Alexander Greco mob. 393 9492062 commerciale@gioconews.it
Segreteria
Natasha Crisantemi segreteria@gioconews.it
Reg. Tribunale Terni n. 04/2009 Iscrizione ROC n. 18462
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE
Testata associata Associazione Nazionale Editoria di Settore
L’editore è a disposizione degli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere la debita autorizzazione.
Gioco News rispetta l’ambiente La carta su cui è stampata questa rivista è prodotta secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.
L’ambiente è l’impegno centrale del nostro agire e influenza ognuna delle nostre decisioni e operatività.
UN CANTIERE DI ECCELLENZE
Nel mezzo del cammin di nostra industria
di Alessio Crisantemi
Eppur si innova, scrivevamo tempo fa. Rifacendoci alla celebre affermazione attribuita a Galileo Galilei raccontando l’industria italiana del gaming e il suo alto tasso di innovazione, ma anche di ricerca e sviluppo tecnologico. Aggiungendo, però, un impietoso “nonostante tutto”, a completamento della frase. Per rendere ancora più evidente e immediato quanto sia difficile, per le aziende di questo comparto, poter lavorare. Per varie ragioni. Una è quella che riguarda – ahinoi – un po’ tutti i settori: ovvero il gap e il ritardo legislativo con cui lo Stato è solito normare e disciplinare fenomeni complessi, soprattutto dal punto di vista tecnologico (basti pensare all’IA o alle cripto, dove i buoi sono già in fuga dal recinto), lasciando l’industria alle prese con norme vetuste basate su scenari ormai obsoleti, ritrovandosi a inseguire i cambiamenti piuttosto di dominarli, o meglio ancora anticiparli. E un settore così altamente tecnologico come quello del gioco risente di questo lassismo più di ogni altro. Lo vediamo ancor più in questi ultimi mesi, con la (presunta) riforma del gioco online che pur cambiando notevolmente lo scenario, non è riuscita a fare un balzo in avanti dal punto di vista tecnico-normativo, lasciando pressoché inalterate le impostazioni precedenti. Anche dove i cambiamenti sono davvero alla porta, come nel caso dei sistemi di pagamento, le aziende si trovano a dover navigare a vista, in fase di ricerca e sviluppo, in attesa delle nuove regole ancora tutte da scrivere, se non addirittura da immaginare. Che dire, poi, degli apparecchi da intrattenimento, che viaggiano ancora con le regole tecniche del 2006? Mentre nel frattempo è cambiato il mondo, e con esso anche il modo di giocare. Guardate invece cosa accade a Malta, sfogliando queste pagine e guardando lo speciale sulla fiera Sigma, per capire. Ma il freno forse più grande per le imprese italiane è dato dall’altra faccia della normativa, cioè quella di carattere regionale, che ha visto i territori invadere la Riserva di legge (che ancora oggi dovrebbe governare il comparto, affidandone la centralità allo Stato) legiferando in maniera autonoma e difforme, mettendo vari limiti e creando così grandi incertezze e una totale instabilità. Tutto questo in uno scenario generale che continua ad essere ostile per il settore, dal punto di vista mediatico e dell’opinione pubblica, restringendo notevolmente le possibilità di operare come un’industria “normale”.
Eppure, nonostante tutto questo, dicevamo, l’industria è comunque in grado di innovare. E di eccellere, pure. Anche se le riflessioni che facevamo un anno fa, nel precedente speciale dedicato all’innovazione del gaming, si ripropongono puntualmente anche ora: peggiorando, addirittura, proprio perché protratte nel tempo e anche molto più a lungo degli ultimi dodici mesi. Come ci insegna l’ancora irrisolta “Questione territoriale” di cui scriviamo ormai dal 2007.
Abbonamento 11 numeri
Italia € 79,00
Europa € 89,00
Altri continenti € 99,00
Scrivi a: abbonamenti@gioconews.it
Ma è inutile girarci attorno: ciò che continua a mancare è quel maledetto riordino che il comparto attende ormai da troppi anni, che avrebbe il compito di risolvere gran parte dei problemi, consentendo così alle aziende di poter lavorare serenamente, in un’ottica di piena sostenibilità. Il governo lo ha detto e lo ha pure scritto, nella legge delega, inserendolo tra gli obiettivi: e pur avendo già smentito sé stesso, almeno nei tempi di attuazione della riforma (con la proroga di due anni delle concessioni terrestri che supera i termini previsti dalla delega fiscale, lasciando presagire il peggio), le condizioni per arrivare alla quadratura del cerchio ci sarebbero tutte, con la quasi totalità delle regioni sedute al tavolo della trattativa governate dalla stessa maggioranza. Del resto, l’esigenza del riordino è oggi evidente a tutti. Lo sanno le regioni, ma lo sanno anche le opposizioni, come emerge dall’intervista alla senatrice del Pd Cristina Tajani, su queste pagine. Ma fare le riforme significa anzitutto volerle fare. Ed è proprio questo che sembra essere mancato fino ad oggi. Lasciando il comparto in questa selva oscura, dove però riuscito a non smarrire la diritta via verso l’eccellenza.
ANNO XVI | NUMERO 11 | NOVEMBRE 2024
VUOI ABBONARTI
Inchiesta
12/
Sempre più in alto
Alzare continuamente l’asticella è la norma per l’industria del gioco, in tutte le sue forme. Ne parliamo con i docenti dell’università telematica eCampus e della Sda Bocconi School of management
16/ Specializzarsi per crescere
18/ Eccellenza in gioco con Codere, Novomatic e Snai
20/ L’online vincente di Aircash, Bragg, Habanero e Play’n GO
22/ La storia passa da qui
24/ Come ti riscrivo il paradigma
Politica 4/
Confronto con gli operatori legali per un vero riordino
La senatrice del Pd Cristina Tajani sottolinea le prerogative e richieste del Parlamento in materia di gioco e chiede un maggiore impegno nel combattere quello illegale
10/
6/
Ridurre e prevenire
I candidati governatori dell’Umbria sembrano tutti concordi, o quasi, sulle strategie da mettere in campo per contrastare il gioco patologico
Una proroga doppiamente onerosa
L’importanza della salvaguardia delle realtà preesistenti sottolinea il legame tra le vicende di un bar del Veneto e l’intenzione del Governo di allungare per l’ennesima volta la validità delle concessioni di gioco
30/
A Malta per esplorare l’evoluzione del mercato
Emily Micallef, Ceo di Sigma group, illustra i principali argomenti affrontati nella conferenza in programma dall’11 al 14 novembre
Eventi
44/
Un’immersione nel futuro dell’intrattenimento
Tutto pronto per l’International Association of Amusement Parks and Attractions Expo 2024
32/ Dove il gaming parla italiano
34/ I protagonisti dell’evento: Altenar, Egt Digital, Filsgame e Streetweb
ENGLISH PAGES
36/ In Malta to explore the evolution of the market
38/ Gaming speaks Italian in Malta
39/ A long-term legacy
40 Friday Night Fun
42/ CatoriTech, iInnovation and control in the future of iGaming
Scommesse
52/ I bookmaker tra raccolta e riordino
La stagione sportiva è nel vivo e i volumi di gioco sembrano crescere ancora ma la “testa” del management pensa anche alla riforma dell’online
Attualità
Speciale Sigma Europe
«Per il futuro spero che non sia l’obiettivo di fare cassa a guidare il legislatore, ma una maggiore attenzione agli impatti sociali (positivi e negativi) e che il confronto con tutte le parti in causa sia maggiore. Auspico anche che il ministero della Sanità torni ad avere un ruolo nell’osservare e contrastare i fenomeni patologici.»
Cristina Tajani
58/
Poker di braccialetti di una super Italia alle Wsop Europe
Quattro titoli da campione del mondo per gli azzurri nell’evento del King’s Resort di Rozvadov
Ippica 54/ L’ippica come un’azienda
Il giovane allevatore Filippo
Lago racconta la storia del progetto Gougeon, “il cavallo del popolo”, pronipote di Varenne acquistato in comproprietà da un intero paese
Amusement 56/ Creare emozioni
Il gioco senza vincita in denaro ha bisogno di uno slancio per tornare ad essere competitivo e attrarre anche le nuove generazioni
Flipper
57/ Finale a sorpresa Colpo di scena nel Circuito nazionale Ics
2024, con il brianzolo Francesco Sacco che balza al comando
60/ La 53esima edizione Ips rimane in Repubblica Ceca
62/ Euro Rounders debutta con lo “squalo” nel lago di Velden
Casinò
64/
Nuova vita da Campione d’Italia
Il presidente del Casinò, Mario Venditti, evidenzia il buon andamento del concordato, in attesa del riavvio ormai prossimo dei tornei di poker live e della realizzazione di numerosi altri progetti
66/ PANNO NERO
68/ LA SLOT ONLINE DEL MESE
Interviste
70/
Lo sport come un passepartout
L’ex cestista Kathrin Ress parla del suo rapporto con lo sport, con i giovani e con i videogame
71/ Il fascino strillato del turpiloquio
Con la saggista Benedetta Cicognani alla scoperta dei tanti vizi e delle poche virtù delle parolacce, ormai ampiamente sdoganate in ambito politico
RUBRICHE
28/ GIOCO E RETAIL
50/ FISCO E SLOT
72/ L’ORA DEL GIOCO
74/ DAL MONDO
75/ DA NON PERDERE
76/ ROAD TO IGE
78/ GIOCO E SOSTENIBILITÀ
80/ VISTO DA VICINO
82/ A CARTE SCOPERTE
84/ GIOCARE CON GUSTO
86 / AL BAR DEGLI ESPORTS
88/ GIOCO E PSICHE
90/ LA SLOT DEL MESE
94/ LO SFIZIO DEL GIOCO
96/ OROSCOPO
AZIENDE
46/ Psm Tech, l’alta qualità per l’intrattenimento
47/ Cristaltec, un autunno multigame
48/ CatoriTech, innovazione e controllo nel futuro dell’iGaming
92/ NEWSLETTER
Confronto con gli operatori legali per un vero riordino
La senatrice del Pd Cristina Tajani sottolinea le prerogative e richieste del Parlamento in materia di gioco e chiede un maggiore impegno nel combattere quello illegale
di Anna Maria Rengo
UN
riordino del gioco online ancora da perfezionare, con il bando di gara che subisce le conseguenze del rinvio di un mese del termine ultimo dello stand still a Bruxelles delle regole tecniche, e un riordino di quello fisico ancora più indietro, visti i nodi ancora da sciogliere tra ministero dell’Economia e Regioni prima di redigere il decreto legislativo attuativo della delega fiscale in materia.
In mezzo, il Parlamento italiano e i suoi componenti di maggioranza e di opposizione, che chiedono e rivendicano un ruolo attivo nella definizione delle politiche relative al settore del gioco, come pure in generale, soprattutto in questi due mesi dell’anno, in cui Camera e Senato saranno impegnati nella sessione di bilancio.
La nostra intervista alla senatrice del Partito democratico Cristina Tajani, componente dell’Intergruppo parlamentare sul gioco, parte proprio dai lavori parlamentari sulla Manovra.
Quali sono le sue attese e le rivendicazioni che, anche
come Pd, porterà avanti?
“In primo luogo spero che ci sia spazio per migliorare in Parlamento una manovra che si discosta poco da quella dello scorso anno risultando inadeguata a stimolare la crescita economica e a offrire risposte ai bisogni prioritari degli italiani: salute, salari, sicurezza sociale. Come capogruppo del Partito democratico in commissione Finanze e come ex assessora di un grande Comune come quello di Milano cercherò, inoltre, di limitare i tagli agli enti locali che spesso si traducono in tagli di servizi per i cittadini o incrementi della tassazione locale.”
Tra i tanti obiettivi del Governo Meloni, c’è anche quello della riforma del gioco. Come giudica il percorso fin qui svolto e quali sono gli auspici per il suo compimento?
“Una riforma rimasta a metà perchè al momento il Governo si è occupato solo del gioco
Cristina Tajani
online con un approccio che sembra più orientato a fare cassa che a inquadrare il fenomeno nei suoi diversi aspetti, alcuni anche critici dal punto di vista sociale. Per il futuro spero che non sia l’obiettivo di fare cassa a guidare il legislatore, ma una maggiore attenzione agli impatti sociali (positivi e negativi) e che il confronto con tutte le parti in causa sia maggiore. Auspico anche che il ministero della Sanità torni ad avere un ruolo nell’osservare e contrastare i fenomeni patologici.”
Quali sono le finalità che si prefigge l’Integruppo parlamentare sul gioco di cui lei fa parte e in questo ambito quale sarà il suo personale impegno?
“Sul tema della riforma del gioco, purtroppo, il ruolo del Parlamento si è finora limitato alla trasmissione di pareri su decreti elaborati dal Governo. L’Intergruppo vuole essere un luogo di proposta e ascolto dei diversi soggetti che si occupano, anche a livello territoriale, del gioco contribuendo a limitare i fenomeni patologici che purtroppo sono in crescita con gravi conseguenze sulla salute dei cittadini e la coesione sociale.”
Negli anni passati altri governi hanno fortemente penalizzato il gioco legale, tra tassazione e divieti di pubblicità. Lei pensa che sia arrivato il momento di avere un atteggiamento diverso nei confronti di questa attività?
“Personalmente non credo sia stato penalizzato il gioco legale, piuttosto penso non si sia fatto abbastanza per contrastare quello illegale. Governo e maggioranza in Parlamento si sono molto spesi per contrastare la pirateria online con riferimento al calcio e alla serie A. Non ho visto la stessa enfasi nel contrastare le piattaforme di gioco illegale.”
In che modo si deve operare per combattere l’illegalità nel gioco, quali sono i soggetti da coinvolgere e quanto è importante avere un’alternativa che sia al contempo le-
I GIOCHI IN MANOVRA
Per sapere che cosa uscirà dai lavori parlamentari e che dunque sarà pubblicato in Gazzetta per diventare legge dello Stato a partire dal 1° gennaio 2025 è ancora presto e su alcuni punti c’è da aspettarsi un acceso confronto e, forse, qualche modifica. Certe sono, invece, le disposizioni in materia di gioco che sono entrate nel disegno di legge di Bilancio trasmesso alla Camera dei deputati, ramo del Parlamento da cui partirà quest’anno il suo iter. Il testo dedica un intero capo in materia di giochi. In dettaglio, l’articolo 12 reca Disposizioni in materia di gioco pubblico raccolto a distanza e bingo, e chia-
Cristina Tajani, è nata a Terlizzi (Bari) il 28 novembre 1978. Laureata in economia e con un dottorato di ricerca in scienze del lavoro, la sua carriera accademica comincia nel 2008 come docente di microeconomia e di economia del lavoro presso l’Università di Milano.
Ha militato nel Partito della Rifondazione Comunista, in particolare nella sua organizzazione giovanile e in Sinistra Ecologia Libertà di Nichi Vendola, fino a quando nel 2016 decide di sostenere la corsa di Beppe Sala alle elezioni primarie del centro-sinistra per la scelta del candidato sindaco di Milano.
Alle elezioni amministrative del 2016 si candida al consiglio comunale di Milano, a sostegno del candidato sindaco del centro-sinistra Sala nella sua lista civica “Noi, Milano”, risultando la prima delle elette.
Dal 2011 al 2021 ha ricoperto la carica di assessore alle attività produttive e al lavoro del comune di Milano, nelle giunte comunali di centro-sinistra guidate da Giuliano Pisapia prima e Beppe Sala poi.
Alle elezioni politiche del 2022 si candida al Senato della Repubblica, per la lista elettorale Partito democratico - Italia democratica e Progressista nel collegio plurinominale Lombardia, risultando la prima dei non eletti. Si insedia come senatrice il 31 maggio 2023, a seguito delle dimissioni di Carlo Cottarelli. Nella XIX legislatura è componente della 6ª commissione Finanze e tesoro e della commissione parlamentare d’inchiesta sulle Condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
gale e attraente?
“Oggi abbiamo le capacità tecnologiche per contrastare i fenomeni illegali online, come dimostra la vicenda del calcio. Bisognerebbe adottare lo stesso approccio per le piattaforme di gioco. Per quanto riguarda il gioco fisico penso servano maggiori controlli, formazione del personale delle forze dell’ordine e confronto con gli operatori legali e le realtà socio-sanitarie che operano per contrastare i fenomeni patologici o illegali.”
Come si può e deve promuovere il gioco responsabile?
“Lavorando tutti insieme per rendere residuali i fenomeni patologici che, dal Covid in poi, risultano in crescita.”
risce il trattamento tributario per le diverse tipologie di gioco pubblico online, reca poi disposizioni sul trasferimento dei locali da parte degli operatori del bingo nel periodo della proroga delle concessioni e sul montepremi del bingo; l’articolo 13 è relativo all’estrazione settimanale aggiuntiva per il Lotto e il Superenalotto - che dal 2025 rende strutturale la quarta estrazione introdotta a luglio 2023 per sostenere le popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia Romagna, già prorogata fino alla fine di quest’anno; l’articolo 14 si occupa delle proroghe delle concessioni di gioco in scadenza fino al 31 dicembre 2026.
Non solo: l’articolo 66 va ad abrogare le norme relative all’istituzione del Fondo da 50 milioni di euro presenti nella leg-
ge di Stabilità del 2015 (con l’articolo 1, comma 133) e quelle sull’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave ricostituito presso il ministero della Salute, dopo il primo triennio 2016-2019, con decreto interministeriale del 12 agosto 2019 del ministro della Salute di concerto con il ministro dell’Economia e della finanze. Con la Manovra per il 2025 il Governo sancisce la costituzione di un Osservatorio dedicato “a ogni forma di dipendenza” e di un Fondo per le dipendenze patologiche (Fdp), ripartito tra le regioni sulla base di criteri determinati con decreto del ministro della Salute, autorizzando per la dotazione del fondo una spesa di 44 milioni di euro annui a decorrere dal prossimo anno.
Leggi in dettaglio tutte le disposizioni sul gioco nel Ddl di Bilancio
Ridurre e prevenire
I candidati governatori protagonisti del nostro focus sulla tornata elettorale del 17 e 18 novembre sembrano tutti concordi, o quasi, sulle strategie da mettere in campo per contrastare il gioco patologico
di Francesca Mancosu
LA
lunga serie delle elezioni regionali del 2024 – cominciata a febbraio con la Sardegna, e proseguita nei mesi successivi fra Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Liguria – si chiude il 17 e il 18 novembre con gli appuntamenti alle urne per i cittadini di Emilia-Romagna e Umbria.
Lo speciale di politica locale di Gioco News di questo numero è dedicato all’Umbria, una delle regioni più intransigenti nel chiedere distanziometri e limiti orari stringenti nell’ambito del riordino del gioco fisico attualmente oggetto di confronto fra il
ministero dell’Economia e delle finanze e la Conferenza unificata.
I candidati alla sua guida per i prossimi 5 anni sono nove: oltre alla governatrice uscente, Donatella Tesei, esponente del centrodestra, in lizza ci sono Stefania Proietti per il centrosinistra, e fuori dalle grandi coalizioni, in rigoroso ordine alfabetico, Elia Fiorini (Alternativa per l’Umbria), Martina Leonardi (Pci e Potere al popolo), Giuseppe Paolone (Forza del popolo), Moreno Pasquinelli (Fronte del dissenso) e Fabrizio Pignalberi (Più Italia sovrana e Quinto polo per l’Italia), Marco Rizzo (Democrazia sovrana e popolare), Giuseppe Tritto (Umani-Insieme liberi).
TESEI, L’IMPORTANZA DELL’INFORMAZIONE
Il nostro speciale mette insieme i punti di vista degli aspiranti governatori Donatella Tesei, Stefania Proietti, Martina Leonardi e Marco Rizzo.
Nel nostro confronto partiamo dalla presidente uscente, per poi passare agli sfidanti.
“I prossimi cinque anni saranno fondamentali per proseguire il lavoro avviato e consolidare i risultati raggiunti”, esordisce Tesei. “Dopo anni abbiamo ridato prospettive e opportunità di crescita alla regione, ma proprio per questo non possiamo fermarci. Su tutti gli asset principali su cui siamo intervenuti nel mandato 2019-2024 - ovvero economia, incentivi alle imprese, lavoro, sanità, sostegno alle famiglie, turismo, mobilità, fiscalità - dobbiamo proseguire. Grazie a una squadra di governo coesa e fondata su valori realmente condivisi siamo riusciti a lavorare bene e a realizzare quello che avevamo promesso. La strada è quella giusta, ma è necessario continuare ancora a lavorare perché i nostri obiettivi sono più alti, adesso che abbiamo la certezza di poterli raggiungere.”
Parlando di gioco e delle iniziative messe in campo dalla Regione nel contrasto alle dipendenze ad esso
correlate, l’esponente del centrodestra rimarca che “nel novembre dello scorso anno è stato approvato dalla giunta regionale il ‘Piano per la prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo da gioco d’azzardo – Programmazione delle attività per l’anno 2024’, con il quale proseguono l’azione di consolidamento del sistema integrato di intervento rivolto al disturbo da gioco d’azzardo e la messa a regime di modelli di intervento innovativi, in continuità con quanto avviato con le precedenti programmazioni. Nell’attuazione del piano, naturalmente, sono coinvolti anche altri enti, associazioni e altre istituzioni che a vario titolo debbano intervenire, con l’obiettivo di passare da una risposta di primo fronte a un sistema di servizi e interventi che sia strutturale”.
Tutto ciò con il coordinamento di una cabina di regia regionale, che ha anche il compito di effettuare il monitoraggio delle attività, e che è stata confermata nel suo ruolo e nella sua costituzione anche per il 2024.
Palazzo Cesaroni a Perugia, sede della Regione Umbria
Donatella
Tesei
“È ancora necessario proseguire nella sensibilizzazione della cittadinanza rispetto alle ludopatie, portando ancora più a conoscenza del pubblico la campagna No Slot, proseguire nella formazione obbligatoria degli operatori dell’industria del gioco così come di quelli sanitari, ma anche attuare contesti di ascolto e partecipazione per i giovani e per gli over 65. Per questo, la programmazione prevede azioni trasversali, proattive e multisettoriali finalizzate, da un lato, a prevenire la diffusione del disturbo del gioco d’azzardo, regolamentandone e contenendone l’offerta, contrastando l’illegalità, e promuovendo una cultura alternativa all’azzardo stesso; dall’altro, è necessario intercettare i giocatori d’azzardo problematici e favorirne l’accesso ai servizi sanitari, attraverso il Numero verde regionale (800.410.902) gratuito da rete fissa e mobile, ma anche sviluppando la rete di primo contatto con i medici, i servizi sanitari territoriali, i comuni o le associazioni
PROIETTI,
CONTRASTO
che si occupano della prevenzione di ludopatie e consolidando il sistema di accoglienza dei servizi sanitari. A questo si devono aggiungere una serie di azioni più generali per ridurre progressivamente il fenomeno”, precisa Tesei.
La governatrice uscente a proposito del riordino del gioco fisico evidenzia che le “norme che regolano il gioco d’azzardo su tutto il territorio nazionale sono fondamentali. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha già dato il via libera all’intesa per il riordino sul settore dei giochi a distanza, mentre per quanto riguarda i giochi materiali o ‘fisici’ è stato chiesto di istituire un tavolo di lavoro per condividere lo schema di decreto legislativo relativo ai giochi pubblici ammessi attraverso la rete fisica, che si ritiene strategico per le dimensioni di assoluta rilevanza che il fenomeno del gioco d’azzardo assume in Italia”.
TOTALE AL GIOCO PATOLOGICO
La candidata dell'alleanza "Umbria in cammino", Stefania Proietti, è supportata da sette liste espressione del centrosinistra e di alcune liste civiche.
Sebbene al momento in cui scriviamo non sia ancora noto nei dettagli il suo programma elettorale, è certo che al centro figurano sanità, università e ricostruzione nelle aree coinvolte dal terremoto del 2016.
Proietti vanta una lunga e solida esperienza come amministratrice locale, sia per il Comune di Assisi sia per la Provincia di Perugia.
Esperienza maturata anche nella regolamentazione del gioco, visto che nel 2016 proprio lei è stata fra i promotori delle norme con cui il Comune di san Francesco ha cercato di ridurre e limitare l’apertura delle sale da gioco andando anche a diminuire il numero delle apparecchiature già esistenti. E fissando, per l’apertura di nuove sale da gioco e l’installazione delle ap-
parecchiature, la distanza minima dai luoghi sensibili quali scuole, centri di aggregazione, strutture sanitarie residenziali e, per la prima volta, anche dalle aree verdi attrezzate. Con l'obiettivo di proporre un'interpretazione più restrittiva possibile della legge regionale vigente in materia. Proprio partendo da questa cornice, l'esponente del centrosinistra manifesta alla nostra testata l'intenzione di proseguire, se eletta presidente della Regione Umbria, “su questa linea di totale contrasto al gioco” e di continuare a “intraprendere azioni volte al contrasto del gioco patologico di cui condanna gli effetti e le implicazioni che assumono risvolti drammatici per la vita delle persone e delle rispettive famiglie”.
LEONARDI, LA PREVENZIONE PRIMARIA PRIMA DI TUTTO
La terza donna candidata è Martina Leonardi, che fra i pilastri della sua agenda politica regionale mette “cura, comunità, educazione e lavoro. Cura dell’individuo ripartendo dalla sanità e della tutela ambientale. Cura delle istituzioni verso i cittadini e le cittadine, con particolare attenzione alla sanità, tema di fondamentale importanza dato che negli ultimi vent'anni nella nostra Regione è stata totalmente smembrata.
Abbiamo bisogno di una sanità di vicinanza: sì alle case di comunità ma con personale medico pubblico, medici di famiglia che lavorino sulle 24 ore. Ma anche una sanità senza ticket sanitari: accessibile a tutti e tutte.
Il nostro progetto prevede delle semplici mosse: investire sulla prevenzione primaria, mappare nel terri-
torio le aree a rischio epidemiologico, investire su una sanità di vicinanza e guardare il paziente in prospettiva bio-psico sociale.
Parlare di comunità significa affrontare il problema della società liquida e dell’individualizzazione crescente. Comunità è rete tra cittadini e cittadine per fare in modo che si interfaccino tra loro e con le istituzioni. Comunità è creare spazi di aggregazione come circoli o parchi pubblici. Comunità è sentirsi parte di un progetto, sentirsi inclusi, condividere obiettivi.
Il nostro obiettivo è ricreare in Umbria una società equa e ricostruire quelle strutture frantumate che fanno di una società una società civile per il benessere di tutti i cittadini e le cittadine, dei bambini e delle
Stefania
Proietti
> bambine, ma soprattutto sterilizzare definitivamente quelle collusioni che condizionano le scelte politiche locali a solo vantaggio dei profitti privati e non della comunità, combattere quel modello dominante che fa da scudo a privatizzazioni selvagge.
Alla logica del Pil noi rispondiamo con la logica della felicità interna lorda, alla logica della privatizzazione noi vorremmo rispondere con la logica dei servizi pubblici per tutte e per tutti, alla logica della precarietà noi vorremmo rispondere con la logica della stabilità, alla logica della paura noi vorremmo rispondere con la conoscenza e la tutela della diversità, facendo diventare chiunque sia considerato altro, nostro fratello o sorella. Ricostruire l’istruzione e la formazione pubblica di qualità per tutti e per tutte combattendo con tenacia ogni tipo di autonomia, tornando a far muovere davvero l’ascensore sociale che è bloccato da anni agli interessi di pochi che lottano per mantenere il proprio privilegio. Diritti umani, sociali, civili di tutti e di tutte”.
Parlando di contrasto al gioco patologico, per Leonardi sarebbe “opportuno lavorare su diversi fronti per ottenere alcuni risultati fondamentali e cioè: una significativa diminuzione dei soldi giocati e delle perdite da gioco; un ridimensionamento del numero di utenti presso il SerD per patologia da gioco; un numero minore di slot machine presenti sul territorio”.
A completamento delle normative locali, regionali e perfino comunali che negli anni sono state emanate in materia, andando a rafforzare gli interventi legislativi nazionali, “che seguono un approccio repressivo e mi-
sure sanzionatorie”, per la candidata di Pci e Potere al popolo “è del tutto evidente che un ruolo centrale per il contrasto al fenomeno è svolto dagli interventi educativi e dai programmi di prevenzione al gioco d’azzardo patologico che pongono in prima linea la scuola.
Le azioni di prevenzione in riferimento al gioco d’azzardo patologico (Gap) sono riconducibili a quattro principali ambiti: iniziative educative e informative sul gioco d’azzardo patologico e non; azioni di analisi e monitoraggio dei comportamenti dei giocatori; azioni di formazione di operatori, educatori, insegnanti; azioni di regolazione della distribuzione delle vincite/perdite.
Nel contesto scolastico la prevenzione si può attuare prevalentemente sui due livelli dell’informazione/educazione degli studenti e della formazione agli insegnanti.
Detto questo: prevenzione primaria è sempre la parola d’ordine. Tutte le regioni italiane sono intervenute, negli anni, con leggi che hanno disciplinato il gioco d’azzardo: lo scopo principale di queste leggi è quello di mettere in campo un freno alla diffusione del gioco sul territorio regionale.
Del resto, questo è esattamente l’ambito in cui le Regioni possono intervenire, in quanto afferente alla tutela della salute.
Leggi statali e regionali concorrono, ciascuna nel proprio ambito, al perseguimento dello stesso obiettivo, costituito dalla materia salute, con il solo limite per la Regione del ‘rispetto dei principi fondamentali’ stabiliti dalle leggi dello Stato. In sintesi per noi è la Regione in concomitanza con lo Stato che deve intervenire, perché appunto la prevenzione rientra nella tutela della salute, in ogni Comune ci devono essere le stesse normative al fine di non favorire lo spostamento di giocatori”.
UNA LEGGE NAZIONALE SULLA BASE DI DATI CONCRETI
Marco Rizzo mette in fila le linee guida del suo programma: “Sanità pubblica, via i politici della Regione da ogni gestione. Sono necessari aumenti per tutto il personale. Chi lavora nel pubblico non può lavorare nel privato. Poi servono il potenziamento della medicina di prossimità, un piano di assunzioni di medici e infermieri, il contrasto alla privatizzazione e al depotenziamento degli ospedali locali. Inchiesta sulla gestione della pandemia Covid. Bisogna indagare ed accertare eventuali responsabilità circa la diffusione di dati falsati e le chiusure dei nosocomi di prossimità, e quindi istituire un Osservatorio regionale sugli eventi avversi dei vaccini al fine di garantire i danneggiati. Contrasto al dissesto idrogeologico: il territorio umbro ha subito fin troppo le conseguenze della cementificazione e dell'incuria. Quindi è improrogabile l'avvio di studi e lavori per il contrasto al dissesto idrogeologico nell'ottica della prevenzione, così come una regolamentazione più stringente per la gestione del territorio (niente pale eoliche e fotovoltaico) e un piano di manutenzione
straordinario del territorio. Potenziamento del trasporto pubblico, in particolare nei collegamenti fra i paesi e i due capoluoghi di provincia, allo scopo di agevolare i movimenti di turisti e pendolari e di decongestionare il traffico ormai a livelli insopportabili”.
Netta anche la sua posizione in materia di contrasto al gioco patologico: “Più le nazioni sono povere e più è alta la percentuale di somme giocate pro capite. Questa purtroppo è una regola davvero internazionale. All’interno di queste dinamiche la questione, come spesso capita, è più culturale che strutturale. In tal senso il tema della prevenzione e dell’informazione dei cittadini rispetto alle ludopatie nel loro complesso credo che sia la cosa più importante da attuare. Indubbiamente, serve una legge nazionale valida per tutte le regioni e poi va articolato uno specifico piano attuativo sulla base di dati concreti e di indagine a livello regionale e provinciale”.
RIZZO,
Martina Leonardi
Marco Rizzo
Una proroga doppiamente onerosa
L’IMPORTANZA DELLA SALVAGUARDIA DELLE REALTÀ PREESISTENTI SOTTOLINEA IL LEGAME
TRA LE VICENDE DI UN BAR DEL VENETO E L’INTENZIONE DEL GOVERNO DI ALLUNGARE PER L’ENNESIMA VOLTA LA VALIDITÀ DELLE CONCESSIONI DI GIOCO
questo articolo mettiamo in evidenza l’aspetto della salvaguardia delle realtà preesistenti rispetto alle norme espulsive di regioni e comuni. Prendo lo spunto da una recente sentenza in cui i giudici hanno deciso di considerare preesistente un locale adibito al gioco, a prescindere dal fatto che sia nel frattempo intervenuto un cambio di gestione dello stesso. Dalla ricostruzione emerge ancora una volta quanto siano suggestive le ragioni dei divieti imposti, quanto in realtà vi sia consapevolezza della natura espulsiva delle misure e delle conseguenze che essa determina. E poi il contenzioso dimostra che è proprio l’aleatorietà di non sapere se sia possibile continuare che contribuisce a paralizzare lo svolgimento delle gare per l’assegnazione delle concessioni in scadenza ed a causare l’ennesima proroga tecnica ed onerosa.
P remessa
La sentenza è la numero 2423 del 14/10/2024, Rr 1076/2024 con la quale il Tar Veneto ha accolto la do-
manda di un esercente subentrato nella gestione di un bar e dei relativi apparecchi ivi istallati, che si è visto recapitare un provvedimento di divieto di prosecuzione dell’attività perché in violazione del distanziometro.
I l d I v I eto d I P rosecuz I one dell ’ att I v I tà e l ’ equ IP araz I one del subentro ad una nuova a P ertura Nel provvedimento richiamato nella sentenza si legge la motivazione del divieto: “- secondo il Regolamento comunale per la prevenzione delle patologie imputabili al gioco d’azzardo lecito, approvato con deliberazione consiliare n. 58 del 22 novembre 2018, tali apparecchi devono essere collocati ad una distanza minima di 500 metri da una serie di luoghi sensibili (cfr. artt. 9 e 10 del Regolamento); - come accertato della Polizia locale (con verbale prot. n. 16308 del 9 luglio 2024), tali distanze non sono rispettate nel caso di specie; - le licenze relative all’installazione di apparecchi da gioco lecito hanno carattere personale (art. 8 del Tulps) e non sono suscettibili di essere cedute dal precedente titolare; - la fattispecie deve, quindi, essere equiparata ad una nuova autorizzazione,
a cura di Geronimo Cardia
rispetto alla quale non sussistono i requisiti.” Ecco dunque che nello schema interdittivo proposto dal comune vi è il ragionamento secondo il quale il subentro in un’attività rappresenterebbe una nuova apertura. Tale aspetto sarebbe rilevante ai fini dell’ordine di non prosecuzione dell’attività perché il Regolamento del Comune di Montegrotto Terme approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 58 del 22 novembre 2018, all’art. 10, comma 1, stabilisce che il distanziometro previsto (con una “distanza minima fissata in un raggio di 500 metri da tutti i luoghi sensibili indicati all’articolo 9”) si applichi “fatte salve le attività già in esercizio alla data di entrata in vigore del (…) Regolamento”. Con il subentro il Comune ritiene che, stante il ritenuto carattere personale delle licenze, la fattispecie debba inquadrarsi come nuova apertura e come tale soggiacere alle regole del distanziometro.
l a soluz I one g I ur I d I ca forn I ta dal t ar Il Tar tuttavia rifiuta che il subentro possa essere qualificato in tale maniera e fornisce sostanzialmente due motivazioni. La prima è più formalistica ed è legata all’interpretazione del regolamento alla luce del dettato normativo regionale (L.R. n. 38/2019), laddove all’articolo 7 comma 6 si specifica l’eccezione di non applicazione del distanziometro riservata “alle sale da gioco ed ai locali in cui sono installati gli apparecchi da gioco (…) esistenti alla data di entrata in vigore della (…) legge”. Qui non si può non notare il riferimento letterale non tanto all’attività, non tanto al soggetto che la gestisce, quanto piuttosto al “locale” adibito alla distribuzione del prodotto. Ed è il locale che può, dunque, “sopravvivere” al distanziometro nonostante i cambi di titolarità.
La seconda motivazione ha un carattere maggiormente sostanzialistico perché va a scomodare quella che per i giudici sarebbe la ratio dell’esenzione descritta (così come in quella assicurata alle realtà preesistenti nella legge regionale precedentemente applicabile, all’articolo 20, L.R. n. 6 del 27/4/2015) da “rinvenirsi nella tutela non solo dell’aspettativa soggettiva a continuare l’attività autorizzata (…) ma anche «degli investimenti finanziari operati prima dell’entrata in vigore della normativa, la quale non può ritenersi garantita solo dalla possibilità di continuare nell’esercizio dell’attività, ma passa anche attraverso la possibilità di cedere ad altri la gestione della stessa» (in questi termini T.A.R. Veneto, sez. III, 16 febbraio 2022, n. 307)”
l e conseguenze dell ’ as P etto cr I t I co dell ’ aleator I età
Al di là del dato giuridico che è alla base della decisione, condivisibile tra l’altro, la sentenza consente di mettere a fuoco l’aleatorietà che caratterizza da tempo la gestione della distribuzione dei prodotti di gioco sui territori. Ancora una volta il problema è riferito principalmente alla distribuzione degli apparecchi presso esercizi generalisti e non a tutti i prodotti di gioco. Ma il dato che qui si vuol mettere in evidenza è che è la stessa apparentemente insanabile aleatorietà che non solo impedisce agli operatori del territorio di effettuare programmazioni e investimenti, non solo continua a creare un pregiudizio al valore commerciale delle loro attività, ma addirittura arriva a non consentire allo Stato di gestire l’indizione delle gare per le concessioni ormai in scadenza: chi vi parteciperebbe innanzi siffatta incertezza?
l a suggest I one della tutela della salute e la consa P evolezza della natura es P uls I va Nelle aule dei tribunali continua a faticare l’emersione di quanto siano suggestivi gli obiettivi di tutela della salute delle misure del territorio, peraltro focalizzate solo su alcuni prodotti e solo sul canale terrestre. I numeri ormai disponibili da anni stanno inesorabilmente mettendo in evidenza quanto le stesse al limite spostino il problema, piuttosto che risolverlo. Allo stesso tempo però la gran parte delle Regioni dimostra di avere ormai raggiunto la consapevolezza del tema del rischio di espulsione determinato dai parametri dei distanziometri al punto da rincorrere, laddove non fatto da subito, approvazioni di emendamenti dell’ultimo minuto per fare salve almeno le realtà preesistenti.
c onclus I on I
Geronimo Cardia
Avvocato cassazionista, dottore commercialista e revisore contabile
Studio Cardia
www.gclegal.It
La giurisprudenza sui temi in questione offre sempre spunti interessanti e coerenti con quanto rappresentato nelle precedenti pubblicazioni, da ultimo nel libro edito da Giappichelli “Il gioco pubblico in Italia: riordino, questione territoriale e cortocircuiti istituzionali”. E paradossalmente consente anche di trovare, come in questo caso, uno strano legame di interdipendenza tra, da un lato, una vicenda solo apparentemente minima (per esempio: l’aleatorietà denunciata da un bar di un Comune del Veneto) e, dall’altro, le dichiarate intenzioni del Governo di procedere ancora una volta, e nonostante i numerosi tentativi di riordino da ultimo indicati la Legge delega, con le proroghe tecniche e onerose per le concessioni nazionali scadute, con ciò impattando su un comparto così grande.
