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di Cesare Antonini
Il settore continua a crescere ancora e, nonostante tutto, siamo qui a chiudere l’anno, tirando i bilanci come tutti i dicembre che qualche entità ha creato in chissà quale universo lontano. Tutto sembra ripetersi con certezza matematica, da quando esiste il settore, una ventina d’anni. Pochi in realtà. Eppure sembra di essere intrappolati nel solito refrain e che le cose non cambino mai ormai da secoli.
E, in effetti, anche quest’anno siamo qui, in attesa di una legge, una riforma, un riordino. Il riordino, proprio lui, quello spezzato a metà tra gioco online (in arrivo sotto l’albero almeno quello, a quanto pare) e quello terrestre fermo nella cesta di Babbo Natale con gli enti locali intenti a trasformare il regalo in carbone. Rubiamo la frase illuminante a qualche addetto ai lavori: gli operatori di gioco sono l’esatto opposto dei balneari che si rifugiano nell’istituto della prorogatio per fuggire dalle riforme. Al contrario il gaming d’Italia le auspica, le riforme, e vorrebbe, financo, sedersi al tavolo e collaborare con il regolatore. Un altro tabù, a quanto pare, con le aziende costrette a schivare i colpi di leggi mal calibrate e inique da quando il settore esiste. Qualcosa sembra stia cambiando ma il pessimismo, inutile nascondersi, si è ormai confuso con la rassegnazione per alcuni operatori.
Dicevamo dei bilanci. Abbiamo tastato il polso al settore tramite le associazioni di riferimento e le aziende. Bilanci che sembrano essere positivi almeno dal lato della raccolta, visto che, nelle stime che circolano basate sui dati forniti dagli operatori, si parla di un’industria in grado di cubare 155 miliardi di euro nel 2024. Un’industry sempre in crescita, quindi, con una spesa di 11,6 miliardi in grado di sostenere migliaia di dipendenti, le imprese e, ovviamente, l’erario. Si cresce nonostante distanziometri, fasce orarie, riduzione dei punti di gioco, tasse sempre in rialzo a fine anno, decreto Dignità, prezzi delle concessioni online alle stelle. Perché, allora, non ascoltare proprio il settore per costruire una riforma finalmente organica e congrua per tutti? Ci guadagnerebbero tutti gli stakeholder e, chissà, magari i volumi di raccolta scenderebbero invece che crescere continuamente come i numeri lo dimostrano senza timore di essere confutati. Qualcosa, eppure, sembra muoversi. Importante lo sforzo dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e del Governo, se non altro di portare a termine le riforme. Non parliamo del “come”, però, ci penseranno i protagonisti di questo numero.
Oltre a parlare di bilanci e di tutti i settori con le consuete rubriche e pagine dedicate, approfondiamo il Bingo, gioco in continua evoluzione e che durante le festività sembra vivere ancora di più la passione dei suoi giocatori.
Chiudiamo poi un 2024 del poker live che è stato da record e che sembra poter vivere un dicembre epico che vi racconteremo nel prossimo numero: intanto godetevi le meravigliose storie del Battle of Malta e delle World Series of Poker Circuit di Sanremo. C’eravamo e ve le faremo rivivere con tanti contenuti da ammirare in tutti i nostri canali!
Politica 4/
Un coordinamento più efficace tra Stato e Regioni
Il deputato del Pd Paolo Ciani auspica una rapida soluzione della Questione territoriale attraverso il riordino del gioco fisico
Normativa
10/
6/
I nodi e il pettine
Il punto sulla legge della Campania con i vicepresidenti di Anci e Osservatorio regionale sul Dga e con il presidente della commissione Politiche sociali del Comune di Napoli
Si fa presto a dire proroga
Ecco i cortocircuiti sui costi della misura tecnica imposta ai concessionari sugli apparecchi da intrattenimento non utilizzabili
12/
Slot/ Vlt
26/
Un tripudio di gusto
La ripresa che aiuta la diversificazione
Il professore Ricardo Siu, dell’University of Macau, delinea le sfide che accomunano l’industria asiatica del gambling a quella occidentale
14 Il doppio volto dell’intelligenza artificiale
16/ Regole chiare per scrivere il futuro
18/ Cooperazione vincente
20/ Un passo avanti per la industry del gioco in concessione
22/ Un riordino a metà Inchiesta
Codere racconta come a Natale il bingo aumenti la qualità di tutti i servizi, a partire da menù speciali, anche per i palati raffinati
28/ Un futuro trasversale
32/
Gioco responsabile, l’AI cambia il pattern
Il decreto legislativo sul riordino dell’online parla anche di prevenzione dei rischi e di nuove possibilità di comunicazione per gli operatori. In un webinar di Fondazione Fair l’approfondimento di tre esperte.
36/
Se gli ultimi sono anche i primi
Gli apparecchi da intrattenimento continuano a rappresentare la prima fonte di entrate per lo Stato ma nonostante questo rimangono in coda ai pensieri del legislatore
38/ FISCO E SLOT
Scommesse
40/
Le scommesse individuali conquistano il mercato
Paolo Bertotti, retail betting director di Snaitech, traccia un bilancio sul 2024 del betting evidenziando il ruolo da catalizzatori svolto dal live e dall’ascesa di Jannik Sinner
41/ um.bet777, tipster per passione
Eventi
Speciale
«È vero che il sovrapporsi di norme locali e nazionali ha creato difficoltà agli operatori, ma non possiamo ignorare che l’obiettivo principale deve essere quello di tutelare la salute pubblica e contrastare il gioco patologico. Per affrontare questa situazione, credo sia necessario un coordinamento più efficace tra Stato e Regioni.»
Paolo Ciani
48/
La Battle di Malta è (ancora) da primato
Record su record per l’Autumn edition dell’evento dell’anno per il poker live nell’Eden Arena dell’Intercontinental Hotel ma i veri protagonisti sono stati i giocatori
Interviste 60/ Meglio mirabolante che strappalacrime
Lo scrittore Gaetano Cappelli a tutto campo su vezzi, vizi e virtù della letteratura italiana contemporanea
61/ I segreti del dormire
Lo scienziato Valter Tucci ci guida alla scoperta del mistero del sonno e plaude all’interesse che le location di gioco, come quella di San Marino, hanno per la cultura
Ippica
44/ Dalla parte dei proprietari
Secondo Antonio Viani, presidente dell’Upg, per la riforma dell’ippica sono essenziali il dialogo e l’unione di intenti con tutte le forze del settore, a cominciare dagli allevatori
Amusement
46/
Socialità e svago per grandi e piccini
Gli operatori dell’amusement auspicano maggior chiarezza normativa, con una regolamentazione che elimini le ambiguità
Flipper
47/
L’anno delle sorprese
La stagione del flipper sportivo si chiude con una serie di conferme ma anche con qualche risultato inaspettato
52/ Wsop d’Italia, Perati e Tsouloftas i signori degli anelli
Casinò
54/
Anno nuovo, offerta nuova
Il Casinò Admiral Mendrisio si prepara all’entrata in vigore delle nuove concessioni di gioco con una grande novità: l’introduzione delle slot Novomatic
56/ PANNO NERO
58/ LA SLOT ONLINE DEL MESE
RUBRICHE
24/ VISTO DA VICINO
30/ GIOCO E RETAIL
62/ L’ORA DEL GIOCO
66/ DAL MONDO
68/ DA NON PERDERE
70/ ROAD TO IGE
72/ GIOCO E SOSTENIBILITÀ
74/ A CARTE SCOPERTE
76/ GIOCARE CON GUSTO
78 / AL BAR DEGLI ESPORTS
80/ GIOCO E PSICHE
82/ LA SLOT DEL MESE
84/ LO SFIZIO DEL GIOCO
96/ OROSCOPO
AZIENDE
34/ NUOVE TENDENZE
37/ Cristaltec, quando il multigame fa rima con avventura
42/ TxOdds, la rivoluzione americana del betting
83/ NEWSLETTER
ENGLISH PAGES
86/ Recovery helps diversification
88/ Clear rules to prepare for the future
89/ An industry is worthy a museum
90 The ego of the ticket redemption
93/ AI for sustainable gambling
94/ TxOdds, the American betting revolution
Un coordinamento più efficace tra Stato e Regioni
Il deputato del Pd Paolo Ciani auspica una rapida soluzione della Questione territoriale attraverso il riordino del gioco fisico e sottolinea il ruolo che possono svolgere gli operatori del settore mettendo al centro la tutela delle persone
di Anna Maria Rengo
n anno volge al termine e l’Italia ha dovuto affrontare molte sfide e scenari, sia a livello nazionale che internazionale.
A tracciare un bilancio complessivo dell’attività politica del Governo è il deputato del Pd – Idp Paolo Ciani, segretario Demos e segretario della commissione Affari sociali e componente dell’Intergruppo parlamentare sul gioco, oltre che delle commissioni parlamentari d’inchiesta sulla Gestione dell’emergenza sanitaria causata dal Covid e sulle Condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.
“Il bilancio del Governo Meloni è preoccupante: troppe scelte hanno accentuato le disuguaglianze, troppe misure hanno penalizzato le fasce più deboli della popolazione. Il Governo continua a dimostrare di non essere in grado di rispondere a questioni complesse con gli strumenti adeguati. Questo si manifesta in modo emblematico con l’utilizzo dei numerosi decreti che abbiamo imparato a conoscere, dal decreto Caivano al più recente e discusso decreto Sicurezza, che adottano una linea estremamente punitiva nei confronti di contesti che avrebbero bisogno di interventi d’altro genere: non si curano i sintomi dei problemi senza affrontarne le cause profonde”.
Cosa ne pensa dell’impianto complessivo del disegno di legge di Bilancio per il 2025 e come opererà lei personalmente e il Pd per migliorarlo?
“Parliamo di una manovra finanziaria che è stata definita di puro galleggiamento, senza visione e incapace di dare vere risposte alle persone e alle famiglie, del tutto inadeguata a rilanciare la crescita e a ridurre le disuguaglianze sociali.
La manovra ha poi dimenticato il sociale, non solo il Governo non stanzia soldi su questo capitolo ma continua a fare cassa sulle fragilità, basti pensare che l’art. 13 prevede un’ulteriore estrazione settimanale del Lotto e del SuperEnalotto, alimentando il mondo delle patologie per trarre profitto.
Personalmente ho presentato e sottoscritto diversi emendamenti, tra cui la soppressione del citato art. 13 con proposta di finanziare il fondo per le emergenze nazionali emendando il successivo art. 14, che rende più onerose le proroghe per le concessioni dei giochi in scadenza. In tema di sostegno alle famiglie, ho proposto di includere nella platea dei beneficiari del bonus bebè anche le famiglie composte da persone richiedenti protezione internazionale partendo dal fatto che l’art. 29 della Direttiva 2011/95 ‘obbliga uno Stato membro a provvedere affinché i beneficiari di protezione internazionale ricevano, nello Stato membro che ha concesso tale protezione, adeguata assistenza sociale, alla stregua dei cittadini dello Stato membro medesimo’. Ho anche proposto un contributo per le adozioni di minori stranieri, l’incremento del fondo per i progetti di vita, l’incremento delle risorse per le cure palliative e, infine, in materia di cittadinanza ho chiesto la soppressione dell’art. 106 che aumenta in maniera spropositata il costo del contributo unificato che permette ai discendenti di italiani di accedere alla giustizia.”
Tra le disposizioni in Manovra c’è anche l’abolizione del fondo per combattere il gioco patologico e dell’Osservatorio sul gioco, in favore di un nuovo fondo e di un nuovo Osservatorio che si occupi di dipendenze in senso più generale. Che cosa ne pensa?
“Si tratta dell’ennesima prova dell’incapacità di gestire problemi sociali complessi con strumenti adeguati. La decisione è stata giustificata con l’incremento del cosiddetto ‘gioco legale’. Un controsenso, se pensiamo che il gioco d’azzardo coinvolge un’industria che crea dipendenza e rovina tante persone e famiglie. Abolire il fondo contro il gioco patologico e l’Osservatorio sul gioco va nella direzione opposta al decreto Balduzzi, che per primo ha tentato di regolamentare il settore, con risultati tutt’altro che trascurabili. Questa decisione conferma l’approccio superficiale del Governo verso una questione importante. Il gioco d’azzardo è una piaga sociale e per tale ragione le sue specificità
vanno affrontate tramite strumenti appositi: ridurre tutto ad un generico osservatorio per le dipendenze, accorpando droga e alcol al gioco d’azzardo patologico, manifesta come il Governo non reputi una priorità la tutela delle persone che soffrono di tali dipendenze. Le analisi dell’Istituto Superiore di Sanità evidenziano una tendenza in forte crescita circa la dipendenza da gioco d’azzardo. I numeri in Italia sono impressionanti: un giro d’affari di miliardi di euro all’anno, nel 2023 si contano ben 130 miliardi, e ben 2,5 milioni di persone manifestano segni di dipendenza o rischio elevato, mentre 1,5 milioni sono giocatori patologici. Purtroppo, in questo trend spiccano molti giovani che, a seguito della pandemia, hanno iniziato a usufruire soprattutto del gioco online: il 57 percento degli studenti tra i 15 e i 19 anni ha giocato almeno una volta, il 51 percento di questi lo ha fatto quest’anno. Di fronte a certi dati come si può pensare di abolire l’Osservatorio sul gioco e il fondo dedicato?”
Quale sarà il ruolo che potrà svolgere e le priorità che si è dato nell’ambito dell’Intergruppo parlamentare sul gioco?
“Faccio parte dell’intergruppo alla Camera sul gioco d’azzardo presieduto dal collega Vaccari. Qualche legislatura fa l’intergruppo aveva segnato l’adesione di tantissimi tra deputati e senatori provenienti da tutti i gruppi politici. Oggi la situazione è un po’ diversa, e non è un buon segno. Il fatto che la tematica sul gioco d’azzardo non desti più tanto interesse è un segnale che stiamo in qualche modo cedendo alla cultura della ‘scommessa’, stiamo normalizzando dinamiche sempre più preoccupanti, soprattutto per i più giovani. Ecco credo che il lavoro dell’intergruppo sia quello di continuare a parlare di questa problematica, sensibilizzare, coinvolgere e cercare soluzioni ai reali problemi delle persone.”
Il Governo Meloni sta realizzando la riforma del gioco in denaro, sia online che terrestre. Quali sono gli obiettivi che devono essere perseguiti e attraverso quali strumenti?
“L’azzardo in dieci anni è stato derubricato da problema sociale, sanitario e criminale a mera questione economico-finanziaria. La prova? La riforma del gioco online è stata esaminata solo dalle commissioni economiche. E non anche da quelle per gli Affari sociali, la Salute, la Giustizia, questo anche se al suo interno contiene due articoli, uno sulle misure di ‘tutela per la protezione del giocatore’ e l’altra per la ‘salute del giocatore’. Cioè si riconosce un problema, ma non lo si discute. Inoltre fin dall’inizio l’iter di questa legge non ha seguito il percorso auspicato. A partire dalla decisione di separare il percorso del gioco online da quello fisico: una scelta discutibile dal momento che le ricadute sulla salute
delle persone sono ugualmente gravi e pericolose. È emerso chiaramente che la priorità era garantire l’invarianza del gettito fiscale. È mancata una corretta visione delle pericolose ricadute dell’azzardo. È un altro dei segnali della lontananza della politica dalla realtà della vita delle persone.”
Nel corso degli anni si è creata una sorta di Questione territoriale in materia di gioco, con il sovrapporsi di norme locali e norme nazionali. Come la si può e deve affrontare?
“La questione territoriale in materia di gioco d’azzardo evidenzia un problema che va affrontato con una visione equilibrata e una strategia chiara. È vero che il sovrapporsi di norme locali e nazionali ha creato difficoltà agli operatori, ma non possiamo ignorare che l’obiettivo principale deve essere quello di tutelare la salute pubblica e contrastare il gioco patologico. Per affrontare questa situazione, credo sia necessario un coordinamento più efficace tra Stato e Regioni. Da un lato, serve una normativa nazionale che stabilisca principi chiari e inderogabili, come limiti sulla pubblicità, distanze minime dai luoghi sensibili e orari di apertura. Dall’altro, occorre lasciare alle amministrazioni locali un margine di adattamento per rispondere alle specificità dei territori, ad esempio dove il gioco d’azzardo ha avuto impatti particolarmente negativi. Lo Stato non può rinunciare alla propria responsabilità di ridurre l’impatto sociale del gioco, specialmente nei contesti più vulnerabili. La mia posizione resta chiara: prima di tutto la tutela delle persone, soprattutto dei più fragili.”
Quale è il contributo che gli operatori di gioco possono e devono dare nel processo di riforma e nella promozione del gioco responsabile?
“Il contributo degli operatori è fondamentale, ma deve essere orientato in modo chiaro verso la tutela delle persone e il contrasto delle derive patologiche. Gli operatori, essendo concessionari dello Stato, hanno la responsabilità di dimostrare che il loro operato non punta solo al profitto, ma anche alla salvaguardia della salute pubblica e del benessere sociale. Innanzitutto, possono collaborare attivamente con le istituzioni per definire regole chiare e applicabili, partecipando alla costruzione di un sistema che limiti le occasioni di gioco d’azzardo e riduca i rischi di dipendenza. Questo include sostenere misure come limiti rigorosi agli orari, distanze dai luoghi sensibili e il divieto di pubblicità aggressiva. Infine, il loro contributo deve essere anche economico: parte dei profitti generati dal gioco legale deve essere destinata a programmi di riabilitazione per i giocatori patologici e a campagne educative, soprattutto rivolte ai giovani. Il gioco responsabile, che per me rappresenta una contraddizione in termini ma tant’è, non deve essere solo uno slogan: deve diventare una prassi concreta e verificabile. Gli operatori devono dimostrare di essere alleati, non ostacoli, in una battaglia che mette al centro la dignità e la tutela delle persone.”
I nodi e il pettine
Tanti i temi sul tavolo per il gioco, a livello locale e nazionale, in questo fine anno. Il punto sulla legge della Campania con i vicepresidenti di Anci e Osservatorio regionale sul Dga e con il presidente della commissione Politiche sociali del Comune di Napoli.
di Francesca Mancosu
Alla fine di novembre l’Anci - Associazione nazionale comuni italiani ha rinnovato i suoi vertici, eleggendo come suo nuovo presidente Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, e un nuovo Ufficio di presidenza e i vice presidenti nazionali.
Fra questi ultimi spicca la riconferma di Ciro Buonajuto, primo cittadino di Ercolano, delegato a Legalità, gestione beni confiscati e giustizia, più volte intervenuto in materia di gioco pubblico.
Abbiamo quindi colto la palla al balzo per conosce-
BUONAJUTO (ANCI) “RIDURRE L’OFFERTA DI GIOCO”
Cominciamo quindi da Buonajuto e dal suo impegno per l’Anci. “La riconferma per me è molto importante, è un grande privilegio. Riuscire a essere vicepresidente di un profilo come il presidente Manfredi è sicuramente motivo di orgoglio e soprattutto è importante per me riuscire a confrontarmi con gli altri amministratori di tutta Italia, - un Paese straordinario, in cui ci sono tante differenze tra le diverse realtà
re le sue posizioni in materia di contrasto alla ludopatia e riordino del settore, approfittandone per tracciare un nuovo focus sulla Campania la cui legge regionale in materia è da molti considerata un punto di riferimento a livello nazionale, ponendo qualche domanda anche a Emilio Di Marzio, vicepresidente dell’Osservatorio sul Disturbo da gioco d’azzardo della Regione, e a Massimo Cilenti, consigliere comunale di Napoli per il gruppo di De Luca Presidente e presidente della commissione Politiche sociali, spesso in prima linea su queste tematiche.
del Sud e del Nord – e quindi avere l’opportunità di trarne un grande arricchimento.
La delega alla legalità, alla gestione dei beni confiscati, della giustizia è centrale soprattutto per un sindaco del Mezzogiorno, in cui è necessario che la cultura della legalità sia diffusa soprattutto tra i giovani. Dobbiamo insegnare loro che il rispetto delle regole rappresenta la via maestra per raggiungere risul-
tati nella vita, che la furbizia non conta quanto l’intelligenza, quanto lo studio, e che aggirare una norma può dare un vantaggio nel breve tempo ma alla lunga si dimostra sempre la strada sbagliata. Questo è un problema culturale che dobbiamo risolvere tutti i giorni nelle scuole parlando con i più giovani.”
Quanto al gioco patologico, per Buonajuto si tratta di un problema diffuso “soprattutto tra le fasce sociali più deboli, che soffrono varie difficoltà e la disoccupazione e a volte poi ripiegano sul gioco.
La ludopatia è una vera e propria patologia che va curata. Se noi la affrontiamo come tale forse riusciamo a curarla; se invece ci giriamo dall’altra parte ci troveremo con un fenomeno diffuso.
Quindi credo sia giusto applicare distanziometri e limiti orari. Io ad Ercolano li ho adottati con ottimi risultati”.
Il consiglio comunale di Ercolano ai primi del 2019, quindi prima dell’entrata in vigore della legge regionale della Campania, risalente al 2020, ha approvato un regolamento ad hoc stabilendo una distanza delle attività di gioco di almeno 500 metri da luoghi di aggregazione, scuole, parrocchie, centri sportivi, uffici pubblici e siti di interesse culturale.
“ll problema, lo ribadisco, però per me è culturale: dobbiamo insegnare ai giovani che il vero ascensore sociale non è il gioco d’azzardo, ma lo studio.
Per guadagnare bene e avere una vita agiata è ne-
DI
MARZIO (OSSERVATORIO DGA CAMPANIA)
“GARANTIRE
cessario studiare e impegnarsi. Questo è un problema culturale che nel Mezzogiorno, ma anche nel nord del Paese, e va affrontato.”
Quanto al riordino nazionale del gioco fisico, attualmente al centro del confronto fra i rappresentanti del ministero dell’Economia e delle finanze e delle Regioni, il vicepresidente di Anci si dice favorevole a un “ridimensionamento dell’offerta”. Evidenziando, dal suo punto di vista, come sia forse più facile controllare il gioco terrestre, e anche la spesa, rispetto a quello online.
Invece, riguardo all’idea di far partecipare gli enti territoriali agli utili derivanti dal gioco, come approvato dalla Conferenza unificata a gennaio, per organizzare campagne di informazione e prevenzione del gioco patologico, Buonajuto pensa che sia opportuno “combattere il gioco e non ragionare su come gestirne i proventi.
Io personalmente non sono favorevole, ma non perché non sia favorevole a garantire maggiori risorse ai Comuni; non sono favorevole perché credo che il gioco vada ridimensionato e arginato”.
LA SOSTENIBILITÀ PER TUTTI”
Con Emilio Di Marzio, vicepresidente dell’Osservatorio sul Disturbo da gioco d’azzardo della Regione Campania, focalizziamo l’attenzione sulla legge regionale 2 marzo 2020, n° 2, poi modificata dalla legge regionale 24 giugno 2020, n° 13.
Visto il ruolo di “modello” che essa ha assunto per alcuni, gli chiediamo in cosa potrebbero “copiarla” le Regioni e il Mef, attualmente al lavoro sulla stesura della normativa nazionale.
“La legge regionale citata fu ed è un esempio innanzitutto nel metodo. Ricordo molto bene il lavoro legislativo che le commissioni regionali coinvolte fecero allora, e per diversi mesi, per analizzare la situazione esistente e confrontarsi con tutti gli stakeholder non solo pubblici, ma anche imprenditoriali e del terzo settore, sulla complessità del settore e le ipotesi di regolamentazione.
Il risultato è un quadro normativo a mio giudizio molto equilibrato. Centralità agli utenti, da informare per consumi consapevoli o tutelare nelle loro debolezze o problematicità. E al contempo, considerazione per l’attività economica su concessione esistente e potenziale, con tutela degli avviamenti esistenti e
un perimetro di regole rigide, ma non draconiane con effetti espulsivi o repulsivi, per quelle potenziali.
E soprattutto molte innovazioni legate alla tecnologia a tutela dell’utente debole, come l’auto esclusione anche per i punti vendita, realizzabile tuttavia solo nel quadro dei requisiti tecnici delle concessioni nazionali.
Chiaramente si sono potute solamente sfiorare le opportunità che la tecnologia può offrire nel controllo di legalità o nella piena prevenzione dalle dipendenze o del gioco minorile. Si potrà fare ancora di più e meglio nel quadro di una disciplina organica nazionale.”
A maggio di quest’anno, poi, sono state presentate le attività dell’Osservatorio sul Dga della Regione Campania: “Il lavoro, ottimamente guidato dal presidente Aniello Baselice con esperienza ed equilibrio, ha dovuto recuperare il periodo pandemico, ricercando quegli ele-
Emilio Di Marzio
Ciro Bonajuto
> menti che possano fornire alla Regione la capacità di agire rapidamente ed efficacemente sulle criticità del fenomeno gioco.
Tra queste, il coordinamento delle attività di ascolto tramite numeri verdi; il suggerimento di una campagna di comunicazione per far conoscere l’auto esclusione, oggi possibile solo per i siti online in concessione; elementi utili ad avviare la formazione qualificante estesa a tutti gli addetti del settore a contatto con il pubblico, formazione obbligatoria nelle previsioni legislative regionali per mantenere la continuità dei punti vendita”, rimarca Di Marzio.
Restando in tema di osservatori, gli chiediamo un commento sulla legge di Bilancio nazionale per il 2025, in cui figura - nel testo presentato al Parlamento e quindi suscettibile di correzioni - l’abolizione di quello del ministero della Salute per il contrasto al gioco patologico e la sua “sostituzione” con un Osservatorio per tutte le forme di dipendenza, fatto criticato da diverse forze politiche. “Per quel che capisco si tratta di una scelta comprensibile solo se si considera la comorbilità delle dipendenze, l’esperienza cioè che la dipendenza da gioco non venga quasi mai da sola, e a volte addirittura buona ultima. Tuttavia, mi auguro
CILENTI (COMUNE NAPOLI)
si tratti solo di un tassello di un disegno più ampio che il Governo intende completare nel prossimo futuro, eventualmente delegando più responsabilità a livello regionale sulla materia dei giochi in denaro.
Attività economiche come il gambling che, assieme all’intrattenimento e al tempo libero, comportano esternalità negative come il Disturbo da gioco d’azzardo per una quota dei loro consumatori necessitano di risorse per minimizzare questi effetti, senza deprimere l’offerta legale, indispensabile per l’ordine pubblico e la lotta alle infiltrazioni criminali.
In questo senso, dal gettito molto elevato che garantiscono i vari prodotti di gioco devono essere estratte le risorse per contribuire alla prevenzione ed alla cura, continuando a destinarle alle Regioni ed ai Comuni nel quadro di un coordinamento nazionale. È un approccio normativo e fiscale che, utilizzando un termine frequente in questi anni, definirei orientato alla sostenibilità, in analogia ad altri settori economici rilevanti ma critici come le attività energivore o con impatto ambientale: non si possono eccessivamente limitare o tassare, ma ne vanno estratte, ponderatamente, quelle risorse utili al reinvestimento per elevare il benessere collettivo”.
“OPERATORI DECISIVI NELLA PROMOZIONE DEL CONFRONTO E DELLE INIZIATIVE”
Al presidente della commissione Politiche sociali del Comune di Napoli, Massimo Cilenti, chiediamo in primis aggiornamenti sull’attuazione a livello “locale” delle disposizioni previste dalla legge regionale sul gioco. “La mia esperienza diretta è quella di consigliere comunale e non della parte esecutiva: le posso assicurare che la situazione non ha avuto alcuna evoluzione per quanto riguarda l’applicazione della legge regionale; ad esempio la verifica costante dei luoghi sensibili e del rispetto delle distanze. È tutto rimesso al buon senso degli operatori economici che naturalmente cercano nei limiti del possibile di rispettare e far rispettare le regole. Dico nei limiti del possibile perché evidentemente chiedono ai loro esercenti di far applicare le regole.
Naturalmente ci dovrebbe essere anche una sorta di controllo che ad oggi l’amministrazione comunale, anche per una mancanza atavica di personale della polizia municipale, ma di personale in genere, non riesce ad assicurare, anche per altre attività.”
Il quadro non cambia molto se si sposta lo sguardo sulle iniziative messe in campo dal Comune di Napoli negli ultimi due anni in materia di gioco e contrasto al gioco patologico, di confronto con gli operatori del settore e simili.
“Nonostante io abbia sollecitato, soprattutto all’inizio della consiliatura, iniziative tese a informare i giovanissimi sul gioco e soprattutto sul suo utilizzo distorto, del gioco, non sono state realizzate iniziative da parte dell’amministrazione comunale. È evidente che dovrò ancora una volta sollecitare, ma io posso stimolare il dibattito e soprattutto l’impegno della parte esecutiva che è la Giunta; naturalmente poi sta alle deleghe realizzare quanto previsto per legge, quanto prevedono le regole di buonsenso e soprattutto gli stimoli che vengono dalla Commissione.
Aggiungo che sono più gli operatori a stimolare il dibattito, anche con la cittadinanza. Al momento non vedo attività che partano direttamente su questo tema, se non dalle scuole, che sono particolarmente sensibili a riguardo, ma non ci sono vere e proprie iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale.
Sarà mia cura continuare nell’attività di stimolo e nel caso avviare delle iniziative vere e proprie utilizzando le capacità propositive dell’associazione stessa (l’Agsi - Associazione gestori scommesse Italia, che ai primi di dicembre ha organizzato un nuovo convegno sul gioco e la tutela del gestore proprio a Napoli, Ndr) che spesso ci stimola su questi temi, a portarli nelle scuole e a stimolare con gli stessi operatori un dibattito concreto al loro interno, tenendo conto soprattutto che forse bisogna partire dai ragazzi di 12-13 anni per avviarli a un approccio consapevole al gioco.”
Si fa presto a dire proroga
ECCO I CORTOCIRCUITI SUI COSTI DELLA MI -
SURA TECNICA IMPOSTA AI CONCESSIONARI
SUGLI APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO
NON UTILIZZABILI
a cura di Geronimo Cardia
In questo articolo affrontiamo il tema della proroga tecnica imposta agli operatori dallo Stato perché impossibilitato dalla questione territoriale delle norme regionali a fare le gare per l’assegnazione delle concessioni scadute da anni. Oltre a questo, che da solo rappresenta un cortocircuito rilevante, rappresento quello relativo alla struttura dei costi imposti dalla legge agli operatori per continuare ad operare in questo regime di instabilità. Si tratta di una struttura dei costi che non tiene conto delle fondamenta della situazione attuale.
P remessa
All’interno della legge di Bilancio si parla (ancora una volta) di proroghe onerose per il comparto degli apparecchi (Awp e Vlt) distribuiti sui territori. Ma sono proroghe tecniche subite dagli operatori e dovute ai cortocircuiti istituzionali per le leggi di Regioni, Provincie autonome e Comuni che come noto impediscono di procedere col riordino del fisico voluto anche da Mef e Adm. L’onerosità oltre a non essere giusta in sé per questa ragione è questa volta ancora più sproporzionata. E vediamo perché.
L’ onerosità P er L e video L otterie
Risulterebbe prevista per le Vlt un’onerosità della proroga pari a 2mila euro all’anno (ovvero, 4mila euro in due anni) da applicarsi sulle Vlt per le quali si posseggono i diritti (attualmente circa 61mila), nonostante quelle in effettivo esercizio siano di un numero di gran lunga inferiore (54mila). Con il risultato che in due anni verrebbero chiesti agli operatori, solo per questo motivo, circa 28 milioni di euro su apparecchi non
Geronimo Cardia
Avvocato cassazionista, dottore commercialista e revisore contabile
Studio Cardia
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utilizzati (pari a euro 2mila per due anni per 7mila apparecchi non in esercizio). Il paradosso, o cortocircuito se così vogliamo chiamarlo, è che queste 7mila Vlt non possono essere messe a terra principalmente proprio per colpa delle leggi espulsive degli enti del territorio che a loro volta impediscono di fare il riordino ed impongono allo Stato di ricorre alle proroghe imposte agli operatori. Pertanto gli operatori si troverebbero a pagare un canone aggiuntivo per apparecchi non mettibili in esercizio non per propria responsabilità. Ma vi è di più, perché in questi giorni (da mesi ormai) il Governo con il Mef e l’amministrazione con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli (tavolo a cui però partecipano anche rappresentanti dei ministeri dell’Interno e della Salute), stanno tentando di trovare un accordo con le Regioni al noto tavolo tecnico per il riordino del fisico. E il paradosso vuole che nella proposta sul tavolo vi è anche un riferimento a un’ulteriore riduzione del numero delle Vlt (a un certo punti si è parlato di 45mila unità). Questo comporta che la prospettiva di riduzione non è solo di 7mila apparecchi ma di ben 16mila unità, con il risultato che i milioni versati lo sarebbero senza una prospettiva certa di prosecuzione per queste macchine e il problema non sarebbe di 28 milioni ma astrattamente di 64. Peraltro ricordiamo che per le Vlt sono stati già pagati 15mila euro ad apparecchio per 9 anni e che il costo annuale sarebbe pari solo a 1.666 euro e non a 2mila. Tra l’altro anche in occasione della precedente proroga (sempre tecnica e sempre imposta per i cortocircuiti della questione territoriale) la somma che era stata richiesta era pari a detto importo maggiorato del 15 percento perché vi sarebbe stato (così è stato detto) il problema dell’adeguamento inflattivo. Ma un adeguamento inflattivo non potrebbe essere richiesto ad un comparto che subisce la proroga tecnica e che per giunta essendo regolamentato non può operare un aumento dei prezzi di vendita dei prodotti che restituisca equilibrio al sinallagma concessorio alterato dall’aumento del costo della concessione annua per il parametro dell’inflazione. Inoltre, rispetto all’altra volta che con l’aumento del 15 percento si era passati da 1.666 euro annui a 1.916,67 euro, comunque con la richiesta di 2mila euro il limite verrebbe ulteriormente superato.
