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La cultura a supporto del core business
BARBARA BIALE CON OSCAR FARINETTI
Una Casa “da gioco” ma non solo. Questa la forte connotazione di quella di Sanremo, che da sempre punta fortemente sulla cultura e sull’intrattenimento. Da dove nasce, anche storicamente, questo impegno su tale fronte? La parola a Barbara Biale, membro del consiglio di amministrazione del Casinò di Sanremo. “Dalla sua inaugurazione il 14 gennaio 1905 grazie ad amministratori lungimiranti, il Casinò di Sanremo ha decretato il successo di eventi che sono patrimonio nazionale, uno tra tutti il Festival della Canzone Italiana, e ancora il Festival internazionale del Jazz, della Moda, dell’Arte, della Gastronomia, i Premi Sanremo, e ancor prima nel 1932 il Festival della Canzone napoletana. Iniziative che ancora oggi contraddistinguono le scelte di un’azienda che si propone come ‘core business’ l’intrattenimento nelle sue forme più prestigiose, sicure e trasparenti. Il Casinò di Sanremo ha mantenuto il forte legame con le sue tradizioni, ottimizzando le potenzialità, acquisendo nuove competenze, formulando politiche dell’accoglienza sempre più mirate e indirizzate al soddisfacimento dei suoi ospiti e clienti, proponendo calendari eventi accattivanti dove la cultura ha rivestito una componente basilare. Ha onorato una storia, dove la letteratura in tutte le sue forme è divenuta una componente essenziale del rapporto con il territorio, con la città ma anche con la società e le istituzioni a livello nazionale e non solo. Il Casinò di Sanremo da baluardo turistico per fermare il flusso di presenze nei Kursaal della Costa Azzurra ben presto è divenuto polo d’incontro, volano economico e turistico, obiettivo che si è realizzato nel corso dei decenni in stretta sinergia con il territorio”. Nel corso dei decenni, ci sono state iniziative da voi organizzate che ricordate con particolare piacere? “Ho citato il Festival di Sanremo ed altri eventi che sono pietre miliari nella storia dell’intrattenimento. Mi soffermerei sul Festival della Moda Maschile la cui prima edizione segue di un anno quella della kermesse canora. Nel 1952 il direttore di Arbiter Michelangelo Testa lanciò il primo Trofeo dedicato alla sartoria su misura e fu subito un successo. Il Salone delle Feste del Casinò, che dagli anni Venti era stato degno palcoscenico di tante sfilate di moda, dettando legge nel settore fu il luogo maggiormente deputato a far sfilare i primi indossatori e a esportare in tutta Europa il ‘made in Italy’ maschile. Fu un evento che sino agli anni Ottanta accendeva i riflettori della alta sartoria su Sanremo, che richiamava i migliori sartori da tutta Italia e non solo e che determinava i canoni dell’eleganza maschile anno dopo anno. Il 17 luglio 2021 per ricordare questo patrimonio culturale che vide il Casinò di Sanremo legato alla moda maschile sino agli anni 90 il nostro Ufficio stampa e cultura, affidato alla dottoressa Marzia Taruffi, ha ricreato un’esposizione, curata dalla dottoressa Federica Flore, che ha riportato nelle sale della Casa da gioco alcuni degli abiti più belli di quelle edizioni firmati da ‘sartori’ famosi a livello mondiale. Un primo avvenimento legato alla splendida sfilata di abiti in piazza Borea d’Olmo che ha riaffermato le potenzialità del Casinò e di Sanremo come città della sartoria su misura ieri come oggi. Ricordare il Festival della Moda maschile di Sanremo non è solo ritornare nel punto esatto dove la grande sartoria per uomo ha iniziato la sua ascesa internazionale codificando un preciso stile improntato sulla qualità e l’eleganza vuol dire valorizzare le idealità che sono alla base del più autentico Made in Italy. Il Casinò vuole riappropriarsi di questa sua funzione propulsiva anche nel settore dell’artigianato di alta qualità, dove ogni abito è una creazione in cui si fondono l’abilità dei drappieri e la professionalità dei maestri sartori”. Quali sono le ricadute sulla città e sul turismo dell’offerta di cultura e intrattenimento del Casinò? “Soprattutto negli ultimi anni ogni evento da noi organizzato