Attualità
CONSULTA L’INDICE O SCARICA UN ESTRATTO
Sempre più in alto
Alzare continuamente l’asticella è la norma per l’industria del gioco, in tutte le sue forme. Ne parliamo con i docenti dell’università telematica eCampus e della Sda Bocconi School of management
di Francesca Mancosu
sempre il settore del gioco, in tutte le sue accezioni, è sinonimo di innovazione, di cambiamento, e di ricerca dell’eccellenza. Che si parli di quello con vincita in denaro o di videogame, la musica non cambia, e non cambia la sua tendenza a proiettarsi nel futuro e ad evolversi, come dimostrano anche le pagine dello speciale di questo numero di Gioco News.
Un mondo su cui negli ultimi anni sono stati anche avviati dei corsi universitari, tesi a formare professionisti in grado di rispondere alle sfide dell’industria. Ne parliamo con Fabio Lucchini, docente di sociologia presso l’università telematica eCampus, che ha attivato il percorso di studi in Digital entertainment and gaming, e con Carmelo Cennamo, professore affiliato Sda di Digital transformation presso Sda – Scuola di direzione aziendale Bocconi School of management, che insegna imprenditorialità e business planning.
Quando l’innovazione va a braccetto con la responsabilità sociale d’impresa
“Il percorso attivo presso l’Università eCampus prepara all’utilizzo degli strumenti della comunicazione con l’obiettivo di sviluppare competenze legate al marketing digitale e alla comprensione dei media tradizionali e digitali”, così Fabio Lucchini presenta il corso di lau-
rea triennale in Digital entertainment and gaming. “La proposta formativa, che dedica ampio spazio al digital entertainment (con conoscenze di game development, game design e gamification), si struttura in tre annualità: se il primo anno affronta discipline sociologiche, informatiche e semiotiche, affiancate da insegnamenti metodologici ed economico-organizzativi, il secondo e il terzo anno introducono l’ambito giuridico e prevedono affondi filosofico-politologici, con un’attenzione ai linguaggi della comunicazione.
Gli sbocchi professionali riguardano ruoli qualificati in istituzioni ed enti nel mondo della cultura e della comunicazione multimediale: i laureati potranno muoversi nell’ambito delle pubbliche relazioni, delle attività promozionali, degli uffici stampa, delle redazioni, dell’organizzazione aziendale e dell’e-commerce.”
Quanto sono importanti la comunicazione e il marketing per un’industria come quella del gambling?
“Si tratta di aspetti chiaramente centrali, in un contesto segnato da una evoluzione continua, che, se da un lato prefigura notevoli opportunità di crescita, dall’altro nasconde insidie e criticità, soprattutto in un settore delicato come quello del gambling. Sotto questo profilo, oltre alla considerazione dei legittimi interessi aziendali e di quelli degli sta-
>
Fabio Lucchini
keholder, la stessa industria del gioco è da tempo consapevole della necessità di porre in essere pratiche di sostenibilità a protezione dell’utenza.”
Quanto è importante fare innovazione nel settore?
“Molto rilevante, anche e soprattutto in riferimento a quanto appena accennato. Per via della particolare natura del prodotto ‘gambling’, l’innovazione deve accompagnare costantemente gli operatori del settore, con particolare riferimento al tema della responsabilità sociale d’impresa. In quest’ambito, ad esempio, l’accento va posto sulle molteplici applicazioni tecnologiche che, oltre a offrire un’ampia gamma di innovative esperienze di gioco, possono essere sempre più utilizzate per favorire comportamenti auto-regolati da parte di clienti a potenziale rischio di dipendenza patologica.”
Le sfide per l’ecosistema dei videogame
Ad esaminare le dinamiche specifiche dell’industria dei videogame interviene il professor Carmelo Cennamo. “L’evoluzione nell’industria dei videogiochi segue di pari passo l’evoluzione delle piattaforme. Siamo passati così da un’esperienza di gioco legata a device specifici dedicati negli anni ‘90 (ovvero, le console e i giochi su cd/dvd) ad un’esperienza sempre più multimodale (fruibile su più device, console/web/mobile) con la diffusione del digitale e l’affermarsi delle piattaforme mobile (iOS e Android). Questo ha portato alcuni giochi a diventare essi stessi delle micro piattaforme con la loro base utenti fidelizzata, la possibilità di giocare con altri utenti online, il merchandising e in-app purchase di vari add-ons per i giochi. Fortnite di Epic Games è l’esempio più lampante di questo fenomeno, con Epic Games ora diventata una vera power house per altri sviluppatori di giochi, che offre un suo dedicato marketplace per giochi, in concorrenza diretta con le principali piattaforme mobile.”
Il prossimo campo di sfida per l’ecosistema, prosegue Cennamo, “è il cloud computing. Tutti gli investimenti e sforzi dei principali attori (da Google a Microsoft) sono incentrati sul cloud, come possibile nuova piattaforma al centro dell’ecosistema di innovazione di giochi ed altri applicativi. Google aveva gia tentato un suo primo approccio con il progetto di Stadia (che però non ha dato i risultati sperati); Microsoft ha lanciato da qualche anno (2020) la sua versione beta di Xbox Cloud Gaming, cercando di avere nel suo catalogo i giochi piu popolari. Per questo, collabora con Epic Games per il gioco Fortnite (mentre Epic Games è in battaglia serrata contro Google e Apple), e sta cercando di concludere l’acquisizione di Ubisoft, altro produttore di giochi popolari”.
Da cosa dipende il successo di una strategia di piattaforma?
“In generale, il successo di una piattaforma è dato dalla sua capacità di coordinare i consumatori da un lato e i
produttori dall’altro lato e facilita scambi di valore. È questo il punto fondamentale ‘scambi di valore’, ovvero cosa sia di valore per i diversi ‘lati del mercato’, ovvero quali sono i benefici che i consumatori ottengono dalla partecipazione nella piattaforma e quali sono i benefici per i produttori. Generalmente ci si focalizza sul numero, per cui una piattaforma genera più valore per i suoi utenti tanto più grande è il numero di partecipanti. Quindi, per i consumatori, una piattaforma ha più valore tanto più alto è il numero di giochi/produttori, e viceversa, per i produttori la piattaforma ha valore tanto più alto è il numero di consumatori. Questi sono i cosiddetti effetti di rete indiretti.
Ma dai nostri studi si evidenzia come il numero di utenti non sia l’unico parametro a determinare il valore e quindi il successo di una piattaforma. Questo perchè il concetto di valore è molto più complesso e dipende anche dalla qualità ed innovatività dei giochi percepita dai consumatori e più in generale dall’esperienza di consumo che ogni utente ha dalla piattaforma. Quindi, una strategia di successo di una piattaforma non è semplicemente incentrata nell’attrarre quanti più consumatori e produttori possibili, ma deve ‘orchestrare’ l’ecosistema per garantire una specifica e costante esperienza di consumo data sia dalla quantità ma anche e soprattutto dalla qualità dei prodotti offerti. Questo implica che la piattaforma debba imporre delle restrizioni ad esempio all’accesso per gli sviluppatori, o alzare i costi di accesso per poter escludere dalla piattaforma produttori di bassa qualità.”
Ci può fare qualche esempio di “preferenze degli utenti” in virtù dei suoi studi?
“Quello che abbiamo scoperto nella nostra ricerca è che la strategia di successo dipende dalle preferenze degli utenti. Gli utenti non sono tutti uguali; così come per i mercati tradizionali abbiamo diversi segmenti di un dato mercato (dal premium al mass market) a seconda delle preferenze dei consumatori per alcuni attributi del prodotto che ne definiscono il rapporto qualità/prezzo e quindi il valore per ciascun tipo di consumatore, così nei videogiochi, gli utenti hanno diverse preferenze in merito alla qualità e innovatività richiesta in un gioco che determina le loro scelte di consumo.
Ad esempio, i cosiddetti hard core gamers sono un gruppo di consumatori (generalmente uomini tra i 30 e 45 anni) che preferiscono giochi di azione/sport e richiedono una esperienza di gioco immersiva. Al contrario, i cosiddetti casual gamers sono un gruppo di consumatori variegato che include adulti di ogni età ma anche ad esempio ‘nonni’ e ‘nipoti’ che preferiscono giochi di gruppo/attività.
Dati questi gruppi con preferenze diverse, ad esempio Sony e Microsoft si sono focalizzati nel servire gli hard core gamers, mentre Nintendo si è focalizzata nella sua strategia nel costruire un’esperienza di gioco (ed attrarre produttori di giochi) per servire al meglio il gruppo di kids e casual gamers.”
NOI CE NE INTENDIAMO
Non basta essere del settore, serve conoscerlo fino in fondo.
Giotto Better Solutions con i suoi 60 anni di esperienza garantisce servizi di consulenza e strategia con prodotti innovativi e soluzioni su misura.
L’esperienza fa la differenza
Affidati a noi, sappiamo come funziona il gioco.
Specializzarsi per crescere
Il professore Andrea Coppola
dell’Università Link sottolinea il ruolo della formazione nel settore del gaming e le potenzialità occupazionali del settore, più ampie di quanto si potrebbe immaginare
DI
gioco, ma non per gioco. L’Università Link investe (anche) su corsi di laurea triennali e magistrali, dedicati all’industria del gaming, così da formare professionisti che puntino all’eccellenza. Una scelta che Andrea Coppola, professore straordinario e programme leader del corso di laurea in videogiochi, motiva così: “Riteniamo che una specializzazione riconosciuta a livello universitario in Italia sia un valore aggiunto sia all’offerta formativa dell’ateneo, sia all’intera industria videoludica, anche in funzione della radicale trasformazione del mondo del lavoro stesso. In particolare questo favorisce la crescita di un settore dalle enormi potenzialità. Formare le figure professionali dell’industria videoludica in tutte le sue forme e sfaccettature è una sfida che credo abbiamo già vinto.”
Quali sono le specifiche e nuove esigenze formative dell’industria del gaming?
“Come dicevo, l’industria videoludica è enorme e prevede l’utilizzo, l’interazione e la collaborazione di moltissime figure professionali. Il nostro scopo è quello di formarle da una parte e metterle in diretta relazione dall’altra, puntando fortemente sul workflow produttivo attraverso tanta pratica all’interno di aziende partner nel settore.”
Ritenete che l’industria del gaming possa essere uno sbocco professionale interessante e praticabile per le giovani generazioni?
“Assolutamente sì, specialmente se allarghiamo l’orizzonte in ogni forma di intrattenimento interattivo, a partire dai serious games. Il videogioco è un vero e proprio medium della comunicazione, come qualsiasi altro applicativo che prevede l’interazione con gli utenti. L’ambito è vastissimo, dall’opera videoludica propriamente detta, alla formazione, agli ambiti medici, ingegneristici, architettonici…”
Per riuscire nel lavoro serve efficienza, eccellenza e sostenibilità. Ritenete che questo valga anche per l’industria del gaming e in che modo la formazione può riuscire a raggiungere questi obiettivi?
“Certo, vale anche per l’industria del gaming: ne sono convinto al 100 percento. L’obiettivo si raggiunge con corsi mirati, pratici e soprattutto con la collaborazione delle aziende partner che offrono tirocini, stage, assunzioni e anche lo sviluppo di progetti che permettano di scrivere importanti righe sul portfolio. Non è cosa da poco.”
L’intelligenza artificiale come può aiutare l’industria del gaming e il compito di voi formatori, se ne siete aiutati?
“Come tutte le cose sì, se gestita con moderazione. Ricordiamoci che la mente umana non verrà mai sostituita. Ci sarebbero di aprire capitoli enormi su questo argomento. Preferisco considerare l’AI come uno strumento da sfruttare per migliorarsi e produrre meglio, non la soluzione definitiva ai problemi, né il modo per risparmiare denaro eliminando o sostituendo il lavoro dell’uomo. Sarebbe un errore gravissimo solo pensarlo.”
I corsi di laurea da voi organizzati a quali tipologie di studenti interessano maggiormente?
“Bella domanda. Sarebbe facile rispondere ‘quelli che amano i videogiochi’ ma sarebbe estremamente semplicistico e riduttivo. Tutti sono potenziali futuri studenti e futuri professionisti in questo settore, proprio per la vastità delle opportunità. L’offerta copre e analizza lo studio e la formazione in molti ambiti, da quelli molto tecnici (2D artist, 3D artist, sviluppatori, sound designer…), a quelli più concettuali (narratori, game designer, producer, concept artist), a quelli più orientati nell’ambito del marketing, del diritto e della critica giornalistica. Quindi l’interesse è molto ampio. Sarebbe sbagliato quindi presentarci e proporci semplicemente come quelli che insegnano a creare un videogioco. Dentro c’è molto, molto di più.”
di Anna Maria Rengo
Snaitech Condividere valore per uno sviluppo sostenibile
naitech utilizza da sempre lo stesso approccio: attenzione, cura dei particolari tanto verso le attività di business quanto verso le good causes, con la convinzione che la crescita complessiva della società nella quale opera sia un generatore di valore per l’azienda.
Costruire un reale rapporto con le comunità locali, contribuire a uno sviluppo sostenibile, dimostrarsi responsabili verso le generazioni future, realizzare iniziative con un impatto tangibile sui propri stakeholder sono per Snaitech parte integrante dell’attività lavorativa di tutti coloro che operano nelle tre sedi
Codere
Il cliente al centro
odere ha fatto dell’eccellenza un vero e proprio stile creando un modello dove il cliente viene posto al centro di ogni scelta e iniziativa. Ma cosa vuol dire per Codere eccellenza? Vuol dire innanzitutto “eccellenza operativa”, un’attenzione completa e sistemica che consiste nel conoscere, soddisfare e superare le aspettative dei clienti.
E come si arriva a questo risultato?
“Attraverso una formazione del personale che mira a realizzare un processo culturale e che parte dalla selezione dei profili migliori e dall’onboarding dei nuovi assunti, che vengono formati a 360° per la migliore qualità di gestione delle attività: conoscenza delle regole, conoscenza dei valori, procedure e qualità del servizio offerto, gestione delle criticità”, sottolineano da Codere. La formazione non riguarda, però, solo l’operatore di sala ma
di Milano, Roma e Porcari (Lucca). Per questa ragione Snaitech da sempre investe nella responsabilità sociale di impresa (Csr) e non lo fa con iniziative spot ma attraverso progetti concreti, seguiti e sostenuti nel tempo, capaci di generare un impatto positivo sulle comunità di riferimento: centrale all’interno di questo disegno è l’azione di Fondazione Snaitech. Il perfetto esempio di questa strategia è il progetto realizzato insieme a due eccellenze come Fondazione Milan e Fondazione Costruiamo il futuro: all’interno dell’oratorio della Madonna dei poveri a Baggio, periferia ovest di Milano, ha preso così vita un nuovo spazio sportivo con un campo da calcio a sette in materiale sintetico dotato anche di un riqualificato sistema di recinzione per renderlo più sicuro e accessibile.
Un lavoro di squadra che ha permesso di restituire ai bambini e ai ragazzi di Baggio un luogo di aggregazione e uno spazio dove crescere, divertirsi e stare insieme. Tutto nel segno dello sport, uno strumento di inclusione e riconoscimento sociale fondamentale per coltivare la crescita dei ragazzi all’insegna della passione e della lealtà, valori che stanno anche alla base della cultura aziendale Snaitech. Un progetto che rappresenta perfettamente l’impegno che la Fondazione Snaitech sta portando avanti per sostenere realtà che davvero operano sul territorio, facendo sistema con loro e migliorando la vita quotidiana delle comunità. (Fm)
attiene anche ai manager che devono poter essere sempre aggiornati e skillati, in modo da poter gestire al meglio i loro ambiti di competenza.
L’empatia e la qualità dell’accoglienza sono aspetti determinanti delle proposte delle sale Codere: ogni cliente deve potersi sentire unico, riconosciuto e coccolato. “La nostra clientela è fedele e, anche se talvolta frequenta sale della concorrenza, torna da noi proprio per le caratteristiche uniche della nostra accoglienza. L’esperienza consolidata ci consente di offrire quel valore aggiunto che solo il cosiddetto ‘capitale intangibile’ è in grado di dare”, fanno sapere ancora dall’azienda. E l’eccellenza è un faro anche per le scelte che vengono fatte rispetto all’intrattenimento che proponiamo nelle nostre sale, e che sono sempre orientate dalla valutazione delle aspettative dei frequen-
tatori dei nostri luoghi di gioco e da accorte analisi di marketing, così come le proposte di crowfounding e i progetti a valenza sociale.”
Eccellenza è anche l’enorme attenzione al gioco responsabile ed alla legalità: entrambi elementi determinanti in un settore come il gioco. “Siamo infatti fieri di aver ottenuto sia la certificazione internazionale G4 che il Rating di legalità”, concludono da Codere.
E per citare William Edwards Deming, ingegnere, saggista e dirigente d’azienda statunitense: “Qualità è soddisfare le necessità del cliente e superare le sue stesse aspettative continuando a migliorarsi”. (Fm)
Admiral
Carmen Russo nuova ambassador del retail gaming
L’Italia è universalmente riconosciuta come il Paese della moda, e anche del design, che spesso hanno raggiunto alte vette di eccellenza e cercano sempre di superarle, con continue innovazioni.
E in uno speciale dedicato all’eccellenza del gioco fisico non poteva mancare Admiral, il cui marchio campeggia su oltre 270 sale presenti su tutto il territorio nazionale.
Ogni sala incarna un’atmosfera avvolgente e sofisticata, offrendo un ambiente moderno e confortevole. Qui, gli ospiti vivono ogni giorno un’esperienza di gioco legale e completa, dove l’intrattenimento si sposa con un’attenzione particolare al gioco responsabile, il tutto in un contesto che garantisce sicurezza,
comfort ed eleganza.
Le sale Admiral sono più di semplici spazi dedicati al gioco: sono luoghi di aggregazione, pensati per offrire momenti di svago e relax per tutti. Offrono un’ampia gamma di prodotti e servizi, dagli apparecchi da intrattenimento più moderni e tecnologici al bingo, dal bowling ai bar curati nei minimi dettagli, dove gustare un drink in un’atmosfera accogliente e familiare. Ogni elemento è studiato per far sentire gli ospiti come parte di un’esperienza esclusiva e di livello.
La competenza all’interno delle sale è arricchita dall’attenzione dedicata a ogni singolo cliente, grazie al personale qualificato e a un ambiente sempre curato e aggiornato secondo i migliori standard del settore. Non si tratta solo di giocare, ma di immergersi in un mondo dove eleganza, divertimento e benessere creano ricordi incancellabili. Sempre all’insegna dell’eccellenza, appunto: una qualità che Admiral veicola anche attraverso le proprie strategie di comunicazione.
A tal proposito, ecco un’importante
novità: a partire dal mese di novembre e per tutto il prossimo anno, la ballerina, showgirl e attrice Carmen Russo sarà il nuovo volto delle sale a marchio Admiral. Con il suo stile, incarna perfettamente l’atmosfera che questi luoghi offrono. L’artista genovese non solo rappresenterà il brand, ma sarà anche protagonista di numerosi eventi esclusivi organizzati nelle sale del marchio in tutta Italia. La sua presenza aggiungerà un tocco di carisma e fascino a ogni occasione, arricchendo ulteriormente l’esperienza degli ospiti delle sale Admiral e rendendo ogni evento un momento indimenticabile. (Fm)
Habanero Systems Il giusto mix tra innovazione e tradizione
na posizione di primo piano e che si punta a rafforzare anche in vista del rinnovo delle concessioni di gioco online. È quella che occupa in Italia Habanero Systems, come spiega il responsabile dello sviluppo aziendale Arcangelo Lonoce: “Abbiamo trascorso sette anni a costruire e mantenere forti relazioni con le parti interessate in Italia. In questi anni abbiamo assistito a una crescita enorme e ci siamo dedicati alla creazione di giochi nuovi e coinvolgenti. Abbiamo assistito a una crescita significativa nel numero di giocatori interessati al gioco online, prendendo nota delle percentuali di coloro che sono passati all’iGaming dal retail. Prodotti eccellenti sono
fondamentali per attrarre e trattenere i giocatori, garantire la conformità e sostenere la crescita nel mercato del gioco online. Con ogni nuova uscita mostriamo le nostre capacità di produrre titoli di slot sia innovativi che tradizionali. Il mercato online è altamente competitivo e i prodotti di alta qualità possono differenziare un marchio”. Tracciando un primo bilancio del 2024, Lonoce sottolinea: “Abbiamo dimostrato di avere successo nello sfruttare il nostro portafoglio di slot e giochi da tavolo per attrarre direttamente i giocatori locali. Unendo elementi convenzionali con meccaniche moderne, i nostri contenuti sono stati ben accolti dal pubblico regionale. Abbiamo trionfato nel coltivare le nostre collaborazioni esercitando le migliori pratiche per una comunicazione
Play’n GO Nati per essere globali
ra le società di gioco che operano su scala globale un posto di primo piano è occupato dal provider di giochi online Play’n GO. Michele Stefanelli, che ne è sales leader per l’Italia, ha dunque una visione che consente di spiegare al meglio se, quando si parla di eccellenza, si parla di un concetto che ha una connotazione geografica localizzata oppure universale: “Siamo un’azienda veramente globale; vogliamo essere attivi in ogni mercato regolamentato del mondo. I tre pilastri della nostra attività sono fiducia, energia e qualità, che comprendono il termine eccellenza. Ci impegniamo per
queste qualità in ogni mercato del mondo. Naturalmente ci sono differenze geografiche nei diversi mercati in termini di preferenze dei giocatori e persino di regolamentazione, ma abbiamo sempre detto che i nostri giochi sono realizzati per un pubblico globale. Siamo un’azienda globale e pretendiamo il meglio da noi stessi in tutti i mercati.”
Tra questi, tracciando un bilancio dell’anno ormai quasi al termine, “la nostra espansione negli Stati Uniti continua e siamo molto soddisfatti di come stanno andando le cose lì. Quest’anno siamo entrati anche nel mercato sudafricano con grande successo e cercheremo di rafforza-
trasparente. Ciò significa che siamo stati fruttuosi nel valutare e adattare i nostri prodotti per personalizzarli per il mercato italiano.
Una cosa di cui siamo orgogliosi è la nostra capacità di immergere i giocatori in generi ed esperienze diversi. Il nostro titolo Haunted Harbor è stato riconosciuto per la sua colonna sonora accattivante che esalta l’immersione dei giocatori. Questo tipo di feedback è entusiasmante poiché puntiamo a garantire che la nostra giocabilità offra un’esperienza avvincente”.
E lo sguardo vola verso il 2025: “Sebbene il nuovo quadro normativo sulle licenze sia destinato a rimodellare il mercato, siamo ben posizionati per garantire la capitalizzazione di questi cambiamenti.
Crediamo che le nuove licenze garantiscano la protezione dei giocatori e promuovano il gioco responsabile. L’etica principale di Habanero è imparare, adattarsi e crescere con qualsiasi sfida si presenti all’industria”. (Amr)
re la nostra presenza lì nei prossimi mesi. Anche la nostra sponsorizzazione MoneyGram Haas F1 Team è ben nota in questa fase e abbiamo avuto delle belle esperienze attraverso quella partnership. A parte questo, è bello vedere che continuiamo a ottenere ottimi risultati”.
Ma come fa Play’n Go a essere sempre all’avanguardia? “Offriamo il miglior intrattenimento da casinò dell’industria - è semplice. Progettiamo i nostri giochi pensando ai giocatori e agli operatori e siamo sia agili che agnostici quando si tratta di apportare modifiche. Abbiamo ottimi rapporti di lavoro con tutti i nostri clienti e applichiamo un approccio pratico alla gestione degli account. Chiediamo spesso standard più elevati nella nostra industria e da noi stessi. I nostri tre pilastri, fiducia, energia e qualità, sono in tutto ciò che facciamo e questo ci dà un vantaggio sulla concorrenza”, conclude Stefanelli. (Amr)
Michele Stefanelli
Bragg Gaming Uniti dai valori per crescere insieme
Nel competitivo settore del gioco online, le aziende di maggior successo si distinguono per la capacità di offrire soluzioni uniche e differenziate. Bragg Gaming lo fa attraverso un’offerta diversificata di contenuti esclusivi e aggregati, un solido mix di prodotti tecnologici avanzati, oltre a servizi di gestione e operativi.
Questa è la formula dell’eccellenza di Bragg Gaming, spiegata dal direttore commerciale, Neill Whyte: “Per quanto riguarda la differenziazione dei contenuti, sviluppiamo modelli matematici specifici per ciascun mercato e adattiamo i nostri giochi
Aircash
alle normative locali. Inoltre, abbiamo un piano d’azione per lo sviluppo di ‘contenuti su misura’ per diverse giurisdizioni, un elemento distintivo che molti dei nostri concorrenti non possiedono. Questo ci offre un vantaggio competitivo, poiché possiamo mostrare ai nostri clienti esattamente cosa stiamo sviluppando e come può essere implementato con successo.” Whyte continua sottolineando la forza tecnologica di Bragg: “La varietà delle nostre soluzioni tecnologiche è già riconosciuta nel mercato del gioco, ma ciò che ci distingue ulteriormente è la capacità di integrare rapidamente ed efficientemente la nostra tecnologia nei processi dei clienti esistenti. Inoltre, aggiorniamo costantemente le nostre soluzioni per rispondere ai cambiamenti normativi e tecnologici”.
A proposito della cultura aziendale, Whyte aggiunge: “La nostra missione
La forza è nella flessibilità
na soluzione di pagamento versatile fatta su misura per soddisfare le esigenze degli utenti moderni. Queste le caratteristiche di Aircash, eccellenza che si sta distinguendo anche nel mercato del gioco. Ne parliamo con il director of iGaming, Mark Watts: “Offriamo depositi in contanti sicuri, pienamente conformi ai requisiti normativi e alle limitazioni pubblicitarie. La nostra piattaforma integra un servizio di portafoglio senza soluzione di continuità, consentendo agli utenti di gestire facilmente i fondi con un’interfaccia facile da usare. Oltre al portafoglio, Aircash fornisce una Mastercard prepagata, garantendo pagamenti rapidi, facili e sicuri. La nostra soluzione migliora l’esperienza utente con funzionalità come depositi istantanei e prelievi rapidi, consen-
tendo una maggiore flessibilità nella gestione dei fondi di gioco. Aircash si distingue come una soluzione adatta all’iGaming, offrendo un’esperienza di pagamento fluida e affidabile, dando priorità alla sicurezza e alla praticità.”
Per quanto riguarda i servizi innovativi “Aircash ha registrato una crescita costante raggiungendo 1 milione di utenti attivi. Il motivo è semplice: la nostra piattaforma soddisfa le principali richieste nell’industria del gioco. Offriamo depositi rapidi in contanti, pagamenti rapidi e una mastercard prepagata compatibile con Apple e Google Pay. Gli utenti beneficiano di trasferimenti peer-to-peer e depositi diretti sui conti di gioco tramite il nostro mercato. Per gli operatori Aircash riduce i costi eliminando il Cpa, condivisione delle entrate e commissioni di affiliazione. I giocatori depositano
è creare esperienze uniche che supportino il successo dei nostri partner, intrattengano i giocatori, coltivino i talenti e generino valore per tutti gli stakeholder. La nostra visione è diventare leader globali nel settore dell’iGaming, offrendo giochi di qualità superiore e soluzioni tecnologiche che stabiliscano nuovi standard nell’industria. Per raggiungere questi obiettivi, abbiamo definito una serie di valori condivisi che ogni dipendente conosce e applica: collaborazione, innovazione, responsabilità, intrattenimento e crescita.”
Concludendo, Whyte afferma: “L’eccellenza può esistere a tutti i livelli dell’organizzazione, e in Bragg promuoviamo una cultura in cui ognuno è spinto a dare il meglio di sé. La leadership aziendale ha un ruolo cruciale nella creazione di questa cultura, guidando l’intera azienda verso il successo.” (Amr)
piccole somme frequentemente, generando un traffico continuo e a basso rischio”.
Sulle strategie in Italia Watts aggiunge: “A seconda dell’interpretazione dei dati, gli sport e i casinò online stanno crescendo anno dopo anno. Non è un segreto che Aircash abbia monitorato attentamente il mercato italiano, assicurandosi partnership chiave ed espandendo la sua presenza. Continueremo a far crescere la nostra rete retail, a investire in incentivi conformi agli operatori concentrandoci solo sugli operatori autorizzati da Adm. Andando avanti, il nostro marketing darà priorità ai canali online, alle collaborazioni di affiliazione, alle partnership di influencer e alla pubblicità diretta retail per rafforzare i marchi Abon ed Aircash”. (Cc)
Neill
Whyte
Mark Watts
ECCELLENZE
La storia passa da qui
L’eccellenza del gioco non è una novità dell’ultimo periodo, come raccontano alcune figure storiche che hanno passato decenni tra sfide, vittorie e e sempre nuove problematiche
Paolo Dalla Pria Lunga vita all’intrattenimento
ettantacinque
anni il prossimo 3 dicembre, Paolo
Dalla Pria è tra i nomi più conosciuti e storici del gioco automatico e dell’associazionismo in Italia. Una posizione privilegiata, la sua, per tracciare un bilancio in chiaroscuro del settore: “Il settore dei comma 6 non sta passando un bel momento, è andato quasi tutto in mano ai concessionari e la figura del gestore quasi non esiste più”. Invece, “i comma 7 (senza vincita in denaro Ndr) stanno andando molto bene, i giovani giocatori si avvicinano sempre di più all’amusement, inteso come sale giochi, bowling”. E questo “buon momento dell’intrattenimento” è anche grazie “al lavoro svolto dalle
Paolo Giovannini
associazioni, che si sono raggruppate negli Stati generali dell’amusement e che lavorano bene con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, ottenendo anche qualche risultato”.
Situazione ben diversa, ripete Dalla Pria, quella dei comma 6: “Vedremo come saranno le nuove direttive ma per ora siano in mano alla politica e ai Monopoli e sono solo i concessionari a trattare con essi”.
Un tentativo perchè anche i gestori “contassero” qualcosa, racconta ancora, era stato fatto con la costituzione, negli anni in cui era presidente di Sapar, della società Sgt composta da 250 soci per un capitale sociale di 1,5 milioni di euro circa: “Puntavamo a diventare concessionari, nel momento in cui lo Stato avesse riaperto la gara per diventarci, ma sono stato sfiduciato e sono uscito
L’importanza della gestione imprenditoriale
ono entrato nel mondo del gioco 56 anni fa. Una sfida accolta, complice la giovane età, che mai avrei pensato avrebbe generato tanta passione e richiesto un così grande impegno.” Quando si parla di veterani del gioco la mente non può che andare a Paolo Giovanni-
ni, 86 anni lo scorso 27 giugno, per oltre mezzo secolo figura apicale nei casinò tricolori, ai quali ha prestato la sua competenza e anche il suo garbato savoir faire.
“Le case da gioco il mio settore operativo. Un settore delicato e particolare quello dei casinò, una
dalla presidenza di Sapar: questa è stata la mia più grande delusione. A cascata, è finita anche la Sgt. Tre anni dopo, sono state assegnate tre nuove concessioni e sono arrivati tre nuovi concessionari. Ma non noi gestori, che ci stavamo preparando a esserlo”. Un dispiacere solo ammorbidito dal tempo, ma nella lunga carriera di Dalla Pria non mancano i momenti belli: “Sono andato negli Usa che avevo 21 anni e ho lavorato con Bally’s fino al 1991, ossia fino a quando l’azienda ha prodotto videogiochi. Ero uno dei numeri uno in Europa: sono stati anni davvero meravigliosi”.
Dopo una vita passata nel settore del gioco, che cosa consiglierebbe a qualcuno che volesse lavorarvi?
“Di iniziare con i videogiochi, così si può entrare tranquillamente nel mercato. Se invece vuole operare nei comma 6, lo può fare ma si deve alleare con un concessionario, così come ho fatto io quando ho capito, era il 2008, che non sarei potuto diventare concessionario.” (Amr)
realtà sconosciuta ai più e spesso giudicata con troppa superficialità e pregiudizio. Si sappia invece che nei casinò, per l’attento controllo delle autorità in possesso della licenza all’esercizio del gioco d’azzardo, è garantita la regolarità del gioco e la tutela del giocatore. Il modello di società quale quello utilizzato per la gestione delle quattro case da gioco italiane è quello che, nella particolare situazione del nostro paese, assicura una maggiore tranquillità. Imperativo risulta però, se si vuole ottenere un buon risultato, scegliere
Paolo
Dalla Pria
Maurizio Ughi
Vera innovazione per una vera multicanalità
“IN
materia di scommesse lo Stato non ha mai inventato nulla ma ha regolamentato. E noi come Snai (nati come Sindacato nazionale agenzie ippiche), era il 1994, avevamo realizzato il primo totalizzatore nazionale sulle scommesse ippiche, che aveva avuto il gradimento del legislatore e del regolatore, poi ceduto a Sogei. Da questa prova che poteva esistere un controllo al vertice c’è stata una escalation di tutti i giochi, puntando a canalizzare tutto quello che gravitava in Italia e a mettere in sicurezza i sistemi di accettazione.”
A raccontare la nascita delle scommesse sportive in Italia è uno dei suoi padri (se non “il” padre), Maurizio Ughi, 76 anni lo scorso 13 febbraio e una vita trascorsa nel settore, conoscendone le alterne vicende. Comprese la crociata che nel 2018 ha portato al decreto Dignità e, due anni dopo, le prolungate chiusure dovute al Covid. Secondo lei è stato sbagliato qualcosa in questo percorso a ostacoli?
“La crescita dello sport aveva portato all’inizio a un grande sdoganamento delle scommesse e
una governance e un management con grandi capacità imprenditoriali, elevata professionalità e soprattutto una reale esperienza specifica maturata in anni di duro lavoro. I casinò si sono evoluti, hanno proliferato e sono presenti in tutto il mondo, persino in paesi che li
dei giochi, il cliente che faceva la scommessa veniva visto in maniera positiva. Poi c’è stata una crescita troppo veloce che ha fatto sì che l’opinione pubblica non potesse assimilarla e che ha catturato l’attenzione del Parlamento. È dunque arrivato il decreto Balduzzi, che prevedeva decreti attuativi, mai realizzati dal Governo, e in questo contesto Regioni e Comuni hanno fatto quanto malauguratamente sappiamo. In molti si sono fatti uno spot pubblicitario proprio attaccando il gioco. Dunque, prima c’è stato uno sdoganamento, e poi una demonizzazione del settore.”
Si è così arrivati al decreto Dignità, “provvedimento che ha fatto un grosso favore ai grandi marchi già noti, che hanno risparmiato i soldi della pubblicità. Il danno maggiore si è riscontrato per lo sport e chi voleva entrare nel mercato. Si tratta di una disposizione che dovrà essere rivista ora che stanno per arrivare i nuovi bandi, se si vogliono evitare contestazioni, dato che non ha risolto un problema che invece andava affrontato nell’unico modo possibile: il confronto con gli operatori del
settore e con quelli che vivono la bottega negozio di scommesse dalla mattina alla sera”.
Quanto al futuro, cosa dobbiamo aspettarci da lei?
“Al momento vedo solo novazione e poca innovazione, mentre, soprattutto per quanto riguarda il gioco fisico, è necessario che il cliente abbia gli stessi servizi su misura che gli offre il canale online, che io definisco il maggiordomo delle scommesse, qualcosa nell’interesse del cliente che frequenta il punto vendita. Serve una capacità innovativa come nel settore delle auto per la protezione del guidatore, dalla cintura di sicurezza in poi! Io e mio figlio Luigi abbiamo realizzato e proseguiamo a realizzare sistemi evoluti per la soddisfazione e protezione del cliente.” (Amr)
avevano nel passato rifiutati ed oggi è indispensabile adattare il modello di casinò che si vuole realizzare alle condizioni nelle quali ci si troverà ad operare”, afferma.
In questo contesto, analizza Giovannini “il gioco cosiddetto ‘tradizionale’, nella sua indubbia eleganza, ha mantenuto il suo fascino e, laddove è praticato con professionalità, dona prestigio ed attira clientela di alto livello.
Il mondo dei casinò è comunque un mondo affascinante, lo dimostrano gli ingressi registrati e la grande
curiosità riscontrata nel pubblico di tanti incontri, convegni e conferenze. Anche i collaboratori che incontro parlano con nostalgia del loro periodo lavorativo pur così particolare sotto tanti aspetti”.
La verità, secondo Giovannini, è che “i casinò posseggono ancora grandi potenzialità e, se ben gestiti, possono ancora costituire, per la regione ospitante, una realtà in grado di produrre indubbi vantaggi diretti e indiretti nel rispetto delle ragioni che sono all’origine della loro esistenza”. (Amr)
Come ti cambio il paradigma
Tra innovazione e intelligenza artificiale, ecco alcune tra le più innovative start up di gioco le cui idee, premiate in prestigiosi contesti internazionali, prometttono di rivoluzionare il settore
Blask
Una
visione olistica ma con l’igaming al centro
rasformare l’analisi dell’igaming con approfondimenti basati sull’intelligenza artificiale. Questo l’obiettivo di Blask, come spiega Max Tesla, co-fondatore e Ceo di Blask, start up con sede a Baku, capitale dell’Azerbaigian. Al centro dell’offerta di Blask c’è l’esclusivo indice metrico Blask, un barometro completo per l’industria dell’igaming. Proprio come il Nasdaq Composite per il mercato azionario statunitense, l’indice Blask fornisce un’istantanea in tempo reale delle dimensioni del mercato igaming e della quota di mercato dei singoli marchi all’interno di paesi specifici. Ciò consente agli operatori di monitorare le tendenze del
SavageTech
mercato, i movimenti della concorrenza e le proprie prestazioni con notevole precisione. Max Tesla sottolinea che “la nostra intelligenza artificiale non si limita a elaborare i numeri; comprende il contesto. Dai disordini politici in Bangladesh a ogni partita Ipl, Blask mappa gli effetti a catena in tutto il settore. Stiamo dando agli operatori una visione cristallina dell’intero paesaggio.”