L’ onerosità P er L e a w P
Se questo vale per le Vlt il problema delle Awp non è da meno. In quanto la proroga prevederebbe un’onerosità pari a 60 euro all’anno (120 euro in due anni) da applicarsi sulle Awp per le quali esistono i nulla osta (attualmente circa 250mila), nonostante quelle in effettivo esercizio siano di un numero inferiore (220mila). Con il risultato che in due anni verrebbero chiesti agli operatori, solo per questo motivo, circa 3,6 milioni di euro su apparecchi non utilizzati (pari a 60 euro per due anni per 30mila apparecchi non in
VLT
esercizio). Il paradosso è che queste 30mila Awp non possono essere messe a terra principalmente proprio per colpa delle leggi espulsive degli enti del territorio che a loro volta impediscono di fare il riordino ed impongono allo Stato di ricorre alle proroghe imposte agli operatori. Pertanto anche in questo caso gli operatori si troverebbero a pagare un canone aggiuntivo per apparecchi non mettibili in esercizio non per propria responsabilità. Ma vi è di più, perché come detto in questi giorni il Governo con il Mef e l’amministrazione con Adm e i ministeri dell’Interno e della Salute, stanno tentando di trovare un accordo con le Regioni al già richiamato tavolo tecnico per il riordino del fisico. E il paradosso vuole che nella proposta sul tavolo vi è anche un riferimento ad un’ulteriore riduzione del numero delle Awp (si è parlato ad un certo punto di 200mila unità). Questo comporterebbe che la prospettiva di riduzione non è solo di 30mila apparecchi ma di ben 50mila unità, con il risultato che i milioni pagati oggi potrebbero essere non utili per la prosecuzione per il futuro, per cui il problema non sarebbe di 3,6 milioni ma astrattamente di 6. Peraltro ricordiamo che per le Awp sono stati già pagati 100 Euro ad apparecchio per 9 anni e che il costo annuale sarebbe pari solo a 11,11 euro e non a 60. Anche in questo caso un adeguamento inflattivo non potrebbe essere richiesto a un comparto che subisce la proroga tecnica e che per giunta essendo regolamentato non può operare un aumento dei prezzi di vendita dei prodotti che restituisca equilibrio al sinallagma concessorio alterato dall’aumento del costo della concessione annua per il parametro dell’inflazione.
t abe LL a e condizioni in cui versano g L i o P eratori de LL ’ offerta di s tato sui territori
Quanto sopra è stato riassunto in una tabella esplicativa dei numeri relativi ai maggiori costi per la proroga tecnica basata sulle informazioni circolate a novembre, con evidenza di una stima del numero dei nulla osta esistenti, del numero degli apparecchi in esercizio e del numero ridotto in discussione al tavolo tecnico. Tutto ciò accade tra l’altro in un momento in cui il settore del fisico è palesemente e notoriamente penalizzato, apparecchi in testa. Vuoi per il fatto che le misure del territorio trovano applicazione sostanzialmente solo per gli apparecchi, vuoi per il fatto le proroghe subite impediscono una qualsiasi programmazione delle attività come il rinnovo dell’offerta tecnologica che potrebbe contribuire a ulteriormente contrastare il Dga, vuoi per i continui aumenti di tassazione che hanno comportato il crollo del pay out, la spesa degli utenti degli apparecchi è calata nell’ultimo anno del 6 percento e come
annunciato negli allarmi lanciati negli anni dal 2018 al 2023 la spesa è scesa da 10,3 a 8,5 miliardi di euro, così come il gettito è calato da 6,4 a 5,6 miliardi di euro. E nonostante come detto le aliquote di tassazione siano costantemente aumentate (ad esempio per le Vlt del 3-400 percento, dal 2 percento all’8,6 percento). In definitiva quello che si sta verificando è quanto già paventato da tempo, ossia che l’effetto negativo sull’ammontare del prelievo complessivo degli apparecchi determinato dalla diminuzione della spesa per le ragioni sopra indicate non riesce più ad essere compensato dai continui e sistematici aumenti delle aliquote fiscali imposti agli apparecchi stessi. E al riguardo va ricordato che gli aumenti di tassazione hanno altresì comportato la compressione asfisiante dei margini, per una filiera di 110mila occupati e migliaia di aziende, per lo più piccole medie imprese italiane. E poi, come detto, con le continue proroghe a singhiozzo si determina quella inamovibile precarietà che pregiudica l’operatività e la realizzazione di quegli investimenti necessari per la riqualificazione del prodotto che se continua a tardare continuerà sempre di più a pregiudicare la stabilità della spesa e dunque dei livelli di gettito.
a L tavo L o tecnico vanno conteggiati anche g L i a PP arecchi in manutenzione Peraltro andrebbe ricordato che con gli obiettivi di ulteriore riduzione in discussione al tavolo tecnico andrebbe calcolato un numero aggiuntivo che tenga conto degli apparecchi che fisiologicamente debbano essere non esercizio per consentire le necessarie manutenzioni e rotazioni, con la conseguenza che gli apparecchi in effettiva circolazione sarebbero ancora meno di quelli indicati.
c onc L usione
Certo l’equilibrio che va trovato riguarda dunque i costi delle proroghe oggi in discussione e riguarda le misure da assicurare con il riordino del comparto del territorio. Ma alla luce di quanto sopra emerge ancora una volta che l’equilibrio deve interessare anche i profili di tassazione delle diverse tipologie di prodotti di gioco e dei canali distributivi. Tra l’altro come previsto dalla legge Delega.
La ripresa che aiuta la diversificazione
Il professore Ricardo Siu, dell’University of Macau, delinea l’andamento nel 2024 dell’industria dei casinò nell’ex colonia portoghese, caratterizzato da un progressivo ma non ancora completo ritorno alla normalità dopo il Covid, ma anche le sfide che accomunano l’industria asiatica del gambling a quella occidentale
di Anna Maria Rengo
Dal Nevada a Macao, ex colonia portoghese e speriale regione amministrativa della Cina, unica dove sono contentiti i casinò, il passo geografico è veramente lungo. Ed è lungo anche il passo culturale, visto che la propensione al gioco nei paesi asiatici poggia su gusti, attitudini, abitudini, normative decisamente diversi rispetto a quelli degli occidentali. Tuttavia, in un mondo sempre più globale, le sfide e le problematiche, dall’intelligenza artificiale ai limiti da porre al gioco per garantire sicurezza e legalità, tendono a diventare le stesse. Come pure, a Las Vegas come a Macao i governi locali e gli operatori dipanano in mille iniziative e sfaccettature il tradizionale legame tra gioco e turismo, tipico proprio delle “capitali” dei casinò.
Questi i temi che trattiamo con Ricardo Chi Sen Siu, professore associato in Business economics al Department of Finance and Business Economics della Faculty of Business Administration dell’Uni-
versity of Macau.
L’anno sta ormai volgendo al termine. Che 2024 è stato per Macao e per i suoi sei concessionari di casinò?
“Il 2024 è un anno che sta mostrando un’adeguata ripresa del turismo nei casinò di Macao. In altre parole, è sulla buona strada. Come previsto dal governo regionale amministrativo speciale di Macao nel 2023, secondo cui l’industria dei casinò otterrà un fatturato lordo di gioco (gross gaming revenues, ossia Ggr) di 216 miliardi di pataca di Macao (pari a 25.489.813.408 euro al cambio attuale Ndr) nel 2024, l’industria ha realizzato un Ggr di 190,142 pataca di Macao (l’88 percento) nei primi dieci mesi. È ragionevole aspettarsi che il 2024 si concluderà con un Ggr di circa 225-230 miliardi di pataca di Macao, il che è leggermente superiore alla proiezione del governo ma inferiore a quella delle aspettative di mercato di circa 240-260 miliardi di pataca di Macao. Per me questo risultato è appropriato e positivo.”
Pensa che Macao e i suoi casinò stiano riuscendo nel
loro tentativo di diversificare le loro attività oltre il “semplice” gioco, come peraltro richiesto anche dal governo al momento di procedere con la gara per il rilascio delle nuove concessioni?
“Sì. Attraverso il recupero delle entrate lorde di gioco l’industria (i cosiddetti resort integrati, Ir) soddisfa le proprie responsabilità per supportare l’espansione del turismo non legato al gioco nell’economia di Macao. Ad esempio l’espansione dell’’economia dei concerti’ è ampiamente supportata dagli sforzi degli Ir per utilizzare le loro arene e le strutture interne complete su larga scala. Nonostante le collaborazioni e il supporto dei resort integrati le spese per l’ospitalità e l’intrattenimento non legate al gioco da parte dei turisti sono in netto aumento nel 2024.”
In un mondo sempre più dominato dall’intelligenza artificiale e dall’online, che posto avrà il gioco terrestre?
“I progressi del gioco online e dell’intelligenza artificiale avranno impatti diversi sul gioco nei casinò terrestri nei diversi continenti (ad esempio, la scala e la portata che saranno influenzate non saranno le stesse) a causa delle differenze nelle loro impostazioni contestuali. In generale sono dell’opinione che i casinò terrestri non scompariranno gradualmente e continueranno a far parte dell’industria turistica in varie destinazioni esistenti, specialmente in Asia. Poiché l’espansione del gioco online e dell’intelligenza artificiale non può sostituire il turismo fisico, i casinò terrestri possono offrire una sorta di intrattenimento 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per i turisti. Questo è il motivo per cui il Giappone aprirà il suo primo resort integrato (includendo il gioco da casinò) all’inizio del 2030 e il governo thailandese è attualmente impegnato a legalizzare il gioco da casinò come strategia per promuovere il turismo locale. Questi sono in realtà gli argomenti che ho presentato nel mio nuovo libro Developing the frontiers of casino tourism: progress and prospects in East and Southeast Asia (Sviluppare le frontiere del turismo nei casino: progressi e prospettive nell’Asia orientale e del sud Ndr), che è uscito poche settimane fa. Tuttavia l’ambiente in Asia è piuttosto diverso rispetto a quello dell’Europa occidentale.”
In molti paesi europei, e ormai da qualche tempo, sono state prese in considerazione o adottate misure proibitive o restrittive sulla pubblicità del gioco d’azzardo. Qual è la situazione a Macao?
“Il governo di Macao non
ha una regolamentazione che proibisca la pubblicità del gioco d’azzardo. Pertanto gli operatori dei casinò di Macao sono in grado di promuovere la propria attività. Tuttavia, poiché oltre il 95 percento dei clienti dei casinò di Macao proviene da fuori Macao, in particolare dalla Cina continentale e da Hong Kong, la possibilità o meno dei casinò di pubblicizzare la propria attività al di fuori di Macao dipende totalmente dalle leggi correlate.
Ad esempio, dal momento che il governo cinese ha rivisto l’articolo 303 del suo Codice penale a metà del 2020 e lo ha reso effettivo il 1° marzo 2021, che proibisce a chiunque di promuovere od organizzare cittadini della Repubblica Popolare Cinese nella Cina continentale per giocare d’azzardo al di fuori dei confini della Cina continentale, i resort integrati di Macao possono promuovere solo la propria attività non di gioco senza alcun contenuto di gioco.”
Il legame tra gioco e turismo è forte, soprattutto per quanto riguarda le capitali mondiali del gioco d’azzardo come Macao o Las Vegas. Macao sta tornando ai livelli raggiunti prima del Covid?
“Nel 2019 il Ggr riportato di Macao era di 292,455 miliardi di pataca di Macao e in questo contesto le giocate Vip rappresentavano 153.228 miliardi di pataca di Macao e le giocate di massa 157.227 miliardi di pataca di Macao.
Come detto in precedenza, il Ggr nei primi 10 mesi del 2024 era di 169,355 miliardi di pataca di Macao, in cui le giocate di massa rappresentavano 128,583 miliardi di pataca di Macao. Se l’intero anno 2024 raggiunge 225 miliardi di pataca di Macao, è ragionevole stimare che il segmento del mercato di massa sarà superiore a 160 miliardi di pataca di Macao, che è superiore a quello del 2019.
Tuttavia per raggiungere il Ggr totale di 292,455 miliardi di pataca di Macao nel 2019, potrebbero volerci almeno altri quattro o cinque anni (ad esempio, 2028 o 2029) affinché Macao si riprenda dal calo nel segmento Vip (a causa dell’eliminazione delle sale da gioco Vip gestite da terze parti dal 1° gennaio 2023 ai sensi della nuova legge sul gioco di Macao). Tuttavia, poiché in passato le giocate Vip hanno comportato in gran parte transazioni discutibili, è comprensibile colmare il calo delle giocate Vip con la spesa generale dei clienti del mercato di massa per un periodo di tempo più lungo. Questa transizione è in effetti più sostenibile per l’industria.”
Ricardo Chi Sen Siu
Il doppio volto dell’intelligenza artificiale
Con il professore Kasra Ghaharian, director of research all’International Gaming Institute dell’Unlv, alla scoperta dei rischi e delle potenzialità dell’AI per quanto riguarda il settore del gioco: alfabetizzazione e trasparenza gli assi portanti per un suo utilizzo sano e consapevole
di Anna Maria Rengo
IL
2024 ormai quasi alle spalle lascia a tutti, persone, associazioni e imprese di quasi ogni parte del globo terrestre una importante eredità: l’introduzione ormai massiccia dell’intelligenza artificiale. Un’eredità che ha già dimostrato il suo peso e le sue potenzialità, tant’è che la stessa Unione europea è intervenuta con una regolamentazione quadro che gli stati membri possono e devono adattare, ma che merita e sicuramente avrà impatti ancora più ampi nel prossimo futuro. Nella vita di ciascuno, come detto. E anche nel settore del gaming, che proprio in questo anno ha iniziato a usare l’intelligenza artificiale non solo per la rilevazione automatica dei comportamenti dei giocatori, strumento assai utile anche al fine di prevenire o curare il gioco patologico, ma anche a livello generativo.
Uno scenario globale e in costante evoluzione, che è oggetto di riflessione da parte del professore Kasra Ghaharian, director of research all’International Gaming Institute dell’Unlv (University of Nevada, Las Vegas).
“I potenziali rischi e le considerazioni eti che dell’intelligenza artificiale sono ormai abbastanza noti e si stanno affermando sem pre più in contesti più ampi. Tuttavia, i rischi e le preoccupazioni etiche all’interno di con testi e settori specifici sono meno conosciuti, e questo è certamente vero per il settore del gioco d’azzardo”, constata in pre messa.
Dunque, a suo dire, “è necessario adottare misure più proattive per af frontare i rischi potenziali e discipli nare adeguatamente l’uso dell’intelli genza artificiale”.
Secondo Ghaharian, ci sono due principali azioni da intraprendere per le parti interessate nel settore del gioco con vincita in denaro.
Innanzitutto, “aumentare l’alfabetizzazione sull’intelligenza artificiale. Le parti interessate di tutto il settore - spiega - devono acquisire livelli adeguati di alfabetizzazione in materia di intelligenza artificiale in modo da poter implementare strategie adeguate per ridurre al minimo i rischi e governare l’uso dell’intelligenza artificiale. Ciò è particolarmente importante per i ruoli che si occupano di normativa e di conformità. I regolatori devono comprendere la tecnologia per poterla governare in modo adeguato. Inoltre, all’interno delle organizzazioni (ad esempio gli operatori) devono essere raggiunti livelli adeguati di alfabetizzazione in materia di intelligenza artificiale da parte di individui che ricoprono ruoli tecnici in senso non tradizionale, ma in cui il rischio dell’intelligenza artificiale può essere maggiore, ad esempio, nel campo della protezione dei consumatori e della conformità”.
Il secondo aspetto su cui il professore di Las Vegas punta l’attenzione è la trasparenza. “Gli operatori - evidenzia in proposito - devono adottare misure proattive per essere trasparenti sulle loro pratiche di intelligenza artificiale, compreso come la utilizzano, in quali contesti e anche dettagli più specifici sui sistemi, inclusa l’accuratezza e altri parametri di valutazione”.
E in questo contesto, “le autorità di regolamentazione dovrebbero inoltre sforzarsi di imporre e far rispettare la trasparenza in materia di intelligenza artificiale. Ciò aiuterebbe a comprendere i casi d’uso in tutto il settore in modo da poter definire diversi livelli di rischio (in linea con la legge dell’Unione europea sull’intelligenza artificiale”, conclude Ghaharian.
Kasra Ghaharian
Regole chiare per scrivere il futuro
Jason Frost, presidente di Euromat, sottolinea che i regolatori devono collaborare con l’industria per creare un quadro normativo che favorisca giocatori e aziende
Tecnologia, cooperazione, lotta al gioco illegale ma soprattutto condivisione di esperienze. Sono soltanto alcuni degli argomenti che abbracciano l’universo del gioco, un mercato in continua evoluzione che funge spesso da apripista a tanti altri settori. E ora che il 2024 sta per terminare è arrivato anche il tempo di fare un primo bilancio di quello che è stato, per capire meglio quali saranno le prossime strade da percorrere. Ne parliamo con Jason Frost, presidente dell’European gaming and amusement federation (Euromat) che esordisce in questo modo: “In generale, il 2024 è stato un altro anno positivo per l’industria, anche se, in alcuni paesi, si è registrata una forte pressione normativa, in particolare per quanto riguarda le disposizioni regolanti la localizzazione delle sale da gioco. Con la legalizzazione del gioco online, molti operatori stanno puntando sulla convergenza attraverso offerte omni-canale. Un altro trend rilevante è la rapida evoluzione di nuovi sistemi di pagamento. In Europa occidentale stiamo assistendo a un’innovazione significativa nei pagamenti cashless, in linea con il declino della circolazione del denaro contante. Tuttavia, in molti paesi la regolamentazione in materia va aggiornata per allinearsi alle tendenze dei consumatori. Nell’Europa orientale, il contante è ancora ampiamente utilizzato, anche se le autorità si orientano sempre più verso una sua limitazione. Il settore ha l’opportunità di guidare questo cambiamento introducendo opzioni cashless che migliorino l’esperienza del giocatore senza renderne l’uso obbligatorio, assicurando così che la tecnologia crei valore”.
di giugno 2024 hanno generato una nuova spinta politica per migliorare la competitività europea, con particolare attenzione all’implementazione completa del mercato unico. In questo contesto, la direttiva sui servizi dell’Ue, che mira a eliminare le barriere al commercio transfrontaliero di servizi per facilitare le attività delle aziende, è in fase di revisione. Attualmente, i servizi di gioco d’azzardo non rientrano nel campo di applicazione della normativa, ma dovremo essere parte attiva nelle discussioni per monitorare l’evoluzione di questa situazione”.
Tra i temi di rilevante importanza c’è quello del gioco responsabile che passa anche attraverso la formazione del personale. A proposito Frost sottolinea come “la responsabilità sociale sia un’area di estrema importanza. È essenziale la collaborazione tra industria, governo e altri stakeholder per bilanciare le esigenze di clienti, comunità e dipendenti. Mentre i regolatori spesso propongono misure restrittive, è fondamentale adottare un approccio più targetizzato a seconda delle situazioni. Ad esempio, i sistemi di tracciamento a tappeto dei giocatori rischiano di alienare gli utenti e di spingerli verso mercati non regolamentati. Euromat sta affrontando queste sfide evidenziando le migliori pratiche nel campo della sostenibilità e della protezione dei giocatori, sensibilizzando sui comportamenti problematici e promuovendo soluzioni efficaci. Inoltre, ci sono nuove iniziative legislative europee sulla protezione digitale dei consumatori, che mirano a regolamentare l’interazione tra consumatori e aziende online, e che avranno un impatto sugli operatori omni-canale, specialmente in ambiti come design compulsivi e tattiche di marketing online”.
Si parla spesso dell’importanza di stabilire regole comuni che possano uniformare la legge sul gioco a livello europeo. Su questo argomento il presidente aggiunge che “le elezioni europee
Per quanto riguarda la lotta al gioco illegale il presidente evidenzia che parliamo ancora di “una sfida complessa. L’imprevedibilità regolamentare alimenta il mercato nero, rendendo difficile per gli operatori legali pianificare investimenti e adattarsi, mentre le piattaforme non regolamentate prosperano sfruttando queste lacune. Regole chiare e proporzionate sono fondamentali per garantire trasparenza e conformità. I regolatori devono collaborare con l’industria per creare un quadro normativo che favorisca sia i giocatori che le aziende. Gli operatori del mercato nero sfruttano i clienti senza offrire protezioni, sottolineando la necessità per gli operatori legali di fornire alternative più sicure e attraenti. Tecnologie come l’intelligenza artificiale e il blocco degli indirizzi Ip rappresentano strumenti promettenti per contrastare il gioco illegale. Una collaborazione tra regolatori e industria è essenziale per sviluppare un ambiente che tuteli i giocatori, supporti gli operatori legali e riduca l’attrattiva delle piattaforme non regolamentate”, conclude.
Jason Frost
di Carlo Cammarella
Comunicazione
Cooperazione vincente
Quirino Mancini, presidente
dell’International masters of gaming law evidenzia l’importanza del dialogo tra gli operatori del settore e i regolatori, anche sul fronte del gioco responsabile
di Daniele Duso
IL2024 è stato un anno particolarmente denso di impegni per l’International masters of gaming law, il più grande e importante network mondiale di avvocati, regolatori, advisor e operatori dell’industria del gioco, sempre in prima linea per contribuire agli sviluppi di leggi e regolamentazioni del gioco d’azzardo in tutto il mondo. Con Quirino Mancini, attuale presidente di Imgl, abbiamo provato a fare un bilancio di questo anno che si sta chiudendo, partendo proprio da un sunto delle tante attività svolte dall’associazione.
“Oltre alle due tradizionali conferenze di primavera ed autunno”, spiega Mancini, “che la Imgl tiene rispettivamente in Nord America ed Europa, abbiamo ‘esportato’ verso altri importanti conferenze ed eventi fieristici internazionali il nostro Imgl Masterclass, un format assai richiesto ed auto-prodotto da noi con nostri contenuti e nostri speaker, che viene poi innestato ed armonizzato nel programma di altre conferenze e manifestazioni in giro per il mondo. Nel 2024, oltre ad avere con grande e reciproca soddisfazione avviato una collaborazione con GiocoNews in occasione dell’Italian Gaming svoltasi a Roma nel maggio scorso, abbiamo portato il nostro Imgl Masterclass a Malta, Tallin, Praga, Londra, Lisbona, Sofia, New York City, Miami e Rio de Janeiro, a dimostrazione di un oggettivo ed enorme successo dei temi da noi
Quirino Mancini è uno dei principali specialisti italiani di diritto dello sport, dei media e del gioco d’azzardo. Assiste molte società online e terrestri operanti in Italia e all’estero, fornendo consulenza in materia legale, licenze, conformità normativa e altre questioni operative, fornendo anche servizi di matchmaking e strategia aziendale. Fornisce regolarmente consulenza ad analisti, investitori finanziari e società di venture capital direttamente sugli sviluppi normativi e sulle tendenze del settore. È relatore regolare in tutte le principali conferenze internazionali di gioco e siede nei comitati consultivi di Sbc Media e dell’Eastern european gaming summit. Co-fondatore ed editore di Gaminglaw.eu, portale paneuropeo su questioni legali e normative sul gioco, membro dell’International association of gaming advisors è presidente e membro di lunga data del Leadership committee dell’Imgl.
L’International masters of gaming law è il più grande e importante network mondiale di avvocati, regolatori, advisors ed operatori dell’industria del gioco. La sua missione principale è l’istruzione, ogni anno ospita due importanti conferenze internazionali considerate tra le migliori opportunità di apprendimento e networking nel settore. I membri partecipano regolarmente alle masterclass Imgl tenute in collaborazione con i principali eventi dell’industria del gioco negli Stati Uniti, in Europa, in Asia e non solo, coinvolti anche in regolari sessioni di sviluppo professionale per le autorità di regolamentazione.
trattati e della qualità assoluta dei nostri speaker, tutti ovviamente membri della Imgl.”
Il presidente si sofferma anche sui principali traguardi raggiunti, in particolare nell’ambito del gioco responsabile: “La Imgl dedica regolarmente più sessioni delle proprie conferenze al gioco responsabile in quanto noi riteniamo che un’organizzazione come la nostra, che si prefigge l’ambizioso scopo di essere un riferimento, e magari anche un faro, per l’industria globale in termini di princìpi, regole e best practices a cui essa deve ispirarsi per garantire a propri clienti un’offerta di gioco sana, equilibrata e ben regolata, debba svolgere un ruolo attivo e propositivo su un tema delicato e importante come il gioco responsabile”.
Mancini è prossimo a lasciare la guida di Imgl e coglie l’occasione anche per tracciare un bilancio 2024 dell’organizzazione: “Come presidente uscente di questa prestigiosa organizzazione che ho contribuito a fondare oltre venti anni fa, ritengo di poter tracciare un bilancio estremamente positivo di questo 2024 che è anche coinciso con l’avvio di un rapporto speciale e di una collaborazione continuativa con la International association of gaming regulators (Iagr) con cui infatti abbiamo organizzato la conferenza congiunta di Roma dello scorso ottobre che ha visto un numero record di delegati (oltre 470)”.
E guardando al futuro, si concentra sugli sviluppi positivi insiti nel dialogo tra chi investe nel settore e chi si trova a normarlo.
“A mio sommesso avviso questo modello di cooperazione tra l’industria ed i regolatori va assolutamente coltivato e moltiplicato in termini di eventi congiunti, come infatti faremo anche nel 2025, principalmente al fine di creare una piattaforma interattiva e permanente di incontro, dibattito e confronto tra i vari stakeholder, ma anche per abbattere quella assurda e controproducente barriera di diffidenza e difficile comunicazione che storicamente esiste da sempre tra operatori e regolatori.”
Cosa è Imgl
Quirino
Mancini
SUn passo avanti per la industry del gioco in concessione
Agic - Associazione gioco e intrattenimento in concessione plaude alle misure introdotte dalla legge delega, rivendicando la necessità di una pianificazione degli investimenti e di nuovi progetti nel lungo periodo
otto quali aspetti per il comparto del gioco pubblico il 2024 è stato un anno da ricordare? A rispondere per il nostro speciale è anche l’Agic - Associazione gioco e intrattenimento in concessione, che riunisce i quattro principali concessionari del gioco lecito (Igt, Lottomatica, Sisal Italia e Snaitech) e rappresenta una quota di quasi il 70 percento del gioco legale, una rete di 60mila punti vendita sul territorio nazionale e 6mila occupati.
“Sicuramente l’approvazione del decreto legislativo 41/2024 relativo al riordino del settore dei giochi online è stata accolta molto favorevolmente da Agic. Il comparto dei giochi da troppi anni chiedeva un riordino sotto tanti punti di vista. I temi che la nuova normativa affronta sono tutti di particolare importanza perché interessano decine di migliaia di utenti, lavoratori e imprese.
Sono stati accolti con particolare interesse i punti contenuti nell’articolo 15, che introducono misure specifiche per prevenire comportamenti di gioco problematici. Infatti, ogni azienda di Agic è impegnata in un percorso di gioco responsabile concependolo come un impegno volto a migliorare gli standard di protezione dei consumatori, a prevenire il gioco problematico e a tutelare i minori. Fino all’approvazione del decreto legislativo, le aziende Agic sono andate oltre il perimetro normativo vigente mettendo in campo sforzi economici e di impegno aziendale per avviare programmi di prevenzione del gioco problematico, ritenendo che questo approccio fosse quello più efficace per rendere la nostra industry realmente sostenibile. Giudichiamo positiva la possibilità che ogni concessionario avrà di investire ogni anno lo 0,2 percento dei suoi ricavi netti, per massimo 1 milione di euro, in campagne informative e di comunicazione responsabile, dando l’opportunità di effettuare campagne di promozione, anche utilizzando il proprio logo con l’esigenza di promuovere la prevenzione e il contrasto al gioco patologico.”
Chiediamo quindi ai vertici di Agic quali sono gli aspetti negativi, e a quali sarebbe bene porre rimedio, se possibile. “Per il 2025 auspichiamo che anche il settore del gioco fisico compia lo stesso passo in avanti fatto da quello online in termini normativi e
di regolamentazione. Siamo convinti che sia necessaria una riforma complessiva del settore; in particolare riteniamo necessario il superamento del regime delle proroghe, con l’introduzione di un innovativo sistema concessorio che consideri il mutato contesto di mercato e che sia realmente efficace e sostenibile nel lungo periodo.
Nel contempo riteniamo che sia arrivato il momento di garantire alla industry la possibilità di una pianificazione industriale di lungo periodo, che permetta di continuare ad investire in innovazione, formazione e sicurezza, e che consenta anche di implementare la funzione di presidio a sostegno della legalità nei confronti dei consumatori e degli esercenti.
Agic conferma la disponibilità al dialogo con le istituzioni, Governo e regolatori. Auspichiamo quindi un riordino del settore fisico che ponga fine alla lunga stagione di incertezza e di instabilità, consentendo la celebrazione delle nuove gare delle concessioni del gioco pubblico.”
Restando in in ottica di riordino del settore, Agic quindi mette in evidenza di aver fondato la propria proposta di riordino del settore fisico sulla certificazione dei punti vendita: “Lo riteniamo uno strumento estremamente più efficace in ottica di sicurezza, responsabilità e prevenzione delle forme di gioco minorile e problematico. La certificazione dei punti gioco è inoltre in grado di superare misure di controllo e contrasto al gioco patologico che si sono rivelate inefficaci, come ad esempio il distanziometro, uno strumento che ha contribuito all’espansione del perimetro del gioco illegale, a discapito dei presidi di legalità rappresentati dai punti vendita di gioco autorizzato dallo Stato”.
Al contempo, “conveniamo sulla razionalizzazione della rete nei limiti necessari per garantire la continuità del gettito erariale, convinti che assicurando qualità, certezza delle regole, innovazione e sicurezza saremo in grado di offrire al consumatore la migliore e più responsabile proposta di intrattenimento possibile”. (Fm)
Un riordino a metà
Geronimo Cardia, presidente di Acadi - Associazione concessionari di giochi pubblici, mette in evidenza il perdurare della mancata attuazione complessiva della riforma del settore e offre alcuni spunti di riflessione sulle iniziative da attuare per un vero contrasto alla ludopatia
“IL
2024 doveva essere l’anno dell’attuazione della Delega fiscale del 2023. Ma è stato l’anno del solo Decreto online, non anche quello del riordino del comparto del fisico e dell’armonizzazione dei profili fiscali dei sottocomparti.
Nel Decreto online ci sono senza dubbio aspetti di rilevanza trasversale quali la previsione della Consulta permanente dei giochi a cui potranno prendere parte anche gli operatori. Ma il perdurare della mancata attuazione complessiva della riforma rappresenta certamente la notizia più importante”.
Inizia così il “bilancio di fine anno” tracciato da Geronimo Cardia, presidente di Acadi - Associazione concessionari di giochi pubblici, nei giorni in cui si susseguono le proposte e le controproposte dei rappresentanti degli enti territoriali e dei vertici del ministero dell’Economia e delle finanze sul riordino del settore terrestre. Cercando di individuare “un punto di incontro tra quelle che vengono definite le esigenze rappresentate da Regioni e Comuni di contrastare il disturbo da gioco d’azzardo e quelle rappresentate dal Mef di assecondare le esigenze di gettito. In realtà la questione sembra mal posta.
Distanziometri espulsivi e limitazioni di orari asfissianti applicati sostanzialmente solo agli apparecchi distribuiti dal comparto del fisico non rappresentano misure idonee a contrastare il Disturbo da gioco d’azzardo. Piuttosto essi sono in grado di spostarlo a destra o a sinistra ma non certo a combatterlo.
A dirlo non sono le associazioni di categoria ma ancor prima gli esperti in materia sanitaria ed ora anche gli stessi dati della spesa degli utenti che per gli apparecchi dal 2018 sono in calo di 2 miliardi, per gli altri giochi non colpiti dalle misure sono in aumento, con un saldo complessivo per tutti i giochi in aumento di più due miliardi.
La realtà è che per il contrasto al Dga serve una politica attiva sui territori di prevenzione e cura che metta a sistema operatori sanitari e del terzo settore come del
comparto, da monitorare annualmente rispetto agli obiettivi di contenimento posti con osservatori permanenti cui possano partecipare anche gli operatori. Un po’ come fatto nel modello Campania. Servono una sana qualificazione della domanda, a cui spiegare che il prodotto è una forma di intrattenimento e non altro, ed una sana qualificazione dell’offerta, ricorrendo alla formazione. Il tutto finanziando le attività degli enti locali con la destinazione di una parte del gettito riveniente da tutti i giochi e senza aumenti di tassazione”, puntualizza Cardia.
“La politica che si ostina a battersi per negoziare pochi metri o ore di divieto peraltro per solo un tipo di gioco in realtà non tutela gli utenti”, prosegue il presidente di Acadi. “Ed in più non fa altro che favorire la ghettizzazione dell’offerta di Stato, incentivando la compulsività di chi cerca di nascondere la propria dipendenza, creando disvalore sociale nelle periferie, privando i territori di quel presidio di legalità invece invocato dalle forze investigative del Paese nei primi anni 2000 e che ha portato alla creazione del comparto, distruggendo gettito erariale che è un gettito da emersione e con ciò vanificando una delle poche lotte all’evasione invece perfettamente riuscite.
Si tratta della stessa politica che però è consapevole che, per colpa della natura espulsiva delle misure stesse che neanche contrastano il Dga, lo Stato non possa fare le gare e sia obbligato ad imporre agli operatori le proroghe delle concessioni scadute ormai da anni.
E in proposito come non ricordare l’altro paradosso per cui sembrerebbe che l’onerosità delle proroghe imposte sia maggiorata rispetto ai canoni base per una pressione inflattiva che però non è scaricabile sui prezzi di vendita dei prodotti perché regolati dallo Stato, e sia parametrata anche ad apparecchi che non sono in funzionamento proprio perché la maggior parte di essi non trova spazio nei territori per colpa delle stesse misure regionali causative delle proroghe. Qui il corto circuito da solo costa diverse decine di milioni di euro agli operatori degli apparecchi dei territori, già in difficoltà per il calo dei margini, dovuti ai continui aumenti di tassazione che ormai non riescono neanche più a compensare la continua diminuzione della spesa, così determinando tra l’altro cali di gettito ovviamente non sostituibili con quelli di altri giochi per le diverse modalità di tassazione, ad oggi non armonizzate. L’obiettivo è giungere alla completa attuazione della Delega, senza ipocrisie”. (Fm)
Geronimo
Cardia
Il gioco pubblico tra controllo e libertà
Si chiude un anno caratterizzato da grande cambiamento per l’industria italiana del gaming, ma senza che sia stato ancora compiuto il passo più importante, cioè quello di una riforma organica, vera e complessiva
a cura di Matteo Marini
settore del gioco pubblico in Italia rappresenta da sempre un argomento “caldo”, al centro di dibattiti accesi e spesso controversi. Si tratta, del resto, di un settore complesso, in cui convivono molteplici interessi: sicurezza del consumatore, entrate fiscali, tutela della salute pubblica, occupazione e libertà di impresa. La politica, tuttavia, sembra non aver ancora sviluppato una visione organica e strutturata per affrontare le sfide di questo comparto, lasciando spazio a interventi frammentari, spesso dettati dall’urgenza del momento. Ma è giunto il tempo di cambiare rotta, una volta per tutte. Il gioco pubblico rappresenta in effetti un’industria regolamentata che genera miliardi di euro ogni anno. Questo sistema - in totale contrapposizione a quello del gioco illegale, che ne è l’alternativa - consente allo Stato di esercitare un controllo sul mercato e sulla filiera, tutelando i consumatori e garantendo che una parte significativa delle entrate venga destinata all’Erario. Tuttavia, il settore è anche un terreno fertile per le criticità sociali, come il rischio di dipendenza patologica (o Dga, disturbo da gioco d’azzardo), e le infiltrazioni criminali che si manifestano laddove il controllo è debole. Per tali ragioni, per affrontare il tema del gioco pubblico in
maniera efficace, è necessario un approccio bilanciato che contemperi i molteplici fattori in gioco: Sicurezza del consumatore: la tutela del giocatore deve essere prioritaria. Questo include non solo strumenti di autoesclusione e limiti di spesa, ma anche campagne di sensibilizzazione sui rischi del gioco e una regolamentazione chiara della pubblicità. Inoltre, bisogna contrastare l’attrattività delle piattaforme illegali, che spesso operano senza regole, attirando i consumatori con offerte vantaggiose e mettendoli a rischio di frodi.
Entrate erariali: il settore del gioco rappresenta una risorsa importante per le finanze pubbliche. Tuttavia, una regolamentazione eccessivamente restrittiva o mal calibrata rischia di ridurre le entrate fiscali, spingendo i giocatori verso il mercato nero. È fondamentale trovare un punto di equilibrio che consenta di mantenere stabile il gettito senza incentivare l’illegalità.
Tutela della salute pubblica: il gioco può diventare una dipendenza, con gravi ripercussioni personali e sociali. La politica deve intervenire con un sistema di prevenzione e cura adeguato, aumentando i fondi destinati alla ricerca e al supporto dei giocatori patologici. Allo stesso tempo, il contrasto alla ludopatia non deve trasformarsi in un divieto
Matteo Marini si è occupato del settore del gioco legale negli ultimi 20 anni. Tra i fondatori del concessionario G.Matica – oggi Admiral Gaming Network - nel 2003, ne è stato presidente dal 2010 al 2013. Dal 2013 fino a dicembre 2022 ne è stato amministratore delegato. Nel periodo 2015-2016 ha ricoperto il ruolo di presidente dell’associazione dei concessionari Acadi, aderente a Confindustria SIT.
generalizzato che penalizza i giocatori responsabili.
Occupazione: il comparto occupa decine di migliaia di lavoratori in diversi ruoli, dagli operatori delle sale gioco agli addetti alle piattaforme online. Una regolamentazione mal concepita potrebbe mettere a rischio migliaia di posti di lavoro, con un impatto sociale significativo. È necessario un dialogo costante con le associazioni di categoria per salvaguardare questo aspetto. Libertà di impresa: le aziende che operano nel settore devono poter contare su regole certe e stabili, che favoriscano investimenti e innovazione. Cambiamenti normativi repentini e incoerenti rischiano di danneggiare il tessuto economico, alimentando incertezze e incentivando il trasferimento delle attività all’estero.