viene pensato considerando le sue ricadute sul core business aziendale ma anche sulla città e sul territorio, divenendo non solo parte integrante del calendario delle manifestazioni cittadine ma costituendone spesso alcuni degli appuntamenti più accattivanti e di sicuro successo. La nostra attuale stagione eventi presenta nomi come Maurizio Lastrico, che a marzo ha riscosso applausi a scena aperta e ora continua con lo splendido concerto di Enrico Ruggeri, e quindi con due leader del settore magia: Andrea Paris e Luca Bono. E ancora nomi che sono sinonimo di successo Jerry Calà, Fausto Leali, i divertenti I Paipers e le eleganti artiste di Nouveau Cirque. Un programma che comprende variegati generi indirizzati a più fasce di pubblico: grandi personaggi, musica anni Sessanta e Settanta, ballo artistico e spettacolare, numeri di magia di livello internazionale; una tipologia di intrattenimento di grande qualità, caratterizzato da un evento al mese, un valido motivo per trascorrere un week end da sogno in riviera, incastonando le date rispetto ad altre manifestazioni che rendono unico il nostro comprensorio: dalla Milano Sanremo, al rally, alla tappa del Giro d’Italia, al concerto della Ornella Vanoni organizzato il 24 aprile dal Club Tenco nel nostro teatro dell’Opera. Crediamo fortemente nelle sinergie che possono moltiplicare le potenzialità di spettacoli e di programmazione”.
BARBARA BIALE, MEMBRO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL CASINÒ DI SANREMO, SOTTOLINEA L’IMPORTANZA DEGLI EVENTI “COLLATERALI” ALLA PURA OFFERTA DI GIOCO E LA STRETTA SINERGIA CON IL COMUNE E CON IL TERRITORIO
di Anna Maria Rengo
La cultura e l’intrattenimento sono un traino anche per gli incassi di gioco del Casinò, o target e finalità della loro offerta sono del tutto diversi? “Cultura e intrattenimento sono elementi ineludibili della nostra politica dell’accoglienza verso i nostri ospiti e visitatori. Il Casinò, come abbiamo evidenziato, sin dalla sua inaugurazione si è contraddistinto come luogo di divertimento dove concerti, spettacoli, rappresentazioni teatrali, conferenze, momenti dedicati alla moda o alla cucina d’autore si sono alternati con gli eventi di gioco, costituendone lo sfondo. È stato creato il substrato d’autore che arricchisce l’attività caratterizzata anche dalle sue componenti ludiche. I momenti culturali rappresentati dai Martedì Letterari e dal nostro premio letterario internazionale ‘Casinò di Sanremo Antonio Semeria’ ma anche dal recupero storiografico di molte manifestazioni come il Festival della Moda Maschile, si integrano al core business aziendale. È infatti importante sostenere l’afflusso di visitatori dentro il Casinò, persone che scelgono di visitare il teatro, o i bar o i ristoranti, attratte da una manifestazione o anche solo dalla bellezza di sale che hanno il fascino di un’epoca che non è più ma che è rimasta intatta nelle decorazione e negli arredi nonchè negli ambienti elegantemente liberty. Il brand aziendale che vanta quasi 120 anni di storia, splende attraverso quegli eventi che ne diffondo il messaggio: dalle trasmissioni Rai legate al Festival a tutti i messaggi culturali o di intrattenimento che sappiamo trasferire giorno dopo giorno in stretta sinergia con il Comune e con il territorio”. Come ha vissuto il Casinò i due anni di pandemia e il relativo stop a tutti i momenti culturali e di intrattenimento? “La pandemia ha penalizzato, rattristato, addolorato tutti, ha rubato vite, tempi, opportunità progetti che dovevano essere concretizzati. Ha rallentato alcune evoluzioni, ha accelerato altri cambiamenti rendendoci meno forti e più vulnerabili non solo dal punto di vista economico, ma sociale, sanitario ed esistenziale. L’azienda Casinò è rimasta chiusa cinque mesi nel 2020 e dal gennaio a giugno nel 2021, un tempo estremamente lungo che ha superato solo grazie ad una politica aziendale basata fortemente sul contenimento delle spese, sul rispetto dei dipendenti che sono stati sostenuti nell’attesa della ripresa dell’attività, non ancora ritornata ai livelli di prima della pandemia. Siamo riusciti, altresì, sia