La soluzione igaming-centric di Blask offre strumenti su misura che rispondono alle esigenze specifiche del settore. La scoperta automatizzata del marchio della piattaforma utilizza visione artificiale avanzata e modelli Pnl per riconoscere i marchi in vari mercati. Tesla spiega: “La nostra intelligenza artificiale funziona a pieno regime qui, offrendo un monitoraggio
La gamification che investe l’online
avageTech, fondata a Berlino nell’aprile di quest’anno da Tom Jang Lemke, è un’azienda innovativa che punta molto sul gaming competitivo ponendosi come missione quella di rendere il settore dell’igaming più sostenibile per gli operatori. Lemke, noto per aver co-fondato team di esport come Mouz e Big, ha creato SavageTech (assieme a Lukas Beunder, attuale Cpo e Florian Kriegel, Cto) per coinvolgere e fidelizzare la generazione Z e i Millennial, che trovano le scommesse sportive tradizionali poco interessanti. “Il prodotto chiave di SavageTech”, spiega Lemke, “è un motore di fidelizzazione gamificato
che si integra con le piattaforme di gioco d’azzardo esistenti, sia per le scommesse sportive che per i casinò. Questo motore introduce elementi tipici dei videogiochi, come avatar, missioni, sistemi di bottino e classifiche sociali, trasformando l’esperienza di scommessa in un gioco multiplayer.” Puntando sul coinvolgimento SavageTech mira a ridurre l’elevato tasso di abbandono tra i giocatori più giovani, offrendo una soluzione plug-and-play che aggiunge profondità e interazione sociale alle piattaforme di gioco. “La nostra piattaforma”, aggiunge Lemke, “è progettata per un pubblico giovane che cerca gratificazione im-
completo del marchio nel mercato iGaming con una copertura completa del marchio del mercato. Utilizziamo un modello di visione artificiale per analizzare una serie di canali di marketing per l’identificazione quotidiana del marchio a livello globale.” Questa copertura completa è completata dall’analisi predittiva di Blask, che utilizza previsioni basate sull’intelligenza artificiale dei primi depositi (Ftd) e dei ricavi lordi di gioco (Ggr) sia a livello di marchio che di settore.
Guardando al futuro, Blask è pronta ad espandere la propria copertura per includere più paesi, tra cui l’Italia come mercato prioritario. Tesla rivela: “Stiamo lavorando attivamente per includere tutti i principali mercati dell’igaming. Il nostro obiettivo è fornire analisi complete per l’industria dell’igaming globale e stiamo facendo rapidi progressi nell’espansione della nostra portata geografica”. (Dd)
mediata e intrattenimento costante.
Con premi e attività personalizzati, mantiene gli utenti coinvolti permettendo loro di ‘salire di livello’ attraverso scommesse con denaro reale. Partiamo dall’idea che anche i bookmaker meglio progettati sembrano fogli di calcolo colorati per queste generazioni. Questi giovanissimi sono giocatori: l’80 percento di loro gioca per almeno un’ora al giorno. Desiderano una gratificazione e un intrattenimento immediati, vogliono giocare”.
L’azienda ha già ottenuto un finanziamento pre-seed con una valutazione a 7 cifre, e nella sua roadmap ha come obiettivi quello di aumentare il seed round e sviluppare il sistema Skins per adattare i temi a ciascun operatore.” (Dd)
Tom Jank Lemke
Betlabs Un machine learning orientato al cliente
BetLabs è una start up nata nel 2017 da un team di giovani ingegneri informatici con l’idea di rivoluzionare il settore delle scommesse sportive. “La nostra missione”, spiega Johnny Cotzer, founder dell’azienda che ha sede a Città del Capo, in Sudafrica, “è di offrire soluzioni all’avanguardia.
BetLabs si impegna a creare un’esperienza emozionante e gratificante per gli appassionati di scommesse sportive di tutto il mondo.”
Il core business di Betlabs si concentra sull’analisi dei dati sportivi in tempo reale e sull’elaborazione di modelli predit-
Xgenia
tivi per determinare le probabilità di successo di determinati eventi sportivi. Grazie all’utilizzo di tecniche di machine learning e intelligenza artificiale, l’azienda è in grado di fornire previsioni accurate e affidabili agli appassionati di scommesse sportive, consentendo loro di prendere decisioni informate e strategiche. “I nostri prodotti di punta sono Dynamic Multis, che offre flessibilità premiando la precisione degli utenti, e Boost Bets, che consente pagamenti maggiori in base al margine di vittoria. BetLabs ha raggiunto importanti traguardi, come vincere al Sigma Africa Startup Pitch e ottenere brevetti in Sudafrica
Zero attesa per i nuovi giochi
Fondata nel giugno 2023 a Londra, Xgenia è una start up pionieristica in prima linea nell’integrazione dell’intelligenza artificiale avanzata nel settore dell’igaming. “La nostra missione”, spiega il Ceo Mark Flores Martin, “è trasformare il modo in cui i giochi da casinò online sono concepiti, sviluppati e distribuiti sfruttando l’intelligenza artificiale per migliorare la creatività, l’efficienza e la personalizzazione. Ci impegniamo a stabilire nuovi parametri di riferimento per innovazione, redditività e pratiche etiche nel settore dei giochi.”
Al centro della visione di Xgenia c’è la convinzione che l’intelligenza artificiale possa cambiare radicalmente le dinamiche del mondo dell’igaming. “La nostra piattaforma consente agli operatori di generare giochi di slot completamente personalizzati, basati sull’intelligenza artificiale, in pochi minuti anziché in mesi. Con prodotti come Blaze, la prima intelligenza
e negli Stati Uniti. Uno degli elementi distintivi di Betlabs è la costante ricerca dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico. Il team di esperti ingegneri e analisti dati dell’azienda lavora costantemente per perfezionare i propri algoritmi, implementare nuove funzionalità e anticipare le tendenze del mercato delle scommesse sportive. Grazie a un approccio orientato al cliente e alla continua ricerca di eccellenza, Betlabs si pone come leader nel settore della tecnologia applicata alle scommesse sportive. Inoltre, Betlabs promuove attivamente la responsabilità nell’utilizzo del gioco d’azzardo e promuove pratiche di gioco consapevole tra i propri utenti. L’azienda si impegna a garantire un ambiente di gioco sicuro e trasparente, offrendo strumenti di autocontrollo e supporto per prevenire comportamenti problematici legati al gioco d’azzardo.” (Dd)
artificiale a generare motori matematici di gioco ottimizzati, e Ignite, uno strumento per la prototipazione rapida di giochi, consentiamo agli studi di offrire ai giocatori contenuti nuovi e coinvolgenti più velocemente che mai. Riducendo drasticamente tempi e costi di sviluppo, la nostra tecnologia non solo semplifica la creazione di giochi, ma consente anche un coinvolgimento più profondo dei giocatori attraverso esperienze di gioco personalizzate.”
Uno dei risultati più importanti di Xgenia è stato essere nominato finalista del concorso Sbc First Pitch al Summit Sbc di Lisbona del 2024, dove è stata presentata la piattaforma basata sull’intelligenza artificiale ai leader
del settore e ai potenziali investitori. “Questo traguardo”, aggiunge ancora Flores Martin, “insieme al successo del nostro round di finanziamento preliminare, evidenzia la fiducia che il settore ha nella nostra visione. Le nostre innovazioni sono state presentate anche in demo dal vivo all’Ice London 2024, dove abbiamo presentato per la prima volta i nostri rivoluzionari giochi da casinò generati dall’intelligenza artificiale. Mentre continuiamo ad evolverci, Xgenia rimane impegnata non solo nell’innovazione tecnologica ma anche nell’affrontare importanti sfide del settore, come il gioco responsabile. Le nostre soluzioni di intelligenza artificiale sono progettate tenendo presente gli standard etici, garantendo un’esperienza di gioco più sicura e divertente per i giocatori di tutto il mondo.” (Dd)
Johnny Cotzer
Mark Flores Martin
Match Hype Esperienze visive accattivanti
idefinire l’intrattenimento sportivo trasformando i dati sportivi grezzi in contenuti video accattivanti. Questo l’obiettivo di Match Hype, start up che ha già dimostrato di essere un’eccellenza visti i recenti riconoscimenti ottenuti in Olanda e Portogallo nel 2024. A parlarci di queste esperienze è il co-founder e Ceo di Match Hype Radek Psurny: “Vincere l’Igb LaunchPad di Amsterdam e l’Sbc First Pitch di Lisbona di quest’anno è stato un momento grandioso per Match Hype. Ci ha dato esattamente il tipo di visibilità di cui avevamo bisogno per lanciare la nostra piattaforma. Siamo qui per rivoluzionare
l’esperienza utente con le scommesse sportive e questa esposizione ha contribuito a mettere la nostra visione proprio di fronte ai principali attori dell’industria. Il nostro obiettivo è rivoluzionare il gioco attraverso contenuti video”.
Radek Psurny spiega anche quali sono le caratteristiche principali di questa start up: “Con Match Hype si può guardare la partita prima ancora che inizi. La nostra tecnologia Ai trasforma automaticamente qualsiasi evento di scommesse sportive, i dati sportivi associati e i suggerimenti sulle scommesse in un emozionante trailer video. La chiave è la scala. Con Match Hype persino la quinta lega di calcio in Repubblica Ceca può avere i suoi contenuti video dinamici, dando vita alla partita per il suo pubblico. E non è tutto, perché Match Hype
parla in oltre trenta lingue, rendendolo davvero globale. Qualcosa che si deve vedere perché venga compreso appieno”.
Ma quali sono le peculiarità che differenziano questa start up dai concorrenti? E soprattutto che tecnologia viene utilizzata per sviluppare questo prodotto. A proposito Psurny aggiunge: “Ciò che distingue Match Hype sono le nostre radici nella produzione cinematografica professionale. Il nostro team include progettisti di movimento pluripremiati e abbiamo creato una piattaforma che trasforma i dati in storie visivamente accattivanti, non solo statistiche su uno schermo. Grazie ai modelli di Ai più avanzati stiamo costantemente evolvendo il prodotto. Inoltre la nostra attenzione è sulla precisione, non c’è spazio per le allucinazioni. I dati che presentiamo sono più reali possibili e ci assicuriamo che ogni volta i video colpiscano nel segno”.(Cc)
PromoSherlock
Le nuove frontiere della market intelligence
iutare gli operatori di gioco a ottimizzare le loro strategie. Questo l’obiettivo di PromoSherlock, piattaforma di market intelligence, che ha vinto il premio Start up of the Year a Ige 2024. Ne parla a Gioco News il founder di Mdf Partners, Mauro De Fabritiis, partendo proprio da questa esperienza: “Questo traguardo è il riconoscimento del nostro duro lavoro e della dedizione del nostro team, che ha portato la nostra piattaforma a diventare un riferimento nel mercato internazionale del gaming. Un successo che conferma il valore di PromoSherlock e che ci dà ulteriore slancio a continuare un percorso di fine-tuning e innovazione continua per supportare i nostri clienti nell’ottimizzazione delle strategie promozionali. La competizione nel mercato del gaming
è diventata più complessa, rendendo essenziale per gli operatori dotarsi di strumenti di intelligenza di mercato sofisticati. Inoltre dopo l’avvio in Italia, Spagna e Messico è previsto il lancio in ulteriori Paesi”.
“PromoSherlock - prosegue De Fabritiis - è una piattaforma di market intelligence progettata per analizzare in tempo reale le promozioni degli operatori di gioco online. Ogni giorno raccogliamo dati su oltre 15.000 promozioni, ciascuna segmentata in più di 25 parametri, tra cui meccaniche, segmentazione del pubblico, tipi di bonus e canali di distribuzione. Questo consente ai team di marketing, Crm e prodotto di prendere decisioni strategiche basate su dati aggiornati, migliorando l’efficacia delle loro campagne. PromoSherlock consente
di avere una visione dettagliata del panorama promozionale del settore, aiutando gli operatori a ottimizzare le loro offerte per soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione ed aumentare la redditività delle loro campagne.”
PromoSherlock si distingue per una serie di funzioni innovative che rispondono alle esigenze del settore: “Il sistema di notifiche giornaliereconclude De Fabritiis - offre aggiornamenti quasi in tempo reale sulle promozioni dei competitor, permettendo rapidi adattamenti ai cambiamenti del mercato. Inoltre il nostro database strutturato facilita ricerche avanzate, consentendo di individuare promozioni specifiche per mercato o categoria. I report mensili sono infatti uno strumento prezioso per i team Crm e per i Chief marketing Officer, offrendo indicazioni precise su come migliorare la redditività delle campagne promozionali.” (Cc)
Mauro
De Fabritiis
S Formazione continua un impegno per sé e per l’azienda
econdo il filosofo greco Socrate, è sapiente solo chi sa di non sapere. Un detto popolare afferma che non si è mai finito di imparare. Einstein sosteneva che la mente che si apre a nuove idee, cioè a nuove conoscenze, non tornerà mai alla dimensione precedente, cioè non potrà che progredire. Inoltre, come sempre, sul tema la saggezza popolare ci regala sintesi semplici e dirette di concetti complessi, che si fanno capire al di là di ogni ragionevole dubbio. Ho lavorato per un periodo a Roma e ho conosciuto lo spirito romano vivendolo quotidianamente. Secondo me, uno dei detti romani tra i migliori, per contenuto ed incisività, e che riassume un po’ i concetti aulici di cui sopra, dice: “Tocca che te impari, sennò so’ ca**i amari!” Che dire oltre sull’importanza di sapere?
Insomma, la sostanza è che imparare e acquisire conoscenze, equivale a crescere, a migliorare e a gestire, o proteggersi, dai cambiamenti. Un piccolo inciso: ovviamente quando parlo di conoscenza, nel ragionamento vorrei che fosse compreso anche il concetto di cultura in generale, non solo settoriale. Andare a vedere una mostra, leggere un libro, ascoltare una conferenza, sono attività che mantengono elastico il pensiero, che aiutano a rilassarsi e ad uscire dal nostro ambiente, offrendoci prospettive diverse, e possono fornire spunti di riflessione talvolta inattesi. Volendo restare però in un ambito più meramente professionale, consideriamo che il concetto della “conoscenza” deve comprendere anche quello della competenza, necessaria chiaramente a chi svolge un qualsiasi lavoro, ma indispensabile in un lavoro come il nostro, in continua evoluzione, a contatto con il pubblico, senza dimenticare che il lavoro a contatto con il pubblico è considerata un’attività usurante, molto usurante. Ma torniamo a noi. Come tutte le virtù,
PER RAGGIUNGERE DAVVERO
L’ECCELLENZA, IL PERCORSO DA INTRAPRENDERE DEVE ESSERE CARATTERIZZATO DA UN’ATTENTA FORMAZIONE. IN QUALUNQUE SETTORE, E ANCOR PIÙ NEL GAMING.
cura di Michele Bragantini
la conoscenza va coltivata e implementata continuamente con nuovi stimoli e nuove nozioni. Come già abbiamo avuto occasione di dire poc’anzi, operiamo in un contesto di mercato, che vive di continui cambiamenti e continue evoluzioni, sia in termini di prodotto di gioco che di normative. Diviene quindi una condizione essenziale ed obbligata restare aggiornati, il che comporta conoscere, comprendere e governare i cambiamenti e le evoluzioni di questo mercato. In una parola, diviene condizione essenziale formarsi. Ed è qui dove volevo arrivare. Spesso si ritiene che le attività di formazione siano una perdita di tempo e un investimento sostanzialmente inutile. Far partecipare i propri collaboratori, o partecipare in prima persona, a corsi, seminari, percorsi di studio, viene considerato un premio,
Michele Bragantini si forma in marketing e business administration. Già Ad di un concessionario per la parte retail (bingo) e presidente di Optima Gaming Service, attualmente è uno degli amministratori di TSJ Holding . È inoltre attivamente coinvolto nell’industria dei centri commerciali in qualità di vicepresidente di due consorzi. Svolge attività di advisor sia per il gambling che per l’amusement, oltre che per brand del retail in generale.
una concessione che si fa a chi se l’è meritata sul campo. Vorrei che invece cominciassimo a pensare al tempo dedicato alla formazione come ad un una leva strategica, a un elemento fondamentale per aumentare e migliorare il nostro vantaggio competitivo, a un valore da riconoscere al lavoro delle persone che collaborano al successo dell’ impresa. Pensateci, quando si vuole valutare un’azienda, si applica un moltiplicatore all’Ebitda, cioè, semplificando al massimo il concetto, alla parte economica positiva che l’azienda esprime.
Ma quel valore positivo, è frutto tanto della capacità dell’imprenditore di individuare le strategie, quanto, forse soprattutto, di chi queste strategie è chiamato a metterle a terra. Possiamo veramente credere, con la complessità delle dinamiche che determinano il successo di un’impresa, di non investire sulla formazione di chi ogni giorno si misura con problemi tecnici, concorrenza, rapporto col pubblico, giusto per citare solo alcune delle attività quotidiane? Non a caso, quasi tutte le aziende di una certa importanza hanno creato, al proprio interno, un’academy, vale a dire una scuola che formi il personale dell’azienda, sia di back office che di retail, principalmente sulla base di quelle che sono le linee guida e le filosofie dell’azienda stessa. Benissimo, è un segnale che la formazione è un’esigenza esistente e percepita. Mi permetto di dire però che sentiamo la mancanza di un’academy che non parli il linguaggio di un’azienda, ma quello dell’intero mondo del gioco, alla quale possano accedere anche i privati, i piccoli imprenditori dell’intrattenimento, chi non possiede 100 sale ma 1, insomma la gran parte di chi opera oggi nella nostra industria. È venuto davvero il momento che vi sia la volontà, soprattutto da parte delle associazioni di categoria, di affrontare in maniera concreta, con l’aiuto di professionisti che lo sappiamo sviluppare e gestire, il progetto di un forum permanente che riqualifichi gli operatori del settore, soprattutto i giovani, rendendolo così anche più interessante e attrattivo per nuove professionalità.
a
A Malta per esplorare l’evoluzione del mercato
Emily Micallef, Ceo di Sigma group, illustra i principali argomenti affrontati nella conferenza in programma dall’11 al 14 novembre
di Carlo Cammarella
industria del gaming si dà appuntamento a Malta dall’11 al 14 novembre per la nuova edizione di Sigma Europe. Quattro giornate per parlare dell’industria a 360 gradi con temi che spaziano tra regolamentazione, nuove tecnologie, sistemi di pagamento e mercati emergenti. Ne parliamo con Emily Micallef, Ceo di Sigma group.
Quali saranno gli argomenti principali di quest’anno e le differenze rispetto all’edizione passata?
“La conferenza inizia con una vasta gamma di argomenti, dalla regolamentazione e conformità alle innovazioni tecnologiche all’avanguardia, risorse digitali, blockchain e l’evoluzione dell’economia digitale. Esploreremo l’intersezione tra sport, tecnologia e giochi Web3, con un’attenzione particolare al mercato brasiliano. Il secondo giorno sposta l’attenzione sull’industria dei casinò, influencer e marketing di affiliazione e sfruttando l’Ai per guidare il successo aziendale. Ci immergeremo nei mercati emergenti, come gli Emirati Arabi Uniti e il sud-est asiatico, e ci impegneremo in discussioni sul gioco responsabile. Uno dei momenti salienti della giornata sarà il discorso principale del presidente della Repubblica di Malta, Myriam Spiteri Debono.
Nel terzo giorno l’agenda si sposta sugli esport, scommesse sportive, soluzioni di pagamento, opportunità di investimento e il futuro della forza lavoro iGaming. Avremo anche un discorso di Robert Abela, primo ministro di Malta. Quest’anno stiamo elevando l’esperienza con elementi più interattivi, inclusi workshop pratici, dimostrazioni dal vivo e due eventi dal vivo in cui vengono presentate alcune delle start up più entusiasmanti dell’industria. Regolamentazione e conformità sono alcuni degli argomenti più importanti della conferenza.”
Come affronterete questi argomenti durante Sigma Europe 2024?
“A Sigma Europe 2024 avremo panel in cui si discuteranno le ultime normative in varie regioni, in particolare nei mercati emergenti. Gli esperti analizzeranno i quadri di conformità e discuteranno di come gli operatori possono rimanere al passo con gli standard
in evoluzione. Nei panel si discuterà del ruolo di Malta come centro B2B, delle sfide fiscali, dei cambiamenti nei mercati maturi dell’Ue e delle opportunità emergenti nelle Americhe, in Africa e in Medio Oriente. Le presentazioni dei leader dell’industria affronteranno la protezione dei giocatori, la risoluzione delle controversie e il settore del gioco di Malta pronto per il futuro.”
A Sigma Europe si parlerà di casinò fisici e online attraverso temi come cashless, coinvolgimento dei giocatori e sicurezza. Come affronterete questi argomenti?
“La sezione Mondi dei casinò riunisce una serie stellare di relatori, tra cui Maria Sayapina, direttore del casinò a GameLounge; Vitali Matsukevich, responsabile delle operazioni di Softswiss; Andreas Constantinou, fondatore e Ceo di Pokerload; Joe Pisano, fondatore e Ceo di Jade Entertainment and gaming technologies; Miruna Pandele, responsabile degli affiliati a Satoshi gaming group; e Ulrik Bengtsson, presidente di Hostelworld. La sessione inizia con una chiacchierata informale su come lanciare con successo uno studio sulle slot, seguita da panel che esplorano la fusione di esperienze di gioco online e offline, innovazioni nelle transazioni cashless e sicurezza biometrica e il ruolo dei giochi di nicchia nei mercati emergenti. Inoltre parleremo dei crypto casinò sicuri e analizzeremo l’evoluzione dell’etica e delle innovazioni nel poker, incluso l’uso di bot. Nel segmento delle soluzioni di pagamento approfondiremo i progressi e le sfide all’avanguardia che circondano la criptovaluta, la prevenzione delle frodi e i quadri normativi. I panel si concentreranno sulla salvaguardia delle transazioni e dei dati degli utenti, con una presentazione dedicata alle strategie attuabili per mitigare i rischi e rafforzare la resilienza. Ulteriori discussioni riguarderanno le implicazioni delle normative Mica per l’industria del gioco ed esploreranno le tendenze globali in materia di antiriciclaggio (Aml), privacy dei dati e pagamenti transfrontalieri. Gli esperti dell’industria condivideranno approfondimenti sulla condivisione sicura dei dati e sul suo potenziale di monetizzazione, evidenziando come queste strategie possano guidare la crescita aziendale.”
Cosa vi ha spinto a creare un focus sui mercati emergenti di Brasile e Africa?
“L’Africa e il Brasile stanno vivendo un boom e i recenti cambiamenti normativi li rendono mercati privilegiati per l’esplorazione. Sigma si impegna a essere un catalizzatore per la crescita nei mercati emergenti, a collegare le parti interessate, a promuovere l’innovazione e a plasmare il futuro dell’iGaming in regioni dinamiche. Nel segmento della conferenza ‘Attenzione sul Brasile’ esploriamo argomenti come l’inasprimento del Brasile sugli operatori di scommesse senza licenza, il suo impatto sull’industria, le sfide nell’applicazione e le prospettive future. Queste discussioni sottolineano la conformità, la tutela dei consumatori e la potenziale crescita delle scommesse sportive in Brasile, evidenziando i cambiamenti normativi del paese insieme agli sviluppi in Perù.
Dal lancio di Sigma Americas nel 2023 l’evento è stato accolto in modo positivo, con feedback eccezionali. È cresciuto rapidamente fino a diventare uno dei nostri tre più grandi eventi. La terza edizione, in programma dal 7 al 10 aprile 2025 al Transamerica Expo Centre di San Paolo, accoglierà 18.000 delegati, un balzo significativo rispetto ai 14.000 di quest’anno. Ci aspettiamo anche più di 3.000 operatori, 2.000 affiliati e una schiera di 300 relatori.
In risposta a questa crescita abbiamo notevolmente ampliato lo spazio espositivo, aggiungendo oltre 11.000 metri quadrati in due nuovi padiglioni. Ciò ci consentirà di soddisfare la crescente domanda e di accogliere un’ondata di espositori di alto livello che competono per un posto. Torneremo anche in Sudafrica dopo un evento di grande successo nel 2024 e dopo l’accoglienza positiva del nostro lancio inaugurale in Kenya nel 2023.”
L’intelligenza artificiale oggi è tra gli argomenti fondamentali. Da quale prospettiva analizzerete questa nuova tecnologia?
“L’Ai sarà discussa da più angolazioni: personalizzazione del giocatore, rilevamento delle frodi ed efficienza operativa. Stiamo coinvolgendo leader di pensiero che esploreranno il modo in cui l’Ai sta rimodellando tutto, dalle strategie di marketing alle pratiche di gioco
responsabile, assicurando che gli operatori rimangano all’avanguardia in questa era guidata dalla tecnologia.
La conferenza Ai & affari presenta sessioni coinvolgenti incentrate sull’integrazione dell’intelligenza artificiale in vari settori. Tra i punti salienti, la dottoressa Claudia Borg che discute di Ai per gli strumenti digitali maltesi, panel su Ai e calcolo quantistico e il futuro dell’Ai nell’istruzione. Le presentazioni di Angelo Dalli e Alexiei Dingli esplorano soluzioni di innovative e industrie rivoluzionarie, mentre le discussioni sui dati come risorsa preziosa e l’impatto dell’Ai sul gioco promettono di fornire spunti preziosi. In seguito Alexei Dingli e Annalise Seguna guidano un dibattito sulla regolamentazione dell’Ai.”
Quali saranno le altre tecnologie innovative di cui si parlerà alla conferenza?
“Oltre all’Ai ci immergeremo in blockchain, Web3 e realtà virtuale, tecnologie che stanno trasformando il panorama iGaming, migliorando la sicurezza, offrendo metodi innovativi di coinvolgimento dei giocatori e promuovendo la trasparenza. Le presentazioni si concentreranno sul confronto delle prospettive degli utenti e dei dati aziendali nel gioco Web3, fornendo approfondimenti sull’industria europea del gioco mobile e trattando argomenti all’avanguardia come GameFi, GambleFi e varie strategie di guadagno. Affronteremo anche le sfide all’interno dello spazio play-to-earn (gioca per guadagnare), incluso il crescente passaggio a modelli di gioco ibridi che uniscono Web2 e Web3. Inoltre esploreremo strategie per la creazione di comunità nel gioco Web3, con un’attenzione particolare al ruolo delle corporazioni di gioco nel promuovere il coinvolgimento dei player. L’evento si conclude con un panel che discuterà della sostenibilità dei giochi clicker basati su Telegram come Notcoin e Hamster Kombat, completando un’esplorazione completa del futuro del mercato.”
Il programma del primo giorno include anche il Sigma poker tour. Può spiegarci di cosa si tratta?
“Il Sigma poker tour verrà lanciato ufficialmente nel 2025, ma i partecipanti a Sigma Europe avranno un’entusiasmante anteprima quest’anno: una conferenza stampa ufficiale che si terrà l’11 novembre 2024, dalle 10:30 alle 11:30 presso il Phoenicia Hotel Ballroom di La Valletta. Il Sigma poker tour (Spt) è una serie di eventi live attentamente curati, che combinano poker action di alto livello con opportunità premium di networking. È progettato per mettere in contatto professionisti da tutto il mondo e promuovere legami più stretti tra la comunità di questo gioco e la più ampia industria iGaming.
Nell’ambito della visione più ampia di Sigma group di rendere i suoi incontri più inclusivi per tutte le parti interessate del settore, il Sigma poker tour coinciderà strategicamente con i principali eventi Sigma nel 2025, rafforzando ulteriormente il legame tra poker e settore iGaming.”
Emily Micallef
Dove il gaming parla italiano
In occasione della fiera Sigma Europe si ripete l’appuntamento con l’Italian Market Workshop promosso da GiocoNews.it, in un momento chiave per il nostro mercato
di Alessio Crisantemi
Malta è il centro europeo del gaming online, l’Italia rappresenta a sua volta il mercato centrale per gran parte delle imprese che operano in questo settore. A livello globale. Lo sappiamo bene e lo sentiamo dire da tempo: il nostro paese rappresenta un modello indiscusso nella regolamentazione del settore e un mercato senza paragoni sia dal punto di vista della distribuzione e varietà del gioco che sotto il profilo economico e finanziario. Per questo diventa inevitabile che gli eventi di portata globale dedichino attenzione particolare a ciò che avviene nella Penisola. Ecco perché, anche quest’anno, la fiera Sigma Europe di Malta ha deciso di ospitare un contenuto interamente dedicato al mercato italiano, in un momento oggi ancora più importante e di interesse per le imprese di ogni paese, con una gara per il rinnovo delle concessioni ormai alle porte. Torna così l’Italian Market Workshop che, come lo scorso anno, è stato affidato alla redazione di Gioco News e come la precedente edizione di svolgerà il giorno prima della fiera, nel Grand Hotel Excelsior di Valletta, insieme a una serie di altre attività mirate a introdurre la settimana di (intensi) lavori nell’isola.
Italia e Malta che si sono incrociati (scontrati?) anche in sede europea, con il parere circostanziato inviato degli isolani che ha provocato il prolungamento dello stand still delle “nostre” nuove regole tecniche per il gioco online. Tanto per capire quanto sia importante e necessario approfondire e chiarire la materia, come proveremo a fare in occasione di Sigma, attraverso vari esperti e rappresentanti dell’industria. Di seguito il programma dei lavori*.
Italian Market Workshop
Hotel Excelsior (Aragon Room, Level 7)
Panel n. 1 (ore 15-15:45)
Un nuovo mercato in una nuova era: la riforma italiana dei giochi prima delle nuove licenze
Un’esplorazione del quadro normativo italiano alla luce delle ultime novità e in vista delle future riforme e dei bandi per il rinnovo delle concessioni. Come si sono attrezzati gli operatori nelle politiche di marketing e di gioco responsabile?
Relatori:
Avv. Stefano Sbordoni , founder Sbordoni&Partners
Barbara Beltrami , Country manager Italia Kindred
Stefano Tino , Managing Director Italia Gruppo Betsson
Moderatore: Trevor De Giorgio , Consultant Diligenza Group
Panel n. 2 (ore 16-16:45)
Creatività e contenuti: cosa serve per essere competitivi in Italia?
Il mercato italiano è estremamente competitivo: come si sta evolvendo il prodotto gaming per soddisfare le richieste dei giocatori e quali sono i nuovi trend da seguire per essere e rimanere leader?
Giuseppe Donato , Country Manager Italy Kiron Interactive
Il programma del workshop aggiornato in tempo reale:
L’appuntamento è alle 15 di lunedì 11 novembre, quando torneranno ad accendersi i riflettori sull’Italia con tre sessioni di contenuto che puntano a esplorare tutti i temi “caldi” che caratterizzano questa particolare fase di mercato in Italia. Da uno sguardo generale alla nuova riforma del gioco online, arrivando all’enorme cambiamento in vista sul fronte del payment, passando per un focus più tecnico e di prodotto riferito al mercato del gaming online, analizzando le nuove tendenze e le esigenze dei consumatori.
L’obiettivo è quello di spiegare al pubblico estero ciò che sta accadendo nello Stivale, oltre a scambiare delle riflessioni e degli spunti di approfondimento anche tra gli stessi rappresentanti dell’industria, in un momento di grande sfida e di qualche incertezza. Con i destini di
Moderatore: Christian Tirabassi , Senior Partner Ficom Leisure
Panel n. 3 (ore 17-17:45)
In che modo le scommesse e i casinò si stanno evolvendo per soddisfare le mutevoli esigenze dei giocatori?
Come sta cambiando il mercato italiano dei giochi alla luce delle nuove esigenze dei giocatori e a fronte del processo di digitalizzazione in atto su tutti i mercati? Qual è l’impatto su servizi e pagamenti, online e terrestri?
Relatori:
Giulio Coraggio , Head of Intellectual Property & Technology Dla Piper Partner
Simon Dorsen , Cco Okto
Fabrizio Bergamasch i, Svp Gaming Global Multichannel Nuvei
Mark Watts , direttore iGaming Aircash
Moderatore: Trevor De Giorgio , Consultant Diligenza Group
* Il programma indicato al momento della stampa è soggetto a variazioni, per avere dettagli in tempo reale si può consultare il link riportato in pagina tramite QR CODE).
Altenar Soluzioni su misura
resente a Sigma Malta per mostrare le più importanti novità c’è Altenar, che partecipa in qualità di main sponsor. Il regional director Francesco Papallo descrive i prodotti presentati all’evento: “Quest’anno abbiamo rilasciato una serie di funzionalità che siamo pronti a mostrare, come lo strumento bet boost, che consente agli operatori di creare bet boost personalizzati con tre livelli di aumento disponibili. C’è anche l’opzione di offrire una ‘scommessa del giorno’ con un’immagine di sfondo unica per assicurarsi che si distingua sulla pagina. In questo modo gli operatori possono attivare notifiche in tempo reale per informare i giocatori dei boost live, che possono essere visualizzati con design personalizzabili, visibilità a tempo limitato e countdown. L’obiettivo è consentire
ai partner di offrire una soluzione su misura ai loro clienti, aumentando acquisizione e fidelizzazione”.
Su Sigma Malta, Papallo aggiunge che “è un evento chiave e avendo un ufficio nell’isola avremo un grande team che coprirà i diversi servizi per i clienti. È una grande opportunità per mostrare nuove funzionalità, innovazioni di prodotto e per incontrare molte delle aziende con cui già facciamo affari. La posizione di Malta attira visitatori da molti territori e dato che abbiamo competenze in diversi mercati, è importante avere una presenza significativa, motivo per cui siamo uno degli sponsor principali dell’evento. Ci aspettiamo di avere conversazioni con tutti i tipi di aziende, fermo restando che è la qualità del nostro prodotto che ci fa distinguere”. Papallo conclude affermando che
Egt Digital Elaborare nuove idee
occasione per condividere idee, presentare nuovi prodotti ed elaborare nuove strategie. Con questi propositi Egt Digital si presenta anche quest’anno a Sigma Malta per mettere in mostra le ultime novità. Ne parla Zornitsa Boncheva, regional manager per l’Italia di Egt Digital: “Sigma Malta è sicuramente tra le fiere di maggiore importanza nel settore ed è una tradizione per noi prendervi parte. L’evento ci offre l’opportunità di vedere i nostri amici e partner, incontrando al contempo molti potenziali nuovi clienti. Daremo il benvenuto a tutti loro al nostro stand 1120, dove mostreremo le ultime innovazioni ed esploreremo insieme numerose
opzioni per partnership strategiche. Sono felice di far sapere che quest’anno la mia nuova collega Carmen Faggiano, nostro direttore commerciale per il mercato italiano, parteciperà alla fiera come parte del team Egt. Non vediamo l’ora di partecipare al Sigma Malta per condividere idee, riconnetterci con volti familiari e costruire nuove relazioni con i professionisti del nostro settore”.
Boncheva analizza anche gli ultimi prodotti: “Presenteremo il ricco portafoglio di soluzioni per casinò di Egt Digital, con i 4 jackpot di successo Bell link, High cash, Clover chance e Single progressive jackpot, oltre a più di 100 giochi sviluppati internamente su diversi temi. In mostra ci sarà anche il nuovo titolo SugarVille, che porterà ai giocatori colorati dolcetti di zucchero insieme a premi allettanti, mentre
tra le novità importanti di Altenar c’è “il nuovo Sistema a premi: uno strumento che consente agli operatori di offrire grandi montepremi con l’obiettivo di generare più traffico attraverso un’esperienza coinvolgente. Le scommesse piazzate su sport, campionati, eventi o mercati pre-specificati saranno idonee per premi, con le scommesse utilizzate per assegnare biglietti (entrate premio). Inoltre gli operatori potranno personalizzare le regole e la struttura dei pagamenti, scegliendo di offrire un grande premio o premiare più giocatori con premi più piccoli. La partecipazione é gratuita, e questo permette di migliorare i tassi di fidelizzazione dei giocatori e aumentare i ricavi.” (Cc)
il misterioso jackpot clover chance aggiungerà ancora più brivido al gioco, poiché può essere attivato in qualsiasi momento. Dimostreremo anche la nostra piattaforma iGaming X-Nave con i suoi 4 moduli principali: Sport product, Crm Engine, Gaming aggregator e Payment gateway, ognuno dei quali può essere parte della soluzione completa o funzionare in modo indipendente, poiché consente l’integrazione con prodotti di sviluppatori terzi”.
Per quanto riguarda l’Italia, invece, la regional manager conclude sottolineando la soddisfazione “per le nostre nuove partnership nel mercato italiano e per le ottime performance che i nostri giochi hanno dimostrato finora. Presto contiamo di poter annunciare altre collaborazioni, grazie alle quali i contenuti di gioco di Egt Digital saranno disponibili presso molti altri operatori locali”. (Cc)
Francesco Papallo
Streetweb Nuove linee di business
biettivo fare networking e comprendere le tendenze del mercato. Anche quest’anno Streetweb è presente a Sigma Malta per presentare le novità e soprattutto per analizzare le evoluzioni del settore del gaming. Un’esperienza centrale per l’azienda che ci viene raccontata da Fulvio Lena, project manager di Streetweb e Alen Sutic, chief commercial officer online di Street Web. “Sigma Malta – spiega Lena – rappresenta per noi un punto di riferimento, ci fa capire come siamo andati rispetto all’anno precedente, come si è evoluto il nostro modello di business e soprattutto se abbiamo raggiunto il livello che avevamo prefissato l’anno precedente. Questo è il motivo per cui abbiamo anche uno stand che ci
Filsgame
garantisce un’ottima visibilità.” Per quanto riguarda i prodotti Lena spiega che a Sigma Malta vengono proposte “due linee di business: innanzitutto quella di NeGames, relativa alla nostra produzione di giochi. In secondo luogo puntiamo ad avere più partner possibili e maggiori interazioni sui nostri giochi. Proprio a Malta avevamo presentato lo scorso anno il nuovo logo di NeGames che ha identificato meglio il prodotto nella sua internazionalità. Il nostro intento è infatti quello di poter esportare i nostri giochi e il nostro made in Italy al di fuori del confine nazionale.”
