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di asfalto eleonora del brocco
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Angeli nuovi Angeli nuovi nei sussulti delle strade Approfittiamo di nuvole immobili per accorciare le pareti del cielo le trombe cancellano suoni per caso nati per amore fuggiti nottetempo Fra i sampietrini sangue antico scorre ancora pieno di odori vivi ancora L’alba è luce solenne intangibile Campanili afflosciati sull’asfalto divinità diurne fra mortali dannati in eterni gironi Seduti sulla civiltà delle macchine scopriamo tombini segreti urgenti d’affanno Sguardi inseguono gambe velate carte colorate pagine frettolose prima della nuova alba la notte Claudio Mazzenga (insegnante, storico dell’arte, saggista e poeta)
Il mio bisogno di conoscere e sperimentare, mi fa vivere l’Arte a 360°, dalla pittura alla scultura, dalle incisioni alle realizzazioni video. La mia attenzione è sempre tesa a raccogliere i sottili messaggi, i vari aspetti di vite, le richieste di attenzione di chi, lontano, ci è accanto. Segnali da me decodificati, sintetizzati e trasformati in opere artistiche.
My need to know and experience makes me live Art as a well-rounded artist, expressing myself through painting, sculpture engravings and video making. My attentions always aims to capture messages, different aspects of lives and the request of attention by those living besides us. These messages are codified, synthesized and transformed into my works of art.
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ELEONORA DEL BROCCO. L’ARTE, I VIAGGI, L’EMERGENZA
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Artista e viaggiatrice, dopo aver perlustrato i luoghi del mondo tra Oriente e Occidente ora esplora la sua città nel tentativo di ricostruire la mappa di presenze nascoste e di stati di emergenza. Nascono da qui le sue installazioni, le sue foto, le sue videoinstallazioni e le sue trilogie di video, reportage in prima persona, denuncia di uno stato di cose che spesso finiscono sui giornali. A lei non interessano i volti, le singole identità, ma ciò che loro fanno, il lato poetico e surreale che scaturisce da una visione del mondo differente. “Qualche anno fa, in una via dell’estrema periferia di Roma, c’era una donna senzatetto che aveva un modo unico di comunicare: costruiva vere e proprie installazioni con oggetti trovati in mezzo ai rifiuti sotto gli alberi di un viale. Ogni 15-20 giorni trasformava e cambiava i suoi assemblaggi aggiungendo scritte e nuovi elementi. Il suo magazzino era una grande aiuola, sotto la quale nascondeva vecchi bambolotti e altri oggetti. Non l’ho mai voluta conoscere, perché in fondo non volevo violare il suo mondo interiore, quella sua strana e tormentata dimensione, quel suo modo di comunicare per simboli, con messaggi rivolti a tutti o a nessuno, segreti che non mi sentivo di profanare... L’ultima sua azione è stata quella di lasciare un libro impacchettato, poi è sparita”. È da qui che sono nati i suoi grandi lavori fotografici intitolati “Alberi”, che sono stati presentati alla galleria comunale di arte moderna a Roma. Tutti i suoi lavori scaturiscono da un modo particolare di leggere la vita, di saper rappresentare con una speciale sensibilità i lati lirici del territorio e dell’estremo disagio sociale. Eleonora è una donna solare, capace di trasformare le difficoltà in esperienza, è un artista che gira per le strade di Roma con il motorino e parte per i suoi viaggi in terre non turistiche... “Mi piace viaggiare, ma non sopporto di fare la turista... sono tornata alcune volte negli stessi luoghi come l’India o il Nepal e li ho visti cambiare, li ho vissuti, studiati e fotografati. Ognuno di loro è diventato ormai parte della mia storia personale, della mia coscienza. Tutto ciò che mi circonda in fondo, agisce direttamente sulla mia emotività, senza scarti, senza punti oscuri, a volte penso anche di aver sviluppato un’attitudine eccessiva alla percezione: è un modo di vivere molto affascinante, ma alla fine anche molto faticoso”. Dal singolo gesto ai movimenti di massa, i suoi video sono un tentativo di rappresentazione globale attraverso la documentazione di un istante, di un frammento di mondo, di un gesto. Dalle tribù che vivono nella terra di nessuno situata tra la Thailandia e la Birmania, ai nomadi che vivono in una zona di confine situata tra Roma e Roma, ai rituali religiosi presenti sul pianeta nell’ultimo millennio, il video “Out of the land” finalista a Roma al festival Arcipelago, costituisce il suo modo per poter conoscere da vicino la realtà dei profughi, delle compresenze, dei piccoli sistemi marginali, ma anche un nuovo dilagante modello di artista