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POLITICA
Giovanni Currò: «Il gioco torni a livelli fisiologici» INCHIESTA
La seconda volta delle Regioni ATTUALITÀ
Amusement in cerca di riscatto SPECIALE
slot online, tra successo e futuro Slot PERSONAGGI
Alessandra Ierse Max Vellucci COVER STORY 22
LASLOTDELMESE
FICO | U N
MySisal Il nuovo volto del retail M U L T I G I O C O
P I Ù
C H E
B E L L O
ENGLISH PAGES INSIDE
NEW SLOT | POKER | VLT | CASINÒ | ONLINE | IPPICA | SCOMMESSE
Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)
numero 12
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dicembre 2019
EDITORIALE
Pacchi di fine anno
anno xi
Editore GN Media srl corso Tacito, 101 – 05100 Terni Redazione tel. 0744 461296 fax 0744 461362 redazione@gioconews.it Direttore responsabile Alessio Crisantemi Product manager Anna Maria Rengo In redazione Cesare Antonini Michela Carboni Roberta Falasca Vincenzo Giacometti Francesca Mancosu Giuseppe Tondelli Hanno collaborato a questo numero Giovanni Adamo Alfonso ‘Alfi’ Amarante Ludovico Calvi Geronimo Cardia Gianni Carra Ian Donegan Daniele Duso Marco Fiore Anna Muzio Nashira Valerie Peano Francesco Scardovi Riccardo Zerbetto Progetto grafico e impaginazione Francesco Bellucci via del Maglio, 6 – 05100 Terni fbellucci@me.com Foto GN Media Marco Serafini Amici Stampa Comunicare srl piazzale degli Eroi, 8 – 00136 Roma Pubblicità Fabrizio Galli mob. 342 5813311 gioconews@gmail.com Alexander Greco mob. 393 9492062 commerciale@gioconews.it Marketing Elena Bulgarelli mob. 348 3631373 e.bulgarelli@gnmedia.it Segreteria Natasha Crisantemi segreteria@gioconews.it Reg. Tribunale Terni n. 04/2009 Iscrizione ROC n. 18462 ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE Testata associata Associazione Nazionale Editoria di Settore L’editore è a disposizione degli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere la debita autorizzazione.
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Natale senza regali per il gioco
Ancora una volta, ci siamo davvero stufati di dirlo, sotto l’albero addobbato del gioco pubblico ci saranno i “regali” che il Governo ha deciso di fare al settore, con le disposizioni contenute
nei provvedimenti di bilancio per il prossimo anno, in particolare con il decreto fiscale collegato alla manovra. Aumento del prelievo erariale per slot e Vlt (l’avevamo già scritto altre volte, ci pare?!), proroga onerosa delle concessioni per scommesse e bingo, obbligo per tutti gli operatori di iscriversi al Ries, e una vaga promessa di riordino dell’offerta, affidato a un decreto del ministero dell’Economia, altro tema che attende da due anni di essere svolto. Insomma, anche questo anno che si avvia a conclusione è stato decisamente avaro per il settore del gioco legale, che ha peraltro dovuto sperimentare i primi effetti della completa entrata in vigore del decreto Dignità e del suo divieto totale di pubblicità, mentre a livello regionale gli orari e soprattutto i distanziometri previsti dalle varie normative stanno portando conseguenze gravi alle attività imprenditoriali, ripetiamo legali, e ai loro addetti. È questo poco spumeggiante bilancio, il fil rouge del numero dicembrino di Gioco News, che viene dato come sempre alle stampe mentre in Parlamento si discute il disegno di legge di bilancio per il prossimo anno. A voler essere ottimisti, c’è da dire che, nonostante gli slogan probizionisti e abolizionisti del comparto legale, lo Stato mostra ancora di fare molto conto su di esso. Sarebbe bene, però, che si ricordasse innanzitutto che è, appunto, legale, e in secondo luogo che senza norme certe, uniformi e sostenibili anche le sue casse verranno a essere depauperate. Se si chiede a un’impresa legale più di quanto possa dare, quella fallisce, e quindi non dà più niente. Per definizione, l’impresa illegale si guarda bene dal pagare tasse, e anche per questo è spesso più appetibile del concessionario di Stato, per di più privato di uno dei mezzi principe per distinguersi, ossia la pubblicità. Non è certamente solo una nostra impressione, che le politiche in materia di gioco siano essenzialmente “punitive”. Per concludere in maniera non banale o sdolcinata, c’è da augurarsi che si prenda coscienza della necessità alla fase della regolamentazione organica, trattando il settore come un’attività imprenditoriale, e non come un nemico da combattere. Anna Maria Rengo
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POLITICA
04. “Il gioco legale deve tornare ai suoi livelli fisiologici” S O M M A R I O
Il deputato del Movimento 5 Stelle Giovanni Currò traccia un bilancio delle politiche in materia dei due governi che si sono succeduti in questa legislatura, ma per valutare appieno gli effetti del decreto Dignità occorrerà, a suo modo di vedere, ancora tempo
06. Mirabelli (Pd): “Piccoli accorgimenti e modifiche per ridare un po’ di fiato
a tutta la filiera”
il gioco sano ”
07. Billi (Lega): “Il divieto di pubblicità contrasta solo il comparto legale” 08. Butti (Fratelli d’Italia): “Si apra un tavolo di confronto sul decreto Dignità” 09. Zangrillo (Forza Italia): “Formazione, mezzo principale per promuovere
ATTUALITÀ
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ESTERI
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NORMATIVA
30. Il Registro, prima del Riordino
32. La circolare vale anche per il
distanziometro
SLOT
18. Le nuove regole del gioco 10. Salvate il puro intrattenimento
Il settore è compatto contro l’obbligo di iscrizione al registro degli operatori del gioco previsto dal Dl fiscale anche per l’amusement e chiede un intervento-quadro
INCHIESTA
14. La seconda volta
Dopo le leggi sul gioco varate fra il 2012 e il 2013, molte Regioni ci riprovano e tentano la via della modifica o della proroga. Per rispondere alle richieste degli operatori del settore, ma non solo.
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GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2019
Mauro De Fabritiis, fondatore di Mdf Partners, esamina l’andamento presente e futuro dei mercati internazionali
EVENTI
26. I grandi giochi di Natale
Un salto nelle location più famose di Italia, e non solo, durante le festività natalizie: la grande musica e la buona cucina diventano protagoniste
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38. Il futuro non è più così remoto
L’Italia presenta alla Commissione europea il progetto di decreto di regole tecniche delle cosiddette AwpR: via libera atteso per il 5 febbraio 2020, ma occhio alla politica FISCO&SLOT/ L’insostenibile pesantezza del Preu
40.
VLT
42. Verso la tempesta
Il settore delle Videolottery costretto a ridisegnare il proprio futuro sulla base del nuovo regime fiscale e delle troppe novità normative
INTERVISTE
Un doppio torneo valido per il ranking internazionale Wppr e l’ultima tappa del Circuito Nazionale Ics 2019: così il flipper sportivo italiano festeggia il 25 dicembre
fortuna va stimolata, prima o poi si sveglierà”/ Ra-
74. “La
POKER
»
dio, teatro, Tv: la comica Alessandra Ierse racconta la sua passione per la recitazione e il suo approccio al gioco “Il
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75.
IPPICA 46. Premiare solo chi fa
DALMONDO
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DANON PERDERE
ILUOGHI DELGIOCO
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
L’OROSCOPO
GIOCO &PSICHE
L’AVVOCATO DELDIAVOLO L’AVVOCATO DELDIAVOLO
lenges traditional organizational structure
91. If push comes to shove… 92. From the present to the future 94. NetEnt: “To the conquest of America!”
95. Habanero: “Innovation that
rewards on international markets”
95. Play’n Go: “Flexibility, a winning
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GIOCARE GIO CONGUSTO
RIFLESSIONI DAORSO
90. The growth of “Omnichannel” chal-
POKER STRATEGY
FISCO&SLOT
I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE
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card for approaching new markets” LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
LASLOT DELMESE
PANNONERO
22. MySisal, il nuovo volto del retail 55. E-Play24, un anno di novità 87 . NEWSLETTER
NUOVE TENDENZE
70. PANNONERO/ Il casinò che vorremmo 71. LASLOTONLINEDELMESE
aziende
NEWSLETTER
DANON PERDERE
I consigli per diventare uno scommettitore professionista
LEAVVENTURE DAROONEY
50. LEDRITTEDELMAESTRO/
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gnità’ 65. NetEnt: “Alla conquista dell’America!” 66. Play’n Go: “Flessibilità, carta vincente per approcciare i nuovi mercati 67. WorldMatch: “Vent’anni di giochi sicuri” 68. Espresso Games: “Non solo Italia” 69. Greentube: “Forti nel Bel Paese ma il Dl Dignità può provocare problemi” 70. Habanero: “L’innovazione che premia” 70. Smd: “Italia, settore online sia visto come gli altri business” 71. Il nuovo marketing del gaming online GIOCO &PSICHE
PANNONERO
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DALMONDO
LOSFIZIO DELGIOCO
Come lavora un concessionario storico che ha attraversato tante fasi del mercato, e come si sta districando nel ginepraio di leggi e ostacoli? Ecco la storia di BetBull.
Le slot online continuano a registrare un andamento in crescita in Italia, ma i modelli di consumo si evolvono. L’esperta di gaming Laura D’Angeli delinea le direttrici di un necessario riorientamento strategico. LeoVegas: “Un business etico e a prova di Di-
LAVLT DELMESE
bookmaker ai tempi del Dignità
62. Dal presente al futuro
LASLOT DELMESE
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GIOCO &TECNICA
PANNONERO
DALMONDO
LOSFIZIO DELGIOCO
Il deputato del Pd, Marco Lacarra, firmatario di una interrogazione sull’ippica, sottolinea l’importanza di tutelare il benessere dei cavalli e di rinnovare gli impianti con investimenti infrastrutturali
PROMOSPACE
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giochi
Bilancio di fine anno negativo per il puro intrattenimento, anche se il periodo natalizio è un momento importante per attirare clienti
36. VOXMANAGER 54. ALBARDEGLIESPORTS 76. DALMONDO 77. L’ORADELGIOCO 78. DANONPERDERE 80. L’AVVOCATODELDIAVOLO 82. GIOCO&RETAIL 83. GIOCO&PSICHE 84. GIOCHIDABAR 85. GIOCARECONGUSTO 86. LASLOTDELMESE 88. LOSFIZIODELGIOCO 96. OROSCOPO
GIOCARE GIO CONGUSTO
44. Il Natale delle sale
CASINÒ
GIOCO &ARTE
COMMA 7
rubriche
GIOCO &ARTE
58. 60.
La nuova punta di diamante del mentalismo italiano, Max Vellucci, spiega il rapporto col gioco, dal lavoro al tempo libero
NUOVE TENDENZE
L’evento giocato dal 6 all’11 novembre al King’s Resort di Rozvadov, punto di riferimento del gioco live in Europa e nel mondo, ha totalizzato 2.740 entries ed è il miglior torneo azzurro di sempre Super Dario, anche formato Europe Un ponte (fiscale) tra l’Italia e Las Vegas
48. Il mestiere del
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giocatore, un raffinato problem solver”/
56. Ips da record nel tempio del poker
SCOMMESSE
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POKER STRATEGY
Giovanni Currò
FLIPPER
52. Finale di Natale
Bisogna aiutare a riconvertire il settore con una exit strategy […]; ‘Meno slot e più flipper e biliardini’ può sembrare uno slogan ma occorre andare in quella direzione
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politica
G I O V A N N I
C U R R Ò
«Il gioco legale deve tornare ai suoi livelli fisiologici»
Un
di Anna Maria Rengo
Il deputato del Movimento 5 Stelle Giovanni Currò traccia un bilancio delle politiche in materia dei due governi che si sono succeduti in questa legislatura, ma per valutare appieno gli effetti del decreto Dignità occorrerà, a suo modo di vedere, ancora tempo
anno vissuto pericolosamente, il 2019, per la politica italiana, con la legislatura che ad agosto è sembrata, per un lungo momento, sul punto di concludersi anticipatamente, chiamando di nuovo gli elettori alle urne, dopo quella del 4 marzo 2018 che aveva portato alla nascita del primo Governo Conte, formato da Lega e da Movimento 5 Stelle. Proprio i pentastellati, dopo il terremoto estivo, provocato dalla repentina mozione di sfiducia presentata dalla Lega, sono rimasti in sella al nuovo Esecutivo, anche stavolta guidato dal premier Giuseppe Conte, ma dal quale è uscita la Lega per entrare invece il Pd, Leu e la neonata formazione di Matteo Renzi, Italia Viva. Due governi nel giro di neanche due anni di legislatura, e spesso, troppo spesso forse secondo gli operatori, il gioco è stato protagonista nei due rami del Parlamento e a Palazzo Chigi. Merito, o colpa a seconda dei punti di vista, proprio del Movimento 5 Stelle, che lo aveva inserito nel suo programma elettorale di inizio 2018, poi nel contratto di Governo siglato con Matteo Salvini, e infine anche nell’accordo raggiunto, principalmente, con il segretario del Pd Nicola Zingaretti. Al momento di andare in stampa. Camera e Senato sono alle prese con l’esame di due provvedimenti che determineranno le sorti dell’Italia dal prossimo anno in poi. Parliamo naturalmente del decreto fiscale, sotto la lente della sesta commissione Finanze della Camera e che è collegato al disegno di legge di bilancio 2020-2022, assegnato invece alla quinta commissione Bilancio del Senato. In entrambi i casi, si tratta di provvedimenti che chiamano direttamente in causa il gioco, tra nuovi aumenti del Preu per slot e Vlt, rinnovo delle concessioni degli apparecchi e proroga di quelle vigenti per bingo e scommesse, tassazione sulle vincite al gioco, istituzione dell’albo unico degli operatori e degli agenti sotto copertura per scovare casi di gioco illegale o minorile.solo per citare alcune delle misure principali e più impattanti. Si può proseguire con la lotteria degli scontrini, ma anche sulle nuove misure sull’utilizzo del denaro
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GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2019
POLITICA GIOVANNI CURRÒ
contante, che interessa principalmente i casinò, fino a giungere alle norme che puntano a rilanciare Campione d’Italia, in ginocchio dopo la chiusura del Caisnò, e che prendono atto dell’imminente sua inclusione, dal primo gennaio 2020, nel territorio doganale dell’Unione europea. A dicembre i compiti si invertiranno: la Camera esaminerà la Manovra e il Senato il Dl fiscale, per una doppia approvazione che comunque deve arrivare entro la fine dell’anno. A fare il punto di quanto il Governo, anzi i governi, di cui il M5S fa e ha fatto parte, sta facendo in materia di gioco, è il deputato comasco pentastellato Giovanni Currò, membro della sesta commissione Finanze della Camera e della commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria. Un bilancio che parte, natuRalmente, da uno tra i più importanti provvedimenti varati dal primo Governo Conte c’è il decreto Dignità, che ha vietato totalmente la pubblicità del gioco. Che primo bilancio si può tracciare della piena entrata in vigore di questa disposizione? “Finalmente da questo agosto è scattato il divieto totale di pubblicità e sponsorizzazioni e non si vedono più spot durante le partite di calcio o nelle interruzioni di film o programmi. Così come per il fumo non si può pubblicizzare qualcosa che può portare a grave patologie di dipendenza con costi sanitari collegati. I risultati del divieto li vedremo dopo almeno un anno dalla sua applicazione”. Il Movimento 5 Stelle ha da sempre un atteggiamento fortemente critico nei confronti del settore del gioco legale, attuando una serie di misure limitative e miranti a incrementare la tassazione. Così facendo, ci può essere il rischio di favorire quello illegale? “Siamo critici sia su quello legale che naturalmente quello illegale perché, come ha evidenziato in data 16 ottobre Giovanni Russo, aggiunto della Procura Nazionale Antimafia, ‘l’espansione dell’area legale dell’azzardo non comporta una compressione dell’area illegale’. La stessa Direzione nazionale antimafia ha dimostrato il contrario. Serve tornare a livelli fisiologici di gioco legale perché come hanno spiegato più ricerche indipendenti, l’azzardo è un moltiplicatore negativo dell’economia che deprime i consumi e genera costi sanitari, una mancata Iva sui consumi e colpisce in primis la filiera produttiva del commercio”. I lavoratori del settore del gioco legale e l’industria di riferimento sono in qualche misura da tutelare e/o è possibile la loro riconversione? “Come detto serve ritornare a livelli fisiologici di gioco legale come era una quindicina di anni fa e come è in altri paesi europei. L’industria del ‘tentar la sorte’ crea anche pericolose illusioni in momenti di crisi. Certamente bisogna aiutare a riconvertire il settore con una exit strategy che fa parte del programma del Movimento 5 stelle votato dai nostri iscritti; ‘Meno slot e più flipper e biliardini’ può sembrare uno slogan ma occorre andare in quella direzione”. Con il decreto Dignità, era stato annunciato anche il riordino
dell’offerta di gioco in Italia. È un proposito al quale il M5S intende dare attuazione o è bene che in materia le Regioni sia libere di decidere quanto ritengono meglio? “Il M5S ha sempre difeso le autonomie regionali e locali in tema di regolamentazione e limitazione del fenomeno. Questo perché la tutela alla salute che dipende dalle Regioni è fondamentale e le attività economiche, come afferma la nostra Costituzione, non possono contrastare con questo principio. Torino, Roma, Bologna e Bergamo, per fare alcuni esempi, hanno regolamenti che pongono un argine all’azzardo per tutelare i cittadini da una offerta che tutti ormai riconoscono smisurata. Norme che peraltro Tar, Consiglio di Stato e Corte Costituzionale hanno dichiarato legittime. Tra l’altro nella scorsa finanziaria è stato approvato l’emendamento del Movimento 5 Stelle che fornisce gratuitamente uno strumento telematico tramite il sistema ‘Smart’ di Sogei per controllare il rispetto della regolamentazione degli orari nelle sale Vlt”. La situazione di Campione d’Italia è drammatica: dal 27 luglio 2018, da quanto il tribunale di Como ha sentenziato il fallimento della sua società di gestione, il Casinò è chiuso, l’organico comunale è stato falcidiato e dal prossimo 1° gennaio il Comune entrerà nel territorio doganale dell’Unione europea. Come mai il primo Governo Conte non è riuscito ad affrontare in maniera risolutiva queste problematiche e quali risposte o speranze si possono dare ora alla comunità? “L’impegno è sempre rimasto costante, le nomine dei commissari confermano ciò, l’aspetto giudiziale non è di poco conto, e mi rendo conto che di fronte a tali problematiche al cittadino non importa la distinzioni di poteri dello Stato. Con il nuovo Governo abbiamo dovuto riprendere il complesso dossier per aggiornare i nuovi uffici. La caduta del Governo e la carenza di assunzione di responsabilità di una forza politica come la Lega che in passato si è dimostrata sensibile alla problematica, non aiuta noi e di conseguenza ritarda di molto la risoluzione”.
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politica
Mirabelli (Partito democratico) «Piccoli accorgimenti e modifiche per ridare un po’ di fiato a tutta la filiera» Il senatore del Partito democratico Franco Mirabelli non ci gira troppo intorno e traccia un bilancio sulla situazione in cui versa il gioco anche in considerazione del lavoro che sta facendo l’attuale Governo giallorosso. Lei ha presentato un disegno di legge di riforma dei giochi, secondo lei il Governo verso quale direzione sta andando? “Posso dire che il Governo attuale ha manifestato una certa disponibilità sul comparto del gioco e ha riconosciuto che certe disposizioni sono penalizzanti. Il Governo ha avuto tempo e modo di rivedere, nella discussione sul decreto fiscale, la parte sul gioco. Prevedere, come si fa con il Dl fiscale, ulteriori introiti per lo Stato di 400 milioni è una scelta legittima e comprensibile, pensare che questo incremento venga pagato solo, ancora una volta, dai gestori delle slot è sbagliato e rischia di mettere in discussione il posto di lavoro per migliaia di persone. Serve distribuire l’onere aggiuntivo su tutto il settore e la strada più ovvia resta quella di aumentare, anche solo di un punto percentuale, la tassazione sulle vincite e sui
FRANCO MIRABELLI
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GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2019
‘Gratta e vinci’ e serve, nel caso si intervenga ancora sul Preu, intervenire per ridurre il payout. Non si tratta di incentivare il gioco ma di evitare che il peso del prelievo su questo settore ricada solo sempre sulle slot”. Nel dettaglio, cosa ne pensa dell’aumento della tassazione sugli apparecchi? “Occorre abbassare, come ho chiesto in un emendamento alla Manovra 2020, il Preu rispetto all’aumento previsto e serve abbassare fino a 125 euro le vincite che vengono tassate. Così viene garantito alle Awp di ridurre il payout. Ho chiesto che la tassa sulle vincite alle Vlt sia pari all’1,9 percento dal 1° maggio 2020 e 1,3 percento dal 1° gennaio 2021, per la vincita o parte di essa fino a 125 euro e non più 500 euro e che sia pari al 15 percento, dal 1° maggio 2020, per la parte della vincita eccedente i 125 euro”. Il settore del gioco come va salvaguardato? “Credo che si evinca facilmente che non si può andare avanti in questo modo. Serve una riforma del settore, bisogna riprendere l’accordo che era stato raggiunto in Conferenza unificata Stato, Regioni ed Enti locali e ripartire da lì. Occorre fare una riforma organica del settore senza la quale non diamo garanzia a nessuno, rischiando solo di alimentare il nero e appunto il gioco illecito. Se lo Stato continua a guardare al gioco come una banca a cui attingere e non facciamo provvedimenti seri, la situazione di stallo in cui versa il comparto, rimarrà tale”. Quale potrebbe essere una soluzione? “Ridurre la domanda e contemporaneamente l’offerta di gioco”. Non crede che i lavoratori del settore dovrebbero essere tutelati
POLITICA
come qualsiasi altro lavoratore? “Assolutamente sì, devono essere salvaguardati i lavoratori di tutta la filiera ed è per questo che serve abbassare il payout, per fare fronte all’aumento del Preu”. In sintesi, ci può commentare la Manovra 2020? “Con la Manovra abbiamo congelato l’aumento dell’Iva trovando i 23 miliardi e facendo risparmiare 500 euro a famiglia; abbiamo abolito il super-ticket; abbiamo ridotto il cuneo fiscale, riducendo le tasse sul lavoro dipendente e su queste questioni siamo tutti d’accordo in maggioranza. Così come siamo d’accordo sugli interventi per la transizione ecologica. Ci sono poi altri temi su cui dobbiamo rimodulare le scelte. Ad esempio, è vero che la questione della plastic tax per come è stata posta rischia di penalizzare un settore produttivo ma si tratta di una tassa che c’è in tutta Europa. È giusto, comunque, non mettere in crisi le aziende e, quindi, ci si deve prendere il tempo giusto per lavorare sulla questione e dare gli incentivi giusti anche per una riconversione ma
questa è la materia emendativa. Non vedo, quindi, grandi problemi per la maggioranza: 900 emendamenti sono il frutto di un lavoro che abbiamo fatto e poi lavorando si scremeranno. Abbiamo costruito questa Manovra parlando con le parti sociali, con la società e abbiamo raccolto alcune istanze”. (Rf )
Billi (Lega) «Il divieto di pubblicità contrasta solo il comparto legale» Fino ad agosto forza di maggioranza, poi passata sui banchi dell’opposizione, la Lega esprime una posizione critica, ma non in senso assoluto, alle politiche che il nuovo governo giallorosso, sempre guidato da Giuseppe Conte, sta portando avanti in materia di gioco. A cominciare dalle disposizioni contenute del decreto fscale collegato alla Manovra di bilancio per il prossimo anno, attualmente all’esame del Parlamento per la sua conversione in legge. A parlare è Simone Billi, deputato da tempo residente a Zurigo, in Svizzera, componente della terza commissione Affari esteri e comunitari della Camera e membro della delegazione parlamentare presso l’assemblea del Consiglio d’Europa. Nel Dl fiscale il governo giallorosso ha previsto il registro unico degli operatori e gli agenti sotto copertura. Che cosa ne pensa di queste due disposiziomi? “Il registro unico sarà inefficace al contrasto del gioco illegale e creerà ulteriori vincoli amministrativi per gli onesti operatori. Quanto agli agenti infiltrati, erano già allo studio del precedente governo Lega – Movimento 5 Stelle e questa potrebbe essere una misura utile a controllare il fenomeno del gioco clandestino e minorile”. Nel 2019 sono entrate pienamente in vigore le disposizioni del decreto Dignità, voluto dal primo governo Conte e approvato definiticamente nell’agosto 2018, in merito al divieto di pubblicità del gioco con vincita in denaro. Quali sono gli obiettivi che si possono realisticamente realizzare con queste norme? “Il divieto di pubblicità potrebbe essere utile per contrastare il gioco d’azzardo legale, ma non quello illegale. Ma è proprio in quest’ultimo che si manifestano le dipendenze non controllate più gravi. In definitiva, il gioco
legale deve essere controllato, il gioco illegale va contrastato in ogni modo, perchè sono soldi della malavita ed i giocatori non sono controllati”. Lei ha preso più volte posizione su Campione d’Italia, alle prese con una profonda crisi dovuta principalmente alla chiusura del Casinò il 27 luglio dello scorso anno, data della sentenza del Tribunale di Como che aveva dichiarato il fallimento per insolvenza della sua società di gestione. Oltre un anno è passato da allora e, nonostante la sentenza sia stata annullata dalla Corte d’appello di Milano, il Casinò resta chiuso e Campione si trova senza il suo principale motore economico e occupazionale. Cosa ne pensa della situazione attuale e quali sono i suoi auspici al riguardo? “Lo scorso Governo gialloverde aveva previsto agevolazioni fiscali e nominato un commissario straordinario per la Casa da gioco, Maurizio Bruschi, che aveva portato a termine la propria relazione per la riapertura del Casinò di Campione d’Italia. Purtroppo le note vicissitudini parlamentari stanno ostacolando la conclusione di queste attività. Da parte mia, sto ancora lavorando ancora dall’opposizione per la riapertura del Casinò, ossatura economica dell’enclave e importante sbocco lavorativo per molti italiani residenti in Ticino”. (Amr) SIMONE BILLI
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politica
Butti (Fratelli d’Italia) «Si apra un tavolo di confronto sul decreto Dignità»
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Forza fieramente mai di governo in questa legislatura, Fratelli d’Italia non risparmia critiche a quanto, in materia di gioco, è stato fatto sia dal primo che dal secondo governo Conte. Mantenendo tuttavia un atteggiamento propositivo, allo scopo di “correggere” le norme che sono state approvate dal 4 marzo 2018 in poi. A parlare è il deputato comasco Alessio Butti, vicepresidente dell’ottava commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici, oltre che componente del Comitato per la legislazione e, soprattutto, attento osservatore di tutto quanto accade, soprattutto dal punto di vista politico, per quanto attiene il gioco con vincita in denaro e il Casinò di Campione d’Italia, cittadina ormai allo stremo dopo la chiusura della Casa da gioco e che sta pesantemente risentendo anche del dissesto dichiarato lo scorso anno dal Comune. Cosa auspica che faccia il governo giallorosso per combattere il gioco illegale e quello minorile? “Innanzitutto che apra quel tavolo di confronto promesso, nero su bianco, sul decreto Dignità. Un tavolo a questo punto necessario per far capire, in primis al Governo e una volta per tutte, che c’è differenza tra il gioco delle slot machine e quello relativo alle scommesse sportive”. Ritiene che il divieto di pubblicità del gioco sancito con il decreto Dignità abbia effetti positivi nel fronteggiare il disturbo da gioco d’azzardo? “In realtà andrebbero vietate tout court le slot machine, che hanno un effetto negativo sullo status mentale delle persone: alienazione, fuori dalla realtà, comportamenti compulsivi, annullamento della personalità. Cosa diversa la scommessa sulla partita di calcio”. Parallelamente, però, vietare agli operatori legali di farsi pubblicità non li pone sullo stesso piano di quelli illegali, ben più pericolosi sia in termini di gioco sano che legale? “Certamente, a tutto vantaggio della criminalità organizzata, che ovviamente non può fare pubblicità sulle proprie scommesse”. A suo modo di vedere è necessario un riordino dell’offerta di gioco in Italia, come era del resto stato già annunciato dal primo governo Conte, che nel decreto Dignità aveva previsto che entro sei mesi sarebbe stato presentato
GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2019
un provvedimento in materia? Verso quali direzioni? “Verso una direzione, quantomeno, di riammettere le sponsorizzazioni sportive e limitare, come le giuste misure, le pubblicità sui mezzi televisivi. Effettivamente, ma nessuno si stupirà della mia affermazione, la pubblicità sulle scommesse sportive erano aumentate in modo esponenziale. Sembrava quasi che l’oggetto della scommessa, l’evento sportivo, fosse del tutto irrilevante. Cosi facendo, si ridà fiato al mondo dello sport e al mondo della pubblicità”. Sarebbe opportuno, a suo avviso, destinare parte delle entrate erariali dal gioco alle Regioni? “Secondo me, le entrate vanno destinate esclusivamente alla lotta alla ludopatia e alla lotta alle scommesse clandestine. Un circolo virtuoso: non per fare cassa, come fa questo Governo, ma per dare risorse a chi quotidianamente lotta contro questi fenomeni che incrementano la criminalità organizzata”. Quanto è importante la prevenzione, la formazione e la collaborazione con gli operatori legali per promuovere il gioco sano e legale? “È fondamentale. Per questo è una follia non sapere oggi chi è legale e chi non lo è”. Le disposizioni sul gioco contenute nel decreto fiscale, in queste settimane all’esame dei due rami del Parlamento per la sua definitiva conversione in legge, su tutte l’ulteriore aumento della tassazione per slot e Vlt, non rischiano di essere insostenibili e di portare alla morte il settore del gioco legale? “Non è tassando ulteriormente il gioco che si portano benefici al settore. È l’ideologia di questo Governo: tasse e microtasse giustificate da interessi etici. Tassiamo così la smettano di giocare. Si vede…”. (Amr)
Zangrillo (Forza Italia) «Formazione, mezzo principale per promuovere il gioco sano» Un giudizio fortemente critico su quanto è stato fatto in materia di gioco in questo primo scorcio di legislatura, e un richiamo, chissà quanto ascoltato, a tutelare le imprese legali. È quanto esprime il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, componente della commissione Lavoro della Camera. Le disposizioni sul gioco contenute nel Dl fiscale, su tutte l’ulteriore aumento della tassazione per slot e Vlt, sono sostenibili o rischiano di portare alla morte il settore del gioco legale? “La nostra posizione sul gioco e in particolare sui provvedimenti che questo governo e quello precedente hanno assunto in materia è già stata espressa, in modo chiaro e coerente, durante la discussione in Parlamento del decreto Dignità. Ossia, serve un approccio corretto al gioco, sia quello legale che illegale. Le misure che intendono contenere il fenomeno della ludopatia tassando il gioco legale non portano a nulla, se non a continuare ad appesantire il carico fiscale su una categoria di imprese che rappresentano una parte importante del sistema economico del Paese. Stiamo parlando di 6mila aziende, con più di 150mila lavoratori. Ma del resto, così come tutta la Manovra del governo è caratterizzata dall’aumento delle tasse, non è sfuggito neanche il comparto del gioco”. Qual è il suo giudizio complessivo sul Dl fiscale e sulla Manovra? “Il giudizio generale è estremamente negativo. Questa è una Manovra che, anziché essere ispirata dalla necessità di favorire la crescita economica e di dare fiducia a chi investe sul territorio, fa scappare le imprese, le mette in grave difficoltà e soprattutto aggrava il carico fiscale sui cittadini. Ci saremmo aspettati una Manovra focalizzata sugli investimenti, sulla possibilità di intervenire sul cuneo fiscale, quindi sulla riduzione degli oneri per lavoratori e imprese, non c’è nulla di questo. Solo un aumento di tassazione che non potrà fare altro che incrementare la situazione di decrescita e alimentare le dinamiche recessive, ossia ciò di cui l’Italia non ha bisogno”. Ritiene che il divieto di pubblicità del gioco sancito con il decreto Dignità abbia effetti positivi nel fronteggiare il disturbo da gioco d’azzardo? “Per ora ci sono le evidenze di molteplici documenti della Guardia di Finanza che ci raccontano che ogni volta che le Regioni hanno assunto iniziative per combattere il gioco legale, hanno fatto gli interessi di chi detiene il business di quello illegale, ovviamente in mano alla malavita. Credo che si vuole combattare la ludopatia, non si deve punire il gioco legale, ma bisogna puntare
sulla formazione e sulla sensibilizzazione, dedicando risorse all’educazione delle persone. Vietare la pubblicità comporta come conseguenza il danneggiare chi fa onestamente il suo lavoro. Dai dati raccolti in questi mesi, a valle dell’applicazione del decreto Dignità, non emerge il calo del gioco, ma, drammaticamente, si conferma che quello illegale continua a proliferare”. A suo modo di vedere è necessario un riordino dell’offerta di gioco in Italia, come era del resto stato già annunciato dal primo governo Conte? Verso quali direzioni? “Il tentativo che è contenuto nei provvedimenti di bilancio di definire un testo unico del gioco, con regole chiare, va nella direzione giusta. Bisogna evitare che ogni Regione si inventi qualcosa creando una disomogeneità pericolosa, che crea scompiglio, incertezza e che danneggia le imprese legali a vantaggio di quelle illegali”. A suo modo di vedere, sarebbe opportuno destinare parte delle entrate erariali dal gioco alle Regioni? “Una distribuzione a livello territoriale può essere corretta, ma io andrei oltre, pensando anche ai Comuni. Sarebbe bene, se si andasse verso questa redistribuzione, che ciascun Comune potesse godere di questa redistribuzione”. Quanto è importante la prevenzione, la formazione e la collaborazione con gli operatori legali per promuovere il gioco sano e legale? “Il gioco è una delle attività che ormai sono una realtà non solo in Italia ma nel mondo. È evidente che la ludopatia può creare situazioni di disagio estremo, ma la prevenzione, come detto, non si fa con l’inasprimento delle pene ma con la formazione e la sensibilizzazione. Ad esempio anche a livello scolastico”. (Amr) PAOLO ZANGRILLO
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attualità politica
Salvate il puro intrattenimento Il settore è compatto contro l'obbligo di iscrizione al registro degli operatori del gioco previsto dal Dl fiscale anche per l'amusement e chiede un intervento-quadro che superi la confusione normativa che lo penalizza
“P
di Francesca Mancosu
iù flipper e calcio balilla e meno slot e Vlt”. Questo lo slogan ripetuto da varie forze politiche, Movimento 5 Stelle in testa, per spingere a un gioco sano e non inquinato da dipendenza e patologie. Una difesa del “puro intrattenimento” che, almeno al momento in cui scriviamo, non ha però trovato riscontri nella Manovra o nel decreto fiscale, in attesa di conversione in legge, dove, anzi, è stato introdotto l’obbligo di iscrizione al registro degli operatori del gioco anche per i possessori di calciobalilla, videogiochi e apparecchi senza vincita in denaro. Ma cosa ne pensano gli operatori del settore e che tipi di interventi auspicano, visto che ci sono ancora stretti margini per alcuni correttivi? Ecco le loro risposte.
ALESSANDRO LAMA
CONFESERCENTI AMUSEMENT: «SERVONO LEGGI CHIARE E DEDICATE»
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“Il nostro comparto, quello del gioco senza vincita in denaro, è a rischio estinzione, con le conseguenze che ciò comporta per migliaia e migliaia di famiglie e per l’utenza numerosa di un gioco che intrattiene, allieta e stimola la socialità, messo sotto accusa per pregiudizi e ignoranza. Alla luce di ciò è fondamentale che il Governo centrale prenda seriamente in considerazione la situazione, con un intervento-quadro che preveda un coordinamento con le Regioni, una razionalizzazione normativa e un dialogo costante con gli operatori di settore. Per sopravvivere ci servono leggi chiare e dedicate: non
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possiamo essere accomunati a ciò che con noi non c’entra nulla, il gioco con vincita in denaro”, esordisce Alessandro Lama, presidente della Federazione Confesercenti Amusement, che quindi commenta anche l’ipotesi di dare all’Agenzia delle dogane e dei monopoli la delega per l’amusement circolata nelle scorse settimane. “Dalla costituzione del Consorzio Fee e della Federazione Confesercenti Amusement, insieme anche con l’associazione New Asgi Italia, lavoriamo per un rafforzamento dei rapporti con Mise e Monopoli, soggetti con i quali è stato avviato un dialogo che pone le basi per collaborazioni proficue. È evidente che il comparto ha
ATTUALITÀ SALVATE IL PURO INTRATTENIMENTO
recchi del nostro comparto costituirebbe una definitiva condanna a morte. Per questo come Consorzio Fee, Associazione New Asgi Italia e Federazione Confesercenti Amusement stiamo lavorando a vari emendamenti per far sì che questa norma non venga inserita nel decreto. In questo senso siamo anche in contatto con la commissione Finanze della Camera dei deputati per una audizione sulla proposta di legge, che speriamo venga calendarizzata al più presto”.
PAOLO DALLA PRIA
bisogno di una rappresentanza forte”. Quanto all’obbligo di iscrizione al registro degli operatori del gioco Lama quindi ricorda che “il comparto del gioco senza vincita in denaro è drammaticamente penalizzato nel nostro Paese da una normativa che non prevede una distinzione tra il puro amusement e il gioco con vincita in denaro. Siamo certi che l’introduzione dell’ulteriore obbligo di iscrizione al Registro unico degli operatori del gioco pubblico per i circa 87mila appa-
SAPAR SERVICE: «RIDARE CENTRALITÀ ALL’AMUSEMENT» “I giochi per il puro intrattenimento sono il motore della socialità, si trovano in location pensate per tutta la famiglia e rappresentano un’opportunità per ritrovare quello spirito di condivisione e aggregazione che pian piano stiamo perdendo a causa dell’alienazione derivata dalla diversificazione dell’offerta, che spinge i giovani a ricercare giochi online fruibili dalle postazioni casalinghe. E questo è derivato anche dal debug normativo e dallo stallo che contraddistingue il settore del puro intrattenimento. Pertanto, piuttosto che l’intervento previsto dall’articolo 27 del decreto fiscale circa l’introduzione dell’obbligo di iscrizione al registro unico, auspicherei in sede di conversione in legge del decreto interventi che ridiano centralità al settore dell’amusement mediante una riforma complessiva del comparto, rimasta incompiuta ormai da troppo tempo. Una normativa di carattere nazionale è ormai improcrastinabile: è necessario stabilire una volta per tutte l’inapplicabilità per gli apparecchi senza vincita in denaro della stessa normativa riservata agli apparecchi con vincita in denaro, come per esempio il distanziometro, le limitazioni orarie e il divieto di gioco ai minori”, afferma Paolo Dalla Pria, presidente di Sapar Service, braccio dell’associazione Servizi pubbliche attrazioni ricreative che si occupa in particolar modo del puro intrattenimento. “L’Italia è un Paese confusionario dove chi legifera spesso non conosce la materia su cui è chiamato a normare; per questo spesso ci ritroviamo ad avere una stessa legge per due prodotti completamente diversi.
La stessa cosa sta accadendo con la norma contenuta nel decreto fiscale che prevede l’iscrizione all’elenco Ries (Registro unico degli operatori di gioco) anche per gli operatori che detengono apparecchi senza vincita in denaro. Ritengo che questa norma debba essere abrogata proprio perché è evidente che non possano sussistere per gli apparecchi comma 7 le stesse motivazioni che sono state addotte con l’introduzione dell’elenco per i comma 6. Altresì dovrebbe essere abolito anche il pagamento dell’imposta sugli apparecchi da intrattenimento, l’Isi, riservata ai soggetti che posseggono o gestiscono gli apparecchi per il puro intrattenimento; si tratta di un inutile, ulteriore aggravio per le aziende già abbondantemente sovraccaricate da tassazioni cospicue”. Per giunta, conclude Dalla Pria, “sono anni ormai che Sapar chiede al Governo di delegare il settore dell’amusement al ministero dello Sviluppo economico, visto che quello dell’intrattenimento puro è un comparto composto da aziende storiche che rappresentano un’eccellenza del Made in Italy. Fino a qualche decennio fa l’Italia era leader nell’import – export degli apparecchi comma 7, avendo una storica tradizione manifatturiera caratterizzata dalla qualità del prodotto e dalla sapienza della manodopera. Vista la crisi occupazionale che affligge il nostro Paese, risollevare un’industria come quella del puro intrattenimento porterebbe non solo il prestigio della nostra manifattura all’estero, ma creerebbe nuovi posti di lavoro con conseguente rilancio dell’economia”.
Sulla stessa linea anche le esternazioni di Vanni Ferro, presidente di New Asgi Italia. “Da anni denunciamo che il gioco senza vincita in denaro è vittima di leggi e regolamenti figli dei preconcetti e dell’ignoranza che ci accomunano al gioco con vincita in denaro, di una normativa ancora incompiuta che non ci permette di lavorare e che rende anche difficoltoso l’accesso al credito essendo configurati alla stessa stregua del gioco con vincita in denaro; ne è conferma anche la
nuova norma contenuta nel decreto fiscale, che ancora una volta infligge un’ulteriore ferita al nostro comparto. Con il Consorzio Fee e la Federazione Confesercenti Amusement abbiamo fatto già richiesta e contiamo di essere al più presto auditi in commissione Finanze della Camera dei deputati per chiedere di apportare modifiche all’emendamento. Tutti temi che stanno inesorabilmente pregiudicando in maniera grave l’esistenza delle nostre sale.
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VANNI FERRO
NEW ASGI ITALIA: «IL REGISTRO DEGLI OPERATORI VA MODIFICATO»
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attualità politica
SALVATE IL PURO INTRATTENIMENTO
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È inevitabile che una situazione come questa stia portando inesorabilmente alla chiusura di un comparto, oggi composto da medie e piccole imprese, spesso a conduzione famigliare, che impiega e dà lavoro a centinaia di migliaia di persone”, sottolinea Ferro. “Da anni urliamo al mondo della politica che il puro intrattenimento non ha alcuna relazione con il gioco con vincita in denaro e con l’azzardopatia e finalmente oggi la conferma arriva anche dalle risultanze delle prime fasi degli studi dell’Università di Roma 3. Da sempre chiediamo al Governo di porre chiarezza,
con leggi separate, che dirimano in maniera chiara e netta la differenza dei due settori, altrimenti resteremo sempre di più vittime di quest’onda, di questo mood negativo che regione dopo regione sta stravolgendo con leggi e regolamenti assurdi le nostre attività. Continuano a sostenere che il comparto del gioco senza vincita in denaro debba trovare la sua collocazione all’interno del Mise e su questo stiamo lavorando sinergicamente assieme al Consorzio Fee e alla Federazione Confesercenti Amusement per un confronto di collaborazione e dialogo con i Monopoli e il ministero”.
