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Il futuro del betting tra online e (sempre
IL FUTURO DEL BETTING TRA ONLINE E (SEMPRE PIÙ) ENTERTAINMENT
Diego Mendez, direttore tecnico e manager nel gioco mondiale di lunga esperienza internazionale, spiega i cambiamenti del settore delle scommesse e del gaming, e le evoluzioni dell’industria
Dalla migrazione dei tanti noleggiatori, gestori e proprietari di sale dal retail al gioco online, fino alla creazione di un’offerta di betting e di tutti i verticali con una concessione propria, per arrivare alla creazione di nuovi luoghi di gioco dove scommettere. Pandemia mondiale permettendo, ovvio. Diego Mendez, direttore tecnico di TerryBet, è un manager dall’esperienza internazionale importantissima. E viene dal vastissimo e complesso mercato degli Stati Uniti d’America dove le scommesse, seppur con tantissime difficoltà di riconoscimento normativo (maledetto Wire Act!), rappresentano un’eccellenza a livello mondiale. Ma adesso siamo in Italia. Intervistiamo Mendez in occasione dell’ultima edizione di Enada Rimini, quella fortemente condizionata dal Covid-19. Ma le buone notizie arrivano proprio dalle scommesse, soprattutto online. Il gaming va avanti, nonostante tutto: “Ci
DIEGO MENDEZ di Cesare Antonini
ha stupito l’affluenza in questo evento – spiega Diego Mendez - pensavamo ad una presenza decisamente inferiore per via di tutte le problematiche relative al virus. È stata una scommessa stare qui con tutte le nostre forze ma ci siamo e l’abbiamo vinta questa puntata. Ed è cambiata la qualità nelle visite che abbiamo ricevuto. Spesso in fiera si chiacchiera tanto e c’è grane curiosità. Ma stavolta chi si è spostato lasciando da parte la paura, lo faceva con un obiettivo ben preciso e sono stati meeting molto concreti e produttivi!”. Il mondo di TerryBet.it, brand di Street Web (azienda a sua volta facente parte del gruppo che fa capo a Nazionale Elettronica) proviene dal retail puro. Ma ormai il “ramo” online è già bello e florido e ha iniziato da tempo a far cadere i suoi frutti. Come procede la trasformazione? “Stiamo cercando di trasmettere il concetto che il gioco online non è più una cosa che arriverà ma che è da anni imprescindibilmente complementare al gaming terrestre – spiega il direttore tecnico di Nazionale – molti gestori, proprietari di sale e nostri partner stanno cambiando la gestione dei loro punti vendita pensando sempre di più a questi nuovi modelli. Il mestie-
re è totalmente differente, però, e c’è il rischio di fare errori e perdere soldi, specie se si sbaglia partner e si finisce nelle mani di proposte anche ingannevoli. E bisogna state anche molto attenti alle minacce dei grandi gruppi che utilizzando milioni di euro in marketing aggrediscono i nostri punti storici cercando di attrarli nella loro rete online. Noi continuiamo a ribadire la volontà di proseguire a lavorare con la nostra concessione di gioco online, Terrybet.it e di aiutare i nostri partner diretti ad espandere il loro business”. Come va con il betting dopo il blocco degli eventi sportivi per il lockdown internazionale per il coronavirus? “Le scommesse sono ripartite bene in estate e ci hanno aiutato molto in un momento di difficoltà dovuto a tutte le chiusure generalizzate specie per il gioco fisico – prosegue Mendez – ci lascia un po’ perplessi in generale la gestione del fondo Salva Sport che ha portato ad un ulteriore inasprimento della tassazione che è difficile da condividere. E non avere una direttiva chiara su come raccogliere questa tassa e poi destinarla alle attività crea difficoltà al settore potrebbe generare ulteriori discussioni tra mercato e istituzioni. In più ci sono le continue pronunce della Corte di Giustizia Europea che rischiano di far ricadere le scommesse nei problemi annosi dell’industria”. L’esperienza maturata in tanti anni nel mercato statunitense come si può tradurre in una nuova offerta sul mercato italiano? “Purtroppo dovremo lavorare ancora di più per togliere il gioco dal ghetto e non considerarlo più come una auto esclusione sociale ma come una forma di intrattenimento come le altre. Come format stiamo seguendo molto da vicino gli sport bar che negli Usa sono già attivi e funzionano da tanti anni. Sono luoghi in cui prima di tutto vai per seguire lo sport, stare con gli amici e poi, se vuoi, scommetti. Ci sono delle location a Roma molto simili come lo Scholars Pub ma non ci sono le scommesse. È un format molto difficile da implementare in Italia ma stiamo pensando anche a dei tavoli dove poter piazzare qualche puntata mentre si mangia. Questo potrebbe essere un modello interessante per far uscire il gioco da quel che dicevamo poc’anzi. Con la mia famiglia sono stato all’ippodromo di Cesena