Alen Sutic aggiunge: “Altra grande novità è che attraverso la nostra società partecipata, MongibelloTech, presenteremo la
Il responsible gaming premia l’azienda
attenzione al gioco responsabile è sempre una scelta vincente. Lo conferma anche l’esperienza di Filsgame in questo 2024, anno nel corso del quale l’azienda con sede a Londra, ma dall’anima italiana, si è confermata tra i principali produttori europei di innovazioni tecnologiche per la gestione del gioco grazie alla flessibilità del prodotto e alle innovazioni legate, appunto, al responsible gaming
“Una delle ultime soddisfazioni che abbiamo avuto”, spiega Stefano Fregoni, Ceo e head of games, “è stata la chiusura di un importante accordo, in Italia, per dei servizi relativi alla piattaforma
piattaforma di conto gioco, proprietà di Streetweb disponibile sia per l’Italia che per l’estero e che in questo momento è nell’ultima fase di certificazione proprio per la giurisdizione italiana.”
“L’idea – conclude Sutic - è quella di spingere la nostra piattaforma di conto gioco nel corso dell’anno prossimo e proseguiremo anche nello sviluppo e nell’innovazione dei giochi fatti da StreetWeb per il mercato online. Abbiamo in progetto di estendere il nostro portfolio al panorama mondiale per raggiungere nuovi mercati. In realtà lo stiamo già facendo perché siamo già presenti in in Belgio, Equador, Guatemala e Spagna e in futuro saremo in Svizzera. Messico, Bulgaria, Romania e altri paesi che stiamo cercando di approcciare per portare il nostro prodotto a più operatori possibili.” (Cc)
di un cliente Tier 1. Molto importante anche per il fatto che si tratta di un accordo che, in questo periodo di rivoluzioni di mercato, non è affatto semplice.”
Lo stesso Fregoni, sottolineando la sempre maggior importanza delle “caratteristiche sociali e d’intrattenimento in generale collegate a ogni tipo di gioco”, elementi che ormai sovrastano anche il tema del pagamento nei giochi, parla nello specifico dei prodotti realizzati e che saranno tra i protagonisti della prossima edizione di Sigma Malta, dove Filsgame sarà tra le aziende presenti. “Abbiamo sviluppato dei
tool specifici e delle funzionalità che possono essere utilizzati dai casinò, e sono pensati per le specificità del mercato Usa. Un focus superato negli Stati Uniti, che sta portando ad aumentare la presenza dei contenuti Filsgame nel mercato. Per chi volesse approfondirne la conoscenza”, aggiunge Stefano Fregoni, “sarò personalmente presente a Malta”. Ma Filsgame, che nei suoi dodici anni di storia ha saputo conquistare una posizione da leader tra i produttori di soluzioni di gioco premium per gli operatori di casinò online, guarda sempre avanti e la sua visione è ormai aperta da tempo a un mercato globale: “Parlando da un punto di vista strategico”, chiosa Fregoni, “attualmente stiamo concentrando le nostre risorse sui mercati dei paesi asiatici. Si tratta di mercati che ci hanno sempre dato grandi soddisfazioni”. (Dd)
Alen Sutic
Stefano Fregoni
In Malta to explore the evolution of the market
by Carlo Cammarella
The gaming industry will meet in Malta, in November, 11-14, for the new edition of Sigma Europe. Four days to talk all-round about the industry, with topics ranging from regulation, new technologies, payment systems and emerging markets. We talk about it with Emily Micallef, Ceo of Sigma group.
What will be the main topics and the differences of this year, compared to the past edition?
“The conference kicks off with a diverse range of topics, from regulation and compliance to cutting-edge tech innovations, digital assets, blockchain, and the evolving digital economy. We’ll also explore the intersection of sports, tech, and Web3 gaming, with a special focus on the Brazilian market. Day two shifts focus to the casino industry, influencer and affiliate marketing, and leveraging Ai to drive business success. We’ll take a deep dive into emerging markets, such as the Uae and Southeast Asia, and engage in discussions on responsible gaming. A highlight of the day will be a keynote speech by the President of the Republic of Malta, Myriam Spiteri Debono.
On day three, the agenda turns to esports, sportsbook, payment solutions, investment opportunities, and the future of the iGaming workforce. We’ll also have a keynote from Robert Abela, Prime Minister
of Malta. This year, we’re elevating the experience with more interactive elements, including hands-on workshops, live demos, and two live pitch events showcasing some of the most exciting startups in the industry. Regulation and compliance are some of the most important topics of the conference.”
How will you address these topics during Sigma Europe 2024?
“At Sigma Europe 2024, we’ll have dedicated panels discussing the latest regulations across various regions, especially in emerging markets. Experts will break down compliance frameworks and discuss how operators can stay ahead of evolving standards. Panels discussing Malta’s role as a B2B hub, taxation challenges, shifts in mature Eu markets, and emerging opportunities in the Americas, Africa, and the Middle East. Keynotes by industry leaders address player protection, dispute resolution, and Malta’s future-ready gaming sector.”
You will also talk about physical and online casinos at Sigma Malta, through topics such as cashless, player involvement, and security. How you will address this topics?
“The Casino Worlds section brings together a stellar lineup of speakers, including Maria Sayapina, Director of Casino at GameLounge; Vitali Matsukevich, Coo of
Emily Micallef, Ceo at Sigma group, describes the main topics addressed in the conference scheduled from 11 to 14 November
Softswiss; Andreas Constantinou, Founder & Ceo of Pokerload; Joe Pisano, Founder & Ceo of Jade Entertainment and Gaming Technologies; Miruna Pandele, Head of Affiliates at Satoshi Gaming Group; and Ulrik Bengtsson, Chair of Hostelworld. The session kicks off with a fireside chat on how to successfully launch a slot studio, followed by dynamic panels that explore blending online and offline gaming experiences, innovations in cashless transactions and biometric security, and the role of niche games in emerging markets. Additionally, we’ll dive into selecting secure crypto casinos, along with an in-depth look at the evolving ethics and innovations in poker, including the use of bots.
In the Payment Solutions segment, we’ll delve into cutting-edge advancements and challenges surrounding cryptocurrency, fraud prevention, and regulatory frameworks. Panels will focus on safeguarding transactions and user data, with a keynote dedicated to actionable strategies for mitigating fraud risks and strengthening resilience. Further discussions will cover the implications of Mica regulations for the gaming industry and explore global trends in anti-money laundering (Aml), data privacy, and cross-border payments. Industry experts will share insights on secure data sharing and its monetization potential, highlighting how these strategies can drive business growth.”
What prompted you to create a focus on Brazil and Africa emergin markets?
“Africa and Brazil are booming with potential, and recent regulatory shifts in these regions make them prime markets for exploration. Sigma is committed to being a catalyst for growth in emerging markets, connecting stakeholders, fostering innovation, and shaping the future of iGaming in these dynamic regions. In the “Focus on Brazil” conference segment we explore hot topics such as Brazil’s crackdown on unlicensed betting operators, its impact on the industry, challenges in enforcement, and future prospects. These discussions emphasize compliance, consumer protection, and the potential growth of sports betting in Brazil, highlighting the country’s regulatory shifts alongside developments in Peru.
Since launching Sigma Americas in 2023, the event has been incredibly well received, with outstanding feedback. It has quickly grown to become one of our three largest global events. The third edition, scheduled for April 7–10, 2025, at São Paulo’s Transamerica Expo Centre, is set to welcome 18.000 delegates, a significant jump from this year’s 14.000 attendees. We’re also expecting over 3.000 operators, 2.000 affiliates, and a lineup of 300 expert speakers. In response to this growth,
we’ve significantly expanded the floorplan for next year’s event, adding over 11.000 square meters of space across two new halls. This will allow us to meet the increased demand from the gaming community and accommodate a surge of top-tier exhibitors vying for a spot on the expo floor. We will also return to South Africa following a highly successful event in 2024, and after the positive reception of our inaugural launch in Kenya in 2023.”
Artificial intelligence today is one of the crucial topics. From what perspective will you analyze this new technology?
“Ai will be discussed from multiple angles: player personalization, fraud detection, and operational efficiency. We’re bringing in thought leaders who will explore how Ai is reshaping everything from marketing strategies to responsible gaming practices, ensuring operators stay ahead in this tech-driven era.
The Ai & Business conference features engaging sessions focused on the integration of artificial intelligence across various sectors. Highlights include Dr. Claudia Borg discussing Ai for Maltese digital tools, panels on Ai and quantum computing, and the future of Ai in education. Keynotes by Angelo Dalli and Alexiei Dingli explore innovative Ai solutions and revolutionizing industries, while discussions on data as a valuable resource and Ai’s impact on gambling promise to provide valuable insights. Following this Alexei Dingli and Annalise Seguna lead a debate on the regulation of Ai.”
What will be the main innovative technologies that will be discussed during the conference?
“In addition to Ai, we’ll dive into blockchain, Web3, and virtual reality, technologies that are transforming the iGaming landscape by enhancing security, offering innovative player engagement methods, and promoting transparency. Keynotes will focus on comparing user and business data perspectives in Web3 gaming, providing insights into the European mobile gaming industry, and covering cutting-edge topics such as GameFi, GambleFi, and various earning strategies. We’ll also address the challenges within the play-toearn space, including the growing shift towards hybrid gaming models that merge Web2 and Web3. Additionally, we’ll explore strategies for community building in Web3 gaming, with a special focus on the role of gaming guilds in fostering player engagement. The event concludes with a panel discussing the sustainability of Telegram-based clicker games like Notcoin and Hamster Kombat, rounding out a comprehensive exploration of the future of the market.”
Emily Micallef
Gaming speaks Italian in Malta
The Sigma Europe fair will host again the Italian Market Workshop, promoted by GiocoNews.it, at a key moment for our market
by Alessio Crisantemi
Malta is the European center of online gaming, Italy in its turn represents the central market for most of the companies operating in this sector. At a global level. We know this well and have been hearing it for some time: our country represents an undisputed model in the regulation of the sector and a market without comparison both from the point of view of the distribution and variety of gaming and from the economic and financial profile. For this reason, it becomes unavoidable that events of global importance pay particular attention to what happens in Italy. This is why, this year too, the Sigma Europe fair in Malta has decided to host a content entirely dedicated to the Italian market, at a time that today is even more important and interesting for companies in every country, with a tender for the renewal of concessions now upon us. So, the Italian Workshop is back and, like last year, it has been entrusted to the editorial staff of Gioco News and, like the previous edition, it will take place the day before the fair, in the Grand Hotel Excelsior in Valletta, together with a series of other activities aimed at introducing the week of (intense) work on the island.
The appointment is at 3 pm on Monday, November, the 11th, when Italy comes back in the spotlight with three content sessions, aiming to explore all the “hot” topics that characterize this particular market phase in Italy. From a general look at the new reform of online gaming, arriving at the huge change as regards payment, passing through a more technical and product focus related to the online gaming market, analyzing new trends and consumer needs.
The workshop program updated in real time:
The goal is to explain to the foreign public what is happening in the country, as well as exchanging thoughts and ideas for further study, also among the industry representatives themselves, in a moment of great challenge and some uncertainty. With
the destinies of Italy and Malta that have crossed (clashed?) also at European level, with the detailed opinion sent by the islanders that has caused the extension of the stand-still of “our” new technical rules for online gaming. Just to understand how important and necessary it is to analize and clarify the subject, as we will try to do at Sigma, through various experts and industry representatives.
Below is the work program*
Italian Market Workshop
Hotel Excelsior (Aragon Room, Level 7)
Panel n. 1 (3-3:45 pm)
A new market in a new era: the Italian gaming reform before the new licenses
An exploration of the Italian regulatory framework in light of the latest news and in view of future reforms and tenders for the renewal of concessions. How have operators equipped themselves in terms of marketing and responsible gaming policies?
Speakers:
Avv. Stefano Sbordoni , founder Sbordoni&Partners
Barbara Beltrami , Country manager Italia Kindred
Stefano Tino , Managing Director Italia Gruppo Betsson
Moderator: Trevor De Giorgio , Consultant Diligenza Group
Panel n. 2 (4-4:45 pm)
Creativity and content: what is needed to be competitive in Italy?
The Italian market is extremely competitive: how is the gaming product evolving to meet the demands of players and what are the new trends to follow to be and remain a leader?
Giuseppe Donato , Country Manager Italy Kiron Interactive
Moderator: Christian Tirabassi , Senior Partner Ficom Leisure
Panel n. 3 (5-5:45 pm)
How are betting and casinos evolving to meet the changing needs of players?
How is the Italian games market changing in light of the new needs of players and in the face of the digitalization process ongoing in all markets? What is the impact on online and land-based services and payments?
Speakers:
Giulio Coraggio , Head of Intellectual Property & Technology Dla Piper Partner
Simon Dorsen , Cco Okto
Fabrizio Bergamasch i, Svp Gaming Global Multichannel Nuvei
Mark Watts , direttore iGaming Aircash
Moderator: Trevor De Giorgio , Consultant Diligenza Group
* The program indicated at the time of printing is subject to change, for real-time details you can see the link reported on the page via Qr Code
The economic influence of the Ice fair is estimated at €270 million in the last year in London. This estimate was made during the auction to decide the next location of the fair, which, as we know, was finalized last year with Barcelona emerging as the winning city, which will benefit from the economic influx of the event. The economic contribution was an important factor in deciding to attract an event like Ice, especially in the context of the change in the city’s tourism policies. In fact, it was announced a few weeks ago that the approach will evolve from mass tourism to a more targeted one, focusing on quality and business tourism, including fairs and events. An important factor in our choice of the city of Barcelona was the active participation and support of various government institutions at the local level, especially the government itself, which, from the beginning, in its offer presented during the competition, has always positioned itself as our partner, recognizing its role in the success of the event. Thus, we can rely on the help of the city and many of its services, which is important when attracting more than 55 thousand people to a city already under pressure from the influx of large numbers of visitors. While attracting visitors and business through fairs is part of the city’s strategy, we are certainly also aware of the pressures on local communities, who vocalize them with their social activism. Adding the context of a sector that is (as elsewhere) quite sensitive from a political point of view, it becomes important to manage the image of both the fair and the city with a proactive strategy of education and engagement with various institutions.
And this is where the legacy project comes in. Part of this strategy, and thanks to the cooperation between the organizers, namely Fira and Clarion Gaming, the legacy project aims to leave a positive impact on the city and our new host country. This
A long-term legacy
THE RELOCATION OF THE ICE FAIR FROM LONDON TO BARCELONA BRINGS WITH IT AN “ENDOWMENT” OF SEVERAL MILLIONS AND A CAPITAL THAT WILL BE ALLOCATED TO THE COMMUNITY, BUSINESS AND MORE
by Ewa Bakun
impact goes beyond the significant economic contribution estimated at €270 million and beyond the only week of the fair.
In our consideration of various ideas to define the specific details of the project in which we would invest the funds, we consulted various stakeholders, both sectoral, through many associations and directly with businesses, and institutional, such as regulators and vulnerable player groups. Our list of potential projects included a competition for startups in the area of sustainability and responsible gaming, hackathons to develop a product with social impact, opening a franchise with one of the international non-profit organizations, an internship and apprenticeship program to create jobs and develop talent locally, and the creation of a foundation to fund causes with local impact, not necessarily directly related to gaming.
Finally, we have decided to
launch the Ice Research Institute, which offers grants to fund academic research on topics relevant to the sector and to help create a facts base that can help in business and regulatory decisions. The aim of this initiative is to encourage academic research in areas where the sector can act, therefore more focused on prevention topics or the gaming impacts, while most of the academic interest in Spain (but this also applies globally) has so far focused on clinical topics, of diseases already developed. These are critical topics, but outside the impact of the sector, because at the advanced point of development of the damage, the operator must remove itselves from the interaction with this player. Among the significant criteria in the choice of topics will therefore be the usefulness of the topics subject to research, in the sense of the application of the results, whether positive or negative ones, from the point of view of the sector. Since the legacy project will not be a oneyear project, but will be renewed with similar interventions, perhaps enriched with contributions from sectoral donors in the coming years, our vision is to promote the implementation of the results, continuing with the development of products or campaigns that can emerge as recommendations of these researches, thus expanding the relevance value. The vision of the Ice Research Institute is to generate a continuous and long-term contribution, by improving the understanding of the sector with a scientific evidence base. We therefore invite various institutions to submit research proposals and I end with this invitation, also addressing the sector to suggest both research topics and institutions suitable for this opportunity, thus benefiting from an attractive funding.
Ewa Bakun | Director of content strategies for Clarion Gaming since 2018, she has been with the group for over 13 years, where she held previous roles of head of content, gaming focused event director and program manager.
There has been an explosion over recent years in attractions that cater solely to adults. These heavily-themed spaces, serving alcohol and high-end F&B, often exclude under-18s and cater solely towards an adult market. There’s a reason for this. Adults, particularly young adults, are likely to have the free time and disposable income to commit to a night at one of these locations. The younger generation may struggle to afford them, while the older generation has less interest in a “night out on the town.” What a night out looks like these days has changed significantly from thirty years ago. In the 90s, nightclubs ruled the roost when it came to out-of-home entertainment, but now a new type of venue has popped up, pairing the music and drinks of a nightclub with an entertainment fering.
Getting it right
One such example, which may be familiar to many readers of this mag azine, is AR darts, which takes the traditional pub game, adds on some technology, sprinkles in some interactivity and voila! You have a new type of attraction that is ready for the bustling world of adult entertainment venues. While only appearing in the last decade or so, venues that combine the traditional night out with a game that appeals to adults are quickly becoming one of the more popular offerings on the high street. Competitive socialisation is now big business, and city centres across the world are now quickly filling up with venues that can offer this to a ready-made customer base. Pubs and clubs have seen a decline in popularity as they often offer a more static, traditional experience that might not align with the evolving tastes of modern consumers. Venues focused on competitive socialisation attract people by offering a dynamic, interactive experience that fosters both competition and camaraderie.
LEE
WILD DISCOVERS MORE ABOUT THE RISE OF ADULT-ONLY ENTERTAINMENT SPACES AND HOW A NIGHT OUT IS CHANGING
by Lee Wild
www.intergameonline.com
These venues create a more engaging and memorable night out, where the activity itself becomes a central part of the experience, not just an add-on. The blend of play, competition and social interaction in a more controlled and upscale environment appeals to those looking for something fresh and different from the typical pub or club scene. In terms of products that do well in these environments and with an adult audience: mini-golf, bowling, shuffleboard and immersive games like virtual reality, as attractions that do well.
The spread of adult entertainment isn’t just limited to competitive socialisation venues. Venues that offer games and attractions with adult themes are also seeing a rise in popularity. The market has really evolved, and a big part of that is how much technology has advanced. With so much entertainment available at home like streaming services, gaming and virtual experiences, out-ofhome entertainment had to step up to compete. People now expect more immersive and high-quality experiences when they go out, something that goes beyond what they can get from their couch. In addition to that, there’s a growing demand for unique, socially engaging experiences. It’s not just about being entertained anymore; it’s about having an experience that feels meaningful, that helps people connect with others and that fits with more sophisticated, mature tastes. We’re also seeing a rise in awareness around mental health and well-being, which is driving demand for experiences that offer more than just thrills. People are looking for something memorable and even beneficial. The industry has had to get more creative to meet those expectations, and that’s been a big driver of growth in the over-18 entertainment market.
With technology improving, it has allowed VR experiences to offer more lifelike graphics at higher resolutions. However, Collin says that the multi-sensory effects have also meant that more and more adults are interested in these experiences. It’s not just about better visuals, he said, although the higher resolutions and more comfortable headsets make a big difference.
Choosing a theme
In addition to choosing the right product for an adult entertainment venue, an operator in this space must also ensure that they choose a theme that will appeal to the desired demographics. One genre that appeals to adults more than the young
is horror. But there is also a powerful emotion that many operators are tapping into to bring customers through the door: nostalgia. Nostalgia is a powerful drug, or so the famous saying goes, and when used correctly it can be a huge draw for an attraction. Themes that appeal to adults often revolve around nostalgia, sophistication and escapism. Nostalgic themes, like retro arcade games, classic sports or vintage décor, tap into fond memories while offering a fresh, updated twist. Sophisticated themes, such as speakeasies or modern minimalist designs, attract those looking for a more refined atmosphere. Escapism is another strong appeal, with themes that transport visitors to another world, whether it’s through immersive storytelling, fantasy environments or exotic locations. These themes resonate because they provide a temporary retreat from the daily grind, allowing adults to indulge in a different reality, if only for a few hours. A vintage style works well, incorporating oversized familiar course obstacles, such as windmills and loop-the-loops all
in a fun fair style, with bright lights and carousel music piped around the course in the day and dimmed string lights and happy house music at night. Courses can also be constructed using blacklight technology to add a scary element to the attraction.
Changing tastes
As with everything, people’s tastes change and what was once popular is replaced by a new craze. For years, bars and clubs were the first choice for adults looking for a night out, now many of these venues are adapting to attract this new audience that wants entertainment. Simplicity is crucial for an attraction in a bustling, bar-style environment. In a setting where noise, distractions and social interaction are constant, an attraction needs to be easy to understand and quick to engage with to capture and maintain guests’ attention. Simple, intuitive gameplay allows guests to dive in without lengthy explanations or frustration, encouraging spontaneous participation and repeat play. Many countries are shifting away from a heavy reliance on drinking culture, where socialising often meant moderate to heavy alcohol consumption — a trend especially prominent in the UK. As people become more conscious of the
health risks and financial burden associated with drinking, they’ve started seeking out alternative experiences. Alongside this shift, there has been a growing acceptance of activities once considered nerdy that have now entered the mainstream. Experiences like escape rooms or spending an evening playing games with friends, which were once niche, have become widely popular.
Modern consumers, especially millennials and Gen Z, are increasingly seeking out unique, immersive experiences that go beyond the traditional night out. These venues often provide an escape from the everyday, offering spaces where adults can unwind, compete and connect with friends or colleagues in a setting tailored specifically to their tastes and preferences. The rise of competitive socialising, where activities like indoor golf, axe throwing, escape rooms or social darts are paired with high-quality food and drink, meets the desire for both entertainment and social engagement.
Social entertainment spaces, whether it’s venues with virtual reality, interactive games, bowling or immersive experiences, give people a chance to connect in a more meaningful way. And when you add great food and drinks into the mix, you’ve got a more well-rounded night out. It’s about creating lasting memories with friends, doing something fun and different, rather than the old routine of just going out for a few drinks. That’s what’s drawing people in and why these spaces are becoming so popular.
CATORITECH INNOVATION AND CONTROL IN THE FUTURE OF IGAMING
the challenges of the sector with safety and independence
CatoriTech represents a new emerging force in the Italian iGaming landscape, with the mission of revolutionizing the sector through cutting-edge solutions, designed to offer unprecedented flexibility. Born to respond to the evolution of the market and the demand for more modern and dynamic platforms, CatoriTech provides concessionaires with advanced technology, that allows them to independently and efficiently manage every aspect of operations.
Domenico Mazzola, co-founder and Ceo, explores the fundamental pillars of the company: innovation, flexibility and a business model that guarantees freedom and control.
CONTINUOUS INNOVATION: MICROSERVICES, KAFKA AND DATA MANAGEMENT
“Innovation is at the basis of every single decision made in CatoriTech. In a sector as competitive as iGaming, where there are constant and fast changes, it is essential not only to keep up, but to anticipate trends”, Mazzola points out. “Our platform is built on a modern and flexible structure, based on independent microservices. This approach allows us to offer to concessionaires the possibility of managing each individual module of the platform as an autonomous entity, which means that updates and changes can be made in a targeted and fast way, without having to wait for the release of global versions, involving the entire system.”
This kind of structure guarantees unprecedented scalability and the ability to adapt to the specific needs of each operator. If a concessionaire needs to implement a new feature or improve an aspect of its operation, it can do it so much faster than with traditional monolithic systems, which require months of development and tests for any change.
“Another key technological element of our platform is the use of Apache Kafka. Kafka is a powerful tool for managing real-time data flows and allows us to ensure fluid and reliable communication between all the microservices of the platform,” the Ceo of CatoriTech continues. “Thanks to Kafka, we can process huge volumes of data and efficiently manage critical operations, even during the highest traffic peaks, ensuring that transactions are fast and reliable. This not only improves the overall player experience, but ensures that concessionaires can operate without interruptions, even in situations of biggest demand.”
One of the most significant innovations introduced by CatoriTech is the clear separation between the transactional database and the one for historical data. The transactional database is optimized to manage real-time operations, such as betting and financial transactions, ensuring that each operation is quickly and safely processed. On the other hand, the histori-
The company led by Domenico Mazzola is not just a technology provider, but a real strategic partner for concessionaires who want to face
cal database is dedicated to the filing and analysis of large volumes of data. This distinction allows for high operational performance, preventing complex analysis of queries or reporting from slowing down daily operations. In a sector where speed and reliability are essential, this structure guarantees a significant competitive advantage.
CUSTOMIZABLE DASHBOARDS:
CONTROL IN THE HANDS OF CONCESSIONAIRES:
Then, Mazzola highlights: “In addition to the technological innovations that make our platform unique, one of the aspects most appreciated by our customers is the ability to completely customize the back-office dashboards. Each user can programm their own dashboard, by choosing the most relevant Kpis for their needs. Whether it’s monitoring betting volumes, player behavior, or the effectiveness of marketing campaigns, our platform allows concessionaires to have a clear, real-time view of their operations. This customization not only improves operational efficiency, but also allows concessionaires to make more informed and strategic decisions, in a timely manner. Information is clearly presented, and each user can access the relevant data to their role, without having to rely on static reports or wait for data processing by third parties. This level of control is almost unique in the iGaming platform landscape and is one of the reasons why our customers choose CatoriTech.”
REMOTE WORK:
AN UNCOMPARABLE COMPETITIVE ADVANTAGE
Another advantage that distinguishes CatoriTech is the completely remote working model. “This organizational structure allows us to attract and retain the best talent from all over Europe, creating a team that, despite operating remotely, collaborates in an effective and dynamic way. The variety of skills and cultures within our team allows us to address market challenges from innovative perspectives, ensuring cutting-edge solutions,” the company’s Ceo says.
greater competitiveness on the market, allowing us to efficiently compete with much larger and more consolidated companies.”
THE BUSINESS MODEL: FREEDOM AND INDEPENDENCE FOR CONCESSIONAIRES
“Our platform is not just technologically advanced, but is designed to give concessionaires the maximum control over their business. Unlike many legacy platforms on the market, which impose strict limitations on concessionaires and long waiting times for updates, CatoriTech guarantees complete freedom of management. Concessionaires can customize the gaming experience, independently manage integrations and implement new features in a few days, instead of months,” Mazzola says.
“This innovative approach allows our clients to immediately reach to changing market needs and new regulations, maintaining a competitive advantage over their competitors. It is impossible for traditional rigid platforms to offer this level of flexibility, and this makes CatoriTech a winning choice for those who want to stay at the forefront of the iGaming sector.”
THE EVOLUTION OF THE IGAMING MARKET IN ITALY
The Italian iGaming landscape is going through a phase of deep transformation, with the arrival of new regulations and a call for online concessions expected soon. “This evolution of the market could lead to a reduction in the number of operators, facilitating larger and well-structured concessionaires. However, for those who are able to adapt and exploit the opportunities offered by the new rules, there will be great opportunities for growth,” Mazzola points out.
CatoriTech “is ready to support Italian concessionaires in this transformation journey. Thanks to our flexible and scalable platform, we are able to quickly respond to new regulatory needs, helping our clients maintain their competitiveness in an ever-changing market.”
“Remote work also allows us to be extremely quick: without the limits of a physical location and with a significant reduction in operating costs, we can invest more in research and development, offering to our customers a platform that is always in agreement with the highest standards of technology and safety. Flexibility that translates into
THE FUTURE OF CATORITECH
Looking to the future, CatoriTech’s goal is clear: to continue to innovate and expand its presence in Italy, Europe and South America, “becoming the reference technological partner for concessionaires who want to have complete control of their operations. We will further invest in research and development, to ensure that our platform remains at the forefront of the industry, offering increasingly high-performance and tailored solutions for our customers”, the Ceo and co-founder ends. “CatoriTech is not just a technology provider, but a true strategic partner for concessionaires who want to face the challenges of the future with safety and independence”
Un’immersione nel futuro dell’intrattenimento
Iaapa Expo, la fiera leader a livello mondiale per l’industria delle attrazioni, si prepara a tornare a Orlando, in Florida, dal 19 al 22 novembre 2024. L’evento si pone come un punto di riferimento per i professionisti del settore, offrendo una panoramica completa delle ultime innovazioni, tendenze e opportunità nel mondo del divertimento.
Saranno oltre 1.000 gli espositori provenienti da tutto il mondo che si ritroveranno nella cittadina della Florida per presentare le loro novità in ambito di prodotti e servizi per l’intrattenimento; dalle giostre all’avanguardia alle esperienze immersive di realtà virtuale, fino alle novità nel settore food and beverage.
L’Expo sarà un’occasione unica per toccare con mano il futuro dell’intrattenimento.
Un focus particolare sarà dedicato alle tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata e le pratiche sostenibili, che stanno trasforman-
do l’esperienza dei visitatori. Le soluzioni innovative presentate dagli espositori non mirano solo a migliorare l’esperienza del pubblico, ma vogliono anche promuovere l’efficienza operativa e la sostenibilità nel settore.
L’esposizione sarà accompagnata da un ricco programma che prevede sessioni formative guidate da esperti del settore su temi come il miglioramento dell’esperienza degli ospiti, la sicurezza, le strategie di marketing e lo sviluppo della leadership. Queste sessioni sono pensate per offrire spunti preziosi per i professionisti di tutti i livelli, dai dirigenti ai collaboratori in prima linea.
L’Iaapa Expo non sarà solo un’occasione di apprendimento, ma anche un momento privilegiato da sfruttare a pieno per fare networking e sviluppare il proprio business. I partecipanti avranno veramente tante opportunità per creare nuove connessioni, rafforzare le relazioni esistenti ed esplorare potenziali partnership. Eventi dedicati, ricevimenti e incontri informali faciliteranno la nascita di nuove iniziative imprenditoriali e collaborazioni. Per gli espositori l’evento rappresenterà un’occasione unica per presentarsi a un pubblico globale e stringere accordi che favoriranno la crescita futura.
Anche la scelta di Orlando come città ospitante non è affatto casuale. Conosciuta come la capitale mondiale dei parchi a tema, Orlando offre infatti un ambiente stimolante per i professionisti del settore. La presenza di attrazioni iconiche come il parco Walt Disney World, l’Universal Orlando Resort e il SeaWorld Orlando, offrirà ai partecipanti la possibilità di immergersi in un contesto
Tutto pronto per l’International Association of Amusement Parks and Attractions Expo 2024 il direttore esecutivo di Iaapa North America Michael Shelton illustra novità e programma
di Daniele Duso
Michale
Shelton
ricco di innovazione ed ispirazione. Le strutture congressuali e il vivace settore dell’ospitalità di Orlando completano il quadro, rendendo la città la location ideale per un evento di tale portata.
Per avere qualche altro dettaglio sull’evento abbiamo chiesto a Michael Shelton, direttore esecutivo e vice presidente di Iaapa North America, di illustrarci in breve quello che sarà Iaapa Expo 2024, partendo dalle principali novità e innovazioni che i visitatori possono aspettarsi di vedere nel corso di questa edizione, e il primo dato da sottolineare è certamente quello relativo ai numeri.
“All’Iaapa Expo 2024, siamo entusiasti di ospitare oltre 1.100 espositori”, evidenzia subito Michael Shelton, “superando il totale dello scorso anno e introducendo diverse nuove funzionalità per migliorare l’esperienza dello spettacolo. Uno dei momenti salienti della kermesse sarà l’attivazione di Haunting Grounds nel North Concourse, dove saranno esposte le innovazioni a tema Halloween, che mostreranno come le attrazioni possono aumentare le entrate e il coinvolgimento degli ospiti durante gli eventi stagionali. Inoltre, il nostro nuovo Iaapa Expo Street Market porterà l’innovazione culinaria in primo piano con dimostrazioni e degustazioni dal vivo, offrendo ai partecipanti la possibilità di esplorare nuove tendenze di cibi e bevande per le proprie sedi.
L’Expo di quest’anno presenta anche soluzioni ampliate di segnaletica digitale, che stanno rivoluzionando il modo in cui le attrazioni comunicano con gli ospiti, semplificano le operazioni e migliorano l’esperienza complessiva. Nell’area della fiera si potranno trovare padiglioni dedicati per un’ampia gamma di settori, tra cui intrattenimento per la famiglia, cibo e bevande, giostre e attrezzature e parchi acquatici, che mostrano gli ultimi progressi del settore.
Combinando tecnologia all’avanguardia, esperienze coinvolgenti e rappresentanza diversificata del settore, Iaapa Expo 2024 offre ai partecipanti un’esperienza più dinamica e coinvolgente che mai. Siamo inoltre entusiasti di annunciare che l’evento di quest’anno segna l’inizio del mandato del nostro nuovo presidente, Massimilano Freddi, fondatore e amministratore delegato di Wonderwood sul Lago Maggiore, che guiderà l’associazione verso un futuro entusiasmante.”
In che modo Iaapa Expo supporta le aziende emergenti nel settore dei parchi di divertimento e delle attrazioni e le accompagna verso il futuro?
“L’Iaapa Expo è essenziale per supportare le aziende emergenti nel settore dei parchi divertimento e delle attrazioni, offrendo un ricco programma educativo guidato da esperti del settore. Gli argomenti includono esperienza degli ospiti, sostenibilità, tecnologia, intelligenza artificiale, marketing, sicurezza e altre aree chiave.
I partecipanti possono fare rete con oltre 40.000 colleghi e partecipare a 150 opportunità di appren-
dimento, tra cui 92 EduSession, 36 EduTalks, 8 Learning Lunches, 6 EduTour e altre preziose esperienze. I percorsi formativi specializzati dell’Expo guidano i partecipanti di tutti i segmenti del settore, assicurando che massimizzino il loro tempo trovando sessioni su misura per le loro esigenze. Questi percorsi coprono aree chiave come parchi divertimento, centri di intrattenimento per famiglie, parchi acquatici, zoo, intrattenimento, operazioni di strutture e il nuovo percorso Inclusion, Diversity, Equity, Accessibility (Idea) per il 2024. Attraverso queste opportunità, Iaapa Expo fornisce alle aziende emergenti gli strumenti e le intuizioni per crescere e avere successo.”
Ci saranno anche altri programmi o iniziative specifiche per favorire la crescita di queste imprese?
“Sì, Iaapa Expo include programmi e iniziative dedicati che favoriscono la crescita delle aziende emergenti. I nostri Rookies: il corso Fec 101 è progettato per coloro che desiderano aprire una Fec o un luogo di intrattenimento basato sulla posizione. Possono attingere a preziose informazioni da esperti nella gestione di Lbe e Fec durante questo programma di più giorni che aiuterà a sviluppare, progettare e avviare un’attività di successo. I nostri EduTour ai parchi iconici consentono ai partecipanti di sperimentare visite guidate dietro le quinte per scoprire come questi parchi hanno implementato le ultime attività creative, operative e di intrattenimento.”
Nella presentazione dell’evento date risalto alle opportunità di fare networking, in questo campo avete pensato a qualche novità?
“Eventi di networking per giovani professionisti, centri di intrattenimento per famiglie, parchi acquatici, musei e centri scientifici, alimenti e bevande, zoo e acquari, offrono preziose opportunità per le nuove imprese di costruire rapporti con leader consolidati del settore. La novità di quest’anno è il nostro pranzo ‘Donne nel settore’ che unirà professionisti lungimiranti dell’ambito amusement, dediti a sostenere il progresso delle donne nel settore per promuovere nuove idee e diversità di pensiero man mano che le aziende crescono.”
Fondata nel 1918, Iaapa rappresenta più di 5.000 attrazioni, fornitori e singoli membri in tutto il mondo. I membri includono professionisti di parchi di divertimento, parchi a tema, attrazioni, parchi acquatici, resort, centri di intrattenimento per famiglie, zoo, acquari, resort, compagnie di crociera, centri scientifici, musei, produttori e fornitori.
L’associazione ha sede a Orlando, in Florida, negli Stati Uniti, ma Iaapa ha anche uffici a Bruxelles (Belgio), Hong Kong e Shanghai (Cina) e Città del Messico (Messico).
COS’È IAAPA
Seaworld Orlando
Psm Tech L’alta qualità per l’intrattenimento
LA SOLUZIONE G930 DELL’AZIENDA ITALIANA SARÀ PROTAGONISTA AL BEGE DI SOFIA, LA MAGGIORE FIERA PER IL TEMPO LIBERO E IL GIOCO NEI BALCANI E NELL’EUROPA ORIENTALE
IL
27 e 28 novembre, alla Inter Expo Center di Sofia (Bulgaria) è in agenda Bege - Balkan entertainment and gaming expo, la più importante fiera per il tempo libero, il gioco e l’industria dell’intrattenimento nei Balcani e nell’Europa orientale. Fra le aziende partecipanti a questo importante appuntamento c’è anche Psm Tech, business unit specializzata in gaming del Gruppo Seco, centro di eccellenza nel settore dell’alta tecnologia per la miniaturizzazione del computer e l’internet delle cose (Iot) grazie alla sua offerta di soluzioni all’avanguardia per la più ampia gamma di applicazioni attraverso moduli standard, Sbc, sistemi e servizi completamente personalizzati.
A raccontare cosa esporrà l’azienda italiana in terra bulgara è il Ceo Lorenzo Stacchini: “Siamo entusiasti di partecipare a Bege, una delle principali fiere dell’Europa dell’Est per il settore del gaming. È ormai il terzo anno per Psm Tech e siamo felici di aver confermato nuovamente la nostra presenza perché riconosciamo l’importanza di far conoscere il nostro brand sempre di più in questa regione, in cui la domanda per soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate è in costante crescita. Speriamo di instaurare nuovi contatti e rafforzare le nostre collaborazioni già esistenti, mostrando il nostro impegno verso lo sviluppo di soluzioni di alta qualità”.
Il vostro stand avrà un prodotto protagonista, la soluzione boxata G930. Ci può spiegare meglio di cosa si tratta?