donna i cui inputs, si direbbe, siano l’esplorazione a tutto campo e il contatto diretto... Contatti e fughe, si potrebbe dire, per rompere la superficie omogenea del pensiero e della vita. Nei sui lavori sulla Circe e sull’Iraq le immagini arrivano da lontano, inglobate dalla resina che ne mangia i contorni e ne amplifica i dettagli, tutto è così lontano e così vicino, come un sogno, come una visione capace di sconvolgere l’anima ma inerme al tatto. Eppure, a pensarci bene, è ciò che in un certo senso sfugge ad attrarre maggiormente la nostra mente, costringendoci ad effettuare un’esperienza estetica a tutto tondo... Tra le opere più recenti di Eleonora figurano: la videoinstallazione “In the Cage”, al Museo Etnologico L. Pigorini a Roma; la videoinstallazione “Dopo la fuga... i sogni”, alla Galleria Il Mitreo a Roma.
Francesca Pietracci
ELEONORA DEL BROCCO. Art, travels, emergencies Artist and traveller who, after having explored the world between West and East, is now exploring her own city in the attempt of rewriting the map involving lost existences and conditions of emergency. It’s from here that originate her installations and video-installations, her photos, her video-trilogies, her first-person reports; all works which often hit the headlines. She’s not interested in the faces and the single identities, but in the works that they inspire, in the poetic and the surreal aspects that appear through a different point of view. “A few years ago, in an avenue located in Rome’s outskirts, there was an homeless woman. She had an unique way of communicating: she would set up actual artistic installations under the trees bordering the street, using what she found in the garbage. Every 15-20 days she would modify and alter her structures by adding new elements or writings. Her warehouse was a big flowerbed in which she would hide old dolls and other objects. I never wanted to meet her in person, because after all I didn’t want to intrude her inner world, this sort of weird and tormented dimension, this way she had of communicating through symbols and messages addressed to everyone and anyone. Secrets I didn’t wish to violate. Her last deed was to leave a wrapped up book, then she disappeared.” From here originated her great photographic works called “Trees”, which were presented in the Galleria Comunale d’Arte Moderna in Rome. All her works have their roots in a particular life-view and in the ability of representing the territory’s lyrical aspects, along with the ones of an extreme social distress, with an unique sensibility. Eleonora is a cheerful woman who’s able to turn difficulties into experiences. She’s an artist who likes to roam along the streets of her city on her scooter and to travel in non-touristic lands… “I like travelling, but I don’t like being a tourist… I’ve been repeatedly in countries like India and Nepal to see how they changed. I’ve experienced, studied and photographed them. Each one has become a part of my personal history and conscience. All the things surrounding me come to affect my sensibility without any rejection or shadow. Sometimes I even think I’ve developed an excessive attitude for perceiving these facts: it is an extremely fascinating way of life, but it eventually becomes a demanding one.” From a single gesture to mass movements, her videos are an attempt at a global representation through the depictions of an instant, a world’s fragment, a gesture. From the tribes living in no-man’s land between Thailand and Birmania, to the nomads living in a border zone between Rome and Rome, to the religious ceremonies taking place all around the world throughout the last millennium: her video “Out of the land” – which has reached the final stage at the “Arcipelago” festival in Rome – represents her way of exploring the reality of refugees and their coexistences in marginal systems. But she is also a new, spreading model of a female artist, whose inputs are an all-around exploration through direct contact… Contacts and runaways that break life’s uniform surface. In her works about Irak and Circe (a mythical figure) we find images coming from afar, enclosed in synthetic resin eroding outlines and magnifying details. Everything is so far, yet so near and dream-like: a vision capable of disconcerting the soul but motionless to the touch. And yet, it’s what we can’t fully grasp which attracts our mind the most, forcing us to engage in a comprehensive aesthetic experience. Among Eleonora’s most recent works figure the following expositions: Museo L. Pigorini in Rome with the video-installation “In The Cage”. Galleria Il Mitreo in Rome with the video-installation “After the escape… the dreams”.
