Calendario 2010

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Un anno a Rebibbia SCUOLA E VITA QUOTIDIANA NELLA CASA DI RECLUSIONE DI VIA BARTOLO LONGO 72, ROMA

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A N I M A

L’unico essere che mi è rimasto è la mia anima. Io parlo con lei e lei con me.

Questa notte l’anim a mia era turbata da mille emozioni, da pensieri pieni di timori e oscure pr esenze. Io non so come risp onderle, mi duole la testa ma devo comprender e e dare un senso. Ho riflettuto, la voce mi tremava ma ho parlato. Anima mia perché ha i timore di un domani pieno di nuvole nere e te mpestose? Allora io ti dico: fino a questo mome nto della nostra vi ta abbiamo sofferto e combattuto insieme. Per questo teniamoc i la mano e camminiamo insiem e di nuovo sul sentiero della vita per riabbracciare la libertà. Salvatore Nappi


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L’AMORE CHE RINASCE mio cuore, L’amore era quasi svanito dal te, ma un giorno ho incontrato me di rinascere dentro tu sei stata capace di far ” quella fiamma chiamata “Amore più di sa ancora e da allora il mio cuore pul amato! perchè amo te come non ho mai Vincenzo Beato

TI VEDO Mi sveglio, apro gli occhi e ti vedo. Mi lavo, alzo la testa, bri lla lo specchio e ti vedo. Lucente è la tazza nel profon do nero caffè, ti vedo. Nel traffico confuso da un immenso mare di macchine ti cerco disperatamente e ti vedo. Il tuo respiro profondo è il mio alimento, sento il tuo odore e ti ved o. Una poltrona soffice come la tua pelle mi rilassa e ti ved o. La sera nei mille colori di luce ti vedo. Stanco, esausto, chiudo gli occhi, mi addormento e ti ved o. Vincenzo Mazzacano


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FEDE

le La fede spiritua è ciò che una persona sente dentro e rappresenta, per me, una speranza che non può tradire.

O spirito libero! o Che vaghi nel corp e nt Di un essere vive E con lui cammini a vita Nel corso della su Chiamato Anima. triste destino Non abbandonarmi al morte Che confina dopo la gire. Che non si può sfug Lascia che io viva per sempre Accompagnato a te e vita che mai finisc Nel sorriso di una e non tradisce. In una Speranza ch Antonio Dolceamore


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Aprile 2010

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FRIRE! COME È BRUTTO SOF avere. sideri e non puoi Per qualcosa che de e. un’amica, un’amant o, ic am un da i tt e aspe arriverà. Per una lettera ch mai arrivata e mai è n no e ch a er tt za! Una le brutta la Sofferen è to an Qu a! ic Am essione. Caro Amico! Cara sconforto e di depr di e, on si lu de di iro. E’ piena fa mancare il resp ti e la go in no sale fi tachicardia. Senti l’ansia che Senti il cuore in ni. a fronte e sulle ma ll su re do su il i Sent i impulsi. e, combattere cert rt fo re se es e, a. ir Devi reag invidia e di gelosi di à, it ls fa di a ia umana. La vita è pien rché della cattiver pe il re pi ca di ani. Cerchi a tempesta di urag un me co a en at sc si soffrire! Una cattiveria che Ah! Come è brutto Franco Moschetti

MONDO PERSO Sono un marinaio se nza mare. Gli inverni e le es tati muteranno le cose, a poco a poco non vedrò più niente. Passeranno per l’ul tima volta i sentim enti, i luoghi della vita , gli anni che non ho mai vissuto. Sarò diverso, ma no n meno solo. Sarò un soldato de lla terra, non mi mancherà nulla, perché nulla resta. Quando sarò cieco lascerò che il mond o mi prenda. Ritornerò sui miei passi, sarò ancora tempo nel tempo che non ha fine. Ultima scena: il so gno, ma di un’alt ra vita, da un altro mondo. Valter Bucciarell i