MAURO ZACCARIA
ROBERTO MARAI
COSA NE PENSANO GLI IMPRENDITORI
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“Visto e considerato il comportamento del Governo negli ultimi tempi, un suo intervento in materia di amusement mi terrorizza. Fino ad oggi abbiamo ricevuto solo notizie che potremmo definire disastrose. L’obbligo di iscrizione all’albo anche per gli operatori dell’amusement-only non può esser visto sicuramente di buon occhio. In questi anni abbiamo avuto l’esigenza di differenziarci dagli operatori del comma 6 e dal mondo del gioco d’azzardo e questa iscrizione ci riporterebbe ad una identificazione indiretta con gli operatori del mondo del gambling. Nelle aspettative di tutto il nostro settore dell’intrattenimento e del gioco senza vincita in denaro, ci dovrebbe essere un Governo collaborativo e interessato al bene delle aziende e delle forze investitrici”. È l’auspicio espresso da Roberto Marai, imprenditore di calibro internazionale nel settore del gaming con l’azienda Farogames nonché socio fondatore del Consorzio Fee. “Il grande nodo da sciogliere tratta delle ticket redemption e l’assenza di leggi che regolano l’operazione di questi apparecchi: in tal senso, come punto di partenza sarebbe auspicabile la definizione di un decreto attuativo, che definisse in modo chiaro e preciso le linee guida per svolgere il nostro lavoro”. Quanto alla possibilità di dare ai Monopoli la delega per l’amusement, l’imprenditore ricorda che Adm “in realtà ha sempre legiferato per il settore, ma finora non ha mai fornito direttive chiare su come operare in merito. Tale ambiguità, unita al fatto che la delega ai Monopoli è stata conferita molto tempo fa, ha portato i risultati che ora sono sotto gli occhi di tutti ed hanno determinato la situazione in cui attualmente ci troviamo. È necessario, ora più che mai, che venga trovata una soluzione a questo problema”. Relativamente all’obbligo di iscrizione al Registro degli operatori del gioco Marai evidenzia che “imporre il pagamento di un’ulteriore gabella agli operatori del puro intrattenimento è quantomeno assurdo. È risaputo che la remuneratività del settore è già di per sé bassa, pertanto l’introduzione di una tassa aggiuntiva inten-
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sificherebbe ulteriormente le difficoltà che lo stanno attualmente caratterizzando. Nonostante quanto appena detto, nutro comunque una speranza: se dovesse avvenire l’introduzione di una tassa, dall’entità comunque ridotta, e ciò riuscisse ad abilitarci appieno nelle operazioni riguardanti le ticket redemption, il risultato potrebbe rappresentare una soluzione veloce ed accettabile”. A chiedere “chiarezza ed una linea che dia un po’ di serenità e tranquillità agli operatori” è anche Mauro Zaccaria, manager della Tecnoplay, azienda specializzata in apparecchi di puro intrattenimento, flipper compresi. “Tra leggi regionali, sequestri e burocrazie nel settore siamo tutti un po’ storditi e non capiamo che direzione prenderà l’amusement. Se la delega dovesse andare all’Adm sarebbe positivo in quanto i Monopoli hanno accumulato una buona esperienza nel settore e in questo modo potrebbero avere maggiore celerità nel decidere le cose. La mole di inutile burocrazia al momento presente nel settore amusement forse potrebbe essere snellita meglio se ne avessero le possibilità. Certamente auspichiamo che, nel caso, poi Adm sarà aperta a dare ascolto alle nostre richieste e capirà cosa serve veramente per aiutare a rilanciare il settore”. Zaccaria quindi esprime forti preoccupazioni per l’obbligo di iscrizione al Registro degli operatori introdotto dal Dl fiscale. “Ci sono talmente tante piccole sfaccettature nel nostro lavoro che un obbligo di questo genere non tiene in considerazione. Questo obbligo presuppone un aumento di burocrazia e costi che farebbero rinunciare molti esercenti ad installare apparecchi da divertimento. E sarebbe un ennesimo controsenso della politica italiana, che, da un lato, si schiera contro gli apparecchi a vincita in denaro e cerca di disincentivarne l’installazione ma, allo stesso tempo, con una norma così disincentiva anche l’installazione degli apparecchi di puro intrattenimento. Abbiamo percepito comunque che anche al Governo hanno compreso questo controsenso e stanno emendando a proposito”.
inchiesta politica
La seconda volta Dopo le leggi sul gioco varate fra il 2012 e il 2013, molte Regioni ci riprovano e tentano la via della modifica o della proroga. Per rispondere alle richieste degli operatori del settore, ma non solo.
Il
di Francesca Mancosu
2019 sarà senza dubbio ricordato anche per una prima inversione di tendenza nel campo delle leggi regionali sul gioco. Dopo il proliferare di normative “punitive”, fra distanziometri espulsivi e una lista di luoghi sensibili da far sfigurare i rotoli del Mar Morto, dal 2012 in poi, l’anno in via di conclusione ha visto la Puglia, l’Abruzzo, le Marche, il Veneto adottare discipline più morbide, o che almeno hanno preso in considerazione la tutela dell’occupazione del settore, attraverso modifiche e proroghe. Come in un nuovo “effetto domino”, tali decisioni hanno scatenato l’emulazione in altre Regioni con la presentazione di nuove proposte di legge, in alcuni casi dei veri e propri dietrofront rispetto alle norme vigenti, di cui vedremo l’evoluzione nei prossimi mesi.
Piemonte, la parte del Leone
TORINO, MOLE ANTONELLIANA
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Cominciamo ovviamente da una delle regioni “più attese”, il Piemonte, dopo le promesse del nuovo governatore Alberto Cirio e dell’assessore al Bilancio e alle Attività produttive Andrea Tronzano. L’iter della proposta presentata a novembre dal consigliere di maggioranza Claudio Leone (Lega) potrebbe esse-
re abbastanza rapido dopo che a fine mese la riunione dei capigruppo delle forze politiche presenti in consiglio regionale, la sede in cui si decide la programmazione dei lavori, ha deciso di darle priorità, scatenando le ire del Partito democratico, artefice della legge ancora in vigore. Non arretra di sicuro il firmatario della proposta, Claudio Leone, che ha chiesto di eliminare la retroattività della normativa per gli esercizi pubblici e commerciali, i circoli privati, i locali pubblici o aperti al pubblico, le sale da gioco e le sale scommesse presso cui, alla data del 19 maggio 2016, erano installati apparecchi da gioco. “Il mio pensiero è rivolto a tutte quegli imprenditori e agli addetti ai lavori che a causa di questa legge in Pie-
INCHIESTA LA SECONDA VOLTA
monte perdono risorse e occupazioni, senza risolvere il problema ludopatia”, afferma. “L’effetto è che i giocatori si rivolgono ad altre forme di gioco in molti casi non legali. Pertanto, come imprenditore e oggi come consi-
gliere regionale, ho deciso di formulare la mia Pdl. Sperando non sia troppo tardi. Ritengo che il mondo dell’ imprenditoria piemontese vada sostenuto, e per questo garantirò sempre il mio massimo impegno”.
Emilia Romagna, è tutto perduto o no? Nulla da fare, almeno per questa consiliatura, per un’altra delle regioni più importanti per il settore: l’Emilia Romagna, che aspetta i risultati delle elezioni del 26 gennaio 2020 per conoscere chi la governerà per i prossimi cinque anni e gli esiti della manifestazione degli operatori del gioco dei primi di dicembre per tentare di strappare una proroga alla scadenza del 31 dicembre, data in cui il distanziometro diventerà valido per i corner di scommesse. A fare un tentativo in tal senso, nel frattempo, ci ha provato anche il consigliere di Forza Italia Andrea Galli con un question time in cui ha chiesto alla Regione di sospendere tali disposizioni di un anno oppure fino a quando non ci sarà una normativa nazionale in materia: invito che ha incassato il “niet” del sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, Gianmaria Manghi, il quale, tuttavia, ha assicurato che la Giunta è “sensibile alle possibili ricadute occupazionali” e “aperta al dialogo con gli operatori”. Piccoli passi avanti che però per Galli non sono sufficienti. “Questo è un tema difficile, a poche settimane dalle elezioni nessuno vuole schierarsi, impegnarsi, e probabilmente verrà affrontato solo dalla prossima Giunta, ma credo che un’amministrazione decente dovrebbe almeno concedere una proroga per salvare le attività di gioco in essere. Se ciò non accadrà, il settore verrà definitivamente distrutto e dopo sarà trop-
BOLOGNA, PIAZZA MAGGIORE
po tardi. Senza contare che con la chiusura delle attività legali oltre a far finire in mezzo alla strada migliaia di lavoratori il Gap verrà lasciato senza controllo; e i giocatori patologici che vorranno ancora giocare lo faranno comunque online o, peggio, in situazioni clandestine, illegali, come nell’America degli anni Trenta. In più, ci sono alcuni comuni ancora senza mappatura, non c’è uniformità nelle misurazioni. Insomma, un caos, che mette a rischio oltre il 90 percento del gioco legale presente sul territorio”.
Lombardia, lavori in corso Restando al nord ci spostiamo in Lombardia, dove il consigliere pentastellato Luigi Piccirillo ha presentato una proposta di modifica della normativa vigente che si propone di ridurre l’offerta di gioco, di dare sostegno ai giocatori e di prevenire il Gap, attraverso un rafforzamento della formazione degli esercenti e il divieto di finanziamenti regionali per le attività di gioco. “È passata in comissione Antimafia per il parere consultivo e ora dovrebbe approdare alla commissione Attività produttive agli inizi del 2020. Nel testo è centrale la formazione della polizia e degli esercenti, poiché molti di loro non conoscono neppure le normative sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, e ci sono verbali della Polizia municipale che attestano l’ingresso di minori nei luoghi in cui si gioca, visto che spesso gli apparecchi sono installati vicini al bagno e quindi facilmente accessibili a tutti. In più, quando sono andato a controllare di per-
sona undici sale di Milano, ho visto che nessuna rispetta i limiti orari previsti dall’ordinanza sindacale vigente”. Problemi che secondo Piccirillo dimostrano l’urgenza di intervenire: “Ovviamente non demonizzo il gioco, e reputo grave quello patologico tanto quanto la dipendenza da alcol e tabacco, ma c’è una lacuna da sanare. La legge del 2013 è caMILANO, PIAZZA DUOMO rente, l’anno scorso qui lo Stato ha incassato la stessa cifra che Regione Lombardia ha speso per la cura dei malati di Gap, quindi che senso ha? Tanto vale che gli operatori del gioco >
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inchiesta politica
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si facciano carico di questo peso prendendo delle contromisure: anche se le norme pemettono di mettere mille apparecchi o di vendere gratta e vinci, devono limitare il gioco, le sale e i concessionari dovrebbero imporsi autonomamente di ridurre l’orario di offerta del gioco, in un modo certificato dall’Ats e dai Serd, prevedendo tre fasce orarie, con l’interruzione negli orari in cui i minori escono da scuola, ad esempio. Non è solo un problema dello Stato”. Per rendere la nuova normativa più efficace Piccirillo
ha quindi deciso di creare un gruppo di lavoro, “aperto a chiunque voglia partecipare. I primi interlocutori sono i cittadini, chi fa parte del Movimento, ma non solo, all’insegna della trasparenza siamo a disposizione di chi vuole metterci la faccia, chiedere informazioni sui controlli. È una situazione in divenire, bisogna lavorare, fare qualcosa di costruttivo per ridurre il problema, che è trasversale. Non tutti ci possiamo controllare, è fondamentale che ognuno faccia la propria parte”.
Abruzzo, ripartire dalla prevenzione
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Scendendo verso il sud della penisola approdiamo in Abruzzo dove l’ex assessore alla Sanità Silvio Paolucci, in forza al Partito democratico, ha da poco presentato una proposta che va a “integrare” la legge del 2013, già modificata con il rinvio della scadenza delle autorizzazioni in essere al 2020. PALAZZO DELL’EMICICLO “La prima domanda da porsi è quale situazione c’è oggi e cosa potrebbe esserci domani quando si concluderà l’attuazione delle norme: oggi c’è solo il tema della distanza che entrerà in vigore il 1° gennaio 2021, invece serve una proposta ‘di rete’ che colleghi ruoli, funzioni, competenze dei Comuni, della Regione, dell’Ufficio scolastico regionale, delle associazioni degli esercenti così come quelle delle famiglie colpite dal Gap”, esordisce Paolucci. “Altro elemento importante per noi è che la Giunta e il Consiglio, ognuno secondo le proprie competenze, mettano in campo un piano di azione dedicato al Gap, e che questo piano venga valutato ogni anno con un passaggio alla commissione Sanità, per fare il punto e vedere se gli obiettivi proposti sono stati raggiunti, con un monitoraggio costante. In terzo luogo, promuoviamo un’azione di sensibilizzazione attraverso una giornata all’anno dedicata alla tematica, un modo per mettere insieme tutti i soggetti coinvolti, e con l’introduzione del logo No slot: si ragiona
con gli esercenti e chiediamo anche a loro di fare formazione sul Gap e informare i propri clienti. L’Abruzzo è una delle regioni più colpite da questa patologia in proporzione al numero degli abitanti, quindi serve un intervento che abbia la contezza dell’impatto di questo fenomeno. Il testo della proposta di legge poi accoglierà gli apporti delle audizioni che ci saranno in commissione Salute; chiederemo anche il coinvolgimento delle associazioni che rappresentano il settore del gioco, visto che bloccare la parte patologica interessa anche a loro. Ci concentriamo sulla prevenzione, mentre nel Ddl è fatta salva la tempistica decisa l’anno scorso per la scadenza delle autorizzazioni, visto che è necessario dare tempo per metterla in esecuzione”. Infine, il consigliere Dem commenta la proposta dei colleghi di Fratelli d’Italia che affronta il tema delle dipendenze patologiche nella sua interezza con un testo che vede come primo firmatario Guerino Testa, in cui si chiede la messa a punto di un Osservatorio in grado di monitorare costantemente, a vario livello, lo status quo delle dipendenze, oltre alla predisposizione di un numero verde dedicato che permetta al cittadino di avere un pronto punto di riferimento e di assistenza qualificato. “Non sono geloso, e sono aperto anche all’ipotesi di arrivare alla stesura di un testo unificato che inglobi entrambe le proposte. L’importante è affrontare il problema con il contributo di tutti”.
Basilicata, non penalizzare gli investimenti già fatti
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In Basilicata è Giovanni Vizziello (Fratelli d’Italia), co-firmatario del testo insieme con Massimo Zullino (Lega), a illustrare la proposta di legge “Modifiche alla legge regionale n.30 del 27/10/2014 – contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”. Rispondendo alle critiche dell’Associazione nazionale dei consumatori rete sociale attiva e soprattutto del
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consigliere del Movimento 5 Stelle Gianni Perrino per un presunto “ammorbidimento” del distanziometro, portato a 100 metri, e delle sanzioni per i trasgressori delle norme. “Ho il massimo rispetto per l’associazione dei consumatori, che sicuramente parte da un presupposto di buona fede. Discorso diverso per Perrino, che con un certo cattivo gusto ci ha accusato di ‘fare un regalo alla lobby dell’azzardo’. Io e Baldassarre – un altro dei firmatari della proposta – siamo medici e non biscazzieri, non abbiamo interessi
INCHIESTA LA SECONDA VOLTA
di lobby, l’atteggiamento dei Cinque stelle è solo fomentatore di odio sociale. Lo spirito della nostra proposta di legge va proprio in un’altra direzione; non quella di favorire il gioco, ma di creare le condizioni per un gioco legale controllato e che tenga conto anche delle situazioni territoriali e delle attività lavorative, autorizzate dallo Stato, che da un lato incassa i proventi e dall’altro, in maniera ipocrita, pretende di fissare dei paletti. Che in una regione come la Basilicata, dove ci sono paesi molto piccoli, rendono praticamente impossibile svolgere tale tipo di
attività, fra un luogo sensibile e l’altro. L’obiettivo poi è anche quello di non ghettizzare i giocatori, che più stanno lontani dai centri abitati e più giocano, e di non penalizzare chi ha fatto investimenti. Ora siamo in attesa di emendamenti al testo, specie sulle sanzioni amministrative per i trasgressori”. E sullo sfondo, nelle prossime settimane, proseguirà anche l’iter della proposta di legge del consigliere Dina Sileo (Lega) per l’istituzione della giornata della lotta al Gap, il 2 dicembre di ogni anno.
Campania, tempi brevi oppure no? Pochi lumi invece sulle tempistiche previste per l’approvazione della proposta di legge sotto in esame in Campania, il testo unificato “Disposizioni per la prevenzione e la cura del disturbo da gioco d’azzardo e per la tutela sanitaria, sociale ed economica delle persone affette e dei loro familiari” presentato dai consiglieri regionali Graziano, Ciaramella, Casillo, Marrazzo, Daniele, Chianese, Amabile, Iannace, Alaia-Ricchiuti, De Pascale, Petracca, Longobardi, Di Scala-Beneduce, Cesaro, Russo, Paolino, Ciarambino, Viglione, Cirillo, Cammarano, Malerba, Muscarà e Saiello e approvato in commissione Sanità e Sicurezza sociale della Regione Campania. Alla domanda “Che tempistiche ci sono?”, la risposta del presidente della commissione, Stefano Graziano, è lapidaria: “Speriamo brevi”, manifestando l’intenzione di non aggiungere una sola parola fino al sì definitivo alla normativa. Che dovrebbe vietare la nuova apertura di attività ad una distanza dai luoghi sensibili inferiore a 150 metri (calcolata dalle pareti degli edifici e da ogni punto
NAPOLI del perimetro del luogo sensibile negli altri casi) e sospendere l’attività di gioco per 8 ore giornaliere, di cui 6 ore consecutive nel periodo notturno e di ingresso scolastico dalle 3 alle 9 e 2 ore nella fascia diurna di uscita dalle scuole, dalle 12.30 alle 14.30. E tutelare, secondo le previsione dell’intesa Stato Regioni del 2017, gli investimenti già eseguiti e i livelli di lavoro nel settore, a patto che gli esercizi già esistenti siano dotati o si dotino, entro 240 giorni dall’entrata in vigore della legge, di una serie di requisiti e presidi volti a prevenire e contrastare il fenomeno del Dga: accesso selettivo all’offerta di gioco, con identificazione della maggiore età; videosorveglianza dell’area di gioco; comunicazione priva di messaggi di induzione al consumo di gioco; certificazione della partecipazione dei titolari delle attività ai corsi di formazione.
Sardegna, un nuovo distanziometro ma non solo Infine arriviamo in Sardegna, con la proposta di modifica della legge - approvata nel gennaio 2019 (promossa dalla Giunta precedente) - del leghista Dario Giagoni. Il cuore del testo è il criterio di misurazione del distanziometro di 500 metri, in linea d’aria e non per il “percorso pedonale più breve”, come previsto finora. Ma non solo. “La restrizione dei 500 metri – precisa il consigliere regionale – è valida solo per le nuove aperture e non per le attività già esistenti, poi stiamo valutando la riduzione del distanziometro sotto i 500 metri per i paesi sotto i 5mila abitanti. Comunque sia, in caso di passaggio di proprietà poi si garantiscono le attività già in essere, tutelando quindi i posti di lavoro e anche l’economia collegata. Ho incontrato alcuni proprietari di esercizi con offerta di gioco e so che sono d’accordo con noi, ci chiedono degli scaglioni tarati sugli abitanti delle varie città, quindi verificheremo la situazione dei 387 comuni dell’isola.
Il testo che abbiamo presentato è contro chi fa abusi, chi non rispetta i parametri; abbiamo solo retttificato un articolo della legge esistente, anche in virtù di casi nazionali, come quello riscontrato in Emilia Romagna, dove ha fatto scalpore una sala scommesse che ha cambiato il proprio ingresso per rispettare il distanziometro introdotto dalla legge sul gioco, in quanto vicina a una chiesa. Noi siamo vicini a chi dà lavoro e fa girare l’economia, a chi fa le cose nel segno della legalità. La legge degli inizi del 2019 è stata presentata dalla vecchia giunta di centrosinistra e non è stata mai attuata. Penseremo noi a varare il piano di prevenzione in materia di sanità previsto, il nuovo assessore farà le valutazioni necessarie per redigere tale piano. Ne parleremo dopo la Finanziaria, ma faremo di tutto per dare garanzie a quanti CAGLIARI hanno investito in questo settore”.
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politica esteri
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ove non arrivano i trend e i gusti dei giocatori, arriva la politica. O meglio, le politiche che a livello internazionale si stanno portando avanti in materia di gioco, tra regolamentazioni, incremento o (più raramente) decremento della tassazione, divieti vari. A scattare una fotografia globale dello stato di salute dell’industria del gioco è Mauro De Fabritiis, fondatore di Mdf Partners. Nel 2019 quali sono stati i mercati di gioco che hanno avuto le migliori performance e perché? “A livello mondiale il mercato del gioco continua la sua fase crescente con una spesa (Ggr) prevista per il 2019, secondo stime Mdf Partners, pari a circa 450 miliardi di euro. L‘andamento complessivo (tasso di crescita medio annuo circa 2 percento) è il risultato di una crescita moderata ma costante del fisico (+1 percento medio) e di un più sostenuto incremento dell’online (+8 percento medio) che si stima raggiunga un volume di spesa pari a 55 miliardi di euro pari a circa il 12 percento del totale mercato. La spesa di gioco in Europa, che rappresenta il 25 percento del totale mondo è cresciuta nello stesso periodo trainata dall’online che stimiamo rappresenti oltre il 50 percento dell’online mondiale. I Paesi più rilevanti in termini di volumi di spesa (Uk, Italia, Francia, Spagna, Danimarca, Svezia), hanno registrato un andamento positivo rispetto all’anno precedente, ad eccezione della Svezia che ha sofferto un rallentamento nella fase di apertura del gioco online. La crescita è stata trainata dai casino (30 percento) e dalle scommesse (50 percento). Con trend positivo anche i Paesi che, sebbene con volumi più contenuti, hanno recentemente regolato l’online come
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la Romania. Stimiamo che il trend di mercato dei prossimi 5 anni possa mantenersi su livelli simili agli attuali a seguito della regolazione prevista di nuovi mercati. In particolare gli Stati Uniti, che stanno progressivamente autorizzando le scommesse sportive; al momento sono dodici gli Stati in cui le scommesse sono già legali, e altri 15 almeno che puntano ad aprire il mercato nei prossimi mesi; nel 2018 i sette Stati attivi nel periodo tra giugno 2018 e giugno 2019 hanno registrato ricavi per oltre 600 milioni di dollari, a fronte di una raccolta di circa 10 miliardi. In procinto di apertura anche alcuni stati dell’America latina tra cui il Perù, l’Argentina e il Brasile”. Quali invece sono stati al di sotto delle aspettative? Per quali motivi? “Le misure restrittive sul comparto dei giochi avviate in alcuni Paesi in tema di protezione dei consumatori, incremento della tassazione, antiriciclaggio e limitazione della pubblicità stanno impattando i mercati maturi. In particolare in Italia l’introduzione del cecreto Dignità in merito al divieto di pubblicità per giochi e scommesse e le disposizioni per la riduzione degli apparecchi da intrattenimento e di incremento del Preu, hanno turbato la dinamica del mercato e rischiano di provocare effetti di contrazione. Ma dovremo aspettare il 2020 per avere un quadro più nitido. Anche in Uk, Paese fortemente trainato dalla crescita del gioco online che rappresenta circa il 40 percento del mercato (escluse le lotteries), con tassi di crescita medi del 12 percento negli ultimi 5 anni, ci sono aspettative di riduzione del trend nei prossimi anni. Le ragioni che spiegano questo rallentamento sono ricondu-
MAURO DE FABRITIIS, FONDATORE DI MDF PARTNERS, ESAMINA L’ANDAMENTO PRESENTE E FUTURO DEI MERCATI INTERNAZIONALI: LA LEGALIZZAZIONE DELLE SCOMMESSE FA BENE AGLI STATI UNITI E ALL’AMERICA LATINA, MENTRE L’ITALIA E IL REGNO UNITO SOFFRONO I DIVIETI E L’AUMENTO DELLE TASSE
di Anna Maria Rengo
cibili, anche in questo caso, al passaggio da un modello fortemente permissivo, che ha attratto per diversi anni operatori, ad un modello più rigido. Tra le misure adottate, l’incremento della tassazione sui casino online (passata dal 15 percento al 21 percento), la definizione di misure di gioco responsabile, le limitazioni sulla pubblicità, la tracciabilità dei fondi, le verifiche di identità dei giocatori e la recente riduzione per il gioco sul fisico del limite massimo di puntata nelle Fobts (da 100 a 2 sterline) che si stima metterà a rischio circa il 30 percento delle sale esistenti (intorno alle 8.000). In generale, la definizione di misure che limitano l’offerta di gioco o incrementano il livello di tassazione, minacciano la sostenibilità dell’industria legale innescando così un processo che può condurre nel breve periodo all’uscita di alcuni operatori con conseguente concentrazione del mercato”. All’estero come viene giudicato il mercato italiano del gioco, anche alla luce delle restrizioni imposte dal decreto Dignità, dei distanziometri, delle fasce orarie e dell’aumento della tassazione? “L’Italia è stata un precursore nella regolazione del gioco e per diversi anni oggetto di studio a livello internazionale da parte di molti Paesi alle prese con la definizione del modello regolatorio. È evidente che le misure restrittive previste dal decreto Dignità rappresentano un cambio culturale rispetto al passato e stanno generando attenzione da parte di regolatori, investitori ed opinione pubblica all’estero. Quest’ultimo aspetto, a mio giudizio, non è da sottovalutare. La percezione negativa del gioco da parte dell’opinione pubblica è ulteriormente alimentata a livello politico e si riflette sui media generando impatti anche
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sull’opinione pubblica di altri Paesi. In diversi Paesi europei la protezione della popolazione dai rischi derivanti dal gioco è diventato un tema altamente sensibile. Basti vedere quello che sta accadendo in Uk, Svezia, Belgio, Danimarca, Germania, Spagna che condividono tra i temi comuni: restrizione della pubblicità (fasce orarie, forme vietate, ecc..), regole sulle distanze e sul dimensionamento della rete a terra (in particolare la Spagna sta contingentando in alcune regioni il numero di sale da gioco), misure per l’identificazione dei giocatori e controllo dei minori. Dal punto di vista del mercato, invece, gli operatori sia nazionali, sia esteri, hanno timore ad investire in un quadro di restrizione ed incertezza normativa che impone, agli operatori già presenti nel Bel Paese, un ripensamento della strategia e una valutazione all’ingresso in altri territori ed ai nuovi entranti il difficile compito di valutare la sostenibilità del proprio business in un contesto fortemente minacciato. L’attuale preoccupazione degli operatori, in particolare in materia di pubblicità sul gioco, è che a livello politico si possa propendere anche all’estero per un modello vicino a quello italiano”. Quali sono stati i temi “trasversali” che hanno caratterizzato il settore del gioco nell’anno in corso, dal punto di vista politico, dell’innovazione, delle ricadute sociali e del prodotto? “Credo ci siano diversi temi trasversali ai diversi contesti internazionali in cui il gioco è regolato o si sta regolando. Innanzitutto, l’irrigidimento delle barriere all’ingresso nei mercati regolati. Credo che oggi ci troviamo, per diversi Paesi, nella terza fase della regolazione. La prima è stata quella dell’apertura del mercato del gioco, che ha riguardato soprattutto il settore fisico, in cui molti Paesi sono passati dal monopolio (legato principalmente alle lotterie) a un sistema competitivo che ha permesso l’introduzione di altri prodotti (gaming machines, bingo, betting). La seconda è stata quella della regolazione dell’online che ha visto tra i pionieri Uk, Malta, Italia e che ha innescato, dal 2010 in poi, un processo di regolazione progressiva di Francia, Danimarca, Spagna e a seguire degli altri. I temi principali che dominavano il mercato erano: i modelli di identifica-
zione del giocatore attraverso il conto di gioco, i sistemi di controllo adottati dai regolatori nei confronti degli operatori, la definizione dei giochi offerti, la lotta al mercato illegale. La terza, quella attuale, in cui si è accentuata l’attenzione sul tema del gioco responsabile, della protezione delle classi vulnerabili e dei minori, del riciclaggio del denaro e delle frodi, dei sistemi di Kyc e di autoesclusione del giocatore, dell’incremento della tassazione, della restrizione della pubblicità sulla base del concetto, abbastanza diffuso, che il gioco d’azzardo fosse da considerare socialmente con lo stesso livello di attenzione dell’alcol e del tabacco. Poi, la saturazione di alcuni mercati che determina, in un contesto di irrigidimento della regolazione, processi di concentrazione attraverso M&A e l’uscita di alcuni operatori dal mercato. Per chi resta si impone la ricerca di economie di scala e diversificazione attraverso l’ampliamento delle geografie presidiate, ma occorrono capacità finanziarie e tecnologiche, strategia ed organizzazione adeguate. Inoltre, l’evoluzione tecnologica che ha consentito, lato giocatore, di fruire di esperienze ad alta componente di intrattenimento (riduzione latenza, componenti social, ecc.); lato operatore, di gestire in maniera dinamica e modulare piattaforme multi service tra loro integrate con livelli di analiticità elevati sul comportamento del giocatore e sull’attrattività dell’offerta (uso della gamification per la creazione di interfacce customizzate) sia a fini di marketing che di protezione e controllo del giocatore. Aspetti come big data, intelligenza artificiale, machine learning sono oggi strumenti comuni nel settore dei giochi, in particolare nell’online. Ancora, la convergenza fisico-online che, consente agli operatori di offrire al giocatore, in particolare nel caso del betting, un’esperienza di intrattenimento multi-canale. È una tendenza in atto in diversi Paesi perfettamente percorribile sul piano tecnologico ma che trova spesso difficoltà di attuazione a livello regolatorio, essendo la normativa spesso concepita in una logica di canale e non di prodotto. Ricordo poi l‘approccio mobile first: la quota di spesa veicolata attraverso il mobile è di oltre il 50 percento a livello eu-
ropeo con tendenza crescente, con operatori che raggiungono il 70 percento-80 percento della spesa. Da considerare anche il rinnovo delle formule distributive: il punto vendita si rinnova con concepts che vanno verso un’offerta multiprodotto, locali attrattivi, forte componente tecnologica, riduzione del personale a favore di modalità di offerta self-service che assecondano l’esigenza del giocatore di un’offerta convergente e facilitano l’interazione con il mobile all’interno del punto vendita”. In prospettiva futura, quali sono i mercati emergenti del gioco e quali invece sono destinati a contrarsi? “Indubbiamente i mercati di nuova regolazione ed i mercati che consentono la sostenibilità dell’offerta legale. In merito ai primi, credo che ci saranno ottime opportunità di crescita in America Latina. La regolazione del gioco online e dello sport betting fisico-online in Colombia, la gara in corso nella Provincia de Buenos Aires sono stati i primi passi concreti. Attendiamo a breve la regolazione a catena di diversi stati tra cui il Perù e il Brasile; su quest’ultimo c’è grande attesa con riferimento al possibile avvio della regolazione dello sport betting già nel corso del 2020. Altri mercati ad elevato potenziale sono gli Stati Uniti, dove è in atto un processo di regolazione che coinvolgerà a tendere tutti gli Stati e l’Africa, in particolare con riferimento a Ghana, Kenya, Nigeria, South Africa, Tanzania ed Uganda, caratterizzati da un forte propensione al gioco via mobile. Per quanto riguarda invece i mercati destinati a contrarsi credo tutti quelli che raggiungeranno una fase di maturità e che pertanto arriveranno ad una stabilizzazione dei volumi, e quelli che adotteranno modelli di regolazione che penalizzano l’innovazione di prodotto e l’economicità degli operatori”. Di quali caratteristiche politiche ed economiche ha bisogno un mercato per potersi sviluppare? “Nella mia personale esperienza in diversi contesti regolati, un mercato è un ecosistema che ha bisogno di trovare e mantenere un equilibrio tra i principali attori coinvolti. In tal senso, i mercati per potersi sviluppare devono dotarsi di un modello M A U R O
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di regolazione sostenibile per tutti gli attori dell’ecosistema e che preveda: la tutela del consumatore (potenziale o già giocatore), attraverso un’offerta di gioco controllata a livello statale e politiche che proteggano i minori e le categorie più vulnerabili; l’indirizzo e il controllo dello Stato e delle istituzioni cointeressate (agenzie di regolazione, altri enti) a fronte di entrate derivanti dalla tassazione sui giochi; la gestione di un’offerta legale, sicura e trasparente da parte dell’industry in senso allargato (operatori di gioco, fornitori di piattaforme, investitori, certificatori, etc.). Ciascun attore svolge all’interno dell’ecosistema un ruolo sinergico a quello degli altri con l’obiettivo finale di creare un contesto regolato, controllato e che consenta di attrarre investimenti nazionali ed esteri, di contrastare il gioco illegale e creare occupazione. Vedo una criticità nel mantenimento dell’ecosistema, in particolare per i Paesi maturi che stanno inasprendo le misure sul gioco. Tale situazione comporterà un cambiamento degli assetti competitivi in tali Paesi, rendendo difficile ed in alcuni casi economicamente insostenibile la permanenza di alcuni operatori sul mercato. In particolare, operatori medio-piccoli con strategie e posizionamenti non chiari usciranno dal mercato o saranno assorbiti. Come conseguenza ci sarà un rischio di spostamento di parte dei volumi verso il mercato illegale, ma parallelamente l’avvio di un processo di concentrazione, con conseguente redistribuzione dei volumi in capo a soggetti solidi, in grado di muoversi in contesti ultra regolati e di generare economie di scala e incremento di ricavi puntando sull’innovazione di prodotto, attraverso la co-presenza in diversi Paesi”. Azzardando una previsione, come sarà il gioco del prossimo futuro? Quali si svilupperanno e quali sono destinati a morire o a sopravvivere a malapena?
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“Siamo in una fase di evoluzione tecnologica e di mutamento del comportamento dei giocatori. Prodotti che esistevano 20 anni fa come poker, bingo, casino, scommesse, lotterie continuano a costituire il nucleo dell’offerta, ma si intravedono alcune tendenze che, a mio giudizio, porteranno alla definizione di nuovi prodotti o verso evoluzioni dei prodotti esistenti, arricchendoli di contenuti social o integrando nel gioco con vincita in denaro alcune componenti di intrattenimento tipiche del gioco for fun. Il tutto accessibile da mobile o da sofisticati terminali touch che semplificano l’esperienza. In particolare, ci sarà spazio per l’evoluzione di prodotti che sfruttano la riduzione della latency come la modalità di scommessa live che si arricchirà ancor più di contenuti fruibili attraverso mobile, durante lo svolgimento dell’evento (reale o virtuale). È già in atto un processo di arricchimento dell’esperienza di gioco attraverso la Virtual Reality (Vr) o la Augmented Reality (Ar), mutuando quanto già realizzato per i videogiochi. A contorno della scommessa ci saranno componenti di intrattenimento e di condivisione con i social. Si pensi all’interazione con un croupier all’interno di un casino virtuale o la visualizzazione di un gran premio automobilistico o di una corsa di cavalli dalla prospettiva del pilota o del fantino su cui si è scommesso. Si studieranno, attraverso la gamification, meccanismi per l’attribuzione di punteggi, bonus o premi per stimolare l’engagement del giocatore sull’onda delle tendenze restrittive della regolazione. Ulteriore spazio ci sarà per il riconoscimento delle criptovalute nei mercati regolati. Attualmente si stanno sviluppando modelli di gioco attraverso criptovalute e blockchain il cui impatto a livello regolatorio è al momento non chiaro. Credo che la sopravvivenza o morte dei prodotti attuali sia più legata alla capacità dei produttori di elevare la compo-
nente di intrattenimento dell’attuale prodotto, arricchendolo di nuove esperienze e rendendolo social, e non tanto al prodotto in sé. Vista la necessità di continua evoluzione e di adattamento dei prodotti di gioco in funzione delle evoluzioni tecnologiche e delle esigenze di consumo, sarà fondamentale che la regolazione nei vari Paesi adatti l’impianto normativo garantendo la possibilità di inquadrare il prodotto di gioco specifico all’interno di categorie sufficientemente lasche. In caso contrario si rischia di ingessare l’evoluzione naturale dell’offerta”. Si può dire che il 2019 è stato l’anno degli eSports? “Gli eSports hanno creato effettivamente molta eco a livello internazionale, soprattutto nel continente asiatico dove hanno avuto origine. Si tratta di un ambito che, secondo le stime Aesvi/ Nielsen, si legge che entro il 2022 la fanbase mondiale possa raggiungere i 645 milioni, con ricavi generati dall’industria di circa 1,8 miliardi di dollari. Tra i videogiochi di maggior esito a livello mondiale si collocano attualmente League of Legends, Cs:Go e Dota2. Negli ultimi il tema degli eSports ha coinvolto anche l’Italia che, secondo l’ultimo rapporto AaesviI/Nielsen, conta su una base di 1.200.000 fan tra i 16 e i 40 anni, che seguono eventi eSports ogni settimana, e di 350.000 avid fan, sempre nella stessa fascia di età, che seguono eventi eSports ogni giorno. Si prevede una tendenza alla crescita degli eSports a seguito del miglioramento della latency e della qualità dello streaming attraverso il 5G. Sarà interessante studiare le interazioni tra eSports e gambling. Oggi il valore generato dalle scommesse che hanno per oggetto gli eSports è inferiore all’1 percento ma tale numero potrebbe incrementare significativamente in relazione al livello di popolarità che acquisiranno. Da valutare l’evoluzione che ci sarà in futuro con riferimento alle loot boxes, casse contenenti premi con corrispondente valore economico, presenti in diversi videogiochi, a cui il giocatore può accedere pagando una somma in denaro. È un tema al momento allo studio da parte di diversi regolatori del gioco e che potrebbe aumentare l’interazione tra i due mondi”.
COVER STORY
MySisal Il nuovo volto del retail MIG L I A I A D I R I V E N D I T O R I HA N N O G I À A D E R I T O AL L A N U OVA PI AT TA F O R MA , C H E P R O P O N E S E R V I Z I A D A LT O V A L O R E , P E R P O T E N Z I A R E I L B U S I N E S S D E I P U N T I VENDITA E OFFRIRE OPPORTUNITÀ PER L A SFERA PERSONALE
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seguito del rinnovo della concessione per il SuperEnalotto e i giochi numerici a totalizzatore nazionale, abbiamo ritenuto prioritario sviluppare ulteriormente la nostra rete di ricevitorie, operando una selezione per migliorarne qualità e redditività, posizionando il rivenditore sempre più al centro della nostra visione strategica”. È Marco Caccavale, direttore della business unit Lottery di Sisal, a presentare l’ultimo, innovativo progetto del Gruppo, che ha appena lanciato MySisal, piattaforma ideata proprio per i rivenditori, a supporto del business, e non MARCO CACCAVALE solo.
“Con una rete sempre più qualificata, i ricevitori contribuiranno all’evoluzione del canale retail: la spina dorsale del settore, ma anche la linfa vitale e lo spirito di una tradizione che cresce e si trasforma. MySisal nasce proprio dall’esigenza di consolidare e rafforzare la rete, offrendo nuove opportunità e servizi, in grado di incrementare le performance del punto vendita, aumentandone l’attrattività, ma anche concentrandoci concretamente sui bisogni relativi alla sfera personale dei nostri partner commerciali, con servizi dedicati”, rimarca Caccavale. Sisal sta selezionando una rete qualificata, sia in termini di caratteristiche del punto di vendita, che di professionalità e onorabilità del rivenditore. “Nel proporre MySisal diamo naturalmente priorità alla rete esistente, ai rivenditori che hanno dimostrato nel tempo grande professionalità, serietà e visione imprenditoriale, con i quali vogliamo consolidare il rapporto di fiducia e porre le basi per lo sviluppo futuro. Contestualmente, siamo anche interessati a conoscere nuove realtà, da integrare nella nostra rete, che condividano il nostro approccio e siano capaci di rappresentare un punto di riferimento sul territorio per i consumatori, nel rispetto della rete esistente”, prosegue il direttore
Contenuto informativo da operatore gioco legale ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n. 132/19/CONS).
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PER INFORMAZIONI SULLE MODALITÀ DI ADESIONE È ATTIVO IL NUMERO VERDE 800 778866 della business unit Lottery di Sisal, che dice la sua anche sull’importanza e il futuro del retail. “La vera forza del retail è la relazione diretta e imprescindibile con il consumatore, che ancora privilegia il canale di prossimità. Inoltre, il dialogo continuo con i rivenditori si conferma un elemento essenziale per raccoglierne le esigenze e contribuire contemporaneamente a fornire aggiornamento e formazione. Una rete commerciale di prossimità svolge un ruolo strategico non solo per il Gruppo ma anche per il territorio.
COVER STORY SISAL
La presenza capillare dei nostri punti vendita garantisce a un ampio bacino di consumatori la massima facilità di acquisto dei prodotti e di fruizione dei servizi. il punto vendita rappresenta ancora il punto di partenza di un ecosistema omnicanale, che permette una comunicazione e un legame personale con il consumatore. Sono assolutamente convinto che la nostra rete di ricevitorie sia composta dai migliori punti vendita sul territorio italiano, risultato della grande attenzione che la nostra forza vendita dedica all’individuazione dei nuovi esercizi commerciali da inserire nel network di Sisal”.