“La G930 è una delle nostre soluzioni di punta, sviluppata per offrire un’esperienza completa e ottimizzata. Si tratta di una soluzione boxata progettata per garantire alte prestazioni, flessibilità e sicurezza. Grazie alla tecnologia avanzata su cui G930 si basa siamo in grado di offrire un prodotto che risponde alle esigenze attuali del mercato, sia dal punto di vista della performance che della sicurezza, senza tralasciare l’elevata versatilità che rende questo prodotto adatto a diversi ambienti di gioco.”
La sicurezza sembra essere un elemento chiave nella vostra proposta. Ci può dire qualcosa di più su come la tecnologia della G930 contribuisce a questo aspetto?
“G930 è progettata per offrire una prote zione avanzata contro le manomissioni e le frodi, garantendo al contempo un’esperienza fluida e af fidabile per l’utente finale. Grazie a questa tecnologia, è in grado di pre venire potenziali minacce in tempo reale. Questo permette ai nostri clienti di operare con tranquillità e senza interruzioni, mantenendo un livello di fiducia elevato con i loro utenti.”
Quali sono le vostre aspettative per il mercato dell’Europa dell’Est e quali opportunità vede in questa regione per Psm Tech?
“Il mercato dell’Europa dell’Est sta mostrando uno sviluppo molto promettente nel nostro campo, con una crescente domanda di soluzioni innovative e sicure. Vediamo un’opportunità unica per introdurre le nostre tecnologie e affermarci come leader in questa regione. Siamo convinti che, con soluzioni come la G930, possiamo rispondere efficacemente a queste esigenze, offrendo un prodotto affidabile, che risponde ai più alti standard qualitativi e che si adatta perfettamente alle dinamiche locali. L’Europa dell’Est è sicuramente uno dei mercati su cui puntiamo per il futuro e dove vogliamo crescere in modo significativo.”
Cosa vorrebbe dire ai potenziali clienti che visiteranno il vostro stand a Bege?
“Vorrei invitarli a scoprire personalmente la qualità e l’innovazione che Psm Tech è in grado di offrire. Durante la fiera i visitatori avranno l’opportunità di vedere da vicino la G930 e di comprendere come questa soluzione possa fare la differenza nelle loro attività. Il nostro team sarà a disposizione per rispondere a qualsiasi domanda e per mostrare tutte le funzionalità della nostra tecnologia. Speriamo di far comprendere il valore aggiunto che i nostri prodotti possono portare, sia in termini di prestazioni che di sicurezza.”
Cristaltec Un autunno multigame
L’OFFERTA
DI VLT DELL’AZIENDA SI FA SEMPRE PIÙ RICCA GRAZIE A NUOVI TITOLI IN USCITA
FRA NOVEMBRE E DICEMBRE
un autunno di novità quello che si prospetta per Cristaltec, società specializzata nella progettazione e nello sviluppo di hardware e software destinati ad apparecchi e sistemi per il gioco lecito con vincita in denaro e non, in Italia e all’estero.
Il portafoglio di offerta dell’azienda su rete Vlt infatti si arricchisce di due titoli: Flash Gordon™ (di Hearst Holdings, Inc.), in uscita a novembre, e 3 Queen Oriental Wild (Win Connection®), in uscita a dicembre.
Flash Gordon (Hearst Holdings, Inc.) ha come caratteristica principale un layout di 4x6 che sviluppa vincite a presenza su 4096 combinazioni. Una caratteristica innovativa del gioco è quella di adattarsi alla tipologia di giocatore, permettendo allo stesso, ad inizio partita, di scegliere tra tre diversi livelli di volatilità.
nella fase di free spin. Il titolo è al momento presente sia sul segmento Awp che online.
Durante il gioco base, all’aumentare della volatilità aumenta la probabilità di avere più simboli impilati sullo stesso rullo. L’accesso alla fase bonus del gioco (Free Spin) avviene se si presentano da quattro a sei scatter e viene data al giocatore la possibilità di scegliere la strategia di gioco su una scala che parte da un alto numero di free spin con basso moltiplicatore per finire con un basso numero di free spin associati però ad alti moltiplicatori. In aggiunta è possibile scegliere una strategia che casualmente associa il numero di free spin ad un moltiplicatore anch’esso casuale (Mystery). Sempre nel gioco base, se si acquista il Golden Bet, si effettuano tre spins durante i quali si possono accumulare gli scatter. Se si raggiungono sei scatter, si entra automaticamente
3 Queen Oriental Wild è il primo gioco Vlt prodotto con tema orientale, con un layout 3x5 e 15 linee di pagamento. Nel gioco base c’è la possibilità di ottenere simboli impilati, e nel secondo, terzo e quarto rullo quando si ottiene il Reel Wild si concorre ad una vincita composta da 15 simboli uguali. Inoltre, quando si ottengono sui rulli sei simboli Win connection (sfere dorate, ciascuna indicante il valore di un possibile premio o jackpot), si entra nella fase di bonus.
Si può accedere a questa fase anche quando, in maniera del tutto casuale, dal monitor superiore calano sui rulli le sfere dorate, sia su posizioni libere o su sfere già presenti che automaticamente aumentano di valore. Durante la fase di bonus (Win Connection), si ottengono tre spin durante i quali si possono accumulare ulteriori sfere dorate la cui somma rappresenta la vincita totale. Ogni volta che si aggiunge una sfera, il numero di spin riparte da tre. Se si ottengono 15 simboli sfere dorate si vince Grand (vincita massima 5.000 euro). Il titolo è già presente sul segmento online.”
CATORITECH
INNOVAZIONE E CONTROLLO NEL FUTURO DELL’IGAMING
L’azienda guidata da Domenico Mazzola non è solo un fornitore di tecnologia, ma un vero e proprio alleato strategico per i concessionari che vogliono affrontare le sfide del comparto con sicurezza e indipendenza
CatoriTech rappresenta una nuova forza emergente nel panorama dell’iGaming italiano, con la missione di rivoluzionare il settore attraverso soluzioni all’avanguardia, progettate per offrire una flessibilità senza precedenti. Nata per rispondere all’evoluzione del mercato e alla richiesta di piattaforme più moderne e dinamiche, CatoriTech mette a disposizione dei concessionari una tecnologia avanzata che consente di gestire ogni aspetto delle operazioni in modo autonomo ed efficiente.
Domenico Mazzola, co-founder e Ceo, illustra i pilastri fondamentali dell’azienda: innovazione, flessibilità e un modello di business che garantisce libertà e controllo.
INNOVAZIONE CONTINUA:
MICROSERVIZI, KAFKA E DATA MANAGEMENT
“L’innovazione è alla base di ogni singola decisione presa in CatoriTech. In un settore così competitivo come quello dell’iGaming, dove i cambiamenti sono costanti e veloci, è fondamentale non solo tenere il passo, ma anticipare le tendenze”, rimarca Mazzola. “La nostra piattaforma è costruita su un’architettura moderna e flessibile, basata su microservizi indipendenti. Questo approccio ci permette di offrire ai concessionari la possibilità di gestire ogni singolo modulo della piattaforma come un’entità autonoma, il che significa che aggiornamenti e modifiche possono essere apportati in modo mirato e veloce, senza dover attendere il ri-
lascio di versioni globali che coinvolgono l’intero sistema.”
Questo tipo di architettura garantisce una scalabilità senza precedenti e una capacità di adattamento alle esigenze specifiche di ogni operatore. Se un concessionario ha bisogno di implementare una nuova funzionalità o migliorare un aspetto della sua operazione, può farlo in tempi molto più rapidi rispetto ai sistemi monolitici tradizionali, che richiedono mesi di sviluppo e test per qualsiasi modifica.
“Un altro elemento tecnologico chiave della nostra piattaforma è l’utilizzo di Apache Kafka. Kafka è uno strumento potente per la gestione dei flussi di dati in tempo reale e ci consente di garantire una comunicazione fluida e affidabile tra tutti i microservizi della piattaforma”, prosegue il Ceo di CatoriTech. “Grazie a Kafka, riusciamo a processare enormi volumi di dati e a gestire operazioni critiche in modo efficiente, anche durante i picchi di traffico più elevati, assicurando che le transazioni siano rapide e affidabili. Questo non solo migliora l’esperienza complessiva del giocatore, ma garantisce che i concessionari possano operare senza interruzioni, anche nelle situazioni di massima domanda.”
Una delle innovazioni più significative introdotte da CatoriTech è la netta separazione tra il database transazionale e quello per i dati storici. Il database transazionale è ottimizzato per gestire le operazioni in tempo reale, come le scommesse e le transazioni finanziarie,
garantendo che ogni operazione venga processata in modo veloce e sicuro. Dall’altra parte, il database storico è dedicato all’archiviazione e all’analisi di grandi volumi di dati. Questa distinzione consente di mantenere elevate le prestazioni operative, evitando che le query complesse di analisi o reportistica possano rallentare le operazioni quotidiane. In un settore dove la velocità e l’affidabilità sono fondamentali, questa struttura garantisce un vantaggio competitivo significativo.
DASHBOARD PERSONALIZZABILI:
IL CONTROLLO NELLE MANI DEI CONCESSIONARI
Mazzola quindi evidenzia: “Oltre alle innovazioni tecnologiche che rendono la nostra piattaforma unica, uno degli aspetti più apprezzati dai nostri clienti è la possibilità di personalizzare completamente le dashboard del back-office. Ogni utente può configurare la propria dashboard scegliendo le Kpi più rilevanti per le proprie necessità. Che si tratti di monitorare il volume delle scommesse, il comportamento dei giocatori, o l’efficacia delle campagne di marketing, la nostra piattaforma consente ai concessionari di avere una visione chiara e in tempo reale delle loro operazioni. Questa personalizzazione non solo migliora l’efficienza operativa, ma permette ai concessionari di prendere decisioni più informate e strategiche, in modo tempestivo. Le informazioni sono presentate in modo chiaro, e ogni utente può accedere ai dati rilevanti per il proprio ruolo, senza dover dipendere da report statici o attendere l’elaborazione dei dati da parte di terzi. Questo livello di controllo è quasi unico nel panorama delle piattaforme di iGaming e rappresenta uno dei motivi per cui i nostri clienti scelgono CatoriTech.”
IL LAVORO DA REMOTO: UN VANTAGGIO COMPETITIVO INEGUAGLIABILE
Un ulteriore punto di forza che distingue CatoriTech è il modello di lavoro completamente remoto. “Questa struttura organizzativa ci permette di attrarre e trattenere i migliori talenti da tutta Europa, formando un team che, pur operando a distanza, collabora in modo efficace e dinamico. La diversità di competenze e di culture all’interno del nostro team ci consente di affrontare le sfide del mercato da prospettive innovative, garantendo soluzioni sempre all’avanguardia”, afferma il Ceo dell’azienda. “Il lavoro da remoto ci permette inoltre di essere estremamente agili: senza i limiti di una sede fisica e con una riduzione significativa dei costi operativi, possiamo investire maggiormente in ricerca e sviluppo, offrendo ai nostri clienti una piattaforma sempre allineata agli standard più elevati di tecnologia e sicurezza. Flessibilità che si traduce in una
maggiore competitività sul mercato, permettendoci di competere efficacemente con aziende di dimensioni molto più grandi e consolidate.”
IL MODELLO DI BUSINESS:
LIBERTÀ E INDIPENDENZA PER I CONCESSIONARI
“La nostra piattaforma non si limita a essere tecnologicamente avanzata, ma è progettata per offrire ai concessionari il massimo controllo sul loro business. A differenza di molte piattaforme legacy presenti sul mercato, che impongono ai concessionari rigide limitazioni e lunghi tempi di attesa per gli aggiornamenti, CatoriTech garantisce una completa libertà di gestione. I concessionari possono personalizzare l’esperienza di gioco, gestire autonomamente le integrazioni e implementare nuove funzionalità in pochi giorni, anziché mesi”, rende noto Mazzola. “Questo approccio innovativo permette ai nostri clienti di reagire in modo immediato alle mutevoli esigenze del mercato e alle nuove normative, mantenendo un vantaggio competitivo rispetto ai loro concorrenti. Per le piattaforme monolitiche tradizionali è impossibile offrire questo livello di flessibilità, e ciò rende CatoriTech una scelta vincente per chi vuole rimanere all’avanguardia nel settore dell’iGaming.”
L’EVOLUZIONE DEL MERCATO DELL’IGAMING IN ITALIA Il panorama dell’iGaming italiano sta attraversando una fase di profonda trasformazione, con l’arrivo di nuove normative e un bando per le concessioni online atteso a breve. “Questa evoluzione del mercato potrebbe portare a una riduzione del numero di operatori, favorendo i concessionari più grandi e ben strutturati. Tuttavia, per chi è in grado di adattarsi e sfruttare le opportunità offerte dalle nuove regole, ci saranno grandi possibilità di crescita”, puntualizza ancora Mazzola. CatoriTech “è pronta a supportare i concessionari italiani in questo percorso di trasformazione. Grazie alla nostra piattaforma flessibile e scalabile, siamo in grado di rispondere rapidamente alle nuove esigenze normative, aiutando i nostri clienti a mantenere la loro competitività in un mercato in continua evoluzione.”
IL FUTURO DI CATORITECH
Guardando al futuro, l’obiettivo di CatoriTech è chiaro: continuare a innovare e a espandere la sua presenza in Italia, in Europa e in Sud America, “diventando il partner tecnologico di riferimento per i concessionari che vogliono avere il controllo completo delle loro operazioni. Investiremo ulteriormente in ricerca e sviluppo, per garantire che la nostra piattaforma resti all’avanguardia nel settore, offrendo soluzioni sempre più performanti e su misura per i nostri clienti”, conclude il Ceo e co-founder. “CatoriTech non è solo un fornitore di tecnologia, ma un vero e proprio alleato strategico per i concessionari che vogliono affrontare le sfide del futuro con sicurezza e indipendenza.”
Domenico
Mazzola
L’ULTIMA SENTENZA
Torniamo a scrivere di Iva e slot, all’indomani dell’ennesima udienza in difesa di un esercente a cui era stata contestata la mancata applicazione dell’imposta sui compensi di raccolta percepiti mediante le Awp installate nel proprio esercizio commerciale. La discussione, come consentito dalle nuove procedure in uso dopo l’emergenza pandemica, si è tenuta in modalità video conferenza e il dispositivo è stato pronunciato dopo pochi minuti dalla chiusura della stessa. E ancora una volta i giudici di primo grado della Corte di giustizia tributaria di Piacenza hanno accolto il ricorso a danno dell’Ufficio, richiamando altri precedenti già discussi dalla stessa sezione: è la sentenza n. 145/2024 del 7 ottobre 2024. Una pronuncia che va ad aggiungersi alle diverse sentenze già citate di altre corti tributarie intervenute a giudicare sulla stessa materia nell’ultimo anno (si veda l’articolo di Gioco News dello scorso maggio).
LA RIPRESA DELLE CONTESTAZIONI
E LE PRIME ARCHIVIAZIONI
Questo nuovo filone di contenzioso si è riproposto a seguito delle ordinanze di Cassazione del giugno 2021 che avevano sorprendentemente condannato al pagamento delle sanzioni i gestori che non avevano emesso le autofatture sui compensi percepiti dai propri esercenti convenzionati. Ma come più volte ricordato in questa rubrica, le sentenze, una delle quali revocata per errore formale, non facevano altro che richiamare quanto previsto dall’originaria Circolare 21/E del maggio 2005, che poneva, quale condizione dell’esenzione, l’esistenza di un rapporto contrattuale diretto tra esercente e concessionario, presupposto che, al tempo (2005 – 2007) in taluni casi non esisteva, non avendo diversi
Francesco Scardovi
Dottore Commercialista e Revisore legale
Partner Studio Scardovi & Giordani
Consulente Commissione Gioco Illegale 18^ Legislatura fscardovi@scardovigiordani.eu
IVA E SLOT NUOVE SENTENZE PER GLI ESERCENTI
Nonostante l’evidenza del diritto all’esenzione da Iva dei compensi percepiti dagli esercenti che operano per il concessionario, pur in presenza di accordi commerciali con i gestori, alcuni Uffici provinciali dell’Agenzia continuano ad accanirsi sulla presunzione di imponibilità causando un ingiustificato sperpero di risorse per operatori ed Erario
a cura di Francesco Scardovi e Giancarlo Marzo
di consulenza tributaria
concessionari previsto modelli contrattuali tipici da sottoporre ai titolari degli esercizi. Situazione non più riscontrabile dall’avvio della nuova Convenzione (2014) ove non possono più sussistere esercenti che intervengono nella raccolta sprovvisti di iscrizione all’albo Ries e di contratto diretto con il concessionario (secondo i modelli tipici licenziati dall’Amministrazione). Gli uffici invece, pur in presenza di tali contratti, fondavano la presunzione di imponibilità sull’esistenza di un accordo commerciale intercorrente tra gestori ed esercenti,
Giancarlo Marzo
Managing partner
Studio legale e Tributario Marzo Associati giancarlo.marzo@marzoassociati.it
ritenuto prova del rapporto privatistico tra le parti e dunque imponibile ai fini Iva. Fortunatamente, nell’ampio contraddittorio avviato da consulenti e associazioni nei confronti degli uffici coinvolti, sono state forniti ai funzionari i chiarimenti necessari per far comprendere l’infondatezza delle pretese; e all’esito dei confronti, la maggior parte delle direzioni provinciali ha ritenuto risolta la vexata questio, rinunciando alla prosecuzione delle liti. Esemplare, al riguardo, è l’archiviazione operata dal Nucleo di Polizia economico finanziaria di Roma, che nel relativo processo verbale di constatazione concludeva che “in presenza dei contratti con il concessionario, l’accordo commerciale non costituiva prova di alcun rapporto privatistico fra gestore ed esercente ma l’espressione dei reciproci impegni assunti dai terzi incaricati”.
ACCANIMENTO SU ACCORDO COMMERCIALE GESTORE - ESERCENTE Nonostante i chiarimenti forniti nei contraddittori ove venivano illustrate anche le archiviazioni dei rilievi da parte di altre direzioni provinciali, alcuni uffici proseguivano nella pretesa, emettendo avvisi di accertamento estremamente simili per contenuti e conclusioni, dando origine così ad un nuovo contenzioso seriale. Un contenzioso che sta generando, ancora una volta, un inutile spreco di tempi e risorse per contribuenti ed Erario, oltre a determinare una evidente distorsione di mercato per le diverse posizioni assunte da direzioni provinciali anche all’interno della stessa Regione. Principio che contrasta anche con le circolari degli uffici tributari che prevedono l’abbandono delle liti quando l’esito delle stesse sia fortemente incerto. Si auspica quindi un intervento della Direzione centrale e delle direzioni regionali dell’Agenzia affinchè cessino, al più presto, gli ultimi “focolai” di accertamenti e venga riconosciuto definitivamente il diritto all’esenzione dei proventi di raccolta percepiti da gestori ed esercenti.
Studio
ITALIA GIOCO LEGALE
I bookmaker tra raccolta e riordino
LA STAGIONE SPORTIVA È NEL VIVO E I VOLUMI DI GIOCO SEMBRANO CRESCERE ANCORA MA LA “TESTA” DEL MANAGEMENT PENSA ANCHE AL RIORDINO ONLINE: ECCO IL PUNTO DI BETITALY E DIECIMILAUNO
Andrea
Fersino (Betitaly)
«Aumento netto della raccolta ma dubbi su nuove regole»
Uno dei principali operatori di betting del nostro Paese, Betitaly, fa il punto della situazione sull’industria sia a livello di prodotto e raccolta che a livello normativo in un momento molto caldo e di svolta per tutti i bookmaker. A parlare è Andrea Fersino, online marketing manager del bookie e operatore di gioco pubblico.
Partiamo con la fotografia del momento: siamo nel pieno della stagione sportiva come procede la raccolta e quali sono le tendenze di scommesse sui canali Betitaly? “Ormai la stagione sportiva è entrata nel vivo – attacca Fersino - i dati per le scommesse sportive sono veramente entusiasmanti. Sia in termini di raccolta che di spesa abbiamo effettuato delle proiezioni che mostrano che andremo di sicuro a un aumento netto della raccolta, questo dimostra che gli sforzi dell’azienda per avere un prodotto competitivo e stabile ha portato il nostro brand a essere apprezzato da molti utenti.
Le statistiche mensili evidenziano che il marchio cresce in maniera costante nel tempo e rafforza la propria posizione, evidenziando che il concessiona-
rio made in Italy ha sviluppato capacità imprenditoriali e manageriali tali da competere con i grandi gruppi”.
Alcuni bookmaker segnalano alcune tendenze che vedono virare le puntate dei giocatori su scommesse singole dedicate alle performance dei giocatori e all’intrattenimento Live. Quali sono i mercati più giocati su Betitaly? “Il giocatore italiano in questo momento storico sta effettuando sempre di più scommesse con un numero minore di eventi rispetto al passato. Tuttavia non siamo ancora a un livello internazionale ma presumibilmente da qui a qualche anno le scommesse si sposteranno quasi totalmente in modalità live e sulle performance dei giocatori. Ormai la proposte sui marcatori sono molteplici e attirano l’attenzione dei player ed è qui che si concentra oggi una buona percentuale di gioco.”
Verso la fine dello scorso mese l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha pubblicato il decreto sull’atteso albo dei Punti vendita e ricarica che ha
di Cesare Antonini
fatto tanto parlare gli addetti ai lavori in questi mesi: quali sono le problematiche che si riscontreranno sul territorio e cosa succederà al settore? “L’albo dei Pvr lo riteniamo uno strumento necessario per censire una filiera che sino ad oggi era sconosciuta, quindi il riconoscimento di questi soggetti e poter dire che un concessionario ha un numero certificato di punti che collaborano per lo sviluppo del business aggiunge un valore all’azienda. Tuttavia non possiamo dire di essere soddisfatti nelle specifiche delle
attività che possono essere svolte dal Pvr. Proprio per questo faccio un esempio su tutti: il limite di ricarica da 100 euro non tutela il giocatore patologico e non va neanche a supporto della tesi di garantire maggiore tracciabilitá nei versamenti e nelle puntate. Il concessionario trasmette tutti i dati di un utente e anche le operazioni di ricarica, tutte le transazioni effettuate su un conto di gioco sono già ampiamente e completamente tracciate”, conclude Andrea Fersino.
Fabrizio Frenna (Diecimilauno)
«Non solo Bingo, il verticale del betting cresce sempre di più!»
Su queste pagine abbiamo spesso parlato di Diecimilauno, operatore leader nell’offerta Bingo online e, soprattutto, Bingo live, come grande innovazione per il settore del gioco. Ma ovviamente è vasta e completa l’offerta per un operatore di gioco pubblico che eccelle in un verticale ma lavora su tutto il bouquet reso disponibile dal regolatore. Grazie all’head of line manager Fabrizio Frenna, analizziamo come si sviluppa la proposta relativa al betting online: “Oggettivamente il Bingo live ha fatto tanto parlare di noi per l’innovazione del prodotto stesso, ma come appunto suggerito nella domanda, Diecimilauno non è solo questo. Nella gestione del nostro prodotto di gioco pubblico siamo attenti a offrire ai nostri clienti un’offerta completa e competitiva e anche con il betting ci difendiamo in tal senso offrendo un prodotto altamente competitivo che copre ad oggi oltre 1.000 mercati di scommessa ed è in continua espansione cercando sempre di seguire le tendenze e dare la possibilità ai giocatori di avere intrattenimento e opportunità di gioco”.
La principale concessione del gruppo è Zonagioco.it. Quali sono i volumi di gioco raccolti e come sta andando il 2024, anno ricco con competizioni importanti come Europei e Olimpiadi oltre alla vastissima offerta dei palinsesti Adm?
“Direi bene – prosegue Frenna - considerando che a differenza di altri operatori non sfruttiamo la così detta rete di Punti vendita e ricarica per promuovere il nostro canale e cercare di raccogliere nuovi clienti e scommesse dal territorio. Siamo in effetti un operatore di betting online puro e questo non ci permette di vantare grandi numeri. Tuttavia siamo in grado di consolidare la nostra posizione mese dopo mese garantendoci la giusta marginalità per poter ‘spingere’ sempre di più il mese successivo e così via per cercare di crescere ancora.”
In particolare quali sono le vostre iniziative di marketing e promo per i vostri giocatori e quali i principali mercati di gioco su cui puntate per la raccolta?
“Sicuramente i nostri clienti sono molto avvezzi alle principali competizioni europee con tutte le coppe, ovviamente la Serie A e i principali campionati esteri come la Liga o la Premier. Proprio per questo abbiamo messo in piedi queste settimane con l’aiuto del mio team una promozione che segue proprio questa tendenza dei nostri scommettitori, la Master League che si concluderà con una sorpresa non da poco ma la sveleremo più avanti.”
Il completamento del riordino del gioco online è alle porte con la pubblicazione del bando per le nuove concessioni seppur con qualche rallentamento (si parla di proroghe tecniche), qual è la posizione di Diecimilauno in merito?
“Siamo una società solida con alle spalle un gruppo altrettanto robusto. Come vi dissi in una delle prime interviste che ho avuto il piacere di rilasciarvi, sicuramente parteciperemo al bando e ci organizzeremo per ottemperare a quelle che saranno le regole che Adm deciderà di dettare se pur con qualche oggettiva difficoltà che si paventerà nel percorso”, prosegue Frenna.
Diecimilauno, come detto, è leader nel settore del Bingo: in relazione ai top prodotti live e online c’è possibilità di effettuare iniziative cross sugli altri giochi a partire dalle scommesse? O gli appassionati di Bingo giocano solo sul verticale che amano e preferiscono?
“Assolutamente no, abbiamo una variegatissima clientela che non disdegna di piazzare qualche scommessa mentre fa il ‘tifo’ per i suoi numeri al Bingo live.Poi un domani chissà che…”, conclude sibillino l’head of online manager di Diecimilauno.
Fabrizio Frenna
IL GIOVANE ALLEVATORE FILIPPO LAGO RACCONTA LA STORIA DEL PROGETTO GOUGEON, “IL CAVALLO DEL POPOLO”, PRONIPOTE DI VARENNE ACQUISTATO IN COMPROPRIETÀ DA UN INTERO PAESE. E OFFRE LA SUA RICETTA PER IL RILANCIO DEL SETTORE.
di Francesca Mancosu
progetto Gougeon nasce l’ultima domenica di gennaio 2023. Stavo guardando il Grand Prix d’Amerique, una delle corse di trotto più importanti al mondo, e mi resi conto come il favorito Idao De Tillard fosse supportato da un tifo da stadio che coinvolgeva anche il paesino in cui nacque.
Un tripudio di colori, bandiere, sciarpe... Da lì mi chiesi il motivo per il quale in Italia non si era mai visto niente del genere e mi dissi che che potevo essere io l’autore di qualcosa di simile.”
È Filippo Lago, allevatore di cavalli da trotto a Galliera Veneta, giornalista, e innanzitutto appassionato del settore, a raccontare il progetto “Gougeon, il cavallo del popolo”, maschio baio nato nel maggio 2022 da Oropuro Bar e Appia e pronipote di Varenne - considerato il miglior trottatore della storia – di cui sono comproprietarie cento persone del piccolo paese in provincia di Padova.
Un’iniziativa che ha riscosso un grande successo, finita al centro di tanti servizi sui giornali e i tg nazionali, dando l’idea che un’altra ippica – e un’altra maniera di comunicarla e promuoverla – è davvero possibile.
Ma ci affidiamo ancora alle parole di Lago per tratteggiarla nel dettaglio. “Considerato che il nostro allevamento godeva di buoni risultati in corsa e che la gente dimostrava interesse per questo tipo di attività ogni volta che la mia famiglia e io ci recavamo in paese, anche solo al bar o in chiesa, decisi di mettere Gougeon - che a quel tempo aveva solo pochi mesi - al centro di un progetto che nel tempo ha assunto delle dimensioni e un interesse mediatico inaspettati.
La mia famiglia e io decidemmo di farne cento quote, tutte piazzate in pochi mesi tanto che, a malincuore, mi ritrovai a dover dire anche dei ‘no’.
Dopo la normale gioventù trascorsa in paddock presso l’allevamento Bigi a Pontoglio, Gougeon è stato affidato agli ordini di Lorenzo Baldi con il quale questa estate ha esordito con una vittoriosa prova di qualifica all’ippodromo del Savio di Cesena alla presenza di alcuni suoi proprietari letteralmente galvanizzati per la prestazione alla quale avevano appena assistito.
Da lì il debutto in piena estate all’ippodromo di San Siro, terminato con un quinto posto che sulla carta non dice nulla ma che in realtà è figlio di uno svolgimento tattico completamente avverso alle caratteristiche del
cavallo. Poi c’è stata un’altra prova disputata a settembre a Bologna sotto una vera e propria bomba d’acqua: in quell’occasione Gougeon, che si stava piazzando al secondo posto dopo una corsa in costruzione, si è gettato di galoppo a cento metri dal palo buttando al vento quello che sarebbe stato il primo piazzamento della sua carriera. Due corse su cui sicuramente ha inciso la sfortuna e che non fanno testo. Sui suoi futuri impegni al momento non mi sbilancio in quanto la gestione tecnica del cavallo appartiene a Lorenzo Baldi e al suo team, che lo seguono nel quotidiano.”
La passione per l’ippica, da quanto si legge nella sua biografia, la accompagna da sempre. C’è stato però un momento particolare in cui è scoccata la scintilla? E come è cresciuta?
“La passione per l’ippica, il trotto nello specifico, mi accompagna da sempre e nel corso degli anni si è espansa sempre più non coinvolgendo soltanto l’allevamento di famiglia, ma allargandosi anche alla scrittura con le collaborazioni tutt’ora in essere con il sito Vendopuledri.it e con la prestigiosa rivista tecnica Il Trottatore. Infine, a gennaio di quest’anno, ho aperto la mia F.L. Bloodstock, attività di consulenza attraverso la quale lavoro con tutta l’Europa avendo modo così di seguire quotidianamente trattative che riguardano il mercato di cavalli da corsa, fattrici e share in Italia e non solo.”
Con suo padre e suo zio curate un allevamento di cavalli da trotto, quindi avete ben chiare le problematiche del comparto.
Cosa ne pensa del taglio dell’Iva al 5 percento sulla compravendita dei puledri ”entro il 31 dicembre dell’anno dopo la nascita” inserito nel Dl Omnibus recentemente approvato dal Parlamento?
“Si tratta indubbiamente di un passo avanti che va nella direzione giusta per dare un minimo di rilancio al settore specie per quanto concerne il mercato. Tuttavia, ritengo sia solo un primo passo e che il lavoro da fare in questo senso sia ancora molto. A mio
Filippo Lago nasce a Padova il 29 maggio 1992. Per lui è stato naturale fin da subito l’approccio con i cavalli dal momento che il padre Giovanni da circa quarant’anni conduce un piccolo allevamento di cavalli trottatori. Ad un certo punto però, circa 6-7 anni fa, ha deciso di ampliare la passione per il trotto, l’allevamento in particolare, estendendo la gamma delle attività. Ha iniziato a scrivere di ippica per il sito Vendopuledri.it quand’era direttore il compianto Alessandro Ferrario. Da li poi ha cominciato a scrivere anche per la rivista Il Trottatore, collaborazioni tutt’ora attive. Alla scrittura, da gennaio del 2024 ha affiancato anche un’attività prevalentemente più di mercato aprendo la F.L. Bloodstock, attività di consulenza con la quale ha la possibilità di lavorare quotidianamente con operatori di mercato in tutta Europa. Questo genere di attività tratta prevalentemente il mercato di fattrici e cavalli da corsa. Solo per fare un paio di nomi, Frizzo Jet ed Evoque d’Arc sono stati oggetto di trattative in piena estate poi andate a buon fine, che li hanno visti lasciare l’Italia e approdare in Svezia per una nuova proprietà.
avviso per dare una vera svolta al comparto servirebbe l’applicazione di un’Iva agevolata per tutto ciò che lo riguarda. Mi riferisco per esempio alle pensioni di mantenimento, alla compravendita di fattrici e cavalli in corsa, alla compravendita di carature e di monte di stalloni.”
E, secondo lei, cosa dovrebbe fare il ministero dell’Agricoltura per aiutare ancora l’allevamento, che è un anello fondamentale della filiera, e magari anche invogliare i proprietari a fare acquisti?
“Di fondamentale aiuto, stimolo e incoraggiamento sarebbe indubbiamente un aumento del montepremi la cui condizione imprescindibile, però, deve essere quella di avere tempi certi di pagamento. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, all’attuale Governo va riconosciuto un impegno che sta tramutandosi in risultati concreti anche se a mio parere non del tutto sufficienti.
È fondamentale che un proprietario e un allevatore, al momento della vincita del proprio cavallo, abbiano le idee ben chiare sui tempi di riscossione del pagamento. Sarebbe un primo passo di chiarezza e trasparenza, che potrebbe ben guardare anche nella direzione di attrarre nuova linfa, intendo dire portare all’interno dell’ambiente nuovi possibili appassionati e investitori.”
Un’ultima domanda: quali sono le azioni più urgenti da mettere in campo per riformare l’ippica e riportarla ai fasti di un tempo?
“Una classificazione seria degli ippodromi sarebbe un primo passo importante. È fondamentale, se vogliamo dare un immagine attraente del nostro settore, che le strutture predominanti del nostro comparto quali sono gli ippodromi siano in grado di offrire una adeguata ospitalità e comfort a chi decide di frequentarli anche solo per curiosità.
Un’agenzia ippica, una sorta di vecchio Unire, potrebbe andare nella giusta direzione se pensiamo soprattutto alla necessità degli operatori di ricevere risposte in merito a situazioni spesso burocratiche, che si trovano a gestire senza sapere a chi rivolgersi, non dimenticando che una eventuale agenzia, se ben condotta, potrebbe e avrebbe il dovere di occuparsi di una programmazione seria e attuabile nel corso degli anni, gestendo il settore a 360 gradi con un business plan ben organizzato e definito. In fondo l’ippica è come una grande azienda e in tal senso andrebbe guidata, senza più passare per una gestione ministeriale a volte fallimentare, piena di parole vuote ma di pochi fatti.
Per ultima, ma non per importanza, è l’attuabilità di una riforma delle scommesse ben strutturata, che riporti l’ippica al centro del sistema dando motivo allo scommettitore di concentrarsi su di essa e, conseguentemente, favorendo l’ingresso di nuove risorse.”
Filippo Lago
Creare emozioni
Il gioco senza vincita in denaro ha bisogno di uno slancio per tornare a essere competitivo e ad attrarre anche le nuove generazioni
di Michela Carboni
mondo dell’amusement italiano, inteso come il settore che si occupa dei giochi che non contemplano vincite in denaro, i cosiddetti ‘comma 7’ secondo la legge italiana, è un settore che purtroppo è vittima delle difficoltà dettate dall’attuale normativa”. Lo sostiene Sergio Milesi, riconfermato a capo della sezione Puro intrattenimento dell’associazione As.tro.
Un settore che “per restare competitivo ha bisogno di poter utilizzare l’evoluzione della tecnologia, ha bisogno di maggiore libertà nella scelta delle attrazioni e apparecchi da gioco da offrire al pubblico italiano, per consentire esperienze di gioco sempre più coinvolgenti, al passo con i tempi e con l’offerta che i clienti trovano nel resto d’Europa e del mondo”.
Lei è il responsabile As.tro per l’amusement. Su quali temi intende lavorare nell’immediato?
“Tre sono gli obiettivi che come As.tro Sezione Puro intrattenimento ci proponiamo di raggiungere per il biennio 2024/2025: la salvaguardia del parco macchine esistente, che al momento ha il nulla osta provvisorio rilasciato a seguito di autocertificazione; il passaggio dall’attuale sistema omologatorio a un più semplice sistema auto-certificatorio e la costituzione di una confederazione delle associazioni del settore amusement, ad oggi riunite nel coordinamento Stati Generali Amusement, per una maggiore incidenza verso il Governo e enti preposti. Finora abbiamo ottenuto tanti risultati, ma dobbiamo continuare il percorso avviato per liberare il nostro settore da norme ormai anacronistiche. A questo proposito sarà importante portare avanti uno studio sui numeri di questo comparto, grazie anche alla preziosa collaborazione tra As.tro e Cgia Mestre, che relativamente al report sul settore del gioco fisico e online che ogni anno viene redatto, dal prossimo anno puntiamo ad arricchirlo con una appendice specifica per il comparto amusement.”
Cosa si aspetta da Governo e Monopoli per ridare slancio al comparto?
“Dall’insediamento del governo Meloni dialoghiamo, costantemente, con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli su diversi aspetti di natura fiscale e tecnica, per permettere una semplificazione della regolamentazione del settore. Il risultato di tale dialogo è in due proposte redatte dall’Adm e inviate al ministero dell’Economia e delle Finanze, per una valutazione in vista della prossima legge di Bilancio, volte ad aiutare il settore dei
giochi senza vincita in denaro: l’omologazione delle apparecchiature senza vincita in denaro già esistenti prima della riforma del settore del 2021 e il costo massimo per partita della categoria degli apparecchi della categoria comma 7a. Oltre a questo, il pacchetto di proposte comprende una regolamentazione delle sale Lan che riteniamo necessaria al fine di dare una normativa uniforme a tutto il settore dell’intrattenimento superando una situazione che ingenera confusione negli operatori e tra gli utenti. Ci auguriamo che la visione liberale del Governo, della relazione tra politica e imprese, porti all’approvazione delle proposte e all’inserimento delle stesse nella prossima legge di Bilancio.”
Come è cambiato il target delle sale giochi?
“Sono diversi i target obbiettivo delle sale giochi e dei centri divertimento: la generazione dei millenians, uno dei target principali, parliamo dei giovani adulti dai 25 ai 40 anni che si dividono tra le responsabilità del lavoro e la voglia di divertirsi con leggerezza. La generazione z (giovani dai 10 ai 25 anni). La generazione dei nativi digitali, dei tiktoker, di coloro che ad oggi dettano le tendenze. Si tratta di ragazzi, teenager, che, come ovvio, vogliono divertirsi, sempre in continuo cambiamento e alla ricerca di novità e forme di divertimento moderne. Un altro target importante è quello delle famiglie con bambini, sempre alla ricerca di qualcosa di divertente, ma qualitativo e che possa regalare un’esperienza costruttiva sia ad adulti che bambini. Un posto sicuro, dove festeggiare, in compagnia della famiglia e degli amici, compleanni o ricorrenze, affidandosi ad una gestione professionale, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.”