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Maggio 2010

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EMOZIONI Nel ballo delle emozioni, è difficile riconoscere i tem pi dell’anima. Non vergognarti della sensib ilità dei sentimenti, dentro c’è la forza della vit a. Non nasconderli per paura di ferirli, le ferite sono la prova che vivi. Sii orgoglioso dei tuoi sen timenti, non rinnegare nulla, anche l’odio è un nobile sentimento. Nel ballo dell’emozioni devi riconoscere i tempi del l’anima. Devi riconoscere quella giu sta che ti aiuta nel giusto bal lo Giuseppe Scala


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Giugno 2010

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E’ TEMPO D’ESTATE natura La primavera ha svegliato la te. ed è pronta a sposare l’Esta Le campagne sono dorate, si sente il profumo di pane. e Il tiepido calore si accend le pelli morbide. e i raggi del sole penetrano coprono il capo Le signore vestite di bianco con cappello e ombrellino. iderio di mare, Si accende nell’animo il des i occhi. nell’azzurro si vedono i tuo glie, Le spiagge, fino a ieri spo si adornano a festa. te e finestre. Anche le case spalancano por un primo cono gelato La sera smuove la voglia di e il forte desiderio di te.

Salvatore Fausto


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RIFLESSIONI iati anni, amore vissuto svar e nt , te is es un di di un breve giorno Scrivo o rc ’a ll ne o ut ss erlo vi sembra, però, di av Ecco un uomo! di un giorno breve. ’estate fatale. un in e at ov pr ni Vaga in giro senza casa e sen Scrivo emozio alle parole. za anima o il tempo negato ng ia mp ri re , nt nel co me an bui bi o del in Scrivo la sua ti ia sol itudine, della sua disperazi detto in fogli lasc one. Un uomo divorato dall’angosci Parole che non ho a . hi lc e smarrito in un mondo che con segni senza so non è più suo. ra co an vo ri sc e vo Come è possibile che accada Scrivo, scri no i certe cose? cuori lontan Non si muore solo quando il mentre tanti altri cuo re cessa di battere, i. ventat si muore anche in vita, o rs palpitano sogni av mo ri un e er nte di non av quando i vivi diventano com Rimpiango crudelme e i morti, ei potermi pentire. rr vo e al qu l de e quando la loro indifferenza per un piacer ? se co e rt ce e accadano ti colpisce come una lama di Come è possibile ch ghiaccio. tumate, an fr ie gl mi fa , te … e resti solo, se coloro che Coppie separa tu ami abbandonati. rifiutano il tuo amore. figli distrutti e Dino Amarilli


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à. c’è soprattutto la mia libert un bel libro, LA MIA SOLITUDINE Sono libero di leggere lacrime sono libero di scoppiare in ori. La mia cella è piccola, carina, pensando ai miei err ere evitati. è una tana dove trovo la mia libertà. Errori che potevano ess di scegliere, E’ il mio rifugio sicuro, dove posso trovare la mia pace. Sono libero In questi pochi metri quadrati, riaffi sti perimetri recintati, orano emozioni, in que e a migliorare riflessioni e pensieri. di continuar passi. facendo ogni giorno piccoli E’ davvero un lusso la mia piccola cel la. are, nella mia cella un mondo di regole da osserv Alle pareti ho attaccato le foto del In le divinità ero di sentirmi libero. che fanno parte della mia vita sono finalmente lib giorno dopo giorno e mi accompagnano in questo mio cammin libero anche il mio cuore e è ì Cos o di espiazione. e, tuo a non attaccarmi alle cos Ho messo più cose ovunque che animan . o la mia cella. mi abi cerco è presente in me stesso Sembra una casa piena e accogliente. perché tutto ciò che Appena entro nella mia cella ho l’impr positivo che è in me essione di entrare in casa, Il buono e il verrà fuori piano piano. dove una famiglia ti accoglie caloro samente. sta libertà interiore C’è tutto il mio mondo in questa pic cola cella, Que tenza. sembra che abbia tutto, nonostante mi libera dalla catena della sen manchi tutto. mi Dentro questi pochi metri quadrati Sanjay Gookooluk


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Settembre 2010

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LA GIOIA

La vita in carcere è dura, ma a è dura anche l consapevolezza dell’errore. ui Un errore da c re si può riparti per giorni migliori.