per una finale di trotto e pur non avendo mai giocato una scommessa ippica con mia moglie abbiamo deciso di piazzarne una mentre eravamo al ristorante a bordo pista”. Il ruolo della politica è fondamentale però? “Sì, per sdoganare il gioco la prima mossa deve partire proprio dal regolatore e da chi ci amministra”. C’è il rischio di tornare in lockdown, come sono cambiati i flussi di gioco quando eravamo tutti a casa e cosa dobbiamo aspettarci adesso? “Il poker durante il lockdown ha vissuto un suo rifiorire, specie negli home games, le partite private tra amici. Addirittura sono partite leghe, campionati a squadre. Poi, finito tutto, le percentuali sono tornate più o meno come prima sugli altri giochi. Sulla nostra piattaforma abbiamo avuto ottimi risultati”. Inquadriamo un po’ TerryBet.it nel contesto generale: “La business unit del gruppo, Get Bet, si occupa di produzione di giochi online e sta ottenendo ottimi risultati con alcuni titoli che producono molto bene e si sposano con la nostra filosofia aziendale – spiega Mendez – Microgame rimane un nostro partner principale e strategico per essere sul mercato. Mentre Nazionale è entrata nel tavolo di As.tro, associazione ormai dedicata a tutto il gioco in generale. Sosteniamo una realtà che serva a regolare ed autoregolarci meglio tra di noi per interloquire con le altre parti del mercato. È un altro segnale che il mercato si avvicina ad un’offerta a 360 gradi che è un po’ il nostro leit motive, dal gioco terrestre a quello online come approccio genera e imprescindibile per il futuro”, conclude il direttore tecnico.
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SCOMMESSE SEMPRE PIÙ ONLINE MA LE CONCESSIONI?
Il mercato va nella direzione indicata da Diego Mendez e da tutti gli esperti. Peccato che nei giorni scorsi, ci siano delle concessioni di gioco online che risultino scadute. E mentre l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, per voce del direttore generale Marcello Minenna, chiede al Governo la possibilità di redigere finalmente il testo unico dei giochi, i bandi per allineare la pletora di licenze di betting, mancano e si opera ormai da anni in regime di proroga. Il caso dei concessionari per il gioco a distanza, titolari di concessioni di cui all’articolo 24, comma 11, lettere da a) ad f), della legge 7 luglio 2009, n. 88 è singolare. Gli operatori si sono visti recapitare da Adm la scadenza della concessione e disponeva “l’interruzione della raccolta di gioco, dal giorno successivo a quello della scadenza”. Sarebbero le cosiddette “comunitarie” ossia le concessioni rilasciate tra il 2011 e il 2013, in seguito all’emanazione della legge di riordino del comparto del gioco online. Per questa ragione alcune concessioni sono già terminate, altre termineranno nelle prossime settimane, mentre le ultime ancora in vigore nel 2022. E, come diciamo da più parti, la sensazione è di un lockdown generalizzato e se per gli operatori l’unica ancora di salvezza può essere il gaming online, senza una licenza operativa inizia a essere difficile poter raccogliere gioco.
GIOC O & ARTE VOXMANAGE R
ondata di epidemia di Covid-19, ha creato non pochi problemi per quelle imprese di gioco che non sono state in grado di investire rapidamente in prodotti sostitutivi. Molti concessionari hanno dovuto proporre nuove proposte di scommesse alternative su competizioni sportive minori, rivedere il loro mix distributivo sui canali sia in ambito B2C che B2B e ridistribuire rapidamente le risorse verso i canali digitali al fine di garantire continuità di business e soddisfare le esigenze dei consumatori in forte mutamento. Entrando nell’ultimo trimestre del 2020, osserviamo sempre più governi adottare misure molto severe per contenere la seconda ondata di casi di Covid-19 ed il mondo dello sport potrebbe per questo maturata in primavera durante il primo lockdown per rispondere efficacemente a possibili future interruzioni di attività. Le aziende di gioco hanno dovuto riquesta volta prevarrà la capacità di agire rapidamente e coinvolgere i clienti in maniera efficace. La qualità e l’intratteferenziazione più importanti, prodotti alternativi come scommesse virtuali, fantasy sport, e-sport, ping-pong, giochi da casinò o freccette hanno catturato così da facilitatore in termini di vare gli scommettitori sportivi a comune, lo stop di tutte le principali competizioni sportive all’inizio di quest’anno ha reso evidente quanto siano importanti gli strumenti di cross-
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selling più efficaci. Poiché l’esperienza di gioco ed il portafoglio prodotti stanno diventando sempre più rilevanti, le nuo-
Lockdown 2.0 Siamo pronti a un nuovo possibile stop delle competizioni sportive?
