli del 1990.
Economia Circolare La Commissione europea ha adottato il Piano d’Azione per l’Economia Circolare26 per supportare le imprese e i consumatori europei a compiere la transizione verso un’economia più forte e più circolare, in cui le risorse siano utilizzate in modo più sostenibile. Le proposte della Commissione riguardano l’intero ciclo di vita dei prodotti: dalla produzione al consumo, fino alla gestione dei rifiuti e al mercato delle materie prime seconde. La Commissione vede la transizione verso un modello produttivo circolare come un’opportunità di sviluppo, in grado di stimolare innovazione e investimenti: il Piano d’Azione per l’Economia Circolare stima infatti una crescita economica fino al +7% PIL e la creazione di circa 170.000 posti di lavoro al 2035 nel settore rifiuti. Il piano definisce cinque settori prioritari di intervento che comprendono le plastiche, i rifiuti alimentari, le biomasse, i rifiuti da costruzione e demolizione e le materie prime critiche. A gennaio 2018 è stata lanciata la Strategia Europea sulle plastiche che a partire da un migliore design dei prodotti che ne favorisca la riciclabilità vuole aumentare il riciclo (55% per gli imballaggi in plastica al 2030) e ridurre gli impatti sull’ambiente (marine litter) delle plastiche. La Commissione ha inoltre recentemente approvato la modifica di una serie di direttive legate ai rifiuti27 definendo target molto ambiziosi in termini di riciclo e recupero delle diverse tipologie di materiali identificati nell’Action Plan.
Strategia Europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR) I temi energetici, ambientali e di sviluppo sostenibile hanno grande rilevanza per tutte le attività che insistono sull’ambiente marino, oggetto della Strategia EUSAIR. Promossa dall’Italia fin dal 2010, la Strategia UE per la Regione Adriatico-Ionica riunisce 8 Paesi (4 UE: Italia, Slovenia, Grecia, Croazia; e 4 non UE: Albania, Serbia, Bosnia-Erzegovina e Montenegro). La Strategia, pur non prevedendo fondi dedicati o Istituzioni aggiuntive, ha la finalità di mettere a sistema le risorse disponibili (a livello europeo, nazionale e regionale) fornendo un impulso sia al percorso di integrazione europea dei Balcani, sia ad un migliore utilizzo dei fondi comunitari e nazionali. I settori prioritari della Strategia sono quattro: pesca e blue economy, infrastrutture ed energia, ambiente, attrattività (turismo e cultura).
Incrocio con il programma H2020
Il programma complessivo del triennio 2018-2020 di Horizon 202028 prevede investimenti in ricerca e innovazione per un totale di 30 miliardi di euro, di cui 10 miliardi destinati alle Societal Challenges, che riflettono le priorità indicate dagli strumenti di policy a livello europeo. Sono state identificate 5 priorità trasversali alle diverse tipologie di strumenti di finanziamento del programma, che vogliono dare risposta a sfide di ampia portata e hanno l’ambizione di generare, attraverso la focalizzazione tematica, un impatto molto rilevante. La prima priorità identificata è quella di incrementare gli investimenti in ricerca e innovazione legati allo sviluppo sostenibile e ai cambiamenti climatici. A questa priorità è destinato complessivamente un budget superiore ai 6 miliardi di euro così distribuiti tra tre principali “focus areas”: • Focus area “Building a low-carbon, climate resilient future” (3,3 miliardi di eur ) rivolta a rendere operativi gli accordi di
Parigi e a facilitare lo sviluppo di nuove soluzioni e servizi a ridotte emissioni di gas clima-alteranti, e migliorare la resilienza ai cambiamenti climatici • 2 mld di euro per priorità strategiche legate all’energia indicate nella “Accelerating Clean Energy Innovation
Communication”, dedicati a: energie rinnovabili, soluzioni per lo stoccaggio di energia (in particolare batterie), efficienza energetica degli edifici inclusa la mobilità elettrica, sistemi di trasporto integrato. • Focus area “Connecting economic and environmental gains –the Circular Economy” con un budget di 941 mln di euro dedicati all’Economia Circolare.
I temi del Clust-ER ESS sono interamente compresi, ad eccezione degli aspetti legati alla mobilità elettrica e ai sistemi di trasporto integrato che rientrano nell’ambito del Clust-ER Meccatronica e Motoristica e Innovazione nei Servizi, in questa priorità.