La gioia è l’essenz a della vita. Si può vivere in tant i modi. ARRIVA L’AUTUNNO! Se vivi un periodo nero devi trovare il co lore chiaro. Gli alberi perdono le foglie Avere nel cuore un o. arg let in o iam po’ di serenità, e anche noi and an ch e se se i a, ci rcondato dal freddo Il letargo della nostra vit . Ovunque io guardo rni gio i ti trovo tut il letargo di un abbraccio di un a persona cara. che verranno. Trovo il sorriso di , irà fin o iod per un’amica Quando questo che soffre come me ire ior rif a . emo ner tor noi he anc Trovo una giornata di sole come le foglie degli alberi do po ta nt a pi og gia. di pesco o di biancospino La gioia è tutto ci va nuo ò che io riesco una e aspetteremo a trasformare in po sitivo stagione di vita. da una vita triste . . era Una nuova Primav Giuseppe Battisti


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Ottobre 2010

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Lello Gallo, Ciro Tarantino, Ettore Esposito, Giovanni Agliarulo, Alessandro Liburdi, Marcello Spallone, Luigi Mennini, Giovanni Palladino

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TTADINO ELEMENTI FILOSOFICI SUL CI irrogazione nella vendetta, ossia nella che è le ura nat ge leg la ito Il sesto precetto del bene futuro; cioè non è lec al ma o, sat pas e mal al re rda regga… della pena, non si deve gua llo che chi ha peccato si cor que non se e fin ro alt un o infliggere una pena con sato, non è altro che trionf pas del o sol to con ne tie nto o. Inoltre, la vendetta, in qua è diretto ad alcun fine è van non che ciò e; fin un alc za ale. e gloria dell’animo sen la legge di natura fondament tro con è ed e ion rag la guardare La vendetta pertanto è contro nella vendetta non si deve che ura nat di ge leg la del E’ dunque un precetto al passato ma al futuro. deltà. ge suole essere chiamata cru leg sta que di e ion laz vio La

Thomas Hobbes


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IL RUMORE DEL SILENZIO

silenzio Mentre ascolto il rumore del cose da salvare sto già preparando un po’ di incominciare il sorriso di un bambino per ha. con quella luce morbida che metto lì a pensare Poi mi viene in mente, se mi solo lei sa dare, il bacio di una madre come ità. à prima che diventi una rar anche un gesto di fraternit limpida e sorgiva, Trovo qualche perla di acqua ra ancora viva, i granelli d’oro di una ter via. ma che qualcuno se li porti pri , mia za ran spe di i sem poi dei scrigno, Come gioielli li metto in uno i sempre vicini, farò in modo, però, di tenerl . poi si potrà ripartire da qui che sa chi a e iem ins re ide da div città. teggere dai pirati di ogni E so già che io li dovrò pro icità. tro sorriso e la nostra fel Lo faremo per trovare il nos to mi ricorda la primavera. tan che re fio un re ave rei Vor nzia, che tanto mi ricorda l’infa Vorrei avere un palloncino mia amica solitudine. ma quel che mi rimane è la del mondo. Dedicata a tutti i detenuti Fabio Salandri

VITA PASSATA Un motorino, un motore trucca to, 140, doppia alimentazione… Che tempi! In giro a 100 all’ora con la ragazza e senza casco… Sì, mi divertiva trasgredire le regole. Poi a una certa ora, riuniti al solito bar e all a solita piazza ad aspettar la festa di bor gata, la festa di S. Ottavio. Il palo della cuccagna era il gioco più divertente perché a gara ci si arrampica va lungo un palo scivoloso e pieno di grasso, per raggiu ngere i regali. Io mi divertivo a guardare tutti gli altri che cercavano di raggiungere i loro doni. Anch’io nella vita sto insegu endo il mio traguardo. Claudio Pagliuca