Per gestire il gioco pubblico in maniera sostenibile, è essenziale un dialogo aperto tra tutti gli attori coinvolti: istituzioni, aziende, esperti di salute pubblica e associazioni di consumatori. L’obiettivo deve essere la costruzione di un sistema regolatorio che garantisca trasparenza, sicurezza e sostenibilità economica. La politica ha dunque il compito di creare un quadro normativo chiaro, che metta al centro il cittadino e contemperi i diversi interessi in gioco. Il tempo degli interventi improvvisati deve lasciare il posto a un approccio strutturato, che riconosca al gioco pubblico il suo ruolo, ma ne mitighi gli effetti negativi. Solo così si potrà trasformare un settore spesso visto con sospetto in una risorsa per l’intera comunità.
Un tripudio di gusto
Codere racconta come a Natale il bingo aumenti la qualità di tutti i servizi, a partire da menù speciali, anche per i palati raffinati
oggi le sale bingo gestite da Operbingo, società interamente partecipata da Codere Italia, sono dieci, distribuite sull’intero territorio nazionale.
Danno lavoro stabilmente a circa 600 persone, ma nei periodi di maggiore affluenza, come le festività natalizie, i numeri dell’occupazione aumentano in modo da garantire sempre il migliore servizio ai nostri clienti. “Con più di 5.000 postazioni bingo”, spiegano da Codere, “siamo abituati a gestire grandi numeri e cerchiamo di farlo sempre con la consueta professionalità e con la massima attenzione al cliente.”
Nel periodo natalizio, aggiungono ancora dall’azienda, “aumentiamo la qualità di tutti i servizi offerti, sia in relazione alla ristorazione che al gioco. Mettiamo tutto il nostro impegno per rendere gli ambienti ancora più accoglienti e per sorprendere i nostri clienti con addobbi particolarmente curati e con offerte gastronomiche gustose e sempre diverse.
Abbiamo un ricco calendario di eventi durante il mese di dicembre. Grande protagonista sarà il Calendario dell’Avvento: dal 1° al 24 dicembre grandi sorprese sulla ristorazione! Ogni sala avrà la sua festa di Natale con un menù speciale, curato nei dettagli dai nostri responsabili F&B, per accontentare anche i palati più raffinati”.
Guardando alle attività specifiche di alcune zone d’Italia e di alcune sale in particolare, da Codere spiegano che “sempre a dicembre tre delle nostre saleVittoria a Parma, Royal a Caserta e Cola a Roma - festeggeranno gli anniversari dalla loro apertura. Quello del “compleanno” della sala è sempre un momento molto importante per noi dipendenti ed anche per i nostri clienti. Quel giorno nelle sale si vive un’esperienza ancor più immersiva e coinvolgente”.
Ma le festività non si fermano a Natale e Santo Stefano. Ci sarà anche il saluto al 2024 e il battesimo del 2025, e nelle sale bingo quella di Capodanno è una serata in cui vengono organizzati sempre
eventi speciali. Si tratta di “eventi che riescono ad entusiasmare i clienti: tanti sono quelli che da anni ci scelgono per salutare il nuovo anno. Le proposte gastronomiche sono tutte all’insegna della ‘cucina gourmet’, in grado di stupire e soddisfare le aspettative anche dei più esigenti”.
Se il gusto è tra i principali protagonisti la regina è la socialità, soprattutto in un gioco come quello del bingo, con la sala che è un microcosmo dove si incontrano tante storie. “Abbiamo provato a raccontarlo nel libro pubblicato lo scorso anno dal titolo ‘Bingo, amore e fantasia’”, spiegano da Codere, “nato proprio dall’osservazione delle situazioni che si creano nelle sale con l’obiettivo di diffondere le relazioni e le emozioni che nascono all’interno delle sale.”
Tra i temi importante spicca quello della comunicazione, “un tema delicato che stiamo cercando di presidiare attraverso una diffusione di informazioni ‘corrette’. La percezione che l’uomo della strada ha del settore è stata condizionata da una campagna denigratoria fondata su luoghi comuni negativi ed informazioni troppo spesso ‘non corrette’. Dobbiamo fare tutti uno sforzo nella direzione della chiarezza, per restituire dignità al nostro lavoro rimanendo coerenti con i temi della legalità e dello sviluppo tecnologico che sarà sempre più garanzia di sicurezza”.
Dando un rapido sguardo ai mesi appena trascorsi ci si lascia alle spalle un 2024 “passato senza la tanto attesa riforma del gioco ‘fisico’, commentano ancora da Codere. “L’online ha trovato le sue regole e continua nel suo percorso di crescita, che lo porta a cannibalizzare il gioco terrestre e con esso tutte le relazioni che si instaurano all’interno delle sale tra clienti e dipendenti. Noi operatori facciamo quello che possiamo per mantenere alta la qualità dell’offerta anche se, specie rispetto al gioco del bingo, una nuova regolamentazione più flessibile aiuterebbe. L’Agenzia delle dogane e dei monopoli conosce molto bene le problematiche. Siamo fiduciosi che prenderà in considerazione le proposte delle associazioni di categoria funzionali a migliorare l’esperienza di gioco, la sicurezza e la qualità dell’offerta.” (Dd)
Un futuro trasversale
Fabrizio Frenna, Coo di Diecimilauno Spa, spiega le ultime tendenze riscontrate nelle sale dal vivo, nel bingo live e in quello online
UN
anno sta per terminare ed è tempo di bilanci anche per un settore variegato come quello del bingo. Il 2024 è stato senza dubbio un momento di passaggio, di ritorno alla normalità, dove diversi settori, tra cui quello del gioco pubblico, hanno ripreso a camminare. Tra le aziende che nel corso di questa annata si sono distinte, per dinamismo, intraprendenza e capacità di adattamento c’è Diecimilauno Spa che ha portato avanti diverse iniziative ad ampio respiro. Tra queste c’è senza dubbio il Bingo live che in quest’anno ha rafforzato il suo network anche con l’ingresso di Snai nel mercato Italiano. Per dirla in breve, il Bingo live consente ai player di tutto il mondo di rivivere le stesse emozioni del bingo in sala comodamente da casa. La domanda adesso è una: chi vincerà la partita tra il bingo dal vivo, quello Live e il classico Rng? Oppure parliamo di tre lati dello stesso triangolo che possono coesistere? Lo chiediamo al Coo di Diecimilauno Spa, Fabrizio Frenna, partendo da un’analisi delle sale che prende in considerazione anche quanto il network del Bingo live si sia allargato nell’ultimo periodo: “Come Milleuno Group abbiamo 32 sale bingo e possiamo affermare di essere l’operatore di riferimento del mercato del bingo landbase, vista anche l’esperienza di oltre venti anni nel settore. Il 2024 è stato un anno in crescita per il gruppo e soprattutto con l’aiuto dell’online siamo riusciti ad avvicinare al terrestre un pubblico sempre più giovane registrando così oltre un milione di presenze nelle nostre sale”. Come dicevamo però la partita in questo periodo non si gioca soltanto nelle sale dal vivo e per avere un quadro generale è necessario dare uno sguardo anche al Bingo live e al classico Rng. Come sono andati, dunque, questi due segmenti nel 2024? Possiamo dire che il Bingo live è una delle ultime frontiere? A questo proposito Frenna aggiunge: “Il Bingo live è una delle vere innovazioni approdate nel settore negli ultimi anni. Non c’è nessuna partita, entrambi
i prodotti sono in crescita e ogni giorno mediamente vengono vendute oltre 25mila cartelle, numeri in crescita giorno su giorno anche grazie all’entrata in network di grossi operatori”.
Un’innovazione senza precedenti, dunque, che sta cambiando il volto del mercato. Ma quali sono le tendenze che si stanno riscontrando nel Bingo live? E soprattutto che tipo di giocatori si approcciano a questa nuova offerta? La domanda che ci poniamo infatti è se con l’introduzione del Bingo live c’è stato uno spostamento di giocatori. Il Coo chiarisce: “Le tendenze riscontrate sono molto positive e non c’è spostamento di giocatori, quelli del classico bingo Rng restano affezionati al prodotto e non disdegnano qualche partita al Bingo live mentre per quanto riguarda quest’ultimo, l’ampliarsi del network fa sì che il player sia sempre più presente all’interno del gioco, oltre al fatto che qualche giocatore occasionale, più attratto dai montepremi che dal gioco stesso, si avvicina al gioco e si innesca così un meccanismo di affezione”.
Una volta ragionato sulle prospettive del mercato e sui cambiamenti che hanno interessato soprattutto il 2024 è fondamentale chiedersi quali saranno le prossime strategie. Anche per il bingo è lecito chiedersi se si punterà tutto sul Bingo live o se le sale dal vivo continueranno ad avere un ruolo importante. Per quanto riguarda l’esperienza di Milleuno Group, Frenna sottolinea: “Il nostro è un gruppo importante e non viene mai lasciato nulla al caso. Se parliamo di intrattenimento puntiamo ad essere un’eccellenza nel mercato. La strategia è quella di offrire alla nostra clientela un’offerta a 360 gradi in un’ottica sempre più vicina a quella dell’omnichannel”. (Cc)
S Adesso è Natale
oltanto un mese parlavamo di back to school e adesso già cominciano a vedersi per strada le renne con le lucine. Eh no signori miei, non era un mese fa: c’è stato un intero autunno in mezzo, e in men che non si dica ci troviamo di nuovo in trincea per affrontare il mese dell’anno più importante per volumi e soprattutto aspettative. Del resto, si sa che non ci sono più le mezze stagioni, e così passiamo da palme e windsurf ad abeti innevati e piccoli aiutanti di Babbo Natale. È passato un altro anno, la maggior parte di noi ha già allestito Fec, sale dedicate, gaming hall, impegnandosi a variare le composizioni, per proporre ai propri clienti scenografie innovative basate sull’utilizzo delle solite, anziane decorazioni ma posizionate in modo originale e talvolta spregiudicato, rianimate in parte dell’inserimento di qualche cascata milleluci. Del resto, parliamo tanto di sostenibilità, non dimentichiamoci che il primo passo è il riciclo! Venendo a noi, eviterei bilanci di fine anno, anche perché, per chi fa il nostro mestiere, la fine dell’anno è il 31 gennaio, cioè la fine effettiva del periodo delle festività, comprese befane varie. Invece, per la nostra chiacchierata di fine anno, prendo spunto da una discussione/ confronto che abbiamo avuto qualche sera fa a cena con alcuni amici, impegnati a livello manageriale in attività legate al gambling, all’amusement e all’intrattenimento più in generale. Per tutti, ovviamente il mese di dicembre rappresenta il momento importante in termini di ricavi, di maggior lavoro, di maggior stress delle strutture. Diciamo un mese speciale in cui raccogliere le maggiori soddisfazioni di mercato ed economiche, ma anche, udite udite, un periodo in cui gli investimenti di marketing e promozionali,
IL NATALE QUANDO ARRIVA, ARRIVA:
COSÌ RECITAVA UN CELEBRE
SPOT TELEVISIVO, PROPONENDO
UN CLAIM CHE VALE ANCHE (E SOPRATTUTTO) PER GLI OPERATORI
DEL GAMING RETAIL. ECCO ALCUNI
CONSIGLI PER SFRUTTARE AL MEGLIO IL PERIODO.
a cura di Michele Bragantini
vanno valutati e proporzionati non solo sul contigente momento magico, ma anche, o meglio soprattutto, con una visione proiettata alla successiva stagione. E qui qualcuno ha tirato fuori la bilancia. In sostanza, il concetto è che al pubblico che frequenta le nostre sale, dobbiamo ricordare che la nostra attività non si esaurisce con il Natale ed offrire stimoli verso le stagioni a seguire. Vi riassumo per punti, come mia abitudine, quello che ne è venuto fuori. Per prima cosa ci siamo trovati tutti d’accordo sul fatto che valga la pena
Michele Bragantini si forma in marketing e business administration. Già Ad di un concessionario per la parte retail (bingo) e presidente di Optima Gaming Service, attualmente è uno degli amministratori di TSJ Holding . È inoltre attivamente coinvolto nell’industria dei centri commerciali in qualità di vicepresidente di due consorzi. Svolge attività di advisor sia per il gambling che per l’amusement, oltre che per brand del retail in generale.
investire in promozioni ed attività di marketing proprio nei giorni di maggior afflusso e di maggior presenza della clientela. La teoria secondo la quale si investe molto per portare i clienti nei giorni/periodi morti, non ha trovato seguaci, in ragione del fatto che spesso la spesa non vale l’impresa. Come secondo punto, che vale per tutti, il mese di dicembre, in ragione dei flussi, è sicuramente l’occasione migliore, come detto prima, per informare i clienti di quello che succederà l’anno prossimo, annunciare l’arrivo di nuovi prodotti e/o di nuove promozioni. Ricordate: comunicazioni semplice, dirette e moderate. Il troppo storpia. Un terzo punto importante è che animazione ed eventi, che prevedano anche vincite di gadget o di premi, sono tra le attività più apprezzate dai clienti. Il premio, soprattutto se di carattere alimentare, oltre ad essere percepito con un valore superiore a quello effettivo, lascia un ricordo molto positivo nel cliente vincitore e spesso diventa argomento di racconto a casa, con benefico effetto “cassa di risonanza”. Qui faccio un piccolo inciso anche sull’importanza di un omaggio di analogo tipo riservato ai clienti più significativi.
In buona sostanza, in questo periodo è importante avere la sensibilità di capitalizzare la naturale predisposizione dei nostri clienti nei confronti dei consumi e soprattutto dei consumi orientati al tempo libero ed al divertimento, studiando promozioni che oltre a gratificare il nostro pubblico, abbiano un occhio alla formula magica del retail: frequenza e permanenza. Un alert per chi lavora nell’amusement: dedichiamo maggiore attenzione ai premi delle macchine a vincita immediata, le gru per capirci, oltre che ai premi abbinati alla raccolta dei ticket. Alziamo il livello delle proposte, è un sistema per aumentare la fidelizzazione e incentivare il gioco con queste macchine. A proposito: Buon Natale a tutti, ci vediamo l’anno prossimo e grazie per il tempo che ci dedicate.
Gioco responsabile l’AI cambia il pattern
Europa e l’Italia impegnate per tutelare l’utente nel momento storico che vive la rivoluzione epocale dell’intelligenza artificiale, con risorse, tempo, ricerca per favorire il gioco responsabile. Sono i temi emersi nel webinar organizzato da Fondazione Fair (Fondazione per l’ascolto, l’innovazione e la ricerca sul gioco responsabile) dal titolo “AI Act e gioco responsabile: regolamentazione e innovazione per la tutela dei giocatori”, nell’ambito della European safer gambling week 2024. Il provvedimento della comunità europea è stato al centro del focus grazie alla conduzione di Daniele Chieffi, giornalista e docente, partner fondatore di Bi Wise, Ceo di The Magician, co-founder di Ailyn. Nella sua introduzione, Chieffi mette in luce il ruolo della Fondazione Fair, “l’unica in Italia che sceglie di promuovere una ricerca scientifica centrale nella strutturazione di un concetto di gioco responsabile”, mettendosi “dalla parte delle persone, degli utenti, per far sì che l’esperienza di gioco sia responsabile e giusta da tutti i punti di vista”. Chieffi inquadra subito l’intelligenza artificiale come “un’innovazione tecnologica che sta rivoluzionando gli aspetti comunicativi, i processi produttivi, con un impatto forte sui concetti cognitivi, sul nostro modo di conoscere, regolare e gestire la realtà. E che può avere un ruolo importante nel sistema del gioco responsabile.”
Importante, ad esempio, nell’analisi del comportamento dei giocatori, come spiega Emanuela Girardi, founder di Pop AI e chairman di Adra, AI, Data and robotics association. “l’AI Act”, ricorda, “che è stato proposto e pubblicato nell’aprile 2021 (approvato il 13 marzo 2024), è stato la prima regolamentazione al mondo sull’uso dei sistemi di intelligenza artificiale. In
Il decreto legislativo sul riordino dell’online parla anche di prevenzione dei rischi da gioco, di limiti, ma anche di nuove possibilità di comunicazione per gli operatori. In un webinar di Fondazione Fair l’approfondimento di tre esperte sul tema.
Europa siamo stati molto innovativi su questa materia molto complessa da regolamentare.” E sottolinea, per quanto riguarda le applicazioni dell’Ue AI Act al gioco responsabile: “I sistemi di intelligenza artificiale possono essere utilizzati per analizzare le abitudini di gioco dei giocatori, per identificare e prevenire in modo precoce delle possibili situazioni di gioco problematico ed intervenire in modo personalizzato per offrire delle soluzioni su misura, migliorando l’esperienza di gioco. Per questi sistemi sarà necessaria una valutazione di conformità e una valutazione d’impatto prima che vengano immessi sul mercato europeo, con le aziende sviluppatrici dei sistemi di intelligenza artificiale considerati ad alto rischio che dovranno seguire un insieme di regole e requisiti.”
“La Commissione europea”, spiega Girardi, “prima di approvare in forma definitiva l’AI Act, aveva mandato alle organizzazioni degli standard europei per definire questa valutazione di conformità, dei requisiti tra cui la trasparenza, l’accuratezza, la robustezza, il rispetto dell’autonomia dell’uomo. Questi standard, che sono in via di definizione e verranno approvati verso la fine del 2025, conferiranno agli operatori una sorta di presunzione di conformità agli obblighi previsti per questi sistemi. Si tratta di requisiti abbastanza stringenti e per questo si può affermare che l’AI Act potrà avere un impatto anche sullo sviluppo dell’innovazione.”
Un impatto che tuttavia va regolamentato, in primis indicando quando viene utilizzata una tecnologia come l’AI, capace di produrre contenuti sempre più simili a quelli che produrrebbe un essere umano, giusto per non creare confusione nell’utente. Come spiega Marina Lanfranconi, principal intellectual property e media law di Kpmg, “l’utente deve essere informato che immagini, contenuti, audio e video che assomigliano notevolmente alla realtà sono invece contenuti realizzati con l’ausilio di una intelligenza artificiale”. Lanfranconi porta uno sguardo prettamente legale alle norme che limitano, e indirizzano, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle comunicazioni del gioco responsabile. Spiega che tra i principi più importanti dell’AI Act, richiamati anche nel disegno di legge del governo italiano, vi è appunto la trasparenza, ossia l’obbligo di “rendere noto in modo chiaro e distinto che il contenuto è originato da una intelligenza artificiale, rendendo gli utenti consapevoli di interagire con un sistema di AI, mentre oggetti, luoghi, immagini potrebbero apparire autentici.”
Sempre in tema di pubblicità e comunicazione, Lanfranconi evidenzia che nel decreto di riordino “c’è un’apertura per i concessionari del gioco, ai quali è data l’opportunità di comunicazione purché siano messaggi che ricalcano i principi del gioco responsabile, indicati dall’articolo 15, punto 2, del decreto legislativo”. Ricorda che “l’Agcom ha emanato delle specifiche linee guida che consentono di fare una comunicazione informativa”, mentre con il decreto “si fa un passo avanti enorme: le aziende avranno la possibilità di raccontare e ridefinire quello che è lo storytelling in tema di gioco responsabile con auspicabili benefici per l’immagine del settore, anche con messaggi con logo o marchio
COSA È LA FONDAZIONE FAIR
La Fondazione Fair nasce per promuovere la cultura del gioco responsabile, in cui ogni giocatore si senta protetto, creando un mondo del gioco d’azzardo più consapevole. Fondazione Fair nasce dalla considerazione che il Paese esige una maggiore responsabilità da parte degli operatori e una maggiore trasparenza nel settore del gioco, così come la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e protezione, e offre un impegno tangibile per fornire una prospettiva innovativa al settore
del prodotto”, purché in messaggi che ricalchino i principi del gioco responsabile. Il decreto sul riordino “rende necessari gli investimenti in campagne informative sul gioco responsabile, e questa è una novità rivoluzionaria”, sottolinea Stefania Siani, Ceo and chief creative officer at Serviceplan Italy, membro del consiglio direttivo della Fondazione Fair. Concentrando l’attenzione sui giocatori, sugli utenti, sulle loro aspettative verso la comunicazione del gioco responsabile, Siani evidenzia il fatto che “con la Fondazione abbiamo promosso una ricerca specifica sul percepito del gioco responsabile che ci ha riportato dati molto interessanti: il primo è che un intervistato su due desidera ricevere più informazioni sul gioco responsabile, che ancora conosce poco. Il secondo è che il 51 percento del campione ritiene che le testimonianze di familiari e amici di chi ha vissuto situazioni di gioco problematico siano fondamentali perché spesso sono le persone vicine a riconoscere i segnali di allerta prima di chi gioca. Dare voce alle loro testimonianze, anche nella comunicazione, è per questo fondamentale. Il terzo punto è che le persone si aspettano che la comunicazione non sia giudicante, minacciosa, ma offra uno spazio in cui apprendere in maniera positiva cosa si può fare per cambiare in meglio.”
“Ci si aspetta un’azione di concerto, di sistema, in cui oltre al giocatore hanno un ruolo il concessionario, il legislatore, l’opinione pubblica. Le persone non chiedono operazioni di game washing, ma vogliono concretezza, chiedono di conoscere quali sono gli strumenti di protezione dei giocatori a loro disposizione.” (Dd)
e contribuire al suo miglioramento complessivo. L’ideazione e la creazione della fondazione sono il risultato di una visione condivisa da Sisal e da figure influenti del settore. Con il riconoscimento del proprio ruolo di leader, Sisal contribuisce ad affidare alla fondazione il compito di collaborare attivamente con tutte le parti interessate, organizzazioni e istituzioni, per sviluppare soluzioni concrete che promuovano trasparenza, sicurezza e tutela dei giocatori. Fair rappresenta un terreno di dialogo e confronto tra
diversi attori: l’industria del gioco, ricercatori, esperti ed istituzioni per creare un modello certificato e regole comuni per promuovere modelli di gioco sani e sostenibili nel lungo termine, e si pone come catalizzatore del cambiamento, ispirando iniziative che promuovano la trasparenza, la sicurezza e la tutela dei giocatori impegnandosi a creare un nuovo standard nel mondo del gioco con l’obiettivo di rendere l’ambiente di gioco più sano, sicuro e sostenibile per tutti gli appassionati di gioco d’azzardo.
Guarda il video integrale del webinar
Il saluto di Malta tra tecnologia e innovazione
XGENIA, APPROCCIO RIVOLUZIONARIO
ALLO SVILUPPO DI GIOCHI TRAMITE A I
Oltre a presentarsi al grande pubblico di Malta, la startup Xgenia ha avuto anche il suo momento di autentica gloria alla fiera Sigma Europe, aggiudicandosi il Pitch offerto dalla kermesse e rivolto alle imprese emergenti. Il premio è stato assegnato per l’uso innovativo dell’intelligenza artificiale per rivoluzionare lo sviluppo dei giochi di slot. La competizione Sigma Pitch offre ogni anno alle start up una piattaforma per presentare idee e soluzioni innovati-
BOOMERANG, A SIGMA EUROPE CON LE STELLE AMBROSINI E SERGINHO
Si è presentato in fiera nella sua nuova veste di Official regional betting partner in Europa per l’Ac Milan, arruolando due leggende del club come Massimo Ambrosini e Serginho, in occasione di Sigma Europe. Stiamo parlando di Boomerang Partners che ha attirato grande attenzione all’evento con le due ex glorie del
EGT DIGITAL PREMIATA PER L’IMPATTO NELLO SVILUPPO DEL GIOCO ONLINE
L’ULTIMA
EDIZIONE DELLA FIERA SIGMA EUROPE NELL’ISOLA DEL
MEDITERRANEO SI CHIUDE CON UNA GRANDE PARTECIPAZIONE E TANTE NOVITÀ
LA FOTOGALLERY
SIGMA EUROPE 2024
Grande soddisfazione, in casa Egt Digital, per aver conseguito il premio nella categoria Outstanding Contribution to Gaming 2024 in occasione dei Sigma Europe Awards. Venendo così riconosciuti per “il contributo di grande impatto
ve a una giuria di giudici leader del settore. Progettato per incoraggiare creatività e ingegno, l’evento è diventato un momento clou del summit, offrendo ai vincitori una visibilità senza pari e opportunità di networking nel settore del gaming. E Xgenia ha impressionato sia i giudici sia i partecipanti con la sua tecnologia di intelligenza artificiale all’avanguardia, che affronta le sfide critiche nello sviluppo dei giochi, come la velocità di immissione sul mercato, la scalabilità e l’aumento dei costi. A presentare il pitch è stato Keith Zammit, chief sales officer di Xgenia.
Mentre Mark Flores Martin, Ceo dell’azienda, ha espresso entusiasmo per lo slancio della sua startup e per il supporto del settore: “Vincere questo premio non è solo una convalida della nostra tecnologia, ma una pietra miliare significativa per noi mentre lavoriamo per stabilire un nuovo standard nello sviluppo di giochi. Xgenia si impegna a rimodellare l’esperienza di gioco con l’intelligenza artificiale, offrendo valore a sviluppatori, operatori e giocatori”.
calcio italiano che sono diventate protagoniste di una sessione di autografi e foto. I due ex calciatori hanno anche consegnato dei regali ai vincitori della lotteria Boomerang: palloni con i loro autografi e il premio principale: un viaggio per la partita casalinga dell’Ac Milan nella stagione 24/25. L’azienda ha coinvolto quasi 2.000 partecipanti con omaggi giornalieri per i tre giorni di evento. Nel 2024, il segmento scom-
allo sviluppo del settore iGaming”. Questo premio speciale riconosce le aziende con input e innovazioni eccezionali che hanno avuto un impatto positivo sull’industria del gioco d’azzardo.
Ma la società bulgara ha vinto anche il premio Best Performing Slot Game 2024 grazie al gioco di slot Shining Crown Bell Link, per il suo fascino, popolarità e prestazioni. Come titolo straordinario nella serie di jackpot Bell Link, Shining Crown ha affascinato i giocatori di tutti i mercati
messe di Boomerang è aumentato di cinque volte, grazie al successo delle partnership strategiche e dei prodotti dell’azienda. Ed è proprio il prodotto di punta di Boomerang Partners, Boomerang Bet, a diventare Official regional betting partner dell’Ac Milan in questa stazione. Non solo: il successo di Boomerang a Malta è stato ulteriormente riconosciuto con un premio nella categoria Best player engagement dei Sigma Awards.
globali con il suo gameplay avvincente e la tabella dei pagamenti dinamica. Questa emozionante svolta alla classica slot fruttata combina animazioni vibranti e un’esilarante struttura del jackpot a quattro livelli a cui i giocatori adorano tornare. La stessa serie di jackpot Bell Link è diventata uno dei prodotti di maggior successo di Egt Digital e “questo premio è un’altra prova di un lavoro ben fatto”, sottolinea il fornitore di casino games.
OCTAVIAN GAMING, UN’ESPANSIONE CONTINUA, IN ITALIA E NEL MONDO
Se l’Italia è ancora oggi il mercato di riferimento nel gaming soprattutto per gli operatori del nostro Paese, le insidie che lo caratterizzano e l’elevata competitività impongono di guardare oltre i confini. Come fa da tempo il gruppo Octavian Gaming, partecipando per la terza volta alla fiera Sigma Europe di Malta, da protagonista. Lo spiega il direttore sviluppo business della sezione Digital, Marco La Grutta: “Siamo qui di nuovo per presentare un po’ le novità in termini di giochi, di prodotti e di servizi. Abbiamo arricchito ulteriormente il catalogo e ora abbiamo due linee di sviluppo, una più legata alla base quindi un po’ più tradizionale, e una di-
IL GRUPPO TERRABUSI SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE CON MONGIBELLO TECH
Dopo il lancio del brand Ne Games dello scorso anno, il gruppo Terrabusi torna a Malta per la fiera Sigma Europe con un’altra novità. Si tratta stavolta di Mongibello Tech: la nuova piattaforma di gaming online svelata in anteprima in fiera con il suo nuovo marchio. Dopo aver dimostrato sicurezza e affidabilità sul mercato dell’Ecuador, dove opera da ormai tre anni, e in Guatemala, ora è
versa, più innovativa che si concentra soprattutto sulle features più apprezzate dai giocatori online. Questo perché un gruppo come il nostro, che è leader riconosciuto sul mercato landbased e che ben conosce le esigenze del giocatore terrestre, deve poi anche occuparsi e assecondare delle diverse esigenze dei giocatori nativi online, ora che siamo integrati su tantissimi operatori in Italia e stiamo cominciando a essere integrati anche su tanti operatori all’estero”. Anche per quanto riguarda l’aggregatore l’azienda sta crescendo: “Abbiamo superato i 75 provider disponibili e abbiamo il meglio del meglio sia a livello internazionale che italiano. In più oggi ci poniamo nel mercato come portatori di novità quindi andiamo a fare scouting dei provider più interessanti per poi portarli in Italia e presentarli
agli operatori. Così il nostro aggregatore sta crescendo e siamo diventati aggregatori di fiducia per brand di primo piano come Eurobet, Sisal, Snai, Betfair, e altri. Per la piattaforma contogioco ovviamente è qualcosa che dobbiamo sempre far evolvere e migliorare non solo dal punto di vista del prodotto, ma anche della communication, dei tool di marketing ma anche dal punto di vista normativo visto che comunque ci sarà un nuovo bando che, ahimè, ancora non è proprio tutto chiaro, ma di cui cominciamo a intravedere le caratteristiche tecniche. Stiamo dunque adeguando la piattaforma in modo che i nostri clienti siano pronti”, conclude.
pronta per essere utilizzata anche sugli altri mercati internazionali con il conseguimento della licenza Mga che arriverà entro la fine dell’anno. Come spiega Luca Terrabusi, responsabile digitale del gruppo: “Siamo orgogliosi del nostro prodotto piattaforma che consideriamo un vero gioiello pensato per soddisfare appieno le esigenze dei clienti: abbiamo creato una piattaforma flessibile e modulare che permette di adattarsi alle varie necessità invece di proporsi come un sistema monolitico. E ora vogliamo esportarla sui vari mercati internazionali oltre all’Ita-
lia, dove abbiamo anche qui avviato il processo di certificazione”. Chiara Terrabusi, amministratore del gruppo, aggiunge: “La nostra missione è sviluppare soluzioni avanzate, sfruttando la nostra profonda conoscenza del mercato e delle tecnologie emergenti. Da diversi anni abbiamo deciso di guardare ai mercati esteri con lo stesso approccio che ci contraddistingue in quello italiano. Con il lancio di Ne e Games oggi siamo in grado di intraprendere qualsiasi sfida. Sia come fornitori di giochi che di piattaforma”.
GAMZIX, IL POTERE DELLE MASCOTTE NEL MARKETING B2B
Gary the Goose, l’affascinante e bizzarra mascotte di Gamzix - un importante fornitore di slot a ciclo completo - si è trasformata da immagine a personaggio reale, debuttando a Sigma Europe a Malta. Gary ha catturato i cuori dei visitatori e ora le foto con lui sono ovunque sui social media. Nel competitivo mercato del gaming online è essenziale creare un’identità di marchio unica. Gamzix usa questa mascotte per incarnare cordialità, fascino e ac-
cessibilità. A differenza della tradizionale formalità nel B2B, Gary aggiunge calore ed è memorabile come personaggio come parte dell’identità di Gamzix. Progettato come un’oca giocosa che indossa occhiali da sole pixelati, Gary bilancia perfettamente fascino e sicurezza. Originariamente una mascotte virtuale amata sui social media, ha ispirato domande frequenti come “Dov’è Gary? Vogliamo incontrarlo!” Questo entusiasmo ha portato Gamzix a dargli vita a Sigma Europe. All’evento Gary ha affascinato i visitatori posando per le foto, distribuendo sneaker
Nike brandizzate ai vincitori e creando un vivace fermento attorno allo stand di Gamzix. La sua presenza ha attirato folle e aumentato il riconoscimento del marchio, dimostrando che le mascotte possono promuovere il farsi notare non solo nel marketing B2C, ma anche nel B2B. Gary the Goose dimostra che le mascotte sono più che semplice divertimento - sono potenti strumenti per creare fiducia, coinvolgimento e collaborazioni durature con i casinò.
Se gli ultimi sono anche i primi
Gli apparecchi da intrattenimento continuano a rappresentare la prima fonte di entrate per lo Stato ma nonostante questo rimangono in coda ai pensieri del legislatore. Ma ora il declino del settore impone delle scelte.
di Alessio Crisantemi
è chi parla di un preciso disegno politico e chi pensa più che altro a un eccesso di lassismo o di sciatteria del legislatore, al limite della malapolitica. Comunque la si voglia guardare, la situazione non cambia e il dato di fatto con cui l’industria del gioco pubblico deve fare oggi i conti (letteralmente) è che il settore degli apparecchi da intrattenimento sta subendo un inesorabile declino (e neanche troppo lento, come vediamo più avanti), mentre la politica non sembra intenzionata a prendere provvedimenti. Nonostante il segmento continui a rappresentare quello di maggiore rilevanza all’interno del paniere dei giochi pubblici, rivestendo il ruolo di primo contibuente per l’Erario. Abbandonando quindi ogni tipo di logica dietrologista - che anche nel caso in cui dovesse avere il minimo fondamento, non aiuterebbe in nessun modo ad affrontare la situazione - vale invece la pena fare qualche riflessione sullo stato di “salute” del mercato, approfittando del periodo per fare qualche conto più approfondito, tra i vari bilanci di fine anno. Come noto, il settore degli apparecchi è quello che ha risentito di più della crisi pandemica prima e del cambiamento generale dopo, registrando un crollo (addirittura) del 27 percento tra il 2019 e il 2023, come è stato dettagliatamente documentato dall’ultima indagine condotta dalla Cgia di Mestre. Emerge chiaramente nello studio, confrontando i dati del comparto Awp/Vlt con quelli cumulati di tutte le restanti tipologie di gioco, che nel 2023 – rispetto al 2019 – mentre la raccolta del segmento scendeva di oltre il 27 percento (-12,7 miliardi di euro), quella delle rimanenti categorie di giochi (dato cumulato) è cresciuta del 78 percento. Di conseguenza il “peso” delle Awp/Vlt sulla raccolta totale è sceso dal 42 percento del 2019 al 23 percento del 2023.
Ma venendo ai bilanci di fine anno: anche per il 2024, la situazione non ha invertito la rotta e, anzi, il segmento degli apparecchi continua il suo declino,
con la raccolta delle Awp che registra una riduzione del 6 percento, mentre le Vlt chiudono con un sostanziale pareggio rispetto all’anno precedente. Numeri che, inevitabilmente, si riflettono anche sulle entrate erariali, che diminuiscono così da 4,1 a 3,9 miliardi (come contributo ascrivibile ai soli apparecchi) mandando così circa 200 milioni di euro in fumo (oppure mandandoli, “in online”, come direbbero alcuni).
Ebbene, di fronte a questa situazione critica e pure piuttosto evidente, il legislatore continua a non occuparsi di questo settore, continuando a rimandare la soluzione di un annoso problema, come si evince dalla decisione di prorogare le attuali concessioni per la gestione delle reti di apparecchi per due anni. Decisione inevitabile, si dirà, tenendo conto della situazione di impasse, ma comunque frutto di una mancata soluzione mai cercata prima, in concreto.