La parola al rivenditore “Sono con Sisal da 18 anni, dal vicino e lontano 2001, e ormai è diventato il mio core business. Indubbiamente Sisal offre una piattaforma interessante e fornisce un nuovo terminale dedicato, più performante, e garantisce interventi entro le 24 ore in caso di guasto”. Sta tutto nelle parole di Fabio Esposito, rivenditore quasi ventennale di Sisal a Milano, in zona Porta Romana, il valore aggiunto di MySisal, accolto finora da circa 4mila punti vendita in tutta Italia. Esposito quindi rimarca quanto sia importante che un Gruppo come Sisal scelga di puntare in maniera così forte sul potenziamento della rete dei punti vendita retail. Altrettanto fondamentale per il rivenditore è che “Sisal creda ancora nel retail e in noi, e che i rivenditori non siano solo ‘riceventi’ ma ricevitori, capaci di proporre gioco quando il cliente varca la soglia”. Altro punto qualificante dell’offerta per Esposito è anche la selezione di circa 33mila rivenditori, riducendo l’attuale rete. “Può favorire l’aumento di lavoro, così come la presenza di ‘distanze garantite’ fra un punto e vendita e l’altro. Prima erano più libere, così non era raro trovare rivendite praticamente attaccate l’una all’altra. Ora vengono garantite distanze minime, importanti per tutelare la concorrenza ma evitare che sia dannosa. Molto interessante anche la prospettiva di poter usufrui-
re di un marketing dedicato, particolarmente utile per chi, come me, fa molta promozione. È un plus che riduce il tempo di lavoro e non ci fa perdere tempo. Poi mi piace molto anche l’opportunità di poter fare del training online”. Il rivenditore di Porta Romana infine plaude alla scelta di offrire ai rivenditori anche dei servizi “personali” come la polizza sanitaria e gli altri benefit. “La polizza è importante per coprire le spese, e potrebbe essere un’aggiunta oppure diventare anche l’unica polizza. Altrettanto interessanti sono le esperienze che propone MySisal visto che noi rivenditori siamo praticamente chiusi in negozio per 12 ore al giorno. Con dei benefit magari ci viene la voglia di fare qualcosa, è uno stimolo per il tempo libero, anche per quello delle nostre famiglie”.
TRE AREE, TANTE OPPORTUNITÀ La piattaforma MySisal si sostanzia su tre aree di interesse, individuate sulla base del costante ascolto delle necessità dei rivenditori, anche attraverso focus group e survey mirate: My Customer: consente di aumentare i clienti e il traffico presso il punto vendita, attraverso un’esclusiva territoriale, la visibilità sui siti del Gruppo - storelocator - e sul web con pagine dedicate. Inoltre, si potranno facilmente richiedere materiali di marketing per il proprio punto di
vendita, riceverli a domicilio e allestire il proprio locale per promozioni e iniziative in-store, relative alle attività del punto di vendita differenti dalla raccolta del gioco. My Business: consente di incrementare i ricavi, grazie alla copertura degli oneri relativi alla garanzia finanziaria e tecnologica legata alla concessione per il SuperEnalotto e gli altri giochi numerici, oltre che un’assicurazione a copertura delle principali esigenze del punto vendita.
My Life: consente di migliorare la vita privata degli esercenti e delle loro famiglie che potranno accedere a una polizza sanitaria che consenta loro di dedicarsi con serenità alla propria attività. Inoltre, è inclusa l’opportunità di vivere un’esperienza unica per il proprio tempo libero, che prevede momenti di intrattenimento, occasioni di crescita culturale e molti altri benefit personali. Per informazioni sulle modalità di adesione è attivo il numero verde 800 778866.
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I grandi giochi di Natale Un salto nelle location più famose di Italia, e non solo, durante le festività natalizie: la grande musica e la buona cucina diventano protagoniste
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di Roberta Falasca
festività natalizie regalano ai clienti di Sisal, Gruppo Hit e Giochi del Titano emozioni a 360 gradi. Dall’alta cucina alla grande musica, trascorrere i giorni di festa nelle location da gioco significa avere a che fare con cene stellate, spettacoli di cabaret, concerti di Natale e disco music.
SISAL WINCITY NEL NOME DEL MADE IN ITALY – Musica, comicità e personaggi famosi da incontrare. E poi, l’aggregazione, il buon cibo made in Italy. Tutto questo concentrato durante le festivita natalizie nei punti Sisal Wincity di Roma, Firenze, Catania e Milano. Sisal Wincity e un’idea innovativa d’intrattenimento lanciata nel settembre del 2010 che si basa sulla formula “Eat. Drink. Play.”, che coniuga gioco a intrattenimento e socializzazione. Top di gamma della rete retail di Sisal, Wincity è un luo-
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go piacevole e rilassante dove trascorrere il proprio tempo libero unendo l’emozione del gioco al piacere di una serata in compagnia. Sulla scorta dei retail trend che vedono il consumatore orientarsi sempre di più nella direzione di locali ibridi e spazi multifunzionali, Sisal Wincity si propone come nuovo spazio di aggregazione in cui è possibile mangiare, bere, giocare o assistere a perfomance ed eventi all’interno di un ambiente piacevole e sicuro. Con il suo ambiente sicuro e tecnologico, è la location ideale dove intrattenersi con i prodotti più innovativi che offre il mercato gustando l’eccellenza della cucina italiana. Sisal Wincity è un format che è stato progettato pensando a diverse tipologie di cliente: gruppi di amici che vogliono divertirsi e mangiare in compagnia, magari guardando anche una partita o scommettendo su chi vince il campionato, persone appassionate agli eventi sportivi o coloro che semplicemente, cercano una ristorazione veloce e di qualità. Gli appassionati di gioco in generale troveranno un contesto diverso da quello offerto finora con un’offerta di prodotti tra le più variegate e complete del settore.
I GRANDI GIOCHI DI NATALE
I L P E R L A R E S O RT & E N T E RTA I N M E N T DI NOVA GORICA
Wincity è una novità assoluta in Europa, che Sisal ha pensato per promuovere un gioco sano e responsabile, sempre all’insegna del divertimento. La scelta giusta per una serata fuori dal comune. A Milano, nel mese di dicembre, Sisal Wincity Diaz ospiterà le ultime due serate musicali di una lunga rassegna che ha visto impegnati gli artisti del Blue Note Off, per scaldare le serate milanesi all’insegna del jazz. Lunedì 9 dicembre introdurrà il mood natalizio Sherrita Duran Gospel Night, un soprano acrobatico, una forza della natura capace di unire il bel canto alla musica black. La serata di punta è fissata per lunedì 23 dicembre con il “Virginia Gospel Ensemble”. Leader di questa formazione è Earl Bynum capace di dar vita a un perfetto mix di molteplici influenze di Gospel tradizionale, contemporaneo e arrangiamenti vicini al jazz, sapientemente dosati e proposti con energia e grande maestria. Per tutti coloro che scelgono serate all’insegna della leggerezza e dell’ironia, la programmazione degli eventi dedicati alla comicità vedrà in scena Alessandra Faiella il 4 dicembre al Sisal Wincity Catania; Alessandra Ierse è in programma l’11 dicembre a Roma Vespasiano mentre il 12 il Sisal Wincity Diaz di Milano sarà teatro della comicità di Giovanni Cacioppo. Concluderà la rassegna all’insegna del sorriso, Debora Villa, l’attrice bionda e travolgente, una delle comiche più amate di sempre, che si esibirà il 18 dicembre in una serata d’eccezione al Sisal Wincity Milano Diaz, proprio nella città in cui l’attrice è nata. Il 5 dicembre, a partire dalle ore 20 con un aperitivo con finger food stellati, sarà ospitato dalla location di Milano, Mario Giordano in un’inedita intervista a cura di Morena Zapparoli Funari. Nei Sisal Wincity la diversificazione dell’offerta è l’elemento cardine del successo del network ed è divenuto ormai un luogo icona dell’ospitalità, per trascorrere, da soli o in compagnia, il tempo libero di qualità e sempre un piacevole momento.
DAGLI CHEF STELLATI A BOBBY SOLO, LA FESTA GRANDE DEL GRUPPO HIT “Oltre al Ferragosto, è proprio il mese di dicembre il periodo in cui nei centri d’intrattenimento del gruppo Hit registriamo il maggior numero di ospiti”. Il Gruppo Hit, tramite la sua portavoce Lavra Peršolja Jakončič, presenta così il calendario delle feste natalizie. “Negli anni abbiamo sviluppato un’offerta che intreccia il gioco con il divertimento, proponendo all’ospite una vasta scelta di giochi al casinò, tornei ed estrazioni a premi: divertimento accompagnato da musica, spettacoli di ballo e cabaret. Investiamo e puntiamo molto sull’offerta culinaria di altissima qualità e sui servizi benessere nella Spa Perla. A contribuire alla buona risposta del pubblico, grazie anche ai numerosi clienti nuovi, è sicuramente il ricco programma di eventi insieme al festeggiamento dell’ultimo dell’anno. Gli eventi Glocal Gourmet mirano a promuovere una cucina sostenibile, nella quale gli chef del gruppo Hit colgono la sfida in collaborazione con i colleghi premiati con le stelle Michelin scegliendo gli ingredienti locali e di stagione, nonché incoraggiandoci a intraprendere delle sane abitudini alimentari e a diminuire l’uso della plastica”. Il 12 dicembre primo appuntamento con il “Glocal Gourmet” al resort Perla per annunciare l’arrivo dell’inverno. Gli eventi “Glocal Gourmet” sono per chi ama la buona cucina basata sulla creatività e le esperienze pregresse dello chef che propone le pietanze mai banali. Gli chef del Glocal gourmet sono Pino Cuttaia del ristorante La Madia, Sicilia (2 stelle Michelin), Dalibor Janačković del ristorante Calypso 3 cappelli Gault & Millau. Il 20 dicembre il Perla presenta “Ray Charles experience” con Big Band Nova e Uroš Perić e a Natale un dolce omaggio per tutti gli ospiti dei Casinò del Gruppo Hit. Il 26 dicembre, il giorno di Santo Stefano al Perla spettacolo di ballo “Breathe” di Acrodance Baller Keep Balan-
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I GRANDI GIOCHI DI NATALE
ce. Musica dal vivo al ristorante Tiffany ed estrazione di Santo Stefano, bingo Jolly. Il 27 dicembre ultima serata enogastronomica dell’anno con gli spumanti Medot (Brda / Collio Sloveno) con menù degustazione e musica dal vivo al ristornate Tiffany del Park. A Nova Gorica la notte di San Silvestro, sia al Perla che al Park, sarà contrassegnata da buona musica, ottima offerta culinaria e brindisi solenne all’anno nuovo. Al Perla salirà sul palco il cabarettista Sergio Ricci e si esibirà ancora una volta la Acrodance Baller Keep Balance e musica disco fino a notte fonda. Per la serata del primo dell’anno 2020 verrà proposto il concerto di Silvia Mezzanotte, accompagnato dal ricco programma d’intrattenimento. Maggiori informazioni sul programma sono disponibili sul sito www.perla-novagorica.com. Si attende una serata di festeggiamenti e divertimento anche al Park, Hotel & Entertainment con Bobby Solo e la sua band. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.park-novagorica.com.
GIOCHI DEL TITANO TRA DOLCI NATALIZI E SFIDE A POKER Il Natale è sinonimo di famiglia e l’atmosfera che si respirerà alla sala Diamond, il cosiddetto casinò di San Marino gestito dalla Giochi del Titano Spa, è proprio quella di casa. I clienti, infatti, che decideranno di trascorrere le feste al cosiddetto casinò di San Marino saranno coccolati con dolci natalizi e fiumi di champagne Mumm. “È sempre un piacere – spiega il direttore di Giochi del Titano, Salvatore Caronia – lavorare con i clienti nei giorni di festa. Coccolarli e avere mille attenzioni per loro è la nostra mission. A Natale come a Capodanno le nostre sale accolgono gli appassionati di gioco in maniera speciale. Dolci della tradizione e champagne, quello buono,
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sarà offerto per tutte le feste”. La sala da gioco è aperta tutti i giorni dalle 14 alle 6 del mattino e anche durante i festivi come il 24, il 25, il 26 e il 30 dicembre e primo, 2 e 6 gennaio. Anche quest’anno il Capodanno sarà una festa grande nelle sale dei Giochi del Titano, in compagnia di buon cibo e bella musica. Il 31 dicembre, infatti, il ristorante “Seven” proporrà un meraviglioso cenone per salutare il 2019, a cura dello chef Samuele Baro. C’è ancora tempo per prenotarsi! Samuele Baro, originario di Osimo, è lo chef di tutte le creazioni culinarie del ristorante Seven. Distintosi sin da subito nel suo territorio di origine, per il suo talento, ha continuato la sua evoluzione professionale alla ricerca del connubio tra alta cucina ed una alimentazione sana. Le sue esperte mani, passate per ristoranti stellati e di riferimento, hanno ideato il menù del Ristorante Seven, conferendogli una grande personalità. Quella di Samuele Baro è una cucina creativa, si presenta nel piatto con composizioni vivaci ricche di colori. Il piatto valorizza sempre l’ingrediente principale con semplicità, unendo grande ricerca degli abbinamenti e prodotti lavorati a freddo. Non mancano creazioni culinarie Vegan. Ad allietare la serata ci penserà il gruppo musicale Lola Swing Italiano per ballare e divertirsi fino a notte fonda, con i migliori successi dello swing dagli anni ‘20 in poi. Lola Swing Italiano, la swing band capitanata dalla vivacissima e raffinata voce di Alessandra Ceciarelli, farà fare un tuffo nel passato con i migliori successi della swing era italiana, dagli anni ’20 agli anni ’50, in una serata coinvolgente e spensierata, romantica ed elegante. A mezzanotte champagne per tutti, fino al mattino. Il 2 gennaio si apre un altro capitolo. Quello dedicato al poker. Anche quest’anno Giochi del Titano organizza il secondo torneo di poker Ipo, in programma fino al 7 gennaio all’hotel Best Western di San Marino: montepremi garantito da 500mila euro. “Attendiamo – conclude Caronia - numerosi giocatori”.
normativa politica
Il Registro prima del Riordino UN PRIMO PASSO VERSO LA REGOLAZIONE DEI PROVIDER DEL GAMING ONLINE CON IL REGISTRO UNICO DEGLI OPERATORI DEL GIOCO PUBBLICO
Il
decreto-legge n. 124 del 26 ottobre 2019 relativo a “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili” e in via di conversione in legge, dedica un intero capo alle disposizioni in materia di giochi, introducendo nuovi obblighi a carico degli operatori del gioco pubblico, tra cui l’iscrizione annuale obbligatoria al nuovo Registro unico degli operatori, sancito all’art. 27, che verrà istituito presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli dall’esercizio 2020. L’intento della norma è quello di identificare l’assetto delle diverse filiere di gioco sul territorio, inclusa quella del gioco offerto a distanza, sostituendo1 il precedente albo dedicato alla sola filiera del gioco svolto attraverso gli apparecchi e terminali di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b) del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (regio decreto 18 giugno 1931, n. 773) istituito dall’articolo 1, comma 533, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, come modificato dall’articolo 1, comma 82, della legge 13 dicembre 2010, n. 220. Secondo la relazione tecnica del Governo al Decreto-legge n. 124/2019, gli operatori del gioco pubblico sono stimati 1. L’art. 27, co. 10, abroga, a decorrere dall’effettiva entrata in vigore del Registro unico degli operatori del gioco pubblico, l’elenco di cui all’articolo 1, comma 533, della legge n. 266 del 2005, al quale sono iscritti gli operatori del settore degli apparecchi da gioco con vincita in denaro (c.d. “Albo R.I.E.S.”).
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A cura di Avv. Valerie Peano European Gambling Lawyers & Advisors, partner di Egla
in 115.000 soggetti complessivi che confluiranno nel Registro unico. La norma elenca, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, le diverse categorie di operatori destinatari. Per quanto riguarda il segmento del gioco offerto a distanza, l’elenco menziona le seguenti categorie: • alla lettera i): i concessionari del gioco a distanza; • alla lettera l): i titolari dei punti di ricarica dei conti di gioco a distanza; • alla lettera m): i produttori delle piattaforme dei giochi a distanza e di piattaforme per eventi simulati. Oltre ai concessionari del gioco a distanza, appare innanzitutto interessante l’iscrizione obbligatoria dei titolari dei punti di ricarica dei conti di gioco a distanza. È peraltro ipotizzabile che il divieto di pubblicità introdotto dall’art. 9, par. 1 del decreto-legge n. 87 del 12 luglio 2018 n. 87, convertito in legge, con modifiche, dalla Legge del 9 agosto2018, n. 96 - meglio noto come decreto Dignità – possa aumentarne la rilevanza, come punti legittimamente usati per informare e diffondere la conoscenza dei giochi oggetto di convenzione, i relativi contratti di conto di gioco e la rivendita delle carta di ricarica. L’iscrizione al Registro unico degli operatori di gioco pubblico è obbligatoria anche per i “produttori delle piattaforme
dei giochi a distanza” nonché per “ogni altro soggetto che svolge, sulla base di rapporti contrattuali continuativi con i soggetti di cui al comma medesimo, qualsiasi altra attività funzionale o collegata alla raccolta del gioco”, la cui identificazione viene rimessa ad un provvedimento attuativo da parte del Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, di prossima emanazione. Inoltre, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze dovranno essere stabilite tutte le disposizioni applicative relative alla tenuta del Registro, all’iscrizione ovvero alla cancellazione dallo stesso, nonché ai tempi e alle modalità di effettuazione del versamento. Infatti, allo stesso decreto ministeriale rimanda un comunicato della Direzione Giochi Ufficio apparecchi da intrattenimento, n. prot. Ru 182054 dello scorso 11 novembre, per l’iscrizione dei soggetti destinatari al Registro unico, precisando come alla data di istituzione di questo, l’albo Ries sarà abrogato. Al pari dei produttori delle piattaforme, i fornitori che sviluppano e gestiscono soluzioni di gioco per uno o più concessionari del gioco a distanza i quali li utilizzano per l’offerta del gioco ai propri clienti registrati o desiderosi di entrare sul mercato italiano del gioco a distanza, dovranno ritenersi inclusi, svolgendo chiaramente un’attività funzionale o collegata alla raccolta. Allo stesso modo, saranno inclusi i fornitori dei servizi di connettività per il trasporto e lo scambio delle informazioni previsti dai protocolli di comunicazione tra sistemi per il gioco pubblico a distanza e il sistema centrale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, gestito da Sogei e che oggi non dispongono di un procedimento autorizzatorio, né di alcuna relazione diretta con l’Agenzia. L’obbligatorietà di iscrizione dei provider dei concessionari online al Registro unico prende atto del ruolo determinante delle funzioni da questi svolte in termini di legalità e sicurezza del gioco offerto e rappresenta l’occasione di provvedere ad una corretta identificazione ed una prima regolazione degli operatori non concessionari presenti nella filiera del gioco a distanza. Le analisi dei modelli di regolazione dei provider in altri Stati europei suggeriscono da diversi anni di regolamentare queste figure. Inoltre, la regolazione di tali soggetti consentirebbe di apportare significative semplificazioni alle attività di monitoraggio e controllo per l’Agenzia nonché al processo autorizzatorio relativo ai singoli prodotti di gioco per i diversi concessionari, che oggi sono ripetuti anche se riferiti allo stesso provider. L’art. 27 del Decreto-legge in esame sancisce come l’iscrizione al Registro costituisca titolo abilitativo per tutti i soggetti che svolgono attività in materia di gioco pubblico e la stessa risulta, in ogni caso, assoggettata alla verifica del possesso da parte dei richiedenti di specifici requisiti e condizioni. Sarà perciò interessante verificare come verrà delimitato il perimetro
dei soggetti fornitori del gioco online e cosa verrà effettivamente previsto in capo ai medesimi da parte dell’Agenzia nell’ambito del decreto direttoriale attuativo con riguardo ai requisiti che dovranno essere posseduti per potersi iscrivere. Ad oggi, l’art. 27 si limita ad indicare, in via generale, come l’iscrizione al Registro è disposta dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli “previa verifica del possesso, da parte dei richiedenti, delle licenze di pubblica sicurezza di cui agli articoli 86 e 88 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, delle autorizzazioni e concessioni necessarie ai sensi delle specifiche normative di settore e della certificazione antimafia prevista dalla disciplina vigente, nonché dell’avvenuto versamento” degli importi ivi sanciti. Riguardo, infine, agli importi previsti per l’iscrizione dei concessionari del gioco a distanza, dei titolari dei punti di ricarica dei conti di gioco a distanza e dei produttori delle piattaforme dei giochi a distanza, l’art. 27 del Decreto-legge prevede, rispettivamente, i seguenti importi di 10mila euro, 200 euro e 2.500 euro. Si precisa tuttavia che il soggetto operante in più ambiti di gioco è tenuto al versamento di una sola somma d’iscrizione mentre il soggetto che svolge più ruoli nell’ambito della filiera del gioco - quali, ad esempio, il concessionario del gioco a distanza che agisce, al contempo, come fornitore di piattaforme per altri concessionari - è tenuto al versamento della somma più alta fra quelle previste per le categorie in cui opera. Sono previste sanzioni, fino alla revoca della concessione, per i concessionari di gioco che intrattengano rapporti contrattuali funzionali all’esercizio delle attività di gioco con soggetti non iscritti nel Registro. Alla luce degli aspetti qui brevemente accennati, la redazione del provvedimento direttoriale dell’Agenzia, in applicazione dei principi di trasparenza e di semplificazione delle attività di controllo e dei processi autorizzativi, assume perciò una particolare rilevanza, ad indubbio vantaggio sia dell’Agenzia che degli stessi concessionari ed operatori.
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NORMATIVA IL REGISTRO, PRIMA DEL RIORDINO
normativa
La circolare vale anche per il distanziometro LA NOTA DEL MINISTERO DELL’INTERNO SULLA VALENZA COGENTE DELL’INTESA SI APPLICA, OLTRE CHE ALLE LIMITAZIONI ORARIE ECCESSIVE, ANCHE AI DISTANZIOMETRI ESPULSIVI O MARGINALIZZANTI A cura di Geronimo Cardia
A
nche in questi giorni il dibattito è acceso. Ma lo è non solo per le pure rilevanti questioni inerenti all’ennesimo aumento di tassazione - con simmetrica riduzione delle remunerazioni del comparto previste a partire dalle convenzioni di concessione – imposto anche questa volta per trovare le coperture delle manovre di politica economica del momento. Non è un caso che con la presentazione del Rapporto sul Gioco Pubblico in Confcommercio Imprese per l’Italia sono stati toccati anche altri temi tra i quali non poteva mancare quello della Questione Territoriale che ormai, come ampiamente previsto dal 2011, rischia di contaminare il sistema del gioco pubblico al punto da avere comportato, ad esempio, lo stop all’avvio delle gare scommesse e bingo, pure programmate e portate avanti dall’esecutivo, su cui si è avuto modo di dire in altre occasioni.
LA CIRCOLARE MINISTERIALE - In questi giorni il tema della Questione Territoriale è stato trattato anche e ancora una volta dal ministero dell’Interno sotto il noto profilo delle norme locali sulle limitazioni di orari con la circolare dell’Ufficio per gli Affari di Polizia Amministrativa e Sociale (protocollo 557/Pas/U/015223/12001(1)) avente ad oggetto “Sentenza del Tar Lazio, Sez. II-bis 5 febbraio 2019, n. 1460 – Ordinanze sindacali recanti limitazioni degli orari di apertura dei locali in cui sono installati apparecchi ex art. 110, comma 6, Tulps”. La circolare, in estrema sintesi,
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precisa che l’orientamento giurisprudenziale che invita al rispetto dei principi posti dall’Intesa riguardo ai limiti orari di funzionamento del gioco pubblico di interesse debba essere tenuto in considerazione dall’Amministrazione. Ma vediamo in che misura. L’Ufficio ha premesso che è opportuno procedere con la “individuazione di quelle pronunce che rivestono una particolare rilevanza nel panorama della giurisprudenza amministrativa, vuoi perché esse segnano il consolidamento di orientamenti venutisi a formare nel tempo, vuoi per la rilevanza generale delle regulae iuris adottate, vuoi ancora per la portata innovativa della pronuncia (…) [senza mancare di] evidenziare la rilevanza che tali pronunce assumono, anche con riguardo ai di casi in cui si controverte fattispecie caratterizzate dalla discrezionalità amministrativa. (…) il Giudice provvede non solo a risolvere le questioni di diritto prospettate, ma, nel fare questo, detta anche la norma agendi cui l’Amministrazione deve attenersi soprattutto nei casi in cui la decisione postula una “riedizione” del potere. (…) Si tratta del metodo che, attraverso il ricorso a cas log (scheda del caso), intende facilitare l’interprete nella ricerca e nell’individuazione della pronuncia che più si attaglia alla fattispecie concreta sulla quale si deve determinare e che, quindi, più agevolmente può essere argomentata e sostenuta in un’eventuale sede contenziosa”. In altre parole, secondo detto metodo, dunque, una sentenza, ancorché su un caso controverso ma rientrante nella casistica sopra richiamata, ben può essere usata
LA CIRCOLARE VALE ANCHE PER IL DISTANZIOMETRO
per efficienza ed efficacia dell’azione per orientare l’azione amministrativa. L’orientamento riveniente dalla sentenza del caso può essere dedotto e poi anche trovato agevolmente applicando il metodo cosiddetto della “scheda del caso”, di facile e veloce individuazione e consultazione da parte dell’Amministrazione che ne abbia bisogno nella quale vengono fatte confluire anche eventuali ulteriori riflessioni per i casi che lo richiedono. Ebbene, tale esercizio è stato applicato riguardo alla sentenza del Tar Lazio – sezione UU-bis, n. 1460 del 5 febbraio 2019 che ha annullato l’ordinanza sindacale con la quale il Sindaco aveva limitato gli orari di funzionamento di apparecchi “a otto ore - con un “blocco”, quindi, di sedici ore – estendendolo, poi (…) ad undici ore (con un “blocco” quindi per le tredici ore residue)”. Anche l’Ufficio e il Tribunale notano l’importanza, già da tempo messa in evidenza, che va data al numero di ore di interdizione complessivamente ed indirettamente imposte, piuttosto che a quello di funzionamento direttamente indicato nei provvedimenti. E ciò perché è il dato del numero delle ore di interdizione che va confrontato con l’indicazione data nell’Intesa Stato Regioni secondo cui occorre “Riconoscere agli Enti la facoltà di stabilire per le tipologie di gioco delle fasce orarie fino a 6 ore complessive di interruzione quotidiana di gioco.”. Ecco che 16 ore di interdizione imposte dall’ordinanza o 13 che siano si palesano ben più delle 6 ore indicate nell’Intesa. Sin qui tutto chiaro. Il punto è però che oggetto della controversia era se l’Intesa fosse o meno vincolante per il fatto che, come sappiamo, non sia stato adottato il noto ed atteso decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sentite le competenti Commissioni parlamentari. Su questo punto critico la sentenza ha ritento di aderire alla tesi che “in assenza del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la richiamata intesa, pur non avendo una valenza cogente, dispiegherebbe comunque alcuni effetti, suscettibili di vincolare le scelte che gli stakeholder istituzionali sono chiamati a compiere”. In particolare, l’Ufficio deduce dalla sentenza le seguenti regulae iuris: “a) Alla Conferenza Unificata sono attribuite funzione di informazione, consultive, di raccordo, nonché, attraverso la stipula di intese, di indirizzo al fine di garantire lo sviluppo di azioni in ambiti di interesse comune per lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali, secondo indirizzi condivisi ed uniformi; b) L’intesa attua un procedimento amministrativo, attraverso il quale, in attuazione del principio di leale collaborazione, vengono realizzati la concentrazione e l’esercizio condiviso di funzioni concorrenti devolute; c) La conclusione dell’intesa (…) costituisce, pertanto, la sede normativamente prevista per l’adozione di una disciplina uniforme ed omogenea sul territorio nazionale delle modalità di offerta dei giochi leciti, conte-
sto nel quale coesistono profili di competenza esclusiva dello Stato (tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, regolamentazione dell’esercizio dei giochi e delle scommesse, anche per quanto concerne il relativo regime concessorio) e degli Enti locali per una pluralità di aspetti riconducibili alla pianificazione e al governo del territorio (disciplina degli orari di apertura degli esercizi di gioco e scommesse, distribuzione sul territorio dell’offerta di gioco, con l’imposizione di distanze minime dal luoghi sensibili); d) Per effetto del raggiungimento della cennata intesa (…), ai singoli Enti residuano margini di scelta discrezionale solo negli “spazi” lasciati liberi dall’intesa stessa; e) Pertanto, l’adozione, attraverso la stipula dell’intesa, di un quadro di regole e criteri omogenei sul territorio nazionale, anche in assenza del decreto di recepimento, assume la valenza di parametro di riferimento per l’esercizio, da parte delle amministrazioni locali, delle loro specifiche competenze in materia di disciplina dei giochi leciti; f ) Conclusivamente, in attesa che intervenga il previsto decreto di recepimento, l’intesa riveste la valenza di una norma di indirizzo per l’azione degli Enti locali costituendo, al contempo, un parametro di legittimità dei provvedimenti da essi adottati”. Aggiungendo poi i seguenti principi: “a) L’ordinanza del Sindaco del predetto Comune si discosta dai contenuti dell’intesa innanzitutto, per la durata della chiusura giornaliera del gioco sensibilmente più lunga (tredici ore, dopo la modifica dell’originaria ordinanza), rispetto a quanto contemplato dal cennato accordo (sei ore giornaliere); b) La valenza di atto di indirizzo assunta dall’0intesa implica che le indicazioni in essa contenute possono essere disattese solo laddove il Comune dimostri, in sede di motivazione, l’esistenza di particolari situazioni o fenomeni, legati allo specifico contesto del proprio territorio che rendano necessario adottare soluzioni diverse dalla disciplina destinata a trovare applicazione sul piano nazionale; c) Conseguentemente, l’adozione di una soluzione diversa da quella stabilita dall’intesa non può considerarsi sufficientemente motivata, laddove – come nel caso di specie – si fondi su fatti
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normativa politica
LA CIRCOLARE VALE ANCHE PER IL DISTANZIOMETRO
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e circostanze riferite soltanto al contesto nazionale o regionale; d) Inoltre, l’intesa dal 7 settembre 2017 tutela anche lo spazio di autonomia e di competenza di ciascun livello di governo coinvolto e, a tal fine, essa subordina la definizione della distribuzione giornaliera dell’orario del gioco ad una previa intesa con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, portatore dell’interesse a salvaguardare le ragioni erariali connesse al gioco lecito; e) Pertanto, l’acquisizione dell’intesa con la predetta Agenzia costituisce una regola procedurale espressione del più generale principio di leale collaborazione, con la conseguenza che la sua violazione (come nel caso di specie) determina l’illegittimità del provvedimento adottato”. LA SEGNALAZIONE RIGUARDO AGLI ORARI - L’Ufficio poi, valutata la significatività della pronuncia e l’esistenza di un “orientamento che si viene consolidando” (per l’esistenza di un’altra pronuncia analoga della stessa Sezione), “sebbene non riguardi provvedimenti adottati da questa Amministrazione” (…) “in uno spirito di leale collaborazione, (…) segnala all’attenzione di Sigg. ri Prefetti l’opportunità che i contenuti (…) siano partecipati (…) ai Comuni delle rispettive Provincie” precisando che i medesimi Prefetti “potranno altresì valutare l’utilità di fornire alle Amministrazioni regionali i predetti ragguagli informativi”.
E LA SEGNALAZIONE RIGUARDO ALL’EFFETTO ESPULSIVO Ebbene, ciò detto, si vuole qui per esigenze di spazio solo proporre l’attenzione su un passo ulteriore del ragionamento, relativo alla estendibilità del principio posto dall’Ufficio per gli orari all’altra misura che, come e più delle limitazioni di orari, riguarda la Questione Territoriale: quella dei distanziometri espulsivi. A ben vedere, per come costruita, l’indicazione data ai Prefetti di fornire ragguagli sulle enunciate regulae iuris anche alle Amministrazioni regionali (oltre che Comunali) sembrerebbe utilizzabile per formulare autentiche denunzie in merito al cosiddetto effetto espulsivo dei distanziometri. E ciò in quanto al riguardo l’Intesa non ha mancato di precisare che: “Le Regioni e gli Enti locali - al fine di una maggiore efficacia nella prevenzione dei minori e nella lotta alla ludopatia, nonché nel contrasto all’insediamento del gioco illegale (…) adotteranno, nei rispettivi piani urbanistici e nei regolamenti comunali, criteri che, tenendo anche conto della ubicazione degli investimenti esistenti, relativi agli attuali punti L’AUTORE di vendita con attività Geronimo Cardia di gioco prevalente, Avvocato, Dottore Commercialista e Revisore Contabile Studio Cardia e Cardia con la finalità di gawww.gclegal.it rantire la tutela della
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salute pubblica e della pubblica sicurezza, consentano una equilibrata distribuzione nel territorio allo scopo di evitare il formarsi di ampie aree nelle quali l’offerta di gioco pubblico sia o totalmente assente o eccessivamente concentrata”. Al riguardo si era già in passato avuto modo di apprezzarne la portata evidenziando che dall’Intesa così si desume che: (i) gli interessi da tutelare sono più di uno e da gestire contemporaneamente (minori, ludopatia, gioco illegale); (ii) riguardo ai minori occorre agire pensando ad “una maggiore efficacia nella prevenzione” posto che, aggiungiamo noi, già la normativa nazionale pone divieti assoluti di gioco; (iii) la normativa locale deve intervenire per una distribuzione del gioco, non per un’espulsione del gioco; (iv) la normativa locale deve intervenire per una distribuzione del gioco che sia “equilibrata” e che non determini una marginalizzazione; (v) la normativa locale deve intervenire avendo cura e la responsabilità di tutelare contemporaneamente salute pubblica e (importantissima la congiunzione apposta nell’Intesa) la pubblica sicurezza (che smette dunque di essere un mero interesse riflesso?); (vi) ma non è tutto, la normativa locale deve tenere conto “anche conto della ubicazione degli investimenti esistenti”. Ebbene se, un lato, il principio posto dall’Intesa in materia orari (i.e. limitazioni orarie non superiori a complessivamente 6 ore giornaliere) deve ritenersi, anche in mancanza del noto decreto attuativo, avente “valenza di una norma di indirizzo per l’azione degli Enti locali costituendo, al contempo, un parametro di legittimità dei provvedimenti da essi adottati”, dall’altro, stesso deve valere per il principio appena sopra richiamato, posto dalla medesima Intesa relativamente ai distanziometri, di bandire ogni forma di effetto espulsivo e marginalizzazione. A nulla valendo, peraltro, l’eccezione solitamente mossa secondo cui “Le disposizioni specifiche in materia, previste in ogni Regione o Provincia autonoma, se prevedono una tutela maggiore, continueranno comunque a esplicare la loro efficacia. Inoltre le Regioni e le Province autonome, ai fini del contrasto delle patologie afferenti alla dipendenza da gioco d’azzardo, potranno prevedere forme maggiori di tutela per la popolazione”, posto che una disposizione che prevede un distanziometro viziato da effetto espulsivo, che impone il proibizionismo, o che determina una marginalizzazione, certamente non è in linea con il divieto di proibizionismo e non assicura certamente una tutela maggiore. Ed ecco che nei ragguagli informativi che la circolare raccomanda ai Prefetti di effettuare sugli orari in favore delle Amministrazioni regionali potrebbero aggiungersi altresì le suddette riflessioni sui distanziometri espulsivi e marginalizzanti, unitamente alla segnalazione dell’esistenza del precetto che ad oggi non ha registrato seguito con cui la Legge di Stabilità 2018 ha imposto alle Regioni di adeguare ai precetti dell’Intesa “le proprie leggi in materia di dislocazione dei punti vendita del gioco pubblico” (art. 1, comma 1049, della Legge di Stabilità 2018).
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A cura di Ludovico Calvi
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PAROLADI COLLOVATI
Da settembre 2017 Ludovico Calvi ha utilizzato la propria esperienza decennale nel settore del gaming e betting fornendo servizi di consulenza strategica, normativa e operativa a soggetti privati e pubblici, comprese lotterie, concessionari privati, governi, ministeri delle finanze, regolatori, federazioni sportive e forze dell’ordine. Da giugno 2015 è membro del comitato esecutivo di Global Lottery Monitoring System, nel giugno 2017 ne è stato eletto presidente e rieletto di nuovo nel maggio 2019 per il periodo 2019-2021. Da maggio 2019 è anche membro della World Lottery Association (Wla) Sports Integrity Committee. Da maggio 2015 è membro dell’American Gaming Association Sport Betting Task Force.
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decreto. L’obiettivo è offrire un’esperienza di gioco e di intrattenimento nuova, migliorata, innovativa e più efficace ai clienti all’interno delle location fisiche attraverso una piattaforma di soluzioni tecnologiche sinergiche. Tutto questo integrato con una forte presenza del marchio che alimenta la relazione con il cliente in vari punti di contatto durante la sua esperienza di gioco. Il primo passo della strategia omnichannel’ è stata la digitalizzazione del canale retail. Ciò ha aumentato l’accesso e la scelta delle offerte di gioco all’interno di luoghi fisici, migliorando l’esperienza di intrattenimento e rafforzando il marchio nei punti vendita retail con un budget, tutto sommato, contenuto. Il secondo passo è stato focalizzarsi su di un approccio incentrato esclusivamente sul cliente attraverso tutti i canali di distribuzione, utilizzando la presenza fisica sul territorio come base solida su cui costruire un’esperienza di gioco identica su tutte le piattaforme (terminali self-service e app mobile). Eseguito correttamente, ciò consente di far leva su un incentivo naturale cha va dai prodotti retail tradizionali ai canali digitali, migliorando così la fedeltà del cliente. Questa tendenza ha permesso agli operatori di gioco omnichannel di beneficiare di un trend progressivo all’utilizzo del digitale, sostenendo il processo di acquisizione di clienti web/mobile, attuando una gestione delle relazioni con i clienti multicanale e migliorando l’esperienza di gioco nel pieno rispetto delle disposizioni del decreto. In questo contesto, a causa del divieto di pubblicità, la sfida per i concessionari solo digitali è stata enorme in quanto non sono stati in grado di sfruttare la rete di distribuENGLISHPAGES
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Ludovico Calvi
l’entrata in vigore del decreto Dignità il Governo italiano ha compiuto passi significativi verso il divieto di tutte le forme di pubblicità di gioco su tutte le piattaforme multimediali. Nel contesto di questo nuovo e sfidante scenario di mercato, i punti vendita sono emersi come una gradita opportunità non solo per proteggere le vendite tradizionali in negozio ma anche per creare le basi per sviluppare in maniera efficace un canale digitale in evoluzione con un potenziale sostanziale per l’acquisizione di nuovi clienti e margini di profitto incrementali. Gli operatori tradizionali che dispongono da sempre di una rete vendita sul territorio, hanno utilizzato la propria rete fisica retail per comunicare efficacemente ai consumatori a scapito degli operatori online puri che sembrano essere in gran parte in balia del nuovo divieto di pubblicità senza alcuna alternativa per mitigare i suoi effetti negativi sul business. Alla luce di questo nuovo divieto, una strategia “omnichannel” chiaramente definita - fondata su un approccio incentrato sul cliente - è diventata fondamentale per soddisfare la domanda di mercato compatibilmente con i nuovi vincoli imposti dal PROMOSPACE
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nuova sfida alle tradizionali strutture organizzative
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zione retail per comunicare l’innovazione di prodotto e promuovere iniziative di acquisizione dei clienti. Non sarei sorpreso di vedere possibili partnership commerciali tra operatori digitali e reti di distribuzione retail per creare sinergie mirate a preservare i ricavi esistenti, incentivando, al contempo, una base crescente di clienti digitali. Un’altra sfida che è emersa con la crescita dell’omnichannel è la necessità da parte dei concessionari di rivedere le loro strutture e processi organizzativi tradizionali profondamente radicati ad una logica di canale. Oggi diversi concessionari, nei loro organigrammi, hanno ancora un responsabile del canale retail e un responsabile di quello digital, in alcuni casi con due distinti conti economici, generando incertezze e incomprensioni quando si tratta di decisioni definitive e responsabilità chiare. Ciò sta creando problemi nel modo in cui le società di gioco si muovono e tentano di competere sul mercato, poiché l’attenzione del management rischia di concentrarsi sulla protezione delle proprie posizioni acquisite piuttosto che sulla crescita e lo sviluppo di prodotti integrati e innovativi, che soddisfino le esigenze di clienti attuali e potenziali. L’equivoco di fondo qui è che le strutture organizzative tradizionali, così come strutturate oggi, possano essere impiegate senza problemi per sfruttare a pieno le potenzialità associate all’omnichannel. Per definizione esso cancella e, in effetti, fonde i confini storici tra i canali, introducendo, al contempo, il concetto di esperienza di gioco e innovazione di prodotto che sono agnostici per definizione a quello di canale. Le organizzazioni di risorse umane all’interno del quadro dei concessionari stanno correndo ai ripari, affrontando questa dinamica negativa con la creazione di divisioni omnichannel la cui guida è nelle mani dei professionisti di prodotto e di marketing, coloro che prendono poi le decisioni finali, che supervisionano anche i canali di distribuzione e che quindi sono effettivamente responsabili della redditività del business. Come abbiamo visto negli ultimi due decenni, l’industria italiana del gioco si reinventa ancora una volta, confermando il suo status pionieristico di incredibile innovatore guardando al futuro, e che si adatta alle evoluzioni normative, commerciali, di prodotto e di distribuzione a livello globale.