In che modo vanno rinnovate le sale giochi per richiamare i giovani, spesso più attratti dal gioco a casa o da quello sui dispositivi?
“In un mondo dove i giovani sono sempre più connessi alla rete virtuale, dove giocano utilizzando le loro console da casa o i loro smartphone, le sale giochi devono diventare dei centri di intrattenimento, luoghi di aggregazione e svago, spazi per il tempo libero ed il divertimento adatti ad ogni età. Le sale giochi devono proporre un divertimento accessibile a tutti, ma in grado di offrire forme di intrattenimento moderne quali arene di gioco multi players e simulatori di realtà virtuale, vivendo in una nuova dimensione esperienze di gioco in gruppo.
Gli ambienti e le offerte di gioco devono essere curati nei dettagli e devono fornire esperienze immersive, evocare emozioni, stimolare la curiosità. Devono offrire divertimento per i ragazzi e le loro famiglie, e allo stesso tempo far emergere in ogni adulto il bambino che è in ognuno di noi. Per attirare i giovani e coinvolgerli, è possibile utilizzare strategie di marketing su piattaforme di social media come Instagram e TikTok, dove questa fascia demografica è molto attiva. Promozioni, programmi fedeltà ed eventi a tema possono anche incoraggiarli a visitare la sala giochi.”
Sergio Milesi
Finale a sorpresa
COLPO DI SCENA NEL CIRCUITO NAZIONALE ICS
2024, CON IL BRIANZOLO FRANCESCO SACCO
CHE BALZA AL COMANDO, MENTRE VA IN SCENA
L’ULTIMA GARA IN ITALIA DELLA STAGIONE VALIDA PER IL RANKING GLOBALE
il finale che non ti aspetti quello che chiude la stagione di qualificazione del Circuito nazionale di flipper sportivo Ics – Italian championship series, che al termine della settimana e ultima tappa dell’anno, andata in scena a ottobre nel Milano Pinball Club, vede salire in testa alla classifica il player lombardo Francesco Sacco. Per la prima volta nella sua ormai lunga carriera. Nonostante ad aggiudicarsi il settimo round sia stato il solito Roberto Pedroni, numero due del ranking italiano e tra i giocatori più forti in Europa, il secondo posto ottenuto qui da Sacco gli è bastato per avere la meglio nella classifica generale di circuito non solo su Pedroni, che ha chiuso al secondo posto nel ranking Ics, ma anche sugli altri diretti inseguitori come Luca Fredella (terzo nel circuito), che aveva dominato in precedenza la classifica, o Giuseppe Violante (quarto). Merito soprattutto della costanza e della continuità di risultati ottenuti da Sacco che, a differenza degli altri inseguitori, ha partecipato a tutte le sette tappe del circuito di questa stagione. Una costanza che è stata così premiata dalla leadership in classifica. A chiudere al quinto posto la classifica Ics 2024 è il romano Gabriele Tedeschi, seguito da Mirko Plumari (sesto), Danny Iuliano (settimo), Fabio Francescato (ottavo), Giampiero Pittelli (nono) e Giorgio De Stefani, che chiude la top ten di circuito. Ma ad aggiudicarsi il diritto di accesso al “Final Match” sono i primi 32 classificati del circuito, al termine di una stagione che ha visto partecipare un totale di oltre 110 giocatori.
Dopo l’ultimo giro di boa del Circuito, si hanno quindi i nomi dei giocatori che si sono qualificati per l’atto finale che si svolgerà a inizio 2025, come ogni anno. Un evento che, oltre ad assegnare il titolo di Campione d’Italia 2024, offrirà un ticket di accesso alla finale del Circuito euroepeo Ecs – European championship series, il quale a sua volta varrà come satellite per l’edizione 2025 della Coppa del
Mondo, che quest’anno si svolgerà in Europa, a fine giugno, e più precisamente in Germania.
Per una duplice e ghiotta opportunità, assolutamente da non perdere per i player italiani.
A Bologna per chiudere la stagione
Nel frattempo però il gran finale della stagione competitiva italiana si avrà a Bologna sabato 16 novembre, quando si svolgerà l’ultimo torneo della Penisola valido per il ranking internazionale con il ritorno del Nerd Pinball Party che celebra così la sua quarta edizione consecutiva. A disposizione dei giocatori ci saranno 24 flipper, di cui 15 in gara e 9 in free play La fase delle qualifiche si svolgerà dalle ore 10:30 alle ore 16:30, con il formato Group Match Play dove ogni partecipante giocherà 10-12 round: in ciascuno di questi i giocatori saranno divisi in gruppi da 4 stabiliti dal sistema Match Play Events su flipper sorteggiati. In ogni gruppo il giocatore col miglior punteggio otterrà 7 punti, il secondo 5, il terzo 3 e il quarto 1. Accederanno alla fase successiva i 16 giocatori che avranno ottenuto più punti alla fine dei round. In caso di parità tra due o più partecipanti (entro i primi 16), verrà effettuata una partita secca di spareggio per decidere la posizione e il passaggio del turno. Mentre i 16 giocatori che avranno superato le qualificazioni saranno inseriti in un tabellone eliminatorio, suddiviso in scontri 1 contro 1 al meglio delle tre partite: in ogni scontro diretto il miglior classificato sceglierà l’ordine di gioco per la prima e terza partita, mentre il peggior classificato nella seconda partita. I flipper invece saranno sorteggiati. Il primo che vince due partite passa il turno, mentre l’altro giocatore viene eliminato. L’ultimo giocatore rimasto sarà il vincitore del torneo e, quindi, l’ultimo premiato in Italia nel 2024.
Francesco Sacco
di Vincenzo Giacometti
Per saperne di più sul Circuito ICS 2024
Poker di braccialetti di una super Italia alle Wsop Europe
SQUATTRO TITOLI DA CAMPIONE DEL MONDO PER GLI AZZURRI
NELL’EVENTO DEL KING’S RESORT DI ROZVADOV DAL 18
SETTEMBRE ALL’8 OTTOBRE CON IL SUCCESSO FINALE CHE È IL
PIÙ IMPORTANTE DI SEMPRE PER GLI ITALIANI IN QUESTO EVENTO
di Cesare Antonini
iamo finalmente campioni del mondo alle World Series of Poker. E lo siamo con uno dei migliori giocatori al momento sulla scena italiana e internazionale, Simone Andrian.
E arriva anche la vendetta di Dario Sammartino che si fa attendere qualche anno, ma è arrivata: Simone Andrian è campione “Europe” per 1,3 milioni di euro di prima moneta e il prestigioso braccialetto World Series of Poker al polso. Anche se la storia è ben diversa, l’impresa di Andrian consacra a livelli sempre più alti il poker player azzurro, che in un
ANDRIAN CAMPIONE DEL MONDO!
Un fenomeno assoluto, imperscrutabile, tecnico e soprattutto vincente che nel poker fa una differenza abissale tra chi ha lo spunto del buon giocatore e chi ha il 10 sulle spalle e porta a casa i titoli. E non è così scontato! Ricordiamo sempre quel giugno 2021 quando Simone Andrian vinse nel giro di 20 giorni un Wpt Prime e un PokerStars Live tra Sanremo e Malta.
Difficile fare categorie per i player, ma Andrian lo collochiamo in quel field nato nel post pandemia, esploso online e live, fino a raggiungere uno dei risultati più storici del poker di casa nostra. Più che Sammartino, infatti, Andrian ha forse vendicato Fabrizio Baldassari, che aveva perso l’heads up decisivo nell’edizione londinese del 2010 (quando vinse il braccialetto Dario Alioto nell’Omaha) contro James Bord per una moneta da 513mila sterline. Era uno dei tornei record dell’epoca con 346 entries, ma Andrian ha vinto su un field difficilissimo da 768 giocatori.
Alla fine, nel final table da 6, Andrian ha sconfitto il durissimo estone Urmo Velvelt in heads up, che se n’è andato “sconsolato” con 854mila euro, ma lo stra-
Ad aprire le danze dei successi azzurri è stato Christopher Campisano. Il player italiano, ex dealer proprio al King’s, ha ottenuto un successo nel Mini Main Event da 1.350 euro di buy-in, per ben 203.000 euro di prima moneta.
solo torneo ha conquistato gli stessi soldi vinti nel giro di tre anni dal vivo (ed è anche un fenomeno online), portando a tre i braccialetti Wsop vinti: due live in Europa e uno online.
Di braccialetti alle Wsope l’Italia ne ha vinti quattro portando a 28 il numero totale dei titoli mondiali per il nostro Paese grazie anche ai due successi online, sempre di Andrian e anche del misterioso Francesco Garofalo nel $25.500 Super High Roller Championship su 230 entries per una prima moneta pazzesca da 1.122.201 di euro.
potere dell’azzurro è stato pazzesco.
Sesto Enrico Camosci, altro fenomeno che in queste Wsope ha macinato centinaia di migliaia di dollari. Ed eccolo lì anche lui ad abbracciare l’amico Andrian. È un gruppo di cui sentiremo parlare nei prossimi anni e Camosh sembra essere proprio quell’anello di congiunzione tra la vecchia e la nuova generazione, anche se è ancora giovanissimo. Pensate voi quanto possono fare questi ragazzi.
Urmo Velvelt Estonia 854.000
Ran Ilani Israele
Mariusz Golinski Polonia
David Hochheim Germania
Enrico Camosci Italia
La notizia potrebbe anche non stupirci, visto che ne abbiamo visti tanti di ex dealer che hanno “switchato” diventando player anche molto forti. Ci viene da pensare a Luca Cristiantelli, Gabriel Iemmito, Andrea Balla o Maradona Abaz, tanto per fare qualche nome. E non ci stupisce perché sappiamo bene che tutti gli addetti ai lavori sanno giocare, conoscono le strategie di base
Tutti i braccialetti Wsop vinti dagli Azzurri
CHRISTOPHER CAMPISANO “MINI” CAMPIONE DEL MONDO 1. Simone Andrian Italia € 1.300.000
ECCO I PREMI:
almeno e potrebbero anche vincere il Main Wsop a Las Vegas.
Ottima prova per gli italiani visto che erano cinque gli azzurri ad arrivare al Day 3 del Mini Main Event Wsope 2024, su un field di 1.286 entries e 29 left.
Candido Cappiello guidava il chipcount, ma sfortunatamente è stato il primo azzurro a uscire, in diciassettesima posizione per poco più di €8.000. Hanno sfiorato il tavolo finale anche Claudio Di Giacomo (12°, €20.280) e Arturo Paduano (10°, €22.850).
Peccato per Gigetto Pignataro, che partiva da una buona posizione nel count, secondo per la precisio-
PICHIERRI BRACCIALETTO HIGH STAKES
Il terzo Wsope bracelet e il primo dei due vinti in un giorno, è arrivato con Alessandro Pichierri nel GgMillion da 25mila euro di buy-in per una super moneta da 335mila euro
Dopo tre anni nell’Evento n. 8 €25.000 Nlh GGMillion euro, quindi, Pichierri fa il bis di braccialetti dopo il successo nell’evento No Limit Hold’em Closer per 148.000 euro qualche anno fa. Stavolta supera un field di 38 partecipanti e ottiene una prima moneta di 335.900 euro, che rappresenta anche il best live cash del suo bankroll che ora vola verso la somma ragguardevole di 1,6 milioni di dollari. Alessandro ora è nella top 20 della All Time Money List italiana al livello di un certo Dario Minieri.
A fare notizia, oltre agli insulti “scherzosi” all’Italia, l’ex proprietario del King’s Resort Leon Tsoukernik che ha avuto un tavolo finale sulle montagne russe dopo l’eliminazione di Ju. Prima ha eliminato Sirzat Hissou al sesto posto e poco dopo ha centrato un set di sei in un’altra mano che lo ha portato quasi alla pari con Foxen per la chip lead. Da lì, Tsoukernik ha perso la maggior parte del suo stack dopo aver fatto raddoppiare proprio Alessandro Pichierri per ben due volte, fino ad uscire al quarto posto.
Dopo il successo da 200mila euro nel 2023 Wsop Europe 550 euro No Limit Hold’em Colossus, Ermanno Di Nicola raggiunge Alessandro Pichierri e Niccolò Molinelli (online) nel prestigiosissimo club con due braccialetti dei campionati mondiali di poker. Stavolta, nella stessa notte della gioia Pichierri, Ermanno fa suo il 2024 Wsope €1.650
No Limit Hold’em 6-max per una prima moneta da 111.250 euro. Ha battuto in due giorni un field di 351 partecipanti (il prize pool era da 494.910 euro) per
ne, ma è uscito in settima posizione (QQ vs KK!) per €37.650.
Entrando nel gioco heads-up, Foxen aveva quasi un vantaggio di 4:1 su Pichierri. Tuttavia l’italiano ha vinto rapidamente un coin flip in una delle prime mani, rimettendosi in gioco. Da quel momento in poi, è cambiato tutto. Dopo aver vinto altri piccoli piatti, Pichierri si è ritrovato in vantaggio di chip per la prima volta nella giornata. L’inerzia era cambiata fino a raggiungere l’ultima mano che vede Foxen mandare tutto con Q10 su flop con 10 high ma l’azzurro aveva due “dame” in mano che tengono all’uscita delle ultime due strade ed arriva il braccialetto più ambito e ricco della sua carriera.
un’ennesima impresa del forte player azzurro. Di Nicola ha sconfitto Dohang Na in un testa a testa, durato circa un’ora. Na si è assicurato 75.550 euro per i suoi sforzi.
DI NICOLA NEL CLUB DEI DUE WSOPE BRACELET VINTI
ECCO I PREMI:
ECCO I PREMI:
La 53esima edizione Ips rimane in Repubblica Ceca
Rozvadov – Non era facile, in coda alle Wsop Europe giocate al King’s Resort in Repubblica Ceca fino alla settimana prima e con vari eventi in contemporanea in un momento di assoluto affollamento dei calendari di poker live. Tuttavia la 53esima edizione dell’Italian Poker Sport il garantito da 1 milione di euro l’ha praticamente raggiunto con 2.966 iscrizioni solo al Main Event. Per uno degli eventi di punta di Euro Rounders di Antony Angeloni e Lele Sgherza che ha centrato tantissimi record ed è cresciuto in maniera esponenziale dopo la pandemia globale, un’ennesima tappa da mettere nel grande libro della storia di questo format.
Il Main Event e l’action del tavolo finale
Jakub Sterba vince la 53esima edizione dell’Italian Poker Sport al King’s Resort di Rozvadov su 2.966 iscritti per una prima moneta da 140.000 euro più il ticket da 10.350 euro per il Day1A del Main Event Wsop Europe 2025.
Ha vinto su tutto, dominando il temibile Shakkal, eliminando 4 giocatori e risalendo per ben 3 volte dagli inferi dopo i continui raddoppi di un ucraino immortale come Vasyl Pidhrushnyi che alla fine deve accontentarsi, si fa per dire, di 76.000 euro.
Questa la reazione del player residente a Praga che è ad un’ora e mezza di macchina da Rozvadov: “Sono felicissimo di aver vinto questo splendido torneo perché è la mia prima grande vittoria della mia carriera e, sì, sono doppiamente contento perché ho vinto in casa”. Il trash talking dell’avversario in heads up l’avrà disturbato? “Ero molto concentrato sul torneo e sul mio gioco e non mi ha dato fastidio per niente. Ha vinto 4 show down anche se pre flop partivo spesso avanti. Tuttavia sapevo che seguendo il mio poker sarei riuscito a raggiungere il risultato finale e così è stato”.
Ora i soldi non faranno di certo la sua felicità ma possono aiutare il bankroll: “Gioco già tanti eventi ma adesso potrò pianificarne altri e magari dal buy ingiù importanti grazie a questo risultato ottenuto in un evento così bello. È stato tutto così fantastico!”
Tornando alla cronaca, l’heads up è durato 3 ore e rischiava di passare alla storia sia per il “fattore C” proverbiale del buon Vasyl ma, soprattutto, per il grande mind set del ceco.
Il testa a testa è partito con una proporzione in chips di 5 a 1 e, pronti via, è arrivato il primo show down: 22 vs 55 con Jakub in vantaggio. Il 2 di fiori al turn se lo ricorderà per molto tempo il ceco che ha dovuto subito riniziare daccapo visto il raddoppio dell’ucraino che si è rimesso in pista.
Poi altri raddoppi come quando Sterba decide di giocarsi il colpo A♥10♣ vs 3♣3♠ e, non solo regge
DAL 7 AL 14 OTTOBRE AL KING’S RESORT DI ROZVADOV È ANDATO IN SCENA L’ITALIAN POKER SPORT CON 2.966 ISCRITTI AL MAIN EVENT DOMINATI DAL CECO STERBA E CON 1 MILIONE DI EURO IN PALIO
di Cesare Antonini
la coppia, il runout regala anche la scala all’ucraino su 2♦7♦6♠5♠4♦.
La dinamica è sempre la stessa con il ceco che vince continui piatti uncontested sia pre flop che post flop, si riporta small ball in vantaggio e poi ci riprova con un altro colpo che ha dell’incredibile: stavolta gira 9♣9♠ vs K♥3♥ dell’ucraino che prende un 3♣ al flop e un K♠ al turn stavolta portandosi per la prima volta in vantaggio.
Si rimette al lavoro, Sterba, che si riporta avanti con l’ucraino che sembra un po’ troppo face up e inizia a mandare all in. Il ceco ora ha paura e passerà anche mani come A9 vs 89 e anche un Kx e altre mani sui resti di Pidhrushnyi.
Tuttavia si riporta in vantaggio 31BB a 21BB e alla fine pesca Q♦Q♥ e chiama i resti dell’ucraino con 10♦9♠. Niente miracoli stavolta per Vasyl che si chiamava le carte con il suo “gnam gnam” tiltante e finirà runner up.
Trionfo meritato per Sterba anche perché ha eliminato anche Toni Ravnak, azzoppato Shakkal, uno dei più promettenti con una super mano, il nostro Alberto Mennone in due colpi, Turkey e Attila Almasi. Perdere questo torneo sarebbe stato troppo anche se il torneo di Vasyl è stato altrettanto dignitoso.
Ripartiamo dall’inizio del tavolo finale con l’out di Attila Almasi, l’ungherese, che ha condotto un ottimo Day2 e inizio final day. Poi si è accorciato ad inizio final table e, rimato con appena 2BB ha mandato tutto da Utg con A♣6♣ ed è stato chiamato sempre dal futuro winner con coppia di 10♥10♦. Board che regala solo un 6 che, ovviamente non basta ad Attila che deve lasciare il torneo forse troppo presto per le sue qualità.
Il nostro Alberto Mennone inizia a salire in cattedra con l’eliminazione di Juraj Palatinus in ottava piazza. Gli show-down sorrideranno per una parte del tavolo finale all’azzurro che si inventa una 3bet con A♣4♣ sull’open di Martonoski con coppia di 8. Palatinus è short con 8,5BB e spilla Q♥Q♦
Il board è pazzesco con Mennone che scoppia le dame con una scala! J♥2♦5♥9♥3♠.
Sterba, ancora coi 10, elimina anche Turkey settando i “capitani” contro AQ.
Alberto Mennone alla fine uscirà in quinta piazza in due mani consecutive sempre contro Sterba. Prima chiama una bet di 5 milioni con scala bilaterale che non si chiude al turn e deve mollare al river. Poi, rimasto comunque con 20BB 4bet shova sulla 3bet del ceco che ha JJ. La coppia di 8 di Mennone non basta e l’azzurro trapiantato in Germania e che gioca spesso al King’s, esce in quinta piazza. Si è inventato anche qualche 3bet molto interessante e non è piaciuto su alcuni colpi ma, come detto,
era anche volato nelle parti alte del count e sembrava molto duro da eliminare.
Ottimo il torneo di Toni Ravnak, l’altro serbo, con 100mila dollari vinti in carriera e habitué del King’s che si porta a casa 53.000 euro e incoccia anche lui contro il futuro vincitore.
Qui inizierà il trash talking dell’ucraino che chiama la quinta carta di cuori a Sterba per andare in heads up. E alla fine arriva davvero!
Aveva aperto il ceco da bottone con 6♥7♥ e Ravnak aggredisce ancora con K♣8♣ e gioca Sterba dopo il fold di Vasyl.
Flop ideale per andare rotti: 8♥J♥6♠, check jam per il serbo sulla puntata di Sterba che non è neanche half pot. Turn J♣ e River 3♥ e per Ravnak una moneta da 53.000 euro.
Il resto della storia lo sapete e segnaliamo l’ottima deep run di Vito Branciforte che chiude 11esimo e si pende il ticket Wsope per un totale di 18.930 euro. Per lui una buona partenza al final day ma poi non è riuscito a schiodarsi da metà average ed è uscito a ridosso del tavolo finale.
Il chip leader del Day2, Artiom Poddubnii uscirà 13esimo senza ticket e con 7.675 euro di premio.
Il payout del final table
La mano chiave
Un colpo decisivo del torneo è quello in cui Sterba ha outplayato uno dei player più promettenti del final day, il chip leader overall di tutti i Flight Ips, Shakkal che uscirà poi short con 8.5 BB con J♦8♦ ancora contro 10♣10♠.
Apre Sterba con 7♦7♣ da cutoff per 1.7M (2BB) e Shakkal 3betta 5.2M con Q♦8♦ da bottone. Siamo al livello 400K/800K/800K. Call del ceco.
Flop: 3♠10♠3♥, check, 2.5M Shakkal, raise Sterba 5.2M con 42BB dietro contro i 18BB di Shakkal. Alla fine passa e accorcia il tedesco che sembrava potergli tenere testa.
La diretta del tv table
Euro Rounders debutta con lo “squalo” nel lago di Velden
DAL 14 AL 21 OTTOBRE IL FORMAT DI POKER LIVE
SHARKBAY È ARRIVATO NELLE ACQUE DEL LAGO
WÖRTHER SEE IN UNA DELLE SEDI PIÙ BELLE DI CASINOS AUSTRIA
di Cesare Antonini
famosa statistica, che spesso citiamo nei report di fine evento, aggiunge un ulteriore pezzo al 33-34 percento che indica come i chip leader del tavolo finale spesso vincano il torneo. È grazie al successo di Juan “Juanito” Veralasco che si rafforza questa tendenza. Veralasco ha comandato il final day con 10 player left nel Main Event SharkBay, tenutosi dal 14 al 21 di ottobre al Casino Velden, situato sulle splendide sponde del lago Wörther See, con 441 entries e 200.000 euro in palio.
Un altro grande favorito del torneo era Mitja Rudolf, il sesto vincitore di tutti i tempi della Slovenia, che ha accumulato 317.000 dollari in vincite. Rudolf partiva dalla seconda posizione in chip e ha chiuso terzo, incassando 15.640 euro, dopo un’uscita forse troppo aggressiva, anche se giustificabile. Il suo rammarico riguarda la facilità del field e il fatto di aver potuto contare su una opportunità per contendersi la prima moneta da 40.000 euro.
Dopo l’uscita di Mitja, Juanito ha subito avviato la richiesta del deal, poiché i due partivano con stack pari. A 5 left, Veralasco ha dominato il torneo, dando l’impressione di poterlo conquistare, avendo 12 milioni di chip su 22 totali. Lukas Streit sembrava avere una marcia in più, ma ha chiuso quinto.
Veralasco, però, ha commesso qualche errore e il torneo è sembrato sfuggirgli di mano. Ha forzato troppo shovando in 4-bet con una coppia di 7, trovandosi di fronte a Mitja con AA. In quel momento, lo sloveno sembrava potesse prendere il comando, ma alla fine è uscito in terza posizione.
Con l’uscita di Mitja, Juani-
to ha subito proposto un chop deal alla pari, lasciando solo il trofeo come margine di gioco. Tuttavia, i due rimasti in heads up hanno combattuto con grande intensità. Hajos ha piazzato tre raddoppi significativi e sembrava poter strappare il trofeo. Ma alla fine, Veralasco ha chiuso un flush con Q♥ 7♥ al river, mentre Hajos aveva puntato tutto al turn con 10♦ J♦ su un board composto da 2♥ 8♦ 3♥ 7♦, con flush draw e gutshot. La mano decisiva è arrivata poco dopo: A♠ 5♦ contro K♣ 2♦, e il board non ha cambiato la gerarchia delle mani preflop: 4♥ 6♦ 9♠ 6♥ 9♦
Lo spagnolo ha alzato il trofeo del primo SharkBay, un evento che ha fatto la sua comparsa nelle meravigliose acque austriache grazie all’accordo di Euro Rounders con Casinos Austria. Si parla già di nuovi appuntamenti in altre sedi dell’immenso gruppo di gioco austriaco.
IL COMMENTO
“Il poker è il modo perfetto per incontrare nuove persone e rivedere i vecchi amici. L’entusiasmo per il poker unisce le persone. Tutti parlano la stessa lingua al tavolo. Questo vale per i nostri ospiti tanto quanto per i nostri dipendenti. Vi aspettiamo al Casino Velden, un’esperienza che vale tutto l’anno e non solo d’estate dove diventa punto di riferimento per il poker e e per il turismo, è bellissimo anche in autunno grazie all’atmosfera unica del lago Wörthersee”. È stata la poker manager del Casino di Velden, in Austria, Jasmin Michael, a lasciare questo commento per chiudere la kermesse di poker live. Soddisfazione da parte di tutti i player italiani volati a Velden, sul confine tra Austria, Slovenia e Italia per una location davvero meravigliosa dal punto di vista turistico e una casa da gioco bella, moderna e funzionale.
Giovanni
Giometti
Rivivi la location e le interviste coi protagonisti dell’evento
Nuova vita da Campione d’Italia
IL PRESIDENTE DEL CASINÒ DELL’ENCLAVE, MARIO VENDITTI, EVIDENZIA IL BUON
ANDAMENTO DEL CONCORDATO, IN ATTESA
DEL RIAVVIO ORMAI PROSSIMO DEI TORNEI
DI POKER LIVE E DELLA REALIZZAZIONE DI NUMEROSI ALTRI PROGETTI
quasi tre anni dalla riapertura del Casinò, una “nuova normalità” caratterizza Campione d’Italia e il fatto che 174 persone vi abbiano trovato (o ritrovato) occupazione ha certamente riacceso il sorriso e le aspettative concrete in tante famiglie, pur senza tornare ai “fasti” del passato, dei quali si stanno ancora raccogliendo i cocci. Tuttavia, non mancano preoccupazioni, perplessità, e soprattutto sfide da affrontare e progetti da portare a compimento. Tutti temi di cui parliamo con il presidente del Casinò, Mario Venditti.
L’ultima relazione semestrale dei commissari, riferita al periodo gennaio-giugno 2024, evidenzia che il Casinò sta onorando le sue obbligazioni nei confronti dei creditori, ma che alcuni progetti restano ancora incompiuti e che gli incassi sono inferiori alle attese. Come vi state muovendo al riguardo per ultimare i progetti (per esempio la locazione degli spazi commerciali) e per rilanciare le entrate?
“Riprendo appunto le testuali parole della relazione, ove si afferma che ‘… nonostante l’andamento del fatturato sia inferiore alle previsioni del piano concordatario, la Società sta ampiamente sovraperformando sia dal punto di vista economico che da quello finanziario, tanto che il livello di liquidità è sensibilmente superiore rispetto a quanto preventivato. Allo stato attuale, pertanto, la prognosi di adempimento rispetto alla proposta concordataria non può che essere positiva’.
Si tratta di un giudizio che difficilmente si trova nelle relazioni e nelle valutazioni di carattere economico/finanziario dei commissari giudiziali. Allo stato attuale dunque la prognosi non può che essere positiva e poi certo, tutto si può migliorare e in effetti il nostro obiettivo è di aumentare la performance economico/finanziaria. Ovviamente sempre con estrema prudenza e tenendo conto dei vincoli della procedura concordataria, ma sembra che le cose stiano andando ottimamente. Certo, non è un processo facile e si sa che le procedure concordatarie quasi sempre terminano con il fallimento della società, ma noi stiamo
andando benissimo e siamo anzi in anticipo sul pagamento dei debiti. È questo ciò che conta. Poi è vero, secondo lo studio che sottende il piano concordatario e che aveva previsioni di fatturato non rispondenti alla realtà, al momento noi avremmo dovuto fatturare 60 milioni di euro mentre siamo invece tra i 50 e i 55, che è comunque un ottimo risultato. Ma ciò che conta è il dato della liquidità, che è notevole, e soprattutto che contiamo di pagare tutti i crediti privilegiati in largo anticipo rispetto al concordato, restituendo al socio, come dicevo, in anticipo, un’azienda in bonis
Venendo agli spazi commerciali, abbiamo appena ricevuto dalla società Patrigest del Gruppo Gabetti, alla quale avevamo affidato uno studio sulla valorizzazione degli spazi attualmente non in uso nell’edificio della casa da gioco, un’analisi economico/territoriale del contesto ambientale di Campione d’Italia e una serie di proposte per il riutilizzo di detti spazi, previa innanzitutto una ricognizione degli stessi. Come è noto, la ripresa dell’attività del Casinò è stata molto tormentata, io sono arrivato un anno e mezzo fa, il consiglio di amministrazione è stato reintegrato di recente, è stata introdotta la figura del direttore generale... insomma occorreva una cognizione precisa degli spazi a disposizione. Alla Gabetti abbiamo chiesto di indicarci la possibile destinazione di quelle parti dell’immobile non utilizzate attualmente.
L’orientamento emerso è quello di usare parte dell’immobile per ospitare i clienti, in luogo della realizzazione della galleria commerciale prevista dal concordato. Attualmente non usiamo l’ala nord e usiamo poco quella sud: in esse si prevede dunque la collocazione di attività turistico alberghiere ma pure di servizi, anche in campo sanitario, come poliambulatori, studi dentistici o per interventi estetici. Ovviamente in questo caso dovremmo, previo accordo con il socio, che è il proprietario, ristrutturare l’immobile nel rispetto delle sue linee architettoniche, cedere un ramo d’azienda, trovare in proposito una soluzione dal punto di vista giuridico, ferme restando le diffi-
di Anna Maria Rengo
coltà di trovare un imprenditore che voglia investire e occuparsi di questa attività: è un obiettivo futuro che discuteremo con il socio, i commissari e il tribunale, con cui abbiamo un ottimo rapporto.”
Nel piano concordatario è previsto che nel corso degli anni il Casinò possa aumentare il numero dei dipendenti. Sono previste nuove assunzioni?
“Questo discorso è collegato a quanto detto finora. Se partissero ulteriori attività, oltre al gioco, dovremmo adeguare il nostro organico al soddisfacimento delle sopravvenute esigenze. Questo avrebbe certamente un impatto più che positivo sul territorio, anche se si tratta di una proiezione eventuale e futura. Ovviamente, nell’immediato, abbiamo necessità di sostituire le persone che cessano il rapporto di lavoro. Per quanto riguarda l’eventuale aumento dell’organico aziendale, si tratta di un discorso delicato, da affrontare preliminarmente con il tribunale e con i commissari. Anche perché una delle cause principali del fallimento del Casinò, per quanto poi la sentenza sia stata annullata, era proprio l’eccesso del personale del precedente assetto aziendale.”
Dopo un lungo iter, è stata infine assegnata la gestione del poker live. Cosa devono aspettarsi i tanti poker player che anni fa avevano eletto il Casinò Campione a loro meta preferita?
“Attraverso una selezione fatta con un bando pubblico abbiamo aggiudicato sia la gestione del poker online che di quella in presenza a una società primaria del settore: Sisal Spa del gruppo Flutter che valorizzerà l’esperienza e il prestigio di Pokerstars, brand del gruppo Flutter. Contiamo di organizzare in breve una serie di tornei a partire dal prossimo mese di dicembre. Al momento dei tre piani adibiti ad attività di gioco ne usiamo due, stiamo attrezzando il terzo proprio per i tornei di poker.”
Negli ultimi mesi ci sono stati alcuni casi di aggressioni ai danni di dipendenti del Casinò, fatti che hanno portato in primo piano la questione della sicurezza. Come pensate di affrontare questa questione, anche dopo la recente riallocazione delle deleghe in materia?
delicata: premesso che dobbiamo assicurare che il personale e i clienti non subiscano aggressioni o danni di sorta, occorre tener presente che, benché esposti alle intemperanze di più vario genere, è evidente che non possiamo militarizzare i locali, spaventando il personale e i clienti e tenendo presente che non abbiamo bisogno di buttafuori ma semmai di buttadentro. Occorre trovare un equilibrio e a questo stiamo lavorando. Le recenti modifiche aziendali tendono a questo. La suddivisione delle attività e l’assegnazione della sicurezza direttamente al direttore generale rientrano appunto nella riformulazione del piano sicurezza con l’obiettivo di porre al centro il personale e il cliente.”
Negli anni passati il Casinò era stato dichiarato fallito, una sentenza poi annullata ma nonostante ciò era rimasto chiuso per lungo tempo. Quali sono le “lezioni” imparate da questi fatti?
“Grazie all’accoglimento della domanda di ammissione al concordato in continuità siamo ritornati in gioco. La causa principale della situazione che si era creata, come già detto, era l’eccesso di personale di cui stiamo pagando lo scotto attualmente. I creditori privilegiati sono i dipendenti di allora, alcuni anche attuali, con paghe arretrate e Tfr non pagati. Poi c’erano stati sprechi di ogni tipo, come il finanziamento di alcuni milioni di euro per girare un film a Cinecittà. Insomma, in passato non si erano fatti mancare nulla. Da qui l’intento dell’azienda di esercitare un’azione di recupero e di responsabilità nei confronti dei precedenti amministratori, che stiamo valutando.”
Come sono i rapporti attuali con il socio e ritiene che la convenzione attuale consenta l’equilibrio economico e finanziario del Casinò?
“Assolutamente sì, lo consente. L’attuale convenzione ha riformulato e riequilibrato i termini economici del rapporto tra azienda e socio ed è più sostenibile della precedente. I rapporti con il socio sono ottimi e non potrebbe essere diversamente. L’amministrazione comunale ci segue, ci confrontiamo anche al di là dei momenti istituzionali, e ci sono rapporti, anche personali, di stima reciproca.”
“Innanzitutto la portata di questi episodi va ridimensionata e c’è da dire, penso soprattutto all’ultimo, che i locali aperti al pubblico sono esposti a questo tipo di problemi. Infatti i due soggetti che avevano aggredito personale del Casinò poi hanno continuato a creare problemi anche in un bar delle vicinanze, esterno alla struttura. Si tratta di una questione
Un’ultima domanda più personale: dopo una vita in magistratura come è finito nel ruolo di presidente di un Casinò e come si trova in questa veste?
“Innanzitutto voglio precisare che svolgo questa attività, anche assumendomi enormi responsabilità che mi fanno tremare i polsi, in maniera gratuita. Sono infatti un magistrato in pensione e la legge Madia mi consente di svolgere questo incarico, ma senza remunerazione in qualsiasi forma. Il Casinò aveva già scelto di inserire una figura istituzionale per assicurare un presidio di legalità, lo aveva fatto con la compianta Erminia Rosa Cesari, che mi ha preceduto. Al momento della sua improvvisa scomparsa ero da poco andato in pensione e il socio mi ha chiesto se volevo impegnarmi in questa avventura, per assicurare la continuazione del presidio di legalità.”
Casinò
Mario Venditti
Eccellenza e gioco d’azzardo tradizione senza tempo
mondo del gioco d’azzardo, soprattutto nel nostro Paese, vanta grandi tradizioni, la sua lunga storia è legata indissolubilmente all’evoluzione degli stili di vita delle persone e della società. È anche opportuno evidenziare che, sin dai primi passi mossi dallo specifico business, si è manifestata in modo inequivocabile quella che sarebbe poi stata la sua precipua vocazione nel tempo: associare eleganza ed esclusività al massimo divertimento.
Teste coronate e nobiltà fecero a gara per dissipare enormi fortune ai tavoli da gioco, ma la passione per questo speciale divertimento contagiò progressivamente tutti, indipendentemente dalla posizione occupata nella scala sociale.
Così accadde che dai fastosi saloni di palazzi millenari, il gioco approdò in ambienti meno elitari, ma certamente sempre caratterizzati da un’eleganza che fortunatamente non si è ancora persa.
Il gioco d’azzardo si trasformò e diventò divertimento alla portata di un numero decisamente più elevato di persone, perdendo una delle sue
caratteristiche originarie, l’esclusività.
Per fortuna non toccò sorte analoga all’eleganza, altro tratto distintivo e originario del gioco d’azzardo. Eleganza degli ambienti, eleganza di tutto il personale in servizio nelle sale da gioco, eleganza nei gesti che caratterizzano l’operare del croupier al tavolo da gioco.
Poco importò se i tavoli da gioco nei primi anni ’80 furono letteralmente assediati dal progressivo aumento degli spazi dedicati ai giochi elettronici, perché anche questa invasione fu gestita mantenendo elevata l’attenzione sull’allestimento degli ambienti, in linea con una tradizione che si cercò di preservare.
Nel corso della mia attività professionale ho avuto l’opportunità di visitare casinò in tutto il mondo. Posso sicuramente affermare che la vecchia Europa e l’Italia in particolare hanno rappresentato per moltissimi anni, il baluardo di difesa della tradizione e dell’eleganza proprie del gioco d’azzardo.
Penso che, in parte inconsapevolmente, la succitata difesa si è rivelata elemento strategico fondamen-
tale per affrontare e vincere quelle sfide che la competitività dei tempi moderni ha imposto negli anni. È stata al contrario frutto di assoluta consapevolezza la scelta di mantenere elevato il livello di professionalità di tutti gli addetti che hanno operato nel mondo dell’azzardo, puntando al conseguimento dell’eccellenza nella gestione dei casinò. Quell’eccellenza che ha garantito notevole vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza e che, ancora oggi, rappresenta un forte elemento di richiamo per la clientela.
Non tutti i casinò nel mondo, purtroppo, possono vantare storie di analogo successo, non tutti i mercati infatti sono stati caratterizzati dalla sufficiente ricchezza per garantire ad aziende così particolari di continuare la propria attività.