La domanda che sorge quindi spontanea, guardando non tanto al futuro, ma più che altro al presente, è: cosa si potrebbe fare per sovvertire questa situazione e rimettere in sesto il comparto? Secondo Gennaro Parlati, presidente di Acmi, l’associazione nazionale che rappresenta i produttori di apprecchi da gioco in Confindustria, “il primo passo da compiere è quello del riordino complessivo del settore, intervenendo quindi sul gioco fisico e non più soltanto sull’online. Ma questo significa prima di tutto raggiungere l’intesa con le Regioni, senza la quale non si può andare avanti con nulla”, spiega (mentre questa rivista va in stampa, Governo ed enti locali non hanno ancora trovato un accordo, il quale potrebbe comunque arrivare a metà dicembre). “Oggi i produttori di giochi sono i soggetti che si trovano in maggiore difficoltà perchè per loro la crisi è iniziata molto prima degli altri, vivendo il mercato una fase di stagnazione ormai da anni, che oggi si è ulteriormente enfatizzata. Per questo urgono soluzioni. Ma se non si rivolve prima il problema del territorio, non si possono neanche proporre interventi o misure straordinarie, perchè non potrebbero essere
applicate”, aggiunge Parlati. Ma quali sarebbero gli interventi da fare, secondo il presidente Acmi, una volta raggiunta la quadra con le Regioni, e da inserire nel progetto di riordino? “L’aspetto più importante, per tutta la filiera, è quello di prevedere regole certe e omogenee per l’intero territorio nazionale, qualunque esse siano. Una volta stabilito questo, come dovrebbe fuoriuscire dall’accordo in Conferenza unificata, bisognerà iniziare a lavorare subito sulla progettazione della nuova tipologia di apparecchi che saranno oggetto delle future concessioni”, spiega
TUTTI I NUMERI DEL DECLINO
Il settore delle slot e Vlt è senza dubbio quello che ha sofferto di più nell’ultimo periodo e la flessione di questo comparto è quella che spiega maggiormente il calo dell’intero gioco fisico, visto che rappresentava, nel 2022, il 54 percento della raccolta complessiva. Nel 2023 la raccolta complessiva delle Awp/Vlt è stata pari a 33,7 miliardi di euro, registrando un altro ulteriore calo, sia pure limitato e pari a 8 milioni di euro. Ma tra i dati più significativi emersi dall’ultimo report di Cgia Mestre,
Cristaltec
ancora Parlati. “Nel frattempo però, il rischio concreto è che molte imprese non riusciranno neppure ad arrivare a quella data, visto che la gara ci sarà non prima di due anni: per questo occorrerà valutare misure straordinarie da applicare subito, per arginare il declino del settore, come potrebbe essere un intervento su Preu o payout, come accaduto in precedenza, per ridare ossigeno all’industria”, conclude. In effetti, i numeri parlano chiaro e il declino è talmente evidente che stavolta il legislatore non potrà far finta di non vedere.
appare più che rilevante (anche) il ridimensionamento della rete di vendita, in quanto dopo la pandemia si è verificata una diminuzione sia degli esercizi che degli apparecchi. Nel 2023, rispetto al 2019 vi sono 7.300 locali in meno che ospitano le Awp che a loro volta sono calate di oltre 13.500 unità. Diminuisce anche la rete delle Vlt con oltre 3.400 apparecchi in meno; sembra relativamente tenere il numero degli esercizi con Vlt, calati di 529 unità. Il leggero aumento del numero medio di Vlt per singolo eser-
cizio sembra indicare una tendenza all’aumento dimensionale. Questa situazione ha determinato anche un calo dei punti dove si può giocare: il distanziometro ha allontanato i giocatori dai punti vendita e in quattro anni abbiamo 8.000 punti in meno con 12mila apparecchi. Tutto questo ha riflessi sulla numerosità delle imprese e dal 2019 si riscontra una profonda riduzione delle imprese che passano da 60mila a 51mila unità, un calo in linea con quello che è il fatturato reale.
Quando il multigame fa rima con avventura
ristaltec – società specializzata nella progettazione e sviluppo di hardware e software destinati ad apparecchi e sistemi per il gioco lecito con vincita in denaro e non, in Italia e all’esterochiude un anno già ricco di successi e di nuove, appassionanti uscite con due multigame che stanno riscuotendo un grande successo sul mercato delle Awp: Tennessee e Sfinge.
Tennessee è il primo multigame con la caratteristica Win Connection®. Dei cinque giochi proposti, la Diamond Fruits è il titolo che contiene il Win Connection, che rappresenta una fase di bonus che si attiva quando appaiono sei simboli “Sfera WinConnection” e all’interno della quale si potranno vincere i premi Major, Minor e Mini. Gli altri titoli
presenti nel multigame sono Texa$ Oil, Tennessee, Vampire Night e Chicken Factory.
Sfinge presenta invece una nuovissima meccanica di pagamento (matematica) associata ad un flusso di gioco molto coinvolgente. Oltre al titolo che dà il nome al multigame, troviamo i giochi Pirate’s Bomb, Ghost Castle, Gallina in Transilvania e Blue Diamond.
Le grafiche e i suoni curati e spe -
cifici per ogni gioco catturano il giocatore, trasportandolo nell’antico Egitto con Sfinge, nel castello infestato dai fantasmi di Ghost Castle, tra i bucanieri di Pirate’s Bomb e nei fumetti della Gallina in Transilvania, ed alla ricerca dei preziosi gioielli della Blue Diamond. Mescolando intrattenimento e gusto per l’avventura, viaggi in mondi lontani nel tempo e nello spazio e in altre dimensioni. (Fm)
Online L’esenzione corre sul filo
In vista dei nuovi bandi online, attesi a breve, i concessionari italiani si stanno organizzando per non disperdere il valore delle proprie imprese, con la necessità di unire le forze alla luce dei costi spropositati previsti dal Decreto. Ma ancora troppe incertezze permangono sul diritto all’esenzione da Iva dei proventi percepiti dai numerosi collaboratori che compongono la filiera della raccolta di gioco telematico.
Torniamo su un tema molto delicato già più volte affrontato in questa rubrica, che riguarda l’inquadramento fiscale delle numerose imprese che collaborano con i concessionari di raccolta di gioco online, rifacendosi alla norma principale (ovvero, il Dpr 633/72 e s.m.i.), alle circolari e ai chiarimenti forniti fino ad oggi dall’Amministrazione specie con riferimento alla raccolta di gioco fisico.
Il contesto normativo
L’articolo 10 della Legge Iva comprende al comma 1 le attività di gioco e in particolare:
• al punto n. 6 le “operazioni relative all’esercizio del lotto, delle lotterie nazionali, dei giochi di abilità e dei concorsi pronostici riservati allo Stato e agli enti indicati nel decreto legislativo 14 aprile 1948, n. 496, (...) nonché quelle relative all’esercizio dei totalizzatori e delle scommesse di cui al regolamento approvato con decreto del Ministro per l’agricoltura e per le foreste 16 novembre 1955, (…) e alla legge 24 marzo 1942, n.315, e successive modificazioni, ivi comprese le operazioni relative alla raccolta delle giocate”;
• al punto n. 7 le “operazioni relative all’esercizio delle scommesse in occasione di gare, corse, giuochi, concorsi e competizioni di ogni genere, diverse da quelle indicate al numero precedente, nonché quelle relative all’esercizio del giuoco nelle case da giuoco autorizzate e alle operazioni di sorte locali autorizzate”;
• al punto n. 9 le “prestazioni di mandato, mediazione e intermediazione relative alle operazioni di cui a numeri da 1 a 7 (…)”.
Al di là dell’evidente “vetustà” delle originarie leggi di riferimento (risalenti, addirittura, a oltre 70 anni fa) l’articolo non prevede distinzioni particolari tra gioco fisico e telematico (né per le scommesse né per i cosiddetti casino games). Una prima distinzione riguarda però le attività riferite alla raccolta delle giocate (di cui al punto n.6), alle scommesse, alle case da gioco e alle operazioni sorte autorizzate (di cui al punto n. 7) e alle prestazioni di mandato, mediazione ed intermediazione, evidentemente riferibili alle svariate fome di collaboratori dei concessionari, primi destinatari della norma.
Gli ulteriori chiarimenti
L’amministrazione è quindi intervenuta a più riprese con risoluzioni (in risposta a specifici interpelli) e circolari per precisare che possano beneficiare del diritto all’esenzione esclusivamente le collaborazioni di imprese aventi le seguenti caratteristiche:
• Siano munite di apposito incarico conferito dal concessionario;
• Siano remunerate con una quota dei proventi della raccolta (revenue share) in misura fissa o variabile;
• Svolgano attività ritenute necessarie e indispensabili alla raccolta del concessionario.
Si vedano, tra le altre, le risposte n. 583/2020, n. 477/2022 e n. 480/2022.
Tenendo sempre a riferimento l’articolo 135 n.1 lett. i) della Direttiva 2006/112 della Corte di Giustizia europea in materia di esenzione da Iva di scommesse, lotterie e gli altri giochi d’azzardo e la correlata sentenza del 10 giugno 2010, causa C 58/09, che conclude sull’esenzione di cui godono i giochi d’az-
a cura di Francesco Scardovi e Giancarlo Marzo
zardo che mal si prestano all’applicazione dell’Iva. Vediamo dunque di inquadrare le principali figure che possano beneficiare dell’esenzione in questo articolato “mosaico” di collaboratori dei concessionari.
I service provider sono i principali fornitori dei concessionari (talvolta essi stessi muniti di concessione) che offrono una serie di servizi di connessione e distribuzione dei giochi nelle loro varie tipologie; svolgono anche attività altrettanto indispensabili di rilevazione e contabilizzazione dei proventi delle varie collaborazioni oltre ad altri servizi (quote scommesse, aggregazione di giochi etc); ove i provider (non operanti quali concessionari) si avvalgano a loro volta di fornitori terzi di servizi, sconteranno però l’Iva su tali costi fatte salve altre cause di esclusione (territorialità etc).
Alcuni provider hanno separato nelle fatture emesse ai concessionari, le prestazioni meritevoli di esenzione rispetto a quelle residuali o non inquadrabili come indispensabili (quali alcune attività amministrative etc).
Le skin (piattaforme di raccolta di gioco collegate al concessionario principale): di fatto sono secondari canali di commercializzazione del concessionario principale, mediante propri brand con diffusione territoriale più limitata (le cosiddette “sottoreti”); rappresentano uno strumento di raccolta importante per il concessionario (con valori di raccolta in taluni casi addirittura superiori a quelli di concessionari di minori dimensioni).
Sono in possesso di tutti i requisiti di legge e formalmente riconosciute nell’attuale ordinamento; al momento non sono state previste dai nuovi bandi di gara, esclusione che causerebbe la perdita di numerose imprese sul territorio con conseguenti pregiudizi di entrate ed occupazione.
I Pvr (Punti vendita ricariche): rappresentano un’altra figura riconosciuta dall’ordinamento e dalla prassi quale indispensabile collaboratore del concessionario in quanto punto di contatto fra il mondo telematico e i punti di raccolta di gioco fisico; spesso coincidono con titolari di esercizi (bar, tabacchi, corner, agenzie fisiche) muniti di apposita licenza ai sensi degli articoli 86/88 del Testo unico di pubblica
Francesco Scardovi
Dottore Commercialista e Revisore legale
Partner Studio Scardovi & Giordani
Consulente Commissione Gioco Illegale 18^ Legislatura fscardovi@scardovigiordani.eu
sicurezza (Tulps); a differenza delle skin sono invece stati riconfermati dalle nuove regolamentazioni di gara, se pur con importanti limitazioni per gli importi ricaricabili. Indiscutibile anche in questo caso il diritto all’esenzione anche per l’evidente funzione di intermediazione (commerciale) prevista dal sopracitato punto n. 9 comma 1 dell’articolo 10.
Lo stesso, per derivazione, si ritiene possa valere per le ulteriori figure di intermediazione commerciale (agenti, procacciatori) solitamente definiti business partner che operano per la diffusione del marchio e la ricerca di potenziali nuovi giocatori che intenderanno aprire conti di gioco con il concessionario di riferimento.
Un’ulteriore categoria di fornitori riguarda i produttori o distributori di giochi online (nelle centinaia di tipologie di slot e similari) che finiscono nelle piattaforme dei concessionari rappresentando un indispensabile strumento di raccolta di gioco (che sta guadagnando sempre più terreno rispetto alla raccolta fisica mediante apparecchi stante anche il minor carico impositivo); anche in questo caso si ritiene possa valere il principio dell’esenzione ove i fornitori, contrattualizzati dal concessionario, vengono remumerati in revenue share.
PRODUTTORI
In tutti questi casi parliamo di servizi prestati dai collaboratori al concessionario; è del tutto evidente come, nel caso sia il concessionario a prestare servizi di qualsiasi genere verso il collaboratore (amministrativo, tecnico o altro) la prestazione sarà assogettata a Iva.
Resta in ogni caso da sottolineare come il presupposto di “indispensabilità e necessarietà” di determinate prestazioni consegua, in certi casi, ad interpretazioni soggettive da parte degli operatori, con i conseguenti rischi di contestazione.
Si richiama pertanto, ancora una volta, il “necessario e indispensabile” intervento del legislatore tributario che definisca in maniera certa il perimetro del diritto all’esenzione per i terzi incaricati dei concessionari online al fine di scongiurare dubbi, incertezze e il rischio di altri gravosi, per quanto ingiustificati, contenziosi.
Giancarlo Marzo
Managing partner
Studio legale e Tributario Marzo Associati giancarlo.marzo@marzoassociati.it
www.gioconews.it
GLI
AUTORI
Le scommesse individuali conquistano il mercato
PAOLO BERTOCCHI,
RETAIL BETTING DIRECTOR DI SNAITECH, TRACCIA UN BILANCIO SUL 2024 DEL BETTING EVIDEN -
ZIANDO IL RUOLO DA CATALIZZATORI SVOLTO DAL LIVE E
DALL’ASCESA
DI JANNIK SINNER
Il 2024 si chiude positivamente per il settore delle scommesse sportive. A sottolinearlo è Paolo Bertocchi, retail betting director di Snaitech, che conferma come, grazie ad una strategia mirata all’innovazione e alla personalizzazione, l’azienda punti a consolidare la propria posizione in un mercato in continua evoluzione. Proprio per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più attento alle ultime tendenze, accanto agli sport tradizionalmente protagonisti dell’offerta betting, si affermano nei palinsesti Snai anche discipline meno convenzionali come il tennis tavolo e motorsport. Il settore delle scommesse sportive è in crescita come testimoniano i dati degli operatori ed elaborati da Gioco News. Ma il betting va inquadrato nei numeri ufficiali del Bollettino dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli che registra, fino al secondo quarter del 2024, un gettito complessivo dei giochi pari a 3, 3 miliardi di euro, segnando un 28,32 percento in più rispetto al primo trimestre del 2023 e una flessione dello 0,52 percento rispetto allo stesso periodo del 2023. Le scommesse incidono per un ricco 6,3 percento. In forte crescita i dati relativi alle scommesse in agenzia che, fino ad ottobre 2024, hanno registrato una spesa di 90,8 milioni di euro per un aumento del 478,3 percento rispetto agli appena 15,7 milioni year over year. Solidissimo anche il mercato del gioco online dove si è registrata una crescita di circa il 10 percento alla ripresa dei campionati, nel mese di settembre e del 3 e mezzo rispetto all’anno precedente. I dati del bollettino indicano una flessione delle vincite del 14,7 percento nel secondo trimestre 2024 ma tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 salivano del 5,23 percento.
Al suo interno il tennis registra uno degli incrementi più importanti, come conferma Bertocchi: “Il ‘fenomeno Sinner’, ma anche i successi che l’intero movimento tennistico italiano sta raccogliendo, hanno avuto sicuramente un forte impatto nell’ au-
mentare l’interesse verso questo sport, soprattutto per le puntate live, favorite da streaming, trasmissioni televisive e un’altissima attenzione mediatica”.
Bertocchi analizza, ancora: “Il player betting è un mercato in forte espansione, in particolare nel calcio, dove c’è sicuramente più spazio per ideare nuove scommesse capaci di stimolare l’interesse degli utenti sempre più focalizzati sulle prestazioni individuali degli atleti. Tuttavia, le scommesse tradizionali come ‘1X2’, ‘under/over, ‘gol/no gol’ e ‘risultato esatto’ rimangono centrali per il mercato.
Non solo calcio, però: anche nel basket le scommesse sui giocatori continuano a registrare un grande successo a tal punto che questa tipologia di scommessa ha superato quelle tradizionali legate al risultato della partita come vincente, under/over”.
Il segmento delle scommesse live ha mostrato una crescita costante negli ultimi anni.
“Le scommesse live e quelle pre-match ormai si equivalgono con una differenza sostanziale per canali. Online, infatti, le prime superano le seconde; nel canale retail, invece, il pre-match registra ancora un peso maggiore. Tra gli sport più popolari nel live betting, calcio, tennis e basket occupano saldamente i primi tre posti, seguiti dal tennis da tavolo, che ha scavalcato il volley dopo la pandemia.
Quest’anno abbiamo registrato un’ottima performance anche per il motorsport, nello specifico Formula 1 e Motomondiale. Così come per il ‘fenomeno Sinner’, l’arrivo di Hamilton in Ferrari e Marquez in Ducati nel 2025 ci aspettiamo che amplificherà ulteriormente l’interesse mediatico e, di conseguenza, quello del pubblico”, prosegue Bertocchi, che in chiusura anticipa le novità dei palinsesti Snaitech per il 2025: “Sicuramente amplieremo il servizio di bet builder, attualmente disponibile solo per il calcio. Questo strumento permette all’utente di costruire scommesse personalizzate all’interno di un singolo evento sportivo partendo da un set predefinito. La nostra idea è quella di offrire maggiore flessibilità, consentendo ai giocatori di creare combinazioni uniche: l’obiettivo rimane quello di offrire esperienze di gioco sempre più personalizzate, intercettando così le preferenze dei nostri utenti ”. (Ca)
Jannik Sinner
um.bet777 tipster per passione
IL DECRETO DIGNITÀ E POI LA SPINTA DELLA PANDEMIA GLOBALE HANNO DATO GRANDE IMPULSO
AD ALCUNE FIGURE CHE OGGI VENGONO POSIZIONATE NEL MERCATO CON IL RUOLO DI SUGGERIRE DEI PRONOSTICI. ANDIAMO ALLA SCOPERTA DI UNA DI ESSE.
di Cesare Antonini
Itipster, in parole povere, sono quelli che fanno i pronostici, che suggeriscono quote, scommesse. Magari l’hanno sempre fatto per gioco o per passione ma in questi anni sta nascendo una professione vera e propria. Ed, ecco, alla parola passione si accende l’entusiasmo di Umberto, tipster non a tempo pieno, però, e conosciuto nel settore come “um.bet777”. È della “scuderia” di Paolo Fabris che segue alcune figure a livello commerciale e li sostiene nel marketing per sviluppare il loro business.
Umberto ha deciso di rimanere anonimo a livello personale per raccontarci, invece, quando diventa “um. bet777” il tipster, appunto. “Faccio analisi su tennis, prevalentemente femminile, ma anche sul calcio visto che in questo sport avevo un futuro professionistico frenato, però, da molti infortuni. Nella vita privata lavoro in uno studio come impiegato contabile, ma la mia passione per le scommesse è sempre stata presente. Fin da giovanissimo ho desiderato intraprendere questa strada, benché all’epoca non ci fosse tutto il seguito di oggi. Ora ho oltre 15.000 persone tra Instagram e Telegram, non sono tantissimi rispetto ad altri colleghi ma sono tutti molto profilati e interessati al settore.”
Spiegaci meglio l’approccio che hai visto che di esempi sbagliati in rete ne girano fin troppi: “Per me è prima di tutto passione e non una professione – prosegue um.bet777 - per questo continuo a mantenere il mio lavoro principale come stile di vita, mentre le scommesse sono un’attività in più. Non mi alzo la mattina per fare questo e finché non avrò certezza matematica non mollerò mai il lavoro per un miraggio. Come detto ho giocato a calcio per molti anni e questo mi ha spinto a esplorare il mondo le scommesse allargandomi anche al tennis, uno sport che amo e che ha iniziato ad avere un buon seguito.”
Due mercati molto differenti da analizzare: “Assolutamente sì. La differenza principale sta nel gioco di squadra e nella sfida uno contro uno. Ma ci sono tanti aspetti da considerare: le superfici di gioco come terra, cemento (indoor o outdoor) o erba sono cruciali, così come lo stato di forma dei giocatori. Dal tennis maschile, poi, mi sono specializzato nel Wta, il ranking
femminile. Ovviamente non per questioni di sesso, ma perché le partite spesso presentano più valori e fattori da analizzare rispetto a quelle maschili e che mi danno vantaggi per studiare i pronostici”.
Quali sono gli aspetti specifici da monitorare durante una partita di tennis? “Come dicevo i campi sono cruciali ma anche il tipo di gioco dei tennisti, dritto, rovescio, servizio – analizza um.bet777 – vi sono anche condizioni particolari come il ciclo mestruale delle giocatrici che rappresenta un fattore cruciale come segnalato in una recente intervista da Paula Badosa, compagna di Tsitsipas. Avere info del genere può aiutare molto come quando osservo le fasciature dei tennisti e dai movimenti percepisco imperfezioni nello stato di salute e nella forma.”
Quali sono le modalità di scommessa che usi? “Sul tennis hai un mercato limitato, una cinquantina di possibilità mentre sul calcio ne hai 500 a evento. Gioco molto testa a testa, over games e handicap. Quest’ultima è ideale perché consente di aumentare le quote dei favoriti a 1.70 e 1.80. Ai miei follower indico che il minimo sindacale per scommettere in singola è 1.65-1.66. A meno che non si puntino cifre da centinaia di migliaia ma non deve essere questo il caso! Naturalmente preferisco le singole e gioco molto live oltre che pre-match.”
Qual è la scommessa che ha fatto la tua storia? “Ce ne sono tante ma ricordo quella su Jelena Ostapenko, la tennista lettone: la giocai contro ogni pronostico perché affrontava la Swietek ed era bancata a quota 8 e vinse. Ho vinto anche molte scommesse a quota 25 ma nel tennis è molto più difficile rispetto al calcio.”
Se sei esperto di tennis non possiamo non parlare di Sinner: “Jannik è ormai ingiocabile. Non ha praticamente più quote. Basti pensare che ha perso solo 6 partite su 76. Ha un gioco incredibile, e i confronti con avversari come Alcaraz mostrano come ci sia un grande gap di livello tra il primo della classe e gli altri. Ai tempi di Federer, Nadal e Djiokovic non accadeva mai che il numero uno battesse Ruud, sesto Atp, con due set 6-1 6-2. Si può giocare sui games o individuare qualche calo ma al momento è davvero dura”, conclude um.bet777.
Jelena Ostapenko
TXODDS LA RIVOLUZIONE AMERICANA DEL BETTING
In un’intervista esclusiva, incontriamo Einar Knobel, il chief executive officer e co-fondatore di TxOdds, una forza pionieristica nel mondo delle quote sportive in tempo reale e delle soluzioni di dati sempre applicate alle scommesse
Con una vasta esperienza nell’industria delle scommesse sportive, Einar Knobel ha svolto un ruolo cruciale nel plasmare l’approccio innovativo di TxOdds e nell’espandere la sua presenza sui mercati globali.
Mentre l’azienda continua a ridefinire il panorama delle scommesse con tecnologie all’avanguardia e partnership strategiche, il Ceo condivide le sue intuizioni sul futuro delle scommesse sportive, sull’importanza della presa di decisioni basata sui dati e su cosa riserverà il futuro per TxOdds mentre intraprende una fase di crescita entusiasmante.
“È passato poco più di un anno dall’ultima volta che ci siamo sentiti – esordisce Einar Knobel - e in quel tempo, TxOdds ha fatto significativi progressi nel panorama dei dati sportivi statunitensi. Inizialmente miravamo a New York per l’espansione, ma ci siamo rapidamente spostati su Chicago, dove abbiamo ora costruito un robusto team di oltre ottanta professionisti dedicati. Dalla nostra inaugurazione della raccolta di punteggi in loco per il College Football alla fine di agosto e preparando il terreno per il College Basketball mentre la stagione inizia con un numero stimato di 3.000 partite da coprire, la nostra crescita ha superato le aspettative. Il nostro team dinamico gestisce abilmente una rete di scout remoti,
fornendo punteggi in tempo reale arricchiti da analisi, permettendoci di offrire dati completi – comprese le player props e le quote in tempo reale - attraverso la nostra innovativa piattaforma Fusion. Questa potente integrazione non solo supporta gli sportsbook con quote e punteggi a bassa latenza, ma migliora anche i servizi di consulenza sulla gestione del rischio, preparando il terreno per una nuova era di competizione nell’industria. Guardando al futuro, il panorama dei dati è pronto per ulteriori espansioni, e non vediamo l’ora di condividere il nostro prossimo capitolo con voi.”
Quali vantaggi portano questi prodotti?
“I punteggi in tempo reale e i dati sempre più ricchi sui punteggi non sono solo linee di prodotto a sé stanti, ma possono anche combinarsi con le quote in tempo reale Tx affinché un operatore possa utilizzarli per gestire tutti i suoi mercati – prosegue il co founder TxOdds - il team di Data Science di Tx ha sviluppato un concetto chiamato stable price, che può essere utilizzato per alimentare i modelli di un sportsbook per il pricing in tempo reale. La chiave qui è l’elemento ‘stable’, in quanto il pricing si colloca all’interno di parametri di mercato definiti e può essere fornito sia come prezzo con e senza margine. A
questo, stiamo aggiungendo partner di consegna per fornire ulteriori livelli di prodotti e dati ancora più approfonditi, per aumentare la sofisticazione dell’offerta tramite la piattaforma Tx Fusion. Il primo dei nostri partner è Lacerta Sports, dove Tx sta fornendo il suo prodotto Cricket end-to-end, con aggiustamenti completi delle quote in tempo reale e mercati ‘fancy’. Il prodotto di calcio di Lacerta sarà il prossimo, poi non vediamo l’ora di aggiungere ulteriori partner e prodotti al canale di distribuzione Fusion durante il 2025. In sintesi, questi prodotti si combinano per creare un’offerta di alta credibilità di Tier 1 per i clienti che cercano differenziazione nel mercato e prezzi intelligenti”.
Abbiamo parlato di operatori, perché dovrebbero scegliere questo prodotto quindi?
“Tutto ciò su cui stiamo lavorando e offrendo agli operatori è pensato per facilitare l’automazione e la scalabilità. Questo significa che i costi possono essere controllati, mentre la gestione attiva dei mercati può diventare un processo più efficiente a livello di monitoraggio e prestazioni – spiega Knobel – in più il pedigree dei nostri partner di distribuzione consente a un operatore di determinare una strategia che può sia offrire un prodotto migliore ai clienti (ad esempio, un margine di scommessa più basso) sia aumentare il fatturato e il margine di profitto lordo complessivo. Inoltre, come accennato in precedenza, Tx sta aggiungendo competizione al mercato — e la competizione è sempre una cosa positiva! L’operatore può beneficiare della concorrenza mantendendo i costi sotto controllo, grazie ad un’offerta di prodotto più competitiva e anche migliori ritorni complessivi, mentre il cliente finale beneficia anche di un prodotto più equo. La gestione del rischio non deve significare chiudere qualsiasi account che il team arbitrariamente non ‘gradisce’. Gli operatori spendono enormi quantità di marketing per attrarre clienti, perché non prendersi cura di loro adeguatamente una volta che si iscrivono?”
Una grande differenza fondamentale è la prevalenza degli sport e l’accesso ad essi. Negli Stati Uniti, gli sport dal vivo hanno praticamente sostituito le notizie in tempo reale in ogni bar, ristorante e spazio pubblico - ci racconta ancora il Ceo TxOdds - le squadre universitarie ottengono regolarmente oltre 100.000 tifosi che riempiono gli stadi, e i point spreads sono un argomento di discussione diffuso, trasmesso costantemente nei programmi sportivi. Un vantaggio notevole rispetto al Regno Unito, dove anche la trasmissione di calcio in Tv in un contesto pubblico costerà a un’azienda oltre 20.000 sterline all’anno, oltre ad essere limitata al numero di partite nazionali che possono essere trasmesse in diretta. Nessuna di queste condizioni è favorevole alla crescita, poiché la popolarità e la disponibilità dello sport indicano anche la propensione per le scommesse. Invece puoi guardare ogni singola partita di calcio della Premier League in diretta negli Usa, diversamente da qui!”
Com’è il trend di crescita del betting in Usa?
Come confronteresti le prospettive del settore per gli Stati Uniti rispetto al Regno Unito?
“Come accennato quando ci siamo parlati l’ultima volta, l’industria del Regno Unito si trova in uno stato pietoso. Se non fosse per i bet-builder e i same game parlays (le scommesse multiple che si possono piazzare su singole partire, Ndr) che sostengono i profitti, i risultati sarebbero desolanti. Le regole di accessibilità stanno contribuendo a spingere le scommesse nell’illegalità: Il Regno Unito non è il posto ideale dove avviare una nuova azienda di scommesse autorizzata, questo è certo!
“Il mercato delle scommesse statunitensi è ancora in fase di sviluppo, con Fanduel e DraftKings che continuano a dominare, ma ci sono altri operatori chiave che stanno guadagnando terreno e sviluppando le loro offerte di prodotto. Questo sviluppo ha portato Tx a supportare un’altra startup nel 2024, HoldCrunch, che adotta un approccio basato sui dati per combinare i risultati pubblicati degli operatori stato per stato con la competitività delle loro offerte di prodotto, arrivando a una modalità unica di previsione della crescita del mercato delle scommesse statunitensi. I clienti target per HoldCrunch non sono solo a livello di operatori senior, ma anche a livello di investitori istituzionali senior. Tom Johnson, che ha concepito l’idea di HoldCrunch, ha sviluppato un uso ibrido molto innovativo per i dati di Tx. Se pensavi che gli americani non fossero sensibili ai prezzi, ripensaci! Ci sono anche alcune informazioni molto interessanti sugli effetti proposti di un aumento delle tasse, su come gli operatori gestiscono l’uptime durante le scommesse in-play e su come viene plasmata la quota di mercato continua basata sui rapporti che vengono coperti.”
Qual è il prossimo passo per TxOdds?
“Utilizzeremo Chicago come base per sviluppare ulteriormente i nostri piani di espansione e stiamo già considerando di impegnarci in ulteriori spazi per uffici e potenzialmente raddoppiare il numero di dipendenti nei prossimi 6 mesi. È un momento assai entusiasmante per l’azienda, quindi rimanete sintonizzati con noi!”, conclude Einar Knobel.
Dalla parte dei proprietari
ippica ce l’ha decisamente nel sangue, visto che il padre Sandro è famoso in tutto il mondo per essere stato l’allevatore del campionissimo Varenne, ma la passione di Antonio Viani va oltre il fatto di essere cresciuto in una famiglia che si dedica da sempre al cavallo trottatore. Tanto da essere diventato il presidente dell’Unione proprietari galoppo.
Gli abbiamo quindi posto una serie di interrogativi centrati sulle sorti del galoppo italiano ma anche sul rilancio complessivo del settore ippico.
In questo momento, qual è la situazione e quali sono le prospettive della categoria?
“Arriviamo da un periodo difficile. La crisi dell’ippica ci ha colpito pesantemente, il galoppo ancor più che il trotto, per via della competizione che da noi è globale. Siamo stati costretti a vendere i migliori prodotti (soprattutto le femmine che rappresentano il futuro) perdendo appeal internazionale, in termini di status delle nostre corse e in termini di capacità attrattiva verso l’esterno. Inoltre, abbiamo assistito a quello che potremmo definire un vero esodo: fantini, allenatori e soprattutto proprietari hanno lasciato l’Italia per trasferire la loro attività all’estero e questo ha reso il nostro sistema più povero.
Nonostante tutto questo, il galoppo italiano ha però mostrato una resilienza eccezionale e in questo ultimo biennio assistiamo a segnali incoraggianti, grazie anche a una rinnovata attenzione da parte del ministero
dell’Agricoltura. Non saremo ancora tornati ai fasti di un tempo, ma c’è voglia di galoppo e nelle nostre corse di selezione ci stiamo difendendo in maniera egregia. Datemi dell’inguaribile ottimista ma sono fiducioso, il fuoco cova sotto le ceneri e si stanno creando le basi per ripartire. Bisogna però continuare in questa direzione, dando certezze al sistema, attraverso una visione strategica di sviluppo nel medio periodo che consenta ai proprietari italiani – davvero eccezionali viste le tante difficoltà che hanno passato e che in parte vivono ancora – di investire con fiducia.”
La legge 143 del 7 ottobre 2024 ha previsto l’applicazione della riduzione dell’Iva sulle vendite dei puledri per gli animali “fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello della nascita”. Questa misura quanto è importante, se lo è, per i proprietari?
“È una misura fondamentale per tutti e per noi proprietari in particolare. Se ci pensate le scuderie di galoppo al 90 percento sono persone fisiche o società che non possono contabilizzare l’Iva come partita di giro, quindi grazie al provvedimento presentato dal Ministero, un plauso gli va tributato, è come se gli acquirenti di cavalli italiani usufruissero di un sensibile sconto nell’acquisto dei puledri. Capite bene quanto questo sia un vantaggio enorme per noi proprietari e ovviamente anche per i nostri amici allevatori, che hanno lavorato in maniera encomiabile per questo.
In aggiunta, grazie a questa norma, si stabilisce finalmente il principio che l’ippica è attività agricola a tutti
SECONDO ANTONIO VIANI, PRESIDENTE DELL’UPG, PER LA RIFORMA DELL’IPPICA SONO ESSENZIALI IL DIALOGO E L’UNIONE DI INTENTI CON TUTTE LE FORZE DEL SETTORE, A COMINCIARE DAGLI ALLEVATORI
di Francesca Mancosu
gli effetti e questo apre a scenari futuri davvero promettenti. Infine, vorrei ricordare che siamo gli unici in Europa ad avere una aliquota Iva così bassa sulle vendite degli yearling. Per una volta siamo all’avanguardia.”
Quanto sono importanti il dialogo e la comunanza di intenti con gli allevatori?
“Per mia natura ritengo sempre produttivo fare sistema e quindi ancora di più trovo fondamentale lavorare assieme alla categoria che rappresenta, come noi, uno dei due pilastri del settore. Senza proprietari non si fa ippica, ma è anche vero che senza allevatori è molto difficile creare un sistema ippico di successo. In Italia poi un eventuale dualismo non si pone neppure, perché molti allevatori sono anche proprietari e viceversa, sarebbe assurdo creare tensioni tra le due categorie.
Un esempio positivo ce lo dà proprio la questione dell’Iva: noi proprietari, pur avendo presentato inizialmente un progetto di riforma, ci siamo subito resi disponibili a supportare in ogni modo le richieste di Anac, senza inutili personalismi. Sapevamo che era una misura utile per il settore e abbiamo appoggiato gli allevatori in toto. Questo è il modo migliore di lavorare e aggiungo anche l’unico per ottenere risultati.”
Che iniziative chiede per tutelare maggiormente la categoria dei proprietari?
“Per farci crescere vanno innanzitutto tolti quei lacci burocratici che rendono l’esperienza di essere proprietario di cavalli ‘difficile’, quindi partirei da una semplificazione e velocizzazione delle procedure. Questo significa anche implementare le normative per incentivare la nascita di sindacati e multiproprietà, un volano incredibile e finora sottoutilizzato qui da noi per aumentare i proprietari.
Altrettanto importante, come accennato sopra, la creazione di un contesto chiaro e stabile dove operare. L’incertezza è il peggior nemico per un proprietario che investe.
Infine l’ospitalità, il proprietario deve sentirsi ben accolto. Troppo spesso quasi ci si vergogna a invitare amici e parenti quando corre il proprio cavallo, questa è la peggior pubblicità possibile.
Permettetemi una battuta: spero apprezziate che non ho parlato di montepremi o di velocità di pagamento dello stesso, non perché non siano importanti, ma perché trovo che queste siano condizioni necessarie ma non sufficienti da sole a incrementare la nostra categoria.”
Cosa ne pensa del calendario per il 2025?
“Averlo pubblicato con due mesi di anticipo è dimostrazione di professionalità e serietà dello staff ministeriale e va nel solco di quello che dicevo poc’anzi sulle certezze da dare agli ippici.
In concreto ritengo sia un documento ben realizzato e che ci siano solo alcuni aspetti
da limare: in agosto e dicembre, ad esempio, si corre troppo a mio modo di vedere, ma, lo ripeto, il metodo è quello giusto, confronto con le categorie e decisioni prese nei tempi promessi.”
Recentemente lei ha detto che nella circolare di programmazione è centrale la questione del premio aggiunto, ma non solo. Quali sono le proposte di Upg in merito?
“Il premio aggiunto è una importante leva per chi acquista cavalli italiani e facendolo contribuisce al benessere dell’intera filiera ippica nazionale. Aggiungo che premia solo chi acquista cavalli italiani validi, perché il premio è legato al risultato in pista, dunque non è un contributo a pioggia ma va nella direzione di premiare la qualità.