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Il futuro non è più così remoto L’Italia presenta alla Commissione europea il progetto di decreto di regole tecniche delle cosiddette AwpR: via libera atteso per il 5 febbraio 2020, ma occhio alla politica
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futuro delle Awp è remoto, ma non così distante. Non più. Almeno, così è sulla carta, dopo gli ultimi sviluppi normativi che hanno visto il ministero dello Sviluppo economico inoltrare a Bruxelles il progetto di decreto che definisce le regole tecniche della prossima generazione di apparecchi che potrebbe essere introdotta a partire dal prossimo anno. Il condizionale è d’obbligo, non soltanto perché bisognerà anzi tutto attendere il via libera da parte della Commissione europea, al termine del consueto periodo trimestrale di stand still (la cui scadenza è fissata per il 5 febbraio 2020) previsto dalla Direttiva europea sulla circolazione dei beni e dei servizi all’interno dell’Unione, ma anche – e soprattutto – perché l’ultimo riferimento legislativo relativo alle “AwpR”, inserito all’interno della Manovra economica per il 2020, nel prorogare il debutto delle slot da remoto, inizialmente previsto a partire dal prossimo anno, non individua un termine ultimo a partire dal quale potranno essere commercializzate soltanto le nuove macchine, come formulato nelle leggi precedenti, limitandosi bensì a definire un periodo massimo di nove mesi entro i quali far partire il nuovo mercato a partire dalla data di adozione del decreto tecnico in fase di approvazione. Ciò significa che, fino a quando quel decreto non verrà pubblicato in maniera definitiva, non potrà mai partire il conto dei giorni per l’attivazione del nuovo mercato. E chi ha buona memoria e sufficiente conoscenza del settore, potrà facilmente ricordare quello che è già accaduto negli anni precedenti con le celebri “Awpr 3”, che nonostante il passaggio formale in Commissione europea e il via libera ottenuto da Bruxelles, non hanno mai vi-
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di Alessio Crisantemi
sto la luce. Con il decreto tecnico di allora mai adottato dall’amministrazione. Salvo poi finire col rappresentare una base di partenza per lo sviluppo di questa nuova generazione di slot, recuperandone alcune innovazioni di allora che sono state trasposte nell’attuale versione. Con l’aggiunta, però, di una componente “remota”. Si tratta comunque di un progetto molto atteso dagli operatori del settore per le potenzialità tecnologiche di questo tipo di apparecchi, attraverso i quali potrà essere più efficacemente limitato l’accesso dei minori, attraverso l’introduzione della tessera sanitaria, potrà essere verificato dagli enti locali il rispetto degli orari di accensione e introdotte soluzioni tecnologiche atte a prevenire il fenomeno del Gap (alert, spegnimento automatico, ecc.). Per un vero e proprio passaggio storico per il comparto, con il quale, ci si augura, potrà diffondersi anche un clima di maggiore fiducia attorno agli apparecchi, da sempre in cattiva luce agli occhi dell’opinione pubblica. Con l’elemento della maggiore sicurezza che potrebbe dare quelle garanzie in più nella percezione dei cittadini. Nonostante questo, in molti cominciano a chiedersi se non sia invece il caso di far partire la nuova generazione di slot con il rilascio delle future concessioni che verranno assegnate nel 2021, visto che la tecnologia da remoto comporta comunque degli investimenti nelle infrastrutture che non ha forse senso imporre in scandeza di mandato. Una posizione da sempre sostenuta dai concessionari ma sulla quale ora sembrano allinearsi anche gli altri attori della filiera, alla luce della batosta appena ricevuta dalla manovra che rende qquasi impossibile effettuare nuovi investimenti.
NEW SLOT IL FUTURO NON È POI COSÌ REMOTO
Cosa dice la norma Il progetto di decreto, costituito da otto articoli, definisce le caratteristiche tecniche per la produzione o importazione e le modalità di funzionamento degli apparecchi comma 6 a del Tulps. Tenendo conto delle prescrizioni previste dalla legge di Stabilità per il 2019 (n. 145/2018, art. 1 comma 1098) secondo cui “Gli apparecchi che consentono il gioco pubblico da ambiente remoto non possono presentare parametri di funzionamento superiori ai limiti previsti per gli apparecchi attualmente in esercizio”, ha mantenuto fermi i limiti di importo delle giocate e delle vincite (1 euro e 100 euro), la durata del ciclo delle giocate e l’utilizzo delle monete, e ha dato, inoltre, attuazione a quanto previsto dal cosiddetto decreto Dignità, secondo il quale: “L’accesso agli apparecchi di intrattenimento di cui all’articolo 110, comma 6 lettere a) e b), del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, è consentito esclusivamente mediante l’utilizzo della tessera sanitaria al fine di impedire l’accesso ai giochi da parte dei minori”, prevedendo l’obbligo di utilizzo della tessera sanitaria per poter accedere al gioco con meccanismi che impediscono il funzionamento dell’apparecchio in caso di mancato inserimento della tessera sanitaria e in caso di mancato accertamento della maggiore età del giocatore. Ma non è tutto. Sì, perché, come anticipato, le AwpR sono inserite anche all’interno dell’attualissimo decreto fiscale. Nell’articolo 25 infatti viene prorogato il termine a partire dal quale non è più possibile rilasciare nulla osta per gli apparecchi “Amusement with prizes” di “vecchia generazione”, fissandolo al nono mese successivo alla data di pubblicazione del decreto ministeriale recante le regole tecniche di produzione dei nuovi apparecchi, che consentono il gioco pubblico da ambiente remoto. Il termine ultimo per la dismissione degli apparecchi Awp è invece prorogato al 12esimo mese successivo alla data di pubblicazione del decreto.
Il decreto sulle AwpR Ma vediamo in dettaglio cosa contiene il decreto inviato a Bruxelles dal ministero. “Gli apparecchi regolamentati dal presente decreto consentono il gioco pubblico da ambiente remoto, in particolare attraverso le seguenti modalità: a) trasmissione e visualizzazione del contenuto dei titoli autorizzatori con modalità telematiche; b) funzionalità di abilitazione/disabilitazione del funzionamento di ciascun apparecchio anche nelle operazioni di ripristino dell’apparecchio a seguito degli interventi di manutenzione; c) autorizzazione all’avvio delle partite con modalità telematiche; d) trasmissione e visualizzazione di messaggi e avvisi finalizzati alla prevenzione del gioco patologico ed alla promozione del gioco responsabile; e) trasmissione periodica delle informazioni relative all’integrità del software dell’apparecchio di gioco”. Tali apparecchi sono inoltre dotati di “caratteristiche tecniche per garantire l’inalterabilità degli stessi e delle loro componenti e la rilevazione di tentativi di mano-
missione, in particolare attraverso le seguenti modalità: a) associazione univoca tra ciascuna scheda di gioco e le periferiche dell’apparecchio, secondo le modalità descritte al successivo art. 5, comma 7, lett. c); b) cifratura delle comunicazioni tra scheda di gioco e dispositivo di controllo di Adm e delle informazioni trasmesse dalla scheda di gioco alla rete telematica di Adm; c) verifica della corrispondenza delle caratteristiche tecniche, delle componenti hardware e software di tutte le schede di gioco prodotte rispetto alla scheda di gioco installata su un prototipo di apparecchio certificato; d) apposizione, esternamente ai contenitori nei quali sono inserite le schede di gioco, di appositi sigilli o etichette antieffrazione, dotati di identificativi univoci”. Il decreto definisce, inoltre, “gli obiettivi, le metodologie e le specifiche per la verifica tecnica dei prototipi degli apparecchi e dei congegni ai fini della certificazione di conformità degli stessi al gioco lecito, da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli”.
Regole tecniche di produzione Per quanto riguarda le caratteristiche generali delle nuove slot remote: ciascun apparecchio di gioco è univocamente individuato dai codici identificativi, rilasciati da Adm, che devono essere memorizzati in appositi contatori della scheda di gioco; tali codici devono essere visualizzati sul video o sul display dell’apparecchio di gioco in ogni schermata diversa da quelle raffiguranti le fasi di gioco e per almeno dieci secondi ad ogni accensione dell’apparecchio di gioco stesso. Ciascun apparecchio di gioco deve consentire il gioco attraverso specifiche modalità telematiche di autorizzazione provenienti da ambiente remoto. L’esito delle partite è determinato da componenti del programma di gioco residenti sull’apparecchio. Gli apparecchi di gioco devono consentire a ciascun giocatore di definire un limite di importo da giocare ovvero un tempo massimo di utilizzo, prevedendone la visualizzazione, al completo esaurimento del limite di importo o di tempo prefissati dal giocatore, su video o display durante l’esecuzione del gioco. Devono inoltre prevedere una funzionalità che consenta di visualizzare, sul video o sul display, in ogni schermata diversa da quelle raffiguranti le fasi di gioco, appositi messaggi con i quali si segnala al giocatore il superamento della soglia relativa all’importo giocato indicato nel contatore, predefinito e modificabile da remoto, in un tempo prestabilito identificato dal contatore stesso, anch’esso modificabile da remoto. Per ciascun apparecchio di gioco è predisposto e conservato un registro degli interventi di manutenzione, che riporta, per ognuno di essi, l’oggetto dell’intervento, la data di effettuazione ed i dati identificativi di colui che lo ha effettuato oltre agli identificativi dei sigilli antieffrazione apposti sui contenitori. Sono inoltre esposti, in modo visibile e in lingua italiana, le indicazioni del costo della partita, le regole del gioco e la descrizione delle combinazioni o sequenze vincenti, nonché il divieto di utilizzo ai minori di anni 18 ed il logo istituzionale indicato da Adm.
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le aliquote a fronte di una domanda di giochi che mostra generalmente una elevata elasticità al prezzo e, soprattutto, la riduzione dei punti di vendita potrebbero, comportare una significativa flessione della raccolta complessiva, indebolendo la stabilità economica della filiera e causando una riduzione delle entrate erariali. La corrente sostenibilità economica del comparto deriva da investimenti passati, intrapresi sulla base di condizioni fiscali più convenienti”. Eppure tale previsione viene ancora una volta totalmente disattesa dal legislatore con la pretesa di ulteriori 500 milioni di euro quasi integralmente dal comparto apparecchi (che già stanno portando allo Stato oltre la metà degli 11 miliardi di euro di entrate annuali dal gioco pubblico).
L’INSOSTENIBILITÀ ECONOMICA DEL MAGGIOR PRELIEVO I conti sono presto fatti: già un incremento del Preu al 22 percento delle somme giocate sarebbe molto difficile da L’AUTORE
Francesco Scardovi Studio Associato Scardovi e Giordani
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sostenere, ma prevederlo addirittura al 23 percento (come risultante alla data di stesura di questo articolo), in mancanza di altri meccanismi correttivi, porterebbe la tassazione sul margine dal 70 al 75 percento (aliquota che non trova riscontro in nessun regime fiscale al mondo). La quota di compenso della filiera si ridurrebbe del 16 percento e tale riduzione di ricavi porterà drammaticamente in perdita i bilanci di tante aziende di gestori (per circa 5mila piccole e medie imprese con una forza lavoro stimata in oltre 120.000 addetti). Senza possibilità di “individuare” ulteriori soluzioni operative di salvaguardia economica: le aziende infatti che ancora operano nel settore (molte hanno già chiuso i battenti) hanno avviato da anni attente politiche di drastico contenimento dei costi e di ottimizzazione delle economie di scala. Tra l’altro assumendo a proprio carico la quasi totalità dei costi della raccolta: sono a carico esclusivo dei gestori, oltre ai costi del personale e degli altri costi gestionali, gli oneri connessi al costante aggiornamento degli apparecchi, che continua a pesare fortemente sui bilanci in termini di ammortamenti, il rimborso del Nulla osta di distribuzione ai produttori e di quelli di esercizio ai concessionari, senza dimenticare gli ammanchi, i furti e il gravame considerevole dell’iva indetraibile sugli acquisti, trattandosi di proventi esenti da iva, per un reddito infine soggetto alle imposte dirette. Ma l’equazione: più Preu uguale a più entrate erariali non potrà che essere drammaticamente disattesa a fronte delle prevedibili conseguenze di pregiudizio degli equilibri economici e finanziari di tante imprese di raccolta.
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ABBASSAMENTO DEL PAY-OUT Ove proprio il legislatore non ritenesse di rinunciare, per una volta, alla ennesima “spremitura” delle slot, indirizzando più coerentemente il maggior prelievo verso altri giochi dello Stato da anni salvati da aumenti di tassazione (e ben più rischiosi in termini di disturbo patologico da gioco d’azzardo), non rimarrebbe che prevedere, quale unico strumento di tutela del settore e delle entrate erariali, l’ulteriore abbassamento del payout (percentuale minima di vincita garantita ai giocatori) che comporterebbe in ogni caso ulteriori ingenti investimenti ed esborsi finanziari per gli operatori. Per un riequlibrio dei conti economici però, sempre tenuto conto degli ammortamenti in essere, detta percentuale dovrebbe essere ridotta quantomeno al 65 percento del giocato (rispetto all’attuale 68 percento), percentuale che potrebbe risultare fortemente penalizzante per l’interesse dei giocatori, dirottati in tal modo verso altre tipologie di gioco. Ma quantomeno si salvaguarderebbe un tessuto importante del comparto economico nazionale che continua a rappresentare il baluardo del gioco legale. Nel contempo spunta in manovra anche la regolamentazione dei nuovi bandi concessori da emanare entro il 2020. Con ulteriori entrate erariali stimate in non meno di 2 miliardi di euro. Ma come fatto rilevare anche dai grandi operatori di gioco oltre che dalle associazioni di categoria, senza una riforma che fissi principi chiari e costanti, quali la definitiva tassazione sui margini e stabilisca regole uniformi su tutto il territorio, chi mai potrà continuare ad investire in questo settore?
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DAL 2020 SI AVRÀ L’ENNESIMA STANGATA NELLA TASSAZIONE DELLE AWP, ANCORA UNA VOLTA CHIAMATE A “SISTEMARE” I CONTI DELLO STATO. MA IN MANCANZA DI CORRETTIVI, QUESTO AUMENTO PORTERÀ AL COLLASSO DI CENTINAIA DI PICCOLE E MEDIE IMPRESE DI GESTIONE, OLTRE ALLA PERDITA DI GETTITO ERARIALE E DI MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO. ECCO PERCHÉ. CASINÒ FRANCESI
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L’insostenibile pesantezza del Preu
tassazione del comparto degli apparecchi da intrattenimento ha raggiunto oggi il livello di massima saturazione, come documentato anche dal Rapporto dell’Ufficio parlamentare di Bilancio “Focus tematico n. 6 - La fiscalità nel settore dei giochi” che denunziava, fin dal Maggio 2018 (e dunque già prima degli ultimi tre aumenti di prelievo erariale sugli apparecchi), che “gli aumenti del-
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A cura di Francesco Scardovi
Verso La Tempesta
vlt politica
IL SETTORE DELLE VLT COSTRETTO A RIDISEGNARE IL PROPRIO FUTURO SULLA BASE DEL NUOVO REGIME FISCALE E DELLE TROPPE NOVITÀ NORMATIVE
Che
le Vlt rappresentino uno dei segmenti del gioco pubblico di maggior richiamo, è noto a tutti. A parlare sono i dati, evidenziando come i circa 57mila terminali attivi sul territorio nazionale siano in grado, da soli, di “fatturare” una cifra che si aggira attorno ai 24 miliardi di euro l’anno. Restituendo in vincite circa 21 miliardi e offrendo allo Stato un contributo erariale di quasi un miliardo e mezzo. Una vera e propria miniera, non c’è dubbio: al punto che lo stesso Stato ha deciso di spremerla al massimo nella disperata ricerca di far quadrare i conti, manovra dopo manovra, riuscendo addirittura a variare ben dieci volta l’aliquota fiscale all’interno dell’esercizio della stessa concessione. Qualcosa di impensabile, probabilmente, in qualunque Paese, ma non in Italia, dove tutto questo può accadere e, anzi, accade sistematicamente, da dieci anni a questa parte. Solo che stavolta il governo (anzi, gli ultimi due) potrebbe aver superato seriamente il limite, rischiando di veder tramontare anche le speranze (e le promesse) di maggiori entrate. I primi segnali di allarme dovrebbero provenire già dal livello della raccolta che per la prima volta nella storia registra una flessione anche per le Vlt: se nel 2017 era stata di 23,5 miliardi, poi cresciuta a 24,5 nel 2018, oggi è in leggera contrazione, con l’Agenzia della dogane che prevede, per la fine del 2019, una quota totale di 24,2 miliardi. Nonostante questo, però, il governo ha deciso comunque di andare avanti sulla stessa linea, premendo la leva fiscale fino allo stremo, attraverso la manovra
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di bilancio, portando la tassazione (addirittura) al 9 percento, con tanto di incremento della tassazione sulle vincite, con quelle superiori ai 500 euro che verranno sottoposte a un prelievo del 15 percento e con l’aggiunta di un ulteriore prelievo anche per quelle inferiori ai 500 euro pari all’1,9 percento. Contribuendo a far uscire dai giochi gli oltre 900 milioni l’anno stimati dall’esecutivo. Tutto questo, però, è stimato nel caso di raccolta invariata. Senza considerare, invece, che a partire dal prossimo anno la raccolta potrebbe diminuire in maniera ancor più netta. Con diversi concessionari che hanno rivisto al ribasso i propri business plan, non soltanto per la riduzione della propria quota di ricavi. Bisogna infatti tener presente che a partire dal 2020 sarà introdotta anche l’altra novità dell’obbligo di attivazione dei terminali attraverso la lettura della tessera sanitaria, come disposto dalle leggi previste dal precedente governo. Una misura che sembra essere soltanto fumo negli occhi, tenendo conto che lo scopo è quello di evitare l’accesso al gioco ai minori quando si tratta di terminali installati in locali in cui è severamente vietato l’accesso a chi non dimostra di avere i diciotto anni di età. Eppure la sola adozione della tessera, oltre a estromettere i giocatori non italiani (escludendo, paradossalmente, turisti e immigrati) rischia di allontanare molti giocatori dalle sale, almeno nei primi mesi di attività, visto che il gioco terrestre funziona molto, nel nostro Paese, proprio per via della non tracciabilità delle giocate: e anche se questa sarà comunque garantita dalla procedura di identificazione, è lecito pensare che molti giocatori non saranno propensi a far leggere il proprio codice fiscale prima di ogni giocata. Con
l’ipotesi più probabile che i giocatori che abbandoneranno le Vlt non faranno altro che spostarsi verso altre forma di gioco ancora “anonime”. Inoltre c’è da tenere presente anche l’impatto della massiccia variazione della tassazione sulle dinamiche di gioco, visto che l’ulteriore aumento del Preu impone il ritocco al ribasso della percentuale di vincita e, soprattutto, il prelievo automatico sulle vincite impone una revisione delle matematiche dei giochi, che potrebbero comprometterne l’appeal. Ma i rischi maggiori sono determinati dal rischio di tenuta della filiera, visto che il livello di pressione fiscale attuale sul margine lordo è destinato ad arrivare al 55 percento nel 2020. Cosa ancora più assurda, peraltro, è che già nel 2018 l’Ufficio parlamentare di Bilancio aveva rilevato che “gli aumenti delle aliquote a fronte di una domanda di giochi che mostra generalmente una elevata elasticità al prezzo e, soprattutto, la riduzione dei punti di vendita potrebbero comportare una significativa flessione della raccolta complessiva, indebolendo la stabilità economica della filiera e causando una riduzione delle entrate erariali. La corrente sostenibilità economica del comparto deriva da investimenti passati, intrapresi sulla base di condizioni fiscali più convenienti”. E da quel momento ci sono stati addirittura altri tre aumenti del Preu a cui si va oggi ad aggiungere l’ultima stangata disposta dal decreto fiscale. Ecco quindi che le ultime misure oltre a rischiare di compromettere seriamente gli equilibri del mercato, potrebbero far vacillare anche le casse dello Stato, senza che nessuno se ne renda conto. O, meglio, senza che nessuno se ne voglia preoccupare, visto che tutto questo è già agli atti di governo e Parlamento. (Ac)
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IL NATALE DELLE SALE GIOCHI Bilancio di fine anno negativo per il puro intrattenimento, anche se il periodo natalizio è un momento importante per attirare clienti. L'auspicio per il 2020 è che le ticket redemption vengano definitivamente sdoganate ai minori di 18 anni.
TIZIANO TREDESE
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di Michela Carboni
settore dell’amusement tira le somme in vista della fine dell’anno. A tracciare un primo bilancio è Tiziano Tredese, membro del Comitato direttivo del Consorzio Fee (Family Entertainment Expo), il quale sottolinea: “Il bilancio dell’ultimo anno, per quanto riguarda il comma 7, è purtroppo molto negativo, anzi, da un punto di vista delle vendite, direi disastroso, almeno sul fronte delle ticket redemption. Ci sono nuove proposte di giochi molto interessanti, ma il perché di questa impasse è sotto gli occhi di tutti: l’incertezza della situazione normativa e il clima da caccia alle streghe creano un sentimento diffuso di paura che blocca gli investimenti, così nessuno compra. Basti pensare al Veneto, dove solo a settembre si è fermato il divieto per le ticket redemption ai minori di 18 anni (escludendo il comma 7 dal nuovo decreto regionale sui giochi) e all’Emilia Romagna e al Friuli, dove questa spada di Damocle pende invece ancora minacciosamente sulle nostre teste. Diverso il riscontro sul versante sale giochi, dove gli incassi del 2019 sono in sostanziale pareggio con l’anno precedente: l’estate era partita male (con un maggio molto piovoso), poi però si è riscattata con un buon luglio/agosto, grazie (in parti-
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colare) agli stranieri che apprezzano le nostre belle e ben fornite sale giochi”. Quali sono state le novità più importanti per il settore e quali sono le richieste rimaste ancora in sospeso? “In termini di prodotto, le novità più amate sono state queste: ‘Connect 4 Hoops Hd’ il basket-forza 4 che stimola l’abilità fisica e mentale, ‘Treasure cove’, un’avventurosa pesca all’amo che coinvolge ancora di più piccoli e meno piccoli per l’ambientazione a tema pirati, ‘Willy crash’, il gioco circense in cui vince chi riesce a guadagnare più punti facendo atterrare il simpatico ‘uomocannone’ Willy sulle terrazze degli edifici circostanti, ‘Race craft’, il primo simulatore di corse automobilistiche progettato e realizzato in Italia, con un cabinet realmente similare ad una vettura di Formula 1. Prodotti di grande qualità che funzionano molto ma, come per tutto il settore, hanno bisogno di chiarezza normativa, la sola che può tranquillizzare gli acquirenti e dare serenità al mercato. Per la prossima stagione estiva, sarà fondamentale capire come evolverà la situazione ticket redemption in Emilia Romagna e Friuli Venezia-Giulia”. Nelle sale giochi il periodo natalizio richiama più persone? Ci sono iniziative
speciali che vengono fatte nelle sale in occasione delle festività? C’è la presenza di turisti? “Per quanto riguarda le sale giochi della riviera adriatica le festività natalizie sono un momento importante. Le principali sale, circa un 25-30 percento, anche se chiuse nel periodo invernale, riaprono per accogliere i turisti, italiani e stranieri, che passano le vacanze nelle località balneari di Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna. Per loro sale giochi curate, accoglienti e ricche di proposte sono una leva attrattiva importante. In occasione delle festività, gli addobbi e i premi sono a tema natalizio”. Quali sono gli auspici per il 2020? “L’auspicio è semplice: che le ticket redemption vengano definitivamente sdoganate ai minori di 18 anni, con la definizione e possibile riscrittura del famoso decreto che attendiamo dai Monopoli da marzo 2013; che il gioco senza vincita in denaro sia separato nettamente da quello con vincita in denaro in ogni contesto possibile. Da qui dovrebbe ripartire finalmente l’adeguamento delle regole alle nuove tecnologie dei giochi, per esempio quelli virtuali. Solo così il nostro Paese, ancora fermo al 2002, potrebbe rimettersi al passo con il resto del mondo”.
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PREMIARE SOLO CHI FA di Michela Carboni
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ontinua l’attenzione politica sul mondo ippico. Il settore, che da tempo soffre per una crisi che lo ha minato alla base, è in attesa di una riforma complessiva, che tarda ad arrivare. Il deputato del Partito Democratico, Marco Lacarra, firmatario di una interrogazione relati-
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Il deputato del Partito Democratico, Marco Lacarra, firmatario di una interrogazione sull’ippica, sottolinea l’importanza di tutelare il benessere dei cavalli e di rinnovare gli impianti con investimenti infrastrutturali va al settore, torna ad affrontare sulle pagine di Gioco News lo spinoso tema: “In primis dovrebbe esserci la tutela degli animali, con delle strutture adeguate e consone e un gioco che favorisca il rispetto e la cura dei cavalli. Gli ippodromi devono tornare ad essere luoghi di aggregazione, dove si ritrovano le famiglie, che diano servizi precisi, ma soprattutto che siano rispettosi degli animali e che promuovano l’ippica come momento sportivo e di svago”. Le corse, quindi, “devono essere prima di tutto eventi che tengano conto anche del benessere degli animali”. In che modo dovrebbe essere ripensata la governance del settore? “Gli ippodromi devono essere chiusi se non garantiscono tutela, servizi e altro. Se garantiamo risorse pub-
PREMIARE SOLO CHI FA
bliche bisogna capire in che modo vengono trattare e devono essere destinate solo a chi fa investimenti infrastruttuali. Non possiamo pensare più di dare fondi a chi poi non fa nulla per migliorare gli impianti. Magari in passato non c’è stata una premialità verso chi, invece, quelle risorse le ha gestite bene. Per questo occorre ripartire da una considerazione precisa tra chi gestisce le risorse in un certo modo e chi, invece, non lo fa”. Le scommesse ippiche, a suo avviso, dovrebbero essere più appetibili? “Penso che le scommesse siano un fenomeno diffuso, che va regolamentato e non credo che il gioco in generale vada vietato. La legalizzazione del settore è importante per arginare il gioco sommerso. Maggiore è il controllo da parte dello Stato, minore è la possibilità di avere illegalità. O, per lo meno, il controllo è molto più stringente”. Gli ippodromi in che modo andrebbero riformati? “Così come si pensa di fare per gli stadi, con impianti magari aperti 7 giorni su 7 e che propongano un coinvolgimento totale del pubblico, anche negli ippodromi bisogna promuovere la cultura dello sport e del cavallo, dove passare magari una giornata intera con la famiglia, senza per forza dover scommettere. Non va considerato l’ippodromo solo luogo di gioco, ma anche di intrattenimento a 360 gradi, che possa offrire differenti opportunità di svago e divertimento, coniugando benessere del
cavallo con eventi vari”. In che modo a suo avviso i Comuni, spesso proprietari degli ippodromi, dovrebbero essere coinvolti per il rilancio degli impianti? “I Comuni dovrebbe essere promotori di un rilancio dell’ippica, promuovendo appunto una concenzione nuova di ippodromo, come centro polivalente, luogo sicuro e all’avanguardia, dove i servizi siano una carta vincente. Essi sono luoghi anche di attrazione turistica e per tale motivo occorre rilanciarli”.
L’interrogazione alla Camera Lacarra, lo scorso 29 ottobre, ha presentato una interrogazione alla Camera, in cui chiede al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova, quali iniziative intende intraprendere il Governo per rilanciare il settore ippico, e se pensa di adottare, per quanto di competenza, iniziative per la riformulazione dei criteri per l’erogazione delle sovvenzioni agli ippodromi. “Con decreto-legge n. 95 del 2012, convertito dalla legge n. 135 del 2012 – spiega Lacarra - il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha assunto la competenza esclusiva nel settore ippico, con riguardo all’organizzazione delle corse, alla determinazione del calendario, alla ripartizione dei montepremi. Detti compiti e funzioni, disciplinati dal decreto legislativo n. 449 del 1999 e volti al rilancio dell’intero settore ippico, sono esercitati in via esclusiva dalla direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 25 del 2019. Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali – continua Lacarra - dunque, ha competenza esclusiva nell’organizzazione delle corse dei cavalli e delle altre forme di competizione, definendone la programmazione tecnica ed economica; determinazione del calendario ufficiale delle corse; determinazione degli stanziamenti relativi ai premi, per i quali deve
necessariamente tener conto, per ogni branca, dei risultati tecnici ed economici conseguiti e del livello di attività consentito in ogni ippodromo dal numero, qualità e stato delle strutture destinate al pubblico, agli operatori e ai cavalli, nonché dal ruolo svolto dall’ippodromo nel panorama ippico nazionale. Con decreto n. 985 del 29 gennaio 2019 afferma Lacarra - il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha dettato i nuovi principi generali per la formulazione del calendario nazionale delle corse (articolo 2) e per l’erogazione delle sovvenzioni in favore delle società di corse (articolo 3). Il decreto n. 914 del 12 marzo 2019 del capo del dipartimento, in attuazione del citato articolo 2 del decreto 985 ha introdotto i seguenti criteri per l’erogazione delle sovvenzioni: a) per l’80 percento delle risorse disponibili in base all’attività di organizzazione delle corse; b) per il 15 percento per cavalli partenti; c) per il 5 percento per corse di qualità. Il decreto direttoriale n. 30523 del 29 aprile 2019 del direttore generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica ha individuato le risorse e la effettiva ripartizione delle sovvenzioni spettanti a ciascun ippodromo; con ulteriore decreto a firma del direttore generale del dipartimento di competenza, è stato approvato l’allegato al suddetto decreto n. 30523 recante errata corrige dello stesso laddove, all’articolo 1, comma 5, nello schema relativo a cavalli partenti 15 percento - trotto
erroneamente recherebbe il numero 4.368 anziché il numero 4mila (quello corretto); detti provvedimenti ledono in maniera manifesta alcune società ippiche penalizzandole, a mio avviso, maniera arbitraria e ingiustificata. La suddetta programmazione tecnica ed economica (articolo 2 del decreto legislativo n. 449 del 1999) – sottolinea il deputato - nonché i conseguenti piano triennale strategico e piano annuale di attuazione, sarebbero risultati del tutto mancanti: la calendarizzazione delle corse avverrebbe mensilmente e non annualmente come previsto dalla legge e sarebbe predisposta in assenza di programmazione; non sarebbe mai stata effettuata una ricognizione in loco per la verifica della qualità e dello stato delle strutture destinate al pubblico, degli operatori e dei cavalli; l’assegnazione di numero di corse e di cavalli partenti ai singoli ippodromi avverrebbe arbitrariamente; l’attribuzione di sovvenzioni agli ippodromi sarebbe assolutamente scollegata da parametri oggettivi e verificabili; quanto rappresentato ha determinato una drammatica situazione nel settore ippico che non viene salvaguardato in alcun modo, con inevitabili e gravi ripercussioni sulle società che gestiscono gli ippodromi, la maggior parte prossima alla chiusura, e sull’indotto ad esse collegato; le società di corse danneggiate lamenterebbero, a quanto consta all’interrogante, di non aver mai ottenuto nemmeno l’acquisizione della documentazione posta alla base di tali provvedimenti”.
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IL MESTIERE DEL BOOKMAKER AI TEMPI DEL DIGNITÀ Tra mille difficoltà, normative, politiche e chi più ne ha più ne metta, siamo andati a capire come lavora un concessionario storico che ha attraversato tante fasi del mercato, e come si sta districando nel ginepraio di leggi e ostacoli del momento. Ecco la storia di BetBull. di Cesare Antonini
“Un’
offerta sempre più in crescita sia nel prodotto live che nelle quote e anche per il gioco online e i casino games senza tralasciare il poker. Il decreto Dignità penalizza ma ci sono nuove vie di business e il punto vendita e ricarica, per noi, rimane centrale. In ogni caso il 2019 si chiuderà con un incremento dei volumi di gioco che ci soddisfa”. È Ernesto Iuliano, presidente e direttore commerciale di BetBull, operatore e concessionario con un’esperienza di oltre dieci anni, a fare il punto sulla sua attività. E quale miglior case history aziendale c’è di un bookmaker di questo tipo che lavora dall’online al live seguendo tutto il portfolio dei giochi concessi dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, per fare il punto sul mercato attuale? Dal decreto Dignità ai vari ritardi del bando online e di quello terrestre che va avanti di proroga in proroga (anche per il 2020), i player del mercato sono costretti a fare di necessità virtù e lavorare molto sul cliente, sia tramite offerta ma, soprattutto tramite la cura del cliente e dell’assistenza giornaliera, 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Un marchio di fabbrica BetBull. Ma partiamo dall’offerta: “Abbiamo oltre 7mila proposte di gioco live nel betting a continuano a
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crescere sempre di più – spiega Iuliano – abbiamo messo mano all’aggiornamento grafico per la veste del sito ma, contestualmente, abbiamo migliorato tantissimo le funzionalità del portale di riferimento. Le quote sui nostri live sono eccezionali e molto più concorrenti rispetto ai provider del terrestre”. Andando a scorgere sul sito BetBull troviamo la promo Checkbet Bonus che pare stia avendo un notevole successo. Appena registrati si riceve un bonus da giocare immediatamente non appena si è completata l’identificazione e la checkbet è avvenuta. Ma oltre al bonus diretto il cliente avrà diritto per sempre a un ulteriore bonus pari al 15 percento sull’utile mensile prodotto (giocato meno vinto) dei 30 giorni precedenti. Un’occasione unica. Come detto nell’attacco dell’intervista e come abbiamo già analizzato anche nei convegni organizzati da Gioco News negli show principali del settore, i Pvr sembrano cruciali per lo sviluppo futuro e per proseguire l’attività in questa fase in cui le difficoltà non mancano: “Abbiamo migliorato molto anche l’aspetto dei Punti vendita e ricarica – prosegue il presidente e direttore commerciale Betbull – migliorando tutte le funzionalità col nostro partner visto che il business è sempre più incentrato su questa modalità di raccolta e di reperimento clienti. In effetti il divieto di pubblicità imposto dal Dl Dignità, ci indirizza verso lo sviluppo di questo pezzo della filiera”.
IL MESTIERE DEL BOOKMAKER AI TEMPI DEL DIGNITÀ
Ma sui Pvr non è tutto rose e fiori: “Ovviamente l’attività deve essere 100 percento legale e in linea con le normative. Capita spesso che alcuni esercizi commerciali avendo più posizioni aperte penalizzano la marginalità dei concessionari che, invece, dovrebbero avere posizioni di esclusiva e avere la possibilità di impore l’unico mandato. In questo caso, se dovesse passare anche per le scommesse il registro unico degli operatori che è applicato al segmento delle slot e delle vlt, anche il settore del betting ne beneficerebbe. E non vedo altre alternative per tutelare i concessionari di fronte a questi comportamenti degli esercenti. Diciamo che potrebbe essere l’unico aspetto positivo dell’ennesima manovra economica penalizzante per il settore del gaming”. Anche le distanze minime dai luoghi sensibili e le restrizioni di orari sembrano offrire altre vie d’uscita: il gioco online! “Tramite i Pvr e il portale, il gioco online rappresenta un’ottima opportunità per chi vuole cercare intrattenimento. Inoltre questo segmento dell’industry ha ricevuto senz’altro molte meno pressioni fiscali e restrizioni rispetto al gioco terrestre, sia per quello che riguarda le sale slot che il retail betting”. Conosciamo da tempo BetBull e se c’è una cosa a cui l’azienda tiene è proprio il cliente: “Il nostro supporto al cliente è totale, li seguiamo tutti i giorni per le incombenze di routine e per i casi particolari. Possono chiamarci direttamente dalle 10 alle 20 e sospendiamo solo il 25 dicembre per il pranzo di Natale altrimenti il customer service poi entra in rivolta”, scherza, ma solo sul finale, Ernesto Iuliano. Passiamo ai bilanci di fine anno, come è andata? “A livello di volumi personali c’è soddisfazione in termini ci crescita e la nuova offerta viene apprezzata sempre di
più dai clienti. Per quello continuiamo ad insistere nell’allargamento del prodotto. Non a caso sul casinò stiamo lavorando con NetEnt e Playtech e siamo in attesa di chiudere altri deal con nuovi fornitori. A breve l’annuncio”. E seguite Gioconews.it per l’attualità. Online ok, ma sul terrestre? Solo Pvr? “Possiamo affiliare qualche corner ma, in generale, preferiamo concentrarci sul gioco online. Per fortuna (o purtroppo) non ci occupiamo di terrestre”. Viste le problematiche che segnaliamo ogni mese su queste pagine. Finalino sulla politica? “Ci auguriamo che il nuovo Governo si ravveda sulle politiche restrittive sia dal lato del business che da quello fiscale perché il comparto del gioco legale è trainante per le economie dell’erario. E’ un colpo all’economia e ai piccoli operatori che mettono in moto il giro d’affari locale e nazionale. Solo il comparto slot ha 150mila lavoratori. E con le nuove leggi sul gioco, solo in Campania, sono a rischio 8mila posti di lavoro, numeri che dovrebbero far riflettere chi ci governa”, conclude Iuliano.
Bando e concessioni: parola d’ordine proroga, anche per il 2020 E sarà proroga anche per il 2020. Del riordino del settore del gioco non v’è traccia, così come del bando di gara per le concessioni di scommesse terrestri che attendono proprio la risoluzione dei conflitti tra leggi regionali e nazionali sul gaming, per poter mettere all’asta delle licenze sulle quali possa aver senso investire. Notizia di fine novembre è che la pubblicazione da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli della determina che indica alle società di gioco che intendono prorogare le concessioni scommesse per il 2020, di versare entro il 31 gennaio la somma annuale all’Agenzia stessa. Sono stati definiti anche gli importi in 6mila euro per ogni diritto d’agenzia e 3.500 per ciascun corner. I pagamenti possono anche essere rateizzati e divisi in due versamenti di pari importo da effettuare entro il 31 dicembre 2019 ed entro il 30 giugno 2020. Le garanzie previste dalle concessioni e dai punti vendita regolarizzati dovranno assicurare “la copertura degli obblighi convenzionali sino al 31 dicembre 2020 e avere va-
lidità per un ulteriore anno successivo, cioè il 31 dicembre 2021”. Tali garanzie dovranno essere presentate all’Agenzia entro il 31 gennaio 2020. Il mancato versamento degli importi o la mancata trasmissione delle garanzie comporterà lo stop dell’efficacia della proroga e il distacco dal totalizzatore nazionale, con l’Agenzia che si attiverà per il recupero delle somme dovute. E’ vero che l’Italia è il paese in cui il provvisorio diventa spesso la regola ma tre anni iniziano ad essere veramente troppi. Anche le regole (codice degli Appalti?) impongono una seria giustificazione all’istituto della proroga di cui lo Stato, non solo nelle scommesse è evidente, ne fa un uso piuttosto eccessivo. E’ anche una grave discriminazione per chi, da tre anni, vorrebbe reinvestire sul gioco terrestre o entrare per la prima volta nel mercato. Ma la soluzione, tra leggi regionali e continui ostacoli da parte della politica, è veramente lontana dal venire. Intanto chi ha le concessioni, fa bene a tenersele strette.
www.gioconews.it
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LEDRITTE DELMAESTRO di Gianni Carra
I consigli per diventare uno scommettitore professionista PROMOSPACE
S
ono tantissimi i giocatori che cercano di costruirsi la propria attività con il mondo delle scommesse. Ecco come giocano i professionisti del-
le bet. I consigli per le scommesse, questa volta sono riservati a chi vuole avere un approccio da professionista, perché chi già lo è non ha bisogno di ulteriori indicazioni. Una certezza in questo mondo esiste ed è quello che qualcuno di scommesse ci vive. Ovviamente non sono tanti, le statistiche parlano di un 6 o un massimo del 10 percento degli scommettitori, ma in qualsiasi attività ci sono quelli che riescono e quelli che falliscono. In Inghilterra esistono alcune compagnie, Smartodds e Starlizard, che investono in scommesse, agendo come veri e propri fondi di investimento. Ecco alcuni consigli da seguire: • Fissare sempre un budget da investire in scommesse, i britannici lo definiscono bankroll: una somma da destinare al gioco, che naturalmente non vada a incidere sul bilancio familiare e sulla quotidianità.
• È consigliabile aprire conti presso più bookmaker, 2 o 3 su concessionari tradizionali, uno su un bettingexchange uno su un book asiatico. • Piazzare solo scommesse su singole partite, esclusivamente su risultato classico 1-X-2 e under/over, scommettere su altri sport solo quando si ha una profonda conoscenza. • Ogni settimana va piazzato un numero abbastanza elevato di giocate almeno 15 e mai a quote basse. Facciamo un esempio se piazziamo 10 giocate su quote da 1,80, basta prenderne 6 per portare a casa un profitto. • L’importo delle giocate deve essere sempre lo stesso in percentuale sul budget, su ogni scommessa va investito dal 2 al 3,5 per cento del bankroll. Esempio, se il bankroll è di 1.000 euro la giocata deve essere da minimo 20 a massimo 35 euro. • Impiegare molte ore della giornata per studiare tutti gli aspetti delle partite proposte dai bookmaker, per un professionista delle scommesse questo è un lavoro a tempo pieno. Non si individua una “value bet” mediante il proprio pronostico personale ma analizzando tutti i possibili dati a disposizione. Il lavoro fondamentale è guardare a ogni aspetto dalle squalifiche agli infortuni che i bookmaker potrebbero aver tralasciato al momento di pubblicare le quote. Bisogna controllare sempre le aperture delle quote: i bookmaker tendono a pubblicarle sempre con largo anticipo, soprattutto per i campionati più importanti. • Non piazzare le giocate dopo sostanziosi movimenti di mercato: se una quota cala troppo per via delle tante giocate, quella che poteva essere una “value bet” ha ormai perso il suo valore. • Non giocare partite su cui c’è sospetto di combine: la quota sarà troppo bassa e non varrà più la pena rischiare la giocata. Questo succede soprat-
Rubrica a contenuto informativo ai sensi delle Linee Guida Agcom (Delibera n.132/19/CONS)
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Chi è Gianni Carra Cinquantotto anni, un passato sui campi da tennis, serie C1 nel 1984, ha insegnato nei vari circoli lombardi dal 1980 al 1987. Dal 1976 ha iniziato a frequentare gli ippodromi italiani, nel 1992 diventa collaboratore del quotidiano Cavalli e Corse e speaker dell’ippodromo di San Siro. Dal 1996 la sua attività professionale principale è scommettere sugli avvenimenti sportivi. Nel 2006 inizia la sua avventura anche nel mondo del poker, prima come giocatore e poi come organizzatore. Dal giugno 2012 entra nel team Vipbox.it, poi nel luglio del 2013, il salto di qualità: Carra diventa l’unico poker-pro di PaddyPower.it. e cura alcune rubriche radiofoniche e televisive, tra cui il seguitissimo programma “Qui studio a voi stadio” su Telelombardia, prima come uomo Paddy Power poi come opinionista. Quotidianamente centinaia di lettori lo seguono sulla sua pagina Facebook e sul blog “Le Dritte del Maestro, www.ledrittedelmaestro.com, dove il suo motto è “mano passata mano finita”. Dal 2016 si è trasferito in Sardegna dove cura anche il calcio locale sardo. Collabora con varie testate giornalistiche e da 6 anni con Gioco News.
tutto nelle ultime giornate dei vari campionati. • Andare alla ricerca delle cosiddette “sure bets”, sono le scommesse sicure che garantiscono una vincita piccola ma certa, a prescindere dal risultato. Possono essere ottenute, talvolta, piazzando giocate sui differenti risultati alle quote migliori offerte dai vari bookmaker. Un incontro di tennis potrebbe avere le seguenti quote, tennista A 2.05 e tennista B 1.90, in un altro bookmaker si potrebbe trovare la stessa partita a quota invertita. Quindi giocando il tennista con la quota di 2.05 sui due diversi book, si porta a casa un utile basso ma certo. Il lavoro del giocatore professionista è un lavoro difficile, bisogna lavorare molto sulla tenuta mentale, non utilizzare mai le parole “recupero” ma soprattutto spegnere il pc nelle giornate di stanchezza, di nervosismo e di qualsiasi altro motivo che può distrarre dall’obiettivo finale. Questi sono i motivi perché la percentuale dei giocatori che è riuscita ad avviare una vera attività sono veramente pochi e molti, ovviamente, si sono trasferiti in altre nazioni dove le quote dei book sono più alte rispetto a quelle italiane penalizzate dalla tassazione. Il motto, comunque, rimane sempre quello: mano passata, mano finita. Olè.