Francesca Pietracci
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1997
1999-2000
Accogliendo e respingendo il momento creativo dell’immagine materica Eleonora Del Brocco si pone al di là della soglia dell’oggetto mentre le complesse...
L’artista elegge a poesia metropolitana l’attività primordiale, istintiva e piena di necessità del raccogliere e del salvare tutte quelle cose che la civiltà...
OMBRE E ANIME
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HOMELESS
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confini 1999 PROFUGHI
La propensione dell’artista a lavorare sia in interno che in esterno con una medesima complessità linguistica testimonia comunque, al di là delle differenze...
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1-2003 2002-2003 2003-2004 20SO0FAR AB-ACQUA AWAY MEMORY POCKET
In cammino... profughi... fuggiaschi... file interminabili di uomini, donne e bambini che vanno... tra polvere rossa, nera o bianca, lontani dalla propria terra e dalle proprie radici...
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L’apparente casualità dell’appunto di viaggio coglie attimi di vita intensa scanditi dal lavoro di bambine, donne giovani ed anziane. Il fluire dell’acqua, come quello del video...
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Essere presenti nel proprio tempo non vuol dire accettarne supinamente gli aspetti esteriori ma viverli criticamente, sottolinearne una posizione di allarme che...
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di asfalto 2012-2015 MIGRANTI
OLTRE LA FUGA: I SOGNI
Umiliati ingannati ingabbiati guarderemo in alto oltre orizzonti grigi di nebbia lontani da ogni inganno guarderemo in alto oltre le fameliche belve avide di sangue e guarderemo in alto verso i cieli dell’arte oltre agguati di furibonde rabbie e libere e liberi voleremo in alto spezzando vecchie arrugginite gabbie. Sarina Aletta
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998-2017 1DONNE E DONNE...
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2015
IN MOVIMENTO
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2016
LONDON BIENNALE
016-2017 2NUOVI CAMPANILI
Eleonora del Brocco pratica la performance e l’arte ambientale, utilizza più materiali e più tecniche, dal suono al movimento...
Volare in trasparenza, seguire le orme nell’aria rarefatta di un sogno scomparso nella realtà. Sogni bruciati su deserti...
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1997OMBRE E ANIME
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di asfalto >> ...costruzioni di segni diventano dei veri processi di transizione tra la luce e l’ombra. La libertà dell’ombra filtrata dallo schermo fisico del plexiglass, vive nella memoria sensoriale; un diaframma che nella traduzione dell’immagine, si spinge sino al coinvolgimento armonioso tra le assonanze e le stesure aritmiche delle resine colate che, mirando a sottrarsi all’aulicità, si abbandonano ad una sensuale e intimistica interazione espressiva. Roberta Perfetti
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HOMELESS 0 0 0 2 9 9 9 1
>> ...dei consumi ha condannato alla distruzione,
all’oblio; e questa poesia viene annotata con gli elementi della quotidianità urbana ed industriale, ma soprattutto la annota con la presenza umana... Claudio Mazzenga
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PROFUGHI 5 1 0 2 9 9 9 1
>> ... di impostazione, il suo desiderio di rapportarsi con la realtà dei media, senza rinunciare all’intensità poetica di un approccio non compromesso o banalmente entusiasta ai problemi della comunicazione. Paolo Balmas
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SO FAR AWAY 3 0 0 2 1 0 0 2
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... e... molto spesso spariranno. L’interiorizzazione della tragicità delle file di gente, spesso vittime della pulizia etnica, in fuga con scatoloni, valigie, senza più documenti persi insieme alla propria casa, ha reso possibile la creazione di: “Profughi”, installazione sonora presentata in Spagna e a Bologna; “Di guerra in guerra”, murales realizzato a Diamante (Cz); “Waiting”, l’installazione realizzata in Iraq; “Broken Heart”, bandiera per la pace con nomi e cuori che lampeggiano presentata nel carcere minorile di Nisida e nella Città della Scienza a Napoli.