Oltre a questo, Upg ha dimostrato di avere a cuore l’ostacolismo e sono felice di constatare che le misure che avevamo inserito nelle circolare 2024 hanno contribuito significativamente a risvegliare il settore. Gli ostacoli vanno riformati e rilanciati cercando di farne davvero il principale collegamento tra equitazione e ippica.
Altro aspetto è quello legato alle iscrizioni a pagamento. Sono soddisfatto che il Ministero pare abbia recepito le nostre richieste e dovrebbe allargare per il 2025 il novero delle corse soggette a pagamento anche a tutte le corse comprese nella dotazione straordinaria. Obiettivo per il 2026 è estendere tale modalità a tutte le tipologie di corse. Trovo sia una questione di serietà e mi fa piacere dirlo qui, in questo contesto, anche un vantaggio per lo sviluppo del gioco in antepost.”
E che idee avete per il nuovo Regolamento antidoping?
“Tutto quanto migliora la trasparenza e la nostra immagine all’esterno va appoggiato, quindi siamo favorevoli a un nuovo Regolamento antidoping. Al galoppo oggi i controlli nei centri di allenamento sono tornati molto capillari, penso che inserirne anche altri al momento dell’arrivo dei cavalli in ippodromo per le corse assieme con una regolamentazione degli ingressi, tramite pass identificativi di chi ha diritto ad accedere all’insellaggio o alle scuderie, rappresenterebbe un passo avanti significativo.”
La legge di Bilancio potrebbe portare con sé tagli per le società di corse e per il montepremi. Qual è il suo commento a riguardo?
“Prima di sbilanciarci attendiamo la fine del percorso della legge di Bilancio. Siamo all’inizio di questo processo ed è difficile fare commenti così presto, le variabili sono tante. In generale dico che a nessuno piace subire tagli, se vogliamo ripartire dobbiamo investire e non solo tagliare, dobbiamo, come si usa dire, fornire ‘benzina’ al motore. Però non possiamo nemmeno dimenticare il contesto economico in cui viviamo e dunque se ci saranno eventuali sacrifici da fare, da persone e rappresentanti responsabili, dobbiamo accettarli e pensare a come modificare alcune scelte per far sì che questi tagli impattino nel modo più lieve possibile, dovremo quindi lavorare per ottimizzare l’allocazione delle risorse.”
Ippica
Antonio Viani
Socialità e svago per grandi e piccini
Gli operatori dell’amusement auspicano maggior chiarezza normativa, con una regolamentazione che elimini le ambiguità
di Michela Carboni
amusement italiano continua a chiedere un rilancio normativo che possa dare nuova vitalità ad un settore in grado ancora di attrarre giovani e famiglie. Il comparto “si trova in una fase di continua evoluzione, contraddistinta da un’attenzione crescente verso le innovazioni tecnologiche”. Parola di Vanni Ferro, numero uno dell’associazione solo gioco d’intrattenimento per le famiglie, New Asgi Italia.
“Tuttavia, il settore attraversa anche un momento critico, caratterizzato da sfide normative irrisolte, in particolare riguardo alla definizione delle norme tecniche e alla regolamentazione delle autorizzazioni, con un’attenzione specifica al parco macchine antecedente al 2021.”
Il periodo natalizio è solitamente favorevole per le sale giochi?
“Il periodo natalizio rappresenta tradizionalmente un momento di picco per il settore. Durante le festività, le sale giochi registrano un aumento significativo delle visite da parte di famiglie e giovani, attratti dalla maggiore disponibilità di tempo libero e da un clima di spesa più rilassato e orientato al divertimento”.
Il target principale delle sale giochi qual è?
“Famiglie, attratte da giochi per bambini, simulatori e ambienti sicuri; giovani e adolescenti, interessati a esperienze più tecnologiche come la realtà virtuale, simulatori di guida e videogiochi competitivi. Per rispondere a queste esigenze, il mercato offre soluzioni
OCCASIONE PERSA
La prossima Manovra finanziaria non conterrà nessuna misura relativa al settore del puro intrattenimento, come auspicato dagli operatori e come suggeriva anche l’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Pur essendoci la disponibilità del ministero dell’Economia e delle finanze di accogliere e valutare le istanze della filiera, allo scopo di risolvere una situazione particolarmente ingarbugliata che rischia di compromettere l’andamento e la sussistenza del mercato, la legge di bilancio non sembra rappresentare lo strumen-
sempre più innovative, come esperienze di realtà aumentata e virtuale e simulatori avanzati, capaci di attirare un pubblico trasversale e di soddisfare le aspettative di diverse fasce d’età.
A livello politico e normativo quali sono le richieste da parte degli operatori e quali sono i temi caldi da affrontare?
“Gli operatori chiedono maggior chiarezza normativa, attraverso una regolamentazione stabile che elimini le ambiguità, soprattutto nella distinzione tra gioco senza vincita in denaro e gioco con vincita in denaro; procedure semplificate con un iter autorizzativo più snello per le attività di puro intrattenimento; revisione delle normative regionali restrittive, in particolare quelle relative alle ticket redemption, che in alcune regioni limitano e penalizzano la gestione delle sale giochi.
Guardando al futuro “l’auspicio per il 2025 è ottenere un pieno riconoscimento istituzionale del settore, valorizzandolo come fondamento del puro intrattenimento e promotore di esperienze positive. L’obiettivo è consolidare il ruolo delle sale giochi come spazi di socialità e svago, evidenziando il valore sociale e culturale che rappresentano per la comunità”, conclude Ferro.
to ideale per questo tipo di intervento. Probabilmente un intervento sul settore dell’amusement, trattandosi di gioco fisico, è da ritenersi più coerente con le tematiche affrontate dal futuro - sperabilmente prossimo - riordino del gioco terrestre, che il Mef continua a ritenere possibile e ormai vicino.
Anche se fino ad oggi nelle varie scritture relative al riordino non si è mai fatto alcun riferimento al settore del puro intrattenimento, il Mef potrebbe inserire un capitolo dedicato a questo settore, anche in se-
guito alle proposte ricevute dal regolatore e alla richiesta di interventi rappresentata dall’intera filiera. In particolare, gli interventi potrebbero riguardare le procedure di omologa, andando a gestire e risolvere la situazione dei giochi precedenti al 2021, con la possibilità di valutare anche il tema delle cosiddette gru e Ticket Redemption. Mentre sembra difficile affrontare il tema complesso delle sale Lan, il quale richiede una trattazione più ampia e un approccio inter-ministeriale, tenendo conto dei vari ambiti coinvolti nella materia.
Vanni Ferro
L’anno delle sorprese
di Vincenzo Giacometti
è vero che il 2024 è stato un anno di transizione per l’intera industria del gaming e dell’intrattenimento, per il segmento del flipper sportivo possiamo sicuramente dire che è stato un anno di conferme, ma anche di grandi sorprese, per quanto possa apparire un ossimoro. Ma è davvero così. Le conferme sono infatti arrivate dai piani alti della classifica. Soprattutto in quella italiana, dove le prime due posizioni del ranking non sono in effetti mai state messe in discussione, con la prima posizione da sempre ricoperta dal quattro volte campione del mondo Daniele Acciari – a distanza siderale dagli inseguitori – e la seconda più o meno da sempre in mano al brianzolo Roberto Pedroni, che anche quest’anno consolida la sua posizione a suon di successi. Come quello ottenuto nell’ultimo torneo della stagione italiana, andato in scena a novembre a Bologna, ovvero il Nerd Pinball Party, che lo ha visto imporsi sugli altri circa cinquanta giocatori (davanti al pisano Pablo Iacoponi che ha chiuso in seconda posizione), a poche settimane da un altro successo, ovvero quello conseguito nel “suo” feudo, in occasione dell’immancabile Milano Pinball Cup. E, soprattutto, pochi giorni dopo aver trionfato anche all’estero, in occasione del Liechtensteiner Pinball Open di Nendeln. Le sorprese sono invece arrivate da altre classifiche e risultati. La prima l’avevamo già raccontata nei numeri precedenti, con la chiusura della stagione 2024 del Circuito nazionale Ics – Italian championship series, che ha visto chiudere in prima posizione il lombardo Francesco Sacco, per la prima volta nella sua carriera di player. Mentre l’ultima sorpresa è appena arriva, con l’ultimissima gara italiana valida per il ranking, rappresentata dalla sfida di chiusura della Milano
Pinball League, che nella sua undicesima edizione ha visto per la prima volta Pedroni cedere lo scettro, incoronando il varesotto Mirko Plumari, segnando così la storia del flipper sportivo milanese, oltre a quella personale. Mentre Pedroni si è dovuto accontentare soltanto di un terzo posto, finendo dietro anche ad Admir Peco. A chiudere invece in quarta posizione la League lombarda è stato Luca Vignando.
Con i risultati della League milanese - la quale si è sviluppata durante l’intera stagione 2024, attraverso una serie di dieci appuntamenti di qualificazione andati in scena tra marzo e novembre scorsi, fino all’ultima tappa del 5 novembre, dalla quale sono usciti i nomi degli otto qualificati ai play off del 19 novembre – si chiude così definitivamente la stagione competitiva italiana di quest’anno, con l’ultimo aggiornamento della classifica ufficiale del World pinball player ranking (Wppr) che vede - come anticipato e come al solito - stabili nelle prime due posizioni gli ormai inarrivabili Acciari e Pedroni, seguiti, al terzo posto, dal giovane bolognese Luca Fredella. Mentre in quarta posizione di trova il laziale Giovanni Parisella, seguito dal lucano Giuseppe Violante (quinto), Mirko Plumari (sesto), quindi l’altoatesino Wolfgang Haid (settimo), Flavio Baddaria (ottavo), Fabio Francescato (nono) e Giorgio de Stefani che chiude la top ten tricolore.
Mentre per quanto riguarda la classifica mondiale della disciplina, tutto è ancora da vedere e sapremo soltanto dopo il giro di boa del 31 dicembre chi sarà eletto miglior giocatore del 2024, con il testa a testa tra i due campioni americani Escher Lefkoff e Jason Zahler, ad oggi, rispettivamente, primo e secondo classificato nel ranking globale, ma staccati soltanto di pochi punti. Mentre al terzo posto si confermano per ora l’altro statunitense Zach McCarthy, seguito dal “nostro” Daniele Acciari (quarto), Arvid Flygare (quinto), Raymond Davidson (sesto), Viggo Löwgren (settimo), Jared August (ottavo), Luke Nahorniak (nono) e il ritrovato Bowen Kerins a chiudere la top ten globale, dopo qualche anno di assenza dalle competizioni ufficiali.
Per saperne
La Battle di Malta è (ancora) da primato
RECORD SU RECORD PER L’AUTUMN EDITION DELL’EVENTO DELL’ANNO PER IL POKER LIVE NELL’EDEN ARENA DELL’INTERCONTINENTAL HOTEL MA I VERI PROTAGONISTI SONO STATI I GIOCATORI
di Cesare Antonini
IL
poker live continua ad alzare l’asticella e il Battle of Malta, nella sua versione autunnale, dal 29 ottobre al 6 novembre scorso, l’aveva alzata a 1,5 milioni di euro garantiti solo per il Main Event (2 milioni overall). Alla fine sono i numeri che contento anche se in mezzo ci sono tantissime emozioni da raccontare. E le cifre dicono che le entries totali solo per il Main sono arrivate a 5.799 (chi sarà quel giocatore che non ha permesso di fare cifra tonda?!) per un prize pool da 2.578.172 euro di cui 300.000 solo al primo con centinaia di premi distribuiti. Un successo clamoroso con file come si giocasse alle World Series of Poker a Las Vegas, tornei sold out (qualcuno anche cancellato), dealer e Floorman
con orari di lavoro mai visti e con l’organizzazione impegnata a rendere l’esperienza meno dura possibile. E quell’altro mezzo milione garantito è stato superato? Beh solo l’high roller vinto da Candido Cappiello e dominato dagli azzurri ha totalizzato 540 entries da 1.100 euro per 513.000 euro in palio. Sul finale ad esempio, un super high roller da 2.200 euro, vinto dal nostro Luigi D’Alterio, ha totalizzato 96 entries per circa 200.000 euro di montepremi.
Ma la lista è lunghissima e il successo è ancora negli occhi di ha vissuto questo meraviglioso evento. Parleremo del Main Event e dei due successi azzurri più importanti di cui abbiamo già accennato, i due high roller, oltre agli ottimi piazzamenti azzurri al tavolo finale del torneo da record.
LA MERAVIGLIOSA STORIA DEL MAIN EVENT E DI COSME, VASILEIOS E ALESIENA17
Pensate di voler smettere di giocare a poker, ma di seguire gli amici in una trasferta a Malta e di partire da un piccolo paesino vicino a Valencia (erano i giorni del tremendo alluvione, tra l’altro). Immaginate di arrivare in fondo a un torneo da 5.799 entries dopo aver centrato un final table poche ore prima di iscriversi a un satellite nell’Eden Arena e, alla fine, di sollevare il trofeo del Battle of Malta dei record! “Ho finito un torneo e sono venuto a giocare un satellite qui,” racconta Cosme Martinez dopo aver vinto il torneo della vita. “Ho preso il ticket e con un bullet sono riuscito a vincere il Bom! È davvero tutto pazzesco.”
Cosme
Qui tutte le notizie di gioconews.it dal Bom 2024
Cosme si sfoga, perché per tutto il torneo si è percepito un certo riscatto nei suoi occhi: “Era l’ultima chance per me qui a Malta, perché avevo già deciso di smettere di giocare. Il 2024 finora era stato il peggiore anno della mia vita pokeristicamente parlando. Ma siccome gioco online e live e vivo di poker, non era affatto un bel momento e stavo per cambiare vita. Adesso? Beh, adesso posso riprendere a giocare per un bel po’.”
A vedere ciò che ha combinato al tavolo, di credito dalla varianza ne aveva un bel pacco. “Ero rimasto con 3 bui e mezzo, sì, ma il torneo è stato per buona parte così; anche se ero andato deep, per qualificarmi al tavolo finale ho dovuto centrare un double up e poi vincere diversi show down.” In effetti, si è ridotto short a 9 left, poi con 9 e 4 ha tripsato sul flop, chiamando solo pre e rimanendo appunto con 3,5BB.
eliminato Zisis nella prima mano della fase 3 handed dopo l’uscita del nostro alesiena17.
Le sue chips sono scese spesso, ma alla fine ha eliminato anche il nostro Alessandro Siena, vincendo un flip A9 contro 77, prendendo un 9. Un altro esempio: in heads up con Vasileios Zisis KQ contro QJ, sul flop esce KQK.
Ma ha indovinato anche tutti i tempi e ha saputo soffrire. Se è stato aiutato dalla fortuna, poi l’heads up se l’è giocato alla grande confrontandosi con Zisis, che non è riuscito nel suo personalissimo e storico back to back. Il greco aveva vinto la Spring edition di poco meno di 6 mesi prima.
Un altro trofeo per Cosme è proprio questo: aver impedito al greco di vincere per due volte consecutive nel giro di sei mesi. Ma Vasileios si prende una moneta da 160.000 euro, superiore a quella del successo di aprile 2024, e si mette dietro 7.612 player, meno uno, lo spagnolo Cosme. Sfuma l’impresa che Gioco News ha seguito e raccontato tutti i giorni del torneo iniziandoci a credere proprio con Zisis: “Malta is my job,” ci aveva confessato stigmatizzando il suo splendido feeling con il poker live giocato sull’isola. Un “lavoro” da 260.000 euro in 6 mesi. Un investimento sicuro per lui. E tornerà anche dal 2 al 9 aprile per rigiocare un torneo per lui magico.
È uscito terzo Alexander Farcasanu, che ha condotto un torneo solidissimo senza buttare un gettone, foldando tanto ma colpendo al momento giusto. L’ha
Veniamo al miglio dei nostri al Main Event, Alessandro Siena. Un torneo perfetto interrotto, guarda un po’, da Cosme, che ha vinto quel flip e l’ha ridotto a 12x, per poi essere eliminato da Zisis con J9 contro AJ. Torneo perfetto perché, nella fase a 9, quando non usciva nessuno, ha accumulato tanto; anche lui non ha buttato una chip, riuscendo a risalire e portarsi a casa 90mila euro. La sensazione è che, quando ha avuto uno stack importante, ha dimostrato di avere una qualità maggiore dei suoi avversari. Diverse 3-bet e 3-bet jam andate a segno uncontested e, ad un certo momento, era arrivato anche in vetta insieme a Zisis e Farcasanu. Poi quei due colpi in sequenza e l’eliminazione. Ha vinto un terzo dei suoi soldi conquistati in carriera, ma è uno dei migliori giocatori di casa nostra, per non parlare dei suoi successi online.
Gli altri due azzurri hanno lottato e hanno mostrato un ottimo poker, purtroppo usciti in sesta e nona posizione: Iannaco vince quasi 50mila euro e Pasquale Gregorio 21.440 euro. Quest’ultimo è stato il più coraggioso nella fase 9 left, ma alla fine ha dovuto lasciare il torneo per 21.440 euro. I premi del tavolo finale hanno subìto un aggiustamento togliendo, solo dalla prima moneta, 45.000 euro e spalmando tutto sulle posizioni inferiori.
È arrivato in heads up con una proporzione di 6 a 1 in chip dopo aver rifiutato un deal a tre. La pratica si è risolta prestissimo con KJ contro A3 e AKX sul flop, seguito da un J al turn e un river ininfluente, che assegnano la vittoria dell’High Roller da 1.100
euro del Battle of Malta a Candido Cappiello, top reg online e live italiano con oltre 1,4 milioni di dollari vinti in carriera per 44 cashes e due vittorie totali. L’altra vittoria era arrivata all’Ept Barcellona per 2.200 euro deep stack, per una somma simile a quella
I PREMI DEL TAVOLO FINALE
Alessandro Siena
Rivivi la magia del final table col commento in italiano
dell’High Roller da 300.000 garantiti, che alla fine ha registrato ben 513.000 euro di prize pool grazie a 540 entries. Questo torneo, vista l’enorme affluenza al Main Event, avrebbe potuto raggiungere cifre davvero da record, forse anche 1 milione.
Ma va bene così, successo pazzesco per Candido, che ha dominato. Non senza difficoltà, però: “Un torneo andato molto bene ed un evento davvero spettacolare. All’inizio, a dire il vero, non è stata facilissima. Il field era buono e arrivato al tavolo finale ero pari stack al player che ho battuto in heads up. Ci siamo scontrati molto ed erano tutti molto aggressivi.
Come detto, da 9 a 4 left non è stato facilissimo, ho perso due colpi e sono rimasto short. Sono risalito fino alla fase 4 handed, dove avevo un quarto delle chip in gioco ed è stato tutto in discesa.”
Eran bravi ma “noi” eravamo più forti. Sorride Candido e ammette: “Sì,
alla fine sì dai. A 3 left c’è stata una proposta di deal ma ho deciso di non dividere e di lottare”. Prima dell’heads up, Cappiello ha scherzato (ma era assai convinto di sé): “Andiamo a vincere”.
Un player importante, giovanissimo, esploso dalla pandemia in poi e di quella classe che sta facendo sfracelli nel momento importantissimo del poker live: “Sì, gioco sia online che live, ma negli ultimi anni ho iniziato a prendere molto seriamente i tornei live. Mi sposto tanto in trasferta per andare a giocare e ho un team di ragazzi con cui viaggio sempre in gruppo. È andata molto bene, vinciamo tanto tutti e siamo contenti. Ce lo meritiamo”. Tutto vero.
Prossimi programmi? “Prima Cipro, dove c’è un festival importante, poi Ept Praga. Las Vegas? Il prossimo anno è arrivato il momento.”
Più live che online adesso. Forse dipende da software, Rta e altre situazioni all’ordine del giorno ormai: “Il poker online è molto più difficile adesso. Non so se ci siano Rta, almeno nelle piattaforme principali. Di sicuro è una palestra importante perché ti scontri con i più forti e vincere è sempre più dura. Per questo stiamo viaggiando molto più dal vivo, perché ci sono molti soldi e, paradossalmente, anche effettivamente, l’edge che possiamo avere su alcuni field è molto superiore a quella che adesso c’è nei tavoli virtuali. E nonostante la varianza notoriamente più alta nel live, è comunque profittevole giocare in questi field”. Tutto vero anche in questo caso.
D’ALTERIO CONQUISTA IL SUPER HIGH ROLLER
Torneo finito all’alba, abbondantemente dopo il Main Event del Battle of Malta, con un altro successo per i reg italiani: Luigi “ilgiuglia” D’Alterio ha conquistato il Super High Roller by Luxon Pay da 2.200 euro per una prima moneta da 48.440 euro! Per l’azzurro, un successo prestigioso dopo aver battuto in heads up il tedesco Frank Pepe, che si è dovuto accontentare di 33.650 euro, mentre al terzo posto è finito Sokratis Papavramidis per 22.250 euro.
in chips rispetto all’amico che è risultato vincitore. Tuttavia, le proporzioni si sono invertite, e D’Alterio torna a centrare un ottimo cash in una carriera che lo porta abbondantemente sopra gli 800mila dollari vinti. Il suo miglior risultato live è un secondo posto all’Ept Praga per 207mila euro. 1
Il torneo è stato preso d’assalto dai nostri pro, visto che in settima posizione si è piazzato anche un certo Lorenzo Arduini per 8.660 euro, davanti a Gaspare Sposato, ottavo per 6.750 euro. Il bubble man è stato Ettore Esposito, anche se in zona bolla sono usciti anche Domenico De Francesco, Fabio Peluso, Andrea Crobu e Alessio La Francesca. Per capire l’affluenza dei reg azzurri, c’erano anche Andrea Radicchi, Alessandro Pichierri, recente vincitore di un Wsope bracelet, Enzo Tommasone, Natale Albanese e Carlo Giammarino.
Al final table, Lorenzo Arduini era messo meglio
Luigi
D’Alterio
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Candido Gabriel Cappiello
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GEORGIOS TSOULOFTAS CHE “SI CONSOLA” CON
DUE RING WSOPC VINTI NELL’EDIZIONE 2023
Buona la “seconda”, si dice a teatro? La replica del Wsop Circuit che tornava in Italia dallo scorso autunno grazie a Texapoker in Italia e, più precisamente, al Casinò di Sanremo, nell’edizione 2024 ha visto i numeri crescere su tutti gli eventi. Solo nel Main Event da 906 entries si è passati a 1.050 iscrizioni: un bel boost per un torneo da 1.000 euro di buy in, fascia di prezzo che trova sempre più successo a dire il vero in giro per l’Europa.
E se ci fosse un misuratore di qualità del field dei giocatori arrivati nella città del Festival della canzone italiana anche quello mostrerebbe un bel segno più. Quest’anno la novità era anche la presenza di Euro Rounders che ha contribuito all’organizzazione sotto la direzione di Alex Anfossi, referente italiano del numero uno del poker francese, Apo Chantzis.
Il Main Event è un tris di Perati
Ha fatto il segno “tre” perché questo è il terzo Ring Wsop Circuit vinto in carriera in un crescendo impetuoso verso il titolo più importante probabilmente da poker player: dopo i successi a Campione d’Italia nell’evento heads up e in un Wsopc a Rozvadov, Mario “Supermet” Perati conquista il Ring Wsop Circuit Main Event al Casino di Sanremo per il terzo titolo del format International delle World Series of Poker. È uno dei più vincenti degli azzurri in questo format e battendo le 1.050 entries che hanno generato 888.300 euro di montepremi, si è portato a casa 123.140 euro di prima moneta dopo un deal a 2 con Hervé Gouzil. In effetti il francese sembrava inarrestabile anche se molto passivo e salvato da due 10 centrati al river in altrettanti showdown vinti sull’orlo dell’eliminazione.
aggiungere ai 150.000 vinti sempre da secondo a IPO Sanremo giusto 6 mesi prima questo ennesimo top cash. Eterno secondo sì, ma con un quarto di milione in tasca.
Per Perati, invece, il Ring più prestigioso e l’orologio B.r.m., un cronografo del valore di 7.000 euro che impreziosisce ancora di più la vittoria di uno dei giocatori storici del field italiano.
Il numero “3” è anche nel segno delle tante 3bet che Supermet ha messo a segno in molti colpi vinti preflop indovinando sia i tempi delle giocate che i player su cui fare action di volta in volta. Oltre alle giocate che potrebbero sembrare standard per molti, Mario ha dimostrato ormai una maturità pokerista definitiva che potrebbe portarlo molto lontano per il prosieguo del suo lavoro e nella sua carriera. In passato, forse, si sarebbe perso molte chip per strada (anche se in un colpo contro Matteo Sbrana stava per cascarci di nuovo).
Gouzil passivo e rinuciatario ha giocato un poker forse troppo solido ma ha avuto ragione e ha trovato lo scontro giusto nella mano decisiva che ha compromesso il torneo di Francesco Di Domenico. L’ex winner di Ipo San Marino e Ips Rozvadov era entrato con un dominio clamoroso in chip ma ha perso subito quasi metà stack per poi riportarsi al comando dopo essersi scambiato la leadership con Mario Perati per due volte nel corso del tavolo finale. Per “Dido”, comunque 46.070 euro e il rammarico di non aver giocato il miglior poker che può far vedere.
Al runner up 100.000 euro tondi tondi che si vanno ad
Sul gradino più basso del podio Matteo Sbrana autore di un torneo meraviglioso. È entrato al tavolo finale con lo stack ridotto dopo essere stato deep a due tavoli left. Ha forzato con i tempi giusti e, ad un certo momento, si era messo anche allo stesso livello in chip di Perati con il francese in vantaggio. Ma il risultato è ottimo visto che il player si aspettava di pagare un po’ la
di Cesare Antonini
Georgios Tsouloftas con Alex Anfossi
Mario Perati
Matteo Sbrana
Francesco Di Domenico
Tutti i contenuti del Wsopc Sanremo
sua inattività ai tavoli, specie al televisivo. Ma si è comportato benissimo centrando alcuni piatti pazzeschi come quello con Raffaele Caldarelli negli ultimi due tavoli e a tre left con AK contro Perati (era questa la mano di cui parlavamo prima) con KJ su 3-3-3-6-5: “Mario ma che mi stai combinando?”
Bene Alex Sampirisi mentre Xavier Zuczkowski esce male contro il quinto classificato che centra una scala pazzesca al turn. Il giovane azzurro con AK e K hittato al flop, cerca di trappare ma rimane in trappola, tuttavia assolutamente in colpevole perché senza il giusto turn avrebbe serenamente raddoppiato il suo stack.
Torneo meraviglioso anche per Francesco Delfoco che ha giocato short stack da fine Day2 per tutto il final day. Poi esce con un jam con A3 che forse poteva evitare ma il suo gioco è stato perfetto per come si era messa: per lui 19.180 euro.
dio. L’azzurro a Sanremo sembra trovarsi molto bene, avendo compiuto un back-to-back storico, vincendo due volte in due edizioni, l’high roller nel brand opposto a quello in questione, il Wpt Prime.
Tsouloftas vola ormai verso i 2 milioni di dollari vinti in carriera nei tornei ufficiali, con un 2024 da incorniciare. A Sanremo vince sempre, seppur per importi minori rispetto al secondo posto all’Ept di casa sua per 642mila euro o al quarto posto a Dublino per l’Irish Open Main Event per 142mila euro. Quest’anno, aveva vinto anche un torneo da 3.000 euro al King’s of Tallinn per 52mila euro di premio.
Fenomeno Tsouloftas: il cipriota con due “anelli” al dito
Alla fine, in prima pagina ci finisce comunque il cipriota Georgios Tsouloftas, visto che si è portato a casa due anelli Wsop Circuit.
Dopo il successo nel Mystery Bounty su 700 entries, Georgios si prende anche il Ring #6 Deepstack da 750 euro di buy-in, assicurandosi una prima moneta da 35.000 euro.
È il terzo Ring conquistato nelle due edizioni sanremesi, dopo la vittoria nel Main 2023. Quest’anno, nulla da fare nel torneo da 1.000 euro ha deciso, come tanti altri player, di schierarsi nel torneo da 750 euro, che ha raccolto un prize pool di 157.356 euro grazie a 248 entries per 31 premi distribuiti.
Successo impreziosito dal field di grande qualità, visto che al final table c’erano anche Gianfranco Iaculli, Armando Di Giorgio e Gabriele Lepore.
Tsouloftas ha battuto in heads-up Clément Michaud, che si è riservato una moneta da 23.106 euro, mentre Iaculli è salito sul gradino più basso del po-
F. Sansone
A.R. Gonzalez
G. Tsouloftas
R. Rivoli
A. Mahaut
G. Iaculli
S. Meriguet
Alex Sampirisi
Anno nuovo offerta nuova
IL CASINÒ ADMIRAL MENDRISIO SI PREPARA
ALL’ENTRATA IN VIGORE DELLE NUOVE
CONCESSIONI DI GIOCO CON UNA GRANDE
NOVITÀ: L’INTRODUZIONE PER LA PRIMA
VOLTA DELLE SLOT NOVOMATIC, COME
RACCONTA LA CEO EMANUELA VENTRICI
di Anna Maria Rengo
LA
Svizzera è in fermento in vista dell’entrata in vigore delle nuove concessioni per i casinò terrestri e per le loro estensioni online (per chi ha fatto apposita richiesta) e questo fine anno, oltre che estremamente busy visto il consueto e affollato periodo natalizio, lo è anche perchè, appunto, fervono i preparativi per il nuovo corso che si apre nel 2025.
Con Emanuela Ventrici, managing director e Ceo del Casinò Admiral Mendrisio, approfondiamo dunque il tema dell’entrata in vigore delle nuove concessioni: quali aspettative avete e che cosa cambierà per la Casa da gioco ticinese e i suoi clienti?
“Il 1 gennaio 2025 sarà una data molto importante per il Casinò Admiral di Mendrisio perché per la prima volta sarà autorizzato a offrire ai propri ospiti la possibilità di giocare alle slot machine Novomatic. Novomatic, fornitore leader del settore, è una consociata di Ace Swiss Holding Ag, la società madre di Casinò Admiral Sa, nonché un importante partner tecnologico del Gruppo. L’introduzione nel floor delle nuove macchine incrementerà l’offerta di gioco, assicurando così agli ospiti la possibilità di scegliere all’interno di un ventaglio sempre più ampio di giochi e slot machines di ultima generazione.
I cambiamenti non riguarderanno solo l’area slot, bensì tutto il Casinò. Infatti l’area del poker cash game troverà una nuova collocazione così come l’area adibita ai tornei di poker e agli eventi. Il 2025 sarà dunque un anno ricco di entusiasmanti novità che coinvolgerà tutti i reparti del Casinò come slot, live game, poker e la ristorazione.”
Avete recentemente annunciato l’introduzione delle slot Novomatic e la prossima inaugurazione di una sala dedicata: grazie a queste novità come cambierà il vostro posizionamento sul mercato?
“Avere la possibilità, per la prima volta da quando è stato fondato il Casinò Admiral nel 2002, di offrire ai nostri ospiti slot questo prestigioso marchio è di per sé un motivo di orgoglio e soddisfazione. Le slot machines che saranno installate offriranno un’esperienza di gioco unica nel loro genere con monitor da 65 pollici e sedute alte interamente regolabili. Gli ospiti potranno usufruire di una nuova area interamente dedicata alle slot Novomatic con oltre 30 macchine di ultima generazione dotate dei giochi più famosi del brand austriaco, tra i quali Book of Ra, Lucky Lady e Dolphin’s Pearl.
La nuova offerta dei prodotti Novomatic all’interno del Casinò Admiral di Mendrisio sarà sicuramente apprezzata dagli ospiti che frequentano la Casa da gioco che al momento offre 344 slot machinese 65 jackpot e che incrementerà del 10 percento la propria offerta grazie all’installazione delle nuove slot, nonché grazie all’introduzione di nuovi Jackpot progressive a esse collegati.”
Il 2024 si avvia al termine. Quale bilancio tracciate dell’anno e quali sono i risultati che vi hanno dato maggiore soddisfazione?
“Il 2024 è stato un anno ricco di eventi e novità, così come di grandi progetti in vista del rinnovo della concessione. La sinergia e l’unione di tutti i reparti del Casinò hanno reso possibile la realizzazione di solide fon-
Casinò
damenta per quella che sarà la nuova concessione dei prossimi 20 anni. Ogni reparto ha contribuito a raggiungere gli obiettivi del Casinò Admiral di Mendrisio per essere una delle case da gioco leader della Svizzera.
L’apprezzamento degli ospiti nei confronti del Casinò di Mendrisio e della sua offerta è ciò che dà maggior soddisfazione all’intero staff della casa da gioco che lavora con dedizione per rendere unica l’experience di ogni singolo ospite. Nel 2024 abbiamo nuovamente potenziato e attualizzato il settore delle slot, introducendo nuovi Jackpot progressive e standalone. Abbiamo introdotto un gioco assolutamente inedito nel settore del live game, il Casinò War, che costituisce una novità assoluta in tutta la Svizzera. Prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione con la finalità di allestimento della nuova sala slot Novomatic, abbiamo organizzato due grandi eventi di poker, uno dei quali ha stabilito il nuovo record elvetico di montepremi garantito. Infine abbiamo accompagnato la nostra clientela per tutto l’anno con giochi promozionali periodici attraverso la distribuzione di oltre 200.000 chf in crediti di gioco gratuiti.”
Quanto è importante per voi la clientela italiana e quali sono le sue principali richieste e caratteristiche?
“Gli ospiti di nazionalità italiana rappresentano una percentuale importante del totale dei visitatori. Essere il Casinò più vicino al confine italiano è sicuramente uno dei fattori chiave che rende la casa da gioco attrattiva per le persone che vivono in prossimità del confine ma anche per coloro che vivono nell’area metropolitana di Milano, nonché di tutta la Lombardia, e desiderano trascorrere qualche ora di divertimento e intrattenimento ai tavoli o alle slot machines. Ciascun ospite, indipendentemente dalla provenienza, riceve un servizio e un’accoglienza senza eguali. Proprio questo contraddistingue il Casinò Admiral ed è ciò che viene maggiormente apprezzato sia dagli ospiti abituali che dagli occasionali.”
Quali sono le carte vincenti che vi hanno consentito di assumere una posizione leader nel mercato in Svizzera?
la dedizione di ogni membro del team sono fondamentali e permettono al Casinò di Mendrisio di migliorare costantemente l’experience dell’ospite e l’offerta di gioco innovativa.”
Quale attenzione prestate al gioco patologico e come vi muovete in materia?
“La protezione del giocatore è un aspetto chiave, che viene implementato nell’ambito della nostra offerta e praticato dai nostri dipendenti come parte integrante del loro lavoro.
Al Casinò Admiral di Mendrisio vogliamo offrire agli ospiti un’esperienza di gioco responsabile. Il gioco d’azzardo eccessivo può rappresentare un problema e, nel peggiore dei casi, portare alla dipendenza. Per evitare ciò, disponiamo di un sistema completo di rilevamento precoce e prevenzione integrato in tutti i nostri processi lavorativi.
I nostri dipendenti appositamente formati si concentrano sul riconoscimento dei sintomi di un comportamento problematico di gioco. I nostri manager, che sono presenti ogni giorno nell’organico pianificato, possono aiutare immediatamente e prendere le giuste contromisure per le persone interessate o potenzialmente a rischio.
“L’attenzione verso ogni singolo ospite e un’offerta di gioco sempre più ricca e in continua evoluzione in grado di soddisfare i gusti di ogni giocatore sono alcuni dei fattori che rendono il Casinò Admiral di Mendrisio una realtà unica nel suo genere.
Tuttavia, la chiave del nostro successo si trova nello staff del Casinò. L’impegno e
In tutte le aree del Casinò sono messi a disposizione dei flyer informativi per delineare al meglio la definizione di gioco responsabile. Il fine ultimo del nostro impianto di misure atte a identificare e intervenire sui casi di giocatori problematici è quello di attutire il più possibile i rischi, benché vi sia la consapevolezza dell’impossibilità di escludere categoricamente la presenza di questo tipo di fenomeno dal panorama delle case da gioco svizzere e non solo.”
Cosa avete in serbo per il periodo natalizio e quanto sarà importante, specie in questo mese festivo, il food & beverage?