ve proposte devono innovare divertendo i consumatori, ma dovrebbero anche generare valore per gli operatori e offrire un’opportunità di fare cross-selling incrociato tra clienti di casinò ed i più tradizionali entusiasti di scommesse sportive. Ad ogni modo, nel caso di un secondo
PROM O SPAC E
GIOCARECO N GI O G UST O
GIOCAREC O N GI O G UST O
L’interruzione delle principali competizioni sportive in tutto il mondo, a causa della prima trovarsi ad affrontare un altro possibile blocco. Per questo motivo, si rende necessario da parte dell’intero comparto del gaming far tesoro dell’esperienza LA PUNTAT A LE DRITTEDEL M AESTROLE DRITTEDE L M AESTROPROM O SPAC E vedere ed ampliare i loro portafogli di prodotto dopo l’esperienza, senza precedenti, vissuta in primavera; anche PROM O SPAC EPROM O SPAC E GIOCARECO N GI O G UST O nimento dell’esperienza di gioco sono stati di gran lunga gli elementi di dif-GIOCAREC O N GI O G UST O lockdown totale, ritengo che le organizzazioni sportive sarebbero oggi meglio organizzate per evitare uno stop poiché l’interesse dei giocatori e in alcuni casi bero ad essere disputati senza pubblico hanno rappresentato fino all’80 percen- ed a porte chiuse. Una condizione queto del fatturato complessivo in assenza sta, ormai consolidata nei mesi scorsi, di eventi sportivi tradizionali. che porta l’ulteriore vantaggio di conMolti operatori di giochi sono corsi ai siderevoli introiti derivanti dai diritti ripari durante l’estate ed hanno investi- televisivi per un pubblico sempre più to molto in prodotti e canali digitali con inchiodato davanti alle Tv. front-end innovativi, più accattivanti e Per questo motivo non mi aspetto uno coinvolgenti. stop delle competizioni sportive in più Infatti, mentre il canale fisico potreb- paesi come nella prima ondata di Cobe essere a rischio nel caso di nuovi vid-19; abbiamo visto come, a partire lockdown con interazioni fisiche tra le dagli Stati Uniti, gli organizzatori di persone più limitate e maggiori misu- eventi sportivi si siano prodigati a crere di distanziamento sociale, i canali are diversi protocolli di salvaguardia a digitali saranno sempre più gettonati e protezione degli atleti e del sicuro svolspesso l’unico vero canale di distribu- gimento degli eventi. zione disponibile. Si spera che se i cittadini, le autorità La sfida più grande che si è presenta- e gli atleti tutti seguano le regole, dota agli operatori di gioco durante la vremmo essere in grado di continuare a prima ondata della pandemia è stata il godere dello svolgimento dei vari camcross-selling tra scommesse sportive e pionati. Tuttavia, le aziende di gioco degiochi da casinò, considerando anche vono fare in modo che le proprie risorse le restrizioni sui bonus in diversi mercati e l’aumento di richieste di nuovi contenuti. La risposta è stata quella di offrire giochi ottimizzati per i dispoENGLISH P AGES siano in grado di lavorare con il massimo grado di flessibilità ed autonomia, assicurandosi che il cliente rimanga sempre la loro vera priorità. sitivi mobili ma con puntate minime Possiamo solo sperare per il meglio, ma basse che potessero essere proposti in abbiamo il dovere di essere pronti ad combinazione con il betting, fungendo affrontare qualsiasi scenario. esperienza di gioco per incenti- Ludovico Calvi sperimentare contenuti di casiDa settembre 2017 Ludovico Calvi ha utilizzato la propria esperienza decennale nò. Tutto questo creando nuove nel settore del gaming e betting fornendo opportunità di ricavo per gli opeservizi di consulenza strategica, normativa e operativa a soggetti privati e pubblici, ratori di gioco in chiara difficoltà comprese lotterie, concessionari privati, durante la fase più acuta della governi, ministeri delle finanze, regolatori, federazioni sportive e forze dell’ordine. prima ondata. Da giugno 2015 è membro del comitato esecutivo di Global Lottery Sebbene le scommesse sportive Monitoring System, nel giugno 2017 ne è stato eletto presidente e rieletto di nuovo nel maggio 2019 per il periodo 2019-2021. Da e i giochi di casinò online ab- maggio 2019 è anche membro della World Lottery Association biano tradizionalmente poco in (Wla) Sports Integrity Committee. Da maggio 2015 è membro dell’American Gaming Association Sport Betting Task Force. i principali eventi sportivi continuereb-
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Piccoli consigli per vivere di betting
Molte volte ci facciamo la domanda: “Come facciamo a combattere contro i bookmaker che hanno dalla loro innumerevoli vantaggi?” A volte sembra una lotta impari, perché è contro aziende che hanno informazioni e importanti strumenti di analisi. Ma per qualche giocatore professionista non è così. Come esistono i professionisti nel poker, ci sono anche tante persone che si guadagnano da vivere con il mondo delle scommesse. Alcuni fanno questa attività per sopravvivere, pagandosi affitti e utenze, altri cercano di costruirsi una rendita vitalizia, mentre altri professionisti sono diventati milionari con il mondo delle scommesse. Ci sono personaggi che sono diventati dei miti, per tutti quelli che vogliono vivere di betting, ma oggi ci sono personaggi che sono i nuovi milionari del betting 2.0. R.J. Bell, Haralabos Voulgaris, Billy Walters e Tedi Covers: quattro personaggi che hanno accumulato una grande fortuna con le “bet”. Ovviamente ognuno di loro con una strategia differente ma con lo stesso obiettivo e risultato finale: le grandi vincite. Andiamo a scoprirli.