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AB-ACQUA 3 0 0 2 2 0 0 2
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... per un attimo cessa e le figure dai toni accesi e piene di vita perdono lentamente definizione e colore: poche tinte acide, poi tutto appare evanescente. E nelle stampe vibranti e sfocate gli occhi di chi guarda colgono finalmente, oltre la piacevolezza, il pericolo imminente. Elena Paloscia
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MEMORY POCKET 4 0 0 2 3 0 0 2
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... consenta di rendersi conto che la strada nel terzo millennio non può ridursi al semplice fluire delle immagini su internet, al navigare da un sito all’altro. Progetto, concetto, manualità diventano allora elementi del possibile, pronti ad accettare la sfida del paradosso contenutistico. A queste riflessioni conducono gli interventi di Eleonora del Brocco. Vito Apuleo
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MIGRANTI 5 1 0 2 2 1 0 2
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Il lavoro di Eleonora del Brocco, legato al quotidiano e ai materiali che lo qualificano, esprime con immediatezza la dialettica del presente attraverso le leve dei materiali, coniugati in modi inconsueti, disarticola l’abitudine dello sguardo con cui affrontiamo la realtà , lasciando scorrere, a sorpresa, il flusso di un sentimento che riconosciamo immediatamente come qualcosa che è parte profonda del nostro essere.
Raffaele Gavarro
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OLTRE LA FUGA: I SO 5 1 0 2 2 1 0 2
24 Eleonora del Brocco ha partecipato alla mostra sui migranti organizzata dal museo etnologico L. Pigorini di Roma nel 2012 con la videoinstallazione “In the cage!�. Nel settembre 2015 alla Galleria MITREO, al Corviale di Roma, ha
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proposto una grande videoinstallazione sui sogni dei migranti dove finalmente le gabbie sono aperte e vari monitor mostrano immagini dei luoghi di origine. I sogni che attendono di diventare realtĂ sono tutti gli oggetti in bianco.
IN MOVIMENTO 5 1 0 2
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Le opere “in movimento� sono fotografie a tiratura limitata, scattate in modo tale da cogliere il puro movimento, senza post-elaborazione.
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DONNE E DONNE... 7 1 0 2 5 9 9 1
...Circe (Girga o Kirku) in mesopotamico, donna forte, libera e fiera che per amore lascia le proprie magie... incontri nei miei andare e tornare in terre diverse: Iraq, Senegal, India... essere donna è un mondo tutto a sÊ...
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>> ...raccogliendo spesso le sue esperienze in video... il suo campo di azione oscilla tra la constatazione di una società sull’orlo dell’abisso e il recupero di una ritualità affiorante dall’oriente... Maria Campitelli
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In queste pagine, performances con David Medalla, Adam Nankervis, Raffaella Lo Sapio, Reynolds, Josephine Turalba, Louie Talents, N. de Leon e altri...