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LA MIA CASA nudi Ero bambino quando a piedi a, cas mia sentivo il calore della e. mar e tiepide acque del una casa vicino alle chiare Quanti ricordi da bambino! strade li accompagnavo I carretti con i muli per le paese. con gli occhi per le vie del festa. una era Da bambino ogni occasione e con gli amici Era una festa andare al mar per imparare a nuotare. to il sole. Era una festa asciugarsi sot ra. fatte con i cuscinetti a sfe te ret car le o bin bam da o Ricord spago. le trottole arrotolate dallo chi! Ricordo le gare inventate con gio Quante gare! Quanti che avevamo, Ricordo la genuina ingenuità i bambini. la spensieratezza di tutti ezza. nostro candore, la nostra pur il are ord ric lo bel è nto e Qua a fosse un Everest da scalar vit la che o sat pen mai ei Non avr

e se ti trovi impreparato devi sostare per poi proseg uire. La vita è dura, è dura per tutti. E’ piena di incognite, di sentieri gremiti, di ost acoli imprevedibili e di inaspettati dolori. Da adulto è un bene ricordare il bambino che eri, il mondo dell’unica infanzia irripetibile e immodificabi le. E’ un bene ricordare perché nella vita incontri l’ipocrisia, incont ri la cattiveria e le lusinghe dei falsi mit i, che avvolgono i sani insegn amenti trasmessi dagli amati e ignari genito ri. Sono sani principi, quei val ori che da giovanetti ascoltiamo come il vento for te che travolge soave il nostro udito. E’ un bene ricordare quei ric ordi da bambino. Emanuele Pellegrino


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«Una goccia nell’oceano partecipa alla grandezza del mondo, sebbene ne sia inconsapevole. Ma viene completamente prosciugata non appena incomincia a vivere una vita indipendente dall’oceano. Non esageriamo quando diciamo che la vita è una semplice bolla» «La vera fonte dei diritti è il dovere. Se adempiamo ai nostri doveri, non dovremo andare lontano a cercare i diritti. Se non adempiamo ai doveri, rincorriamo i diritti ed essi ci sfuggiranno come fuochi fatui. Quanto più li inseguiamo, tanto più fuggono lontano» «Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo».

Gandhi

«Non prego di essere esente dai pericoli ma di essere senza paura nell’affrontarli. Non cerco alleati sul campo di battaglia della vita, cerco la mia forza. Non chiedo che il mio dolore sia alleviato, chiedo il cuore per affrontarlo. Non imploro con ansiosa paura di essere salvato ma spero di avere la pazienza. Per conquistare la mia libertà».

Tagore

Un’idea di Maria Falcone (docente di scuola carceraria, 2° CTP via Tiburtina Antica, Roma). Fotografie di Giovanni Iacomini (docente di discipline giuridiche ed economiche, sezione staccata dell’IIS “J. von Neumann” di via Pollenza, Roma) con l’assistenza di Francesco Perre. Progetto grafico e impaginazione di Gianluca Rivolta. I testi sono dei detenuti iscritti alle scuole della Casa di reclusione di Rebibbia. La realizzazione del calendario da un punto di vista istruttivo/formativo ha perseguito i seguenti obiettivi: - la condivisione di un lavoro come momento indispensabile per la crescita; - la consapevolezza delle proprie azioni che deriva dalla disponibilità a farsi fotografare e a partecipare in prima persona alla realizzazione di un prodotto collettivo; - l’apertura del carcere all’esterno come momento di prevenzione delle forme di marginalità; - l’arricchimento della lingua italiana attraverso la produzione di testi e poesie; - l’ampliamento degli orizzonti culturali. Si ringraziano per la collaborazione Maria Teresa Ardovini (volontaria ex art.17 O. P.), Maria Teresa Caccavale e gli altri insegnanti, l’Area educativa e trattamentale, l’Isp. Gianluca Garao e il Corpo di Polizia penitenziaria, la Direzione della Casa di reclusione di Rebibbia, che ha assunto il patrocinio dell’iniziativa. Il presente calendario è interamente autofinanziato. Su indicazione dei detenuti che hanno partecipato, gli eventuali proventi che dovessero derivare dalla commercializzazione saranno devoluti a un’associazione di beneficenza che si occupa dei problemi dell’infanzia.


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