R.J. BELL
R.J. Bell, che oltre ad essere uno scommettitore professionista è anche il conduttore di uno show radiofonico di Espn sul betting, ha dichiarato: “Troppi giocatori scommettono più di quanto possono permettersi all’inizio della stagione”, quando poi ci sono partite dove c’è del valore, non hanno più soldi per puntare”. Il suo suggerimento per vincere con le scommesse è alternativa: effettuate scommesse piccole a inizio stagione e aumentatele strada facendo.
HARALABOS VOULGARIS La carriera di Haralabos Voulgaris iniziò con una mossa da “all in”: puntò tutto ciò che aveva sulla vittoria dell’Nba da parte dei Los Angeles Lakers. Ma dopo quel successo da 455mila dollari cambiò completamente strategia. Da lì si affidò ad un genio della matematica con il quale ha sviluppato un software in grado di predire il possesso palla delle 1.230 partite stagionali in Nba. Così è riuscito a mantenere un Roi superiore al 6 percento per anni, vincendo milioni di dollari. Il suo consiglio è quindi di sfruttare tutti i dati e le statistiche a disposizione e di acquistare i software presenti sul mercato.
BILLY WALTERS Di Billy Walters si sa tutto ed è con ogni probabilità il più famoso scommettitore professionista del mondo. Un uomo in grado di accumulare una fortuna soprattutto con il suo intuito e le sue abilità. Ma il talento non basta, ogni professionista deve informarsi leggendo tutto ciò che viene pubblicato sullo sport e sugli eventi su cui decide di scommettere. All’inizio della sua carriera aveva gruppi di collaboratori che leggevano tutto ciò che c’era scritto sui giornali locali e nazionali, una strategia all’apparenza non
Rubrica a contenuto informativo ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n.132/19/CONS)
Chi è Gianni Carra
Cinquantuno anni, un passato sui campi da tennis serie C1 nel 1984, ha insegnato in vari circoli lombardi dal 1980 al 1987. Dal 1976 ha iniziato a frequentare gli ippodromi, nel 1992 è collaboratore del quotidiano Cavalli e Corse. Dal 1996 la sua attività professionale principale è scommettere sugli avvenimenti sportivi. Nel 2006 inizia la sua avventura anche nel mondo del poker prima come giocatore e poi come organizzatore. Dal giugno 2012 entra nel team pro di VipBox.it poi nel luglio 2013 il salto di qualità. Carra diventa l’unico poker pro player di PaddyPower.it e cura alcune rubriche radiofoniche e in tv nel seguitissimo programma ‘Qui studio a voi stadio’ di Telelombardia, sempre come uomo Paddy Power. Quotidianamente centinaia di lettori lo seguono sulla sua pagina Facebook e anche nel suo blog, ‘Le dritte del Maestro’ (www. ledrittedelmaestro.it) dove il suo motto è: mano passata, mano finita.
efficiente, ma che consentì a Walters di vincere con le scommesse milioni di dollari. Oggi secondo lui è ancora più semplice con Internet, perché con un click ti si apre un mondo dove si possono trovare qualsiasi tipo di info su atleti e squadre. Avere informazioni non è sinonimo di vittoria ma conoscere quello che si punta è basilare.
TEDDY COVERS Per Teddy Covers non basta indovinare l’esito ma è fondamentale la quota in cui si punta. Teddy è uno degli scommettitori più vincenti nella storia dell’Nfl. “Uno degli errori più comuni dei giocatori occasionali è che non cercano le quote migliori sul mercato“, ha dichiarato, “Quando compri azioni in Borsa, il prezzo è lo stesso per qualsiasi azione, ma nel betting non è così e allora dovresti sempre cercare il bookmaker che paga meglio”. Il suo consiglio generico sulle favorite è di scommettere diversi giorni prima dell’evento. Così si trovano le quote migliori, e la differenza a fine anno, per un professionista, fanno la differenza. Quote, informazioni, gestione bankroll e strategia è il vero mix per vivere di betting. Olè.
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