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NUOVI CAMPANILI 7 1 0 2
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>> ...infiniti sogni fermi in frontiere di spinose corone cristiche sogni affogati nel mare della speranza. Spifferi di vento nei miei sogni, portano via... Giorgio Fiume
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ELEONORA DEL BROCCO è nata e vive a Roma. Sensibile agli stimoli della civiltà contemporanea si occupa spesso di temi sociali, dall’installazione “Profughi” presentata a Zaragoza, Spagna, alla fotoinstallazione “Homeless”, Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma; dalla installazione “Waiting”, Baghdad Saddam Museum, Iraq (dove ha vinto il Gold Prize per la fotografia), alle varie trilogie di video tra cui “Once upon a time”, “Out of the land” e “Ab-acqua”, fotovideoinstallazione, sino alla videoinstallazione “In the cage!!!” al museo etnologico L. Pigorini di Roma nel 2012..., per arrivare alla personale “Oltre la fuga...i sogni” nel 2015, dove insieme ai suoi lavori precedenti ha presentato l’ultimo lavoro sui migranti, la videoinstallazione “Oltre la fuga...i sogni” realizzata al Corviale di Roma, galleria Il Mitreo. è stata cofondatrice di diverse associazioni artistiche, tra cui “Arte in transito” e “Movimento Artisti arte per...”. Ha partecipato al gruppo P.A.U. (Progetto Arte Urbana) e collabora con Plexus International. Nel 2016 ha partecipato con “Studio ra.” alla London biennale di David Medalla (Roma e Londra) con i lavori “What happens to Caffarella Valley?” e le “Abbey Road” partecipando a diverse performance di David Medalla. Si è occupata di teatro curando testi, video e videoscenografie in alcuni spettacoli multimediali presentati a Roma al Teatro Rabe in Trastevere. La sua attività di artista/fotografa/videomaker è ampiamente riconosciuta con premi, mostre fotografiche e collaborazioni a riviste (le sue foto sono state pubblicate su: Messaggero di Roma, Manifesto, Time Out, Next Exit. Ha collaborato con la rivista on-line “www.dillinger.it”. I suoi lavori si trovano in archivi e musei in Italia e all’estero. è presente nell’albo degli artisti professionisti per l’affidamento di incarichi del G.C. n° 150 del 5 aprile 2006 con i massimi punteggi. IntervistE TELEAMBIENTE - “30 minuti con l’artista”, a cura di Roberta Perfetti (8/3/2005); RAI 3 - “Dal welfare al well being: mangiare l’arte”, programma Notte Cultura (14/1/1996); RAI 3 - “D’Arte - Il paese delle donne”, programma Notte Cultura; TIME OUT - Intervista di Francesca Pietracci, n° 43 (2/11/2000); INTERNET - “Festival Arcipelago”, intervista sul video Tribù (2000); INTERNET - “Festival Arcipelago”, intervista sul video Felci e Selci (2003).
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HANNO SCRITTO DI LEI Vito APULEO, Angel AZPEITIA, Paolo BALMAS, Maria CAMPITELLI, Gabriella D’ALESIO, Raffaele GAVARRO, Luca FANTò, Barbara MARTUSCIELLO, Claudio MAZZENGA,