nel 2020 che nel 2021 ad organizzare eventi ludici e culturali anche se in maniera più contenuta, non interrompendo il legame con il territorio, offrendo a teatro momenti di riflessione con grandi nomi e ancora musica, danza e spettacoli. Era il modo migliore per cercare di superare il momento rispettando sempre i protocolli di sicurezza. Non è stato facile ma l’azienda ha saputo rispondere compatta e ha continuato la sua funzione di volano economico, turistico culturale della città. Siamo riusciti ad ospitare tutto lo staff Rai sia per il format Sanremo Giovani sia per le collaterali del Festival, eventi che hanno moltiplicato la visibilità del nostro brand e che abbiamo capitalizzato anche per i mesi futuri. È una situazione che sta migliorando ma che merita ancora prudenza, rispetto delle regole e senso di responsabilità in tutti gli aspetti”. Quali sono i principali filoni culturali e di intrattenimento che proponete e che cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi? “I nostri filoni culturali sono in linea con la nostra tradizione: i Martedì Letterari ospitano i grandi autori, giornalisti, opinionisti, divulgatori scientifici, scrittori legati al ciclo ‘la cultura della legalità’, ma anche mediaticamente molto noti al grande pubblico. Una scelta che abbiamo effettuato anche per la stagione teatrale che ci auguriamo tornerà presto nel nostro teatro. Attualmente da marzo a settembre abbiamo otto grandi ‘show e concerti’, come ho già ricordato, ognuno dei quali da solo potrebbe rappresentare il clou di singole rassegne. Crediamo molto in questa stagione eventi primavera estate che speriamo riscuota l’apprezzamento del nostro affezionato pubblico e di molti nuovi visitatori. Siamo inoltre convinti che aver promozionato già ora gli spettacoli estivi possano incidere nelle scelte di chi sta scegliendo le sue prossime vacanze sia che si tratti di singoli fine settimana che del periodo estivo”. Quanto è importante il legame con il territorio per il Casinò di Sanremo? “Il Casinò di Sanremo venne creato per portare prosperità al suo territorio, per limitare il flusso di giocatori verso i Kursaal francesi, per costituire un polo di svago per le comunità straniere che trascorrevano i mesi invernali sulla Riviera di Ponente. Questo forte legame, riaffermato nel 1927 quando il Regio decreto che concesse l’apertura annuale dell’azienda la motivò con la necessità di operare il risanamento del bilancio comunale sancì la coesione del Casinò non solo con il comprensorio ma anche con il Comune, attualmente il socio unico della società di gestione. Il Casinò,pur mantenendo la sua autonomia nelle scelte di politica aziendale non dimentica mai la sua finalità di elemento di propulsione dell’economia cittadina e spesso nelle diverse epoche è stato dispensatore di sostegni per gli eventi ludici più importanti organizzati dal Comune. Il Casinò è il valore aggiunto di una città il cui brand è sinonimo di musica, spettacolo e voglia di divertimento”. Il mondo nella sua interezza sta vivendo con apprensione e dolore la guerra tra Russia e Ucraina. State organizzando qualche iniziativa in proposito? “Il Comune di Sanremo sta operando con le istituzioni e da subito la macchina dell’accoglienza e della solidarietà si è attivata. Sono state accolte molte famiglie ucraine scappate dalla guerra e si sono attivate raccolte di generi di prima necessità. Stiamo vivendo un momento storico terribile, drammatico e che ha e che, purtroppo, avrà ripercussioni anche sul settore economico a livello mondiale. Sono riflessioni che ci angosciano e che personalmente vivo ogni giorno per il mio mandato direzionale. Abbiamo, però, la forza per superare anche questa terribile fase della nostra storia, attraverso la coesione e la forza delle nostre imprese, che giorno dopo giorno affrontano tante difficoltà per continuare nell’attività per loro e per la società. È una riflessione che vale per tutti i settori produttivi anche per il Casinò, dove quotidianamente si opera per superare le difficoltà e potenziare l’azienda a beneficio dei lavoratori, della città e del suo futuro”.