L A
flipper
C L A S S I F I C A
# PL AYE R
Finale di Natale Un doppio torneo valido per il ranking internazionale Wppr e l’ultima tappa del Circuito Nazionale Ics 2019: così il flipper sportivo italiano chiude l’anno in bellezza di Vincenzo Giacometti
Un
duplice evento per celebrare il Natale all’insegna del flipper sportivo. E della competizione. Sì, perché nel doppio torneo organizzato da Ifpa Italia per il 15 dicembre a Fontaniva, in provincia di Padova, l’agonismo sarà alle stelle visto che in palio, oltre a un buon bottino di punti per il ranking internazionale, c’è anche la qualificazione al Final Match del Circuito Nazionale Ics (Italian Championship Series) 2019. Con il piccolo comune veneto che si conferma sempre di più una delle realtà più attive nel nostro Paese per quanto riguarda la disciplina. Dopo l’ormai immancabile appuntamento annuale con la “storica” League, la prima organizzata in Italia, che continua a ripetersi anno dopo anno, come pure l’ormai antico FontaFlipper, che ogni anno richiama giocatori da tutte le parti della Penisola, agli inizi di marzo, la cittadina della provincia di Padova inaugura un nuovo evento che propone un’occasione unica per tutti gli appassionati della disciplina. Con due tornei in un giorno, entrambi validi per il ranking internazionale Wppr (World pinball player rankings) e con il torneo principale che rappresenta anche la sesta ed ultima tappa del Circuito Nazionale Ics di questa stagione. Il nuovo evento, denominato FontaFlipper Xmas, mette insieme due tornei, nella stessa giornata: il Fontaniva extra pinball (torneo principale e valido per il circuito Ics) e il Fontaniva Pingolf 2019. Il “main tournament”, come detto, è rappresentato dal Fontaniva extra pinball, che si svolge nell’intera giorna-
FABIO FR ANCESCATO
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R 1 R 2 R 3 R 4 R5 R 6 T OT.
1 Fabio Francescato 2 Roberto Pedroni 3 Flavio Baddaria 4 Luca Fredella 5 Enrico Giorgio De Stefani 6 Lorenzo Gagliardi 7 Giuseppe Violante 8 Pasquale Grossale 9 Admir Peco 10 Paolo Luise 11 Denny Iuliano 12 Davide Della Ianna 13 Mirko Plumari 14 Daniele Baldan 15 Francesco Sacco 16 Andrea Galbiati 17 Avi Rosenberg 18 Manuele Cereda 19 Pierangelo Villa 20 Andrej Rizner 22 Marco Marocco 23 Alessandro Sanna 24 Levente Tregova 25 Pablo Iacoponi 26 Devid Mainwaring 27 Matteo Filippin 28 Daniele Celestino Acciari 29 Mauro Spiga 30 Antonio Freddo 31 Michael Trepp 32 Raoul Backhaus
ta, con due fasi distinte di qualificazione: dalle 9 alle ore 12 (slot 1) o dalle 12 alle 15 (slot 2). Ma nella stessa giornata si svolge anche il torneo collaterale Fontaniva Pingolf 2019, dove i giocatori hanno a disposizione otto flipper su ognuno dei quali eseguire 1 partita nella quale devono raggiungere il target di punteggio indicato con il minor numero di palline possibile e al termine delle qualificazioni i dodici migliori giocatori (con meno punti) accedono alla fase finale. I riflettori, tuttavia, sono tutti puntati sul “Main” essendo quello valido per il Circuito Ics. Dove a tenere la barra di comando è ancora una volta il pavese Fabio Francescato che, forte del buon piazzamento ottenuto nel torneo milanese (ottavo), riesce a mantenere la vetta staccando di quasi 100 punti lo stesso Pedroni. Ciò significa che i due player hanno già la qualificazione in tasca per la finalissima della stagione 2019 del Circuito che si svolgerà a inizio 2020 per assegnare il titolo di campione nazionale. L’unica sorpresa che potrebbe arrivare, semmai, è il cambio di vetta, anche se appare anche questa una possibilità piuttosto remota, perché l’unico caso in cui si potrebbe verificare sarebbe quello in cui Pedroni vincesse la sesta e ultima tappa con Francescato che dovrebbe tornare a casa a bocca asciutta senza conquistare neppure un punto. Ecco quindi che al pavese basterà soltanto partecipare alla prossima gara del Circuito per potersi assicurare di chiu-
I C S
100 61 100 150 61 - 472 90 90 0 95 100 - 375 57 100 80 135 - - 372 0 45 90 105 65 - 305 0 85 53 75 70 - 283 45 0 70 75 90 - 280 29 70 53 75 45 - 272 61 75 0 34 45 - 215 41 80 0 75 - - 196 49 0 70 75 - - 194 80 45 0 10 45 - 180 35 22 0 75 45 - 177 4 45 70 52 - - 171 57 0 38 75 - - 170 65 29 0 52 20 - 166 18 0 22 110 - - 150 0 65 0 75 - - 140 10 45 0 34 45 - 89 26 45 24 34 - - 129 0 0 0 125 - - 125 22 26 70 2 - - 120 0 0 0 34 85 - 119 0 0 0 115 - - 115 75 0 0 34 - - 109 0 0 0 100 - - 100 24 0 53 14 - - 91 85 0 0 0 - - 85 0 0 85 0 - - 85 4 16 0 10 45 - 75 0 0 0 0 75 - 75 70 0 0 0 - - 70
dere al vertice la stagione. La qualificazione, tuttavia, è ormai cosa fatta anche per Flavio Baddaria, il quale pur non partecipando alla Milano Pinball Cup mantiene la terza posizione a pochi punti da Pedroni, seguito dal giovane Luca Fredella, altro player che sembra ormai avere la qualificazione in tasca. Passaggio del turno facile anche per gli altri diretti inseguitori: scorrendo la classifica Ics al termine della gara 5 troviamo, nell’ordine, Giorgio De Stefani al quinto posto, Lorenzo Gagliardi al sesto, Giuseppe Violante al settimno e Pasquale Grossale all’ottavo. Nono Admir Peco, seguito da Paolo Luise, quindi da Danny Iuliano, che entra nella “top 15” che vale il passaggio diretto al turno finale proprio in seguito alla Milano Pinball Cup. Dopo di lui compaiono: Davide Della Ianna, quindi Mirko Plumari, Daniele Baldan e Francesco Sacco, nell’ultima posizione utile, vale a dire la quindicesima. Se il circuito chiudesse oggi, in sedicesima posizione si troverebbe l’altro milanese Andrea Galbiati, che rappresenta quindi la posizione che delinea la linea di demarcazione delle qualifiche. Il verdetto, quindi, arriverà da Fontaniva, da cui si potrà ricavare la classifica finale del Circuito per il 2019 oltre a quello generale del ranking italiano, essendo l’ultimo torneo ufficiale in programma per l’anno corrente.
ALBAR DEGLIESPORTS
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Questo articolo è realizzato in collaborazione a eSportsMag.it, il primo magazine online in Italia interamente dedicato al fenomeno degli eSports
LOSFIZIO DELGIOCO
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Anche gli eSports hanno i loro Premi Oscar
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orse può sembrare strana, per un fenomeno relativamente giovane come quello del videogioco competitivo, una iniziativa simile a quella dell’industria cinematografica, ma che in tal caso premia il miglior titolo, il miglior giocatore, il miglior publisher, il miglior streamer… addirittura il miglior giornalista di eSports! Eppure sì, gli Esports Awards, una sorta di Oscar degli eSports, esistono e sono anche una cosa seria, che è giunta nel 2019 alla quarta edizione. Quest’anno la cerimonia si è svolta all’Esports Stadium di Arlington (un’arena da 10 milioni di dollari situata in Texas), nella notte (italiana) tra sabato 16 e domenica 17 novembre. Dopo tre edizioni svoltesi in Europa (a Londra) quest’anno il continente ospitante è stato dunque il Nord America, in uno degli Stati Usa dove l’industria degli eSports è più florida, con team che
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A cura di Daniele Duso
valgono decine di milioni di euro, palazzetti costruiti ad hoc, che ospitano numerosi eventi e centinaia di migliaia di appassionati. Questo lo scenario degli Esports Awards 2019, evento la cui importanza è ormai internazionalmente riconosciuta e accettata, almeno nella parte occidentale del mondo. Un evento fortemente atteso dagli appassionati, anche per le sorprese che riservano le premiazioni delle varie categorie. E atteso anche dagli sponsor, che negli ultimi anni sono stati sempre più numerosi e importanti: basti pensare che al supporto di Secretlab, Red Bull, Maikai Copenhagen, EsportsGear, Scuf Gaming, eBeatz, Movember, Sizzle Creative, The Koyo Store, Blinkfire Analytics e VIPgift quest’anno si è aggiunta anche la Lexus. Ma questo è solo il contorno, perché i veri protagonisti sono loro, gli eSports, e tutti coloro che contribuiscono a rendere avvincenti le loro competizioni. Anche quest’anno i voti degli esperti hanno dato vita a qualche sorpresa. Una su tutte: a fare incetta di premi non è stata l’ultima novità in campo videoludico, ma League of Legends, sintetizzato in LoL nella community, gioco del genere Moba (Multiplayer online battle arena, ndr) sviluppato da Riot Games, che dopo aver celebrato qualche settimana fa il suo decimo compleanno non smette ancora
di stupire. League Of Legends, che è a detta di molti uno dei titoli eSports più completi e affascinanti, è stato eletto Game of the Year, ossia miglior titolo eSports dell’anno, e a cascata si è preso il merito anche per il premio come Miglior Esports Publisher, assegnato a Riot Games, per il premio come Miglior Squadra Esport (assegnato ai G2 Esports, team spagnolo vincitore dei due split della LoL European Championship, del Mid-Season Invitational e finalista ai recenti Worlds 2019, i mondiali di LoL). Ma non è tutto. Proprio i League Of Legends World Championship, i mondiali del gioco Riot, hanno conquistato il premio come Miglior Evento Esports dell’anno. Non poteva essere altrimenti, per un evento che ha superato ogni record, arrivando a richiamare su di sé quasi quattro milioni di spettatori contemporanei il 3 novembre scorso, in occasione della semifinale tra i G2 Esports e i coreani di SK Telecom T1 (divenuto il match più visto nella storia degli eSports). Per LoL, e per Riot Games, questi sono i frutti di un lavoro accurato e metodico, che ha portato il gioco ad essere al centro anche di vari progetti cross mediali, come il cinema, il fumetto, la musica e la moda, attirando l’attenzione di moltissime aziende che voglio-
ANCHE GLI ESPORTS HANNO I LORO PREMI OSCAR
PROMOSPACE
GIOCARE GIO CONGUSTO
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NUOVE TENDENZE POKER STRATEGY
GIOCO &ARTE
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DALMONDO
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ILUOGHI DELGIOCO
DANON PERDERE
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Q3
L’ultimo trimestre del 2019 non è stato da meno, con l’accordo siglato con Playtech per la rivendita di prodotti per il mercato italiano, l’implementazione degli eSports sulla piattaforma di gioco E-Play24 e l’inserimento dei titoli GameArt in tutti i canali di commercializzazione della E-Play24.
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POKER STRATEGY
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Nel secondo trimestre, aperto dall’arrivo in Italia delle slot targate Spinmatic, si registrano il lancio di Sportbook 2.0, il nuovo sistema di gestione dello sport per tutto il network, l’apertura di oltre 10 nuovi canali commerciali in Italia e l’avvio della campagna di responsabilità sociale “Teaching Trough Movie” volta ad aiutare le persone a controllare il loro comportamento di gioco.
Un trend di novità proseguito anche nel terzo trimestre, inaugurato dall’accordo con Consulab che vede il lancio delle sue slot per la prima volta in Italia, l’inserimento dei giochi Tuko ed 1x2 gaming nella sezione Vegas. Mesi in cui E-Play24 ha visto crescere anche le sue quote di mercato nel poker.
GIOCARE GIO CONGUSTO
Ma non solo, ripercorrendo la storia di questo ultimo anno, vediamo che EPlay24 ha investito molto per migliorare
Q2
come Polygon, Waypoint e Kotaku, altre testate orientate agli eSports che, come Lewis, hanno saputo regalare spesso quest’anno delle vere proprie perle di giornalismo. Se una critica si può muovere, agli Esports Awards 2019 (come anche alle edizioni precedenti), come accennato più sopra, è quella di continuare a “pensare” agli eSports solo in ottica occidentale, vista la quasi completa assenza di realtà asiatiche durante la premiazione e anche tra i premiati. Gli eSports parlano inglese, certo, ma ciò non giustifica il fatto che mai, in questi anni, sia stato premiato un rappresentante del mondo orientale, nonostante gli eSports proprio in quella zona siano nati e continuino a sfornare campioni. È forse l’unico aspetto che stride con la storia di un fenomeno, quello del videogioco competitivo, che ha tra le sue qualità quello di essere inclusivo, globale e senza confini.
NUOVE TENDENZE
DANON PERDERE
Q1
la propria visibilità: nel primo trimestre è diventato partner ufficiale del Team Snipers Moto3 per la stagione 2019 di MotoGp ed ha partecipato alla 31esima edizione di Enada Primavera riscuotendo l’interesse e l’attenzione del settore.
NEWSLETTER
Sono tante le mete raggiunte nel corso del 2019 da E-Play24, concessionario di giochi autorizzati in Italia. A cominciare da importanti accordi con i migliori provider del settore, i quali hanno permesso di arricchire la piattaforma di gioco e rendere la E-Play24 il partner ideale per essere competitivi nel mercato Italiano. In particolare nel settore delle slot online con le partnership siglate con Greentube (Novomatic), con l’inserimento della Book of Ra ed altri importanti titoli di casinò, e Spinmatic.
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LEAVVENTURE DAROONEY
E-Play24 Un anno di novità
100 Thieves) il Fornitore Hardware dell’Anno (Intel), il Sito d’informazioni dell’Anno (Dexerto), il Caster dell’Anno (Henry “HenryG” Greer) e lo Streamer dell’Anno (Dr Disrespect) e molti altri. Ma tra i riconoscimenti più significativi, a nostro parere, c’è sicuramente quello che è stato assegnato a Richard Lewis, giornalista britannico che si è fatto notare per la sua competenza e per la sua capacità di realizzare approfondite inchieste sul mondo eSports, una delle più note quella relativa al fenomeno del match fixing in Nord America. Un lavoro notevole, quello del Miglior Esports Reporter dell’anno, per dare dignità agli eSports, svelando le loro zone d’ombra, creando informazione di qualità, in sostanza creando cultura. Il valore dell’uomo, oltre che del professionista, è emerso anche quando, durante la premiazione, non ha dimenticato di nominare alcuni siti “competitor”
PROMOSPACE
RIFLESSIONI DAORSO
no legare il proprio nome ad un titolo che muove milioni di giovani e giovanissimi in tutto il mondo. È così che per gli altri restano solo briciole. Di tutto rispetto, ma briciole. Fortnite, nella scorsa edizione vincitore del titolo di Novità Esports dell’anno, in questa edizione si è dovuto accontentare di una citazione di striscio, grazie al giovanissimo Kyle “Bugha” Giersdorfx (16 anni) campione del mondo di Fortnite a giugno, che si è aggiudicato il titolo di Miglior Player esordiente oltre che di miglior giocatore in assoluto. Il minimo per uno che a giugno ha saputo intascare 3 milioni di dollari vincendo la Fortnite World Cup. Questi i principali, ma come detto gli Esports Awards non dimenticano nessuno e hanno previsto premi anche per il Miglior Coach (Zonic, degli Astralis, team di Cs:Go) la Personalità Esports dell’anno (Matthew “Nadeshot” Haag, fondatore degli
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politica poker ips
Ips da record nel tempio del poker L’evento giocato dal 6 all’11 novembre al King’s Resort di Rozvadov, punto di riferimento del gioco live in Europa e nel mondo, ha totalizzato 2.740 entries ed è il miglior torneo azzurro di sempre di Cesare Antonini
Un FEDERICO BRUNATO MICHAL MRAKES
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top player per un torneo da record nella location punto di riferimento del poker europeo. Michal Mrakes ha vinto l’Ips Italian Poker Sport di Euro Rounders giocato dal 6 all’11 novembre al King’s Resort di Rozvadov, in Repubblica Ceca. Il “padrone di casa”, che i successi di Praga hanno proiettato oltre i 2 milioni di dollari vinti in carriera, ha trionfato nel torneo del King’s che segna il record di un torneo dedicato al field italiano a Rozvadov con 2.740 entries da 250 euro di buy in che hanno agevolmente superato il montepremi garantito attestandosi a 572.660 euro. Un risultato analizzato con grande eccitazione da parte del poker director Federico Brunato: “Dopo la lunghissima kermesse delle World Series of Poker, Circuit e Europe, ci aspettavamo di fare buoni numeri ma non fino a questo punto. Merito dell’ottimo lavoro svolto insieme a EuroRounders e alla nostra location che si conferma punto di riferimento per il poker live e sempre pronta ad abbattere nuove sfide”. Obiettivo 3mila entries? “Quando visualizzi nella tua mente un obiettivo sei già pronto a raggiungerlo”, conferma Brunato. Soddisfazione in casa EuroRounders per Antony Angeloni: “Il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il successo! Il mio orgoglio non sono i numeri, il mio orgoglio è raggiungere gli obiettivi prefissati insieme ad uno staff di persone capaci, leali e unite con cui ho il privilegio di lavorare ogni giorno. Un ringraziamento speciale a Leon Tsoukernik e Federico Brunato per aver creduto in Ips Italian Poker Sport by EuroRounders”. Torneo nato tanti anni a in quel di San Marino e in cui ha creduto il direttore della Giochi del Titano, Salvatore Caronia. Scommessa vinta non c’è che dire.
Com’è andato il torneo?
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URI NEMLICH
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Il titolo Ips è andato dalle parti nelle tasche del giocatore che più ha cercato il successo dalla fine del Day2 a tutto il final Day, durante il tavolo finale e anche nella fase 4 handed e three handed. Un aggiustamento dell’ottima Prize pool disegnata dall’organizzazione e che ha premiato 271 players, è stato apportato dai players solo in heads up con Mrakes che partiva 4 a 1 di proporzione in chips e si è assicurato con un colpo finale il trofeo Ips, la prima moneta intorno ai 90mila euro e il ticket Wsope.
GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2019
Come detto, il livello di Mrakes in questo late stage è stato decisamente superiore. Maggiore esperienza, carattere, mindset e qualità di gioco per il ceco che vince il “derby” anche con Josef Snejberg, chip leader del Day2 e vincitore di oltre 1 milioni di dollari negli ultimi mesi al tavolo da gioco. Il runner up si è accodato alla scia di Mrakes che ha cercato di outplayare in tutti i modi i players che gli si paravano davanti mano a mano. Heads up liquidato in un paio di mani ma, prima, un osso duro è stato il greco Evangelos Karydas che si piazza terzo e vince
IPS DA RECORD NEL TEMPIO DEL POKER
La top 30
1. Michal Mrakes 44.650 euro. Mrakes, alla sinistra di Karydas, ha iniziato ad aggredirlo in 3 han2. Josef Snejberg ded con Snejberg alla finestra. Tanti fold del greco poi, ad un certo momento, 3. Evangelos Karydas ecco un raise per due e mezzo e il ceco passa. Un all in in faccia con KJ e 4. Lulzim Hajdari Mrakes mette sotto. Poi scende perché il greco piazza un ottimo colpo sempre 5. Shai Shalom Avitan con KJ su un board in cui lui chiude two pair e Mrakes continua a martellare 6. Ozgur Leba ogni strada pur in bluff totale. Poi ha saputo rimettersi al suo posto visto che 7. Marcito Mb il greco ha dimostrato di esserci e di cambiare la sua immagine al tavolo: gio8. Franco Lasia cava un po’ face up, infatti, con AA, KK, QQ, JJ, AK inventandosi davvero poco e 9. Uri Nemlich concedendo agli avversari di aggredirlo. La situazione si sblocca quando appa10. Radu Andrei David re un cooler, AA vs JJ a favore di Mrakes che vince il piatto ed elimina il greco. 11. Adrian Strobel Osso duro anche Lulzim Hajdari, tedesco che esce quarto e che era davvero 12. Erki duro a morire. Au di lui pesa un fold di due Jack davvero inspiegabile ma che, 13. Miroslav Helis alla fine, forse lo premia. Paradossalmente. E il tedesco si prende 35.200 euro 14. Fausto Franco dopo aver perso AJ vs AA del greco. 15. Adicted Un colpo decisivo del torneo è senz’altro lo showdown che elimina Ozgur 16. David Hala Lebain in sesta piazza: AK vs AQ di Mrakes e board QQ47 e river beffa finale 17. Dorjan Ushe per il turco col Kappa. 18. Luc Rapp Il migliore degli italiani è stato Franco Lasia che all’Ips va sempre a gonfie 19. Anh Quan Nguyen vele: un ottavo posto ottimo per 8.650 euro e anche lui un’uscita standard per 20. Lord Mulligan il tavolo finale: JJ vs AA. Come detto Lasia è stato anche runner up ad aprile 21. Bawar Sulaiman 22. Markus Ingenpass 2019 di una tappa Ips per oltre 40mila euro di premio. 23. Mario Quagliozzi Peccato per Uri Nemlich che è stato eliminato sempre da Mrakes. L’israelia24. Andrea Palazzesi no è piaciuto davvero a tutti per il suo poker e ha dato filo da torcere a tutti. 25. Andre Jagusch Passerà alla storia del torneo quel col con A5 contro il mega bluff di Ahn Do 26. Antsel Tzudik sul river (all in da 1,7 milioni verso la fine del Day2) che tanti players hanno 27. Bartlomiej Muzacz apprezzato e raccontato sul rail in queste ore finali. Out A8 vs AK del futuro 28. Majdzr winner. 29. Michele Nizzardelli Italia arrivata itm col 25 percento dei giocatori ma crollata nel finale. Si di30. David Kolek stinguono nel final Day da 33 left Mario Quagliozzi e Andrea Palazzesi: quest’ultimo player, da Prato ha perso tutto A2 vs K2 con l’avversario che ha preso un Kappa. Va in archivio un evento da record, non c’è dubbio, che ha visto anche la presenza di top player come Maria Lampropoulu, runner up all’Ips Master e itm al main e, nei primi giorni anche di Viktor “Isildur1” Blom. Appuntamento ora dal 4 al 22 dicembre per l’Euro Christmas Festival al Perla Resort di Nova Gorica, con una prize pool overall di 500mila euro e la Grand Final Ips in programma dal 6 al 17.
Czech Rep. € 100.350 Czech Rep. 59.500 Greece 44.650 Germany 35.200 Israel 30.350 Turkey 16.000 Germany 12.250 Italy 8.650 Israel 6.640 Romania 5.500 Germany 5.500 Turkey 4.925 Czech Rep. 4.925 France 4.400 Romania 4.400 Czech Rep. 3.880 Albania 3.880 France 3.360 Vietnam 3.360 Germany 3.360 Syrian Arab Rep. 2.840 Germany 2.840 Italy 2.840 Italy 2.345 Germany 2.345 Israel 2.345 Poland 2.345 Czech Republic 2.000 Italy 2.000 Czech Rep. 2.000
MARIA LAMPROPULOS
Il Master va all’Italia e super Maria Lampropulos È uscita 243esima al main event per appena 510 euro al secondo bullet sparato, poi, prima di volare verso le Bahamas dove ha un importante evento di poker live, Maria Lampropulos, giocatrice greca da 3,2 milioni di dollari vinti in carriera, si è piazzata seconda nell’Ips Master per una moneta di 9.286 euro. La vittoria va all’Italia con il player che rimane anonimo ma si firma “Cheeseburger” e si porta a casa oltre 13mila euro. Dietro a Maria lo svizzero El Yousfi per poco più di 6mila euro. Ottimo risultato per la Lampropoulou di cui uscirà a breve una nostra intervista e che crede fortemente nell’Italian Poker Sport tanto da arrivare a premio nel main e, poi, di centrare un ottimo risultato davvero che la prepara a meraviglia per i primi Tournament, Bahamas e poi Londra e quindi Praga. A premio anche Giuseppe Codagnone, Andrea Ricci e Marco Leigheb per l’Italia. Il Buy in era da 550 euro e il torneo ha totalizzato ben 100 entries per poco meno di 50mila euro in palio.
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1. Cheeseburger 2. Maria K. Lampropulos 3. Said El Yousfi 4. David Taborsky 5. Giuseppe Codagnone 6. Gloria Marques 7. Onkel Otto 8 Andrea Ricci 9. Vasile Strugari 10. Marco Leigheb 11. Playmobil
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Italy Greece Switzerland Czech Republic Italy France Germany Italy Romania Italy Greece
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€ 13.061 9.286 6.080 4.679 3.705 2.898 2.280 1.781 1.354 1.188 1.188
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DARIO SAMMARTINO
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poker
SUPER DARIO
ANCHE FORMATO EUROPE
di Cesare Antonini
La prestazione di Sammartino è stata pazzesca anche al main event Wsop al King’s Resort di Rozvadov. Ed è sempre più nella storia con la doppietta di tavoli finali tra Las Vegas ed Europa nello stesso anno.
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ario Sammartino fa il bis di tavoli finali tra Las Vegas e Rozvadov, tra Wsop e Wsop Europe. E lo fa nell’anno dei record per tutte e due le kermesse, tra un 50ennale pazzesco nella Sin City e un evento incredibile al King’s Resort in Repubblica Ceca per numeri e field. Super Dario diventa il quarto giocatore a centrare questo personalissimo record, cioè raggiungere due tavoli finali del Main Event delle World Series of Poker nello stesso anno, dopo Ivan Demidov, Antoine Saout e James Akenhead. Con questo risultato Dario si era anche aperto a sorpresa un varco nel Player of the year Wsop 2019 dove, alla fine, ha chiuso settimo. E con il piazzamento al quarto posto ha superato i 14,5 milioni di dollari di vincite in carriera. Per lui un premio da 341mila euro e oltre 624 punti Poy. Rimane davvero il cruccio del braccialetto, di un anello o di qualsiasi trofeo? Ormai, se la strada segnata è questa, la vittoria prima o poi arriverà ma qui siamo già nella leggenda. Sia per gioco espresso, soldi vinti e piazzamenti incredibili con deep run ripetute e ravvicinate. Altro che varianza, qui la qualità è enorme e, attualmente, non
P AY O U T
F I N A L
1 . Alexandros Kolonias 2. Claas Segebrecht 3. Anthony Zinno 4. Dario Sammartino 5. Anh Do 6. Rifat Palevic 7. Julien Martini 8. Jakob Madsen
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T A B L E
Greece € 1.133.678 $ 1.258.383 Germany 700.639 777.709 United States 485.291 538.673 Italy 341.702 379.289 Czech Republic 244.653 271.565 Sweden 178.171 197.770 France 132.017 146.539 Denmark 99.555 110.506
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vediamo neanche nessuno nel nostro Paese di arrivare a questo livello. Il livello è sì cresciuto, ma tra Sammartino e gli altri, per ora, c’ è una bella differenza. E non vediamo l’ora che arrivi un altro grosso evento (Ept Praga?) per gustarci il nostro campionissimo.
IL CAMPIONE DEL MONDO EUROPE È IL GRECO KOLONIAS Super Dario c’è a Rozvadov ma il campione del Main Event delle World Series of Poker Europe del 2019 nel main event da 10.350 euro è stato Alexandros Kolonias. È lui a sollevare l’ambito braccialetto d’oro e quindi ad indossarlo al polso destro, dopo aver sconfitto Claas Segebrecht in heads up. Un titolo da 1.133.678 euro generato dal di 541 entries nel secondo più grande evento Wsope mai giocato alla terza edizione del festival nella più grande arena di poker d’Europa, il King’s Resort di Rozvadov. Il montepremi totale ha ALEXSADROS KOLONIAS toccato quota 5.139.500 euro. Un torneo irrinunciabile. “Non ho ancora capito cosa sia realmente successo. Sono davvero contento del modo in cui ho giocato all’inizio, un livello non era andato così bene quando eravamo rimasti in quattro, ma poi le cose per fortuna hanno iniziato a girare bene”, ha commentato a caldo Kolonias. Kolonias gioca di solito 5-6 eventi all’anno e al King’s è arrivato un giorno prima dell’inizio del main proprio per
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SUPER DARIO ANCHE IN FORMATO EUROPE
giocare solo questo torneo. Con questi 1,1 milioni di euro è diventato il giocatore più vincente di tutti i tempi in Grecia dove aveva già incassato 2,6 milioni di dollari. “Non ho mai giocato molti eventi dal vivo all’anno, ed è stato fantastico conquistarne uno così importante. Penso che farò lo stesso nel futuro prossimo, giocherò online, e farò cinque o sei tornei dal vivo all’anno”. Solido, freddo e vincente: cosa desiderare di più da un poker player? Kolonias pare essere proprio così. Kolonias ha anche sottolineato che il sorteggio del tavolo finale è stato uno dei motivi principali del suo successo. “Avevo un’ottima posizione, ero secondo in chips ed in posizione sul chip leader e alla mia sinistra gli short stack. Se avessi dovuto scegliere il redraw migliore l’avrei scelto esattamente così. Questo è stato molto importante, anzi, fondamentale”, La Grecia continua a festeggiare col terzo braccialetto vinto nel 2019 e il sesto in totale per la sua storia alle World Series. Il 32enne Kolonias è nato a Volos ma chiama Londra la sua casa dove si concentra principalmente sul grinding online. È conosciuto dietro il nome di “mexican222” e ha già guadagnato oltre 3,1 milioni di dollari nel poker online. Di Dario Sammartino abbiamo parlato abbondantemente, Anthony Zinno è uscito terzo dopo aver dominato all’inizio del final table. Il vincitore del braccialetto Wsop Rifat Palevic è stato il primo a uscire e il giocatore locale Anh “David” Do, che ha vinto la sua partecipazione al Main Event grazie ai ticket messi in palio dal King’s nei suoi eventi live in corso nel 2019, è arrivato quinto per 244.653 euro. Forse un po’ deludenti le prestazioni di Ahn Do che sembrava imbattibile nel day di avvicinamento al final table, così come Anthony Zinno che è diventato chip leader con 16.845.000 di gettoni. “Il mio ultimo giorno è stato un vero spasso - ha detto Zinno alle Wsop - ho iniziato la giornata sentendomi ottimista riguardo al risultato, è così che gioco ogni torneo, concentrandomi sempre sulla vittoria. Ho perso un all-in preflop durante il tavolo finale con asso-jack contro assoregina, e ho cercato di rimanere calmo. Poi è andato tutto benissimo ed ecco il top stack con cui ripartirò oggi”, ha spiegato. Peccato che poi il final day l’ha visto arrendersi in terza piazza. Era in lizza per il suo terzo braccialetto d’oro Wsop e il suo terzo premio a sette cifre. Si è comunque preso una moneta da 485mila euro. La mano più importante della giornata per Zinno è stata l’ultima, dove ha eliminato Julien Martini al settimo posto. Il francese ha aperto da hijack con QQ, Anh Do ha chiamato dal cutoff con dieci e nove e Zinno ha spillato gli Assi dal big blind vincendo il colpo visto che la Monster ha tenuto. Il pro I L F I N A L TA B L E Usa commenterà che “ho spillato AA nel momento ideale, un incrocio perfetto contro uno dei migliori al tavolo che aveva QQ”. Martini e Zinno rimangono in
due nel colpo e il francese si gioca tutte le sue 5,87 milioni di chips, ingrossando lo stack di Zinno che, non a caso, era partito in pole position al tavolo finale da sei. Kolonias aveva comunque imbustato ben 12,1 milioni di chips ed era partito davvero corto.
ELKY, UN “COLOSSO” DEL POKER MONDIALE Elky Bertrand Grospellier vince l’ultimo braccialetto delle Wsop Europe al King’s Resort Rozvadov e il secondo il carriera. Un finale col botto per le lunghissime series che hanno incoronato il campione finale del festival in Repubblica Ceca: Elky ha sconfitto Avraham Dayan in heads up per ELKY BERTRAND GROSPELLIER ottenere il primo premio di 190.375 euro insieme al suo secondo braccialetto in carriera nel Colossus Wsope, un torneo dal buy-in di 550 euro che attira sempre migliaia di giocatori: stavolta il field era di 2.738 entries per un montepremi di € 1.300.550. Dayan ha avuto la possibilità di seguire le orme del connazionale Tamir Segal, che un anno fa è uscito in cima a un field di 2.992 entries. Si è fermato al secondo posto per un payday da 117.630 euro, la prima vincita live per il player israeliano. E che vincita. Un’altra news che unisce il poker agli esports: Elky è stato uno dei migliori giocatori di StarCraft e WarCraft III e poi è diventato il player francese più vincente di tutti i tempi con con oltre 14 milioni di dollari e ora sarà anche il secondo francese ad aver vinto due Wsop bracelet. “Significa molto perché è così difficile conquistarne uno. Il primo l’ho vinto otto anni fa. Ed è un braccialetto speciale perché arriva in un field vastissimo su oltre 2.700 entries e serve anche molta fortuna per vincere. Ovviamente devi anche giocare bene, ma è un’opportunità così rara che serve anche quel colpo che può spianarti la strada. Ero vicino all’eliminazione ad un certo punto ma ora sono il vincitore!”, ha dichiarato un felice Grospellier dopo la vittoria. Peccato per il nostro Pasquale Braco che centra l’ennesimo ottimo risultato, Ecco il colpo dell’out di Pasquale. Ad aprire la mano è l’altro italiano al tv table, Francesco Candelari per 625.000 al T300.000 da under the gun e Becker 3betta a 1,6 milioni da hijack. Dallo small blind 4bet shova Braco per 4,6 milioni totali. Passa Candelari che aveva 9-10 offsuited e gioca Becker che gira le dame. Braco ha AK offsuited con l’asso di fiori. Al flop scendono 8 fiori 4 fiori 8 picP AY O U T F I N A L T A B L E che, si apre qual1 . Bertrand Grospellier France € 190.375 $ 2 13.220 che speranza ma al 2. Avraham Dayan Israel 117.630 131.746 turn ecco un 8 di 3. Marian Kubis Slovakia 86.172 96.513 cuori. Solo Assi e 4. Mick Heder Denmark 63.670 71.310 Kappa e al river un 5. Dieter Becker Germany 47.452 53.146 2 di fiori che eli6. Christoph Peper Germany 35.674 39.955 mina Pasquale. Per 7. Sergii Karpov Ukraine 27.057 30.304 lui altra prestazio8. Alessandro Pezzoli Italy 20.703 23.187 ne incredibile e si 9. Francesco Candelari Italy 15.984 17.902 porta a casa 12.453 10. Pasquale Braco Italy 12.453 13.947 euro. 11. Shaun Deeb
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Un ponte (fiscale) tra l’Italia e Las Vegas di Cesare Antonini
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C’è una bella differenza tra la Sin City e i suoi casinò e le nostre case da gioco. Tuttavia a livello fiscale, grazie a due legali italiani, i poker players potranno muoversi liberamente anche oltre Oceano.
imposizione diretta nazionale delle vincite al gioco svolto a Las Vegas è incompatibile con il divieto di ogni restrizione sui pagamenti internazionali e con il principio di non discriminazione”. Quando l’avvocato Massimiliano Rosa e il fiscalista Sebastiano Cristaldi c’hanno comunicato che questo principio era stato scritto in una sentenza ottenuta da loro stessi presso la Commissione tributaria provinciale di Milano, abbiamo traballato sulla sedia. Un colpo da 90, un pieno alla roulette, una scala reale al tavolo da poker, verrebbe da dire. In realtà è quasi un’applicazione anche piuttosto banale e immediata di leggi, regole e principi già scritti. Già che stiamo parlando di principi uno mettiamolo bene in chiaro prima di scendere nei tecnicismi e nell’avvocatese: non si può dire con faciloneria che le tasse sulle vincite a Las Vegas non si pagheranno più due volte come già assodato, invece, per quelle nello Spazio economico europeo.
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E sempre per mano della coppia Cristaldi-Rosa con la sentenza Blanco/Fabretti presso la Corte di giustizia europea. E proprio in riferimento a quest’ultimo grande risultato, la Cge “pesa” assai diversamente rispetto a una Commissione tributaria provinciale. Ma, si sa, intanto un giudice l’ha scritto e da qui si può solo migliorare. Si tratta, comunque, di una chiave di volta che può finalmente mandare tanti players a misurarsi nella Sin City con la serenità di non vedersi decurtare sostanziose percentuali di eventuali vincite sia nei casinò Usa che al ritorno in patria. In realtà una specie di divieto di doppia imposizione alle World Series già c’era (si aveva la possibilità di pagare subito o dichiarare nel Paese di appartenenza mentre in altri casinò bisognava pagare due volte comunque) ma il rischio che arrivasse poi una pesante tassazione sul suolo italiano c’era. E questo poker player lombardo aveva ricevuto una pesantissima cartella esattoriale per le vincite conseguite in diversi anni di Wsop. C’è voluto tempo, quello della giustizia, e spese legali che potrebbero essere rimborsate, ma, alla fine, Cristaldi e Rosa sono riusciti a far passare il principio che l’imposizione diretta nazionale delle vincite al gioco svolto a Las Vegas è incompatibile con il principio di non discriminazione e di doppia imposizione.
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IL PARERE DI ROSA E CRISTALDI Entriamo più nello specifico di una sentenza che apre di fatto, e soprattutto di diritto, un varco piuttosto importante per tutti i giocatori (specie quelli di poker) che potranno finalmente giocare e vincere a Las Vegas soldi nei tornei di poker più ricchi e importanti senza temere di vedere decurtare le loro vincite. I giocatori vorrebbero sentirsi dire: ma quindi tutto ok con le tasse sulle vincite anche alle Wsop di Las Vegas e ai tanti altri tornei che si giocano d’estate nella Sin City? La questione non è così semplice e diretta ma ecco l’analisi dei due esperti. “La Commissione tributaria provinciale di Milano, con la sentenza n. 4457/7/2019 del 24/10/2019, accogliendo il ricorso proposto dal contribuente, ha ritenuto che sia illegittimo tassare le vincite dei giocatori d’azzardo ottenute negli Usa, esentando, nello stesso tempo, dall’imposta sul reddito quelle realizzate in Italia – spiegano i due - infatti, la disparità di trattamento che il Fisco italiano vorrebbe riservare alle vincite al gioco svolto all’estero è incompatibile con il divieto di ogni restrizione ai pagamenti internazionali, nonché con i principi di non discriminazione, di neutralità fiscale interna di eguaglianza e di tassazione in base alla capacità contributiva effettiva, di derivazione dal diritto tributario internazionale e costituzionale”. La decisione di merito si inserisce nel solco già tracciato dalla Corte di giustizia con la nota sentenza Blanco/ Fabretti contro l’Agenzia delle entrate di Roma, pronunciata in data 22/10/2014 nelle cause riunite C-344/13 e C-367/13, con la quale la Corte ha affermato – per quanto riguarda il gioco che si svolge negli Stati membri dell’Unione - che gli articoli 52 e 56 Tfue devono essere interpretati nel senso che ostano alla normativa dello Stato italiano, la quale assoggetti all’imposta sul reddito le vincite da giochi d’azzardo realizzate in case da gioco situate in altri Stati membri, ed esoneri invece dall’imposta suddetta redditi simili allorché provengono da case da gioco situate nel territorio nazionale di tale Stato. Andiamo più a fondo: “L’imposizione diretta della vincita estera con esenzione dell’analoga vincita conseguita in territorio nazionale, è idonea a discriminare ingiustificatamente il pagamento proveniente dall’estero, in violazione dell’art. 63, co. 2 del Tfue, in base al quale sono vietate tutte le restrizioni sui pagamenti derivanti da prestazioni di servizi (tra cui è compreso il gioco d’azzardo) tra Stati membri dell’Unione europea nonché tra Stati membri e Paesi terzi. In base alla consolidata giurisprudenza della Corte di giustizia, una misura nazionale può essere qualificata come restrizione non solo se ha l’effetto di impedire pagamenti, ma anche se è suscettibile di dissuadere i cittadini di uno Stato membro dell’Unione dal trasferire o richiedere pagamenti in un altro Stato terzo, o se è in altro modo in grado di vanificare la libera circolazione dei servizi e dei relativi pagamenti. È sufficiente che la natura delle misure restrittive sia sostanziale, nel senso che non occorre che la restrizio-
ne discenda da una previsione di legge, ben potendo “gli ostacoli amministrativi” rappresentare un intralcio per la libertà dei pagamenti internazionali, allorché non sussista alcuna obiettiva diversità di situazione che giustifichi tale disparità di trattamento, salvo che tale discriminazione possa essere giustificata da motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza”. Le vincite in territorio nazionale sono esentate dalle imposte sui redditi non perché beneficiano di un trattamento privilegiato, ma per evitare la doppia imposizione economica, prima in capo alla casa da gioco e poi sul giocatore: “Pertanto, precisano i giudici di merito, si deve presumere che il medesimo trattamento sia riservato alle vincite in altri Stati anche al di fuori dell’Unione europea, non essendo concepibile che al vincitore sia trattenuta una parte della vincita da riversare all’Erario, a titolo d’imposta, atteso che l’imposizione nelle casa da gioco estere viene effettuata sul monte complessivo delle giocate nette, così come per i casinò italiani”. Se la vincita a Las Vegas fosse tassata anche nei confronti del vincitore italiano, si verificherebbe un’evidente discriminazione rispetto alle analoghe vincite conseguite presso case da gioco italiane, proseguono gli esperti “che non sono mai soggette ad imposizione diretta nei confronti del vincitore, ai sensi dell’art. 67, comma 1, lett. d) del Tuir, ma assoggettate all’imposta sostitutiva di cui agli artt. 1, 3 e tariffa allegata, del Dpr. 640/1972, con conseguente violazione del Patto bilaterale”. Ecco le conclusioni: “Il Collegio di merito ha precisato che l’ingiustificata disparità di trattamento riservata al cittadino italiano per le vincite al gioco conseguite all’estero rispetto alle analoghe vincite realizzate in territorio nazionale, costituisce altresì ipotesi di violazione del principio di eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, il quale include quali corollari quelli di imparzialità e di capacità contributiva (artt. 3 e 53 Cost.) e, in ambito internazionale, quello di ‘neutralità fiscale interna’ (domestic neutrality), per cui ai soggetti che conseguono redditi di fonte transnazionale deve essere accordato lo stesso trattamento fiscale applicabile ai soggetti che conseguono redditi di fonte nazionale, realizzando così la neutralità all’esportazione di capitali”.