Lorenzo MICHELI, Isolina MARIOTTI, Massimo LOCCI, Elena PALOSCIA, Gaetano PAMPALLONA, Guglielmo GIGLIOTTI, Mimma PASQUA, Barbara TOSI, Floriana MAURO, Anna Maria TREVISAN, Stefania FABRI, Francesca PIETRACCI, Roberta PERFETTI, Enzo SANTESE, Miguel Angel ORTIZ, Roberto BORGHI, Angela IBANEZ. Esibizioni e installazioni “Oltre la fuga... i sogni”, videoinstallazione, Galleria il Mitreo, Corviale, Roma, Italia. “La trasparenza del reale”, 10^ Giornata del Contemporaneo, RO.MI e STUDIO.RA. “London Biennale”, Roma / Londra. Performance ”What happens to Caffarella Valley“ e “Abbey Road”. “L’Almone ferito”, mostra a cura della galleria STUDIO. RA, Roma, Italia. “All the salt of the earth…”, a cura di Vito Apuleo e Massimo Locci, Galleria Massenzio Arte, Roma, Italia. “Sulla strada divinità diurne”, installazione: Arte in transito 1, Roma; Lo Scoglio di Quarto Art Gallery, Milano e Palazzo S. Giorgio Art Gallery, Campobasso, Italia. “Profughi”, installazione, Rocca di Guardia, a cura di Paolo Balmas, Rocca di Bentivoglio (BO), Italia. “Profughi”, installazione, Fiera di Saragoza, Spagna. “Tribù”, video, 3° classificato al festival ”Arcipelago“, Roma, Italia. “Focalizzando, anatomia del paesaggio”, installazione a cura di Maria Luisa Trevisan, Este (Pd), Italia. “Trees (metropolitan totem)”, installazione fotografica, mostra “Homeless (i diritti degli ultimi)”, Galleria Comunale di Arte Moderna, Roma, Italia. “So far Away”, fotografie, quadri e videoinstallazione, Centro di documentazione Luigi di Sarro, Roma, Italia. “Engraving Seminar”, Atelier Alma, Lione, Francia. “Amici vicini e lontani”, a cura di Elio Rumma, Scuderie Aldobrandini, Frascati (Rm), Italia. “OGM Art - Scienza”, a cura di Cosetta Mastragostino, Galleria Giulia, Roma, Italia. “Tatzebau d’artista”, a cura del Gruppo12 Polisgramma, Anagni (Fr), Italia. “Insigna Pacis, bandiere per la pace”, Città della Scienza, Napoli, Italia. “Tatzebau d’artista”, a cura del Gruppo12 Polisgramma, video art (22 min), Politecnico di Milano, Italia. “Falce Installazione”, esibizione nella chiesa maggiore di Tuscania, testo di Barbara Tosi, a cura del Centro Di Sarro, Tuscania (Vt), Italia. “Nefasto”, a cura di Gabriella D’Alesio, Veroli (Fr), Italia. “It’s not too late”, videofotoinstallazione, facoltà di Economia, Università Sapienza, Roma, Italia. “Seminario”, conferenza di videoarte e proiezione video, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Roma, Italia. “Ara Pacis Archeologia dimenticata”, Galleria La Cuba d’oro, Roma, Italia. “12 artisti per 12 articoli della Costituzione”, Palazzo Valentini, Roma, Italia. “Insigna Pacis, bandiere per la pace”, laboratorio nel
carcere di Nisida (Na), Italia. “Insigna Pacis, bandiere per la pace”, mostra al Municipio di Latina, Italia. “AB-Frame”, libreria Odradek, Roma, Italia. “12 artisti per 12 articoli della Costituzione”, presentazione video (8 min), Palazzo Valentini, Roma, Italia. “L’Inferno di Dante - 34° Canto”, installazione a cura di Giuseppe Strano Spito e Robero Borghi, Istituto italiano di cultura, Madrid, Spagna. “Attraverso Border life“, performance in cinque movimenti a cura di Eleonora del Brocco e Giuseppe Scelfo, Roma, Italia. “Bandiere per la pace”, esposizione, ipogeo dell’Annunziata, Napoli, Italia. “Invideo il Giovedì”, video documenti, Museo In Trastevere, Roma, Italia. “Etiopia”, mostra, Palazzo Piccolomini, Roma, Italia. “Etiopia Alfabeto”, mostra, Ambasciata dell’Etiopia, Roma, Italia. “Arte per... Iraq”, metropolitana linea A Piazza Vittorio e Piazzale Flaminio, Roma, Italia. “Nonostante tutto…”, installazione a cura di Guglielmo Gigliotti, Progetto Arte Urbana, piazza Pasquino, Roma, Italia. “Trasparenze evanescenti di orizzonti virtuali”, mostra, testo di Roberta Perfetti, Roma, Italia. “Plumake/Stelle”, installazione, rassegna