Puntare all’eccellenza nell’erogazione dei propri servizi resterà comunque e sempre per le case da gioco l’unico atout per assicurarsi un futuro, evitando fughe verso una massimizzazione dei profitti che potrebbe rivelarsi molto pericolosa nel lungo periodo.!
a cura di Marco Fiore
›› GRAFICA
Il grande classico che non tramonta mai. E dai bar (o dai casinò) arriva fino ai siti di gioco online. Quella che abbiamo di fronte, infatti, è una video slot “tutti frutti”, con sette simboli base, un simbolo speciale (stella) e 10 linee di pagamento fisse. I simboli sono quelli tipici di questo tipo di slot: il numero 7, un diamante, la campana e frutta assortita (anguria, ciliegie, limone prugna), a volontà. Per un tocco retrò anche nell’universo del gioco online, che non guasta di certo. Anzi.
›› SOUND
Anche qui, l’impostazione del gioco è quella classica di questo tipo di gioco. Con le musiche e i jingle tipici di un tutti frutti, che del resto rappresentano i suoni di base che i giocatori sono abituati ad ascoltare e che ci si aspetta quindi di sentire in un’esperienza di gioco di questo tipo. La qualità audio è comunque notevole e rappresenta un plus nell’esperienza complessiva.
›› GIOCABILITÀ
STELLINA 6
Tutto il fascino della tradizione anche online
LA SCHEDA
NOME Stellina 6
PRODUTTORE Nazionale Elettronica
DISPONIBILE SU desktop, mobile
DATA DI RILASCIO luglio 2024
PAYOUT 93,42-97.64%
VOLATILITÀ alta
liano. Il funzionamento è dunque semplice, ma molto efficace: al termine del giro dei rulli possono verificarsi diverse situazioni e possono presentarsi una o più combinazioni vincenti: se compare almeno un simbolo Wild sui rulli centrali (2°, 3°, 4° e/o 5° rullo): si attiva la modalità Freespin, che descriviamo nel seguito. Se non si presenta nessuna delle situazioni sopracitate, finisce la partita.
›› BONUS
Stellina 6 si propone come una slot a rulli, formato 6x3,h facendo fede
all’impostazione tradizionale dei primi giochi Awp, e ancora oggi molto diffusi nei locali pubblici ita-
Come anticipato, quando un simbolo Wild compare in qualsiasi posizione su uno o più rulli centrali (2°, 3°, 4° e/o 5° rullo) si espande su tutto il rullo e si ottiene un giro gratis, accedendo così alla modalità Freespin. Tale modalità può essere anche attivata immediatamente dal gioco base acquistando il Buy Bonus, il cui costo potrà essere: 65, 230, 760, 2610 volte la puntata di linea, a seconda della scelta effettuata dal giocatore, e verrà estratto, rispettivamente, un numero minimo di simboli Wild 1, 2, 3, 4. Il simbolo Wild, a sua volta, sostituisce tutti i simboli, ma può comparire solo sui rulli centrali (2°, 3°, 4° e/o 5° rullo).
Una slot semplice e lineare. E anche per questo apprezzabile. Probabilmente non adatta ai giocatori occasionali, tenendo conto che l’intero gameplay è focalizzato a realizzare scommesse vincenti molto rare, ma piuttosto sostanziose. Proprio come piace ai giocatori più esperti, e come sanno bene in Nazionale Elettronica, che di giocatori esperti se ne intendono.
IL NOSTRO GIUDIZIO
Provala qui
Con le squadre di club Katrin Ress ha vinto tantissimo: ha giocato negli Stati Uniti nel Mount de Chantal nel 2002-03 e dal 2003 nel Boston College (al primo anno vittoria della Big East Conference e accesso alla Sweet Sixteen). Nell’estate 2007 è stata scelta dal Draft Wnba da Minnesota. Per tre anni è tornata allo Schio, con cui ha vinto scudetto (2008), Coppa Italia (2010) ed EuroCup (2008). Dopo un anno al Gran Canaria, ha giocato a Faenza e Lucca. Dal 2013 è tornata nuovamente a Schio e ha vinto cinque scudetti e cinque edizioni della Coppa Italia. Meno fortunata la parentesi in Nazionale di basket femminile, con la quale ha partecipato all’Europeo di Chieti (2007), a quello in Lettonia (2009, sesto posto) a quello in Francia (2013, ottavo posto) all’EuroBasket Women 2015 in Romania, e all’Europeo 2017, a Praga, anche se è stato comunque un cammino invidiabile. Ma abbiamo chiesto a lei di decidere.
Kathrin, qual è stato il momento, o la vittoria, che ricorda con maggior piacere?
“Sicuramente gli scudetti sono sempre da menzionare, soprattutto il primo. Ma avendo avuto la fortuna di giocare in America, quella che sento più mia e che mi riempie sempre di soddisfazione, è la vittoria di Conference. Io giocavo con il Boston College e di quell’esperienza ricordo con piacere non tanto la finale, che poi abbiamo vinto facilmente, quanto invece la semifinale, giocata e vinta contro il Connecticut, il team storico di Diana Taurasi. Aver vinto contro di loro ci ha portato con l’adrenalina a mille in finale, per questo penso sia stata questa partita il momento più alto della mia carriera.”
E dell’esperienza in Nazionale cosa le rimane?
“La mia carriera in Nazionale è stata lunga, fin dalle giovanili, ho partecipato a tanti campionati europei, ma non ho mai potuto vincere qualcosa di significativo. Quando la nazionale ha vinto, ai Giochi del Mediterraneo o alle Universiadi, io purtroppo ero fuori a causa di infortuni, e non ho mai potuto partecipare a quei momenti lì. Ma ora, con un altro ruolo… chissà.”
Uno sport come il basket quanto ha in-
Lo sport come un passepartout
L’ex cestista Kathrin Ress parla del suo rapporto con lo sport, con i giovani e con i videogame
di Daniele Duso
fluito sulla sua vita personale e professionale?
“Mi ha sicuramente aperto la porta a valide esperienze di squadra e di gruppo anche in ambito lavorativo. L’esperienza sportiva, poi, mi ha portato a essere insegnante, anche non avendo tutti gli studi che solitamente sono richiesti per intraprendere questa professione. La mia idea era sempre stata quella di lavorare con i giovani, soprattutto con i bambini. Ora mi ritrovo a lavorare in una scuola superiore, e noto che anche con i ragazzi si crea un po’ quel rapporto di squadra.”
Avendo molto a che fare con i ragazzi, cosa pensa dei videogame, uno dei passatempi per eccellenza delle nuove generazioni?
“Ricordo che da ragazza avevo anche io la Wii, ma non mi ha mai preso a tal punto da diventare una parte della mia routine quotidiana. Certo, c’era il momento in cui arrivava il gioco nuovo, e ricordo ad esempio con piacere le avventure di Zelda, che c’erano ai miei tempi. Penso che l’esperienza con i videogiochi sia più viva adesso di quando giocavo io, avendo in casa un dodicenne preso da Brawl Stars, ma anche a scuola, sentendo i discorsi dei miei alunni.”
Il videogame, in ambito sportivo, si coniuga negli esports. Ha esperienza in proposito, o che idea si è fatta di questo tipo di competizioni?
“Non conosco bene questa realtà, sarà per questo che un po’ mi spaventa. Sicuramente non è la stessa cosa del praticare sport fisicamente, e mi chiedo dove sia il giusto limite. Forse basterebbe chiamarli diversamente, quindi togliere il riferimento allo sport: perché anche come si definisce una cosa rende molto l’idea della cosa stessa, soprattutto quando si ha a che fare con i giovani.”
Oggi lei insegna ma mantiene ancora un ruolo importante nel mondo del basket: per questo parlando della Nazionale ha detto quel “chissà”?
“Sì, sono ancora attiva come team manager della Nazionale A, ora avremo la finestra per la qualificazione per l’Europeo 2025, che si terrà a Bologna. Diciamo che non ho ancora mollato del tutto il mondo sportivo, anzi, mi tengo tuttora ancorata alla pallacanestro. E vedremo, appunto, se non da giocatrice ma in un ruolo diverso, riuscirò anche a togliermi la soddisfazione di vincere qualcosa pure con la Nazionale.”
BENEDETTA CICOGNANI
Il fascino strillato del turpiloquio
CON LA GIOVANE SAGGISTA BENEDETTA CICOGNANI
ALLA
SCOPERTA DEI TANTI VIZI E DELLE POCHE VIRTÙ
DELLE
PAROLACCE, ORMAI AMPIAMENTE SDOGANATE IN AMBITO POLITICO
di Anna Maria Rengo
ne siamo accorti tutti, da un pezzo. Non è più tempo, in Parlamento e nei vari luoghi “sacri” della politica, dell’arcigno chignon di Nilde Iotti, a fare pendant con il suo linguaggio austero, o delle salaci e garbate staffilate verbali di Giulio Andretti. La “parolaccia” è ormai stata sdoganata anche in questi ambiti, con buona pace degli statisti di altri tempi e pure delle nostre maestre che ci mettevano fuori dalla porta se ce ne usciva una.
E proprio “L’onorevole parolaccia, perchè il turpiloquio ha conquistato il liguaggio politico” è il titolo del saggio (edito da Franco Angeli) della riminese Benedetta Cicognani presentato in uno degli appuntamenti di ottobre della rassegna “Mementi – Mercoledì d’autore” promossa nella sala Diamond di San Marino dalla Giochi del Titano in collaborazione con la casa editrice Minerva.
Un’occasione per approfondire un tema davvero di particolare attualità: Benedetta, c’è qualche politico o episodio specifico che le ha ispirato questo saggio?
“La parolaccia è un escamotage frizzante per parlare della trasformazione della dialettica politica, una dialettica che pare sempre più vicina a un match di wrestling che a un confronto tra tesi. La stessa contrapposizione ha perso la sua coloritura ideologica. La sua fiamma passionale e anche focosa si è spenta lasciando spazio soltanto a un interloquire fatto di anatemi, grida, frasi cattura-titolo e da avanspettacolo. L’idea del libro, insomma, nasce da un’osservazione del quotidiano, tenendo ben a mente che c’è chi ha fatto della parolaccia la genesi di un partito:
il Movimento 5 Stelle, che è nato sostanzialmente da un grande Vaffa targato Grillo.”
Ma secondo lei qual è l’utilità per il politico di utilizzare le parolacce? È inoltre un’utilità anche a lungo termine?
“Dal punto di vista elettorale il turpiloquio può dare una mano, perché viene percepito dall’ascoltatore come un segnale di franchezza, sincerità, trasparenza e talvolta di autorevolezza. E questo alle urne può essere premiato. Ci sono figure politiche che senza turpiloquio perderebbero del tutto la loro popolarità. Penso al sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, rinomato per il suo linguaggio-spogliatoio, come quando è stato ripreso da tutta la stampa per aver detto che ‘un uomo normale guarda il bel c**o della donna e forse ci prova anche’. È palese il suo tentativo di crearsi ‘il personaggio’ e ritagliarsi un palcoscenico mediatico.”
Secondo lei questo andazzo sempre più parolaccesco è inevitabile o ci sarà un punto in cui si tornerà addietro?
“Più che altro la parolaccia è usata in maniera sbrigativa e scenica più che per dare forza a un contenuto, e questo penalizza la qualità del dibattitto pubblico e della proposta politica. L’astensionismo che si registra puntualmente alle elezioni è la conferma di un distacco e un’insofferenza massiccia verso una rappresentanza politica che sembra agli occhi dell’opinione pubblica autoreferenziale e inadeguata a rispondere ai problemi della gente. Il linguaggio è specchio e ingrediente del pensiero: se non c’è una visione, allora la comunicazione deve riempire questa lacuna con un approccio fintamente autorevole. La svolta dipenderà dalla classe dirigente.”
Non trova strano che mentre le parolacce sono state sdoganate il politically correct imperi altrettanto?
“A mio avviso le due cose rappresentano la faccia della stessa medaglia: l’esasperazione porta alle estremizzazioni, da un lato e dall’altro. E oggi, per certi versi, ci troviamo davanti a un conflitto tra ‘assoluti’: o deve essere tutto edulcorato o imbruttito al massimo.”
Secondo lei le giovani generazioni, cresciute a vaffa e imprecazioni varie, come sapranno rapportarsi anche in contesti formali?
“La politica tradizionale, fatta di sezioni e partiti, è troppo distante e percepita come tale per influenzare il linguaggio dei giovani. Penso al contrario che la politica dovrebbe attingere al linguaggio giovane per attualizzarsi, non per limitarsi a una goffa imitazione, ma per sintonizzarsi con il loro sentire.”
Infine, che cosa ne pensa del connubio tra letteratura e intrattenimento offerto dalla sala Diamond assieme alla casa editrice Minerva con la rassegna Mementi?
“Mi piace molto, Guido e Roberto Mugavero della casa editrice Minerva sono due persone rare, che fanno con enorme passione e professionalità il loro lavoro. E questo si percepisce non appena si entra in quella sala e incrociano i loro sorrisi.”
egli ultimi anni si è verificato un incremento esponenziale di attrazioni che si rivolgono esclusivamente agli adulti. Questi spazi fortemente tematici, che servono alcolici, cibo e bevande di lusso, spesso escludono i minori, rivolgendosi esclusivamente al mercato per adulti. C’è una ragione per questo. Gli adulti, in particolare i giovani adulti, hanno probabilmente il tempo libero e il reddito disponibile per impegnarsi in una serata in uno di questi luoghi. La generazione più giovane potrebbe avere difficoltà a permetterseli, mentre la generazione più anziana ha meno interesse per una “serata fuori in città”. L’aspetto di una serata fuori oggigiorno è cambiato in modo significativo rispetto a trent’anni fa. Negli anni ‘90 i locali notturni dominavano quando si trattava di intrattenimento fuori casa, ma ora è spuntato un nuovo tipo di locale, che abbina la musica e i drink di una discoteca a un’offerta di intrattenimento.
Fare le cose per bene
Un esempio del genere, che potrebbe essere familiare a molti lettori di questa rivista, sono le freccette in realtà aumentata, che prendono il tradizionale gioco da pub, aggiungono un po’ di tecnologia, spruzzano un po’ di interattività ed ecco fatto! Si ha un nuovo tipo di attrazione che è pronta per il mondo frenetico dei locali di intrattenimento per adulti. Sebbene siano comparsi solo nell’ultimo decennio circa, i locali che combinano la tradizionale serata fuori con un gioco che piace agli adulti stanno rapidamente diventando una delle offerte più popolari nel commercio al dettaglio. La socializzazione competitiva è ormai un grande affare e i centri cittadini di tutto il mondo si stanno rapidamente riempiendo di locali che possono offrirla a una base di clienti già pronta. Greenspan Projects ha creato una serie di prodotti che hanno trovato posto in questi locali, come la sua popolare gamma Competitive Socialisation. La coordinatrice di marketing ed eventi, Shannon Traynor, afferma che i pub e i club tradizionali rischiano di es-
IL DIVERTIMENTO DEL VENERDÌ SERA
LEE WILD SCOPRE DI PIÙ
SULL’ASCESA DEGLI SPAZI DI INTRATTENIMENTO RISERVATI
AGLI ADULTI E SU COME STA
CAMBIANDO IL FUORI-CASA NOTTURNO
a cura di Lee Wild
sere superati. “I pub e i club hanno visto un calo di popolarità poiché spesso offrono un’esperienza più statica e tradizionale che potrebbe non essere in linea con i gusti in evoluzione dei consumatori moderni. I locali incentrati sulla socializzazione competitiva attraggono le persone offrendo un’esperienza dinamica e interattiva che promuove sia la competizione che lo spirito di squadra. Questi locali creano una serata fuori più coinvolgente e memorabile, in cui l’attività stessa diventa una parte centrale dell’esperienza, non solo un’aggiunta. Il mix di gioco, competizione e interazione sociale in un ambiente più controllato e raffinato attrae coloro che cercano qualcosa di fresco e diverso dalla tipica scena dei pub o dei club.”
In termini di prodotti che funzionano bene in questi ambienti e con un pub-
blico adulto Traynor evidenzia “minigolf, bowling, shuffleboard e giochi immersivi come la realtà virtuale” come attrazioni che funzionano bene. “Queste attività sono popolari perché offrono una pausa dalla routine”, spiega, “consentendo agli adulti di attingere a un senso di gioco e nostalgia pur continuando a impegnarsi in un contesto sociale. L’attrattiva sta nella combinazione di competizione, abilità e interazione sociale; gli adulti amano mettere alla prova le proprie capacità e condividere quei momenti di vittoria o sconfitta con gli amici. Inoltre queste attività sono spesso progettate con alti valori di produzione e concetti innovativi, rendendole sia visivamente che sperimentalmente avvincenti. Spesso ci sono estetiche visivamente accattivanti in cui sono situati questi ambienti, rendendo la condivisione sui social media un’altra attrazione.” La diffusione dell’intrattenimento per adulti non si limita solo ai luoghi di socializzazione competitiva. Anche i luoghi che offrono giochi e attrazioni con temi per adulti stanno assistendo a un aumento di popolarità. I prodotti di realtà virtuale di Vex Solutions presentano una serie di esperienze con temi e modalità per adulti. Il responsabile vendite dell’azienda, Thomas Collin, afferma che il mercato dell’intrattenimento per over 18 si è esteso negli ultimi anni. “Con così tanto intrattenimento disponibile a casa, come servizi di streaming, gioco ed esperienze virtuali, l’intrattenimento fuori casa ha dovuto farsi avanti per competere. Ora le persone si aspettano esperienze più coinvolgenti e di alta qualità quando escono, qualcosa che va oltre ciò che possono ottenere dal loro divano. Oltre a ciò, c’è una crescente domanda di esperienze uniche e socialmente coinvolgenti. Non si tratta più solo di essere intrattenuti; si tratta di avere un’esperienza che sia significativa, che aiuti le persone a connettersi con gli altri e che si adatti a gusti più sofisticati e maturi. Stiamo anche assistendo a una crescente consapevolezza della salute mentale e del benessere, che sta guidando la domanda di esperienze
che offrano più di semplici emozioni. Le persone cercano qualcosa di memorabile e persino utile. L’industria ha dovuto diventare più creativa per soddisfare queste aspettative e questo è stato un grande motore di crescita nel mercato dell’intrattenimento per gli over 18.”
Inoltre, c’è una vera attenzione alla narrazione. Gli adulti vogliono qualcosa di più di una rapida scarica di adrenalina - vogliono un’esperienza coinvolgente, che dia la sensazione di un’avventura o di una narrazione di cui fanno parte. “È stata alzata l’asticella in termini di qualità e profondità di queste esperienze e sta soddisfacendo le aspettative di un pubblico più esigente alla ricerca di qualcosa di memorabile, emozionante e coinvolgente”.
Oltre a scegliere il prodotto giusto per un luogo di intrattenimento per adulti, un operatore in questo spazio deve anche assicurarsi di scegliere un tema che attiri la fascia demografica desiderata. Un genere che attrae più gli adulti che i giovani è l’horror. Ma c’è un’emozione potente a cui molti operatori stanno attingendo per portare i clienti da loro: la nostalgia. La nostalgia è una droga potente, o almeno così dice il famoso detto, e se usata correttamente può essere un’enorme attrazione per un’attrazione. I temi nostalgici, come i videogiochi da sala giochi retrò, gli sport classici o l’arredamento vintage, attingono a bei ricordi offrendo al contempo un tocco fresco e aggiornato. I temi sofisticati, come i bar clandestini o i moderni design minimalisti, attraggono coloro che cercano un’atmosfera più raffinata. L’evasione è un altro forte richiamo,
con temi che trasportano i visitatori in un altro mondo, sia attraverso una narrazione immersiva, ambienti fantasy o luoghi esotici. Questi temi risuonano perché forniscono un rifugio temporaneo dalla routine quotidiana, consentendo agli adulti di abbandonarsi a una realtà diversa, anche solo per poche ore.
Gusti che cambiano
Come per ogni cosa, i gusti delle persone cambiano e ciò che una volta era popolare viene sostituito da una nuova mania. Per anni i bar e i club sono stati la prima scelta per gli adulti in cerca di una serata fuori, ora molti di questi locali si stanno adattando per attrarre questo nuovo pubblico che desidera intrattenimento. Powell di 501 Fun afferma che la semplicità è fondamentale per i giochi in questi contesti, dove la musica è spesso ad alto volume e i clienti hanno bevuto alcolici. Afferma: “La semplicità è fondamentale per un’attrazione in un ambiente vivace, in stile bar”, ha affermato. “In un contesto in cui rumore, distrazioni e interazione sociale sono costanti, un’attrazione deve essere facile da capire e veloce da usare per catturare e mantenere l’attenzione degli ospiti. Una giocabilità semplice e intuitiva consente agli ospiti di immergersi senza lunghe spiegazioni o frustrazioni, incoraggiando la partecipazione spontanea e il gioco ripetuto”.
C’è quindi un cambiamento più ampio nella società, con ciò che una volta era nerd che ora diventa mainstream. Con l’aumento della popolarità di Marvel e altri hobby tradizionalmente di nicchia, attività che un tempo erano marginalizzate stanno ora vivendo il loro momento di gloria. Esperienze come le escape room o trascorrere una serata a gioca-
re con gli amici, che un tempo erano di nicchia, sono diventate molto popolari.
I consumatori moderni, in particolare i millennial e la generazione Z, sono sempre più alla ricerca di esperienze uniche e coinvolgenti che vadano oltre la tradizionale serata fuori. Questi locali spesso offrono una via di fuga dalla quotidianità, offrendo spazi in cui gli adulti possono rilassarsi, competere e connettersi con amici o colleghi in un ambiente su misura per i loro gusti e le loro preferenze. L’ascesa della socializzazione competitiva, in cui attività come il golf al chiuso, il lancio dell’ascia, le escape room o le freccette sociali sono abbinate a cibo e bevande di alta qualità, soddisfa il desiderio sia di intrattenimento che di impegno sociale.
Collin di Vex Solutions afferma che gli spazi per adulti danno loro la possibilità di connettersi in modo più significativo in un mondo sempre più digitale. “Le persone cercano esperienze in cui possono socializzare e impegnarsi in attività piuttosto che semplicemente stare in piedi in un bar o in un club”, afferma. “Gli spazi di intrattenimento sociale, che si tratti di locali con realtà virtuale, giochi interattivi, bowling o esperienze immersive, danno alle persone la possibilità di connettersi in modo più significativo. E quando si aggiunge ottimo cibo e bevande al mix si ha una serata più completa. Si tratta di creare ricordi duraturi con gli amici, fare qualcosa di divertente e diverso, piuttosto che la vecchia routine di uscire solo per qualche drink. Ecco cosa attrae le persone e perché questi spazi stanno diventando così popolari.”
Gioco ai confini
IL GAMBLING COUNCIL
CONTRO IL DIVIETO DI PUBBLICITÀ
L’attuale divieto assoluto introdotto dal gigante della tecnologia sugli annunci di gioco con vincita in denaro ha avuto ripercussioni negative sul mercato regolamentato del Paese. Così l’Ukrainian gambling council ha fatto appello alla dirigenza di Google affinché smetta di bloccare gli annunci degli operatori autorizzati, sia terrestri che online. Secondo il regolatore “questa situazione porta a conseguenze negative e alla diffusione del mercato dei servizi illegali. Le aziende autorizzate hanno ottenuto licenze statali e avviato campagne di marketing.
In particolare, sono diventate sponsor di competizioni sportive, ma non possono pubblicizzare legalmente i loro servizi online. Di conseguenza, le aziende perdono clienti e profitti e lo Stato perde tasse”. Il tutto a vantaggio delle aziende senza licenza.
Attualmente, l’unica forma di pubblicità per il gioco con vincita in denaro consentita su Google in Ucraina sono le lotterie, che operano sulla base di licenze scadute nel 2014, ma l’Ugc ha chiesto di ripristinarla anche per le location fisiche, le scommesse sportive, i casinò online e il poker virtuale. E anche che le App per i dispositivi mobili per il gioco d’azzardo possano essere pubblicizzate ufficialmente in Ucraina sui servizi Google.
LA BATTAGLIA DI MARIUPOL IN UN VIDEOGAME
La guerra, quella vera e non solo immaginata, sarà protagonista di un gioco di strategia tattica per giocatore singolo sul quale è al lavoro lo sviluppatore russo Studio 22, in collaborazione con il ministero della Difesa.
Il videogame, intitolato “Squad 22: Zov” mette al centro l’invasione dell’Ucraina e alcune delle fasi più significative del conflitto, a partire dal 2014 nel Donbass, e coprendo l’assalto del 2022 a Mariupol, la controffensiva del 2023 e la cattura di Avdiivka nel 2024, secondo quanto rende noto il quotidiano russo Izvestia.
Parlando con i giornalisti, un funzionario della Direzione politico-militare dell’esercito, il colonnello Eduard Maslovsky, ha rivelato che sta lavorando con lo sviluppatore apparentemente per fornire assistenza per “garantire la plausibilità di tutti gli eventi” nel gioco. Probabilmente, in realtà, per assicurarsi che il gioco corrisponda alla narrazione ufficiale del Cremlino.
“I consulenti del gioco sono veri partecipanti all’Operazione militare speciale, in particolare l’eroe della Russia Vladislav (Struna) Golovin, che è un esperto di tattiche militari e della campagna di Mariupol”, assicura Maslovsky.
Il gioco dovrebbe essere lanciato a dicembre 2024 esclusivamente su Vk Play, parte del social network Vk.
CHE FINE HA FATTO
IL POKER PRO EUGENE KATCHALOV?
Una delle ultime puntate dello show “Life outside poker”, un podcast per gli appassionati di poker trasmesso sul canale YouTube della testata PokerNews, ha avuto come protagonista Eugene Katchalov, uno dei maggiori player ucraini di sempre. Come gli altri ospiti, Katchalov ha raccontato al presentatore Connor Richards la sua vita lontana dal tavolo verde, con un’attenzione particolare alle conseguenze della guerra in Ucraina. Il giocatore infatti è fuggito dal Paese nel 2022 dopo l’invasione russa e quindi tornato nella regione devastata dal conflitto con la sua famiglia.
L’ex ambasciatore di PokerStars poi ha parlato della sua infanzia a New York City, dei suoi giorni di gloria nel poker e della vittoria del Doyle Brunson Five diamond world poker classic del 2007 per 2,5 milioni di dollari. Ma anche della sua avventura negli esport e dei nuovi piani per tornare al poker. “Negli ultimi tempi ho giocato a malapena. Nel 2022 ero riuscito ad arrivare alle World series, ma non gioco da più di un anno e mezzo.Ora giocherò un po’ di più”, promette Katchalov. “Vorrei tornare a giocare solo per divertimento, e anche mostrare il lato divertente del poker alle persone e cercare di promuovere ciò che all’inizio lo rendeva divertente per me. La maggior parte di loro non cerca di diventare un giocatore professionista.”
A cura di Francesca Mancosu
5
Gaming in Germany Conference 2024 Adlon Hotel, Berlino, Germania www.gamingingermany.com/conference2024
5–6
Scandinavian Gaming Show
Copenhagen Marriott Hotel Copenaghen, Danimarca www.eventus-international.com/sgs
Fiera Milano Rho, Milano, Italia www.milangamesweek.it
23
TORNEO ESPORTS eGrand Prix 2024 (Finale)
Milan Games Week, Milano www.mkers.gg/events
18–24
The Festival in Bratislava Banco Casino, Bratislava, Slovacchia www.thefestival.com
18–25
Euro Poker Million
Grand Casino Liechtenstein, Liechtenstein www.eurorounders.com
www.gioconews.it
Scopri tutti gli eventi esports qui:
Scopri tutti gli eventi business qui:
ono entusiasta di presentarvi la seconda edizione dell’Ige – Italian Gaming Expo & Conference, che il 9 e 10 aprile 2025 a Roma si prospetta più significativa e ricca di contenuti che mai. In qualità di responsabile dell’evento, ho avuto il privilegio di osservare da vicino come l’industria del gaming in Italia si stia trasformando. L’Ige è diventato ormai il punto di riferimento per il nostro settore, e l’edizione 2025 arriva in un momento particolarmente cruciale, segnato da importanti novità.
Le riforme normative e la liberalizzazione delle licenze che sono state introdotte recentemente stanno riscrivendo le regole del gioco, creando un terreno fertile per nuove opportunità di business. Questo cambiamento epocale rappresenta un momento di riflessione e, al tempo stesso, un trampolino di lancio verso un settore più aperto, competitivo e responsabile.
UN FUTURO SOSTENIBILE E INNOVATIVO
PER IL GAMING
Quello che stiamo cercando di costruire non è solo un settore più grande, ma uno che sappia essere pienamente sostenibile e innovativo. Il gaming italiano deve guardare avanti e la sostenibilità è diventata un elemento imprescindibile per l’industria. Questo concetto va però inteso in senso ampio: non si tratta solo di ridurre l’impatto ambientale, ma di adottare pratiche che abbraccino la responsabilità sociale e l’etica aziendale.
Ige 2025 sarà una piattaforma dove questo dialogo avrà luogo tra tutti i protagonisti del settore: dalle aziende ai regolatori, passando per la politica e le istituzioni. La sfida della sostenibilità riguarda tutti noi, e stiamo creando uno spazio per condividere idee e best practice su come rendere il nostro settore più green, responsabile e competitivo.
Scopri tutte le anticipazioni dell’edizione 2025 e rivedi i video di Ige 2024
PRONTI PER IL FUTURO
a cura di Simona Clarizio
Responsabile IGE
FOCUS SU TECNOLOGIA
E TRASFORMAZIONE DIGITALE
L’innovazione tecnologica è il motore del cambiamento nel gaming, e quest’anno dedicheremo un’attenzione particolare a come la tecnologia stia ridefinendo il settore. Parleremo di intelligenza artificiale, realtà virtuale e aumentata, criptovalute, Nft e il Metaverso, tutti temi che stanno già avendo un impatto significativo, non solo sull’esperienza di gioco, ma anche sulle operazioni di business e sulla sicurezza.
Gli avanzamenti nei sistemi di pagamento digitali, l’uso dei big data, la privacy e la protezione delle informazioni sono questioni centrali. Stiamo vedendo come l’AI possa migliorare l’esperienza utente e la personalizzazione del gioco, ma anche rafforzare la sicurezza e prevenire comportamenti illeciti.
ESG, DIVERSITY E INCLUSIONE:
UN CAMBIAMENTO CULTURALE IN ATTO
Un altro punto fondamentale che affronteremo è l’impatto delle politiche
Esg (Environmental, Social, Governance) e la crescente attenzione alla diversity e all’inclusione.
Il settore del gaming, come tanti altri, sta capendo l’importanza di promuovere un ambiente inclusivo, dove la parità di genere e la valorizzazione delle competenze di tutti sono la norma. Questo non è solo un imperativo etico, ma anche un vantaggio competitivo, perché le aziende più inclusive sono quelle che attraggono e trattengono i migliori talenti. Durante l’Ige discuteremo anche di talent management, sicurezza, gestione del rischio e governance dei dati. Questi sono temi che le aziende devono affrontare non solo per migliorare le proprie performance, ma per essere in linea con le aspettative di una società sempre più attenta e consapevole.
SPAZIO ALL’ECCELLENZA
Scopri gli Italian Gaming Awards e rivivi le emozioni dell’edizione 2024
Evento nell’evento, il 9 aprile sono in programma gli Italian Gaming Awards. Una serata speciale per premiare le eccellenze del gaming italiano e le migliori best practice nel settore.
UN EVENTO CHE ISPIRA E GUIDA
IL FUTURO DELL’INDUSTRIA
Questa edizione di Ige non è pensata solo per informare, ma per ispirare. L’obiettivo è quello di creare un evento che non solo discuta le sfide e le opportunità del settore, ma che aiuti l’industria a tracciare un percorso verso il futuro. Il nostro obiettivo è rendere il gaming italiano non solo più competitivo a livello globale, ma anche un modello di innovazione sostenibile e inclusiva. Sono sicura che Ige 2025 saprà fornire stimoli e strumenti utili a tutti i professionisti e stakeholder del settore. Vi invito a partecipare e a contribuire con le vostre idee, esperienze e visioni per costruire insieme il futuro del gaming in Italia!
influsso economico della fiera Ice è stimato in 270 milioni di euro nell’ultimo anno a Londra. Questa stima è stata effettuata in occasione dell’asta per decidere la prossima sede della fiera, che, come noto, è stata finalizzata l’anno scorso con Barcellona emersa come la città vincitrice, che godrà dell’afflusso economico dell’evento. Il contributo economico è stato un fattore importante nel decidere di attrarre un evento come Ice, soprattutto nel contesto del cambio delle politiche turistiche della città. È stato infatti annunciato alcune settimane fa che l’approccio evolverà da un turismo di massa a uno più mirato, concentrandosi sul turismo di qualità e di affari, tra cui fiere ed eventi. Un fattore importante nella nostra scelta della città di Barcellona è stata la partecipazione attiva e l’appoggio di varie istituzioni governative a livello locale, soprattutto del governo stesso che, sin dall’inizio, nella sua offerta presentata durante il concorso, si è sempre posizionato come nostro partner, riconoscendo il suo ruolo nel successo dell’evento. Così possiamo contare sull’aiuto della città e di molti dei suoi servizi, il che è importante quando si attraggono più di 55mila persone in una città già sotto pressione dall’afflusso di grandi numeri di visitatori. Mentre l’attrazione delle visite e del business attraverso le fiere fa parte della strategia della città, siamo senza dubbio consapevoli anche delle pressioni sulle comunità locali, che le vocalizzano con il loro attivismo sociale. Aggiungendo il contesto di un settore comunque (come altrove), abbastanza delicato dal punto di vista politico, diventa importante gestire l’immagine sia della fiera che della città con una strategia proattiva di educazione e coinvolgimento con varie istituzioni.
Ed è qui che entra in gioco il progetto legacy. Parte di questa strategia, e grazie alla cooperazione tra gli organizzatori, ovvero Fira e Clarion Gaming, il progetto legacy ha come obiettivo quello di lasciare un impatto positivo nella città e nel nostro nuovo
Un’eredità a lungo termine
LO SPOSTAMENTO DELLA FIERA ICE DA LONDRA A BARCELLONA PORTA CON SÉ
UNA “DOTE” DI SVARIATI MILIONI E UN PATRIMONIO CHE VERRÀ DESTINATO A FAVORE DELLA COMUNITÀ, DEL BUSINESS E NON SOLO
a cura di Ewa Bakun
Paese ospite. Questo impatto va oltre il significativo contributo economico stimato in 270 milioni di euro e oltre la sola settimana della fiera. Nella nostra considerazione delle varie idee per definire i dettagli specifici del progetto in cui avremmo investito i fondi, abbiamo consultato vari stakeholder, sia settoriali, tramite molte associazioni e direttamente con le imprese, sia istituzionali, come i regolatori e gruppi di giocatori vulnerabili. La nostra lista di potenziali progetti includeva un concorso per le start up nell’ambito della sostenibilità e del gioco responsabile, hackathon per sviluppare un prodotto con impatto sociale, apertura di una franchigia con una delle organizzazioni internazionali senza fini di lucro, programma di internship e apprendistato per creare posti di lavoro e sviluppare talento a livello locale e creazione di una fondazione che finanzi cause di impatto locale, non necessariamente legate direttamente al gioco.
Infine, abbiamo deciso di lanciare l’Ice Research Institute che offre sov-
venzioni per finanziare le ricerche accademiche su temi rilevanti per il settore e per contribuire alla creazione di una base di evidenze che possa aiutare nelle decisioni aziendali e normative. L’obiettivo di questa iniziativa è incoraggiare ricerche accademiche in ambiti in cui il settore possa agire, quindi più concentrati su temi di prevenzione o sugli impatti del gioco, mentre la maggior parte dell’interesse accademico in Spagna (ma questo è valido anche a livello globale) si è finora concentrato su temi clinici, delle patologie già sviluppate. Questi temi sono critici, ma fuori dall’impatto del settore, perché al punto di sviluppo avanzato del danno, l’operatore deve rimuoversi dall’interazione con questo giocatore. Tra i criteri significativi nella scelta dei temi sarà quindi l’utilità dei temi soggetti alle ricerche, nel senso dell’applicazione dei risultati, che siano positivi o negativi dal punto di vista del settore stesso. Visto che il progetto legacy non sarà un progetto di un anno, ma sarà rinnovato con simili interventi, magari arricchiti con i contributi di donatori settoriali nei prossimi anni, la nostra visione è di promuovere l’implementazione dei risultati, continuando con lo sviluppo dei prodotti o campagne che possano emergere come raccomandazione di queste ricerche, ampliando in questa maniera il valore di rilevanza. La visione dell’Ice Research Institute è quella di generare un contributo continuo e a lungo termine migliorando la comprensione del settore con una base di evidenze scientifiche. Invitiamo quindi varie istituzioni a presentare proposte di ricerca e concludo con questo invito, rivolgendomi anche al settore affinché suggerisca sia i temi di ricerca che le istituzioni idonee a questa opportunità, beneficiando così di un finanziamento attraente.
Ewa Bakun | Direttore delle strategie sui contenuti per Clarion Gaming dal 2018, è nel gruppo da oltre 13 anni, dove ha ricoperto i ruoli precedenti di head of content, event director focalizzati sul gaming e di programme manager.
L’AUTORE
evoluzione dei modelli di gestione di impresa ha definitivamente accantonato la concezione di una sostenibilità come semplice tensione ideale o valore morale. Per le imprese l’unica sostenibilità fattibile e concreta è quella in grado di generare un valore economico da condividere tra gli stakeholder. Per questa ragione l’adozione di una strategia di sostenibilità e la sua declinazione nei processi operativi attraverso l’utilizzo dei criteri Esg rappresentano sempre più il modello di comportamento dominante per il governo e la gestione delle imprese. In tale contesto, l’adozione dei criteri Esg può contribuire alla creazione di un valore economico, anche in settori tradizionalmente considerati a forte rischio reputazionale, come quello del gioco, e spesso, per tale ragione considerati con circospezione e pregiudizio dagli investitori. Ripensare l’impresa in ottica Esg non solo contribuisce a promuovere la sostenibilità e la responsabilità sociale, ma rappresenta uno strumento efficace per mitigare rischi significativi in termini di reputazione e conformità normativa.