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Dal presente al futuro
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PROMOSPACE
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GIOCO &ARTE
LEDRITTE DELMAESTRO
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TORNEANDO
Nel
GIOCARE GIO CONGUSTO
NUOVE TENDENZE
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di Anna Maria Rengo
2019, anno assai difficile in Italia per il gioco fisico, tra inasprimento della tassazione e moltiplicarsi di provvedimenti, a livello regionale, che hanno imposto vincoli soprattutto in termini di orari e di rispetto di distanze minime da una pluralità di luoghi definiti “sensibili”,
PROMOSPACE
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Anche se i casino games e il loro prodotto di punta, le slot online, continuano a registrare un andamento in crescita in Italia, i modelli di consumo si evolvono. Come pure c’è da tenere conto del divieto di pubblicità, dell’aumento della tassazione e dell’ingresso di nuovi operatori: l’esperta di gaming Laura D’Angeli delinea le direttrici di un necessario riorientamento strategico
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quello online continua il suo percorso di crescita anche se a ritmi più contenuti rispetto al recente passato. E i casino games, ossia i cosiddetti giochi di sorte a quota fissa, nella terminologia adottata dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, sono uno dei protagonisti indiscussi. Questi ultimi nel 2018 hanno infatti rappresentato circa il 44 percento della spesa complessiva del gioco online (vale a dire le giocate meno le vincite), che è stata pari a 1,623 miliardi di euro, e hanno interessato circa un milione di giocatori, affermandosi come la tipologia di prodotto con maggiore spesa. In realtà i giochi da casinò comprendono una pluralità di giochi che si caratterizzano per esperienze molto diverse: slot, roulette, roulette live e giochi di carte. Le slot online, da sole, rappresentano circa il 33 percento della spesa totale e circa il 75 percento del gross gaming revenues del segmento di gioco, e hanno una spesa media per giocatore più alta rispetto agli altri giochi da casinò. A fare il punto, nel settimo compleanno, che cade proprio a dicembre, dell’introduzione delle slot online “dot it” in Italia è l’esperta di gaming Laura D’Angeli.
POLITICA DAL PRESENTE ROBERTOAL SPERANZA FUTURO
SPECIALE SLOT ONLINE
Da sette anni le slot online conoscono un trend costante di crescita in Italia. A quali fattori si può attribuire questo successo? “Le slot online rappresentano un prodotto di particolare successo dell’offerta di gioco online. Tale tipologia di gioco attira l’interesse di un pubblico ampio caratterizzato da una maggiore presenza femminile rispetto agli altri segmenti di gioco (ad eccezione del bingo). L’appeal delle slot online può essere ricondotto all’ampiezza dell’offerta di gioco e alla sua continua evoluzione sia in termini di dinamiche del gioco che di introduzione di nuove tematiche collegate a film noti o personaggi dei fumetti”. Si può ipotizzare un futuro ancora in crescita per le slot online negli anni a venire, alla luce dei mutamenti normativi, ma anche dei gusti dei giocatori? “Per i prossimi anni è possibile prevedere un riorientamento strategico e operativo degli operatori di gioco a distanza come conseguenza: dell’evoluzione della domanda e in particolare dei modelli di consumo del giocatore sempre più orientati verso esperienze digitali; dei cambiamenti conseguenti al divieto di pubblicità, all’incremento dell’imposizione fiscale e all’ingresso sul mercato del gioco a distanza di nuovi operatori. In particolare, la riduzione dei margini economici e l’inasprimento del contesto competitivo potranno essere un valido stimolo per lo sviluppo di studi e ricerche finalizzati all’individuazione di nuove strategie e modalità operative. Per favorire la crescita, potrebbe essere utile una revisione della value proposition verso il cliente e l’introduzione di innovazioni di prodotto e servizio in linea con il mutato contesto di riferimento. Tali elementi se sviluppati in modo adeguato possono essere dei validi strumenti per la crescita dell’intero settore e delle slot”. Il gioco su siti “dot com”, ossia privi di concessione per operare in Italia, è definitivamente debellato? Se ciò non è ancora successo, che cosa si può e deve fare ancora? “Il gioco illegale, purtroppo, è una realtà ancora presente nel nostro Paese. Ad esempio un giocatore che, oggi, interroga i motori di ricerca si può trovare facilmente di fronte ad annunci di siti dot.com che propongono la propria offerta di gioco. Tali operatori sfuggono alle limitazioni previste dal decreto Dignità effettuando annunci a pagamento per il mercato italiano e sarebbe opportuno bloccarli”. Come mai i casino games piacciono tanto online, mentre nella loro forma terrestre sembrano risentire gli urti del tempo, come dimostra la crisi generalizzata delle Case da gioco, non solo in Italia ma un po’ in tutto il mondo? “Paragonare le due tipologie di gioco è molto difficile in quanto l’esperienza di gioco è molto diversa ed anche la normativa di riferimento. Le slot e le videolottery presenti sul territorio nazionale, nel corso degli ultimi anni, hanno subìto una serie di provvedimenti normativi a livello nazionale e locale che hanno condotto a una modifica del prodotto e dell’esperienza di gioco (attra-
verso la variazione del pay-out, l’aumento del prelievo erariale e la tassazione sulle vincite) e all’introduzione di limitazioni dell’offerta di gioco (orari di apertura dei punti vendita e distanze dai luoghi sensibili)”. Quanto ha influito e influirà il decreto Dignità, voluto dal primo Governo Conte, che vieta totalmente la pubblicità del gioco con vincita in denaro, sul business degli operatori e sui gusti e la consapevolezza dei giocatori? “Con l’introduzione del decreto Dignità è diminuita l’informazione verso il giocatore finalizzata ad una migliore conoscenza dell’offerta di gioco dei diversi operatori. Per il momento (la piena entrata in vigore delle disposizioni è infatti datata luglio 2019, avendo il provvedimento, pubblicato in Gazetta lo stesso mese dell’anno passato, concesso ai contratti all’epoca in essere un anno di tempo di validità, prima di andare a decadere definitivamente Ndr) è ancora prematuro quantificarne gli effetti e solo a partire dai primi mesi del prossimo anno (con almeno sei mesi di storia) sarà possibile effettuare specifiche studi ed analisi che possano aiutare ad interpretare l’impatto della norma. Quanto è importante la multicanalità dell’offerta delle slot nel business? E il gioco online, in generale, è destinato a eclissare quello fisico? “Non credo che questo possa accadere e credo che sia più giusto parlare di convergenza di prodotto tra i diversi canali. Il giocatore molto probabilmente sarà sempre più cross canale. Avverrà quello che già accade in altri modelli di consumo dove, il consumatore si muove tra i diversi canali senza barriere mentali. In realtà, il canale di vendita e/o di fruizione del prodotto/servizio è una costruzione mentale Lei chi e?!? che caratterizza l’offerta (e la relativa norBusiness consultant nel settore del gaming. Attualmente è mativa) ma che non impegnata nello sviluppo di progetti strategici e operativi volti alla valutazione dell’impatto del decreto Dignità e riguarda la domanda nella identificazione di nuovi modelli operativi. e in particolare, il giocatore”.
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LeoVegas «Un business etico e a prova di Dignità»
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colosso nel proprio Paese d’origine, la Svezia, e a livello mondiale. Andrea Pistelli, customer marketing manager di LeoVegas per l’Italia, evidenzia l’importanza della presenza sul mercato italiano del gioco online da parte dell’operatore svedese. “L’Italia sta diventando uno dei mercati di riferimento per l’intero gruppo. Il Bel Paese è il secondo mercato europeo di gioco online, dopo il Regno Unito: più di 3 milioni di italiani giocano online ogni mese. Nell’ultimo anno, abbiamo registrato un repentino incremento, dovuto principalmente alla scelta strategica di investire sulle persone e sull’innovazione. Questa decisione ci ha, di fatto, consentito una serie di ottimizzazioni nelle nostre strategie di business, nell’offerta di un prodotto sempre più all’avanguardia e nell’ampliamento del nostro team di lavoro. Abbiamo deciso di accogliere on board, e di puntare, su nuove figure giovani e brillanti, inserendole in un contesto internazionale. Abbiamo investito su ruoli aziendali di cui prima non disponevamo come, ad esempio, le figure dei marketing manager”. Quali sono gli effetti già accertati e quelli possibili del decreto Dignità, che vieta la pubblicità del gioco? “Uno degli effetti possibili del Decreto Dignità è quello relativo alla proliferazione dei siti illegali. Da luglio dello scorso anno la manovra ha agito immediatamente sulla chiusura
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delle pagine dei siti di gioco sui social network e dei Google Ads: a oggi non esistono più annunci a pagamento di piattaforme di gioco con regolare licenza italiana. Questa scelta ha provocato un problema: quando l’utente inserisce online termini di ricerca con parole quali ‘casinò’, ‘casinò online’, ‘slot’ compaiono immediatamente siti illegali. L’esigenza di LeoVegas, e in generale di tutti gli operatori di gioco online , è quella di attivare una serie di attività che attraggano un cliente maturo, puntando sulla sostenibilità e sull’offerta del prodotto migliore. Per noi di LeoVegas è fondamentale comunicare che siamo un’azienda etica, che il nostro è un business trasparente e che abbiamo a cuore la persona, grazie alla nostra piattaforma LeoSafePlay volta alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico”. Alla luce di queste disposizioni, quali sono le vostre strategie di business? “Le nostre strategie saranno molto più focalizzate sulla customer experience: ci impegniamo costantemente per offrire agli utenti la migliore esperienza di gioco, anche in termini di sicurezza. Continueremo e potenzieremo la comunicazione su LeoSafePlay per dare modo ai clienti di sentirsi al sicuro sul nostro sito: il nostro principale obiettivo sarà dunque incentrato sulla persona. La nostra continua crescita in termini di quote di mercato, di personale qualificato e soprattutto di innovazione agevola la nostra espansione, garantendo agli utenti nuove modalità di gioco. Abbiamo di fatto ampliato il portfolio dei prodotti, integrando nuovi provider e nuovi giochi; passo dopo passo stiamo costruendo una piattaforma quanto più completa possibile. Lavoriamo con impegno per migliorare la customer experience da mobile e per offrire metodi di pagamento all’avanguardia come ApplePay e Klarna”. Nonostante il decreto Dignità, i casi-
no games e le slot online continuano ad avere un ottimo successo in Italia. A quali fattori attribuite questo andamento positivo? “Nonostante il decreto Dignità, il gioco fa parte della cultura italiana: la maggior parte dei nostri utenti sono giocatori esperti, conoscono più di una piattaforma e sanno bene come funzionano i giochi online e come tutelarsi. Dal punto di vista dell’offerta ci siamo evoluti, garantendo la più vasta selezione di slot e giochi live, anche su mobile. Inoltre garantiamo ai nostri utenti promozioni disponibili 7 giorni su 7 con tipologie diverse (deposito, movimentato) a seconda delle proprie preferenze. Non solo, l’innovazione tecnologica su cui e con cui lavoriamo alacremente ci ha concesso di effettuare rilasci di giochi esclusivi, tavoli live brandizzati e metodi di pagamento innovativi”. Quale identikit delineereste del giocatore di casino online italiano? “Il 72 percento dei giocatori è rappresentato da uomini, di fascia di età compresa tra i 25 e 55 anni. Il giocatore di LeoVegas, per il 43 percento del totale, proviene dalle zone del Sud Italia, mentre per il 24 percento dal Nord Italia; preferisce giocare soprattutto alle slot (51 percento dei giocatori); mentre il 27 percento predilige le scommesse sportive”. Quali sono i progetti che vi terranno impegnati nei prossimi mesi? “Concentreremo le nostre strategie sui clienti che abbiamo e sull’acquisizione di nuovi con l’integrazione di provider sempre più all’avanguardia e con nuovi metodi di pagamento sicuri. Ci impegneremo sempre più nella sensibilizzazione rispetto al gioco responsabile”.
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contenuti di casinò live di cui siamo estremamente orgogliosi”. E le prospettive, secondo il numero uno di NetEnt Malta, restano positive: “Sebbene sia innegabile che operare nella sfera online stia diventando sempre più difficile a causa delle pressioni normative e delle sfide finanziarie, c’è ancora interesse per la proposta della nostra industria. È improbabile che la popolarità dei giochi online e mobili diminuisca in modo significativo fintanto che restiamo al passo con l’evoluzione delle preferenze dei giocatori. Il settore ha dimostrato più volte che può sia innovarsi che adattarsi di fronte alle condizioni del mercato di prova, fornendo una solida base su cui continuare la crescita negli anni a venire”.
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del 2018, abbiamo compiuto notevoli progressi nel costruire una quota significativa dei rispettivi mercati. NetEnt tiene sempre d’occhio le potenziali prospettive nei territori regolamentati esistenti ed emergenti e continuerà a estendere la nostra portata globale quando si presenteranno le opportunità”. Ma veniamo in Italia, Penisola considerata spesso terra promessa per gli operatori stranieri ma ora alle prese, per esempio, con le disposizioni del decreto Dignità... “L’industria si sta adattando. Come spesso accade con controverse modifiche normative l’impatto non
è stato così ampio come previsto dai pessimisti ma ciò non significa che le restrizioni non cambieranno il panorama. Ci sono ancora opzioni disponibili per gli operatori per comunicare direttamente con i giocatori e quelli che sono in grado di utilizzare efficacemente quei percorsi all’interno dei confini della legge saranno quelli che arriveranno in cima”. Fagerlund aggiunge: “Da quando siamo entrati nel mercato nel 2011 la nostra impronta italiana è diventata sempre più forte e rimane un territorio chiave per NetEnt. Il nostro obiettivo è diversificare il nostro portafoglio di giochi in modo tale da aumentare l’attenzione ai clienti, sviluppando ulteriormente la nostra fedele base di fan e mantenendo la nostra presenza sul mercato. I recenti rilasci di Sweet Honey Fruity, Imperial Riches e il marchio Conan esemplificano la strategia in azione e la nostra tabella di marcia dei giochi ha molti nuovi titoli molto più entusiasmanti in attesa dietro le quinte per diversi mercati e segmenti di giocatori”. La strategia di business di NetEnt è ad ampio raggio: “La nostra recente acquisizione di Red Tiger ha rimodellato la nostra strategia per il prossimo anno promettendo di collaborare alla progettazione dei giochi e allo sviluppo dei prodotti. Inoltre abbiamo investito in modo significativo nella nostra offerta di casinò live quest’anno e continueremo a sviluppare questo verticale per tutto il 2020. Il lancio del nostro Network Branded Casino (Nbc), progettato per aumentare la flessibilità e aumentare il controllo e i costi degli operatori per gestire il loro ambiente di casinò live, insieme al lancio di Perfect Blackjack, ha stabilito un nuovo standard nei
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empre più Stati, a livello mondiale, stanno regolamentando il gioco online, e questo è ovviamente un’occasione da non perdere. Non lo fa di certo la software house NetEnt, come spiega Henrik Fagerlund, amministratore delegato di NetEnt Malta: “Le nuove aperture di mercato hanno offerto alcune grandi opportunità negli ultimi dodici mesi permettendoci di collaborare con più operatori in più paesi che mai. Gli Stati Uniti sono stati un obiettivo strategico chiave con i nostri giochi ora live in Pennsylvania - un risultato importante per NetEnt. Quest’anno abbiamo anche firmato un accordo storico nel New Jersey con DraftKings e non vediamo l’ora di portare avanti questa partnership nei prossimi mesi. Più vicino casa, in Europa, dopo il lancio in Danimarca e Lituania alla fine
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NetEnt «Alla conquista dell’America!»
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Play’n Go «Flessibilità, carta vincente per approcciare i nuovi mercati»
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iamo entrati di recente in nuovi mercati regolamentati come il Portogallo, dove attualmente stiamo firmando accordi con tutti i principali operatori locali e internazionali, ma stiamo anche guardando verso altre giurisdizioni europee che verranno regolamentate nei prossimi anni”. Questo il bilancio della recente attività e quello preventivo dei prossimi mesi, tracciato da Giulia La Stella, sales manager della software house Play’n Go. “Crediamo che il nostro principale punto di forza sia la capacità e la flessibilità di adattarci facilmente a ogni nuovo mercato, sia attraverso una profonda comprensione dei principali aspetti culturali, sia attraverso l’evidente qualità dei nostri prodotti. Siamo orgogliosi di essere certificati nei principali mercati regolamentati europei e di lavorare sodo per continuare a soddisfare le esigenze dei diversi clienti in diverse aree di business. Crediamo che ogni mercato possa essere altamente promettente se si ha il giusto approccio ad esso”. Tra questi, figura certamente anche quello tricolore, dove da tempo Play’n Go è una presenza consolidata: “Vediamo il mercato italiano dei casinò online come un segmento molto importante della nostra attività grazie alla sua continua crescita e ai suoi sviluppi nel corso degli anni. Essendo collegato a un background culturale con scommesse sportive, questo mercato ha
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anche un enorme potenziale di base clienti per sviluppare azioni e promozioni di cross-selling. Le recenti modifiche alla regolamentazione e l’introduzione del divieto di pubblicità non sembrano influenzare il volume delle scommesse sui giochi da casinò, in particolare per quanto riguarda il gioco online. Questi recenti cambiamenti potrebbero avere un impatto maggiore sul mercato terrestre a causa delle regole più rigorose per la localizzazione e gli orari di apertura dei negozi e sicuramente rende difficile per le startup costruire la consapevolezza del marchio senza pubblicità, invece lascia le cose praticamente invariate per quelle aziende con marchi già noti e base clienti già consolidata”. E in ogni caso, le nuove norme, per quanto limitative, non scoraggiano professionisti del gioco online come Play’n Go: “Continuiamo a introdurre concetti innovativi in questo mercato e a lavorare su quelle funzionalità che vediamo più adattabili ai dispositivi moderni. Solo per citare due esempi, abbiamo recentemente rilasciato ‘Contact’, una slot completamente 3D, e ‘Wild rails’, una a rulli orizzontali, con simboli che viaggiano attraverso i rulli piuttosto che in basso. Ci concentriamo anche sugli aspetti divertenti del gioco, offrendo ai giocatori un’esperienza di gioco innovativa con un occhio ai dettagli sia per la musica che per la struttura delle slot. Sappiamo che è importante essere in linea con le nuove tendenze e quindi continuiamo a studiare il mercato e le sue evoluzioni per poter portare sempre prodotti e funzionalità innovative”. Nell’immediato futuro, “lavorere-
mo su nuove funzionalità promozionali come giri gratuiti e diversi tipi di jackpot per migliorare l’esperienza di gioco e intrattenere i giocatori. Guardiamo anche ai mercati emergenti o recentemente regolamentati per essere in grado di definire un profilo del giocatore e di avvicinarci al mercato con una buona conoscenza dei suoi aspetti rilevanti. Vediamo ogni mercato come una nuova sfida e la nostra missione è di adattarci a una varietà di culture diverse e di essere riconosciuti per la qualità dei nostri prodotti ovunque”. Per finire, una previsione sull’andamento generale del settore: “I casinò online manterranno sicuramente una tendenza molto positiva a causa del fatto che sia gli operatori che i fornitori di contenuti continuano a lavorare su miglioramenti e innovazioni che sono la chiave per affrontare i cambiamenti nelle abitudini e nelle preferenze dei clienti. Gli operatori potranno anche migliorare la qualità e la varietà dei loro prodotti alla luce del divieto di pubblicità, passando da un approccio basato sul marketing a uno centrato sul prodotto. Ciò aumenterà anche l’importanza di fare riferimento a un fornitore premium come Play´n Go per essere in grado di offrire i migliori prodotti e trovare anche un forte supporto nelle operazioni quotidiane”.
WorldMatch «Vent’anni di giochi sicuri»
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ono vent’anni che WoldMatch opera nel mercato del gaming e sono vent’anni che il gioco è sinonimo di qualità e sicurezza. Questa la sintesi di due decenni di lavoro da parte del Ceo di WorldMatch, Andrea Boratto. WorldMatch è una società che opera nel mondo del gioco online dal 2000. In questi venti anni, come è cambiata secondo lei l’industria del gaming? “Vent’anni sono tanti, siamo stati pionieri in molti settori del gioco online, sia in termini di contenuti che in termini di licenze e mercati regolati. Non è semplice condensare in poche righe vent’anni di esperienza in un mercato in continuo cambiamento come quello del gambling. Certamente posso dire che il settore gambling è oggi molto più rigoroso e garantisce al giocatore un’offerta di prodotti sicuri, controllati e certificati. Per contro il mercato è molto più competitivo; sono aumentati i provider di contenuti e il numero di operatori. L’aumento dei costi di accesso a nuovi mercati e le limitazioni alla pubblicità (non solo in Italia) hanno schiacciato i margini di profitto. Siamo passati da strategie classiche di ‘vantaggio competitivo’ a logiche di espansione più legate ad aspetti finanziari e le numerose e recenti operazioni di M&A ne rappresentano una prova evidente”. La vostra azienda opera anche all’estero, quali sono le differenze tra il comparto italiano e e quello europeo e mondiale?
azienda per la promozione dei prodotti dopo il decreto Dignità? “Noi siamo un fornitore di giochi B2B quindi abbiamo cercato di aiutare i nostri clienti lato prodotto, scegliendo come strategia la creazione di un portafoglio giochi (a fine anno saranno più di 50) che sono il porting dei prodotti terrestri famosi e di successo. Abbiamo delle collaborazioni consolidate con Baldazzi Styl Art, Nazionale Elettronica, Magic Dreams e Bakoo senza dimenticare il grande contributo del nostro partner Octavian che contribuisce in modo determinante al rafforzamento del nostro catalogo con contenuti premium. Tutti questi giochi sono immediatamente riconoscibili da una fetta importante di giocatori e sono immediatamente profittevoli con risultati interessanti”. WorldMatch cosa propone ai suoi clienti per l’anno che verrà? “Abbiamo diverse novità per l’anno prossimo ma preferiamo non anticipare nulla e annunciarle in occasione di Ice a Londra; portate pazienza che ne varrà la pena”. Quali prodotti e contenuti state promuovendo? “Per l’Italia stiamo spingendo il portafoglio dei prodotti sviluppati facendo il porting dei prodotti terrestri di grande successo. Per l’Asia stiamo sviluppando un’offerta specifica di design e di gioco per il gusto dei clienti orientali. In Europa stiamo sviluppando un’offerta specifica per il mercato Belga che già ci sta premiando. In Sud America abbiamo l’offerta più ampia e strutturata per il mercato regolamentato colombiano”.
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“L’Italia una volta era l’avanguardia del settore a livello nazionale e soprattutto internazionale. Ricordo Francesco Rodano di Adm che veniva invitato in ogni parte del mondo per spiegare cosa e come fare; l’Italia era il modello da seguire che sapeva regolamentare e allo stesso tempo sviluppare il mercato. Noi oggi operiamo a livello ‘World’, oltre che in Europa, siamo presenti: in Sud-America dove nel mercato regolamentato colombiano siamo stati i primi ad entrare e con un catalogo giochi molto corposo, tale strategia ci ha permesso di avere una posizione leader; in Asia, dove grazie alla partnership con distributori estremamente qualificati, abbiamo sviluppato e stiamo distribuendo dei giochi con tematiche specifiche. Ovviamente l’Italia rimane un mercato per noi molto importante, ma possiamo dire con orgoglio di essere veramente globali e di operare nei maggiori mercati mondiali”. Secondo lei, le limitazioni imposte dal decreto Dignità sul gioco, che tipo di ripercussioni hanno avuto sul settore? “Senza ripetere concetti già ben espressi da altri, quali la recrudescenza del comparto malavitoso, la limitazione della concorrenza, la perdita dei fatturati, la chiusura di alcuni operatori; ritengo che le ripercussioni più evidenti siano state: la perdita di credibilità del modello regolatorio dell’Italia. Il mancato ingresso sul mercato di importanti operatori internazionali che proprio a causa dell’instabilità normativa del settore gioco, hanno deciso all’ultimo minuto di non entrare in un mercato ‘ballerino’ dal punto di vista legislativo, come quello Italiano. Con dispiacere devo ammettere che per noi è stato un grosso danno perché da alcuni di questi operatori eravamo stati scelti, anche grazie ai nostri giochi di provenienza ‘terrestre’, come fornitore di riferimento”. Quali sono le strategie di comunicazione e marketing messe in campo dalla vostra
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Espresso Games «Non solo Italia»
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questi ultimi due anni Espresso Games sta facendo il suo ingresso in numerosi mercati regolamentati del gioco online. Quali sono i più promettenti? La parola alla responsabile commerciale Italia della società, Tiziana Cannizzaro: “La nostra lungimirante politica di espansione verso i mercati regolamentati si è prevalentemente concentrata sugli operatori di maggior successo presenti in Spagna, Colombia e naturalmente in Italia. Questi accordi ci hanno accreditato nel mondo dei player che ci hanno premiato portandoci al primo posto nella raccolta, pari al 16 percento dell’intero mercato colombiano, come i dati Coljuegos confermano. Quindi, per rispondere alla domanda, il LatAm è sicuramente uno dei mercati più promettenti tanto che stiamo finalizzando altri importanti contratti con i top operators in Messico e in Perù dove auspichiamo un identico successo”. Ma naturalmente, c’è anche il mercato italiano dei casino online. Che giudizio ne date, anche alla luce delle disposizioni di legge che vietano la pubblicità del gioco con vincita in denaro? “È nostra opinione che Il decreto Dignità, nella parte che riflette gli
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interventi sul nostro settore, sarebbe dovuto nascere a sostegno di uno scopo nobile.Si è purtroppo manifestato in un modello di censura miope e anacronostico che, nel lungo termine, potrebbe rivelarsi un boomerang tanto per il legislatore quanto per i ludopatici a cui dovrebbe essere indirizzata la protezione del decreto. Una censura pubblicitaria di soggetti riconosciuti e regolamentati dallo stesso legislatore, è un paradossale nonsense a favore del gioco illegale a cui i ludopatici si rivolgeranno in assenza di notizie dal gioco legale. In ogni caso, noi di Espresso Games continuiamo a coltivare il mercato italiano regolamentato e contrastiamo questo oscurantismo con la luce dei nostri giochi usufruibili presso i migliori operatori legali. Vogliamo che l’Italia, in termini di risultati positivi, non ceda il passo ad altre nazioni, al di la delle insensate politiche del legislatore”. Quali sono quindi le vostre strategie per il mercato italiano dei casino online? “Come ho premesso, non smettiamo mai di ‘pensare in grande’ soprattutto se si tratta di offrire giochi riconoscibili e innovativi per il cliente finale. Amiamo essere pensati come un buon cocktail di intrattenimento e di stile come gli
italiani sanno fare bene. Siamo uno studio multi lingue e multinazionale ma il nostro primo mercato di riferimento continua ad essere italiano, perché nell’esigenza ci aiuta a fare meglio e perché i clienti hanno visto in noi ciò che meglio ci riesce, ossia il loro ‘sarto su misura’ del quale fidarsi e a cui chiedere, nel desiderio, qualche personalizzazione che li renda unici. Abbiamo innovativi sistemi di gioco protetti da due brevetti internazionali i cui moduli vengono adattati a nuove social slot che creano network, adrenalina e strategia, come nel caso della recentissima slot Boobies and Booties, il cui nuovo concetto di ‘jackpot a strategia’, è una cosa mai vista prima!” Guardando ai prossimi mesi? Cannizzaro chiosa: “I progetti futuri possono essere raccontati solo in parte, ci piace sorprendere il mercato e scrivere la nostra storia pagina dopo pagina. Posso anticipare che il nostro sguardo è rivolto ovviamente alle nuove tendenze di mercato dove l’interazione player-macchina e player-to-player si fa sempre più strada e, in parte, all’analisi dei nuovi comportamenti di gioco per la creazione di nuovi modelli di slot semplici e tradizionali considerate le vere e-cult”.
Greentube «Forti nel Bel Paese ma il Dl Dignità può provocare problemi all’industria legale»
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parte grazie alla nostra capacità di adattare i contenuti alle richieste e alle esigenze del mercato locale. Fornendo ai nostri partner contenuti localizzati che attirano il pubblico italiano abbiamo costruito una solida reputazione e abbiamo rapidamente ampliato la nostra quota di mercato. Quest’anno abbiamo firmato con diversi marchi di casinò in Italia, inclusi Snaitech, E-Play24 e Capecod, che hanno ulteriormente rafforzato la nostra posizione di forza nel Paese”. Ma negli ultimi mesi Greentube ha fatto il suo ingresso anche in molti altri mercati regolamentati di gioco online. Quali sono i più promettenti? “Greentube ha davvero ampliato la sua impronta globale di recente. Dalla Svizzera e dalla Danimarca fino all’America Latina abbiamo lasciato il segno sia nei mercati emergenti che in territori più maturi. In Svizzera, dove le autorità hanno recentemente aperto le porte al gioco online, i nostri giochi hanno superato le nostre già elevate aspettative dopo il lancio del mese scorso con le piattaforme online di Grand Casino Luzern e Grand Casino Baden. Con un numero maggiore di ingressi di mercato in cantiere per il 2020 non vediamo l’ora di estendere ulteriormente la nostra portata globale nei prossimi dodici mesi”. Il 2019 sta per finire, che bilancio tracciate e quali sono i progetti che vi terranno impegnati nei prossimi mesi? “La qualità costante dei giochi che abbiamo rilasciato quest’anno è stata eccezionale e continueremo a creare un flusso costante di contenuti innovativi e interattivi che offrono ai clienti dei nostri partner un intrattenimento di prim’ordine. Un obiettivo importante negli ultimi dodici mesi è stato lo sviluppo di nJoin, che ha semplificato l’integrazione con il nostro portafoglio di Home of Games e fornito
ai clienti uno strumento semplice, sicuro e veloce per lanciare contenuti. Inoltre, stiamo ricostruendo completamente la nostra dotazione tecnologica che ci consentirà di introdurre sul mercato funzionalità nuove e innovative. Questo sarà lanciato nel 2020 e migliorerà completamente la nostra capacità di servire i nostri clienti e fornire loro una serie di strumenti eccezionali”. Che previsione fate, per il futuro dei casino games negli anni a venire? “Siamo convinti che il gioco online continuerà a prosperare. Come in ogni mercato ci saranno fluttuazioni man mano che vengono presentate nuove sfide e, tuttavia, dato il tasso in cui il gioco online sta crescendo in popolarità a livello globale, spinto dall’emergere di nuovi mercati regolamentati, la traiettoria è sulla buona strada per rimanere sull’attuale fase di miglioramento. Gli sviluppi tecnologici e i progressi nel gioco mobile, insieme al rilascio di nuove interessanti proposte e concetti, stanno attirando un nuovo pubblico, garantendo che l’industria rimanga sulla cresta dell’onda di fronte alle rapide preferenze dei consumatori e alle condizioni di mercato”.
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ebbene il mercato italiano presenti le sue sfide normative, è abbastanza maturo da vantare una base di giocatori ampia e consolidata che finora è stata poco influenzata dall’inasprimento delle regole”. Questa l’analisi che Michael Bauer, Cfo e Cfo della divisione interattiva di Novomatic, Greentube, fa del mercato italiano dei casinò online, anche alla luce delle disposizioni contenute nel decreto Dignità e che vietano la pubblicità del gioco con vincita in denaro. “Guardando oltre, le restrizioni pubblicitarie potrebbero ostacolare i tentativi di attrarre un nuovo pubblico che, a lungo termine, potrebbe diventare un problema per l’industria. Il divieto di pubblicità è inoltre in contraddizione con l’obiettivo del regolatore di indirizzare i giocatori verso un’offerta legale e quindi una minaccia sia per la protezione dei giocatori che per le entrate fiscali per lo stato. Di conseguenza, il divieto potrebbe essere abbastanza critico per la salute a lungo termine del mercato e gli unici beneficiari saranno gli operatori illegali”. Bauer spiega le strategie di Greentube: “Da un lato continuiamo a investire nel nostro marchio B2C Starvegas, che è un attore forte nel mercato. D’altra parte, dal punto di vista B2B, il nostro portafoglio ha costantemente prodotto risultati fantastici in Italia e ciò è in gran
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Habanero «L’innovazione che premia»
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Habanero crescere sempre più forte con una serie di accordi con gli operatori mentre continua a espandersi in territori regolamentati in tutto il mondo. Questi includono la recente partnership con Game Account Network, che aiuta il fornitore a raggiungere più operatori e giocatori che mai in Italia. Una accordo che Arcangelo Lonoce, responsabile europeo dello sviluppo aziendale di Habanero, commenta così: “Gan lavora con gli operatori più grandi e di maggior successo in Italia e svolgerà un ruolo influente nella nostra crescita. L’Italia è un mercato estremamente importante per noi e il nostro portafoglio diversificato si sta dimostrando un successo tra i giocatori di tutto il Paese. Siamo lieti e non vediamo l’ora di espandere ulteriormente la nostra impronta”.
Slot Machine Design «Italia, settore online sia visto come gli altri business»
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sperienza e competenza sono alla base di Slot Machine Design nata per la creazione di contenuti di qualità, originali e graficamente attraenti nel settore iGaming. “Il nostro obiettivo – spiega il Ceo Andrea Macchia - è quello di creare una vera e propria esperienza di gioco, mescolando elementi di grafica, features, storytelling e gamification in modo da garantire un prodotto di alta qualità sul mercato”. Il settore dell’iGaming in Italia si sta profondamente trasformando: le leggi sul gioco, dal divieto di pubblicità del decreto Dignità al distanziometro e limiti orari, hanno cambiato l’industria, lei cosa ne pensa? “Penso quanto sia facile parlare alla pancia del Paese così da assicurarsi
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un anno da ricordare per Habanero. Da ricordare, infatti, il recente rilascio di Colossal Gems: si tratta del 100esimo gioco di slot, oltre che dal più innovativo fino ad oggi. Con gemme preziose che riempiono la slot 6x5, i giocatori sono sfidati a scoprire le pietre speciali con tutte le vincite che assegnano a fortunati esploratori un nuovo giro gratuito. Le vincite vengono assegnate quando un blocco raggruppato 2×2 di gemme casuali appare da qualche parte sullo schermo, con le successive vincite che offrono blocchi 3×3 e quindi 4×4 a coloro che vivono una fortuna sfacciata. Come detto, il portafoglio in rapida crescita di Habanero e che è a disposizione degli operatori conta ora oltre 100 giochi e offre offerte innovative come Nuwa, Mount Mazuma e Jump! Questo variegato portafoglio di offerte innovative e coinvolgenti vede
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rgoglioso di creare i contenuti più coinvolgenti e attuali dell’industria, il fornitore di slot e giochi da tavolo premium Habanero punta a rendere il Natale ormai alle porte memorabile con l’ultimo rilascio di Naughty Santa. Progettata per essere giocata su mobile, tablet e desktop, la slot a 432 linee offre numerose funzionalità e giri gratuiti, mentre la stessa Naughty Santa appare come jolly e moltiplica le vincite per due. Il nuovo debutto si aggiunge al già ricco portafoglio di slot correlate alle feste più importanti dell’anno, come Hot Hot Halloween, Pumpkin Patch, Happiest Christmas Tree e Santa’s Village e giunge alla conclusione di un 2019 che sarà
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migliaia di voti, purtroppo a discapito di professionisti che vedono ogni giorno cambiarsi le regole del banco. In Italia fare impresa lo è a tutti gli effetti, pressioni economiche fuori da ogni logica, burocrazie complesse e l’incertezza di cosa accadrà domani di sicuro non rende facile la vita degli imprenditori e degli stessi addetti ai lavori. I provvedimenti presi ledono in maniera inequivocabile il diritto al lavoro che spetta a ogni cittadino italiano da Costituzione e qui non parliamo di abili truffatori, come invece si vuole far intendere, ma di persone altamente specializzate. È stato ampiamente dimostrato da studi ed esperienze passate in altri Paesi del mondo, che tali misure restrittive non creano una soluzione,
bensì un danno”. Qual è la vostra mission? “Per noi il come ci si presenta è e sarà sempre la chiave per avere una chance in più. Ancora oggi c’è chi sostiene che la veste grafica di un gioco non sia importante, quando ci sono dati oggettivi che dimostrano il contrario. Il primo impatto per un giocatore è sicuramente quello visivo, la mente umana è programmata per essere attirata da ciò che è bello e curato, ed è su questo che puntiamo”.
Dt9 Affiliations Il nuovo marketing del gaming online
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ll’indomani dell’entrata in vigore del divieto di pubblicità disposto dal decreto Dignità, una cosa sola è certa per gli operatori del gioco online: niente sarà più come prima. E, di fatto, non lo è già oggi, a pochi mesi di distanza dall’interruzione totale di tutte le campagne marketing, una volta che si è esaurito anche il termine di transizione previsto dal legislatore per le sponsorship già in corso alla data di entrata in vigore della norma. Uno scenario nuovo e (diciamolo pure) decisamente insolito anche a livello internazionale, visto che una situazione di questo tipo non si era ancora mai verificata in nessun altro mercato. Creando non pochi grattacapi alle società di gioco, che da mesi si scervellano per trovare soluzioni valide ed efficaci per le proprie attività di marketing, pur rimanendo all’interno del perimetro definito dalla legge. O, meglio, entro i confini dettati dall’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) attraverso la pubblicazione delle Linee guida che hanno avuto il merito di dettare alcune indicazioni generali a cui attenersi. Pur non risolvendo completamente il problema e lasciando ancora aperti molti interrogativi. In questo scenario di incertezza, tuttavia, ci sono degli aspetti che appaiono comunque fin troppo chiari,
In un mercato fortemente condizionato dalle restrizioni normative emergono nuovi sistemi di marketing che sfruttano le affiliazioni e le agenzie conquistare i giocatori, riuscendo a portarli nelle reti degli operatori italiani. In maniera anche molto semplice, a quanto pare: “Il segreto è nell’adozione di tecniche di marketing e sistemi di fidelizzazione analoghi a quelli impiegati dalle grandi società sportive per creare e gestire le community di tifosi. Un approccio vincente anche nel gaming”, aggiunge. Non a caso, Dt9 sta producendo risultati sorprendenti che la stanno legando sempre più ai maggiori player attivi sul mercato italiano dell’online. Diventando oggi ancora più strategica alla luce del divieto di pubblicità. “Dopo l’entrata in vigore del decreto Dignità abbiamo creato e adottato un nuovo modello di affiliazione che applichiamo ormai da mesi e che sta dando ottimi risultati. Abbiamo basato tutto sulla creazione di un network di soggetti specializzati e qualificati che creano relazioni con il pubblico. Interagendo attraverso insociale network e le varie piattaforme di networking e attraverso il ricorso al marketing ‘multi livel’, che permette diverse forme di interazione”, spiega Francesco Maddalena, responsabile commerciale di Dt9 Affiliations, che gestisce i rapporti con gli operatori e con le reti. E ora il prossimo passo è quello di rafforzare il fronte online, in perfetta compliance con le regole dettate da Agcom, lanciando una serie di siti web dedicati alla comparazione delle quote e dei bonus dei bookmaker, per la comparazione dei bonus di poker e per quelli dei casinò games. Un nuovo fronte per rafforzare e incrementare ulteriormente le attività e garantire ai concessionari italiani un contatto continuo con il popolo dei giocatori.
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come l’importanza delle reti di affiliazioni che oggi più che mai assumono un ruolo ancora più strategico. come emerso chiaramente dalla fiera Sigma di Malta dove la materia è stata esplorata in maniera più che approfondita, con gli esperti che convergono tutti sull’idea che, alla luce del divieto e delle indicazioni dell’autorità, l’affiliazione rimane una delle pochissime possibilità in mano agli addetti ai lavori. Per questo gli operatori devono attrezzarsi al meglio per sfruttare questa opportunità, come in parte stanno già facendo. A ricavarsi un ruolo più che significativo sul mercato tricolore, in questa fase resa ancora più complessa dagli “sviluppi” (si fa per dire) normativi, è la maltese DT9 Affiliations, che ha da sempre potuto contare su delle reti e su una strategia di affiliazioni specifica, che diventa oggi strategica alla luce delle restrizioni legislative. Potendo contare su un vero e proprio “esercito” di piccoli affiliati in grado di coinvolgere i giocatori, anche senza dover ricorrere agli strumenti pubblicitari. “Quello che abbiamo fatto, ormai diversi anni fa, è stato creare una società specializzata nelle affiliazioni puramente focalizzate sui mercati regolati, Italia in testa, proponendo un nuovo modello basato su un diverso approccio più orientato al giocatore”, spiega Danilo Di Tota, amministratore delegato della società, che dopo un lungo trascorso nel mondo dello sport e dei media, sembra aver trovato la chiave di successo per
NELLA FOTO, DA SINISTR A, I CO-FONDATORI DI DT9 DA N I LO E V I N C E N ZO D I TOTA , C O N F R A N C E S C O M A D DA L E N A
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OZZY OSBOURNE Una slot ribelle e coinvolgente | Nome_ Ozzy Osbourne | Data di rilascio_ novembre 2019
| Produttore_NetEnt | Disponibile su_ Omnichannel
›› grafica
Una slot che stupisce fin dal primo momento. Non soltanto per il titolo, di grandissimo richiamo, ma anche e soprattutto per merito di una grafica davvero accattivante, che riesce a esprimere in modo esaltante il mondo del Principe delle tenebre, Ozzy Osbourne. L’accuratezza grafica è spinta ai massimi livelli, la risoluzione strepitosa, al livello di un cartone animato Disney e la scelta dei simboli impeccabile, riuscendo a interpretare in modo suggestivo lo scenario di una leggenda dell’heavy metal che ha saputo scrivere la storia della musica con i Black Sabbath e non solo.
| Payout_ 96,3%
›› sound
Per essere dedicata a un’icona della musica, la slot non poteva che presentarsi con delle sonorità a dir poco strepitose. Non soltanto nelle musiche, ma anche nei vari jingle ed effetti vari che caratterizzano ogni istante di ogni giocata. Anche le scariche elettriche che compaiono sul video sembra di sentirle vibrare sulla propria pelle per via degli effetti più che realistici. Per un’esperienza unica che vale la pena testare. Del resto NetEnt aveva già testato il connubio tra musica e slot con altri titoli di spicco dedicati a miti del rock.