di arte contemporanea Stelle Cadenti, Bassano in Teverina (Vt), Italia. “Frame/Frammenti”, mostra, testo Roberto Piada, Associazione L.I.A., Roma, Italia. “Pagine”, installazione, 3° Premio Massenzio Arte, Parco del Celio, Roma, Italia. “Pioggia nera”, installazione a cura di Barbara Martusciello, Eventi, Arte contemporanea a Sermoneta (Lt), Italia. “A.S.F.A.L.T.O. 265 giorni di normale follia metropolitana”, installazione a cura di Claudio Mazzenga, La Cuba d’Oro, Roma, Italia. “Eccentrici”, mostra, testo di Raffaele Gavarro, a cura del Centro di Sarro, Sermoneta (Lt), Italia. “Profughi”, videoart (7 min), Area Multimediale Palazzo delle Esposizioni, Roma, Italia. “out of the land” video installatione su Quattro monitor. A cura di Maria Campitelli, Teatro Miela, Trieste, Italia. “Gold Prize Sezione Natura”, mostra internazionale di fotografia, Esposizione Biennale, Saddam Hussein Museo, Baghdad, Iraq. “Valigie d’artista”, mostra e presentazione del video Platform n.18, Stazione Termini, Roma, Italia. “EÉA/Circe”, installazione, esibizione di arte contemporanea, Isola di Ponza (Lt), Italia. “POST POST SCRIPTUM”, manifesti di artista, a cura del gruppo 12 POLISGRAMMA, Roma, Italia. “Oltranze segniche”, a cura di Enzo Santese, Art Gallery, Trieste, Italia. “Alimentametamorphosi”, installazione, Meeting FAO, Palazzo delle Esposizioni, Roma, Italia.
ELEONORA DEL BROCCO Eleonora del Brocco lives in Rome, where she was born. She is a sensible woman belonging to the social world, from where she takes inspiration for her artworks. “Refugees”, a conceptual installation in Spain and “Homeless”, a photographic installation in Rome; are good supports of her constant artistic work. And then, “Waiting” an Installation in Iraq for which she won a photography gold award. From 2003 works about water privatizations: exhibition “Fons Vitae”, with video-installation “Ab acqua” and the video-installation “In the cage” about migrans, at Museo Etnologico L.Pigorini, Rome. Her last work is “After the escape… the dreams”, video-installation at Galleria il Mitreo, Rome. In 2016, during London Biennale, she took part of many performances idealized by David Medalla. Recently in Rome, she has edited texts and videos for two theather shows. Her works as photographer and videomaker are recognized with prizes, photographic exhibitions and magazine contributions. Main exhibitions and installations London Biennale (Rome / London), performance ”What happens to Caffarella Valley?“ e “Abbey Road”. “In Spite of Everything”, installation, Urban Art Project, in care of Guglielmo Gigliotti, Piazza Pasquino, Rome, Italy. “Fading transparency of virtual horizons”, Rome, Italy, text by Roberta Perfetti. “Plumake/Stars”, installation, 4th Contemporary art exhibition, Bassano (Vt), Italy. “Frame/Fragments”, Art Association L.I.A., text by Roberto Piada. “Pages”, installation, 3rd Price “Massenzio Arte”, Parco del Celio, Rome, Italy. “Black rain”, Events, Contemporary art exhibition, in