“Come ogni anno sarà attiva un’iniziativa che avrà come protagonista la nostra maxi.ruota della fortuna. Inoltre, l’Admiral Restaurant, che garantisce ogni giorno un servizio di altissima qualità e soddisfa i palati più esigenti, propone per la Vigilia e Natale un menù ad hoc, così come per il 31 dicembre. Tra le proposte dei menù non mancheranno di certo i classici piatti della tradizione, per trascorrere al meglio le feste in una location unica.”
Casinò
Emanuela
Ventrici
È tempo di bilanci
a cura di Marco Fiore
Siamo ad un passo dalla fine dell’anno e mi pare quanto mai appropriato tracciare un bilancio del settore di cui mi occupo all’interno della rubrica Panno nero. Parto da una constatazione che sembrerà scontata, ma così non è considerata la situazione economica generale e, in particolare, la crisi che caratterizza il nostro Paese: i casinò italiani sono tutti in attività e quindi aperti e pronti ad accogliere la propria clientela.
Una prima buona notizia di cui fare tesoro, alla quale dovrebbe seguire un’analisi degli andamenti aziendali basata su dati relativi ai proventi di gioco registrati nell’anno in corso, possibilmente confrontati con gli stessi dati relativi all’anno precedente.
Purtroppo non sarà possibile finalizzare quanto sopra, perché i dati a cui ho fatto riferimento non vengono comunicati da tutti casinò con il risultato che ogni eventuale analisi risulterebbe parziale e di conseguenza irrimediabilmente viziata. Trovo incomprensibile questo modus operandi da parte di un settore che credo dovrebbe operare all’insegna
della massima trasparenza - come accadeva in passato) e quindi non comprendo quale sia il problema nel diffondere numeri che sono comunque di interesse non solo degli addetti ai lavori.
Non certo la difesa del proprio mercato e nemmeno il tentativo di non agevolare la concorrenza diretta giustificano questo comportamento. Ho più volte scritto, non solo io, come si compone il mercato di una casa da gioco, soprattutto per quanto riguarda l’Italia dove non esiste una regolamentazione nazionale che disciplina l’assegnazione delle licenze per la gestione dei casinò.
Siamo in presenza di un cosiddetto oligopolio che da anni ha ormai raggiunto un suo specifico equilibrio sul quale può incidere solo l’enormemente più grande business del gioco pubblico nel momento in cui dovesse cambiare la legislazione attuale che lo riguarda.
Comunque, tra notizie certe e indiscrezioni sussurrate, il business gioco d’azzardo pare essere in buona salute. I casinò mettono a segno una crescita del volume di affari rispetto al 2023 a fronte di un andamento dei
costi di gestione che sicuramente non sono cresciuti.
Si tratta di una situazione che non può che essere valutata positivamente, anzi molto positivamente, perché non dobbiamo dimenticare le difficoltà che in particolare due aziende, i casinò di Campione d’Italia e di Saint-Vincent hanno dovuto fronteggiare in passato seppure con opportuni distinguo, il primo dei due è rimasto chiuso per un lungo periodo.
Prima di concludere, una considerazione sui proventi me la concedo: i risultati positivi regolarmente pubblicati dal Casino de la Vallée di Saint-Vincent e dal Casinò di Sanremo raccontano che il rapporto/peso tra i proventi dei giochi tradizionali e quelli delle slot machine si attesta al 45 percento per il primo, al 25 percento per il secondo. Una differenza non da poco, ma sono numeri che in modo alquanto semplice certificano, ancora una volta, che un casinò cresce sul proprio mercato, secondo precise scelte manageriali, ma soprattutto nel rispetto della tipologia e della dimensione del bacino primario di utenza.
GATES OF OLYMPUS 1000
›› GRAFICA
Il portfolio di Pragmatic Play è diventato ancora più epico con Gates of Olympus 1000.
Questo titolo, 1000 volte più entusiasmante del suo precedessore, grazie alle straordinarie qualità grafiche, la meccanica innovativa e al moltiplicatore che permette vincite da capogiro, in pochi mesi dal lancio ha conquistato un solido posto nel podio del mercato Italiano.
Ambientato su una griglia 6x5, Zeus accoglie i giocatori accanto ai rulli, pronto a premiare i più fortunati con vincite straordinarie mentre, l’accattivamente meccanica a cascata, permette alle combinazioni vincenti di scomparire per fare spazio a nuovi simboli che cadono dall’alto, offrendo così delle animazioni avvincenti che rendono ancora più apprezzabili le doti grafiche di questa slot epica.
›› SOUND
Se la grafica permette ai giocatori di immergersi completamente in questa esperienza epica, un grande merito va dato anche alla parte audio, particolarmente ricercata e a dir poco avvincente, degna di un’ambientazione divina! Fortemente apprezzati sono gli effetti audio che si alternano e guidano i giocatori in ogni fase di gioco, permettendo loro di vivere un’esperienza full immersion e senza tempo, capace di conquistarli sin dal primo istante.
›› GIOCABILITÀ
Durante il gioco di base, lo scopo è quello di abbinare almeno otto simboli, tra cui corone, calici e gemme, in qualsiasi giro per
Una slot mille volte epica
NOME Gates of Olympus 1000
PRODUTTORE Pragmatic Play
DISPONIBILE SU desktop, mobile
DATA DI RILASCIO ottobre 2024
PAYOUT 96,5%
VOLATILITÀ alta
ottenere una vincita. I simboli pagano ovunque sullo schermo e una funzione di caduta vede le combinazioni vincenti rimosse dal gioco e sostituite da nuove icone che cadono dalla parte superiore del tabellone. I moltiplicatori compaiono su tutti i rulli e possono apparire in modo casuale sia durante i giri che durante le cadute. Ogni volta che uno di questi simboli si ferma, prende un valore moltiplicatore casuale da 2x a 1.000x, con questi valori combinati alla fine di una sequenza di caduta e applicati alla vincita del giocatore. L’adrenalina continua con i giri gratuiti, attivati dall’atterraggio di quattro o più Scatter, offrendo ai giocatori la possibilità di accumulare moltiplicatori da capogiro. E per chi cerca un’entrata immediata nel regno divi-
no, il bonus buy permette di sbloccare i giri gratuiti nel gioco base. Per quanto riguarda le vincite, non è necessario che i simboli atterrino su una linea, come avviene di solito nelle slot. Al contrario, questo titolo offre anche pagamenti scatter, che permettono ai giocatori di ottenere epiche combinazioni vincenti ovunque nella griglia di gioco.
›› BONUS
Ottenere quattro o più scatter durante il gioco base attiverà il round bonus dei giri gratuiti, a partire da 15 giri. Ogni volta che appare un simbolo moltiplicatore durante il round bonus, il valore viene aggiunto al moltiplicatore totale del round, che viene quindi applicato a qualsiasi vincita ogni volta che appare un nuovo simbolo. Ogni volta che compaiono tre o più scatter durante il round bonus, vengono assegnati altri cinque giochi gratuiti. In questo titolo i giocatori possono anche scegliere di acquistare i mille giri gratis ma non solo, anche il round bonus dei giri gratuiti può anche essere attivato con un acquisto bonus nel gioco base per 100 volte la scommessa del giocatore. Un’altra funzione particolarmente interessante è il meccanismo tumble: quando si verificano combinazioni vincenti, questo meccasismo permette alle combinazioni vincenti di esplodere e venire quindi sostituite da nuovi simboli che cadranno nella griglia mediante un’effetto caduta. La funzione tumble terminerà solo al termine delle vincite.
In Gates of Olympus 1000, moltiplicatore da capogiro e meccanica innovativa lavorano sinergicamente con sonorità, effetti audio e grafica avvincente, garantendo ai giocatori momenti di pura adrenalina e giocate epiche che rendono giustizia al regno divino in cui questa slot è ambientata. Inoltre, la solida posizione in cima alla classifica del mercato italiano conquistata da questo titolo in così breve tempo è la riprova che, ancora una volta, Pragmatic Play è riuscita a creare un prodotto capace di regalare ai giocatori un game-play innovativo ed emozionante.
IL NOSTRO GIUDIZIO
LA SCHEDA
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Meglio mirabolante che strappalacrime
Lo scrittore Gaetano Cappelli a tutto campo su vezzi, vizi e virtù della letteratura italiana contemporanea. In attesa che qualche altro protagonista di un suo libro si faccia affascinare dal gioco.
di Anna Maria Rengo
Chi ha letto i suoi libri è rimasto incantato già dai loro titoli. Come dimenticare “Storia controversa dell’inarrestabile fortuna del vino Aglianico nel mondo” oppure “Romanzo irresistibile della mia vita vera raccontata fin quasi negli ultimi e più straordinari sviluppi”, solo per citare due tra quelli che subito hanno catturato l’attenzione e che erano solo il preludio di opere allo stesso tempo colte, divertite e spregiudicate?
L’autore è il potentino Gaetano Cappelli, una tra le voci più autentiche e inconfondibili della letteratura e della saggistica contemporanea. Già, perché le sue opere spaziano tra diversi generi, oltre a scavalcare diversi decenni, dali anni Ottanta a oggi.
Ma c’è un fil rouge che le lega assieme?
“Mah, forse la curiosità… la curiosità per il genere umano. È la stessa molla che fa scattare le mie storie e le ricognizioni sul costume che ogni tanto do alle stampe. Insomma, protagonisti e ambienti sono gli stessi.”
Come si è sviluppata in te la passione di scrivere e quanto trae spunto dalla sua vita personale?
“È una cosa iniziata all’università. Allora mi occupavo di critica musicale e mi capitò di pubblicare per Re Nudo un racconto ‘esoterico’ sull’armonia delle sfere con tra i personaggi Athanasius Kircher, ben prima di Eco, e di rimanere stupito per la reazione dei lettori che presero per vere quelle che erano solo delle fantasie. È vero che si trattava d’ un pubblico di fattoni ma insomma, ero in grado di imbastire storie credibili partendo da un presupposto del tutto fantasioso. E così ho continuato a fare.”
I personaggi dei tuoi romanzi hanno spesso una vita ricca di vicende mirabolanti e finiscono spiantati o comunque in difficoltà. C’è mai stato qualcuno di essi che si è fatto affascinare dal gioco in denaro?
“Sì, un trisavolo di Carlino di Lontrone, di Parenti lontani, era il frequentatore classico dei casinò d’un tempo, uno di quelli che si accendeva i sigari con banconote fruscianti.
A ogni modo sì, mi piace raccontare questi destini, come tu dici ‘mirabolanti’, sempre in bilico tra gloria, ricchezza e rovina. Ho in odio invece il
dolorismo di gran parte della narrativa italica, con tutte le suorine della Schadenfreude che riempiono le librerie d’ ogni genere di tragedie e malattie e disgrazie, come non ce ne fossero già tante nella vita reale. I miei romanzi vogliono fornire invece un piccolo conforto contro quello che Jean Paul chiamava il Weltschmerz, il dolore cosmico. Certo leggendoli ci si potrà anche commuovere ma sulla tragedia prevale la commedia e l’ atteggiamento di chi affronta con un’alzata di spalle i rovesci del destino.”
Parlando degli ultimi libri e facendo riferimento al tuo saggio Quanto sei cool: che cosa è stato cool in questo 2024 ormai alla fine e che cosa invece ha perso totalmente tutto il suo fascino?
“Quella era una raccolta, uscita per Sonzogno, dei miei pezzi di costume sul cool e sulla percezione volatile che se ne ha. Per dire, gli occhiali da vista che oggi chiamiamo ‘strutturati’, e sono il massimo del cool, una volta erano quelli, cosiddetti da ‘cecato’, che passava la mutua. Tutti mutamenti che però richiedono tempo. Lo stesso vale per il mercato editoriale fermo da decenni sul giallo, e i suoi derivati, e che solo da un po’ inizia a essere contrastato dai romanzi ‘lacrimali’, di cui dicevo prima. Eppoi c’è sempre più incalzante, soprattutto da dopo il Nobel alla Ernaux, il fenomeno dell’autofiction… ovvero dei diari senza date.”
Una definizione un po’ snob! Del resto allo snobismo, hai dedicato ultimamente il saggio Lo snob nella società dello snobismo di massa (Oligo Editore). Ma chi è il vero snob nella società dello snobismo di massa? E tu ti senti tale?
“Be’, la parola snob è molto controversa ed evoca significati negativi, come superbia, vanagloria, supponenza. Ma io ne ho individuato un ultimo e definitivo che indica proprio la qualità dell’individuo che non si conforma al pensiero dominante e che anzi fa un suo punto d’onore il discostarsene. In questo senso sì, mi sento uno snob.”
In Italia sono sempre più numerose, e in effetti anche affollate di pubblico, le manifestazioni letterarie o poetiche. Ma oltre a coloro che scrivono, ci sono ancora i lettori o si vanno via via perdendo?
“Massì dai, lettori ce ne sono tanti… e sempre più appassionati: chi sopporterebbe sennò le code d’attesa che si fanno in ogni festival che si rispetti? O la noia della gran parte delle presentazioni?”
Se dovessi scrivere un libro prendendo spunto dall’attualità, quali vicende o personaggi ti affascinerebbero maggiormente? Infine, a che cosa stai lavorando?
“Guarda, dopo quello che ti ho appena detto sicuro non te lo aspetteresti ma ho in mente proprio una storia sulla creazione di un nuovo festival: il primo festival letterario di Matera! Naturalmente dietro c’è un intrigo per accaparrarsi un’eredità che include proprio uno di quegli splendidi palazzi cinque-settecenteschi che sovrastano i Sassi e che Carlo Levi, nel Cristo s’è fermato a Eboli, ha ignorato per poter enunciare il suo bizzarro teorema sulla Basilicata come terra fuori dal Tempo e dalla Storia. Insomma, ci sarà da divertirsi!”
I segreti del dormire
LO SCIENZIATO VALTER TUCCI CI GUIDA ALLA SCOPER -
TA DEL MISTERO DEL SONNO E PLAUDE ALL’INTERESSE
CHE LE LOCATION DI GIOCO, COME QUELLA DI SAN MARINO, HANNO NEI CONFRONTI DELLA CULTURA
di Anna Maria Rengo
on ha sbadigliato di certo, il folto pubblico che nella sala Diamond di San Marino ha preso parte alla presentazione del nuovo libro dello scrittore e scienziato (è oggi direttore del laboratorio di Genetica ed Epigenetica del Comportamento dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova) Valter Tucci.
Già, perchè il suo “Il mistero del sonno”, edito da Longanesi, è a dispetto del titolo uno di quei libri che tiene ben svegli, puntando i riflettori su un universo affascinante e composito.
Come mai ha deciso di affrontarlo in questo saggio e a quali interrogativi principali ha cercato di dare una risposta? Glielo chiediamo proprio in questa occasione.
“Da quando ero studente universitario, il tema del sonno mi ha sempre affascinato profondamente. Tuttavia, questa curiosità è nata ancor prima: fin da giovane, mi sono chiesto perché dedichiamo una così ampia porzione della nostra vita a un’attività che, apparentemente, non risponde alle esigenze primarie come la ricerca di cibo, la riproduzione o l’interazione sociale. Questa osservazione mi ha portato a indagare il significato più profondo, qualcosa di fondamentale che la natura ci impone di rispettare.
adulto dovrebbe dormire tra le 7 e le 8 ore per garantire una buona igiene del sonno. Tuttavia, ognuno di noi ha un fabbisogno specifico, determinato dalla propria biologia, per cui questa durata può variare: per alcuni può essere inferiore, mentre per altri può essere maggiore.
Per quanto riguarda le abitudini di sonno, il modello cui siamo abituati oggi, ossia un periodo di sonno unico e continuativo durante la notte, sembra essere simile a quello delle popolazioni pre-industriali ancora presenti in alcune aree dell’Africa, suggerendo che sia una modalità ancestrale di riposo. Tuttavia, la storia ci mostra come le abitudini di sonno siano cambiate in funzione dei diversi contesti ambientali e culturali. Ad esempio, fino a pochi secoli fa, nel Nord Europa, era diffuso il cosiddetto ‘primo sonno’ fino a circa mezzanotte, seguito da una breve pausa per attività tranquille, come riunirsi attorno al camino, e poi un ‘secondo sonno’ fino all’alba. Questo ci ricorda quanto il sonno umano si sia adattato ai cambiamenti sociali e ambientali attraverso i secoli.”
Che cosa ci vogliono o possono dire i sogni ed è vero che sono sempre un’elaborazione del nostro vissuto/subconscio?
“I sogni possono essere considerati una finestra sul funzionamento del cervello e sulle nostre emozioni. Sono un modo con cui la mente cerca di bilanciare emozioni e adattarsi alle esperienze della vita. Non credo che ci siano contenuti simbolici particolari, ma sono certamente informativi della persona, del suo vissuto.”
In questo libro, non mi sono concentrato tanto sulla questione di ‘perché dormiamo’ dal punto di vista immediato, quanto piuttosto sul perché il sonno sia stato inevitabile e cruciale nell’evoluzione di tutte le specie studiate fino a oggi. Ho cercato di esplorare i meccanismi e le ragioni per cui il sonno si è rivelato un elemento imprescindibile nella vita di ogni organismo più o meno complesso, mettendo in luce come questa esperienza apparentemente passiva sia, in realtà, un pilastro dell’equilibrio psicofisico ed evolutivo.”
L’uomo moderno adulto dorme in media dalle 6 alle 8 ore circa: esistono degli studi su quanto si dormiva in passato?
“Le attuali raccomandazioni suggeriscono che un
Dormire poco, è risaputo, fa male. È vero anche il contrario?
“Dormire troppo può avere effetti negativi sulla salute, anche se non è pericoloso quanto la privazione di sonno. Gli studi suggeriscono che dormire eccessivamente è associato a problemi mentali, per esempio l’aumento del rischio di depressione e altre condizioni legate allo stress. Proprio come la privazione del sonno, un eccesso di sonno può riflettere squilibri nell’organismo e non è indicativo di un riposo di qualità.”
Che cosa pensa della sala Diamond e del connubio culturale con la casa editrice Minerva che ha portato alla rassegna letteraria Mementi?
“Questa location così unica dimostra che la cultura può e deve essere portata ovunque, in ogni contesto, perché è proprio in luoghi diversi e speciali che trova nuovi modi di esprimersi e di coinvolgere le persone. Il connubio con la casa editrice Minerva e la rassegna letteraria Mementi ne è un esempio perfetto: dimostra che c’è un interesse reale per la cultura, che va oltre i luoghi tradizionali e arriva anche in spazi alternativi, per avvicinare sempre più persone al piacere della lettura e della riflessione.”
sale giochi in tutto il mondo sono piene di questi deliziosi dispositivi che sputano biglietti e premiano i giocatori per il loro gioco costante e, mentre si dice spesso che i bambini amano il semplice atto di vincere biglietti, sappiamo tutti che il motivo per cui lo amano è per ciò che quei biglietti rappresentano. Sono una ricompensa per una buona prestazione al loro gioco preferito, un’opportunità di portare a casa un ricordo prezioso di una giornata emozionante in sala giochi. In effetti, la redemption sarebbe così grande se non fosse per i premi? I giochi in sé sono divertenti, ma chiedete a qualsiasi giocatore di redemption qual è il suo obiettivo e di sicuro avrà gli occhi puntati sul premio.
Una sala giochi di redemption ha spesso un fascino universale. Non sono solo i bambini che amano vincere premi, anche gli adulti, anche se i premi che desiderano possono essere diversi. Quindi, cosa desiderano queste fasce demografiche? Una persona che può parlare di questo argomento con grande competenza è Maxine Davison, responsabile vendite a Sega Amusements International. La sua convinzione è che i bambini piccoli tendano a preferire premi di piccole dimensioni. “Abbiamo scoperto che i giocattoli morbidi e i portachiavi di marca hanno davvero successo tra i giovani giocatori”, afferma, “probabilmente per la loro collezionabilità e tendenza. “Anche le mini-anatre e i giocattoli fidjet sono stati popolari, attraendo sia la giocosità che l’interazione sensoriale. Inoltre, avere una selezione diversificata di dolci assicura che anche i giocatori con meno biglietti si sentano ricompensati, il che è fondamentale per mantenere piacevole l’esperienza.”
L’EGO DELLE
SPESSO DEFINITE LE
“SALVATRICI DELLE SALE
GIOCHI” E LE “FONDAMENTA DELL’INDUSTRIA”, POTREBBERO ESSERE PERDONATE PER SENTIRSI UN PO’ PIENE DI SÉ
vincita rapida che mantengano i giovani giocatori coinvolti ed entusiasti della loro esperienza da sala giochi”. Lo spazio delle redemption non è solo caro ai bambini, tuttavia la sala giochi moderna include una serie di titoli mirati a un pubblico più maturo, il che significa che un banco premi deve seguire l’esempio, con premi che attraggano gli adulti. Non soddisfatto di dolci e giocattoli, Davison afferma che “i prodotti di fascia alta e l’elettronica come altoparlanti, smartwatch e AirPods sono sempre richiesti.
“Anche l’aumento di popolarità di gadget da cucina come friggitrici ad aria e macchine per popcorn è interessante. Questi premi soddisfano il crescente interesse per la cucina casalinga e l’intrattenimento, che sembra essere davvero decollato negli ultimi due anni.”
Anche gli articoli che includono un tocco retrò sono popolari tra i giocatori più grandi al momento, afferma.
“Avere a disposizione un mix di articoli retrò, come giochi elettronici e lampade a lava, attinge alla nostalgia, rendendoli attraenti per gli adulti in cerca di un premio divertente e stravagante.
È qualcosa con cui è d’accordo Darrell Simmonds, responsabile vendite della divisione premi di Bandai Namco Amusement Europe. Evidenzia dolci di basso valore e giocattoli
tascabili come i preferiti indiscussi della generazione più giovane. E spiega: “Le caramelle gommose Haribo sono particolarmente popolari, insieme alle palline antistress di Pac-Man, che hanno un buon riscontro tra i giocatori occasionali che amano la gratificazione immediata di scambiare subito i loro biglietti per dei premi”. Sottolinea che un giovane ospite spesso preferirà la gratificazione immediata di scambiare i propri biglietti per un premio piuttosto che conservare i biglietti per oggetti di valore più elevato. “Questi giocatori tendono a favorire le ricompense immediate rispetto al risparmiare per oggetti di valore elevato, evidenziando l’importanza di fornire una gamma di opzioni di
“Abbiamo notato che anche le candele profumate sono un’ottima aggiunta poiché offrono un tocco di relax e cura di sé, avendo visto anche giocatori più giovani riscattarle per i membri della famiglia”.
Simmonds concorda, affermando: “Gli adulti spesso gravitano verso prodotti elettronici come altoparlanti e cuffie, che non solo migliorano la loro esperienza ma offrono anche un valore pratico. Inoltre i regali a tema gioco, come tazze e luci di marca, sono diventati sempre più popolari.” Le scelte su cosa tenere in una sala premi o al banco dei premi possono sopraffare. I locali devono fare attenzione a garantire che la loro economia di redemption, il numero di biglietti pagati rispetto al prezzo dei premi, non lasci nessuno con la sensazione di essere stato privato del
a cura di Lee Wild
cambio o di non essere in grado di permettersi nemmeno il premio più piccolo. Un premio di valore elevato, o almeno percepito come di valore elevato, può essere un potente motivatore per incoraggiare un giocatore a spendere di più e vincere più biglietti. Simmonds afferma che questi premi di prima qualità possono incoraggiare le persone a fare più visite alla sala giochi nel tentativo di raggiungere finalmente il loro obiettivo di biglietti. “Gli articoli di grandi dimensioni continuano ad avere un fascino considerevole nel panorama delle redemption. Molti giocatori conservano attivamente i loro biglietti in più visite per reclamare questi ambiti premi. Mentre i nostri clienti principali sono più propensi a impegnarsi ad accumulare per pre-
colmare il divario con questi premi più grandi. Questo duplice approccio non solo motiva le visite di ritorno ma migliora anche l’esperienza complessiva poiché i giocatori sono spinti dall’entusiasmo di lavorare per una ricompensa significativa.”
Davison sostiene qualcosa di simile, credendo che questi premi siano un importante incentivo per i clienti abituali che faranno più visite alla stessa sede. “Per alcuni questi premi potrebbero sembrare irraggiungibili”, ha detto, “mentre altri potrebbero essere motivati ad accumulare i biglietti per più visite, come i clienti abituali, soprattutto se stanno adocchiando qualcosa di speciale per sé o come regalo prima di Natale.
Se un operatore ha articoli unici o esclusivi, questo aggiunge sicuramente un ulteriore livello di attrattiva. Se i giocatori sanno che non possono trovare questi premi altrove o in una sala giochi vicina, ciò può spingerli a giocare più frequentemente, creando un senso di urgenza ed eccitazione.”
Uno dei grandi dibattiti sui premi degli ultimi anni è stato sulla scelta tra prodotti con licenza e senza licenza. I premi che presentano una
trasferito ai giocatori sotto forma di un costo del biglietto più elevato, quindi non sempre si traduce in un premio più popolare di un premio senza licenza e basato sul valore. Bandai Namco ha una serie di licenze popolari internamente mentre lavora anche con una serie di titolari di proprietà intellettuali di alcuni dei più grandi marchi del mondo per assicurarsi di avere i premi più recenti e migliori disponibili. Simmonds ha affermato: “I prodotti con licenza svolgono un ruolo cruciale nella nostra offerta di premi poiché i clienti in genere li associano a una qualità e un’affidabilità maggiori. Marchi
come Pac-Man, Warner Bros., Paddington Bear, Xbox e PlayStation sono tra le nostre principali licenze che attraggono i giocatori con la loro familiarità e il loro fascino nostalgico”.
Sega ha anche una vasta gamma di personaggi locali e su licenza da cui creare premi entusiasmanti. Davison spiega: “I prodotti con licenza hanno sicuramente un fascino notevole, soprattutto quando si tratta di riconoscimento del marchio. Spesso giustificano il loro prezzo più alto perché i fan sono disposti a pagare di più per articoli che si collegano ai loro franchise preferiti. La familiarità di marchi come Disney, Marvel e Star Wars può aumentare le vendite, in particolare con nuovi contenuti rilasciati regolarmente su popolari siti di streaming e sul grande schermo, mantenendo vivo l’interesse.
Abbiamo visto che con articoli da collezione, come le carte Pokém- >
on e popolari peluche come Squishmallows, i giocatori apprezzano non solo i prodotti in sé, ma anche lo status e la connessione che offrono all’interno delle comunità di fan. Entrambi i marchi sono stati incredibili per noi quest’estate. Sebbene i prodotti con licenza siano spesso un successo, è anche importante mantenere un equilibrio con articoli senza marchio che possano attrarre giocatori alla ricerca di qualcosa di più conveniente”. Tuttavia, una licenza da sola non è sufficiente a rendere popolare un premio, con i consumatori più esperti che mai nel fiutare un premio economico. Simmonds afferma che un premio di redemption deve rispecchiare ciò che un cliente si aspetterebbe da un negozio retail in termini di qualità. “Siamo molto orgogliosi di offrire prodotti di peluche che rispecchiano la qualità retail pur rimanendo accessibili a prezzi di intrattenimento. La percezione del valore dipende dalla qualità. Se i nostri prodotti hanno un aspetto e una sensazione di alta qualità i clienti sono più inclini a percepirli come validi. Oltre ai giocattoli di peluche i regali devono avere un fattore di meraviglia o un elemento unico che li distingua da ciò che è disponibile nei negozi tradizionali. Questa combinazione di qualità e unicità garantisce che i nostri premi si distinguano elevando l’esperienza complessiva del cliente.”
Davison ritiene che un premio riconoscibile sia ritenuto più prezioso nella mente di un giocatore a causa del riconoscimento già consolidato che ha. Ha affermato: “Gli articoli
e l’elettronica con licenza hanno un valore percepito più elevato perché i giocatori ne riconoscono il valore dalle impostazioni di vendita retail. Quando i giocatori possono acquistarli tramite il riscatto dei biglietti si crea un senso di realizzazione ed eccitazione, anche se nel processo potrebbero aver speso più del prezzo al dettalio.
Il brivido della caccia è un fattore significativo qui; i giocatori amano la natura competitiva di puntare a vincite di biglietti più grandi e la soddisfazione di vincere qualcosa che normalmente non comprerebbero per sé stessi. I premi grandi
o di grandi dimensioni possono amplificare questa sensazione di valore poiché sembrano offrire di più per il dollaro del giocatore, migliorando l’esperienza. È anche interessante come la composizione del premio influenzi la percezione. Se un premio è un articolo esclusivo o in edizione limitata, ad esempio, può aumentare ulteriormente il suo valore percepito”.
Come per qualsiasi impresa di intrattenimento, l’innovazione costante è la chiave quando si tratta di rimanere in cima al gioco per i premi. Sia Sega che Bandai Namco concordano sul fatto che i social media siano il motore delle ultime mode. Davison afferma: “L’influenza dei social media è innegabilmente
potente, in particolare piattaforme come TikTok, Instagram e YouTube, dove le tendenze possono emergere e diffondersi rapidamente. Tenere d’occhio ciò che promuovono gli influencer è una strategia intelligente, poiché il loro sostegno può aumentare notevolmente l’interesse e la domanda tra i giovani giocatori - il Reversible Octopus e le bevande Prime sono solo due delle tendenze più recenti che hanno preso d’assalto il mondo delle sale giochi negli ultimi due anni.
Incorporare il feedback dei giocatori su ciò che li entusiasma può ulteriormente perfezionare il processo di selezione. Ci impegniamo nella ricerca globale, come la partecipazione a fiere di licenze e la visita ai fornitori, per rimanere al passo con i tempi. Questo approccio proattivo non solo aiuta a identificare prodotti emergenti ma anche a sviluppare nuove offerte basate su modelli osservati”.
Allo stesso modo, Davison aggiunge: “Identificare la prossima grande tendenza nei premi può essere piuttosto impegnativo dato il rapido ritmo del cambiamento nelle preferenze dei consumatori. Monitoriamo attivamente le tendenze dei social media, che svolgono un ruolo significativo nel plasmare la cultura popolare. Oltre a questo conduciamo ampie ricerche di mercato interagendo con gli operatori per raccogliere informazioni sul comportamento di riscatto dei clienti. Analizzando queste tendenze e feedback possiamo anticipare meglio quali tipi di premi avranno successo con i giocatori in futuro”.”
Gioco fra gli oceani
IL CASINÒ RESORT VA MALE,
LICENZA RINNOVATA SOLO PER DUE ANNI
Le “insoddisfacenti” prestazioni turistiche del resort integrato hanno portato la Gambling regulatory authority (Gra) di Singapore a rinnovare la licenza del casinò del Resorts World Sentosa (Rws) solo per due anni. Un anno in meno del termine di rinnovo standard, che solitamente è di tre.
TANGENTI NEL GIOCO
ONLINE, GIRO DI VITE DEL MINISTERO
Il nuovo mandato biennale inizierà il 6 febbraio 2025, ma intanto la Gra ha reso note le motivazioni della sua scelta. Dopo aver esaminato la capacità del Resorts World Sentosa di sviluppare, mantenere e promuovere il suo resort integrato come “destinazione turistica avvincente che soddisfa la domanda prevalente del mercato e gli standard del settore”, l’organismo ha sentenziato che “una serie di aree richiedono una rettifica e un miglioramento sostanziale”, considerando le sue prestazioni turistiche del 2023.
Genting Singapore, proprietaria di Rws, ha evidenziato come il periodo di valutazione abbia coinciso con la pandemia globale, periodo in cui l’industria turistica di Singapore ha dovuto affrontare “sfide molto significative”.
Ma ora, promette Genting Singapore, “Rws continua ad accelerare la sua trasformazione per rinnovare e ringiovanire le offerte esistenti per accrescere l’attrattiva della sua destinazione e le esperienze dei visitatori, e mantenere il suo status di destinazione turistica di lusso di prim’ordine”.
Pugno duro del ministro della Comunicazione e della digitalizzazione dell’Indonesia, Meutya Hafid, dopo l’inchiesta che ha portato all’arresto di dieci funzionari per la presunta accettazione di tangenti da parte di operatori del gioco online.
A seguito di tali fatti, è stata avviata una ristrutturazione organizzativa all’interno del ministero imperniata sulle rotazioni di lavoro e sulla garanzia che ai dipendenti vengano assegnati ruoli in linea con le loro competenze ed esperienze.
“Alcuni dipendenti potrebbero attualmente gestire responsabilità che non corrispondono alle loro qualifiche. Li faremo ruotare come parte di una riorganizzazione interna per collocare le persone giuste nelle posizioni giuste”, sottolinea il ministro Meutya, che è in carica solo da poche settimane.
Inoltre, il ministero si è impegnato a rafforzare il coordinamento con altre agenzie governative, tra cui la Financial services authority (Ojk) e l’agenzia antiriciclaggio Ppatk, per migliorare la supervisione e prevenire future condotte scorrette.
I funzionari – tutti sospesi dai loro ruoli - avrebbero agevolato gli operatori del gioco online mantenendo attivi i loro siti web, nonostante una recente istruzione presidenziale di chiudere tutti i siti di gioco – almeno 1.000 - e le relative app.
SVILUPPO DEGLI ESPORT, A VOLTE È IL GOVERNO IL PRIMO A CREDERCI
Il Governo della Malesia punta senza esitazione sullo sviluppo degli sport elettronici. Come parte del bilancio del 2025 l’Esecutivo ha infatti annunciato l’intenzione di investire l’equivalente di 70 milioni di euro nello sport e negli esport, secondo un rapporto dell’agenzia di stampa statale Bernama. L’annuncio è stato fatto dal primo ministro malese Datuk Seri Anwar Ibrahim, che assegnerà fondi per lo sviluppo di programmi di calcio in collaborazione con la Football association of Malaysia (Fam); supporto alle paralimpiadi; supporto per l’ulteriore sviluppo di cricket e badminton; e, appunto, esport. Oltre 4 milioni saranno dedicati specificamente per il supporto alla diffusione degli esport nel Paese, per promuovere la crescita nell’ecosistema esport locale, costruendo un centro esport nazionale e formando giocatori e talenti.
Probabilmente a favorire tale decisione è stato il ruolo sempre maggiore assunto dalla Malesia come tappa dei maggiori eventi del settore, come i tornei di PlayerUnknown’s Battlegrounds Mobile o Defense of the Ancients (DotA) 2, tenutisi nella capitale Kuala Lumpur.
Senza tralasciare il fatto che proprio il team della Malesia ha recentemente conquistato il titolo Iesf 2024 World esports championship Mlbb a Riyadh, in Arabia Saudita, surclassando i campioni in carica provenienti dalle Filippine.”
A cura di Francesca Mancosu
Meutya Hafid
2–3
Egr Power Latam Rio Summit Fairmont Copacabana Rio de Janeiro, Brasile www.egrpowerlatamsummit.com/brazil
4–5
Affiliate World Asia
Centara Grand and Bangkok Convention Centre Bangkok, Thailandia https://affiliateworldconferences.com/asia
GLI APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI
AI QUALI NON PUOI MANCARE
The international appointments that you can’t lose
1–24
A Mendrisio ogni giorno è Natale
Casino Admiral Mendrisio Svizzera
www.admiral.ch/a-mendrisio-ogni-giorno-e-natale/
5–15
Sharkbay Grand Final
Perla Resort, Nova Gorica, Slovenia www.eurorounders.com
4–15
Texapoker Giant
Casinò Sanremo www.texapoker.net
4–15
Ept Praga
DICEMBRE | DECEMBER 2024
15–16
Igi Expo
Igaming e Gamer International Expo Centro Sul, Florianópolis, Brasile https://igi-expo.com/
King’s Casino, Praga, Repubblica Ceca www.pokerstarslive.com
6–18
Wsop Paradise
Atlantis Paradise island, Bahamas www.wsop.com
3–23
Wpt World Championship
Wynn Resort, Las Vegas, Nevada, Stati Uniti www.wpt.com
18–23
European Poker Open 1 million King’s Resort, Rozvadov, Repubblica Ceca www.eurorounders.com
8, 26
Christmas Carnival Show by Aristocrat Casino di Lugano, Svizzera https://casinolugano.ch/event/cristmas-carnival-show-by-aristocrat/ 14
TORNEO ESPORTS
Campionato italiano Gt4 Aci Esport 2024(Final) Autodromo di Monza https://aciesport.drivingitalia.net/ 15
TORNEO ESPORTS
Red Bull league of its own Accor Arena, Parigi, Francia www.accorarena.com/fr 31
Viva Las Vegas!