›› bonus
›› giocabilità
Con un gameplay a dir poco fantastico e un tema entusiasmante come quello dell’universo di Ozzy Osbourne, la nuova slot di NetEnt si presenta come un prodotto vincente già in partenza. Ma le buone impressioni sono presto confermato iniziando a far scorrere i rulli virtuali, scoprendo un gioco ricco, dinamico e variegato. Questa nuova slot online è dotata di re-spin e free spin con il symbol charge up ricco di azione, che viene attivato prima di ogni re-spin e free spin per assegnare una o più funzionalità: gettoni, simboli Wild, moltiplicatori o upgrade di simboli. prima di girare le ruote dovrai decidere se attivare la scommessa bonus. Raddoppierà il costo per giro, ad esempio da 2 a 4 crediti, ma aumenterà in modo significativo i trigger respin e giri gratuiti. Inoltre, i moltiplicatori di vincita nelle funzionalità aumentano da x2 e x3 a x5 e x7. Per un divertimento garantito e un trasporto totale nel gioco e nel ritmo metal.
Una slot movimentata e ricca di imprevisti. Quando si colpiscono due scatter, per esempio, si attiva un respin e il simbolo charge up sopra i rulli. Si accendono due display, ciascuno con un rullo separato, per determinare quale simbolo e quale funzione verrà selezionata. Innanzitutto, il symbol spinner sulla sinistra ruota una volta per definire quale simbolo deve essere selezionato, seguito dal feature spinner sulla destra per determinare in modo casuale quale funzione viene applicata. La funzione si attiva abbastanza frequentemente e ogni sequenza è accompagnata da intensi fulmini e tracce musicali heavy metal. Diventa ancora più intensa durante il round di free spins quando il symbol charge up viene attivato ad ogni giro gratuito. L’avvio del round può avvenire in tre modi diversi: atterraggio di scatter su rulli uno, tre e cinque; atterraggio si uno scatter nel symbol spinner o casualmente all’inizio di qualsiasi giro nel gioco base. I giri gratuiti vengono giocati con una versione potenziata del symbol charge up che ha un impatto notevole su eventuali vincite poiché le funzionalità assegnate non si ripristinano fino alla fine del round bonus. L’attivazione dei giri gratuiti in modalità predefinita assegna quattro giri gratuiti mentre l’attivazione della bonus bet garantirà cinque giri gratuiti. Sebbene non possano essere riattivati in quanto tali, qualsiasi dispersione che appare nel Symbol Spinner aggiungerà +1 di giri gratis, fino a un massimo di sette giri.
il nostro giudizio. Come previsto sin dal primo annuncio dello scorso gennaio, quando la società aveva anticipato l’uscita di un gioco dedicato al Principe delle tenebre, si tratta davvero di un gioco entusiasmante che terrà i giocatori davanti allo schermo a lungo. In un ambiente buio e rumoroso surriscaldato da alcune delle migliori tracce di Ozzy che risuonano sullo sfondo. Dobbiamo elogiare NetEnt per aver realizzato una slot di alto livello, alla pari della recente dedicata ai Vichinghi che avevamo già recensito. Anche chi non ama i bonus, in questo caso può apprezzare la funzione respin e i free spin che offrono un maggiore potenziale alle dinamiche di gioco, rendendolo ancor più coinvolgente. 72
GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2019
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POLITICA ROBERTO SPERANZA
dere, assolutamente sbagliato. Non bisogna infatti incorrere nel comune errore di considerare la ristretta possibilità di innovare il prodotto - il gioco d’azzardo - come un limite per attivare la sua promozione sul mercato. I tempi che stiamo vivendo sono fortemente caratterizzati dalla messa in campo, da parte di tutte le aziende, indipendentemente dai prodotti che commercializzano, di attività di marketing molto aggressive. La promozione serve in ogni caso, anche quando si è leader di mercato, in primis per assicurare una stabile visibilità al proprio brand e tale considerazione vale anche per quelli di maggiore successo e di rilevo internazionale. Lo conferma il fatto che marchi di assoluto rispetto, del settore automotive, di quello alimentare o dell’entertainment programmino con regolarità campagne pubblicitarie e promozioni su tutti i canali, sempre di più anche su quelli social. L’affollamento che caratterizza la comunicazione ai giorni nostri, obbliga tutti “a stare sul pezzo”, a ricordare che esistono, a ribadire i profili di eccellenza, di qualità e di convenienza dei propri prodotti. Le case da gioco non possono esimersi dal comportarsi allo stesso modo, pena il
rischio di essere “dimenticate”. Ovvio che le attività di marketing devono essere mirate e quindi diversificate a seconda del prodotto che devono promuovere. Sono moltissime case history di aziende che possono essere portate ad esempio e che grazie ad attività di marketing mirate, hanno conquistato quote di mercato assolutamente impensabili in tempi passati. Marketing e comunicazione sono le leve sulle quali si deve appoggiare ogni attività imprenditoriale, nessuna esclusa. Torniamo al tema principale, Casinò e Festività di Fine Anno, come mai questo binomio è così importante? Perché nel mese di dicembre e nei primi giorni del successivo mese di gennaio, nelle sale da gioco si affolla la cosiddette clientela “occasionale”, quella, per intenderci, che per la maggior parte vive per la prima volta un’esperienza a contatto con il divertimento che solo il gioco d’azzardo sa regalare. Si tratta di un’opportunità unica e straordinaria per proporre a questi clienti una vetrina del prodotto al quale si stanno avvicinando per la prima volta. È altrettanto importante il mix della clientela del periodo che è quasi sempre sbilanciato sulle fasce di età dei più giovani. Ecco perché è
assolutamente strategico presentare l’offerta del Casinò in modo corretto. Massima attenzione deve essere riservata sin dall’accoglienza del cliente, al quale va proposto da subito un percorso di fidelizzazione, per tesaurizzare la sua prima visita garantendosi quelle future. L’ambiente deve essere non solo accogliente, ma anche festoso e i servizi complementari al gioco, food & beverage ed entertainment, devono presentare profili di indiscutibile eccellenza e convenienza. È inoltre il migliore periodo dell’anno in cui lanciare nuove promozioni, per gratificare il cliente abituale, per stupire quello occasionale. Le serie storiche dei proventi di tutti i Casinò confermano che nel mese di dicembre si registrano risultati molto positivi, per questo motivo è necessario pensare ad investire una parte di questi maggiori ricavi, per catturare quei nuovi clienti che rappresentano la linfa vitale per ogni attività imprenditoriale. E dopo questa accorata, intensa e anche passionale apologia del marketing ci congediamo da voi, ringraziandovi per averci seguito nell’anno che sta per concludersi e augurandovi ogni possibile successo, in tutti i campi, per quello che verrà.
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L’ORA DEL GIOCO
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icembre, oltre ad essere l’ultimo mese dell’anno è anche l’occasione per festeggiare alcune delle ricorrenze più importanti. Questo specifico periodo è, inoltre e da sempre, associato a brevi periodi di vacanza. Si tratta di uno scenario che nel complesso rappresenta, per il filo conduttore che caratterizza la nostra rubrica, un momento assolutamente straordinario. I Casinò, per tutto il mese di dicembre, beneficiano infatti di flussi di clientela decisamente al di sopra della norma, indipendentemente dal fatto che le festività si collochino in modo premiante nella settimana, generando o meno i tanto sospirati “ponti”, molto amati in particolare dagli Italiani. Per tornare agli argomenti a noi cari, ci pare quanto mai opportuno sottolineare come nel periodo oggetto di esame le attività di marketing assumano un’importanza strategica superiore rispetto ai restanti periodi dell’anno. Ci concediamo una breve riflessione, prima di procedere. Il marketing è disciplina che, purtroppo, non viene sempre considerata di rilevo strategico nei Casinò; un approccio, a nostro modo di ve-
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di Marco Fiore
Natale al Casinò
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«La fortuna va stimolata prima o poi si sveglierà» Radio, teatro, Tv: la comica Alessandra Ierse racconta la sua passione per la recitazione e il suo approccio al gioco
INTERVISTE
di Roberta Falasca
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uando l’arte della recitazione chiama, Alessandra Ierse risponde. La comica milanese lavora nel mondo dello spettacolo dagli anni ‘90 e la sua carriera non si è mai arrestata. Senza tanti giri di parole, la Ierse parla da donna alle donne e senza cadere nei luoghi comuni più beceri, con una punta di umiltà e tanta esperienza, “disegna” con l’umorismo e con ironia, sketch divertentissimi e sempre attuali. La sua carriera inizia con la radio, che differenza c’è con le esibizioni su un palco di teatro o uno studio televisivo? “Nella radio tutta la concentrazione è sulla voce, il personaggio viene immaginato dal radioascoltatore, in teatro e in Tv devi mettere in gioco la tua espressività, dal vivo poi c’è il contatto diretto con il pubblico, senti il loro respiro, c’è uno scambio di energia”.
GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2019
Quanto è complicato fare del cabaret per una donna? “Nessuna complicazione se hai davanti un pubblico intelligente”. Ci può raccontare qualche aneddoto interessante che le è capitato sui set? “In una puntata di ‘Belli Dentro’, dovevamo nascondere della finta droga fatta a forma di dado da cucina (in effetti erano dadi da cucina) dentro la cioccolata che stavamo preparando in cella. Alla fine della puntata, al controllo delle guardie mi sono dovuta mangiare due cucchiai di cioccolata fondente con dentro il dado, uno schifoooo! Tutti a ridere, io un po’ meno!”. Lei si esibirà nella cornice di Sisal WinCity, che tipo di esperienza porterà al pubblico? “Farò una carrellata dei miei personaggi televisivi, parlerò di segni zodiacali e sogni. Ho già fatto la tappa di Catania, il locale era pienissimo e le persone predisposte al divertimento, cosa che capita sempre nei Sisal WinCity”. Le è mai capitato di divertirsi con il gioco nei casinò o nelle sale bingo o scommesse? “Mi è capitato negli anni passati di andare al casinò con amici e mi sono sempre divertita, invece ogni settimana gioco al SuperEnalotto, la fortuna va stimolata, prima o poi si sveglierà!”. Quali sono i suoi progetti futuri? Può svelare qualcosa a Gioco News? “Faccio parte di un gruppo di sei comiche donne ‘Le Scemette’: abbiamo uno spettacolo nuovo da
scrivere sulle zie e debutteremo allo Zelig di Milano. Il mio spettacolo ‘Di che sogno sei’ appena finito di scrivere con Andrea Midena e Giovanna Donini con la regia di Margherita Antonelli, verrà presentato in tutta Italia, isole comprese”.
Lei chi è?!? Alessandra Ierse, milanese classe ‘70, nasce come comica nel programma radiofonico “Grazie della compagnia” su Radio 101 One o One network. Nel 2000 arriva seconda al concorso “Ugo Tognazzi” e nel 2004 vince il concorso “Cabaret in rosa” di Torino. La Ierse partecipa su Canale 5 a vari programmi tra cui: “Sabato notte live” con Paolo Bonolis, “Zelig Off 2005” e a tre edizioni della sitcom “Belli dentro” nel ruolo di Jolanda, su Comedy Central con “Container” con Gabriele Cirilli e su Disney Channel con “In Tour”. Alessandra Ierse si esibisce in teatro con le commedie “Non sarà mica la fine del mondo?!” e con “Due mariti e un matrimonio”. Fa parte de “Le Scemette”, un gruppo di donne comiche: nato nel 2013 da un’idea di Giovanna Donini, che decide di unire le migliori attrici comiche in circolazione: Rossana Carretto, Alessandra Ierse, Laura Magni, Viviana Porro, Nadia Puma e Alessandra Sarno. Tra i personaggi che la Ierse interpreta c’è “Bruna” lavoratrice bergamasca, nonché chirurga edile ed “Eva Kant” moglie emiliana di Diabolik. Le Scemette è un gruppo comico.
INTERVISTE
La nuova punta di diamante del mentalismo italiano, Max Vellucci, spiega il rapporto col gioco, dal lavoro al tempo libero in questa intervista a Gioco News
«Il giocatore un raffinato problem solver»
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arà difficile ripercorrere la carriera di un certo David Copperfield che tiene il suo spettacolo di magia e illusionismo all’Mgm di Las Vegas da circa vent’anni anni. Tuttavia un mentalista geniale ed efficace come Max Vellucci sembra trovarsi a suo agio nell’ambiente del casinò, come lui stesso afferma in quest’intervista rilasciata a Gioco News prima dei suoi spettacoli al Perla Resort di Nova Gorica. Lì, l’abbiamo intercettato e c’abbiamo scambiato qualche battuta. Da dove nasce la tua passione, e quindi il tuo lavoro, sui processi illusori della mente umana? “La mente e i suoi processi sono argomenti che mi hanno sempre affascinato, tanto che ho deciso di approfondirli da vari punti di vista. Sono infatti diventato un formatore e coach aziendale e, contemporaneamente, un mentalista. Lo studio su come percepiamo la realtà e su come la interpretiamo è estremamente intrigante e ci porta a capire come rappresentiamo quanto accade intorno a noi. Il mentalismo è quindi la punta estrema di questo processo di percezione in cui la mente viene costantemente illusa e stupita”. Noi seguiamo il mondo del gioco a 360 gradi, tu col pubblico giochi e intrattieni:
di Cesare Antonini
pensi che sia un elemento fondamentale della vita di ognuno di noi? “Il gioco è una parte fondamentale per l’uomo; è quell’elemento che ci permette di essere sempre attenti e allenati attraverso un sano divertimento. La nostra mente è infatti sempre alla ricerca di stimoli e per poterla mantenere vigile ha bisogno di sfide sempre nuove.” Passi un po’ di tempo con qualche prodotto di gioco pubblico autorizzato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, legale quindi, poker, scommesse, casinò, giochi online o magari videogames? “Mi piace molto il poker e ogni tanto mi concedo qualche scommessa. Purtroppo vorrei giocare molto di più ma, alla fine della giornata, non mi rimane molto tempo”. Hai mai pensato che, ad esempio nel poker, potresti avere tantissimi vantaggi sui tuoi avversari? Hai mai bluffato e giocato a Texas Hold’em o a poker tradizionale? “Bluffare al gioco richiede un raffinato controllo della comunicazione paraverbale e non verbale, doti che si acquisiscono attraverso un costante allenamento. Devo però dire che quando gioco lo faccio sempre tra amici e, in quel caso, preferisco rilassarmi e godermi la partita e non combinare chissà quale colpo ai miei amati conoscenti”.
Sul tuo sito ufficiale leggiamo (e ci suona familiare) Mind Games: di cosa si tratta? “Si tratta di una serie di attività che svolgo soprattutto in ambito aziendale, atte a sviluppare e allenare competenze cognitive specifiche che possano essere utili nella vita e in ambito lavorativo”. Com’è esibirsi in un casinò così prestigioso come il Perla Resort? E cosa pensi delle case da gioco come questa? “Il contesto del Casinò è sempre estremamente stimolante perché frequentato da una clientela abituata al gioco e quindi pronta a raccogliere la ‘sfida’ proposta da un mentalista. Il giocatore è infatti un raffinato problem solver che cerca di trovare la soluzione a quanto di impossibile vede sul palco. Nell’occasione dei miei spettacoli del 29 novembre e del primo dicembre presso questo meraviglioso casinò sloveno a due passi dal confine italiano, giocherò quindi anche io, ma con la mente del pubblico, influenzandone le scelte e scovandone i pensieri”. Tra una mano di poker e un giro di roulette o di rullo delle tantissime slot, chissà chi vincerà?
Lui chi e?!? Max Vellucci è uno dei nuovi giovani esponenti del mentalismo italiano. Il suo spettacolo ‘Psyche’ è per lo spettatore un vero e proprio viaggio alla scoperta delle illusioni e delle suggestioni della mente umana”. L’illusionista Tony Binarelli lo ha definito così. E il famoso Silvan ha dipinto le sue qualità con tre tocchi: garbo, abilità e una eccellente capacità oratoria Max Vellucci, esperto di comunicazione e formazione aziendale ed è fondatore della Compagnia delle Ombre e di beanable. È consulente di alcune tra le più importanti aziende e multinazionali italiane negli ambiti della formazione, del teambuilding e della comunicazione interna. È considerato uno dei più brillanti e originali mentalisti italiani ed è docente dell’Accadema Italiana del Mentalismo e fondatore della Mind4Mind, casa editrice dedicata ai professionisti del settore con prodotti distribuiti a livello internazionale.
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Dopo aver annunciato controlli più rigorosi sull’acquisto di dollari statunitensi qualche settimana fa, la Banca centrale argentina ha anche imposto una serie di restrizioni sulle transazioni con carta di credito, che tra l’altro impediscono ai cittadini di acquistare fiches nei casinò stranieri, superando il limite di 200 dollari al mese. L’avviso emesso dalla Bcra infatti stabilisce che gli emittenti di carte di credito o di debito devono bloccare cinque transazioni specifiche, due delle quali sono direttamente collegate al gioco all’estero. Le transazioni di gioco effettuate tramite carta di credito allo scopo di acquistare dollari Usa hanno dato origine al cosiddetto “dollaro da casinò”, un meccanismo con cui i cittadini argentini acquistavano fiches nei casinò oltremare con le loro carte di credito per poi scambiarle con dollari Usa. In questo modo, hanno potuto comprare valuta estera al tasso di cambio ufficiale e, di conseguenza, molti hanno iniziato a viaggiare in Cile, Paraguay e Uruguay per acquistare “dollari meno costosi” e poi venderli ad un prezzo più alto nel locale mercato illegale. Le restrizioni imposte a queste transazioni sono applicabili anche al gioco online e riguardano, inoltre, i fornitori di servizi di pagamento, come Paypal.
PAROLADI COLLOVATI
Quando si tratta di eSports, ci sono diversi Paesi e continenti che vengono in mente: Giappone, Corea del Sud, Europa, America, ma non necessariamente quella latina, che pure può contare diverse squadre e tornei. Giochi come League of Legends, ad esempio, hanno una propria lega specifica per la regione, chiamata Lega latinoamericana o Lla, che registra un pubblico sempre più vasto e un livello sempre più alto. Il più grande mercato dell’America Latina ad oggi è il Messico con entrate per circa 1,8 milioni di dollari, seguito dal Brasile con 1,6 milioni. Per questo, Pro Play Esports ha scelto di aprire una sede a Città del Messico, organizzando eventi sia in spagnolo che in inglese, eliminando le barriere linguistiche tra giocatori e fan, anche a livello internazionale. Tv Azteca, un canale televisivo sportivo, ha speso 5 milioni di dollari per acquistare la Black Ride Acquisition Corp, società di produzione negli Stati Uniti, per creare un canale che mostrerà i programmi di eSports 24 ore al giorno. Anche Riot Games, l’editore di League of Legends, punta soprattutto sul Messico, dove ci sono già molti fan e quindi anche un grande potenziale di reddito. Circa l’11 percento dei giocatori guarda anche i videogiochi online: meno che in altre regioni, ma è un ottimo punto di partenza.
TORNEANDO
Come un moderno Salomone, la Corte Suprema del Cile ha messo fine alla disputa che vedeva opposti Enjoy e Sun Dreams a proposito della costruzione e del miglioramento del casinò di Pucón, situato in una delle zone più attrattive del Paese. I giudici, ponendosi nel solco delle sentenze già ratificate da altre alte corti, come la Corte d’appello di Santiago e la Corte costituzionale, si sono pronunciate a favore di Enjoy, che potrà realizzare il nuovo Enjoy Pucón tra la rimodellata Plaza de Armas e il lago Villarrica, a soli quattro isolati da O’Higgins Avenue, strada principale del comune. Sarà situato su un terreno composto da due fattorie per un totale di circa 1,5 ettari. Il progetto Casino del Lago prevede la ristrutturazione del Gran Hotel Pucón, una costruzione degli anni Trenta che grazie ai lavori previsti sulla facciata e al suo interno innalzerà il suo standard a quattro stelle, con un moderno edificio a due piani, in armonia con l’ambiente circostante, e un centro congressi rinnovato. Bocciate le critiche dello “sfidante”, Sun Dreams, per cui il progetto di Enjoy sarebbe tecnicamente irrealizzabile, data l’attuale suddivisione in zone e classificazione del terreno, un argomento che una volta era stato ratificato dal comune e dalla direzione lavori.
TORNEANDO
LEAVVENTURE DAROONEY
Argentina, le nuove politiche economiche riducono il gioco
BUENOS AIRES, ARGENTINA
Esports, il Messico fa la parte del leone
TORNEANDO
Casinò, la Corte Suprema del Cile approva il progetto di Enjoy
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A cura di Ian Donegan, InterGame
QUELLA SPINTA CHE TRAINA L’INTRATTENIMENTO
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zardo. Ci sono stati molti tentativi di aggirare questa associazione negli ultimi anni. Uno dei più importanti è quello di Elaut, con il suo pusher Diamonds and Pearls a sei giocatori. Questa macchina funziona premendo un pulsante per far cadere le palle anziché le monete e paga i biglietti. Sparando perle nella sezione giusta del campo di gioco i giocatori possono vincere i biglietti e vincendo il diamante il giocatore può giocare per la partita bonus. Il pusher a quattro giocatori, a circuito chiuso, con gettone in entrata e biglietto in uscita di Dc Comics di Bandai Namco Amusement Europe presenta eroi e criminali Dc Comics e consente ai giocatori di vincere carte collezionabili e biglietti redemption. Con un mobile accattivante, il gioco beneficia delle numerose uscite cinematografiche e televisive, con personaggi della Dc Comics, incluso il nuovo film di Wonder Woman, che è andato direttamente al n.1 al botteghino del cinema britannico. Nel frattempo Udc ha provato qualcosa di completamente diverso con Cool Drops, che presenta un mix tra elementi fisici e video. I giocatori premono un pulsante al momento giusto per far cadere una palla in modo che cada in una slot. Appare quindi su uno schermo video in basso in un pusher a sfera virtuale. Se una o più palline animate cadono dal bordo, il giocatore vince i biglietti. È chiaro che il settore si sta evolvendo per attrarre cambiamenti nei tempi e nei nuovi mercati, ma tutto il suo fascino originale rimarrà dopo tutto questo cambiamento? Non ci resta che attendere la caduta del penny. LEAVVENTURE DAROONEY
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i pusher, almeno da un punto di vista normativo, vale a dire il Belgio, c’è uno dei produttori più prolifici al mondo per questo tipo di macchine. Vincent Van de Wege ha scoperto che era l’unica macchina di pagamento consentita nei luna park viaggianti in Francia e Belgio e ha costituito una nicchia per se stesso, che in seguito avrebbe dovuto espandersi a livello internazionale nelle sale giochi. Suo figlio Laurent Van de Wege ora gestisce l’azienda e in occasione della recente fiera Iaapa Expo Europe, ha presentato uno degli ultimi prodotti dell’azienda, Baccarat: un pusher a sei giocatori che consente un maggiore gioco e comfort a seguito del trasferimento delle sue monete a sinistra e a destra del vetro del campo di gioco. Questa mossa ha anche aumentato la visibilità del campo di gioco. Il centro del pusher vanta un display di illuminazione unico con 1.500 Led colorati, nonché funzioni bonus animate con un display rotante che presenta una sequenza bonus con effetti sonori quando viene raggiunto un punteggio elevato. Anche Harry Levy ha continuato la sua gamma di pusher a tema insetto con la presentazione del pusher farfalla. Decorato con una grande farfalla colorata, questo pusher a sei giocatori è il successore della linea composta da: Busy Bees, Caterpillar e Ladybug dello stesso distributore. “I bambini adorano gli insetti e questo è l’ultimo di quella gamma”, spiega Matthew Deith, che ha presentato in anteprima la macchina all’Acos di Londra. Uno dei luoghi in cui questo tipo di gioco è un tabù totale è il Medio Oriente dove viene percepito come gioco d’az-
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Nel
Regno Unito i giochi definiti “pusher” sono sinonimo di mare e di estate, quasi come i gelati o l’odore della crema solare. Anche se questi apparecchi da gioco sono disponibili in tante altre parti del mondo, sembra essere questa la loro casa spirituale ed emotiva. Il divertimento agguerrito è stato apparentemente creato da Albert Crompton nel lontano 1960, nel Kent. Ha costruito diverse macchine con ponti mobili in grado di depositare denaro in una coppa di pagamento. Penny Falls è stato uno dei primi e più famosi giochi di tipo “pusher”, ricevendo il nome dai grandi penny che rappresentavano la valuta del Regno Unito prima di adottare il sistema decimale. Sebbene il gioco pusher si sia evoluto considerevolmente dai tempi delle cascate di penny, rimane essenzialmente lo stesso. Mantenendo inalterate le sue caratteristiche di gioco avvincente da provare, ma altrettanto divertente da guardare. C’è un quiz nel Regno Unito, il Tipping Point, diventato popolare grazie a questa dinamica. Per ogni domanda esatta dei concorrenti, vengono premiati con un gettone da usare in un pusher a due piattaforme e vincono 50 sterline per ogni gettone che la macchina espelle. Aspettare che la moneta cada e che abbia un effetto sui suoi compagni nella macchina occupa una parte significativa dello spettacolo. Tuttavia, nonostante il suo fascino innato e la facilità di intuizione, il gioco non è comunque “impermeabile” al costante progresso della tecnologia e deve stare al passo con i tempi, proprio come qualsiasi altro gioco. Ironicamente, in uno dei paesi meno ospitali d’Europa per
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Con la tecnologia che è progredita così rapidamente negli ultimi anni, Ian Donegan di InterGame si interroga sul livello di avanzamento dei cosiddetti “pusher”, gli apparecchi a moneta immancabili nella sale giochi e Fec di tutto il mondo.
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The international appointments that you can’t lose Dicembre 2019/ December 2019
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Hilton Prague Hotel Praga, Repubblica Ceca www.ept.com
TORNEO BLACK-JACK 2019 (SESTA GARA) Saint-Vincent Resort & Casino www.casinodelavallee.it
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13 – 15 DREAMHACK SEVILLA 2019
Pennsylvania Convention Center Philadelphia, Pennsylvania, Stati Uniti https://unplugged.paxsite.com
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TORNEO FINALE ALLA ROULETTE AMERICANA Perla Resort, Nova Gorica, Slovenia www.thecasinoperla.com
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PUNTO BANCO 100K Casino di Venezia Ca’ Vendramin Calergi www.casinovenezia.it
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Marriott Manila, Manila, Filippine www.G2EAsia.com
Bilbao Exhibition Centre, Bilbao, Spagna https://funandseriousgamefestival.com/
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Perla Resort, Nova Gorica, Slovenia www.eurorounders.com
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TORNEO CHEMIN DE FER 2019 (FINALISSIMA) Saint-Vincent Resort & Casino www.casinodelavallee.it
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Gli appuntamenti internazionali ai quali non puoi mancare
L’AVVOCATO DELDIAVOLO di Giovanni Adamo
Giochi accesi otto ore al giorno
il Tar dice sì Il
Tar Veneto ha respinto un ricorso con cui si chiedeva l’annullamento dell’ordinanza n. 46 del 19 giugno 2018 emanata dal sindaco del Comune di San Giovanni Lupatoto (Verona) avente per oggetto la disciplina comunale degli orari di esercizio delle sale giochi e di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro; il regolamento di disciplina dell’attività di sala da gioco e per l’installazione di apparecchi elettronici per il gioco d’azzardo lecito e con vincita in denaro. La società ricorrente, in particolare, impugnava l’ordinanza comunale nella parte in cui limitava il funzionamento e il conseguente utilizzo degli apparecchi di cui all’art. 110 Tulps soltanto otto ore al giorno. I “presunti” motivi di illegittimità dell’ordinanza in discorso, fatti valere dalla ricorrente erano in estrema sintesi: violazione e falsa applicazione dell’intesa raggiunta in conferenza unificata ex art. 1 co. 1049 della legge di stabilità per il 2018, difetto di proGiovanni Adamo porzionalità, incostituzionalità degli Fondatore Studio Legale Adamo atti impugnati per (www.studiolegaleadamo.it) Avvocato in Bologna – Cultore compressione della della Materia di Diritto Civile libertà di iniziativa nell’Università di Bologna economica ex art.
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41 Cost., inadeguatezza della misura restrittiva rispetto allo scopo perseguito, esigenze di unitarietà di trattamento sul territorio nazionale. Il Tribunale Regionale, come anticipato, ha rigettato la totalità dei motivi di ricorso sopra menzionati, sulla base delle seguenti motivazioni: innanzitutto, l’Intesa raggiunta in conferenza unificata richiamata dalla ricorrente, seppur previdente il riconoscimento agli Enti locali del potere di ordinare l’interruzione del gioco complessivamente per otto ore al giorno, non ha valore cogente poiché non recepita dal decreto del Ministero dell’Economia delle Finanze. La mancata adozione del decreto ministeriale di recepimento implica l’impossibilità di determinare la illegittimità dell’ordinanza impugnata. In secondo luogo e in relazione alla competenza della potestà di pianificare l’utilizzo degli apparecchi da gioco che secondo la ricorrente spetterebbe all’autorità statale “per esigenze di unitarietà di trattamento”, il Tar Veneto, richiamando alla costante giurisprudenza in tal senso (avallata anche dalla Corte Costituzionale e dal Consiglio di Stato), ha affermato il pieno potere del sindaco di disciplinare gli orari di attività degli esercizi in cui sono installati
gli apparecchi da gioco, per esigenze di salute e quiete pubblica. Ancora, il Tribunale ha affermato come la libertà di iniziativa economica ex art. 41, non possa ritenersi assoluta, con la conseguenza che incontra un limite, rappresentato dal “contrasto” delle attività economiche con la sicurezza e l’utilità sociale. Infine, relativamente alla millantata carenza di istruttoria e di motivazione dell’ordinanza impugnata, il Tar ha affermato la natura notoria della problematica della ludopatia, con la conseguente adeguatezza della motivazione sottostante l’emanazione di tale ordinanza, da ricercarsi nella esigenza dell’amministrazione comunale di tutelare la salute pubblica e il benessere individuale e collettivo. Da ultimo, la sentenza in esame ha richiamato alla giurisprudenza europea (in particolare alla sentenza del 24 gennaio 2013 nelle cause riunite C-186/11 e C-209/11) che afferma il pieno potere degli Stati membri di decidere per il totale o parziale divieto delle attività di gioco e di scommessa dinanzi alla necessaria tutela di interessi generali e sovraordinati, quali la salute dei cittadini, la tutela dei destinatari dei servizi e dei consumatori.
A cura di Vincenzo Giacometti
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GIOCO &RETAIL
IL NUOVO FORMAT DEL BOOKMAKER RESPONSABILE In un periodo particolarmente “caldo” per l’industria del gaming del Regno Unito, i bookmaker introducono una tecnologia di “raffreddamento” basata sull’intelligenza artificiale nei negozi di scommesse. Per una nuova era del gaming retail.
La
tecnologia salverà il mondo, diceva qualcuno. Forse in uno slancio di eccessiva fiducia, ma comunque comprensibile. Senza dover necessariamente ridimensionare i buoni auspici degli esperti restringendoli a un campo di applicazione assai più ristretto, quello che possiamo prevedere (o almeno augurarci) è che la tecnologia salverà l’industria del gaming. Insieme ai consumatori. Merito dell’intelligenza artificiale che è già oggi in grado di fornire degli strumenti di monitoraggio e predizione dei comportamenti che permettono di intervenire anche in tempo reale sulle attitudini dei consumatori, modificandole quando non conformi agli standard di gioco responsabile. La materia è stata già trattata in più occasioni: dalla fiera Ice di Londra, dove le tecnologie mirate al gioco responsabile sono state oggetto di grande attenzione, con particolare riferimento per le soluzioni sviluppate da BetBuddy e proposte dal colosso Playtech. Per essere poi approfondite, in maniera più ampia e dettagliata, in occasione del recente Responsibility in Gaming andato a scena a Bruxelles. Oltre alle parole, però, qualcuno è già passato ai fatti. Accade in Regno Unito, dove le società di gioco hanno appena adottato il cosiddetto Apas, acronimo di
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Anonymous Player Awareness System. Ovvero: sistema di consapevolezza del giocatore anonimo. Si tratta di un algoritmo che in tempo reale tiene traccia del comportamento di un giocatore, secondo per secondo, alla ricerca di prove che inseguano le perdite, giocando in modo irregolare, accelerando o spendendo troppo a lungo sulla macchina. Se trova rischi, vengono bloccate le giocate per un “periodo di riflessione” di almeno 30 secondi mentre vengono avvisati i manager del locale. Mentre una serie di avvisi di “gioco sicuro” (o “Responsible Gambling Interaction”, Rgi) vengono immediatamente visualizzati sullo schermo della macchina. Le società di scommesse del Regno Unito stanno già installando questo tipo di applicazione dell’intelligenza artificiale su tutte le macchine che individuano comportamenti di dipendenza, dopo che la tecnologia è stata introdotta dal Betting and Gaming Council, organismo di recente costituzione come parte della Responsible Gambling Week, nel tentativo di evitare crescenti preoccupazioni riguardo alla diffusione della dipendenza da gioco e lo spettro di una legislazione più severa. Dopo che il governo britannico è già intervenuto in maniera più che significativa limitando le puntate sulle cosiddette Fbot, i terminali analoghi alle
nostre Vlt, portandole da 100 a 2 sterline. La tecnologia approderà su tutte le macchine presenti negli 8.500 negozi di scommesse del Regno, nelle reti di William Hill, Ladbrokes e Paddy Power, ma è vista come un modello potenziale per le macchine da gioco dell’intero settore. Wes Himes, amministratore delegato di Bgc, dice di considerarla “un’opportunità per difendere i più alti standard e condividere le migliori pratiche su scommesse e giochi sicuri” auspicando che “queste misure siano un segno di intenti”. Convinto che questo approccio “possa aiutare a ripristinare la fiducia del pubblico”. Ed è proprio questo ciò che si augurano anche gli addetti ai lavori, avendo finalmente compreso che è giunto il momento di cambiare e di fare qualcosa in più, per evitare di ritrovarsi con molto in meno. Il nuovo sistema Apas farà parte della consegna del lavoro di “protezione e responsabilizzazione dei clienti” nell’ambito degli impegni di gioco più sicuri annunciati dal Consiglio di scommesse e giochi all’inizio di questo mese. Il Bgc ha anche annunciato questo mese che verranno erogati 10 milioni di sterline in finanziamenti per un programma educativo nazionale progettato e realizzato dagli enti di beneficenza GamCare e YGam per bambini e giovani nei prossimi quattro anni.
L’AVVOCATO DELDIAVOLO
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I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE
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(-0,4 percento, da 45.879 a 45.687 milioni), mentre in Piemonte diminuisce del 19,9 percento, da 3709 a 2975 milioni, pari a734 milioni giocati in meno nel 2018 rispetto al 2016 con new slot e Vlt”. Il motivo di tale riduzione viene in gran parte attribuito ad una più restrittiva applicazione del “distanziometro che ha comportato il passaggio, a fine 2018, dalla presenza di un locale con slot-machine ogni 2413 abitanti contro una media nazionale di 1 locale ogni 962 residenti. Questo è un risultato che ha un impatto preventivo straordinario come documentato da tutta la letteratura scientifica specifica che dimostra come la prossimità dell’offerta sia il fattore di rischio più importante per l’iniziazione e lo sviluppo di una carriera di gioco problematico/ patologico”. Un dato che avvicina la percentuale a quelle di altri stati vicini, come la Francia, rispetto alla quale noi abbiamo un numero assai più alto di slot machine in esercizi pubblici “non protetti”. Forse è proprio questo il punto: lasciare apparati da intrattenimento con scarso “rischio” di perdita economica maggiormente diffusi e concentrare quelli a maggior rischio in ambienti tutelati, come sono, di fatto, quelli che ospitano le Vlt. Resta ovviamente da valutare, nel tempo, come la limitazione nell’offerta delle slot negli esercizi aperti al Riccardo Zerbetto pubblico comporti un aumenÈ psichiatra e direttore to nel ricorso ad del Centro Studi di Terapia della Gestalt. altre occasioni di Dal 2007 è direttore gioco d’azzardo scientifico di Orthos, come scommesassociazione per lo studio e il trattamento se, bingo, gratta dei giocatori d’azzardo. e vinci etc..
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metri per i comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti e inferiore a cinquecento metri per i comuni con popolazione superiore a cinquemila abitanti da: istituti scolastici di ogni ordine e grado; centri di formazione per giovani e adulti; luoghi di culto; impianti sportivi; ospedali, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-sanitario; strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile ed oratori; istituti di credito e sportelli bancomat; esercizi di compravendita di oggetti preziosi ed oro usati, etc.” A parte gli articoli successivi che entrano nei dettagli delle norme applicative transitorie, resta il quesito sulla utilità o meno (e per chi…) del mantenimento o abolizione di detta norma restrittiva. Secondo l’Indagine Bva-Doxa “Distanziometro e limiti orari misure inefficaci”, “gli effetti del distanziometro e dei limiti orari metterebbero in evidenza una valutazione negativa riguardo all’efficacia di queste due misure nel contrasto alla ludopatia” sulla base delle risposte di un campione di giocatori dal momento che la maggioranza di essi è disposta a spostarsi per continuare la propria attività sostenendo che “se chiudesse il luogo di gioco abituale in seguito all’applicazione del distanziometro, il 65 percento del campione si sposterebbe presso un’altra attività o giocherebbe online, mentre solo il 12 percento smetterebbe del tutto di giocare”. Stando tuttavia alla valutazione, già citata in precedenza, sull’applicazione della legge regionale “Dal 2016 al 2018 la raccolta dagli apparecchi fisici nel resto d’Italia è sostanzialmente stazionaria
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ha sempre fatto pensare questa frase del Padre nostro, “e non ci indurre in tentazione...” che, oltre a suonare un po’ paradossale (… come se fosse il Padreterno a metterci nelle condizioni di “peccare”), evidenzia tuttavia una grande (e terribile) verità: il fatto cioè che, come stigmatizza Oscar Wilde riferendo a se stesso questa esperienza, “resisto a tutto tranne che alle tentazioni”. Anche senza scomodare citazioni biblico-letterarie è sufficiente far risuonare il detto universalmente conosciuto che ci ricorda come “l’occasione fa l’uomo ladro”. Questa è la logica – seppur contestata da molti che in realtà la definiscono una non-logica alla luce del principio di coerenza secondo il quale ogni individuo fa le cose che vuol fare ed evita quelle che vuole evitare – che ha portato molto regolamenti comunali e leggi regionali ad avviare il complesso, conflittuale e macchinoso processo che impone l’ormai famoso “distanziometro”. A mettere l’attenzione su questo aspetto normativo è stato lo scalpore attivato dall’applicazione della legge regionale del Piemonte del 2 maggio 2016 n. 9 che una proposta di legge avanzata dagli attuali partiti di opposizione cerca, almeno in parte, di abolire negandone la legittimità e sostenibilità. Nella stessa, all’art. 5, si legge come: “Per tutelare determinate categorie di soggetti maggiormente vulnerabili e per prevenire il disturbo da gioco, è vietata la collocazione di apparecchi per il gioco di cui all’articolo 110, commi 6 e 7 del r.d. 773/1931 in locali che si trovano ad una distanza, misurata in base al percorso pedonale più breve, inferiore a trecento
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E non ci indurre in tentazione
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LOSFIZIO DELGIOCO
di Riccardo Zerbetto psichiatra, direttore scientifico di Orthos
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A cura di Anna Muzio
IL MAGAZINE DEL PUBBLICO ESERCIZIO
I robot arrivano anche al ristorante L’intelligenza artificiale e l’innovazione approdano anche nei pubblici esercizi e attirano investimenti. Come viene fotografato in questa interessante inchiesta di Mixer di cui riportiamo un estratto.
Il
ristorante del futuro è qui. Sembra uscito da un film di fantascienza ma ha già aperto in California, Giappone e Cina. E tende a fare a meno del lavoro umano. Grazie a robotica e intelligenza artificiale. In cucina, in sala e per la consegna, con droni (lo si fa già a Reykjavík in Islanda) o meglio robottini su ruote come l’italiano Yape. Sono lavoranti smart che non si ammalano, non sbagliano ordini, non fanno rivendicazioni sindacali e si pagano una volta sola (o si affittano). Le punte avanzate – le catene fast food – sono già partite. Come Caliburger, hamburgheria di Pasadena che utilizza Flippy, il robot di Miso Robotics costituito da un braccio meccanico e collegato al Cloud che cuoce polpette e frigge a puntino, grazie a sensori termici. Bear Robotics, società creata da un ex ingegnere di Google, John Ha, ha lanciato Penny, un robot cameriere che si destreggia tra i tavoli in modo efficiente e silenzioso. Ha già servito 40mila clienti e si può ora “affittare” con una promessa: ridurre i costi. A Tokyo il caffè Dawn è gestito da quattro robot controllati a distanza da persone con disabilità fisiche. E da Kfc in Cina con i chioschi, grazie al riconoscimento facciale, si può non solo pagare con un sorriso ma ottenere consigli basati sulla propria età, sesso e umore.
GLI STELLATI? CI INVESTONO Ormai però l’automazione non è più solo “relegata” alla cucina fast, come ci piacerebbe credere. In futuro impatterà tutti. Coinvolgendo la ristorazione come è successo con l’industria, il commercio, i media e le professioni. La prova c’è già, a Boston, e si chiama Spyce, un ri-
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storante creato da quattro ingegneri del Mit ma con un menu vario – curry, bowl, noodle e riso al salto – supervisionato dal “direttore culinario”, lo chef sellato Daniel Boulud. L’idea è di offrire pasti di alto livello con una grande attenzione alla qualità delle materie prime, a prezzi da fast food. Un concept che ha attirato chef come Thomas Keller, Jerome Bocuse e Gavin Kaysen che hanno deciso di investire nella società. La cucina robotizzata consente una maggiore efficienza, costanza e qualità dell’offerta a un prezzo molto più conveniente, accessibile a tutti. Stessa filosofia per gli hamburger gourmet di Creator a San Francisco. E quest’anno dovrebbe arrivare sul mercato anche la “cucina robotica” della Moley con due bracci meccanici che promettono la stessa velocità, sensibilità e movimenti delle mani umane. Un’abilità sviluppata dalla macchina “copiando” i gesti dello chef Tim Anderson, vincitore del Master Chef britannico.