In modo più verticale, le Societal Challenges rilevanti per gli obiettivi del Clust-ER ESS, sono la SC 2, SC3 e SC5 che insieme rappresentano il 30% del budget complessivo del programma per il periodo 2018-2020. Segue una descrizione non esaustiva delle tematiche principali di queste societal challenges in relazione agli obiettivi strategici del Clust-ER ESS. 1. SC2 Food security, sustainable agriculture and forestry, marine, maritime and inland water research and the bioeconomy (82 topic per un budget complessivo di 950 milioni di euro), il cui programma di lavoro per il 20182020 si rivolge primariamente all’innovazione nel settore agrofood, ma include due gruppi di topic nei quali gli aspetti di sostenibilità sono preponderanti: Sustainable food security e Blue growth. Nell’ambito Blue Growth, ai topic dell’acquacoltura sostenibile, della blue-bioeconomy, e delle bioplastiche sostenibili a partire da risorse marine e terrestri, viene riservato un budget complessivo di 80 milioni. Gli obiettivi strategici 1, 4 e 5 del Clust-ER ESS possono trovare rispondenza in questo gruppo di topic. 2.SC3 Secure, clean and efficient energy (77 topic per un budget di € 1,13 miliardi di euro) Cinque dei sette obiettivi chiave di questa sfida sociale coprono i temi degli obiettivi strategici del Clust-ER ESS: i) la riduzione dei consumi energetici e della carbon footprint; ii) la produzione di energia elettrica low-carbon e a basso costo; iii) combustibili alternativi; iv) una unica rete elettrica smart per l’Europa; v) nuove conoscenze e tecnologie. Nei due rimanenti obiettivi chiave prevale un interesse p vi) il rafforzamento dei processi decisionali e del coinvolgimento della società nel suo complesso, vii) una maggiore diffusione sul mercato dell’innovazione nel settore energetico e ICT. 3. SC 5 Climate action, environment, resource efficiency and raw materials (48 topic per 720 milioni di eur) con due principali gruppi di topic. Il primo pone maggiore enfasi sugli aspetti legati al clima (Building a low carbon,
26 COM(2015) 614 final - L’anello mancante - Piano d’azione dell’Unione europea per l’economia circolare 27Circular Economy: New rules will make EU the global front-runner in waste management and recycling 28 Horizon 2020, Work Programme 2018 - 2020 General Introduction
climate resilient future), ed è dedicato sia agli aspetti conoscitivi sugli impatti del cambiamento climatico che su quelli di interrelazione tra i cambiamenti climatici, servizi ecosistemici e aspetti sociali, fino allo sviluppo di soluzioni nature-based per le città e per la riduzione dei rischi in ambito forestale, con un budget di 234 milioni di euro. Gli obiettivi strategici 3 e 5 del Clust-ER ESS sono coerenti con questo gruppo di call. Il secondo (Greening the economy in line with the Sustainable Development Goals - SDGs) raggruppa 28 topic per un budget complessivo di 486 milioni di euro e include gli aspetti di innovazione tecnologica legati alla transizione verso una economia circolare e capace di un uso efficiente delle risorse. I topic con una maggiore allocazione di risorse riguardano l’acqua (72 milioni di euro), e l’innovazione per l’utilizzo e la gestione delle materie prime (con un focus su quelle critiche o sui metalli per prodotti high-tech) in un’ottica di economia circolare (50 milioni di euro), comprese le tecnologie per consentire un maggiore utilizzo delle materie prime seconde riducendone la pericolosità (34 milioni di euro). L’obiettivo strategico 6 del Clust-ER ESS trova piena corrispondenza in questo gruppo di call.
Piattaforme Europee S3
La Commissione europea, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente le regioni europee nell’implementazione delle proprie S3 e per promuovere e potenziare gli investimenti in aree considerate di importanza strategica, ha avviato un processo di creazione di piattaforme tematiche della S3, le Smart Specialisation Platforms (SSP). L’obiettivo è quello di favorire, tramite le SSP, l’utilizzo ottimale ed efficace dei fondi della politica di coesione per progetti di investimento ambiziosi e di qualità in tutta Europa. Le SSPs saranno anche uno strumento per meglio allineare le attività di innovazione a livello nazionale, regionale e locale, attraverso l’individuazione di tecnologie e soluzioni innovative che supportino nella maniera più efficiente le priorità della politica di investimento in quel determinato ambito. Rispetto alle piattaforme tematiche alle quali la regione EmiliaRomagna aderisce, nella thematic partnership “Bioeconomy” comune alle piattaforme tematiche Agrofood e Industrial Modernization si individua una corrispondenza con gli obiettivi strategici del Clust-ER ESS 1 (Biometano e altri combustibili) e 6 (Economia circolare e sviluppo sostenibile). Nella thematic partnership Energy, in ambito energetico, sulla thematic platform “Marine Renewable Energy” si trovano intersezioni con gli obiettivi strategici 1 (Biometano ed altri combustibili) 4 (Sviluppo sostenibile delle aree costiere) del Clust-ER ESS. Infine, nella partnership tematica “Efficient and Sustainable Manufacturing” della piattaforma Industrial Modernization, gli aspetti di efficienza energetica e sostenibilità nell’industria sono coerenti con gli obiettivi del Clust-ER ESS. Vanguard Initiative
La Vanguard Initiative (VI) è un’associazione senza scopo di lucro di diritto belga (ASBL) che si propone di contribuire alla rivitalizzazione dell’industria europea sulla base della strategia di specializzazione intelligente. La VI nasce nel 2013 come rete di regioni su proposta delle Fiandre, e ad oggi conta 32 regioni associate. La Regione Emilia-Romagna entra a farne parte nel 2015 e nel 2016 ne assume la presidenza per due semestri consecutivi. Obiettivo della Vanguard Initiative è l’utilizzo della strategia di specializzazione intelligente per la crescita attraverso innovazioni bottom-up imprenditoriali e di rinnovamento industriale in settori prioritari europei. Le linee di attività della VI sono organizzate in pilot project che raggruppano al loro interno lo sviluppo di vari democase. Il pilot “Bio-Economy – Interregional cooperation on innovative use of non-food Biomass”, in particolare rispetto al democase legato all’utilizzo del biogas oltre la produzione di energia è in sinergia con gli obiettivi del Clust-ER ESS. Il demo case legato alla riduzione dei costi di manutenzione delle infrastrutture energetiche del pilot “Advanced Manufacturing for energy related applications in harsh environment” si interseca con gli obiettivi del Clust-ER ESS per quanto riguarda l’ambito delle tecnologie in ambienti offshore.
FORUM S3 EMILIA-ROMAGNA