care of Barbara Martusciello, Sermoneta (Lt), Italy. “A.S.F.A.L.T.O. 265 days of normal metropolitan insanity”, introduced by Claudio Mazzenga, La Cuba d’Oro, Rome, Italy. “Eccentrics”, in care of Centro Di Sarro, text by Raffaele Gavarro, Sermoneta (Lt), Italy. “Refugee”, videoart (7 min.), multimedia area in Palazzo delle Esposizioni, Rome, Italy. “Simultaneous presences”, video-installation with four monitors, text by Maria Campitelli, Teatro Miela, Trieste, Italy. “EÉA-Circe”, installation, Contemporary Art Exhibition, Ponza Island (Lt), Italy. “POST POST SCRIPTUM”, Artists Manifesto, in care of Polisgramma Gruppo 12, Rome, Italy. “GOLD PRIZE, “Nature Section”, International Biennial Exhibition of photography, Saddam Hussein Museum, Baghdad, Iraq. “All-out Signs”, Art Gallery, in care of Enzo Santese, Trieste, Italy. “Alimentary metamorphosis”, installation, realized for FAO Meeting, Roof Garden Palazzo delle Esposizioni, Rome, Italy. “All the salt of the earth…souls”, introduction by Vito Apuleo and Massimo Locci, Galleria Massenzio Arte, Rome, Italy. “NEFASTO”, in care of Gabriella D’Alesio, Veroli (Fr), Italy. “Diurnal Divinity on the road”, installation, Arte in transito 1, Galleria “Lo Scoglio di Quarto”, Milano and Galleria Palazzo San Giorgio, Campobasso, Italy. “Refugee”, Installation 1, Corpo di Guardia, in care of Paolo Balmas, Rocca di Bentivoglio (Bo), Italy and Feria de Saragoza, Spain. “Tribù”, video (3 min.) selected for ”Arcipelago Film Festival“, Rome, Italy. “Focalizing Landscape Anatomy”, installation in care of Maria Luisa Trevisan, Este, (Pd), Italy. “Trees (metropolitan totem)”, photograph-installation,
“Homeless (the rights of the last)”, Galleria Comunale di Arte Moderna, Rome, Italy. “So far Away”, photograph and video-installation, Centro Di Sarro, Rome, Italy. “Engraving Seminar”, Atelier ALMA, Lion, France. “Near and far friends”, in care of Elio Rumma, Scuderie Aldobrandini, Frascati (Rm), Italy. “OGM Art – Science”, in care of Cosetta Mastragostino, Galleria Giulia, Rome, Italy. “Artist‘s Tatzebau”, in care of Polisgramma Gruppo 12, Anagni (Fr) and Milan, Italy. “Artist’s Tatzebau”, video art (22 min.) Politecnico, Milan, Italy. “It’s not too late”, video-photo-installation, Facoltà di Economia, Università “Sapienza”, Rome, Italy. “Seminar”, conference of videoart. Exhibition of four videos. Galleria Comunale d’Arte Moderna, Rome, Italy. “12 artists for 12 articles of the constitution”, art. nr 10 Palazzo Valentini, Rome, Italy. “12 artists for 12 articles, video (8 min.). “Insigna Pacis Flags for peace”, Città della Scienza (Na), workshop detention centre in Nisida (Na) and Galleria Comunale (Lt) and exposition, ipogeo dell’Annunziata (Na), Italy. “AB-Frame”, Libreria Odradek, Rome, Italy. “Dante’s Inferno: 34th CANTO”, traitors installation, Istituto italiano di Cultura, Madrid, Spain. “INVIDEO Thursday”, video documents, Museo In Trastevere, Rome, Italy. “ETIOPIA”, Palazzo Piccolomini and Ambasciata d’Etiopia, Rome, Italy. “Art For ….Iraq, underground Piazza Vittorio and Piazzale Flaminio, Rome, Italy. “Borderless Voyagers”, artist baggages and video, platform n.18, Stazione Termini, Rome, Italy. And more...
o t l a f s a i d i conf i n Per una maggiore informazione sulle attività svolte e sul lavoro artistico / More info www.eleonoradelbrocco.it (FAO ART gallery.events) www.primopianogallery.com www.exibart.com www.macro.roma.museum www.womenew.net www.mediatecaroma.it www.romacultura.it www.comune.roma.it www.anyware.it
Documentazione bio-bibliografica Archivio Storico Quadriennale di Roma e Mediateca di Roma Contatti / Contacts elirart@yahoo.it info@eleonoradelbrocco.it ph +39 339 5892766
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