Casino di Lugano, Svizzera https://casinolugano.ch/event/viva-las-vegas/ 31
Cenone di Capodanno
Ristorante Seven, Sala Diamond di Rovereta San Marino www.giochideltitano.sm/cenone-di-capodanno-2025-giochi-del-titano/ 31
Galà di Capondanno Iconico
Casino di Campione, Campione d’Italia https://casinocampioneditalia.it/capodanno-2025/
www.gioconews.it
L’intelligenza artificiale per un gioco più sostenibile
a cura di Francesco Rodano
Chief sustainable gambling officer di Playtech e membro del Comitato scientifico Ige
industria del gioco si trova ad affrontare una sfida cruciale: come bilanciare l’esperienza di intrattenimento con la tutela dei giocatori? I tradizionali strumenti di gioco responsabile, come l’autoesclusione, i limiti di gioco e i reality check, sono essenziali, ma la loro efficacia dipende dalla consapevolezza del giocatore di averne bisogno. Tale consapevolezza può mancare proprio in chi è più a rischio.
È qui che l’intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente l’approccio alla protezione dei giocatori. All’Ige 2025 esploreremo come questa tecnologia stia rivoluzionando il settore, aiutando a predire possibili comportamenti problematici e facilitando, allo stesso tempo, interazioni personalizzate con i giocatori per evitare che perdano il controllo della propria attività di gioco.
DALL’ANALISI DEI DATI ALLA PREVENZIONE DEL RISCHIO
L’analisi comportamentale basata sull’intelligenza artificiale utilizza il monitoraggio continuo di oltre 70 indicatori diversi – dalle puntate medie all’aumento della frequenza di gioco, dai cambiamenti nei limiti di deposito al gioco notturno – per costruire un dettagliato profilo di rischio di ciascun giocatore. Questo approccio supera i limiti degli strumenti tradizionali poiché permette di individuare i giocatori a rischio ben prima che subiscano danni legati al gioco e di personalizzare gli interventi in base al profilo individuale.
MESSAGGI PERSONALIZZATI E INTERVENTI IN TEMPO REALE
I risultati della ricerca in questo campo sono incoraggianti: i messaggi personalizzati basati sulle caratteristiche comportamentali individuali si sono dimostrati fino a 20 volte più efficaci delle tradizionali campagne email nel promuovere l’uso di strumenti di gioco responsabile. Diversi operatori internazionali hanno già adottato questo approccio con risultati promettenti, dimostrando come sia possibile implementare misure di protezione efficaci senza compromettere l’esperienza di gioco.
IL FUTURO È GIÀ QUI: NUOVE FRONTIERE DELL’AI
Il potenziale dell’intelligenza artificiale per migliorare la protezione dei giocatori va ben oltre l’analisi comportamentale. Possiamo immaginare che questa tecnologia sarà alla base, in un futuro davvero prossimo, di altre applicazioni per il gioco responsabile:
• chatbot evoluti che forniscono supporto personalizzato 24/7 su larga scala;
• sentiment analysis in tempo reale
delle conversazioni via chat e a voce che intercettano segnali di rischio nei giocatori;
• sistemi di apprendimento automatico che migliorano continuamente i messaggi di gioco responsabile.
REGOLAMENTAZIONE E STANDARDIZZAZIONE
Il quadro normativo sta evolvendo rapidamente: oltre 20 giurisdizioni nel mondo richiedono ormai esplicitamente l’uso dell’analisi comportamentale per identificare e proteggere i giocatori a rischio. L’Italia ha recentemente adottato il decreto legislativo 41/2024 sul riordino del gioco a distanza, che, per la prima volta al mondo, cita espressamente l’intelligenza artificiale come strumento per la tutela della salute dei giocatori.
RICERCA E COLLABORAZIONE: LA CHIAVE DEL SUCCESSO
Solo attraverso la collaborazione tra operatori, regolatori, ricercatori e fornitori di tecnologia saremo in grado di esplorare, e sfruttare, l’enorme potenziale dell’intelligenza artificiale per creare un ambiente di gioco più sicuro ed equilibrato.
La strada da seguire è chiara: anche nell’era dell’intelligenza artificiale, l’esperienza e la sensibilità umana saranno indispensabili per garantire un’efficace tutela dei giocatori.
Vi aspetto all’Ige 2025 per confrontarci su come integrare al meglio tecnologia e know-how degli operatori per costruire un’industria più sostenibile.
stato un anno indubbiamente unico, per me, caratterizzato e dominato dalla Spagna sia a livello professionale che personale. Al momento di scrivere questo articolo, mancano ancora due mesi all’evento Ice nella sua nuova sede di Barcellona. Tuttavia, considerando il periodo festivo del Natale e le celebrazioni correlate, sembra che rimangano soltanto quattro settimane. Questo pensiero genera ansia e panico perché c’è ancora molto da fare. Ma rappresenta anche l’attesa della conclusione di un lavoro che non è iniziato appena un anno fa, con la chiusura della fiera precedente a Londra, ma molto prima, quando abbiamo avviato il processo di ricerca della nuova sede dell’evento Ice. La nostra ricerca ci ha condotto a Barcellona, che diventerà la nuova capitale del gioco per una settimana, a gennaio, e così almeno per i prossimi cinque anni. Questo rappresenta il nostro impegno e la nostra promessa con Fira Barcelona e il governo locale. Inoltre, Barcellona è diventata la mia nuova sede personale, dove mi sono trasferita lo scorso aprile per avvicinarmi ulteriormente al settore del gioco spagnolo. L’obiettivo è comprendere meglio le sfide e le necessità del business, creare relazioni sul campo e assicurarci che siamo ben inseriti nel contesto locale e nazionale della Spagna.
Un’industria che vale un museo e una super fiera
QUANDO IL GIOCO E LA SUA INDUSTRIA
DIVENTANO UN’OPERA D’ARTE: DAL
MUSEO DI BARCELLONA UN INVITO
ALLA RIFLESSIONE E QUALCHE
ANTICIPAZIONE DELLA PROSSIMA
KERMESSE DEL SETTORE
a
cura di Ewa Bakun
Il trasloco per motivi professionali mi ha offerto anche l’opportunità di vivere in un nuovo Paese, il quarto trasferimento della mia vita, e in una nuova città, ricca di mare, cibo, sole, cultura e architettura. Non sorprende che la scelta di Barcellona sia stata ben accolta dal pubblico internazionale dell’Ice. Una delle mie escursioni semi-turistiche mi ha portato a Sabadell, su invito di una delle imprese catalane più importanti, Mga Games, per visitare un museo particolare: il Museo Sanahuja delle macchine da gioco. Creato dal fondatore della compagnia, Jaume Sanahuja, grande appassionato della storia dei giochi, che ha cercato in tutto il mondo le macchine antiche per trasportarle al museo, restaurarle ed esibirle. Oggi il museo ospita più di mille macchine, con alcuni degli esemplari più antichi che risalgono agli inizi del Novecento. Camminando tra le sale del museo, ho riflettuto sulla trasformazione tecnologica del nostro settore. Le macchine da gioco, come quelle esposte nel museo e associate al nostro settore, ora fanno parte di
esposizioni museali e non si trovano più negli stabilimenti di gioco. Sono state sostituite da sistemi e piattaforme complessi, gestiti e controllati da tecnologie sofisticate. Questa trasformazione si riflette anche nell’evoluzione dell’Iice, che diventa sempre più una fiera tecnologica, aprendosi a nuovi tipi di fornitori ed esplorando opportunità di collaborazione con imprese al di fuori del tradizionale settore dei giochi. Con l’apertura della nuova sede, ora stabilita come centro importante per l’innovazione, le tecnologie digitali e le start up, si presenta un’opportunità significativa per Ice. Questo nuovo posizionamento può essere ulteriormente sviluppato nelle future edizioni, contribuendo a influenzare il posizionamento e l’immagine del settore stesso. Durante la mia esperienza in Spagna, ho osservato che la reubicazione dell’Ice offre un’opportunità significativa, che sarebbe stata più difficile da ottenere rimanendo a Londra. Questa opportunità permette di rafforzare l’influenza della fiera nel posizionamento del settore, non solo come settore tecnologico, ma anche a livello strategico e professionale, come un settore innovativo e strettamente regolamentato. E continuo a notarlo nelle mie interazioni con il settore locale che ci ha accolti a mani aperte, riconoscendo il potenziale impatto della presenza dell’evento globale del gioco nel loro Paese sull’immagine del settore nazionale di fronte ai vari attori politici, regolatori e sociali. Siamo pienamente consapevoli della responsabilità che accompagna l’arrivo dell’Ice in Spagna e i nostri sforzi si concentrano nell’assicurare che la fiera sia un successo, una speranza che confidiamo sarà condivisa da tutti i nostri visitatori dal 19 al 22 gennaio a Barcellona.
Ewa Bakun | Direttore delle strategie sui contenuti per Clarion Gaming dal 2018, è nel gruppo da oltre 13 anni, dove ha ricoperto i ruoli precedenti di head of content, event director focalizzati sul gaming e di programme manager.
LA
Squadra Nazionale è un partito politico composto da 11 uomini, 6 riserve, un allenatore e uno staff tecnico.
Ogni componente della Squadra Nazionale è scelto dall’Allenatore perché forte in un ruolo.
La forza si misura con la capacità di comunicare, gestire la cosa pubblica e conquistare voti.
I componenti della Squadra Nazionale giocano per vincere confronti politici, elezioni e arrivare a contribuire al governo del Paese.
Il numero dei componenti della Squadra è fisso. Senza eccezioni. Se un nuovo componente viene scelto dall’Allenatore un titolare o una riserva perde immediatamente il posto nella Squadra.
L’Allenatore convoca la Squadra per l’allineamento ogni lunedì e ogni giovedì per quattro ore, nella sede di Roma. Gli allineamenti sono sospesi solo dal 15 luglio al 16 agosto. Non sono ammesse assenze.
La Squadra è composta da professionisti a tempo pieno assunti e pagati, senza altre cariche pubbliche o private. La remunerazione di ogni membro della Squadra è di €225.000 annui, €125.000 per le riserve e €350.000 per l’Allenatore.
La Squadra non gioca né a destra né a sinistra. La Squadra ha componenti messi in campo per la loro capacità di battere gli avversari a destra o a sinistra.
La Squadra rispetta gli avversari ma non rinuncia ai falli necessari: forzature, spinte retoriche, argomenti fallaci per tenere in pugno il dibattito. I componenti della Squadra ricorrono a falli più gravi solo se la situazione lo richiede: dati inventati, bugie, promesse farlocche, complottismi, attacchi personali; sapendo che questi possono ritorcersi contro (un “cartellino giallo”) e comportare un’espulsione se ripetuti o eccessivi. L’Allenatore rimuove dalla Squadra
Manifesto
i componenti che commettono più falli o che non contribuiscono alla prestazione della squadra.
I componenti della Squadra si allenano a non ricorrere mai a falli da rosso diretto: insulti, minacce, affermazioni apodittiche, violenza verbale, casi umani strumentali, utilizzo di informazioni riservate, nemmeno per reazione.
I componenti della Squadra non sono tipi che pisciano controvento.
I giocatori della Squadra ci provano dalla distanza.
I giocatori della Squadra passano la palla al compagno libero.
L’’Allenatore identifica i punti deboli dell’avversario e prepara minuziosamente i piani d’attacco e difesa.
La Squadra usa più dati e statistiche che quella di Moneyball.
I giocatori della Squadra si mangiano i preti per colazione.
La Squadra Nazionale abbraccia la realtà che la politica è la costruzione di una tifoseria, e i tifosi si appassionano alle squadre che vincono per bravura.
L’ obiettivo della Squadra è la crescita economica e il benessere del Paese, raggiunto in un contesto di piena democrazia indiretta, matura, un’economia di mercato e di libertà individuali, grazie alla competitività globale del privato e all’efficienza del settore pubblico.
Ogni componente veste un completo disegnato da Armani con il proprio numero sul bavero della giacca.
Marco Trucco | Nato a Torino nel 1974, è uno dei pionieri del poker online. Dal 2010 a oggi ha guidato le operazioni online di diversi gruppi, tra cui Everest Poker, Eurobet, PokerStars e fino a giugno 2023 GGPoker. Ora è chief marketing officer del gruppo Videoslots.
5- Pubblica amministrazione
6- Interno e sicurezza
7- Esteri e relazioni UE
8- Giustizia e diritto
9- Sviluppo economico, energetico e industriale
10- Innovazione
11- Comunicazione e media
Riserve a coprire due ruoli:
12- Sanità o pubblica amministrazione
13- Difesa o interno
14- Fisco e finanze o lavoro e pensioni
15- Sviluppo economico e innovazione
16- Giustizia o esteri
17- innovazione o comunicazione
La Squadra Nazionale partecipa alle elezioni nazionali, regionali ed europee. La Squadra Nazionale non gioca nei campetti spelacchiati delle amministrative comunali.
I componenti della Squadra non fanno comizi, bancarelle, incontri ristretti, presentazioni di libri, conferenze e altre perdite di tempo.
I componenti della Squadra non si esprimono mai su fatti di cronaca, scontri mediatici, fenomeni di costume, scandali, disgrazie o argomenti puerili.
I componenti della Squadra non si esprimono, né a nome della Squadra né a titolo personale su questioni etiche, diritti civili, filosofia politica perché si rifiutano di parlare su ciò che non conoscono, e nella Squadra non c’è spazio per codesti esperti.
In queste materie la Squadra si esprime solo con i fatti, ossia le votazioni, senza commentarle.
Il primo obiettivo della Squadra è quello di eleggere gli 11 componenti in Parlamento, nella coalizione di maggioranza.
I componenti della Squadra non litigano né si contraddicono in pubblico.
I componenti della Squadra, a differenza dei calciatori, non utilizzano mai frasi fatte.
Il colore della Squadra è l’arancione.
Gli 11 ruoli sono:
1- Sanità
2- Difesa
3- Lavoro e pensioni
4- Fisco e finanze
I componenti della Squadra imparano dagli influencer come essere prolifici nella creazione di contenuti online e come mantenere le distanze dal pubblico IRL.
I componenti della Squadra non vogliono insegnare la vita né vietare niente a nessuno.
a cura di Marco Trucco
ono cresciuto respirando profumo di ragù e non potevo fare un altro mestiere se non lo chef.”
Basterebbe già questa frase a tratteggiare chi è Mauro Improta, dal 2000 uno dei cuochi cardine delle trasmissioni Rai dedicate alla cucina e condotte da Antonella Clerici, da “La prova del Cuoco” a “È sempre mezzogiorno”. Nato nel 1978, ha iniziato a lavorare a 16 anni: durante l’anno scolastico frequentava l’istituto alberghiero, ma ogni estate ne approfittava per fare esperienze, dall’Inghilterra all’Austria, passando per tanti ristoranti napoletani. E proprio la “napoletanità” è il cuore dei suoi piatti.
Quanta Napoli c’è nelle sue ricette?
“Napoli è sempre protagonista. Mi vanto delle mie tradizioni, radici intrinseche e ricordi legati al cibo che mi accompagnano sin da bambino. Non si può fare a meno delle tradizioni se si nasce a Napoli. Ragù alla genovese, parmigiana, friarielli, spaghetti alle vongole, li devi tenere (detto, appunto, alla napoletana, Ndr) nel Dna altrimenti sei nato da tutt’altra parte.”
Quali sono i suoi cavalli di battaglia?
“I primi piatti. Penso che il primo piatto da napoletano mammone è quello che ti rende felice ad ogni pasto; non bisogna necessariamente aspettare la domenica o i giorni di festa. Ci sono lo spaghettone con soffritto di mare, le candele (uno
Mauro Improta Lo chef di famiglia
a cura di Francesca Mancosu
dei formati tradizionali di pasta della Campania dalla forma allungata, Ndr) spezzate allo scarpariello, le linguine ai polipetti veraci e alghe di mare, ad esempio. Devo dire che grazie a mio figlio Mattia ho imparato tanto ad apprezzare la pasta fresca dove ci si possono concedere tanta fantasia ed estro con le farciture.”
Lei ormai è uno dei volti più noti della trasmissione della Clerici. Com’è cucinare in tv?
“Sono circa 22 anni che lavoro in tv e 30 che faccio questo lavoro. Credo che alle persone che mi seguono piacciano la mia semplicità e la capacità di comunicare con cui riesco a raccontare
con immediatezza i piatti che preparo.” In generale, che consigli darebbe a chi la segue e ha voglia di replicare le sue ricette a casa propria?
“Di usare ingredienti genuini e non impossibili, di facile reperibilità.”
Finora ha scritto due libri: “A tutto gas” e “Napule è”, insieme a suo figlio Mattia. In cosa ha preso da lei e in cosa è diverso e magari “migliore” di lei in cucina?
“Il libro che ho scritto con mio figlio mi sta dando grandi soddisfazioni.
Da una parte c’è la tradizione, e dall’altra l’estro e l’innovazione di Mattia, un giovane esuberante e sempre alla ricerca di cose nuove, che compie un lavoro certosino anche quando deve impiattare. Io sono per una filosofia diversa, basata su ingredienti semplici e cotture rapide. Ma adoro confrontare le scuole di pensiero e scambiare opinioni: ci tiene attivi e uniti per realizzare un ottimo risultato.”
Che progetti ha in campo in questo momento e quali sono i prossimi (o quelli ancora nel cassetto...)?
“Ho diversi progetti in cantiere. Uno è aprire una piccola struttura dove posso mettermi in gioco con quasi tutti i componenti della mia famiglia. Ci stiamo lavorando e speriamo di riuscirci presto. Inoltre c’è il progetto di un altro libro da iniziare in primavera, con la bella stagione, visto che sarà dedicato ad un ingrediente di cui in Campania non possiamo fare assolutamente a meno!”
INGREDIENTI (PER 4 PERSONE)
400 g di candele spezzate, 80 g di parmigiano reggiano grattugiato
Per il ragù: 500 g di muscolo di manzo, 4 fette di collo di suino, 3 spuntature di maiale, 4 salsicce di maiale, 1 cipolla ramata, 2 cucchiai di concentrato di pomodoro, 4 1 di passata di pomodoro, 10 g di uvetta, 10 g di pinoli, 30 g di pecorino a cubetti, 1 spicchio d’aglio, 1 bicchiere di vino rosso Aglianico
Foglie di prezzemolo, olio evo, sale, pepe q.b.
PREPARAZIONE
Adagiare le fette di collo di suino su un tagliere e batterle con un batticarne, poi condirle con sale e pepe e farcirle con uvetta, pinoli, cubetti di pecorino, lamelle di aglio e prezzemolo tritato. Arrotolare ogni fetta e chiuderla come fosse un involtino, aiutandosi con gli stuzzicadenti. In un ampio tegame con un po’ di olio adagiare dapprima il muscolo di manzo a pezzi, poi le spuntature e iniziare a rosolare a fuoco moderato. Unire gli involtini preparati in precedenza e la cipolla affettata e continuare a roso-
lare le carni fino a imbrunirle. Sfumare con il vino rosso e lasciare evaporare. A questo punto aggiungere le salsicce e il concentrato di pomodoro. Coprire con la passata di pomodoro, salare e proseguire la cottura a fuoco dolce per 2-3 ore, poi estrarre i pezzi di carne e fare andare per altre 2 ore, sempre a fuoco dolce.
* Al posto delle candele si possono utilizzare paccheri, ziti spezzati, fusilli e manfredi con eventuale aggiunta di ricotta.
La ricetta dello chef/ CANDELE SPEZZATE AL RAGÙ
lacune legislative presenti negli altri sistemi possono impedire o rendere insostenibile lo sviluppo di un settore, a causa dell’incertezza: basti pensare all’applicazione, giusta o errata che sia, di normative pensate per casi ben diversi (come le problematiche giuslavoristiche o il celebre ‘Langate’). Quale azienda investirebbe in un’attività senza poterne conoscere adeguatamente la regolamentazione?”
Gianluigi Fioriglio esordisce così illustrando le principali innovazioni introdotte dal Codice degli esport di San Marino, approvato dalla Repubblica del Titano nell’aprile 2023.
“La prima e più importante innovazione consiste nella disciplina dell’esport a 360° , rendendo così possibile operare in tale ambito potendo contare su un quadro giuridico chiaro e pensato appositamente per esso”, spiega il legale, professore associato di informatica giuridica all’Università di Modena e Reggio Emilia.
“Il Codice (legge 80/2023, Ndr) prevede diritti e doveri chiari per tutti gli operatori dell’esport. Non si deve, così, cercare di interpretare una norma pensata per altre fattispecie in modo ‘creativo’, ad esempio per capire come svolgere una competizione ‘a norma’ (basti pensare al Dpr 430/2001 per l’Italia) o comunque sottostare a passaggi burocratici che hanno senso per fattispecie e settori diversi da quello dell’esport. Abbiamo una regolamentazione semplice e rigorosa delle competizioni esportive, che possono essere online, offline (in presenza) o miste, e che possono prevedere anche il conferimento di premi in denaro. Un’altra innovazione è il riconoscimento formale delle Discipline esportive: per evitare fenomeni elusivi, si è scelto, infatti, di redigere un elenco di quei videogiochi il cui utilizzo è requisito per l’applicazione della legge 80/2023 a determinati operatori.”
In che modo la legge disciplina anche le diverse professioni legate agli esports e incentiva gli investimenti?
“Il Codice riconosce le peculiarità delle varie discipline incentivando investimenti e favorendo la creazio-
AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL DECOLLO DEGLI ESPORTS
A oltre un anno dall’introduzione del Codice in materia a San Marino uno degli autori, Gianluigi Fioriglio, spiega le principali innovazioni
Gianluigi
ne di associazioni e imprese esportive. In aggiunta a un regime fiscale già particolarmente vantaggioso sono previsti incentivi specifici per le imprese esportive. Fra l’altro, le società esportive professionistiche possono versare un capitale sociale ridotto (euro 2.500) e, ove riconosciute Imprese esportive, vengono esonerate dal pagamento della tassa di licenza d’esercizio.”
In che modo le imprese ottengono queste agevolazioni?
“Nel caso in cui rispettino i requisiti della normativa possono iscriversi al Registro delle associazioni, società e imprese esportive. È stata inoltre creata una Commissione esport che è una vera e propria autorità di controllo e ha il compito di promuovere l’esport, di vigilare sul rispetto dei principi, delle finalità e delle disposizioni della legge 80/2023; inoltre, esercita poteri di supervisione, regolamentari e sanzionatori nel settore dell’esport e nei confronti degli Operatori dell’esport.”
Come si posiziona ora San Marino nel panorama internazionale degli esports grazie a questa legislazione pionieristica?
“San Marino ha indubbiamente una posizione strategica in Europa: grazie a questa legislazione pionieristica, essa può essere un perfetto hub per competizioni internazionali oltre che la sede ideale sia per startup sia per aziende e realtà già affermate nel mondo dell’esport. Nonostante il settore degli esport sia in continua crescita, altri Stati non riescono ancora a giungere a una normativa di settore: San Marino ha, dunque, un evidente vantaggio competitivo, essendo in grado di ospitare importanti eventi e competizioni (con possibilità di conferire premi in denaro) e, soprattutto, di attirare operatori da tutto il mondo cui offrire un ecosistema ‘cucito su misura’ per le esigenza degli operatori dell’esport.”
Quali altri vantaggi specifici offre il Codice degli esport alle imprese del settore rispetto ad altri Paesi?
“Qualsiasi impresa del settore può, innanzitutto, operare sulla base di una legislazione coerente con le attività svolte e usufruire di un regime fiscale estremamente competitivo: Più specificamente, l’imposta generale sui redditi – Igr, ordinaria per le società, è pari al 17 percento dell’utile fiscale. Inoltre, tutte le nuove attività d’impresa beneficiano di un trattamento incentivante che riduce l’imposta sull’utile all’8,5 percento nei primi 5 anni ed esenta le stesse dal pagamento della tassa di rilascio dell’autorizzazione e delle relative tasse di rinnovo nei tre anni successivi. Ancora, una speciale disciplina fiscale incentiva le nuove imprese ad alto contenuto innovativo, con un’imposta sull’utile progressiva dallo zero all’8 percento. È inoltre possibile realizzare sale esport o gaming house, sottoposte alla legge 80/2023 e potendo così operare nella massima legalità.”
Questo articolo è realizzato in collaborazione a eSportsMag.it, il primo magazine online in Italia interamente dedicato al fenomeno degli eSports
a cura di Daniele Duso
Fioriglio
Per una politica di gioco responsabile nei fatti
Collaboro da molti anni con la rivista Gioco News in rappresentanza degli operatori che si occupano di interventi di prevenzione e cura di soggetti che soffrono delle conseguenze di un ricorso eccessivo al gioco d’azzardo con i noti aspetti disfunzionali sull’individuo, la famiglia e la società nel suo insieme. L’ottica di questa collaborazione rientra nel grande tema della costruzione congiunta di una “politica di gioco responsabile” che, pur riconoscendo l’ontologica propensione al gioco degli esseri viventi, e in particolare dell’homo sapiens che, non a caso, viene anche definito ludens, cerca di trovare strategie “compatibili” che consentano di adottare politiche non proibizionistiche me neppure lasciate a un liberismo indiscriminato che espone persone più fragili a cadere più facilmente nell’eccesso con conseguenze talvolta anche gravi come tutti sappiamo.
In tempi recenti si è assistito, anche in conseguenza della pandemia da Covid che ha costretto in lockdown molte persone privandole di beneficiare di gratificazioni con la conseguenza di riversare in attività di gioco online il disagio legato alla scarsa socializzazione e alla mancanza di stimoli ludici di diverso tipo, il conseguente aumento del gioco in denaro su concessione statale, che è cresciuto, nell’ultimo anno, dai 147,5 miliardi nel 2023 ad una previsione di oltre 160 a consuntivo del 2024. A fronte di questo incremento a partire da una base già molto alta di “inve-
stimenti in gioco d’azzardo” delle risorse pur limitate di fasce sociali già “deboli” ed alle prese con il non facile obiettivo di far quadrare il bilancio, il Governo - il 24 ottobre - ha resa nota una norma del disegno di legge per il Bilancio dello Stato che prevede un’operazione duale: sopprime il fondo vincolato per gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione del Disturbo del gioco d’azzardo e abroga l’organismo “Osservatorio per il contrasto al gioco d’azzardo e alla dipendenza grave”, costituito a suo tempo per impulso dell’allora ministro della Sanità, Renato Balduzzi, e poi divenuto “organismo consultivo del ministro della Salute” che dovrebbe essere sostituito (se il Parlamento confermerà l’articolo in questione) da un Osservatorio generale sulle patologie da dipendenze. A questa decisione l’associazione scientifica Alea per lo studio del gioco d’azzardo (della quale, per inciso, sono stato co-fondatore insieme al collega Mauro Croce) si è pronunciata in modo critico segnalando come questo Organismo contempla la compartecipazione di due ministeri, dei quali uno, la Salute, è costituzionalmente titolato a provvedere alla prevenzione, cura e controllo dei fattori che espongono al rischio per la persona nonché del ministero dell’Economia che rappresenta l’amministrazione fiscale dello Stato. I titolari dei due dicasteri assorbono in toto la potestà di fissare i modi di osservare un compendio di pato-
logie, alcune delle quali assicurano un cespite per lo Stato (provenienti dal consumo di alcol, nicotina e, per l’appunto, il gioco d’azzardo.
La norma del Ddl Bilancio 2025 parla di patologie da dipendenza come definite dalla Organizzazione Mondiale della Sanità come condizione caratterizzata da una modalità patologica di consumo di sostanze o da una dipendenza da comportamenti, che interferisce con la vita quotidiana della persona.
Discutibile risulta quindi l’orientamento teso a sopprimere l’Osservatorio “organo consultivo del ministro della Salute per il contrasto al gioco d’azzardo” e, contestualmente, la revoca del finanziamento dedicato all’offerta di presa in carico terapeutica, assistenziale e di prevenzione per le dipendenze da gambling.
Di qui “l’invito di Alea a far pervenire al Legislativo e all’Esecutivo la voce competente volta a indurre le Istituzioni a decisioni, queste sì, responsabili nell’interesse pubblico, della Salute e della integrità della persona”. E, per inciso, con l’augurio che le feste natalizie prossime, pur storicamente dedicate anche al “Gioco” lo siano all’insegna di momenti di gioia condivisa e non di afflizione come talvolta succede per mancanza di tutela nei confronti dei soggetti inclini all’abuso.
Riccardo Zerbetto | È psichiatra e direttore del Centro Studi di Terapia della Gestalt. Dal 2007 è direttore scientifico di Orthos, associazione per lo studio e il trattamento dei giocatori d’azzardo.
L’AUTORE
a cura di Riccardo Zerbetto
STARBOX MAGMA
Una nuova slot multigioco è pronta a conquistare il mercato italiano, proponendo un insieme di otto titoli, tra i quali spunta anche un’interessante novità. Come spieghiamo nei dettagli in questa recensione, dopo averla provata per voi.
GRAFICA ›› 19 /20
Una slot davvero bella. Coinvolgente, accattivante, in grado di conquistare il giocatore già al primo sguardo. In tutti gli otto titoli le ambientazioni - per lo più fantastiche - risultano esteticamente molto gradevoli, grazie a una felice e accurata scelta di simboli e a delle animazioni che riescono a catturare l’attenzione e a creare un’atmosfera ideale.
AUDIO ›› 18,5 /20
Se l’estetica di questa multigioco rappresenta senz’altro un vero punto di forza, anche la parte audio non è certo da meno, con una scelta musicale particolarmente felice e una ricca varietà di suoni e musichette che rende l’esperienza estremamente coinvolgente in tutti i titoli proposti. Soprattutto nelle varie fasi bons, dove il gioco offre il meglio di sè, anche musicalmente.
GIOCABILITÀ
›› 18,5 /20
Abbiamo a che fare con una slot multigioco 5 rulli per 3 con 5, 10, 15 linee di vincita,
Una slot vulcanica per un divertimento incandescente
LA SCHEDA
NOME_ Starbox Magma
PRODUTTORE_ Psm Tech / Good Star
DATA OMOLOGAZIONE_ ottobre 2024
SPECIFICHE NORMATIVE_ comma 6a del Tulps
CICLO_ 30.000
che contiene al suo interno otto giochi: “Athens”, “Black Pearls”, “Fortune Star”, “King of Persia”, “Northern Princess”, “Ramses”, “Robin Hood” e “Cash or Crash”. Ed è proprio quest’ultimo a incuriosire più di tutti, per via delle innovazioni proposte. In questo gioco, infatti, il giocatore può variare la puntata (“bet”) a seconda della vincita disponibile. Ogni vincita ottenuta può essere rigiocata per un massimo di 5 tiri a partita. Ma durante ogni tiro, mentre il contatore si incrementa, il giocatore può accettare in qualunque momento la vincita. Mentre il bonus può essere attivato casualmente,
Una slot bella e divertente, ma che sa essere anche innovativa, proponendo un gioco con meccaniche diverse rispetto ai soliti titoli Awp. In un momento di stanca dell’intero segmento delle Awp, quando un tocco di innovazione serviva davvero, ed è quindi doppiamente benvenuta.
in momenti diversi, a ogni tiro offrendo una scelta dalla quale scaturisce un premio variabile in punti. Molto divertente anche Robin Hood, per le sue dinamiche di gioco e di bonus.
PRESTAZIONI ››
18,5 /20
Il gioco è uscito solo recentemente sul mercato, essendo disponibile da metà novembre presso Game Solution e Nazionale Elettronica. Noi che abbiamo avuto l’opportunità di provarla in anteprima possiamo dire che il prodotto merita grande fiducia ed è proprio in base a questa che sentiamo di poterci sbilanciare in un voto alto.
BUDGET ›› 18,5 /20
Il costo della slot è perfettamente in linea con gli altri prodotti presenti sul mercato. E grazie alla sua distribuzione attraverso partner di primo piano, viene proposta con un ottimo rapporto tra qualità e prezzo e con modalità particolarmente flessibili e alla portata di tutti.
IL NOSTRO GIUDIZIO
di Vincenzo Giacometti
Scoprila qui:
L’Istituto di pagamento autorizzato dalla Banca d’Italia e parte del Gruppo Novomatic Italia, Admiral Pay, è stato uno dei protagonisti del Salone dei pagamenti di Milano, dove ha messo in vetrina una gamma di soluzioni innovative pensate per rispondere alle esigenze di una clientela diversificata, in un settore sempre più orientato verso la digitalizzazione e il rispetto delle normative imminenti. APay Gaming offre una soluzione dedicata e sicura per le esigenze di transazione nel settore del gaming. APay Pro, invece, offre servizi avanzati di pagamento e tracciabilità per i professionisti. Infine, APay
Le slot online di Octavian, inclusa la rinomata serie DreamSet, oltre che la piattaforma di aggregazione HubCasino, vanno ad arricchire ulteriormente l’offerta di giochi del gruppo Flutter, a partire dal brand Betfair nel mercato italiano.
Questo grazie all’accordo che Octavian Group ha siglato con il colosso globale del gaming e delle scommesse online, noto per i suoi marchi di punta come PokerStars, Betfair, Paddy Power, Fan Duel e molti altri.
Questa partner-
La Commissione federale delle Case da gioco ha comunicato ufficialmente al Casinò Lugano l’estensione della propria concessione, in scadenza a fine dicembre, che consentirà alla Casa da gioco ticinese di operare fino al 2044.
La decisione positiva conferma la fiducia riposta nella gestione e nella solidità di Casinò Lugano, sia per la proposta terrestre che in linea, che potrà così continuare a essere un punto di riferimento nel settore del gioco e dell’intrattenimento per almeno altri due decenni.
Paolo Sanvido, Ceo di Casinò
ADMIRAL PAY
Soluzioni all’avanguardia multitarget e sicure per i pagamenti
Smart si rivolge a una clientela generalista, con una serie di funzionalità che semplificano le operazioni quotidiane. Le soluzioni presentate da Admiral Pay si legano strettamente alla nuova app APay E-Wallet, un portafoglio digitale innovativo che rappresenta il cuore della strategia B2B
OCTAVIAN GROUP
Nuovi orizzonti per slot online e HubCasino dall’accordo con Flutter Group
dell’azienda e consente agli utenti di gestire in modo sicuro e trasparente le proprie finanze, offrendo possibilità di cash in e cash out senza limiti di budget, rappresentando un punto di svolta per i Punti vendita ricarica.
Ad affiancare l’APay E-Wallet c’è l’APay Card, una carta di pagamento Mastercard che funge da “passaporto” per accedere ai servizi di pagamento offerti dalla piattaforma, facilitando il collegamento tra portafoglio digitale e acquisti quotidiani.
ship rappresenta un traguardo significativo per il gruppo Octavian, che sfrutta le proprie capacità di sviluppo interno per raggiungere un pubblico internazionale sempre più ampio. Collaborando con uno dei nomi più rispettati del settore, Octavian riafferma il proprio impegno a fornire
CASINÒ LUGANO
Altri vent’anni di intrattenimento di qualità
Lugano, afferma: “Puntiamo al futuro con determinazione e ottimismo, consapevoli delle grandi opportunità che questa decisione ci offre e anche della responsabilità cha abbiamo nel farlo verso i nostri clienti e il territorio in cui operiamo. Abbiamo in programma numerosi progetti per rafforzare il
prodotti e servizi innovativi e di alta qualità.
Simone Pachera, amministratore delegato di Octavian, dichiara: “Siamo entusiasti di collaborare con il Gruppo Flutter per portare i nostri giochi DreamSet e la piattaforma HubCasino su Betfair.it. Questo accordo rappresenta una forte sinergia tra la nostra capacità di innovazione tecnologica e la vasta copertura di Flutter in tutto il mondo. Insieme, stiamo gettando le basi per una sfidante espansione in nuovi territori, continuando a concentrarci sulla qualità dei giochi e sulla soddisfazione dei giocatori.”
nostro ruolo nel panorama del gaming e dell’intrattenimento di qualità.”