Nel corso degli ultimi anni l’Unione Europea ha implementato il quadro normativo riguardo la sostenibilità, introducendo, tra l’altro, il Regolamento Ue 2020/852, che stabilisce criteri per identificare le attività sostenibili, e la Direttiva Csrd (Corporate Sustainability Reporting Directive) recentemente recepita nell’ordinamento italiano, che impone a determinate categorie di imprese di fornire analisi dettagliate e, per quanto possibile, misurabili sugli impatti derivanti da un approccio concreto alla sostenibilità. Tali obblighi sono particolarmente rile-
Un cambio di prospettiva
L’approccio Esg offre all’industria una grande possibilità per ripensare il gaming nella prospettiva della sostenibilità
a cura di Prof. Patrizio Graziani
vanti per le imprese del settore del gioco che devono affrontare sfide importanti nei tre pilastri Esg. Sebbene la componente ambientale non sia il primo elemento che viene in mente pensando al gaming, la valutazione e l’impatto sono comunque rilevanti, soprattutto per le infrastrutture digitali che alimentano il gioco online. Le piattaforme richiedono risorse energetiche per alimentare data center e server farm, una problematica che si collega alla necessità di rispettare normative sull’efficienza energetica. Le operazioni del gioco online, pur essendo meno visibili rispetto a quelle fisiche, comportano un significativo consumo energetico, soprattutto per il mantenimento delle infrastrutture digitali. Tale aspetto sarà nel futuro sempre più rilevante con l’introduzione delle soluzioni di intelligenza artificiale che necessitano di grandi quantità di risorse energetiche ed idriche. Il fattore sociale è ovviamente uno dei più critici con rischi come la dipendenza e l’isolamento economico dei giocatori. La Commissione europea ha invitato gli Stati membri a introdurre politiche per la protezione
dei consumatori nel gioco online e a promuovere il gioco responsabile. Le aziende devono quindi fornirsi di strumenti per indurre i consumatori a comportamenti sani, volti esclusivamente al fattore intrattenimento. Un altro rischio che ha riflessi sia sulla parte sociale che su quella di governance è il riciclaggio. Su questo aspetto i concessionari si sono dotati di protocolli rigorosi, che prevedono processi di Kyc (Know Your Customer), il monitoraggio delle transazioni e la segnalazione delle attività sospette.
La governance del settore richiede un forte impegno verso la trasparenza e l’etica. Le normative di riferimento sui whistleblower hanno rafforzato le tutele per chi denuncia comportamenti illeciti, richiedendo l’adozione di canali sicuri per le segnalazioni interne. Un rischio mitigabile attraverso l’adozione di rigidi controlli interni, con audit regolari per monitorare la conformità alle normative e politiche anticorruzione. L’impegno a ripensare l’impresa del gioco in ottica Esg non è solamente correlato a motivazioni di mera compliance, nè un approccio superficiale è sufficiente per avere un ritorno anche solo reputazionale, ma è necessario riposizionare le strategie e le prospettive delle imprese in una ottica di medio-lungo termine. Intervenire solo sugli aspetti formali o comunicativi della sostenibilità senza entrare nella concretezza dei processi operativi, comportamento purtroppo abbastanza comune per molte imprese di tutti i settori, nel settore del gioco potrebbe rivelarsi un boomerang formidabile, dato che questo genere di imprese devono relazionarsi con una pluralità di stakeholder, da sempre estremamente attenti ai criteri Esg.
Patrizio Graziani | Docente di Impresa sostenibile nei corsi di laurea magistrale della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza e di Gestione sostenibile di impresa presso la Umbria Business School. Ha ricoperto per diversi anni ruoli apicali nei gruppi Eni e Tim, in Italia e all’estero nelle aree di direzione generale, internal audit, affari societari e governance, controllo di gestione, finanza, procurement e real estate. Attualmente è managing partner di una società di consulenza strategica, co-founder e di una start up innovativa che opera nel settore dell’analisi dei dati e dell’intelligenza artificiale nonché senior advisor per le attività di business development di una start up innovativa che opera nel settore delle reti di telecomunicazioni. Ha ricoperto e ricopre cariche di presidente amministratore e sindaco in società italiane ed estere, anche quotate sui mercati regolamentati.
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)
Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica.
Per informazioni più dettagliate relative ai rischi di dipendenza patologica della pratica del gioco ed alle probabilità di vincita, consultare le note informative sul sito www.adm.gov.it
support@filsgame.com
Undici virgolettati caparbi
a cura di Marco Trucco
“Sia ben chiaro questo: sono la lobby dei bigotti ideologici anti-gioco che non vogliono ridurre il gioco problematico, vogliono ridurre tutto il gioco: la loro idea di offerta di gioco accettabile è che siano consentite le riffe.”
“Gli affordability checks sono pura ideologia. Il loro reale scopo è quello di creare più frizione e fastidio ai giocatori, in modo che cali la spesa complessiva. Lo dimostra il fatto che non sia stata portata nessuna prova a supporto della loro utilità: ho fatto una domanda di accesso agli atti (Foia) e ho ricevuto un excel vuoto.”
“I bigotti (zealots) hanno una nuova parola chiave: binge gambling L’hanno usata per chiedere di abbassare i limiti di deposito dei giocatori giovani online. Solo che l’unico studio a cui fanno riferimento riporta che il binge gambling è un fenomeno delle sale slot, non dell’online.”
“Hanno spostato la discussione dal contrastare il gioco proble -
matico al prevenire che chiunque possa perdere soldi al gioco. Per me se perdi soldi al gioco e te lo puoi permettere è solo una lezione di vita.”
“Chi abbiamo contro? Presto detto: i gruppi sostenuti con milioni da Derek Webb, che ha finanziato il report di Social Market Foundation che chiede il raddoppio delle tasse sul gioco, quello di Ipp, il gruppo Gambling with Live, il più grosso divulgatore di menzogne in rete, e gli accademici marxisti dell’Università di Glasgow.”
“La Cina ha probabilmente i controlli più duri sul gioco al mondo, tutto è illegale, eppure ha il 5 percento di giocatori problematici, più di qualunque altro Paese.”
“Il gioco esiste perché c’è gente che ci perde soldi. I regolatori e i legislatori sono semplicemente contrari a questo principio. Molti sono pessimi, incompetenti e organici alle lobby anti-gioco.”
“Il mercato nero vale il 2.5 percento in Uk, il 30 percento in Svezia dove hanno abolito i bonus e ancora di più dove hanno sostanzialmente messo fuori mercato gli operatori legali. Quando in Uk gli affordability checks saranno introdotti per davvero mi aspetto che il mercato nero arriverà anche qui tra il 20 e il 25 per cento.”
Marco Trucco | Nato a Torino nel 1974, è uno dei pionieri del poker online. Dal 2010 a oggi ha guidato le operazioni online di diversi gruppi, tra cui Everest Poker, Eurobet, PokerStars e fino a giugno 2023 GGPoker. Ora è chief marketing officer del gruppo Videoslots.
“Il gioco online è nato nel black market e se necessario tornerà nel black market. Credete che gli stakeholder nel board di un business regolato che crolla staranno a guardare che crolla?”
“Un cliente mi ha chiesto un piano per una licenza in Uk. Gli elencato i documenti, le restrizioni e la tempistica: circa un anno. Mi ha detto: grazie, faccio senza licenza. È semplicemente troppo facile fare senza licenza, e nessuno ci può far niente. Ricordate quando promettevano i crackdown con Ip block e i pagamenti? Non funzionano.”
“Lo scopo dei regolatori, quando è stato legalizzato il gioco, era quello di contrastare la criminalità organizzata che gestiva quello illegale. Ora di questo scopo si sono perse le tracce: ogni nuova azione che fanno è un favore al gioco illegale.”
Tutti i virgolettati sono estratti dall’intervento del veterano dei consulenti britannici Steve Donohugue all’Egr London Summit, 23 ottobre 2024, e sia ben chiaro che io non sono mica d’accordo, no no.
Steve Donohugue
al 1978 sulle colline riminesi c’è una comunità terapeutica di recupero per tossicodipendenti fra le più famose d’Europa: San Patrignano.
Un luogo che grazie alla caparbietà e alla visionarietà del suo fondatore, Vincenzo Muccioli, ha continuato a esistere, accogliendo circa 26mila persone in oltre 40 anni, e ad estendersi, includendo nel novero delle sue attività anche due ristoranti: Vite, aperto nel 2008, e Talea, dal 2024. Al timone di entrambi c’è lo chef siciliano Giuseppe Biuso, già stellato Michelin con “Il Cappero” presso il Therasia Resort sull’isola di Vulcano. Approdato a San Patrignano dopo una “scelta di vita”: stare più vicino alla propria famiglia e continuare a crescere come professionista, anche umanamente. Contribuendo alla rinascita dei ragazzi alla fine del percorso in Comunità, formandoli attraverso il lavoro nella brigata di cucina e nello staff di sala. Lei ha dichiarato di voler far evolvere il progetto gourmet del ristorante Vite, in che modo?
“Vite è il ‘ristorante delle eccellenze’ di San Patrignano. Io vorrei farlo crescere, forte della mia esperienza da stella Michelin per quasi otto anni, e farlo conoscere. Sono molto contento di quello che stiamo facendo. Abbiamo vari tipi di menu, tutti gourmet, con quattro,
Giuseppe Biuso
La sostenibilità del cambiamento
a cura di Francesca Mancosu
sei, otto o dieci portate, con l’obiettivo di proporre una cucina di gusto e sana, abbinando carni, pescato e materie prime di qualità. E con tanta passione.
Al piano superiore c’è il ristorante Talea, totalmente vegetariano, con le verdure coltivate negli orti di San Patrignano.
Poi ci sono il punto vendita dei prodotti della Comunità, con all’interno la storica pizzeria SP.accio e una steak house rivoluzionata.”
Nel ristorante Vite la brigata di cucina e lo staff di sala vedono fra i loro membri alcuni ospiti della Comunità di San Patrignano, alla fine del loro percorso di “recupero”. Ma non solo. “La Comunità si è aperta a un cambiamento: nello staff dei ristoranti ci sono anche professionisti della cucina esterni a essa, per alzare la qualità.
Io seguo anche la parte formativa, ogni giorno, e c’è un corso interno della durata di quattro mesi.
Io credo nella rinascita attraverso la cucina, trasmettendo le mie esperienze.”
Sicilia, Emilia Romagna, Europa: come si fondono le tradizioni che ha assimilato negli anni nelle sue ricette?
“Il bello della cucina è che è fatta di tantissime materie prime che vanno conosciute. Dal canto mio, mi piace cercare, studiare, assaggiare, senza limiti di provenienza, spezie, metodi di cottura. Nei menu di Talea ad esempio ci sono piatti gluten free, ognuno è esaltato da un’alga, che aggiunge una nota iodata.”
Lei si è fatto le ossa lavorando con chef come Nino di Costanzo e Antonino Cannavacciuolo. Cosa ha imparato da loro?
“Sicuramente la disciplina, la passione per questo lavoro, che comporta tanti sacrifici, tante ore di impegno, e, specie a certi livelli, tanta meticolosità.
Di Cannavacciuolo in particolare ricordo la simpatia, la leggerezza, che rendevano l’atmosfera un po’ più giocherellona e spezzavano la routine. In generale ho appreso tante tecniche, sapori e abbinamenti, l’importanza di provare, risvegliare le papille, per creare un piatto buono e non banale.”
Lei, anche per la sua scelta di vita, si è fatto portavoce di una cucina – e di una ristorazione – sostenibile. Come la mette in pratica?
“Il modello di San Patrignano è basato sulla sostenibilità. Ci sono orti, macellerie, un forno, un caseificio: fatto che consente di avere a disposizione, a meno del ‘km zero’, le migliori materie prime. Facendo sì che ogni piatto sia un’esplosione di sapori. In più, sono diversi i ritmi di lavoro, con la metà delle ore: questione che non è da sottovalutare, per la qualità della vita, il benessere mentale e fisico.”
INGREDIENTI (PER 4 PERSONE)
Un dentice da 1 kg, 250 g di salume d’anatra, 50 g pasta di tamarindo, 16 foglie di trifoglio
Per la maionese di paprika: 8 g paprika, 120 g albume, 300 olio, 3 g sale, 10 g limone
Per la tahina: 500 g sesamo, 1.100 g acqua
PREPARAZIONE
Per la tahina: tostare il sesamo a 180 °C in forno per 5 minuti circa, poi frullare in un termomix ad 80 °C per 20 minuti.
Per la maionese di paprika: unire paprika, albume, sale e limone ed iniziare a frustare, una volta, amalgamare tutto, aggiungere l’olio a filo e sbattere finché non sarà montata.
Per la finitura: affettare a fette sottili il dentice ed il salume d’anatra e accavallarle, sopra al carpaccio mettere maionese di paprika e pasta di tamarindo, decorare il piatto con del trifoglio e infine completare il piatto con la tahina.
La ricetta dello chef/ DENTICE, ANATRA, TAMARINDO, MAIONESE DI PAPRIKA E TAHINA
settori dei videogiochi e degli esports in Africa sono ancora agli esordi, anche se il seguito è crescente. Seguono gli esports almeno sette africani su dieci tra i giovani al di sotto dei 35 anni. Di fatto ci sono tutti gli elementi per costruire un’industria del gioco solida, basata su tecnologia, cultura, musica, istruzione, ma anche folklore indigeno, turismo e, ovviamente, sportività. Ne abbiamo parlato con Kwesi Hayford, presidente dell’Esports Association del Ghana, un’organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 2016 nella capitale, Accra, per supportare e promuovere lo sviluppo degli esport in Ghana.
Quali sono le principali sfide che la Esports Association ha dovuto affrontare nel promuovere gli esport nel vostro Paese?
“La prima sfida in assoluto è sicuramente legata alle infrastrutture. In Ghana l’accesso alle strutture di gioco di qualità è limitato, e sono rari i servizi di internet ad alta velocità e attrezzature. C’è però anche un problema legato alla consapevolezza: occorre educare il pubblico sulle potenzialità e sui vantaggi che gli esport possono offrire ai giovani, e al Paese in generale. Le prime due problematiche comportano poi un limitato accesso ai finanziamenti: serve lavorare ancora molto per garantire sponsorizzazioni e sostegno finanziario a chi si occupa di esport nel Paese.”
Come sta lavorando la vostra associazione per sviluppare e supportare i talenti locali nel settore degli esports?
“Esports Association è impegnata a coltivare i talenti locali attraverso programmi di formazione, workshop e masterclass incentrati sullo sviluppo dei talenti di base, sul marketing e sulla gestione del team. Ospitiamo tornei organizzando competizioni nazionali e regionali per identificare e sviluppare giocatori qualificati. E infine mentorship abbinando professionisti esperti con aspiranti giocatori e team.”
IN CERCA DI CONSAPEVOLEZZA
Secondo il presidente dell’Esports association del Ghana, Kewsi Hayford, al momento sono le infrastrutture il primo limite da superare.
Quali sono le opportunità di crescita per l’industria degli esport in Ghana e in che modo l’Esports Association intende sfruttarle nei prossimi anni? “L’ecosistema degli esports del Ghana ha un vasto potenziale di crescita, soprattutto per ragioni demografiche, visto che il Paese ha una popolazione molto giovanile (poco meno di 35 milioni di abitanti, dati worldometers.info, con una età media inferiore ai 30 anni, Ndr). Una vasta popolazione giovanile esperta di tecnologia, nella quale la crescente diffusione di internet e l’utilizzo di smartphone promuovono lo stile di vita digitale, che è intrinseco alla digitalizzazione.”
Per sfruttare questo potenziale cosa prevede di fare l’Associazione?
“Vogliamo innanzitutto standardizzare i centri di gioco come hub di esport: creare spazi di cultura del gioco, ma orientati alla comunità e alle persone. Speriamo anche di sviluppare percorsi di crescita basati sugli esport, integrando gli esports nell’educazione, all’interno delle scuole. Ma soprattutto vorremmo partecipare a più eventi internazionali, perché sono questi che danno visibilità ai nostri esports, e vorremmo farlo portando competizioni globali in Ghana.”
In quest’ottica come vede il futuro degli esports in Ghana in termini di riconoscimento internazionale e partecipazione a competizioni globali?
“Immagino che gli esports ghanesi ottengano un riconoscimento internazionale attraverso la partecipazione a competizioni globali: l’invio di squadre nazionali a tornei internazionali. La collaborare con altri paesi africani da questo punto di vista è fondamentale per rafforzare il nostro quadro continentale creando un vero e proprio movimento per gli esports africani, promotore di politiche e di linee guida per la sostenibilità e lo sviluppo.”
Avete già avviato partnership o collaborazioni per fare crescere l’ecosistema e risolvere le sfide cui accennava?
“L’Associazione Esports è sempre alla ricerca di partnership con chiunque possa essere interessato. Sia del mondo delle imprese che per quel che riguarda progetti di intervento sociale. Le nostre partnership, attualmente, si espandono per coprire molti settori in linea con il nostro ecosistema, e sono avviate con aziende di telecomunicazioni, fornitori di hardware, istituzioni educative e qualche marchio aziendale. Ma come accennavo all’inizio, la strada da fare è sicuramente ancora molta.”
Questo articolo è realizzato in collaborazione a eSportsMag.it, il primo magazine online in Italia interamente dedicato al fenomeno degli eSports
a cura di Daniele Duso
Kewsi Hayford
Una società giocosa ma come?
uomo gioca. Gioca da sempre, come abbiamo richiamato più volte in queste pagine. È questa attitudine a giocare che rende quest’essere uomo “ludens” oltre che faber e sapiens. “La civiltà umana” – afferma perentoriamente l’autore – “sorge e si sviluppa nel gioco, come gioco” (Huizinga, 1938). Affrancandosi dalla necessità l’uomo scopre uno spazio nel quale sperimenta la creatività gratuita del giocare con gli elementi del mondo e le sue rappresentazioni, i suoi simboli. In questo senso lo stesso autore considera il gioco “come fenomeno culturale e non come funzione biologica” che si raccorda alle “spiegazioni dell’etnologia”.
Per Platone l’uomo stesso altro non è, nella sua essenza, che paignion theou, “giocattolo di dio”, nel momento in cui esprime questa levità spirituale e padronanza istintuale del corpo che gli consente di partecipare della natura divina. Tutte le cose, la realtà come il gioco, tendono per Plotino (Enneadi) alla theoria, alla visione (la parola deriva dal verbo theomai, che indica l’attività di assistere a una processione) “dopo tutto tanto la serietà dell’adulto che il divertimento del bambino giocano perché sospinti verso questa visione”. Come in un ineludibile piano inclinato, sia consciamente che inconsapevolmente, saremmo quindi destinati a una progressiva (anche se non priva di inciampi) assimilazione a una logica divina che governa le sorti del mondo.
La mancanza di necessità non implica la mancanza di significato, che
anzi in modo autentico si esprime e conferisce quindi a questo gioco il suo pieno valore di consistenza e di serietà seppure svincolato, nella sua essenza, da un dover essere a favore di una inesauribile possibilità di essere
Nella prospettiva del divino gioco, serietà e leggerezza, lungi dal contrapporsi, si uniscono in una mirabile conjunctio oppositorum. Se quindi l’uomo ama specchiarsi nella imago dei, solo unendo serietà, disciplina, accortezza a fantasia e apertura al nuovo si realizza la figura dell’homo vere ludens. L’uomo giocatore si presenta quindi come “l’apice dell’evoluzione culturale” se per gioco si intende, con Rahner (1993, p. 15), “un’attività spirituale e fisica tipica dell’uomo, l’espressione ben riuscita di una capacità spirituale interiore che si manifesta nel gesto fisico visibile, nel suono udibile e nella materia palpabile. In questo senso il gioco non è altro che l’esercitarsi dello spirito a diventare corpo”. Di qui anche la creazione artistica e il gioco amoroso, pieno di imprevisto, di rischio, di sorpresa e di inesauribile novità. Nel suo libro Il giuoco delle perle di vetro Hesse (1943) presenta la figura di un vero Ludi Magister che, nel personaggio di Albertus Secundus, esprime il paradigma di un uomo colto e consapevole, ma insieme bonario e rilassato, che riesce a trasformare la propria vita in gioco. Concepito negli anni bui del nazismo, Il giuoco delle perle di vetro è il romanzo più vasto e am-
bizioso di Hermann Hesse, un libro di estrema attualità intellettuale in cui una vicenda fantastica fa da sfondo alla visione utopistica di una comunità spirituale che unisce pratica ascetica e vita attiva.
La storia si svolge in un futuro utopico e segue il protagonista, Josef Knecht, che vive in una società elitaria e altamente intellettuale chiamata Castalia, dove i suoi membri si dedicano a uno speciale “gioco delle perle di vetro.” Questo gioco è una sorta di sintesi della conoscenza umana, una pratica mentale che integra elementi di matematica, musica, filosofia e altre discipline, permettendo ai giocatori di esplorare e connettere concetti apparentemente lontani tra loro. Il gioco non ha regole fisse; la sua complessità è più un riflesso della profondità intellettuale e spirituale dei partecipanti.
Il romanzo esplora temi come la ricerca della saggezza, il contrasto tra contemplazione e azione, e il senso del dovere verso la società.
Un paradigma di “società giocosa” alla quale anche le Olimpiadi e i campionati di calcio ci hanno abituati per la quale tuttavia va sempre tenuto presente il rischio di cadute in forme di “gioco non responsabili” con i noti corollari di sofferenza per gli individui e le comunità che sono ben note nel capitolo dei “Disturbi da gioco patologico”.
Riccardo Zerbetto | È psichiatra e direttore del Centro Studi di Terapia della Gestalt. Dal 2007 è direttore scientifico di Orthos, associazione per lo studio e il trattamento dei giocatori d’azzardo.
a cura di Riccardo Zerbetto
Si chiama Master 5 la nuova slot multigioco realizzata in esclusiva per Spazio Game che, come il nome lascia chiaramente intendere, contiene al suo interno cinque titoli differenti, ognuno dei quali merita assolutamente di essere provato, come abbiamo fatto noi in questa rubrica.
GRAFICA ›› 19 /20
Una slot bella e ricca di atmosfera. Come si può subito vedere, osservando la schermata di base del gioco, che nel riassumere e mettere insieme i diversi titoli proposti, offre un’ambientazione forse insolita, ma in grado di catturare l’attenzione, con un cielo scuro, all’imbrunire, che avvolge tutto in un manto di fascino. Molto belle anche le grafiche di ogni singolo gioco, particolarmente accurate, sia nelle ambientazioni generali che nei singoli simboli scelti. Alta qualità e ottima realizzazione.
AUDIO ›› 18,5 /20
In questo gioco tutto appare in perfetta armonia. Anche dal punto di vista musicale. In tutti i giochi si possono trovare musiche divertenti e in grado di coinvolgere fino in fondo il giocatore. Anche grazie all’alta qualità con cui vengono riprodotte, merito senza dubbio di un ottimo hardware a supporto. Sia le musichette di base che i vari jingle risultano piacevoli e mai stancanti, anzi: soprattutto nelle fasi calde dove offrono il massimo.
GIOCABILITÀ ››
18,5 /20
Abbiamo a che fare con una slot multigioco 5 rulli per 3 con 5, 10, 15 linee di vincita, che comprende cinque diversi titoli che of-
MASTER 5
Una slot, cinque giochi tanto divertimento
di Vincenzo Giacometti
LA SCHEDA
NOME_ Master 5
DISTRIBUTORE_ Spazio Game
DATA OMOLOGAZIONE_ aprile 2024
SPECIFICHE NORMATIVE_ comma 6a del Tulps
CICLO_ 28.000
frono davvero l’imbarazzo della scelta al giocatore. Si tratta in particolare di: The Book of Egypt, Pirate’s Treasure, The Chicken, Diamond Fever e Irish Garden. Il gioco egizio e quello del “pollo” consentono l’utilizzo del bet 10: in questo caso le vincite sono divise per 10, mentre con il bet 20 le vincite sono divise per 5. In caso di realizzazione di una combinazione vincente, la vincita viene corrisposta in base alla quantità e al tipo di sim bolo oltre al valore della puntata (Bet). Le vin cite vengono pagate se si ottengono un minimo di tre simboli ugua li in maniera contigua di ogni linea di combinazione attiva, ad eccezio ne del gioco Scratch & win. Il gioco Diamonds Fever è composto da 3 fasi di gioco oltre a quel la comune del gioco prin cipale: gioco bonus, fre espin e freespin icon bet
Promossa a pieni voti. Questa slot è davvero piacevole, divertente e riesce a farsi apprezzare sia dai giocatori più esperti che da quelli occasionali. Rendendola un prodotto ideale sia per i bar che per le sale slot o Vlt. Insomma, un gioco da provare e tutto da scoprire.
mentre The Chicken è composto da 2 fasi di gioco oltre a quella comune del gioco principale: freespin, wild lungo, bonus scelta. Il gioco Pirate’s Treasure invece da: freespin bombe, freespin wild lungo, bonus scelta. Anche per questo è difficile poter scegliere. Meglio provarli tutti!
PRESTAZIONI ››
18,5 /20
Il gioco è uscito sul mercato in uno dei momenti forse di minor ricambio nella storia delle Awp italiane. Nonostante questo, si è ricavato una sua fascia di mercato e, soprattutto, nei noleggi in cui è stato scelto dai gestori, il riscontro che ha ottenuto sul campo e che sta ottenendo è altamente positivo. Facendosi apprezzare particolarmente dai giocatori, anche di target differenti.
BUDGET ››
18,5 /20
Come abbiamo già avuto modo di dire in precedenza, in questa fase di mercato è difficile individuare proposte commerciali che risultino particolarmente convenienti in quanto si registra una certa uniformità di mercato. Ma in questo caso si fanno apprezzare, oltre al rapporto tra qualità e prezzo, anche le opportunità offerte dal distributore SpazioGame per agevolare i gestori ad adottare il gioco.
IL NOSTRO GIUDIZIO
Scoprila qui:
“Sono molto orgoglioso del risultato che negli anni stiamo riscuotendo con l’app SisalFunClub, tanto da introdurre ogni anno nuove soluzioni, funzionalità e premi che siamo certi riscuoteranno il successo del pubblico. Questo progetto, che sposa appieno i valori centrali di Sisal quali responsabilità e divertimento, si inserisce nel piano strategico di innovazione di Sisal che vede nel mercato del mobile casual gaming soluzioni d’intrattenimento che rispondono alle nuove esigenze di light en-
Vincite fino a 1.000.000 di volte la puntata del giocatore. E tanto divertimento. Il portfolio di crash games di Pragmatic Play si arricchisce di High Flyer, un nuovo titolo che Irina Cornides, chief operating officer del provider, saluta così: “High Flyer è un’aggiunta ricca di azione al portfolio di Crash Games di Pragmatic Play. Grazie a un gameplay intuitivo con un tema accattivante, alla chat multigiocatore e ai soli cinque secondi che intercorrono tra un volo e l’altro, le opportunità di vincita per i giocatori si moltiplicheranno rapidamente”. Lo scopo del gioco è
Un traguardo che è anche un punto di partenza. StarCasinò annuncia il raggiungimento delle 5000 slot disponibili sulla sua piattaforma. Questa espansione rappresenta un ulteriore passo avanti nella missione del brand che punta a offrire esperienze sempre più ricche e coinvolgenti.
“Superare il traguardo delle 5000 slot è un’importante pietra miliare per noi,” afferma Fabio Denegri, responsabile Sport & gaming di Betsson Group Italia. “Questo risultato dimostra il nostro impegno costante nell’offrire agli utenti titoli diversificati e all’avanguar-
SISAL
La nuova stagione dell’intrattenimento
tertainment dei digital customers.” Con queste parole Marco Tiso, online managing director di Sisal, saluta la partenza della nuova stagione della app di casual gaming (disponibile su Apple Store e Google Play e scaricabile gratuitamente) che permette di divertirsi quotidianamente grazie a numerosi minigiochi accattivanti, quiz a tema e avvincenti partite di calcio virtuali contro altri gioca-
PRAGMATIC PLAY
I crash games volano alto con High Flyer
semplice. Con due zone di puntata disponibili, ciascuna dotata di autoplay e auto cashout, i giocatori dovranno piazzare le loro scommesse prima che l’aereo decolli insieme a un moltiplicatore in rapida crescita, che può terminare in qualsiasi momento. I giocatori che incassano prima che l’aereo decolli vin-
STARCASINÒ
La carica delle 5000 slot
dia. Continueremo a investire in nuove tecnologie e a collaborare con i migliori sviluppatori del settore per mantenere alta la qualità della nostra piattaforma.”
Tra le nuove aggiunte alla selezione delle slot figurano titoli di prestigio sviluppati da alcuni dei migliori
tori per provare a vincere i tanti premi in palio.
Il nuovo concorso SisalFunClub 2025 mette in palio un montepremi pari a 339.616,33 euro, agendo su 4 sistemi, e amplia ulteriormente le possibilità di divertimento grazie a nuove funzionalità.
“Ancora una volta al centro delle nostre scelte resta l’utente e anche le nuove funzionalità dell’app. SisalfunClub 2025, che arricchiscono l’offerta dell’intrattenimento digitale, nascono dall’ascolto dei nostri clienti e sono pensate per unire la grande tradizione del fun alle potenzialità del social gaming, all’insegna della tutela del consumatore e della responsabilità sociale”, conclude Tiso.
cono il valore del moltiplicatore della puntata visualizzato sullo schermo in quel momento.
L’opzione auto cashout consente ai giocatori di incassare automaticamente il valore del moltiplicatore predeterminato. Le statistiche avanzate mostrano i risultati più importanti, i dettagli dei turni precedenti per tutti i giocatori e la ripartizione percentuale dei moltiplicatori delle ultime 500 partite. High Flyer ha poi una funzionalità di chat opzionale e una classifica che mostra le scommesse più grandi (e le relative vincite), progettata per coinvolgere i giocatori ed è dotato di una serie di opzioni di personalizzazione.
fornitori del settore. Tra questi spiccano quattro giochi top di gamma: Pirots 3 di Elk Studios, un’avventura 6x7 in un Dino World trasformato, Sweet Bonanza 1000 di Pragmatic Play, un viaggio in un mondo colorato e pieno di dolcezze, Napoleon Deluxe di Blueprint, dove l’imperatore francese selvaggio è protagonista, e Pine of Plinko di Print Studios, una slot ambientata in una minuscola, ma sorprendentemente grande, casa costruita da uno gnomo.
NUNA MOSTRA CELEBRA BARBIE A MILANO
ext Exhibition, in collaborazione con Mattel, lancia
“Barbie: A Cultural Icon Exhibition”, mostra che ha aperto le porte a Milano al Next Exhibition, in via Paolo Sarpi 6/8, il 13 settembre e che chiuderà il 19 gennaio. La mostra rende omaggio a sessantacinque anni di moda e ispirazione, dimostrando come Barbie sia più di una bambola: una vera e propria una icona culturale e di stile. La mostra celebra Barbie come riflesso della cultura con interviste esclusive e uno sguardo ravvicinato alle bambole vintage, alla rappresentazione delle carriere e alle tendenze della moda di ogni epoca. Oggi il portfolio prodotto Barbie è uno tra i più diversificati e inclusivi al mondo, ispirando le ragazze a immaginare tutto ciò che potranno diventare. L’obiettivo della mostra è quello di spingere tutti coloro che la visitano a ripercorrere tutto ciò che hanno sempre saputo su Barbie e a riflettere su come la società si sia evoluta con ogni generazione. “Barbie: A Cultural Icon
Exhibition” presenta una bambola Barbie originale prodotta nel 1959 e accompagna i visitatori in un viaggio attraverso i decenni, rendendo omaggio a Barbie e al mondo che la circonda. Analizzando le tendenze della moda degli anni ’60, ’70, ’80, ’90 e 2000, fino all’iconica bambola del 65esimo anniversario, rilasciata nel 2024. Includendo vestiti, accessori e lifestyle, seguendo un viaggio cronologico, la mostra presenta oltre 250 bambole e accessori vintage, che prendono vita attraverso esposizioni a tema personalizzate. Bambole Barbie che provengono dalle collezioni di Magia2000 di proprietà di Mario Paglino, collezionista e curatore della mostra. Supporti video e interviste ai designer di Barbie ampliano la narrazione, così come gli scenari iconici: dalla prima Dreamhouse del 1962 a un’inconfondibile macchina rosa, da una fantastica tavola da surf alle due postazioni per selfie di Barbie e Ken a grandezza naturale, dove poter scattare delle foto souvenir.
CARTE DA GIOCO, PASSIONE DA COLLEZIONISTI
ILcollezionismo di carte da gioco cresce sempre di più. La carta più costosa di sempre, un Mickey Mantle del 1953 prodotto da Topps e gradato Sgc 9, è stata venduta qualche anno fa all’incredibile somma di 12,5 milioni di dollari. Non c’è da stupirsi, quindi, se il mercato delle carte collezionabili sportive negli ultimi anni sta conoscendo una crescita esponenziale, arrivando a toccare numeri da capogiro: solo nel 2022 era stato valutato ben 9,69 miliardi di dollari, ma entro il 2030 raggiungerà la cifra record di almeno 20,48 miliardi (Kings Research). L’azienda Topps ha presentato le sue prime due collezioni di carte e figurine dedicate all’ambito torneo Uefa
Euro 2024 sia a Napoli Comicon - il secondo più grande festival sulla cultura pop del Belpaese - sia a Play Modena - l’unico evento italiano dedicato al gioco da tavolo, di carte e di ruolo. E non solo, oltre a essere main sponsor di Collect It - il primo card show dedicato ai collezionisti del nostro Paese - al recente Gran Premio d’Italia di Formula 1 a Monza ha lanciato in grande stile la nuova edizione di Turbo Attax, il Tcg (trading card game, cioè gioco di carte collezionabili) giunto alla quinta edizione che ha come protagonisti i 60 pi-
loti che compongono i circuiti di Formula 1, 2 e 3. Topps Hobby Rip Night è invede dedicato agli amanti del collezionismo sportivo e organizzato direttamente dal colosso americano, che finalmente ha presentato l’atteso format anche in Italia (a Milano) dopo l’enorme successo ottenuto negli Stati Uniti. Veterani e neofiti hanno avuto l’opportunità di partecipare a entusiasmanti sessioni di unboxing e scambi di carte, sfidandosi poi in avvincenti Pack Battle: chi trova la carta di maggior valore, vince l’intero contenuto della box!
CARTE E GIOIELLI
IL poker in un gioiello. È quello che ha pensato Arcadia, con il bracciale da uomo o da ragazzo a tema gioco. Questo bracciale in argento rappresenta le carte da poker, è un gioiello molto versatile e si presta ad essere indossato sia su un abito casual che su uno elegante. I simboli delle carte da gioco sono smaltati con colori tradizionali, rosso e nero. Il bracciale ha una lunghezza di 20,50 centimetri e la chiusura a moschettone. Il retro del bracciale ha una finitura satinata. Un gioiello totalmente made in Italy, consegnato con astuccio da gioielleria e certificato di garanzia e autenticità.
Ariete
Le soluzioni semplici a volte vengono trascurate in favore di chissà quali macchinazioni, ma in questo per voi positivo novembre farete bene a seguire il vostro buon senso più spicciolo, e magari anche a fidarvi del vostro intuito. Non ve ne pentirete. Molto bene al gioco.
Toro
La pazienza è la virtà dei forti e, qualora ne foste carenti, fatene buona scorta, perchè in questo nebbioso novembre ne avrete bisogno! Tuttavia, anche se non tutto filerà liscio come previsto, saprete, come spesso accade, uscire vincitori! Al gioco siete davvero fortunati.
Gemelli
Perché entusiasmarsi subito, senza aver prima valutato per bene pro e contro del progetto che una persona amica vi proporrà? Se è davvero così buono, saprà aspettare il vostro ponderato giudizio, e in questo fatevi consigliare dai vostri familiari. Per giocare aspettate dicembre.
Cancro
A volte siete un po’ polemici e questo non vi rende simpatici, ma in questo mese avrete ragioni da vendere e coloro che hanno un po’ di onestà intellettuale non potranno che darvi ragione. Moderate comunque le parole, specie sul lavoro! Al gioco rischiate poco.
PER TENTARE LA FORTUNA
LOTTO
4, 16, 78 ambo, terno e su Tutte, Genova e Torino
SUPERENALOTTO
1/24/25/59/77/78
23/42/49/53/66/89
a cura di Nashira {astrologa e sensitiva}
MAX PEZZALI
cantautore, scrittore
frontman e cantante degli 883
Pavia, 14 novembre 1967
Scorpione
Non c’è bisogno di essere pungenti con quell’amico che non sarà il massimo della precisione e dell’affidabilità, ma ha dimostrato concretamente di volervi bene. Rilassatevi un po’ e indossate gli occhiali rosa per recuperare positività. Fortunatissimi al gioco.
Sagittario
Qualche acciacco di stagione renderà necessario da parte vostra riguardarvi un po’, magari rinunciando alle uscite serali e a qualche stravizio a tavola. In compenso sarete pronti ad affrontare sfide interessanti e qualche novità dell’ultimo minuto. Dopo il 15, è tempo di giocare.
Capricorno
Leone
Amore, cuore, sentimento. Se sono termini che vi suonano un po’ triti, in questo novembre dovrete ricredervi, in quanto saranno i grandi protagonisti della vostra vita. È davvero il momento ottimale per trovare un partner, o prendere decisioni importanti. Gioco, fortunati dal 20 in poi.
Vergine
Una persona a voi molto vicina vi rivelerà un segreto e tenerlo per voi sarà difficile, tanto è importante! Sappiate usarlo con discrezione e intelligenza, senza fare pentire il prossimo della fiducia che vi ha accordato. Al gioco molto bene fino al giorno 20.
Bilancia
Una persona a voi molto vicina vi rivelerà un segreto e tenerlo per voi sarà difficile, tanto è importante! Sappiate usarlo con discrezione e intelligenza, senza fare pentire il prossimo della fiducia che vi ha accordato. Al gioco molto bene fino al giorno 20.
Un mese freddino dal punto di vista climatico, ma a scaldarvi ci saranno tante novità sul fronte affettivo, visto che state concretizzando quel progetto che vi sta tanto a cuore e tutti gli ostacoli, uno alla volta, stanno cadendo. Vedete che la perseveranza paga? Bene anche gioco, dal 20 in poi.
Acquario
Un pizzico di fortuna, una buona dose di fascino e il vostro novembre è servito. Avventure, opportunità, gioie: siete davvero il segno favorito dagli astri e godetevi, dunque, appieno l’ottimo momento senza timori. Anche al gioco la dea bendata è dalla vostra parte.
Pesci
Non avete scheletri nell’armadio e dunque potete anche osare, quando si tratta di fare delle accuse circostanziate specie nell’ambiente di lavoro. Il vostro coraggio sarà apprezzato, specie ai piani alti della scala gerarchica. Gioco: meglio aspettare dicembre.