CREATIVITÀ NON UMANA Certo, la creatività dello chef è una prerogativa tutta umana: come si fa a delegare a una macchina la creazione di nuovi piatti? Si può. Ibm ha lanciato nel 2016 Chef Watson, un’applicazione che suggerisce le combinazioni più adatte analizzando la composizione chimica e i valori nutrizionali di centinaia di ingredienti e un database di 10mila ricette. Può creare nuovi piatti o “migliorare” quelli in menu. Negli Usa è usatissimo dagli chef, in Italia pochi lo conoscono (o ammettono di farne uso). Ma l’Ia è utilizzata anche per organizzare al meglio il duro lavoro in cucina.
Da oltre 30 anni Mixer con la sua distribuzione raggiunge ogni mese bar, ristoranti, pizzerie e hotel in tutta Italia. Mixer è un riferimento privilegiato dell’informazione professionale per i pubblici esercizi, affrontando tutte le tematiche “calde” che toccano gli operatori del fuori casa. Offre agli operatori del settore idee, spunti, opportunità con un approccio pragmatico. Mixer è disponibile anche online nella versione sfogliabile sul sito www. mixerplanet.com.
PRIMO PASSO: DIGITALIZZARE Se i robot si rivelano utili per svolgere i compiti più ripetitivi e faticosi, il vero valore dell’Ia è, insomma, la sua capacità di aiutare gli operatori della ristorazione a prendere decisioni migliori nella gestione e nel servizio clienti. Ma come utilizzarla? “Prima di tutto è necessario digitalizzare i dati, delle forniture e degli ordini, che vanno presi da palmare – dice Samuele Fraternali, ricercatore Senior dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano. Poi si può pensare a soluzioni di gestione dei Big Data che permettono di affinare gli approvvigionamenti riducendo sprechi e costi”. L’analisi dei dati fornisce statistiche sui prodotti più venduti nelle varie fasce orarie e consente di offrire un menu più coerente e tarato sulle esigenze dei clienti. “Incrociandoli con i dati da fonti esterne ci si può anche confrontare con l’offerta del mercato per ristoranti simili o della zona, individuando le tendenze”. Il passo successivo è la conoscenza dell’utente registrato (tramite social o programma fedeltà) che si può profilare per offrirgli promozioni personalizzate puntando sulle scelte passate. Poi c’è il mondo delle chatbot per comunicazioni one to one automatizzate con il cliente, utili per ricevere le prenotazioni, dare assistenza o per il delivery, compiti che richiedono ampio uso di risorse interne. “Dati i costi sono tutte soluzioni per il momento affrontabili solo dalle grandi catene” ammonisce Fraternali. Ma è già possibile appoggiarsi a piattaforme online come gli aggregatori per il delivery. I software gestionali poi offrono soluzioni per ragionare in ottica multicanale. Infine le tecnologie possono essere utilizzate per migliorare l’esperienza del cliente all’interno del ristorante, con tablet o tavoli digitali per giocare o mostrare informazioni sul prodotto. Soluzioni delle quali ultimamente si parla meno che in passato. “Ma forse – conclude Fraternali – il modello proposto non era quello giusto, o era prematuro”.
GIOCARE GIO CONGUSTO
La ricetta dello Chef / RICORDO DI CIAMBELLA
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PAROLADI COLLOVATI
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trimenti i prodotti non vengono bene. Ai miei ragazzi insegno innanzitutto le problematiche di questo settore, cosa fare per crescere – in primis coltivare il rispetto, l’umiltà, l’educazione – e poi le basi della pasticceria da laboratorio e da ristorazione, dalla pasta frolla alle creme, per arrivare all’assemblaggio dei dolci, alla costruzione dei piatti”. Segreti che Giuseppe si appresta a rivelare al grande pubblico con il suo primo libro, in uscita a gennaio 2020. “Volevo farne uno da tanto tempo, poi quasi due anni fa ho trovato l’idea e la casa editrice giusta. Il progetto è quello di un libro che non sia il solito ricettario, ma un racconto della pasticceria da ristorazione a 360 gradi – dove si fanno il gelato, il pane, le frolle, i dolci al piatto – dalle origini, e la mia storia”.
[PH. MARCO SERAFINI AMICI]
RIFLESSIONI DAORSO
mpegnarsi tantissimo, seguire con forza i propri obiettivi, studiare, e girare tanto il mondo perché aiuta a imparare, sia a livello di professionalità che di materia prima. Poi non stare troppo dietro ai social, non gasarsi, fare la gavetta e crescere piano piano”. A dare questi preziosi consigli per diventare un bravo pasticcere, ma in fondo applicabili a qualsiasi professione, è Giuseppe Amato, pastry chef del ristorante La Pergola del Rome Cavalieri di Roma, che in cucina vede il pluristellato Heinz Beck. Siciliano di Taormina, classe 1981, dopo aver studiato all’istituto alberghiero della sua città, e dopo varie esperienze
di lavoro in Italia e all’estero – ad esempio a Londra, al fianco di Alain Ducasse allo Spoon Restaurant - nel 2003 diventa pasticcere del Relais & Chateaux La Posta Vecchia di Palo Laziale, Roma. Solo un anno dopo, tenta l’ennesimo grande salto, bussando alla porta di Beck “senza neppure aver preso un appuntamento. Mi sono presentato e lo chef mi ha fatto entrare lo stesso, abbiamo parlato e ora, dopo 15 anni, sono ancora con lui. I miei dolci presenti sulla carta del ristorante sono pensati in armonia con i suoi piatti e seguono anch’essi la stagionalità. Così in questi mesi invernali sono solito preparare dolci come la cassata scomposta al mandarino candito, il Mont Blanc al caffè bianco e tartufo bianco, la crostatina al limone e gelsi - qualcosa di Sicilia deve esserci sempre - oppure la sfera al melograno con cremoso alla gianduia, i cannoli croccanti con crema di pinoli”. Bontà che sono l’emblema di oltre 20 anni di duro lavoro, e di una professionalità che ormai da tempo Giuseppe cerca di trasmettere agli allievi dei corsi professionali della scuola di cucina e pasticceria “A tavola con lo chef”, a Roma. “La pasticceria è chimica e fisica, va studiata, si devono seguire regole ben precise, al-
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Giuseppe Amato Il gentiluomo dei dolci
CASINÒ FRANCESI
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LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
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LEAVVENTURE DAROONEY
A cura di Francesca Mancosu
Ingredienti Polvere di bomba: maltodestrine 105 g, olio di semi 150 g, bomba fritta 40 g Sorbetto al lampone: base sorbetto al 55% 400 g, purea di lamponi 600 g Croccante alla nocciola: copertura fondente 30 g, copertura al latte 120 g, pasta nocciola 175 g, Paiellette feuilletine 100 g.
Gelato alla gianduia: latte in polvere magro 120 g, stabilizzante 7 g, destrosio 68 g, inulina 53 g, acqua 1350 g, cioccolato gianduia 35% 653 g. Nocciole caramellate: nocciole tostate 250 g, zucchero semolato 125 g, acqua 60 g, burro 5 g. Bombe fritte: farina W180 250 g, farina W320 250 g, zucchero semolato 70 g, lievito compresso 20 g,
uova intere 100 g, burro 70 g, sale 8 g, vaniglia in bacche 1 g, latte fresco 180. Crema gianduia: latte fresco 170 g, panna fresca 170 g, tuorli 50 g, zucchero semolato 10 g, cioccolato gianduia 36% 100 g, pasta nocciola 42 g, gelatina animale 4 g.
Preparazione Polvere di bomba: frullare il malto con la bomba, in un contenitore abbastanza capiente unire gli ingredienti e con una frusta ridurli in polvere, scaldarli appena e conservarli in un sacchetto sottovuoto. Sorbetto al lampone: emulsionare la base sorbetto con la purea di lampone, mantecare e conservare a -10°C. Croccante alla nocciola: scaldare a 40° C le coperture, aggiungere la pasta nocciola e il riso soffiato, stendere e congelare. Gelato alla gianduia: portare l’acqua a 40° C, aggiungere i solidi precedentemente amalgamati e portare il tutto a 82°C. In fase di raffreddamento, raggiunti i 60° C inserire la nutella, emulsionare, filtrare e mantecare. Nocciole caramellate: portare acqua e zucchero a 118° C, aggiungere le nocciole calde e continuare a girare sino a completa caramellizzazione. Aggiungere il burro, versare su placca con carta da forno e staccarle l’una dall’altra. Bombe fritte: porre in planetaria le farine, il lievito, il sale, le uova e metà di latte. Con l’ausilio di un gancio lavorare l’impasto sino a formazione delle ma-
glia glutinica e gradualmente aggiungere il rimanente latte, ad assorbimento completato unire il burro miscelato con sale e vaniglia. Pronto l’impasto lasciar lievitare ben coperto per 2 ore a temperatura di 24/26°C. Mettere in frigo a +4° C per tutta la notte. L’indomani formare delle palline del peso desiderato e lasciare lievitare a 28° C per un’ora. Friggere in abbondante olio di arachide ad una temperatura di 160° C. Crema gianduia: cuocere come una crema inglese, versare sul cioccolato ed emulsionare per ultimo la gelatina precedentemente idratata e conservare in frigo. Assemblaggio: porre al centro del piatto una rondella di croccante alla nocciola, spuntonare con la crema alla gianduia, posizionarvi sopra lo stampo a ciambella e ricoprire il tutto con la polvere di bomba fritta, decorare con le nocciole caramellate, cubettini di bomba fritta, fiori ed erbette eduli. Spolverare con polvere di lamponi liofilizzata, cacao in polvere e adagiarvi sopra una quenelle di sorbetto al lampone e una di gelato alla gianduia.
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EFFETTI SONORI E AUDIO 18,5
PRESTAZIONI 18,5
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Una slot che convince fin dal primo momento. E anche se è decisamente troppo presto per valutarne le prestazioni sul campo, possiamo sicuramente esprimere un voto alto basandoci sul potenziale in grado di esprimere e sull’evidenza dei numeri che vede le slot dello stesso produttore posizionarsi ai vertici della classifiche italiane.
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Se anche l’occhio vuole la sua parte, le orecchie dei giocatori non vogliono certo essere da meno. Anche il migliore dei giochi perderebbe completamente il suo appeal se non accompagnato dalla musica giusta e da adeguate sonorità che ne permettano di valorizzare ogni singola dinamica di gioco. In questo caso, il connubio è perfetto e in tutti i giochi.
GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO 19
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In questa slot di ultima generazione ci troviamo
IL NOSTRO GIUDIZIO: Una slot bella (anzi, di più) e divertente.
In grado di intrattenere il giocatore e di farlo rimanere agganciato, senza “spennarlo”, ma accompagnandolo per il tempo necessario a farlo divertire. Un prodotto che conferma il momento di grazia che il produttore sta vivendo ormai da diverso tempo avendo registrato una serie lunghissima di successi.
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CASINÒ FRANCESI
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DESIGN E GRAFICA 19
BUDGET 18,5
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Una slot conveniente, già per il semplice fatto che è in grado di riunire cinque titoli validi in un unico gioco. E il concetto è tanto più vero se si aggiunge che il prodotto viene proposto su cabinet di alta affidabilità come quelli notoriamente commercializzati dal produttore. Noi l’abbiamo testata sul cabinet “Glamour” e il prodotto finito presenta sicuramente un ottimo rapporto tra qualità e prezzo.
DESIGN E GRAFICA EFFET TI SONORI E AUDIO GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO PRESTAZIONI BUDGET
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TORNEANDO
Quando si dice un gioco “fico”. In questo caso, il multigame di ultima generazione appena sfornato da Cristaltec lo è, di nome e di fatto. Con cinque diverse tipologie di gioco che propongono il meglio dell’intrattenimento sviluppato dalla casa produttrice, riunito in un unica macchina. Che oltre ad essere bella, diventa pure conveniente.
CASINÒ FRANCESI
davanti cinque titoli che offrono il più totale imbarazzo della scelta: Capitan Morgan, Egyptian Mythology, Wild Dragon Hunter, Diamante, Il Vello d’Oro. Tutti giochi che onorano la capacità di Cristaltec di “azzeccare” i gusti dei giocatori, merito soprattutto di un motore di pagamento molto dinamico e intrigante. Molto divertenti i vari giochi bonus: il nostro preferito quello della Capitan Morgan, in cui il giocatore si trova a guidare una nave in cerca di tesori o la feature dei cannoni. Assolutamente da provare.
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Per chiamarsi in questo modo, questa slot deve per forza presentarsi nel migliore dei modi già a prima vista, conquistando immediatamente il giocatore. Un compito che la nuova Fico riesce a svolgere in piena regola, mostrandosi in tutto il suo splendore, attraverso una grafica di altissimo livello in grado di esaltare al meglio un’accurata ricerca simbolica che accomuna tutti i giochi contenuti nella stessa slot.
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Payout_ 68% | Ciclo_ 30.000
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A cura di Vincenzo Giacometti
Specifiche normative_ Comma 6a del Tulps
NOTE GENERALI 18,6
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L’ORA DEL GIOCO
Produttore_ Cristaltec
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SNAITECH DALLA PARTE DEI BIMBI: RISTRUTTURATI SCUOLA E CENTRO INFANZIA
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L’ORA DEL GIOCO
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naitech con Izilove foundation e la Ong Care&Share Italia ristruttura una scuola elementare e un centro infanzia in India. La ristrutturazione dei due edifici si inserisce all’interno di un più ampio progetto di sviluppo delle comunità tribali situate in Andhra Pradesh, portato avanti da Care&Share Italia, Ong che da oltre 25 anni opera in India a sostegno dell’infanzia vulnerabile e marginalizzata. Grazie alla collaborazione tra Care&Share Italia e Snaitech, la scuola elementare del villaggio di Panasapalli è stata quindi totalmente ristrutturata e dotata di un’area giochi. Il progetto non si è limitato ad un intervento puramente strutturale ma ha anche portato all’acquisto di giochi e materiale scolastico e all’avvio di percorsi di formazione dedicati agli insegnanti. Il secondo edificio interessato dal progetto è l’Anganwadi Centre: centri governativi per l’infanzia diffusi in tutta l’India che offrono alle donne e ai bambini più bisognosi assistenza sanitaria, ai bambini dai 0 ai 4 anni supporto nutrizionale e attività ricreative e infine ai bambini dai 5 ai 10 anni attività scolastiche. L’Anganwadi Centre di Panasapalli è stato interamente ristrutturato e dotato, anch’esso, di materiali di gioco necessari.
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bg Gaming sostiene Humana Italia Onlus nel suo progetto di raccolta di indumenti usati: eco-box anche nella sua sede aziendale. In linea con la propria strategia di sostenibilità, Hbg Gaming sosteniene Humana Italia Onlus, un’organizzazione umanitaria impegnata nel Sud del mondo con progetti di sviluppo locale, ed attiva anche in Italia con azioni di sensibilizzazione e di ricaduta sociale e ambientale. Le iniziative di Humana sono rese possibili soprattutto grazie alla raccolta d’indumenti usati, ed è proprio attraverso tale azione che Hbg Gaming intende contribuire. In occasione della Settimana Europea dedicata alla Riduzione dei Rifiuti, Hbg Gaming ha ospitato all’interno della propria sede alcuni eco-box per la raccolta di indumenti usati. Alla raccolta di vestiti, inoltre, Hbg Gaming ha affiancato un’azione di match-giving: per ogni chilo raccolto l’azienda sosterrà Humana con un contributo economico. L’iniziativa sposa la volontà di Hbg Gaming di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi 2030 delle Nazioni Unite, in questo caso dell’Obiettivo n.12 “Consumo e produzione responsabili, attraverso il coinvolgimento del proprio personale in iniziative di sensibilizzazione al consumo e a stili di vita sostenibili”.
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HBG GAMING CON HUMANA ITALIA PER RACCOLTA DI INDUMENTI USATI
VALORE IMPRESA GAMING UN BRIEFING SU FUTURO DEL GAMING E SOSTENIBILITÀ GAMING sostenibilità delle imprese, tra la riforma (forzata) del settore e la gara per le nuove concessioni. Sono questi i temi “caldi” per la filiera del gioco pubblico e per il segmento degli apparecchi, sui quali si interroga Valore Impresa Gaming, proponendo una riunione aperta a tutti gli operatori del settore. L’incontro, in programma per l’11 dicembre a Roma, presso il Radisson Blue Hotel, oltre a rappresentare un’occasione per la neonata aggregazione di imprese del gioco, istituita all’interno della consolidata realtà di Valore Impresa, guidata da Gianni Cicero, vuole essere un momento di riflessione sull’attuale e futuro inquadramento del settore e sulle varie problematiche che da esso scaturiscono. Oltre all’incremento di prelievo erariale e la conseguente difficile sostenibilità dei gestori, si parla anche di AwpR e riordino del comparto, oltre ad analizzare i prossimi bandi e le relative possibili strategie di tutela e partecipazione. A intervenire, oltre al presidente Cicero, il consulente fiscale Francesco Scardovi e il legale Simone Ciccotti, esperti in materia di gioco, insieme a vari esponenti della filiera.
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Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.).
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famoso marchio Louis Vuitton realizzerà le “skin” di League of Legends, videogioco che quest’anno ha compiuto i suoi primi dieci anni. A dirlo è il direttore artistico della casa di moda, Nicolas Ghesquière, con un post sul suo profilo Instagram. Si è deciso di immaginare una band, di cui fanno parte cinque protagonisti del gioco (Qyana, Akali, Ekko, Yasuo e Senna), per la finale del videogioco di quest’anno, che si terrà a Parigi a partire dal 10 novembre ed è uno degli eventi più importanti nel mondo degli eSports. Per la band Ghequière ha creato dei look in linea con la sua estetica, futuristica ma sempre stratificata di riferimenti, integrandola con quella del videogioco. Dal giorno della finale, i giocatori potranno acquistare la skin True Damage Qiyana Prestige Edition, mentre all’inizio del prossimo anno sarà disponibile quella di Senna. Sempre il prossimo anno, inoltre, Louis Vuitton realizzerà una capsule collection dedicata.i uniscono per celebrare la nascita di nuove leggende”. CASINÒ FRANCESI
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moda strizza l’occhio ai videogiochi. Da qualche settimana ha debuttato il primo gioco online di Burberry, B Bounce. L’obiettivo del gioco è quello di raggiungere la luna tramite un avatar a forma di cervo, il quale indossa una delle Thomas Burberry monogram puffer jacket a scelta del giocatore. Per i partecipanti ci sono in palio diversi premi, da custom made gif a giacche Burberry virtuali personalizzabili. Il primo premio è una giacca proveniente dall’ultima collezione di piumini Burberry, disponibile però per i soli giocatori in Uk, Usa, Canada, Cina, Giappone e Corea. Il gioco, lanciato insieme alla nuova collezione di piumini del brand, è disponibile sulla piattaforma web del Gruppo, ma anche tramite il maxi schermo all’interno del flagship store di Burberry in Regent Street, a Londra. “Abbiamo fatto degli esperimenti con i videogiochi in Cina - ha commentato Mark Morris, senior vice president of digital commerce di Burberry - ma B Bounce è il nostro primo gioco nato per intrattenere e connettersi con i nostri nuovi e giovani consumatori”.
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ogitech G, brand di Logitech e leader innovatore per tecnologie e accessori gaming, in occasione del Lucca Comics & Games 2019, ha presentato diverse attività, tra la Gillette Bomber Cup e Call of Duty: Modern Warfare. La Gillette Bomber Cup, uno dei più grandi tornei di Fornite con licenza ufficiale, che mette di fronte i pro-player e gli appassionati per incredibili sfide al titolo Epic Games, ha visto Logitech come principale partner per gli accessori da gaming con le cuffie G432, il mouse G502 Hero, e la tastiera meccanica G512. Presso il Baluardo San Regolo, invece, Logitech ha supportato Activision nell’area dedicata al nuovissimo Call of Duty: Modern Warfare, giocabile in fiera. Le postazioni di gioco, sia della versione Pc che PS4, hanno visto la presenza di alcuni dei migliori prodotti di Logitech G quali la tastiera G815, il G Pro Hero Mouse (versione a filo), le cuffie G Pro X, le Astro A40 e tanto altro ancora. Tante le sorprese attese, tra contest, attività dedicate ai fan Logitech e la presenza di alcuni ospiti speciali, come ad esempio i ragazzi di Qlash, team professionistico eSport che utilizza i prodotti Logitech G nelle tante competizioni ufficiali cui prende parte, ed Enzo Bonito, Pilota del team Mclaren Shadow e volto della Wildcard Nazionale Logitech G Challenge.
LA SFILATA È ANCHE ONLINE CON BURBERRY
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The growth of Omnichannel challenges traditional organizational structures
By Ludovico Calvi
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ith the entry into force of the “Dignity Decree”, the Italian Government has taken significant steps towards the prohibition of all forms of gaming advertisements across all media platforms. Licensed gaming operators have dialed down on the mass outrage this move originally triggered. However, this drastic and controversial initiative has sent shockwaves through the industry that continue to resonate. At a minimum, this initiative has placed limits on the ability to communicate with transparency to the public about new products, as well as responsible gaming tools and initiatives. Operators have, in fact, started to define alternative strategies to protect their market share from the veiled threat of illegal gaming. Within the context of this new and challenging market scenario, retail outlets have emerged as a welcomed opportunity to, not only protect traditional in-store sales, but also to build the foundation for an evolving digital channel with substantial potential for new customer acquisition and incremental profit margins. Traditional retail-based operators have been using their physical retail network to effectively communicate to consumers to the detriment of pure online operators who appear to be largely at the mercy of the new advertising ban
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• President of Global Lottery Monitoring System Executive Committee • Member of the American Gaming Association Sport Betting Task Force (Aga) • Member of the World Lottery Association (Wla) Sports Betting Integrity Committee PAROLADI COLLOVATI
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without alternative recourse for mitigating adverse impact. Given this new prohibition, a clearly defined omnichannel strategy -- grounded in a customer centric approach -- has become paramount for meeting market demand within the newly imposed constraints. The objective is to offer a new, enhanced, innovative and more effective gaming and entertainment experience to customers within retail locations through a platform of synergistic technological solutions. All this, integrated under a strong brand presence that nurtures the customer relationship at various touchpoints in the customer journey. The first step of the omnichannel strategy has been the digitalisation of the retail solution. This has increased access and choice of gaming offerings within physical gaming locations, upgrading the entertainment experience, and reinforcing positive brand with affordable spending at retail points of sale. The second step has been the application of a customer centric approach across all channels, using the retail footprint as a solid base upon which to build a seamless customer experience (self-service terminals and mobile apps). Done correctly, this enables a natural pivot from traditional products to digital channels, thereby enhancing customer loyalty. This tendency has allowed omnichannel gaming operators to benefit from a progressive trend and uptake of digital, thus supporting web/mobile customer acquisitions, implementing cross channel CRM and enhancing customer ex-
perience while complying fully with the advertising ban. In this context, due to the advertising ban, the challenge for digital-only operators has been massive since they are unable to leverage the retail distribution network to communicate product innovation and promote customer acquisition initiatives. I would not be surprised to see possible commercial partnerships between digital operators and retail distribution networks to create synergies to preserve existing revenue streams, while fostering a growing base of digital customers. Another challenge which has emerged with the growth of the Omnichannel is the need for gaming companies to evolve deeply entrenched traditional organisational structures and processes. Today several gaming companies, in their organisational charts, still have a head of retail and a head of digital, in some cases with two distinct profit and loss accounts, generating uncertainties and misunderstandings when it comes to ultimate decision-making and accountabilities. This is creating problems in the way gaming companies attempt to compete, since the focus remains on protecting departmental turf, rather than on delivering integrated and innovative products that delight current and potential customers. The fundamental misconception here is that traditional organisational structures can be deployed to realize the benefit potential associated with Omnichannel. By definition, Omnichannel wipes out, and indeed, merges historic boundaries between channels, while introducing the concept of the customer experience and product innovation that is agnostic to channel. HR organisations within gaming companies are addressing this negative dynamic with the creation of omnichannel divisions where the lead is in the hands of product and marketing professionals, the ultimate decision makers, who also oversee distribution channels and are effectively responsible for the profitability of the business. As in the last two decades, the Italian gaming industry once again reinvents itself, confirming its status as a trail blazer leading the future, relative to regulatory, commercial, product and distribution trends globally.
By Ian Donegan, InterGame
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viewed at Acos in London, UK, and is now available to purchase. One of the places where the machine is a total no-no is the Middle East where it is perceived as gambling. There have been many attempts to get around this association in recent years. One of the most notable is Elaut with its six-player Diamonds and Pearls pusher. This machine works by pushing a button to drop balls rather than coins and pays out tickets. By shooting pearls in the right section of the playfield, players can win tickets and by winning the diamond, the player can play for the bonus game. The Dc Comics fourplayer, closed-loop, coininticket-out pusher from Bandai Namco Amusement Europe features DC Comics heroes and villains and allows players to win collectable cards as well as redemption tickets. With an eyecatching cabinet, the game is benefiting from the many film and TV releases, featuring DC Comics characters, including the new Wonder Woman movie, which went straight to No 1 in the UK cinema box office. Meanwhile, UDC has tried something completely different with Cool Drops, which features a mix between physical and video elements. Players push a button at the right time to drop a ball so it falls into a slot. It then appears on a video screen below in a virtual ball pusher. If one or more of the animated balls fall off the edge the player wins tickets. It is clear that the sector is evolving to appeal to changing times and new markets, but will all its original charm remain after all this change? We’ll just have to wait for the penny to drop. POKER STRATEGY
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point of view, Belgium’s VdW is one of the world’s most prolific manufacturers of the machine. Vincent Van de Wege found that it was the only payout machine permitted in travelling funfairs in France and Belgium and formed a niche for himself, which he was later to expand internationally into arcades. His son Laurent Van de Wege now runs the business. At Iaapa Expo Europe in September, he showcased one of the company’s latest products, Baccarat, a six-player pusher that allows for increased play and comfort as a result of the relocation of its coin entries left and right of the playfield glass. This move has also increased the visibility of the playfield. The centre of the pusher boasts a unique lighting display with 1,500 coloured LEDs, as well as animated bonus features with a revolving display that presents a bonus sequence with sound effects when a high score is achieved. The operator and serviceman will also find the Baccarat a very convenient machine to work with. All important parts are easily accessible thanks to the main doors mounted on hinges and the removable tilt modules which, once removed, allow all electromechanical and electronic parts to be serviced quickly. Harry Levy has continued its range of insect-themed pushers with the unveiling of the Butterfly pusher. Adorned with a large colourful butterfly, this sixplayer pusher is the successor to the distributor’s Busy Bees, Caterpillar and Ladybug pusher line. “Kids love insects and this is the latest in that range,” said Matthew Deith. The machine, which is ticket redemption enabled, was pre-
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With technology advancing so rapidly in the past few years, InterGame’s Ian Donegan takes a look at where the venerated pusher stands amid all the upheaval
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the UK, pushers are as synonymous with the seaside as ice creams and the smell of sunscreen. They are available in other parts of the world but this seems to be their spiritual and emotional home. The battle-hardened amusement was ostensibly brought to life by Albert Crompton - though this is not gospel - in 1960 in Kent. He built several machines with moving decks that deposited money into a payment cup. Penny Falls was one of the earliest and most famous pushers, receiving its name for the large pennies the UK called currency before adopting the decimal system. Although the pusher has evolved considerably since the Penny Falls, it remains essentially the same game. Even though it is an intensely compelling game to play, it is almost as much fun to watch. There is a UK game show, Tipping Point, which has become popular off the back of this very dynamic. For every question the contestants get right they are rewarded a token to use in a two-platform pusher and win £50 for every token that the machine pushes out. Waiting for the coin to drop and for it to have an effect on its fellows in the machine takes up a significant portion of the show and it is all the more watchable for it. However, for all its innate charm and intuition, the game still isn’t impervious to the steady progress of technology and must keep up with the times, just like any other game. Ironically hailing from one of Europe’s least hospitable countries for pushers, at least from a regulatory
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From the present to the future Even if casino games and their flagship product, online slots, continue to record a growing trend in Italy, consumption patterns evolve. We must also take into account the ban on advertising, the increase in taxation and the entry of new operators: the gaming expert Laura D’Angeli outlines the guidelines of a necessary strategic redirection.
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has been a very difficult year in Italy for physical gaming, between the tightening of taxation and the multiplication of provisions, at the regional level, imposing constraints, especially in terms of times and respect for minimum distances from a variety of
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By Anna Maria Rengo
places defined as “sensitive” ones, but online gaming continues its growth path, even if at a slower pace than in the recent past. And the casino games, that is the socalled fixed odds games, in the terminology adopted by the Agenzia delle dogane e dei monopoli, are one of the absolute protagonists. The latter, in 2018, accounted for about 44 percent of the total online gaming expense (that is to say, the wagers minus the winnings), which amounted to €1.623 billion, and involved around one million players, establishing themselves as the kind of product with greater expense. Actually, casino games include a variety of games that are characterized by very different experiences: slots, roulettes, live roulettes and card games. Online slots alone account for about 33 percent of total expense and about 75 percent of the gross gaming revenue of gaming segment, and have an average expense per player higher than other casino games. The gaming expert Laura D’Angeli take stock of the introduction of the “dot it” online slots in Italy, in their seventh birthday, which is precisely in December. For seven years, online slots have been experiencing a steady
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and the introduction of limitations on gaming offer (opening times of the points of sale and distances from sensitive places)” How much did the Dignity decree, wanted by the first Conte Government, influence and will influence the advertising of gaming with cash prizes, of the operators’ business and the tastes and awareness of the players? “With the introduction of the Dignity decree, the information to the player has been reduced, aimed at a better knowledge of the gaming offer of the different operators. For now (the full entry into force of the provisions is in fact dated July 2019, having the provision, published in Gazetta the same month as last year, granted to the agreements at the time a one year validity period, before to definitively decay) it is still too early to quantify its effects and only starting from the first months of next year (with at least six months of history) it will be possible to carry out specific studies and analyzes that can help to understand the impact of the law. How important is the multichannel offer of slots in the business? And will online gaming in general eclipse the physical one? “I don’t think this can happen and I think it’s fairer to talk about product convergence between the different channels. The player will most likely be increasingly cross channel. What will already happen in other consumption models will occur: the consumer moves between the different channels without mental barriers. Actually, the channel of sale and/or use of the product/ service is a mental construction that characterizes the offer (and the relative legislaWho is she?!? tion) but which Laura D’Angeli is a business consultant in the gaming doesn’t concern sector. It is currently engaged in developing strategic and the demand and operational projects aimed at assessing the impact of the Dignity decree and identifying new operating models. in particular, the player”.
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growth trend in Italy. What factors can be attributed to this success? “Online slots represent a particularly successful product of the online gaming offer. This type of game attracts the interest of a wide audience, characterized by a greater female presence than the other gaming segments (with the exception of bingo). The appeal of online slots can be led back to the scope of the game offer and to its continuous evolution both in terms of game dynamics and introduction of new themes linked to famous movies or comic book characters”. Can we imagine a still growing future for online slots in the coming years, in the light of regulatory changes, but also of the tastes of players? “For the coming years it is possible to foresee a strategic and operational reorientation of remote gaming operators as a consequence of: the evolution of demand and in particular of the consumption patterns of the player, increasingly oriented towards digital experiences; the consequent changes to the ban on advertising, the increase of taxation and the entry of new operators in the gaming market. In particular, the reduction of economic margins and the tightening of the competitive context can be a good incentive for the development of studies and research, aimed at identifying new strategies and operating methods. To promote growth, a revision of the value proposition to the customer and the introduction of product and service innovations in line with the changed context of reference could be useful. Such elements, if properly developed, can be good tools for the growth of the entire sector and of the slots”. Is gaming on “dot com” websites, that is with no concession to operate in Italy, definitively eradicated? If this has not happened yet, what can and must still be done? “Unfortunately, illegal gambling is still a reality in our country. For example, a player who now uses search engines can easily find advertising of dot.com websites offering their own gaming offer. These operators escape the limitations of the Dignity decree by making paid advertisements for the Italian market and it would be appropriate to block them”. Why people like so much online casino games, while in their land-based form they seem to be affected by the passing of time, as demonstrated by the widespread crisis of the gambling houses, not only in Italy but a little all over the world? “Comparing the two kind of gaming is very difficult, as the gaming experience is very different and also the reference legislation. Slots and video lotteries which are on the national territory, over the last few years, have undergone a series of national and local regulatory measures that have led to a change of the product and the gaming experience (through the change of the pay-out , the increase in tax collection and taxation on winnings)
FROM THE PRESENT TO THE FUTURE
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NetEnt «To the conquest of America!»
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ore and more countries worldwide are regulating online gaming, and this is obviously an opportunity not to be missed. The software company NetEnt certainly doesn’t, as Henrik Fagerlund, managing director, NetEnt Malta, explains: “New market openings have presented some big opportunities in the last 12 months, allowing us to partner with more operators in more countries than ever before. The U.S. has been a key strategic focus, with our games now live in Pennsylvania – a major achievement for NetEnt. This year we also signed a landmark deal in New Jersey with DraftKings and look forward to progressing that partnership
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in the coming months. Closer to home in Europe, after launching in Denmark and Lithuania in the back end of 2018 we have made great progress in carving out a significant share of the respective markets. NetEnt always has an eye on potential prospects in existing and emerging regulated territories and will continue to extend our global reach when the opportunities arise”. But let’s talk about Italy, a peninsula often considered a promised land for foreign operators but now struggling, for example, with the provisions of the Dignity decree... “The industry is adapting. As is often the case with controversial regulatory changes, the impact hasn’t been as wide-reaching as the doomsayers predicted but that isn’t to say that the restrictions won’t shift the landscape. There are still options available to operators to communicate directly with players and those that are able to utilise those pathways effectively within the boundaries of the law will be the ones that come out on top”. Fagerlund adds: “Since entering the market in 2011, our Italian footprint has gone from strength to strength and it remains a key territory for NetEnt. Our aim is to diversify our game portfolio in such a way that we increase focus on customers, thereby further developing our loyal fanbase and maintaining our market presence. Recent releases from Sweet Honey Fruity, Imperial Riches and the branded title Conan, exemplify the strategy in action and our games roadmap has plenty more exciting new titles, for different markets
and player segments, waiting in the wings”. NetEnt has a wide-ranging business strategy: “Our recent acquisition of Red Tiger has reshaped our strategy for next year with the promise of collaboration on game design and product development. In addition to this, we have significantly invested in our Live Casino Offering this year and will conti-
nue to develop this vertical throughout 2020. The launch of our very own Network Branded Casino (NBC), designed to boost flexibility and increase operators’ control and cost of running their live casino environment, together with the launch of Perfect Blackjack has set a new standard in live casino content that we are extremely proud of ”. And, according to NetEnt Malta’s number one, they have positive prospects: “Although it is undeniable that operating in the online sphere is becoming increasingly difficult due to regulatory pressures and financial challenges, there is still an appetite for our industry’s proposition. The popularity of online and mobile gaming is unlikely to dip significantly as long as we keep pace with evolving player preferences. The sector has proven time and again that it can both innovative and adapt in the face of testing market conditions, providing a solid foundation on which to continue growth in the years ahead”.
Play’n Go «Flexibility, a winning card for approaching new markets»
“We’
ve recently entered newly regulated markets such as Portugal, where we are currently signing deals with all the major local and international operators, but are also looking at other European jurisdictions that will become regulated in the next few years”. This is the analysis of the recent activity and the budget for the coming months, outlined by Giulia La Stella, sales manager of the Play’n Go software house. “We believe that our main strength is the ability and flexibility to easily adapt to each new market, both through a deep understanding of the main cultural aspects, and through the evident quality of our products. We´re proud of being certified in
the main European regulated markets, and working hard to keep on meeting different clients´ needs in different business areas. We believe that each market can be highly promising if you have the right approach to it”. Among these, there is certainly the Italian one, where for a long time Play’n Go is an established presence: “We see the italian online casino market as a very important segment of our business, due to its continuous growth and its developments through the years. Being linked to a cultural background with sports bets, this market also has a huge potential customer base to develop cross-selling actions and promotions. Recent changes in the regulation, and the introduction of the marketing ban,
66 seem to not affect the volumes of bets on casino games, especially for what concerns online gaming. These recent changes might have a stronger impact on the land-based market due to the stricter rules for shops´ localization and opening times, and it definitely make it challenging for the start-ups to build brand awareness without any advertisement”. In the near future, “We´ll work on new promotional features such as free spins and different types of jackpots, to improve the gaming experience and entertain the players. We also look at newly emerging or recently regulated markets, to be able to define a player profile and to approach the market with a good knowledge of its relevant aspects. We see each market as a new challenge”. SPECIAL ONLINE SLOT
Habanero «Innovation that rewards on international markets»
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riding itself on creating the most engaging and topical content in the industry, the premium supplier of slots and table games Habanero is aiming to make Christmas a memorable one with latest release Naughty Santa. Designed to be played on mobile, tablet and desktop, the 432 way slot features an abundance of features and free spins, while Naughty Santa himself appears as a wild and multiplies winnings by two. The new debut adds to the already rich portfolio of slots related to the most important holidays of the year, such as Hot Hot Halloween, Pumpkin Patch, Happiest Christmas Tree and Santa’s Village and comes to the end of a 2019 that will be a year to remember for Habanero. Indeed, we have to remember the
recent release of Colossal Gems: it’s 100th slot games and it’s most innovative to date. With precious gems filling the 6x5 slot, players are challenged to unearth the special stones with all wins awarding lucky explorers a free re-spin. Wins are awarded when a 2×2 grouped block of a random gems appear somewhere on the screen, with subsequent wins offering 3×3 and then 4×4 blocks to those experiencing a run of luck. As mentioned, Habanero’s fastgrowing portfolio at disposal of the operators now sits at more than 100 games and features innovative offerings such as Nuwa, Mount Mazuma and Jump! This diverse portfolio of innovative and engaging offerings has seen Habanero grow from strength-to-strength
with a number of operators deals agreed as it continues to expand in regulated territories around the world. These include the recent partnership with the Game Account Network, which helps the supplier reach more operators and players in Italy than ever before. An agreement that Arcangelo Lonoce, Habanero’s European manager of business development, comments as follows: “Gan works with the largest and most successful operators in Italy and will play an influential role in our growth. Italy is an extremely important market for us and our diversified portfolio is proving a success among players across the country. We are pleased and looking forward to further expanding our footprint”.
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a cura di Nashira astrologa e sensitiva
11, 26, 55 ambo, terno e su Roma, Milano e tutte SUPERENALOTTO
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Chicago, 30 dicembre 1946
VERGINE Bilanci e progetti. Siete davvero un fiume in piena in questo dicembre e tutte le persone che vi stanno accanto saranno contagiate dal vostro entusiasmo e spirito di iniziativa. Cercate di fare squadra, avete la stoffa per esserne il leader! La dea bendata vi sarà vicina se vorrete giocare.
SAGITTARIO La cocciutaggine è certamente un difetto, ma in qualche caso può portare a risultati sorprendenti. E a dicembre scoprirete che questa vostra ‘specialità’ caratteriale vi porterà sulla dirittura d’arrivo, per ciò che riguarda un progetto che vi sta molto a cuore. Al gioco rischiate poco fino a metà mese.
PESCI In famiglia ci sarà un po’ di scompiglio, a causa di un evento imprevisto che potrebbe portare a grosse spese e in ogni caso a impegni aggiuntivi. Sappiate destreggiarvi in questa situazione: gli astri suggeriscono calma e ponderazione. Andrà tutto bene. Per giocare aspettate fine mese.
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GEMELLI Non è necessario alzarsi la mattina con la voglia di litigare. Anche se in effetti c’è chi, specie sul lavoro, si mette d’impegno per farvi perdere la pazienza. A dicembre fate dei buoni propositi per l’anno nuovo e magari iscrivetevi a un corso di training autogeno. Poco fortunati al gioco.
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ACQUARIO Dicembre porta qualche acciacco di stagione, che con una dieta appropriata e riguardandovi un po’ saprete fronteggiare assai bene. Sarebbe comunque il momento ideale per programmare una breve vacanza che possa ricaricarvi dopo le fatiche recenti. Al gioco molto bene.
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SCORPIONE Avete avuto molte preoccupazioni quest’anno, ma dicembre vi porterà un po’ di tranquillità, sia in famiglia che sul lavoro. Avete bisogno di rigenerare il corpo e lo spirito e potrete farlo, in compagnia soprattutto di una persona che diventa sempre più cara. Giocate poco fino al giorno 20.
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LEONE Guardatevi alle spalle, che una persona che credete amica sta invece tramando contro di voi. Potrete neutralizzarla facilmente, ma solo se metterete da parte, purtroppo questa volta dovrete farlo, la vostra innata fiducia nel prossimo. Consolatevi al gioco, il momento è propizio.
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CAPRICORNO Non tutte le ciambelle riescono col buco, ma questo non significa che ci si deve demoralizzare alla prima ‘sfornata’ deludente. Quel progetto che accarezzate da tanto tempo si sta rivelando di realizzazione molto ostica, ma la tenacia e l’inventiva pagheranno. Bene al gioco dal 20 in poi.
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TORO L’anno si chiude con un mese davvero splendido, in cui riuscirete a tirare le fila di tutti i progetti che avete portato avanti in quest’ultimo periodo. Soprattutto sul lavoro, avete ottenuto importanti risultati e a dicembre ci sarà il regalo finale. Molto bene al gioco.
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BILANCIA Alla faccia di chi vi dipinge come “pungenti”! Questo dicembre vi consentirà di farvi apprezzare per la vostra dolcezza ed empatia. Famigliari, colleghi di lavoro, amici, saranno davvero conquistati dal vostro modo di fare. Molto bene anche l’amore e il vostro rapporto con il gioco.
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cantautrice e poetessa statunitense
CANCRO Ma quanto può essere fortunato questo ultimo mese del 2019? Per voi tantissimo, siete davvero il segno baciato dalla dea bendata, che vi porterà un carico di ‘doni’ specie in campo affettivo, sia che siate alla ricerca dell’anima gemella che l’abbiate già trovata. Benissimo anche al gioco.
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<-- Patti (Patricia Lee) Smith
ARIETE Chissà che il 2020 non possa iniziare meglio di come si sta concludendo questo 2019. Un po’ qualche problema c’è realmente, però anche voi tendere a ingigantirli più di quanto serva. È il momento di sfoggiare la vostra tenacia e un pizzico di ottimismo. Gioco: benino.
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
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DANON PERDERE
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7/28/33/47/75/82 23/24/40/55/62/70