Il presidente del Cda Emanuele Staufferi aggiunge: “Questo importante traguardo è stato possibile grazie al prezioso supporto delle autorità e all’impegno di tutte le persone che hanno collaborato con dedizione lungo il percorso. A loro va il nostro più sincero ringraziamento. Concludiamo un cammino complesso con un risultato che ci gratifica ma soprattutto ci infonde entusiasmo per il futuro.”
Il board di Clsa, da sx: Domenico Gallotta, Paolo Sanvido, Yuliya Castelli Goncharuk e Andrea Camponovo
TPLAY4EVER DA TOY CENTER
oys Center presenta il suo nuovo progetto Kidults: un’iniziativa che introduce una speciale area Fan Zone in una selezione di punti vendita e online, interamente dedicata a chi ama il gioco senza limiti di età. Il termine Kidults combina le parole kid (bambino) e adult (adulto), riflettendo l’idea che il piacere del gioco e del collezionismo può continuare anche nell’età adulta. Questo spazio è stato ideato per offrire un’esperienza di acquisto speciale, rivolta a chi ama collezionare e agli appassionati di tutte le età, con una vasta selezione di prodotti ad hoc. L’area Fan Zone è una destinazione unica per gli appassionati di cultura geek, nerd e pop. Qui i visitatori alla ricerca di oggetti rari, spesso introvabili e di grande qualità, legati a serie Tv, film e videogiochi cult, possono celebrare e condividere le loro passioni all’interno di una
comunità di fan.
Lo spazio vuole essere un punto di riferimento per chi condivide questi interessi, offrendo un’esperienza di profonda immersione nelle proprie passioni. Pezzi iconici e unici nel loro genere, come la lampada neon Barbie di Paladone e il raro Funko Pop One Piece - Luffy Gear Five, per i veri fan degli anime e del collezionismo pop. Tra le altre aree merceologiche si trovano prodotti come i kit Lego per adulti, veri articoli da collezione che diventano oggetti d’arredamento, e giochi da tavolo specifici per adulti come What Do You Meme? e Taboo Adults Only, per serate di puro divertimento tra amici. L’intero progetto si fonda sul concetto di Play4Ever, che racchiude l’essenza di un divertimento senza limiti temporali poiché la passione per il gioco e il collezionismo può nascere ed evolversi a qualsiasi età.
BARBIE FESTEGGIA CON UN LIBRO I SUOI 65 ANNI
Per celebrare il 65° anniversario del brand Barbie, Mattel lancia il libro My Barbie Story in edizione speciale, con emozionanti contributi firmati da
QUIZ, CHE PASSIONE!
Acelebri amici e amiche del brand, che raccontano quale significato abbia avuto Barbie per loro nel corso degli anni. L’esclusiva raccolta, con ben 108 storie e immagini che vedono protagonisti personaggi famosi, fan e collezionisti, sarà disponibile per l’acquisto a partire da oggi, e il ricavato sarà interamente devoluto all’associazione benefica Un Women UK come parte dell’iniziativa Barbie Dream Gap Project Dal 1959 Barbie è un’icona di empowerment, immaginazione e infinite possibilità. Il libro rende omaggio ai 65 anni di storia del brand, in-
vitando i suoi amici di tutto il mondo a rivolgere lo sguardo al proprio passato per condividere le loro storie su Barbie. Il testo include aneddoti personali di celebrità del calibro di Dame Helen Mirren, Claudia Schiffer, Samantha Cristoforetti, e in Italia di Elisa e Francesca Michielin, Sara Gama, Sonia Peronaci, Giulia Stabile, Francesca Ragazzi, Luca e Alba Trapanese. Sono racconti di grande ispirazione che mettono in risalto l’impatto che Barbie ha avuto su innumerevoli generazioni e settori, dall’arte allo sport, dalla moda alle carriere Stem.
rriva nelle librerie 501 quiz per veri amanti dei libri, di Saro Trovato, fondatore di Libreriamo. Un libro con cui è possibile mettersi alla prova, da soli o con gli amici, per sperimentare la propria conoscenza del mondo letterario ma anche, come dimostrano diverse ricerche, allenare la mente la memoria. Un “libro sociale” da condividere e da regalare. Ben 501 quiz, attraverso i quali ciascuno potrà misurare, in maniera obiettiva, la propria conoscenza del mondo dei libri. Si va dai “cattivi” più famosi della letteratura agli autori più importanti, passando per test che invitano a completare i titoli di capolavori letterari, sia del passato sia del presente, o che sfidano il lettore a indovinare il titolo di un’opera a partire dall’incipit. Il tutto senza confini di genere: si spazia dal giallo al romance, dal fantasy alla poesia. Una bella sfida da affrontare da soli o da condividere in gruppo, con gli amici o in famiglia, per divertirsi ma anche per esercitare le proprie capacità mnemoniche, dedicata a tutti gli appassionati della lettura. Non dimentichiamo che l’obiettivo di ogni libro è sviluppare e condividere conoscenza. Con 501 quiz per veri amanti dei libri si può imparare o “ripassare” in modo più semplice, attraente e giocoso.
25 – 27 FEBRUARY 2025
RIOCENTRO, RIO DE JANEIRO
15,000 DELEGATES 250 SPEAKERS 400+ EXHIBITORS
Recovery helps diversification
by Anna Maria Rengo
From Nevada to Macau, a former Portuguese colony and a special administrative region of China, the only one where there are casinos, the geographical step is truly long. And the cultural step is long too, given that the inclination to gaming in Asian countries is based on tastes, attitudes, habits, and regulations that are very different from those of Westerners. However, in an increasingly global world, the challenges and problems, from artificial intelligence to the limits placed on gaming to ensure safety and legality, tend to become the same. Just like,the traditional link between gaming and tourism, typical of the casino “capitals” is unravelled from local governments and operators in las Vegas e Macau in many initiatives and aspects.
These are the topics we discuss with Ricardo Chi Sen Siu, associate professor in Business economics at the Department of Finance and Business Economics of the Faculty of Business Administration of the University of Macau.
The year is now coming to an end. What kind of 2024 has it been for Macau and its six casino concessionaires?
“2024 is a year exhibiting appropriate recovery in Macao’s casino tourism. Alternatively speaking, it is on track. As projected by Macao Special Administrative Regional Government in 2023 that the casino industry will derive a gross gaming revenue (Ggr) of Mop216 billion (equal to €25.489.813.408 at the current exchange rate – editor’s note) in 2024, the industry has realized a Ggr of Mop190.142 (88%) in the first 10 months. It is reasonably to expect that
Professor Ricardo Siu, of the University of Macau, outlines the trend of the casino industry in the former Portuguese colony in 2024, characterized by a gradual but not yet complete return to normal after Covid, but also the challenges that the Asian gambling industry has in common with the Western one
2024 will end with a Ggr of around Mop225 to 230 billion which is slightly higher than the projection by the government but less than that of the market expectation of around Mop 240 to 260 billion. To myself, this result is appropriated and healthy.”
Do you think that Macau and its casinos are succeeding in their attempt to diversify their activities beyond “simple” gaming, as also required by the government, when proceeding with the tender for the release of the new concessions?
“Yes. Through the recovery of gross gaming revenue, the industry (integrated resorts, Irs) meets their responsibilities to support the expansion of non-gaming tourism in the Macao economy. For example, expansion of the “concert economy” is largely supported by the efforts of the Irs to make use of their large-scale arenas and comprehensive internal facilities. Though the cooperations and supports of the Irs, non-gaming hospitality and entertainment spendings by the tourists are clearly increased in 2024.”
In a world increasingly dominated by online and artificial intelligence, what place will land-based gaming have?
“Progress of online gaming and Ai will have different impacts on land-based casino gaming across different continents (i.e., the scale and scope that will be influenced will not be the same) owing to the differences in their contextual settings. Generally speaking, it is my opinion that land-based casinos will not phase out and they will continuously be part of the tourism industry in various existing destinations, especially in Asia. Since expansion of online gaming and Ai cannot replace physical tourism, land-based casinos can provide a kind of 24/7 entertainment for tourists. This is the reason that
Japan will open its first integrated resort (by including casino gaming) in the earliest of 2030 and the Thailand government is currently in the process to legalize casino gaming as a strategy to foster its local tourism. These are actually the arguments that I presented in my new book ‘Developing the Frontiers of Casino Tourism: Progress and Prospects in East and Southeast Asia’ which just came out few weeks ago. However, the environment in Asia is quite different as compared to Western Europe.”
In many European countries, and for some time now, prohibitive or restrictive measures on gambling advertising have been taken into account or adopted. What is the situation in Macau?
“Macao government does not have regulation on prohibiting gambling advertising. Thus, Macao’s casino operators are able to promote their business. However, since over 95% of the patrons in Macao’s casino are from outside Macao, especially from Mainland China and Hong Kong, whether or not the casinos can advertise their business outside Macao is totally dependent on the related laws there.
For example, as the Chinese government has revised Article 303 of its Criminal Law in mid-2020 and put into effective on March 1, 2021, which prohibits anyone to promote or organize citizens of the Prc in mainland China to gamble outside the border of mainland China, Macao IRs can only promote their non-gaming business without any gaming contents.”
The link between gaming and tourism is strong, especially as regards world gambling capitals, such as Macau or Las Vegas. Is Macau coming back to the levels that were achieved before Covid?
“In 2019, Macao’s reported Ggr was Mop292.455 billion, in which Vip plays accounted for Mop153,228 billion and mass-market plays Mop157,227 billion.
As aforementioned, Ggr in the first 10 months of 2024 was Mop169.355 billion, in which mass-market plays accounted for Mop128.583 billion. If the whole year of 2024 achieves Mop225 billion, it is reasonable to estimate that the mass-market segment will be higher than Mop160 billion which is higher than that of 2019.
However, to the total Ggr of Mop292.455 billion in 2019, it may still take at least another four to five years (i.e., 2028 or 2029) for Macao to get back the fall in the Vip segment (owing to the elimination of the third-party operated Vip gaming rooms from January 1 2023 under Macao’s new gaming law). However, since the Vip plays in the past largely involved questionable transactions, to refill the fall in Vip plays with general spending by the mass market patrons through longer time is understandable. This transition is indeed more sustainable for the industry.”
Ricardo Chi Sen Siu
Clear rules to prepare for the future
Jason Frost, Euromat’s president, emphasizes that regulators must collaborate with the industry to create a regulatory framework that fosters players and companies
by Carlo Cammarella
Technology, cooperation, fight against illegal gaming but, above all, sharing experiences. These are just some of the topics embracing the gaming universe, a constantly evolving market that often acts as a pioneer for many other sectors. And now that 2024 is about to end, the time has come to take stock of what has been, to better understand what the next paths to take will be. We talk about it with Jason Frost, president of the European gaming and amusement federation (Euromat), who begins in this way: “Generally, 2024 has been another good year for the industry albeit some countries have experienced regulatory pressure particularly related to the location of gambling venues. As online is legalized, many operators lean into convergence through omni-channel offerings. Another trend is the rapid evolution of new payment systems. Western Europe is innovating in cashless payments as cash circulation declines. However, regulations in many countries need modernization to match consumer trends. In Eastern Europe, cash remains prevalent, though authorities increasingly favour restricting its use. The industry has an opportunity to lead by introducing cashless options that enhance player experience without mandating their use, ensuring technology adds value”.
We often talk about the importance of setting common rules that can standardize the law at a European level. On this topic, the president adds that “the June 2024 European elections have
created political momentum around enhancing European competitiveness, with a focus on full single market implementation. In this context, the Eu Services Directive, which aimed at breaking down barriers to cross-border trade in services making it easier for service providers to operate cross-border is up for review. Gambling services are not currently in scope of the law and we’ll have to be engaged on those discussions to see how that evolves”.
Responsible gaming is among the most important topics, which also involves staff training. In this regard, Frost underlines how “social responsibility remains a core concern. Collaboration between industry, government, and stakeholders is essential to balance customer, community, and employee needs. While regulators often propose restrictive measures, a nuanced approach is vital. Blanket player tracking systems, for instance, risk alienating players and driving them to unregulated markets. Euromat is addressing these challenges by highlighting best practices in sustainability and player protection, raising awareness about problematic behaviours, and sharing effective solutions. Emerging Eu legislation on digital consumer protection seeking to regulate how consumers interact with businesses online, will impact omnichannel operators, particularly in areas like addictive designs and online marketing tactics”.
As regards the fight against illegal gaming, the president highlights that we are still talking about a “challenging task. Legislative inconsistency fuels the black market, making it hard for legal operators to invest and adapt, while unregulated platforms thrive on these gaps. Clear, proportionate rules are essential for transparency and compliance. Regulators must work with the industry to create frameworks that benefit both players and businesses. Black market operators exploit customers without protections, underscoring the need for legal operators to offer safer, more attractive alternatives. Technologies like Ai and Ip blocking provide promising tools for combating illegal gaming. Collaboration between regulators and the industry is key to developing an environment that safeguards players, supports legal operators, and curtails the appeal of unregulated platforms”, he ends.
Jason Frost
has undoubtedly been a unique year for me, characterized and dominated by Spain, both professionally and personally. At the time of writing this articlethere are still two months until the Ice event in its new venue in Barcelona. However, considering the Christmas holiday season and the related celebrations, it seems that there are only four weeks left. This perspective generates anxiety and panic, as there is still quite a lot to do. But it also marks anticipation towards the culmination of the works that did not begin just a year ago, with the end of the previous fair in London, but much earlier, when we began the process of finding the new venue for the Ice event. Our search led us to Barcelona, which will become the new gaming capital for one weekin January, for at least the next five years. This represents our commitment and our promise to Fira Barcelona and the local government. What’s more, Barcelona has become my new personal home, where I moved last April to get closer to the Spanish gaming sector. The goal is to better understand the challenges and needs of the business, build relationships on the ground and ensure that we are well-integrated into the Spanish local and national context.
The move for professional reasons also gave me the opportunity to live
An industry is worthy a museum
WHEN GAMING AND ITS INDUSTRY BECOME AN ARTWORK: FROM THE BARCELONA MUSEUM AN INVITATION TO REFLECT N THE EVOLVING POSITIONING OF OUR INDUSTRY
by Ewa Bakun
industry, are now part of museum exhibitions and are no longer found in gaming establishments. They have been replaced by complex systems and platforms, managed and controlled by sophisticated technologies.
in a new country, the fourth move of my life, and in a new city, the city of sea, food, sun, culture and architecture. It is no surprise that the choice of Barcelona was well received by the international audience of Ice. One of my semi-tourist excursions took me to Sabadell, at the invitation of one of the most important Catalan companies, Mga Games, to visit a very unique museum: the Sanahuja Museum of gaming machines. Created by the founder of the company, Jaume Sanahuja, a great enthusiast of the history of games, who searched all over the world for old machines to bring them to the museum, restore them and exhibit them. Today, the museum houses more than a thousand machines, with some of the oldest examples dating back to the early twentieth century. Walking through the rooms of the museum, I’ve been thinking about the technological transformation of our industry. Gaming machines, like those exhibited in the museum and associated with our
This transformation is also reflected in the evolution of Ice, which is increasingly becoming a technological expo, opening up to new types of suppliers and exploring opportunities for collaboration with companies outside the traditional gaming sector. The opening of the new location, now established as an important hub for innovation, digital technologies and start-ups, is a significant opportunity for Ice. This new place can be further developed in future editions, helping to influence the position and image of the sector itself. During my experience in Spain, I have observed that the relocation of Ice offers a significant opportunity, which would have been more difficult to be achieved by remaining in London. This opportunity allows to strengthen the influence of the fair in positioning the sector, not only as a technological sector, but also on a strategic and professional level, as an innovative and highly regulated sector. And I continue to notice this in my interactions with the local sector, who welcomed us with open arms, recognizing the potential impact of the presence of the global gaming event in their country on the image of the national sector before the various political, regulatory and social actors. We are fully aware of the responsibility that accompanies the arrival of Ice to Spain, and our efforts are focused on ensuring that the fair is a success, a hope that we trust will be shared by all our visitors from 19 to 22 January, in Barcelona.
Ewa Bakun | Director of content strategies for Clarion Gaming since 2018, she has been with the group for over 13 years, where she held previous roles of head of content, gaming focused event director and program manager.
rcades across the land are filled with these delightful devices, that spit out tickets and reward players for their continued play, and while it is often said that children love the mere act of winning tickets, we all know that the reason they love it is for what those tickets represent. They are a reward for a good performance at their favourite game, a chance to take home a treasured memento from a thrilling day at the arcade. Indeed, would redemption be as big as it is were it not for the prizes? The games themselves are fun, but ask any redemption player what their focus is, and they’re sure to have their eyes on the prize.
A redemption arcade often has universal appeal. It is not just children that love to win prizes, adults do too, although the prizes they want may differ. So, what do these demographics desire? One person that can speak on this subject with great knowledge is Maxine Davison, sales executive at Sega Amusements International. Her belief is that young children tend to prefer prizes on the smaller side. “We’ve found that squishy toys and branded keyrings really resonate with young players,” she said, “likely due to their collectability and trendiness.
THE EGO OF THE TICKET REDEMPTION
OFTEN REFERRED TO AS THE “SAVIOUR OF THE ARCADE” AND THE “BEDROCK OF THE INDUSTRY,” IT COULD BE FORGIVEN FOR FEELING A LITTLE FULL OF ITSELF
by Lee Wild
www.intergameonline.com
items. “These players tend to favour immediate rewards over saving for high-value items, highlighting the importance of providing a range of quick-win options that keep young players engaged and excited about their arcade experience.”
The redemption space is not just home to children however, the modern arcade includes a number of titles targeted at a more mature audience, meaning that a prize counter must follow suit, with prizes that appeal to adults. Not satisfied by sweets and toys, Davison says that “high-end products and electronics like speakers, smartwatches and AirPods are always in demand.
“The surge in popularity for kitchen gadgets like air fryers and popcorn makers is also interesting. These prizes cater to the growing interest in home cooking and entertaining, which really seems to have taken off in the last couple of years.”
“Mini-ducks and fidget toys have also been popular, appealing to both playfulness and sensory interaction. Also, having a diverse selection of sweets ensures that even players with fewer tickets feel rewarded, which is key for keeping the experience enjoyable.”
Amusement Europe’s prize division sales manager, Darrell Simmonds, agrees with. He highlights low-value sweets and pocket-sized toys as clear favourites with the younger generation. He explained: “Haribo gummies are particularly popular, along with Pac-Man stress balls, which resonate well with casual players who enjoy the instant gratification of exchanging their tickets for prizes right away.”
He highlights that a young guest will often prefer the immediate gratification of exchanging their tickets for a prize, as opposed to saving tickets for more valuable
Items that include a retro feel are also popular with older gamers at the moment, she said. “Having a mix of retro items available, such as electronic games and lava lamps, taps into nostalgia, making them appealing to adults looking for a fun, quirky prize.
“We’ve noticed scented candles are a great addition too, as they offer a touch of relaxation and self-care, having also seen younger players redeem these for family members.”
Simmonds concurred, saying: “Adults often gravitate towards electronic products such as speakers and headphones, which not only enhance their experience but also offer practical value. Additionally, gaming-themed gifts, like branded mugs and lights, have become increasingly popular.”
The choices of what to stock in a prize room or at a prize counter can be overwhelming. Venues must take care to ensure that their redemption
economy, the number of tickets paid out versus the price of prizes, does not leave anyone feeling short-changed or unable to afford even the smallest prize. A prize that is high in value, or at least perceived to be high in value, can be a powerful motivator to encourage a player to spend more and win more tickets. Simmonds says that these top-shelf prizes can encourage people to make multiple visits to the arcade in an attempt to finally reach their ticket goal. “Big-ticket items continue to hold considerable appeal in the redemption landscape. Many players actively save their tickets over multiple visits to claim these sought-after prizes. While our core customers are more likely to commit to saving for larger rewards,
prizes. This dual approach not only motivates return visits but also enhances the overall experience, as players are driven by the excitement of working towards a significant reward.”
Davison says similar, believing that these prizes are an important motivator for regulars who will make multiple visits to the same location. “For some, these prizes might seem unattainable,” she said, “while others might be motivated to save their tickets over multiple visits, such as regular customers, especially if they’re eyeing something special for themselves or as a gift before Christmas.
“If an operator has unique or exclusive items, this definitely adds an extra layer of appeal. If players know they can’t find these prizes elsewhere or in a neighbouring arcade, it can drive them to play more frequently, creating a sense of urgency and excitement.”
One of the great prize debates over recent years has been the choice between licensed and unlicensed products. Prizes which feature a licence are often more recognisable, more sought-after and more desirable, while also featuring a
than an unlicensed, value-driven prize. Bandai Namco has a number of popular licences in-house, while it also works with a number of IP holders from some of the world’s biggest brands to ensure it has the latest and greatest prizes available.
Simmonds said: “Licensed products play a crucial role in our prize offering, as customers generally associate them with higher quality and reliability. Brands such as PacMan, Warner Bros., Paddington Bear, Xbox and PlayStation are among our top licences, attracting players with their familiarity and nostalgic appeal.
Sega also has a wide range of homegrown and licensed characters from which to create exciting prizes. Davison said: “Licensed products definitely hold significant appeal, especially when it comes to brand recognition. They often justify their higher price tag because fans are willing to pay more for items >
that connect to their favourite franchises. The familiarity of brands like Disney, Marvel and Star Wars can drive sales, particularly with new content being released regularly on popular streaming sites and on the big screen, keeping interest alive.
“We’ve seen that with collectible items, like Pokémon cards and popular plush toys like Squishmallows, players enjoy not only the products themselves but also the status and connection they offer within fan communities. Both brands have done incredibly for us this summer.
“While licensed products are often a hit, it’s also important to maintain a balance with unbranded items that can attract players looking for something more affordable.”
A licence alone isn’t enough to make a prize popular however, with consumers savvier than ever at sniffing out a cheap prize. Simmonds says that a redemption prize must mirror what a customer would expect from a retail store when it comes to quality. “We take great pride in offering plush products that mirror retail quality while remaining accessible at amusement prices. The perception of value hinges on quality. If our products look and feel high-end, customers are more inclined to perceive them as worthwhile. In addition to plush toys, gifts need to have a wow-factor or unique element that distinguishes them from what’s available in high street stores. This blend of quality and uniqueness ensures that our prizes stand out, elevating the overall customer experience.”
Davison believe that a recognisable
prize is deemed more valuable in a players mind due to the already-established recognition it has. She said: “Licensed items and electronics carry a higher perceived value because players recognise their worth from retail settings. When players can acquire these through ticket redemption, it creates a sense of achievement and excitement, even if they may have spent more than the retail price in the
process.
“The thrill of the chase is a significant factor here; players enjoy the competitive nature of aiming for larger ticket wins and the satisfaction of winning something they might not typically buy for themselves. Large or oversized prizes can amplify this feeling of value, as they seem to offer more bang for the player’s buck, enhancing the experience. It’s also interesting how the framing of the prize affects perception. If a prize is an exclusive or limited-edition item, for example, it can further enhance its perceived value.”
As with any amusement enterprise, constant innovation is the key when it comes to staying atop of the game for prizes. Both Sega and Bandai
Namco agree that social media is the driver of the latest crazes. Davison said: “Social media’s influence is undeniably powerful, especially platforms like TikTok, Instagram and YouTube, where trends can emerge and spread rapidly. Keeping an eye on what influencers are promoting is a smart strategy, as their endorsements can significantly drive interest and demand among young players – the Reversible Octopus and Prime drinks are just two of the most recent trends that have taken the arcade world by storm in the last couple of years.
“Incorporating feedback from players about what they’re excited about can further refine the selection process. We engage in global research, such as attending licensing shows and visiting suppliers, to stay ahead of the curve. This proactive approach not only helps in identifying emerging products but also in developing new offerings based on observed patterns.”
Similarly, Davison added: “Identifying the next big trend in prizes can be quite challenging, given the rapid pace of change in consumer preferences. We actively monitor social media trends, which play a significant role in shaping popular culture. In addition to this, we conduct extensive market research by engaging with operators to gather insights on customer redemption behaviour. By analysing these trends and feedback, we can better anticipate what types of prizes will resonate with players in the future.”
Ai for sustainable gambling
by Francesco Rodano
The gambling industry faces a crucial challenge: how to balance entertainment with player protection? Traditional responsible gambling tools like self-exclusion, deposit limits, and reality checks are essential, but their effectiveness depends on players’ awareness of needing them. Such awareness may be lacking precisely in those who are most at risk.
This is where artificial intelligence is radically transforming the approach to player protection. At Ige 2025, we will explore how this technology is revolutionising the sector, helping predict potentially problematic behaviours while facilitating personalised interactions with players to prevent them from losing control of their gambling activity.
FROM DATA ANALYSIS TO RISK PREVENTION
AI-based behavioural analysis continuously monitors over 70 different indicators - from average stakes to increased gambling frequency, from changes in deposit limits to nighttime gambling - to build a detailed risk profile of each player. This approach overcomes the limitations of traditional tools as it allows identifying at-risk players well before they experience gambling-related harm and personalising interventions based on individual profiles.
PERSONALISED MESSAGES AND REAL-TIME INTERVENTIONS
Research results in this field are
encouraging: personalised messages based on individual behavioural characteristics have proved up to 20 times more effective than traditional email campaigns in promoting the use of responsible gambling tools. Several international operators have already adopted this approach with promising results, demonstrating how it’s possible to implement effective protection measures without compromising the gaming experience.
THE FUTURE IS HERE: NEW FRONTIERS OF AI
The potential of artificial intelligence to enhance player protection goes well beyond behavioural analysis. We can envision this technology underpinning other responsible gambling applications in the very near future:
• Advanced chatbots providing personalised support 24/7 at scale
• Real-time sentiment analysis of
chat and voice conversations detecting risk signals in players
• Machine learning systems continuously improving responsible gambling messages.
REGULATION AND STANDARDISATION
The regulatory framework is evolving rapidly: over 20 jurisdictions worldwide now explicitly require the use of behavioural analysis to identify and protect at-risk players. Italy has recently adopted Legislative Decree 41/2024 on the reorganisation of online gambling, which, for the first time globally, explicitly cites artificial intelligence as a tool for protecting players’ health.
RESEARCH AND COLLABORATION: THE KEY TO SUCCESS
Only through collaboration between operators, regulators, researchers, and technology providers will we be able to explore and harness the enormous potential of artificial intelligence to create a safer and more balanced gambling environment.
The path forward is clear: even in the era of artificial intelligence, human experience and sensitivity will remain indispensable to ensure effective player protection.
I look forward to meeting you at Ige 2025 to discuss how best to integrate technology and operator know-how to build a more sustainable industry.
Chief sustainable gambling officer di Playtech and member of the Ige Scientific committee
TXODDS THE AMERICAN BETTING REVOLUTION
In an exclusive interview, we meet Einar Knobel, the Chief Executive Officer and co-founder of Txodds, a pioneering force in the world of real-time sports odds and data solutions applied to betting.
With a wealth of experience in the sports betting industry, Einar Knobel has played a crucial role in shaping Txodds’ innovative approach and expanding its footprint across global markets.
As the company continues to redefine the betting landscape with cutting-edge technology and strategic partnerships, the Ceo shared his insights on the future of sports wagering, the importance of data-driven decision-making, and what’s next for Txodds as it embarks on an exciting phase of growth.
“It has been just over a year since we last connected – Einar Knobel begins - and in that time, Txodds has made significant strides in the U.S. sports data landscape. Initially eyeing New York for our expansion, we quickly pivoted to Chicago, where we’ve now built a robust team of over 80 dedicated professionals. Since launching our in-venue score collection for College Football at the end of August and gearing up for College Basketball as the season starts with an estimated 3,000 matches to cover, our growth has outpaced expectations. Our dynamic
team expertly manages a network of remote scouts, delivering real-time scores that are enriched by analysts, enabling us to provide comprehensive data – including player props and real-time odds – through our innovative Fusion platform. This powerful integration not only supports sportsbooks with ultra-low latency odds and scores but also enhances risk management advisory services, setting the stage for a new era of competition in the industry. As we look ahead, the data landscape is poised for further expansion, and we can’t wait to share our next chapter with you.”
What do these products bring to the table?
“Real time scores and rich scores data are not only product lines in themselves, but also can combine with the Tx real time odds so that an operator can use it to run all of its markets – the Txodds’ co-founder continues - Txs Data Science team has developed a concept called a ‘Stable Price’, which can be used to drive a sportsbook’s models for real time pricing. The key here is the ‘Stable’ element, in that the pricing sits within defined market param-
eters, and can be delivered both as a demarginated or marginated price. Add to this, we are adding delivery partners for adding further layers of products and enriched data, to increase the sophistication of the offering via the Tx Fusion platform. The first of our partners here is Lacerta Sports, where Tx is delivering its end-to-end Cricket product, with full ball-by-ball odds adjustments and ‘fancy’ markets. Lacerta’s soccer product will be next, then we look forward to adding further partners and products to the Fusion distribution channel during 2025. All in all, these products combine to bring a highly credible Tier 1 offering to customers looking for market differentiation and intelligent pricing of markets.”
We talked about operators, why should they choose this product then?
“Everything that we are working on and offering to operators is intended to facilitate automation and scalability. This means that costs can be kept in check, while the active management of markets can become a more efficient process of monitoring and performance. Add to this the pedigree of our distribution partners, and an operator can determine a strategy which can both offer a better product to the customers (i.e lower betting margin) while also both increasing turnover and the overall gross profit hold. Plus as mentioned earlier, Tx is adding competition to the marketplace - and competition is always a good thing! The operator can benefit from competition helping keep costs in check, thanks to a more competitive product offering with also better overall returns, while the end customer also benefits from a fairer product. Risk management does not have to mean closing down any account that the risk management team arbitrarily does not ‘like’. Operators spend huge amounts of marketing for customers, why not look after them properly once they sign up?”
How would you compare the industry outlook for the Usa versus the Uk?
“As mentioned when we last spoke, the Uk industry is in a sorry state. Were it not for bet-builders and same game parlays (multiple bets that can be placed on single matches – editor’s note) propping up profits, the figures would be bleak. Affordability rules are contributing to pushing betting underground: Uk is no place to start a new licensed betting company, one thing is for sure!
A big fundamental difference is the prevalence of sports and access to it. In the Usa, live sports has pretty much replaced live rolling news in every bar, restaurant and public space – the txodds’ Ceo tells us again - College teams get over 100,000 fans regularly filling stadiums, point spreads are a widespread topic of discussion and relayed on constant sports programmes. Compare with the Uk, where even showing football on Tv in a public setting will cost an establishment £20K+ per year, on top of being limited to the number of domestic matches that are allowed to broadcast live. None of this is conducive to growth, as the popularity and availability of sport will also indicate a propensity of the sport being bet on. Of course, you can watch every single Uk top tier football match live in the Usa - unlike here!”
What is the betting growth trend in the Usa?
“The Us betting market is still developing with Fanduel and DraftKings continuing to dominate, but there are other key operators getting a foothold and developing their product offerings. Following this development led to Tx backing another startup during 2024, HoldCrunch, which takes a data driven approach to combine state by state published operator results with the competitiveness of their product offering, to come up with a unique way of predicting the direction of the growth of the Us betting market. The target customers for HoldCrunch are not only at senior operator level, but also at senior institutional investor level. Tom Johnson who conceived the idea for HoldCrunch has come up with a very innovative hybrid use for the Tx data. If you thought Americans were not price sensitive, change your mind! There are also some very interesting insights into the proposed effects of increased taxation, how operators handle uptime during in-play betting, and modelling of continued market share based on reports that are being covered.”
What’s next in the pipeline for TxOdds?
“We will use Chicago as the base to build out our expansion plans further and are already looking at committing to further office space and potentially at least doubling the head count in the next 6 months. This is an exciting time for the business, so stay tuned!”, Einar Knobel ends.
Ariete
Non è necessario alzarsi la mattina con la voglia di litigare. Anche se in effetti c’è chi, specie sul lavoro, si mette d’impegno per farvi perdere la pazienza. A dicembre fate dei buoni propositi per l’anno nuovo e magari iscrivetevi a un corso di training autogeno. Poco fortunati al gioco.
Toro
Chissà che il 2025 non possa iniziare meglio di come si sta concludendo questo 2024. Un po’ qualche problema c’è realmente, però anche voi tendere a ingigantirli più di quanto serva. È il momento di sfoggiare la vostra tenacia e un pizzico di ottimismo. Gioco: benino.
Gemelli
Nel 2024 non siete riusciti a portare a termine tutti i vostri ambiziosi progetti ma non c’è da essere delusi. Siete stati comunque insolitamente volitivi e l’anno ormai alle porte vi premierà con i successi restanti. Molto fortunati al gioco nel periodo natalizio.
Cancro
Bilanci e progetti. Siete davvero un fiume in piena in questo dicembre e tutte le persone che vi stanno accanto saranno contagiate dal vostro entusiasmo e spirito di iniziativa. Cercate di fare squadra, avete la stoffa per esserne il leader! La dea bendata vi sarà vicina se vorrete giocare.
PER TENTARE LA FORTUNA
LOTTO 14, 56, 73 ambo, terno e su Tutte, Genova e Roma
SUPERENALOTTO
7/20/24/67/68/86
1/3/66/74/79/89
a cura di Nashira {astrologa e sensitiva}
BRAD PITT
attore e produttore cinematografico statunitense
Shawnee, 18 dicembre 1963
Leone
Ma quanto può essere fortunato questo ultimo mese del 2024? Per voi tantissimo, siete davvero il segno baciato dalla dea bendata, che vi porterà un carico di regali specie in campo affettivo, sia che siate alla ricerca dell’anima gemella che l’abbiate già trovata. Benissimo anche al gioco.
Vergine
Le delusioni, in amicizia o in amore, capitano ahinoi a tutti. Purtroppo non fate eccezione ma questo dicembre vi riserverà anche delle belle sorprese, per di più proprio dalle più insospettabili tra le persone a voi care. Questo per dire: l’anno finisce benino! E anche la fortuna vi assiste al gioco.
Bilancia
Avete avuto molte preoccupazioni quest’anno, ma dicembre vi porterà un po’ di tranquillità, sia in famiglia che sul lavoro. Avete bisogno di rigenerare il corpo e lo spirito e potrete farlo, in compagnia soprattutto di una persona che diventa sempre più cara. Giocate poco fino al giorno 20.
Scorpione
Questo dicembre vi consentirà di farvi apprezzare per la vostra dolcezza ed empatia. Famigliari, colleghi di lavoro, amici, saranno davvero conquistati dal vostro modo di fare. Molto bene anche l’amore e il vostro rapporto con il gioco.
Sagittario
La cocciutaggine è un difetto, ma sappiatela valorizzate, se non potete rinunciarvi, essendo tenacissimi nel dimenticare fatti e persone che vi hanno fatto solo molto male. Non c’è nessuna lezione o morale da trarre: voltate pagina e basta. Al gioco rischiate poco fino a metà mese..
Capricorno
In famiglia ci sarà un po’ di scompiglio, a causa di un evento imprevisto che potrebbe portare a grosse spese e in ogni caso a impegni aggiuntivi. Sappiate destreggiarvi in questa situazione: gli astri suggeriscono calma e ponderazione. Andrà tutto bene. Per giocare aspettate fine mese.
Acquario
Non tutti i mali vengono per nuocere e anche in ambito di lavoro dalle difficoltà imperanti potrebbero arrivare delle opportunità da cogliere, se non ora proprio all’inizio del prossimo anno. Osate! Gli astri vi saranno vicini, mentre vi consigliano di aspettare fine mese per giocare.
Pesci
Non tutte le ciambelle riescono col buco, ma questo non significa che ci si deve demoralizzare alla prima ‘sfornata’ deludente. Quel progetto che accarezzate da tanto tempo si sta rivelando di realizzazione molto ostica, ma la tenacia e l’inventiva pagheranno. Bene al gioco dal 20 in poi.
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)
Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica.
Per informazioni più dettagliate relative ai rischi di dipendenza patologica della pratica del gioco ed alle probabilità di vincita, consultare le note informative sul sito www.adm.gov.it